La governance di Pari Opportunità in...

La governance di Pari Opportunità in Calabria

Luglio 2007

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La governance

IstituzioniFino al 2005 la Regione Calabria non aveva una struttura dedicata all’attuazione delle Pari Opportunità. Solo nel maggio 2005, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale, n° 71 del 02/05/2006 e con Deliberazione di Giunta Regionale n° 869/ del 07/10/2005, viene approvata la nuova struttura organizzativa della Regione che prevede, nel Dipartimento Lavoro, Politiche della Famiglia, pari opportunità,Formazione professionale, Cooperazione e volontariato, un settore dedicato - Affari Generali, politiche femminili, pari opportunità – cui corrisponde il Servizio Politiche femminili, pari opportunità, Occupazione giovanile, Referente URP. Tale assetto è al momento in via di modifica (Servizio presso la Presidenza).Con L.R. 4/87, è stata istituita la Commissione Regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità come organo consultivo in materia legislativa del Consiglio Regionale e per promuovere progetti ed interventi in materia di formazione, progressione professionale e presenza femminile nelle nomine di competenza regionale.

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La Regione Calabria ha istituito il “Coordinamento regionale delProgetto Donna”, composto dai rappresentanti dei gruppi politici, delle associazioni femminili, i cui obiettivi sono sostenere l’attività della Commissione regionale,dare visibilità alle attività delle donne calabresi, svolgere attività di informazione e sensibilizzazione

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La normativaLa Regione Calabria non ha emanato una specifica normativa in

tema di pari opportunità e non ha ancora adottato una legge attuativa del D.Lgs.53/2000 recante Disposizioni per il sostegno della maternità e paternità, per il diritto alla cura ealla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città.

Nelle leggi regionali n. 23/03 “Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria” (in attuazione della legge n. 328/2000) e n. 1/04 “Politiche regionali per la famiglia” la Regione disciplina e riordina gli interventi e il servizio pubblico in materia socio-assistenziale e a sostegno del nucleo familiare, prevedendo iniziative e procedimenti mirati alla tutela dei componenti della famiglia. In tali leggi sono rintracciabili interventi rivolti alla componente femminile, che riguardano la tutela della maternità, garantita attraverso l’offerta di assistenza sanitaria e sociosanitaria alle donne in particolari circostanze(come la procreazione responsabile, l’interruzione di gravidanza); la promozione di iniziative volte a favorire pari opportunità nella famiglia, perseguite attraverso lo sforzo di rendere compatibili le esigenze derivanti dagli impegni di lavoro dei coniugi con quelli della famiglia

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La normativa regionale relativa alle politiche attive del lavoro non prevede specifiche disposizioni in materia di pari opportunità, la strategia di policy per tale ambito è sostanzialmente contenuta nel Programma Operativo regionale 2000-2006. In particolare, la Misura 3.13 del POR, specificatamente rivolta alla promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro, prevedeva una serie di azioni finalizzate al miglioramento della “qualità della vita e del lavoro” delle donne, valorizzandone le caratteristiche, le competenze e le capacità nell’ambito del mercato del lavoro regionale, migliorando l’integrazione e i percorsi di crescita professionale. I principali strumenti di supporto alla promozione dell’imprenditoria femminile in Calabria sono costituiti dalla risorse messe a bando a valere sulla legge nazionale n. 215/92 (a supporto della quale la Regione ha realizzato un apposito sportello informativo multimediale e, attraverso il programma Sidi-2, azioni di accompagnamento per supportare la crescita delle neo imprenditrici anche al di fuori dai confini regionali) e dalle azioni contenute nel POR 2000-2006. La legge regionale n. 2/88 “Interventi per l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro e lo sviluppo dell’occupazione” - ormai abrogata - prevedeva tra le finalità di cui all’art. 1 la promozione di “interventi diretti a favorire l’occupazione giovanile garantendo il principio delle pari opportunità tra uomo e donna nell’accesso del lavoro”.Nello specifico, si fa riferimento all’implementazione del sito internet: www.calabria215.com.

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la legge regionale 27/04 prevede specifici interventi in favore dell’imprenditoria femminile di settore e la possibilità di erogare agevolazioni aggiuntive per la costituzione ed il primo avviamento di imprese cooperative la cui base sociale sia almeno per il 50 per cento costituita da donne (art. 6).In relazione alle politiche di sviluppo locale in ottica di genere, l’Autorità di Gestione del POR, in collaborazione con la Rete delle Pari Opportunità e con il supporto del Dipartimento Diritti e Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha predisposto uno specifico strumento operativo (“Linee guida di indirizzo per l’applicazione del principio equitativo nella Progettazione Integrata Territoriale”), con una duplice finalità:

o supportare i PIT nella fase di progettazione degli interventi e di esecuzione degli stessi affinché tengano in conto il rispetto del principio di pari opportunità e l’attuazione del mainstreaming;

o informare, promuovere e diffondere la cultura delle pari opportunità a largo raggio, essendo la Progettazione Integrata Territoriale diffusa a tutto il territorio della Regione e oggetto di attenzione ed interesse da parte di Enti Locali e soggetti privati.

o Tale documento contiene l’indicazione di una possibile lettura di genere degli interventi che si propongono nei PIT attraverso una classificazione secondo la metodologia VISPO delle Misure del POR destinate a finanziare i PIT e la definizione delle macrotipologie progettuali in cui si possono classificare e declinare i vari interventi proposti nei PIT.

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A m b ito d i po licy R iferim ento norm ativo T itolo

L egge regionale del 26

genn aio 1987 n . 4

B U R C alabria n . 6 del 3

febb raio 1987

Istituzione della C om m issione reg ionale per l’uguaglianza dei d iritti e delle pari opportunità tra uom o e donna Istituzione

o rganism i1 L egge regionale del 19

aprile 1995 , n . 22

B U R C alabria n . 46 d el 26

aprile 1995

Istituzione del “Progetto D onna”

L egge regionale del 26

n ovem bre 2003 , n . 23

B U R C alabria n . 22 d el 1

d icem b re 2003

su pp lem ento straord in ario

n . 4 d el 9 d icem bre 2003

R ealizzazione del

sistem a integrato d i

in terventi e serv iz i

sociali nella R egione

C alab ria (in a ttu azion e

della legge n . 328/2000) P olitica socia le L egge regionale del 2

febb raio 2004 , n . 1

B U R C alabria n . 2 del 31

genn aio 2004

su pp lem ento straord in ario

n . 2 d el 5 feb braio 2004

P o litich e reg ionali per

la fam iglia

M i 3 13

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P r o g r a m m a O p e r a t i v o

R e g i o n a l e 2 0 0 0 - 2 0 0 6

M i s u r a 3 . 1 3

“ P r o m o z i o n e d e l l a

p a r t e c i p a z i o n e

f e m m i n i l e a l m e r c a t o

d e l l a v o r o ”

L e g g e r e g i o n a l e n . 2 7 d e l 1 2

n o v e m b r e 2 0 0 4

B U R C a l a b r i a n . 2 1 d e l 1 6

n o v e m b r e 2 0 0 4

s u p p l e m e n t o s t r a o r d i n a r i o n .

1 d e l 1 7 n o v e m b r e 2 0 0 4

A z i o n i a s o s t e g n o d i

u n o s v i l u p p o

d e l l ' e c o n o m i a i t t i c a

d e l l a C a l a b r i a

c o m p a t i b i l e c o n

l ' o b i e t t i v o d i

v a l o r i z z a z i o n e d e l l a

f a s c i a c o s t i e r a m a r i n a

L e g g e r e g i o n a l e n . 2 d e l 2 6

f e b b r a i o 2 0 0 3

B o l l e t t i n o u f f i c i a l e d e l l a

r e g i o n e C a l a b r i a n . 4

d e l 1 m a r z o 2 0 0 3

S u p p l e m e n t o s t r a o r d i n a r i o

n . 1 d e l 3 m a r z o 2 0 0 3

D i s c i p l i n a d e l l ' a t t i v i t à

d i a c c o g l i e n z a r i c e t t i v a

a c o n d u z i o n e f a m i l i a r e

d e n o m i n a t a “ B e d a n d

B r e a k f a s t ”

S v i l u p p o e c o n o m i co e i m p r e n d i to r i a l i t à

L e g g e r e g i o n a l e n . 2 d e l 2 4

f e b b r a i o 1 9 8 8

B o l l e t t i n o u f f i c i a l e d e l l a

r e g i o n e C a l a b r i a

n . 1 0 d e l 4 m a r z o 1 9 8 8

I n t e r v e n t i p e r l ' a c c e s s o

d e i g i o v a n i n e l m o n d o

d e l l a v o r o e l o

s v i l u p p o d e l l '

o c c u p a z i o n e

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Tavola SWOT - Il sistema di governo delle pari opportunità

P u n t i d i f o r z a - P r e s e n z a d i e s p e r i e n z e d i

s v i lu p p o m a n a g e r ia le a t t r a v e r s o F o n d i s t r u t tu r a l i

- D is p o n ib i l i t à d e l p a r t e n a r ia to s o c ia le

- R a f f o r z a m e n to d e l p r e s id io p e r l e p o l i t i c h e in o t t i c a d i g e n e r e p r e s s o l ’ A u to r i t à d i G e s t io n e d e l P O R

P u n t i d i d e b o le z z a - B a s s o l iv e l lo d i c o m p e te n z e t e c n ic o -

a m m in i s t r a t i v e - G o v e r n a n c e d e b o le e f r a m m e n ta ta - S c a r s o a s s o c ia z io n i s m o f e m m in i l e - S c a r s o in te r e s s e p e r i t e m i

d e l l ’ u g u a g l i a n z a - S c a r s i t à d i r i s o r s e p e r g l i o r g a n i s m i

d i p a r i t à - A s s e n z a d i p o l i t i c h e e s t r u m e n t i

n o r m a t iv i d e d ic a t i - M a n c a t a a p p l i c a z io n e e d i f f u s io n e

d e l l e n o r m a t iv e n a z io n a l i e c o m u n i ta r i e

- A s s e n z a d i s t r u m e n t i s t a t i s t i c i a d e g u a t i

- S c a r s a r a p p r e s e n ta n z a p o l i t i c a d e l l e d o n n e

- C u l tu r a d i c o n te s to r e t r o g r a d a

O p p o r tu n i tà - S c a m b io d i b u o n e p r a s s i - A v v io p r o g r a m m a z io n e

in te g r a ta - T r a s f e r im e n to f u n z io n i a g l i e n t i

lo c a l i - A v v io d i d ia lo g o c o n i l

P a r t e n e r i a to

M in a c c e - P e r s i s t e n z a d i u n a c u l t u r a

s o r d a / ig n a r a a l l e t e m a t ic h e d e l l ’ u g u a g l i a n z a d i g e n e r e

- M a n c a t o r a g g iu n g im e n to d e g l i o b ie t t iv i d i s v i lu p p o d i p a r i o p p o r t u n i t à ( r i a s s u m ib i l i n e i m a c r o b ie t t iv i V I S P O : o m ig l io r a m e n to d e l l e c o n d iz io n i d i v i t a

a l f in e d i r i s p o n d e r e a i b i s o g n i d e l l e d o n n e ;

o m ig l io r a m e n to d e l l ’ a c c e s s o d e l l e d o n n e a l m e r c a to d e l l a v o r o e a l l a f o r m a z io n e ;

o m ig l io r a m e n to d e l l a s i tu a z io n e l a v o r a t iv a d e l l e d o n n e s u l p o s to d i l a v o r o e r e d i s t r ib u z io n e d e l l a v o r o d i c u r a ;

o p r o m o z io n e d e l l a p a r t e c ip a z io n e d e l l e d o n n e a l l a c r e a z io n e d i a t t iv i t à s o c io -e c o n o m ic h e )

-

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Per l’implementazione delle politiche di genere nell’ambito dei FS, sono stati previsti:

Un Comitato di Pilotaggio per l’attuazione della Misura 3.13 del POR Calabria, “Promozione della Partecipazione femminile al mercato del lavoro” e più in generale di tutte le azioni positive per l’applicazione del principio di pari opportunità. Non operativo.

Il Referente per le Pari Opportunità per il POR Calabria sino al 2005 era incardinato nella Presidenza- Dipartimento Obiettivi Strategici, Settore Comunicazione Istituzionale; dal 2005 è individuato nel CdP del POR nel Dipartimento Lavoro, Politiche della Famiglia, Pari opportunità, Formazione professionale, Cooperazione e Volontariato ed opera in stretto raccordo con gli organismi di Pari Opportunità e con la Commissione Regionale per le Pari Opportunità e il Consigliere di Parità del QCS Obiettivo 1.

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Nel 2005 il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in sinergia con la Regione Calabria, ha insediato la Task Force per il supporto e l’assistenza tecnica all’implementazione del mainstreaming di genere nell’attuazione del POR 2000-2006.

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Misura 3.13 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro – FSE

La Misura intende facilitare l’ingresso e la permanenza delle donne nel MdL, sostenerne le vocazioni imprenditoriali e di lavoro autonomo, attrarre verso il mercato del lavoro le donne scoraggiate dalla difficoltà di riconciliazione tra vita familiare e vita attiva e dagli ostacoli di natura sociale e culturale. La misura si articola nelle seguenti azioni:Azione 3.13.a – Orientamento, consulenza e informazioneAzione 3.13.b – Work-ExperienceAzione 3.13.c – FormazioneAzione 3.13.d – Incentivi e ServiziAzione 3.13.e – Dspositivi e strumenti a supporto della qualificazione del sistema di governoAzione 3.13.f– Sensibilizzazione, informazione e pubblicità

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Le lezioni apprese

A livello gestionale-attuativo, è risultata scarsa la presenza di funzioni e competenze specifiche nel campo delle PO. Il presidioamministrativo delle pari opportunità nell’ambito della programmazione dei Fondi Strutturali è risultato inadeguato: il Comitato di Pilotaggio della misura 3.13 ha avuto una rilevanza irrisoria, il Referente Regionale non ha avuto un ruolo determinante, non è stata nominata l’Animatrice di pari opportunità.

L’assenza di un presidio adeguato si è negativamente congiunta alla scarsa concettualizzazione rispetto al principio del mainstreaming ed all’inserimento dell’ottica di genere in politiche finanziate da fondi che non fossero il FSE, dovuti alla scarsa cultura della Pubblica Amministrazione e degli operatori socio-economici relativamente alle tematiche delle pari opportunità ed alla scarsa presenza di funzioni e competenze specifiche nel campo delle PO

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Le lezioni apprese

Nel corso dell’ultimo periodo (2005-2006) di programmazione 2000-2006 notevoli progressi sono stati compiuti sul piano dell’attuazione in chiave di genere, soprattutto presso l’Autorità di Gestione, che si è dotata di strutture specifiche e di personale specializzato. Anche grazie al supporto del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPO-PCM) che dal 2005 ha insediato la propria Task Force regionale, sono stati avviati processi di governance in cui gli attori regionali e locali stanno maturando comportamenti, applicazioni progettuali e strumenti organizzativi e di gestione per la diffusione del mainstreaming di genere, di azioni di pari opportunità, lo scambio e la riproducibilità di iniziative e buone pratiche in materia di pari opportunità realizzate nei diversi contesti territoriali, per la diffusione degli strumenti di valutazione e per definire, in accordo con il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, un adeguato sistema di monitoraggio e di valutazione degli interventi cofinanziati. La Task Force regionale ha attuato inoltre la sperimentazione di un’azione strutturata e sistematica di valutazione in ottica di genere dei bandi PIT , 1 POR ed 1 regionale (ambito Attività produttive).

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Osservazioni generali relative all’attuazione della Misura 3.13 (RAE 2006)

Sono state avviate quasi tutte le azioni (orientamento e consulenza; work-experience; formazione e incentivi).

Nel corso del 2006 le cinque Province calabresi hanno realizzato le attività previste dai piani per gli interventi di orientamento professionale e su tutto il territorio regionale sono state avviate ed in molti casi concluse le attività formative assegnate con l’avviso pubblico 2003 riservato alle Imprese della Regione Calabria. I corsi prevedevano l’assunzione di una percentuale variabile di partecipanti

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• Nel corso del 2007 la Regione intende avviare ed implementare letipologie di azioni, rafforzate in fase di revisione di metà periodo del Programma, per una migliore applicazione del principio di pari opportunità attraverso il reimpiego delle risorse liberate dalla certificazione di progetti di seconda fase.

• Fra esse, le tipologie progettuali relative alla conciliazione tra lavoro e famiglia e alla flessibilizzazione degli orari di lavoro che, pur previste nel CdP, il contesto calabrese non era culturalmente pronto a recepire e diffondere.

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Programmazione 2007-2013:Si propone:• l’istituzione della Autorità per le Politiche dell’Uguaglianza“…quale struttura di coordinamento per implementare, monitorare e valutare la

prospettiva di genere e di pari opportunità nel Programma, nelle azioni e nei progetti. Tale Autorità dovrà interagire con i soggetti aventi responsabilità di programmazione politica, intervenendo in tutte le fasi della programmazione e assumendo un ruolo consultivo, propositivo e promozionale che si manifesti, in particolare, attraverso l’espressione di pareri consultivi su tutti gli atti attuativi della programmazione e, conseguentemente, sull’impegno delle risorse finanziarie” (v. PO FSE e FESR).

• il rafforzamento, in tutte le fasi del ciclo delle politiche di sviluppo, della valutazione e del monitoraggio

• nella formulazione dei bandi, l’introduzione di criteri premiali e sanzionatori, di selezione e valutazione

• diffusione di processi di “Gender Budgeting e Auditing • l’integrazione di genere del sistema statistico

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Contattiwww.regione.calabria.it/pwww.regione.calabria.it/programmazione ; www.retepariopportunita.itrogrammazione ; www.retepariopportunita.it

Dipartimento Programmazione Nazionale e ComunitariaDipartimento Programmazione Nazionale e ComunitariaAssessore Assessore

On. Prof. Mario On. Prof. Mario MaioloMaioloDirettore GeneraleDirettore Generale

Ing.Ing. Salvatore OrlandoSalvatore OrlandoTel.: ++390961858213Tel.: ++390961858213Fax: ++390961858207Fax: ++390961858207

ee.mail.mail: [email protected]: [email protected]à di Gestione del POR Calabria 2000Autorità di Gestione del POR Calabria 2000--20062006

Dott.ssaDott.ssa Marinella MarinoMarinella MarinoTel.: ++390961858238Tel.: ++390961858238--99Fax: ++390961368036Fax: ++390961368036

ee.mail.mail: [email protected]: [email protected] Force POTask Force PO

D D ssassa Stefania Gareri e Avv. Manuela De FrancoStefania Gareri e Avv. Manuela De FrancoTel.: ++390961858246Tel.: ++390961858246Fax: ++390961368036Fax: ++390961368036

ee.mail.mail: [email protected]: [email protected]

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“Sviluppo Locale orientato alle pari opportunità: L’applicazione del principio di parità e di non discriminazione nella Progettazione Integrata”

Dipartimento peri Diritti ele Pari Opportunità

Regione Sardegna offerente-Regione Calabria beneficiaria

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