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  • La ghiandola surrenalica

    July 2, 2011

    La ghiandola surrenalica è una struttura analoga all'ipo�si nel senso che possiede sia una porzione epiteliale cheuna di origine neuronale. La porzione più esterna, detta corticale, si sviluppa dal mesoderma nelle vicinanze delpolo superiore del rene in sviluppo. Nell'adulto la corticale è divisa in tre zone: la zona glomerulosa, la zonafascicolata e la zona reticularis. Una volta formata la corticale, delle cellule di derivazione neuronale, dettecellule croma�ni, migrano all'interno di questa regione e ne divengono incapsulate trasformandosi nella porzioneinterna del surrene detta midollare.

    Midollare

    La midollare del surrene produce soprattutto epinefrina, sintetizzata dall'80% delle cellule, ma anche norepine-frina, sintetizzata dal rimanente 20%; l'epinefrina circolante è di derivazione esclusivamente surrenalica mentrela norepinefrina circolante con questa origine è solamente il 30% del totale: il restante 70% proviene dalle �bresimpatice postgangliari per di�usione nel sistema vascolare. La midollare del surrene non è dunque l'unica fondedisponibile di catecolammine e pertanto non è un tessuto necessario alla vita.

    La sintesi dell'epinefrina inizia con l'assunzione dell'aminoacido tirosina da parte delle cellule croma�ni e lasua successiva idrossilazione a DOPA (diidrossifenilalanina) da parte dell'enzima tirosina idrossilasi. La DOPA

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  • viene poi convertita a dopamina e trasportata in una vescicola di secrezione al cui interno viene completamenteconvertita in norepinefrina; nella maggior parte delle cellule della midollare la norepinefrina di�onde al di fuoridella vescicola dove viene metilata a dare epinefrina, molecola che viene poi riportata all'interno di una vescicoladi secrezione. La secrezione di catecolammine dal surrene è regolata soprattutto da segnali simpatici discendenti inrisposta a varie forme di stress, come esercizio, ipoglicemia o emorragia. Il segnale chimico per la secrezione è datodall'acetilcolina, secreta dai neuroni simpatici pregangliari, la quale si lega ai recettori nicotinici sulle cellulecroma�ni. La sintesi e la secrezione di catecolammine sono sempre accoppiate, in modo che i livelli intracellularidi queste sostanze non varino anche al mutare dell'attività simpatica.

    I recettori per le catecolammine sono generalmente classi�cati in alfa e beta; i recettori alfa sono a loro voltadivisi in alfa-1 e alfa-2 mentre i beta in beta-1, beta-2 e beta-3. Gli e�etti mediati da questi recettori sonoessenzialmente:

    • Aumento del �usso ematico ai muscoli

    • Promozione della glicogenolisi nel muscolo

    • Promozione della glicogenolisi e della gluconeogenesi nel fegato

    • Promozione della lipolisi nel tessuto adiposo

    • Riduzione nelle richieste energetiche della muscolatura liscia (riduzione della motilità intestinale e del trattourinario)

    Corticale: zona fascicolata

    La zona fascicolata produce cortisolo, un glucocorticoide. Le cellule di questa zona sono in grado sia disintetizzare colesterolo (sono cioè steroidogeniche) che di ottenerlo dalle proteine LDL ed HDL. Qualunque sia

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  • l'origine del colesterolo, questo viene convertito in sequenza prima a pregnenolone, poi a progesterone, a 11-deossicortisolo ed in�ne a cortisolo. Una via minore converte il progesterone in 11-deossicorticosterone prima ein corticosterone poi: questa sequenza diventa importante nel caso in cui la via principale fosse inibita. Il cortisoloprodotto viene trasportato nel sangue primariamente in associazione alla proteina CBG e l'emivita media è intornoai settanta minuti. Il cortisolo è inattivato in maniera reversibile a cortisone grazie all'enzima 11β-HSD2 mentrela riconversione in forma attiva è mediata dall'enzima 11β-HSD1; questa conversione avviene solo nei tessuti cheesprimono il recettore per glucocorticoidi, quali il fegato, l'adipe, il SNC e la cute.

    Il cortisolo agisce per tramite del recettore per glucocorticuidi, che ha funzione di regolatore di trascrizionegenica. Le azioni principali del cortisolo possono essere riassunte in:

    Metaboliche Il cortisolo aumenta la glicemia stimolando la gluconeogenesi. L'espressione genica degli enzimigluconeogenetici nel fegato è aumentata mentre viene ridotto l'uptake di glucosio mediato dai trasportatoriGLUT4 in muscolo scheletrico e tessuto adiposo. La sintesi proteica viene inibita e viene aumentata laproteolisi, in modo da fornire una notevole quantità di scheletri carboniosi al fegato per la gluconeogenesi.

    Cardiovascolari Il cortisolo ha azioni permissive sulle catecolammine e quindi contribuisce all'output cardiaco ealla pressione ematica.

    Immunitarie Il cortisolo reprime la produzione di citochine proin�ammatorie e stimola quella di citochine anit-in�ammatorie; inibisce inoltre la fosfolipasi A2, un enzima chiave nella sintesi di prostaglandine, trombossanie leucotrieni. La normale migrazione dei leucociti nei siti di in�ammazione viene inibita, così come l'attivitàfagocitica dei neutro�li. La produzione di anticorpi mediata dai linfociti B non viene in alcun modo in�uenzata.

    Riproduttive Il cortisolo reprime le funzioni degli assi riproduttivi a livello ipotalamico, ipo�sario e gonadico inmodo da risparmiare energia per le altre attività.

    Ossee Il cortisolo riduce l'assorbimento intestinale di calcio abbassando la calcemia; questo scatena la secrezione diPTH che mobilizza calcio dall'osso riducendone la densità. Le cure antiin�ammatorie a base di glucocorticoidi,particolarmente e�caci contro l'artrite, pongono dunque a rischio osteoporosi iatrogena.

    Renali Il cortisolo inibisce la sintesi e l'azione dell'ormone antidiuretico.

    Psicologiche Una presenza eccessiva di corticosteroidi inizialmente produce una sensazione di benessere, ma con-duce a instabilità emotiva e depressione oltre che ad insonnia e riduzione del sonno REM. Una carenza dicorticosteroidi produce invece depressione, apatia ed irritabilità.

    La produzione di cortisolo è regolata dal fattore di rilascio ipotalamico CRH e dall'ormone ipo�sario ACTH; lasecrezione di CRH ha un evidente ritmo circadiano derivante dagli stimoli in arrivo dal nucleo soprachiasmatico:i livelli di cortisolo hanno infatti un picco nelle ore prima dell'alba e nel primo mattino e continuano a scenderedurante l'arco della giornata e della sera.

    Corticale: zona reticularis

    La zona reticularis inizia a formarsi intorno al quinto anno d'età e gli androgeni surrenali, in partricolar modoil DHEAS, iniziano ad essere riscontrabili verso il sesto. Questa comparsa, detta adrenarca, contribuisce allacomparsa dei peli ascellari e pubici verso gli otto anni.

    Le cellule della zona reticularis trasformano il colesterolo in pregnenolone e successivamente in 17-idrossipregnenolone.Il 17-idrossipregnenolone è il precursore del deidroepiandrosterone (DHEA) che può essere convertito siaad androstenedione che a DHEAS. DHEA e androstenedione possono essere convertiti in androgeni attivi, cioètestosterone e diidrotestosterone, in entrambi i sessi. Nell'uomo il contributo surrenale agli androgeni attivi ètrascurabile, ma nelle donne questi rappresentano circa il 50% del pool circolante e sono richiesti per la crescita deipeli ascellari e pubici e per il mantenimento della libido. Non sono conosciuti ruoli aggiuntivi della zona reticularisad eccezione della fornitura di precursori per gli androgeni.

    ACTH è il principale regolatore della zona reticularis e quindi sia DHEA che androstenedione mostrano lo stessoritmo circadiano del cortisolo; il DHEAS non mostra signi�cative �uttuazioni nella concentrazione in quanto haun'emivita molto lunga.

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  • Corticale: zona glomerulosa

    La zona glomerulosa produce aldosterone, un mineralcorticoide che regola l'omeostasi salina e la volemia.Questa regione della corticale è regolata soprattutto dal sistema renina-angiotensina, dalla concentrazioneplasmatica di potassio e dal peptide natriuretico atriale più che dalla secrezione di ACTH.

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