LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO - … · Riutilizzo nel sito di produzione ... DI EDIFICI...

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1 con il patrocinio di INCONTRI INFORMATIVI per tecnici comunali e progettisti LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO alla luce delle novità introdotte dal D.M. 161/2012 INTRODUZIONE ALDO LOCATELLI (Direttore ANCE Bergamo) SALUTI ISTITUZIONALI INTERVENTI EDOARDO ARCAINI (ANCE Bergamo) SANTO CIFARIELLO (Provincia di Bergamo) MATTEO GAGGIOTTI (ARPA Lombardia - Dipartimento di Bergamo) MICHELE GARGANTINI (Regione Lombardia – Sede Territoriale di Bergamo) CLUSONE 13 febbraio 2013 Riutilizzo in sito? Normativa di riferimento [1/8] 2

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con il patrocinio di

INCONTRI INFORMATIVI per tecnici comunali e progettisti

LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO alla luce delle novità introdotte dal D.M. 161/2012

INTRODUZIONEALDO LOCATELLI (Direttore ANCE Bergamo)

SALUTI ISTITUZIONALI

INTERVENTIEDOARDO ARCAINI (ANCE Bergamo)SANTO CIFARIELLO (Provincia di Bergamo)MATTEO GAGGIOTTI (ARPA Lombardia - Dipartimento di Bergamo)MICHELE GARGANTINI (Regione Lombardia – Sede Territoriale di Bergamo)

CLUSONE 13 febbraio 2013

Riutilizzo in sito?

Normativa di riferimento [1/8]

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Riutilizzo in sito?

Riutilizzo nel sito di produzione [art. 185 c. 1 lett. c)]

Non rientra nell’ambito di applicazione della parteIV del D. Lgs. 152/2006:

Normativa di riferimento [1/8]

il suolo non contaminato e altro materiale allostato naturale escavato nel corso di attività dicostruzione, ove sia certo che esso verràriutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale enello stesso sito in cui è stato escavato.

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SITO AREA DI CANTIERE

SPOSTAMENTO INTERNOSolo se esiste compatibilità fra le destinazioni d’uso delle due aree

Riutilizzo in sito?

D.L. n. 2/2012 - Art. 3 Interpretazione autentica dell'articolo185 del decreto legislativo n. 152 del 2006, disposizioni inmateria di matrici materiali di riporto e ulteriori disposizioni inmateria di rifiuti1. Ferma restando la disciplina in materia di bonifica dei suolicontaminati, i riferimenti al «suolo» contenuti all'articolo

Normativa di riferimento [2/8]

,185, commi 1, lettere b) e c), e 4, del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, si interpretano come riferiti anche allematrici materiali di riporto […].2. Ai fini dell'applicazione del presente articolo, per matricimateriali di riporto si intendono i materiali eterogenei,come disciplinati dal decreto di cui all'articolo 49 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, utilizzati per la realizzazione

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gg g pdi riempimenti e rilevati, non assimilabili per caratteristiche geologiche estratigrafiche al terreno in situ, all'interno dei quali possono trovarsi materialiestranei.3. Fino alla data di entrata in vigore del [D.M. 161/2012], le matrici materiali diriporto, eventualmente presenti nel suolo di cui all'articolo 185 […] sonoconsiderate sottoprodotti solo se ricorrono le condizioni di cui all'articolo 184-bis del citato decreto legislativo n. 152 del 2006. […]

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Riutilizzo in sito?

Atto Senato n. 3162-B – art. 23 (Modifiche all’articolo 3 del decreto-legge n. 2 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 28del 2012) [NON IN VIGORE]1. Ferma restando la disciplina in materia di bonifica dei suolicontaminati, i riferimenti al «suolo» contenuti all'articolo 185,commi 1, lettere b) e c), e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006,

152 i i t t if iti h ll t i i t i li di

Normativa di riferimento [3/8]

n. 152, si interpretano come riferiti anche alle matrici materiali diriporto di cui all'allegato 2 alla parte IV del medesimo decretolegislativo, costituite da una miscela eterogenea di materiale diorigine antropica, quali residui e scarti di produzione e diconsumo, e di terreno, che compone un orizzonte stratigraficospecifico rispetto alle caratteristiche geologiche e stratigrafichenaturali del terreno in un determinato sito e utilizzati per larealizzazione di riempimenti, di rilevati e di reinterri.

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2. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 185, comma 1, lettere b) e c), del decretolegislativo n. 152 del 2006, le matrici materiali di riporto devono essere sottoposte a testdi cessione effettuato sui materiali granulari ai sensi dell’articolo 9 del decreto delMinistro dell’ambiente 5 febbraio 1998, ai fini delle metodiche e dei parametri dautilizzare per escludere rischi di contaminazione delle acque sotterranee e, ove conformiai limiti del test di cessione, devono rispettare quanto previsto dalla legislazione vigentein materia di bonifica dei siti contaminati.

Riutilizzo in sito?

No Sì

Normativa di riferimento [4/8]

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Riutilizzo in sito?

No Sì

rifiuto L’articolo 184 del D. Lgs. 152/2006

Normativa di riferimento [4/8]

annovera tra i rifiuti speciali “i rifiutiderivanti dalle attività di demolizione,costruzione, nonché i rifiuti che derivanodalle attività di scavo, …

7

…fermo restando quanto disposto dall'articolo184-bis (SOTTOPRODOTTI)

Riutilizzo in sito?

No Sì

rifiuto

Normativa di riferimento [5/8]

sottoprodotto

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Riutilizzo in sito?

No Sì

rifiuto

Per i progetti di riutilizzo dei materiali dascavo presentati prima del 6 ottobre2012, in base all’art. 186 del D.Lgs.152/2006, è prevista una procedura

Normativa di riferimento [5/8]

sottoprodotto

ante OTT12

, p ptransitoria (art. 15 c. 1).

Tali progetti potranno essereassoggettati alla nuova proceduramediante la presentazione, entro 180giorni dalla data di entrata in vigore del

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giorni dalla data di entrata in vigore delD.M. 161/2012, del Piano di Utilizzo.

In caso contrario, potranno essere portati acompimento con le modalità previste dallaprecedente disciplina.

Riutilizzo in sito?

No Sì

rifiuto

D.Lgs. 152/06, art. 266 c. 7Con successivo decreto […] è dettata la disciplina per lasemplificazione amministrativa delle procedure relative aimateriali, ivi incluse le terre e le rocce da scavo, provenientida cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi iseimila metri cubi di materiale nel rispetto delle disposizioni

Normativa di riferimento [6/8]

sottoprodotto

ante OTT12

< 6000 m3

comunitarie in materia.

Atto Senato n. 3162-B – art. 27 [NON IN VIGORE](Terre e rocce da scavo - Cantieri di minori dimensioni)

1. In relazione a quanto disposto dall’articolo 266, comma 7,[…] i materiali da scavo prodotti nel corso di attività einterventi autorizzati in base alle norme vigenti sonosottoposti al regime di cui all’articolo 184-bis del decreto

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legislativo 3 aprile 2006, n. 152, se il produttore dimostra:

a) che la destinazione all’utilizzo è certa, direttamente pressoun determinato sito o un determinato ciclo produttivo;b) che per i materiali che derivano dallo scavo non sonosuperati valori delle CSC di cui alle colonne A e B […] conriferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali edestinazione d’uso urbanistica del sito di destinazione;

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Riutilizzo in sito?

No Sì

rifiuto

Normativa di riferimento [7/8]c) che l’utilizzo in un successivo ciclo di produzione nondetermina rischi per la salute né variazioni qualitative oquantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo di altrematerie prime;d) che ai fini di cui alle lettere b) e c) non è necessariosottoporre le terre e rocce da scavo ad alcun preventivo

sottoprodotto

ante OTT12

< 6000 m3

trattamento, fatte salve le normali pratiche industriali e dicantiere.2. Il produttore può attestare il rispetto delle condizioni dicui al comma 1 anche tramite dichiarazione resaall’autorità territorialmente competente […], precisando lequantità destinate all’utilizzo, i tempi previsti per l’utilizzo e ilsito di deposito, che non può comunque superare due annidalla data di produzione, […].

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p , [ ]3. Il produttore deve, in ogni caso, confermare all’autoritàterritorialmente competente che le terre e rocce da scavosono state completamente utilizzate secondo le previsioniiniziali.4. L’utilizzo delle terre e rocce da scavo come sottoprodottoresta assoggettato al regime proprio dei beni e dei prodotti.[…].

Riutilizzo in sito?

No Sì

rifiuto

D.M. 10 agosto 2012, n. 161

In vigore dal 6 ottobre 2012.

Normativa di riferimento [8/8]

sottoprodotto

ante OTT12

< 6000 m3

da OTT 12

Stabilisce a livello nazionale i criteri dasoddisfare affinché i materiali di scavosiano considerati sottoprodotti e non rifiuti.

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SI APPLICAGESTIONE MATERIALI DA SCAVO

NON SI APPLICARIFIUTI PROVENIENTI DIRETTAMENTE DALL'ESECUZIONE DI INTERVENTI DI DEMOLIZIONEDI EDIFICI O ALTRI MANUFATTI PREESISTENTI, LA CUI GESTIONE È DISCIPLINATA AI SENSIDELLA PARTE QUARTA DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 152 DEL 2006.

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Al fine di migliorare l'uso delle risorse naturali e prevenire,nel rispetto dell'articolo 179, comma 1, del decreto legislativon. 152 del 2006 e successive modificazioni, la produzione dirifiuti, il Regolamento stabilisce, sulla base delle condizioni

Finalità

previste al comma 1, dell'articolo 184-bis del decreto legislativon. 152 del 2006 e successive modificazioni, i criteri qualitativida soddisfare affinché i materiali di scavo, come definitiall'articolo 1, comma 1, lettera b) del Regolamento, sianoconsiderati sottoprodotti e non rifiuti ai sensi dell'articolo183, comma 1, lettera qq) del decreto legislativo n. 152 del2006 i difi i i2006 e successive modificazioni.

Il Regolamento stabilisce inoltre, le procedure e le modalitàaffinché la gestione e l'utilizzo dei materiali da scavo avvengasenza pericolo per la salute dell'uomo e senza recarepregiudizio all'ambiente.

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Il D.M.161/2012 stabilisce le condizioni alle quali le terre erocce da scavo sono considerate sottoprodotti, ai sensidell'articolo 184-bis del D.Lgs. 152/06.

Le disposizioni generali [1/6]

Articolo 184-bis del D.Lgs. 152/2006 e smi Articolo 4, comma 1, D. M. 161/2012

a) la sostanza o l'oggetto è originato da unprocesso di produzione, di cui costituisceparte integrante, e il cui scopo primario

a) il materiale da scavo è generato durantela realizzazione di un'opera, di cuicostituisce parte integrante, e il cui scopo

non è la produzione di tale sostanza odoggetto;

primario non è la produzione di talemateriale;

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Le disposizioni generali [2/6]

Il D.M.161/2012 stabilisce le condizioni alle quali le terre erocce da scavo sono considerate sottoprodotti, ai sensidell'articolo 184-bis del D.Lgs. 152/06.

Articolo 184-bis del D.Lgs. 152/2006 e smi Articolo 4, comma 1, D. M. 161/2012

b) è certo che la sostanza o l'oggetto saràutilizzato, nel corso dello stesso o di unsuccessivo processo di produzione o diutilizzazione, da parte del produttore o diterzi;

b) il materiale da scavo è utilizzato, inconformità al Piano di Utilizzo:1) nel corso dell'esecuzione della stessaopera, nel quale è stato generato, o diun'opera diversa per la realizzazione diterzi; un opera diversa, per la realizzazione direinterri, riempimenti, rimodellazioni,rilevati, ripascimenti, interventi a mare,miglioramenti fondiari o viari oppure altreforme di ripristini e miglioramentiambientali;2) in processi produttivi, in sostituzione dimateriali di cava; 15

Le disposizioni generali [3/6]

Il D.M.161/2012 stabilisce le condizioni alle quali le terre erocce da scavo sono considerate sottoprodotti, ai sensidell'articolo 184-bis del D.Lgs. 152/06.

Articolo 184-bis del D.Lgs. 152/2006 e smi Articolo 4, comma 1, D. M. 161/2012

c) la sostanza o l'oggetto può essereutilizzato direttamente senza alcunulteriore trattamento diverso dalla normalepratica industriale;

c) il materiale da scavo è idoneo ad essereutilizzato direttamente, ossia senza alcunulteriore trattamento diverso dalla normalepratica industriale secondo i criteri di cuiall'allegato 3;all allegato 3;

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NORMALE PRATICA INDUSTRIALE

Le disposizioni generali [4/6]

Costituiscono un trattamento di normale praticaindustriale quelle operazioni, anche condotte nonsingolarmente, alle quali può essere sottoposto ilmateriale da scavo, finalizzate al miglioramentodelle sue caratteristiche merceologiche per

d l' tili i t d ttirenderne l'utilizzo maggiormente produttivo etecnicamente efficace.

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ELENCO ESEMPLIFICATIVO, NON TASSATIVOla selezione granulometrica del materiale da scavo;la riduzione volumetrica mediante macinazione;la stabilizzazione a calce, a cemento o altra forma idoneamente

sperimentata per conferire ai materiali da scavo le caratteristiche

Le disposizioni generali [5/6]

geotecniche necessarie per il loro utilizzo, anche in termini di umidità,concordando preventivamente le modalità di utilizzo con l'ARPA;

la stesa al suolo per consentire l'asciugatura e la maturazione delmateriale da scavo al fine di conferire allo stesso migliori caratteristiche dimovimentazione, l'umidità ottimale e favorire l'eventuale biodegradazionenaturale degli additivi utilizzati per consentire le operazioni di scavo;

la riduzione della presenza nel materiale da scavo degli elementi/materialiantropici (ivi inclusi, a titolo esemplificativo, frammenti di vetroresina,cementiti, bentoniti), eseguita sia a mano che con mezzi meccanici, qualoraquesti siano riferibili alle necessarie operazioni per esecuzione dell'escavo.

Mantiene la caratteristica di sottoprodotto quel materiale di scavo anche qualoracontenga la presenza di pezzature eterogenee di natura antropica non inquinante,purché rispondente ai requisiti tecnici/prestazionali per l'utilizzo delle terre nellecostruzioni, se tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile. 18

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Le disposizioni generali [6/6]

Il D.M.161/2012 stabilisce le condizioni alle quali le terre erocce da scavo sono considerate sottoprodotti, ai sensidell'articolo 184-bis del D.Lgs. 152/06.

Articolo 184-bis del D.Lgs. 152/2006 e smi Articolo 4, comma 1, D. M. 161/2012

d) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia lasostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzospecifico, tutti i requisiti pertinentiriguardanti i prodotti e la protezione dellasalute e dell'ambiente e non porterà a

d) il materiale da scavo, per le modalità diutilizzo specifico di cui alla precedentelettera b), soddisfa i requisiti di qualitàambientale di cui all'allegato 4.

salute e dell ambiente e non porterà aimpatti complessivi negativi sull'ambiente ola salute umana.

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Movimentazione delle terre e rocce da scavo

Classificazione Autorizzazione TRASPORTO

DocumentoTRASPORTO

Possibili DESTINAZIONI

Dimostrazione UTILIZZO

RIFIUTO(CER 170504)

Albo Nazionale Gestori Amb.

(art 212 c 5-8)FIR

Discarica (D1)Trattamento (R5)

Deposito (R13-D15)4a copia FIR

(art. 212 c. 5-8) Deposito (R13-D15)

SOTTOPRODOTTO(D.M. 161/12) /

Allegato 6DOCUMENTO DI

TRASPORTO

Ripristini ambientaliAltri cantieri

Processi industriali……..

Allegato 7D.A.U.

ART. 185(NO RIFIUTO) / / STESSO LUOGO

PRODUZIONE /

20

IPOTESI (NON IN VIGORE)

SOTTOPRODOTTO(PICCOLI CANTIERI)

??????????? / DDT

Ripristini ambientaliAltri cantieri

Processi industriali……..

COMUNICAZIONE

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OPERA: il risultato di un insieme di lavori di costruzione, demolizione,recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione, che di per séesplichi una funzione economica o tecnica ai sensi dell'articolo 3,comma 8, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive

Definizioni [1/5]

modificazioni;

MATERIALI DA SCAVO: il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze diriporto, derivanti dalla realizzazione di un'opera quali, a titoloesemplificativo:

scavi in genere (sbancamento fondazioni trincee ecc );scavi in genere (sbancamento, fondazioni, trincee, ecc.);perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento, ecc.;opere infrastrutturali in generale (galleria, diga, strada, ecc.);rimozione e livellamento di opere in terra;

[…]21

[…]materiali litoidi in genere e comunque tutte le altre plausibili frazioni

granulometriche provenienti da escavazioni effettuate negli alvei, siadei corpi idrici superficiali che del reticolo idrico scolante, in zone

Definizioni [2/5]

golenali dei corsi d'acqua, spiagge, fondali lacustri e marini;residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.)

anche non connessi alla realizzazione di un'opera e non contenentisostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide opoliacrilamide).

I materiali da scavo possono contenere, sempreché la composizionemedia dell'intera massa non presenti concentrazioni di inquinantisuperiori ai limiti massimi previsti dal presente Regolamento, anche iseguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC),vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo meccanizzato.

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SUOLO/SOTTOSUOLO: il suolo è la parte più superficialedella crosta terrestre distinguibile, per caratteristichechimico-fisiche e contenuto di sostanze organiche, dal

tt t t tt l

Definizioni [3/5]

sottostante sottosuolo

RIPORTO: orizzonte stratigrafico costituito da una miscelaeterogenea di materiali di origine antropica esuolo/sottosuolo come definito nell'allegato 9 del DM161/2012

MATERIALE INERTE DI ORIGINE ANTROPICA: i materialidi cui all'Allegato 9. Le tipologie che si riscontrano piùcomunemente sono riportate in Allegato 9

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AUTORITÀ COMPETENTE: è l'autorità che autorizza larealizzazione dell'opera e, nel caso di opere soggette a

l t i bi t l d t i i i t t

Definizioni [4/5]

valutazione ambientale o ad autorizzazione integrataambientale, è l'autorità competente di cui all'articolo 5,comma 1, lettera p), del decreto legislativo n. 152 del 2006 esuccessive modificazioni

PROPONENTE: il soggetto che presenta il Piano di Utilizzo( )…………(+ soggetti)

ESECUTORE: il soggetto che attua il Piano di Utilizzo

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SITO: area o porzione di territorio geograficamente definita edeterminata, intesa nelle sue componenti ambientali (suolo,sottosuolo e acque sotterranee, ivi incluso l'eventuale riporto)dove avviene lo scavo o l'utilizzo del materiale

Definizioni [5/5]

SITO DI PRODUZIONE: uno o più siti perimetrati in cui è generato ilmateriale da scavo

SITO DI DESTINAZIONE: il sito, diverso dal sito di produzione,come risultante dal Piano di Utilizzo, in cui il materiale da scavoè utilizzato

SITO DI DEPOSITO INTERMEDIO: il sito, diverso dal sito diproduzione, come risultante dal Piano di Utilizzo di cui allalettera h) del presente articolo, in cui il materiale da scavo ètemporaneamente depositato in attesa del suo trasferimento alsito di destinazione 25

In tutte le fasi successive all'uscita del materiale dalsito di produzione, il trasporto di sottoprodotti exD.M.161/12 è accompagnato dalla documentazione di

Il trasporto [1/2]

cui all’allegato 6.

La documentazione é predisposta in triplice copia,una per l'esecutore, una per il trasportatore e una peril destinatario e conservata per cinque anni (quarta

i t di d t )copia se proponente diverso da esecutore).

La documentazione di cui al comma 1 é equipollentealla Scheda di Trasporto (art. 7-bis del D.Lgs. 286/05).

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Preventivamente al trasporto, deve essere inviataall'Autorità una comunicazione attestante:

stazione appaltante;

Il trasporto [2/2]

ditta esecutrice;trasportatore;destinatari;targa del mezzo utilizzato (?);sito di provenienza;d t d l i (?)data e ora del carico (?);quantità e tipologia del materiale trasportato.

Comunicare tempestivamente (anche per viatelematica) eventuali modifiche.

27

L'avvenuto utilizzo del materiale escavato è attestatodall'esecutore mediante una Dichiarazione di AvvenutoUtilizzo (allegato 7).

D.A.U. [1/2]

( g )

Il deposito o altre forme di stoccaggio di materialiescavati non costituiscono un utilizzo.

La D.A.U. deve essere conservata per cinque anni.

La D.A.U. deve essere resa entro il termine in cui il PdU cessa di avere

validità.

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Nel caso l'utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell'esecutore:

D.A.U. [2/2]

nella D.A.U. deve essere riportato il periodo entro ilquale il soggetto indicato deve completare l'utilizzo;

dell'avvenuto utilizzo deve comunque essere datacomunicazione all'Autorità. L'omessa D.A.U. da partedel soggetto terzo indicato comporta la cessazione,con effetto immediato, della qualifica del materialeescavato come sottoprodotto.

29

Il Piano di Utilizzo deve essere presentato (anche pervia telematica) dal proponente all'Autorità competentealmeno 90 giorni prima dell'inizio dei lavori per la

Il Piano di Utilizzo [1/9]

realizzazione dell'opera.

Il proponente ha facoltà di presentare il PdU in fase diapprovazione del progetto definitivo dell'opera.

Nel caso in cui l'opera sia oggetto di una procedura dil t i bi t l l' l t t di tvalutazione ambientale, l'espletamento di quanto

previsto dal Regolamento deve avvenire primadell'espressione del parere di valutazione ambientale.

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Il Piano di Utilizzo [2/9]00 gg

10 gg

20 gg

L'A torità ritiene L'A torità ritiene L'ARPA ritiene necessariono

Il Proponente presenta il PdU all'Autorità

30 gg

40 gg

50 gg

60 gg

L'Autorità ritiene necessarie integrazioni?

L'Autorità ritiene necessaria ARPA?

L'ARPA ritiene necessario contraddittorio?

no sì

70 gg

80 gg

90 ggLe terre sono sottoprodotti L'Autorità approva PdU?

L'ARPA comunica risultati all'Autorità

sìno

31

L'Autorità competente, entro 90 giorni dallapresentazione del PdU o delle eventuali integrazioni

Il Piano di Utilizzo [3/9]

p gapprova il PdU o lo rigetta.

Decorso il termine di 90 giorni, il proponente gestisceil materiale da scavo nel rispetto del PdU, fermirestando gli obblighi previsti dalla normativa vigenteg g p gper la realizzazione dell'opera.

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Salvo deroghe, l'inizio dei lavori deve avvenire entrodue anni dalla presentazione del PdU.

Il Piano di Utilizzo [4/9]

Il PdU definisce la durata di validità del pianostesso. Allo scadere della validità del PdU, vienemeno la qualifica di sottoprodotto.

Resta impregiudicata la facoltà di presentare entro iResta impregiudicata la facoltà di presentare, entro idue mesi antecedenti la scadenza, un nuovo PdU condurata massima di 1 anno.

33

Il proponente del PdU deve comunicare all'Autoritàl'indicazione dell'esecutore del PdU prima dell'inizio dei

Il Piano di Utilizzo [5/9]

lavori.

L'esecutore é tenuto a far proprio e rispettare il PdU ene é responsabile.

L'esecutore redigerà la modulistica per la tracciabilitàdel materiale (Documento di trasporto e D.A.U.).

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Il PdU e i documenti di trasporto devono essereconservati presso il sito di produzione del materiale o

Il Piano di Utilizzo [6/9]

presso la sede legale del proponente e, se diverso,anche dell'esecutore.

La documentazione deve essere conservata 5 anni.

Copia di tale documentazione deve essere conservataanche presso l'Autorità competente.

35

Il PdU indica che i materiali da scavo derivanti dallarealizzazione di opere o attività manutentive sarannoutilizzati, nel corso dello stesso o di un successivo

Il Piano di Utilizzo [7/9]

ut at , e co so de o stesso o d u success oprocesso di produzione o di utilizzazione, da parte delproduttore o di terzi purché esplicitamente indicato.

Il Piano di Utilizzo deve definire:

1. ubicazione dei siti di produzione dei materiali dascavo con l'indicazione dei relativi volumi in bancosuddivisi nelle diverse litologie;

36

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19

2. ubicazione dei siti di utilizzo e individuazione deiprocessi industriali di impiego con l'indicazione deirelativi volumi in banco suddivisi nelle diverselitologie;

Il Piano di Utilizzo [8/9]

litologie;3. operazioni di normale pratica industriale;4. modalità di esecuzione e risultanze della

caratterizzazione ambientale eseguita in faseprogettuale (inclusa l’indicazione dell’eventualenecessità di approfondimenti in corso d'opera);necessità di approfondimenti in corso d opera);

5. ubicazione degli eventuali siti di depositointermedio con l'indicazione dei tempi di deposito;

6. individuazione dei percorsi previsti per il trasportoed indicazione delle modalità di trasporto previste.37

Al fine di esplicitare quanto richiesto il PdU deve avere,anche in riferimento alla caratterizzazione dei materialida scavo, i seguenti elementi per tutti i siti interessatidalla produzione alla destinazione ivi comprese aree

Il Piano di Utilizzo [9/9]

dalla produzione alla destinazione, ivi comprese areetemporanee, viabilità, ecc:

1. inquadramento territoriale;

2. inquadramento urbanistico;

3 i d t l i d id l i3. inquadramento geologico ed idrogeologico;

4. descrizione delle attività svolte sul sito;

5. piano di campionamento e analisi.38

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20

In caso di modifica sostanziale del PdU, il proponente ol'esecutore aggiornano il PdU secondo la proceduraprevista all'articolo 5.

Modifica del Piano di Utilizzo [1/2]

p

Costituisce modifica sostanziale:

a) aumento del volume in banco > 20%;[il PdU deve essere aggiornato entro 15 gg]

39

Modifica del Piano di Utilizzo [1/2]

Vb

Vass

Vm

p.c.

Vb < Vass < Vm

40

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21

b) diverso sito di destinazione o utilizzo;

c) diverso sito di deposito intermedio;

Modifica del Piano di Utilizzo [2/2]

c) diverso sito di deposito intermedio;[in attesa del completamento della procedura, il materiale non puòessere destinato ad un utilizzo/deposito diverso]

d) modifica delle tecnologie di scavo.[in attesa del completamento della procedura il materiale non[in attesa del completamento della procedura, il materiale non potrà essere scavato con diverse tecnologie]

41

1) Piano di Utilizzo

Format proposti (non ufficiali)

1) Piano di Utilizzo

2) Modifica del Piano di Utilizzo

42

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22

Il deposito del materiale in attesa dell'utilizzo puòavvenire all'interno del sito di produzione, dei siti dideposito intermedio (indicati in PdU), dei siti di

Il deposito in attesa di utilizzo [1/2]

destinazione.

Il deposito di materiale deve essere fisicamenteseparato e gestito in modo autonomo rispetto ai rifiutieventualmente presenti nel sito in depositottemporaneo.

Il deposito del materiale escavato deve avveniretenendo fisicamente distinto il materiale escavatooggetto di differenti piani di utilizzo. 43

Il deposito del materiale deve avvenire in conformità alPdU identificando, tramite apposita segnaletica, leinformazioni relative al sito di produzione, le quantità

Il deposito in attesa di utilizzo [2/2]

p qdel materiale depositato, i dati amministrativi del PdU.

Il deposito del materiale escavato non può averedurata superiore alla durata del PdU.

Decorso detto periodo viene meno, con effettoimmediato, la qualifica di sottoprodotto. Restaimpregiudicata la facoltà di presentare nuovo PdU.

44

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23

L'Autorità competente ha la facoltà di chiedereall’ARPA, con provvedimento motivato, entro 30ggdalla presentazione della documentazione odell'eventuale integrazione di verificare (a spese del

Il ruolo dell’ARPA [1/2]

L'Autorità dovrà motivare la suarichiesta con riferimento alla tipologia diarea e alla sua eventuale conoscenza di

dell eventuale integrazione, di verificare (a spese delproponente) la sussistenza dei requisiti di legge.

area e alla sua eventuale conoscenza dipregressi interventi antropici nonsufficientemente indagati nell'area diintervento.

45

Ispra predisporrà entro 3 mesi un tariffario nazionale daapplicare al proponente, per la copertura dei costi sopportatidalle Arpa/Appa con l'individuazione di un costo minimo e uncosto proporzionale ai volumi di materiale da scavo

Il ruolo dell’ARPA [2/2]

costo proporzionale ai volumi di materiale da scavo.Nei successivi tre mesi, il Ministero dell’Ambiente adotterà untariffario nazionale con decreto, definendo inoltre le modalità distipula di idonee garanzie finanziarie qualora l'opera diprogettazione ed il relativo Piano di Utilizzo non vada a buonfine.N ll di i d i d l t iff i i l iNelle more di approvazione e adozione del tariffario nazionale, icosti sono definiti dai tariffari delle ARPA o APPAterritorialmente competenti.

46

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24

Sito in cui, per fenomeni naturali, le concentrazioni degliinquinanti di cui alla Tab. 4.1 dell'all. 4 superano le CSC.

In fase di predisposizione del PdU, il proponente

Piano di Utilizzo: fondo naturale

p p , p psegnala il superamento delle CSC, presentando unpiano di accertamento che deve essere eseguito incontraddittorio con ARPA.

Sulla base dei valori di fondo definiti dal piano diaccertamento il proponente presenta il PdUaccertamento, il proponente presenta il PdU.

Utilizzo possibile nello stesso sito di produzione o insito diverso se con fondo naturale con caratteristicheanaloghe e confrontabili per tutti i parametri oggetto disuperamento delle CSC. 47

Su richiesta del proponente, ARPA (entro 60 gg)verifica i requisiti di qualità ambientale (materiali da

) f

Piano di Utilizzo: bonifiche

scavo inclusi materiali di riporto) in funzione delladestinazione d’uso dei siti di destinazione.

L’ARPA verifica i valori riscontrati per tutti i composti dicui alle Colonne A e B.

In caso di esito positivo, il proponente può presentare ilPiano di Utilizzo.

48

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25

In situazioni di emergenza dovute a causa di forzamaggiore, la sussistenza dei requisiti di legge é

Piano di Utilizzo: emergenze [1/2]

attestata (da chi?) all'Autorità competente mediante unadichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, resa nellaforma di cui all'allegato 7.

Dalla data della predetta dichiarazione il materialed ò tit l i tt di tda scavo può essere gestito nel rispetto di quantodichiarato.

49

Entro quindici giorni dalla data di inizio lavori, ilsoggetto che ha rilasciato la dichiarazione (non

Piano di Utilizzo: emergenze [2/2]

necessariamente esecutore) deve presentare il PdU.

E' facoltà dell'Autorità competente eseguire controlli erichiedere verifiche e integrazioni alla documentazionepresentata.

Questa procedura non può essere applicata in sitioggetto di interventi di bonifica.

50

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RIPORTO – ALLEGATO 9Oltre a fornire ulteriori delucidazioni sulla nozione l'allegato 9indica le tipologie più comunemente riscontrabili di materiale di

Materiali di riporto

indica le tipologie più comunemente riscontrabili di materiale diorigine antropica e determina un limite alla percentuale delmedesimo:

"Ai fini del presente regolamento, i materiali di origineantropica che si possono riscontrare nei riporti, qualoraf l l ll à d lframmisti al terreno naturale nella quantità massima del 20%,sono indicativamente identificabili con le seguenti tipologie dimateriali: materiali litoidi, pietrisco tolto d'opera, calcestruzzi,laterizi, prodotti ceramici, intonaci.".

51

La caratterizzazione ambientale viene svolta peraccertare la q alità ambientale dei materiali da sca o

La caratterizzazione ambientale [1/2]

accertare la qualità ambientale dei materiali da scavo.

La caratterizzazione ambientale deve avere un gradodi approfondimento conoscitivo almeno pari a quellodella livello progettuale (?).

52

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27

1) a carico del proponente: in fase progettuale e comunque prima dell’inizio dello scavo

La caratterizzazione ambientale [2/2]

comunque prima dell inizio dello scavo

Nel caso in cui si ravvisi la necessità di effettuare una caratterizzazione ambientale in corso d’opera (metodologie di scavo in grado di determinare

un rischio di contaminazione)

2) a carico dell’esecutore (event.): in corso d’opera

53

Le procedure devono essere illustrate nel PdU.

La caratterizzazione ambientale dovrà essere eseguitapreferibilmente mediante scavi esplorativi (pozzetti o

Il campionamento in fase di progettazione [1/6]

trincee) ed in subordine con sondaggi a carotaggio.

54

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28

Il posizionamento dei punti di indagine deve basarsi suun modello concettuale preliminare (campionamentoragionato) o sulla base di considerazioni di tipo statistico

Il campionamento in fase di progettazione [2/6]

(campionamento sistematico su griglia o casuale).

Dimensioni dell’area Punti di prelievoInferiore a 2.500 m2 Minimo 3Tra 2 500 e 10 000 m2 3 + 1 ogni 2 500 m2Tra 2.500 e 10.000 m2 3 + 1 ogni 2.500 m2

Oltre 10.000 m2 7 + 1 ogni 5.000 m2 eccedenti

55

Opere infrastrutturali lineari: campionamento almenoogni 500 metri lineari di tracciato [ovvero ogni 2.000

t i li i i di tt i li i ]

Il campionamento in fase di progettazione [3/6]

metri lineari in caso di progettazione preliminare].

Scavi in galleria: almeno un sondaggio e comunque unsondaggio indicativamente ogni 1000 metri lineari ditracciato [ovvero ogni 5.000 metri lineari in caso diprogettazione preliminare]progettazione preliminare].

56

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29

La profondità d'indagine sarà determinata in base alleprofondità previste degli scavi.

Numero minimo di campioni da analizzare:

Il campionamento in fase di progettazione [4/6]

Numero minimo di campioni da analizzare:campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna;campione 2: nella zona di fondo scavo;campione 3: nella zona intermedia tra i due.

+ campione di ogni orizzonte stratigrafico+ campione in caso di evidenze contaminazionecampione in caso di evidenze contaminazione

Scavi superficiali (profondità <2m): almeno duecampioni (uno per ciascun metro di profondità).

57

Scavi nella porzione satura: per ciascun sondaggio énecessario acquisire un campione delle acquesotterranee, preferibilmente e compatibilmente con lasituazione locale con campionamento dinamico

Il campionamento in fase di progettazione [5/6]

situazione locale, con campionamento dinamico.

Campionamento dinamico

Campionamento statico

58

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30

In genere i campioni devono essere prelevati comecampioni compositi.

Il campionamento in fase di progettazione [6/6]

Evidenze di contaminazione: campioni puntuali.

Qualora si riscontri la presenza di riporto, lacaratterizzazione ambientale, dovrà prevedere:

l'ubicazione dei campionamenti in modo tale da poterl ubicazione dei campionamenti in modo tale da potercaratterizzare ogni porzione di suolo interessata dairiporti (eterogeneità verticale ed orizzontale);

la valutazione della percentuale in massa deglielementi di origine antropica.

59

1) comprovata impossibilità di eseguire un'indagineambientale propedeutica alla realizzazione dell'opera(Allegato 1?);

Il campionamento in fase esecutiva (eventuale) [1/3]

( g );

2) ricorso a metodologie di scavo in grado dideterminare una potenziale contaminazione deimateriali da scavo.

All. 8 Parte A: caratterizzazione dei materiali dascavo in corso d'opera (esecutore)

All. 8 Parte B: verifiche per i controlli e le ispezioni60

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31

Parte A

Il campionamento in fase esecutiva (eventuale) [2/3]

su cumuli (m = 5n1/3);

sull'area di scavo e/o sul fronte di avanzamento;

sul fondo o sulle pareti di corpi idrici superficiali;

ll'i t di i t tnell'intera area di intervento.

61

Parte B

Il campionamento in fase esecutiva (eventuale) [3/3]

Eseguiti dall'ARPA (in contraddittorio) direttamentesull'area di destinazione finale.

Le verifiche possono essere eseguite sia acompletamento che durante la posa in opera delcompletamento che durante la posa in opera delmateriale.

62

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32

Ogni Autorità competente comunica (modalità da

Gestione dei dati

g p (definire entro 30 gg) i pareri in merito ai PdUall’ISPRA onde consentire l'aggiornamento dellacartografia relativa ai vari punti di campionaturaeseguiti, cui va associato un archivio dei valori delleconcentrazioni di inquinanti.concentrazioni di inquinanti.

63

Il set analitico deve essere definito in base a:

Le analisi di laboratorio [1/8]

attività antropiche;eventuali pregresse contaminazioni;potenziali anomalie del fondo naturale;di inquinamento diffuso;possibili apporti antropici legati all'esecuzionepossibili apporti antropici legati all esecuzione

dell'opera.

64

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33

SET ANALITICO MINIMOArsenico MercurioCadmio Idrocarburi C>12

Le analisi di laboratorio [2/8]

Cadmio Idrocarburi C>12Cobalto Cromo totaleNichel Cromo VIPiombo AmiantoRame BTEX*Rame BTEXZinco IPA*

* Da eseguire nel caso in cui l'area da scavo si collochi a 20 m di distanza dainfrastrutture viarie di grande comunicazione, e ad insediamenti che possono averinfluenzato le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera. 65

La lista delle sostanze può essere modificata ed estesain accordo con l’Autorità competente in considerazionedelle attività antropiche pregresse

Le analisi di laboratorio [3/8]

delle attività antropiche pregresse.

Nel caso di produzione di materiali di scavo compresa tra6.000 e 150.000 metri cubi non è richiesta la ricerca delset analitico minimale in tutti i campioni. Il proponentepuò selezionare alcune “sostanze indicatrici” che

t di d fi i i i ti l

66

consentano di definire in maniera esaustiva lecaratteristiche del materiale da scavo.

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34

Accertamento della conformità del materiale:

1) i campioni da portare in laboratorio o da destinare ad analisidi campo devono essere privi della frazione maggiore di 2cm (da scartare in campo);

Le analisi di laboratorio [4/8]

cm (da scartare in campo);2) le determinazioni analitiche in laboratorio devono essere

condotte sull’aliquota inferiore a 2 mm;3) la concentrazione delle sostanze inquinanti nel campione

deve essere determinata riferendosi alla totalità deimateriali secchi, comprensiva anche dello scheletrocampionato (frazione compresa tra 2 cm e 2 mm);campionato (frazione compresa tra 2 cm e 2 mm);

4) le analisi chimico-fisiche devono essere condotte adottandometodologie ufficialmente riconosciute, tali da garantirel’ottenimento di valori 10 volte inferiori rispetto ai valori diconcentrazione limite.

67

Il rispetto dei requisiti di qualità ambientale ègarantito quando la concentrazione degliinquinanti é inferiore alle CSC con riferimentoalla specifica destinazione d'uso urbanistica o ai

Le analisi di laboratorio [5/8]

alla specifica destinazione d'uso urbanistica o aivalori di fondo naturali.

conc. inquinanti < Col. A: in qualsiasi sitoCol. A < conc. di inquinanti < Col. B: in siti a

d i i d i ( i l i d )destinazione produttiva (commerciale e ind.)conc. inquinanti > Col. B: BONIFICA

no D.M. 161/1268

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35

Riutilizzo in impianti industriali:

conc. inquinanti < Col. A: in qualsiasi impianto

Le analisi di laboratorio [6/8]

Col. A < conc. di inquinanti < Col. B: processiindustriali che prevedono la produzione di prodottio manufatti merceologicamente ben distinti daimateriali da scavo (sostanziale modifica dellecaratteristiche chimico-fisiche iniziali))

conc. inquinanti > Col. B: BONIFICA

no D.M. 161/1269

Col. A Col. B[mg/kg] [mg/kg]

Arsenico 20 50Cadmio 2 15C b lt 20 250

Le analisi di laboratorio [7/8]

Cobalto 20 250Nichel 120 500Piombo 100 1000Rame 120 600Zinco 150 1500Mercurio 1 5Id b i C>12 50 750

70

Idrocarburi C>12 50 750Cromo totale 150 800Cromo VI 2 15Amianto 1000 (*) 1000 (*)BTEX vari variIPA vari vari

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36

Ai fini dell’applicazione del D.M. 161/12 ai riporti èfondamentale la valutazione del contenuto di materiali di

Le analisi di laboratorio [8/8]

fondamentale la valutazione del contenuto di materiali diriporto fino alla percentuale massima del 20% e dellaqualità degli stessi.

Il D.M. 161/12 non definisce le modalità dicampionamento e di verifica dei riporti.

71

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1

LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO

Alla luce delle novità introdotte dal DM 161/2012

LA COMPETENZA REGIONALE

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2

PREMESSAA fronte dell’entrata in vigore del DM 161/2012 ad ottobre 2012, Regione Lombardia non ha ad oggi dato indicazioni operative alle proprie strutture

Sono in corso approfondimenti da parte della UO Giuridico che porteranno probabilmente a circolari specifiche.

Le riflessioni qui riportate sono il frutto di riflessioni interne alla Sede Territoriale di BG non ancora ufficializzate.

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3

SCHEMA- Norme di riferimento

- Regione Lombardia Autorità Competente

- Interventi difesa suolo derivazioni / gestione invasi

- Le estrazioni in alveo

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4

DM 161/2012 – art.4 comma 1a) il materiale da scavo è generato durante la realizzazione di un'opera, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale materiale;b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo:

1) nel corso dell'esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali; 2) in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava;

Il materiale da scavo è un sottoprodotto …

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5

D.Lgs 152/2006 art.1851. Non rientrano nel campo di applicazione della parte quarta del presente

decreto: … c) il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato escavato;

2. …3. Fatti salvi gli obblighi derivanti dalle normative comunitarie specifiche, sono

esclusi dall’ambito di applicazione della Parte Quarta del presente decreto i sedimenti spostati all’interno di acque superficiali ai fini della gestione delle acque e dei corsi d’acqua o della prevenzione di inondazioni o della riduzione degli effetti di inondazioni o siccità o ripristino dei suoli se è provato che i sedimenti non sono pericolosi ai sensi della decisione 2000/532/CE della Commissione del 3 maggio 2000, e successive modificazioni.

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6

Le competenze regionali

• VIA e VAS (DG come Autorità Competente o STER procedente)

• Progetti Opere di Grande Derivazione (STER come Autorità Competente)

• Progetti Dighe Regionali: (STER come Autorità Competente)

• Progetti di Gestione degli Invasi: (STER come Autorità Competente)

• Progetti Difesa del Suolo: (DG, STER o Ente Gestore come Autorità Competente)

• Estrazioni materiali in alveo: (DG e STER come Autorità Competente)

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7

Nuove opere di derivazione o manutenzione di opere esistenti; Regione Lombardia è autorità competente ai sensi del RD 1775/1933, della LR 1/2000 e del RR 2/2006

San Pellegrino – ENEL (2006)

Grandi Derivazioni e Dighe

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8

La gestione degli invasiLa gestione dei fenomeni di interrimento degli invasi artificiali è stata oggetto di specifiche norme a seguito dell’emanazione del D.Lgs 152/99 (poi sostituito dal D.Lgs 152/2006)e del decreto attuativo recante i criteri per la redazione del Progetto di Gestione degli invasi costituito dal DM 30/06/2004.Questo decreto prevede che il Progetto di Gestione sia approvato dalle Regioni

Il lago di Carona (2002)

Il recupero del volume di invaso può essere effettuato per fluitazione(diluizione a valle) o per asportazione meccanica del materiale

In Lombardia sono presenti 76 grandi dighe (22 a BG) dell’età media di 68 anni

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9

La gestione degli invasi

Il lago del Gleno (2010)

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10

La gestione degli invasiIl Lago del Bernigolo

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La difesa del suoloAccordo di Programma Quadro tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Regione Lombardia finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico

TIPOLOGIA COMUNI COINVOLTI IMPORTI FINANZIATI10 INTERVENTI STRUTTURALI URGENTI DI

DIFESA DEL SUOLOISOLA DI FONDRA,VALLEVE, FOPPOLO,

CARONA, PIAZZATORRE, BIANZANO, SANTA BRIGIDA, ALMENNO SAN BARTOLOMEO,

BARZANA, BONATE SOPRA, BONATE SOTTO, BREMBATE DI SOPRA, MAPELLO, PALAZZAGO,

PONTE SAN PIETRO E PRESEZZO, BRANZI, ALZANO LOMBARDO

7.985.000

8 INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA

BERGAMO, LALLIO, STEZZANO, DALMINE, OSIO SOPRA, OSIO SOTTO, VERDELLO,

VERDELLINO, ARCENE, CISERANO, LURANO, POGNANO, BRANZI, CASTIONE DELLA

PRESOLANA, FUIPIANO IMAGNA, LOVERE, MONASTEROLO DEL CASTELLO, PALOSCO,

SERINA

1.415.000

3 INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA EX L.R. 06/73

ALMENNO SAN BARTOLOMEO, BARZANA, BONATE SOPRA, BONATE SOTTO, BREMBATE

DI SOPRA, MAPELLO, PALAZZAGO, PONTE SAN PIETRO E PRESEZZO, DOSSENA,

SCANZOROSCIATE, GORLE

600.000

TOTALE 10.000.000

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12

La difesa del suoloVasca di Laminazione sul Torrente Lesina in comune di Ponte San PietroV= 250.000 m3

(86 + 164)Volume di scavo dell’ordine di 230.000 m3

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La difesa del suoloIPOTESI PROCEDIMENTO

1. caratterizzazione e piano di utilizzo effettuati dall’Ente Gestore in fase di Progetto Definitivo

2. eventuale presentazione di un aggiornamento del PdU da parte del vincitore della gara dopo l’aggiudicazione della stessa

3. inserimento nel Bando di gara dell’obbligo a carico del vincitore della gara l’impegno ad aggiornare il piano di utilizzo ai sensi del DM 161/2012

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Estrazioni di materiali in alveo

Nell’ambito dell’attività di programmazione degli interventi di difesa del suolo Regione Lombardia approva annualmente un programma di interventi di regimazione idraulica mediante escavazione di materiale inerte dai corsi d’acqua appartenenti al reticolo principale.Gli interventi vengono gestiti dalle Sedi Territoriali della Regione

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fiume Brembo-comune di Zogno – davanti a zona ex Falk mc 3.000,00fiume Serio-comuni di Colzate/Casnigo – traversa S.T.E.R.-sotto ponte mc 3.000,00torrente Dezzo-comuni di Azzone/Colere – località Saccolino mc 5.000,00torrente Borlezza-comune di Sovere – a monte Forra del Tinazzo mc 2.000,00torrente Riso comune di Gorno – località Fondo Ripa mc 1.000,00fiume Serio-comune di Casnigo – località Prato Mele mc 2.000,00valle dell’Orso- comune di Rogno mc 2.000,00fiume Brembo comuni di Brembate Sopra – Paladina loc.Draga mc 6.000,00fiume Brembo comuni di AlmennoS.B./Paladina - loc. Ghiaie mc 5.000,00

PROGRAMMA ESTRAZIONI MATERIALI 2012

Estrazioni di materiali in alveo

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Estrazioni di materiali in alveo Fiume Brembo – Comune di Almenno San Bartolomeo

19972007

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Estrazioni di materiali in alveo

Fiume Brembo a Zogno – loc. Stazione

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Estrazioni di materiali in alveo

Fiume Serio a Ponte Nossa – Ponte Ferrovia

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Estrazioni di materiali in alveo IPOTESI PROCEDURA

1. una prima caratterizzazione e un piano di utilizzo effettuati dalla STER in fase di Progetto Definitivo e approvati dalla DG;

2. la presentazione di un aggiornamento del PDU da parte del vincitore della gara sul singolo intervento, dopo l’aggiudicazione della stessa,

3. l’inserimento nel Bando di gara dell’obbligo a carico del vincitore della gara di redigere il piano di utilizzo ai sensi del DM 161/2012.

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Estrazioni di materiali in alveo

GESTIONE SOMME URGENZE

Impossibilità di effettuare una caratterizzazione preventiva;

Avvio dei lavori ai sensi del DLgs163/2006, della LR 34/1973 e della DGR 3400/2006 e 15182/2007;

Ai sensi dell’art.6 del DLgs161/2012 entro 15 gg dall’avvio dei lavori presentazione (da parte dell’Impresa appaltatrice) del PdU e della Caratterizzazione Ambientale.

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Grazie per l’attenzione……Michele e Claudio

Per ulteriori info:

[email protected]

[email protected]

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 22121-9-2012

(Articolo 11, comma 1) ALLEGATO 6

DOCUMENTO DI TRASPORTO

Preventivamente al trasporto del materiale da scavo, deve essere inviata all’Autorità competente una comunicazione attestante le generalità della stazione appaltante, della ditta appaltatrice dei lavori di scavo/intervento, della ditta che trasporta il materiale, della ditta che riceve il materiale e/del luogo di destinazione, targa del mezzo utilizzato, sito di provenienza, data e ora del carico, quantità e tipologia del materiale trasportato. Qualora intervengano delle modifiche, queste dovranno essere comunicate tempestivamente, anche solo per via telematica all’Autorità competente.

Dovrà essere inoltre compilato un modulo per ogni automezzo che compie il trasporto dei materiali da scavo a partire da un unico sito di produzione verso un unico sito di utilizzo o di deposito provvisorio previsti da apposito piano di utilizzo. Il documento, che deve viaggiare insieme al materiale, una volta completato il trasporto, deve essere conservato in originale dal responsabile del sito di utilizzo e in copia dal produttore, dal proponente e responsabile del trasporto. Anagrafica del sito di Origine

Via e N. civico

CAP Comune Provincia

Anagrafica sito di Destinazione Anagrafica sito di Deposito Provvisorio

Via e N. civico

CAP Comune Provincia

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Anagrafica della Ditta che effettua il trasporto

Ragione sociale ditta, impresa, ente, società

C.F.

Via e N. civico

CAP Comune Provincia

Generalità dell’autista dell’automezzo

Cognome Nome

Targa automezzo Materiale trasportato

Tipologia del materiale Quantità trasportata Viaggi Data e ora carico

Firma Autista

Data e ora

arrivo

Firma Ricevente

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 22121-9-2012

È allegata la caratterizzazione analitica del materiale relativa al viaggio di seguito indicato:

Il Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo è stato approvato in data ____/____/______ da ______________________, come da copia allegata al presente modello.

Data

____/____/______

Firma Produttore

____________________________

(per esteso e leggibile)

Firma Responsabile

Sito di Utilizzo

____________________________

(per esteso e leggibile)

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 22121-9-2012

(Articolo 12, comma 1)

ALLEGATO 7

DICHIARAZIONE DI AVVENUTO UTILIZZO (D.A.U.)

La dichiarazione deve essere compilata dall’esecutore del Piano di Utilizzo a conclusione dei lavori di escavazione ed a conclusione dei lavori di utilizzo.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’

(Art. 47 e art. 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

esente da bollo ai sensi dell’art. 37 D.P.R. 445/2000 Anagrafica del sito di origine

Via e N.

civico

CAP Comune Provincia

Il sottoscritto

Cognome Nome

C.F.

della

Ragione

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sociale ditta,

impresa, ente,

società

residente in

Via e N. civico

CAP Comune Provincia

in qualità di

esecutore del Piano

di Utilizzo

DICHIARA

che il Piano di Utilizzo dei materiali da scavo è stato presentato a ______________________

ed approvato in data ____/____/______ da ______________________;

che il piano approvato non ha subito variazioni ovvero che è stata successivamente autorizzato

da parte dell’Autorità competente avvenuta in data ____/____/______l’utilizzo del materiale

in processi industriali e/o in siti idonei diversi da quelli indicati nel progetto presentato.

L’esecutore dichiara altresì:

che a seguito dei lavori di escavazione condotti per la realizzazione di detta opera:

______ m3 di materiali da scavi

sono stati utilizzati nell’opera di ______________________ da realizzare nel Comune di ______________________ Provincia di ______ via _________________________n. __

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autorizzato con_____________ n. ____del________che si allega

______ m3 di materiali da scavi

sono stati utilizzati nel processo produttivo della Ditta____________nello stabilimento ubicato in Comune di____________, Via_________________________________________________

Alla dichiarazione sono allegati i certificati delle analisi effettuate sui campioni.

Dichiara inoltre di:

essere consapevole delle sanzioni penali, previste in caso di dichiarazioni non veritiere e di

falsità negli atti e della conseguente decadenza dai benefici di cui agli articoli 75 e 76 del d.p.r.

445/2000;

essere informato che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con mezzi informatici,

esclusivamente per il procedimento per il quale la dichiarazione viene resa (art. 13 d.lgs.

196/2003).

Firma dichiarante *

____________________________

(per esteso e leggibile)

Luogo e data

_____________________/____/______

* La dichiarazione é sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto, oppure sottoscritta e inviata assieme alla fotocopia del documento di identità via fax, a mezzo posta ordinaria o elettronica o tramite un incaricato (art. 38 D.P.R. 445/2000).

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Spett.le ................................ ................................ ................................

PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO AI SENSI DEL D.M. 10 AGOSTO 2012, N.161

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ (ARTT. 46 E 47 DEL D.P.R. 445/2000)

Il sottoscritto (COGNOME) .................................... (NOME) .............................. (C.F...................................................) nato a ............................................... il ........................ residente in .................................................. prov. (...) Via/p.zza ................................................................. n............, C.A.P. ........................ in qualità di:

………………………......................................................................................................………………………......................................................................................................…......................................................................................................

consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne fa uso, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 76 D.P.R. n. 445/2000

DICHIARA

la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 4 del D.M. 10 agosto 2012, n. 161: a) il materiale da scavo é generato durante la realizzazione di un'opera, di cui costituisce parte integrante, e il

cui scopo primario non é la produzione di tale materiale; b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo:

1) nel corso dell'esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali;

2) in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava; c) il materiale da scavo é idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento

diverso dalla normale pratica industriale secondo i criteri di cui all'Allegato 3 del D.M. n. 161/2012; d) il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico di cui alla precedente lettera b), soddisfa i requisiti di

qualità ambientale di cui all'Allegato 4 del D.M. n. 161/2012.

e PROPONE

ai sensi dell’art. 5 del D.M. 10 agosto 2012, n. 161, il Piano di Utilizzo dei materiali da scavo derivanti dalla

realizzazione dell’opera di …………….................................................................................... (descrizione dell’opera)

autorizzata

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

in fase di progettazione definitiva:

estremi del progetto/progettista ……………………………..............................................

Il presente Piano di Utilizzo terminerà entro il .…/…./……… e saranno utilizzate le seguenti tecnologie di scavo:

...................

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Sito di produzione dei materiali da scavo

QUANTITÀ TOTALE (VOLUME IN BANCO)

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA(VOLUME IN BANCO) UBICAZIONE DEL SITO DI PRODUZIONE

.................. m3

.................. m3 ..............................

Comune:................................................................................ foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ destinazione urbanistica :...................................................

.................. m3 ..............................

.................. m3 ..............................

.................. m3 ..............................

.................. m3 ..............................

Sito/i di utilizzazione dei materiali da scavo

RIU

TILI

ZZO

NEL

LA S

TESS

A O

PER

A

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) UTILIZZATORE TRATTAMENTO DI NORMALE

PRATICA INDUSTRIALE (EVENTUALE)

............. m3 .....................

............. m3 .....................

............. m3 .....................

UTI

LIZZ

O IN

ALT

RE

OPE

RE

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) DESTINAZIONE ATTO AUTORIZZATIVO UTILIZZATORE TRATTAMENTO DI NORMALE

PRATICA INDUSTRIALE (EVENTUALE)

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

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Processo/i industriali di utilizzazione dei materiali da scavo

Sito/i di deposito intermedio dei materiali da scavo

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA(VOLUME IN BANCO) DESTINAZIONE ATTO AUTORIZZATIVO UTILIZZATORE TRATTAMENTO DI NORMALE PRATICA

INDUSTRIALE (EVENTUALE)

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

QUANTITÀ (VOLUME IN BANCO) UBICAZIONE DURATA DEL DEPOSITO

[MESI]

AL TERMINE DEL DEPOSITO IL MATERIALE SARÀ DESTINATO AGLI AMBITI SOPRA ELENCATI

............. m3

Comune:................................................................................

foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ proprietario dell’area: .........................................................

aut. n. ............................... del ....................... rilasciata da ..........................................

............. m3

Comune:................................................................................

foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ proprietario dell’area: .........................................................

aut. n. ............................... del ....................... rilasciata da ..........................................

............. m3

Comune:................................................................................

foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ proprietario dell’area: .........................................................

aut. n. ............................... del ....................... rilasciata da ..........................................

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Individuazione dei percorsi previsti per il trasporto materiale da scavo tra le diverse aree impiegate nel processo di gestione (siti di produzione, aree di caratterizzazione, aree di deposito in attesa di utilizzo, siti di utilizzo e processi industriali di impiego) ed indicazione delle modalità di trasporto previste (a mezzo strada, ferrovia, slurrydotto, nastro trasportatore, ecc.): .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... Allegati (per tutte i siti interessati dalla produzione alla destinazione, ivi comprese aree temporanee, viabilità,…) ai sensi dell’Allegato 5 del D.M. n. 161/2012:

- modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo eseguita in fase progettuale;

- inquadramento territoriale; - inquadramento urbanistico; - inquadramento geologico ed idrogeologico; - descrizione delle attività svolte sul sito; - piano di campionamento e analisi.

Altri allegati: - copia dell’atto (permesso di costruire o altro) relativo ai siti di destinazione; - copia del documento di identità dei sottoscrittori in corso di validità.

Persona da contattare per eventuali chiarimenti:

COGNOME .................................... Nome .............................. Telefono .................................... Fax .................................... indirizzo e-mail ..............................@..............................

......................., lì .......................

Il/i dichiarante/i .......................................................

______________________________________________________________________________________________________ NOTE:

1) Il proponente del Piano di Utilizzo deve comunicare all'Autorità competente l'indicazione dell'esecutore del Piano di Utilizzo prima dell'inizio dei lavori di realizzazione dell'opera;

2) A far data dalla comunicazione di cui al punto 1, l'esecutore del Piano di Utilizzo é tenuto a far proprio e rispettare il Piano di Utilizzo e ne é responsabile;

3) L'esecutore del Piano di Utilizzo redigerà la modulistica necessaria a garantire la tracciabilità del materiale (DOCUMENTO DI TRASPORTO ai sensi dell’allegato 6 al D.M. 161/12 e DICHIARAZIONE DI AVVENUTO UTILIZZO ai sensi dell’allegato 7 al D.M. 161/12);

4) Nel caso l'utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell'esecutore, nella dichiarazione di avvenuto utilizzo deve essere riportato il periodo entro il quale il soggetto indicato deve completare l'utilizzo. Dell'avvenuto utilizzo deve comunque essere data comunicazione all'Autorità competente. L'omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo da parte del soggetto terzo indicato comporta la cessazione, con effetto immediato, della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto.

5) Salvo deroghe espressamente motivate dall'Autorità competente in ragione delle opere da realizzare, l'inizio dei lavori deve avvenire entro due anni dalla presentazione del Piano di Utilizzo;

6) Allo scadere dei termini di durata massima indicati nel Piano di Utilizzo, viene meno la qualifica di sottoprodotto del materiale da scavo con conseguente obbligo di gestire il predetto materiale come rifiuto. Resta impregiudicata la facoltà di presentare, entro i due mesi antecedenti la scadenza dei predetti termini, un nuovo Piano di Utilizzo che ha la durata massima di un anno.

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Spett.le ................................ ................................ ................................

MODIFICA SOSTANZIALE DEL PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO

AI SENSI DEL D.M. 10 AGOSTO 2012, N.161 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ (ARTT. 46 E 47 DEL D.P.R. 445/2000)

Il sottoscritto (COGNOME) .................................... (NOME) .............................. (C.F...................................................) nato a ............................................... il ........................ residente in .................................................. prov. (...) Via/p.zza ................................................................. n............, C.A.P. ........................ in qualità di:

………………………......................................................................................................………………………......................................................................................................…......................................................................................................

consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne fa uso, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 76 D.P.R. n. 445/2000

DICHIARA

la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 4 del D.M. 10 agosto 2012, n. 161: a) il materiale da scavo é generato durante la realizzazione di un'opera, di cui costituisce parte integrante, e il

cui scopo primario non é la produzione di tale materiale; b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo:

1) nel corso dell'esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali;

2) in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava; c) il materiale da scavo é idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento

diverso dalla normale pratica industriale secondo i criteri di cui all'Allegato 3 del D.M. n. 161/2012; d) il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico di cui alla precedente lettera b), soddisfa i requisiti di

qualità ambientale di cui all'Allegato 4 del D.M. n. 161/2012.

e PROPONE

ai sensi dell’art. 8 del D.M. 10 agosto 2012, n. 161, la Modifica sostanziale dei seguenti requisiti del Piano di Utilizzo presentato all’Ente ………………………………… il …/…./………… (Prot. n. …………………..):

a) l’aumento del volume in banco oggetto del Piano di Utilizzo in misura superiore al 20%;

b) la destinazione del materiale escavato ad un sito/i di destinazione o ad un utilizzo diverso/i da quello/i

precedentemente indicato/i;

c) la destinazione del materiale escavato ad un sito/i di deposito intermedio diverso/i da quello/i

precedentemente indicato/i;

d) la modifica delle tecnologie di scavo precedentemente indicate.

NOTA: nel caso previsto dalla lettera a) il Piano di Utilizzo deve essere aggiornato entro 15 giorni dal momento in cui

sia intervenuta la variazione mentre nei casi previsti dalle lettere b), c) e d) il materiale non potrà essere conferito a

nuova destinazione ovvero escavato con nuove tecnologie fino al completamento della procedura di aggiornamento

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Sito di produzione dei materiali da scavo

QUANTITÀ TOTALE (VOLUME IN BANCO)

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA(VOLUME IN BANCO) UBICAZIONE DEL SITO DI PRODUZIONE

.................. m3

.................. m3 .............................. Comune:................................................................................ foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ destinazione urbanistica :...................................................

estremi autorizzativi :...................................................

.................. m3 ..............................

.................. m3 ..............................

.................. m3 ..............................

.................. m3 ..............................

Sito/i di utilizzazione dei materiali da scavo

RIU

TILI

ZZO

NEL

LA S

TESS

A O

PER

A

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) UTILIZZATORE TRATTAMENTO DI NORMALE

PRATICA INDUSTRIALE (EVENTUALE)

............. m3 .....................

............. m3 .....................

............. m3 .....................

UTI

LIZZ

O IN

ALT

RE

OPE

RE

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA (VOLUME IN BANCO) DESTINAZIONE ATTO AUTORIZZATIVO UTILIZZATORE TRATTAMENTO DI NORMALE

PRATICA INDUSTRIALE (EVENTUALE)

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

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Processo/i industriali di utilizzazione dei materiali da scavo

Sito/i di deposito intermedio dei materiali da scavo

QUANTITÀ SUDDIVISA PER LITOLOGIA(VOLUME IN BANCO) DESTINAZIONE ATTO AUTORIZZATIVO UTILIZZATORE TRATTAMENTO DI NORMALE PRATICA

INDUSTRIALE (EVENTUALE)

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

............. m3 .....................

Comune:.......................................................................... foglio:............. mapp. ..................................................... indirizzo:........................................................................... destinazione urbanistica :...............................................

ente:............................................... aut. n. ............................... del ................................

QUANTITÀ (VOLUME IN BANCO) UBICAZIONE DURATA DEL DEPOSITO

[MESI]

AL TERMINE DEL DEPOSITO IL MATERIALE SARÀ DESTINATO AGLI AMBITI SOPRA ELENCATI

............. m3

Comune:................................................................................

foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ proprietario dell’area: .........................................................

aut. n. ............................... del ....................... rilasciata da ..........................................

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Comune:................................................................................

foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ proprietario dell’area: .........................................................

aut. n. ............................... del ....................... rilasciata da ..........................................

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Comune:................................................................................

foglio:............. mapp. ......................................................... indirizzo:................................................................................ proprietario dell’area: .........................................................

aut. n. ............................... del ....................... rilasciata da ..........................................

Page 71: LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO - … · Riutilizzo nel sito di produzione ... DI EDIFICI O ALTRI MANUFATTI PREESISTENTI, LA CUI GESTIONE È DISCIPLINATA AI SENSI DELLA PARTE

Individuazione dei percorsi previsti per il trasporto materiale da scavo tra le diverse aree impiegate nel processo di gestione (siti di produzione, aree di caratterizzazione, aree di deposito in attesa di utilizzo, siti di utilizzo e processi industriali di impiego) ed indicazione delle modalità di trasporto previste (a mezzo strada, ferrovia, slurrydotto, nastro trasportatore, ecc.): .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... Allegati (per i soli siti diversi da quelli indicati nel Piano di Utilizzo) ai sensi dell’Allegato 5 del D.M. n. 161/2012:

- inquadramento territoriale; - inquadramento urbanistico.

Altri allegati (per i soli siti diversi da quelli indicati nel Piano di Utilizzo): - copia dell’atto (permesso di costruire o altro) relativo ai siti di destinazione; - copia del documento di identità dei sottoscrittori in corso di validità.

Persona da contattare per eventuali chiarimenti:

COGNOME .................................... Nome .............................. Telefono .................................... Fax .................................... indirizzo e-mail ..............................@..............................

......................., lì .......................

Il/i dichiarante/i ....................................................... .......................................................