LA DONAZIONE DI ORGANI DA VIVENTE - Ministero Salutetrapianto da donatore vivente. 3. La valutazione...
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22/25 MAGGIO 2018, ZanHotel, Bentivoglio
LA DONAZIONE DI ORGANI DA VIVENTE
Pamela Fiaschetti CNTO
OBIETTIVI
La donazione di Rene da Vivente in Italia
Pro e contro
Norme, volumi e risultati
Strategie per incrementare i tx di rene da
vivente
Il trapianto di fegato da donatore vivente
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LA STORIA DEI TRAPIANTI INIZIA CON UN TRAPIANTO DA VIVENTE
Boston, 23 dicembre 1954
Primo trapianto di rene tra
gemelli monozigoti
The Brigham Transplant Team
J. E. Murray J. P. Merrill J. H. Harrison
Ricevente Donatore
PERCORSO INFORMATIVO
PERCORSO INFORMATIVO
SCELTA Trattamento Sostitutivo
Trapianto
Dialisi
Don vivente
Don deceduto
Emodialisi
Peritoneale
Pre-emptive
PAZIENTE CON IRC AVANZATA
Il trapianto di rene riduce del 50-70% il rischio di morte rispetto
alla dialisi!
questo vantaggio
è maggiore con il trapianto da donatore vivente
si conferma nel ricevente anziano (>65 anni)
si conferma con reni marginali
La persistenza in lista di attesa aumenta il rischio di morte!
(+45% per ogni anno di attesa)
Trapianto di rene vs dialisi
SOPRAVVIVENZA DEL PAZIENTE
Studio francese, periodo: Gennaio 2002- Dicembre 2009
pazienti incidenti con ESRD: n= 21.079
entrati in lista trapianto: n=3.852
trapiantati di rene: n= 2.146
Scopo: mortalità nei tre gruppi rispetto alla popolazione generale
Bouaoun L et al . Nephron Clin Pract 2013; 124: 99-105
Rischio di morte in lista di attesa: +45% per anno!
Rischio Cardio-Cerebro-Vascolare nei pazienti sottoposti a
trapianto di rene da donatore vivente
Riduzione tempi di attesa
Minore esposizione allo stato uremico
Ridotte complicanze dei trattamenti sostitutivi (HD/PD)
Tardiva epoca degli eventi cardiovascolari
MIGLIORE OUTCOME
PERCHE' TRAPIANTARE UN RENE DA DONATORE VIVENTE
Trapianto vs. Dialisi
• maggior sopravvivenza
• migliore riabilitazione
• migliore qualità della vita
• minori costi
10
Sopravvivenza – Organo/Paziente
Sopravvivenza organo: 95.9 % (sopravvivenza 1 anno)
Sopravvivenza paziente : 98.7 % (sopravvivenza 1 anno)
Sistema Informativo Trapianti
PRO E CONTRO ALLA DONAZIONE DI RENE DA VIVENTE
Pro:
• Aumento autostima
• Check up sanitario completo
• Controlli sanitari periodici
• (Migliore qualità di vita della famiglia)
Contro
• Morbilità post chirurgica
• Riduzione della riserva funzionale renale
• Maggiore probabilità di malattia renale cronica
Rischio di insufficienza renale nel corso della vita dopo donazione:
– ex-donatori: 90 su 10.000
– popolazione generale: 326 su 10.000
– Se però si considerano solo soggetti “ipersani” il rischio di insufficienza renale nel corso della vita è di 14/10.000
Clin J Am Soc Nephrol 10: 1670–1677, 2015
PRO E CONTRO ALLA DONAZIONE DI RENE DA VIVENTE
MORTALITÀ
• Nefrectomia al di fuori della donazione 260 /10.000
• Colecistectomia Laparoscopica 18/10.000
• Liposuzione 3–20/10.000
• Parto con taglio cesareo 3–10 /10.000
• Donazione di rene per trapianto 3/10.000
• Parto per vie naturali 1/10.000
Clin J Am Soc Nephrol 10: 1670–1677, 2015
Come garantire la sicurezza ? • Selezione severa
• Studio approfondito e meticoloso del donatore
• Approvazione solo in presenza di condizioni pressocchè
perfette
• Consolidata esperienza di ottima prognosi per il
donatore
• Vincolo etico al rispetto delle regole
− Età inferiore a 18 anni. − Incapacità di esprimere il proprio consenso alla donazione − Evidenza di coercizione − Abuso di droghe − Evidenza di neoplasia maligna − Gravidanza − Complicanze maggiori respiratorie o cardiovascolari − Diabete mellito − Malattie renali − Malattie sistemiche con interessamento renale − Trombofilia − Obesità, con BMI superiore a 35 − Infezioni attive − Infezioni da epatite B, epatite C e HIV − Ipertensione arteriosa in trattamento con danno d’organo
Sulla base delle linee guida dell’Amsterdam Forum del 2005, le principali controindicazioni alla donazione di rene da vivente a
scopo di trapianto, sono le seguenti:
CONTROINDICAZIONI RELATIVE ALLA DONAZIONE
•Problemi psichiatrici
•Obesità (BMI tra 30 e 35)
•Tabagismo
•Anamnesi positiva per episodi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare
•Anomalie e/o patologie vascolari
•Patologie delle vie escretrici urinarie
•Nefrolitiasi (anamnesi positiva per calcolosi renale)
•Anomalie urinarie (proteinuria, microematuria)
•Pregresse neoplasie
•Fattori di rischio per diabete mellito tipo II
RELAZIONE DONATORE RICEVENTE
33%
28%
18%
14%
1%
0% 1% 0%
5% Madre
Coniuge
Germano
Padre
Figli
Gemello
Cross over
Domino
Altro
FOLLOW UP DONATORI 2001-2015
2071 81%
474 19%
SI
NO
2545 Tx
FOLLOW UP DONATORI
• 2031 (98,06 %) Viventi senza patologie segnalate
• 11 (0,54%) Deceduti (6-104 mm)
• 28 (1,36 %) Comparsa di patologia renale (3 -155 mm)
• 1 (0,04 %) In HD (51 mm)
• Legge 26 giugno 1967, n. 458 Regolamentazione giuridica del trapianto di rene da vivente
• Legge 16 dicembre 1999, n. 483 Norme per consentire il trapianto parziale di fegato
• Legge 19 settembre 2012, n. 167 Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi.
• Decreto 16 aprile 2010, n. 116 Regolamento per lo svolgimento delle attività di trapianto di organi da donatore vivente. Principi generali relativi al trapianto di rene o di parti di fegato da donatore vivente
• Linee guida CNT per il trapianto renale da donatore vivente (CSR - G.U. n.144 del 21 giugno 2002)
RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI
TRAPIANTO DI RENE DA DONATORE VIVENTE
- La Legge 26 giugno 1967, n. 458 (GU 27/6/1967, n. 160), indica che il
trapianto di rene da donatore vivente è lecito in deroga all’articolo 5 del
Codice Civile nei casi in cui sia l’unica alternativa terapeutica.
- Tale deroga è concessa ai genitori, ai figli, ai fratelli germani o non germani
del paziente che siano maggiorenni, purché siano rispettate le modalità
previste dalla presente legge.
- Solo nel caso che il paziente non abbia i consanguinei di cui al precedente
comma o nessuno di essi sia idoneo o disponibile, la deroga può essere
consentita anche per altri parenti e per donatori estranei.
Le raccomandazioni relative al trapianto da vivente espresse nei documenti di cui sopra ed in altri testi istituzionali possono essere sintetizzate nei termini seguenti: • Al donatore devono essere fornite informazioni adeguate per poter elaborare una decisione consapevole non soltanto sul tipo, l’entità e la probabilità dei rischi, ma anche sulle possibili alternative per il ricevente (es: dialisi, lista d’attesa per organi da cadavere, attesa di donazione da altro donatore vivente, ecc). • Il potenziale donatore non deve subire pressioni, coercizioni, sollecitazioni, incentivazioni economiche o di alcun altro tipo. • La valutazione dell’accettabilità di un soggetto come donatore deve essere effettuata da un’equipe completamente indipendente sia dai pazienti coinvolti, che dai professionisti che effettuano il trapianto. • Al donatore deve essere garantita la facoltà di ritirare il consenso fin all’ultimo istante prima dell’intervento chirurgico. • La donazione non deve essere fonte di profitto o oggetto di commercializzazione. • Il donatore vivente deve essere sottoposto a rigorosi accertamenti medici volti ad identificare ogni controindicazione di tipo fisico o psicologico. • Deve essere assicurata un’assistenza a lungo termine ai donatori, così come ai riceventi.
Aspetti Etici: CONVENZIONE DI OVIEDO Consiglio d’Europa (1996)
Living Kidney Transplant P.M.P.
Year 2015
ATTIVITÀ DI TRAPIANTO DI RENE
RELAZIONE DONATORE - RICEVENTE
SIT dati preliminari al 9/10/2017
Consanguineo n %
Madre 889 31,4%
Fratello/Sorella 448 15,8%
Padre 375 13,3%
Fratello/Sorella non germano 82 2,9%
Altro 45 1,6%
Figlio/a 25 0,9%
Gemello/a 9 0,3%
1873 66,2%
Non consanguineo
Moglie/Marito 834 29,5%
Affine 74 2,6%
Cross-over 27 1,0%
Conoscente 13 0,5%
Samaritano 4 0,1%
Altro 3 0,1%
955 33,8%
66,2%33,8%
Consanguineo Non consanguineo
ATTIVITÀ DI TRAPIANTO DI RENE
ETÀ DEI RICEVENTI
SIT dati preliminari al 9/10/2017
5,4%
24,3%
34,7%
27,9%
7,7%
00-17 18-30 31-45 46-60 60->
512
398
305
263 240
224
169 167 161 154 135 132 121 119 109
90 84 78 73 68 60 58 58 56 54 31 28 27 26 23 21 17 10 4
0
100
200
300
400
500
600
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SIT
N° RICHIESTE DI ACCESSO AL TRAPIANTO DA VIVENTE
N° richieste di accesso per ctx
SIT dati preliminari al 9/10/2017
OBIETTIVI
Strategie per incrementare i trapianti
da vivente
• Coinvolgere in maniera capillare i centri dialisi di
tutto il territorio nazionale al fine di stimolare il
confronto tra medici, pazienti e loro familiari, sul
tema della donazione da vivente.
• Fornire strumenti informativi che garantiscano la
qualità del contenuto e l’efficacia della diffusione del
messaggio.
OBIETTIVI
Un gruppo di esperti del Centro Nazionale Trapianti, ha prodotto il materiale
informativo che verrà utilizzato nel corso del progetto su tutto il territorio
nazionale.
I materiali constano di due strumenti:
• Un “Manifesto” a carattere divulgativo in cui si illustra cosa è la donazione
di rene da vivente e se ne descrivono i vantaggi per il paziente, i vantaggi
per il donatore, i rischi per il donatore, le professionalità a cui rivolgersi
• Una presentazione in cui si approfondiscono tali temi con il supporto delle
evidenze scientifiche.
A questo materiale si aggiungerà anche una testimonianza di coppie donatore-
ricevente
“Task force” composta da:
1. uno o più rappresentanti del Centro Regionale
Trapianti.
2. uno o più rappresentati del centro Trapianti indicati
dal CRT.
3. un rappresentate dell’associazione ANED sul
territorio.
GESTIONE DEL PROGETTO
RICHIESTE SENZA TRAPIANTO
76,1% 23,9%
Annullate/Revocate In Attesa di Autorizzazione
Fase donazione vivente Numero Segnalazioni
ANNULLATA 614
IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE 271
CONCLUSA SENZA TRAPIANTO 249
Totale 1134
Fase donazione vivente Numero Segnalazioni Percentuale
< 1 ANNO 54 19,93%
> 1 ANNO 217 80,07%
Totale 271
Causa annullamento Numero %
NON IDONEITA' DONATORE 218 35,5%TX CADAVERE 157 25,6%CROSS- MATCH POSITIVO 69 11,2%NON DISPONIBILITA' DONATORE 47 7,7%NON IDONEITA' DEL PAZIENTE 46 7,5%ALTRO TX VIVENTE 29 4,7%NON DISPONIBILITA' PAZIENTE 28 4,6%TRASFERITO ALTRO CTX 10 1,6%DECESSO PAZIENTE 9 1,5%DECESSO DONATORE 1 0,2%
614
SIT dati preliminari al 9/10/2017
In caso di:
CROSS MATCH POSITIVO
INCOMPATIBILITẦ DI GRUPPO SANGUIGNO
è necessario informare gli interessati
di tutte le possibilità operative
DESENSIBILIZZAZIONE
PREVENTIVA DEL RICEVENTE
Incompatibilità di gruppo sanguigno
Positività del cross match
non sono più
controindicazioni
QUALI OPPORTUNITÀ PER I PAZIENTI CON ANTICORPI
ANTI-HLA
• Programma Nazionale Iperimmuni (PNI) • Desensibilizzazione • Cross-Over • Donazione samaritana
PROGRAMMA CROSS-OVER
NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
DATI CROSS-OVER NAZIONALE
CENTRO 2005 2007 2010 2011 2012 2014 2015 2016 2017 TOT
MI Niguarda 1 1 2
PISA 3 2 2 2 4 6 1 20
PA-Civico 1 1 2
SIENA 2 2 2 4 1 11
PARMA 1 1
Roma- Cattolica 1 1
Roma-Poit 1 1
TOT 3 2 2 4 2 2 9 9
5 38
CROSS OVER NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
NELL’AMBITO DEL CONTESTO DI COLLABORAZIONE SAT, IL CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI HA STRETTO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON LA SPAGNA, PER IMPLEMENTARE IL PROGRAMMA DI CROSS-OVER; ALLARGARE IL POOL DELLE COPPIE TRA LORO INCOMPATIBILI E AUMENTARE COSI’ LE PROBABILITA’ DI TRAPIANTO
Questa COLLABORAZIONE ha permesso all’ITALIA di poter utilizzare il software già sviluppato dall’ONT per la gestione del Programma Cross-Over
DONAZIONE SAMARITANA
Per donatore «samaritano» si intende un donatore vivente di rene che offre l’organo alla collettività e non ad uno specifico ricevente,
senza alcun tipo di remunerazione o contraccambio.
La decisione deve essere libera, gratuita e informata.
TRAPIANTO DI RENE DA DONAZIONE SAMARITANA
1. Per i primi dieci casi la donazione samaritana rientra in un programma di carattere nazionale gestito dal CNT che riferisce annualmente al Consiglio Superiore di Sanità.
2. La procedura può avere luogo solo presso un Centro Trapianti già autorizzato al trapianto da donatore vivente.
3. La valutazione di idoneità clinica e psicologica del donatore samaritano segue le stesse procedure raccomandate nella donazione da vivente standard.
4. La valutazione di idoneità del donatore viene effettuata anche da una commissione di Parte Terza Nazionale.
5. L’organo del donatore samaritano viene prioritariamente allocato nell’ambito del programma nazionale Cross Over.
6. Il CNT garantisce la corretta applicazione delle procedure.
Procedura di realizzazione
TRAPIANTO CROSS-OVER CON DONAZIONE SAMARITANA
CRONOLOGIA del primo trapianto
- 4 DICEMBRE 2014 : COMUNICAZIONE DEL NITp DEL COMPLETAMENTO DELLA VALUTAZIONE DI UN POTENZIALE DONATORE SAMARITANO
- GENNAIO 2015: RICHIESTA AI CENTRI DI TRAPIANTO DI SEGNALARE COPPIE PER IL CROSS OVER
- GENNAIO 2015: INIZIO STUDIO DELLE COPPIE PROPOSTE
TRAPIANTO CROSS-OVER CON DONAZIONE SAMARITANA
TRAPIANTO CROSS-OVER CON DONAZIONE SAMARITANA
CROSS OVER NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
Obiettivo
principale del programma Cross–Over:
aumentare le possibilità di trapianto renale per quei
pazienti che, pur potendo usufruire di un donatore
vivente, dovrebbero rinunciare ai benefici di tale
donazione per una incompatibilità AB0 o per
presenza di anticorpi
CROSS OVER NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
DATI CROSS-OVER NAZIONALE 2015-2017
DONAZIONE SAMARITANA
ANNI DONATORI
SAMARITANI COPPIE
UTILIZZATE
2015 1 5
2016 2 8
2017 2
3
TOT 5
16
CROSS OVER NAZIONALE COPPIE SEGNALATE : 82
Centro trapianti 2015 2016 2017 TOT ATTIVE
Bari 1 1 1
Bologna 1 1 1
Milano Niguarda 1 1 0
Milano S.Raffaele 1 1 1
Milano Policlinico 2 1 3 1
Padova 7 2 9 8
Palermo 2 2 4 0
Parma 1 1 2 1
Pavia 2 2 1
Pisa 3 14 16 33 13
Roma B.Gesù 2 2 1
Roma Umberto I 1 1 0
Roma S.Camillo 1 1 0
Roma Gemelli 1 3 1 5 2
Siena 5 5 1 11 6
Verona 2 2 2
Vicenza 3 3 1
TOT 19 32 31 82 39
CROSS OVER INTERNAZIONALE
2012 nasce il SAT:
South Alliance for Transplant
Le attività di cooperazione tra i paesi partner comprenderanno: l’implementazione del programma di TRAPIANTO di rene cross-over, le donazioni internazionali per i pazienti di difficile trapiantabilità, la promozione della cultura della donazione alla formazione condivisa
degli operatori del settore, l’organizzazione di audit sulle attività dei centri al fine di condividere i
sistemi di controllo della rete trapiantologica
CROSS OVER INTERNAZIONALE
International crossover kidney donation program South Alliance for Transplants
A Luglio 2017 vieni definito e firmato il PROTOCOLLO
INTERNAZIONALE per il CROSS-OVER Internazionale tra ITALIA –
SPAGNA anche il PORTOGALLO chiede di
essere inserito
CROSS OVER INTERNAZIONALE
ITALY • Pisa Transplant Centre
• Siena Transplant Centre
• Bologna Transplant Centre
PORTUGAL
• Hospital Santo Antonio (Porto)
SPAIN
• H. Virgen del Rocío (Sevilla)
• H. Regional (Málaga)
• H. Cruces (Bilbao)
• H. U. Bellvitge (Barcelona)
• H Clinic (Barcelona)
• Fundación Puigvert (Barcelona)
• H. Univ. Vall d´Hebrón (Barcelona)
• H Germans Trias i Pujol (Barcelona)
• H. Doce de Octubre (Madrid)
• H. Del Mar (Barcelona)
14 participating
centres
Participating hospital requirements:
1. A minimum number of living transplants ≥10/year 2. Participation in the corresponding national
crossover kidney donation program. 3. Nephrectomy performed by minimally invasive
techniques, according to the best practices 4. Acceptance of the rules that have been laid down
in the program. 5. Immunology laboratories that participate in the
programme must be accredited by the European Federation for Immunogenetics (EFI) in order to harmonize immunological criteria.
6. Designation of a key person responsible for the program at each participating centre
Operating protocol
Matching run
Communicate results to the responsible of
the programme in each country.
Share clinical records
between selected centres
Real Cross match (CDC and FC)
Once all transplant teams accept the paired scheme the donors’ blood samples will be
sent to the HLA laboratories to perform the real crossmatch in order to evaluate the
feasibility of the kidney transplant procedure.
Timeframe 20 days.
CROSS OVER INTERNAZIONALE
CROSS OVER INTERNAZIONALE
27th September ‘18
First meeting in Barcelona
October ‘17
National KEY PERSON and worksheet template available
November ‘17
upload pairs in the ONT software
update data and validation
8th February ‘18
Matching run
Tempistica progetto pilota
*Potenzialità del Sistema ?!
IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE
Trapianti di FEGATO – Anni 1992-2017*
Cadavere + Vivente
202 216 326
404 426 476
549
685 728 796 830 867
1016 1053 1089 1041
996 1061
1002 1019 986 998 1057 1071
1213 1296
32 34
31
20 28
33 28
19
14
13 15 15 21
18 23
7
16
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Fegato Vivente
Fegato Cadavere
Living Liver Transplant P.M.P.
Year 2016
Segnalazioni Trapianto da Vivente
NOTA: è possibile che il numero di segnalazioni concluse con trapianto effettuato non corrisponda ai trapianti da vivente effettivamente eseguiti nel periodo di riferimento poiché la scheda di esecuzione del trapianto è inviata al CNT solo successivamente alla dimissione del donatore e del ricevente.
FEGATO vivente 2001 – 2016
Fase donazione vivente Numero Segnalazioni Percentuale
CONCLUSA CON TRAPIANTO EFFETTUATO 350 68,0 %
ANNULLATA 113 21,9 %
IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE 50 9,7 %
CONCLUSA SENZA TRAPIANTO 2 0,4 %
Totale 515 100,0 %
69,7% 30,3%
Annullate/Revocate In Attesa di Autorizzazione
SEGNALAZIONI SENZA TRAPIANTO
FEGATO vivente 2001 - 2016
Fase donazione vivente Numero
Segnalazioni
ANNULLATA 113
IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE 50
CONCLUSA SENZA TRAPIANTO 2
Totale 165
Fase donazione vivente Numero
Segnalazioni
Percent
uale
< 1 ANNO 1 2,00%
> 1 ANNO 49 98,00%
Totale 50 0
Causa Annullamento N %
TX CADAVERE 47 41,6%
NON IDONEITA' DONATORE 34 30,1%
NON IDONEITA' DEL PAZIENTE 19 16,8%
NON DISPONIBILITA' DONATORE 7 6,2%
DECESSO PAZIENTE 5 4,4%
ALTRO DONATORE DA VIVENTE 1 0,9%
113
SEGNALAZIONI TRAPIANTO DA VIVENTE
FEGATO vivente 2001 - 2016
139
123
69
45 37
28 23 13 13 8 7 4 4 1 1
0
20
40
60
80
100
120
140
160
MIL
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RE
ATTIVITÀ DI TRAPIANTO *
FEGATO vivente 2001 - 2016
N° trapianti per centro trapianti
Totale trapianti
349
* Dati definitivi al 31 Dicembre 2017 Fonte dati: Report CRT
Trapianto di FEGATO VIVENTE – Attività per centro trapianti
Ctx Totale
Rm B.Gesù 7
Pa ISMETT 4
Milano-Ni 2
Torino 1
Padova 1
Bologna 1
Anno 2017: 16
Attività adulto/ pediatrica
ATTIVITÀ DI TRAPIANTO *
Tx pediatrici: 18,6 % dell’attività totale
FEGATO vivente 2001 – 2016*
30 34
29
20
28 32
28
17
12 11 10 8 8
6 10
1
2
0
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7
13
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15
20
25
30
35
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01
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02
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03
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04
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05
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06
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07
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11
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13
20
14
20
15
20
16
*
pediatrico adulto
FEGATO vivente 2001 - 2016
RELAZIONE DONATORE - RICEVENTE
86,3%
13,7%
Consanguineo Non consanguineo
Consanguineo n %
Figlio/a 163 49,5%
Fratello/Sorella 44 13,4%
Madre 33 10,0%
Padre 26 7,9%
Fratello/Sorella non germano 10 3,0%
Altro 6 1,8%
Gemello/a 2 0,6%
284 86,3%
Non consanguineo
Moglie/Marito 30 9,1%
Conoscente 6 1,8%
TX Domino 3 0,9%
Affine 3 0,9%
Convivente 2 0,6%
TRAPIANTO DOMINO 1 0,3%
45 13,7%
Sistema Informativo Trapianti
PATOLOGIA DEI RICEVENTI
FEGATO vivente 2001 - 2013
40%
25%
13%
12%
8% 2%0%
0%
Cirrosi non colestatiche
Neoplasie maligne
Altre epatopatie
Epatopatie da atresia delle viebiliari
Cirrosi colestatiche ed altreepatopatie colestatiche
Malattie metaboliche
Necrosi epatiche acute
Ritrapianto/rigetto di trapiantoepatico
SOPRAVVIVENZA – ORGANO/PAZIENTE
Sopravvivenza organo: 79.9 % (sopravvivenza 1 anno)
Sopravvivenza paziente : 79.9 % (sopravvivenza 1 anno)
FEGATO vivente 2001 – 2015
* http://www.trapianti.salute.gov.it/cnt/cnt.jsp
Trapianti di FEGATO cadavere – Anni 1992-2017* Incluse tutte le combinazioni
202 216 326
404 426 470 482
629 651 711 746 788
922 926 967 924 904 985
918 951 900 922
1000 993
1117 1205
6 67
56 77
85 84
79
94 127 122
117 92
76
84 68
86 76
57 78
96
91
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Fegato Split
Fegato intero
CONCLUSIONI
Dall’analisi della letteratura e sulla base della nostra esperienza si può affermare che:
- il trapianto renale da donatore vivente è giustificato
dagli ottimi risultati raggiunti;
- la donazione di rene è una procedura
gravata da un basso grado di mortalità
e morbilità (con screening approfondito)
CONCLUSIONI La donazione di organi da vivente è lecita sul
piano etico e si integra utilmente con il programma di trapianto da donatore deceduto
L’attività di trapianto da donatore vivente in Italia, sebbene in crescita, è ancora lontana dai migliori standard europei
I protocolli di desensibilizzazione e la donazione in modalità crociata costituiscono un utile strumento per incrementare i trapianti da vivente
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CONCLUSIONI
Il trapianto da donatore vivente rappresenta , in Italia una valida opzione terapeutica con buone potenzialità di espansione
Permetterebbe di aumentare il numero di trapianti ed in particolare i trapianti “preventivi”
Conseguente riduzione dei tempi medi di attesa in lista
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WORK IN PROGRESS
MAGGIORE FLUSSO DI INFORMAZIONE TRA CENTRI DI DIALISI CENTRI DI TRAPIANTO E CNT;
INFORMAZIONE AI PAZIENTI E ALLE FAMIGLIE;
INCENTIVAZIONE DI TUTTI I PROGRAMMI DI DONAZIONE DA VIVENTE.
La Donazione da vivente:
una seconda opzione?
NO. un diritto del paziente!
…se esistono le condizioni