La formazione continua e l’analisi dei Fabbisogni Formativi · Regione. Ringraziamo Enrica ......

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1 Presentiamo un contributo dell’iscritta Enrica Cantinotti, che nella sua veste professionale di Referente per l’Ufficio Formazione ASL 5 ‘’spezzino’’ ha certamente un punto di vista privilegiato, circa la situazione della formazione prodotta dai provider istituzionali,come sono le ASL e altre strutture accreditate, nella nostra Regione. Ringraziamo Enrica,che fornisce anche interessanti dati statistici regionali, e nell’augurare a Lei e ai colleghi buon lavoro (e dunque anche ‘’buona formazione’’, poiché come è noto l’aggiornamento è un pilastro portante della capacità e della conoscenza professionale ) indichiamo anche i contatti della collega: Enrica Cantinotti tel 0187533533 e–mail [email protected] -------------------------------------------------------------------------------- La MISSIONE della Formazione Creare valore nelle persone e quindi agire per educare coscienze, formare persone, offrire opportunità disegnando percorsi di sviluppo personale, comunicare salute e costruire reti nella comunità e per la comunità. Ogni attività professionale non soltanto può, ma deve essere intrapresa avendo in mente i valori paralleli che deve generare: etici, di integrità e di rispetto delle persone. La formazione continua e l’analisi dei Fabbisogni Formativi Il progetto ECM in Italia offre sicuramente molte opportunità e va valutato come un evento di grande cambiamento per il miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese. Sono rivoluzionarie sia le premesse (necessità di adeguare e mantenere nel tempo le proprie conoscenze), sia il modo con il quale è stata introdotta (gradualità) l’esperienza nel mondo della professione sanitaria.

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Presentiamo un contributo dell’iscritta Enrica Cantinotti, che nella sua veste professionale di Referente per l’Ufficio Formazione ASL 5 ‘’spezzino’’ ha certamente un punto di vista privilegiato, circa la situazione della formazione prodotta dai provider istituzionali,come sono le ASL e altre strutture accreditate, nella nostra Regione. Ringraziamo Enrica,che fornisce anche interessanti dati statistici regionali, e nell’augurare a Lei e ai colleghi buon lavoro (e dunque anche ‘’buona formazione’’, poiché come è noto l’aggiornamento è un pilastro portante della capacità e della conoscenza professionale ) indichiamo anche i contatti della collega: Enrica Cantinotti tel 0187533533 e–mail [email protected]

-------------------------------------------------------------------------------- La MISSIONE della Formazione

Creare valore nelle persone e quindi agire per educare coscienze,

formare persone, offrire opportunità disegnando percorsi di

sviluppo personale, comunicare salute e costruire reti nella

comunità e per la comunità.

Ogni attività professionale non soltanto può, ma deve essere

intrapresa avendo in mente i valori paralleli che deve generare:

etici, di integrità e di rispetto delle persone.

La formazione continua e l’analisi dei Fabbisogni Formativi

Il progetto ECM in Italia offre sicuramente molte opportunità e va

valutato come un evento di grande cambiamento per il

miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria nel nostro

Paese.

Sono rivoluzionarie sia le premesse (necessità di adeguare e

mantenere nel tempo le proprie conoscenze), sia il modo con il

quale è stata introdotta (gradualità) l’esperienza nel mondo della

professione sanitaria.

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Il progetto ECM rappresenta una sfida per i singoli professionisti

della salute, per gli organismi e le associazioni che li

rappresentano. Spetta ai singoli ed a questi organismi recepire

che si è aperta una nuova epoca nella quale le competenze, la

formazione e l’addestramento valgono sul campo più del titolo di

studio e che esiste una reale necessità di garantire ai

professionisti ed agli utenti il mantenimento delle competenze

tecnico-professionali come prerequisito per una buona qualità del

sistema sanitario.

Formazione Continua

All’interno di un programma di Governo clinico la formazione

continua gioca un ruolo strategico perché, come motore

propulsore di innovazione e cambiamento, promuove la

pianificazione, la realizzazione e la valutazione degli esiti di tutti gli

eventi formativi nell’assoluto rispetto – ed anzi nella valorizzazione

– delle iniziative personali per migliorare conoscenze teoriche e

pratiche.

Il modello di riferimento è quello del Continuing Personal

Development (CPD), ciclo di sviluppo continuo dove l’evento

formativo è il risultato di un bilanciamento tra bisogni formativi del

singolo o del gruppo e le linee strategiche in materia di sanità

pubblica della Regione/Azienda.

La formazione continua è rivolta;

- ai Professionisti della salute cui si assicura la libertà di scelta

nell’offerta formativa e la parità di accesso alla formazione,

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le reciprocità del riconoscimento dei crediti tra Regioni e, in

un prossimo futuro, in Europa.

- Ai Cittadini, ai quali si garantisce il diritto alla tutela della

salute, l’uniformità sul territorio nazionale dei LEA e

l’accreditamento delle strutture e dei professionisti.

- Alle Aziende Sanitarie delle quali vengono valorizzate le

potenzialità formative già in atto.

La formazione effettuata in Azienda USL 5 Spezzino nel 2007:

Iniziative di formazione attivate nell’anno 2007 (Totale edizioni 1.874)

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Tipologia delle iniziative

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Persone formate all’interno dell’azienda(Totale 37.043 persone)

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Totale crediti assegnati – Anno 2007(275.650 crediti assegnati dalle aziende ligure)

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Analisi dei Fabbisogni Formativi

L’analisi dei fabbisogni formativi è la componente essenziale

dell’ECM, è il primo anello del processo formativo, evidenzia le

“carenze” che un professionista deve colmare, adeguando

continuativamente, conoscenze, abilità e competenze attese. E’

alla base delle definizione di ogni obiettivo di formazione.

L’obiettivo formativo è la risposta al gap esistente tra abilità,

conoscenze e competenze possedute da un soggetto e quelle che

dovrebbe possedere per raggiungere standard di prestazioni

lavorative riconosciute ottimali da una organizzazione.

Fonti che concorrono all’analisi dei fabbisogni for mativi

- Osservatorio epidemiologico regionale

- Informazioni statistiche regionali

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- Aree di criticità individuate nelle commissioni di Risk

Management

- Osservatorio su farmaco e diagnostica

- Banche dati delle segnalazioni agli Ordini Professionali, alle

URP, ai TDM

- Le denunce alla Magistratura

Metodi di ricerca dei fabbisogni formativi

In ogni indagine i bisogni formativi vanno ricercati secondo tre

direttrici:

1. tecnico – professionale e questo è sempre il fulcro di

ogni indagine.

2. manageriale: il processo di aziendalizzazione delle

strutture sanitarie pubbliche richiede sempre di più a chi

detiene responsabilità direzionali, il saperle esercitare

secondo i principi di efficacia nel perseguimento dei

risultati e di efficienza nell’impiego delle risorse.

3. socio-sanitaria: i comportamenti e gli atteggiamenti degli

Operatori sanitari devono essere congruenti con gli

obiettivi più generali della programmazione sanitaria

nazionale, regionale e locale.

Tipologia dei Bisogni

- Bisogni avvertiti, quelli che i singoli dichiarano;

- Bisogni espressi, quelli che vengono evidenziati nella

pratica;

- Bisogni normativi, sono definiti dagli Esperti

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- Bisogni comparativi, quelli che emergono dal confronto tra

gruppi di professionisti.

- Bisogni di gruppo- espressione della media di bisogni di un

gruppo;

- Bisogni individuali

(E’ necessario mantenere un certo equilibrio fra attività formative

di gruppo e quelle del singolo).

Strumenti di ricerca

• Analisi delle differenze o chiare mancanze, rispetto a un livello

di capacità che è stato definito formalmente mediante

autoanalisi o valutazioni fatte da un gruppo esterno o una

descrizione ufficiale (ad esempio ad opera di una società

scientifica o professionale).

• analisi del ruolo professionale e mappatura delle

competenze;

• Autovalutazione (diari, revisioni periodiche sull’attività svolta);

• Valutazione fatta dai Colleghi;

• Osservazione dell’attività in condizioni formalmente

controllate;

• Revisione periodica di ogni documentazione;

• Questionari;

• Esame di avvenimenti di importanza critica.

Caratteristica degli strumenti di ricerca

Gli strumenti di ricerca dei fabbisogni formativi devono essere:

flessibili, facilmente gestibili, fornire dati in tempo reale e sostenuti

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da un sistema informatico dove le informazioni siano esatte,

aggiornate, tempestive, selettive e certificate.

Problemi emergenti: • Elevato costo per aziende e personale in termini economici

ed organizzativi

• Necessità di realizzare una valutazione dei bisogni formativi

efficace e omogenea sul territorio regionale

• Carenze nella valutazione della ricaduta della formazione

sull’attività svolta dagli operatori coinvolti

Finalità e Proposte per il triennio 2008-2010:

• Definizione linee guida e tavolo permanente

• Individuazione di referenti aziendali della formazione interfaccia dei servizi formazione

• Creazione di banche dati condivise su i temi che si

ritengono maggiormente importanti e per i quali sono disponibili le informazioni

• Obbligo di esplicitazione dei metodi e degli strumenti

adottati, tra quelli elencati, per l’analisi dei bisogni formativi per 1/3 dei corsi proposti il primo anno (ad esclusione di quelli obbligatori), i 2/3 il secondo anno, la totalità il terzo anno.

• Sperimentazione della valutazione della ricaduta della

formazione sull’attività lavorativa per almeno un corso per azienda nel 2008.

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• Attivazione e/o implementazione di corsi di formazione interaziendali

CONCLUSIONI

Un intervento di formazione è efficace quando provoca

cambiamenti nel contesto organizzativo in cui si svolge ed il

risultato del cambiamento è il miglioramento della qualità del

servizio erogato.

Un progetto obiettivo che coniughi il fabbisogno formativo alle

attività di pianificazione, programmazione e controllo di gestione

regionali e/o aziendali, introduce nei contenuti specifici della

formazione il messaggio di una organizzazione orientata ai

processi più che alle funzioni.

All’interno di questo progetto il professionista della salute si sente

protagonista di un ciclo di sviluppo continuo il cui scopo ultimo è

quello di fornire al cittadino un servizio sanitario di qualità.

Personalmente mi piacerebbe molto orientarmi all'analisi del ruolo

professionale, ma sono consapevole che ciò richiede un progetto

molto più ampio, che non può essere né avviato né gestito solo

dal settore formazione di un'azienda.

E' evidente che l'obiettivo è di tendere al miglioramento rispetto a

quanto finora fatto, ma occorre che la formazione sia vista

dall'organizzazione come un servizio per raggiungere gli obiettivi

aziendali.

Enrica Cantinotti, La Spezia

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