La gestidllione della Nuova contabilità “armonizzata” · l’elaborazione del bilancio...
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Nuova contabilità Nuova contabilità Nuova contabilità Nuova contabilità “armonizzata”“armonizzata”
1ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
MOLTE ERANO LE COSA DA FARE PER MOLTE ERANO LE COSA DA FARE PER L’AVVIO DELLA NUOVA CONTABILITA’
ALCUNE LE ABBIAMO GIA’ FATTE
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 2
UNA PRIMA SERIE DI INDICAZIONI SONO STATE FORNITE DAL MEFSTATE FORNITE DAL MEF
Tutti avrete già letto con attenzione questo ddocumento
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PRIMI ADEMPIMENTI PER L’AVVIO DELLA RIFORMA CONTABILE
PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118La riforma riguarda le regioni, tutti gli enti locali e loro organismi e enti strumentali
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Le prime attività necessarie per l’avvio della riforma nel 2015 sono:
L’adeguamento del sistema informativo, contabile ed organizzativo
d ll’ tdell’ente.
In particolare, è necessario assumere tutte le possibili iniziative
affinché i responsabili dei servizi che provvedono all’accertamento
delle entrate e all’impegno delle spese rispettino gli articoli 179 e 183
del TUEL corretto e integrato dal D.Lgs 118/2011 (per gli enti locali).
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In particolare si deve garantire che l’accertamento e l’impegno siano registrati
solo in presenza:
) di bbli i i i idi t f i t (l i t i èa) di obbligazioni giuridicamente perfezionate (la registrazione è
effettuata nello stesso esercizio in cui sorge l’obbligazione),
b) dell’indicazione della scadenza ai fini dell’individuazioneb) dell’indicazione della scadenza ai fini dell’individuazione
dell’esercizio di imputazione della spesa (che è l’esercizio in cui
l’obbligazione è esigibileesigibile)l obbligazione è esigibileesigibile).
Costituiscono una deroga a tale regola gli accertamenti e gli impegni riguardanti i servizi per contog g g g p g g p
terzi e le partite di giro che sono registrati e imputati all’esercizio in cui l’obbligazione sorge;
Si sottolinea l’importanza del pieno coinvolgimento dell’ente nel suo complesso,
e non solo degli uffici ragioneria e bilancio, nell’attuazione della riforma
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contabile prevista dal decreto legislativo n. 118/2011 e successive modifiche,
b) prevedere e disciplinare l’istituto della prenotazione dell’impegno, il cui ruolo è
stato fortemente rivalutato dalla riforma: la prenotazione della spesa è necessaria in
tutti i casi in cui si avvia una procedura di spesa, nelle more della formalizzazione
delle obbligazioni giuridicamente perfezionate e come possibile strumento per ladelle obbligazioni giuridicamente perfezionate, e come possibile strumento per la
gestione del fondo pluriennale vincolato;
c) attribuire evidenza contabile alla liquidazione della spesa e rispettare il principio
applicato della contabilità finanziaria n. 6.1 il quale prevede che “La fase della
liquidazione presenta una propria autonomia rispetto alla successiva fase dell’ordinazione
della spesa. Pertanto, è necessario superare la prassi che prevede, in ogni caso, la contestuale
liquidazione ed ordinazione della spesa Si ribadisce che la liquidazione è registrata quandoliquidazione ed ordinazione della spesa. Si ribadisce che la liquidazione è registrata quando
l’obbligazione è esigibile”;
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d) prevedere la corretta compilazione di tutti gli elementi degli ordinativi di incasso e di
pagamento, con particolare riferimento a quelli riguardanti la gestione dei vincoli dip g p q g g
cassa (solo per gli enti locali) e l’esercizio provvisorio.
e) …….
f) concordare con il tesoriere le modalità di regolarizzazione dei sospesi riguardanti:
• le eventuali anticipazioni di cassa nel rispetto del principio applicato della
contabilità finanziaria n 3 26contabilità finanziaria n. 3.26,
• gli utilizzi degli incassi di entrate vincolate per il pagamento delle spese correnti,
come disciplinate dal principio applicato della contabilità finanziaria n. 10.p p p pp
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ADEMPIMENTI PER L’ENTRATA A REGIME DELLA RIFORMA CONTABILE
PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118,
NELL’ESERCIZIO 2016NELL ESERCIZIO 2016
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Si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sui seguenti adempimenti,, aggiuntiviaggiuntivi rispetto
lli d tt ti l 2015 i hi ti ll t “P i i d i ti l’ i d lla quelli adottati nel 2015, e richiamati nella nota “Primi adempimenti per l’avvio della
riforma contabile prevista dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”, consultabile nel
sito www.arconet.tesoro.it, nella sezione “documentazione”, necessari per garantire
l’applicazione a regime della riforma dall’esercizio 2016.
adozione degli schemi di bilancio e di rendiconto per missioni e programmi di cuig p p g
agli allegati n. 9 e 10 al decreto legislativo n. 118 del 2011, che assumono valore a
t tti li ff tti i idi i if i t ll’ i i 2016 i i I bil i ditutti gli effetti giuridici con riferimento all’esercizio 2016 e successivi. I bilancio di
previsione 2016 è pertanto predisposto ed approvato nel rispetto dello schema di
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12bilancio armonizzato;
applicazione completa della codifica della transazione elementare ad ogni atto applicazione completa della codifica della transazione elementare ad ogni atto
gestionale.
In particolare, si segnala:
l’articolo 5, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 118/2011, per il quale “Negli
ordinativi di incasso e di pagamento la codifica della transazione elementare è
inserita nei campi liberi a disposizione dell’ente, non gestiti dal tesoriere”;
la disciplina dei titoli di incasso e di pagamento, per la quale gli ordinativi devono
riportare l’indicazione dei codici dei nuovi schemi di bilancio (titoli e tipologie perriportare l indicazione dei codici dei nuovi schemi di bilancio (titoli e tipologie per
le entrate, missioni, programmi e titoli per le spese). I titoli di incasso e di
pagamento emessi nel 2016 che non riportano la nuova codifica di bilancio non
potranno essere accettati dal tesoriere.
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adozione del piano dei conti integrato di cui all’articolo 4 e allegato n. 6 del D.Lgs. n.
118 del 2011;
adozione dei principi contabili applicati della contabilità economico patrimoniale e del
bilancio consolidato, al fine di consentire:
l’affiancamento della contabilità economico patrimoniale alla contabilità
finanziaria, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, necessaria per
l’elaborazione del rendiconto 2016 completo del conto economico e dello statol elaborazione del rendiconto 2016, completo del conto economico e dello stato
patrimoniale previsti dall’allegato n. 10 al D.Lgs. n. 118/2011;
l’elaborazione del bilancio consolidato dell’esercizi 2016.
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Adozione nuovi schemi di bilancio Esercizio Provvisorio 2016
Al fine di garantire l’adozione dei nuovi schemi di bilancio nel 2016 l’articolo 11 commaAl fine di garantire l adozione dei nuovi schemi di bilancio nel 2016, l articolo 11, comma
17, del D.Lgs. n. 118 del 2011 prevede ““InIn casocaso didi esercizioesercizio provvisorioprovvisorio oo gestionegestione
provvisoriaprovvisoria nell’esercizionell’esercizio 20162016 gligli entienti didi cuicui alal commacomma 11 gestisconogestiscono gligli stanziamentistanziamenti didipp gg gg gg
spesaspesa previstiprevisti nelnel bilanciobilancio pluriennalepluriennale autorizzatorioautorizzatorio 20152015 –– 20172017 perper l’annualitàl’annualità 20162016,,
riclassificatiriclassificati secondosecondo lolo schemaschema didi cuicui all’allegatoall’allegato 99””..
Per gli enti locali si richiama altresì l’articolo 163 , comma 4, del TUEL, il quale prevede che
“All’avvio dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria l’ente trasmette al tesoriere l’elencoAll avvio dell esercizio provvisorio o della gestione provvisoria l ente trasmette al tesoriere l elenco
dei residui presunti alla data del 1° gennaio e gli stanziamenti di competenza riguardanti l’anno a
cui si riferisce l’esercizio provvisorio o la gestione provvisoria previsti nell’ultimo bilancio dif p g p p
previsione approvato, aggiornati alle variazioni deliberate nel corso dell’esercizio precedente,
indicanti – per ciascuna missione, programma e titolo - gli impegni già assunti e l’importo del fondo
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15pluriennale vincolato”.
Pertanto, in caso di esercizio provvisorio, considerato che NON è consentito
il cd “ribaltamento” delle previsioni di bilancio dell’esercizio precedente,
all’avvio dell’esercizio, è necessario riclassificare e trasmettere al tesoriere le
previsioni 2016 definitive del bilancio pluriennale 2015-2017, unitamente
all’elenco dei residui presunti, secondo lo schema di cui all’allegato 10 al
D.Lgs. n. 118/2011.
Considerato che, in caso di esercizio provvisorio nel 2016, gli enti gestiscono
per dodicesimi gli stanziamenti 2016 del bilancio di previsione 2015 – 2017, sisi
segnalasegnala l’importanzal’importanza didi garantiregarantire l’aggiornamentol’aggiornamento deldel bilanciobilancio pluriennalepluriennale
20152015--20172017 ancheanche concon riferimentoriferimento all’esercizioall’esercizio 20162016 (entro(entro ilil terminetermine deldel 3030
novembrenovembre previstoprevisto perper lele variazionivariazioni didi bilancio)bilancio)..
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L’elaborazione di un nuovo principio di competenzafinanziaria rappresenta senza dubbio l’elemento difinanziaria rappresenta senza dubbio l elemento dimaggiore interesse previsto nel nuovo assetto dellacontabilita` degli enti territoriali.
Il principio generale, pur essendo mutuato dai principibili i d ll’ i l fi lcontabili emanati dall’osservatorio per la finanza e la
contabilita` degli enti locali, haha subitosubito alcunealcune modifichemodifichetali da stravolgerestravolgere ilil modomodo didi contabilizzazionecontabilizzazione deglienti locali fino ad oggi conosciuto
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enti locali fino ad oggi conosciuto.
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IN BASE A QUANTO INDICATO NEL NUOVO PRINCIPIO
‘‘TUTTE LE OBBLIGAZIONI GIURIDICAMENTE PERFEZIONATE TUTTE LE OBBLIGAZIONI GIURIDICAMENTE PERFEZIONATE
ATTIVE E PASSIVE, ATTIVE E PASSIVE, CHE DANNO LUOGO A ENTRATE E SPESE CHE DANNO LUOGO A ENTRATE E SPESE
PER L’ENTE, PER L’ENTE,
DEVONO ESSEREDEVONO ESSERE
REGISTRATEREGISTRATE
NELLENELLE SCRITTURESCRITTURE CONTABILICONTABILI QUANDOQUANDO L’OBBLIGAZIONEL’OBBLIGAZIONE E`E`
PERFEZIONATAPERFEZIONATA,,
CON CON
IMPUTAZIONEIMPUTAZIONE
ALL’ESERCIZIOALL’ESERCIZIO ININ CUICUI L’OBBLIGAZIONEL’OBBLIGAZIONE VIENEVIENE AA SCADENZASCADENZA..’’’’
20
i li linoltreinoltre ……………………......
““ E’ IN OGNI CASO FATTA SALVA LA………… E IN OGNI CASO, FATTA SALVA LA
PIENA COPERTURA FINANZIARIA DEGLI
IMPEGNI DI SPESA GIURIDICAMENTE
ASSUNTI AA PRESCINDEREPRESCINDERE DALL’ESERCIZIO
FINANZIARIO IN CUI GLI STESSI SONOFINANZIARIO IN CUI GLI STESSI SONO
IMPUTATI …… ””
Anutel - Fiano Romano - 19 marzo 2015 21
DIDI FATTOFATTO,
LALA CONTABILIZZAZIONECONTABILIZZAZIONE DEIDEI FATTIFATTI GESTIONALI,GESTIONALI, CON QUESTA
NUOVA IMPOSTAZIONE,
E’E’ IMPUTATAIMPUTATA NEGLINEGLI ESERCIZIESERCIZI FINANZIARIFINANZIARI ‘‘A‘‘A VALLE’’VALLE’’ DELDEL
PROCESSOPROCESSO DIDI ACQUISIZIONEACQUISIZIONE DELLEDELLE ENTRATEENTRATE EE DIDI EFFETTUAZIONEEFFETTUAZIONE
DELLEDELLE SPESESPESE..
LALA CONTABILITA`CONTABILITA` FINANZIARIAFINANZIARIA NONNON ANTICIPAANTICIPA PIU’PIU’ LALA
REGISTRAZIONEREGISTRAZIONE DEIDEI FATTIFATTI GESTIONALIGESTIONALI, MA CONTABILIZZA I FATTI
GESTIONALI STESSI IN UN PERIODO MOLTO PIU` PROSSIMO ALLA FASE FINALE DELGESTIONALI STESSI IN UN PERIODO MOLTO PIU PROSSIMO ALLA FASE FINALE DELPROCESSO, OSSIA ALLA MOVIMENTAZIONE DI CASSA.
TALE MUTAMENTO NELLA CONTABILIZZAZIONE PRESENTA ALCUNE CRITICITA`
POTENZIALI, MA ANCHE MOLTE OPPORTUNITA`, SOPRATTUTTO IN RIFERIMENTO ALLA
TRASPARENZA DEI BILANCI E AL GOVERNO DELLA FINANZA PUBBLICA.
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IL NUOVO PRINCIPIO DELLA COMPETENZA FINANZIARIA, CAMBIA
RADICALMENTE LE MODALITA’ DI CONTABILIZZAZIONE SOPRATUTTOSOPRATUTTO
DEI LAVORI PUBBLICI.
L’IMPEGNOL’IMPEGNO DELL’OPERADELL’OPERA CHE SI E` PROGRAMMATO DI REALIZZARE
NON E` PIU’ IMPUTATOIMPUTATO NELL’ANNO IN CUI SONO STATI REPERITI I
NECESSARI MEZZI FINANZIARI MA, AL CONTRARIO, DOVRA’ ESSERE
IMPUTATOIMPUTATO IN BASE ALLA MATURAZIONEMATURAZIONE DEGLIDEGLI STATISTATI DIDI
AVANZAMENTOAVANZAMENTO LAVORILAVORI NEGLI ANNI SUCCESSIVIAVANZAMENTOAVANZAMENTO LAVORILAVORI NEGLI ANNI SUCCESSIVI.
L’IMPUTAZIONE NELL’ESERCIZIO IN CUI L’OBBLIGAZIONE GIURIDICA
SCADE PONENDO PROBLEMI IN RELAZIONE ALLA TEMPORALITA` DISCADE, PONENDO PROBLEMI IN RELAZIONE ALLA TEMPORALITA DI
REALIZZAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E ALLA CONSEGUENTE
PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI IN ENTRATA COMPORTA UNAPROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI IN ENTRATA, COMPORTA UNA
MAGGIORE ATTENZIONE IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
IN TERMINI DI RAPPRESENTAZIONE NEGLI STANZIAMENTI DI
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IN TERMINI DI RAPPRESENTAZIONE NEGLI STANZIAMENTI DI
COMPETENZA.
APPARENTEMENTE, AVERE A DISPOSIZIONE L’INTERA PROVVISTA
FINANZIARIA E, PER CONTRO, IMPEGNARE LA RELATIVA SPESA PER LA SOLA
QUOTA CHE SCADE, PONE NON POCHE CONSEGUENZE CON UN ALTRO
PRINCIPIO CONTABILE (ANCH’ESSO MUTUATO DAL TESTO UNICO DEGLI ENTIPRINCIPIO CONTABILE (ANCH ESSO MUTUATO DAL TESTO UNICO DEGLI ENTI
LOCALI E DALL’OSSERVATORIO DELLA FINANZA E CONTABILITA` DEGLI ENTI
LOCALI):
IL PRINCIPIO DELL’EQUILIBRIO DI BILANCIOIL PRINCIPIO DELL’EQUILIBRIO DI BILANCIO.
LA PREVISIONE DEL PAREGGIO COMPLESSIVO COME VINCOLO DEL BILANCIO
DI PREVISIONE (E, OVVIAMENTE, IN FASE GESTIONALE) PONE UN NECESSARIO
RACCORDO CON LA MODALITA` DI CONTABILIZZAZIONE (E PREVISIONE).
A TAL FINE, IL DECRETO ATTUATIVO HA PREVISTO A TAL FINE, IL DECRETO ATTUATIVO HA PREVISTO
L’APPLICAZIONE DEL L’APPLICAZIONE DEL
CD. ‘ ‘FONDO PLURIENNALE CD. ‘ ‘FONDO PLURIENNALE
VINCOLATO’ ’ .VINCOLATO’ ’ .
Anutel - Fiano Romano - 19 marzo 2015 25
VINCOLATO . VINCOLATO .
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATOIL FONDO PLURIENNALE VINCOLATOIL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO E`E` UNUN SALDOSALDO FINANZIARIOFINANZIARIO,
COSTITUITOCOSTITUITO DADA RISORSERISORSE GIA`GIA` ACCERTATEACCERTATE DESTINATE ALCOSTITUITOCOSTITUITO DADA RISORSERISORSE GIAGIA ACCERTATEACCERTATE, DESTINATE AL
FINANZIAMENTO DI OBBLIGAZIONI PASSIVE DELL’ENTE GIA`GIA`
IMPEGNATEIMPEGNATE MA ESIGIBILI IN ESERCIZI SUCCESSIVI A QUELLO IN CUIIMPEGNATEIMPEGNATE, MA ESIGIBILI IN ESERCIZI SUCCESSIVI A QUELLO IN CUI
E` ACCERTATA L’ENTRATA.
IL FONDO GARANTISCEGARANTISCEIL FONDO, GARANTISCEGARANTISCE
LA COPERTURA DI SPESE IMPUTATE AGLI ESERCIZI SUCCESSIVI
A QUELLO IN CORSOA QUELLO IN CORSO
EDED EVIDENZIAEVIDENZIA
LA DISTANZA TEMPORALE INTERCORRENTE TRALA DISTANZA TEMPORALE INTERCORRENTE TRA
L’ACQUISIZIONE DEI FINANZIAMENTI E L’EFFETTIVO
IMPIEGO DI TALI RISORSE
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IMPIEGO DI TALI RISORSE.
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATOIL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
IL FONDO RIGUARDA PREVALENTEMENTE LE SPESE IN
CONTO CAPITALE MA PUÒ ESSERE DESTINATO ACONTO CAPITALE MA PUÒ ESSERE DESTINATO A
GARANTIRE LA COPERTURA DI SPESE CORRENTI, ad esempio
PER QUELLE IMPEGNATE A FRONTE DI ENTRATE DERIVANTI
DA TRASFERIMENTI CORRENTI VINCOLATI ESIGIBILI INDA TRASFERIMENTI CORRENTI VINCOLATI, ESIGIBILI IN
ESERCIZI PRECEDENTI A QUELLI IN CUI È ESIGIBILE LA
CORRISPONDENTE SPESA.
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UN ESEMPIO UN ESEMPIO UN ESEMPIO UN ESEMPIO
CONTABILIZZAIZONECONTABILIZZAIZONE DIDI UNAUNACONTABILIZZAIZONECONTABILIZZAIZONE DIDI UNAUNAOPERAZIONE OPERAZIONE DIDI
INVESTIMENTO INVESTIMENTO
A MEZZOA MEZZOMUTUOMUTUOMUTUOMUTUO
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LE NUOVE REGOLE PER L’ACCERTAMENTO LE NUOVE REGOLE PER L’ACCERTAMENTO LE NUOVE REGOLE PER L ACCERTAMENTO LE NUOVE REGOLE PER L ACCERTAMENTO ENTRATA ENTRATA DIDI UN UN MUTUO MUTUO
Dal 01.01.2015
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IMPEGNO SPESA PERIMPEGNO SPESA PER UN MUTUO UN MUTUO V hi l fVecchie e nuove regole a confronto
Prima e fino al 31.12.2014 Dopo e dal 01.01.2015 p
30
SSullaulla Tabella dei Tabella dei LL.PPLL.PP troviamotroviamo questo questo primo interventoprimo interventoprimo interventoprimo intervento
2015 2016 20172015 2016 2017
E id t h i t tt di t Evidente che si tratta di un mutuo GIA’ CONTRATTO
(e quindi conservato in conto residui al 31.12.2014)ed in parte è stato utilizzato ed in parte è stato utilizzato
dovrò avere un residuo Attivo e Passivo di € 150
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Il fondo crediti di dubbia esigibilità nella contabilità dell'ente ha una
duplice valenza,p
da una parte serve a vincolare una parte dell'avanzo di
amministrazione per tener conto delle difficoltà di riscossione deiamministrazione, per tener conto delle difficoltà di riscossione dei
residui attivi iscritti a rendiconto (crediti sorti e mantenuti negli
esercizi antecedenti all'esercizio di riferimento);esercizi antecedenti all'esercizio di riferimento);
dall’altra, rappresenta un vero e proprio accantonamento costituito
in bilancio come contropartita all’obbligo di accertare per l’intero
importo le entrate di difficile o incerta esazione allo scopo di evitare
di finanziare maggiori spese per le quali mancherebbe un’effettiva
copertura finanziaria.
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Ha quindi una duplice funzione:a) salvaguardare l'ente dalle mancate riscossioni dei crediti
maturati negli esercizi precedenti e mantenuti a bilancio (residui
attivi);
b) salvaguardare l'ente dai rischi di riscossione sui crediti che si) g
andranno ad accertare nell'esercizio.
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Trova collocazione nella parte spesa del nuovo bilancio armonizzatop p
nella missione “Fondi e accantonamenti”, all’interno del programma
fondo crediti di dubbia esigibilità.g
L i tit i è bbli t iLa sua istituzione è obbligatoria.
L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto
di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel
risultato di amministrazione come quota accantonata.
Il fondo è calcolato tanto sulle poste di entrata corrente quanto su
quelle di parte capitale
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quelle di parte capitale.
Nell’attuale fase della sperimentazione, i principi
di determinazione del fondo sono contenutidi determinazione del fondo sono contenuti
nell’esempio 5 dell’allegato 2 al D.P.C.M. 28
dicembre 2011.
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Dal 01.01.2015
Sono accertate per l’intero importo del credito anche le entrate diSono accertate per l intero importo del credito anche le entrate di
dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione
integrale quali le sanzioni amministrative al codice della strada gliintegrale, quali le sanzioni amministrative al codice della strada, gli
oneri di urbanizzazione, i proventi derivanti dalla lotta all’evasione,
ecc..
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Le entrate che negli esercizi precedenti a quello di entrata in vigore delg p q g
presente principio applicato sonosono statestate accertateaccertate “per“per cassa”,cassa”, devono
continuare ad essere accertate per cassa fino al loro esaurimento.p
Pertanto, il principio della competenza finanziaria cd. potenziato, che prevede
che le entrate debbano essere accertate e imputate contabilmente all’esercizio in
cui è emesso il ruolo ed effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia
esigibilità, vincolando a tal fine una quota dell’avanzo di amministrazione, è
applicato per i ruoli emessi a decorrere dall’entrata in vigore del presente
principio applicato.
AncheAnche i ruoli coattivi, relativi a ruoli emessi negli esercizi precedenti a quello
di entrata in vigore del presente principio, devono continuare ad essere
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accertati per cassa fino al loro esaurimento.
ICI / IMU - Sempre gestita per cassa
Esercizio - 2014
Accertamenti ICI 2009 già emessi e notificati – Cassa
Esercizio 2015
Accertamenti ICI 2009 già emessi e notificati –
Emetto il Ruolo Coattivo – Cassa
Esercizio 2015
A t ti ICI 2010 IMU 2011 Accertamenti ICI 2010 e IMU 2011 –
- Emissione e Notifica – Cassa o Competenza ?Cassa o Competenza ?
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In sede di predisposizione del Bilanco di Previsione 2015 è stanziatap p
una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo
crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato ing
considerazione :
a) della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevedea) della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede
si formeranno nell’esercizio;
b) della loro natura;b) della loro natura;
c) dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti
(l di d l i i i i(la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna
tipologia di entrata).
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Spetta ai singoli uffici (Responsabile del SERVIZIO FINANZIARIO)
individuare le entrate che presentano le caratteristiche di dubbia e difficileindividuare le entrate che presentano le caratteristiche di dubbia e difficile
esazione.
La scelta del livello di analisi, è lasciata al singolo ente, il quale può decidere di
fare riferimento alle tipologietipologie o di scendere a un maggiore livello di analisi,fare riferimento alle tipologietipologie o di scendere a un maggiore livello di analisi,
costituito dalle categorie, o dai capitoli.
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Non richiedono l’accantonamento al fondo crediti di dubbia
esigibilità :
1) i trasferimenti da altre amministra ione pubbliche1) i trasferimenti da altre amministrazione pubbliche,
2) i crediti assistiti da fideiussione,
3) l b h ll b d3) le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi, sono accertate
per cassa;
4) le entrate ricosse da un ente per conto di un altro ente e destinate ad
essere versate all’ente beneficiario finale (es. addizionale provinciale
Tari) ;
5) le altre entrate che l’ente non considera di dubbia e difficile esazione
per le quali deve essere data motivazione nella nota integrativa la
Bilancio.
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IL IL CALCOLOCALCOLO A REGIMEA REGIMEIL IL CALCOLOCALCOLO A REGIMEA REGIME
P i E t t (Ti l i ) il d di i ibilità iiPer ciascuna Entrata (Tipologia o ecc.), il grado di esigibilità,, aa regimeregime,
è costituito dal rapporto fra la mediamedia deglidegli incassiincassi inin c/competenzac/competenza ee
quellaquella deglidegli accertamentiaccertamenti deglidegli ultimiultimi 55 eserciziesercizi.
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La media può essere calcolata secondo le seguenti modalità:
1) media semplice;
2) rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i
seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in
ciascuno degli anni del primo triennio rispetto alla sommatoria degli
accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli
incassi;
3) media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun
anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel
bi i d il 0 10 i i d li i d l i i ibiennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio.
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Il responsabile finanziario sceglie la modalità di calcolo della media per
ciascuna previsione di entrata ovvero per tutte le tipologie di entrata,
indicandone la motivazione nella relazione al bilancio.
È possibile effettuare svalutazioni di importo maggiore, dandone
adeguata motivazione nella relazione al bilancioadeguata motivazione nella relazione al bilancio.
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IL IL CALCOLOCALCOLO IN SEDE PREVISIONALEIN SEDE PREVISIONALEIL IL CALCOLOCALCOLO IN SEDE PREVISIONALEIN SEDE PREVISIONALENel primo anno di applicazione del nuovo principio è concessa agli
enti la facoltà di calcolare il precedente rapporto con riferimento tanto
agli incassi in c/competenza quanto a quelli in c/residui.g / p q q /
Quando l’ente si avvale di questa facoltà è necessario far slittare ilQuando l ente si avvale di questa facoltà è necessario far slittare il
quinquennio di riferimento per il calcolo della media indietro di un
annoanno.
Pertanto riprendendo l’esempio precedente il periodo di riferimento deve retrocederePertanto, riprendendo l esempio precedente, il periodo di riferimento deve retrocedere
all’esercizio 2008.
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In particolare, per il primo anno si considerano gli incassi di competenzaIn particolare, per il primo anno si considerano gli incassi di competenza
dell’anno 2008 più gli incassi effettuati nell’anno 2009 su residui provenienti
dalla competenza dell’anno precedente.p p
La sommatoria di tali incassi deve essere rapportata (secondo uno dei tre metodi
già citati) agli accertamenti di competenza dell’anno 2008.
L’operazione deve essere ripetuta per ciascuno degli anni successivi.
Per l’ultimo anno della serie, si considerano gli incassi di competenza dell’anno
2012 più gli incassi effettuati nell’anno 2013 su residui provenienti dalla
competenza dell’anno 2012.
Tale somma è rapportata agli accertamenti dell’anno 2012.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 52
Tale facoltà concessa nel primo anno di applicazione deve esserep pp
progressivamente abbandonata allo scopo di quantificare il fondo, al
termine del successivo quinquennio come rapporto fra la media deglitermine del successivo quinquennio come rapporto fra la media degli
incassi in c/competenza e quella degli accertamenti degli ultimi 5
esercizi (metodo a regime)esercizi (metodo a regime).
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 54
Il Meccanismo del FCDE prevede una sua graduale Il Meccanismo del FCDE prevede una sua graduale introduzione
COMMA 509 Art 1 Legge Stabilità 2015COMMA 509 Art. 1 Legge Stabilità 2015
Con riferimento agli enti locali, nel 2015 è stanziata in bilancio una
quota dell'importo dell’accantonamento quantificato nel prospetto
riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di
previsione pari almeno al 3636 perper centocento, se l'ente nonnon ha aderito alla
sperimentazione di cui all'articolo 36, e al 55 per cento, se l'ente ha
aderito alla predetta sperimentazione. Nel 2016 per tutti gli enti locali
lo stanziamento di bilancio riguardante il fondo crediti di dubbia
esigibilità è pari almeno al 5555 perper centocento, nel 2017 è pari almeno al 70
per cento, nel 2018 è pari almeno all'85 per cento e dal 2019
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 56
p , p p
l'accantonamento al fondo è effettuato per l'intero importo.
La verifica del Fondo in occasione delle successive
Variazioni di Bilancio
Nel corso dell’esercizio il fondo deve essere adeguato alle eventualivariazioni di bilancio.
Si ipotizza di essere nel mese di giugno 2015, il capitolo relativo alle ammende per violazioni al Codice della strada presenta
) i i i i i l di bil i i 14 000 00 a) una previsione iniziale di bilancio pari a euro 14.000,00, b) un fondo crediti di dubbia esigibilità pari ad euro 1.994,12, c) somme incassate per 15.000 euro, d) accertamenti in conto competenza per 16.800,00.
L’ente decide di incrementare lo stanziamento iniziale portandolo ad euro p22.000,00 (+8.000,00).
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 57
IL CALCOLOIL CALCOLO IN SEDE IN SEDE DIDI RENDICONTORENDICONTOIL CALCOLOIL CALCOLO IN SEDE IN SEDE DIDI RENDICONTORENDICONTO
In occasione del rendiconto l’ente è tenuto a verificare laIn occasione del rendiconto l ente è tenuto a verificare la
congruità del fondo facendofacendo riferimentoriferimento all’importoall’importo
complessivocomplessivo deidei residuiresidui attivi,attivi,
a. sia di competenza dell’esercizio cui si riferisce ilp
rendiconto,
b i d li i i d ib. sia degli esercizi precedenti.
L'importo dei residui attivi è quello determinato a seguito dellaL importo dei residui attivi è quello determinato a seguito della
delibera di riaccertamento, cioè su quelli considerati esigibili in
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 59
relazione al nuovo principio della competenza finanziaria potenziato.
I d di di t fi d l i i i di li i d lIn sede di rendiconto, fin dal primo esercizio di applicazione del
presente principio, l'ente accantona nell'avanzo di amministrazione
l'intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel
prospetto riguardante il fondo allegato al rendiconto di esercizioprospetto riguardante il fondo allegato al rendiconto di esercizio
salva la facoltà prevista per gli esercizi dal 2015 al 2018,
disciplinata nel presente principio.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
60
L’ente determina per ciascuna categoria di entrata l’importo dei residui
attivi alla fine dell’esercizio.
Calcola, con uno dei tre metodi già descritti in precedenza, la media del
rapporto tra gli incassi in conto residui e l’importo dei residui attivi
all’inizio di ogni anno degli ultimi 5 anni.g g
Applica, infine, all’importo complessivo dei residui finali dell’anno unaApplica, infine, all importo complessivo dei residui finali dell anno una
percentuale pari al complemento a 100 delle medie di cui al punto
precedenteprecedente.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 61
In sede di rendiconto relativo all'esercizio 2015 e agli esercizi successivi, fino al
2018 la quota accantonata nel risultato di amministrazione per il fondo crediti di dubbia2018, la quota accantonata nel risultato di amministrazione per il fondo crediti di dubbia
esigibilità può essere determinata per un importo non inferiore al seguente:
+ Fondo crediti di dubbia esigibilità nel risultato di amministrazione al 1°+ Fondo crediti di dubbia esigibilità nel risultato di amministrazione al 1
gennaio dell'esercizio cui il rendiconto si riferisce
- gli utilizzi del fondo crediti di dubbia esigibilità effettuati per la cancellazionegli utilizzi del fondo crediti di dubbia esigibilità effettuati per la cancellazione
o lo stralcio dei crediti
+ l'importo definitivamente accantonato nel bilancio di previsione per il Fondo+ l importo definitivamente accantonato nel bilancio di previsione per il Fondo
crediti di dubbia esigibilità, nell'esercizio cui il rendiconto si riferisce
L'adozione di tale facoltà è effettuata tenendo conto della situazione finanziaria complessivaL adozione di tale facoltà è effettuata tenendo conto della situazione finanziaria complessiva
dell'ente e del rischio di rinviare oneri all'esercizio 2019.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
63
Se il fondo crediti di dubbia esigibilità complessivo accantonato
nel risultato di amministrazione (costituito dalle quote del risultato
di amministrazioni vincolato nei precedenti esercizi e
dall’accantonamento effettuato nell’esercizio cui si riferisce il
rendiconto) risulta inferiore all’importo considerato congruo è
necessario incrementare conseguentemente la quota del risultato di
amministrazione dedicata al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Se il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonata risulta
èsuperiore a quello considerato congruo, è possibile svincolare
conseguentemente la quota del risultato di amministrazione
d di t l f ddedicata al fondo
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 64
Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 187 comma 1 delAi sensi di quanto previsto dall articolo 187, comma 1, del
TUEL e dall’articolo 42, comma 1, del Dl 118/2011,
in caso di in caso di incapienzaincapienza del risultato di del risultato di
i i t ii i t i amministrazioneamministrazione,
la quota la quota del fondo crediti di dubbia esigibilità non non
compresa nel risultato di amministrazione compresa nel risultato di amministrazione
è i i è iscritta come posta a se stante della spesa nel bilancio di previsione. de a spesa e b a c o d p e s o e.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 65
L'eventuale quota del risultato di amministrazione ““svincolatasvincolata””,, sulla
base della determinazione dell'ammontare definitivo del fondo crediti di
d bbi i ibili à i ll i d i id i i i di fidubbia esigibilità rispetto alla consistenza dei residui attivi di fine anno,
puòpuò essere destinata alla copertura dello stanziamento riguardante ilpuòpuò essere destinata alla copertura dello stanziamento riguardante il
fondo crediti di dubbia esigibilità del bilancio di previsione
dell'esercizio successivo a quello cui il rendiconto si riferisce.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
66
Art. 31 comma 3 della L. 12.11.2011 n. 183Comma così modificato dall’ art. 1, comma 490, L. 23 dicembre 2014, n. 190 a decorrere dal 1°gennaio 2015.g
3. Il saldo finanziario tra entrate finali e spese finali calcolato in termini di competenzamista è costituito dalla somma algebrica degli importi risultanti dalla differenza traaccertamenti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza tra incassi e pagamenti,per la parte in conto capitale, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti edelle spese derivanti dalla concessione di crediti, come riportati nei certificati di conto
l ld d l d l lconsuntivo. Nel saldo di cui al primo periodo rilevano glistanziamenti di competenza del fondo crediti di dubbiaesigibilità Sulla base delle informazioni relative al valore degliesigibilità. Sulla base delle informazioni relative al valore degliaccantonamenti effettuati sul fondo crediti di dubbia esigibilità per l'anno 2015acquisite con specifico monitoraggio, le percentuali riferite all'anno 2015 di cui alcomma 2 possono essere modificate A decorrere dall’anno 2016 le percentuali dicomma 2 possono essere modificate. A decorrere dall anno 2016, le percentuali dicui al comma 2 sono rideterminate tenendo conto del valore degliaccantonamenti effettuati sul fondo crediti di dubbia esigibilità nell'annoprecedente
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 68
precedente.
Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze n. 52518
del 26 giugno 2015 adottato in attuazione del comma 19
dell’articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183.
(Decreto Obiettivi 2015)
Comma 3 - L’obiettivo dei comuni di cui alla tabella 1 allegata al decreto legge 19 giugno2015 78 è id tt di i t i l l d ll’ t t l F d diti2015, n.78 è ridotto di un importo pari al valore dell’accantonamento al Fondo creditidubbia esigibilità. Pertanto, i predetti comuni aggiornano il prospetto degli obiettivi ogniqual volta procedono alla variazione dell’accantonamento, stanziato nel bilancio diprevisione di ciascun anno di riferimento al Fondo crediti di dubbia esigibilitàprevisione di ciascun anno di riferimento, al Fondo crediti di dubbia esigibilità.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
69
3.3 Fase 1- Comuni: determinazione del saldo obiettivo al
netto dell’accantonamento al Fondo crediti dubbia esigibilità
(comma 1 dell’articolo 1 del decreto legge n.78/2015)
Poiché lo stanziamento accantonato da parte di ciascun comune al Fondo
crediti di dubbia esigibilità è suscettibile di variazioni in corso d’esercizio, è
necessario che gli enti, soprattutto con riguardo all’accantonamento relativo
all’esercizio 2015, procedano all’aggiornamento del relativo valore presente
nel Mod. OB/15/C in corrispondenza delle variazioni effettuate a valere sul
d tt i tpredetto importo.
Il nuovo obiettivo programmatico potrebbe per alcuni entiIl nuovo obiettivo programmatico potrebbe, per alcuni enti,
risultare negativo.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
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RIFLETTIAMO INSIEME SU QUESTO CASO
Il Comune di xxxxx ha un saldo Obiettivo 2015 da DM pari a 2,4 Mln
Il Comune di xxxxx ha una composizione del FCDE a Bilancio di
Previsione 2015 pari a 4,7 Mln
Il Comune di xxxxx ha un saldo Obiettivo 2015 pari a – 2,3 Mln
EVIDENTE IL VANTAGGIO CHE TALE SITUAZIONE COMPORTA
SUI DATI PREVISIONALI INIZIALISUI DATI PREVISIONALI INIZIALI
MA I CONCRETI EFFETTI SULLA GESTIONE ED SULMA I CONCRETI EFFETTI SULLA GESTIONE ED SUL
MONITORAGGIO DEL PATTO ?
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 71
Fondamentale analizzare la composizione del FCDEFondamentale analizzare la composizione del FCDE
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 72
ATTIVITA’ DI RECUPERO EVASIONE TRIBUTIATTIVITA DI RECUPERO EVASIONE TRIBUTI
Il Bilancio prevede in Entrata recupero evasione per 1 Milione di €
I miei dati contabili evidenziano una capacità d’incasso del 25%
Ho iscritto un FCDE pari al 75%p
Al 31.12.2015 l’Ufficio Tributi non riesce ad emettere gli avvisi
NON accerto l’entrata per 1 milione
NON costituisco il FCDE per 750 mila €
A Rendiconto la gestione di competenza presenta un disavanzo di 250 mila €
MA CHE SUCCEDE AI FINI PATTO ? MA CHE SUCCEDE AI FINI PATTO ?
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
73
AI FINI PATTO PERDO
750 mila € per Mancata Riduzione dell’obiettivo da FCDEMancata Riduzione dell’obiettivo da FCDE
E quindi il mio saldo obiettivo passa da – 2,3 Mln a – 1,6 Mln
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
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Il Patto di Stabilità nella Contabilità Armonizzata
ililFondo Pluriennale
Vi lVincolato
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Decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n. 52505
d l 26 i 20 il i i l d ldel 26 giugno 2015 concernente il monitoraggio semestrale del
patto di stabilità interno per l'anno 2015 per le città
t lit l i i i l imetropolitane, le province e i comuni con popolazione
superiore a 1.000 abitanti e i prospetti di rilevazione.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
76
B.2 Alcune precisazioniB.2 Alcune precisazioni
B.2.1 Fondo pluriennale vincolato
Nell’ambito del Principio contabile applicato concernente la
contabilità finanziaria (di cui all’allegato 4/2 al decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118), al punto 5.4 viene disciplinato il Fondo
pluriennale vincolato.
Si tratta di un fondo finanziario che garantisce la copertura di
spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, costituito da
risorse già accertate nell’esercizio in corso, ma destinate al
finanziamento di obbligazioni passive dell’ente giuridicamente
perfezionate esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata
l’entrata.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 77
Il suddetto Fondo nasce dall’esigenza di applicare il principio della
competenza finanziaria cosiddetta ‘potenziata’ di cui al citato allegato
e di rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra
l’ i i i d i fi i ti l’ ff tti i i di t li il’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse.
Riguarda prevalentemente le spese in conto capitale ma può ancheRiguarda prevalentemente le spese in conto capitale, ma può anche
essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, ad
esempio quelle impegnate a fronte di entrate derivanti daesempio quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da
trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti
a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesaa quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa.
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
78
Al fine di tenere conto della definizione di competenzaAl fine di tenere conto della definizione di competenza
finanziaria potenziata nell'ambito della disciplina del patto di
stabilità interno, gli enti pertanto SOMMANO all'ammontareall'ammontare
d lid li t tit ti didi tt tt id t i fi i d ldeglidegli accertamentiaccertamenti didi parteparte correntecorrente, considerato ai fini del
saldo espresso in termini di competenza mista, l'importo
definitivo del fondo pluriennale vincolato di parte
corrente iscrittoiscritto tratra lele ENTRATEENTRATE del bilancio di previsione ALAL
NETTONETTO dell'importo definitivo del fondo pluriennale diNETTONETTO dell importo definitivo del fondo pluriennale di
parte corrente iscrittoiscritto tratra lele SPESESPESE del medesimo bilancio di
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 79
previsione.
Pertanto, per tali enti, le entrate di parte corrente rilevanti ai fini del patto di stabilità interno risultano come di seguito rappresentate:
Accertamenti correnti 2015 validi per il patto di stabilità internoAccertamenti correnti 2015 validi per il patto di stabilità interno
+ Fondo p lu r i enna le d i pa r te co r ren te + Fondo p lu r i enna le d i pa r te co r ren te
( p r e v i s i o n i d i e n t r a t a )( p r e v i s i o n i d i e n t r a t a )
-- Fondo p lu r i enna le d i pa r te co r ren te Fondo p lu r i enna le d i pa r te co r ren te ( i i i d i ( i i i d i ( p r e v i s i o n i d i s p e s a( p r e v i s i o n i d i s p e s a ))
Gli accertamenti adeguati all’utilizzo del Fondo pluriennale vincolato garantiscono la
copertura agli impegni considerati esigibili nell’anno 2015
In sede di monitoraggio finale ai fini del rispetto del patto dovranno esseregg p pcalcolati gli importi del fondo pluriennale vincolato di parte corrente, registratirispettivamente in entrata e in uscita nel rendiconto di gestione.
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80
Sistema Tuel - previgente
31.12.2014
Contributo Regionale €. 1.000,00
Entrata Corrente
Contributo Regionale €. 1.000,00
Spesa Corrente
g , g ,
Sistema NEUTRO ai fini del PattoSia in P e isioneSia in PrevisioneSia in Gestione
Per utilizzo del c d Impegno Tecnico
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 81
Per utilizzo del c.d. Impegno Tecnico
Sistema Tuel - Armonizzazione
01.01.2015
Contributo Regionale €. 1.000,00
Previsione Entrata Corrente
Contributo Regionale €. 1.000,00
Previsione Spesa Corrente
28 08 2015 31/12/201528.08.2015
Determina di accertamento
31/12/2015
Determina di accertamento per €. 1.000,00
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 82
Sistema NON NEUTRO ai fini del Patto
Sistema Tuel - Armonizzazione
28.08.2015 25.09.2015
Determina di accertamento per €. 1.000,00 Determina di Impegno per €. 1.000,00
Obbligazione giuridica perfezionatag g p
Importo esigibile 2015 per €. 1.000,00
Sistema NEUTRO ai fini del Patto
solo in presenza di
Obbli i i Gi idi h P f i tObbligazioni Giuridiche Perfezionate
Indipendentemente dalla esigibilità della spesa
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 83
Indipendentemente dalla esigibilità della spesa
20.11.201528.08.2015
Entrata
Contributo Regionale € 1 000 00
Spesa
Contributo Regionale €. 1.000,00 Contributo Regionale €. 1.000,00di cui
€ 300 00 Obbligazione giuridica
Determina di accertamento per €. 1.000,00
€. 300,00 Obbligazione giuridica perfezionata Esigibile - Anno 2015
€ 700 00 Obbligazione giuridica €. 700,00 Obbligazione giuridica perfezionata Esigibile - Anno 2016
Patto di Stabilità
F.P.V.S – Anno 2015
Patto di Stabilità Entrata Accertamento €. 1.000,00+ F.P.V. Entrata Corrente 0,00 - F.P.V. Spesa Corrente €. 700,00
Sistema NEUTRO ai fini del Patto solo in presenza di O.G.P.F.P.V. Spesa Corrente €. 700,00
Entrate Utili Patto €. 300,00
p
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 84
01.01.2016
Entrata
Contributo Regionale € 700 00
Spesa
F.P.V.E. €. 700,00
Contributo Regionale €. 0,00
Contributo Regionale €. 700,00di cui
€ 700 00 Obbligazione giuridica €. 700,00 Obbligazione giuridica perfezionata – Esigibile Anno 2016
€ 0 00 Fondo Pluriennale Vincolato€. 0,00 Fondo Pluriennale Vincolato
Patto di Stabilità Sistema NEUTRO ai
fini del PattoPatto di Stabilità Entrata Accertamento €. 0,00+ F.P.V. Entrata Corrente €. 700,00 - F.P.V. Spesa Corrente €. 0,00
fini del Patto
F.P.V. Spesa Corrente €. 0,00
Entrate Utili Patto €. 700,00
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 85
31.12.2016
Entrata
Contributo Regionale € 700 00
Spesa
F.P.V. €. 700,00Contributo Regionale €. 0,00
Contributo Regionale €. 700,00di cui
Previsione per € 700 00 come €. 500
Previsione per €. 700,00 come obbligazione giuridica perfezionata Anno 2016 – di cui a Rendiconto esigibili al 31.12.2016 solo €. 500
€. 0,00 Fondo Pluriennale Vincolato
Patto di Stabilità € 200Patto di Stabilità Entrata Accertamento €. 0,00+ F.P.V. Entrata Corrente €. 700,00 - F.P.V. Spesa Corrente €. 200,00
€. 200
F.P.V. Spesa Corrente €. 200,00
Entrate Utili Patto €. 500,00
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 86
UNA RIFLESSIONE
i fi i d ll i i i i d l di bili à diAi fini della previsione e monitoraggio del Patto di Stabilità diventa
FONDAMENTALE :
1) avere delle previsioni ATTENDIBILE circa la quota di Avanzo
Vincolato che si ipotizza di utilizzare Concretamente nella gestionep g
dell’esercizio.
2) monitorare ed accelerare il perfezionamento delle procedure di
scelta del contraente in presenza di Trasferimenti di parte corrente
aventi specifico vincolo di destinazione .
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
87
IN SEDE IN SEDE DIDI RENDICONTORENDICONTO
RIACCERTAMENTO RIACCERTAMENTO ORDINARIOORDINARIO DEI RESIDUIDEI RESIDUIRIACCERTAMENTO RIACCERTAMENTO ORDINARIOORDINARIO DEI RESIDUIDEI RESIDUI
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
95
Art. 3 comma 4 del D.Lvo 118/2011
4. Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della
t fi i i i t ll' ll t 1 li ti di i lcompetenza finanziaria enunciato nell'allegato 1, gli enti di cui al
comma 1 provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui
attivi e passivi verificando ai fini del rendiconto le ragioni del loroattivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro
mantenimento.
Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertatePossono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate
esigibili nell'esercizio di riferimento, ma non incassate.
Possono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnatePossono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate,
liquidate o liquidabili nel corso dell'esercizio, ma non pagate.
Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell'esercizioLe entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell esercizio
considerato, sono immediatamente reimputate all'esercizio in cui sono
esigibili. …………
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
96
g
Art. 3 comma 4 del D.Lvo 118/2011
LeLe variazionivariazioni agliagli stanziamentistanziamenti deldel fondofondo pluriennalepluriennale vincolatovincolato
e agli stanziamenti correlati, dell'esercizio in corso e dell'esercizio
precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese
riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della
giunta entro i termini previsti per l'approvazione del
rendiconto dell'esercizio precedente.
èll riaccertamento ordinario dei residui è effettuato anche nel corso
dell'esercizio provvisorio o della gestione provvisoria.
Al termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati
residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 97
residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate
Ad oggi il Governo sta ancora decidendo sullo spostamento dei termini
per l’approvazione del cd principio del “pareggio di bilancio”, introdotto
dalla legge 24 dicembre 2012, n.243.
Ad oggi la scadenza prevista per tutti i Comuni in merito
all’applicazione delle nuove regole è il 1° gennaio 2016.
Il 31 ottobre scade il termine per l’approvazione del DUP – Documento
Unico di Programmazione.
Il Capo IV della L. 243/2012 recita :
Equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali e concorso
dei medesimi enti alla sostenibilità del debito pubblico
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
101
dei medesimi enti alla sostenibilità del debito pubblico
Articolo 35 - (Regole di finanza pubblica per gli enti territoriali)g f p p g
IlIl commacomma 11 prevede l'abrogazione delle norme concernenti la disciplina del
patto di stabilità interno degli enti locali e quelle relative al conseguimento
del pareggio di bilancio da parte delle regioni così come disciplinato dalla
legge n. 190 del 2014.
R t i f i li d i ti d li ti l li l ti i l it iRestano, invece, fermi gli adempimenti degli enti locali relativi al monitoraggio
e alla certificazione del patto di stabilità interno 2015, nonché l’applicazione
delle sanzioni in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno relativo
all’anno 2015 o relativo agli anni precedentiall anno 2015 o relativo agli anni precedenti.
Sono fatti salvi gli effetti connessi all’applicazione negli anni 2014 e 2015 dei
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015
107patti orizzontali.
Il comma 2 stabilisce che le disposizioni di cui al presente articoloIl comma 2 stabilisce che le disposizioni di cui al presente articolo
costituiscono, per le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane e le
province autonome di Trento e di Bolzano, principi fondamentali di
coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzop g
comma, e 119, secondo comma, della Costituzione.
Il comma 3, per gli enti indicati al precedente comma 2, definisce il concorso al
contenimento dei saldi di finanza pubblica.
TaleTale concorsoconcorso consisteconsiste nelnel conseguireconseguire unun SALDOSALDO NONNON
NEGATIVO,NEGATIVO, inin terminitermini didi COMPETENZA,COMPETENZA, tratra lele ENTRATEENTRATE
FINALIFINALI ee lele SPESESPESE FINALIFINALI..
ODCEC - Viterbo - 13 - 14 Novembre 2015 108
Il comma 4 specifica cheIl comma 4 specifica che
ai fini delle determinazione del saldo non negativo si considerano i
titoli 1, 2, 3, 4 e 5 delle entrate dello schema di bilancio previsto dal
decreto legislativo n. 118 del 2011 e per le spese i titoli 1, 2 e 3 del
medesimo schema di bilancio125.
Limitatamente all’anno 2016, nelle entrate e nelle spese finali in termini
di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato di entratadi competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato di entrata
e di spesa al netto della quota rinveniente dal ricorso
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109all’indebitamento.
Il comma 5 prevede, a decorrere dall'anno 2016, un nuovo prospetto obbligatorio
da allegare al bilancio di previsione, contenente le previsioni di competenza
triennali rilevanti in sede di rendiconto ai fini della verifica del rispetto del
ld di i l 3 d li l 4saldo di cui al comma 3 come declinato al comma 4.
Nel prospetto NON SONO CONSIDERATI gli stanziamenti del fondo crediti
di dubbia esigibilità e dei fondi spese e rischi futuridi dubbia esigibilità e dei fondi spese e rischi futuri.
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Il comma 6 per l'anno 2016 esclude dal saldo non negativo di cui al comma 3Il comma 6, per l anno 2016, esclude dal saldo non negativo di cui al comma 3
le spese sostenute dagli enti locali per interventi di edilizia scolastica
effettuati a valere sull’avanzo di amministrazione e su risorse rivenienti dal
ricorso al debito.co so a deb to.
L'esclusione opera nel limite massimo di 500 milioni di euro.
A tal fine gli enti locali comunicano entro il termine perentorio del 1
marzo, alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Struttura di missione
per il coordinamento e l'impulso per gli interventi di edilizia scolastica, gli
spazi finanziari di cui necessitano per sostenere interventi di edilizia
scolastica nel rispetto del vincolo di cui ai commi 3 e 4.
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La mancata trasmissione della certificazione entro il termine perentoriop
del 31 marzo costituisce inadempimento all’obbligo del pareggio di
bilancio.
Nel caso in cui la certificazione sebbene in ritardo sia trasmessaNel caso in cui la certificazione, sebbene in ritardo, sia trasmessa
entro trenta giorni dal termine stabilito per l'approvazione del
rendiconto della gestione e attesti il conseguimento dell’obiettivo di
ld di i l 3 i li l l di i i i i i disaldo di cui al comma 3, si applicano le sole disposizioni in materia di
divieto di assunzione di personale di cui al comma 11, lettera e) del
presente articolo.
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Il comma 9 attribuisce all'organo di revisione economico-finanziariaIl comma 9 attribuisce all organo di revisione economico-finanziaria,
decorsi trenta giorni dal termine stabilito per l'approvazione del
rendiconto di gestione, in caso di mancata trasmissione da parte
d ll' l l d ll ifi i il i i li à di i idell'ente locale della certificazione, il compito, in qualità di commissario
ad acta, di assicurare l'assolvimento dell'adempimento e a trasmettere
la predetta certificazione entro i successivi trenta giorni.
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ELEMENTI POSITIVIELEMENTI POSITIVI
Quota di Rimborso dei Mutui = Titolo IV^ Spesa
Fondo Crediti dubbia Esigibilità = Titoli I^ Spesa
ELEMENTI NEGATIVIELEMENTI NEGATIVI
Spese Finanziate con Avanzo (eccezione Titolo IV^ Spesa)
Spese Finanziate con Fondo Pluriennale Vincolato Entrata da Mutui
Spese Finanziate da Nuovo Debito ESIGIBILE nell’Esercizio
Code Vecchio Patto da Restituire
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