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C E N S I S LA DOMANDA DI SALUTE DEGLI IMMIGRATI IN PUGLIA E PRIME INDICAZIONI OPERATIVE SULLE LINEE GUIDA PER UNA CARTELLA SOCIOSANITARIA UNIFICATA Primo Report Roma, giugno 2011

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C E N S I S

LA DOMANDA DI SALUTE DEGLI IMMIGRATI IN PUGLIA E PRIME INDICAZIONI OPERATIVE SULLE LINEE GUIDA

PER UNA CARTELLA SOCIOSANITARIA UNIFICATA

Primo Report

Roma, giugno 2011

INDICE

Prima Parte 1 1. Lo stato di avanzamento delle attività progettuali 2 2. Gli esiti delle attività di ricerca 6 3. Alcune dimensioni cruciali per la buona salute: la

relazionalità familiare, la comprensione della lingua, la condizione abitativa 7

4. Prime indicazioni sulla cartella sociale per gli immigrati 10 Seconda Parte 12 1. I primi risultati dell'indagine sui migranti 13 2. Prime indicazioni per una cartella sociale per gli immigrati 34

PRIMA PARTE

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1. LO STATO DI AVANZAMENTO DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI

Le attività realizzate dal Censis hanno consentito di elaborare risposte conoscitive e operative relativamente ai due obiettivi prioritari del progetto:

- l’analisi della percezione e della domanda di salute dei migranti nel territorio della regione Puglia;

- l’individuazione di linee guida operative per la realizzazione di una cartella sociale per i migranti, oppure di una sezione specifica per i migranti in una cartella sociosanitaria unificata.

Le attività progettuali riguardanti il primo obiettivo, dall’indagine su un campione di 1.200 migranti nel territorio pugliese alle interviste ad un ampio set di testimoni privilegiati come operatori sanitari mediatori culturali, esperti ecc., alla ricognizione desk di dati di fonte varia, sono state portate a termine, mentre sono ancora in corso (come da cronogramma del progetto) le attività di ricognizione di esperienze nazionali di particolare interesse relativamente al rapporto tra sanità e migranti. Pertanto, è possibile nel presente rapporto offrire:

- una prima ampia rappresentazione dei risultati relativi alla percezione della salute, ai fattori socioculturali che la determinano e della domanda di salute dei migranti;

- una prima sintesi di indicazioni riguardanti linee guida e raccomandazioni per la costruzione e messa in atto di una cartella sociale dei migranti, utile anche come sezione di una cartella sociosanitaria unificata.

Va detto che al secondo obiettivo contribuisce anche l’interpretazione che è stata data dei risultati riguardanti il rapporto tra i migranti e la salute e tra i migranti e i servizi sanitari come sono emersi dall’indagine, perché è stato possibile enucleare una serie di aspetti di natura sociale che entrano sicuramente in gioco nel rapporto tra migranti e la tutela della salute.

A questo proposito, va detto che la dimensione sociale della salute è andata acquisendo un’importanza crescente nel tempo come variabile chiave per

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comprendere le dinamiche della domanda di salute e, di riflesso, anche aspetti essenziali afferenti all’offerta.

La condizione socioeconomica, familiare, relazionale, sociale in senso ampio ha un impatto rilevante sullo stato di salute delle persone che va considerato come un fenomeno multidimensionale che va ben oltre la sola sfera sanitaria.

Gli obiettivi

Analisi della percezione e della domanda di salute

degli immigrati

Linee guida per una cartella socio-sanitaria

unificata

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Le attività

Analisi ed elaborazione di dati desk di fontivarie

L’indagine su un campione di 1.200 immigratitramite somministrazione diretta delquestionario

Interviste dirette ad un set di testimoniprivilegiati

Ricognizione di esperienze significativeriguardanti il rapporto tra immigrati e sanità

Infatti, non è un caso che le diseguaglianze di salute rinviano per molti aspetti alla condizione socioeconomica delle persone, al loro sistema di relazioni sociali, alla qualità della vita di cui beneficiano; per questo è essenziale che tutti gli strumenti più esposti nel rapporto con persone che vivono condizioni di disagio siano in grado di rendere ragione della loro condizione socioeconomica, consentendo di rilevare il set di informazioni in grado di orientare gli interventi più adeguati.

Ciò è ovviamente vero anche per gli immigrati che non possono e non devono essere considerati tutti come un target delle politiche e degli interventi sociali, però almeno per i migranti che entrano in contatto con i servizi sanitari e/o con quelli sociali è importante riuscire a delineare gli aspetti specifici che ne connotano la condizione e che possono incidere sullo stato di salute.

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A questo proposito, se si pensa alla cartella sociale come strumento per la rilevazione delle caratteristiche socio demografiche e di altro tipo delle persone che entrano in contatto con il sistema informativo dei servizi sociali regionali, è essenziale riuscire a enucleare un set di informazioni ad hoc in grado di aiutare a comprendere lo specifico della condizione migrante, con particolare riferimento allo stato di salute e a tutto ciò che può incidere su di essa; il rapporto tra migranti e salute, tra migranti e servizio sanitario, quindi, va arricchito di informazioni relative alla condizione socioeconomica e personale che possono avere significatività laddove si volessero attivare strategie di prevenzione o ad essi specificamente rivolte.

E’ in questa chiave che sono stati letti anche i dati dell’indagine su un campione di 1.200 migranti nel territorio pugliese, che vanno a costituire, insieme agli esiti dell’attività ricognitiva su esperienze nel territorio nazionale, il giacimento informativo da cui trarre le linee guida e le raccomandazioni per la cartella sociale per i migranti.

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2. GLI ESITI DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA

L’indagine di popolazione è stata realizzata dal Censis su un campione di 1.200 migranti intervistati direttamente con somministrazione di questionario grazie all’attività rilevatoria svolta, con estrema efficacia, dal Consorzio Cooperative Sociali Aranea e dall’Associazione Abusuan.

E’ stato così costituito uno straordinario giacimento informativo che consente di avere un quadro ampio e dettagliato relativamente al rapporto:

- con i servizi sanitari pugliesi, in termini di utilizzo, valutazione ed eventuali problematiche;

- con la salute, dalle rappresentazioni sociali prevalenti ai comportamenti sanitari e di prevenzione primaria realizzati.

In sostanza, l’indagine ha permesso di costruire un quadro a tutto tondo della condizione migrante in Puglia letta dal punto di vista della salute e del rapporto con la sanità, e ha permesso di enucleare un set di informazioni molto concrete e operative anche in relazione a quegli aspetti della condizione socioeconomica, relazionale, familiare del migrante che presumibilmente hanno impatti sulla salute.

La ricerca pertanto ha finalità operative, concrete, e oltre a consentire di comprendere in modo approfondito la condizione dei migranti che oggi vivono in Puglia, permette alle istituzioni sociali e sanitarie di avere un riferimento per l’elaborazione di strategie adeguate, dalla fase del contatto con le persone a quella del concreto intervento sulla singola persona o, più in generale, sulle comunità.

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3. ALCUNE DIMENSIONI CRUCIALI PER LA BUONA SALUTE: LA RELAZIONALITÀ FAMILIARE, LA COMPRENSIONE DELLA LINGUA, LA CONDIZIONE ABITATIVA

La condizione migrante merita che vi si accenda un riflettore specifico perché viene troppo spesso considerato come scontato, quasi inevitabile, che essa sia di disagio senza però focalizzare come essa rappresenti una condizione di alterazione permanente della condizione psico fisica che finisce per avere impatti sulla salute.

Infatti, nell’indicare quali sono i fattori di rischio che possono incidere sulla salute la maggioranza degli immigrati, prima ancora di fare riferimento a condizioni materiali, che siano il lavoro o l’abitazione, definiscono la propria condizione di vita in generale come fonte di stress che genera pressione psicologica e che, naturalmente, impatta negativamente sullo stato di salute. Lo pensa oltre il 46% di tutti gli immigrati intervistati in Puglia, mentre il 34,6% richiama il lavoro usurante, stressante, pesante e quasi il 30% le condizioni abitative disagiate in cui vive.

Questa consapevolezza soggettiva dei migranti conferma indirettamente come esista una dimensione sociale, legata alle specifiche condizioni di vita di chi arriva in Italia da altro contesto territoriale, che va disaggregata nei suoi pilastri costitutivi, al fine appunto di definire la specificità della condizione migrante, gli aspetti sociali che la rendono particolare o comunque consentono di definirla come una condizione specifica rispetto a quella, ad esempio, di altri italiani nelle stesse condizioni socioeconomiche.

A questo proposito, dall’indagine è emersa una prima dimensione di tipo relazionale e familiare; infatti, del campione di 1.200 immigrati intervistati quasi il 34% vive in Italia da solo, il 26,3% ha una famiglia con figli, il 9% un famiglia senza figli, il 4,3% genitore unico con figli, e un ulteriore 26,6% altre tipologie di convivenza.

La situazione familiare e relazionale attuale in Italia è fortemente marcata dal dato di genere, visto che coloro che vivono da soli sono il 43% dei maschi ed il 26,4% delle donne, in famiglia con figli poco più del 23,3% dei

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maschi ed il 27,8% delle femmine, in famiglia senza figli è l’8,2% dei maschi e il 10,5% delle femmine.

Sempre in relazione alla situazione familiare, va tenuto presente come oltre il 68% del totale degli immigrati intervistati ha nel paese di origine uno o entrambi i genitori, quasi il 52% uno o più figli e oltre 50% il coniuge.

Anche nel rapporto con i familiari nel paese di origine emerge evidentemente il dato di genere, con i maschi che ovviamente sono presenti in misura maggiore da soli qui in Italia, e quindi più delle donne conservano legami familiari nel paese di origine.

A questo proposito, si tenga presente che comunque è oltre il 46% delle donne che ha figli nel Paese di origine, ed oltre il 43% il coniuge; in sostanza, sia uomini che donne sono sottoposti alla pressione psicologica e affettiva di relazioni familiari nel paese di origine, con il quale non possono che avere rapporti sporadici.

In sostanza, va rilevata con estrema chiarezza la rete di relazioin familiari in Italia e quella nel Paese di origine perché la sua conformazione tende a incidere inmodo altamente significativo sulla condizione delle singole persone.

C’è poi tutta la dimensione dello spaesamento legato alla lingua, le tante difficoltà del quotidiano moltiplicate dal fatto di non avere una conoscenza della lingua tale da facilitare i rapporti e, quindi, anche la ricerca delle risposte alle proprie esigenze.

Non è un caso, a questo proposito, che oltre il 55% degli intervistati ritiene che gli immigrati non siano informati adeguatamente sulla presenza dei servizi sanitari e delle modalità di accedervi; è chiaro che questa carenza informativa deve essere colmata con un attivismo individuale, sollecitando la rete relazionale, che sia familiare o di comunità; è un impegno che comunque richiede un surplus di sforzo, stress che va sicuramente ad aggiungersi ai vari aspetti del lavoro, della casa e, più in generale, di tutta la condizione migrante.

Lo sforzo di recupero di informazioni, peraltro, viene praticato con efficacia, se è vero che poi l’accesso ai servizi viene considerato abbastanza semplice, ma è chiaro che la ricerca delle informazioni sui servizi e le prestazioni è appannaggio dell’impegno individuale. In altre parole, il

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contesto già di per se complicato della sanità italiana diventa ancora più oscuro, difficile, poco friendly per chi non parla, non scrive e non capisce adeguamente la lingua italiana.

In termini di informazioni da rilevare tramite una cartella sociale, quindi, quella del grado di comprensione della lingua, dal parlato allo scritto alla capacità di leggere, intesa come capacità effettiva di rilevare le informazioni di cui si ha bisogno rappresenta una dimensione, forse scontata, ma il cui valore va assolutamente sottolineato.

Entrando nello specifico di alcune dimensione sociali dell’esistenza, si pensi alla condizione abitativa della quale dall’indagine si evince l’impatto rilevante che esercita sulla condizione psicofisica dell’immigrato.

Infatti, è interessante come varia il peso attribuito alla condizione abitativa come fattore di rischio al variare delle condizioni abitative; è oltre 49% di coloro che vivono in condizione precaria a mettere al vertice dei fattori di rischio la condizione abitativa, la quota poi scende tra gli immigrati che vivono in casa in affitto o in stanze in affitto.

Il rapporto con la condizione abitativa è un pilastro essenziale delal condizione migrante.

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4. PRIME INDICAZIONI SULLA CARTELLA SOCIALE PER GLI IMMIGRATI

La cartella sociale costituisce uno strumento essenziale per la modernizzazione dei servizi sociali e sociosanitari, perché consente di rendere conto nel tempo del percorso individualizzato delle persone che entrano in contatto con i servizi; nella cartella sociale, infatti, è enucleato il complesso di informazioni, dai bisogni al set di prestazioni di cui si è beneficiato, che descrivono la condizione della persona nella sua evoluzione temporale.

Allo stato attuale di avanzamento della ricerca emerge che sono parecchie le regioni ove si è proceduto alla realizzazione di una cartella sociale standard e alla sperimentazione anche della sua versione digitale, e tuttavia non sono emerse esperienze in cui sia stata attivata una cartella sociale regionale ad hoc per gli immigrati.

In pratica, a livello regionale non c’è una esperienza di enucleazione dello specifico della condizione migrante, fosse pure all’interno della cartella sociale regionale per tutti i fruitori dei servizi sociali; esistono invece numerosi modelli di cartelle e schede sociali specificamente pensate per gli immigrati sia per il primo contatto che per l’analisi del bisogno specifico.

Si tratta di schede utilizzate da attori sociali molto diversi tra loro da associazioni ed enti locali, che si occupano dell’erogazione di un ampio spettro di servizi e prestazioni sociali e di altro tipo agli immigrati.

Di questa ampia gamma di cartelle e/o schede sociali viene offerta una rappresentazione sintetica ma esauriente in questo primo Report intermedio; si va da cartelle sociali utilizzate ad esempio da Centri residenziali a Schede di primo contatto che vengono riempite per tutti coloro che prendono contatto con una determinata associazione, a più sofisticate schede di analisi del bisogno ecc..

Alla luce di quanto emerso dalla indagine e da quanto enucleato dalle varie tipologie di cartelle/schede sociali individuate, si è proceduto a definire alcune indicazioni operative per la creazione di una cartella sociale ad hoc per gli immigrati.

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E’ un set di informazioni che possono aiutare a delineare la specificità della condizione migrante e che andrebbero rilevate anche laddove il contatto del migrante avvenga in prima istanza con una struttura sanitaria.

Questo è un punto strategico: infatti, è stato evidenziato che una quota importante di migranti che vivono in Puglia, sia tra coloro che sono iscritti al Servizio sanitario sia, soprattutto, tra coloro che non sono iscritti ad esso (che abbiano o meno uno dei due codici previsti), in presenza di un qualche problema di salute si rivolgono direttamente al Pronto Soccorso.

I dati di indagine, da questo punto di vista, sono eloquenti: il Pronto soccorso è la struttura istituzionale collocato sulla frontiera più avanzata del rapporto con i migranti, la struttura con la quale entra in contatto una quota particolarmente significativa di migranti, soprattutto coloro che sono in posizione giuridicamente più instabile.

E’ evidente che dotare questa struttura, come altre della rete dei servizi sanitari, di una cartella sociale in grado di fare rilevare informazioni decisive sulla condizione dei migranti permetterà sia di potere modulare meglio gli interventi per le singole persone, che di avere un quadro più esauriente dell’evoluzione più generale della condizione sociale, in relazione a quella epidemiologica, dei migranti che vivono in Puglia.

Di seguito sono proposti:

- alcuni dei principali risultati dell’indagine su 1.200 migranti;

- le prime indicazioni per una cartella sociale per migranti.

SECONDA PARTE

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,174

,3

Med

iocr

e14

,72,

63,

710

,62,

911

,36,

8

Non

buo

no5,

63,

14,

33,

01,

22,

93,

4

Tota

le10

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

© C

ensi

s • 2

011

Aspetto sociale di stress psicolog

ico e 

li

l

25

relazion

ale

PER

SIST

ENZA

DIL

EGA

MIF

AM

ILIA

RIC

ON

ILPA

ESE

DIO

RIG

INE

•un

oo

entra

mbi

igen

itori

681

NEL

PA

ESE

DI O

RIG

INE

VIVO

NO

:

PER

SIST

ENZA

DIL

EGA

MI F

AM

ILIA

RI C

ON

IL P

AES

E D

IOR

IGIN

E

•un

o o

entra

mbi

i ge

nito

ri68

,1•

uno

o pi

ù de

i suo

i fig

li52

,0•

coni

uge

50,6

GLI

IMM

IGR

ATI C

HE

VIVO

NO

SO

LI IN

PU

GLI

A H

AN

NO

N

EL P

AES

E D

I OR

IGIN

E

•un

o o

entra

mbi

i ge

nito

ri66

,8g

,•

uno

o pi

ù de

i suo

i fig

li65

,5co

niug

e73

Cen

sis

• 201

1

•co

niug

e73

,4

Persistenza di lega

mi fam

iliari 

26

con ilPa

ese d’origine

Mas

chio

Fem

min

a

NEL

PA

ESE

DI O

RIG

INE

VIVO

NO

:

Mas

chio

•70

,6

Fem

min

a

•66

,3un

o o

entra

mbi

i ge

nito

ri70

,6•

58,3

•56

7

66,3

•46

,2•

436

g

uno

o pi

ù de

i suo

i fig

li56

,743

,6co

niug

e

© C

ensi

s • 2

011

Fattoridirischiope

rlasalute

27

Fattori di rischio per la

 salute

Seco

ndo

Lei,

qual

i son

o i

prin

cipa

li fa

ttori

di ri

schi

o pe

r la

Sua

salu

te?

FGB

ATA

BR

LEB

ATPU

GLI

A

Sua

salu

te?

Vivo

una

con

dizi

one

di v

ita c

he

gene

ra s

tress

, pre

ssio

ne p

sico

logi

ca12

,152

,570

,626

,490

,75,

546

,2

Pra

tico

un la

voro

us

uran

te/p

esan

te/s

tress

ante

47,1

19,5

28,9

54,5

23,0

68,0

34,6

usur

ante

/pes

ante

/stre

ssan

te

Vivo

in d

isag

iate

con

dizi

oni a

bita

tive

(sov

raffo

llam

ento

) 27

,126

,022

,434

,127

,958

,029

,9

Ho

uno

stile

di v

ita s

corre

tto (f

umo,

29

,39,

47,

222

,76,

351

,518

,0be

vo a

lcoo

l, ho

una

cat

tiva

alim

enta

zion

e, e

cc,)

Altr

ifat

tori

26,7

25,3

12,0

15,2

1,1

4,0

16,8

© C

ensi

s • 2

011

Buon

a valutazion

e sull’accesso ai 

28

servizi san

itari della Pug

lia

Il 60

%

degl

iim

mig

rati

inte

rvis

tati

degl

iim

mig

rati

inte

rvis

tati

60%

circ

a de

gli i

mm

igra

ti in

terv

ista

ti va

luta

com

e m

olto

o

bbli

degl

i im

mig

rati

inte

rvis

tati

valu

ta c

ome

mol

to o

bb

liab

bast

anza

sem

plic

e l’a

cces

so a

i ser

vizi

san

itari

abba

stan

za s

empl

ice

l’acc

esso

ai s

ervi

zi s

anita

ri

© C

ensi

s • 2

011

Valutazione

sull'accessoaiservizisan

itari

29

per provincia

A pa

rtire

dal

laSu

a es

perie

nza

dire

tta o

indi

retta

, com

e gi

udic

a co

mpl

essi

vam

ente

l’ac

cess

o ai

se

rviz

i san

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della

regi

one

in

cuiv

ive?

FGB

ATA

BR

LEB

ATPU

GLI

A

cui v

ive?

Mol

to s

empl

ice

11,4

1,9

5,1

13,3

3,3

3,5

5,6

Abb

asta

nza

sem

plic

e57

,266

,545

,150

,855

,912

,454

,3

Piu

ttost

o co

mpl

icat

a 25

,925

,028

,024

,619

,931

,725

,1

Abb

asta

nza

com

plic

ata

5,5

6,6

21,8

11,3

20,9

52,4

15,0

Tota

le

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

0

Mot

ose

mpl

ice

e 68

,668

,450

,264

,159

,215

,959

,9

© C

ensi

s • 2

011

abba

stan

za s

empl

ice

Principa

lidifficoltà

nell'accesso

30

aiservizisan

itariper provincia

Qua

li so

no le

prin

cipa

li FG

BA

TAB

RLE

BAT

PUG

LIA

pp

diffi

coltà

che

inco

ntra

ne

ll’ac

cess

o ai

ser

vizi

san

itari?

Diff

icol

tà n

el c

ompr

ende

re la

ling

ua

italia

na, n

on c

i son

o ab

bast

anza

i

fi

ill

ili

48,7

47,9

27,3

36,8

19,7

63,3

41,8

info

rmaz

ioni

nel

la p

ropr

ia li

ngua

Sca

rsa

attit

udin

e e

prep

araz

ione

del

pe

rson

ale

med

ico/

infe

rmie

ristic

o a

rela

zion

arsi

con

una

ute

nza

dive

rsa

da q

uella

ital

iana

17,4

39,1

45,5

16,0

57,3

9,4

32,7

Funz

iona

no in

mod

o tro

ppo

dive

rso

dalla

san

ità d

el S

uo P

aese

31,8

17,3

32,0

42,0

43,9

26,7

30,0

Ecc

essi

va c

ompl

icaz

ione

bur

ocra

tica

(nel

la c

ompi

lazi

one

mod

uli,

nella

34

,911

,119

,253

,49,

769

,827

,1

docu

men

tazi

one

richi

esta

, ecc

,)

Non

c'è

atte

nzio

ne a

d or

ient

amen

ti cu

ltura

li, c

ostu

mi,

cred

enze

div

erse

da

que

lle d

egli

italia

ni, e

cc, (

ad e

s,

11,8

27,2

33,3

7,4

12,6

9,9

17,9

per i

l fat

to c

he p

er a

lcun

e co

mun

ità

le d

onne

non

pos

sono

rela

zion

arsi

co

n op

erat

ori d

i ses

so m

asch

ile)

Altr

o4,

24,

71,

41,

1-

1,0

2,7

© C

ensi

s • 2

011

Dove pren

dono

le inform

azionipe

r sceg

liere

31

ilserviziosanitarioal qua

lericorrere

Nel

lo s

cegl

iere

il s

ervi

zio

FGB

ATA

BR

LEB

ATPU

GLI

Ag

sani

tario

al q

uale

rico

rrer

e (m

edic

o sp

ecia

lista

e/o

ad

una

pres

tazi

one/

esam

edi

agno

stic

o e/

o un

rico

vero

in u

na s

trut

tura

sa

nita

ria)d

ach

i/dov

epr

ende

lesa

nita

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a ch

i/dov

e pr

ende

le

info

rmaz

ioni

/con

sigl

i?M

edic

o di

med

icin

a ge

nera

le

49,6

92,1

80,9

58,5

87,6

76,7

76,6

Ass

ocia

zion

i/org

aniz

zazi

oni d

i 18

,522

,47,

810

,819

,311

,917

,7vo

lont

aria

toP

aren

ti ed

am

ici

30,9

17,4

19,0

33,3

11,5

35,1

22,5

Un

med

ico

di fi

duci

a20

,93,

02,

227

,20,

633

,211

,2

Gio

rnal

i e tr

asm

issi

oni t

elev

isiv

e3,

40,

51,

26,

1-

2,0

1,7

Inte

rnet

7,3

0,5

1,7

8,7

-2,

52,

9

Spo

rtelli

dell'o

sped

ale/

ambu

lato

rio15

255

052

512

360

09

939

2S

porte

lli de

llosp

edal

e/am

bula

torio

15

,255

,052

,512

,360

,09,

939

,2

© C

ensi

s • 2

011

Fattoriche

influ

enzano

la sceltade

l servizio

32

sanitarioal qua

lericorrere

Nel

lo s

cegl

iere

il s

ervi

zio

FGB

ATA

BR

LEB

ATPU

GLI

Ag

sani

tario

al q

uale

rico

rrer

e (m

edic

o sp

ecia

lista

e/o

ad

una

pres

tazi

one/

esam

edi

agno

stic

o e/

o un

rico

vero

in u

na s

trut

tura

sa

nita

ria)

qual

ison

otr

ale

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taria

), qu

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ono

tra

le

segu

enti

cose

le p

sign

ifica

tive?

Imin

ori t

empi

di a

ttesa

21

,148

,646

,417

,873

,017

,140

,6

Una

pre

cede

nte

espe

rienz

a po

sitiv

a su

a o

di p

erso

ne c

onos

ciut

e25

,140

,445

,823

,736

,616

,132

,9

I cos

ti pi

ù ba

ssi

24,4

50,2

13,5

28,5

15,2

19,6

29,8

Fatto

rilo

gist

icic

ome

l'ora

rioco

mod

o31

,19,

325

,750

,520

,958

,826

,3Fa

ttori

logi

stic

i com

e lo

rario

com

odo

e la

vic

inan

za d

a ca

sa

31,1

9,3

25,7

50,5

20,9

58,8

26,3

La p

rese

nza

o m

eno

di u

n m

edia

tore

lin

guis

tico-

cultu

rale

13,9

13,8

4,8

12,9

10,2

42,7

15,1

La q

ualit

à de

gli o

pera

tori

sani

tari

23,3

7,7

10,2

13,4

14,5

7,5

13,1

Fatto

ri bu

rocr

atic

o-am

min

istra

tivi

1,8

6,5

3,6

5,9

4,2

1,5

4,2

© C

ensi

s • 2

011

Complianceincaso

dimalattiano

ngrave

33

Compliancein caso di m

alattia no

n grave

In g

ener

e co

me

si c

ompo

rta

con

la m

aggi

or p

arte

dei

farm

aci c

he

Leve

ngon

o pr

escr

itti?

FGB

ATA

BR

LEB

ATPU

GLI

A

Non

li c

ompr

o26

,428

,544

,412

,247

,120

,431

,9

Seg

uo le

pre

scriz

ioni

sia

nel

le d

osi

che

nella

dur

ata

della

cur

a27

,029

,322

,738

,529

,723

,228

,3

Inte

rrom

poal

lasc

ompa

rsa

dei

290

241

128

263

40

448

216

Inte

rrom

po a

lla s

com

pars

a de

i si

ntom

i29

,024

,112

,826

,34,

044

,821

,6

Ne

pren

do s

olo

una

parte

per

ché

inte

rrom

po la

cur

a pr

ima

del t

empo

o

riduc

ole

dosi

12,8

17,1

17,4

16,2

15,4

9,4

15,3

riduc

o le

dos

iLi

com

pro

ma

non

li pr

endo

4,8

1,0

2,7

6,8

3,8

2,2

2,9

Tota

le

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

0

© C

ensi

s • 2

011

34

2. Prime indicazion

i per una

 cartella

 sociale 

pergliimmigrati

per gli immigrati

© C

ensi

s • 2

011

Attività realizzate dal Cen

sis in relazione

 alle

 espe

rien

zepiùsign

ificative

rigu

arda

ntiilrap

porto

35

espe

rien

ze più significative rigu

arda

nti il rap

porto 

tra po

polazion

e im

migrata e servizi san

itari:

Ric

ogni

zion

e de

lla

Ric

ogni

zion

e de

lla c

arte

lla s

ocia

le e

/o s

ched

e ca

rtel

la s

ocia

le e

/o s

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e so

cial

i ad

hoc

per g

li im

mig

rati

soci

ali a

d ho

c pe

r gli

imm

igra

ti

IN C

HE

MO

DO

E’ S

TATO

FAT

TO?

nelle

regi

oni i

talia

nene

lle re

gion

i ita

liane

Tram

ite la

:

•In

divi

duaz

ione

degl

iatto

ripo

tenz

iali

utili

zzat

orid

egli

stru

men

ti(S

ervi

ziso

cial

i•

Indi

vidu

azio

ne d

egli

atto

ri po

tenz

iali

utili

zzat

ori d

egli

stru

men

ti (S

ervi

zi s

ocia

li co

mun

ali,

spor

telli

info

rmat

ivi,

Cen

tri in

terc

ultu

rali,

Car

itas,

Ass

ocia

zion

i, C

oope

rativ

e, O

rgan

izza

zion

i di v

olon

taria

to, A

sl)

•A

nalis

i del

mat

eria

le d

ocum

enta

rio e

info

rmat

ivo

rela

tivo

a ta

li st

rum

enti

di

if

tva

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nte

•C

onta

tto c

on a

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i dei

prin

cipa

li at

tori

indi

vidu

ati c

he u

tiliz

zano

tali

stru

men

ti (v

ia m

ail/t

elef

onic

amen

te)

© C

ensi

s • 2

011

Cosa

èem

erso?

36

Cosa è emerso?

Allo

sta

to a

ttual

e (in

bas

e al

le in

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azio

ni s

inor

a ra

ccol

te)

Allo

sta

to a

ttual

e (in

bas

e al

le in

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azio

ni s

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a ra

ccol

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in It

alia

mol

te re

gion

i han

no p

rovv

edut

o al

la re

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zazi

one

in It

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mol

te re

gion

i han

no p

rovv

edut

o al

la re

aliz

zazi

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diun

aca

rtel

laso

cial

est

anda

rde

alla

sper

imen

tazi

one

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aca

rtel

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cial

est

anda

rde

alla

sper

imen

tazi

one

di u

na c

arte

lla s

ocia

le s

tand

ard

e al

la s

perim

enta

zion

e di

una

car

tella

soc

iale

sta

ndar

d e

alla

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tazi

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della

ver

sion

e di

gita

le d

ella

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(è il

cas

o di

regi

oni

della

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sion

e di

gita

le d

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(è il

cas

o di

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com

e Pi

emon

te, L

igur

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omba

rdia

, Friu

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nezi

a co

me

Piem

onte

, Lig

uria

, Lom

bard

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riuli

Vene

zia

Giu

slia

Giu

slia

, , To

scan

a, P

rovi

ncia

Aut

onom

a di

Tre

nto)

Tosc

ana,

Pro

vinc

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uton

oma

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rent

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ma…

ma…

finor

a no

n è

stat

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evat

a la

pre

senz

a di

alc

una

espe

rienz

a fin

ora

non

è st

ata

rilev

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la p

rese

nza

di a

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a es

perie

nza

di

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lla s

ocia

le re

gion

alca

rtel

la s

ocia

le re

gion

ale

ad h

oc p

er g

li im

mig

rati

ad h

oc p

er g

li im

mig

rati

© C

ensi

s • 2

011

37

ESIS

TON

O IN

VEC

E D

IVER

SI M

OD

ELLI

ES

ISTO

NO

INVE

CE

DIV

ERSI

MO

DEL

LI D

ID

IC

AR

TELL

E E

SCH

EDE

SOC

IALI

AD

HO

C

CA

RTE

LLE

E SC

HED

E SO

CIA

LI A

D H

OC

PE

R G

LI IM

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I (SI

A PE

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LI IM

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I (SI

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ID

IPR

IMO

PR

IMO

C

ON

TATT

O C

HE

CO

NTA

TTO

CH

E D

ID

IA

NA

LISI

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OG

NO

) A

NA

LISI

DEL

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OG

NO

) U

TILI

ZZAT

E IN

MA

NIE

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ETER

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ENEA

DA

UTI

LIZZ

ATE

IN M

AN

IER

A ET

ERO

GEN

EA D

A D

IVER

SI

DIV

ERSI

ATT

OR

I TER

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