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La Governance del settore idrico Marco Chiari Direzione Sistemi idrici Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico Acqua 2.0 Roma, 24 Giugno 2016

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La Governance del settore idrico

Marco ChiariDirezione Sistemi idriciAutorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico

Acqua 2.0 Roma, 24 Giugno 2016

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Sommario

� Introduzione

� Organizzazione territoriale del servizio

� Eterogeneità degli operatori e dimensioni gestionali ridotte

� Novità recate dal Decreto Sblocca Italia

� Altri provvedimenti normativi di impatto rilevante

� Regolazione del settore e Governance

� Attività di monitoraggio dell’AEEGSI

� Delimitazione degli EGA

� Costituzione degli EGA

� Le convenzioni tipo

� Affidamento della gestione del servizio idrico integrato

� Il metodo tariffario MTI-2 e la spinta ai processi di aggregazione

� La regolazione della Misura: livelli minimi nazionali e livelli migliorativi

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Introduzione� La governance del SII risulta principalmente caratterizzata da:

• Particolare complessità istituzionale• Organizzazione territoriale (sulla base degli ATO)• Eterogeneità degli operatori e dimensioni gestionali ridotte

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Organizzazione territoriale del servizio

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� I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali (ATO) definiti dalle regioni, nel rispetto, in particolare, dei seguenti principi:

a) unità del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici contigui, tenuto conto dei piani di bacino, nonché della localizzazione delle risorse e dei loro vincoli di destinazione, anche derivanti da consuetudine, in favore dei centri abitati interessati;

b) unicità della gestione e, comunque, superamento della frammentazione verticale delle gestioni;

c) adeguatezza delle dimensioni gestionali , definita sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici.

INTEGRAZIONE

ORIZZONTALE O

TERRITORIALE

INTEGRAZIONE

VERTICALE O

FUNZIONALE

[Cfr. art.147, d.lgs. 152/06, come modificato dall’art. 7 deld.l. 133/14 (c.d. Decreto Sblocca Italia )]

«L’orientamento, espresso più volte dall’Autorità, è di valorizzare ledecisioni assunte al competente livello territoriale» Guido Bortoni,Presentazione Relazione annuale, 21/06/2016

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Eterogeneità degli operatori e dimensioni gestional i ridotte

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Il volume delle sfere indica la numerosità degli operatori per ciascuna classe di popolazione

Gestori che servono un bacino di utenza inferiore ai 5.000 ab

Gestori che servono un bacino di utenza superiore a 1.000.000 ab

� Numerosità delle gestioni (1.500-2.000)

� Pluralità delle forme di affidamento individuate dagli Enti d’Ambito:

• società in house• società quotate• spa miste• plurigestioni• Concessione a terzi• gestioni in economia

� Pochi grandi gestori e pluralità di gestori di dimensioni ridotte (caso gestioni comunali in economia)

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Novità recate dal Decreto «Sblocca Italia» (Art. 7, D.L. 133/14)

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� Promozione del principio di unicità della gestione , con subentro del gestore unico agliulteriori soggetti operanti nel medesimo ATO, deroghe per «gestioni salvaguardate».

� Obbligo di affidamento del servizio da parte dell’EGA , previa individuazione dellaforma di gestione fra quelle previste dall’ordinamento europeo, entro il 30/09/2015, conla decadenza degli affidamenti «non conformi alla disciplina pro-tempore vigente».

� Partecipazione obbligatoria degli enti locali all’EGA , assistita da nuovi e cogentipoteri sostitutivi in capo al Presidente della Regione e al PCM, su segnalazione diAEEGSI.

� Convenzione che regola i rapporti tra EGA e Gestore è predisposta dall’EGA, sulla basedelle convenzioni tipo, con relativi disciplinari, adottate dall'Autorità che devonocontenere tra l’altro gli strumenti per assicurare il mantenimento dell'equilibrioeconomico-finanziario della gestione oltre a criteri e modalità per valutare il valoreresiduo degli investimenti realizzati dal gestore uscente.

� Scadenze entro le quali gli enti territoriali devono affidare in concessione d'usogratuita le proprie infrastrutture idriche al gestore.

� Obbligo per il gestore entrante di corrispondere al gestore uscente un valore dirimborso definito secondo i criteri stabiliti da AEEGSI.

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Altri provvedimenti normativi di impatto rilevante

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� Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014 articolo 1, comma 609), introduce modifiche al D.L. 138/2011 per «promuovere processi di aggregazione» e «rafforzare la gestione industriale dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica».

• Partecipazione obbligatoria degli enti locali agli EGA (ribadita), a cui viene assegnato ilcompito di predisporre la relazione prodromica all’affidamento del servizio, comprensiva delPiano economico-finanziario che deve essere asseverato da un istituto di credito, da unasocietà di intermediazione finanziaria o da una società di revisione contabile.

• Mantenimento della concessione in essere anche nell’ipotesi di fusioni o acquisizionisocietarie con possibile rideterminazione dell’equilibrio economico-finanziari o del nuovosoggetto gestore (anche tramite «l’aggiornamento del termine di scadenza » delle concessioniin essere, previa verifica da parte dell’Autorità di regolazione competente, ove istituita, daeffettuare anche con riferimento al PdI).

• Attribuzione, in via generale, dei finanziamenti concessi a valere su risorse statali agli enti digoverno degli ambiti o ai relativi gestori, a sostegno di PdI approvati; assegnazione dellerisorse in via prioritaria ai gestori che abbiano deliberat o operazioni di aggregazionesocietaria , nonché a quelli selezionati con gara o di cui l’Autorità attesti l’e fficienzagestionale e la qualità del servizio reso.

• Esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno delle spese di investimento effettuatedagli enti locali con i proventi derivanti dalla dismissione totale o parziale di partecipazionisocietarie.

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Seconda fase del processo di esplicitazione dei costi ambientali e della risorsa

Criteri per la valutazione dei Programmi degli interventi- Indagine avviata con Del. 595/2015- Determina 2/2016

Metodo Tariffario Idrico 2016-2019 (MTI-2)- Del.664/2015

QUALITÀDELLA

RISORSA

ASSETTI

TARIFFE

Regolazione della qualità contrattuale del SII- Del. 655/2015[Applicazione: dal 1 luglio 2016]

Tariffe di collettamento e depurazione dei reflui industriali autorizzati in pubblica fognatura- DCO 299/2014 - DCO 620/2014

Riordino dei corrispettivi applicati all’utenza (tenendo conto delle informazioni acquisite a seguito dell’implementazione delle direttive di unbundling) & Tariffa sociale (sulla base delle previsioni del c.d. Collegato Ambientale)

RELAZIONICON IL

TERRITORIO

Unbundling del SII- DCO 379/2015- DCO 515/2015- Del. 137/2016

Convenzione tipo del SII- Del. 656/2015 [Adeguamento delle convenzioni in essere: entro il 30 aprile 2016 e comunque non oltre il 20 giugno 2016]

Regolazione del settore e Governance

Regolazione Misura - DCO 42/2016- Del. 218/2016 [Applicazione: dal 1

luglio 2016]Regolazione della qualità tecnica del SII (integrazione del previsto meccanismo di promozione della qualità)

Direttive per contenimento morosità e sospensione della fornitura (sulla base delle previsioni del c.d. Collegato Ambientale)

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Monitoraggio e rapporto semestrale al parlamento su ottemperanza ad obblighi D.lgs152/06

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� L’art. 172, comma 3-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dall’art. 7 deldecreto legge 12 settembre 2014, n. 133 (c.d. “Sblocca Italia”) prevede che «Entro il 31 dicembre2014 e, negli anni successivi, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno, l’Autorità perl’energia elettrica il gas e il sistema idrico presenta alle Camere una relazione sul rispetto delleprescrizioni stabilite dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.»

� In particolare:

• a carico delle regioni, per la costituzione degli e nti di governo dell’ambito;

• a carico degli enti di governo dell’ambito, per l’a ffidamento del servizio idrico integrato;

• a carico degli enti locali, in relazione alla parte cipazione agli enti di governo dell’ambito e in merito all’affidamento in concessione d’uso gratuito delle infrastrutture del servizio idrico integrato ai gestori affidatari del servizio.

Attività di monitoraggio dell’AEEGSI

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� La normativa vigente, sia generale (art.3-bis DL 138/2011) sia settoriale (art.147 Dlgs. 152/2006),sancisce – ai fini dell’affidamento del servizio idrico integrato – la regola dell’individuazione di ATOdi dimensioni non inferiori al territorio delle province o d elle città metropolitane.

� Tutte le Regioni hanno provveduto a delimitare gli ATO e molt e di esse ne hanno ridefinito ilperimetro territoriale, con una conseguente razionalizza zione nel numero di ATO.

� Permane una forte eterogeneità nelle dimensioni degli ATO sul territor io nazionale , inparticolare:

Delimitazione degli EGA

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Fonte dati: Elaborazione AEEGSI (Relazione 665/2015/I/IDR)

11 REGIONI (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Molise, Puglia, Sardegna, Valle D’Aosta,

Toscana, Umbria, Campania)

o LIGURIA -> L.R.17/2015 istituisce il terzoambito sub-provincialenella Provincia di Savona,Governo ha impugnatoL.R.

o VENETO, MARCHE ->criteri di delimitazione degliATO di natura idrografica,piuttosto che di naturaamministrativa.

ATO unico regionale (modello prevalente)

5 REGIONI (Piemonte, Sicilia, Lazio, Friuli Venezia Giulia,

Lombardia)

Pluralità di ATO di dimensioninon inferiori a Province o Cittàmetropolitane (in conformità anormativa vigente)

3 REGIONI (Marche, Liguria, Veneto+Lemene)

Ripartizione del territorio in piùambiti, alcuni dei quali didimensioni inferiori al territorio diProvince o Città metropolitane(situazioni di criticità)

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� L’articolo 147, comma 1, del decreto legislativo n. 152/06, come modificato dal decreto “SbloccaItalia”, prevede che “I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definitidalle regioni (...). Le regioni che non hanno individuato gli enti di governo dell'ambito provvedono,con delibera, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2014”.

� Decorso inutilmente tale termine poteri sostitutivi del Consiglio dei ministri.

Costituzione degli EGA (1/2)

Regione Ente di Governo dell’Ambito N. Ambiti

Abruzzo Ente regionale per il servizio idrico integrato - ERSI 1

Emilia Romagna Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti 1

Friuli Venezia Giulia Consulte d’ambito 4

Liguria Ente d’ambito, costituito dai Comuni tramiteconvenzione

6

Lombardia Province (tramite Ufficio d’ambito, istituito in ciascun ATO come azienda speciale)

12

Marche Assemblea di ambito, forma associativa tra Comuni e Province ricadenti in ciascun ATO, costituita mediante convenzione obbligatoria

5

Piemonte Autorità d’ambito 6

Puglia Autorità idrica pugliese - AIP, soggetto rappresentativo dei Comuni pugliesi

1

Sardegna Ente di governo dell’ambito della Sardegna 1

Toscana Autorità idrica toscana - AIT 1

Umbria Autorità umbra per rifiuti e l’idrico - AURI 1

Valle D’Aosta Bacino imbrifero montano - BIM 1

Veneto (+ Lemene) Consigli di bacino 9

� La maggioranza delle Regioni(13 su 19 Regioni considerate)ha completato la costituzionedegli EGA come previsto dalDlgs. 152/2006.

Fonte: Elaborazione AEEGSI (Relazione 665/2015/I/IDR)

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� L’articolo 147, comma 1, del decreto legislativo n. 152/06, come modificato dal decreto “SbloccaItalia”, prevede che “I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definitidalle regioni (...). Le regioni che non hanno individuato gli enti di governo dell'ambito provvedono,con delibera, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2014”.

� Decorso inutilmente tale termine poteri sostitutivi del Consiglio dei ministri.

Costituzione degli EGA (2/2)

Regione Ente di Governo dell’Ambito N. Ambiti

Lazio Nelle more dell'approvazione della legge regionale di revisione dell'organizzazione del SII, competenza è regionale. Con delibera della Giunta regionale 626/2012, le esistenti Autorità d'ambito costituitesi in convenzione erano state salvaguardate.

5

Basilicata Conferenza Interistituzionale Idrica. Ad oggi le funzioni sono attribuite ad un Commissario nominato dal Presidente della Giunta regionale.

1

Calabria Con Delibera della Giunta regionale 183/2015 è stato individuato l’ente di governo dell’ATO regionale per l’organizzazione del servizio idrico integrato nell’Autorità Idrica della Calabria (A.I.C.). Ad oggi le funzioni di ente di governo dell’ATO continuano ad essere svolte dalla Regione Calabria.

1

Sicilia LR 19/2015 ha costituito in ciascun ATO una Assemblea Territoriale Idrica,ciascuna composta dai sindaci dei comuni ricompresi nel rispettivo ATO Non risulta che ad oggi tale assemblea sia operativa. LR 19/2015 impugnata dal Governo, perché sono possibili affidamenti su base comunale nell’ambito di ATO provinciali, oltre che per rilievi di natura concorrenziale e discriminatoria.

9

Campania Istituito l’Ente Idrico Campano – EIC con legge regionale 2 dicembre 2015, ad ogginon risulta ancora operativo.

1

Molise Con la delibera della Giunta regionale 285/ 2015 istituito l’Ente di governo dell’ambito del Molise per il SII, denominato EGAM. Ad oggi nominato commissario straordinario

1

� In sei Regioni (Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia) si riscontrano elementi critici, tali da suggerire ulteriori approfondimenti.

Fonte: Elaborazione AEEGSI (Relazione 665/2015/I/IDR)

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� Convenzione che regola i rapporti tra EGA e Gestore è predisposta dall’EGA, sullabase delle convenzioni tipo, con relativi disciplinari, adottate dall'Autorità

� Delibera 656/2015/R/IDR stabilisce i contenuti minimi essenziali

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Le convenzioni tipo (1/2)

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

TITOLO II PIANO D’AMBITO

TITOLO IIISTRUMENTI PER IL MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

TITOLO IV CESSAZIONE E SUBENTRO

TITOLO V ULTERIORI OBBLIGHI TRA LE PARTI

TITOLO VI PENALI E SANZIONI

TITOLO VII DISPOSIZIONI FINALI

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Alcuni dei contenuti minimi essenziali delle Conven zioni Tipo

DISPOSIZIONI GENERALI

Definizioni

Oggetto

Regime giuridico

Perimetro

Durata

Possibilità di ampliare il perimetro dell’affidamento al fine di assicurare l’equilibrio economico-finanziario della gestione

Possibilità di estendere la durata dell'affidamento, entro il termine del periodo regolatorio pro tempore vigente e comunque nei limiti previsti dalle norme vigenti, nei seguenti casi:• nuove e ingenti necessità di investimento, anche derivanti da un

significativo incremento della popolazione servita, a seguito di processi di accorpamento gestionale (cfr. Legge di Stabilità 2015)

• mancata corresponsione del valore di subentro da parte del Gestore entranteSTRUMENTI PER IL

MANTENIMENTO

DELL’EQUILIBRIO

ECONOMICO-FINANZIARIO

Raggiungimento e mantenimento

Istanza di riequilibrio

Misure per il mantenimento

Approvazionemisure di riequilibrio

Ordine di priorità delle misure di riequilibrio:• revisione della predisposizione tariffaria ( con particolare riferimento

a: trattamento dei costi di morosità; allocazione temporale dei conguagli; rideterminazione del deposito cauzionale; revisione dell’articolazione tariffaria; rimodulazione del pagamento di canoni e mutui)

• revisione del Programma degli Interventi• modifica del perimetro o estensione della durata dell'affidamento;• richiesta di accesso alle misure di perequazione disciplinate dalla

regolazione dell'AEEGSI• eventuali ulteriori misure definite dalle parti.

Le convenzioni tipo (2/2)

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� Il decreto “Sblocca Italia”, intervenendo sull’articolo 172 del decreto legislativo n. 152/06, ha disciplinato laprocedura da seguire, in sede di prima applicazione, tenuto conto delle gestioni esistenti, per garantire ilconseguimento del principio di unicità della gestione , imponendo anche, per gli enti d’ambito che nonavessero già provveduto, l’obbligo di adottare il Piano d’Ambito, di scegliere la for ma di gestione e didisporre l’affidamento al gestore unico d’ambito entro il 3 0 settembre 2015 .

� Il medesimo decreto legge ha, tra l’altro, chiarito e precisato che “Al fine di garantire il rispetto del principio diunicità della gestione all'interno dell'ambito territoriale ottimale, il gestore del servizio idrico integrato subentra(…) agli ulteriori soggetti operanti all'interno del medesimo ambito territoriale”, confermando ed esplicitandocosì l’avvenuta cessazione ex lege delle gestioni diverse dall’affidatario del servizio idric o integrato perl’ambito, con la sola eccezione delle c.d. gestioni salvagua rdate , che proseguono ad espletare il serviziofino alla scadenza naturale del proprio contratto.

Affidamento della gestione del servizio idrico inte grato (1/2)

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� Nell’ambito dell’attività di monitoraggio, l’Autorità ha riscontrato che in 13 ATO l’EGA non haancora provveduto all’affidamento del servizio.

� L’EGA può scegliere tra:

• Individuazione del soggetto affidatario con gara ad evidenza pubblica.

• Affidamento a società mista (parternariato pubblico privato), con socio privato scelto con gara.

• Affidamento a società «in house» (controllo analogo).

Affidamento della gestione del servizio idrico inte grato (2/2)

Regione ATO

Valle d’Aosta ATO unico regionale

Lombardia ATO Provincia di Brescia

Liguria ATO Centro – Ovest 1 (Savonese)

Liguria ATO Centro – Ovest 2 (Savonese)

Liguria ATO Centro – Ovest 3 (Savonese)

Lazio ATO 3 Lazio Centrale – Rieti

Campania 4 ATO/ATO Unico regionale (vedere slide 11)

Molise ATO Unico Regionale

Calabria ATO Unico Regionale

Sicilia ATO 1 Palermo

Sicilia ATO 3 Messina

Sicilia ATO 4 Ragusa

Sicilia ATO 7 Trapani Fonte: Elaborazione AEEGSI (Relazione 665/2015/I/IDR)

� Tra i 13 ATO di cui sopra sono comprese due situazioni in itinere (ATO Provincia di Brescia e ATO 3 Lazio Centrale – Rieti).

AEEGSI-DSID24/06/2016

� Permanenza di porzioni di territorio che, per uno o più servizi, non sono ancora serviti dal gestore affidatario, in ragione della presenza di gestori salvaguardati o di gestioni in economia che non hanno ancora consegnato gli impianti.

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Il metodo tariffario MTI-2 e la spinta ai processi di aggregazione

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� Per quanto di sua competenza l’Autorità ha introdotto nella nuova regolazione tariffaria (MTI-2,periodo regolatorio 2016-2019) disposizioni tese a favori re i processi di aggregazione, nellospecifico:

• Esclusione dall’aggiornamento tariffario per le gestioni che eserciscono il servizio in assenza dititolo giuridico conforme alla disciplina pro tempore vigente, in violazione dell’art.172 del Dlgs.152/2006

• Incentivazione delle aggregazioni e della crescita dimensionale delle impreseo Matrice di schemi regolatori con disposizioni specifiche per aggregazionio Perequazioneo Schema regolatorio virtuale

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OPMpop

Opex ≤2014

OPMpop

Opex >2014

AGGREGAZIONI, VARIAZIONI

NEGLI OBIETTIVI O NELLE

ATTIVITÀ DEL GESTORE

INV

ES

TIM

EN

TI

ω≤∑

MTI

t

RAB

PI exp2019

2016

SCHEMA I

Investimenti rispetto ad infrastrutture esistenti:

BASSI Aggregazioni/Nuovi obiettivi specifici:

NO

SCHEMA II

Investimenti rispetto ad infrastrutture esistenti:

BASSI Aggregazioni/Nuovi obiettivi specifici:

NO

SCHEMA III

Investimenti rispetto ad infrastrutture esistenti:

BASSI Aggregazioni/Nuovi obiettivi

specifici: SI

ω>∑

MTI

t

RAB

PI exp2019

2016

SCHEMA IV

Investimenti rispetto ad infrastrutture esistenti:

ALTI Aggregazioni/Nuovi obiettivi specifici:

NO

SCHEMA V

Investimenti rispetto ad infrastrutture esistenti:

ALTI Aggregazioni/Nuovi obiettivi specifici:

NO

SCHEMA VI

Investimenti rispetto ad infrastrutture esistenti:

ALTI Aggregazioni/Nuovi obiettivi

specifici: SI

Gestioni più efficientiGestioni più efficienti

ω=0,5ω=0,5

OPM=109 euro/abitanteOPM=109 euro/abitante

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� La delibera 218/2016/R/ IDR approva il Testo integrato per la regolazione delservizio di misura nell’ambito del servizio idrico integra to (TIMSII).

� Il provvedimento conferma l’impostazione generale del DCO 42/2016/R/IDR,introducendo un primo nucleo di disposizioni relative alla misura di utenza .

� Le disposizioni del provvedimento portano all’interno della regolazione dell’Autoritàquanto già previsto dalle normative vigenti (in particolar e d.P.C.M. 4 marzo 1996),aggiornandolo all’attuale contesto sociale e tecnologico .

� Obiettivo specifico è quello di avere uniformità a livello nazionale del livello minimodelle operazioni, degli output del servizio di misura e dell a chiarezza degliobblighi e dei diritti delle parti, in particolare:

• Autorità ha definito livelli minimi nazionali

• EGA possono stabilire livelli migliorativi (investimenti PDI)

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La regolazione della Misura: livelli minimi naziona li e livelli migliorativi

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Piano Strategico Autorità 2015-2018:

«Sviluppo di meccanismi per favorire l’efficienza idrica e la misurazione dei consumi »

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Grazie per l’attenzione

Questa presentazione non costituisce un documento ufficiale dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e ilsistema idrico. Tutti i documenti ufficiali possono essere scaricati dal sito internet dell’AEEGSICodice etico di AEEGSI, 10(3)

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