LA FOLLA: DAGLI OSAN NA PA55A AL SrA CROC|FISSO T · seguire Gesù Cristo lungo il suo cammino....

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Gaù ùttu i, Gtudlamtu. tutldtutn dlt afoua, w dare conpinanto atta fllapa$ionq mort e risurfezione. LA FOLLA: DAGLI "OSAN NA" PA55A AL "SrA CROC|FISSO" T oDIERNA celcbrazione apre la sertimana santa e ci pG I-,lne dindnzi al mifl€ro detiac(oglicnza di ccsu. Dovlrm- mo chiederci perché le siesse pe$one che osaùìano il I'i- glio di Davide pochi giorni dopo 10 abbandona.no e lo tradi- scono? Pelché i progetti omicidi si trasfolmano in realià? Le risposte potrebbem esser€ ifiùrmerevoli, ii Sigorc Gesùl e i ffistiani sono persone scomode (I Lethtra). Dobbiamo essere lealisti, a volte perceplamo eome se Dio ci abbandonasse. Ci chiediùno dove sia ia ricompensa per iutto bene che faceiamo. ln questa seitimanà, più che fare domande al Signore, potremmo decidere di fargli compagnia, Saprcmo rinunciaÉ per una settimana alle no- stIe rivendicazioni !,erso Dio per starc aceanto a lui? L'ini, ziaiiva divina di scendere in mezzo alle sue creature arrebbe meritato ben dilersa ricompensa che solitudine, pàssione e molte (llrst rrrd). Cristo non si aspettam con- dolr,eri rhé ìo libèrassero. ma compagnia e.ompassionF. Entriamo con cuore di Mada santissima nel mistero pa, squale che ci rivela lo smisulaio amore di Dio per l'trlllani- tì\ (Vangelo). ft Giancàdo Tinello, orx. a Domenica delle Palmè: Passione del Si- gnorc - La seftinana santa, che oggi inizia, ce- Iebra il mistero della morte e risurrezione di Ci- sto. Oggi peò la lituryia pone l'accento sulla passione. cofie la prossirfia domonica sulla ri- surrezione. La celebrazione della Messa della Passione è preceduta dalla processione delle Palme: è Gesit slesso che prcsenlà gia la sua moie in uo clina tionlale di vihoria. La nostra pattecipazione a questa liturgia ci impegna a seguire Gesù Cristo lungo il suo cammino. - Oggi si celebra la Giornata dei Giovani a livello diooesano. PROCISSIONE DELtt PALME ANTItoNA - Osanna al Figlio di Davide. Be. nedetlo colui che viene nel nome del Si- gnore: è il Re d'lsraele. Osanna nell'allo dei cieli. (Ml2Ì,S) C - La grazia del Signore nostro Gésùr Cristo, iamore diDio Padrè é la comunione dello Spiri- to Santo sia con tuttr vor. A - E con il tuo spirito, ll sacerctote ivolge al popolo una breve esonazione pet ilustrare il signilicato del ita: C - Fratèlli carissimi, quesia assemblea liturgica èpreludio alla Pasqua delSignore. alla quare ci stramo preparando con la penrtenza è con le ope- re di carità {in dalliniz.o della Quaresima. Gesu enka rn Gerusalemme per dare compimento al mislerodèlla sua morte è risunezione. Accomoa- griamo con fede e devozione tl nostro Salvalòre nelsuo inoresso nella città santa, e chiediamo la graz ia diséauido fino allacrocè, peressere oad+ cipi della sua risurezione. PIEGHIAMo- Dio onnipotentè ed etemo, benedi- ci + questi ramidi ulivo, e concedia noituoifedeli, che accompagniamo esuftanti ilCrislo, noslro Be e Signore, d, giungere con luialla Gerusalemme delcielo. Egli vive e regna nei secoli dei secsli. A - Amen. VANGEI.O Il lesto evaneetico nevoca I inarcsso tnonfale dt Gesu a Geìùsalemme, dove fa folld lo acclama come Messia e Pedentorc. Gesu cnhrisce il si- qnihcato della sua rcgalità: Egli è un re "mite e ùmile di cuore , che c|à ld vild pet la sua gente, r,Y. OalVangelo sècondo Luca (19,28-40) I A - cloria a te, o Signore ln quel tempo. icesu camminava davanri a tutti salendo verso Gerusalemme. .,Ouando lu DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE - 27

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Gaù ùttu i, Gtudlamtu. tutldtutndlt afoua, w dare conpinanto attafllapa$ionq mort e risurfezione.

LA FOLLA: DAGLI "OSAN NA"PA55A AL "SrA CROC|FISSO"T oDIERNA celcbrazione apre la sertimana santa e ci pGI-,lne dindnzi al mifl€ro detiac(oglicnza di ccsu. Dovlrm-mo chiederci perché le siesse pe$one che osaùìano il I'i-glio di Davide pochi giorni dopo 10 abbandona.no e lo tradi-scono? Pelché i progetti omicidi si trasfolmano in realià?Le risposte potrebbem esser€ ifiùrmerevoli, ii Sigorc Gesùle i ffistiani sono persone scomode (I Lethtra).

Dobbiamo essere lealisti, a volte perceplamo eome seDio ci abbandonasse. Ci chiediùno dove sia ia ricompensaper iutto iì bene che faceiamo. ln questa seitimanà, piùche fare domande al Signore, potremmo decidere di farglicompagnia, Saprcmo rinunciaÉ per una settimana alle no-stIe rivendicazioni !,erso Dio per starc aceanto a lui? L'ini,ziaiiva divina di scendere in mezzo alle sue creaturearrebbe meritato ben dilersa ricompensa che solitudine,pàssione e molte (llrst rrrd). Cristo non si aspettam con-dolr,eri rhé ìo libèrassero. ma compagnia e.ompassionF.Entriamo con iì cuore di Mada santissima nel mistero pa,squale che ci rivela lo smisulaio amore di Dio per l'trlllani-tì\ (Vangelo). ft Giancàdo Tinello, orx.

a Domenica delle Palmè: Passione del Si-gnorc - La seftinana santa, che oggi inizia, ce-Iebra il mistero della morte e risurrezione di Ci-sto. Oggi peò la lituryia pone l'accento sullapassione. cofie la prossirfia domonica sulla ri-surrezione. La celebrazione della Messa dellaPassione è preceduta dalla processione dellePalme: è Gesit slesso che prcsenlà gia la suamoie in uo clina tionlale di vihoria. La nostrapattecipazione a questa liturgia ci impegna aseguire Gesù Cristo lungo il suo cammino. -Oggi si celebra la Giornata dei Giovani a livellodiooesano.

PROCISSIONE DELtt PALME

ANTItoNA - Osanna al Figlio di Davide. Be.nedetlo colui che viene nel nome del Si-gnore: è il Re d'lsraele. Osanna nell'allodei cieli. (Ml2Ì,S)C - La grazia del Signore nostro Gésùr Cristo,iamore diDio Padrè é la comunione dello Spiri-to Santo sia con tuttr vor.

A - E con il tuo spirito,ll sacerctote ivolge al popolo una breve esonazionepet ilustrare il signilicato del ita:C - Fratèlli carissimi, quesia assemblea liturgica

èpreludio alla Pasqua delSignore. alla quare cistramo preparando con la penrtenza è con le ope-re di carità {in dalliniz.o della Quaresima. Gesuenka rn Gerusalemme per dare compimento almislerodèlla sua morte è risunezione. Accomoa-griamo con fede e devozione tl nostro Salvalòrenelsuo inoresso nella città santa, e chiediamo lagraz ia diséauido fino allacrocè, peressere oad+cipi della sua risurezione.

PIEGHIAMo- Dio onnipotentè ed etemo, benedi-ci + questi ramidi ulivo, e concedia noituoifedeli,che accompagniamo esuftanti ilCrislo, noslro Bee Signore, d, giungere con luialla Gerusalemmedelcielo. Egli vive e regna nei secoli dei secsli.

A - Amen.

VANGEI.O

Il lesto evaneetico nevoca I inarcsso tnonfale dtGesu a Geìùsalemme, dove fa folld lo acclamacome Messia e Pedentorc. Gesu cnhrisce il si-qnihcato della sua rcgalità: Egli è un re "mite eùmile di cuore , che c|à ld vild pet la sua gente,

r,Y. OalVangelo sècondo Luca (19,28-40)I A - cloria a te, o Signoreln quel tempo. icesu camminava davanri a

tutti salendo verso Gerusalemme. .,Ouando lu

DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE - 27

vicino a Bètfage e a Betània, presso il montedetlo degli Ulivi, inviò due discépoli dicéndo:r"Andate nel villaqqio di f.ohte: entrando, troverete un puledro l€galo, sulquale non è maisali-to nessuno. Slegalelo e conducetelo qui.3,E sèqualcuno vi domanda: "Perché lo slegate? , ri-sponderète cosìì "ll Signore ne ha bisogno""."Gli inùalì andarono e trovarono c,ome aveva lo-ro deno. ùMeniré slegavano il puledro, i proprie-tad dissero loro: "Perché slegate il puledro?".lEssirisposero: -llSignore ne ha bisogno".

ÈLo condussero allora da Gesu; e Oettati i lero mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.sl\renlre egliavanzava, dendevano i loro man-telli sulla strada. 37Era ormai vicino alla discesadelmonte degliUlivi, quando tutta la folla deidi-sc€poli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio agran voce per tutti i prodigi che avevano vedu-to, $dicendo:

"Benedetto coluiche viene, ilre,nel nome del Signore. Pac6 in cielo e gloria nelpiìr alto deicielil". @Alcuni farisei tra la folla glidissero: "Àraesko, rimprovera i tuoi discepoli".aMa eglirispose: "lovidicrche, se queslibce-ranno, grideranno Ie pietre».

Per date l'awio alla processione, il celebrante o un al-trc ninistro. può larc un'esonazione con queste parc-

C - lmiliamo, fratellicarissimi, Iè lolte di Gerusa-lemme, che acclamavano Gesù, Re e Signore,e awEmocl rn pace_

Durante la océssione si eseguono cadi a(knj.

Al,lTlfoNA I- Lefolledegli Ebrei, portando ra-mi d'ulivo, andavano incontro al Siqnore eacclamavano a grar voc€i Osanna nell?llodei cieli.QueÉta antitona si puo, eventualtuènté, alte.nerccon le strofe dél Salmo 23/24:

Oel Signore è la terra e quanto contiene, /I'universo e i suoi abitanti.,/ E lui che l hafondata sui mari /e sui fiumi I'ha slabilila.Chì salirà ll montè del Signore? / Chi staÈ nelsuo luogo santo?

Chi ha mani innocenti è cuore puro, / chinon pronunzia menzogna, /chi non giura adanno del suo prossimo.Egli otterrà benedizione dal Signore, / giusti-zia da Dio sua salvezza. / Ecco la generazio-ne che lo cerca, / che cerca il tuo volto, Dio diGiacobbe.Sollevate. porte, i vostri frontali, / alzaievi,porte anlichè, /èd entri il rè della gloria.Chiè questo re dèlla gloria? / llSignore forte epotenté, / il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porle, i voski frontali, / alzatevi,poÉe antiche, /ed entri il re della gloria.Chi è questo re délla gloda? / ll Signorè deglièsercitiè il rè della gloria.

ANTIIoNA ll - Le folle degli Ebrèi lungo laslrada stendevano i mantelli, e acclama-vano a gran voce: Osanna al Figlio di Da-vide. Benedetto colui che viene nel nomed€l Signore.Ouesta aftitona si può, eventualmente, altefiare conIe sttole del Salno 46/47:

Applaudite, popoli tutti, / acclamate Diocon voci di gioia; / perché terribile è il Signo-re, l'Altissimo,/re grande su tutta la tera.Egli ci ha assoggettati i popoli, / ha messo le na-zioni sotto i nostri piedi. / La nostra eredità hascelto per noi, / vanto di Giacobbè suo predilelto.

Ascendo Dio t.a le acclamazioni, / ll Signo-re al auono di tromba.Cantate innia Dio, cantate inni;/cantate inniatnostro re, cantate inni; / perché Dio è ré di tuttala terra, / cantate ìnnicon afte.Dio regna sui popoli, / Dlo siede sul suo tÌo-no sanlo.I capi dei popoli si sono raccolli / con il popolodélDiodiAbramo, / pérché diDio sono ipoten-tidella tera: / egliè I'Altissimo.

INNO A CRISTO RE

Glo a a te, lode in etemo, / C sto re, salvalore, /come irancjuili un tempo dissero ìn @ro: Osanna-Tutti - Gloria a te, lodè in eteano, Cristo Ìe,salvatore. come l ranciulli un tempo dl*seroin coto: Osanna.Tu sei il re d lsraèle, di Davide l'ìnclita prolè, /che. in nome delSignorè. ré bènedetto vieni R

Tutti gli angeli in coro li lodano nell alto dei cièli, /lodan te sulla tera uominiècose insieme. B

Tutto il popolo ebreo roca\rd a te inconko lè palme,/ or @n preghiere e voti, canti eleviamo a te. B

A te che andavi a moÉe levavano il canto di lo-de, / ora te nostro re, tutti cantiamo in coro. BTi furono accetti, tu accetla le nostre preghiere, /re buono, re clemenle, cui ogni bene piace. RMentre la prccessione ontm in chiesa, si canta il se-guente tesponsorio, o un altro canlo adalto:

R!SPoNSoRIo - Mentre il Crisio ènlrava nel.la città santa,la folla degliEbrei, preannun-ziando Ia risurezione del Signore dèlla vi-ta, agitav, rami di palma e acclamava:Osanna nell'alto dei cieli.Quando lu annunziato chè Gesù veniva a

A-Lodeats,oCristo.

2A SETNMANA SANTA

Gèrusalemme, il popolo uscì per andargliinconlro; agilava Émi di palma e acclama-va: Osanna nell'alto dei cieli.Se ha avuto luogo la prccessione delle Palne, laMessa ha inizio ctala coletta-

ITIESSA 0EILA PASSt0ltE

ANTI'ONA D'II{GRfSSO in piedi

Sei giorni prima della aolenne celebra-zione della Pasqua, quando il Signoreentrò in Gerusalemme, gli andarono in-contro i lanciulli: poÉavano in mano ra-mi di palma, e acclamavano a qran vo-ce: Osanna nell'alto dei cieli: Gloria a teche vieni. pieno di bonlà e di misericor-dia.Sollevate, porte, i vostri frontali, alzate-vl, poÉe antiche, ed entri il re della glo-ria. Chi è questo re della gloria? llSigho-re degli eserciti è il re della gloria. Osan-na nell'alto dei cielir Gloria a te che vie-ni, pieno di bontà e di mlsericordia.Celebrante - Nel nome del Padre e del Figlioe dello Spirito Santo. Assemblea - Amen.C - ll Signore. che guida inoslri cuorinell'amore e nella pazienza di Cristo. siacon tutti voi. A - E con il tuo spiriio.

AITO PENITÈI.IZIAtE

C - Fratellie sorelle, nella morte e risurrezio-ne di Cristo è racchiuso tutlo il significatodella noska vita. Disponiamoci ad accoglie-re questo mistero di salvezza invocando ilperdono dei peccati. (ùevè pausa di sitenzio)-

C - Signore, che nell'umiltà rìveli latua potenzarègale. abbi pietà di noi. A - Signorè, pietà.C - Cristo, checon la tua mortè in croce illuminiil mistero deldolore, abbi pieta di noi.

A - Crislo, pietà.C - Signore, che con Ia tua glorjosa risurrezio-ne cidoni la speranza della vita che non muo-re, abbi piètà dinoi. A - Signorè, pielà.C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi.perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vitaetéma.

C0LIETTA - Dio onnipotenle ed eterno, chehai dalo come modello agli uomini il Cri-sto tuo Figlio. nostro Salvatore. tatto uo-mo e umiliato fino alla morte di croce, fa'che abbiamo sempre presente ilgrande in-segnamento d€lla sua passione, per parle-cipare alla gloria delìa risurrezione. Egli èDio e vive...

OOMENICA DELLE PALME

Won ho softrdtto la faccia aoli insulli e aoli sDu-ti, saoendo di non r'stareaefuso". Ge-sù è "ilSeruò del Signore", che si olfte vittima volonta-ia per tutti i suoi fate i.

Dal libro del proleta lsaìa (50,4-7)

'll Signore Dio mi ha dato una lingua dadiscepolo, perché io sappia indirizzare unaparola allo sliduciato. sogni maltina fa atten-to il mio orecchio perché io ascolti come i di-scepoli. ll Signore Dio mi ha aperto l'orec-chio e io non ho opposto resistenza. non misonotirato indietro. 6Ho presentato il mio dor-so aiflagellatori, le mie guance a coloro chemi strappavano la barba; non ho solkatlo lafaccia agli insulti e agli spuli. ?ll Signorè Diomi assiste, per questo non reslo sve.gogna-to, perquesto rendo la mia faccia dura comèpietra, sapendo di non restare coniuso.

PRIMA TETTURÀ

Porolo di Dio

seduti

A- Rendlamo srazie a Dlo.

perché mi hai abbandonato?

ffiDio mi - o, Dio mi - o, per -

SAIMo RiSPoNSoR|A|.E (Sol 21,&9.I7-20 23-24)ll salmo 21 è una luce che illumina il buio de anostra vita. e ùna medbina spiituale che guari-sce ogni nostd leita è soffetenza. Por questocantiamo (o diciamo):

E Dlo mio, Dio mio,

ché mi hai ab.ban-do- na-to?

Si fanno betfe di mé quelli che mivedono, / stor-cono le labbra, scuotono il capo: / "Si dvolga alSignore;luilo libed, / lo porti in salvo, se daweroloamal". R

Un branco di cani mi ckconda, / mi accer-chìa una banda dì malfattori; / hanno scava-to le mie manie i miei piedi. / Posso contaretulte le mie ossa. BSidividono le miè veslì, /sulla mia tunica getta-nolasone. / l\4a tu, Signorc, non slare lontano,/ mia lorza, vienipresto in mio aiulo. EAnnuncerò il tuo nome ai mieilralelli, /ti loderòin mezzo allassemblea. / Lodate il Signore, voisuoi fedeli, / gli dia Oloria tutta la discendenzadi Giacobbe, / lo tema tulta la discendenza

&A - Amen. d'lsraele.

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CANTo AL VANGEIo (Frt2 8 s) ln pledi

SECONDA I.ETTURA

ll Cisto risorto rcca ancora isegnidella pass,c-ne e delld mone, ma è omai tashaùBto nellalucedella clivnilà, quella luce chesferd ecltssè-ta sulla croce, quando aveva'Évuotato" se stes-so della sua gloria divina.Dalla lettera di san Paolo apostoloai Filippési (2,6.1 1)

ocristo Gesir, pur essendo nella condizionedi Dio. non ritèn4e un pnvilegio lessere comeDo. ma svuoto se slesso assumendo una con-dlzione di servo.sdiventando simrle agli uomini.Dallaspetlo riconosciuto comè uomo. umiliòse stesso facendosi obbèdiente fino alla mortee a una mode di croce. 'Per questo Dio lo esal-to e gli dono il nome che e al d. sopra di ogninome. 'operché nel nome di Gesù ogni ginoc-chio si pièghi neicieli. sulla terra e sotto rerra."e ogni lingua proclami: (Gesir Cristo è Siqno-rel", a gloria di Dio Padre.Parola di Dio. A ' Bèndiaho sraziea Oio.

Fate queslo in fiefi1oria di me

C iePoi prese il pane, rese grazie, lo spèzzò e lodiede loro dicendo: + "Questo è ilmio corpo,che è daio per voi; late quèsto ìn memoria dime". C rE, dopo aver cenato, fece lo stesso conilcalice dicendo: + "Quèstocalice è la nuova al-leanza nelrrìo sangue. che è versato per voi ..

Guèt a oueltlamo oat guate I F gho dett uora

''.I\ra ecco, la mano dr coluiche mitradisce econ me, sulla tavola.2ll Figlio dell'uomo se neva, secondo quanlo è slabilito, ma guai aquell'uomo dalquale egli viene tradilol". C "Al-lora essi comìnciarono a domandarsil'un l'allrochi di loro avrebbe fatto queslo.la sto in mezzo a voi come colui che seNe,.E nacque tra loro anche una discussione: chidi loro fosse da considerare più grande. sEglidissè: + "lre delle nazionile govemano, e colo-ro che hanno poterè su di esse sono chiamalibenefattori. ,6voi però non tate così; ma chilravoi è più grande diventi come il piùl giovane, echigovernacome coluicne selvé. ,lnlatti chi èpiir grande. cnt sta a tavota o chi serve? Non eforse colLri che sta a tavola? Eppure io sro inmezzo a voi come colui che serve. ,8voi sieleouelli che avele perseveralo con me nelle mieprove àe io preparo per voi un regno. come ilPadre mio Iha preparatoper me. operche man.giale e bèvlate alla mia mensa net mto aeqnoE siederete in trono a grudcare le dodici rribirdilsraele.Tu, una volta convertito, coolerma i tuai fratelli3rSimone, Simone, ecco: Satana vi ha cercatiper vagliarvìcomè il granoì 3,ma io ho pregatoper te, perché la tua fede non venga meno. Ètu, una volta convertito, confèrma ituoifraìe!li". C sE Pielro gli dissé: D "Signore, con te so'no pronto ad andare anche in priqione e allamortè". c gcli rispose: + "Pietro, io ti dico: og-gi il galio non cantèrà p ma che lu, per lre vol'te, abbia negato diconoscerml".Deve compiersi in me questa parala

C ..Poi disse loro: + "Quando vi ho mandatosenza borsa, né sacca, né sandalì, vi è iorsemancato qualcosa?-. C Risposero: D -Nutla".C "Ed egii soqqtunse: + "N4a ora, chi ha unaborsa la prenda, e così chi ha una sacca; chinon ha spada. venda il manlello e ne corrpriuna. "Perché io vi drco: deve compiersi in mequesla parola della Scrittura: "E fu annoveratolra gliempi . lnlatlitutro quello che mt riguardavolge al suo comprmento". C $Ed ess, dissero:D "Signore, ecco qui due spade». C l\ra eglidisse: + "Bastal".

P, Lode e onore a te, Signore Gesù!Per noiCrisio siè iatto obbediente fino alla morie e a una morte di croce. Per questo Dio loesallò e gli donò iJ nome che è al di sopra diogntnome.

B Lode e onorè a te, Signorè Gèsùl

VANGTTO

Caratteislica clell evangelista Luca è I atmo-sleQ di penlimènlo. dt convercione e di petdonoche circonda la passiane e morte diGe-sìl. Viè anche Ia presenza diSatana, iltenla-tore, contrc ilquale Gesù lotta. Non mancanoesortazioni che o entano it lottore a imilazio-ne di Gésù Ctisto(lndicazioniper la lettura dialogata. Lè sigle indicanoi+=Gesir C - Cronisla: D - Discepoli è amici: [ -FollaiA = Altri p6rsonaggi).

PASSIONE DI NOSTBO SIGNORE GESÙcRtsTo sEcoNDo LUca (22,14 - 23,56)A - Gloria ate, o Signorè!(Forna brcveLv.a 23,1-49: ln quel tempo, Iufta I'as-senblea si alzò, condusserc Gesù da Pilato-..)

C *Quando ven.é I'ora, [Gèsù] prese posto atavola e gli apostoli con lui, r5e disse loro: +

"Ho tanio desiderato mangiare questa Pa-squa con voì, prima della mia passione, ,,per-

ché io vi dico: non la mangerò più, iinché essanon sicompia nel regno di Dìo". C ,E, ricevutoun calice, rese grazie e dissè:+ "Préndètelo efatelo passare ka voi, 'sperché io vi dico: daquesto momento non bearò piùr del frufto dellavite, iinché non verrà iì régno di Dìo".

30 SETTIMANA SANTA

Enttalo nella lotta, pregava piÌt intensarnente

C susci è andò. come al solilo. al monte degliUlivi: anche discèpoli lo sequirono. 4Giunto s-Jlluogo, disse loro:+ "Pregate. pernon enrrare rntentazione". C 41Poi si allontanò da loro circa untro oi sasso. cadde in ginocchio è pregava dLcendo:+ ."Padre, sevuo,,4lonlana da meoue-sto calicè!Turtaùa non sÉ tatta ra mla, mala tuavolonta". C ÉGlt aDparve allora un angelo dalcjelo per confortarlo. .Entrato nella lotta, prega-va piir iniensamente, e rl suo sudore divèntò co-me gocce dt sangue che cadono a lerra. 4Poi,rialzalosi dalla preghiera, anoo dai discepoli e lilrovò che domÌvano per la trìstézza. 46E disse lo-ror + "Perctìé dormite? Alzatevi e pregale, pernon enlrale ìn tèntazione»-Giuda, con un bacio lu lradisci il Figlio dell'uano?C'L,lenlre ancora egli parlava. ecco giungereuna folla; coluiche sichiamava Gtuda. uno deiDodci. li precedeva e siawcinò a Gesu per oa-ciarlo.'scesir qlidisse: + "Giuda, con un baciolu tradisci il Fiqlio dell'uomo?». C !,Allo.a queliche erano con lui, vedenoo oo ch6 stava perac-cade,e. dissero: D "Signore. dobbiamo colpirecon la spada?". C {E uno di loro colpi i, servodel sommo sacerdote e g[ stacco lorecchio de-sko.5 Ma Gesu intervenne diceodot + "Lascia-tè! Basta così!". C E, toccandogli l'orccchio, loguarì. tPoi Gesat disse a cotoro che erano venu-ticont.o dilui, capidei sacerdoii, capidelle quar-die dèllempio e anziani: + "Comesefossiun Ia-dro siete venuticon spade ebasloni. sognigioFno ero con voineltempioe non avete maimès-so le manisu dime;maquestaè l'ora vostra è ilpotere delletenébre".Uscita luoti, Pietro, pianse afiatamenteC sDopo averlo catturato, lo condussero via elo lecero entrare nella casa del sommo sacer-dote. Pietro lo seguiva da loniano. sAvevanoacceso un fuoco in mezzo a! cortile è si eranoseduli attorno; anche Pietro sedetìe in mezzoa loro. -Una qiovane sérva lo vide seoulo vici-no al fuoco e, quatdandolo attentamente, ots-se:A "Anche questieracon rui". C '_Ma éqline-go dicendo: D "O donna, non lo conoscò'". C$Poco dopo un alùo !o vide e disse: A "Anchetu sei uno dr rorol^. C N,4a Pietro rrspose: D "Ouomo, non lo sonol.,. C sPassala crrca un'ora,un alko insisleva: A "ln vèrita, anche questiera con lui: infattiè Galileo". C mMa Pietro dis-se: D «O uomo. non so quel,o che dtci... C E inquellistante, mentre ancora oarlava. un oallocanto.6'Al'ora il Srgnore si vortò e fiss-o losguardo su Pieuo, e Pielro siricordo della paro-la che it Signore qli aveva oetto: "Pima òhe ilgallo canti oggr mr rinnegnerai rre volte... .E.uscrlo ruoi, pranse amaramenle.

DOMENICA DELLE PALME

Fa' il profeta! Chiè ehe ti ha colpito?dE intanlo qli uomini che avevano in custodiaGesu lo deridevano e Io picchiavano. ùgl; oen,davano gli occhie gli dicevano:A -Fa'it profe.talChiè che tina colpito?-. C -E rìotte atlre co-se dicevano contro dilui. insultandolo.Lo conclussero davanti al lotÒ sinedria6"Appena lu giorno. si riunì it consiglio dèglian-zranr del popolo. con i caoi dei sacerdoti e gtiscrioi; lo condussero davant, al loro srneorio eglidisseroi A '"Setu seiilCristo, di o a noi,,. CFìispose loro: + "Anche se ve lo oico, non rì'credèrete; sse vi inlèrogo, non mi rispondere,te. €'NIa d ora in poi il Figlio deh'uomo siederàalla destra dèha potenza oi Dlo. . C tAltora tutldissero: A "Tu dunque sei il Figlio di Dio?,. CEd egli rispose loro: + . Voi slessi ditè che io tosono". C E quellidissero:A "Che b,sogno ab-bramo ancora di tèstimonianza? Labbiamo udi-to noistessidalla sua bocca".Non trovo in quesl'uomo alcun molivo di condaana

lDa qui inizia la toma brcyé: ln queltempo, tuttal'assemblea sialzò, condussero cesùi da Pitato...)

C 4Jlutta l'assèmblea si alzò; lo condusseroda Pilato,e cominciarono ad accusarlo: A "Ab-biamo trovalo costui che mefleva ln aqitazioneilnoslro oopoio. impeoiva dipagare triduria Ce-sare e affermava diessere Cristo re". C 'Pilaroallora lo interrogo: A "Sèi tu rl re dei Giudei?-.C Ed ègli rispose: + "Tu lo dici". C ,Pitato dissear capi dei sacerdoli e alla{olla:A "Non ùovo inquest'uomo alcun moìivo dicondanna". C 5Ma

essi insistevano dicendo: A "Costui solleva ilpopolo, insegnando per tufia la Giudea, dopoaver cominciato dalla Galilea, frno a oui,. C'Udilo ciò, Pilalo domandò se ouelluoino eraGalileo 'e. saputo che stava sotto ,aulorita diErode.lo rinviòa Erode. che in quei§6rnis'tro,vava anch'egli a Gerusalemme.Erode can i suai soldati insulta cesa)lveoendo Gesu, Erode si ralleqro molto. Damolto rempo infatti desiderava vederlo, peraverne sèntiio parlare, e sperava di vedèrequalche miracolo iafto da lui. rlo inrérrooo. ta.cendogli rnohe domande. ma egli non qlilispo-se nulla. 'oErano presenu anche tcapideisacer-dotie glisc bi, e insistevano nell'accusa4o. 'A-lora anche Erooe. con i suoi soldati, lo insultò,sifècebefièdilui, gl;miseaodossounasplendi-da vesle e lo rimandò a Pilato. .ln quel oiornoErode e Pilato diventarono arnicika ioro;-primainfani lra loro vi era stata inimicizàPìlala abbandona cesu alta tara valantàlsPilato, riuniti i capi deisacerdoti, te autorità e

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il popolo, disse ìoro: A r'"1\4i avete portatoquestuomo come agitatore del popolo. Ecco,io l'ho esaminato davantiavoi, ma non hoÙo-vato in quest'uomo nessuna delle colpe di cuiloaccusate; 'e nèanche Eode: infattice iha ri-mandato. Ecco, eglì non ha latto nulla chemeriti la morté.r6Perciò, dopo averlo punito,lo rimetterò in libertà". ["]. C "Ma essi si mi-sero a gridare tutti ìnsiemeì t "Togìi di mez-zo costui! Rimettici in libertà Barabba!". C

'Questi era stato messo in prigione per unarivolta, scoppiata in città, e per omicidio.'Pi-lato parlò loro di nuovo, perché voléva rimet-tere in libertà Gesù. "Ma essi urlavano: t"Crocifiggilo! Crociliggilo!". C "Ed egli, perla terza volla, disse loro: A .l\4a che male hafatto costui? Non ho trovato in lui nulla chemeriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimet-terò ìn libortà". C,3Essi però insistevano agran voce. chiedendo che venisse crocifis-so, e le loro grida crescevano. aPilato alloradecìse che la loro richiosta venisse eseguita.'sRimisé in libefà colui che era stato messoin prigione per rivolta eomicidio. é che essi ri-chiedevano, e consegnò Gesù al loro volére.Figlie diGetusalemme. non piangete su di me,61\renke lo conducèvano via, fermarono uncerto Simone diCirene. che tornavadaicam-pi, e gli misero addosso la croce, da portaredietro a Gesù.,?Lo seguiva una grande molti-tudine di popo,o é di donne, che si batteva-no iì pelto e facevano lamenli su di lui. àl\4a

Gesù, voltandosiverso di loro, disse: + "Fi-glie dì Gérusalemme, non piangete su dime, ma piangete su voi stesse e suivostrifi-gli. sEcco, verranno giorni nei quali si dirà:"Beate le sterili, i grembi che non hanno ge-nerato e iseniche non hanno allattato". *Al-lora cominceranno a dire ai monti: "Cadetesu di noi!", e alle colline: 'Copritecil". 31Per-

ché, se si tratta così il legno verde, ché av-verra del legno sécco?". C 3,lnsieme con luivenivano condotti a morte anchè altri due,che erano malfailori.Padre, perdona loro perché non sanna quello

oouando giunsero sul luogo chiamato Cranio. vicrocìfissero luie i malfattori, uno a deslra e l'altroa sinistra. scesù dìcevai + "Padre,

pedona lo-ro perché non sanno quello che fanno". C Poì,dividendo le sue vesti, le lirarono a sorte.

Castuiè il rc dei Giudei6llpopolo stava a vedere; i capi invece lo dè-r:devano dicendo: A "Ha salvato altril Salvise stesso, se è lui il Crislo di Dio, l'elètto". C

sAnche i soldati lo deridevano, gli si accosta-vano pèr porgergli dell'aceto e dicevano: A3?"Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso".C *Sopra di lui c'èra anche una scritta: «Co-stui è il rè dei Giudei".Opgicon me sarainel paradiso@Uno dei malfattori appesi alla croce lo insulta-va: A «Non sei lu il Cristo? Salva le stesso enoil". C 4ol'aitro invece lo rimproverava dicen-do: A "Non hai alcun timore di Dio, tu che seicondannato alla stessa pena? ",Noi. giusla-mente. perché riceviamo quello che abbiamomeritato per le noske azioni; egli invece nonha fatto nulla dimale". C "E disse: A "Gesir, ri-còrdati di me quando entreraineltuo regno". C{Glirispose: + "ln verilà iolidicoì oggìcon mesarai nel paradiso".

Padre, nelletue maniconsegno il mio spirilo

C'Era già verso mézzogiomo e sifece buio sututta la terra lino alle lre del pomerioqio, perchéil sole si era eclissalo. ,.ll velo del tempio sisquarciò a metà.4cesù, gridando a gran voce,disse: + "Padre, neìlétue maniconsegno ilmiospirito". C Detlo questo, spirò.(Qui 6i genuflette e si la una brcve pausa)

C'ryisto ciòchè era accaduto, ilcenturione da-va gloria a Dio dicendo: A "Veramentequest'uomo era giusto". C "Così pure tutta lafolla che éra venuta a vedere questo spettaco-lo, ripènsando a quanlo era accaduto, se netornava battendosi il pe o. .dTufli i suoi cono-scenti, e le donne che lo avevano sequito findaila Galiléa, stavano da lontano a guardareiutto questo. lFlne loma brevel

Giuseppe pone il cotpo di Gesi) in un sepolcroscavato nèlla roccia*Ed ecco, viera un uomo dìnome Giuseppe,mèmb.o del sinedrio, buono e giusto. "Eglinon aveva adedto alla decisione e all'opera-to deglialtri. eEra diArimatèa, una città dellaGìudea, e aspeftava il regno di Dio. Egli sipresento a Pilato e chiese il corpo di Gesùr.

"Lo depose dalla croce, lo awolse con unlen2uolo e lo mise in un sepolcro scavato nel-la roccia, nelquale nessuno era stato ahcorasepolto. eEra il giorno della Parascève e giàsplendevano le luci del sabato.*Le donne che erano venute con Gesù dallaGalilea seguivano Giuseppe; esse ossèrua'rono ilsepolcro e come era stato posto ilcor-po di Gesù, $poitornarono indièko e prepa-rarono aromie oli profumati. llgiorno disaba-to osservarono il dposo come era prescriito.

A - Lode a lè, o Cri§to.

SETTIMANA SANTA

CnEDo lN UN S0L0 Dlo. padre onnipotente,creatore dèl cielo e dellaterra. dituhe leco-se visibili e lnvisibili. Credo in un soto Siono-re. Gèsu Crsto, uniqonito Fiqlio di Dio. ;atodalPadreprima dituttiisecoli: Dio da Dio, Lu-ce da Luce, Dio vero da Dio vero, qenera-lo, non creato, della stessa sostanzaiel pa-drè; per mezzo di lui tutte le cose sono statecreale. Per nol uomini e per la nostra sal.vezza discose dal cièlo,lsi china il capol eper opera dello Spirito Santo si è incarnaionel seno della Vergine Maria e si è faflo uo-mo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pi-lato, morì efu sepolto. llterzo giorno è risu-scitato, secondo le Scrilture, è salito al cie-lo, siede alla destra del Padre. E di nuovov6rrà, nella gloria, pergiudicare ivivie imoFli, e il suo regno non avra fine. Credo nèlloSpiJilo Sarrto, che è Signore e dà la vita, èprocede dal Padre e dal Figlio. Con it Pa-dre 6 il Figlio è adorato e glorilicato, e ha paFlato pèr mezzo dei profeti. Credo la Chiesa,una, sarta, cattolica e apostolica. Profes-so un solo ballesimo per il perdono dei pec-cati. Aspetto la risurrezione dei mofti € lavita del mondo che verra. Amen.

PROTESSIOI,IE DI FEDE

PREGHIERA DEITEDETI

in piedi

C - Fratelli e sorelle, codortatìdalla testimonian-za di Cristo, innalziamo con fiducia Ie nostre pre-ghiere per il bene dell'umaniÈ.Preghiamo insieme e diciamo:Assemblea - Ascoltaci, o Signore.1. Per la santa Chiesa di Dio, testimonodellamore di Cristo. perché possa indirizzareparole di speranza alle persone sfiduciale, pre-ghiamo:2. Per i giovaniche ricordano la loro qiomatadìocesana, perché da Cristo abbianoÌuce ab-bondante per le scelto del,a loro vita, pre-ahiamo.3. Pergliammalatie gli oppressi a causa det-la malattia, perché facciano esperiènza dellacompaonia e della Dresenza deiloro cari. de-gli amjci e dellé persone di buona volontà,préghiamo:4. Per noiqui riuniti attorno allallare. perchéil pane eucaristico sia il cibo che ci sòstienenel noslro cammino con il Sianore e accanloagli uomini e alle donne deT nostro tempo.pregnramo:

I ntenz ion ì della camu n ità loca le.

C - O Padre, che sempré hai accomoaonato ipassideltuoFiglionel suopellegdnadgiòtèrre-

DOMENICA DELLE PALME

sto noslro Signore. A - Amen.

SUtI,I OIFERTE in piedi

C - Dio onnipotente, la passione del luo unicoFiglio affretti il giorno del tuo perdono; non lomeritiamo perle noslre opere, ma l'ottenoadal-la tua misericordia questo unico mirabibaacriri-cio. Per Cristo nostro Signore. A - Amen.

PRETAZIO

C - IISignore sia con voi.A - E con il tuo spirito.C - ln alto inostricuori.A - Sono rivolti al Signore.C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.A-Ècosabuonaegiusta.È veramenle cosa buona e giusta, noslro dove-re e tontè dt satvezza, rendere orazie semore ein ogniluogoate, Sionore, Padie santo. Dib on-fipotentè ed eteho, per Cristo nostro Sionore,Egtr. che era senza peccato, accenò la oàssio-ne per noi peccatori e. conseqnandosi à un in-giusta condanna, portò il peso-det nostri Decca-fi. Con la sua mortè lavò lè nostrecolpe d con iasua nsurrezrone ci acouistò la salvezza E noicon lutti gli angeli d€lcièto innalziamo a te il no-slro canlo e proclamiamo insieme la tua lode:Tutti- Santo, Santo, Santo it Signore...

ANIIfONA AI.TA COMUNIONE (Mt26,42)

no, aiuta anche noi tuoì fedeli ad aftrontare tedifticoltà che derivano dalla testìmonianzadellessere tuoi figli in questo mondo. per Cri-

«Padre, se questo calice non può passa-re senza che io lo beva, sialatta la lua vo.lonià»,

Pausa di ingraziarnehto alh santa Comunione.

D0P0 tA GoMUN|oNE - O padre. che cihaisa-ziati con i tuoi safiti doni, e con la morte deltuoFiglio cifai sperarè nei beni in cuicrediamo, la'che per la sua risurrezione possiamo giungerealla mèta della noska speranza. Per Cristo no-stro Signore. A-Amen.PROPOSTE PEB I CANTI: da Bépertorio Na-zionale. Cantiper la Liturgla, Cei/E[eDiCi 2009.lnizio: Aèaiilu.tlni 1227); Osanna al Fiqllo diDavld (105-106). Sa/rno resp.: ata lt caito delsalmo responsoiale (ElleDici 201 1 )i Ritomello:A te, Signore, lnnalzo I'anima mia (41). pro-cession1 ollertoriale: Quando venn'e là suaora (1201. Cofiunione: Tu, nella notte tri€le(139): Volto dell'uomo r141). Congédo:Vergt-nè del silenzio (61).

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[email protected] ENTRARENELLA SETTIMANA SANTA

f \ cclpbrzz;one dpl insresso di Cesu in Cerusdlenùnel)Ntl^Dtrnz

"a dtllg Palri? intraduce nela s€trina

na santa ch€ ci fa dvi€re gli elenii della passione, mofte

Ld,lpda Monedi p Mpr.olpdl la Chiesa ricoda l'Lnzm.ne di Beiania, Iannuncio dèlnadimenm di Giuda p dci rinnegamento di Pieho, la pì€parazione della cena pa§qua1e.

II Oiouedi Sonla ruÈine rclle càtì€dÉli si t€lebrÀ lanessa c smale in cui il ve$olo circondato dai sacerdoti.dài diaconì e da una folta raptresentarìza deila comunjÈùocesam, coma.ra ìl $isma e benedice gli oli dei mhcu'meniedegllinfermieisa{erdoti dmomno gli iÌnpe-gni assuÌti n€ll'old,narione.

Nele ore .rra.li si celebra la m eae tu C.44Lo Dom; n\CerM déI Si$ore, Ve]I.ulia del hiùo Fsquale del Signorcmorto, sepolio e ùsuscitato. Si legge iÌ Vangelo di Giolan-

Iabomtnio di Yeberia,CM tlcl Giù@ 1999.

ni. dove Gesìì lala i liedi deì

di.scel»\ che esldme simbGlicament€ ìa sua ùia di s€r!i-zio e di dono. AI quale ségue

la ln)fl,nda dzi piedti coru)ù-ia dal celebrante. La parte.i'pazione all'Eucaxistja richiede l'esGeùa di far propdoI'ati€ggiaÌnento di servizio diGèeir sino a.l dono dela ta.A1 termine ìlEucarisba vienepot a aldlhÙe de\a r€po-

iiàr??, in vista della comu-nione dell'indomani. Dinanziad e"aqo i fedeli neìla rctte sGstano in adorazion€ leNom.

Il Yclwdt sento si ce\e-bra la Passlone del SiSno're con una gratde Liin4radelÌa Parola, I Adorazionedella Croce e la Comunio-

Il Sab&to santo si fa.memoria delÌa sepoliura edbcesa nel regno dei mor

é

p

ti nell'attesa dellà dsurrezione, che vien€ ceÌebratanellà solenne veglia lasquale, madre di iutte le lrgliep nella do'nenica d i risu llpzione. ll niduo pa.quÀìc -

splende àì centro dell'anno liturgico e ha in ess0 1a

.enlraùta .he hà lÀ domenica neìla s€ttimma.

zJ rcNrrè o,73rs6ra Fào,7i.a6r2,.ccP,o72ù26.Ò€. .Peb:r. rùb.n eibei@€,1(mhi

Lùcd cantor ls 42,1-ii 5al 2bi Cv l2,I-lli Msrledì san-to: Is 4S.l-6i Sal 70i C! ll.2l 3i.3b 38i Mmoled sant{:k 60,49a.i Saì 68. MI 26,14.25.

XXXI Giornàrà Dioeffanà dei Gioreni

"BEATI I MISERICORDIOSI,perché troveranno misericordia,"

t A eiornata dei G,orar; viene ceìebrata inIJosni diocesi il 20 marzo 2016. con un occhio

voÌto alla Gmg mondiaìe che si svolgerà a Cra-covia, in Polonia, dal 2t al 31 luglio, alla presen-za di Papa llancesco. La Giornata della gioven-tù, nelle intenzioni degli organizzatori, dere esse-re un itinerario, nel quale vi è un tempo di prepa-razione,liappuntamento tanto atleso e il ritomo.

La Gmg è, iùfatti, un cammino che non si con-.lude mai, perché alla sesuela di Crislo e di Ma

a sua Madre, impaliamo a vivere da frètelli e fi'gli dello stesso Padre. Arche I'iconà biblica scel-tà rispecchia il popoìo in eammino alla ricercadel vero Volto di Cristo.

NFI fèbbraio 2014 Papa Franceqco d\e!? deri-so i teni delÌe edizioni della Giornata mondialedella gioventù, definendo l'itinerario spidtuaiedi prepalazione in tre ànni, priÌùa deìl'incontrodi Cracovia.

Per la Gmg del 2016 ìl rema s.eho e: "Beati imiseÌicordiosi, perché [roveranno misericordia»(Mt 5,7). Per la Omg diocesana del 2014 erÀ:

"Beati i pove in spirito, perché di essi è il rc'gno dei cieli» (Mt 5,3), per queììà del 2015 era:«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio, (Mt5,8). Tufii rrar dall" BeaLirudinie!.tngeì'che.

GIORNATA MONPIALEDÉT,I,A GIOVNIIII] 20I6

Il Logo è composto di tre cololi: il blu, il rcsso eil gia,ìÌo, che si riieriscono al tema scelto per l'in-contro: «B€ati i misericordiosi, perclté hovera.rìnomisericordja». I segno $aico della GMG Craeovia2016 è rappresentato dalla lorma della PoloniÀ

con una croceinscritta in essa

che rappre§entaGesù Gisto, cen-

rro dell'incon-tro. I raggi dellaDivina Miseri'cordia scatuiscono dalla clo-

Gillc,:

ce, con gli stessi colori e lorme del dipinto «Ge$ì

conido in Te,, realizzato slr ichiesta dello stesso

Gesìi Cristo a santa Faustiìa l(orvalskz. Cracovia èsegnata rcÌla fofna della Polonia con un cerchio,che rappresenta anche i giovad,

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