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LA DIDATTICA COLLABORATIVA Prof.ssa Mariapaola Dabbeni Sala 13 Maggio 2011

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LA DIDATTICA COLLABORATIVA

Prof.ssa Mariapaola Dabbeni Sala

13 Maggio 2011

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PERCHE’ DIDATTICA COLLABORATIVA?

• Ritengo indispensabile punto di partenza considerare la classe un luogo di collaborazione fra tutte le componenti(docenti studenti operatori) un “ambiente”dove si pensa e si agisce insieme, talvolta senza ruoli pre-stabiliti e anche obbiettivi pre-stabiliti ma che si vengono delineando nel tempo e in accordo per la realizzazione di un progetto comune e condiviso di apprendimento

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PROGETTO DIDATTICO PER UN ALUNNO CON PEI SEMPLIFICATO

• PUNTO DI PARTENZA SONO GLI OBBIETTIVI MINIMI DISCIPLINARI PREDISPOSTI IN SEDE DI DIPARTIMENTO

• ESEMPIO: O.M.D.DI UNA CLASSE QUARTA AZIENDALE DECLINATI IN TERMINI DI CONOSCENZE COMPETENZE E CAPACITA’

• PER L’ALUNNO CON SEMPLIFICATO SI DECIDE DOPO L’OSSERVAZIONE INIZIALE CHE E’ SUFFICIENTE AMPLIARE I TEMPI PER LE VERIFICHE SCRITTE O RIDURRE IL NUMERO DEI QUESITI

• SI RITIENE UTILE ALTERNARE LA LEZIONE FRONTALE CON LO STRUMENTO DIDATTICO DEL COOPERATIVE LEARNING PER FACILITARE L’APPRENDIMENTO DI TUTTI GLI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ O MENO(STRANIERI, ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ECC).GLI ALUNNI VENGONO DIVISI IN 4 GRUPPI A CUI VIENE ASSEGNATO IL COMPITO DI RICERCARE LE PAROLE CHIAVE DEGLI ARGOMENTI ASSEGNATI ATTRAVERSO CUI SINTETIZZARE SOLO I CONCETTI FONDAMENTALI PER OGNI ARGOMENTO CREANDOSI DELLE SCHEDE DI SINTESI PER LO STUDIO

• IL DOCENTE DI SOSTEGNO E L’OPERATORE PER L’INTEGRAZIONE AIUTANO I GRUPPI NEL LAVORO CON IL DOCENTE CURRICULARE

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OBBIETTIVI MINIMI DISCIPLINARI IN TERMINI DI

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ CLASSI QUARTE

AZIENDALI

A.S.2010-2011

DIRITTO-ECONOMIA POLITICACONOSCENZE:

•CONCETTO DI IMPRENDITORE ED IMPRESA

•TIPOLOGIA DI IMPRESE

•DIMENSIONI DELL’IMPRESA

•OBBLIGHI DELL’IMPRENDITORE COMMERCIALE E DEI SUOI COLLABORATORI

•definire il contratto di società

•individuare le diverse tipologie di società e i loro caratteri

•concetto di concorsualità

•procedura fallimentare

•effetti del fallimento

•chiusura e riapertura del fallimento

•reati fallimentari

•differenza nel fallimento fra imprese individuali e collettive

•cenni sulle altre procedure concorsuali

•concetto giuridico di azienda

•differenza fra impresa e azienda

•individuare i segni distintivi

•modalità di trasferimento della azienda

•normativa sulla concorrenza

•TIPOLOGIE DI MONETE E AMBITO DI UTILIZZO ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA STORICO

•DOMANDA E OFFERTA DI MONETA

•INFLAZIONE :CAUSE ,RIMEDI, MISURAZIONE. L’ISTAT

•CONCETTO DI CREDITO

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• COMPETENZE:

• SAPER INDIVIDUARE CON SICUREZZA I SOGGETTI GIURIDICI ED ECONOMICI A CUI I CONTENUTI APPRESI FANNO RIFERIMENTO INDIVIDUANDOLI NELLA REALTA’ AD ESEMPIO TRAMITE LA LETTURA DI UN ARTICOLO DI QUOTIDIANO

• SAPER ATTRIBUIRE A CIASCUN SOGGETTO DIRITTI E OBBLIGHI EVIDENZIANDO LE DIFFERENTI NORMATIVE.

• SAPER RICONOSCERE LE DIVERSE TIPOLOGIE CONTRATTUALI NELL’AZIENDA E ANALIZZARNE LE MODALITÀ DI

TRASFERIMENTO, CAPIRE LE DIVERSE FUNZIONI DEI SEGNI DISTINTIVI E LA DIFESA SUL MERCATO

DELL’IMPRENDITORE NELL’AMBITO DELLA CONCORRENZA SLEALE.

• SAPER METTERE A CONFRONTO LA RESPONSABILITÀ DEI SOCI NELLE SOCIETÀ DI PERSONE E NELLE SOCIETÀ

DI CAPITALI COGLIENDO LA FUNZIONE PRATICA DI TALE DIFFERENZA

• ANALIZZARE LA DISCIPLINA DELLE SPA COGLIENDO LA DIFFERENZA FRA LA NUOVA E LA VECCHIA DISCIPLINA

ANCHE NEGLI ASPETTI PRATICI

• INDIVIDUARE LE FORME SOCIETARIE PREVALENTI

• SAPER DISTINGUERE FRA PROCEDURA CONCORSUALE E PROCEDURA INDIVIDUALE NEL SODDISFACIMENTO

DEL CREDITO

• SAPER DISTINGUERE FRA INSOLVENZA E INADEMPIENZA

• SAPER DISTINGUERE GLI EFFETI DEL FALLIMENTO FRA TUTI I SOGGETTI COINVOLTI.

• SAPER ATTRIBUIRE A CIASCU ORGANO DEL FALLIMENTO LE PROPRIE FUNZIONI.

• SAPER INDIVIDUARE LE DIVERSE CAUSE DELL’INFLAZIONE

• SAPER INDIVIDUARE PER CIASCUNA CAUSA GLI EFFETI SULL’ECONOMIA NAZIONALE E I RIMEDI DI POLITICA

ECONOMICA CHE LO STATO PUÒ ATTUARE

• CAPACITA':

• SAPER RISOLVERE CASI GIURIDICI,

• SAPER CONSULTARE LE FONTI DISTINGUENDO LA FONTE DI PRODUZIONE DALLA FONTE DI COGNIZIONE

• SAPER INTERPRETARE UN GRAFICO

• SAPER ESPORRE CON LINGUAGGIO APPROPRIATO I CONCETTI APPRESI

• SAPER INDIVIDUARE NELLE FONTI DI INFORMAZIONE CONSULTATE I CASI GIURIDICI STUDIATI E DARNE

UN’INTERPRETAZIONE PERSONALE

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PROGETTO DIDATTICO PER UN ALUNNO CON PEI DIFFERENZIATO

• PUNTO DI PARTENZA E’ IL PEI COSTRUITO IN COLLABORAZIONE STRETTA CON IL DOCENTE DI SOSTEGNO DOPO IL PERIODO DI OSSERVAZIONE

• ESEMPIO PEI DIFFERENZIATO

• IMPORTANTE CHE IL PROGRAMMA SVOLTO DALL’ALUNNO SIA COMUNQUE COLLEGATO AL PROGRAMMA SVOLTO DALLA CLASSE

• L’ALUNNO PARTECIPA ALLA DIDATTICA SVOLTA CON LA TECNICA DEL COOPERATIVE LEARNING RACCOGLIENDO MATERIALE IN INTERNET( NELLA DIDATTICA DI QUARTA ESEMPI DI MARCHI, DITTE,INSEGNE) CON LA COLLABORAZIONE SIA DEL DOCENTE DI SOSTEGNO CHE DELL’OPERATORE PER L’INTEGRAZIONE

• L’ALUNNO INTERVIENE NEI GRUPPI SPIEGANDO IL PROPRIO LAVORO DI RICERCA E FORNENDO IL MATERIALE AI COMPAGNI ( ESEMPIO ANCHE RICERCA SULLE ORIGINI DELLA MONETA FATTA SU INTERNET E CHE POI TUTTA LA CLASSE DEVE STUDIARE)

• L’ALUNNO PARTECIPA AI PROGETTI DELLA CLASSE(PROGETTO LEGALITA’)

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Progettazione di Itinerari Formativi Individualizzati(C.M. 262/88 L. 104/92, O.M n. 90 del 21-05 01)

(Programmazione differenziata per gli studenti con disabilità che non conseguono il titolo di studio previsto)

• Docente: prof.ssa Dabbeni

• Materia: DIRITTO ED ECONOMIA

• Anno Scolastico: 2010 - 2011

• Alunno: Cognome: Nome : classe :

• Situazione di partenza:

Dalla conoscenza dell’alunno, attraverso le osservazioni, si evince che:

Competenze linguistiche buone non solo dal punto di vista didattico.

La produzione scritta è semplice e corretta.

L’esposizione orale risulta corretta nella forma ed è supportata da un ricco ed adeguato vocabolario.

Buona la comprensione di un brano semplificato.

L’alunno mostra particolare curiosità verso gli argomenti di diritto.

I tempi di attenzione e concentrazione sono brevi, necessita della presenza dell’adulto per lo svolgimento delle consegne. Molto labile la memoria a breve e lungo termine.

Obiettivi disciplinari

Nel modulo programmato sono previste unità didattiche di breve durata, in collegamento con le attività della classe e con la programmazione di economia aziendale ma ridotte e semplificate nei contenuti, che saranno svolte nell’arco di poche lezioni ed immediatamente valutabili nei risultati. Non saranno richiesti all’alunno né la padronanza di ampie parti del programma, né collegamenti tra argomenti, né una rielaborazione personale degli stessi.

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MODULO ANNUALE TEMPI: PRIMO QDM E SECONDO QDM

OBIETTIVI: CONOSCENZE: conoscere concetti base di diritto commerciale e

dell’economia monetaria

ABILITA’: saper riconoscere l’utilità delle regole giuridiche ed

economiche nel sistema giuridico-economico

COMPETENZE: saper riconoscere i concetti base acquisiti in diritto ed

economia nella vita quotidiana

UNITA’ DIDATTICHE Definizione di imprenditore

I tipi di imprese nel codice civile italiano (definizioni ed esempi)

L’azienda: definizione, ditta, insegna, marchio

Nozioni generali di società: definizioni e tipi

Economia politica: la moneta (storia, tipi, definizione e descrizione

dell’inflazione)

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Metodi di insegnamento:

lezione frontale lavoro di gruppo insegnamento individualizzato

lezione dialogata role play problem solving

Altro _________________________________________________________________________

Mezzi e strumenti di lavoro:

(sussidi didattici utilizzati)

videocassette libri materiale iconografico riviste

schede di lavoro personal computer software didattico

altro: schede strutturate opportunamente predisposte dall’insegnante di sostegno

Spazi (Biblioteca, aula, palestra, laboratorio, ecc.)

Aula, aula di sostegno, laboratorio di informatica

Strumenti di verifica

(tipologie, n° verifiche e tempi previsti)

Quesiti a scelta multipla Vero/Falso

Correlazioni

Comprensione del testo Quesiti a risposta singola Problemi a rapida soluzione

Trattazione sintetica di argomenti casi pratici Tabella a doppia entrata

Altro________________________________________

n° verifiche almeno 3 verifiche tra scritte ed orali

Tempi previsti : tempi dilatati rispetto a quelli della classe quando sarà necessario

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Valutazione

(Si ricorda che la votazione è riferita al P.E.I e non ai programmi ministeriali ed è adottata ai sensi

dell’art. 15 dell’O.M. 90/01)

La valutazione sarà effettuata in base ai miglioramenti anche minimi delle singole attività rispetto al livello

iniziale e terrà conto della partecipazione, dell’impegno e della cura del proprio materiale.

Brescia, ____________________

IL DOCENTE CURRICULARE ____________________

IL DOCENTE DI SOSTEGNO ______________________

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DIDATTICA PEI DIFFERENZIATO CLASSE SECONDA

• PUNTO DI PARTENZA COSTRUZIONE PEI DOPO OSSERVAZIONE

• RICERCA SU INTERNET CON L’AIUTO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO E DELL’OPERATORE PER L’INTEGRAZIONE DEI LUOGHI DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI E DELLE FOTOGRAFIE DELLE PRINCIPALI CARICHE DELLO STATO

• L’ALUNNO MOSTRA LE FOTOGRAFIE NEI 4 GRUPPI DI COMPAGNI DI CLASSE CHE DEVONO RICONOSCERLI E L’ALUNNO CONTROLLA CHE LE RISPOSTE SIANO CORRETTE

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• IN ALTRI ESEMPI IL DOCENTE DI SOSTEGNO INTERVIENE FACENDO UNA LEZIONE FRONTALE SU TEMI SU CUI HA UNA COMPETENZA SPECIFICA (PROCEDURE CONCORSUALI)

• LA CLASSE VIENE DIVISA E IL DOCENTE DI SOSTEGNO E IL DOCENTE CURRICOLARE SEGUONO FASI DIVERSE DI RECUPERO

• PROGETTO I CARE

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OBBIETTIVI MINIMI DISCIPLINARI CLASSI SECONDE AZIENDALIA.S.2010-2011DIRITTO- ECONOMIA POLITICA

CONOSCENZE: L’ALUNNO DEVE CONOSCERE IL CONCETTO DI STATO E I SUOI ELEMENTI,LA SUA EVOLUZIONE STORICA NELLE DIVERSE FORME DI STATO E DI GOVERNO E DEVE CONOSCERE LA STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA.LA FUNZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO E L’ ITER DELLA LEGGE ORDINARIA E COSTITUZIONALE; LAFUNZIONE LEGISLATIVA DEL GOVERNO E IL POTERE GIUDIZIARIO, E LE FUNZIONI DEL CAPO DELLO STATOPER ECONOMIA L’ALUNNO DEVE CONOSCERE IL SISTEMA PRODUTTIVO, I FATTORI DELLA PRODUZIONE E LE LORO REMUNERAZIONI E IL RUOLO DELLA MONETA NEI SISTEMI ECONOMICI.CONOSCERE I FENOMENI MACROECONOMICI LEGATI AL REDDITO NAZIONALE E IL RUOLO DELLO STATO IN ECONOMIA : SERVIZI, TRIBUTI, LA BANCA, LA MONETA, L’INFLAZIONE

COMPETENZE:SAPER DISTINGUERE FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO; SAPER APPLICARE IL CONCETTO DI CITTADINANZA; ATTRIBUIRE LE FUNZIONI PROPRIE AGLI ORGANI COSTITUZIONALI.SAPER RICONOSCERE LE DIVERSE FONTI DEL DIRITTO NEL MOMENTO DELLA LORO FORMAZIONE.SAPER ATTRIBUIRE IL CORRETTO SIGNIFICATO AI DIVERIS TIPI DI ECONOMIE ANCHE NELLA LORO EVOLUZIONE STORICASAPER RICONOSCERE IL RUOLO DEI TRIBUTI, DELLE BANCHE E DELLA MONETA IN UN SISTEMA ECONOMICO E SAPER DISTINGUERE IL REDDITO REALE DAL REDDITO MONETARIO

CAPACITA':SAPER UTILIZZARE IL LINGUAGGIO SPECIFICO DISCIPLINARE PER ILLUSTRARE I CONCETTI APPRESI APPLICANDOLI A SITUAZIONI CONCRETE DELLA REALTA’ GIURIDICO –ECONOMICA E COMPRENDERE I TESIT PROPOSTI.SAPER ILLUSTRARE IN TUTTI I SUOI PASSAGGI L’ITER DI LEGGE UTILIZZANDO IL LINGUAGGIO SPECIFICO. SAPER CONSULTARE LA GAZZETTA UFFICIALE E ALTRE FONTI DI COGNIZIONESAPER ANALIZZARE ASPETTI DELL’ECONOMIA NAZIONALESAPER INDIVIDUARE, I CONCETTI ECONOMICI STUDIATI, NELLA REALTA’ QUOTIDIANA AD ESEMPIO NELLA LETTURA DI GIORNALI E RIVISTE.

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PROGETTO “ I CARE”GLI OGGETTI DEL NOSTRO LAVORO DI RICERCA

Contesti Azioni Quali

Esperienze/oggetti

Perché li abbiamo

scelti

Classe DIDATTICA Strategie integranti

Individualizzazione e

personalizzazione dei

saperi

Didattica implicita

Mettere in atto

competenze specifiche

nella gestione della

relazione educativa.

Promuovere una

effettiva collaborazione

fra docenti nella

progettazione di percorsi

didattici

Promuovere percorsi di

apprendimento

personalizzati.

Favorire negli allievi

autonomie relazionali e

nei processi cognitivi di

apprendimento.

Alcune classi degli

istituti coinvolti con

attività di

ricerca/azione con

condivisione degli esiti

con i rispettivi collegi

dei docenti.

Per facilitare l’integrazione

degli alunni che presentano

diverse abilità ecc.

fondamentale sviluppare

strategie e metodologie

didattiche che superano la

frammentazione dei saperi

della classe

Strategie integranti

Individualizzazione e

personalizzazione dei

saperi

Didattica implicita

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“Formazione, ricerca e interventi psico-educativi a scuola”

Il modello di formazione scelto va oltre la lezione teorica frontale e si fonda sulla ricerca sperimentale in situazione reale

Finalità

Spesso alla fine di un corso di formazione condotto prevalentemente in modo frontale, gli insegnanti si trovano in difficoltà nell’applicare concretamente in classe le nozioni e le strategie apprese. Non manca mai l’entusiasmo, la voglia di sperimentarsi, confrontarsi e rinnovare la propria didattica. Nonostante questo, i problemi più frequenti si concretizzano in una serie di domande che nascondono timori e bisogno di assistenza per applicare sul campo le conoscenze teoriche apprese, per tradurle nella propria classe, con i propri alunni, sui propri problemi. Cosa posso fare per tradurre in pratica queste conoscenze? Da solo ce la farò ad applicare queste strategie? Quanto tempo ruberanno alla mia programmazione didattica usuale? Quanto tempo ed energie mi richiedono per applicarle? Se poi emerge un problema nuovo, come posso affrontarlo da solo?

Tutti questi quesiti si traducono spesso in un ritorno ai metodi tradizionali ed in una chiusura al nuovo.

A partire da queste esigenze, si è pensato ad un corso di formazione diverso, dove a partire dall’analisi di un caso problematico - un alunno in difficoltà o un’intera classe “difficile” da gestire - insegnanti e psicologi-formatori progettano insieme un intervento a partire dalla scelta e dalla definizione operazionale degli obiettivi, da un assessment accurato fino alla pianificazione di un intervento che prevede un’applicazione sistematica di diverse tecniche cognitivo-comportamentali ed un’attenta e costante valutazione dell’intervento in itinere. Durante il corso gli insegnanti vengono seguiti passo dopo passo nella progettazione e nella conduzione dell’intervento, non solo attraverso gli incontri di supervisione, ma anche grazie alla presenza di laureandi e tirocinanti in psicologia che li affiancano concretamente in classe. La presenza di laureandi/tirocinanti che aiutano gli insegnanti ad applicare queste strategie psico-educative e che condividono con loro le difficoltà e le ansie legate alla gestione dell’alunno o della classe, costituiscono un punto di forza imprescindibile del percorso di formazione.

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Obiettivi formativi:

Il corso di formazione si propone di: a) trasferire agli insegnanti le competenze necessarie per programmare progetti educativi secondo i bisogni specifici degli alunni attraverso l’utilizzo di procedure e strategie cognitivo-comportamentali; b) sensibilizzare gli insegnanti verso un nuovo modo di gestire le lezioni, enfatizzando l’analisi, la definizione e condivisione di obiettivi specifici, la programmazione condivisa di progetti educativi ed il monitoraggio costante del lavoro svolto.

Articolazione del progetto

si prevede:

1. n. 2 incontri di formazione (il primo a settembre per la presentazione del progetto e il secondo a marzo/aprile per la restituzione finale) per tutti i docenti dei 3 Istituti aderenti alla rete ( Sraffa, Golgi, Leonardo) .

2. ricerca azione guidata e con supervisione di un esperto per i consigli di classe individuati all’interno di ogni Istituto ( 3 consigli di classe per Sraffa; 1 per Golgi; 1 per Leonardo):

- osservazione in classe

- elaborazione dati dell’osservazione e individuazione delle strategie da attuare

- sperimentazione delle stesse

- restituzione dei risultati

3. incontri collegiali di monitoraggio dell’attività di ricerca azione

4. predisposizione del materiale da condividere con i collegi dei docenti mediante un CD e da divulgare mediante nelle modalità previste dal progetto stesso (pubblicazione nel sito del U.S.R.)

Impegno richiesto:

Due incontri di formazione PER TUTTI I DOCENTI

2 incontri mensili di 5 ore ciascuno, per un minimo di 12 incontri distribuiti tra settembre/ottobre 2008 e aprile 2009. A questi incontri possono partecipare tutti gli insegnanti coinvolti nel caso selezionato ed eventualmente anche altri docenti che non sono direttamente coinvolti ma che hanno intenzione di assistere alle supervisioni, confrontarsi con i colleghi e formarsi;

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presenza in classe da parte di un laureando/tirocinante dell’Università degli Studi di Parma o di uno psicologo per 2/3 volte alla settimana nel periodo indicato. All’interno di questi 12 incontri accanto alle supervisioni sono previste lezioni frontali sulle metodologie di osservazione, di ricerca-azione e sugli strumenti psico-educativi.

Durata percorso:

Settembre 08 – aprile 09

Numero minimo e massimo docenti coinvolti:

tre insegnati per consiglio di classe individuato