La Donna nella Repubblica Nascente Dal 1947 ai Giorni Nostri.

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La Donna nella La Donna nella Repubblica NascenteRepubblica Nascente

Dal 1947 ai Giorni Nostri

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Il periodo fascista

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• Durante il periodo fascista la donna venne spinta ancor più, per quanto possibile, entro le mura domestiche, secondo lo slogan: "la maternità sta alla donna come la guerra sta all’uomo“. Le donne prolifiche venivano insignite di apposite medaglie e aiuti economici.

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• Per quanto riguarda il lavoro, i salari delle donne vennero fissati per legge alla metà di quelli corrispondenti degli uomini. Fu vietato alle donne di insegnare lettere e filosofia nei licei e alcune materie negli istituti tecnici e nelle scuole medie; inoltre fu vietato loro di essere presidi di istituti, mentre le tasse scolastiche delle studentesse vennero raddoppiate.

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Nel pubblico impiego le assunzioni di donne furono fortemente limitate, fu vietata loro

la carriera e tutta una serie di posizioni prestigiose . Il fascismo tendeva a ridicolizzare le donne lavoratrici.

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Il nuovo Codice Penale aggiunse inoltre l’art. 587 che prevedeva la riduzione di un terzo della pena per chiunque uccidesse la moglie, la figlia o la sorella per difendere l’onore suo o della famiglia (il cosiddetto "delitto d’onore").

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Le partigiane furono tutt’altro che poche.

Quelle aderenti alla Resistenza furono: 75.000 appartenenti ai Gruppi di Difesa, 35.000 partigiane, 4563 tra arrestate torturate e condannate, 623 fucilate e cadute, 2750 deportate, 512 Commissarie di guerra, 15 decorate con Medaglia d’Oro. Le donne rappresentarono circa il 20% dei partigiani.

Le Donne nella Resistenza

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Donne e Partigiani

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Il 1 febbraio del 1945, su proposta di Togliatti e De Gasperi venne infine concesso il voto alle donne. La Costituzione garantiva l’uguaglianza formale fra i due sessi, ma di fatto restavano in vigore tutte le discriminazioni legali vigenti durante il periodo precedente.

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Il voto per queste Il voto per queste donne era come donne era come riprendere a vivere, a riprendere a vivere, a riconoscersi, a riconoscersi, a ricostruire la propria ricostruire la propria esistenza. esistenza.

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Il 2 giugno 1946 nasce la Repubblica ItalianaIl 2 giugno 1946 nasce la Repubblica Italiana, , anche grazie al voto delle donne. anche grazie al voto delle donne.

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Nel 1959 uscì il libro di Gabriella Parca Le italiane si confessano suscitando un vero scandalo. Per la prima volta donne di ogni strato sociale confessavano i rapporti con l’altro sesso, i ricatti subiti, le prevaricazioni, ma anche i diffusi pregiudizi. Scrisse Zavattini nella prefazione al libro: "L’Italia è ancora un grande harem".

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Nel 1951 viene nominata la prima donna in un governo (la democristiana Angela Cingolani, sottosegretaria all’Industria e al Commercio).

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Nel 1958 viene approvata la legge Merlin, che abolisce lo sfruttamento statale della prostituzione e la minorazione dei diritti delle prostitute.

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Nel 1959 nasce il Corpo di polizia femminile, con compiti sulle donne e i minori. Nel 1961 sono aperte alle donne la carriera nel corpo diplomatico e in magistratura.

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Alla fine degli anni ‘60, sulla spinta anche degli avvenimenti europei e mondiali, nascono anche in Italia gruppi femministi.

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All’inizio del 1970 nasce il Movimento di liberazione della donna (MDL). Si propone di informare sui mezzi anticoncezionali anche nelle scuole e ottenere la loro distribuzione gratuita, liberalizzare e legalizzare l’aborto, eliminare nelle scuole i programmi differenziati fra i sessi, creazione di asili-nido. I mezzi per raggiungere tali obiettivi sono anche le azioni di disobbedienza civile.

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Nel 1974 parte la prima raccolta di firme per un referendum che mirava alla legalizzazione dell’aborto, ma non vengono raggiunte le 500.0000 firme necessarie. Nella primavera del 1975 (anche grazie all’appoggio de "L’Espresso") vengono raccolte oltre 800.000 firme su un nuovo referendum abrogativo sull’aborto. Prima che i cittadini venissero chiamati a votare il referendum, il Parlamento approva nel 1977 una legge sulla legalizzazione dell’aborto.

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Frattanto nel 1970 era stato concesso il divorzio; nel 1975 era stato infine riformato il diritto di famiglia, garantendo la parità legale fra i coniugi e la possibilità della comunione dei beni.

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All’inizio del nuovo secolo è caduto anche l’ultimo baluardo di esclusione delle donne in ambito statale, quello militare.

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Donne importanti nella storia della Donne importanti nella storia della Repubblica ItalianaRepubblica Italiana

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Leonilde IottiLeonilde Iotti

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Leonilde Iotti nacque a Leonilde Iotti nacque a Reggio Emilia il 10-04-Reggio Emilia il 10-04-1920. Fu iscritta dal 1920. Fu iscritta dal padre all’ università padre all’ università cattolica di cattolica di Milano,infatti essa cita Milano,infatti essa cita sempre la frase:”E sempre la frase:”E meglio stare con i meglio stare con i preti,che con i fascisti”. preti,che con i fascisti”. Nel 1934 rimase Nel 1934 rimase orfana di padre,ma orfana di padre,ma nonostante questo nonostante questo riuscì a proseguire gli riuscì a proseguire gli studi poiché la madre studi poiché la madre iniziò a lavorare.iniziò a lavorare.

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Con l’inizio della seconda guerra Con l’inizio della seconda guerra mondiale LEONILDE si iscrisse al P.C.I. mondiale LEONILDE si iscrisse al P.C.I. Nel 1943 si segnalò come porta-ordine Nel 1943 si segnalò come porta-ordine per la resistenza alle truppe nazi- per la resistenza alle truppe nazi- fasciste.Dopo solo vent’anni di età,in fasciste.Dopo solo vent’anni di età,in seguito al suo impegno da seguito al suo impegno da partigiana,divenne responsabile dei partigiana,divenne responsabile dei “Gruppi di Difesa della Donna. I gruppi “Gruppi di Difesa della Donna. I gruppi di difesa della donna si estesero su tutto di difesa della donna si estesero su tutto il territorio italiano. Tali gruppi operativi il territorio italiano. Tali gruppi operativi femminili si segnalarono attraverso la femminili si segnalarono attraverso la raccolta di indumenti,medicinali ed raccolta di indumenti,medicinali ed alimenti per i partigiani. Leonilde Iotti è alimenti per i partigiani. Leonilde Iotti è chiamata “l’eroina della resistenza”.chiamata “l’eroina della resistenza”.

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Dopo il referendum del 2 giugno 1946 Dopo il referendum del 2 giugno 1946 (dove le donne votarono per la prima (dove le donne votarono per la prima volta) le donne furono considerate volta) le donne furono considerate cittadine a pieno titolo e Nilde Iotti fu cittadine a pieno titolo e Nilde Iotti fu mandata in Parlamento. Dopo mandata in Parlamento. Dopo l’incontro di Leonilde con Palmiro l’incontro di Leonilde con Palmiro Togliatti ( capo carismatico del P.C.I.) Togliatti ( capo carismatico del P.C.I.) iniziò una relazione sentimentale. Nilde iniziò una relazione sentimentale. Nilde entrò a far parte anche della entrò a far parte anche della “Commissione dei 75 “ dove vi fu “Commissione dei 75 “ dove vi fu assegnato il compito di redigere la assegnato il compito di redigere la bozza della Costituzione bozza della Costituzione Repubblicana,da sottoporre al voto Repubblicana,da sottoporre al voto dell’intera Assemblea. Il ruolo svolto,a dell’intera Assemblea. Il ruolo svolto,a favore dei diritti delle donne e per le favore dei diritti delle donne e per le famiglie segnò profondamente famiglie segnò profondamente l’impegno che Nilde profuse nella sua l’impegno che Nilde profuse nella sua attività parlamentari.attività parlamentari.

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Nilde si è battuta per la posizione di Nilde si è battuta per la posizione di subordinazione ed inferiorità della subordinazione ed inferiorità della donna. Ha combattuto per l’uguaglianza donna. Ha combattuto per l’uguaglianza giuridica tra uomo e donna. Questi ultimi giuridica tra uomo e donna. Questi ultimi hanno eguali in vari diritti i doveri nei hanno eguali in vari diritti i doveri nei confronti dei figli. Ricordiamo che il confronti dei figli. Ricordiamo che il codice penale entrato in vigore nel 1942 codice penale entrato in vigore nel 1942 concepiva le donne come “beni” sui quali concepiva le donne come “beni” sui quali il padre prima, ed il marito il padre prima, ed il marito poi,esercitavano assoluta autorità. Nilde poi,esercitavano assoluta autorità. Nilde fu promotrice della legge sul diritto di fu promotrice della legge sul diritto di famiglia, della battaglia sul referendum famiglia, della battaglia sul referendum per il divorzio e sulla legge sull’ aborto. per il divorzio e sulla legge sull’ aborto.

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Dal 1979 al 1992 Nilde ricopri la Dal 1979 al 1992 Nilde ricopri la carica di presidente della carica di presidente della Camera. Nel 1997 venne eletta Camera. Nel 1997 venne eletta VicePresidente del Consiglio d’ VicePresidente del Consiglio d’ Europa. Con quello stile di fatto Europa. Con quello stile di fatto di rigore e di eleganza, che tanto di rigore e di eleganza, che tanto colpì Togliatti .Il 4 Dicembre colpì Togliatti .Il 4 Dicembre 1999 la “Signora della 1999 la “Signora della Repubblica”esce di scena in Repubblica”esce di scena in punta di piedi. punta di piedi.

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Le donne nel SenatoLe donne nel Senato 1983-19871983-1987

40-40-4949

50-50-5959

6060--6969

70 e 70 e oltreoltre

totaletotale Età Età mediamedia

UominiUomini 6464 177177 7070 2929 340340 56,8156,81

DonneDonne 55 77 33 11 1616 55,3155,31

TotaleTotale 6969 184184 7373 3030 356356 56,7556,75

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1996-20011996-2001

40-4940-49 50-5950-59 60-6960-69 70 e 70 e oltreoltre

totaletotale Età Età mediamedia

UominiUomini 9696 140140 5252 2424 312312 55,1855,18

DonneDonne 1010 1313 33 00 2626 52,1952,19

TotaleTotale 106106 153153 5555 2424 338338 54,9554,95

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28 aprile 28 aprile 20062006

40-4940-49 50-5950-59 60-6960-69 70 e 70 e oltreoltre

totaletotale Età Età mediamedia

UominiUomini 5555 127127 7474 3232 288288 57,8657,86

DonneDonne 1313 1717 1212 33 4545 55,8255,82

TotaleTotale 6868 144144 8686 3535 333333 57,5857,58

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In conclusione In conclusione possiamo affermare possiamo affermare che, oggi le donne che, oggi le donne hanno raggiunto, hanno raggiunto, nei confronti degli nei confronti degli uomini, una parità uomini, una parità sociale e giuridica sociale e giuridica divenendo cittadine divenendo cittadine europee, moderne e europee, moderne e laiche. laiche.

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