LA DIGESTIONE - isa1sp.it · - Esperimento: munirsi di ... primo tratto dell'intestino tenue prende...

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1 LA DIGESTIONE La digestione è il primo passaggio della nutrizione degli organismi viventi, il processo chimico e meccanico che trasforma e riduce di complessità i principi nutritivi assunti, grandi molecole come i carboidrati, in sostanze più semplici assorbibili ed assimilabili dall'organismo. La digestione è una frammentazione di molecole complesse in molecole più semplici, una prima azione che non determina una liberazione d'energia. Comprende i processi che avvengono nell'apparato digerente nei metazoi, cioè quegli animali organizzati in cellule, tessuti e organi come l’uomo. Per "spezzare" le catene molecolari dei principi nutritivi contenuti nel cibo sono essenziali gli enzimi. Essi attraggono le molecole da digerire, i substrati, e realizzano la divisione in molecole più piccole in particolari siti detti siti attivi. La digestione inizia nel primo organo dell’apparato digerente, la bocca, che viene aperta o chiusa da una parte fissa, la mascella, a cui si articola una parte mobile, la mandibola. È delimitata all'esterno dalle labbra e all'interno dal palato, in alto, e dal pavimento boccale e dalla lingua, in basso. La lingua è un muscolo volontario mobile che impasta il cibo durante la masticazione preparandolo per la deglutizione. L’uomo, come il bambino, utilizza i denti per spezzettare il cibo. Con gli incisivi lo taglia, con i canini lo strappa. I premolari ed i molari servono per macinare gli alimenti. APPROFONDIMENTO I molari e i premolari prendono nome da “mola”. Cercane il significato e trascrivilo. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… I denti sono formati da una parte superiore e una inferiore. La parte che possiamo vedere è la corona mentre quella che affonda nella gengiva e ne è circondata è detta radice. Andando dall’esterno all’interno il dente è rivestito dallo smalto, dalla dentina, mentre al centro troviamo nervi e vasi sanguigni. Quindi si tratta di una parte viva del corpo alimentata dai vasi sanguigni ed in collegamento con il cervello tramite prolungamenti del sistema nervoso. Il dente è protetto Figura 1 - Processo di digestione da parte di un enzima. Figura 2 - Dentatura nel bambino a sinistra e nell'adulto a destra

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LA DIGESTIONE

La digestione è il primo passaggio della nutrizione degli organismi viventi, il processo chimico e

meccanico che trasforma e riduce di complessità i principi nutritivi assunti, grandi molecole come i

carboidrati, in sostanze più semplici assorbibili ed assimilabili dall'organismo. La digestione è una

frammentazione di molecole complesse in molecole più semplici, una prima azione che non

determina una liberazione

d'energia. Comprende i processi

che avvengono nell'apparato

digerente nei metazoi, cioè

quegli animali organizzati in

cellule, tessuti e organi come

l’uomo. Per "spezzare" le catene

molecolari dei principi nutritivi

contenuti nel cibo sono

essenziali gli enzimi. Essi

attraggono le molecole da

digerire, i substrati, e realizzano

la divisione in molecole più piccole in particolari siti detti siti attivi.

La digestione inizia nel primo organo dell’apparato digerente, la bocca, che viene aperta o chiusa da

una parte fissa, la mascella, a cui si articola una parte mobile, la mandibola. È delimitata all'esterno

dalle labbra e all'interno dal palato, in alto, e dal pavimento boccale e dalla lingua, in basso. La lingua

è un muscolo volontario mobile

che impasta il cibo durante la

masticazione preparandolo per la

deglutizione. L’uomo, come il

bambino, utilizza i denti per

spezzettare il cibo. Con gli

incisivi lo taglia, con i canini lo

strappa. I premolari ed i molari

servono per macinare gli

alimenti.

APPROFONDIMENTO

I molari e i premolari prendono nome da “mola”. Cercane il significato e trascrivilo.

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I denti sono formati da una parte superiore e una inferiore. La parte che possiamo vedere è la corona

mentre quella che affonda nella gengiva e ne è circondata è detta radice. Andando dall’esterno

all’interno il dente è rivestito dallo smalto, dalla dentina, mentre al centro troviamo nervi e vasi

sanguigni. Quindi si tratta di una parte viva del corpo alimentata dai vasi sanguigni ed in

collegamento con il cervello tramite prolungamenti del sistema nervoso. Il dente è protetto

Figura 1 - Processo di digestione da parte di un enzima.

Figura 2 - Dentatura nel bambino a sinistra e nell'adulto a destra

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esternamente dallo smalto, il tessuto più duro del corpo, costituito da piccoli cristalli di calcio e fosfati

che lo rendono resistente agli acidi e alle sostanze corrosive che si trovano in bocca. La dentina è un

tessuto giallastro situato sotto lo smalto (costituita delle stesse sostanze). In pratica rappresenta il

corpo del dente in quanto la sua quantità determina la grandezza e la forma del dente stesso.

Il dente, tuttavia, può essere vittima della carie (dal latino careo, "essere privo"), una malattia

degenerativa infettiva che, dei tessuti duri superficiali come smalto e dentina può procedere in

profondità, fino alla polpa dentale. La carie è una malattia che dipende

da diversi elementi: batteri, zuccheri, fattori predisponenti e tempo.

Alcuni batteri che vivono nel cavo orale aderiscono alle superfici

interne della bocca (mucose o denti). Batteri privi di queste peculiarità

sono continuamente lavati via dalla saliva, ingoiati ed introdotti così in

quel grosso sterilizzatore chimico che è lo stomaco (poche specie

batteriche sopravvivono al clima acido dello stomaco: tra esse

Helicobacter pylori). I batteri che

albergano in bocca ci aiutano a

combattere i microrganismi che

entrano con il cibo o con l’aria, ma

devono essere tenuti sotto

controllo. Infatti, nutrendosi dei residui alimentari

(principalmente zuccheri), producono sostanze a pH acido che

determinano dei buchi nello

smalto. Quando lo smalto viene

totalmente oltrepassato, i batteri

trovano la dentina e possono causare sintomi dolorosi. Sarà fondamentale mantenere una buona igiene

orale usando spazzolino e filo interdentale per impedire che si formi la placca batterica, una specie di

città di batteri che vivono sul dente.

APPROFONDIMENTO

Che cos’è l’Helicobacter pylori? Effettua una piccola ricerca e spiega quali

danni può causare all’organismo.

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Figura 3 - Se non vuoi che i batteri moltiplichino e generino carie è bene che ti lavi i denti.

Figura 5 - Stomaco dolorante.

Figura 4 - Struttura del dente.

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UN PO’ DI MATEMATICA

1. Moltiplicando i risultati delle due piccole espressioni, troverai il numero di denti di un adulto,

compresi i denti del giudizio (che non sempre spuntano), posti nella zona laterale della bocca.

20 − √64 ∙ 2 = …. √9 ∙ √16 − 4 = ……...

2. Un bambino possiede 20 denti da latte che

comincia a sostituire a partire dai 6-7 anni.

o Calcola il rapporto tra il numero

completo dei denti del bambino e

quello dell’adulto.

o Scrivi il valore del numero decimale e

la percentuale corrispondente.

3. Conta i denti che hai in bocca e calcola il

rapporto tra il numero dei tuoi denti e quelli

di un bambino.

4. Dopo una attenta pulizia dei denti i batteri sono pressochè assenti. Dopo 12 ore, se non viene

effettuata nessuna azione igienica, si osserva al microscopio la formazione di circa 10 strati di

cellule batteriche. Dopo un giorno gli strati possono diventare 100.

o Calcola il rapporto tra il numero di strati di

cellule dopo 24 e 12 ore.

o Di quanto aumentano gli strati in questo

intervallo di tempo?

o Che tipo di osservazione puoi fare sulla

modalità di riproduzione batterica? Rispondi

dopo aver disegnato un grafico in cui in

orizzontale inserisci il tempo e in verticale il

numero degli strati.

5. Le ghiandole salivari producono circa √1,44 litri di

saliva al giorno. Il 96% è costituito da acqua. Calcola il volume in ml di acqua prodotta dalle

ghiandole salivari quotidianamente.

6. Cerchiamo assieme di calcolare l’area compresa in un’arcata dentaria di una persona adulta,

facendo finta che abbia una forma triangolare.

o Per prima cosa cerchiamo di ricordare la formula per il calcolo dell’area di un

rettangolo.

o Disegna un rettangolo, ricava al suo interno due triangoli.

o Scrivi la formula per il calcolo dell’area del triangolo deducendola dal disegno.

o Calcola, infine, l’area di un’arcata dentaria (fig. 2) sapendo che la base misura 5 cm e

l’altezza 6 cm.

Figura 6 - Processo di dentizione nel bambino.

Figura 7a - Carie che si espandono.

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Oltre all’azione meccanica dei denti, la masticazione, in bocca inizia

anche la digestione chimica degli alimenti ad opera di sostanze contenute

nella saliva, un miscuglio acquoso a pH neutro prodotto dalle ghiandole

salivari, organi situati in prossimità della

bocca e del collo. La saliva contiene acqua,

enzimi digestivi, sali minerali e batteri,

inumidisce e inizia a digerire il cibo. I primi

principi nutritivi ad essere

digeriti già in bocca sono i carboidrati. Nella

saliva è presente l’amilasi, un enzima che

procede ad una prima frammentazione della

lunga molecola di amido (carboidrato) in molecole più semplici di

maltosio, formato da due molecole di glucosio. Come si vede dalla

figura 8 alla base della struttura di un carboidrato c’è la molecola di

glucosio. Dalla aggregazione di più molecole di glucosio si formano

carboidrati sempre più complessi. Uno dei carboidrati più complessi e anche il più importante è

l’amido che si trova in vari alimenti come cereali e tuberi.

APPROFONDIMENTO

Che cos’è il glucosio? A quale famosa funzione delle

cellule vegetali partecipa?

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Il cibo inumidito, detto bolo, scende

dalla bocca alla faringe spinta dalla

lingua. Come si osserva nella figura 10

il bolo viene spinto nella faringe che si

trova in posizione posteriore rispetto a

laringe e trachea (tratto anteriore). Al

passaggio del cibo, in corrispondenza

Figura 7b Ghiandole salivari.

Figura 10 - Tratto iniziale dell'apparato digerente con bocca e faringe. Il bolo nel tratto dello stomaco.

Figura 8 - Digestione dell'amido da parte dell'enzima amilasi..

Figura 9b - Disegno che sintetizza un importante processo che avviene nelle piante.

Figura 9a - Due molecole di glucosio formano la molecola di maltosio. Una molecola di fruttosio e una di glucosio ne formano una di saccarosio (la sostanza chiamata zucchero che si mette nel latte e nel tè).

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della biforcazione tra esofago e laringe, una piccola struttura

cartilaginea, detta epiglottide, si chiude e permette il passaggio degli

alimenti nell’esofago. Durante il passaggio le pareti dell’esofago, un

tubo lungo circa 25 cm, effettuano una serie di contrazioni, grazie alle

quali tutto ciò che è stato deglutito arriva allo stomaco. Nella parte

sommitale dello stomaco è presente una valvola, detta cardias, cioè una

struttura che lascia passare le

sostanze in un verso ma impedisce

che esse tornino indietro.

Lo stomaco è un sacco allungato

con una grossa curvatura a

concavità rivolta verso l’alto. E’

rivestito da muscoli, irrorato da vasi sanguigni e compenetrato

da terminazioni nervose. La parte interna della parete gastrica è

dotata da strati di cellule mucose che producono un gel che

protegge dall’azione corrosiva delle sostanze acide.

La digestione avviene grazie alla

produzione di succo gastrico da

parte di ghiandole. Il succo

gastrico è un miscuglio

acquoso (99% di acqua) con

acido cloridrico ed enzimi

digestivi. L’acido cloridrico

distrugge buona parte di

microrganismi nocivi che

entrano con gli alimenti e

partecipa all’azione

digestiva. Le proteine,

presenti in molti alimenti, ma

principalmente nella carne e suoi

derivati, pesce e legumi, vengono scisse dall’enzima pepsina nei suoi componenti base, gli

amminoacidi, che poi saranno utilizzati dal nostro organismo per sintetizzare (costruire) nuove

sostanze proteiche, che hanno una funzione primaria di plasticità, vanno, cioè, a comporre le strutture

dei tessuti dei vari organi del corpo, oltre a svolgere altri compiti come quello di regolare il

metabolismo.

APPROFONDIMENTO

Che cos’è il metabolismo? Dopo aver fatto una piccola ricerca scrivi in sintesi il suo significato,

facendo anche un esempio.

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Figura 11 - Fasi del passaggio del bolo alimentare lungo l'esofago.

Figura 12 – Cardias osservati durante una gastroscopia. A sinistra un organo sano e a destra uno con ernia iatale che ne ostacola il funzionamento.

Figura 13 - Parte interna dello stomaco. Il gel si instaura all'interno dei pozzi e forma una barriera anticorrosiva.

Figura 14 - Struttura dello stomaco.

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Il bolo alimentare, ulteriormente digerito, diventa

più inconsistente e prende il nome di chimo. Esso

passa dallo stomaco all’intestino, spinto dalle

contrazioni delle pareti gastriche, attraverso una

seconda valvola chiamata piloro (vedi fig. 14). Il

miscuglio presente nello stomaco ha un’acidità

molto elevata a causa della presenza di acido

cloridrico (HCl) prodotto da ghiandole della

mucosa (le cellule delle pareti). Il grado di acidità

di un miscuglio o di una sostanza si misura con il pH, indice della concentrazione degli ioni idrogeno.

La scala dei valori va da 1 (ambiente molto acido) a 14 (ambiente molto basico). Le sostanze neutre

hanno un pH di 7. I succhi gastrici hanno un pH uguale a 2 e quindi sono molto aggressivi per i tessuti

degli esseri viventi, compreso l’uomo.

ESPERIMENTO 1 – Analisi dell’acidità di sostanze e miscugli

- Raccogliere vari alimenti e prodotti di uso comune come arancia, pomodoro, aceto, limone,

latte, acqua, sgrassanti, saponi.

- Ipotizzare il loro comportamento. Come si comporteranno

questi prodotti a contatto con i tessuti del nostro corpo?

- Esperimento: munirsi di indicatore universale consistente in

una striscia di carta che si colora a seconda del tipo di sostanza

con cui viene in contatto. Osservare i colori e registrare il pH

dei vari miscugli utilizzati.

- Conclusione: verificare se i dati corrispondono alle ipotesi

effettuate.

- Realizza un diagramma a barre con i valori del pH di ciascuna

sostanza.

Il contenuto che arriva all’intestino tenue è una poltiglia

semi-solida lattiginosa e acida e prende nome di chilo. Il

primo tratto dell'intestino tenue prende il nome di duodeno

e ha la caratteristica forma "a curva". Nel duodeno

confluisce la bile ed il succo pancreatico. Entrambi

svolgono un ruolo importante per la digestione. La bile è un

miscuglio prodotto dal fegato e si accumula nella

cistifellea. Contiene acqua e altre sostanze tra cui i sali

biliari, che servono come detergente per ridurre la massa

delle particelle di grasso dividendole in particelle più

piccole facilmente digeribili dall’enzima lipasi. Come si

evince dalla figura 18 i sali biliari riducono le grosse gocce

di grasso in goccioline, così aumenta la superficie

attaccabile dagli enzimi che possono ulteriormente ridurre

a particelle ancora più piccole: le molecole di base dei grassi acidi grassi e glicerolo.

Figura 15 - Digestione delle proteine ad opera della pepsina e loro trasformazione in amminoacidi.

Figura 16 - Indicatore universale.

Figura 17 - Il duodeno con le ghiandole fegato, cistifellea e pancreas che forniscono i miscugli digestivi succo e bile.

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Come ormai saprai i grassi o lipidi sono presenti

in molti alimenti e specialmente nella carne,

latte, burro, uova, ma anche in semi di cereali e

frutti come noci, mandorle e olive. Il succo

pancreatico, prodotto dalla ghiandola pancreas,

ha la funzione di digerire le macromolecole e di

neutralizzare l'acidità del chilo. Contiene infatti

bicarbonato di sodio, sostanza che impedisce la

corrosione dell'intestino da parte del chilo. Il

succo pancreatico contiene enzimi lipasi, che

servono alla digestione dei lipidi ed enzimi

amilasi che digeriscono le molecole di

carboidrati rese più semplici da una prima

digestione avvenuta nella parte alta dell’apparato digerente.

APPROFONDIMENTO – Il diabete -

Il diabete è una malattia molto diffusa nel mondo. Da quale parola potrebbe

aver avuto origine questo nome? In che cosa consiste questa malattia? Fai una

piccola ricerca e trascrivi di seguito una sintesi.

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Figura 18 - Una goccia di grasso ridotta in goccioline dai sali biliari.

Figura 19 - Simbolo internazionale del diabete.

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UN PO’ DI MATEMATICA

7. Calcola gli intervalli di valori del diametro dell’esofago umano dato dalla formula

√4 < 𝑥 < √9 e della lunghezza data dalla formula √625 < 𝑥 < √900.

8. Lo stomaco (fig. 14) ha una forma concava verso l’alto.

o Disegna una figura concava e una convessa.

o Dai una definizione di figura concava e convessa.

9. Durante la masticazione si presume che vengano digeriti circa il 5% dei carboidrati assunti

(amido che viene trasformato in zuccheri più semplici di maltosio). Se vengono mangiati 80 g

di carboidrati quanti ne sono digeriti in bocca?

10. Nell’intestino le particelle di chimo vengono trasformate in

entità ancora più piccole dalla bile. Questi piccoli corpi

aumentano di numero e automaticamente aumenta la superficie

su cui gli enzimi possono lavorare per trasformarli ulteriormente

in molecole più semplici. Questo processo segue un principio

geometrico preciso.

Prova a risolvere questo problema e capirai.

o Calcola la superficie totale del cubo (usa i quadratini

come unità di misura la misura).

o Dividi il cubo in due parti tagliandolo parallelamente ad

una faccia e calcola la somma delle superfici dei due solidi

che si formano.

o Dividi il cubo in tre parti tagliandolo parallelamente ad una

faccia e calcola la somma delle superfici dei tre solidi che si

formano.

o In quale dei tre casi ottieni una superficie maggiore?

o Qual è il rapporto tra la superficie totale nel terzo caso e la

superficie totale nel primo caso? Esprimilo anche in

percentuale.

11. Come avrai osservato il diabete è una malattia causata dalla presenza

di glucosio nel sangue. In una persona sana a digiuno la

concentrazione di glucosio nel sangue è di circa 80 mg/dl (milligrammi /decilitro). In una

persona diabetica i valori possono arrivare a circa 140 mg/dl.

o Calcola il rapporto tra i mg del diabetico e quelli della persona sana

o Trasforma le concentrazioni del glucosio in g/l (grammi/litro)

o Calcola il rapporto tra i mg del sano e quelli del diabetico.

o Trasforma tale rapporto in numero decimale e in percentuale

12. Il fegato produce ogni giorno fino a 1 litro di bile che, prima di riversarsi nel duodeno attraverso

il coledoco, si accumula in un organo posto al di sotto del fegato detto colecisti o cistifellea

(che il Prof. Bartoletti non ha più) che ha un volume di circa 50 cm3. Sapresti dire quante volte

in un giorno si potrebbe riempire la colecisti? Per eseguire questo calcolo devi effettuare un

po’ di equivalenze. Ricorda che 1 ml equivale a 1 cm3.

Figura 20 - Cubo costituito da vari cubetti assemblati.

Figura 21 - Cubo divisibile in tre parti.

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Il chilo in fase di digestione prosegue il suo

cammino nel tratto dell’intestino tenue

attraversando prima il digiuno e poi l’ileo.

Come si vede nella figura 23 si tratta di un

tubo arrotolato su se stesso nel quale avviene

la definitiva digestione di amido, proteine e

grassi. Le semplici molecole ottenute

potranno essere assorbite dai tessuti della

cavità interna per mezzo di strutture che

prendono il nome di villi intestinali, molto

utili in quanto, essendo delle pieghe,

aumentano di molte volte la superficie

interna di questo organo velocizzando il

processo di passaggio delle sostanze nutritive. Nella figura 24 si nota la

cavità interna dell’intestino tenue costituita da villi intestinali cosparsi di

microvilli, attraverso di essi, per diffusione, i nutrienti raggiungono i vasi

sanguigni e linfatici. Da questi le molecole assorbite (zuccheri, grassi semplici e amminoacidi) si

dirigono in tutto il corpo. Molte allergie o intolleranze sono

causate da cattivo assorbimento di molecole presenti

nell’intestino tenue. Processi infiammatori rendono i villi

incapaci di assorbire le sostanze nutritive, non raggiungono

il sangue e quindi non arrivano ai vari organi del corpo

umano.

APPROFONDIMENTO – La celiachia –

La celiachia, un’affezione che colpisce la mucosa

dell’intestino tenue, affligge nel mondo una fetta di

popolazione crescente. Cerca di spiegare quali sono le

cause di questa malattia, specificando quali sono gli

alimenti che un celiaco deve evitare di mangiare.

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Figura 22 - Colecisti, piccolo organo in cui si accumula la bile. Figura 23 – Digiuno ed ileo, in

rosa, che assieme al duodeno posto superiormente costituiscono l’intestino tenue.

Figura 24 – Assorbimento nutrienti attraverso i villi e i microvilli intestinali.

Figura 25 – Simbolo internazionale degli alimenti privi di glutine

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L’intestino crasso è l’ultimo tratto dell’apparato digerente lungo circa

1,5 metri. E’ diviso in

segmenti: cieco, colon e

retto. Il compito

dell’intestino crasso è quello

di completare la digestione

assorbendo acqua e sali

minerali fino ad una quantità

pari a 1,5 litri giornalieri.

Inoltre svolge una

fondamentale funzione di

sintesi (costruzione) di

vitamine tra cui quelle di tipo

A e K ad opera dei batteri che

vi albergano. La vitamina K è preziosissima in quanto partecipa al

processo di coagulazione del sangue. Quando ci feriamo il nostro

sangue è bravissimo a chiudere la ferita con la crosta. Ogni essere

umano possiede miliardi di miscrorganismi suddivisibili in virus,

batteri e funghi, appartenenti a centinaia di specie diverse. Tra i

batteri la maggioranza è anaerobica (cioè vive in assenza di ossigeno

o ne sopporta la presenza). Il batterio intestinale più conosciuto

nell'uomo è l'Escherichia coli. Il microbiota umano si sviluppa nel

corso dei primi giorni di vita e sopravvive, salvo in caso di malattie,

sorprendentemente a lungo. Nell’intestino miliardi di batteri ci aiutano

a disgregare le sostanze che il nostro sistema non è in grado di

smantellare, come le cartilagini e le molecole di cellulosa che con

l’alimentazione introduciamo nell’apparato digerente. La cellulosa è un

carboidrato molto complesso formato da centinaia di molecole dello

zucchero semplice glucosio, e costituisce la fibra contenuta nei cereali,

legumi e ortaggi, che i nostri enzimi non sono in grado di digerire.

APPROFONDIMENTO – Escherichia coli -

Quali sono le caratteristiche di un batterio? Cerca notizie su questo batterio in particolare e trascrivile

di seguito accompagnate da una foto o un disegno.

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Figura 26 - Intestino crasso detto anche grande intestino.

Figura 27 - Macromolecole di cellulosa che costituiscono le pareti cellulari nelle piante.

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Nella parte terminale dell’intestino crasso, il colon, si accumulano le feci, il materiale non utilizzato

dall’organismo che viene espulso attraverso il retto e l’ano. Gli escrementi hanno un odore

sgradevole dovuto alla trasformazione che i batteri operano su alcune sostanze con liberazione di gas.

In particolare il colon si divide in tre parti, una ascendente, una orizzontale ed una discendente.

Quando andiamo in bagno ci liberiamo del materiale presente

nell’ultimo tratto, che poi impiegherà un giorno a riempirsi di

nuovo. Quando qualcuno soffre di stitichezza si rivolge al

medico che gli prescrive un lassativo che potrebbe liberare

anche tutti i tre segmenti del colon. Dovrebbe essere nostra

cura aspettare più di un giorno in modo che le feci raggiungano

nuovamente il terzo tratto prima di andare di in bagno. Le feci

sono composte per ¾ di acqua, ogni giorno infatti perdiamo

circa 100 millilitri di liquidi che rendono il nostro lavoro

efficiente. Il resto è costituito da componenti solide. Batteri

che hanno portato a termine il loro lavoro di flora intestinale,

fibre vegetali non digerite e un rimasuglio di sostanze come

cellule, farmaci, grassi.

APPROFONDIMENTO – Appendice –

Come illustrato nella figura 26, la prima parte dell’intestino

crasso, il cieco, possiede un’appendice vermiforme. Cerca sue

notizie e riporta di seguito brevemente in che cosa consiste

l’appendicite.

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Figura 28 - Funzione normale del colon e situazione possibile dopo assunzione di farmaci lassativi.

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UN PO’ DI MATEMATICA

13. L’intestino crasso, con i suoi 1,5 metri, rappresenta una frazione della lunghezza totale del

canale intestinale data dalla soluzione di questa espressione.

√(2 − 3

2) −

1

2+ (

5

3−

3

5) ∙

3

8∶ (2 +

1

2) −

1

5=

14. Con le informazioni che hai sapresti trovare la lunghezza totale del canale intestinale e quella

dell’intestino tenue?

15. Risolvi questa espressione ed avrai i litri di acqua che introduciamo nel nostro intestino con

gli alimenti. 18 ∶ √ 33 ∙ √33 ∶ √32 = …….

16. Ogni giorno nel nostro canale intestinale arrivano in totale 9 litri di

acqua. In parte provengono dagli alimenti e ne hai calcolato il

contenuto, la parte restante è costituita da saliva, succhi gastrici,

succhi pancreatici e biliari. Calcola la percentuale di acqua assunta

con l’alimentazione sul totale.

17. Calcola il rapporto tra i millilitri di acqua prodotti dal nostro corpo

e quelli assunti con il cibo. Di quanto è maggiore la quantità di acqua

prodotta dal corpo rispetto a quella introdotta dall’esterno?

18. Sapendo che il tratto dell’intestino crasso è 1/5 dell’intero intestino

sapresti impostare l’espressione utile per trovare la frazione

corrispondente al tratto dell’intestino tenue?

19. Ipotizzando la presenza di circa 800 specie diverse di microorganismi nel corpo umano, per un

totale di 1,5 kg di massa, qual è la massa in grammi rappresentata da ogni specie?

20. Una persona in bagno produce 180 g di feci. Circa 100 g sono liquidi. Quanto rappresenta in

percentuale la parte solida?

Figura 29 - Solo una quantità limitata di acqua arriva all'intestino dall'esterno.

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L’apparato digerente nelle varie lingue Collega i nomi degli organi alle relative figure

TEDESCO

1 bocca: Mund

2 esofago: Speiseroehre

3 faringe: Rachen

4 stomaco: Magen

5 fegato: leber

6 pancreas:bauchspeicheldrüse

7 intestino tenue: duenndarm

8 intestino crasso: dickdarm

INGLESE

1 bocca= mouth

2 faringe=pharynx

3 esofago= aesophagus

4 stomaco=stomach

5 fegato: liver

6 pancreas: pancreas

7 intestino tenue: small intestine

8 intestino crasso=large intestine

FRANCESE

1 bocca: bouche

2 faringe: pharynx

3 esofago: œsophage

4 stomaco: estomac

5 fegato: foie

6 pancreas: pancreas

7 intestino tenue: intestin grele

8 intestino crasso: gros intestin

SPAGNOLO

1 bocca: boca

2 faringe: faringe

3 esofago: esofago

4 stomaco: estomago

5 fegato: higado

6 pancreas: pancreas

7 intestino tenue: intestino delgado

8 intestino crasso: intestino grueso

Figura 30 – Organi dell’apparato digerente.

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PER APPROFONDIRE IN LINGUA FRANCESE

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