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Segn@libro 1 + Rassegna mensile di informazioni bibliografiche A cura di: Funzione Studi – Biblioteca Emeroteca Archivio Storico Acli nazionali tel. 06-5840469/460– fax. 06-5840606 – e-mail: [email protected] Consulta il catalogo: http://www.infoteca.it/biblioarchivioacli/homepage.htm Numero 3 marzo 2014 Segn@libro

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Rassegna mensile di informazioni bibliografiche

A cura di: Funzione Studi – Biblioteca Emeroteca Archivio Storico Acli nazionali

tel. 06-5840469/460– fax. 06-5840606 – e-mail: [email protected] Consulta il catalogo:

http://www.infoteca.it/biblioarchivioacli/homepage.htm

Numero 3 marzo 2014

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GLI ARTICOLI CONSIGLIATI QUESTO MESE

CHIESA Credere Oggi n.16 – novembre/dicenbre 2013 APPARIZIONI MARIANE Monografico Perché appare la Madonna? Molti cristiani si pongono questa domanda. Il tema è certamente complesso, tanto più che le apparizioni noi fanno parte del depositum fidei COMUNICAZIONE Inchiesta n.182 – ottobre/dicembre 2013 LA MUTAZIONE MEDIATICA NON E’ RIDUCIBILE A POLITICA Franco Berardi Critica alle banalità sulla rete espresse da Casaleggio e dal Movimento 5 Stelle per affrontare i veri termini del dibattito in corso ricordando che la rete non è uno strumento ma un ambiente CULTURA Paradoxa n.4 – ottobre/dicembre 2013 INTELLETTUALI & CATTOLICI Monografico Cosa definisce l’intellettuale cattolico, chi può dirsi veramente tale e dove si esprimono oggi gli intellettuali cattolici? ECONOMIA Studi Cattolici n.635 - gennaio 2014 NON BASTA KEYNES PER RISOLVERE LA CRISI Roberto Giorni Ai nostri giorni in Occidente si è imposta l’idea che lo Stato costituisca l’istituzione di ultima istanza contro i rischi economici ma l’esperienza soprattutto americana – dove si sono verificate le “bolle” che hanno innescato l’attuale crisi mondiale – dimostra che dietro il perdurante sconquasso economico-finanziario sta proprio la politica disinvolta dei governi. Nuova Umanità n.210 – novembre/dicembre 2013 QUALE ECONOMIA NELL’ERA DEI BENI COMUNI? Luigino Bruni L’economia di comunione, sebbene sia poco più di un seme, è da non pochi considerata una esperienza significativa all’interno delle realizzazioni economico-sociali della seconda metà del XX secolo, tanto da essere citata da benedetto XVI nell’Enciclica Caritas in veritate Il Ponte n.11/12 - 2013 LA DISCIPLINA COSTITUZIONALE DELLA PROPRIETÀ CONTRO LA CRISI FINANZIARIA Paolo Maddalena Le teorie neoliberiste hanno conquistato il mondo fino ad ottenebrare le menti di quasi tutti gli economisti. Il postulato, mai teoricamente dimostrato, ma clamorosamente smentito dai fatti, è che il “mercato” è il grande ordinatore della vita civile e prevale su tutti i campi

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INTERNAZIONALE Studi cattolici n.634 - dicembre 2013 QUALE AFGHANISTAN CI ASPETTA? Federica Saini Fasanotti In aprile 2014 sono previste le elezioni, test importantissimo di un percorso iniziato anni fa Italianieuropei n.1 - 2014 AGENDA ISAF: QUALE AFGHANISTAN LASCIAMO? Aavv La conclusione della missione Isaf costituirà un momento cruciale per il futuro dell’Afghanistan e una occasione per ridefinire gli impegni dell’Occidente in una realtà ancora in divenire LAVORO Inchiesta n.182 – ottobre/dicembre 2013 IL LAVORO E L’IMPRESA OGGI Dossier Gli interventi tenuti nell’ottobre 2013 presso la Camera del lavoro di Reggio Emilia. Un confronto tra sindacalisti e ricercatori di generazioni diverse sui processi di trasformazione della condizione del lavoro e della organizzazione delle imprese POLITICA Nuova Umanità n. 210 – novembre/dicembre 2013 BUCHANAN-TULLOCK: IL CALCOLO DEL CONSENSO Giampietro Parolin La grande crisi che stiamo vivendo chiede di ripensare molte delle categorie che abbiamno storicamente conosciuto. Fra queste certamente la democrazia, in bilico tra disaffezione, disincanto e ricerca di nuove forme di partecipazione RELIGIONE Studi cattolici n.634 - dicembre 2013 NICOLA CUSANO. DIALOGO INTERRELIGIOSO SU BASE METAFISICA Hervè Pasqua Una documentata presentazione del filosofo prenascimentale, che fu anche teologo e cardinale, il quale preferì sempre proporre un dialogo tra Chiesa cattolica e altre religioni Oasis n.18 - dicembre 2013 RELIGIONI SUL CRINALE. TRA SECOLARISMO E IDEOLOGIA Monografico Perché nelle nostre società occidentali del 1500 era virtualmente impossibile non credere in Dio, mentre nel 2000 molti di noi trovano questa opzione non solo semplice ma persino inevitabile?

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STILI DI VITA Quaderni di sociologia n.3 –2013 STRANIERO A CHI? I FIGLI DI IMMIGRATI IN ITALIA Monografico L’arrivo di “altre genti” ha cambiato la geografia umana di molte società locali modificandone gli equilibri e costringendo gli italiani a fare i conti con i problemi della multiculturalità. Un processo che ha innescato tensioni sociali e motivi di preoccupazione Docete n.2 - novembre 2013 LA MISSIONE EDUCATIVA DELLA FAMIGLIA Dossier Dalla 47 settimana sociale dei cattolici italiani che si è svolta a Torino sul tema: La famiglia speranza e futuro per la società italiana La Civiltà Cattolica n.3925 - 4 gennaio 2014 MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE Francesco I Il messaggio di quest’anno è dedicato alla “fraternità fondamento e via della pace”. Una vera fraternità tra gli uomini esige una paternità trascendente e si consolida a partire da essa SOCIETA’ Censis Note& commenti n.11/12 – 2013 UNA SOCIETÀ SCIAPA E INFELICE IN CERCA DI CONNETTIVITÀ Monografico Sintesi del 47° rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Pae4se presentato a Roma il 16 dicembre 2013 presso la sede del Cnel Italianieuropei n. 1 - 2014 CANCELLARE LA BOSSI FINI Focus Il fenomeno migratorio in Italia ha assunto i tratti di un processo epocale verso il quale si è reagito prendendo le distanze e pretendendo dio controllarlo e di contrastarlo ma a dimostrare quanto sia inefficace questo approccio sta la consistente presenza di stranieri sul nostro territorio WELFARE Autonomie locali e servizi sociali n.2 – 2013 L’ESPERIENZA DEL REDDITO DI CITTADINANZA IN CAMPANIA: COSA PUÒ INSEGNARCI PER IL FUTURO? AAvv La riproposizione nell’agenda politica della questione del sostegno al reddito per famiglie e individui al disotto della soglia di povertà sollecita a riconsiderare le esperienze regionali fin qui sperimentate

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SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE

CONTRO IL NON PROFIT; Giovanni Moro, Laterza, 2014 Difficile trovare entità più lontane e diverse di un prestigioso circolo di tennis, una mensa per poveri, una università privata e un centro di riabilitazione per ex detenuti. Eppure rientrano tutte nella categoria del “non profit”, magma in continua espansione, con oltre 300.000 organizzazioni (10 anni fa erano 230.000), 1 milione di lavoratori, quasi 5 milioni di volontari e circa 80 miliardi di euro di entrate che corrispondono al 3% del Pil. La colpa dell’equivoco, secondo un esperto come il sociologo Giovanni Moro, figlio dello statista Aldo, sta nella disinformazione e nei piccoli e grandi inganni che avvolgono il mondo delle onlus. Moro li analizza a fondo nel suo saggio dal titolo forte “Contro il non profit”. Non si tratta di una critica indistinta e distruttiva all’universo delle onlus, quanto di un tentativo di mettervi ordine. A partire dal termine “non profit” che andrebbe abolito, visto che, ad oggi, include tutto ciò che non è fiscalmente né statale né privato, eroga servizi e non distribuisce i profitti tra i soci. Bisogna rendersi conto che il non profit non è un fenomeno unitario e che c’è differenza tra un circolo sportivo di periferia che aiuta i ragazzi disabili e uno frequentato a suon di migliaia di euro dalla Roma bene. Purtroppo oggi in Italia non esiste un’autorità in grado di controllare la coerenza delle attività svolte dalla marea di organizzazioni non profit. Un’autorità che riesca a focalizzare le attività che vengono realmente offerte, in modo che possano crescere le associazioni che assistono i cittadini, un po’ meno i tennis club. SE MUORE IL SUD; Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo, Feltrinelli, 2014 Un consiglio prima di leggere questo libro: fate una grande scorta di indignazione e dopo tuffatevi nella lettura. Avrete bisogno, infatti, di tutta l’indignazione possibile per non cadere vittime dell’assuefazione di fronte alle condizioni di degrado, apparentemente irrisolvibile, in cui versa il nostro Mezzogiorno e che viene descritto con la consueta efficacia dal duo Rizzo-Stella. Alla loro maniera, cioè con una serie contundente di numeri, storie, aneddoti, denunciano una situazione insopportabile, inchiodando alle proprie responsabilità una certa classe politica del Sud, ingorda e inconcludente (quando non direttamente collusa con la criminalità organizzata), che sta portando le regioni meridionali verso la rovina. Un territorio colmo di tesori d’arte e cultura, pieno di risorse lavorative e imprenditoriali dimenticate, che vanta beni economici come l’agricoltura e il petrolio e che, per questo, potrebbe trainare da sola lo sviluppo dell’intero Paese, ma che vive da sempre una crisi senza fine, con disagi e problemi che l’hanno portato inevitabilmente al degrado. Il libro descrive situazioni allarmanti: due giovani su tre disoccupati, diversi miliardi stanziati per l’emergenza rifiuti senza aver risolto minimamente il problema, la Sicilia che ha delle coste lunghissime e sei siti dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco ma non ha neanche un decimo dei turisti delle piccole Baleari… e una continua e implacabile serie di dati, numeri e storie che elencano le contraddizioni e l’abbandono in cui versa il nostro Sud. L’appello finale alla classe politica affinché si faccia carico del degrado del Mezzogiorno per cercare di risolverlo, “perché se affonda il Sud, affonda anche l’Italia”, sembra più un atto dovuto da parte di Rizzo e Stella, che una dichiarazione sentita veramente. Più di una volta, infatti, nel corso delle 311 pagine del libro lasciano intendere che il Sud sembra essere dato irrimediabilmente per perso dalla politica nazionale.

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L’EUROPA IN TRAPPOLA ; Claus Offe, Il Mulino, 2014 L’illustre sociologo politico Offe ci illustra a suo modo lo stato di crisi in cui versa l’Unione Europea. Una crisi che è il risultato complessivo di un mercato finanziario, di un debito altissimo e di un deficit di integrazione democratica europea, che spaventa a causa della sua complessità ed incertezza. La gravità della crisi è dovuta ad una contraddizione di fondo: ciò che è urgentemente necessario fare è anche estremamente impopolare e, perciò, potenzialmente impossibile da fare in maniera democratica. Le soluzioni sono note e, in linea di principio, riconosciute da tutti: da un lato la mutualizzazione del debito, dall’altro una spinta alla competitività dei paesi periferici attraverso una riduzione del costo del lavoro. Entrambe misure inaccettabili per gli elettori che, nei rispettivi paesi, dovrebbero approvarle. È proprio per questo motivo che Offe parla di una trappola che non permette di muoversi in nessuna direzione. Anche una soluzione drastica, come quella proposta da molti partiti populisti di destra e sinistra, di uscire dall’euro non risolverebbe il problema. La ri-nazionalizzazione della politica monetaria condurrebbe i paesi periferici a svalutare la loro moneta, lasciandoli ancor più profondamente nei guai con la sfida di sostenere l’euro-debito che hanno accumulato. La dissoluzione della zona euro, e come conseguenza inevitabile a medio termine anche dell’UE, equivarrebbe a uno tsunami economico e allo stesso tempo ad una regressione politica, peggiore del male che si vorrebbe curare. LIBERTÀ DI CULTURA; Luca Nannipieri, Rubbettino, 2014 La provocazione dell’autore è grossa e già presente nel sottotitolo del saggio: meno Stato e più comunità per arte e ricerca. L’idea di partenza di Nannipieri è che i cittadini debbano riappropriarsi dei propri luoghi, soprattutto di quei particolarissimi luoghi, come una chiesa, una biblioteca, un palazzo storico, un museo, dove maggiormente si condensano memoria, identità, senso di appartenenza, riflessioni. Tanto più si stacca il patrimonio da questa comunità, affidandone la cura e la tutela ad istituzioni ministeriali, con decisioni e scelte prese lontano dal posto dove si trova il patrimonio stesso, quanto più si crea una disaffezione dei cittadini alle sorti di questi speciali luoghi pubblici. Per un cambiamento di prospettiva è necessario che si vengano a costituire nei territori delle associazioni culturali, consorzi, cooperative in grado di prendersi la responsabilità di gestire autonomamente i luoghi e i simboli che in essi persistono. Dare autonomia e indipendenza agli enti culturali territoriali significa renderli responsabili dei loro bilanci, perché essi non saranno più garantiti dallo Stato; e responsabili delle loro proposte, perché non saranno più indirizzate da un organo superiore e il loro successo dipenderà esclusivamente dalle ricadute che avranno tra i cittadini. Nessun museo, biblioteca, archivio, festival o università dovrà essere preservato senza che siano gli individui e le comunità a volerlo. La cultura, infatti, non è un obbligo o un diritto, ma un desiderio. Certo per far questo occorrerebbe un cambiamento della Costituzione, delle leggi, l’abolizione delle Soprintendenze e degli Istituti centrali, l’abolizione dei finanziamenti garantiti a certi enti culturali, che ne discriminano altri, ma per l’autore varrebbe la pena provarci.

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MEMORIE DALL’ARCHIVIO

I fatti che spiegano la nascita della rivista Moc nel novembre 1960 risalgono ad un anno prima, esattamente al Congresso delle Acli, svoltosi a Milano dal 6 all’8 dicembre 1959. In quell’occasione fu approvato il principio della incompatibilità parlamentare, in sostanza chi era deputato non poteva avere cariche direttive nelle Acli. Il principio passò concedendo, però, una possibilità di deroga voluta dal gruppo di Penazzato (Presidente delle Acli dal 1955), a cui si contrapponeva quello di Livio Labor (presidente delle Acli di Milano) ostile ad ogni eccezione. Facendo leva su questa deroga congressuale Penazzato, che era deputato DC, pose nuovamente la propria candidatura a presidente. Labor e il suo gruppo rifiutarono, per protesta, di far parte della presidenza. In questo delicato momento intervenne anche la Chiesa che disapprovò l’operato di Penazzato, costringendolo alle dimissioni. Il Consiglio Nazionale il 10 aprile votò Ugo Piazzi nuovo presidente. La sua presidenza durò poco perché nel successivo Congresso di Bari (8-10/12/1961) fu eletto Presidente delle Acli proprio Livio Labor. In questo periodo di tempo, intercorso tra la presidenza Piazzi e quella Labor, uscì il primo numero del periodico “Moc, idee problemi dibattiti nel Movimento Operaio Cristiano” , su impulso del gruppo di aclisti facenti capo a Livio Labor. L’iniziativa è del tutto inedita nell’esperienza delle Acli. Infatti, per la prima volta dalla loro fondazione usciva un periodico al di fuori degli organi propri dell’associazione, come portavoce di una “corrente” interna con finalità dichiarate e con una proposta completa di programmi e di classe dirigente alternativi a quelli esistenti. Il Moc non solo svolgeva una critica puntigliosa su atti e comportamenti del gruppo dirigente, ma sviluppava un lavoro di proposta culturale e indicazioni di rilancio del movimento.

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Dalla Presentazione, apparsa sul primo numero, in cui la redazione spiega i motivi della nascita della nuova rivista: Con questo quaderno mensile vogliamo dare il nostro apporto allo sviluppo del Movimento Operaio Cristiano in Italia e nel mondo. Nel M.O.C. individuiamo un gruppo di influenza ideologica e culturale capace di sorreggere ed accompagnare l’ascesa umana e cristiana dei lavoratori […] Ogni mese “idee, problemi, dibattiti nel M.O.C.” troveranno posto nella nostra rivista: e saranno coronati da studi e documentazioni, oltre che da un servizio che cercheremo anche noi, a nostro modo, di rendere allo sviluppo della formazione, dei servizi sociali e della azione sociale del Movimento. Nella sua relazione (sul numero 38 del Giornale dei Lavoratori) lo stesso Segretario Provinciale delle Acli di Milano (che si è battezzata “punta avanzata del Movimento”) scriveva: «…vorrei qui mettere in evidenza che, fatta eccezione per alcuni settori di attività, in generale non abbiamo iniziative e sussidi per continuare ad approfondire la preparazione dei nostri dirigenti». Noi ci auguriamo che, insieme alle varie iniziative delle Acli milanesi e di quelle che saprà prendere l’attuale Presidenza Centrale, anche M.O.C. possa per molti rappresentare un sussidio valido e disinteressato per migliorare e rendere più incisivo il nostro impegno sociale e la nostra testimonianza cristiana. Nei prossimi numeri di Segn@libro presenteremo alcuni articoli interessanti apparsi su “Moc, idee problemi dibattiti nel Movimento Operaio Cristiano” , ricordandovi che la raccolta completa della rivista è a disposizione presso Archivio Storico delle Acli Nazionali.

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LE RIVISTE IN EMEROTECA

AGGIORNAMENTI SOCIALI ALTRAECONOMIA ANIMAZIONE SOCIALE APPUNTI DI CULTURA E POLITICA AREL + AREL seminari ASPENIA AUTONOMIE LOCALI E SERV SOC. CENSIS NOTE E COMMENTI CHARTA MINUTA CITTA’ NUOVA CIVILTA’ CATTOLICA COMMUNITAS COMUNICAZIONE POLTICA CONFRONTI CONSULTORI FAMILARI OGGI CONTEMPORANEA COSCIENZA CREDERE OGGI CRITICA SOCIOLOGICA DIALOGHI DOMANI D’ITALIA ECONOMIA PUBBLICA ENTI NON PROFIT EQUILIBRI ESODO ETNOGRAFIA E RICERCA QUALITATIVA FAMIGLIA CRISTIANA FAMIGLIA OGGI IL FISCO FOR FORMICHE GIURISPRUDENZA ITALIANA HUMANITAS INCHIESTA INTERNAZIONALE Materiali ISTAT ITALIA CARITAS

ITALIANI EUROPEI IUSTITIA L’IVA JESUS LIMES MICROMEGA MONDI MIGRANTI MONDO EMISSIONE IL MULINO NON PROFIT NUOVA UMANITA’ NUOVI ORIENTAMENTI OASIS ORIENTAMENTI PEDAGOGICI PARADOXA PAROLE E STORIA POLIS IL PONTE PROBLEMI DELL’INFORMAZIONE PROPOSTA QUOL QUADERNI DI SCIENZA POLITICA QUADERNI DI SCIENZE RELIGIOSE QUADERNI DI SOCIOLOGIA QUADERNI DI STORIA IL REGNO RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA RELIGIONI E SOCIETA’ RESET RIVISTA DEL CLERO ITALIANO RIVISTA DELLE POL SOCIALI RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE

RIVISTA DI TEOLOGIA MORALE RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO RIVISTA ITALIANA DI SCIENZA POLITICA ROCCA LA SCUOLA CATTOLICA SCUOLA DEMOCRATICA IL SEGNO SERVITIUM LA SOCIETA’ SOCIOLOGIA SOCIOLOGIA DELLAVORO SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE STATO E MERCATO STORIA EPROBLEMI CONTEMPORANEI LO STRANIERO STUDI CATTOLICI STUDI CULTURALI STUDI DI SOCIOLOGIA STUDI ECONOMICI E SOCIALI STUDI EMIGRAZIONE STUDI ZANCAN STUDIUM TEMPI TEOLOGIA TESTIMONIANZE IL TETTO VITA E PENSIERO VITA NON PROFIT WELFARE OGGI