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LA GESTIONE DEL RISCHIO
IN AMBIENTE OSPEDALIERO e ASSIMILABILE
Costantino CARRAROPresidente A.N.TE.V.Associazione Nazionale Tecnici Verificatori
UNA REALTA' COMPLESSAle strutture
•• OSPEDALIOSPEDALI
•• CLINICHE PUBBLICHE E PRIVATECLINICHE PUBBLICHE E PRIVATE
•• AMBULATORIAMBULATORI
•• STUDI ODONTOIATRICISTUDI ODONTOIATRICI
•• RESIDENZE SANITARIERESIDENZE SANITARIE
•• CENTRI FISIOTERAPICICENTRI FISIOTERAPICI
•• CENTRI ESTETICI E SOLARIUMCENTRI ESTETICI E SOLARIUM
•• PALESTREPALESTRE
•• STUDI MEDICISTUDI MEDICI
•• DOMICILIIDOMICILII
((normanorma CEI 64CEI 64--8/710)8/710)
UNA REALTA' COMPLESSArischi potenziali
•• APPARECCHIATUREAPPARECCHIATURE
•• IMPIANTIIMPIANTI
•• SOSTANZE PERICOLOSESOSTANZE PERICOLOSE
•• RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICORISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO
•• RADIAZIONIRADIAZIONI
•• RIFIUTIRIFIUTI
•• INCENDIINCENDI
•• ALTRI RISCHIALTRI RISCHI
UNA REALTA' COMPLESSApersone esposte
•• PAZIENTIPAZIENTI
•• OPERATORI SANITARIOPERATORI SANITARI
•• AZIENDE ESTERNEAZIENDE ESTERNE
••LIBERI PROFESSIONISTILIBERI PROFESSIONISTI
••LAVORATORILAVORATORI
•• STUDENTI E TIROCINANTISTUDENTI E TIROCINANTI
•• DISABILIDISABILI
UNA REALTA' COMPLESSAambienti
•• DEGENZEDEGENZE
•• AMBULATORIAMBULATORI
•• SALE OPERATORIE E LOCALI ASSIMILABILISALE OPERATORIE E LOCALI ASSIMILABILI
•• TERAPIE INTENSIVETERAPIE INTENSIVE
•• RADIOLOGIERADIOLOGIE
•• LABORATORI ANALISILABORATORI ANALISI
•• LOCALI DI TERAPIALOCALI DI TERAPIA
•• DOMICILIIDOMICILII
UNA REALTA' COMPLESSAattrezzature
•• APPARECCHI BIOMEDICALIAPPARECCHI BIOMEDICALI
•• MOVIMENTAZIONE PAZIENTI E AUSILIIMOVIMENTAZIONE PAZIENTI E AUSILII
•• ATTREZZATURE DI LABORATORIOATTREZZATURE DI LABORATORIO
•• APPARECCHIATURE GENERICHE APPARECCHIATURE GENERICHE
Legislazione recente
•• TESTO UNICO D.LGS.81/2008 TESTO UNICO D.LGS.81/2008 (ex 626/94) (ex 626/94) sicurezzasicurezza
•• modifichemodifiche introdotteintrodotte daldal D.LGS. 106/2009D.LGS. 106/2009
•• DM 37/2008 DM 37/2008 (ex 46/90) (ex 46/90) impiantiimpianti
•• DPR 462/01 DPR 462/01 impiantiimpianti
•• DIRETTIVA CEE 2007/47 DIRETTIVA CEE 2007/47 (ex 93/42) DM(ex 93/42) DM
LE APPARECCHIATUREla legislazione specifica
TuttiTutti ii dispositividispositivi
sicurezzasicurezza elettricaelettrica
••DIRETTIVA CEE 2006/95 (ex 73/23)DIRETTIVA CEE 2006/95 (ex 73/23)
compatibilitàcompatibilità elettromagneticaelettromagnetica
•• DIRETTIVA CEE 2004/108 (ex 89/336)DIRETTIVA CEE 2004/108 (ex 89/336)
pericolipericoli meccanicimeccanici ((macchinemacchine))
•• DIRETTIVA CEE 2006/42 (ex 98/37)DIRETTIVA CEE 2006/42 (ex 98/37)
DispositiviDispositivi medicimedici
•• DIRETTIVA CEE 2007/47 (ex 93/42)DIRETTIVA CEE 2007/47 (ex 93/42)
•• DIRETTIVA CEE 2006/42 (ex 98/37)DIRETTIVA CEE 2006/42 (ex 98/37)
GLI IMPIANTIla legislazione specifica
sicurezzasicurezza deglidegli impiantiimpianti -- installazioneinstallazione
••DM 37/2008 (ex 46/90)DM 37/2008 (ex 46/90)
verificaverifica messamessa a terra e a terra e protezioniprotezioni fulminifulmini
ControlliControlli periodiciperiodici
•• DPR 462/01DPR 462/01
LE APPARECCHIATUREla normazione
apparecchiatureapparecchiature usouso domesticodomestico e e similaresimilare
•• NORME CEI EN 60335NORME CEI EN 60335
apparecchiapparecchi per per ilil trattamentotrattamento dell'informazionedell'informazione
•• NORME CEI EN 60950NORME CEI EN 60950
apparecchiapparecchi elettromedicalielettromedicali
•• NORME CEI EN 60601 (III NORME CEI EN 60601 (III EdizioneEdizione 2007)2007)
apparecchiatureapparecchiature dada laboratoriolaboratorio
•• NORME CEI EN 61010NORME CEI EN 61010
GLI IMPIANTIla normazione
localilocali non ad non ad usouso medicomedico
••NORME CEI 64NORME CEI 64--8 VI 8 VI edizioneedizione 20072007
localilocali ad ad usouso medicomedico
••NORME CEI 64NORME CEI 64--8/701 8/701 edizioneedizione 20072007
SICUREZZATESTO UNICO D.LGS. 81/2008 – 106/2009
INFORMAZIONE, FORMAZIONEINFORMAZIONE, FORMAZIONE
E ADDESTRAMENTOE ADDESTRAMENTO
AMPLIAMENTO APPLICATIVOAMPLIAMENTO APPLICATIVO
SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA'SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA'
MANUTENZIONE PROGRAMMATAMANUTENZIONE PROGRAMMATA
SANZIONISANZIONI
CARTELLINO IDENTIFICATIVOCARTELLINO IDENTIFICATIVO
PERSONA COMPETENTEPERSONA COMPETENTE
QUALIFICA E IDONEITA’QUALIFICA E IDONEITA’
29 LUGLIO 200829 LUGLIO 2008
Art. 69 c.1 cap. 1ATTREZZATURA DI LAVORO
Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine,
attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo destinato ad essere usato
durante il lavoro
Art. 69 c.1 cap. 2USO DI UN’ATTREZZATURA DI LAVORO
Qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l'impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il
montaggio, lo smontaggio
Art. 71 c. 7Qualora le attrezzature richiedano per il loro
impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici,
il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché:
a) l'uso dell'attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati
che abbiano ricevuto una (formazione adeguata e specifica) informazione,
formazione e addestramento adeguati;
b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati
sianoqualificati in maniera specifica per
svolgere detti compiti
le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano
sottoposte a un controllo iniziale (dopo l'installazione e prima della messa in esercizio) e ad
un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di
assicurarne l'installazione corretta e il buon funzionamento
b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a
situazioni pericolose siano sottoposte:1. (a controlli) ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona
tecnica, o desumibili dai codici di buona prassi;2. a controlli straordinari al fine di garantire il
mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che
possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali
riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività.
c) (i controlli) gli interventi di controllo di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare
il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle
attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente.
APPARECCHIATURE (DM)DIRETTIVA CEE 2007/47
SOFTWARE STAND ALONESOFTWARE STAND ALONE
REQUISITI DIRETTIVA MACCHINEREQUISITI DIRETTIVA MACCHINE
RITRATTAMENTO DMRITRATTAMENTO DM
VALUTAZIONE CLINICAVALUTAZIONE CLINICA
FABBRICAZIONE CONTO TERZIFABBRICAZIONE CONTO TERZI
21 MARZO 201021 MARZO 2010
APPARECCHIATURE (DM)NORMA CEI EN 60601-1 III ED. 2007
FABBRICANTEFABBRICANTE::
APPARECCHI E SISTEMIAPPARECCHI E SISTEMI
VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO
MANUTENZIONEMANUTENZIONE
PERICOLI MECCANICIPERICOLI MECCANICI
TRAININGTRAINING
DOCUMENTAZIONE DIGITALEDOCUMENTAZIONE DIGITALE
MAGGIO 2010MAGGIO 2010
APPARECCHIATURE (DM)NORMA CEI EN 62353
TECNICO VERIFICATORETECNICO VERIFICATORE::
APPARECCHI E SISTEMIAPPARECCHI E SISTEMI
MODALITA' DI VERIFICAMODALITA' DI VERIFICA
VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO
MANUTENZIONE PREVENTIVAMANUTENZIONE PREVENTIVA
SOSTITUISCE CEI 62SOSTITUISCE CEI 62--122 E CEI 62122 E CEI 62--128128
NOVEMBRE 2009NOVEMBRE 2009
GeneralitàLa manutenzione preventiva contribuisce a garantire costantemente il buon funzionamento e la sicurezza del sistema elettromedicale.Un programma di manutenzione consta di due livelli:
Primo livelloControlli preventivi che dovrebbero essere effettuati dall'operatore consistenti nell'ispezione a vista e, se applicabili in semplici prove utilizzando i dispositivi facenti parte del sistema.Queste prove/controlli devono essere descritti nel manuale d'uso.
Secondo livelloManutenzione preventiva effettuata da personale qualificato, consistente nell'ispezione visiva, nelle misure dei parametri importanti ai fini della sicurezza, nell'accertamento che la manutenzione di primo livello sia stata correttamente eseguita, nonché nell'esecuzione dei programmi di manutenzione prescritti dal costruttore.Si deve porre molta attenzione all’importanza della manutenzione preventiva che permette di rilevare una condizione di guasto in una apparecchiatura (esempio interruzione di un conduttore di terra) considerando che una seconda condizione di guasto (non prevista dalla norma) può comunque essere una condizione di pericolo.
1.Prove prima della messa in servizio, dopo le modifiche e le riparazioni
Precedentemente alla prima messa in servizio prevista
degli:
– APPARECCHI EM O DEI SISTEMI EM nuovi o
modificati,
– APPARECCHI EM O DEI SISTEMI EM non ancor
sottoposti a prova in conformità con l’articolo 5, oppure
– APPARECCHI EM O DEI SISTEMI EM riparati,
devono essere effettuate le prove applicabili indicate
all’articolo 5.
I risultati di queste misure rappresentano il “valore di
riferimento” e devono essere riportati nella
documentazione, insieme al metodo di misura utilizzato,
come riferimento per le misure future.
Dopo ogni operazione di riparazione e/o di modifica
dell’APPARECCHIO EM, deve essere valutata e
verificata la conformità alle prescrizioni applicabili delle
Norme utilizzate per la progettazione dell’apparecchio.
Questa funzione deve essere effettuata da personale
qualificato ed autorizzato.
Il livello di prove conforme alla presente Norma deve
tenere in considerazione il tipo di riparazione o modifica
effettuate.
•Intervalli tra le prove
Il FABBRICANTE degli APPARECCHI EM /dei SISTEMI EM deve definire per gli esami periodici, l’intervallo
ed il livello delle prove ed indicarli nella DOCUMENTAZIONE ANNESSA. Nel definire l’intervallo tra le
prove, il FABBRICANTE deve tenere in considerazione quanto segue:
•– il livello di rischio dell’apparecchio,
•– la sua frequenza di utilizzo,
•– l’ambiente di funzionamento,
•– il modo di funzionamento (ad esempio stazionario, mobile, di emergenza), e
•– la frequenza con cui si verificano i guasti nei dispositivi.
In mancanza di informazioni nella DOCUMENTAZIONE ANNESSA sugli intervalli tra le prove per gli
esami periodici (ad esempio nel caso di apparecchi meno recenti), questo intervallo deve essere
definito, caso per caso, da una persona competente. Nel definire il livello di rischio, i fattori e le
raccomandazioni sopra indicati forniti dal FABBRICANTE devono essere tenuti in considerazione, ed
il corrispondente intervallo tra le prove deve essere impostato per una durata da 6 mesi a 36 mesi.
Per gli apparecchi che seguono l’intervallo non dovrebbe superare i 24 mesi.
•APPARECCHI EM / SISTEMI EM per:
•la generazione e l’applicazione di energia elettrica per influenzare direttamente le funzioni di
risposta dei nervi e/o dei muscoli, l’attività del cuore, defibrillatori compresi;
•la misura delle grandezze elettriche cardio-vascolari, tramite sonde di misura a funzionamento
elettrico, inserite in vasi sanguigni o appoggiate su vasi sanguigni;
•la generazione e l’applicazione di qualsiasi tipo di energia per la coagulazione diretta, la
distruzione di tessuti o la riduzione di sedimento nel corpo;
•l’introduzione diretta di sostanze e liquidi nel circolo sanguigno, con la possibilità di
aumento della pressione, in cui tali sostante e liquidi possono anche subire un trattamento,
o in modo particolare essere considerate alla stregua di sostanze e liquidi corporei, nel
caso in cui la loro introduzione sia direttamente collegata alla funzione di raccolta;
•la respirazione artificiale con o senza anestesia;
•la diagnosi per mezzo della rappresentazione di immagini ottenute per risonanza magnetica;
•la terapia in camere iperbariche;
•la terapia ipotermica o ipertermica;
•le incubatrici neonatali; e
le componenti attive esterne degli impianti attivi, che non sono siano oggetto di un uso continuativo
da parte del paziente.
Norma It. CEI UNI EN 980 - Class. CEI 62-149 - CT 62 - Fascicolo 9809 E - Anno 2009 - Edizione Inglese - Simboli utilizzati per l'etichettatura dei dispositivi medici
Norma It. CEI UNI EN 1041 - Class. CEI 62-151 - CT 62 - Fascicolo 9810 E - Anno 2009 - Edizione Inglese - Informazioni fornite dal fabbricante di dispositivi medici
Norma It. CEI EN 60601-1-8 - Class. CEI 62-137 - CT62 - Fascicolo 9100 E - Anno 2007 - Edizione SecondaInglese - Apparecchi elettromedicaliParte 1: Prescrizioni generali di sicurezza - Norma collaterale: Sistemi di allarme - Prescrizioni generali, prove e linee-guida per sistemi di allarme usati in apparecchi e sistemi elettromedicali
Norma It. CEI EN 60601-1-2 - Class. CEI 62-50 - CT62 - Fascicolo 9099 E - Anno 2007 - Edizione TerzaInglese - Apparecchi elettromedicaliParte 1: Prescrizioni generali per la sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Norma collaterale: Compatibilità elettromagnetica -Prescrizioni e prove
Norma It. CEI EN 60601-2-16/Ec - Class. CEI 62-98;Ec - CT 62 -Fascicolo 5720 - Anno 2000 - Edizione Italiano - Apparecchi elettromedicaliParte 2: Norme particolari per la sicurezza degli apparecchi per emodialisi, emodiafiltrazione e emofiltrazione
Norma It. CEI EN 60601-2-39 - Class. CEI 62-109 -CT 62 - Fascicolo 5718 - Anno 2000 - Edizione PrimaInglese - Italiano Apparecchi elettromedicaliParte 2: Norme particolari per la sicurezza degli apparecchi per la dialisi peritoneale
IMPIANTIDM 37/2008
27 MARZO 200827 MARZO 2008DICHIARAZIONE DI RISPONDENZADICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
UNICO RESPONSABILE TECNICOUNICO RESPONSABILE TECNICO
UFFICI TECNICI DI ENTI PUBBLICIUFFICI TECNICI DI ENTI PUBBLICI
PROGETTO SEMPRE OBBLIGATORIOPROGETTO SEMPRE OBBLIGATORIO
SOSPENSIONE ENERGIASOSPENSIONE ENERGIA
TUTTI IMPIANTI GAS E IDRAULICITUTTI IMPIANTI GAS E IDRAULICI
TUTTE LE STRUTTURETUTTE LE STRUTTURE