LA DONAZIONE DI COSTANTINO - GEO-LIGUORI DONAZIONE di Costantino.pdf · santissima Chiesa Romana e...

8
LA DONAZIONE DI COSTANTINO La Chiesa per secoli ha giustificato il potere politico (temporale) dei papi, eredi degli imperatori romani, in base a un documento: la "Donazione di Costantino". Secondo questo documento l'imperatore Costantino (274 337) aveva preso la lebbra; papa Silvestro lo aveva battezzato e lui, subito dopo, era guarito. Costantino si era convertito al Cristianesimo e aveva donato al papa la città di Roma e l'Occidente, spostando a Costantinopoli la sede del potere imperiale. In base a questa donazione i papi consideravano legittimo il loro potere temporale; non solo, pretendevano di avere autorità anche sui sovrani dell'Occidente. DONAZIONE DI COSTANTINO del 313: “In considerazione del fatto che il nostro potere imperiale è terreno, noi decretiamo che si debba venerare e onorare la nostra santissima Chiesa Romana e che il Sacro Vescovado del santo Pietro debba essere gloriosamente esaltato sopra il nostro Impero e trono terreno. Il vescovo di Roma deve regnare sopra le quattro principali sedi, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, e sopra tutte le chiese di Dio nel mondo... Finalmente noi diamo a Silvestro, Papa universale, il nostro palazzo e tutte le province, palazzi e distretti della città di Roma e dell'Italia e delle regioni occidentali”.

Transcript of LA DONAZIONE DI COSTANTINO - GEO-LIGUORI DONAZIONE di Costantino.pdf · santissima Chiesa Romana e...

LA DONAZIONE DI COSTANTINO

La Chiesa per secoli ha giustificato il potere politico (temporale) dei papi, eredi degli imperatori romani, in base a un documento: la "Donazione di Costantino". Secondo questo documento l'imperatore Costantino (274 – 337) aveva preso la lebbra; papa Silvestro lo aveva battezzato e lui, subito dopo, era guarito. Costantino si era convertito al Cristianesimo e aveva donato al papa la città di Roma e l'Occidente, spostando a Costantinopoli la sede del potere imperiale. In base a questa donazione i papi consideravano legittimo il loro potere temporale; non solo, pretendevano di avere autorità anche sui sovrani dell'Occidente.

DONAZIONE DI COSTANTINO del 313: “In considerazione del fatto che il nostro potere imperiale è terreno, noi decretiamo che si debba venerare e onorare la nostra santissima Chiesa Romana e che il Sacro Vescovado del santo Pietro debba essere gloriosamente esaltato sopra il nostro Impero e trono terreno. Il vescovo di Roma deve regnare sopra le quattro principali sedi, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, e sopra tutte le chiese di Dio nel mondo... Finalmente noi diamo a Silvestro, Papa universale, il nostro palazzo e tutte le province, palazzi e distretti della città di Roma e dell'Italia e delle regioni occidentali”.

Si tratta, quindi, di un documento importantissimo per la storia della Chiesa e dell'Occidente... Peccato che era una falso!

Nel XV secolo Nicola Cusano e Lorenzo Valla (De falso credita et ementita Constatini donatione declamatio del 1440) hanno dimostrato che la "Donazione" non poteva essere stata scritta all'epoca di Costantino, nel 313, ma alcuni secoli dopo; la dimostrazione di falsità si basava su argomenti di carattere storico e linguistico.

Chi ha scritto, allora, il documento? E quando? Ci sono due ipotesi principali:

1) è stato composto all'epoca di papa Stefano II per giustificare la creazione dello Stato della Chiesa con le terre concesse dal re di Francia (nel 753 il papa si recò in Francia per consacrare re Pipino il Breve, padre di Carlo Magno);

2) è stato ideato in occasione dell'incoronazione di Carlo Magno (incoronato la notte di Natale dell’anno 800 da papa Leone III) a imperatore del Sacro Romano Impero.

E per secoli tutti hanno creduto che fosse autentico, anche gli avversari del potere temporale dei papi!

LA DONAZIONE DI COSTANTINO

GLI AFFRESCHI NELL'ORATORIO DI SAN SILVESTRO (CHIESA DEI SANTI QUATTRO CORONATI A ROMA - CELIO)

La storia di papa Silvestro e dell'imperatore Costantino è dipinta sulle pareti dell'Oratorio di San Silvestro, accanto alla chiesa romana dei Santi Quattro Coronati. Gli affreschi risalgono al 1246 e, secondo gli studiosi, riflettono i contrasti tra papa Innocenzo IV e l'imperatore Federico II Hohenstaufen.

Infatti, proprio in base alla "Donazione di Costantino" il papa pretendeva non solo di governare la Chiesa, ma di avere autorità anche sull'Impero; però Federico II non era tipo da sopportare questa pretesa! Lo scopo di queste pitture è quindi politico: sottolineare la legittimità del potere temporale dei papi nel loro Stato e ribadire la loro supremazia anche sull'Impero (e quindi su Federico II).

CHIESA DEI SANTI QUATTRO CORONATI - Risale probabilmente al VI secolo, e sembra fosse dedicata a quattro martiri della persecuzione di Diocleziano

GLI AFFRESCHI NELL'ORATORIO DI SAN SILVESTRO (CHIESA DEI SANTI QUATTRO CORONATI A ROMA)

L'imperatore Costantino offre a papa Silvestro la tiara imperiale, simbolo del potere temporale. Il papa ha sulla testa la mitria vescovile, simbolo del potere religioso. Con il suo gesto Costantino concede al papa l'autorità civile su Roma e, di conseguenza, sull'Italia e l'Occidente. In questo modo il papa aggiunge al potere spirituale anche quello politico (o temporale).

GLI AFFRESCHI NELL'ORATORIO DI SAN SILVESTRO (CHIESA DEI SANTI QUATTRO CORONATI A ROMA)

Papa Silvestro a cavallo entra a Roma accompagnato dall'imperatore Costantino, che regge le redini. Il papa ha sulla testa la tiara imperiale che gli ha regalato l'imperatore e prende possesso della città di Roma, e dell'Occidente. I suoi due poteri, religioso e temporale, sono simboleggiati dalla croce e dalla spada nelle mani dei due personaggi che precedono l'imperatore.

DANTE ALIGHIERI – Inferno Canto XIX

Il canto diciannovesimo dell'Inferno di Dante Alighieri si svolge nella terza bolgia dell'ottavo cerchio, ove sono puniti i simoniaci; siamo nel mattino del 9 aprile 1300 (Sabato Santo). Tra i simoniaci sono punti anche i papi (Nicolò III Orsini, Bonifacio VIII Caetani e Clemente V Bertrand de Got). « "Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre! »

Dante rimprovera a Costantino non già la sua conversione, ma la cosiddetta donazione di Costantino, che legittimava il potere temporale del papa.

PAPA ALESSANDRO VI RODRIGO BORGIA

Papa Alessandro VI Borgia fece riferimento alla Donazione per giustificare il suo intervento nella disputa tra Spagna e Portogallo sul dominio del Nuovo Mondo, concretizzatosi nell'emissione della bolla papale Inter Caetera nel 1493. La supposta donazione di Costantino includeva infatti le isole della 'parte occidentale dell'Impero Romano’.

http://www.youtube.com/watch?v=IzoHlaaQAzY

… tutte le isole e le terre, esplorate o da esplorare, scoperte o da scoprirsi verso occidente e verso sud, che si trovano tracciando e stabilendo una linea, che va dal Polo Artico a quello Antartico (ossia dal Polo nord al Polo sud), un centinaio di leghe ad ovest e a sud da quelle isole comunemente chiamate Azzorre e del Capo Verde, indipendentemente dal fatto che tali terre ed isole siano in direzione dell'India o di qualche altro paese; con la clausola tuttavia che queste terre ed isole esplorate o da esplorarsi, scoperte o da scoprire situate ad ovest o a sud di detta linea, non siano appartenute ad alcun altro principe o re cristiano fino al giorno, dalla natività di nostro Signore Gesù Cristo da poco trascorso…

LA RAYA

8

Spagna e Portogallo, nella seconda metà del 1400, si

contendevano la supremazia sulle terre che si

andavano man mano scoprendo; a dirimere la contesa

dovette intervenire il Papa Alessandro VI Borgia.

Egli fissò una linea di demarcazione, la "raya",

stabilita presso le isole di Capo verde, che divideva il

globo terrestre in due parti; ad Occidente le terre

ancora da scoprire toccavano alla Spagna,

a Oriente al Portogallo.

La bolla Inter Coetera sanziona giuridicamente la

nascita del colonialismo internazionale dell'Europa

occidentale.

La raya ("linea" o "riga" in spagnolo) era

il meridiano posto a 370 leghe a ovest delle isole

di Capo Verde. Questo meridiano, identificato

all'incirca vicino all'attuale 46º meridiano nel 1493 e

leggermente spostato verso occidente dopo il trattato

di Tordesillas (1494) traSpagna e Portogallo, dopo

una serie di scontri fra i due paesi, regolava le

rispettive sfere di espansione nelle scoperte di nuove

terre: l'Oceano, dall'Artico all'Antartico. Alla Spagna

sarebbero toccate tutte le terre a ovest del meridiano,

al Portogallo quelle a est.