LA GROTTA DELL'ELMO MESSA IN SICUREZZA E PULITA · Il coordinamento di noi, novelli...

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cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 2/206 cronache ipogee LA GROTTA DELL'ELMO MESSA IN SICUREZZA E PULITA Una grotta appena riarma- ta, fittonata di fresco con un armo doppio creato apposta per fare le uscite dei corsi, non poteva rimanere così sporca. Andava ripulita. E il 13 febbraio è stato il giorno della grande pulizia. La pulizia della Grotta dell’Elmo, la 542/2696 VG. 19 speleologi all'interno e 4 all'ester- no hanno lavorato tutta la mattinata, sempre con il sorriso, per riportare alla sua originaria bellezza la Grotta dell’Elmo, 100 metri di profondità e 70 di sviluppo, una fenditura nella roccia all’interno della riserva naturale del Monte Orsario, un ampio pozzo, dove si celano piccole nicchie che proteg- gono alcuni nidi di colombi selvatici, che si conclude in una grande caverna, ben concrezionata. Le immondizie erano ovunque: sparse sotto l’apertura del pozzo, sulla china detritica, in piccole “sacche” laterali. Abbiamo trovato, e raccolto, di tut- to: una Vespa Primavera 125 quasi integra, a cui mancava ovviamente il numero di telaio, metri e metri di pellicola cinematografica, centinaia di lattine - con reperti storici come la Coca Cola delle Olimpiadi di Mosca del 1980 - e poi pezzi di un televisore, bidoni di olio di semi, ingranaggi a cre- magliera, elementi di qualche vecchio macchinario da cava e tanto vetro. Dalla grotta sono usciti 14 sacchi speleo, di cui 5 grandi, tutti belli pieni: 11 sono stati portati su in corda dagli speleologi e gli altri sono risaliti con il big bag, un borsone enorme in ma- teriale plastico creato per spostare il materiale edile con la gru. Il big bag, che conteneva anche la vespa, è stato tirato su a mano, con un tiro alla fune a cui abbiamo par- tecipato tutti. Il coordinamento di noi, novelli ma- rinai-galeotti di una galea dove non si remava ma si tirava, è andato al Capogita per antonomasia, Moreno. Che, per fortuna, alla fine era soddi- sfatto del lavoro. “Sono contento di come è andata. Abbiamo recuperato circa 2 metri cubi di materiale, tutti Recupero del big bag. (Franco Gherlizza) Il big bag arriva in superficie. (Franco Gherlizza) I sacchi pronti a salire. (Daniela Perhinek) Il consistente gruppo di speleologi del CAT che ha pulito la Grotta dell'Elmo. (Daniela Perhinek) si sono dati da fare e c’è stato uno splendido spirito di collaborazione”, ha dichiarato alla fine, accennando un lievissimo sorriso. Anna Pugliese

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pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 2/20�6

cronache ipogee

LA GROTTA DELL'ELMOMESSA IN SICUREZZA E PULITA

Una grotta appena riarma-ta, fittonata di fresco con un armo doppio creato apposta per fare le uscite dei corsi,

non poteva rimanere così sporca.Andava ripulita.E il 13 febbraio è stato il giorno della grande pulizia. La pulizia della Grotta dell’Elmo, la 542/2696 VG.19 speleologi all'interno e 4 all'ester-no hanno lavorato tutta la mattinata, sempre con il sorriso, per riportare alla sua originaria bellezza la Grotta dell’Elmo, 100 metri di profondità e 70 di sviluppo, una fenditura nella roccia all’interno della riserva naturale del Monte Orsario, un ampio pozzo, dove si celano piccole nicchie che proteg-gono alcuni nidi di colombi selvatici, che si conclude in una grande caverna, ben concrezionata.Le immondizie erano ovunque: sparse sotto l’apertura del pozzo, sulla china detritica, in piccole “sacche” laterali.Abbiamo trovato, e raccolto, di tut-to: una Vespa Primavera 125 quasi integra, a cui mancava ovviamente il numero di telaio, metri e metri di pellicola cinematografica, centinaia di lattine - con reperti storici come la Coca Cola delle Olimpiadi di Mosca

del 1980 - e poi pezzi di un televisore, bidoni di olio di semi, ingranaggi a cre-magliera, elementi di qualche vecchio macchinario da cava e tanto vetro.Dalla grotta sono usciti 14 sacchi speleo, di cui 5 grandi, tutti belli pieni: 11 sono stati portati su in corda dagli speleologi e gli altri sono risaliti con il big bag, un borsone enorme in ma-teriale plastico creato per spostare il materiale edile con la gru.Il big bag, che conteneva anche la vespa, è stato tirato su a mano, con un tiro alla fune a cui abbiamo par-tecipato tutti.Il coordinamento di noi, novelli ma-rinai-galeotti di una galea dove non si remava ma si tirava, è andato al Capogita per antonomasia, Moreno.Che, per fortuna, alla fine era soddi-sfatto del lavoro. “Sono contento di come è andata. Abbiamo recuperato circa 2 metri cubi di materiale, tutti

Recupero del big bag. (Franco Gherlizza)

Il big bag arriva in superficie. (Franco Gherlizza)

I sacchi pronti a salire. (Daniela Perhinek) Il consistente gruppo di speleologi del CAT che ha pulito la Grotta dell'Elmo. (Daniela Perhinek)

si sono dati da fare e c’è stato uno splendido spirito di collaborazione”, ha dichiarato alla fine, accennando un lievissimo sorriso.

Anna Pugliese

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febbraio 20�6...

CAT - GRUPPO GROTTEGEnnAiO 2016Chi bEn COminCiA...

Inizio decisamente soddisfacente per l'attività del Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino, nel 2016.Sul libro dell'attività svolta dai soci, nel mese di gennaio, sono riportate 41 uscite in buona parte esplorative ma anche per studio e documentazione.

Allenamento (2)Cava di Zolla (2)

Messa in sicurezza (4)Grotta Natale (San Pelagio) (2)Grotta dell'Elmo (Fernetti) (2)

Esplorazione (29)Sul Carso Triestino: Abisso di Fernetti (2) Grotta nell'Orto, Abisso della Cava Faccanoni, Abisso Romano Ambroso, Grotta Savi, Grotta di Ternovizza, Grotta Berlova, Grotta Ercole, Grotta dell'Orso, Grotta del Colle San Primo, Grotta Nuova a S della Stazione di Aurisina, Grotta Natale, Grotta Nino

Con i nuovi allievi alla Pecina pod Strzen (Slovenia). (Daniela Perhinek)

“LECTiO mAGisTRALis”ALLA UnivERsiTàdELLA TERzA ETà

di GEmOnA dEL FRiULi

Il 9 febbraio gli “studenti” della Uni-versità della Terza Età di Gemona del Friuli hanno avuto una “Lectio Magistralis” sui “Rifugi cittadini sotto il Castello di Gemona del Friuli”.L’ARCA (Associazione Regionale Cavi-tà Artificaili) di Osoppo, chiamata dal docente Sig. Luciano Vale a illustrare le tipologie di costruzione, gli usi e quanto è stato scoperto, anche con i faldoni dell’Archivio Storico della Città di Gemona del Friuli, è stata rappre-sentata dal Dott. Guglielmo Esposito e da Antonella Prenassi.Interessatissima la platea degli “stu-denti” con domande ad hoc su quanto illustrato.

RiCOnFERmATO iLCOnsiGLiO diRETTivOdELLA "LindnER"PER L'AnnO 2016

Nel corso dell'Assemblea Annuale della Società di Studi Carsici A. F. Lindner, svoltasi in dicembre, si sono tenute le elezioni per il nuovo Consiglio Direttivo.Per l'anno 2016 Presidente è Miani Antonella, Vice Presidente: Cristiano Peressini, Direttore Scientifico: Mau-rizio Comar, Direttore Tecnico: Enrico Magrin, Economo Magazziniere: Marco Petruzzi.Sono stati quindi riconfermati tutti i membri del consiglio direttivo dell'anno precedente.La Società Lindner, nel 2016, giunge al trentesimo decennale dalla sua fon-dazione, avvenuta nel lontano 1986 e si appresta a dare alle stampe l'ultimo numero della propria pubblicazione, Studi e Ricerche, che in questo caso si tratterà di una monografia a cura di Fabrizio Bosco su esplorazioni e studi effettuati in territorio serbo.

Antonella Miani

Prete, Grotta Alessandra, Cavernetta della Trincea, Cavernetta a E della quota 395, Grotta 1 sul costone, Grotta Silvia Lauri, Grotta delle Perle.

Sul Carso Isontino: Grotta degli Austro-ungarici e Grotta Andrea (Doberdò del Lago).

In Slovenia: Jama Za Teglovko, Stota Jama, Grotta presso l'Abisso di Laze, Toncetova Jama, Pecina na Padezu, Pecina pod Strzen, Polina Pec.

Didattica (2)Grotta del Bufalo (Scuola Caprin).Lezione in classe (Scuola Rossetti).

Tutela ambientale / biologia (3)Grotta 1 di Basovizza, Grotta ai piedi del Monte Cocusso, Grotta Vitali.

Rilievo di nuove grotte (1)Cavernetta presso Samatorza.

Il merito, che ha permesso di rag-giungere questi risultati, si deve unicamente all'attività svolta dagli speleologi del Gruppo Grotte che, tra l'altro, proprio nel mese di gennaio, è cresciuto di numero grazie all'arrivo di nuovi soci.Al momento attuale il gruppo è com-posto da 47 speleologi che svolgono attività continuativa.

Il Consiglio Direttivo della "Lindner" per l'anno 2016: Enrico Magrin, Marco Petruzzi. Antonella Miani, Maurizio Comar, Cristiano Peressini.

Gemona del Friuli. Conferenza di Guglielmo Esposito sui rifugi cittadini. (Antonella Prenassi)

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A PiPPiLAndiATUTTO PUò sUCCEdERE(RECEnsiOnE)

Ultimamente parecchi speleo si sono avventurati nel vasto mondo della letteratura, con risultati spesso go-dibili, talvolta coinvolgenti, sempre interessanti.Ma si è trattato sempre di racconti o resoconti di vita vissuta o sognata, di grotte affrontate con animo entusiasta e poi finite, non finite o finite male, esplorazioni di stati d’animo in cui il mondo sotterraneo ora era protago-nista, ora faceva da sfondo.Tutte composizioni realizzate da adulti e ad un pubblico adulto rivolte.Il libro di Maria Pia Zay A Pippilandia tutto può succedere esce da questo schema.È un’opera che parla del fascinoso mondo delle grotte scritto sì da un autore che le grotte le conosce per averle esplorate e poi per lavorarci tuttora, ma che è rivolto al mondo dell’infanzia, parlando delle grotte con un linguaggio adatto ai bimbi delle scuole di primo grado.Un libro che, sulle orme di analoghe pubblicazioni di minor spessore (una per tutti è l’opuscolo ”Capitan Rudista” dello studioso da poco scomparso Ruggero Calligaris) si prefigge lo scopo di istruire divertendo.Strutturato su diciassette capitoletti conduce il lettore, assieme ad una turbolenta classe di giovani pipistrelli (i Pippi), cui se ne aggiunge una di Anfitei (i protei), ad una gita scolastica nel mondo delle grotte.

Ogni capitoletto – una parte della gita scolastica – unisce alla descrizione della grotta visitata un giocoso e mirato insegnamento: come e perché sono nate le grotte, come si sono formate le compagini rocciose in cui si sviluppano, i fiumi che le percorrono, la crescita delle stalattiti e stalagmiti (ed il matrimonio fra queste con la formazione delle colonne).In pratica tutto quanto si trova in un manuale di speleologia, ma scritto e spiegato in modo tale da essere capito dai bambini a cui è diretto.L’Autrice, già speleologa, guida na-turalistica e tuttora guida alla Grotta Gigante, riversa nelle pagine di que-sto libro tutta la sua esperienza di accompagnatrice di turbolente classi di studenti e scolari nella visita della grotta.Il comportamento dei Pippi rispecchia quello delle chiassose comitive che annualmente scendono nella grande cavità del Carso triestino mentre le scenette esplorative che si susseguono nella narrazione possono trovare il cor-rispettivo nei ricordi di ogni speleologo (a cominciare da quelli dell’Autrice).Un cenno particolare meritano le illustrazioni, parte in bianco e nero e parte a colori, dovute alla magi-strale matita di Chiara Sciannamblo. Quest’abile disegnatrice ha saputo non soltanto riprodurre fedelmente gli ambienti ipogei come vengono da noi percepiti, ma anche umanizzare i loro abitanti rendendoli vivi e simpatici, evidenziando le caratteristiche con cui l’Autrice li aveva proposti.In conclusione un bel libro, che però

Circolo Speleologicoe Idrologico Friulano

Venerdì 26 f

L’Assessore all’Ambientedott. Carlo Teghil

Il Presidente della Provinciaon. Pietro Fontanini

Venerdì 26 febbraio alle ore 17.30,presso il Salone del Consiglio Provinciale,in Piazza Patriarcato 3 a Udine, verrà presentato il volume

Sopra le grottea cura di Giuseppe Muscio e Andrea Mocchiutti

nell’occasione verrà proiettato il video Il giardino di pietra, realizzato in full HDda Ivo Pecile e Sandra Tubaro (SentieriNatura) sull’Altopiano del Canin

La presenza della S.V. sarà particolarmente gradita

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È UsCiTO iL LibRETTOCOn i RACCOnTidEL COnCORsOnAziOnALE

sPELEOLOGiA PER RAGAzzi«PREmiO Edi UmAni»

Lunedì 29 febbraio, nel corso dell'an-nuale incontro sulla speleologia con i ragazzi della Scuola Media "Nazario Sauro" di Muggia, sono stati conse-gnati, alle insegnanti e ai ragazzi che hanno fatto da giuria, le copie del libretto che raccoglie i racconti che hanno partecipato al Concorso Lette-rario per ragazzi bandito in occasione del 70° anniversario della Fondazione del Club Alpinistico Triestino e dedicato al ricordo di Edi Umani, per tutti noi "Bunny".

La pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall’associazio-ne COPED-Camminatrieste presso la quale sono reperibili le copie.Il volume di formato 10x19 cm si compone di una prima parte di 13 pagine dove, nelle prime quattro, viene descritta e motivata la scelta del punto di osservazione che è il Monte S. Leonardo rispetto altre cime, anche più elevate, dell’altipiano e alla strumentazione utilizzata.Queste prime pagine sono corredate da belle immagini i cui autori sono An-drea Lasorte e Fabio Venturini mentre la copertina è di Dario Gasparo.Seguono quindi delle pagine che de-scrivono quanto si può vedere girando in senso orario, da ovest verso est, in settori di 10 gradi partendo dai monti Lessini (270°) e finendo con la Selva di Ternova (10° Nord).Le successive pagine rappresentano, in modo schematico, quanto si può osservare nei vari settori con la raffi-gurazione, partendo dal verde chiaro e finendo con il rosa, dei vari piani di distanza.I numerosi punti notevoli sono indicati con numeri e nella parte bassa di ogni pagina si trova la corrispondenza fra numero e vetta. In tutto le voci sono 236 ed è divertente scoprire o avere conferma di quello che si osserva.Detto ciò non resta altro che augurare buone esplorazioni ottiche alla scoper-ta e al riconoscimento delle cime nel panorama offertoci dalla catena alpina.

Alessandro Tolusso

“LE ALPi visTE dAL CARsO”(RECEnsiOnE)

Autore: Carlo GenzoEditore: Lint (www.linteditoriale.com)Pagine: 28Prezzo di copertina: offerta liberaReperibilità: Cammina TriesteIndirizzo: via Carducci 35Orario: martedì 10-11.30Telefono: 040 762132

Questa del maggio 2015 è la secon-da edizione, riveduta e corretta, la prima risale al 2006 uscita sempre per lo stesso autore e la stessa casa editrice.

si può ottenere soltanto per via te-lematica acquistandolo su AMAZON in versione cartacea o digitalizzata. Andando a navigare sul sito www.pippilandia.it, a lui dedicato, si possono vedere le anticipazioni e le modalità di acquisto in vari formati (e-book per pc, smartphone, tablet; kindl, cartaceo) cliccando gli appositi bottoni che si trovano sulla pagina “CASA”, la corri-spondente “home page” in inglese.A Trieste lo si può sfogliare, ma non acquistare, presso la “Rigatteria” di Claudio e Laura Dipinto in via Malcanton 12 (dietro al palazzo del Comune).

Pino Guidi

Zay Maria Pia, s.d. (ma 2015): A Pip-pilandia tutto può succedere, Streetlib, Wroclaw, Poland, by Amazon Fullfil-ment, s.d, (ma 2015), pp. 233, illu-strazioni di Chiara Sciannamblo, ISBN 9786050492552

PREsEnTATO iL LibRO sULLE GROTTEnATURALi dEL COmUnE di sAn dORLiGOdELLA vALLE / dOLinA

Sabato 27 febbraio, presso il Centro Visite della Riserva Naturale della Val Rosandra / Dolina Glinščice è stato presentato il volume, di Maurizio Ra-dacich e Remigio Bernardis, «Le cavità naturali del Comune di San Dorligo della Valle / Občina Dolina».Dopo l'introduzione di Franco Gher-lizza e i saluti a parte del sindaco di San Dorligo, Sandy Klun, il folto pubblico presente in sala è stato in-trattenuto da Maurizio Radacich che ha descritto non solo i temi relativi alla speleologia ma anche quelli sto-rici e naturalistici che caratterizzano il territorio in esame.

I saluti da parte del sindaco di San Dorligo / Dolina, Sandy Klun. (Claudio Bratos)

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L'ATTiviTà didATTiCACOn LE sCUOLEnEL mEsE di FEbbRAiO

Il mese di febbraio ha visto il Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino impegnato sia nella didattica scolastica che in escursioni in grotta.Il 22 febbraio è stata la volta di 24 alunni ed i loro insegnanti della 1a me-dia della Scuola N. Sauro di Muggia, che si sono avventurati nell'esplora-

...e la discesa che porta all'ingresso è stata facilitata da una corda... (Franco Gherlizza)

22 febbraio 2016. Alla Grotta Bac con i ragazzi della Scuola Media "N. Sauro" di Muggia.

(Franco Gherlizza)

24 febbraio 2016. Alla Grotta Azzurra con i ragazzi della Scuola di Formazione Professionale "CIOFS" di Trieste. (Franco Gherlizza)

zione della Grotta Bac di Basovizza (64/49VG)Dopo le recenti piogge la grotta era piuttosto scivolosa e la discesa che porta all'ingresso è stata facilitata da una corda sistemata dagli speleologi a guisa di passamano.All'interno, dopo aver superato il pas-saggio della "trincea" e raggiunta la sala interna è stata una sorpresa tro-vare tutte le vaschette in concrezione piene d'acqua fino all'orlo.Numerosi gli esemplari di Titanethes albus (crostacei isopodi) che cammi-navano sia sott'acqua che tra i rami marcescenti.L'avvistamento di un pipistrello ha per-messo di affrontare il tema riguardante la fauna cavernicola.Dopo l'ultima "strettoia", nella caverna terminale si è parlato del clima delle grotte e si è attuato l'esperimento di restare al buio assoluto.Due giorni dopo, il 24 febbraio, la Grot-ta Azzurra di Samatorza (34/257VG) è stata affollata da ben 60 ragazzi più 4 insegnanti dell'Istituto professionale CIOFS di Trieste.La notevole illuminazione ha permesso di avere una visione completa della grotta e di poter contare, appesi al soffitto, almeno dieci pipistrelli appar-tenenti alle specie rinolofo maggiore e rinolofo minore.Oltre a parlare delle specie troglofile si sono pure affrontati argomenti storici che riguardano l'uso fatto della grotta durante la Prima Guerra Mondiale.A parte una scarpa di cui il fango vo-leva appropriarsi, tutti sono risaliti con una bella esperienza da raccontare.In entrambe le occasioni, abbiamo provato a proiettare, nelle parti più interne della grotta, un breve filmato promozionale con l'intenzione di sen-tire il parere, soprattutto da parte dei ragazzi, su questa "novità" ipogea che, un po' prevedibilmente, ha riscosso grande approvazione da parte dei nostri giovani ospiti.Quindi, ...da mettere in cantiere per le prossime escursioni!

Lunedì 29 febbraio, invece sono stati organizzati degli incontri con le classi prime della Scuola Media "Nazario Sauro" di Muggia presso l'aula video dello stesso istituto.I temi trattati, in questa occasione, sono stati la tutela ambientale delle grotte e i miti e le leggende legati al mondo ipogeo del Friuli Venezia Giulia.

24 febbraio 2016. Incontro tra troglofili alla Grotta Azzurra. (Sergio Dolce)

Parte del pubblico in sala. (Claudio Bratos)

Maurizio Radacich. (Claudio Bratos)

In totale, alle tre iniziative, hanno par-tecipato 175 studenti e 12 insegnanti, mentre i soci e i simpatizzanti che hanno accompagnato i ragazzi: Alberto Buonanno, Marino Codiglia, Sergio Dolce, Franco Gherlizza, Dean Leo-nardelli, Fulvio Lepore, Mario Nacinovi, Daniela Perhinek, Ferruccio Podgornik, Andrea Sandorfi, Claudio Schiulaz, Luca Trevisan e Tiziana Varcounig.

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sERATAdi PREsEnTAziOnEdEL dOCUmEnTARiOsULLA sORGEnTE

dEL RiO vAAT A CEsCLAns

Sabato 27 febbraio è stato presentato il video realizzato per divulgare i risultati di uno studio effettuato nel corso degli ultimi cinque anni sul sistema carsico presente sul territorio della Val del Lago, compresa la sua connessione con le numerose sorgenti idriche pre-senti nell’intorno.Lo studio è stato realizzato dal Gruppo Speleologico “M. Gortani” del CAI - Sezione di Tolmezzo in collaborazione con il Club Alpinistico Triestino (CAT), con la consulenza di collaboratori scientifici, quali il chimico Gianni Cella, la geologa Antonella Astori, presenti in questa occasione, e la collabora-zione, fondamentale anche questa, della idrologa Clarissa Brun e di molte altre persone.La realizzazione di questo video faceva parte del Programma delle attività dell’Ecomuseo per il 2014 ed è stato finanziato dall’Ecomuseo mediante il contributo della Regione FVG (LR 10/2006 - Ecomusei), della Comunità Montana del Gemonese, Canal del ferro e Val Canale e dei Comuni di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis.La serata è stata introdotta dal coordi-natore dell’Ecomuseo, Luigi Stefanutti, che ha ricordato anche alcune recenti iniziative realizzate dall’Ecomuseo e poi il Consigliere ecomuseale e Sin-daco di Cavazzo, Gianni Borghi, ha evidenziato l’importanza di questa ini-ziativa e di tutte quelle lodevoli attività che vengono svolte come volontariato, esempio di passione e attaccamento al territorio, che andrebbero maggior-mente supportate e promosse anche dall’ente pubblico.La serata è poi proseguita con l’intro-duzione delle attività del Gruppo Spe-leologico, esposte dal suo Presidente, Federico Piutti, e con l’esposizione puntuale di Daniele Pascolini, com-ponente del Team Rio Vaat.Il video ha evidenziato tutto l’eccellen-te lavoro svolto dal Team, compresa l’opera fondamentale di chi ha colla-borato alla realizzazione pratica dello studio con i rilevamenti, i prelievi e

l’assistenza agli esperti che hanno collaborato alla ricerca.Al termine del video c’è stata l’espo-sizione dei risultati dello studio con la relazione del Coordinatore scientifico, Gianni Cella (chimico), e della geologa, Antonella Astori, che duettando sim-paticamente con i dati rilevati hanno avvalorato la tesi conclusiva, peraltro condivisa.Alla proiezione del video erano presen-ti un buon numero di spettatori interes-sati, giunti anche dai territori limitrofi, che hanno assistito pazientemente alla proiezione ed alla successiva esposi-zione dei dati scientifici, dimostrando interesse fino alla conclusione della serata.La serata era naturalmente improntata alla valorizzazione dell’importante lavo-

Foto e altre info su:http://www.ecomuseovaldellago.it/serata-di-presentazione-del-documentario-sulla-sorgente-del-rio-vaat-a-cesclans/

ro svolto dal Gruppo speleologico, ma il Consigliere dell’Ecomuseo, Gianni Borghi, ringraziando i componenti del Team Rio Vaat ha colto l’occasione per esporre la filosofia ecomuseale che sottende questa come altre iniziative alle quali l’Ecomuseo ha partecipato e parteciperà in futuro.

Ci auguriamo comunque che questa iniziativa, come altre realizzate in pas-sato, ci consentano di attivare future e proficue collaborazioni.Tanto più che nel programma per il corrente anno sono previste attività che forse ci consentiranno di iniziare un percorso condiviso di conoscenza diffusa del territorio e l’attivazione di un sistema di promozione e visita della Val del Lago.

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Le esplorazioni da parte della Commissione Grotte Eugenio Boegan di Trieste congiuntamente agli speleologi sloveni del gruppo Jamarsko društvo Hrpelje - Kozina nella grotta Davorjevo brezno stanno portando la cavità a diventare uno dei maggiori e interessanti sistemi carsici della Slovenia.Gli esploratori hanno capito subito l’importanza idrologica dell’abisso trovandosi a percorrere le vie sotterranee di un grande collettore di oltre 4 km di sviluppo, da ciò la necessità di iniziare una serie di ricerche tra le quali la principale è uno studio idrogeologico della Davorjevo intercalato nel contesto geografico e idrografico della zona.

FINALITÀ DEL PROGETTOGli obiettivi del lavoro, interamente finanziato dalla Commissione Grotte e sviluppato in convezione con il Nacionalni laboratorij za zdravje, okolje in hrano (Laboratorio Nazionale per la Salute, l’Ambiente e gli Alimenti) di Capodistria (Slovenia) sono relativi ad ottenere una caratterizzazione idrogeologica dell’area di studio, in particolare a definire il rap-porto tra le tre matrici idriche principali: componente meteorica, componente superficiale, componente sotterranea.Lo studio approfondito e multidisciplinare con monitoraggi a lungo termine andrà ad implementare le conoscenze della circolazione idrica e sull’assetto geologico-strutturale, definendo:le componenti del sistema fluviale: rapporto tra acque superficiali (run-off) e acque sotterranee;la quota media dell’area di ricarica;i tempi di residenza dell’acqua all’interno della struttura geologica;modalità e area di alimentazione;bacino di assorbimento;modello idrogeologico.

SPECIFICHE ANALITICHEA. misurazione dei principali parametri chimico – fisici (temperatura, conducibilità, pH, stima della portata) sia nei punti

idrici esterni, sia all’interno della grotta al momento del campionamento;B. analisi chimica dei principali metalli disciolti Ca2+, Na+, Mg2+, K+, HCO3

- sia dei punti idrici esterni, sia all’interno della grotta;

C. determinazione dei seguenti isotopi stabili: dell’ossigeno (d18O), dell’idrogeno (dD), del carbonio (d13C) nel carbonato disciolto come DIC, sia nei punti idrici esterni che all’interno della grotta;

D. determinazione degli isotopi stabili (d18O) e dell’idrogeno (dD) nell’acqua meteorica;E. determinazione del trizio (3H) come Unità Trizio (T.U.) nell’acqua piovana e nel corso d’acqua all’interno della grotta,

eventualmente si sceglie anche una sorgente esterna significativa.

MATERIALI E METODILe analisi chimiche e isotopiche verranno effettuate presso la sede di Capodistria del Nacionalni laboratorij za zdravje, okolje in hrano, ente statale sloveno avente sede principale a Maribor. Per le analisi chimiche verrà utilizzata la meto-dologia analitica mediante ICP-OES (sorgente al plasma connessa con un rilevatore ottico), le analisi isotopiche dell’os-sigeno, dell’idrogeno e del carbonio verranno fatte con tecnica IRMS (Isotope Ratio Mass Spectrometry) in “continuos flow” utilizzando lo spettrometro di massa connesso a delle “periferiche” che trasformano il campione in gas rendendo

l’analisi il più accurata possibile essen-do il gas omogeneo. Per la determi-nazione del trizio si utilizza la tecnica della scintillazione liquida mediante lettura diretta, previa concentrazione elettrolitica del campione. Per quanto riguarda le misurazioni di temperatura, conducibilità e pH in situ che dovranno essere fatte dagli speleologi, verrà fornito loro uno strumento portatile che dovrà essere verificato e calibrato prima di ogni campagna di misurazioni, l’occorrente per le calibrazioni verrà fornito dal laboratorio. Per la stima della portata del corso d’acqua in Da-vorjevo sarà predisposta una sonda in continuo (così come per la misurazione di temperatura, pH e conducibilità).

Riccardo Corazzi (CGEB)Clarissa Brun (NLZOH)

È iniziATO LO sTUdiO idROGEOLOGiCO dEL sisTEmA CARsiCOdAvORjEvO bREznO (ROdik - sLOvEniA)

Davorjevo Brezno. (Peter Gedei)

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miGLiAiA di mORTi, miGLiAiA di FiORidi Roberto Ferrari

E ora non c’è pace più, in nessun posto, anima. Dove potremo na-scondere la nostra amarezza? Alziamoci e camminiamo con i nostri cotidiani passi lenti, in cerca della nostra solitudine. Il carso è un paese di calcari e di ginepri. Un grido terribile, impietrito. Macigni grigi di piova e di licheni, scontorti, fenduti, aguzzi. Ginepri aridi. Lunghe ore di calcare e ginepri.

Così scriveva Scipio Slataper.

Salgo sul Monte San Michele, alla Cima 3”, la Zona Sacra. Non sono un estimatore dell’aspetto storico che queste terre hanno subito negli ultimi cento anni e non sono affatto attratto da frammenti di ferro arrugginito che hanno provocato morte e sofferenza, no. Anzi. Sono semplicemente un amante della Natura. Il luogo mi appare più triste del solito: decine e decine di alberi di varie essenze sono stati abbattuti: di loro rimangono ceppaie trasudanti linfa. Chiudo gli occhi. Sento improvvisamente il crepitio delle mitragliatrici e l’urlo delle mo-toseghe. Le grida dei giovani soldati agonizzanti ed il silenzio degli alberi che non possono parlare. Questo scempio ambientale nell’illusione di riportare il sito alle condizioni paesaggistiche di allora, di cento anni fa: questa la giustificazione ufficiale, ma quello che appare ben in evidenza, a parte qualche traccia di trincea e muretti difensivi diroccati, sono antenne, ripetitori, costruzioni in muratura per i servizi, tralicci e cavi alta tensione, tubi per areazione e botole rigorosamente dipinte di uno smagliante azzurro per niente militare, funi d’acciaio e reti metalliche a consolidamento delle entrate delle gallerie, bottiglie, barattoli. Tutti elementi che probabilmente non facevano parte del paesaggio di allora, ma non sono un esperto della materia. La Natura stava faticosamente tentando, quasi riuscendoci, di cancellare, mascherare, nascondere gli orrori consumatisi in questi luoghi, ma l’uomo non vuole dimenticare l’incoscienza e presuntuosa arroganza dei generali di allora e si avvale della superficialità ed incompetenza degli “amministratori” di oggi per continuare ad enfatizzare crimini che tuttora si consumano in altre, troppe parti del mondo. Ai margini dell’area profanata ed a perdita d’occhio, tra le pietraie incise dalla dissoluzione carsica, migliaia di fiori. Primule, violette, bucaneve, crochi, ellebori, narcisi. Tutti insieme, in questo febbraio che è già primavera. Ogni fiore una giovane vita, quasi a voler ricordarci che loro sono là, la Natura li ha presi in carico, li ha trasformati in una delle sue più belle e dolci espressioni. Non lapidi, targhe, monumenti, cerimonie, rievocazioni al limite di uno sfruttamento commerciale e turistico: uno sfregio e spregio alla dignità ed al rispetto umano. Migliaia di morti, migliaia di fiori. Primavera dopo primavera.

Ad maiora!

Bibliografia essenzialeAlessandro Ambrosi, 2013 - Carso Triestino, Goriziano e Sloveno. 1:25.000. 1ª Edizione, Transalpina Editrice, Trieste, 2013

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E ora non c’e pace più, in nessun posto, anima (Monte San Michele, Carso Classico), Febbraio 2016. (Foto R. Ferrari)

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COMUNICATO STAMPA "ALPI GIULIE CINEMA" ventiseiesima edizione

una intera giornata dedicata alla speleologia

Mercoledì 17 febbraio 2016 dalle ore 18.00 alle 23.00 al Teatro Miela, in Piazza Duca degli Abruzzi

3 a Trieste si è tenuto “HELLS BELLS Speleo Award”, maratona di video di speleologia, organizzata

da MONTE ANALOGO in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan.

L'appuntamento prevedeva una miscellanea di ben 12 audiovisivi (alcuni fuori concorso) con una

interruzione verso la 20.30 per le premiazioni, con la campana d’oro e la campana d’argento.

La giuria, composta da Ivan Bormann (regista e videomaker), Sergio Serra (speleologo, alpinista,

pubblicista, presidente di Monte Analogo), Marco Pavan (istruttore di scialpinismo, delegato del

Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), all'unanimità si è così espressa:

1° premio campana d'oro 2016

“Ayuan 2014, campo avanzato”, regia di Vittorio Crobu

Un cortometraggio che contiene tutto: natura selvaggia, esplorazione, continenti lontani,

speleologia, ricerca, cooperazione in team, immagini spettacolari. Insomma un ottimo mix di

avventura e cinematografia di azione.

2° premio campana d'argento 2016 “BC4 – Mala Boka”, regia di Davide Antonini e Alberto dal

Maso

La cronaca quasi in diretta di una grande traversata oltre i mille metri di profondità, dal ritmo

incalzante e coinvolgente, ben raccontata anche per i non addetti ai lavori. La giovane età

dell'autore accresce il significato di questo premio.

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Menzione speciale

“Diversamente speleo”, regia di Alessandro Sedran

Bel racconto, sincero e diretto di una esperienza di solidarietà senza retorica o enfasi.

Menzione speciale

“Grande Poiz, storia di un sogno e di acqua”, regia di Alessandro Moset

Un documento completo, ben realizzato, su un enorme complesso di esplorazioni ed il suo sogno

di giunzione da record.

Per ricordare “ICARO” Corrado De Monte scomparso nel 2013, dopo la visione dei filmati in

concorso, è stato proiettato “Sotto la giungla il fiume”, vincitore al Festival di Trento del 1996 come

miglior film italiano, dove Icaro diventa uno speleosubacqueo di buona volontà e salva i suoi amici

bloccati dalla piena del fiume. Registi Claudio Norza e Andrea Gobetti, quest'ultimo presente in

sala. La serata si è così evoluta in un piacevole ed avvincente intreccio tra ricordi, interviste agli

autori vecchi e nuovi, letteratura e cinema di esplorazione.

Ad Andrea gli amici ed estimatori triestini della Commissione Grotte E.Boegan e di Monte Analogo

hanno dedicato un riconoscimento speciale per i 40 anni della prima edizione di “Una frontiera da

immaginare”, libro che a metà degli anni '70 ha gettato una nuova prospettiva ed aspettativa per i

giovani speleologi di allora ma sicuramente ancora attuale oggi.

La rassegna si concluderà mercoledì 24 febbraio al Bar Libreria KNULP con il XXII Premio Alpi Giulie

Cinema “La Scabiosa Trenta”.

MONTE ANALOGO

Via Fabio Severo 31 – Trieste

Tel. (+39) 040 761683 Cell. (+39) 335 5279319

[email protected] www.monteanalogo.net

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marzo 20�6...

PREsEnTAziOnEdEL 8° nUmEROdi sTUdi E RiCERChE

Nel XXX decennale dalla sua fonda-zione la Società di Studi Carsici A. F. Lindner presenta l'VIII numero di Studi e Ricerche dal titolo "180 grotte per raccontare il fenomeno carsico in Serbia" sabato 5 marzo 2016 alle ore 18,00 presso la Sala del Consiglio Comunale, in Piazza dell'Unità, n. 1 a Ronchi dei Legionari (Gorizia) a cura del geologo dott. Maurizio Comar, Direttore Scientifico della Società Lin-dner e dell'autore della pubblicazione, Fabrizio Bosco.Verrà proiettato anche un breve docu-mentario sulle grotte della Serbia.Alla fine della presentazione verrà messa a disposizione dei presenti una copia dell'opera.Seguirà un momento conviviale.Ingresso libero.

sUL siTO di TRiPAdvisORLA kLEinE bERLin

AvAnzA nELLA CLAssiFiCA

Aggiorniamo l'elenco,pubblicato da Tripadvisor,

dove la Kleine Berlin si trovaal 6° posto sui 142 luoghi

da vedere a Trieste.

1 - Piazza dell'Unità d'Italia2 - Castello di Miramare3 - Carso Triestino4 - Museo Risiera di S. Sabba5 - Golfo di Trieste6 - kleine berlin

Commissione Tutela Ambiente montanoT.A.m.

mARzO 2016

Mercoledì 2 marzo - ore 19.00 presso la sede sociale:Proiezione “Qui Alpina: I soci presentano”:VT.A.M 25 anni dopo: sempre nella natura”.

Adriana Varisco

Venerdì 18 marzo presso la sede sociale:“Caverne e particolarità storico-naturalistiche della zonacompresa fra Hruševje, Orehek e Pivka”.

Elio Polli

Domenica 20 marzo:Escursione con visita ad alcuni ipogei situati nella zonaracchiusa fra Hruševje e Pivka (Slovenia).

Elio Polli

26° Corso di determinazionedi

Alberi ed Arbusti

Le doline carsiche

Le lezioni si terranno nella Sala Proiezioni della S.A.G.Le iscrizioni sono a numero chiuso (20)

e sono aperte dal 20 febbraio.

Martedì 08 marzo 2016 ore 19.00-20.30 lezioneSabato 12 marzo 2016 uscita didatticaMartedì 15 marzo 2016 ore 19.00-20.30 lezioneMartedì 22 marzo 2016 ore 19.00-20.30 lezioneMartedì 29 marzo 2016 ore 19.00-20.30 lezione

Viviana Zago, Franco Moselli e Alessandro Tolusso

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Il Gruppo Operatori Naturalistici e Culturali della S.A.G. Società Alpina delle Giulie

propone la conferenza:

Zecche, tra biologia e medicina. Situazioni, problemi e precauzioni a Trieste e sul Carso

venerdì 04 marzo 2016 ore 19,00

presso la Sede - Via di Donota, 2 Trieste

Interverranno: Prof. dott. Maurizio Ruscio Azienda ospedaliera Universitaria di Trieste

dott. Simone Del Fabbro Dip. di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Università di Udine)

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La S.V. è invitata alla proiezione del video

«IRANITA PROJECT»(spedizione speleo-scientifica in Iran)

Risultati preliminari e progetti futuri

Venerdì 11 marzo 2016, alle ore 18.30Sala conferenze “Ennio Gherlizza”

della galleria antiaerea «Kleine Berlin»Via Fabio Severo (di fronte al n. civico 11)

a Trieste

Il direttore del Kowsar Il presidente della Ka.W.E. Il presidente del CAT

Dr. Ahmad Afrasiabian Clarissa Brun Lino Monaco

ClubAlpinistico

TriestinoOnlus

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ATTiviTà Ed EsCURsiOni PER iL mEsE di mARzO 2016

6 marzo 2016 - Escursione naturalistica - sui passi delle venditrici ambulanti, dalla valcellina al Piave, val zemola e CassoEscursione/attività semplice per tutti - Durata 6 ore - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Erto

6 marzo 2016 - Phototrekking - Antichi mestieri - strada da lis fornasEscursione/attività semplice per tutti - Durata 5 ore - Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Tramonti di Sopra

12 marzo 2016 - Corso di scialpinismo - Rifugio Pradut, monte RessetumEscursione/attività semplice per tutti - Escursione/attività impegnativa per allenati - Durata 2 giorni - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Claut

13 marzo 2016 - Ciaspolata campo neve - La neve e i dinosauri - Casera Casavento, Pian de CrodeEscursione/attività impegnativa per allenati - Durata 8 ore - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Claut

13 marzo 2016 - Escursione diurna - dal paese antico al paese palazzo - Centro storico di Erto, lago e diga del vajont, CassoEscursione/attività semplice per tutti - Durata 3 ore - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Erto

13 marzo 2016 - Escursione faunistica - Risveglio primaverile nella valle andreanaEscursione/attività semplice per tutti - Durata 4 ore - Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Andreis

Geotrekking 20 marzo 2016 - Geosito frana del vajontEscursione/attività semplice per tutti - Durata 3 ore - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Erto

26 marzo 2016 - Passeggiata con l’asino - A spasso con l’asino biagioEscursione/attività semplice per tutti - Durata 3 ore - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Forni di Sopra

28 marzo 2016 - Ciaspolata serale - il fiume nella neve - da Confoth a meluthEscursione/attività semplice per tutti - Durata 4 ore - Ritrovo ore 17.00 - Centro visite Cimolais

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Orari mostraferiale 9-13 / 15-20festivo 9-20

TriesteExpocentreVia Armando Diaz, 12

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