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    La dimensione metodologica del

    curricolo_2

    Il modello del metodo didattico

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    Un modello del metodo didattico

    Obiettivo:. formulare un modello descrittivo per i processi

    dinsegnamento-apprendimento

    Un metodo corrisponde ad una serie di operazioni (regole, procedure) che

    possiedono una giustificazione teorica e che conducono in modo

    empiricamente controllabile e ripetibile a certi risultati.

    In pedagogia la nozione di metodo legata allidea di dare razionalit esistematicit allintervento formativo.

    Tecnica didattica: un particolare

    procedimento di insegnamento.

    Prevale la componente procedurale.

    Dottrina educativa e/o didattica:

    insieme di concezioni pedagogiche e diprincipi educativi secondo cui

    organizzare lattivit nel suo complesso.

    Prevale la componente teorica

    Il concetto di metodo presenta i due aspetti saldati strettamente

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    Un modello del metodo didattico

    Rischio di dogmatismo che dipende dalla struttura logica del metodo

    (deduttiva)

    Il metodo dogmatico rispetto allesperienzaIl metodo dogmatico rispetto agli altri metodi

    un metodo dovrebbe essere efficace

    un metodo dovrebbe fornire giustificazioni teoricamente progressive degli

    insuccessi

    critica empirica

    critica dei fondamenti dottrinari

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    Un modello del metodo didattico

    Un primo modello descrittivo:

    Soggetto R Oggetto

    Rapporto mediato dallinsegnamento: Soggetto MetodoOggetto

    Da un punto di vista formale la situazione didattica pu essere impostata

    come un sistema di relazioni:

    {(Oggetto R Metodo), (Soggetto R Metodo)}

    Ci significa analizzare le relazioni che il Metodo intrattiene con il Soggetto

    che apprende e con lOggetto culturale

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    Un modello del metodo didattico

    Soggetto Metodo Oggetto

    che apprende culturale

    Re / RiRe / Ri

    Re (relazione estrinseca): indipendenza del metodo dal Soggetto / oggetto

    Ri(relazione intrinseca): inter-dipendenza del Metodo dal Soggetto /Oggetto

    Relazione estrinseca [Efficacia del Metodo =f(caratteristiche del Metodo)];

    Relazione intrinseca [Efficacia del Metodo =f(caratteristiche del Metodo R

    caratteristiche di X)]

    X = Oggetto o Soggetto

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    Un modello del metodo didatticoDescrivere le possibili relazioni :

    Relazione Soggetto/Metodo ( due concezioni: Re / Ri);

    Relazione Oggetto metodo (due concezioni: Re / Ri);

    R estrinseca Soggetto/Metodo

    Risultato dapprendimento =f(Potenziale del Soggetto, Potenziale del Metodo)

    R = S + M

    Se M1 applicato con S1 risultato R1

    M2 applicato con S2 risultato R2

    se S1 = S2 e se R2 > R1 M2 > M1

    il metodo che ha prodotto risultati migliori ha un maggiore potenziale, ossia:

    come se aggiungesse una maggiore quantit di apprendimento;

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    Un modello del metodo didattico

    Se M applicato con S1 risultato R1

    M applicato con S2 risultato R2

    se R2 > R1 S2 > S1

    potenziale.

    In sintesi:

    un Metodo in s pi efficace di un altro a prescindere dalle

    caratteristiche dei soggetti cui viene applicato.

    laddove si pratica un metodo uniforme per tutta la classe, gli alunni

    di livello pi elevato otterranno risultati pi elevati e quelli peggiori

    risultati meno buoni.

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    Un modello del metodo didattico

    R intrinseca Soggetto/Metodo

    La relazione tra metodi e soggetti pu essere considerata come una composizione

    interattiva: il risultato dapprendimento dipende da un certo tipo di interazione trale caratteristiche del soggetto e quelle del metodo

    Risultato dapprendimento = Caratteristiche Soggetto, Caratteristiche Metodo

    R = S M

    R interattiva se e solo se S M S+M

    S M >>>> S+M R complementare

    S M

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    Un modello del metodo didatticoConsiderare il risultato dapprendimento come derivante da uninterazione tra S e M,

    implica che:

    Se M1 (S1) R1 S1 RicM2 il metodo M2 complementare a S1

    se M2 (S1) R2 S1 RicM1Se R2 > R1

    e c sogg. a cara er s c e comp . a

    se M2 (S2) R2 S2 RicM2Se R1 > R2

    secondo questa concezione, un metodo non valido in s, ma in relazione allecaratteristiche del discente:

    al variare del soggetto varia anche il metodo che si mostra pi efficace; e viceversa:

    al variare del metodo varia anche il soggetto che ne trae maggior profitto.

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    Le due concezioni della relazione Soggetto/Metodo a confronto

    Uguale validit esplicativa: entrambe le concezioni forniscono unaspiegazione dei fenomeni di disuguaglianza dei risultati scolastici.

    Diversa validit normativa: in relazione alla finalit di riferimento (la grande

    maggioranza degli alunni raggiunge la padronanza delle conoscenzefondamentali del curricolo) la relazione intrinseca risulta pi vantaggiosa.

    Nel quadro della relazione estrinseca questo obiettivo raggiungibile sotto

    la similarit degli esiti non valutata sulla base della loro differenza assoluta, ma

    rispetto ad una soglia standard;

    la disuguaglianza iniziale dei livelli non molto elevata;

    il potenziale didattico del metodo migliore proporzionalmente elevato rispetto

    allentit dei livelli iniziali;

    gli studenti hanno ha disposizione un tempo scolastico congruo per apprendere e lo

    utilizzano con perseveranza.

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    Supponiamo, infatti, di decrementare il tempo T = 7.

    S1i = 70 e S2i = 80

    S1 = 1; S2 = 2M = 5

    T = 7

    G= 125

    In questo caso, lincremento sar minore:

    S1: (S1+M )T = 6*7 = 42

    S2: (S2+M )T = 7*7 = 49

    S1i+1 = 70 + 42 = 112;

    S2i+1 = 80 + 49 = 129;

    in questo modo , solo S2 raggiunger lobiettivo standard G = 125.

    Risultati simili si ottengono se si assume che il metodo sia meno efficace (per es: M =

    3). In questo caso, S1 potrebbe raggiungere lobiettivo solo incrementando il tempo

    concesso per lapprendimento.

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    Esempio:

    S1i = 70 e S2i = 80 livello iniziale di due allievi

    S1 = 1; S2 = 2 potenziale dei due allievi

    M = 5 potenziale del metodo didattico adoperato (valore che luso delmetodo aggiunge al potenziale del soggetto in una unit arbitraria

    di tempo);

    T = 10 tempo dedicato allistruzione sia T = 10

    G = 125 lobiettivo da raggiungere sia collocato ad una soglia standard di

    Poich R = S + M

    per ogni unit di tempo, il soggetto S1 progredisce di 6 punti

    il soggetto S2 di 7 punti

    Nel tempo T (= 10) il metodo M assicura 60 punti di incremento a S1 e 70 punti a S2

    incremento di S1: (S1+M )T = 6*10 = 60

    Incremento di S2: (S2+M )T = 7*10 = 70

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    I nuovi livelli di S1 e S2 saranno:

    S1i+1 = S1i + (M + S1)T = 70 + 60 = 130

    S2i+1 = S2i + (M + S2)T = 80 + 70 = 150

    S1 M2 = S2 M1 = 7

    la differenza assoluta tra S1 e S2 cresciuta (da 10 a 20 punti). Perci,

    proseguendo listruzione nel tempo, lo scarto iniziale tra S1 e S2 tender ad

    aumentare sempre di pi.

    se il metodo non adeguatamente efficace (M< 5), o se il tempo dedicato

    allistruzione non congruo (per es. T=7) tale effetto non si produce.

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    Un modello del metodo didattico

    Se si ritiene che la relazione tra metodi e soggetti sia di natura estrinseca, e si vuole cercare

    di assicurare alla maggior parte degli alunni risultati adeguati per il pi lungo tempo

    possibile, occorre cercare di soddisfare le suddette condizioni; ossia, seguire i seguenti

    principi metodologici(gruppo A):

    definire gli obiettivi in termini di standard dapprendimento e valutare in relazione a questi

    il profitto, invece di confrontare tra loro i livelli degli alunni;

    cercare di migliorare la qualit dei metodi di insegnamento pervenendo a metodi via via

    pi efficaci;

    organizzare i tempi di istruzione in modo da concedere allalunno tempi congrui per ogniargomento affrontato.

    Questi principi sono quelli desumibili da uninferenza pratica

    prima premessa: la finalit del successo formativo per tutti

    seconda premessa: lo schema causale del modello della relazione estrinseca: R = S + M

    Anche osservando questi principi, lo scarto tra il livello degli alunni tender a crescere nel

    tempo, fino a rendere impossibile un trattamento didattico comune.

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    Un modello del metodo didattico

    Qual il vantaggio offerto dalla concezione intrinseca della relazione

    Soggetto/Metodo?

    Le caratteristiche degli alunni sono descrivibili in senso qualitativo e non

    quantitativo, implicano differenze e non disuguaglianze;

    Se R1 = R2

    Se M1 (S1) R1 S1 RicM1 il metodo 1 complementare a S1

    se M2 (S2)

    R2

    S2 RicM2 il metodo M2 complementare a S2Se R1= R2

    Ogni alunno pu pervenire a buoni risultati a patto che gli si permetta di

    fruire del metodo che gli pi congeniale.

    Nel quadro di una relazione interattiva fondato e opportuno fornire agli

    alunni metodi diversi.

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    Esempio

    S1 RicM2

    S2 RicM1

    S1 M2 = S2 M1 = 7

    I due discenti, oltre a conseguire gli obiettivi standard tenderanno a progredire di pariPasso e il proseguimento della loro carriera dipender dalle inclinazioni personali.

    C per fa considerare un altro fattore: la storia dellapprendimento personale

    S1i = 70 e S2i = 80S1 M2 = S2 M1 = 7

    T=10

    G=125

    Nel tempo T si ha:

    Incremento di S1 e S2 (S1 M) T = (S2 M1) T = 7*10 = 70

    S1i+1 = S1i + (S1 M2) T = 70 + 70 = 140

    S2i+1 = S2i + (S2 M1) T = 80 + 70 = 150

    (S1i+1 = 140) > (G = 125) e (S2i+1 = 150) > (G = 125) entrambi gli alunni, pur

    avendo raggiunto livelli disuguali, hanno conseguito lobiettivo standard.

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    La differenza assoluta tra S1 e S2 non cresciuta

    Proseguendo listruzione nel tempo, anche se la differenza tra S1 e S2 rimarr

    in senso assoluto, avr un peso relativo sempre pi ridotto.

    Se si ritiene che la relazione tra metodi e soggetti sia di natura intrinseca, e si

    vuol cercare di assicurare alla maggior parte degli alunni risultati adeguati diapprendimento, occorre allora seguire i seguenti principi metodologici

    (gruppo B)

    definire gli obiettivi in termini di standard dapprendimento e valutare in

    relazione a questi il profitto, invece di confrontare tra loro i livelli degli alunni;

    diversificare i trattamenti didattici cercando di assicurare ad ogni alunno il

    metodo a lui complementare;

    organizzare i tempi di istruzione in modo da concedere allalunno tempi

    congrui per ogni argomento affrontato.

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    La Relazione Oggetto/Metodo

    Relazione estrinseca: lefficacia del metodo indipendente dalloggetto culturale da

    apprendere e deriva dalla validit del metodo in s

    Come possiamo tradurre questa credenza?

    Esprimiamo il potenziale del metodo in termini di quantit dapprendimento che esso

    permette di realizzare in una certa unit di tempo:

    o enz a e e me o o = quan appren men o un empo

    velocit dapprendimento dellOggetto culturale con il

    metodo M

    R % O : grado dapprendimento dellOggetto

    Grado di apprendimento =f(Potenziale del metodo, Tempo dedicato)

    R % O = M TD

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    Sotto le condizioni:

    TC = TD TN

    Dipende dal Metodo che

    deciso dallinsegnanteDipende dallinsegnante

    Grado di apprendimento dellOggetto =f(Decisioni didattiche)

    Se linsegnante che usa un certo Metodo concede agli alunni il tempo di cui hanno

    biso no er a rendere attraverso tale metodo tutti li alunni ossono realizzare il

    pieno apprendimento di un dato Oggetto culturale.

    Ulteriori vincoli:

    Tempo-risorsa: tempo scolastico disponibile

    Programma : {{{{Oggetto 1, Oggetto 2, , Oggetto n}}}}

    Tempo risorsa per oggetto = (Tempo risorsa totale / numero Oggetti del programma)

    vincolo per il Tempo concesso allalunno il grado di apprendimento pu non essere pieno

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    Correttivi:

    1. Sviluppare metodi pi potenti;

    2. Aumentare il Tempo-risorsa totale;3. Diminuire il numero di Oggetti del Programma

    4. Una combinazione delle prime tre.

    Lincremento comunque limitato;

    Decisione non didattica , ma politica;Si pu realizzare in due modi:

    Elasticit del Programma: selezione di

    quegli Oggetti che appaiono pi essenziali

    entro lorganizzazione epistemica della

    disci lina

    Si pu diminuire la densit interna

    degli Oggetti, scegliendo per

    ciascuno di essi gli Elementi pi

    rilevanti nella or anizzazione

    epistemica degli Oggetti stessi.

    In sintesi:

    Se si ritiene che la relazione Metodo / Oggetto sia tipo estinseco e si vuo cercare di

    assicurare alla maggior parte di alunni la padronanza di tali oggetti, occorre seguire i

    seguenti principi metodologici (gruppo C):

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    Principi metodologici(gruppo C):

    1. Assicurare un tempo scuola congruo rispetto ai Programmi da svolgere (ma

    questo un provvedimento che riguarda il macrosistema della politica

    scolastica).

    2. Essenzializzare il Programma, selezionando gli Oggetti rilevantinellorganizzazione epistemica della Disciplina.

    3. Ridurre la densit di ciascun O etto selezionando li Elementi di

    contenuto rilevanti per la sua organizzazione interna.

    4. Organizzare il Tempo-risorsa disponibile in modo da massimizzare il Tempo

    concesso agli alunni per lapprendimento.

    5. Adottare i Metodi didattici maggiormente potenti tra quelli disponibili, o

    svilupparne di nuovi ad alto potenziale.

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    Relazione intrinseca Oggetto/Metodo: lefficacia di un Metodo didattico dipende dalla

    sua relazione con lOggetto culturale da apprendere, piuttosto che da caratteristiche del

    Metodo in s.Efficacia del Metodo =f(Oggetto R Metodo)

    Questo significa postulare implicitamente che qualche caratteristica dellOggetto

    eserciti un condizionamento sullEfficacia dei Metodi impiegabili, cosicch vi saranno

    certi Metodi che, in ragione della loro relazione con queste caratteristiche dellOggetto,daranno risultati migliori di altri.

    organizzazione epistemica

    unorganizzazione un insieme di elementitra cui intercorrono determinate relazioni,

    legate allafunzione svolta dallinsieme organizzato.

    Nel concetto di organizzazione rientrano approssimativamente almeno tre elementi:

    elementi costitutivi dellinsieme organizzato

    relazioni che intercorrono tra tali elementi

    funzioni svolte dallinsieme organizzato, grazie alla propria organizzazione

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    Organizzazione: schema delle relazioniche intercorrono tra gli elementi di una certa

    unit.

    Grafi dellorganizzazione di un sistema:

    elemento con grado locale

    maggiore

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    una Disciplina caratterizzata da unorganizzazione epistemica interna,

    costituita non solo da un certo insieme di Oggetti che appartengono al suodominio, ma anche da una certa configurazione di relazioni che intercorrono

    tra tali Oggetti.

    La funzione a cui adempie tale organizzazione epistemica pu essere grosso

    modo identificata nella costituzione delpunto-di-vista interpretativo della

    disciplina, del suo modo tipico di pensiero.

    ,

    visto determina la maggiore rilevanza di alcuni componenti dellinsieme, chesi pu compiere una selezione non arbitraria degli Oggetti da insegnare tra

    quelli appartenenti al dominio disciplinare.

    Chiameremo allora questa selezione col termine essenzializzazione, perindicare che essa deve in ogni caso salvaguardare ci che essenziale per la

    conservazione dellidentit epistemica della Disciplina (e della sua integrit):

    la sua organizzazione.

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    Esistenza di diversi livelli logicigerarchicamente articolati:

    unorganizzazione curricolare del Programma;

    unorganizzazione epistemica di ciascuna Disciplina;unorganizzazione interna dogni Oggetto disciplinare.

    Elementi di contenuto costitutivi e il loro

    Discipline costitutive e loro rapporti

    Oggetti costitutivi e lo schema dei loro

    rapporti

    Hp.: il fattore che condiziona lefficacia di un Metodo sia costituito dallOrganizzazioneinterna dellOggetto.

    ogni separazione tra metodo e oggetto dapprendimento falsa. Il fatto che il materiale

    di una scienza organizzato la prova che gi stato [] metodicizzato; () Una materia

    sistemata non intesa come punto di partenza dellapprendere, ma come risultato di un

    processo compiuto. Metodo significa unorganizzazione tale della materia che la renda pi

    efficace nelluso. Il metodo non qualcosa di esterno al materiale (Dewey, DE)

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    Sapere-esperto Trasformazione-Organizzazione Sapere-da-insegnare-organizzato

    Se in questo processo, come indica Dewey, Metodo vuol dire dare unorganizzazione

    efficace al sapere, allora lOrganizzazione del sapere da insegnare la caratteristica che

    vincola lEfficacia dei Metodi didattici impiegabili

    Risultato dapprendimento =f( Organizzazione dellOggetto R Metodo)

    per indicare una relazione intrinseca efficace, ci serviamo del concetto di analogia

    (anzich do complementareit) tra Oggetto e Metodo per indicare la condizione in cui

    essi hanno approssimativamente una forma simile, ossia unOrganizzazione analoga.

    Pertanto, lEfficacia di un dato Metodo maggiore se esso, almeno per una parte

    significativa, caratterizzato da unorganizzazione analoga rispetto

    allOrganizzazione dellOggetto, ed invece minore altrimenti.

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    Ovviamente, questo implica che anche il Metodo possieda unOrganizzazione, ossia

    che esso sia caratterizzato da elementi (m) e da relazioni tra questi elementi.

    Lesistenza di una relazione di similarit S (o analogia) tra O e M significa che data una

    relazione R tra due elementi (o1 e o2) di O, la relazione S fa corrispondere alla

    relazione R la relazione Rtra due elementi (m1 e m2)di M; ossia:

    S : (o1 R o2) (m1 R m2)

    o1 o2

    R

    m1 m2

    R

    S S

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    Relazione di implicazione epistemica: diciamo che un elemento o2 implica

    epistemicamente un elemento o1 se la conoscenza relativa a o2 presuppone

    (include, fa uso necessario di ecc.) la conoscenza relativa a o1.

    lelemento o2 implica epistemicamente lelemento o1 esige: non si d il caso

    che si ha conoscenza di o2 e non si ha conoscenza di o1

    o1 propedeutico a o2, o prerequisito per o2.

    Se R in O una relazione dimplicazione epistemica e se vi una similarit

    ,

    analoga R in M.

    Assumiamo che Rcostituisca una relazione di ordinamento tra m1 e m2, tale

    che nellordine di svolgimento del Metodo m1 viene prima di m2.

    m1m2

    analogia organizzativa tra O e M implica:

    relazioni dimplicazione epistemica in O relazioni dordinamento didattico in M

    lelemento o2 implica lelemento o1 trova corrispondenza in lelemento m1 precedelelemento m2

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    come se lOrganizzazione interna dellOggetto creasse un Ordinamento costitutivo tra

    i suoi elementi, che il Metodo deve rispettare e trasformare in unanaloga sequenza di

    fasi didattiche, per risultare adeguatamente efficace.

    A questo punto, dobbiamo per cercare di caratterizzare meglio il concetto di Efficacia

    del Metodo.

    Efficacia Metodo = Grado dapprendimento dellOggetto

    Grado dapprendimento Oggettox=f(padronanza Oggetti propedeutici ax)

    Supponiamo che il docente prescinda maldestramente da questo ordinamento,.Cidobbiamo attendere un grado dapprendimento quantitativamente minore rispetto al

    percorso che rispetta lOrdinamento costitutivo?

    Per apprendimento significativo intendiamo la

    comprensione del significato epistemologicodellelemento assimilato, sulla base delle sue

    relazioni entro lOrganizzazione dellOggetto, e

    in particolare con gli elementi ad esso

    propedeutici.

    Per apprendimento meccanico

    intendiamo lassimilazione dellaformulazione linguistica di un

    elemento di contenuto, senza

    comprensione delle relazioni che lo

    legano ad altri elementi entro

    lOrganizzazione dellOggetto.

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    Assumiamo adesso che la scuola abbia il compito di realizzare apprendimenti

    significativi sotto il profilo epistemologico.

    Asserire che un Metodo maggiormente efficace vuol dire asserire che

    permette di realizzare un pi levato grado dapprendimento significativo,

    grazie ad unOrganizzazione consona a quella dellOggetto; ossia:

    Efficacia del Metodo = Grado dapprendimento significativo dellOggetto

    E con questo si chiarisce che lefficacia non corrisponde semplicemente alla

    quantit dapprendimento realizzato, a parit del resto, ma alla quantit di un

    certo tipo o qualit dapprendimento: quello significativo in senso

    epistemologico.

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    Se si ritiene che la relazione tra Metodi e Oggetti culturali sia di tipo intrinseco, e si vuole

    cercare di assicurare alla maggior parte degli alunni la padronanza significativa di tali

    Oggetti, occorre seguire i seguentiprincipi metodologici(Gruppo D):

    1. Analizzare la Disciplina per ricostruire la sua Organizzazione epistemica interna:

    individuarne gli Oggetti essenziali e le Relazioni che intercorrono tra di essi;

    2. Organizzare il percorso complessivo di svolgimento del Corso selezionando gli Oggetti

    maggiormente rilevanti entro lOrganizzazione della Disciplina e rispettando i vincoliad essa inerenti;

    3. Analizzare lOrganizzazione interna di ogni Oggetto dinsegnamento: individuarne gli

    Elementi di contenuto essenziali e le Relazioni che intercorrono tra di essi;

    . rgan zzare percorso nsegnamen o se ez onan o g emen magg ormen e

    rilevanti entro lOrganizzazione dellOggetto e rispettando i vincoli ad essa inerenti;5. Garantire lapprendimento significativo di un Elemento o complesso di Elementi, prima

    di procedere con lElemento o il complesso dElementi per il quale risulta

    propedeutico.

    6. Garantire il raggiungimento della Padronanza intelligente di un Oggetto, ossia un alto

    grado dapprendimento significativo, prima di procedere con lOggetto per il qualerisulta propedeutico.