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La crisi economica La crisi economica In Italia e nel Mondo interpella la vita In Italia e nel Mondo interpella la vita religiosa religiosa Luciano Venturini Luciano Venturini Università Cattolica del Sacro Cuore Università Cattolica del Sacro Cuore Dipartimento di Economia internazionale, delle istituzioni e dello Dipartimento di Economia internazionale, delle istituzioni e dello sviluppo sviluppo Roma, 9 maggio 2009 Roma, 9 maggio 2009

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La crisi economicaLa crisi economicaIn Italia e nel Mondo interpella la vita religiosaIn Italia e nel Mondo interpella la vita religiosa

Luciano VenturiniLuciano VenturiniUniversità Cattolica del Sacro CuoreUniversità Cattolica del Sacro Cuore

Dipartimento di Economia internazionale, delle istituzioni e dello Dipartimento di Economia internazionale, delle istituzioni e dello svilupposviluppo

Roma, 9 maggio 2009Roma, 9 maggio 2009

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Globalizzazione, crisi finanziaria e Globalizzazione, crisi finanziaria e Paesi poveriPaesi poveri

Il processo di globalizzazioneIl processo di globalizzazione Globalizzazione e paesi poveriGlobalizzazione e paesi poveri Debolezza istituzioni globaliDebolezza istituzioni globali Fondamentalismo di mercato Fondamentalismo di mercato I ricchi diventano sempre più ricchi e i più poveri I ricchi diventano sempre più ricchi e i più poveri

restano poverirestano poveri La crisi economica e finanziariaLa crisi economica e finanziaria Cause e conseguenze della crisiCause e conseguenze della crisi

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Il processo di globalizzazioneIl processo di globalizzazione

La definizione di globalizzazione nel linguaggio La definizione di globalizzazione nel linguaggio degli economisti: degli economisti:

crescente apertura e integrazione dei sistemi crescente apertura e integrazione dei sistemi economici nazionali economici nazionali

e tendenza verso una economia sempre più e tendenza verso una economia sempre più globalmente integrataglobalmente integrata

Le determinanti del fenomeno: tecnologia e Le determinanti del fenomeno: tecnologia e politichepolitiche

tecnologie di trasporto e comunicazionetecnologie di trasporto e comunicazione politiche di apertura e liberalizzazione politiche di apertura e liberalizzazione

commerciale.commerciale.

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Globalizzazione: i beneficiGlobalizzazione: i benefici

efficienza allocativa, produttiva e dinamicaefficienza allocativa, produttiva e dinamica apertura al commercio internazionale e crescita apertura al commercio internazionale e crescita

economicaeconomica specializzazione secondo i vantaggi comparati e ‘torta’ specializzazione secondo i vantaggi comparati e ‘torta’

del PILdel PIL dimensione del mercato ed economie di scaladimensione del mercato ed economie di scala maggiore intensità della competizione ed efficienza maggiore intensità della competizione ed efficienza

allocativaallocativa efficienza dinamica e crescita endogenaefficienza dinamica e crescita endogena le interazioni sociali legate al commercio e alle catene di le interazioni sociali legate al commercio e alle catene di

offerta globali favoriscono conoscenza e pace, offerta globali favoriscono conoscenza e pace, accrescono accrescono il capitale sociale (fiducia)il capitale sociale (fiducia)

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Problemi, rischi e costiProblemi, rischi e costi

Opportunità per tutti dalla globalizzazione? Opportunità per tutti dalla globalizzazione? trade? trade?

i fatti e le percezioni. Il dibattito teorico. Visioni di i fatti e le percezioni. Il dibattito teorico. Visioni di ‘lasciar fare’ e visioni critiche‘lasciar fare’ e visioni critiche

benefici e costi non egualmente distribuitibenefici e costi non egualmente distribuiti guadagni e benefici per i paesi in via di sviluppoguadagni e benefici per i paesi in via di sviluppo non solo benefici e non per tutti nei paesi non solo benefici e non per tutti nei paesi

sviluppati, specializzazione e costi di sviluppati, specializzazione e costi di aggiustamento, vulnerabilità a shock esogeniaggiustamento, vulnerabilità a shock esogeni

il problema dei paesi più poveriil problema dei paesi più poveri

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Globalizzazione e paesi poveriGlobalizzazione e paesi poveri

L’evidenza empirica non mostra un aumento della L’evidenza empirica non mostra un aumento della disuguaglianza globale disuguaglianza globale

ma i paesi più poveri, generalmente, non riescono a ma i paesi più poveri, generalmente, non riescono a cogliere le opportunità offerte dal commercio cogliere le opportunità offerte dal commercio internazionale e rimangono poveriinternazionale e rimangono poveri

Il risultato è che la disuguaglianza, se non aumenta, Il risultato è che la disuguaglianza, se non aumenta, rimane drammaticamente elevata, povertà assoluta (= rimane drammaticamente elevata, povertà assoluta (= fame) per circa 1 miliardo di personefame) per circa 1 miliardo di persone

La maggio parte dei Paesi non è in grado di raggiungere La maggio parte dei Paesi non è in grado di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) fissati per il gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) fissati per il 2015: per i paesi più poveri è evidente l’esigenza di un 2015: per i paesi più poveri è evidente l’esigenza di un maggior impegno della comunità internazionalemaggior impegno della comunità internazionale

Mezzi insufficienti per raggiungere gli obiettivi, gli aiuti Mezzi insufficienti per raggiungere gli obiettivi, gli aiuti aumentati solo di poco nel periodo 2000-2006aumentati solo di poco nel periodo 2000-2006

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Governance della globalizzazioneGovernance della globalizzazione

Inadeguata per assenza e/o debolezza Inadeguata per assenza e/o debolezza delle istituzioi globalidelle istituzioi globali

Istituzioni per il mercatoIstituzioni per il mercato Istituzioni di regolazioneIstituzioni di regolazione Istituzioni di legittimazioneIstituzioni di legittimazione

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Fondamentalismo di mercato e Fondamentalismo di mercato e neo-liberismoneo-liberismo

il ‘Consenso di Washington’ come fondamentalismo di mercato il ‘Consenso di Washington’ come fondamentalismo di mercato Keynes aveva decretato la fine del “lasciar fare” Keynes aveva decretato la fine del “lasciar fare” con monetarismo, Nuova Macroeconomia Classica, economia con monetarismo, Nuova Macroeconomia Classica, economia

dell’offerta, public choice riaffermazione negli anni ’70 e ’80 di dell’offerta, public choice riaffermazione negli anni ’70 e ’80 di visioni neo-liberiste forti. visioni neo-liberiste forti.

Scuola di public choice: i governi e le agenzie pubbliche sono Scuola di public choice: i governi e le agenzie pubbliche sono soggetti alla ‘cattura’ dei gruppi di interesse soggetti alla ‘cattura’ dei gruppi di interesse decisioni pubbliche decisioni pubbliche influenzate da tali interessi (fallimenti dello stato) influenzate da tali interessi (fallimenti dello stato)

visione riduttiva dei fallimenti del mercato ed elevata propensione a visione riduttiva dei fallimenti del mercato ed elevata propensione a cogliere i fallimenti dello stato cogliere i fallimenti dello stato i problemi vengono dallo Stato, il i problemi vengono dallo Stato, il mercato è la soluzione mercato è la soluzione nozione di ‘stato minimo’. nozione di ‘stato minimo’.

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Istituzioni di governanceIstituzioni di governance

Le economie dei paesi sviluppati sono economie Le economie dei paesi sviluppati sono economie miste o ‘economie sociali di mercato’ non sono miste o ‘economie sociali di mercato’ non sono economie di ‘laissez faire’economie di ‘laissez faire’

Il quadro istituzionale è articolato e ben Il quadro istituzionale è articolato e ben organizzatoorganizzato

regolazione del sistema finanziario regolazione del sistema finanziario Istruzione e ricercaIstruzione e ricerca politiche industriali e ambientalipolitiche industriali e ambientali politiche regionali, sistemi di welfarepolitiche regionali, sistemi di welfare

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La crisi finanziaria La crisi finanziaria

la crisi finanziaria è scoppiata negli Stati Uniti e si è estesa a tutti i paesi la crisi finanziaria è scoppiata negli Stati Uniti e si è estesa a tutti i paesi avanzati, grande velocità di propagazione della crisi finanziaria e rapido avanzati, grande velocità di propagazione della crisi finanziaria e rapido deterioramento dell’economia realedeterioramento dell’economia reale

sequenza recente molto chiara: bolla immobiliare → crisi mutui subprime sequenza recente molto chiara: bolla immobiliare → crisi mutui subprime → crisi finanziaria → credit crunch e peggioramento aspettative → taglio → crisi finanziaria → credit crunch e peggioramento aspettative → taglio dei piani di investimento → rallentamento della crescita → ulteriore dei piani di investimento → rallentamento della crescita → ulteriore riduzione domanda aggregata privata → recessione riduzione domanda aggregata privata → recessione

recessione globale: 3.8% il declino annualizzato del PIL negli Stati Uniti recessione globale: 3.8% il declino annualizzato del PIL negli Stati Uniti nel 4° trimestre 2008, previsione di ulteriore forte caduta nel trimestre nel 4° trimestre 2008, previsione di ulteriore forte caduta nel trimestre corrente; in tutti i paesi sviluppati forti riduzioni del PIL nel 4° trimestre corrente; in tutti i paesi sviluppati forti riduzioni del PIL nel 4° trimestre 2008 e nel 1° trimestre 2009 2008 e nel 1° trimestre 2009

forte rallentamento della crescita in Cina e altri paesi emergentiforte rallentamento della crescita in Cina e altri paesi emergenti

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Cosa succederà?Cosa succederà?

le misure di emergenza infine adottate hanno evitato un completo le misure di emergenza infine adottate hanno evitato un completo congelamento della liquidità e impedito la implosione (congelamento della liquidità e impedito la implosione (meltdownmeltdown) del ) del sistema finanziario sistema finanziario

ma la crisi finanziaria non è finita e potrebbe anche aggravarsi ed ma la crisi finanziaria non è finita e potrebbe anche aggravarsi ed estendersi a paesi finora relativamente meno coinvolti estendersi a paesi finora relativamente meno coinvolti

grande incertezza: difficile prevedere quando i mercati finanziari si grande incertezza: difficile prevedere quando i mercati finanziari si stabilizzeranno e la severità della recessione/depressionestabilizzeranno e la severità della recessione/depressione

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Gli scenari possibili - A Gli scenari possibili - A

A. Scenario ottimistico: una crisi normaleA. Scenario ottimistico: una crisi normale

una recessione di routine come ce ne sono state tante, la crisi finanziaria è una recessione di routine come ce ne sono state tante, la crisi finanziaria è globale ma sappiamo cosa fare per attenuarne l’impatto sull’economia realeglobale ma sappiamo cosa fare per attenuarne l’impatto sull’economia reale

la crisi finanziaria non si aggrava e l’impatto sulla economia reale non è né la crisi finanziaria non si aggrava e l’impatto sulla economia reale non è né severo né prolungatosevero né prolungato

il PIL diminuisce solo nel 2009 ma verso fine 2009-inizio 2010 inizia una il PIL diminuisce solo nel 2009 ma verso fine 2009-inizio 2010 inizia una ripresa piuttosto robustaripresa piuttosto robusta

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Gli scenari possibili - BGli scenari possibili - B

B. Scenario intermedio: una crisi con pochi precedentiB. Scenario intermedio: una crisi con pochi precedenti

instabilità finanziaria continua perché gli eccessi richiedono tempo per instabilità finanziaria continua perché gli eccessi richiedono tempo per essere smaltiti e la ripresa non sarà immediata essere smaltiti e la ripresa non sarà immediata

per la prima volta dagli anni ‘30 i cicli sono sincronizzati, la recessione è per la prima volta dagli anni ‘30 i cicli sono sincronizzati, la recessione è globale e colpisce anche l'Asia, la Cina e altri emergenti rallentano globale e colpisce anche l'Asia, la Cina e altri emergenti rallentano sensibilmentesensibilmente

nessuna locomotiva, la recessione prosegue per (quasi) due anni (2009 nessuna locomotiva, la recessione prosegue per (quasi) due anni (2009 e 2010), una vera ripresa solo verso fine 2010-inizio 2011e 2010), una vera ripresa solo verso fine 2010-inizio 2011

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Gli scenari possibili - CGli scenari possibili - CC. Scenario catastrofico: una crisi senza precedentiC. Scenario catastrofico: una crisi senza precedenti

la crisi finanziaria non si risolve ma si aggrava, situazione patrimoniale del la crisi finanziaria non si risolve ma si aggrava, situazione patrimoniale del sistema bancario ulteriormente compromessa dalle perdite causate dalla sistema bancario ulteriormente compromessa dalle perdite causate dalla recessione, credit crunch drastico, aspettative di deflazione, rischio recessione, credit crunch drastico, aspettative di deflazione, rischio protezionismoprotezionismo

impatto drammatico su economia reale, recessione lunga e molto profonda, impatto drammatico su economia reale, recessione lunga e molto profonda, (lunga) depressione(lunga) depressione

dimensione globale della crisi, enorme peso assunto dai mercati finanziari, dimensione globale della crisi, enorme peso assunto dai mercati finanziari, deflazione e protezionismo: la crisi potrebbe risultare anche peggiore del deflazione e protezionismo: la crisi potrebbe risultare anche peggiore del benchmark (la Grande Depressione degli anni ’30)benchmark (la Grande Depressione degli anni ’30)

non sapevamo cosa fare? In situazioni più o meno normali sì ma di fronte anon sapevamo cosa fare? In situazioni più o meno normali sì ma di fronte a

problemi e rischi inediti, economisti come i generali? problemi e rischi inediti, economisti come i generali?

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Com’è potuto accadere? Com’è potuto accadere? (1)(1)

le cause immediate sono chiare: bolla speculativa nel mercato immobiliare le cause immediate sono chiare: bolla speculativa nel mercato immobiliare statunitense e default dei mutui statunitense e default dei mutui subprimesubprime

le vere cause: i nuovi prodotti dell’ingegneria finanziaria, l’assenza di una le vere cause: i nuovi prodotti dell’ingegneria finanziaria, l’assenza di una appropriata regolazione del nuovo sistema finanziario, aggiramento dei appropriata regolazione del nuovo sistema finanziario, aggiramento dei vincoli regolatori da parte degli intermediari finanziari vincoli regolatori da parte degli intermediari finanziari

SecuritisationSecuritisation crea l’illusione di ‘mettere in sicurezza’ i prestiti spalmando il crea l’illusione di ‘mettere in sicurezza’ i prestiti spalmando il rischio di insolvenza e riducendo l’esposizione al rischio di ciascun agente rischio di insolvenza e riducendo l’esposizione al rischio di ciascun agente individuale, si riducono gli incentivi a valutare correttamente il merito di individuale, si riducono gli incentivi a valutare correttamente il merito di credito del credito del borrowerborrower originale originale

per sfruttare al massimo le opportunità offerte dai nuovi strumenti finanziari, per sfruttare al massimo le opportunità offerte dai nuovi strumenti finanziari, le banche creano nuove strutture ad hoc fuori-bilancio (le banche creano nuove strutture ad hoc fuori-bilancio (Special Investment Special Investment VehiclesVehicles, SIVs) liberandosi delle regole prudenziali, SIVs) liberandosi delle regole prudenziali

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Com’è potuto accadere? Com’è potuto accadere? (2)(2)

una macchina per scommesse imprudenti: maggiori rischi per migliori rendimenti, una macchina per scommesse imprudenti: maggiori rischi per migliori rendimenti, uso eccessivo della leva finanziaria, illusoria fiducia nei nuovi strumenti finanziari, uso eccessivo della leva finanziaria, illusoria fiducia nei nuovi strumenti finanziari, un elevato rischio aggregato impossibile da attenuare attraverso la diversificazioneun elevato rischio aggregato impossibile da attenuare attraverso la diversificazione

una interpretazione fuorviante: la politica monetaria di bassi tassi di interesse di una interpretazione fuorviante: la politica monetaria di bassi tassi di interesse di Greenspan, lo status quasi-pubblico di Fannie Mae e Freddie Mac (e le pressioni Greenspan, lo status quasi-pubblico di Fannie Mae e Freddie Mac (e le pressioni esercitate dal Congresso per facilitare la proprietà della casa), non spiegano tutto, esercitate dal Congresso per facilitare la proprietà della casa), non spiegano tutto, solo fattori facilitanti solo fattori facilitanti

Le cause più profonde: un intreccio di ‘fallimenti del mercato’, sottovalutati per il Le cause più profonde: un intreccio di ‘fallimenti del mercato’, sottovalutati per il peso dominante di una visione panglossiana del mercato (fondamentalismo di peso dominante di una visione panglossiana del mercato (fondamentalismo di mercato) e l’influenza esercitata da Wall Street (cattura del regolatore) mercato) e l’influenza esercitata da Wall Street (cattura del regolatore)

Incredibile che sia potuto accadere: instabilità finanziaria è nota e, infatti, il Incredibile che sia potuto accadere: instabilità finanziaria è nota e, infatti, il tradizionale settore bancario è da tempo regolato, ma è stato lasciato crescere e tradizionale settore bancario è da tempo regolato, ma è stato lasciato crescere e interagire con il sistema bancario ‘un sistema finanziario ombra’ di enormi interagire con il sistema bancario ‘un sistema finanziario ombra’ di enormi dimensioni non regolato ma capace di produrre rischi sistemici dimensioni non regolato ma capace di produrre rischi sistemici

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Importanti lezioni (1) Importanti lezioni (1)

crisi finale del capitalismo? No, ulteriore dimostrazione che le istituzioni crisi finale del capitalismo? No, ulteriore dimostrazione che le istituzioni umane, compreso il mercato, sono istituzioni imperfette, i fallimenti del umane, compreso il mercato, sono istituzioni imperfette, i fallimenti del mercato esistono e i mercati finanziari per loro natura sono vulnerabili e mercato esistono e i mercati finanziari per loro natura sono vulnerabili e fonte di rischi sistemicifonte di rischi sistemici

ineludibile la regolazione pubblica del sistema finanziario: una ineludibile la regolazione pubblica del sistema finanziario: una regolazione efficace e vincolante per tutti gli intermediari finanziari, una regolazione efficace e vincolante per tutti gli intermediari finanziari, una buona e corretta regolazione, evitando il rischio di passare da un buona e corretta regolazione, evitando il rischio di passare da un estremo all’altroestremo all’altro

architettura finanziaria globale: riassetto complessivo, nuove regole, architettura finanziaria globale: riassetto complessivo, nuove regole, sistemi di controllo e di vigilanza, creazione di un sistema di allarme sistemi di controllo e di vigilanza, creazione di un sistema di allarme preventivo (preventivo (early warningearly warning) sui rischi sistemici di una economia globale, ) sui rischi sistemici di una economia globale, ruolo istituzioni multilaterali (es. FMI); nuova Bretton Woods o Bretton ruolo istituzioni multilaterali (es. FMI); nuova Bretton Woods o Bretton Woods 2 (non in un week end)Woods 2 (non in un week end)

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Importanti lezioni (2)Importanti lezioni (2)

last but not leastlast but not least: alfabetizzazione finanziaria, etica negli affari, politiche : alfabetizzazione finanziaria, etica negli affari, politiche monetarie corrette (fattori facilitanti o concause ma non cause profonde) monetarie corrette (fattori facilitanti o concause ma non cause profonde)

l’idea che le decisioni pubbliche siano catturate da gruppi di interesse l’idea che le decisioni pubbliche siano catturate da gruppi di interesse (lobby) portatori di interessi meno che generali era la giustificazione (lobby) portatori di interessi meno che generali era la giustificazione teorica della deregolazioneteorica della deregolazione

anche le politiche pubbliche passive, il lasciar fare e l’assenza di anche le politiche pubbliche passive, il lasciar fare e l’assenza di regolazione può essere il risultato della capacità di influenza esercitata regolazione può essere il risultato della capacità di influenza esercitata da gruppi di interesse (dal complesso militare-industriale al complesso da gruppi di interesse (dal complesso militare-industriale al complesso finanziario: ‘Wall Street’).finanziario: ‘Wall Street’).

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Lo scenario più probabile Lo scenario più probabile (1)(1)

la serie A è persa ma possiamo evitare la C la serie A è persa ma possiamo evitare la C

a patto che la nuova amministrazione Obama adotti politiche corrette e a patto che la nuova amministrazione Obama adotti politiche corrette e coraggiose con una politica fiscale aggressivacoraggiose con una politica fiscale aggressiva

ancora non è chiaro se le misure prese saranno sufficientiancora non è chiaro se le misure prese saranno sufficienti

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Lo scenario più probabile Lo scenario più probabile (2)(2)

istinto di sopravvivenza del PCC: con il pacchetto recente forte stimolo fiscale, aumento istinto di sopravvivenza del PCC: con il pacchetto recente forte stimolo fiscale, aumento della spesa pubblica per infrastrutture e spese sociali per 586 miliardi di $ (7% del PIL)della spesa pubblica per infrastrutture e spese sociali per 586 miliardi di $ (7% del PIL)

non possiamo contare molto sull’Europa: i parametri di Maastricht dimensionati su crisi non possiamo contare molto sull’Europa: i parametri di Maastricht dimensionati su crisi normali e recessioni di routine, l’UE non ha una spesa federale (bilancio della normali e recessioni di routine, l’UE non ha una spesa federale (bilancio della Commissione è solo l’1% del PIL) Commissione è solo l’1% del PIL)

la crisi mostra un ‘costo della non-Europa’ che in tempi normali non abbiamo saputo o la crisi mostra un ‘costo della non-Europa’ che in tempi normali non abbiamo saputo o voluto affrontare (come l’assenza di una funzione centrale di vigilanza alla BCE)voluto affrontare (come l’assenza di una funzione centrale di vigilanza alla BCE)

lo scenario più probabile (serie B):lo scenario più probabile (serie B): la recessione sarà lunga (almeno un anno, la recessione sarà lunga (almeno un anno, probabilmente due), e dopo la recessione ci vorrà qualche tempo per la ripresa. Per gli probabilmente due), e dopo la recessione ci vorrà qualche tempo per la ripresa. Per gli Stati Uniti, previsioni attendibili indicano una vera ripresa nel 2011, gli Stati Uniti Stati Uniti, previsioni attendibili indicano una vera ripresa nel 2011, gli Stati Uniti potrebbero uscire dalla crisi prima dell’Europapotrebbero uscire dalla crisi prima dell’Europa

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La crisi e i paesi poveriLa crisi e i paesi poveri

I paesi più poveri, già in difficoltà ad inserirsi nei processi di globalizzazione, non I paesi più poveri, già in difficoltà ad inserirsi nei processi di globalizzazione, non aiutati dalla crisiaiutati dalla crisi

““Quando si verifica una crisi solitamente chi ha meno responsabilità è al tempo Quando si verifica una crisi solitamente chi ha meno responsabilità è al tempo stesso chi ne viene colpito più fortemente ed ha meno possibilità di farvi fronte” stesso chi ne viene colpito più fortemente ed ha meno possibilità di farvi fronte” (Annan, Candessus e Rubin, membri dell’Africa Progress Panel, novembre 2008)(Annan, Candessus e Rubin, membri dell’Africa Progress Panel, novembre 2008)

Le propensione ad aiutare i deboli in ulteriore diminuzione, gli aiuti pubblici che Le propensione ad aiutare i deboli in ulteriore diminuzione, gli aiuti pubblici che avrebbero dovuto aumentare rischiano di diminuireavrebbero dovuto aumentare rischiano di diminuire

Ancora più indispensabile la ridefinizione e il completamento delle istituzioni globaliAncora più indispensabile la ridefinizione e il completamento delle istituzioni globali

Le crisi come opportunità “per riforme e cambiamenti radicali, […] per nuovi accordi, Le crisi come opportunità “per riforme e cambiamenti radicali, […] per nuovi accordi, più efficaci, efficienti ed equi” (Annan, Candessus e Rubin, menbri dell’Africa più efficaci, efficienti ed equi” (Annan, Candessus e Rubin, menbri dell’Africa Progress Panel, novembre 2008)Progress Panel, novembre 2008)

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Completare e rafforzare le Completare e rafforzare le istituzioni multilateraliistituzioni multilaterali

grave errore uno spazio economico globale grave errore uno spazio economico globale senza adeguate istituzioni globalisenza adeguate istituzioni globali

istituzioni di regolazione per la stabilità istituzioni di regolazione per la stabilità finanziaria (nuove regole per ridurre la finanziaria (nuove regole per ridurre la probabilità di crisi finanziarie e attenuarne le probabilità di crisi finanziarie e attenuarne le conseguenze; FMI prestatore di ultima istanza?)conseguenze; FMI prestatore di ultima istanza?)

meccanismi di solidarietà e di redistribuzione meccanismi di solidarietà e di redistribuzione privati e pubbliciprivati e pubblici

nuovi strumenti e reti di sicurezza socialenuovi strumenti e reti di sicurezza sociale meccanismi di tassazione globale (Tobin tax?)meccanismi di tassazione globale (Tobin tax?)

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Che fare? Che fare?

Decisiva la risorsa della solidarietà sia all’interno dei singoli paesi che a Decisiva la risorsa della solidarietà sia all’interno dei singoli paesi che a livello globale, una risorsa molto scarsa per ragioni non casualilivello globale, una risorsa molto scarsa per ragioni non casuali

attenzione alla coesione sociale (in Italia, quasi 4,5 milioni di persone con attenzione alla coesione sociale (in Italia, quasi 4,5 milioni di persone con

lavoro temporaneo):ammortizzatori sociali per sostenere la domanda e lavoro temporaneo):ammortizzatori sociali per sostenere la domanda e anche per favorire e governare il processo di ‘distruzione creativa’anche per favorire e governare il processo di ‘distruzione creativa’

qualche nuova idea: per es. rotazione per massimizzare il learning-on-the-qualche nuova idea: per es. rotazione per massimizzare il learning-on-the-job dei neo-laureatijob dei neo-laureati

fare di necessità virtù, cogliere le opportunità offerte dalla crisi: per fare di necessità virtù, cogliere le opportunità offerte dalla crisi: per affrontare il dualismo Nord-Sudaffrontare il dualismo Nord-Sud

una nuova etica della responsabilità individuale e politiche pubbliche più una nuova etica della responsabilità individuale e politiche pubbliche più efficaci e meglio disegnate a livello nazionale e globaleefficaci e meglio disegnate a livello nazionale e globale

servono risorse politiche all’altezza della sfida, visione e tensione ideale, servono risorse politiche all’altezza della sfida, visione e tensione ideale, ragionevole condivisione delle scelte fondamentali: esistono?ragionevole condivisione delle scelte fondamentali: esistono?