LA FILIERA DELLA LANA IN TOSCANA: UN'OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO

Convegno Agritettura – 26 Maggio 2016

Accademia dei Georgofili

Marco Benvenuti

1

LO SCENARIO: LA FILIERA DELLA LANA

Produzione di lana sucida in Toscana: 4° produttore nazionale, con circa, 500.000 capi

dopo Sardegna, Sicilia, Lazio Circa 85% da pecore di razza sarda 65-70% export soprattutto verso India e Cina Forte frammentazione degli allevamenti : circa

4500 aziende con media di 120 capi/azienda circa 500 t/anno circa 450.000 metri di

stoffa/anno (150.000 capi di abbigliamento finiti)

Industria laniera in Italia (2014):

2100 aziende (prevalentemente

Toscana, Piemonte, Veneto)

circa 5,8 mld di euro di fatturato

nel 2014, in aumento del 2,6% sul

2013 (grazie alla domanda estera)

Esportazioni pari a circa il 65% del

fatturato, mercato interno in calo

Consumo di lana a livello mondiale rispetto alle altre fibre = 3% (solo un secolo fa era circa il 20%) Italia: circa 7 mln di ovini circa 9.000 t/anno di lana sucida Europa: circa 100 mln di ovini 150.000 t/anno lana sucida Mondo: circa 2.100.000 t/anno di lana sucida

2

LO SCENARIO: LE PROBLEMATICHE

La lana viene spesso smaltita in modo “non appropriato” producendo inquinamento dell’aria e delle falde.

La lana sucida è considerata rifiuto speciale (Commission Regulation (EU) N. 142/2011, Implementing Regulation (EC) N. 1069/2009 ) con onerosi costi di smaltimento (2-3 €/capo)

Prezzo di acquisto della lana sucida troppo basso (0-0,50 €/kg) per coprire anche il solo costo della tosa da parte degli allevatori (1,50-2,00 €/capo)

3

Usare la lana come combustibile non è efficace poiché la lana è autoestinguente (LOI > 21%) e, in ogni caso, la combustione è inquinante a causa dell’elevato contenuto di zolfo (3-4% in peso).

Il trasporto della lana sucida è soggetto alle restrizioni indicate dal Commission Regulation (EU) No 142/2011 per i materiali di Classe 3.

LA LANA ITALIANA: UN VALORE ECONOMICO…

In Italia è stato stimato un fatturato potenziale per il prodotto lana italiana di circa 450 milioni di euro/anno. In Toscana il fatturato proveniente dal commercio della sola lana sarda sarebbe di circa 27 milioni di euro/anno. (Pagliarino et al., 2016)

In Toscana circa 500 t/anno lana sucida circa 450.000 metri di stoffa/anno (ad es. 150.000 capi di abbigliamento finiti)

LANA MERINOS: 7-10 €/kg (lavata) LANA SARDA: 0,60-1 €/kg (lavata)

4

LA FILIERA TESSILE-MODA: UNA STRUTTURA COMPLESSA…

(fonte R.S Ricerche e Servizi Srl) 5

PRODUZIONE ABBIGLIAMENTO

(esempio)

PRODUZIONE FILATO

PRODUZIONE LANA

TOSATURA

CERNITA

CARDATURA

PETTINATURA

FILATURA

ALTRI TRATTAMENTI

TESSITURA

CONFEZIONAMENTO

VENDITA

LA FILIERA DELLA LANA: LE FASI DI LAVORAZIONE

LAVAGGIO

TINTURA

6

Disponibilità di materia prima a km zero Disponibilità di competenze e capacità

manifatturiere Capacità di sviluppo di tecnologie

completamente italiane Possibilità di coprire tutte le fasi della filiera di

produzione Riconoscimento internazionale della qualità

italiana (per quanto ancora??)

LA FILIERA DELLA LANA: PUNTI DI FORZA

7

Scarso coordinamento tra produttori di materia prima, industria di lavorazione e brand

Mancanza di infrastrutture per prima lavorazione (raccolta e cernita) per piccole produzioni

Perdita di tecnologia per lavorazione di fibre “meno raffinate” (“non esistono più i macchinari di una volta….”)

Normative complesse e poco “flessibili” Consumatore ancora poco attento alla qualità e

sostenibilità del prodotto

LA FILIERA DELLA LANA: PUNTI DI DEBOLEZZA

8

PERCHÉ RIORGANIZZARE LA FILIERA DELLA LANA?

Grazie all’ottimizzazione e alla riorganizzazione della filiera produttiva sarà possibile: Ridurre i costi di produzione industriale Ridurre i costi per la logistica Sviluppare microeconomie locali Ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti

9

Rivalutare la produzione Made in Italy e recuperare la fiducia del consumatore

Recuperare e valorizzare delle tradizioni locali

RECUPERO DEL VALORE DEL PRODOTTO AUTOCTONO

• nuove forme di economia locale applicabili anche in contesti economicamente depressi

• coniugare cultura tradizionale e innovazione • rafforzare e promuovere il legame tra il

prodotto e il territorio di produzione e trasformazione

• valorizzare la materia prima “autoctona”

• recuperare le competenze locali • individuare nuove soluzioni

tecnologiche e recuperare le vecchie • impostare nuovi modelli organizzativi

10

COSA POSSIAMO FARE???

Incentivare la collaborazione tra tutti i livelli della filiera prodotto finale più appetibile per il mercato

Incentivare la diffusione dell’informazione e la formazione a tutti i livelli sviluppo di cultura

Aumentare la spinta mediatica da parte dei grandi brand creare tendenza Semplificare gli adempimenti e le normative favorire il

coinvolgimento delle aziende nella definizione delle prassi Garantire il controllo e la tracciabilità dei processi

garantire e certificare la qualità, l’origine e la sostenibilità del prodotto

11

TRASFERIRE CONOSCENZA, CREARE CULTURA

Il miglioramento della qualità del prodotto lana deve partire dal trasferimento di know-how tecnico per lo sviluppo di competenze soprattutto nelle fasi iniziali della filiera.

12

MODA E ACCESSORI…

13

ARREDAMENTO E COMPLEMENTI D’ARREDO

14

EDILIZIA E ARCHITETTURA

Gli isolanti in lana di pecora, con la loro capacità termoregolatrice ed igroscopica, inseriti all'interno delle pareti, contribuiscono efficacemente ad attenuare le escursioni termiche ed a garantire un buon comfort nell'abitazione. Hanno inoltre un’ottima capacità fonoassorbente.

15

AGRICOLTURA E FLOROVIVAISMO

16

TELI PACCIAMANTI

DISCHI PACCIAMANTI

VASETTI PER FLOROVIVAISMO

PROGETTO GREEN-WOLF

17

Metodo per l’idrolisi delle lane sucide e di quelle provenienti da scarti di lavorazione tessile, per l’ottenimento di fertilizzanti da applicare in agricoltura.

PROGETTO GREEN-WOLF

18

Il trattamento controllato con acqua surriscaldata converte la cheratina di lana (la proteina che compone la lana) in composti più semplici e permette di produrre fertilizzanti con rilascio di nutrienti con diversa velocità. Inoltre, le lane di scarto contengono elementi come carbonio, azoto e altri nutrienti, che giocano un ruolo essenziale nella nutrizione delle piante.

Inoltre, la lana idrolizzata assorbe e trattiene l’umidità molto efficacemente: applicata ai suoli può ridurre la perdita di contaminanti come pesticidi, e può aiutare a trattenere l’acqua.

L’acqua surriscaldata idrolizza anche i grassi della lana e inattiva i residui di pesticidi.

“…. il principio della sostenibilità può svilupparsi solo se ben radicato nelle nuove generazioni e non può che nascere dalla consapevolezza della propria storia e della propria cultura, passando anche attraverso la memoria dei lavori più tradizionali e antichi.

Come si può infatti pensare ad un futuro sostenibile senza sviluppare nelle nuove generazioni la consapevolezza del proprio passato e delle proprie tradizioni? “

(Prof. G. Maracchi)

19

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!

20