La costruzione delle misure - Città di Torino · ecocompatibile degli spazi urbani 1.1.c. Recupero...

184
Ministero dei Lavori Pubblici Direzione Generale del Coordinamento Territoriale Commissione Europea Direzione Generale Politiche Regionali Città di Torino Complemento di Programmazione PIC URBAN II (2000-2006) Mirafiori Nord Maggio 2007

Transcript of La costruzione delle misure - Città di Torino · ecocompatibile degli spazi urbani 1.1.c. Recupero...

Ministero dei Lavori Pubblici Direzione Generale del Coordinamento Territoriale

Commissione Europea Direzione Generale Politiche Regionali

Città di Torino

Complemento di Programmazione PIC URBAN II (2000-2006)

Mirafiori Nord

Maggio 2007

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

INDICE

INTRODUZIONE......................................................................................................................................... 4

SEZIONE 1 – PARTE GENERALE................................................................................................................ 6

1.1 Elenco delle misure programmate ......................................................................................................... 6 Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale .................................................................................. 6 Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico .............................................................. 8 Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione ................................................................................. 10 Asse 4 – Assistenza tecnica .................................................................................................................... 12

1.2 Piano finanziario del Complemento di Programma............................................................................ 14

1.3 Condizioni di attuazione del Programma ............................................................................................ 16 Coordinamento degli interventi ................................................................................................................ 16 Organizzazione e trasparenza dei flussi finanziari................................................................................... 16 Meccanismi di attuazione: coordinamento, gestione, controllo, sorveglianza, monitoraggio, valutazione19

1.4 Aspetti attuativi delle misure................................................................................................................ 28 Procedure per l’individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento............................................. 28

1.5 Informazione e pubblicità ..................................................................................................................... 34

1.6 Il sistema degli indicatori...................................................................................................................... 36

SEZIONE 2 – SCHEDE TECNICHE DI MISURA............................................................................................. 38

Misura 1.1 – Riurbanizzazione polifunzionale ed ecocompatibile degli spazi urbani ................................. 39

Misura 1.2 – Miglioramento nella gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata..................................... 47

Misura 1.3 – Recupero ambientale di infrastrutture energetiche .................................................................. 53

Misura 1.4 – Miglioramento della mobilità e potenziamento dei trasporti pubblici alternativi ................... 59

Misura 2.1 – Sviluppo delle potenzialità tecnologiche della società dell’informazione .............................. 66

Misura 2.2 – Sviluppo di attività imprenditoriali innovative ad elevato contenuto culturale ed ambientale75

Misura 2.3 – Sistema Integrato di Servizi Per Il Lavoro.................................................................................. 82

Misura 2.4 – Orientamento e sviluppo dell’imprenditorialità ......................................................................... 88

Misura 3.1 – Promozione di un centro polivalente per l’integrazione sociale.............................................. 94

Misura 3.2 – Interventi diffusi per la lotta all’esclusione sociale................................................................. 105

Misura 3.3 – Miglioramento delle conoscenze per l’integrazione sociale .................................................. 113

Misura 3.4 – Sviluppo e promozione dell’offerta culturale........................................................................... 122

Misura 3.5 – Interventi di arte pubblica partecipata ..................................................................................... 131

Misura 4.1 – Assistenza tecnica locale.......................................................................................................... 138

Misura 4.2 – Assistenza tecnica centrale ...................................................................................................... 143

2

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Misura 4.3 – Informazione, comunicazione e pubblicità .............................................................................. 151

ALLEGATO 1 – STATUTO DEL COMITATO DI GESTIONE.......................................................................... 157

ALLEGATO 2 – PIANO DI COMUNICAZIONE............................................................................................. 173

3

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

INTRODUZIONE

Il programma URBAN II Mirafiori Nord

Con decisione n. C/2001/3531 in data 23 novembre 2001 è stato formalmente adottato il Programma d’Iniziativa Comunitaria (PIC) URBAN II Mirafiori Nord. In precedenza, il Programma era risultato tra i dieci selezionati dal bando di gara nazionale, predisposto dall'allora Ministero dei Lavori Pubblici, in risposta al bando di gara europeo (Comunicazione agli Stati membri della Commissione Europea del 28 aprile 2000 n. 2000/C141/04). In seguito alle modifiche apportate nella fase di revisione di metà periodo il Programma Operativo modificato è stato approvato con Decisione della Commissione C (2004) 4231 del 22 ottobre 2004.

In coerenza con le finalità espresse dallo stesso D.M. 7 luglio 2000 “Programmi di iniziativa comunitaria concernenti la rivitalizzazione economica e sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile – URBAN II”, il programma intende promuovere l’elaborazione e l’attuazione di strategie particolarmente innovative ai fini della rivitalizzazione economica e sociale sostenibile dell’ambito urbano di intervento e favorire lo sviluppo e lo scambio di conoscenze ed esperienze sulla rivitalizzazione e lo sviluppo urbano sostenibile nell’Unione Europea.

L’analisi della situazione attuale, delle tendenze in atto e l’analisi SWOT (Strengths-Weaknesses-Opportunities-Threats), condotte in relazione all’ambito di intervento, hanno portato, in un processo di continua partecipazione con gli attori locali, alla determinazione di una strategia per l’area Mirafiori Nord incentrata sull’obiettivo generale di “riattivare il quartiere”. Si intende quindi stimolare e favorire l’avvio e sviluppo di un processo di trasformazione sociale, fisica ed economica nel quartiere che permetta di superare la fase di degrado fisico e sociale, crisi d’identità e isolamento, attivando, cogliendo e facendo emergere nuove opportunità e progettualità a beneficio della popolazione locale nel suo complesso e, in particolare, delle fasce deboli ed emarginate.

In coerenza con il regolamento generale (CE) N. 1260/1999 sui Fondi Strutturali e con le linee guida espresse dalla Commissione Europea in relazione ai programmi di iniziativa comunitaria URBAN II, sono stati individuati quattro assi prioritari in cui gli interventi sono articolati secondo i seguenti ambiti tematici di riferimento:

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale;

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico;

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione.

Ad essi si aggiunge un quarto asse relativo alle attività di assistenza tecnica locale e centrale finalizzato al raggiungimento di elevati livelli di efficacia ed efficienza nell’attuazione del Programma e allo svolgimento di una corretta azione informativa sulle opportunità offerte e sui risultati conseguiti dal Programma.

4

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il Complemento di Programmazione

Con il presente Complemento di Programmazione il Comune di Torino porta a conclusione il processo di programmazione relativo al Programma d’Iniziativa Comunitaria (PIC) URBAN II Mirafiori Nord.

Il Complemento di Programmazione è il documento elaborato dall’autorità di gestione o dallo stato membro, che mette in opera la strategia e gli assi prioritari d’intervento, e che contiene gli elementi dettagliati a livello di misura.

In conformità con le disposizioni comunitarie, il documento si articola in una parte generale e una parte di dettaglio che contengono rispettivamente:

Parte generale:

Elenco delle misure programmate

Piano finanziario del Complemento di Programma

Condizioni di attuazione del Programma

Aspetti attuativi delle misure

Informazione e pubblicità

Il sistema degli indicatori

Parte di dettaglio:

Schede di misura (16 schede)

Al documento sono allegati alcune informazioni di dettaglio relative alle struttura di gestione e al Piano di Comunicazione del Programma.

5

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

SEZIONE 1 – PARTE GENERALE

1.1 ELENCO DELLE MISURE PROGRAMMATE

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale

L’asse 1 parte dalla considerazione delle caratteristiche fisiche, negative e positive, del quartiere: forte degrado ambientale, scarsa omogeneità/“insularità” urbanistica, edilizia pubblica in degrado, ampia dotazione di verde e impianti sportivi da riqualificare, vocazione ambientalista locale emersa più volte nel corso della predisposizione del progetto, anche in relazione ad un nuovo progetto d’identità del quartiere. Sulla base di questi punti, il programma prevede di:

riutilizzare edifici degradati e dismessi, di valore storico-architettonico, collocati in aree centrali, per attività d’interesse socio-assistenziale e culturale che rafforzino la strategia del programma; il recupero e la riqualificazione utilizzano tecniche sostenibili e materiali eco-compatibili;

migliorare la qualità e vivibilità degli spazi pubblici, numerose aree verdi e dotazioni sportive, valorizzare gli elementi naturali attraverso interventi di riprogettazione e recupero delle aree verdi esistenti, e di “rinaturalizzazione” di spazi aperti sottoutilizzati, con l’impiego di tecniche e materiali eco-compatibili;

migliorare la mobilità nell’area e verso l’esterno, promuovere la mobilità alternativa, ridurre il traffico veicolare privato (isole pedonali, rete di percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi in prossimità di una fermata dei mezzi pubblici, fermate di scambio intermodale) con azioni di accompagnamento per la formazione, informazione ed educazione degli utenti;

proporre interventi innovativi nel campo della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti, con attività di informazione, formazione ed educazione di utenti ed operatori.

Nel definire questi interventi è fondamentale partire dall’identità storica e dalla domanda sociale di maggiore qualità ambientale. Gli interventi devono tenere conto delle richieste di creare spazi e luoghi di aggregazione e servizio, centrali per il quartiere, sicuri, ben illuminati, accessibili a tutti, ben serviti dai mezzi pubblici. Gli spazi vuoti tra gli edifici e il sovradimensionamento della molte strade offrono l’opportunità di ridisegnare gli spazi pubblici nell’ottica di una maggiore coerenza e uniformità d’immagine rispetto ai luoghi della periferia casuale.

6

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse Obiettivo globale Obiettivi specifici Misure Linee di intervento

1.1.a. La nuova porta della città

1.1.b. L’asse civico 1.1. Riurbanizzazione plurifunzionale ed ecocompatibile degli spazi urbani 1.1.c. Recupero edifici

e spazi per funzioni sociali-culturali-sportive

1.2. Miglioramento nella gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata

1.2.a. Promozione della raccolta differenziata

1.3.a. Interramento elettrodotto ed eliminazione tralicci

1.3. Recupero ambientale di infrastrutture energetiche

1.3.b. Silenziamento stazione di trasformazione

1.4. a Sperimentazione di un servizio di car sharing

I – R

ecup

ero

fisic

o e

sost

enib

ilità

am

bien

tale

Tutela dell’ambiente e promozione d’interventi volti a creare qualità degli spazi urbani, promozione dello sviluppo sostenibile come elemento di identità del quartiere, riduzione dei fattori di degrado urbanistico e ambientale e di inquinamento atmosferico e acustico.

creare ed ampliare la dotazione di spazi pubblici e verdi, accessibili, sicuri e di qualità per tutti gli abitanti del quartiere;

recuperare edifici dismessi o sottoutilizzati per attività in linea con gli obiettivi del programma;

migliorare i trasporti pubblici e l’accessibilità per gli abitanti del quartiere, in particolare per coloro con maggiori difficoltà di spostamento;

creare attività e luoghi di elevata qualità architettonica e visibilità, che siano d’interesse cittadino e regionale, ma sempre connessi ai bisogni, caratteristiche e vocazioni del quartiere;

sperimentare soluzioni tecnologiche e gestionali in materia di corretto utilizzo delle risorse ambientali.

1.4. Miglioramento della mobilità e potenziamento dei trasporti pubblici alternativi 1.4.b. Mobilità

collettiva integrata ed alternativa

7

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico

L’asse 2 risponde all’esigenza di potenziare e promuovere le attività economiche e il livello occupazionale nel quartiere tramite:

• il sostegno e l’ammodernamento delle attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio già insediate, l’attrazione e creazione di nuove attività in grado di creare opportunità occupazionali durevoli, in diversi settori economici - settori tradizionalmente già insediati nell’area ma soggetti a processi di de-industrializzazione, nuovi settori ad alta intensità di manodopera e campi innovativi ad alto valore aggiunto;

• l’aggressione del problema della disoccupazione di lunga durata e ridotto livello di imprenditorialità degli operatori, e del mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro per quello che riguarda la disoccupazione di breve durata, per ciò che riguarda gli abitanti dell’area URBAN e in particolare le fasce deboli nel mondo del lavoro (donne, immigrati, giovani poco qualificati o lavoratori anziani con necessità di riqualificarsi).

Sono previsti interventi di allestimento di strutture ed impianti produttivi, servizi finalizzati alla creazione di imprese, competenze e know-how, con particolare attenzione alle nuove tecnologie e società dell’informazione; consulenza, assistenza e incentivazione rivolti alla creazione di nuove imprese. Particolare rilievo sarà dato alle attività che si connettono con quelle esistenti e consentono di creare una massa critica che rafforza le vocazioni economiche dell’area. Secondo la stessa logica, si ritiene che la formula degli incubatori o di attività di consulenza per settori economici possa consentire un più efficace trasferimento e consolidamento di conoscenze, tecnologie e assistenza all’avvio di nuove attività.

Le attività artigianali e commerciali sono scarse nell’area e a scarso grado di progettualità imprenditoriale. Si propone di avviare una serie di iniziative volte al contatto con gli operatori, alla loro messa in rete e all’offerta di incentivi di varia natura, assistenza e consulenza per il potenziamento delle attività esistenti e l’avvio di nuove attività.

Nell’ambito della formazione, è necessario intervenire con una varietà d’interventi rivolti alle diverse necessità di qualificazione e riqualificazione delle competenze e capacità della popolazione locale. Bisogna favorire l’occupabilità dei soggetti disoccupati o inoccupati per bassa qualificazione, scarsa capacità di avvicinamento e orientamento nel mercato di lavoro, nonché dei numerosi soggetti svantaggiati, a causa di disagi sociali, fisici o psichici. Gli interventi dovranno collegarsi, laddove possibile, a reali opportunità occupazionali interne ed esterne all’area, negli ambiti industriali, commerciali, artigianali e nei settori privati, pubblici e non-profit.

Molte delle attività produttive si concentrano nell’area tra corso Tazzoli e strada del Portone. E’ già stato avviato in fase di progettazione URBAN un processo di coinvolgimento di tutti gli operatori presenti nell’area. Il Comune intende assistere e proseguire questo processo attraverso la fornitura delle necessarie informazioni e assistenza, ma soprattutto mediante un accompagnamento attivo alla formazione di un consorzio o altra struttura di concertazione e collaborazione tra gli operatori. Ciò consentirebbe di proporre interventi integrati per la riqualificazione ambientale, la posa di reti di servizio comuni, raccolta e smaltimento dei rifiuti, mobility management, ristorazione e altri servizi comuni, ecc.

8

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse Obiettivo globale Obiettivi specifici Misure Linee di intervento 2.1.a. Incubatore d’imprese della new economy

2.1. Sviluppo delle potenzialità tecnologiche e della società dell’Informazione

2.1.b. Centro e-commerce

2.2. Sviluppo di attività imprenditoriali innovative ad elevato contenuto culturale ed ambientale

2.2.a. Incubatore non profit per attività creative

2.3. Sistema integrato di servizi per il lavoro

2.3.a. Sistema integrato di servizi per il lavoro

II –

Infr

astr

uttu

re e

con

osce

nze

per l

o sv

ilupp

o ec

onom

ico

Intervento sui problemi della disoccupazione di lunga durata e della scarsa dinamicità del tessuto economico locale, promozione della crescita e del rafforzamento delle attività economiche dell’area nei settori tradizionali e delle nuove tecnologie

• assistere, rafforzare e riattivare le attività produttive, commerciali ed artigianali nell’area, stimolandone la crescita e la diversificazione;

• promuovere lo sviluppo delle nuove tecnologie e della società dell’informazione;

• stimolare nuova imprenditorialità e professionalità nel quartiere;

• offrire opportunità di formazione e politiche attive del lavoro mirate all’inserimento lavorativo delle categorie del quartiere attualmente escluse;

• coinvolgere attivamente le realtà produttive nella riqualificazione economica, fisica e sociale del quartiere;

• connettere lo sviluppo delle potenzialità delle nuove tecnologie e della società dell’informazione con la riqualificazione sociale del quartiere.

2.4. Orientamento e sviluppo all’imprenditorialità

2.4.a. Incentivi economici ed assistenza alle imprese

9

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione

L’asse 3 comprende una pluralità di azioni mirate alla promozione della cittadinanza per tutti e a combattere le emergenze sociali del quartiere e al miglioramento della gestione dei servizi esistenti in relazione a: problemi socio-sanitari connessi allo squilibrio demografico (popolazione anziana), microcriminalità, disabilità fisiche e psichiche, tossicodipendenza, disoccupazione di lunga durata, inserimento sociale degli immigrati, ecc.

A fianco dei necessari interventi sui problemi più gravi, si ritiene fondamentale intervenire per combattere il fenomeno descrivibile come “isolamento”, inteso sia come “isolamento del benessere” (quello dei “chiusi in casa”), sia come “isolamento del malessere e del disagio”. Questa condizione porta a dire che il “patto di cittadinanza” (o di “convivenza”), per cui gli abitanti occupano il medesimo territorio condividendo un comune progetto, si è ridotto ad un puro e semplice fatto di “coabitazione passiva”. Si “sta” nello stesso spazio cercando di rispettare formalmente le regole stabilite. Per affrontare le emergenze sociali e facilitare il passaggio da un patto territoriale di coabitazione passiva ad un patto di coabitazione attiva, la dinamicità, interconnessione, integrazione ed innovatività devono essere le caratteristiche fondamentali delle azioni sociali e dei modelli gestionali di recupero. Le azioni devono rafforzare i servizi esistenti, migliorarne significativamente l’impatto, dare visibilità ai problemi e agli interventi attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli abitanti.

In termini di strutturazione dell’asse si è quindi ritenuto utile accorpare attività che hanno in comune il miglioramento e la cura degli aspetti relativi al “corpo” e alla ”mente” degli abitanti. Un approccio integrato di questo tipo deve agire al tempo stesso sulla domanda e offerta d’intervento, ma anche innovare in termini di creazione di opportunità di cambiamento individuali e collettive. L’asse si articola in cinque misure che riflettono queste considerazioni:

riduzione delle emergenze sociali e del disagio quotidiano dei cittadini, attraverso interventi che consentano la comprensione, emersione, espressione, accoglienza dei bisogni; rafforzamento e adattamento dei servizi esistenti o da creare. Gli interventi dovranno concentrarsi negli ambiti di maggiore disagio legati ai fenomeni di emarginazione sociale (disabili fisici e psichici, tossicodipendenti) e della “normale difficoltà del vivere” (adulti in difficoltà, famiglie, donne, giovani, anziani). L’approccio degli interventi dovrà favorire l’integrazione tra aspetti sociali, sanitari, occupazionali e ambientali.

promozione culturale per indirizzare il cambiamento del quartiere verso un modello socialmente ed economicamente sostenibile di “città creativa”, rafforzandone l’identità. Si potranno offrire stimoli verso la produzione e il consumo culturale, nonché reali opportunità di crescita personale e professionale agli abitanti. Per fare ciò si ricorrerà a nuove iniziative artistiche, teatrali, cinematografiche, legandosi anche alla memoria storica del quartiere e delle istituzioni che lo hanno caratterizzato (industria e carcere);

azioni di miglioramento della gestione degli interventi pubblici e dei servizi che insistono sul territorio attraverso la promozione di strutture d’avanguardia, la riorganizzazione, la messa in rete e dei servizi pubblici, la formazione del personale, l’introduzione di indicatori di sostenibilità e performance locale, attività di comunicazione, coinvolgimento e a partecipazione degli abitanti su temi specifici, scambio di buone pratiche in materia di gestione con altre realtà italiane od europee.

10

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse Obiettivo globale Obiettivi specifici Misure Linee di intervento 3.1.a. Organizzazione della Casa del Quotidiano 3.1. Promozione di un

centro polivalente per l’integrazione sociale 3.1.b. Interventi in

favore di bambini, famiglie ed anziani

3.2.a. Progetto cortili

3.2.b. Prevenzione nuove droghe

3.2. Interventi diffusi per la lotta all’esclusione sociale

3.2.c. Riparazione del danno

3.3.a. Ricerche sull’esclusione sociale e sui servizi 3.3. Miglioramento

delle conoscenze per l’integrazione sociale 3.3.b. Formazione

operatori socio-sanitari del quartiere

3.4.a. Attività teatrali nel/sul quartiere

3.4.b. Attività di recupero della storia e della memoria

3.4. Sviluppo e promozione dell’offerta culturale

3.4.c. Spettacoli, video, eventi, rassegne 3.5.a. Nuovi Committenti a Mirafiori Nord

III –

Inte

graz

ione

soc

iale

e lo

tta a

ll’es

clus

ione

Promozione della cittadinanza per tutti e lotta all’esclusione sociale e all’emarginazione attraverso il miglioramento della gestione dei servizi esistenti in relazione a: problemi socio-sanitari, microcriminalità, disabilità fisiche e psichiche, tossicodipendenza, disoccupazione di lunga durata, inserimento sociale degli immigrati.

passare da un patto di coabitazione passiva ad uno di coabitazione attiva e di promozione di percorsi di cittadinanza per tutti;

migliorare, potenziare e diversificare i servizi sociali, sanitari ed assistenziali esistenti in funzione dei bisogni degli abitanti del quartiere, sia delle fasce sociali più deboli che della popolazione media;

migliorare la gestione dei servizi esistenti attraverso attività innovative di ricerca, messa in rete, comunicazione e identificazione di nuove metodologie d’intervento;

promuovere attività culturali legate allo sviluppo di comunità;

migliorare la qualità dei servizi pubblici attraverso la predisposizione di processi d’informazione e coinvolgimento nella trasformazione sia degli operatori che degli abitanti;

promuovere ricerche e azioni innovative e sperimentali in materia di gestione urbana;

promuovere attività culturali e artistiche di livello e visibilità cittadini, nazionali ed europei;

promuovere azioni in materia di gestione urbana di ampio respiro che colleghino il quartiere ad altre istituzioni e lo rendano luogo di sperimentazione

3.5. Interventi di arte pubblica partecipata 3.5.b. Realizzazione

delle opere d’arte nel quartiere

11

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse 4 – Assistenza tecnica

L’Assistenza Tecnica ad un programma comunitario è definita come l’insieme delle misure preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo necessarie per l’applicazione del Regolamento 1260/1999. In particolare si tratta quindi del supporto tecnico per lo svolgimento delle seguenti categorie di attività che rientrano nella competenza specifica dell’Autorità di Gestione:

• programmazione ed attuazione;

• promozione ed informazione;

• monitoraggio fisico e finanziario;

• valutazione.

Queste attività tecniche, organizzative e gestionali, richiedono competenze qualificate e possono/devono essere in parte realizzate direttamente dall’Autorità di Gestione con proprie risorse professionali ed in parte affidate a consulenti esterni.

Contributi nazionali e locali all’assistenza tecnica

Il presente asse è composto da due misure di assistenza tecnica (4.1 e 4.2) e da una dedicata alle attività di informazione e comunicazione ai cittadini (4.3). Le attività di assistenza tecnica sono svolte, per la prima misura (4.1), a livello locale, per la seconda (4.2) a livello centrale. Quest’ultima è affidata al Ministero delle Infrastrutture che, sulla base dell’esperienza di gestione e coordinamento per il PIC URBAN 94-99, svolge attività di assistenza tecnica ai comuni dei programmi URBAN II e promuoverà attività di scambio e di diffusione dei risultati.

L’opportunità di questa cooperazione a livello centrale risulta chiara dal seguente contesto. Essa si colloca all’interno delle competenze istituzionali a livello nazionale che il Ministero delle Infrastrutture , attraverso la Direzione Generale del Coordinamento Territoriale (DICOTER), ha per le politiche urbane. Infatti la DICOTER promuove e gestisce programmi urbani integrati quali: Programmi di Riqualificazione Urbana (PRU) e Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio (PRUSST).

Inoltre è stato istituito un tavolo permanente previsto dall’art. 4 del Decreto Ministeriale 7/7/2000, al quale partecipano Amministrazioni centrali, enti locali, la rete delle città URBAN I e URBAN II, che tra le varie attività è punto di osservazione e raccolta dati per le politiche nazionali e europee di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale del Coordinamento Territoriale, quali URBAN e INTERREG.

12

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse Obiettivo globale Obiettivi specifici Misure Linee di intervento

4.1.a. Attività di gestione, esecuzione, sorveglianza e controllo 4.1. Assistenza

tecnica locale 4.1.b. Azioni di accompagnamento e miglioramento della gestione urbana

4.2.a. Gestione, attuazione e sorveglianza

4.2.b. Miglioramento delle conoscenze

4.2. Assistenza tecnica centrale

4.2.c. Valutazione

4.3.a. Informazione diffusa

4.3.b. Promozione

IV –

Ass

iste

nza

Tecn

ica Promuovere azioni

finalizzate all’attuazione efficace ed efficiente del Programma e a garantire un utilizzo ottimale delle risorse per il conseguimento degli obiettivi da esso prefissati

sostenere la realizzazione delle strutture e delle procedure volte a garantire il coordinamento del Programma e il corretto svolgimento delle attività da esso prefigurate;

predisporre sistemi informatici necessari alle attività di gestione, sorveglianza e monitoraggio;

promuovere studi, strutture d’avanguardia, attività di messa in rete e di scambio di conoscenze a livello nazionale e internazionale, finalizzate al miglioramento della gestione urbana;

sviluppare il quadro delle conoscenze riguardanti sia l’attuazione che i contenuti del Programma;

valutare l’efficacia del Programma e l’impatto rispetto agli obiettivi da esso prefissati;

fornire strumenti di supporto al processo decisionale e alla gestione operativa attraverso i rapporti di valutazione e altri prodotti formulati durante la vita del programma;

assicurare una completa informazione e comunicazione sui contenuti e sull’attuazione del Programma, sulle possibilità offerte dagli interventi promossi, sul ruolo svolto dall’Unione Europea e sui risultati ottenuti.

4.3. Informazione, comunicazione e pubblicità

4.3.c. Diffusione dei risultati

13

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.2 PIANO FINANZIARIO DEL COMPLEMENTO DI PROGRAMMA

Il piano finanziario in Euro è riportato nella tabella sottostante secondo la ripartizione per assi, misure e provenienza della risorsa finanziaria. La ripartizione relativa alle singole misure e linee di intervento è invece illustrata nelle singole schede di misura. Tale partecipazione rispetta i limiti disposti agli artt. 28 e 29 del Reg. (CE) 1260/1999.

Finanziamento pubblico

Partecipazione comunitaria

Partecipazione nazionale pubblica Asse/Misura Campi di Intervento (Codici)

Totale costi ammissibili Totale costi

pubblici ammissibili FESR Totale

Nazionale L. 183/87

Regionale Comunale Altro

Finanziamento privato

Asse 1 15.316.612,00 15.316.612,00 6.126.645,00 9.189.967,00 5.360.814,00 1.343.891,00 1.343.892,00 1.141.370,00 0,00

Misura 1.1 352 12.134.340,90 12.134.340,90 4.982.791,07 7.151.549,83 4.311.662,89 1.320.520,21 1.320.521,17 198.845,56 0,00

Misura 1.2 343 1.290.554,04 1.290.554,04 387.166,58 903.387,46 387.165,66 0,00 0,00 516.221,80 0,00

Misura 1.3 353 (95%)

342 (5%) 1.704.746,38 1.704.746,38 681.898,89 1.022.847,49 596.544,85 0,00 0,00 426.302,64 0,00

Misura 1.4 317 186.970,68 186.970,68 74.788,46 112.182,22 65.440,60 23.370,79 23.370,83 0,00 0,00

Asse 2 7.632.199,00 7.232.199,00 2.531.270,00 4.700.929,00 2.386.626,00 188.795,00 188.795,00 1.936.713,00 400.000,00

Misura 2.1 324 5.226.543,00 4.966.928,00 1.572.564,00 3.394.364,00 1.457.651,00 0,00 0,00 1.936.713,00 259.615,00

Misura 2.2 24 275.160,80 247.782,28 115.755,27 132.027,01 122.849,78 4.589,10 4.588,13 0,00 27.378,52

Misura 2.3 21 1.713.940,20 1.600.933,72 801.295,35 799.638,37 535.364,54 132.137,93 132.135,90 0,00 113.006,48

Misura 2.4 161 416.555,00 416.555,00 41.655,38 374.899,62 270.760,68 52.067,97 52.070,97 0,00 0,00

Asse 3 4.130.102,00 2.923.922,00 1.518.547,00 1.405.375,00 1.116.438,00 144.468,00 144.469,00 0,00 1.206.180,00

Misura 3.1 352 (50%)

22(25%) 36(25%) 1.235.226,54 792.325,89 358.720,01 433.605,88 268.675,37 82.465,70 82.464,81 0,00 442.900,65

Misura 3.2 22 762.940,45 631.399,30 315.699,89 315.699,41 295.179,14 10.260,15 10.260,12 0,00 131.541,15

Misura 3.3 22 294.196,72 264.245,86 117.148,21 147.097,65 117.678,32 14.708,77 14.710,56 0,00 29.950,86

Misura 3.4 354 803.049,28 401.523,45 234.892,44 166.631,01 144.548,59 11.040,65 11.041,77 0,00 401.525,83

Misura 3.5 352 1.034.689,01 834.427,50 492.086,45 342.341,05 290.356,58 25.992,73 25.991,74 0,00 200.261,51

Asse 4 1.759.640,00 1.759.640,00 716.487,00 1.043.153,00 607.914,00 217.619,00 217.620,00 0,00 0,00

Misura 4.1 411 963.556,00 963.556,00 387.211,00 576.345,00 339.715,00 118.315,00 118.315,00 0,00 0,00

Misura 4.2 411(78%) 413(12%) 412(10%) 454.800,00 454.800,00 182.602,00 272.198,00 160.121,00 56.038,00 56.039,00 0,00 0,00

Misura 4.3 415 341.284,00 341.284,00 146.674,00 194.610,00 108.078,00 43.266,00 43.266,00 0,00 0,00

Totale 28.838.553,00 27.232.373,00 10.892.949,00 16.339.424,00 9.471.792,00 1.894.773,00 1.894.776,00 3.078.083,00 1.606.180,00

14

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il programma comporta un costo totale ammissibile di € 28.838.553, di cui € 27.232.373 di costo pubblico totale e € 1.606.180 di finanziamenti privati (Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Adriano Olivetti, Arcidiocesi di Torino). E’ inoltre verificata una previsione di spesa per abitante superiore ai 500 euro. I finanziamenti pubblici sono costituti da: € 10.892.949 di FESR, € 9.471.792 di Fondo di Rotazione nazionale e € 6.867.632 di finanziamenti locali. I tassi del cofinanziamento FESR rispetteranno in ogni caso l’art. 29 del Reg. 1260/1999 del 21 giugno 1999. La quota locale è a sua volta composta da finanziamenti comunali (€ 1.894.776), regionali (€ 1.894.773) e altri finanziamenti pubblici locali (€ 3.078.083). Tra i finanziamenti locali già disponibili per azioni in area Urban non ancora avviate si segnalano: € 1.936.713 da parte del Consorzio per il Sistema Informatico per il progetto LISEM (misura 2.1), € 516.417 per la raccolta differenziata dell’AMIAT (misura 1.2) e € 474.624 per l’interramento dell’elettrodotto da parte dell’AEM (misura 1.3).

15

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.3 CONDIZIONI DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Le condizioni di attuazione si riferiscono e rispettano le disposizioni del R.G. 1260/99, del Regolamento 1685/2000 (ammissibilità delle spese), del Regolamento 438/2001 (Sistemi di gestione e di controllo), del Regolamento 448/2001 (rettifiche finanziarie), e della comunicazione agli stati membri della commissione europea per l’iniziativa URBAN II, alle precitate disposizioni si fa riferimento per quanto non sia specificamente indicato nel presente testo.

Il contenuto del presente capitolo potrà essere modificato da disposizioni adottate in applicazione dell' art. 53.2 del regolamento 1260/99.

Coordinamento degli interventi

Autorità di Gestione

L’Autorità di Gestione del P IC Comune di Torino è responsabile dell’efficacia, della regolarità della gestione e dell’attuazione ed in particolare delle funzioni previste dall’art. 34 del Regolamento (CE) N. 1260/99.

L’Autorità di Gestione designata per il PIC è:

Comune di Torino Settore Fondi Strutturali e Programma Urban 2 Responsabile pro-tempore Dr. Gianfranco Presutti Corso Ferrucci, 122 – 10141 Torino Indirizzo e-mail: [email protected]

Organizzazione e trasparenza dei flussi finanziari

Autorità di pagamento

Come indicato agli artt. 9 e 32 del Regolamento (CE) n. 1260/1999, l’Autorità di pagamento è l’autorità responsabile dell’elaborazione, della certificazione e presentazione delle richieste di pagamento. L’Autorità di pagamento provvede, inoltre, affinché i beneficiari finali ricevano quanto prima ed integralmente gli importi corrispondenti alla partecipazione dei Fondi Strutturali cui hanno diritto.

Per il PIC è individuata Autorità di pagamento nel :

Ministero delle infrastrutture Dipartimento per il coordinamento e lo sviluppo del territorio, per le politiche del personale e gli affari generali Responsabile pro-tempore Indirizzo: Via Nomentana, 2 00161 ROMA Posta elettronica: [email protected]

16

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il Ministero delle Infrastrutture (ex Ministero dei lavori pubblici), quale autorità di pagamento ai sensi dell’art. 9 del regolamento (CE) 1260/99, elabora e presenta la domanda di pagamento in conformità al regolamento (CE) 438/2001 in particolare secondo i dettami dell’art.9.

L’Autorità di Pagamento elabora un’unica domanda di pagamento sia per la quota comunitaria sia per la quota nazionale.

Sistema di gestione delle risorse finanziarie

Il Comune provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al PIC Mirafiori nord sulla base della legislazione amministrativa e contabile nazionale e comunale.

Per quanto concerne i circuiti finanziari, e secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti, le risorse comunitarie e quelle del cofinanziamento statale sono versate, a cura del Fondo di rotazione della legge n. 183/87, sulla base della richiesta avanzata dal Ministero delle Infrastrutture (ex LLPP), sull’apposito conto corrente infruttifero intestato al Comune di Torino presso la Tesoreria Centrale dello Stato, per la realizzazione degli interventi previsti nel programma URBAN II ammissibili al cofinanziamento dell'Unione Europea.

Il Comune preleva le risorse da detto conto e, in relazione alle effettive esigenze di cassa connesse con gli interventi di politica comunitaria, esegue le erogazioni in favore dei beneficiari mediante il Servizio Centrale Risorse Finanziarie del Comune di Torino

Il bilancio comunale prevede appositi capitoli di entrata ed in uscita per la realizzazione degli interventi programmati nell’ambito del PIC, che sono individuati da una particolare codificazione che rende possibile la rappresentazione della contabilità specifica relativa al PIC nell’ambito della contabilità generale.

Della supervisione e del coordinamento dell’organizzazione dei flussi finanziari, a livello locale è responsabile l’Autorità di Gestione che riferisce periodicamente e puntualmente al Comitato di Sorveglianza del Programma d'Iniziativa Comunitaria e all’Autorità di Pagamento sul relativo andamento e sull’efficacia complessiva del sistema.

Le modalità con cui il Comune opererà il trasferimento delle risorse finanziarie ai beneficiari finali degli interventi previsti dal PIC, ove non previste dalle vigenti disposizioni normative o dalle procedure di attuazione del PIC e dei relativi programmi di intervento, vengono disciplinate negli atti di concessione dei finanziamenti accordati.

Le procedure finanziarie vengono effettuate sulla base di quanto previsto nella circolare n. 30 del 06.08.2001 del Ministero del Tesoro (oggi Ministero dell’Economia e delle Finanze). Successivamente al ricevimento dei dati di rendiconto delle spese, la documentazione sarà inviata tramite gli appositi moduli predisposti dal Ministero delle Infrastrutture, debitamente sottoscritti dal responsabile Servizio Centrale Risorse Finanziarie comunale.

Il trasferimento delle risorse al beneficiario viene disposto dalla struttura competente della gestione della misura, o di una parte di essa, sulla base dell’avanzamento della spesa e dei lavori previsti dal progetto, e dipendentemente dalla competenza, da questa trasmesso al Servizio di Ragioneria dell’Autorità di Gestione o all’ufficio amministrativo del Comitato di Gestione, che provvedono alla

17

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

emissione del mandato di pagamento in favore del beneficiario compatibilmente con le disponibilità di cassa ma comunque in tempi accettabilmente brevi.

Per i regimi di aiuto generalmente il contributo è erogato in due o tre tranche (solo in alcuni casi si sceglie l’opzione degli stati di avanzamento); l’anticipo viene pagato dietro presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa, gli acconti ed i saldi sulla base della documentazione contabile di spesa e del verbale di accertamento di spesa finale (o verbale di collaudo) redatto dal funzionario che ha effettuato la verifica).

Modalità di attivazione dei flussi

Come previsto dall’art. 32 del Regolamento (CE) n.1260/1999, la Commissione provvede al versamento di un acconto contestualmente al primo impegno che, come stabilito dall’art. 31, avviene all’atto della decisione che approva ciascun intervento. Detta anticipazione è pari al 7% della partecipazione complessiva del Fondo e, in funzione delle disponibilità di bilancio, può essere frazionato su non più di due esercizi di bilancio.

L’Autorità di pagamento presenta le richieste di pagamento, certificando le spese effettivamente sostenute, contestualmente al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento Ragioneria dello Stato, IGRUE, e al Dipartimento delle politiche di coesione e alla Commissione Europea, e, per opportuna informativa, all’Autorità di gestione del PIC.

L’Autorità di pagamento elabora un’unica domanda di pagamento per richiedere sia la quota comunitaria e sia la quota nazionale.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato, IGRUE, trasferisce al Comune le risorse comunitarie affluite sul Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/87.

Le risorse finanziarie per l’attività di assistenza tecnica svolte dal Ministero delle Infrastrutture, sono ricomprese nella dotazione finanziaria dell’asse assistenza tecnica, e risultano quantificate nel presente complemento di programmazione e attribuite alla misura assistenza tecnica centrale descritta nell’asse stesso.

Le procedure relative al trasferimento della quota nazionale di cofinanziamento vengono attivate contestualmente a quelle relative alla erogazione della quota comunitaria.

Le modalità di gestione delle risorse comunitarie e nazionali attribuite al PIC devono essere improntate ai criteri di semplificazione, unitarietà, flessibilità e trasparenza, sulla base delle disposizioni vigenti.

I servizi della Commissione si impegnano a rendere disponibili, per via informatica o altro mezzo, le informazioni relative alle tappe procedurali delle domande di pagamento, dalla loro ricezione all’esecuzione dei relativi pagamenti.

18

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Meccanismi di attuazione: coordinamento, gestione, controllo, sorveglianza, monitoraggio, valutazione

Attività e procedure di gestione

Con deliberazione del Consiglio Comunale, l’Autorità di Gestione, sotto la propria responsabilità ed il proprio controllo, ha disciplinato la suddivisione della gestione delle attività di supporto e/o compiti operativi tra strutture interne all’Amministrazione comunale ed il Comitato di Gestione. Le informazioni specifiche relative a tali deleghe sono fornite nel presente Complemento di Programmazione.

Nell’esercizio di tali deleghe l’Autorità di Gestione dovrà prendere le disposizioni opportune affinché sia evitata qualunque situazione di conflitto o di confusione d’interessi.

Attività di coordinamento

In fase di predisposizione del Complemento di Programmazione l'Autorità di Gestione ha proceduto alla creazione di un Comitato di Gestione, ex art. 39 Codice Civile, denominato COMITATO URBAN II, al quale delegare alcune attività di gestione e supporto del programma. Il Comitato di Gestione è stato formalmente costituito in data 5 dicembre 2001, e approvato con Delibera di Consiglio Comunale in data 3 dicembre 2001. Lo Statuto del Comitato URBAN II è riportato nell'Allegato 1.

Il Comitato ha lo scopo di contribuire alla riqualificazione dell'area di Torino - Mirafiori Nord ed in particolare il coordinamento e l'attuazione delle azioni previste dal programma URBAN II. Si tratta quindi di un istituto dedicato a strutturare efficacemente ed in modo partenariale l'azione amministrativa, organizzativa e di gestione del programma del Comune.

Il Comitato assume un ruolo operativo fondamentale nell'organizzare e garantire il corretto espletamento di tutte le procedure attuative indicate in questa sezione e nelle singole schede di misura, e la coerenza e rispondenza delle singole procedure alle normative nazionali ed europee.

Sistema organizzativo ed amministrativo della gestione

La proposta di PIC, è stata adottata con Delibera di Giunta n.18/9/2000 n.mecc.2000.08122/01 del 18/09/2000 poi rimodulata in funzione del numero definitivo dei programmi e delle risorse definitive messe a disposizione dalla Commissione europea per lo Stato italiano, comunicati rispettivamente con note del 25.09.2000 D(00)7504 e del 26.09.2000 n. 102233.

Con apposito atto amministrativo l’Autorità di gestione ha individuato nel Comitato URBAN II la struttura a cui delegare alcune attività per la gestione del programma. Il Comitato svolgerà un ruolo di supporto operativo all’Autorità di gestione medesima, le attività che verranno delegate sono state definite nella deliberazione del Consiglio Comunale di costituzione del Comitato stesso.

Per quanto attiene alle misure cofinanziate dal FESR le azioni attuative (programmi di intervento a carattere infrastrutturale, bandi di gara ed avvisi pubblici compresi quelli per i regimi di aiuto, altre modalità programmatiche), elaborate secondo la normativa vigente sono sottoposte al parere del Comitato di Gestione prima di essere approvate dagli organi del Comune a ciò preposti secondo quanto previsto dal regolamento comunale.

19

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il Comitato di gestione provvede altresì alla raccolta dei dati di esecuzione del monitoraggio degli interventi secondo le regole, i vincoli, i tempi e le procedure (anche informatiche) imposti dalla Commissione Europea, dall’Amministrazione Centrale dello Stato e dal Ministero delle Infrastrutture.

Il Direttore del Comitato sarà il referente dell’attività di monitoraggio locale.

La sopraddetta struttura comunale preposta alla gestione, fornirà al Ministero delle infrastrutture, per il tramite del responsabile del monitoraggio, tutti i dati e le informazioni necessarie al fine di ottemperare alle disposizioni comunitarie e nazionali in tema di avanzamento finanziario, fisico e procedurale degli interventi, di rendicontazione della spesa, di valutazione del Programma d'Iniziativa Comunitaria.

La struttura di gestione così come sopra individuata, in particolare, valuta l'ammissibilità e la eseguibilità degli aspetti attuativi relativamente ai progetti da finanziare nel quadro del PIC. Segue l’andamento delle realizzazioni in corso e provvede ad effettuare la prevista rilevazione dei dati finanziari, fisici e procedurali.

Tutti gli atti amministrativi conseguenti all’attuazione e gestione di programmi e progetti (concessioni, impegni e liquidazioni) sono sottoposti ad una verifica di regolarità contabile e programmatica effettuata dalle competenti strutture che garantiscono l’affidabilità del sistema contabile, sulla base di quanto previsto dal Reg. 1260 art. 38 e dal Reg. 438/2001.

Procedure per l’approvazione dei bandi

I bandi relativi all’affidamento delle attività svolte in sede centrale sono stati inviati, in bozza, alle Amministrazioni comunali per le eventuali osservazioni. La versione definitiva dei bandi, prodotto dell’attività di partenariato anche con la Commissione europea, sarà inviata all’ufficio pubblicazioni ufficiali della comunità europea nel corso del mese di febbraio 2002.

Sorveglianza

Comitato di Sorveglianza

Il Comitato di Sorveglianza del PIC sarà istituito entro tre mesi dalla decisione di approvazione dello stesso, con Delibera di Giunta.

Il Comitato di Sorveglianza è composto da:

l’Autorità di gestione del Programma di Iniziativa Comunitaria;

un rappresentante della Regione Piemonte;

un rappresentante del Ministero delle Infrastrutture (Autorità di pagamento);

un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione, Servizio per le politiche dei fondi strutturali comunitari;

un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Ispettorato Generale Rapporti finanziari con l’Unione Europea;

una rappresentanza della Commissione Europea diretta dal rappresentante della DG capofila per l'intervento relativo;

20

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

un rappresentante del Ministero dell’Ambiente;

un rappresentante del Dipartimento delle Pari Opportunità;

un rappresentante della Compagnia di San Paolo;

un rappresentante del Consorzio per il Sistema Informativo Piemonte (CSI);

rappresentanti locali delle forze economiche, sociali, e del terzo settore e delle associazioni attive nel campo della protezione ambientale, scelti sulla base di criteri di autorevolezza e “disinteresse” nei confronti dell’attuazione del programma.

Nell’individuazione dei membri del Comitato di Sorveglianza si terrà conto dell’esigenza di promuovere le pari opportunità tra uomini e donne e lo sviluppo sostenibile in coerenza con gli articoli 8 e 35 del Reg. 1260/1999.

La composizione del Comitato di Sorveglianza potrà essere modificata su proposta dello stesso.

Possono partecipare alle riunioni del Comitato di Sorveglianza come osservatori il consulente valutatore e/o altri esperti.

I membri del Comitato di Sorveglianza saranno designati dalle rispettive strutture di appartenenza entro un mese dalla istituzione.

Il Comitato ha sede a Torino. Con apposito regolamento interno verranno fissate le modalità di funzionamento, partecipazione ed assunzioni delle decisioni del Comitato di Sorveglianza. Tale regolamento verrà adottato nel corso della prima riunione.

Il Comitato di Sorveglianza si riunisce almeno una volta l’anno ed è presieduto dal Sindaco o da un suo delegato.

Per l’istruttoria, l’approfondimento e la definizione del quadro delle problematiche e delle proposte, il Comitato di Sorveglianza si avvale del supporto organizzativo e tecnico del Comitato di gestione nonché della struttura preposta dal Ministero delle Infrastrutture, prevista nell’ambito dell’assistenza tecnica centrale.

L’espletamento delle funzioni di redazione, predisposizione ed elaborazione della documentazione sottoposta alle decisioni del Comitato di Sorveglianza, e di tutti i compiti derivanti dall’attività di sorveglianza esercitata dal Comitato stesso e dalla concertazione con le “parti”, nonché i compiti concernenti gli aspetti organizzativi dello stesso, saranno svolti dalla struttura tecnica interna al Comitato di gestione.

Le spese di funzionamento di tale segreteria, ivi comprese quelle relative al personale, potranno essere poste a carico delle risorse dell’assistenza tecnica nel rispetto delle disposizioni dell’art.30 del Regolamento (CE) 1260/1999 e del Regolamento (CE) 1685/2000 in materia di ammissibilità delle spese.

21

Nell’ambito delle proprie attività il Comitato di Sorveglianza, attraverso l’analisi e la valutazione delle informazioni relative allo stato di attuazione, verifica l’opportunità di adottare le necessarie azioni, definite con l’Autorità di Gestione del programma per assicurare un efficiente, efficace e completo utilizzo delle risorse anche attraverso opportune riprogrammazioni. Le procedure saranno definite nel regolamento interno del Comitato di Sorveglianza.

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il Comitato di Sorveglianza potrà disporre eventualmente di una pagina Web e di un indirizzo di posta elettronica dedicato.

Sistema di monitoraggio

Il sistema di monitoraggio del PIC è strutturato in maniera tale da consentire di: registrare le informazioni relative all’attuazione al fine di supportare l’attività di sorveglianza nonché di valutazione, con riferimento a quanto previsto, rispettivamente, dall’art. 36 e dagli art. 42 e 43 del Regolamento (CE) 1260/1999;

disporre di dati finanziari, procedurali e fisici affidabili e, ove possibile, aggregabili;

fornire informazioni specifiche che eventualmente si rendessero necessarie (ad esempio, in occasione di controlli).

Il Ministero delle Infrastrutture, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base degli elementi concordati con l’autorità di gestione si attiverà affinché il sistema locale e quello centrale di monitoraggio pervengano alla piena e completa operatività.

I dati saranno forniti al Ministero dell’Economia e delle Finanze – IGRUE, e da questo alla Commissione per via informatizzata secondo quanto previsto dall’art. 18 del Reg. 1260/1999 e del Reg. n. 438/2001.

Tale invio di dati avverrà secondo le modalità contenute nella procedura Monitweb, opportunamente modificata secondo le specificità del Programma Urban.

I dati relativi all’attività di monitoraggio devono essere rilevati trimestralmente a livello locale, secondo le scadenze del 31.03, 30.06, 30.09, 31.12 e aggiornati sul sistema Monitweb entro il 31.01, 10.4, 10.07, 10.10 di ogni anno.

La validazione dei dati così aggiornati potrà avvenire solo successivamente alla validazione dei dati relativi alla Misura di Assistenza tecnica centrale, che sarà effettuata dal Ministero delle Infrastrutture e opportunamente comunicata all’AdG.

La validazione trimestrale dei dati comprensivi della Misura di Assistenza tecnica centrale, compete all’AdG del PIC e dovrà avvenire entro il 10.02, 30.04, 31.07, 30.10 di ciascun anno, salvo diverse prescrizioni o indicazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’AdG dovrà provvedere trimestralmente anche alla trasmissione al Ministero delle Infrastrutture di una relazione integrativa dei dati di monitoraggio.

Sotto il profilo tecnico-operativo sono orientativamente previsti :

- la realizzazione di una stretta integrazione tra attività di monitoraggio finanziario e attività di monitoraggio procedurale, al fine di consentire la tempestiva individuazione di ritardi nell’attuazione dei programmi e, di conseguenza, la rimodulazione dei calendari di spesa e la riprogrammazione delle risorse;

22

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

- lo sviluppo di tecniche di rielaborazione, integrazione e aggregazione dei dati elementari del monitoraggio, al fine di fornire un quadro di elementi di informazione e giudizio adeguati ai fabbisogni d’informazione e alle funzioni di sorveglianza e valutazione di tutti i soggetti a diverso titolo e livello coinvolti nei processi di programmazione e gestione;

- la messa a punto di un sistema specifico di indicatori di output e di outcome, essenziali per consentire di svolgere tanto il monitoraggio fisico, quanto la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia conseguite nell’attuazione dei programmi.

L’Autorità di Gestione del PIC assicura la gestione dei dati e la conservazione degli atti in maniera da facilitare la raccolta dei dati di monitoraggio.

RACCOLTA E FLUSSI DI DATI

L’esperienza maturata con il precedente periodo di programmazione ha fornito utili elementi per il miglioramento del processo di monitoraggio da avviare per il PIC 2000-2006.

Tale monitoraggio, sarà attivato secondo i seguenti criteri e modalità:

a. la rilevazione degli aspetti procedurali, fisici e finanziari è sviluppata sia a livello di Misura sia a livello di progetto; ciò sia per le misure di natura infrastrutturale, sia per i regimi di aiuti (investimenti e servizi) sia infine per le iniziative formative ed assistenziali;

b. la raccolta e l’aggregazione dei dati elementari di progetto, di misura e a livello di asse prioritario è garantita dal responsabile locale di monitoraggio individuato dall’AdG. Quest’ultimo alimenta il sistema di monitoraggio Monitweb per tutte le Misure rientranti nel PIC, ad eccezione della Misura di Assistenza tecnica centrale di competenza del Ministero delle Infrastrutture.

c. successivamente all’inserimento dei dati relativi alla Misura di Assistenza tecnica centrale, l’AdG valida i dati di monitoraggio dell’intero PIC, rendendoli in tal modo disponibile sul circuito ufficiale.

Monitoraggio finanziario

I dati finanziari vengono rilevati a livello di progetto e successivamente aggregati a livello di misura. I dati si riferiscono alla spesa effettivamente sostenuta dai beneficiari finali, nel rispetto delle definizioni di cui all’art.30 del Regolamento (CE) n. 1260/1999.

I dati vengono confrontati, a livello di misura e asse prioritario al piano finanziario vigente per il PIC e per il complemento di programmazione.

Monitoraggio fisico

23

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il monitoraggio fisico permette di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti e di fornire indicazioni sull’efficienza e sull’efficacia del Programma.

La rilevazione avviene a due livelli:

- a livello di Misura viene operata l’associazione tra le azioni/progetti previste nell’ambito della Misura e le tipologie/sottotipologie di progetto così come definite a livello nazionale per ciascun Fondo;

- a livello di progetto è invece possibile inserire il valore programmato, il valore all’atto dell’impegno e il valore realizzato.

Il monitoraggio viene effettuato, quando possibile, anche sugli indicatori di risultato e di impatto indicati nel PIC e nel complemento di programmazione. In linea generale gli indicatori di risultato e di impatto sono stimati in sede di relazione annuale di attuazione sulla base dei dati di monitoraggio resi disponibili a livello di progetto e di misura.

Monitoraggio procedurale

Il monitoraggio procedurale consente il controllo dell’attuazione del PIC attraverso la rilevazione degli step attuativi e dei relativi tempi di completamento nonché l’individuazione degli eventuali scostamenti tra tempi previsti e realizzati e delle relative motivazioni.

Ai fini del monitoraggio a livello nazionale, la rilevazione avviene sia a livello di Misura sia di progetto.

A livello di Misura il monitoraggio è incentrato sull’individuazione delle procedure amministrative con le quali vengono attivate le risorse disponibili, mentre a livello di progetto si rileva il dettaglio del percorso amministrativo di approvazione ed attuazione della singola operazione.

Periodicità e codifica I dati finanziari, fisici e procedurali vengono aggiornati e diffusi sulla base delle indicazioni fornite, e secondo le modalità prescritte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Amministrazione responsabile per il monitoraggio nazionale e per gli interventi cofinanziati dal FESR.

Accesso all’informazione Il Comitato di Sorveglianza stabilisce contenuti e modalità di altre forme di divulgazione dei dati di attuazione del programma.

La valutazione

Procedure, metodi, tecniche e contenuti dell’attività di valutazione del Programma saranno rispondenti all’impostazione del sistema di valutazione definita in cooperazione tra l’Autorità di Gestione, il Ministero delle infrastrutture e la Commissione Europea, nel rispetto dei relativi ruoli ai sensi degli articoli 41, 42 e 43 del Regolamento 1260/99.

Valutazione Intermedia

24

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il Ministero delle infrastrutture organizza la valutazione intermedia dei programma, sulla base degli elementi concordati con l’Autorità di gestione che ne resta responsabile ai sensi dell’art. n. 34 del Regolamento (CE) n. 1260/1999.

La valutazione intermedia si effettua conformemente all’articolo 42 del Regolamento (CE) n. 1260/1999.

L’attività viene svolta tenendo conto delle procedure, delle metodologie e delle tecniche individuate e condivise nell’ambito del sistema di valutazione.

Il Ministero delle Infrastrutture assicura, attraverso l’istituzione di un apposito steering group, al quale partecipa un rappresentante di ogni Autorità di Gestione, della Commissione europea e delle Amministrazioni interessate, che l’attuazione della valutazione intermedia avvenga sulla base degli orientamenti per l’organizzazione dell’attività predisposti dalla Commissione Europea.

Il Ministero delle Infrastrutture assicurerà che la procedura di selezione e di affidamento dell’incarico del valutatore indipendente (con la stipula del contratto) avvenga entro il 30/06/2002.

Valutazione ex-post

La valutazione ex-post, che ricade nella responsabilità della Commissione europea, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture, e l’Autorità di gestione del Programma d'Iniziativa Comunitaria, si baserà sulle informazioni ottenute dalle operazioni di sorveglianza e di valutazione intermedia delle azioni avviate, nonché sulla raccolta di dati statistici relativi agli indicatori stabiliti nel documento di programma.

Sistemi e procedure di controllo

L’Autorità di gestione del programma è responsabile, ai sensi dell’art. 34 del regolamento (CE) n. 1260/1999, della regolarità delle operazioni finanziarie e dell’attuazione di misure di controllo interno compatibili con i principi di una sana gestione finanziaria; essa inoltre avrà l’obbligo di recepire i sistemi di gestione e di controllo finanziario, del proprio livello, secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 438/2001.

Le attività di controllo vengono espletate sia in concomitanza con la gestione (in quanto parte integrante di essa) che in momenti successivi, ai fini anche della verifica dell’efficacia e affidabilità dei sistemi di gestione e controllo utilizzati.

Il complesso delle norme regolamentari in materia individua tre principali funzioni:

- l’attività di gestione;

- l’attività di controllo contabile-finanziario sulla gestione;

- la verifica dell’efficacia del sistema di gestione e controllo.

L’Amministrazione comunale garantirà che le attività di gestione e controllo siano separate e svolte con autonomia funzionale.

25

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Al Comitato URBAN II viene affidata la responsabilità della gestione di tutte le misure, comprese le funzioni di coordinamento di quelle azioni la cui realizzazione rimane in capo ai settori dell’amministrazione comunale. Nella fase di ulteriore dell’organizzazione interna dell’ufficio tecnico del Comitato URBAN II ed in corrispondenza della costituzione dei tavoli di coordinamento progettuale vedere Statuto allegato, verranno identificate singole persone referenti per ciascuna misura.

L’attività di controllo contabile-finanziario sulla gestione verrà effettuata dal Servizio Centrale Risorse Finanziarie del Comune.

La supervisione sull’attività di controllo verrà affidata alla Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi del Comune di Torino, funzionalmente indipendente dal Comitato di Gestione e dal Settore Periferie responsabile del procedimento per l’Autorità di Gestione. Spetterà in particolare alla Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi l’attività di verifica dell’efficacia e adeguatezza del sistema di gestione e delle piste di controllo, la conformità delle operazioni alle norme e alle politiche comunitarie, ai sensi del regolamento (CE) n.1260/1999.

L’Autorità di gestione garantirà, inoltre, i controlli appropriati affinché, nel corso dell’attuazione del programma, sia evitata qualunque situazione di conflitto o di confusione di interessi.

Il Ministero delle Infrastrutture per la verifica dell’efficacia dei sistemi di gestione e controllo affiderà ad un struttura funzionalmente indipendente sia dall’Autorità di gestione che dall’Autorità di pagamento i controlli di secondo livello.

Il Ministero delle Infrastrutture attuerà i controlli procedurali e finanziari in sede locale anche attraverso la società affidataria del servizio di assistenza tecnica e monitoraggio centrale.

Nelle more dell’avvio delle attività di controllo verrà messo a disposizione delle Amministrazioni comunali il modello di pista di controllo e la “nota metodologica per l’archiviazione della documentazione” mutuate dall’esperienza URBAN I.

L’Autorità di Gestione, da un lato, potrà disporre l’effettuazione di specifici controlli sull’impiego dei finanziamenti dei Fondi strutturali, dall’altro agevola i controlli effettuati dalla Commissione Europea, dalla Corte dei Conti Europea, dalla Corte dei Conti Italiana e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

In conformità con quanto previsto dall’art. n. 15 del Regolamento (CE) n.438/2001 la persona o l’ufficio incaricati di rilasciare le dichiarazioni a conclusione dell’intervento di cui all’art. 38, paragrafo 1, lettera f), del regolamento 1260/1999 saranno funzionalmente indipendenti:

a) dall’Autorità di gestione;

b) dall’ufficio o persona addetta dell’Autorità di pagamento responsabile;

c) dagli organismi intermedi.

Esiti dei controlli

A conclusione di ciascun controllo deve essere predisposta una relazione esplicativa del lavoro che si è portato a termine, relazione che rimane agli atti della struttura che ha effettuato il controllo.

Nel caso si rilevino irregolarità, abusi o reati di qualunque genere, i funzionari che hanno effettuato il controllo inviano le dovute segnalazioni alle Autorità competenti.

26

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

L’Autorità di gestione del P.I.C. assume, in conformità agli articoli 34 e 38 del Regolamento (CE) n. 1260/1999, le iniziative più idonee a risolvere le problematiche di carattere gestionale e procedurale evidenziate dai controlli effettuati.

27

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.4 ASPETTI ATTUATIVI DELLE MISURE

Procedure per l’individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento

Le modalità per l'individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento all'interno del programma variano in relazione alle caratteristiche delle misure, delle azioni, della natura dei potenziali soggetti attuatori e dalla normativa di riferimento nazionale ed europea.

In generale i progetti saranno selezionati sulla base della loro fattibilità tecnico-territoriale, economico-finanziaria e giuridico amministrativa, della coerenza con gli obiettivi generali e specifici a livello di asse e di misura e del rispetto delle politiche comunitarie in materia di concorrenza, appalti pubblici, tutela e miglioramento dell’ambiente, sviluppo delle pari opportunità. Conformemente all’art. 35 del Reg. (CE) 1260/1999 saranno individuati i criteri di selezione delle operazioni finanziate a titolo di ciascuna misura. Tali criteri sono distinti in criteri di ammissibilità e criteri di selezione, e consentiranno di decidere in modo ragionato e trasparente l'attribuzione dei fondi.

Fatta salva la possibilità di attribuzione dei fondi nel quadro delle procedure ordinarie utilizzate dall’Autorità di Gestione, nel rispetto della vigente normativa nazionale e comunitaria, sono state definite quattro modalità specifiche di attuazione delle azioni, a cui fanno riferimento le diverse misure e linee d'intervento, descritte più dettagliatamente nelle Schede di misura che seguono:

(1) attuazione diretta di azioni da parte dell'Autorità di gestione per progetti di competenza ed interesse comunale;

(2) attuazione di azioni da parte del Comitato di Gestione per progetti la cui realizzazione è delegata a soggetti pubblici o para-pubblici, con o senza cofinanziamento da parte dei soggetti stessi;

(3) affidamento di azioni ad enti non-profit attraverso concessione di contributo a parziale copertura delle spese;

(4) affidamento di azioni ad enti e soggetti privati tramite bando di gara;

Modalità attuativa (1) - attuazione diretta di azioni da parte dell'Autorità di gestione per progetti di competenza ed interesse comunale

Questa modalità si applica ai progetti di competenza ed interesse comunale, che rispondono a priorità e vincoli di pianificazione e programmazione locale. Si tratta di un meccanismo utilizzato prevalentemente per i progetti di riqualificazione architettonica ed infrastrutturale realizzati dal Comune all'interno del programma URBAN.

Per questi progetti è stata avviata una procedura di coordinamento degli uffici comunali competenti in materia, al fine di garantire i tempi ed i contenuti della necessaria progettazione e programmazione di tutte le opere previste. In particolare, per quanto riguarda la Divisione Ambiente e Mobilità sono stati coinvolti i seguenti uffici:

• Settore Urbanizzazioni;

28

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• Settore Pianificazione e trasporti;

• Settore Viabilità e traffico;

• Settore Verde nuove opere;

• Settore Verde gestione;

• Settore Edilizia sportiva;

• Settore Edifici Municipali.

Il ruolo di coordinamento all'interno di questo gruppo tecnico di lavoro è svolto dal Settore Urbanizzazioni. Il ruolo di regia e la responsabilità ultima per il finanziamento e la realizzazione delle azioni previste dal programma, nei tempi e nei modi stabiliti, rimane di competenza dell'Autorità di Gestione, ed in particolare del Comitato di Gestione, a cui è delegata la gestione operativa del Programma.

In termini attuativi, verranno seguite le indicazioni e regolamentazioni nazionali ed europee in materia di appalti di lavori pubblici. Il percorso di realizzazione prevede quindi le seguenti tappe fondamentali:

• eventuali indagini preventive e studi di fattibilità;

• pubblicità del bando di gara o concorso per la progettazione;

• raccolta offerte;

• aggiudicazione e stipula contratto;

• progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva;

• approvazione dei progetti;

• pubblicità delle gare d'appalto;

• raccolta offerte;

• aggiudicazione e stipula contratto;

• realizzazione delle opere, collaudo;

• pagamenti (a saldo e conclusione) e controlli amministrativi.

Resta inteso che la normativa comunitaria in materia di appalti pubblici, ove d'applicazione, sarà comunque rispettata.

Non sono al momento previste, ma non possono essere escluse, modalità innovative di finanziamento dei progetti e coinvolgimento di operatori privati, quali il Project Financing e le strutture consortili o società miste (L. 498/1992, DPR 533/1996, D.L. 267/2000), quali ad esempio le Società di Trasformazione Urbana (L. 127/1997), qualora si dovessero rivelare strumenti attuativi efficaci, consoni al conseguimento degli obiettivi del programma e coerenti con le normative e politiche europee.

29

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Modalità attuativa (2) - attuazione di azioni da parte del Comitato di Gestione per progetti la cui realizzazione è delegata a soggetti pubblici o para-pubblici, con o senza co-finanziamento da parte dei soggetti stessi

Questa modalità si applica ad azioni in cui il soggetto beneficiario non è direttamente il Comune ma ente pubblico o para-pubblico legittimamente ammesso a realizzare lo specifico intervento proposto1, o, in casi eccezionali, soggetto di altra natura di cui sono dimostrabili la forte adesione al partenariato URBAN e agli obiettivi del programma, la riconosciuta capacità professionale ed alto profilo nel campo delle azioni richieste e infine il significativo radicamento locale delle proprie attività e servizi, e/o dei relativi benefici. Si tratta, in gran parte, d'interventi ideati dagli enti stessi in fase di predisposizione partenariale del programma, e cofinanziati dagli enti stessi, in qualità di partners finanziari del programma.

In fase di predisposizione del programma è stato infatti svolto un ampio lavoro di raccolta di idee-progetto da parte di soggetti pubblici e para-pubblici e di altra natura di rilevanza cittadina e con competenza nei confronti dei problemi e dei servizi nell'area URBAN. L'approfondimento e la valutazione delle idee proposte è stata svolta dal Comune - che l'ha poi delegata operativamente al Comitato di Gestione, a partire dalla sua data di istituzione - sulla base della coerenza e rilevanza degli interventi proposti nei confronti degli obiettivi del Programma.

La modalità attuativa prevede la stipulazione di un atto amministrativo d'impegno per la realizzazione tra Comune ed ente beneficiario, che definisca puntualmente i contenuti e modalità di attuazione dell'intervento. Questo atto si configurerà normalmente in una convenzione ed eventualmente in un protocollo d'intesa, o altro meccanismo da definire di volta in volta per casi particolari.

Il percorso attuativo è così riassumibile:

• invito a presentare progetti da parte di soggetti pubblici o para-pubblici;

• valutazione a regia comunale;

• individuazione soggetto e definizione progetto;

• atto amministrativo d’impegno per la realizzazione;

• realizzazione del progetto;

• pagamenti e controlli amministrativi.

Modalità attuativa (3) - affidamento di azioni ad enti non-profit attraverso concessione di contributo a parziale copertura delle spese

Il Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi n. 206/1995 del Comune di Torino stabilisce che, ai sensi dell'art. 80 dello Statuto della città di Torino, l'Amministrazione Comunale possa concorrere con contributi di realizzazione dei progetti ed iniziative di associazioni ed enti pubblici e privati senza fini di lucro, purché rientranti nei fini istituzionali del Comune.

In particolare il Regolamento si applica a:

1 I soggetti considerati in questa modalità sono enti o società possedute in maggioranza o totalità da enti pubblici e che hanno stipulato contratti di servizio con l'Autorità di Gestione.

30

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

a) le attività culturali, scientifiche ed educative;

b) la celebrazione solenne di anniversari di personaggi della storia e della tradizione nazionale e cittadina, di ricorrenze civili, religiose e politiche;

c) la promozione dell'immagine della Città anche con convegni, mostre e saloni o interventi rivolti alla tutela e valorizzazione del suo patrimonio storico, architettonico, urbanistico e monumentale;

d) le attività sportive e ricreative del tempo libero, scambi internazionali e aggregazione sociale e giovanile;

e) la promozione e sviluppo del turismo e delle attività economiche e commerciali oggettivamente intese;

f) le attività umanitarie, socio-assistenziali;

g) la promozione della solidarietà nazionale ed internazionale;

h) l'attività di prevenzione e recupero del disagio giovanile, di incentivazione della formazione professionale e di solidarietà sociale;

i) la tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente urbano; e le attività comunque caratterizzate da un rapporto significativo con i fini istituzionali, la storia, le tradizioni, le vocazioni e gli interessi della Città.

I punti a, d, e, f, h e i sono di particolare interesse per il programma URBAN in questione.

La modalità attuativa 3 del programma si rifà quindi alla normativa comunale in relazione a specifiche azioni per le quali s'intende procedere diversamente dalle altre modalità attuative di convenzionamento (modalità 2) o di affidamento attraverso procedura di evidenza pubblica (modalità 4). Si applica in particolare alle misure 3.1, 3.2 e 3.4.

Tipi di progetti

I progetti di natura sociale e culturale che potranno essere affidati secondo questa modalità dovranno essere progetti di utilità pubblica che hanno la loro forza di propulsione nel soggetto che li propone (per innovatività, originalità e rilevanza dell'idea-progetto) e non sono mirati alla fornitura di un servizio.

Le azioni proposte dovranno avere valore economico inferiore a 100.000 Euro. La quota di contributo ammissibile è pari al 80% del valore totale dell'azione. La quota rimanente dovrà essere finanziata dai soggetti attuatori stessi, anche tramite l'attivazione di altri canali di finanziamento pubblici o privati, esterni ad URBAN.

Tipi di soggetti

I soggetti a cui potranno essere affidati progetti secondo questa modalità sono associazioni ed enti pubblici e privati senza fini di lucro. Alla qualificazione di questi soggetti affidatari si aggiunge che essi devono essere un soggetto radicato nel contesto locale (caratteristica locale del soggetto e/o della sua azione in ambito sociale-culturale) ed agire quali membri attivi del partenariato di URBAN.

31

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Procedure

Per quanto attiene a questa modalità, l'Autorità di Gestione segue le norme di attuazione (programmazione, domanda di contributo, erogazione, ecc.) previste dal Regolamento citato, in aggiunta alle norme nazionali e comunitarie sempre valide per l'attuazione del Programma d'Iniziativa Comunitaria.

Il percorso attuativo prevede quindi le seguenti tappe:

• raccolta delle idee-progetto;

• valutazione delle idee-progetto;

• istruttoria e co-progettazione (soggetto proponente e Comitato di Gestione;

• atti amministrativi di ammissione (deliberazione del Comitato di Gestione);

• comunicazione ai proponenti;

• stipula di una convenzione o altro atto d'impegno;

• realizzazione dei progetti;

• pagamenti e controlli amministrativi.

Modalità attuativa (4) - affidamento di azioni ad enti e soggetti privati tramite bando di gara

Nel caso di misure aperte, si applica una modalità attuativa che richiede la selezione delle singole iniziative, e relativi soggetti attuatori/beneficiari da ammettere a finanziamento attraverso procedure di evidenza pubblica, predisposte e regolamentate dal Comitato di Gestione del programma. Il percorso attuativo prevede le seguenti tappe fondamentali:

• predisposizione dei bandi e moduli di domanda;

• campagna informativa;

• raccolta domande;

• protocollo, verifica ammissibilità formale e conformità;

• istruttoria di merito;

• atti amministrativi di ammissione;

• comunicazione agli aggiudicatari;

• realizzazione dei progetti;

• pagamenti e controlli amministrativi.

Nella fase di selezione dei progetti da ammettere a finanziamento il Comitato di Gestione potrà essere coadiuvato da appositi gruppi di lavoro - definiti nello Statuto del Comitato quali strutture di coordinamento attuativo e progettuale - nonché da esperti interni ed esterni all'amministrazione stessa.

32

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

I progetti dovranno essere selezionati in modo da garantire la coerenza con gli obiettivi generali e specifici del programma; la fattibilità tecnica, economico-finanziaria, amministrativo-procedurale delle azioni; l'ammissibilità al co-finanziamento comunitario secondo il dettato del Regolamento (CE) 1685/2000; il rispetto delle politiche comunitarie in materia di ambiente, pari opportunità e concorrenza.

I criteri di selezione saranno quindi mirati a soddisfare queste garanzie. Criteri premiali potranno essere riferiti al grado d'integrazione dell'azione e del soggetto proponente nel processo di costruzione del partenariato locale di programma.

33

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.5 INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ

L’efficacia delle azioni messe in atto con il PIC è strettamente connessa all’accessibilità da parte dei potenziali beneficiari all’informazione e all’opportunità offerte dai Fondi strutturali.

A tale proposito le azioni in materia di informazione e pubblicità saranno realizzate in ottemperanza alla seguente normativa comunitaria di riferimento:

- Artt. 34 e 46 del Regolamento (CE) n. 1260/1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali;

- Regolamento (CE) n° 1159/2000 concernente le azioni di informazione e di pubblicità ad opera degli Stati membri sugli interventi dei Fondi strutturali.

L’Autorità di Gestione del PIC provvede, informandone il Comitato di Sorveglianza, a mettere in atto le misure necessarie per migliorare i collegamenti con il "territorio" (vale a dire le parti economiche e sociali, le autorità locali e altre organizzazioni pertinenti interessate), e ad informare l’opinione pubblica in merito al ruolo svolto dalla Unione Europea in collaborazione con lo Stato membro, ed in particolare dei risultati conseguiti grazie all’intervento dei Fondi strutturali comunitari.

In particolare l’Autorità di gestione è responsabile:

- dell’identificazione di un responsabile per la comunicazione, che sarà nominato nella prima riunione del Comitato di Sorveglianza;

- della tempestiva organizzazione di campagne di informazione adeguate e correttamente mirate;

- dell’accessibilità ai dati di monitoraggio e agli indicatori di efficienza ed efficacia;

- della periodicità dell’informazione;

- dell’organizzazione di riunioni periodiche con le parti locali e la stampa;

- partecipazione alla costituenda rete delle città URBAN I - II e URBAN programma nazionale ai fini della diffusione dei risultati ottenuti in tema di politiche urbane del massimo scambio delle buone pratiche.

In relazione all’esigenza di rafforzare il ruolo di sostegno/assistenza agli operatori e per potenziare la capacità di elaborazione di progetti a livello locale e nazionale l’Autorità di gestione provvederà:

- all’istituzione di efficienti punti di informazione locali e all’eliminazione di doppioni nelle responsabilità;

- ad una più ampia diffusione dell’uso dell’informatica (ossia la creazione di specifiche pagine web e di indirizzi di posta elettronica);

- all’istituzione di "unità di assistenza tecnica" a livello comunale, allo scopo di fornire consulenza alle autorità locali e agli operatori privati in merito all'utilizzo concreto dei Fondi comunitari.

34

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Il PIC URBAN II Mirafiori Nord riporta gli obiettivi, attività risultati attesi ricompresi in questo ambito di azioni nella misura 4.3, nell'Asse 4 dell'Assistenza Tecnica.

Piano di Comunicazione

In particolare, tutta la comunicazione, informazione e pubblicità è organizzata attraverso il Piano di Comunicazione, strumento di programmazione specifico che costituisce parte integrante del Complemento di Programmazione ed è riportato nell'allegato 2.

Il Piano di Comunicazione indica il quadro normativo di riferimento; la strategia, gli obiettivi generali e specifici; il target delle azioni; le linee d'intervento; le modalità di attuazione e valutazione del piano; il bilancio previsto.

35

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.6 IL SISTEMA DEGLI INDICATORI

Il sistema degli indicatori del PIC URBAN II Mirafiori nord, individuato in conformità all’art. 36 del Regolamento (CE) 1260/1999, è articolato in due principali categorie:

• indicatori degli effetti prodotti dall’attuazione del Programma;

• indicatori procedurali;

• indicatori per l’analisi del contesto socioeconomico.

Indicatori degli effetti

L’individuazione degli indicatori degli effetti prodotti dall’attuazione delle misure è stata operata sulla base della metodologia indicativa proposta dalla Commissione che prevede una ulteriore articolazione in:

• indicatori di realizzazione fisica, finalizzati alla descrizione dei progressi fatti nell’attuazione delle misure;

• indicatori di risultato che descrivono gli effetti nel breve termine sui destinatari delle azioni;

• indicatori di impatto volti a valutare il grado di conseguimento degli obiettivi specifici e generali nel medio e lungo termine.

L'individuazione dei diversi indicatori è stata effettuata a livello di misura ed essi sono elencati nell’ambito delle singole schede tecniche di misura. Per quanto riguarda l’impatto esso è da valutarsi a livello di asse e di programma. La definizione di indicatori di impatto a livello di misura è dunque da intendersi come valutazione del contributo delle azioni previste nella misura stessa all’attuazione degli obiettivi specifici e generali a livello di asse e di programma. Nella individuazione degli indicatori si è tenuto conto della coerenza con il sistema di monitoraggio MONIT 2000.

Alfine di consentire una descrizione sintetica dello stato di avanzamento del Programma nel suo complesso è inoltre definito un insieme di “core indicators” comuni a più misure e dunque aggregabili a livello di programma di seguito elencati:

Core indicators Valore Numero di posti di lavoro esistenti n.d. Numero di imprese esistenti 1271 Numero di PMI esistenti oggetto di aiuti n.d. Numero di partecipanti alle misure di formazione/qualificazione n.d. Superfici di spazio verde (mq) Superfici di spazi pubblici (mq)

520.000

Superfici di edifici pubblici (mq) 70.795 Numero di posti in asili nido o giardini d’infanzia n.d. Lunghezza della rete dei trasporti pubblici (km) 11 Lunghezza della rete di piste ciclabili (km) 0

36

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Indicatori procedurali

Gli indicatori procedurali sono comuni a tutte le misure e sono finalizzati a valutare il livello di attuazione delle misure stesse in termini di: numero dei progetti presentati, loro ammissibilità, attivazione e completamento. Da tali indicatori sono ricavati alcuni rapporti volti a rappresentare le caratteristiche di efficacia del processo attuativo e gestionale. Gli indicatori procedurali sono di seguito elencati:

Indicatori procedurali Numero di progetti presentati Numero di progetti ammessi a finanziamento Numero di progetti non portati a compimento Numero di progetti conclusi Rapporto tra progetti presentati e progetti finanziati Rapporto tra progetti non portati a compimento e progetti finanziati Rapporto tra progetti conclusi e progetti finanziati

Indicatori per l’analisi del contesto socioeconomico

Alfine di produrre una diagnosi quantificata della zona bersaglio e di creare così le premesse per il monitoraggio dell'evoluzione della situazione nel corso della durata del programma, si fa riferimento ad un numero minimo di indicatori di riferimento (minimum set) di cui si presenta la quantificazione.

Numero di abitanti interessati 24.193 Superficie interessata (mq) 2.135.000 Tasso di disoccupazione totale 17,8 % Quota di disoccupati di lunga durata nel totale n.d. Numero di imprese (per 1000 abitanti) 52 Percentuale di assistiti nella popolazione 32 %2* Percentuale di immigrati/minoranze/rifugiati etnici nella popolazione totale 2,6 % Tasso di insuccesso scolastico (scuola media inferiore) 35,4%** Quota della popolazione con formazione universitaria qualificante (per 1000 abitanti) 5%** Posti negli asili nido per 1000 abitanti 4,2 Criminalità/sicurezza (reati per 10.000 abitanti) ca. 600*** Quota della popolazione di età inferiore a 14 anni 10 % Quota della popolazione di età superiore a 60 anni 32 % Alloggio medio (mq per abitante) 33,84 Quota degli spazi verdi nella superficie totale 24 % Lunghezza della rete dei trasporti pubblici (km) 11,8 *Dato riferito ai residenti dell’ambito di edilizia residenziale pubblica “Borgo Cina” **Dati Urban Audit, elaborato dalla Commissione Europea (1996) ***Dato calcolato sulla base del dato comunale e dell’incidenza nelle zone statistiche di riferimento

37

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

SEZIONE 2 – SCHEDE TECNICHE DI MISURA

Le Schede tecniche di misura che seguono contengono gli aspetti descrittivi, finanziari ed attuativi di dettaglio per ogni misura, e sono articolate nel modo seguente:

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

I2 - Obiettivi strategici

I3 - Linee d’intervento

I4 - Tipologia di azioni

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

II2 - Soggetti destinatari

II3 - Procedure attuative

II4 - Fasi attuative

II5 - Criteri di selezione

II6 - Normativa di riferimento

II7 - Spese ammissibili

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

III2 - Piano finanziario

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

IV3 - Il sistema degli indicatori

38

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 1.1 – RIURBANIZZAZIONE POLIFUNZIONALE ED ECOCOMPATIBILE DEGLI

SPAZI URBANI

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale

I2 - Obiettivi strategici

La misura 1.1 costituisce la principale misura d’intervento per la riqualificazione fisica degli spazi e delle infrastrutture pubbliche, delle aree verdi e degli edifici d’interesse comune degli ambiti residenziali e di quello produttivo, in connessione con le altre misure del programma e gli interventi previsti extra-programma sul patrimonio edilizio pubblico. L’obiettivo principale è di concorrere al processo di trasformazione dell’intero ambito urbano oggetto del programma URBAN nella direzione di rendere gli spazi pubblici e verdi più vivibili, piacevoli e sicuri per gli abitanti e più attraenti e funzionali per gli abitanti, i visitatori, e le attività economiche e produttive. Si prevede inoltre di recuperare e restituire al quartiere e alla città edifici dismessi o sottoutilizzati, per funzioni socio-culturali che sono anche supportate da altre misure del programma.

Le finalità della misura sono le seguenti:

• riutilizzare edifici degradati e dismessi, anche di valore storico–architettonico, per attività d’interesse socio-assistenziale e culturale che rafforzino la strategia del programma;

• migliorare la qualità, accessibilità, riconoscibilità e vivibilità degli spazi pubblici nelle aree residenziali, delle numerose aree verdi e delle dotazioni sportive;

• completare le urbanizzazioni e migliorare la qualità ambientale dell’area produttiva del quartiere bersaglio per favorire la riqualificazione del tessuto produttivo, e la sua integrazione con quello residenziale.

I3 - Linee d’intervento

Gli interventi sono stati inseriti in un quadro progettuale integrato di riqualificazione che contribuisce a dare una traccia complessiva all’insieme degli interventi fisici, nonché sociali ed economici proposti dal programma.

La misura 1.1 si articola in tre linee di intervento:

1.1.a - La nuova porta alla città

1.1.b - L’asse civico

1.1.c - Recupero edifici per funzioni sociali-culturali-sportive

39

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.1.a - La nuova porta alla città

L’asse di corso Tazzoli, compreso tra c.so Unione Sovietica e il confine comunale, potrà essere trasformato da grande strada-parcheggio ed asse di scorrimento veloce, chiuso dal lunghissimo muro dello stabilimento di Mirafiori, in un “parco lineare” che attraversa l’intera area, su cui attestano le principali aree sportive, in gran parte della sua sezione recuperato a verde, dotato di spazi giochi-bimbi e attività sportive di quartiere (playground, percorsi vita, piste ciclabili, bocce, ecc). La presenza del nuovo palazzetto del ghiaccio, da costruire per Torino 2006, contribuirà a rafforzare quest’ipotesi di trasformazione. L’asse avrà inoltre il compito di collegare fra di loro i diversi sub–ambiti e poli funzionali di interesse non solo locale. Gli interventi sul corso dovranno integrarsi con altri possibili interventi sulla mobilità e i trasporti pubblici, realizzati dal Comune di Torino.

In particolare si prevede di realizzare delle aree distinte in funzione delle attività che si attestano sul corso e della rilevanza delle necessarie funzioni di parcheggio alla fabbrica e al nuovo palazzetto del ghiaccio. Data la natura vasta, poco utilizzata e periferica dell'area rispetto al quartiere sarà importante collocare alcune attività che mirino a renderla più vissuta e attrattiva per gli abitanti. Piccole attività commerciali permanenti (bar, chioschi, orti urbani regolamentati per gli abitanti dell'area, opure aree giardino autogestite, ecc.) o temporanee (spettacoli o mercatini dell'usato) potranno contribuire a questo obiettivo. Le parti verdi saranno incrementate e progettate in funzione della rinaturalizzazione di uno spazio al momento eccessivamente asfaltato, della sicurezza e accessibilità, nonché della varietà e piacevolezza creata dall'inserimento di variazioni paesaggistiche, opere di arte pubblica, interventi d'illuminazione artistica.

In questa linea d’intervento potrà inoltre essere verificata la possibilità di attivare interventi nell’area produttiva tra corso Tazzoli e strada del Portone determinata dall’insediamento “casuale” di circa 40 imprese. Quest’area potrà essere riqualificata attraverso un insieme coerente di interventi fisici ed infrastrutturali, riconoscendo il valore che la qualità ambientale assume per le nuove attività economiche. La "porta" di piazza Cattaneo sarà ridisegnata in funzione di un aumento delle aree verdi e piantumazioni e di una migliore immagine conferita a questo importante punto di accesso in città.

1.1.b - L’asse civico

Il vecchio tracciato della strada per Grugliasco, le odierne via Gaidano, via Nallino e via Dina, attraverso piazza Omero, costituiscono l’asse storico su cui si è costruita questa parte di città prima che la grande fabbrica ne diventasse l’elemento ordinatore. Queste vie rappresentano l’asse centrale e di congiunzione tra le due parti dell’area URBAN, oggi del tutto separate. Intorno ai due punti strategici di piazza Livio Bianco e della cascina Roccafranca verranno costituiti due centri civici, attraverso la riqualificazione degli spazi aperti ed edifici, con la collocazione di attività commerciali, socio-sanitarie, centri di incontro per giovani, bocciofile, ecc.

In particolare la linea d'intervento conterrà anche il progetto di riqualificazione di piazza Livio Bianco, già definito attraverso la procedura di concorso di progettazione espletata nell'ambito dell'iniziativa comunale denominata "100 piazze per Torino". Il progetto vincitore è coerente e rafforza gli obiettivi del Programma URBAN. L'attuazione dovrà coordinarsi strettamente con gli altri interventi da progettare e realizzare lungo l'asse civico e nel resto dell'area.

Piazza Omero verrà valorizzata attraverso una progettazione che miri a riavvicinare le due parti del quartiere e a favorire le già esistenti attività di aggregazione ed incontro negli spazi pubblici e a verde.

40

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Gli spazi pubblici intorno alla cascina Roccafranca costituiscono un importante ambito aperto complementare alle attività di tipo sociale che si svolgeranno nella cascina, alle attività commerciali già esistenti e alle attività culturali da insediare nella parrocchia di via Gaidano.

1.1.c - Recupero edifici e spazi per funzioni sociali-culturali-sportive

Questa linea d’intervento intende favorire il recupero di strutture dismesse o sottoutilizzate nel quartiere nell’ottica di restituirle al quartiere stesso quali strutture pubbliche per funzioni socio-sanitarie e culturali innovative, e di integrare gli interventi sugli spazi pubblici e a verde previsti nelle due linee d’intervento precedenti. L’Autorità di Gestione, in collaborazione con il Tavolo Sociale, ha avviato un lavoro di mappatura degli edifici disponibili per questo tipo di rifunzionalizzazione. Questa linea d’intervento si occuperà in particolare dei seguenti immobili:

• Cascina Roccafranca;

• Istituto Penale per Minorenni Ferrante Aporti;

• Chiesa del Redentore;

• Centro di Prima Aggregazione.

La Cascina Roccafranca è attualmente di proprietà privata ed in uno stato di avanzato abbandono. Il Programma ne consentirà l'acquisizione da parte del Comune e il suo recupero complessivo per funzioni sociali, ed in particolare per l'insediamento della Casa del Quotidiano, prevista dalla misura 1.1. Questa nuova funzione, situata in uno dei pochi edifici storici rimasti nel quartiere, anche a testimonianza del passato agricolo dell'area, consentirà di ricreare un polo di centralità e di qualità in un'area che ne è attualmente sprovvista.

L'Istituto Penale per Minorenni Ferrante Aporti rappresenta un'importante occasione per l'area di recupero di un vasto e sottoutilizzato edificio e, più in generale, di ripensamento delle funzioni svolte dai servizi minorili, comprese quelle detentive. Il Comune di Torino e il Ministero di Giustizia hanno avviato un proficuo processo di confronto sul tema che ha condotto alla sottoscrizione di un Accordo di Programma (in data 11/5/2001) e alla redazione di uno studio di fattibilità, già nell'ambito del Programma URBAN. Il Programma è considerato un'occasione fondamentale per fare proseguire il dialogo sull'edificio e le funzioni in esso svolte in un'ottica di riqualificazione del quartiere, dei servizi e della città.

La Chiesa del Redentore si colloca in una situazione di perfetta centralità per quanto riguarda la parte est del quartiere, in stretta relazione con gli interventi previsti per Piazza Livio Bianco. I seminterrati della Chiesa saranno ristrutturati e restituiti al quartiere per attività di tipo sociale e culturale aperte a tutti.

Il Centro di Prima Aggregazione è una struttura destinata ad accogliere attività giovanili situata nel cuore dell’area di case popolari tra corso Salvemini e via Nitti. E’ prevista la progettazione e realizzazione della sistemazione esterna dell’attuale struttura, tale da permetterne un utilizzo anche all’aperto per momenti di aggregazione quali feste, concerti, iniziative auto-organizzate di carattere associativo.

41

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

352 – Risanamento di aree urbane

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

67 Riqualificazione urbana 1 Verde pubblico 67 Riqualificazione urbana 2 Arredo urbano 67 Strutture turismo tempo libero e altri

servizi 3 Strutture spazi attività socioculturali

66 Strutture per turismo/tempo libero 2 Strutture/spazi att. socioculturali 69 Aree urbane investimenti immateriali

valorizzazione patrimonio culturale 7 Studi

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono gli abitanti dell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative

1.1.a - La nuova porta alla città; 1.1.b - L’asse civico; 1.1.c - Recupero edifici per funzioni sociali-culturali-sportive (responsabile della misura: Divisione Ambiente e Mobilità Settore Urbanizzazioni, Divisione Patrimonio Settore Edifici Municipali)

Gli interventi ricompresi nelle prime tre linee d'intervento verranno realizzati secondo la modalità attuativa 1 (vedere sez. 1.4). Ciò significa che l'Autorità di Gestione procederà innanzitutto all'approfondimento della fattibilità di tutti o alcuni interventi tra i più significativi attraverso la predisposizione di un'analisi progettuale e di fattibilità, in supporto al responsabile di procedimento, come previsto dall'art. 8 del DPR 554/99.

A seguito di questi approfondimenti, l'Autorità procederà nelle seguenti fasi:

• predisposizione, pubblicazione ed attivazione del numero necessario di bandi pubblici;

• raccolta dei progetti;

• istruttoria delle domande e pubblicazione della graduatoria;

42

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• decreto di concessione del contributo;

• appalto e consegna dei lavori;

• esecuzione del lavori;

• conclusione dei lavori, collaudi.

II4 - Fasi attuative

1.1.a - La nuova porta alla città; 1.1.b - L’asse civico; 1.1.c - Recupero edifici per funzioni sociali-culturali-sportive

Le fasi attuative verranno individuate più nel dettaglio in fasi di approfondimento della fattibilità degli interventi. Il cronoprogramma dovrà tenere conto dei seguenti aspetti:

• ammontare totale delle risorse disponibili per la misura;

• ripartizione annuale dei fondi disponibili;

• organizzazione logica delle attività di cantiere in relazione agli altri cantieri, alla tempistica delle altre attività da insediare e alla riduzione degli impatti negativi sul traffico e di disturbo alla popolazione;

• impatto del completamento delle opere sulla popolazione locale e sull'immagine complessivo dell'avanzamento del programma.

II5 - Criteri di selezione

1.1.a - La nuova porta alla città; 1.1.b - L’asse civico; 1.1.c - Recupero edifici per funzioni sociali-culturali-sportive

Criteri di ammissibilità

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità amministrativa (i tempi di cantierabilità e quindi di impegnabilità e di spendibilità delle relative risorse);

• fattibilità finanziaria;

• fattibilità tecnica;

• grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti l'area,anche di natura economica e sociale.

Criteri di priorità

• qualità progettuale;

• capacità di coordinamento progettuale e organizzativo con gli altri interventi su edifici e spazi pubblici in area URBAN, nonché con progetti sociali ed economici;

43

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• impatto sulla sostenibilità ambientale (ad esempio, abbattimento delle emissioni inquinanti, decongestionamento delle aree urbane, riqualificazione di aree dismesse o abbandonate, accrescimento della dotazione di zone verdi e naturali);

• grado di coinvolgimento della popolazione locale.

II6 - Normativa di riferimento

Dir. 93/37/CEE del 14.6.1993 Direttiva del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori

Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n. 402, Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, recante testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive 93/36/CEE e 97/52/CE

Decreto Legislativo 17 Marzo 1995, n. 157, Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi

Decreto Legislativo 25 novembre 1999, n.525, Attuazione della direttiva 98/4/CE che modifica la normativa comunitaria sulle procedure di appalti nei settori esclusi

Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, Attuazione delle direttive 97/52/CE e 98/4/CE, che modificano ed integrano, rispettivamente, le direttive 92/50/CEE, in materia di appalti pubblici di servizi, e 93/38/CEE, limitatamente ai concorsi di progettazione

Legge 11 febbraio 1994, n. 109, Legge quadro in materia di lavori pubblici e s.m.i.

Legge Regionale 22 dicembre 1995, n. 93, Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie

Legge Regionale 6 marzo 2000, n. 18, Istituzione del Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive

Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per indagini, progettazione, direzione dei lavori e spese generali;

44

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• spese per acquisizione di immobili e terreni;

• spese per opere edili ed impiantistiche;

• spese per opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

• spese per opere paesaggistiche, ambientali e d'illuminazione di esterni;

• spese per opere necessarie per l'implementazione dei servizi di rete;

• spese per l'acquisizione ed allestimento di arredo urbano e per interni;

• spese per l'acquisizione di attrezzature specifiche necessarie allo svolgimento delle funzioni previste negli spazi ed edifici recuperati.

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 41,06% 35,53% 10,88% 10,88% 1,64% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 41,06% 35,53% 10,88% 10,88% 1,64% 100,00%

Misura 1.1. - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 1.1. - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 12.134.340,90 12.134.340,90 4.982.791,07 7.151.549,83 4.311.662,89 1.320.520,21 1.320.521,17 198.845,56 -

Misura 1.1 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

L’analisi dell’area di intervento sotto il profilo urbanistico ed ambientale ha evidenziato una diffusa necessità di interventi di riqualificazione, in particolare per ciò che riguarda gli spazi pubblici e verdi e i grandi assi viari. La misura 1.1 affronta tali criticità proponendo un programma integrato di riqualificazione che si sviluppa lungo le due principali direttrici di attraversamento urbano e propone

45

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

nuove centralità attraverso il recupero di edifici dismessi destinati ad ospitare attività di interesse pubblico. La misura è coerente con i seguenti obiettivi specifici:

• creare ed ampliare la dotazione di spazi pubblici e verdi, accessibili, sicuri e di qualità per tutti gli abitanti del quartiere;

• recuperare edifici dismessi o sottoutilizzati per attività in linea con gli obiettivi del programma;

• creare attività e luoghi di elevata qualità architettonica e visibilità, che siano d’interesse cittadino e regionale, ma sempre connessi ai bisogni, caratteristiche e vocazioni del quartiere.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

La misura ha evidenti ricadute di carattere ambientale e propone una strategia di recupero ispirata ai principi dello sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. interventi di arredo urbano Superficie interessata da interventi di arredo urbano (mq) N. interventi verde pubblico Superficie interessata da interventi verde pubblico (mq) N. interventi per la creazione di strutture e spazi per attività socioculturali Superficie interessata da interventi per attività socioculturali N. di studi effettuati

456.466

456.614

23.384

3

Indicatori di risultato Superfici di spazio verde creato o ripristinato/pop residente Incremento percentuale dotazione aree verdi

Indicatori di impatto Riduzione emissioni inquinanti (CO, Nox, polveri) Grado di soddisfazione della pop. insediata (residenti e attività economiche)

46

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 1.2 – MIGLIORAMENTO NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI E DELLA

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale

I2 - Obiettivi strategici

La misura 1.2 prevede lo sviluppo di un programma sperimentale e innovativo di raccolta differenziata e recupero dei materiali che punta a stimolare la partecipazione attiva dei 25.000 cittadini dell’area URBAN. Tale programma costituisce un’esperienza pilota che verrà condotta da AMIAT (Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino), in quanto proponente dell’iniziativa e società totalmente pubblica incaricata dei servizi relativi alla gestione dei rifiuti per tutta la città. In caso di successo, l’esperienza potrà essere replicata in altre parti della città.

L’obiettivo è di raggiungere il 50% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilabili nel 2002, superando quindi gli obiettivi del decreto Ronchi (D.L. 22/1997) e adeguandosi agli obiettivi indicati nei piani provinciale e comunale di gestione dei rifiuti. L’obiettivo è stato definito in particolare sulla base di studi che identificano alcune categorie di produttori di rifiuti che attraverso un adeguato programma di predisposizione di una rete differenziata di raccolta, comunicazione e coinvolgimento potrebbero contribuire significativamente al suo raggiungimento.

I3 - Linee d’intervento

La misura 1.2 prevede un’unica linea d’intervento, che è però un’insieme coordinato di azioni di comunicazione, acquisizione di materiali e supporto operativo. La linea d’intervento è denominata:

• 1.2.a. Promozione della raccolta differenziata

1.2.a. Promozione della raccolta differenziata

La linea d’intervento 1.2 prevede una riorganizzazione sperimentale ed innovativa degli attuali servizi di raccolta differenziata nell’ambito dell’area URBAN. L’obiettivo dell’intervento è il raggiungimento della quota del 50% di recupero dei rifiuti solidi urbani (RSU). Il Programma comunale di gestione prevede di raggiungere tale obiettivo per tutta la città ma finora sono stati conseguiti solo valori di poco superiori al 20%. Qualora i risultati ottenuti dovessero raggiungere le aspettative la sperimentazione nell’area URBAN potrà gradualmente essere estesa a tutto il territorio cittadino.

Per ottenere gli obiettivi prefissati, nell’ambito dell’area presa a campione, si ritiene si debba intervenire nell’attuale organizzazione dei servizi di raccolta differenziata in modo tale da facilitare

47

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

ulteriormente il conferimento da parte degli utenti e nel contempo “personalizzare” il punto di conferimento, annullando l’anonimato del posizionamento su strada.

In particolare si prevede di verificare gli effetti sul quantitativi di raccolta differenziata della combinazione di servizio domiciliare e interventi di comunicazione, in modo da applicare, in forma prototipale e con gli opportuni adattamenti, quanto previsto nel Programma Comunale per la gestione dei rifiuti della Città di Torino per tutta la città.

Il sistema consisterà principalmente in:

• acquisizione e posizionamento di attrezzature di volumetria adeguata (eventualmente diversificate in base al gettito previsto) all’interno di ciascuna utenza per le principali frazioni merceologiche: carta, organico, vetro/lattine, plastica;

• servizio di raccolta porta a porta con frequenze diversificate per le diverse utenze (in particolare per utenze commerciali e collettive in genere), con prelievo dei rifiuti differenziati all’interno delle utenze a cura del personale di raccolta.

Tutto il progetto sarà supportato da un’intensa e articolata campagna di comunicazione: i circa 25.000 abitanti dovranno essere consapevoli di far parte di un progetto pilota, utile a dare un esempio per la gestione dei rifiuti su tutta la città. Le iniziative di comunicazione dovranno procedere di pari passo con l’adeguamento del sistema di servizio ed accompagnare tutto l’anno di sperimentazione.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

343 – Rifiuti urbani ed industriali (compresi rifiuti ospedalieri e rifiuti pericolosi)

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

50 Raccolta differenziata rifiuti urbani 1 Raccolta carta 50 Raccolta differenziata rifiuti urbani 2 Raccolta vetro 50 Raccolta differenziata rifiuti urbani 3 Raccolta organico 50 Raccolta differenziata rifiuti urbani 4 Raccolta plastica

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

48

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari finali della misura sono il soggetto che esercita il servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani, cioè l’AMIAT (Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino), e i cittadini dell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (Responsabile della misura Settore Tutela Ambiente e Comitato URBAN II Torino)

La linea d'intervento, unica nella misura, verrà quindi attuata secondo la modalità 2 (vedere sez. 1.4).

In fase di predisposizione del programma definitivo URBAN, il Comune di Torino e Amiat hanno già siglato una Convenzione nel luglio 2001.La convenzione già stipulata tra Autorità di Gestione e Amiat indica che:

• l’Amiat si impegna a realizzare l’attività di “raccolte differenziate 50% come indicato in programma;

• il Comune di Torino si impegna a fornire il cofinanziamento pattuito attraverso fondi URBAN e a supportare l’attività con gli atti amministrativi di propria competenza ritenuti necessari alla realizzazione della stessa.

II4 - Fasi attuative

Il progetto prevede le seguenti fasi:

• progettazione preliminare;

• attività di ricerca e censimento;

• acquisizione mezzi e reperimento personale;

• programmazione ed avvio delle attività di comunicazione;

• progetto esecutivo;

• esecuzione del progetto;

• monitoraggio avanzamento;

• valutazione finale.

II5 - Criteri di selezione

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e della linea d'intervento;

• qualità progettuale;

• capacità di coinvolgimento della popolazione e degli amministratori condominiali;

• integrazione delle procedure di attuazione del servizio con il Piano Rifiuti Comunale.

49

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Criteri di priorità:

• qualità progettuale degli aspetti operativi e comunicativi;

• impatto sulla sostenibilità ambientale;

• impatto sulle pratiche di raccolta differenziata nell'area;

• grado di replicabilità dell'esperienza;

• diffusione dei risultati.

II6 - Normativa di riferimento

Dir. 93/37/CEE del 14.6.1993 Direttiva del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori

Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n. 402, Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, recante testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive 93/36/CEE e 97/52/CE

Decreto Legislativo 17 Marzo 1995, n. 157, Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi

Decreto Legislativo 25 novembre 1999, n.525, Attuazione della direttiva 98/4/CE che modifica la normativa comunitaria sulle procedure di appalti nei settori esclusi

Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, Attuazione delle direttive 97/52/CE e 98/4/CE, che modificano ed integrano, rispettivamente, le direttive 92/50/CEE, in materia di appalti pubblici di servizi, e 93/38/CEE, limitatamente ai concorsi di progettazione

Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.

Legge regionale 13 aprile 1995, n. 59, Norme per la riduzione, il riutilizzo e lo smaltimento dei rifiuti

Legge regionale 26 maggio 1997, n. 26 Primo adeguamento al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e proroga dei termini dell'articolo 18, comma 4 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 59

Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con Delibera C.R. n. 436-11546/1997, trasmesso al Ministro dell’Ambiente per la notifica alla Commissione Europea

Programma Comunale per la gestione dei rifiuti della Città di Torino (delibera C.C. 25/1/1999)

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000,

50

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare sono previste le seguenti spese:

• spese di progettazione degli interventi;

• spese per l’acquisizione di mezzi per la raccolta dei rifiuti (frazione organica, vetro e lattine, plastica, ecc.) e per movimentazione scarrabili;

• spese per l’acquisizione di altri mezzi (autoveicoli, autocarri, ecc), attrezzature;

• spese per l’acquisizione di cassonetti per la raccolta differenziata da localizzare nell’area URBAN;

• spese per le attività di comunicazione dedicate all’area URBAN (comunicazione, promozione, servizi ed informazione, supporto informatico e telecomunicazioni, formazione, coordinamento progetto comunicazione).

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 30,00% 30,00% 0,00% 0,00% 40,00% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 30,00% 30,00% 0,00% 0,00% 40,00% 100,00%

Misura 1.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 1.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 1.290.554,04 1.290.554,04 387.166,58 903.387,46 387.165,66 - - 516.221,80 -

Misura 1.2 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura si pone in coerenza con l’obiettivo specifico dell’asse finalizzato alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche e gestionali in materia di corretto utilizzo delle risorse ambientali. Il progetto di

51

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

aumento della raccolta differenziata costituisce infatti un’iniziativa pilota che potrà essere in seguito estesa ad altri ambiti di intervento.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

L’obiettivo di raggiungimento del 50% di raccolta differenziata consente l’adeguamento alla normativa europea in materia di rifiuti e si pone in linea con le più avanzate esperienze a livello europeo.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

Popolazione interessata dalla raccolta differenziata di carta, vetro, organico, plastica ca. 24.000

Indicatori di risultato % raccolta differenziata Indicatori di impatto

Riduzione emissioni inquinanti (CO, Nox, polveri) Riduzione quantità di rifiuti conferiti per lo smaltimento

52

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 1.3 – RECUPERO AMBIENTALE DI INFRASTRUTTURE ENERGETICHE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale

I2 - Obiettivi strategici

Nell’ottica di una riqualificazione e sviluppo urbano ambientalmente sostenibile, la misura 1.3 prevede una serie d’interventi sulle infrastrutture per la distribuzione dell’energia elettrica mirati a migliorare le attuali condizioni dell’area URBAN in relazione ai problemi di inquinamento acustico e di impatto ambientale. La misura prevede azioni di interramento dell’elettrodotto che attraversa parte del quartiere, eliminazione di infrastrutture dismettibili e silenziamento di una stazione di trasformazione elettrica. Tali azioni contribuiranno a ridurre le emissioni sonore e l’impatto visivo, consentendo inoltre di liberare ad un uso più agevole importanti aree verdi.

Entrambi i progetti sono affidati all’AEM (Azienda Energetica Metropolitana) di Torino in termini di attuazione.

I3 - Linee d’intervento

La misura 1.3 include due linee d’intervento:

• 1.3.a. Interramento elettrodotto ed eliminazione tralicci

• 1.3.b. Silenziamento stazione di trasformazione

1.3.a. Interramento elettrodotto ed eliminazione tralicci

la linea d’intervento ha come obiettivo l’eliminazione dall’area URBAN delle linee aeree in alta tensione presenti, tramite demolizione delle linee dismettibili ed interramento in cavo di quelle non dismettibili.

Si prevedono le seguenti due azioni distinte :

A. la dismissione e la demolizione dell’elettrodotto Sud Ovest-Sangone in area URBAN.

B. la trasformazione da linea aerea a linea in cavo interrato dell’elettrodotto Rosone-SudOvest dal suo ingresso nell’area urbana, al confine con il comune di Grugliasco, fino alla stazione di trasformazione elettrica Sud Ovest;

1.3.b. Silenziamento stazione di trasformazione

Nell’area URBAN è presente un'importante stazione di trasformazione elettrica di AEM Torino. Tale stazione, denominata convenzionalmente Sud Ovest, fu costruita nel 1949 in area allora rurale. La

53

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

successiva espansione urbanistica, avvenuta principalmente negli anni 60, l'ha inglobata completamente nel tessuto urbano.

Nell’impianto sono installati dei trasformatori di potenza con il fine di adeguare l’alta tensione, prelevata dalla rete di trasmissione, ai valori utilizzati per la distribuzione cittadina. Su questi sono installati dei componenti, preposti al raffreddamento della macchina, formati da un complesso di ventole che durante il loro funzionamento emettono nell’ambiente delle frequenze fastidiose.

L’obiettivo principale dell’intervento consiste nell’attenuazione di quelle emissioni sonore che, se pur contenute nei limiti di legge, risultano fastidiose all’orecchio umano, creando disagio agli abitanti degli edifici costruiti attorno alla stazione.

L’intervento prevede le seguenti azioni:

• indagine per individuare la sonorità fastidiosa;

• ricerca della miglior tecnologia per ottenere il risultato atteso;

• approvvigionamento materiali e messa in opera.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

353 – Protezione miglioramento e rigenerazione dell’ambiente

342 – Rumore

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

73 Miglioramento dell’ambiente 3 Interramento linee elettriche e telefoniche47 Opere mitigazione inquinamento

acustico 1 Mitigazione inquinamento acustico

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari finali della misura sono il soggetto responsabile dei servizi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica nell’area, cioè l’AEM Torino, e i cittadini dell’area URBAN.

54

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino)

1.3.a. Interramento elettrodotto ed eliminazione tralicci

La modalità attuativa adottata sarà la stessa per entrambe le linee d'intervento comprese nella misura 1.3, e cioè la modalità 2 (vedere sez. 1.4). Nel caso specifico di questa misura si predisporrà una convenzione unica tra Comune ed AEM per tutti gli interventi previsti.

La convenzione tra Autorità di Gestione e soggetto beneficiario dovrà definire:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

II4 - Fasi attuative

Demolizione dell’elettrodotto Sud Ovest-Sangone (Intervento A):

1. preparazione: studio e organizzazione delle modalità d’intervento; pratiche autorizzative varie (interruzioni viabilità, ecc.); appalti/noli a caldo;

2. esecuzione: demolizione (rimozione conduttori, smontaggio tralicci, demolizione fondazioni).

Interramento dell’elettrodotto Rosone-SudOvest (Intervento B):

1. progetto preliminare: definizione tracciato preliminare, scelta caratteristiche tecniche componenti principali, impostazione pratiche autorizzative;

2. progetto definitivo e pratiche autorizzative: analisi sottoservizi, definizione percorso definitivo, presentazione pratiche autorizzative, definizione servitù, preparazione capitolati d’appalto e piani di sicurezza;

3. appalti e progetto esecutivo: espletamento gara/e d’appalto, progettazione esecutivo/costruttiva con l'appaltatore, avvio approntamenti materiali in fabbrica (cavi, sostegni di terminazione linea, ecc.);

4. esecuzione: collaudi in fabbrica materiali, scavi e posa in opera, collaudi finali e messa in servizio, smantellamento tratta di linea aerea sottesa.

Per quanto riguarda l'interramento dell'elettrodotto e l'eliminazione dei tralicci è importante segnalare la necessità di acquisire benestare all’intervento da parte del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale; e la necessità di decreto autorizzativo da parte della Regione.

1.3.b. Silenziamento stazione di trasformazione

55

1. indagine acustica (individuazione frequenze disturbanti) e definizione tecnica intervento;

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

2. stesura capitolato, scelta fornitore, ordine e costruzione materiali per intervento di silenziamento;

3. montaggio in opera e misure finali.

II5 - Criteri di selezione

Criteri di ammissibilità

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità amministrativa (i tempi di cantierabilità e quindi di impegnabilità e di spendibilità delle relative risorse);

• fattibilità tecnica.

Criteri di priorità

• impatto sulla sostenibilità ambientale, in particolare in termini di riduzione dell'inquinamento acustico ed elettromagnetico;

• impatto in termini di riqualificazione ambientale.

II6 - Normativa di riferimento

Inquinamento acustico:

Dir. 93/37/CEE del 14.6.1993 Direttiva del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori

Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n. 402, Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, recante testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive 93/36/CEE e 97/52/CE

Decreto Legislativo 17 Marzo 1995, n. 157, Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi

Decreto Legislativo 25 novembre 1999, n.525, Attuazione della direttiva 98/4/CE che modifica la normativa comunitaria sulle procedure di appalti nei settori esclusi

Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, Attuazione delle direttive 97/52/CE e 98/4/CE, che modificano ed integrano, rispettivamente, le direttive 92/50/CEE, in materia di appalti pubblici di servizi, e 93/38/CEE, limitatamente ai concorsi di progettazione

Legge 26 ottobre 1995, n. 447, Legge Quadro sull'Inquinamento acustico

DPCM 1 marzo 1991 e DPCM 14 novembre 1997 (azzonamento e valori limite di inquinamento acustico)

Legge regionale 20 ottobre 2000, n. 52 Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico

Legge regionale 20 ottobre 2000, n. 53. Integrazione alla legge regionale 20 ottobre 2000, n. 52 "Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico

56

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Inquinamento elettromagnetico:

D.C.P.M. 23 aprile 1992 Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno

D.C.P.M. 28 settembre 1995 Norme tecniche procedurali di attuazione del DPCM 23/4/1992 relativamente agli elettrodotti

Legge 22 febbraio 2001, n. 36, Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

D.C.P.M. del 28 settembre 1995 Norme tecniche procedurali di attuazione del DPCM 23/4/1992 relativamente agli elettrodotti

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• Spese per le indagini tecniche e la progettazione;

• Spese di demolizione degli impianti elettrici in linea aerea e relative infrastrutture;

• Spese di esecuzione degli interventi d’interramento, materiali ed attrezzature.

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 40,00% 34,99% 0,00% 0,00% 25,01% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 40,00% 34,99% 0,00% 0,00% 25,01% 100,00%

Misura 1.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 1.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

57

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 1.704.746,38 1.704.746,38 681.898,89 1.022.847,49 596.544,85 - - 426.302,64 -

Misura 1.3 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura contribuisce ad eliminare elementi di degrado urbanistico e ambientale dell’area e alla riduzione del livello di inquinamento acustico.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Le ricadute di carattere ambientale attese contribuiscono al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano promossi dall’Unione Europea.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

Numero di interventi di miglioramento della qualità ambientale N. interventi di interramento linee elettriche e telefoniche Lunghezza rete (km) interrata N. interventi di mitigazione inquinamento acustico

31

1,31

Indicatori di risultato Abbattimento percentuale del livello di emissioni acustiche Indicatori di impatto

Riduzione inquinamento acustico

58

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 1.4 – MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ E POTENZIAMENTO DEI

TRASPORTI PUBBLICI ALTERNATIVI

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale

I2 - Obiettivi strategici

Obiettivo principale della misura 1.4 è di migliorare la mobilità nell’area e verso l’esterno, attraverso la sperimentazione d’interventi nel campo dei trasporti pubblici, mobilità alternativa, riduzione del traffico veicolare privato (isole pedonali, rete di percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi in prossimità di una fermata dei mezzi pubblici, fermate di scambio intermodale) con azioni di accompagnamento per la formazione, informazione ed educazione degli utenti.

La misura si pone in forte sinergia con gli interventi su corso Tazzoli e sull’asse via Dina - via Gaidano (misura 1.1) nel contribuire al complessivo miglioramento della mobilità e al potenziamento dei trasporti pubblici e alternativi alla mobilità privata.

Le azioni contenute nella misura 1.4 potranno essere rivolte alla progettazione di un sistema di mobilità locale rivolto a diminuire il livello di consumo energetico dei mezzi pubblici e la migliore gestione dei servizi esistenti, attraverso l’adozione di sistemi di monitoraggio, oppure di mobilità collettiva privata, organizzata per punti di origine e destinazione prevalenti.

I3 - Linee d’intervento

La misura 1.4 contiene due linee d’intervento:

• 1.4.a. Sperimentazione di un servizio di car sharing

• 1.4.b. Mobilità collettiva integrata ed alternativa

1.4.a. Sperimentazione di un servizio di car sharing

In base al modello già sviluppato con successo in altre parti della città, si prevede l’avvio di una sperimentazione di un servizio di car sharing all’interno dell’area obiettivo. L’intervento si colloca nell’ambito di una strategia di potenziamento e diversificazione dell’offerta delle modalità di trasporto alternativo con l’obiettivo di una diminuzione del traffico veicolare privato.

L’azione prevede l’allestimento delle aree di sosta, l’acquisizione dei mezzi ed un programma di incentivazione all’adesione al servizio rivolto ai cittadini dell’area.

59

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.4.b. Mobilità collettiva integrata ed alternativa

Attraverso questa linea d'intervento s'intende attivare azioni di miglioramento ed ottimizzazione della mobilità locale, ed extra-locale (dal quartiere ad altre destinazioni, e viceversa), soprattutto di tipo collettivo ed integrato, ma anche alternativo (pedonale, ciclabile).

La fase di predisposizione del programma ha evidenziato la forte necessità di facilitare la mobilità e accessibilità ai servizi da parte di soggetti che lavorano e risiedono nell'area, con una particolare attenzione alla fasce della popolazione più limitate negli spostamenti: anziani, bambini e disabili. Non sono però stati ritenuti utili interventi di tipo "tradizionale", quali l'approntamento di pochi nuovi mezzi pubblici che attraversino il quartiere, magari di natura ecologica. Questi interventi possono essere affrontati dalla città attraverso un approccio strategico su scala più ampia del programma URBAN e quindi con più significative economie di scala ed efficienza di servizio.

La linea d'intervento indica quindi che venga innanzitutto svolto uno studio di fattibilità, approfondito, in modo partecipato e concertato, con gli attori pubblici e privati competenti in materia (azienda locale dei trasporti, Settore Trasporti e Mobilità del Comune, associazioni per il trasporto sostenibile, gruppi ambientalisti, ecc.) e con la potenziale "domanda" di trasporto collettivo ed alternativo (residenti, servizi ed aziende del quartiere).

Lo studio consentirà d'identificare azioni innovative, pilota per gli enti pubblici che le attueranno, a basso-medio costo, in grado di innescare percorsi di sostanziale trasferimento dall'uso del mezzo privato al mezzo pubblico ed alla mobilità alternativo, e in ogni caso di aumento della capacità di mobilità locale dei soggetti deboli. Le azioni potranno fare riferimento a meccanismi d'incentivo e promozione per l'uso della bici, ridisegno urbano di alcune parti del quartiere per facilitare l'accesso e la mobilità da parte di tutti, fino a spingersi ad ipotesi di mobility management per l'area produttiva nel quadrante sud ovest, o di taxi a chiamata, ecc.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

317 – Trasporti urbani

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

37 Trasporti urbani 2 Mezzi e attrezzature di superficie

60

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari finali della misura sono i cittadini dell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (responsabile della misura: Divisione Ambiente e Mobilità)

1.4.a. Sperimentazione di un servizio di car sharing

Tale linea verrà attuata attraverso la Modalità 2 (vedere sez. 1.4), ossia attraverso la stipula di convenzione con il soggetto gestore delle iniziative di sperimentazione a livello cittadino.

1.4.b. Mobilità collettiva integrata ed alternativa

Questa linea d'intervento comprende innanzitutto uno studio di fattibilità, che verrà affidato secondo procedure standard di evidenza pubblica per simili attività di ricerca e approfondimento (modalità 1) (vedere sez. 1.4).

Eventuali azioni suggerite dallo studio verranno attuate attraverso percorsi procedurali che potranno fare riferimento ad uno o più percorsi procedurali ed attuativi (vedere sez. 1.4):

• modalità attuativa 1 - nel caso di interventi di ridisegno fisico di parti del quartiere, volti a migliorare la mobilità e l'accessibilità locale;

• modalità attuativa 2 - nel caso d'interventi di varia natura condotti dall'ATM (Azienda Torinese Mobilità);

• modalità attuativa 4 - nel caso di misure di educazione, promozione, incentivo all'uso dei mezzi pubblici ed alternativi attuati da soggetti del settore del privato sociale ed associazionismo.

II4 - Fasi attuative

1.4.a. Sperimentazione di un servizio di car sharing

Il progetto è articolato indicativamente nelle seguenti fasi attuative:

definizione esecutiva dell’intervento

stipula della convenzione con il soggetto gestore

acquisizione dei mezzi e allestimento aree di sosta

realizzazione della campagna comunicativa

avvio del servizio

61

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1.4.b. Mobilità collettiva integrata ed alternativa

Le fasi attuative verranno individuate dallo studio di fattibilità da realizzare in fase iniziale di esecuzione del programma.

II5 - Criteri di selezione

1.4.a. Sperimentazione di un servizio di car sharing

Criteri di ammissibilità

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità amministrativa;

• fattibilità finanziaria;

• fattibilità tecnica.

Criteri di priorità

• impatto sulla sostenibilità ambientale, in particolare in termini di riduzione dell'uso del mezzo privato di trasporto in favore di modalità più ambientalmente sostenibili;

• capacità di coordinamento progettuale e organizzativo con gli altri interventi su edifici e spazi pubblici in area URBAN, nonché con progetti sociali ed economici;

1.4.b. Mobilità collettiva integrata ed alternativa

Per quanto riguarda l'attività di studio di fattibilità i criteri sono i seguenti.

Criteri di ammissibilità

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento.

Criteri di priorità

• qualità della proposta di studio e ricerca;

• modalità di coinvolgimento partenariale e partecipativo dei soggetti locali e degli enti pubblici ed associazioni che si occupano di trasporti e mobilità;

• competenze tecniche interdisciplinari del soggetto proponente;

• composizione del gruppo di lavoro;

62

• capacità di coordinamento progettuale e organizzativo con gli altri interventi su edifici e spazi pubblici in area URBAN, nonché con progetti sociali ed economici;

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• coerenze ed integrazione con le politiche e i programmi sui trasporti pubblici e la mobilità in ambito urbano.

Per le altre azioni attivabili in questa linea d'intervento verranno definiti, a conclusione dello studio di fattibilità, appropriati criteri di selezione.

II6 - Normativa di riferimento

Dir. 93/37/CEE del 14.6.1993 Direttiva del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori

Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n. 402, Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, recante testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive 93/36/CEE e 97/52/CE

Decreto Legislativo 17 Marzo 1995, n. 157, Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi

Decreto Legislativo 25 novembre 1999, n.525, Attuazione della direttiva 98/4/CE che modifica la normativa comunitaria sulle procedure di appalti nei settori esclusi

Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, Attuazione delle direttive 97/52/CE e 98/4/CE, che modificano ed integrano, rispettivamente, le direttive 92/50/CEE, in materia di appalti pubblici di servizi, e 93/38/CEE, limitatamente ai concorsi di progettazione

Legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 Norme in materia di trasporto pubblico locale (In attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422)

Piano Urbano del Traffico e della Mobilità delle persone della città di Torino (PUT 2001)

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per studi di fattibilità ed indagini;

• spese per progettazione, direzione dei lavori e spese generali;

• spese per l'acquisizione di mezzi di trasporto a basso consumo energetico e per la mobilità alternativa;

63

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• spese per attività di promozione, comunicazione, educazione e formazione legate al tema della mobilità;

• spese per opere paesaggistiche, ambientali e d'illuminazione di esterni;

• spese per l'acquisizione ed allestimento di arredo urbano e per interni.

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 40,00% 35,00% 12,50% 12,50% 0,00% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 40,00% 35,00% 12,50% 12,50% 0,00% 100,00%

Misura 1.4 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 1.4 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 186.970,68 186.970,68 74.788,46 112.182,22 65.440,60 23.370,79 23.370,83 - -

Misura 1.4 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura è coerente con l’obiettivo specifico dell’asse di miglioramento dei trasporti pubblici e dell’accessibilità per gli abitanti del quartiere, in particolare per coloro con maggiori difficoltà di spostamento.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Anche le azioni inerenti il miglioramento dei trasporti pubblici sono progettate per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’aumento dell’accessibilità interna e verso l’esterno per gli abitanti del

64

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

quartiere è inoltre un elemento favorevole in relazione alle politiche di sviluppo locale e delle pari opportunità.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. interventi di potenziamento dei trasporti pubblici o alternativi 2

Indicatori di risultato Aumento % popolazione residente che fruisce dei trasporti pubblici o alternativi Indicatori di impatto

Riduzione emissioni inquinanti (CO, Nox, polveri)

65

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 2.1 – SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ TECNOLOGICHE DELLA SOCIETÀ

DELL’INFORMAZIONE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico

I2 - Obiettivi strategici

La misura intende favorire lo sviluppo delle attività e delle competenze legate al potenziale innovativo delle nuove tecnologie, della società dell’informazione, della comunicazione e della creatività a beneficio della rigenerazione socio-economica del quartiere. Si propone quindi di promuovere:

• investimenti di infrastrutturazione per le imprese, dotazione delle necessarie strumentazioni di lavoro nei campi dell’informatica, e-commerce, e-business, telecomunicazioni, multimedia e design;

• sostegno alla creazione e potenziamento di nuove imprese del settore ICT; attività di formazione per aspiranti imprenditori e la dirigenza e il personale di piccole e medie aziende già avviate, anche per le donne e categorie svantaggiate;

• interventi di applicazione delle nuove tecnologie per il miglioramento dei servizi al cittadino e di diffusione e miglioramento dell’accessibilità dei cittadini all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Gli impatti saranno legati alla creazione di nuove opportunità occupazionali ad alto grado di qualificazione e professionalità, nonché di effetti occupazionali indotti che coinvolgano l’economia del quartiere, attraverso la fornitura di servizi alle aziende locali, la messa in rete sperimentale dei servizi socio-sanitari di quartiere, la disponibilità di servizi informatici da parte degli abitanti del quartiere.

I3 - Linee d’intervento

La misura 2.1 comprende due linee d’intervento:

2.1.a. Incubatore d’imprese della new economy

2.1.b. Centro e-commerce

2.1.a. Incubatore d’imprese della new economy

Scopo della linea d’intervento è la realizzazione di una struttura e la messa in opera di servizi finalizzati allo sviluppo di percorsi integrati per la creazione di impresa e l’inserimento/reinserimento

66

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

lavorativo di giovani e disoccupati. L’insieme integrato d’interventi prevede in primo luogo la realizzazione di un incubatore (Laboratorio di Intervento per lo Sviluppo Economico del quartiere Mirafiori nord - LISEM) per imprese New Economy e delle relative attività connesse.

Il progetto comprende inoltre una serie di attività volte a far confluire nel quartiere le più qualificate risorse scientifiche, tecnologiche ed industriali nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni.

Ciò comporterà la costruzione o ristrutturazione di un edificio in cui svolgere attività di:

• sostegno alle attività economiche e di servizi per PMI (centri di promozione aziendale, trasferimento tecnologico);

• promozione, creazione, sostegno di nuove imprese del settore ICT;

• formazione sulle nuove tecnologie;

• servizi d'istruzione, formazione, rivolti e progettati anche nei confronti della popolazione del quartiere;

• sostegno alle PMI nel campo dell'e-commerce;

• sostegno alle autorità locali nel trasferimento know-how e tecnologia.

Le attività svolte nel nuovo centro saranno rivolte a neolaureati e neodiplomati, studenti universitari e di scuole medie superiori, lavoratori in servizio ed in cassa integrazione, disoccupati.

2.1.b. Centro e-commerce

La misura 2.1 intende costituire inoltre una seconda linea d’intervento destinata a promovere iniziative di supporto alle attività commerciali/artigianali fondate sull’impiego delle nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di consentire e favorire forme innovative di acquisto e distribuzione dei prodotti per imprese commerciali e/o artigianali esistenti nel quartiere bersaglio o di nuova creazione.

La linea d’intervento propone la costituzione di un polo di aziende commerciali ed artigianali nel quartiere URBAN che effettuino principalmente la loro attività su scala locale e attraverso la raccolta di ordinazioni telefoniche o via elettronica e la distribuzione a domicilio.

Il polo dovrebbe essere costituito da:

• un aggregato di almeno 6/10 aziende con sede propria e con merceologie differenti;

• uno spazio da adibire a magazzino suddiviso tra le diverse attività o comune;

• un centro servizi consortile (che potrebbe aggregare anche le attività già presenti sul territorio);

• la dotazione dei mezzi necessari per il trasporto e la distribuzione a domicilio;

Per la fase di start-up le nuove imprese localizzate dovrebbero ricevere condizioni agevolate per il pagamento degli affitti degli spazi oltre ai servizi offerti dal centro.

67

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Si prevede che dopo un biennio di permanenza le imprese possano rilocalizzarsi in spazi totalmente privati.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

324 – Servizi ed applicazioni per le PMI (commercio e transazioni elettronici, istruzione e formazione, creazione di reti)

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

42 Servizi telematici 2 Servizi e applicazioni per le PMI

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

I destinatari della misura sono il Politecnico di Torino, centri ed istituti di ricerca, i giovani, le imprese e gli operatori dell’area URBAN

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino, Divisione Lavoro e Formazione)

2.1.a. Incubatore d’imprese della new economy

La linea d'intervento verrà attuata attraverso la modalità attuativa 2 (vedere sez. 1.4). In particolare si prevede la stipula di un atto di convenzionamento tra Comune e CSI (quale garante e capofila per l'insieme integrato delle azioni previste), co-finanziatore della linea stessa. A questo atto di convenzionamento tra Comune e soggetto beneficiario potrà, se ritenuto opportuno, partecipare anche il soggetto privato Compagnia di San Paolo, che si è dimostrato particolarmente interessato alla realizzazione e co-progettazione dei contenuti di quest'azione.

La convenzione dovrà definire:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

68

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

2.1.b. Centro e-commerce

Questa linea d'intervento verrà attuata secondo una modalità assimilabile alla modalità 1 (vedere sez. 1.4). La Divisione Economia e Sviluppo della Città di Torino, promotore del progetto, in collaborazione con il Comitato seguirà le fasi attuative del progetto, in particolare la predisposizione del bando per il reperimento dei soggetti da inserire, l’attività di formazione (da realizzarsi anche attraverso la consulenza degli organismi tecnici delle associazioni di categoria, la realizzazione delle sinergie con le attività economiche del territorio).

II4 - Fasi attuative

2.1.a. Incubatore d’imprese della new economy

Questa linea verrà attuata secondo le seguenti fasi:

1. definizione e costruzione spazi; individuazione sede definitiva: progettazione, realizzazione; messa in opera della sede provvisoria;

2. predisposizione del piano di lavoro e avvio della costituzione dell’ufficio di gestione di LISEM: programmazione, budget e organigramma. Realizzazione delle indagini necessarie per avviare le iniziative. Progettazione delle attività formative, dei corsi e delle attività di trasferimento tecnologico;

3. promozione delle iniziative; sensibilizzazione del quartiere, delle scuole, delle forze sociali e delle aziende collocate nell’area;

4. realizzazione attività di formazione;

5. sostegno dell’imprenditoria e animazione economica del territorio;

6. servizi per le nuove imprese: progettazione e sviluppo di servizi per le imprese neo costituite (segreteria, promozione, marketing, amministrazione, ecc.) con accoglienza anche logistica. Predisposizione del piano di chiusura del progetto, per un allontanamento morbido del gruppo promotore;

7. piano di conclusione: consolidamento delle attività, progetti di autonomia delle imprese.

2.1.b. Centro e-commerce

1. definizione e costruzione spazi; individuazione sede definitiva: progettazione, realizzazione; messa in opera della sede provvisoria;

2. indizione del bando per l’individuazione delle imprese da inserire;

3. formazione di un consorzio tra le imprese per la gestione dei servizi comuni;

69

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

4. acquisto dei mezzi di lavoro e produzione necessari all’attività (arredi, mezzi di trasporto, strumenti informatici);

5. avvio dell’attività di formazione dei soggetti (piani di marketing, organizzazione ed economia d’impresa, supporti informatici);

6. avvio delle attività proprie delle imprese;

7. promozione e realizzazione delle sinergie tra le nuove imprese insediate e i le imprese commerciali dell’area;

8. accompagnamento alla fase di uscita.

II5 - Criteri di selezione

2.1.a. Incubatore d’imprese della new economy

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e della linea d'intervento;

• fattibilità amministrativa;

• fattibilità economico-finanziaria dell'intervento;

• integrazione nelle strategie di sviluppo sull'imprenditoria e l'occupazione locali, nazionali ed europee.

Criteri di priorità:

• contenuti di innovazione in relazione alla new economy e alle nuove tecnologie;

• fattibilità tecnica;

• impatto formativo;

• impatto occupazionale;

• rilevanza della componente giovanile;

• rilevanza della componente femminile;

• rilevanza della quota d'imprese non-profit;

• rilevanza della quota di residenti ed imprese dell'area URBAN coinvolte;

• partecipazione finanziaria del soggetto proponente (ad esclusione delle imprese giovanili, femminili e non-profit);

• sostenibilità ambientale (ad es. abbattimento delle emissioni inquinanti, uso di materiali ed architetture eco-sostenibili);

• integrazione fisica e funzionale con altre attività socio-economiche e di servizio del quartiere, nonché con l'uso comune di spazi pubblici e attività commerciali.

70

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

2.1.b. Centro e-commerciale

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e della linea d'intervento;

• fattibilità tecnica;

• fattibilità amministrativa;

• fattibilità economico-finanziaria dell'intervento;

• integrazione nelle strategie di sviluppo sull'imprenditoria e l'occupazione locali, nazionali ed europee.

Criteri di priorità:

• impatto occupazionale;

• rilevanza della componente giovanile;

• rilevanza della componente femminile;

• rilevanza della quota d'imprese non-profit;

• rilevanza della quota di residenti ed imprese dell'area URBAN coinvolte;

• partecipazione finanziaria del soggetto proponente (ad esclusione delle imprese giovanili, femminili e non-profit);

• sostenibilità ambientale (ad es. commercializzazione di prodotti eco-friendly, abbattimento delle emissioni inquinanti, uso di materiali ed architetture eco-sostenibili);

• integrazione fisica e funzionale con altre attività socio-economiche e di servizio del quartiere, nonché con l'uso comune di spazi pubblici e attività commerciali.

II6 - Normativa di riferimento

Legge 25 Febbraio 1992, n. 215, Azioni positive per l'imprenditoria femminile

Legge 29 Marzo 1995, n. 95, Imprenditorialità giovanile

Legge 7 agosto 1997, n. 266, Interventi urgenti per l'economia

Legge 27 dicembre 1997, n. 449, Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica

Legge 28 maggio 1997, n. 140, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 recante misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica

Presidenza del Consiglio dei Ministri, 23 giugno 2000, Piano d’Azione per l’e-government

Legge regionale 9 maggio 1997 n. 22 Modifiche alla legge regionale 14 giugno 1993, n. 28 'Misure straordinarie per incentivare l'occupazione mediante la promozione e il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali e per l'inserimento in nuovi posti di lavoro rivolti a soggetti svantaggiati e s.m.i.

71

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Legge regionale 21 dicembre 1994, n. 67, Interventi per l'inserimento qualificato di giovani disoccupati e di lavoratori in cassa integrazione straordinaria o ex dipendenti da aziende in crisi in cooperative già costituite o di nuova costituzione - Abrogazione della L.R. 21 giugno 1984, n. 28 e successive modifiche e integrazioni

Legge regionale 1 dicembre 1986, n. 56, Interventi regionali per la promozione e la diffusione delle innovazioni tecnologiche nel sistema delle imprese minori

Legge regionale 9 giugno 1994, n. 18, Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381 Disciplina delle cooperative sociali

Regione Piemonte, Piano Regionale di e-government

D.Lgs. 114/98 Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59

L.R. 28/99, Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare sono previste le seguenti spese:

• spese per studi di fattibilità, ricerche ed indagini per l'avvio dei progetti;

• spese per l'acquisizione, locazione temporanea di aree ed edifici per svolgere le funzioni previste dalla misura; progettazione, realizzazione e direzione lavori di ristrutturazione;

• spese per l'allestimento degli spazi adibiti alle funzioni previste dalla misura;

• spese per l'acquisizione ed installazione di macchinari, impianti, strumentazione tecnica,

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di supporto, assistenza e consulenza alle imprese;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

72

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 30,09% 27,89% 0,00% 0,00% 37,06% 4,97% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 31,66% 29,35% 0,00% 0,00% 38,99% 100,00%

Misura 2.1 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 2.1 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 5.226.543,00 4.966.928,00 1.572.564,00 3.394.364,00 1.457.651,00 - - 1.936.713,00 259.615,00

Misura 2.1 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

L’analisi dei punti di forza e di debolezza del sistema economico produttivo locale evidenzia buone potenzialità legate alla presenza di alcune realtà in crescita legate al settore delle nuove tecnologie, ma insufficienti ricadute in termini economici e occupazionali sull’area obiettivo a causa di carenze nella qualificazione professionale e nei sistemi di relazione e integrazione tra le diverse realtà. La misura intende eliminare tali carenze perseguendo i seguenti obiettivi specifici dell’asse:

• promuovere lo sviluppo delle nuove tecnologie e della società dell’informazione;

• connettere lo sviluppo delle potenzialità delle nuove tecnologie e della società dell’informazione con la riqualificazione sociale del quartiere;

• assistere, rafforzare e riattivare le attività produttive, commerciali ed artigianali nell’area, stimolandone la crescita e la diversificazione.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Le azioni ricomprese nella misura sono coerenti con le politiche comunitarie di sviluppo della Società dell’Informazione e in particolare con quanto promosso nell’ambito del Piano d’Azione eEurope 2000.

73

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. PMI interessate da servizi e applicazioni N. postazioni installate

25 20

Indicatori di risultato N. di imprese beneficiarie di servizi di consulenza/n. imprese presenti nell’area Indicatori di impatto

Tasso di crescita annuale di nuove PMI assistite

74

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 2.2 – SVILUPPO DI ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI INNOVATIVE AD ELEVATO

CONTENUTO CULTURALE ED AMBIENTALE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico

I2 - Obiettivi strategici

Le azioni contenute nella misura 2.2 prevedono lo sviluppo di ambienti di crescita professionale finalizzati all’avvio di attività caratterizzate da aspetti di innovazione, creatività, diffusione della cultura e tutela dell’ambiente. Tali azioni si rivolgono a giovani (studenti, artisti, professionisti), da reperire in parte tra i residenti dell’area URBAN e gli appartenenti alle classi svantaggiate, che intendano sperimentare in un ambiente protetto il delicato passaggio tra il mondo della scuola o quello dell’attività amatoriale e l’esercizio di una professione.

In particolare si prevede la costituzione di uno spazio di crescita professionale auto-organizzato per giovani nei settori delle nuove tecnologie, dell’informazione e della creatività. Si tratterebbe di un "incubator corretto", cioè non-profit, gestito dagli stessi fruitori e aperto al pubblico. L’obiettivo è quello di favorire processi di condivisione di esperienze/conoscenze e facilitare l'accesso al mercato del lavoro di attività legate al web design, implementazione multimediale, computergrafica, audio-video, fotografia, design e architettura, ecc.

I3 - Linee d’intervento

La misura 2.2. prevede una linea d’intervento:

• 2.2.a. Incubatore non profit per attività creative

2.2.a. Incubatore non profit per attività creative

La linea d’intervento è dedicata alla costituzione di quello potrebbe essere definito un incubator corretto, caratterizzato cioè dalla mancanza del vincolo di profitto, finalizzato alla creazione di ambiente positivo dove lavorino appassionati e giovani dilettanti, insieme a giovani professionisti, accomunati dalla volontà di condividere esperienze, capacità professionali, competenze e attrezzature nei campi del web design, implementazione multimediale, computergrafica, audio-video, fotografia, design e architettura, e così via.

Il luogo è destinato a quelle persone che si muovono in un territorio di frontiera tra il lavoro e la passione personale, in modo che possano portare avanti le loro attività dando vita ad un luogo di

75

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

scambio, progettualità comuni, auto-formazione, promozione individuale e collettiva della propria identità e capacità lavorativa. La filosofia dell'intervento si muove sul terreno dell'auto-imprenditorialità giovanile nei campi delle nuove tecnologie ed attività creative, facilitata dalla compresenza auto-organizzata in una struttura d'incubazione dotata dei servizi necessari di gestione, segreteria e documentazione.

In questo luogo i giovani possono:

• sviluppare progetti personali e di gruppo;

• acquisire conoscenze, capacità tecniche, operative e consapevolezza professionale;

• collaborare alla creazione di un ambiente innovativo ed europeo di crescita professionale, sia attraverso lo scambio di informazioni e competenze tra i giovani coinvolti, sia tramite l’organizzazione di workshop, seminari auto-organizzati;

• ottenere visibilità e accesso al mercato del lavoro attraverso l’organizzazione di eventi, la presentazione di prodotti e progetti sia individuali, sia collettivi.

Il target dei soggetti selezionati ad accedere al centro per periodi definiti sarà composto da:

• giovani residenti del quartiere, selezionati in parte in raccordo con le scuole dell'area e anche tra le fasce svantaggiate;

• giovani torinesi, italiani ed europei che presentano autonomamente progetti individuali o di gruppo;

• giovani di provenienza locale e non segnalati da partner pubblici e privati nell'ambito di specifiche convenzioni con la struttura;

• professionisti torinesi, italiani ed europei invitati dalla struttura per sviluppare propri progetti in cambio dell'esercizio di una funzione di tutoraggio ai più giovani.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

24 - Flessibilità della forza lavoro, attività imprenditoriale, innovazione, informazione e tecnologie delle comunicazioni (persone, aziende)

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

104 104 Urban Formazione 3 Per la creazione di impresa

76

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono prevalentemente giovani residenti nell’area URBAN e in misura minore imprese localizzate nell’area.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino, Divisione Lavoro e Formazione)

2.2.a. Incubatore non profit per attività creative

La linea d'intervento verrà attuata attraverso la modalità 1 per quanto riguarda la dotazione di spazi e strutture materiali adeguate allo svolgimento delle attività e modalità 3 (contributo) per l'avvio e il sostegno delle attività di incubazione (per le modalità vedere sez. 1.4).

Il documento concordato tra le parti dovrà definire:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi

A questo atto di convenzionamento tra Comune e soggetto beneficiario potrà, se ritenuto opportuno, partecipare anche il soggetto privato Compagnia di San Paolo, che si è dimostrato particolarmente interessato alla realizzazione e co-progettazione dei contenuti di quest'azione.

II4 - Fasi attuative

2.2.a. Incubatore non profit per attività creative

Il progetto sarà realizzato secondo le seguenti fasi attuative:

• approfondimento della fattibilità completa in collaborazione con Autorità di Gestione e soggetto finanziatore (compresa l'identificazione di una sede permanente ed eventualmente temporanea, e relativa logistica degli interventi);

• messa a punto della struttura gestionale;

• allestimento degli spazi e dei laboratori;

77

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• attività di promozione e comunicazione;

• bandi di gara per la selezione dei soggetti (ripetuti);

• avvio e consolidamento delle attività.

II5 - Criteri di selezione

2.2.a. Incubatore non profit per attività creative

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità finanziaria;

• modalità gestionali;

• fattibilità amministrativa;

• chiara identificazione e quantificazione delle tipologie di partecipanti in linea con gli obiettivi della linea d'intervento, e delle modalità di selezione.

Criteri di priorità:

• adozione delle linee-guida emerse nella fase di approfondimento della fattibilità;

• fattibilità tecnica (per quanto riguarda la sede nella quale verranno installati gli studi, laboratori, servizi comuni, ecc.)

• impatto occupazionale;

• integrazione tra soggetto proponente con soggetti locali, nazionali ed europei e capacità di creare reti.

II6 - Normativa di riferimento

Legge 25 Febbraio 1992, n. 215, Azioni positive per l'imprenditoria femminile

Legge 29 Marzo 1995, n. 95, Imprenditorialità giovanile

Legge 7 agosto 1997, n. 266, Interventi urgenti per l'economia

Legge 27 dicembre 1997, n. 449, Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica

Legge 28 maggio 1997, n. 140, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 recante misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica

Decreto Interministeriale n. 44/2001 Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche

Legge regionale 9 maggio 1997, n. 22, Modifiche alla legge regionale 14 giugno 1993, n. 28 Misure straordinarie per incentivare l'occupazione mediante la promozione e il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali e per l'inserimento in nuovi posti di lavoro rivolti a soggetti svantaggiati e s.m.i.

78

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Legge regionale 21 dicembre 1994, n. 67, Interventi per l'inserimento qualificato di giovani disoccupati e di lavoratori in cassa integrazione straordinaria o ex dipendenti da aziende in crisi in cooperative già costituite o di nuova costituzione - Abrogazione della L.R. 21 giugno 1984, n. 28 e s.m.i.

Legge regionale 1 dicembre 1986, n. 56, Interventi regionali per la promozione e la diffusione delle innovazioni tecnologiche nel sistema delle imprese minori

Legge regionale 9 giugno 1994, n. 18, Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381 Disciplina delle cooperative sociali

Programma Comunale per la gestione dei rifiuti della Città di Torino (delibera C.C. 25/1/1999)

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per locazione temporanea di edifici in cui svolgere le funzioni previste in attesa di una collocazione definitiva;

• spese per acquisizione di edifici o altri locali; progettazione, realizzazione e direzione lavori di ristrutturazione;

• spese per allestimento degli spazi e laboratori destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per l'acquisizione ed installazione di macchinari, impianti, strumentazione tecnica,

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di supporto, assistenza e consulenza alle imprese;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

79

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 42,07% 44,65% 1,67% 1,67% 0,00% 9,95% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 46,72% 49,58% 1,85% 1,85% 0,00% 100,00%

Misura 2.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 2.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 275.160,80 247.782,28 115.755,27 132.027,01 122.849,78 4.589,10 4.588,13 - 27.378,52

Misura 2.2 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura attraverso la realizzazione di ambienti di crescita professionale e di sviluppo dell’imprenditorialità si pone in coerenza con i seguenti obiettivi specifici dell’asse:

• offrire opportunità di formazione e politiche attive del lavoro mirate all’inserimento lavorativo anche delle categorie del quartiere attualmente escluse;

• stimolare nuova imprenditorialità e professionalità nel quartiere.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Le azioni contenute nella misura pongono obiettivi di sviluppo di attività legate al settore delle nuove tecnologie e dell’utilizzo razionale delle risorse. Sono perciò coerenti con le politiche comunitarie di sviluppo delle Società dell’Informazione e di sviluppo sostenibile. L’attenzione all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati si colloca nell’ambito delle azioni a favore delle pari opportunità.

80

IV3 - Il sistema degli indicatori

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. destinatari formazione per la creazione di impresa Durata progetti formazione per la creazione di impresa N. progetti formazione per la creazione di impresa

601 anno

3

Indicatori di risultato N. partecipanti corsi di formazione/pop. residente in età lavorativa N. partecipanti corsi di formazione/disoccupati Indicatori di impatto

Tasso di disoccupazione giovanile e di lunga durata

81

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 2.3 – SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI PER IL LAVORO

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico

I2 - Obiettivi strategici

La misura 2.3, dedicata a sviluppare azioni nell’ambito delle politiche attive del mercato del lavoro, si pone inoltre a complemento delle misure 2.1 e 2.2 in relazione agli obiettivi di diffusione delle nuove tecnologie e di sviluppo della Società dell’Informazione. Tramite questa misura si intende dare sostanza ad un progetto di decentramento e responsabilizzazione del territorio rispetto ai temi del lavoro, della formazione, del sostegno economico, dell'accompagnamento lavorativo. Un tipo di decentramento che, a partire dal territorio e verso il territorio, intenda realizzare un modello di funzionamento dei processi di sviluppo locale e dell'occupazione che abbia un impatto sul quartiere, ma che sia patrimonio progettuale e di esperienza per l’intera città.

Su questo terreno risulta cruciale la sperimentazione di servizi innovativi rispondenti ai bisogni rilevati complementari e/o alternativi a quelli già esistenti sul territorio di URBAN, nonché il coinvolgimento degli attori sociali e produttivi che gravitano sull'area, o comunque rispetto all'area sud della città.

La progettazione dei servizi pubblici di politiche attive del lavoro parte dalla consapevolezza che il processo di riforma normativa in corso porterà un consistente rinnovamento dei servizi all’impiego e la conseguente necessità di pensare a meccanismi di partnership operanti attraverso interventi integrati tra il livello circoscrizionale/comunale e i livelli provinciale e regionale; collaborazione che trae i suoi presupposti dalla necessità di poter contare su servizi complementari, realmente coerenti con i bisogni espressi dai diversi territori, sviluppati su una maggiore efficacia ed efficienza dei “prodotti” offerti, alla luce di un’unica regia e un unico indirizzo di azione.

La misura affronta anche il tema dell’agevolazione e dell’accessibilità all’uso dei servizi telematici da parte dei cittadini normalmente esclusi dai benefici delle nuove tecnologie attraverso la predisposizione di un centro attrezzato con dotazione informatica e connessione alla rete telematica. Il supporto all’uso dei sistemi, alfabetizzazione, reperimento informazioni verrà fornito da operatori qualificati a disposizione degli utenti.

I3 - Linee d’intervento

La misura sarà dedicata a ridurre la disparità sociale e di opportunità attraverso azioni finalizzate a favorire l’inserimento e il reinserimento stabile delle persone alla ricerca di lavoro, in grado di coniugare accoglienza, orientamento, formazione e riqualificazione professionale, sostegno mirato alla ricerca di impiego, accompagnamento durante l’inserimento nel lavoro. La misura 2.3 include una sola

82

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

linea d’intervento, destinata a provvedere agli interventi materiali ed immateriali necessari per ottenere gli obiettivi specifici della misura.

2.3.a. Creazione di un Sistema Integrato di Servizi Per Il Lavoro

Il nuovo quadro normativo rende necessaria un’evoluzione progettuale in materia di organizzazione del mercato del lavoro volta alla riduzione progressiva di politiche di sostegno passivo e, di contro, all’impegno per la promozione di politiche occupazionali e di prevenzione della disoccupazione con un indispensabile aumento del livello qualitativo dei servizi offerti.

L’attenzione si viene a concentrare, da un lato, sui servizi di accoglienza, informazione (orientativa), consulenza individuale e, dall’altro, sul raccordo con i servizi di incontro domanda e offerta, orientamento, rinforzo individuale e delle competenze professionali, formazione e percorsi di accompagnamento al lavoro per consentire alle nuove strutture un approccio funzionale e organizzativo dinamico, orientato ai bisogni sia delle persone in cerca di lavoro sia delle imprese.

In coerenza quindi con le attuali normative e la situazione economica del territorio su cui insiste il progetto URBAN II, è importante individuare una strategia comune che porti a delineare la creazione di un Sistema Integrato di Servizi Per il Lavoro per la fornitura di servizi personalizzati (individualizzati) all'utenza come supporto per la scelta di percorsi di accompagnamento e/o di inserimento al lavoro, che divenga il luogo e lo spazio di raccolta delle esigenze, dei bisogni e delle potenzialità che il tessuto economico, lavorativo esprime. Verranno perseguite le seguenti finalità:

− dotare il territorio di una rete di rapporti tra i diversi soggetti istituzionali, sociali ed economici, che si configuri come accordo d’azione permanente e partecipata, in connessione con gli altri livelli istituzionali, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e superare ostacoli di inserimento lavorativo di soggetti difficilmente occupabili;

− progettare in modo integrato e partecipato specifici interventi di politiche attive del lavoro rivolti a soggetti che faticano a collocarsi e a ricollocarsi nel mondo del lavoro sia nell’ambito del lavoro dipendente sia di quello autonomo:

− ridurre il ricorso a forme di assistenza, promuovendo le capacità di autonomia dei destinatari dell’intervento, in un’ottica stabilmente integrata tra azioni formative, di politiche del lavoro e socio-assistenziali;

− sviluppare interventi esemplari dal punto di vista dell'impatto occupazionale, trasferibilità, capacità di risposta alla domanda di integrazione dei soggetti svantaggiati e di sviluppo economico del territorio a diversi livelli;

− riequilibrare la distanza tra domanda e offerta di lavoro predisponendo, mantenendo e rendendo disponibili le informazioni relative alle caratteristiche della domanda e dell’offerta.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

21 - Politiche per il mercato del lavoro

36 – Infrastrutture sociali e sanità pubblica

83

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

91 Urban Orientamento consulenza informazione

1 Urban Orientamento consulenza informazione

68 Strutture attività socioassistenziali 1 Centri informazione sportelli

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono i residenti dell’area URBAN e i diversi attori sociali e produttivi che gravitano sull’area o comunque rispetto all’area sud della città.

II3 - Procedure attuative Comitato URBAN II Torino e Divisione Lavoro e Formazione)

La linea d’intervento verrà attuata con la Modalità attuativa 1 (vedere sez. 1.4) attraverso il diretto coinvolgimento della Divisione Lavoro, Orientamento e Formazione del Comune di Torino. La realizzazione di alcuni servizi specifici potrà essere affidata a soggetti privati tramite procedure di evidenza pubblica (Modalità attuativa 4) o ad enti no-profit attraverso concessione di contributo (Modalità attuativa 3).

II4 - Fasi attuative

L’articolazione delle fasi attuative è condizionata dalla necessità di prevedere una localizzazione provvisoria in cui collocare il servizio mentre viene realizzata la sede definitiva. L’immobile identificato quale sede sarà infatti demolito e ricostruito a causa della presenza di amianto nelle strutture. I due percorsi attuativi rispettivamente pertinenti alla fase provvisoria e a quella definitiva sono così articolati:

Fase provvisoria

• acquisizione delle dotazioni informatiche e attrezzature;

• allestimento, cablaggio ed arredamento degli spazi provvisori;

• eventuali procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione di alcuni servizi;

84

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• attività di comunicazione sulle possibilità d'uso del servizio e di formazione;

• apertura ed avvio delle attività.

Fase definitiva

• demolizione vecchio immobile e bonifica amianto;

• realizzazione sede definitiva;

• allestimento sede e trasferimento delle attrezzature dalla sede provvisoria;

• apertura sede definitiva e consolidamento delle attività.

II5 - Criteri di selezione

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità gestionale;

• fattibilità finanziaria.

Criteri di priorità:

• qualità del progetto e ipotesi di programmazione dell'uso del servizio;

• capacità di coinvolgere in modo attivo e partenariale nella progettazione e nella realizzazione gli apporti delle forze sociali e delle risorse produttive del territorio;

• rispondenza, coerenza ed integrazione con le Politiche del lavoro della Città e con gli altri strumenti di programmazione ed azione in materia.

II6 - Normativa di riferimento

Decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell'articolo 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59

Decreto Legislativo 21 Aprile 2000, n. 181, Disposizioni per agevolare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro, in attuazione dell’articolo 45, comma 1, lettera a), della legge 17 maggio 1999, n. 144

Presidenza del Consiglio dei Ministri, 23 giugno 2000, Piano d’Azione per l’e-government

Legge regionale 14 dicembre 1998, n. 41, Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di mercato del lavoro

Legge regionale 26 aprile 2000, n. 44, Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 'Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59’

Legge regionale 13 aprile 1995, n. 63, Disciplina delle attività di formazione e orientamento professionale

85

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Regione Piemonte, Piano Regionale di e-government

Legge regionale 26 aprile 2000, n. 44, Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 'Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59

Legge Regionale n.28/93

Legge Costituzionale 3/01 e normativa di attuazione

Decreto legislativo n 297 del 19 12 2002 "Disposizioni modificative e correttive del Decreto Legislativo 21 Aprile 2000, n. 181"

Legge 30/03 "Delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro" e relativo decreto attuativo (D.Lgs 276/03)

Legge 53/03 "Delega al governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale"

II7 – Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per locazione temporanea di edifici in cui svolgere le funzioni previste;

• spese per acquisizione di edifici o altri locali; progettazione, realizzazione e direzione lavori di ristrutturazione;

• spese per allestimento degli spazi destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per l'acquisizione ed installazione di macchinari, impianti, strumentazione tecnica;

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

86

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 46,75% 31,24% 7,71% 7,71% 0,00% 6,59% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 50,05% 33,44% 8,25% 8,25% 0,00% 100,00%

Misura 2.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 2.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 1.713.940,20 1.600.933,72 801.295,35 799.638,37 535.364,54 132.137,93 132.135,90 - 113.006,48

Misura 2.3 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

Le azioni contenute nella misura perseguono l’obiettivo specifico di offrire opportunità di formazione e politiche attive del lavoro mirate all’inserimento lavorativo delle categorie sociali del quartiere attualmente escluse.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Le azioni formative previste nella misura sono strettamente correlate con i temi dello sviluppo della Società dell’Informazione. Sono inoltre previste specifiche azioni dedicate alle donne e dunque al conseguimento di risultati in termini di miglioramento delle pari opportunità. L’intervento di bonifica dell’amianto rappresenta inoltre un contributo in termini di miglioramento dell’ambiente urbano.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo N. destinatari servizi orientamento consulenza informazione N. progetti orientamento consulenza informazione N. Centri di informazione e sportelli

20/gg200

1Indicatori di risultato N. utenti servizio/numero disoccupati dell’area Indicatori di impatto Tasso di disoccupazione giovanile e di lunga durata

87

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 2.4 – ORIENTAMENTO E SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIALITÀ

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico

I2 - Obiettivi strategici

La misura 2.4 prevede il sostegno agli investimenti materiali e immateriali delle imprese finalizzati, da un lato, al rafforzamento, potenziamento e aggiornamento tecnologico delle imprese esistenti, dall’altro a favorire la nascita e/o la localizzazione di nuove attività imprenditoriali nell’area URBAN. Sarà dedicata una particolare attenzione allo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile e all’incentivazione di nuove imprese basate sullo sviluppo di tecnologie innovative in coerenza con le altre azioni promosse all’interno dell’Asse II.

I3 - Linee d’intervento

La misura 2.4 contiene un'unica linea d'intervento integrata, in favore dell’orientamento e sviluppo all’imprenditorialità:

• 2.4.a. Incentivi economici ed assistenza alle imprese

2.4.a. Incentivi economici ed assistenza alle imprese

Questa linea d’intervento promuove azioni mirate a contribuire all’efficienza produttiva delle PMI del quartiere URBAN, nonché al consolidamento e sviluppo dell’occupazione e della base produttiva attraverso iniziative proposte dalle imprese stesse.

La linea si compone di un insieme integrato di attività di:

• ricerca sul tessuto produttivo esistente nell’area URBAN

• incentivazione economica

• assistenza agli assegnatari degli incentivi

La linea finanzia contributi a fondo perduto alle imprese, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, per l'avvio e lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative; il rinnovo, l'ampliamento e l'allestimento ex novo di spazi per attività commerciali e produttive; l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, dotazioni informatiche; l’acquisizione di servizi di consulenza, commercializzazione, per la qualità e l’innovazione tecnologica.

88

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

161 – Investimenti materiali (PMI)

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

10 Aiuti industria artigianato e commercio 1 Artigianato

10 Aiuti industria artigianato e commercio 2 Commercio

10 Aiuti industria artigianato e commercio 4 Altri servizi

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono i giovani, le imprese e gli operatori economici dell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino e Divisione Lavoro e Formazione)

2.4.a. Incentivi economici ed assistenza alle imprese

L’assegnazione dei contributi avverrà attraverso la predisposizione di un bando (Modalità 4) e alla conseguente costituzione di graduatorie ad opera di un’apposita Commissione Tecnica istituita presso il Comitato Urban 2. Verranno stilate due graduatorie: una per le imprese già insediate e una per le nuove imprese e nuove unità locali. A favore delle nuove imprese, che si insediano nell'area, viene previsto, in considerazione delle difficoltà registrate nel reperimento di sedi idonee per lo svolgimento di attività imprenditoriali, di supportare la ricerca di tali sedi, attivando le opportune collaborazioni con Enti e Associazioni. A tal fine, le nuove imprese o nuove unità locali che si insediano nelle aree individuate, possono avvalersi di servizi di accompagnamento e sostegno.

Nell’attività di assistenza, accompagnamento e gestione nell’assegnazione degli incentivi l’Autorità di Gestione sarà affiancata dall’Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte spa a fronte di un’estensione della concessione già stipulata con il Comune di Torino per la gestione degli interventi di cui alla Legge 266/97 e al D.M. 225/1998.

89

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II4 - Fasi attuative

Sono previste le seguenti fasi attuative:

elaborazione di una ricerca sulle caratteristiche del tessuto produttivo locale e sulla disponibilità di spazi per la localizzazione di nuove imprese;

stipula della concessione tra il Comitato Urban 2 e Finpiemonte spa per la gestione degli interventi sulla base della concessione già stipulata con il Comune di Torino per la gestione degli interventi di cui alla Legge 266/97 e al D.M. 225/1998;

redazione ed emanazione del bando per la richiesta di contributi;

istruttoria delle domande pervenute, costituzione delle graduatorie e deliberazione dei contributi da parte del Comitato Urban 2;

realizzazione dei progetti di investimento;

controlli sulla rendicontazione presentata dalle imprese e erogazione dei contributi.

II5 - Criteri di selezione

I criteri di selezione saranno definiti puntualmente, in collaborazione con la Divisione Economia e Sviluppo del Comune, sulla base di una attenta analisi della realtà delle piccole imprese presenti sul territorio. In linea di massima saranno selezionate imprese secondo le seguenti indicazioni-guida:

• esercizi di vendita al dettaglio che presentino progetti di ristrutturazione o ampliamento;

• nuove imprese che presentino progetti di localizzazione in area URBAN in locali attualmente dismessi;

• nuove imprese in uscita dagli incubatori promossi dal programma URBAN (misure 2.1 e 2.2);

• imprese che presentino progetti di sviluppo dell’imprenditorialità femminile.

II6 - Normativa di riferimento

Legge 25 Febbraio 1992, n. 215, Azioni positive per l'imprenditoria femminile

Legge 29 Marzo 1995 n. 95, Imprenditorialità giovanile

Legge 7 agosto 1997, n. 266, Interventi urgenti per l'economia

Legge 27 dicembre 1997, n. 449, Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica

Legge 28 maggio 1997, n. 140, Conversione in legge, con modificazioni, del del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 recante misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica

s.m.i.

Legge regionale 21 dicembre 1994, n. 67, Interventi per l'inserimento qualificato di giovani disoccupati e di lavoratori in cassa integrazione straordinaria o ex dipendenti da aziende in crisi in cooperative già costituite o di nuova costituzione - Abrogazione della L.R. 21 giugno 1984, n. 28 e successive modifiche e integrazioni

90

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Legge regionale 1 dicembre 1986, n. 56, Interventi regionali per la promozione e la diffusione delle innovazioni tecnologiche nel sistema delle imprese minori

Legge regionale 9 giugno 1994, n. 18, Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381 Disciplina delle cooperative sociali

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per locazione di edifici in cui svolgere le funzioni previste ;

• spese per acquisizione di edifici o altri locali; progettazione, realizzazione e direzione lavori di ristrutturazione;

• spese per allestimento degli spazi destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per l'acquisizione ed installazione di macchinari, impianti, strumentazione tecnica;

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per attività di supporto, assistenza e consulenza alle imprese;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

91

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 10,00% 65,00% 12,50% 12,50% 0,00% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 10,00% 65,00% 12,50% 12,50% 0,00% 100,00%

Misura 2.4 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 2.4 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 416.555,00 416.555,00 41.655,38 374.899,62 270.760,68 52.067,97 52.070,97 - -

Misura 2.4 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

Le criticità evidenziate nell’ambito dell’analisi del tessuto economico e produttivo dell’area sono affrontate attraverso azioni che perseguono i seguenti obiettivi specifici dell’asse:

• assistere, rafforzare e riattivare le attività produttive, commerciali ed artigianali nell’area, stimolandone la crescita e la diversificazione;

• stimolare nuova imprenditorialità e professionalità nel quartiere;

• coinvolgere attivamente le realtà produttive nella riqualificazione economica, fisica e sociale del quartiere.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

La misura si pone in coerenza con le azioni di sviluppo locale enunciate nell’ambito del Quadro d’azione per uno sviluppo urbano sostenibile nell’Unione europea e da perseguire anche attraverso la promozione di un’economia urbana diversificata, flessibile e competitiva, che ponga l’accento sulle risorse umane, l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo delle imprese esistenti.

IV3 - Il sistema degli indicatori

92

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. imprese artigianato beneficiarie di aiuti N. imprese commercio beneficiarie di aiuti N. imprese altri servizi beneficiarie di aiuti

20

Indicatori di risultato N. partecipanti corsi di formazione/disoccupati N. di imprese beneficiarie di servizi di consulenza/n. imprese presenti nell’area Indicatori di impatto Tasso di disoccupazione giovanile e di lunga durata Tasso di crescita annuale di nuove PMI assistite

93

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 3.1 – PROMOZIONE DI UN CENTRO POLIVALENTE PER L’INTEGRAZIONE

SOCIALE

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione

I2 - Obiettivi strategici

La misura 3.1 ha come obiettivo l’intervento integrato per la lotta all’esclusione, all’emarginazione e al disagio sociale nel senso più ampio del termine e per tutti i gruppi e le fasce della popolazione. Le azioni contenute nella misura sono accomunate dalla necessità di integrare, ma non di sostituire o riprodurre, le strutture socio-sanitarie che operano sul territorio in modo settorializzato, superando la frammentazione dei modelli di intervento tradizionali. Si intende in questo modo soddisfare le seguenti finalità:

• favorire il superamento di una diffusa condizione di isolamento degli abitanti e di distanza fra cittadini e territorio socialmente organizzato;

• utilizzare il disagio del vivere quotidiano non solo come fattore di incontro con le presenze socialmente organizzate del territorio, e ancor più come occasione di riconoscimento individuale e di aggregazione sociale;

• attivare attorno alla domanda di aiuto un clima di accoglienza attiva (non etichettante) tale da poterla trasformare in vettori di inclusione, di partecipazione e di crescita;

• promuovere gestioni accompagnate anche delle situazioni di crisi più acuta in modo che gli interessati conservino il senso di una titolarità attiva del proprio destino e della propria dignità;

• attivare la diffusione di una cultura della gestione e dei conflitti in modo che l’esperienza del conflitto non incrementi isolamento e intolleranza, ma favorisca la ricerca di accoglienza, di accompagnamento e di aiuto.

I3 - Linee d’intervento

La misura 3.1 prevede due linee d’intervento:

• 3.1.a. Organizzazione della Casa del Quotidiano

• 3.1.b. Interventi in favore di bambini, famiglie ed anziani

3.1.a. Organizzazione della Casa del Quotidiano

La Casa del Quotidiano è un progetto-chiave dell'Asse 3 e del programma in generale, che ne rappresenta in gran parte la filosofia d'intervento del programma nell'area, testimone di una forte spinta d'innovazione nelle pratiche d'intervento sociale e territoriale, attorno a cui potranno ruotare e

94

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

nascere nuove iniziative. La struttura della Casa mira a migliorare le condizioni di vita quotidiana degli abitanti in particolare attraverso:

• la costruzione ed il miglioramento delle relazioni e modalità di aggregazione dei cittadini, di diverse fasce d’età ed estrazioni sociale;

• la garanzia d’accesso ai diritti di cittadinanza a tutti gli abitanti del territorio;

• la creazione di un’antenna capace di captare ed accogliere non solo esigenze e bisogni, ma anche capacità, idee, proposte emergenti dalla popolazione, le risorse informali presenti sul territorio;

• la creazione, all’interno dei servizi sociali, sanitari, culturali, educativi presenti sul territorio, di una modalità di lavoro comune per rispondere sempre efficacemente alle richieste dei cittadini.

In concreto, tali obiettivi sono perseguiti attraverso la realizzazione di un contenitore di spazi differenziati che si configuri come:

• spazio di accoglienza, informazione, formazione di competenza, incontro e condivisione;

• laboratorio di costruzione attiva della risposta ai disagi e di accompagnamento all’individuazione delle risorse più utili ed efficaci, ed al loro utilizzo;

• unità di monitoraggio e di ricerca permanente dei disagi e delle risposte accessibili;

• incubatore del sociale per promuovere la continua costruzione di progetti innovativi per il superamento partecipato dei disagi;

• spazi per la gestione delle situazioni di crisi da disagio.

Questa linea d'intervento consente la strutturazione di un percorso partenariale di approfondimento dei contenuti e delle modalità di gestione innovative della Casa del Quotidiano, nonché del suo avvio concreto ed operativo in sedi temporanee, se necessario, e soprattutto in via definitiva all'interno della Cascina Roccafranca ristrutturata.

3.1.b. Interventi in favore di bambini, famiglie ed anziani

L’obiettivo di questa linea d'intervento, promossa dai Servizi Educativi e Socio-assistenziali del Comune di Torino, dall'ASL e dai soggetti del privato sociale, fortemente collegata con la 3.1.a, ma anche con altre misure del Complemento è la promozione di una serie di attività raggruppate in due categorie:

1. interventi per bambini e famiglie;

2. interventi per anziani.

1. Interventi per bambini e famiglie

Si prevede di realizzare due insieme di attività:

• Punto Bimbo;

• Centro per bambini e famiglie.

95

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Punto Bimbo

La struttura del Punto Bimbo, promossa dall'ASL2, è mirata al sostegno delle funzioni genitoriali e prevenzione della psicopatologia infantile, alla cultura del benessere e alla promozione della salute nelle famiglie dell’area URBAN con bambini nella fascia 0-3 anni.

L'attività prevede la creazione di uno sportello informativo collegato in rete con i servizi e le risorse del territorio e di uno spazio per interventi di consulenza, orientamento e mediazione familiare. L'azione è rivolta alle famiglie attraverso il coinvolgimento di gruppi di supporto ed auto-mutuo aiuto, gruppi di orientamento educativo, mediazione culturale, confronto tra genitori e sostegno agli operatori del nido.

Centro per bambini e famiglie

Questo centro attrezzato per un’offerta di servizi indirizzata ai bambini di 0-6 anni ed agli adulti di riferimento. Elemento conduttore del Centro sarà il forte orientamento verso le esigenze della famiglia, attraverso la valorizzazione di un luogo di prima accoglienza, ascolto, confronto, accrescimento della capacità educativa, di socializzazione, di messa in rete di opportunità, competenze ed iniziative. La struttura metterà quindi al centro la famiglia come incubatrice di risorse, micropotenzialità, capacità e competenze organizzative auto-gestionali e si proporrà come strumento per la costruzione di reti e per il rafforzamento del tessuto connettivo. Si prevede inoltre il coinvolgimento attivo di volontari, di associazioni della zona e di organizzazioni di Terzo Settore.

I servizi previsti sono articolati in:

• micronidi (max 4 bambini 0-3 anni) gestiti da famiglie con orari flessibili, per massimo 5 ore giornaliere, escluso il servizio mensa;

• spazio bimbi (0-6 anni): spazio di socializzazione pensato per contrastare forme di isolamento e favorire momenti di confronto, di gioco e di ricreazione;

• luogo neutro: spazio protetto che consenta l’incontro del minore allontanato dal nucleo familiare con gli adulti della propria famiglia e che garantisca spazi di osservazione in casi di trattamenti terapeutici.

A questi si affiancano servizi che contengono elementi di innovazione in quanto possono costituire le premesse per la costruzione di azioni di imprenditorialità od autogestione:

• sportello famiglia rivolto a genitori ed educatori, con funzione di orientamento attraverso:

− consulenza informativa di base;

− orientamento su servizi di consulenza familiare (pediatrica, psicologica, legale), in accordo con enti ed istituzioni già operative nel settore;

− formazione e sensibilizzazione per sostenere le capacità genitoriali e ad ampliarne le competenze educative, e favorire forme di associazionismo familiare.

• Centro di documentazione che include:

96

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

− video/biblioteca tematica a disposizione dei genitori in rete e continuità con servizi analoghi presenti sul territorio cittadino e di quartiere;

− spazio riservato per l'animazione dei bambini;

− Infopoint sull’imprenditoria femminile per le madri frequentatrice del Centro, in stretta connessione con le azioni sviluppate contemporaneamente all’interno dell’Asse 2.

• Spazio conviviale, costruito congiuntamente con la Casa del Quotidiano, attrezzato per l’organizzazione periodica di diversi tipi di eventi (momenti di socializzazione familiare, convegni, workshop, mercatino dell’”usato sicuro” per l’infanzia).

2. Interventi per anziani

Questa parte della linea d'intervento include attività rivolte alla creazione di servizi innovativi per il coinvolgimento attivo e la promozione dell'integrazione e socializzazione degli anziani, orientati a valorizzarne il contributo in termini di competenze e capacità di sostegno lavorativo e psicologico. In particolare s'individuano alcuni ambiti d'intervento:

• una Banca del Tempo per anziani e non - per prevenire l’impigrimento senile, favorire lo scambio di competenze tra persone, porre a contatto differenti fasce di età, valorizzare le capacità dei singoli, combattere la solitudine. Il progetto parte dal presupposto che molti anziani abbiano disponibilità di tempo, competenze professionali, voglia di sentirsi utili e di interagire e si rivolge in particolare a coloro che non frequentano associazioni, bocciofile, centri anziani e dunque più soli.

• la creazione di alcune botteghe artigianali, dedicate ad attività quali giardinaggio e orticoltura, sartoria, maglieria e ricamo, cucina, lavorazione legno, decorazione ceramica, piccole riparazioni quali occasioni di scambio di conoscenze e abilità tra persone anziane ed adulti e risorsa del territorio dove le persone in difficoltà possono trovare aiuto per risolvere piccoli problemi quotidiani. Le botteghe saranno strutturate intorno ad un nucleo fisso di partecipanti e da un piccolo nucleo di esperti, ma aperte ad altre persone;

• attività innovative e dedicate alla popolazione anziana dell'area di carattere socio-assistenziale.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

352 – Risanamento di aree urbane

36 – Infrastrutture sociali e sanità pubblica

22 – Integrazione sociale

97

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

66 Strutture turismo tempo libero e altri servizi

3 Strutture spazi attività socioculturali

94 Urban dispositivi qualificazione sistema di governo

1 Creazione sviluppo reti partenariati

94 Urban dispositivi qualificazione sistema di governo

2 Funzionamento organi consultazione concertazione

94 Urban dispositivi qualificazione sistema di governo

3 Orientamento consulenza formazione

98 Urban servizi 1 Alle persone 68 Strutture attività socio assistenziali 3 Altre strutture

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono l’ASL 2 , associazioni e imprese del terzo settore e i residenti nell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative. (Responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino, Divisione Servizi Socio-assistenziali, Divisione Servizi Educativi, Circoscrizione 2)

3.1.a. Organizzazione della Casa del Quotidiano

La linea d'intervento comprende diverse sotto-azioni che nel loro insieme concorreranno alla costruzione della Casa del Quotidiano, quale struttura di servizi innovativa, in grado di radicarsi e permanere nel territorio URBAN, divenendo un modello per altre strutture in ambito locale. In questo senso l'attuazione è fortemente orientata alla definizione di un processo, che a sua volta definirà i caratteri del prodotto "Casa del Quotidiano", e che comprenderà a grandi linee le seguenti attività:

• approfondimento della fattibilità tecnica, amministrativa, finanziaria e gestionale;

• concertazione con i soggetti locali (fornitori di servizi socio-sanitari ed assistenziali, associazioni e privato sociale, organizzazioni locali) per l'identificazione di bisogni e domande, nonché la definizione di un modello partenariale di gestione sostenibile;

• avvio della gestione della Casa del Quotidiano.

98

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Le fasi attuative sono descritte più nel dettaglio al punto II4. Per lo svolgimento di queste attività dovranno essere individuati i soggetti più competenti, secondo le più appropriate modalità di selezione, da definire di volta in volta, sempre nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali. E' prevedibile che le modalità attuative da attivare facciano riferimento alle modalità 2 (convenzionamento con soggetti pubblici o assimilabili), 3 (contributo) e 4 (bando di gara).

Nel caso di convenzionamento da parte del Comune con il soggetto individuato ai fini della gestione della Casa, la convenzione dovrà definire:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

A questo atto di convenzionamento tra Comune e soggetto beneficiario potrà, se ritenuto opportuno, partecipare anche il soggetto privato Compagnia di San Paolo, che si è dimostrato particolarmente interessato alla realizzazione e co-progettazione dei contenuti di quest'azione.

3.1.b. Interventi in favore di bambini, famiglie ed anziani

Punto Bimbo verrà affidato all'ASL2, quale soggetto promotore, attraverso la firma di una convenzione distinta o unica rispetto alle altre azioni dell'ASL2 comprese nel programma URBAN (anche nelle misure 2.4, 3.2, 3.3).

Data la tipologia di servizi del Centro per bambini e famiglie, l’identificazione del soggetto gestore avverrà attraverso l’attuazione della modalità 4 (bando di gara) (vedere sez. 1.4). Il carattere integrato dei servizi offerti sarà però rafforzato da convenzioni specifiche con soggetti pubblici operanti sul territorio (modalità 2), mentre per alcune iniziative di rete, nate dalla capacità propositiva dell’associazionismo familiare o da soggetti di privato sociale non è esclusa la modalità 3 (contributo).

I singoli servizi saranno gestiti in parte da professionisti provenienti dalla Pubblica Amministrazione, in parte da uno o più organizzazioni di Terzo Settore, in parte da volontari provenienti dal territorio. Le collaborazioni saranno di volta in volta definite attraverso modelli di accordo specifici, che mirano ad evitare la duplicazione degli sforzi, per rafforzare invece l’impatto a medio termine e il rafforzamento delle reti territoriali.

La Banca del Tempo e le botteghe artigiane per anziani verranno affidate tramite modalità 3 (contributo), data l'entità minima del finanziamento necessario ad avviare l'attività, in gran parte autogestita, e il necessario radicamento nel tessuto locale del soggetto affidatario.

99

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II4 - Fasi attuative

3.1.a. Organizzazione della Casa del Quotidiano

La complessa organizzazione temporale e realizzativa dell'intervento verrà approfondita in fase di analisi di fattibilità e confronto con gli attori ed i soggetti istituzionali locale e non.

Nell'insieme, sono previste le seguenti tappe:

• ricerca per la definizione della domanda e la costruzione di relazioni con tutti i soggetti territoriali (servizi sociali, sanitari, culturali, educativi, gruppi ed aggregazioni informali, famiglie e singoli cittadini);

• elaborazione del progetto puntuale di attivazione degli interventi previsti (servizi core, aggiuntivi e connessi in rete), nonché delle modalità di finanziamento, gestione ed affidamento di attività;

• avvio sperimentale di un nucleo di attività fuori sede, in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione della Cascina Roccafranca (misura 1.1.);

• avvio e messa a regime delle attività nella sede Cascina Roccafranca, monitoraggio.

• valutazione ed eventuale trasformazione/consolidamento della struttura gestionale.

3.1.b. Interventi in favore di bambini, famiglie ed anziani

Centro per bambini e famiglie:

• stesura del piano attuativo, del modello organizzativo, dell’articolazione delle funzioni presenti nel centro in stretta relazione con gli altri servizi della Casa del Quotidiano;

• elaborazione della procedura di identificazione del soggetto gestore, dei modelli di convenzioni, dell’attivazione della partnership locale;

• avvio servizi core;

• avvio servizi aggiuntivi;

• verifica e consolidamento.

Per le altre attività, le modalità attuative puntuali verranno individuate in fase di approfondimento delle proposte.

II5 - Criteri di selezione

3.1.a. Organizzazione della Casa del Quotidiano

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

100

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• piano di lavoro;

• fattibilità amministrativa;

• fattibilità gestionale;

• fattibilità finanziaria;

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

Criteri di priorità:

• alto profilo nazionale, competenza ed esperienza del soggetto beneficiario nel progettare ed avviare servizi, attività e progetti di natura sociale, anche di tipo sperimentale ed innovativo;

• grado d'integrazione e capacità di direzione nei confronti di altri progetti URBAN (in particolare nella stessa misura 3.1, nella 3.2e 3.3), e in genere dell'approccio alle tematiche sociali del programma URBAN II Torino;

• coordinamento tra soggetto proponente e tutti i servizi pubblici, privati e non profit territoriali;

• coerenza ed integrazione con politiche e la programmazione in materia in ambito locale, regionale e nazionale;

• grado di coinvolgimento della popolazione locale;

• misurabilità, osservabilità degli impatti;

• sostenibilità e replicabilità degli interventi.

3.1.b. Interventi in favore di bambini, famiglie ed anziani

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• piano di lavoro;

• fattibilità gestionale;

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

Criteri di priorità:

• grado di coinvolgimento della popolazione locale;

• competenza ed esperienza del soggetto beneficiario;

• grado d'integrazione nei confronti di altri progetti URBAN (in particolare nella stessa misura 3.1, nella 3.2e 3.3);

• sostenibilità e replicabilità degli interventi.

101

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II6 - Normativa di riferimento

Legge 8/11/2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali

Legge 28 agosto 1997, n. 285, Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per locazione di edifici in cui svolgere le funzioni previste;

• spese per allestimento degli spazi destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per acquisizione di consulenze per la realizzazione di studi e ricerche;

• spese per attività di accoglienza, informazione, animazione;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

102

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 29,04% 21,75% 6,68% 6,68% 0,00% 35,86% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 45,27% 33,91% 10,41% 10,41% 0,00% 100,00%

Misura 3.1 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 3.1 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 1.235.226,54 792.325,89 358.720,01 433.605,88 268.675,37 82.465,70 82.464,81 - 442.900,65

Misura 3.1 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

L’analisi del contesto sociale ha evidenziato la presenza di forti disagi di carattere multiproblematico, una scarsa coesione sociale e problemi legati all’invecchiamento della popolazione. Nell’affrontare tali fattori di disagio la misura persegue i seguenti obiettivi specifici dell’asse:

• migliorare, potenziare e diversificare i servizi sociali, sanitari ed assistenziali esistenti in funzione dei bisogni degli abitanti del quartiere, sia delle fasce sociali più deboli che della popolazione media;

• migliorare la gestione dei servizi esistenti attraverso attività innovative di ricerca, messa in rete, comunicazione e identificazione di nuove metodologie d’intervento;

• migliorare la qualità dei servizi pubblici attraverso la predisposizione di processi d’informazione e coinvolgimento nella trasformazione sia degli operatori che degli abitanti;

• promuovere ricerche e azioni innovative e sperimentali in materia di gestione urbana;

• promuovere azioni in materia di gestione urbana di ampio respiro che colleghino il quartiere ad altre istituzioni e lo rendano luogo di sperimentazione.

103

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

La misura è coerente con gli obiettivi di integrazione sociale enunciati nell’ambito del Quadro d’azione per uno sviluppo urbano sostenibile nell’Unione europea in particolare per ciò che riguarda la sperimentazione di soluzioni innovative e integrate che tengano conto delle potenzialità e delle esigenze specifiche della popolazione residente nell’area bersaglio. Le azioni dedicate all’infanzia e alle famiglie contribuiscono al miglior inserimento delle donne nell’ambiente lavorativo favorendo così le pari opportunità.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. interventi su strutture spazi per attività socioculturali N. progetti di orientamento consulenza formazione N. interventi sperimentazione servizi N. strutture per attività socioassistenziali

2141

Indicatori di risultato Pop. servita da enti socio-sanitari e assistenziali creati e potenziati/pop. residente Indicatori di impatto

grado di soddisfazione degli utenti degli enti socio-sanitari e assistenziali creati e potenziati

104

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 3.2 – INTERVENTI DIFFUSI PER LA LOTTA ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione

I2 - Obiettivi strategici

La misura 3.2 si pone in continuità ed a complemento della misura 3.1, e comprende un insieme di azioni diffuse sul territorio che, da un lato, forniscono risposte a specifici problemi di disagio sociale, dall'altro, attraverso la creazione di strutture periferiche ed unità mobili della Casa del Quotidiano (misura 3.1), nei luoghi in cui maggiormente si concentrano le diverse forme di emarginazione e di esclusione, sviluppano strategie partecipate e di promozione dell'integrazione "dal basso".

I progetti, strettamente collegati alle finalità e alla strategia complessiva nell'affrontare le forme di disagio, si propongono di intervenire in modo specifico sull'esclusione dalle risorse per l'integrazione sociale connessa all'impossibilità della fruizione dei diritti sociali che garantiscono ad ogni persona di potersi muovere come "cittadino" in un determinato contesto sociale. Gli interventi di contrasto all'esclusione sociale si concentreranno sulle cause che possono impedire la fruizione dei diritti sociali riferibili sia all'incapacità per mancanza di risorse personali, sia alla mancanza di risorse sociali.

Si prevede l'apertura di sportelli decentrati della Casa del Quotidiano (linea d’intervento 3.1.a) in quelle realtà territoriali che presentano un elevato tasso di disagio, dove verrà svolta un'azione mirata di accompagnamento alla fruizione dei diritti sociali con una particolare attenzione alle famiglie, agli anziani e a persone disabili.

I3 - Linee d’intervento

La misura 3.2. prevede tre linee d’intervento:

• 3.2.a. Progetto cortili

• 3.2.b. Prevenzione nuove droghe

• 3.2.c. Riparazione del danno

3.2.a. Progetto cortili

Il Progetto Cortili nasce dalla volontà del tavolo Sociale di Mirafiori Nord d'intervenire attraverso azioni di recupero sociale nelle aree più degradate del quartiere. Nelle abitazioni oggetto di questa linea d'intervento, circa il 30% degli abitanti è infatti assistito dai servizi socio-sanitari locali, senza tenere conto delle situazioni di disagio e abbandono non conosciute. Molto spesso alle difficoltà economiche

105

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

si aggiunge il carattere di multiproblematicità di alcune famiglie che si trovano ad assistere persone con diversi problemi sanitari e sociali.

Per questi gruppi di abitazioni popolari che presentano gravi forme di disagio sociale e emarginazione, i "cortili" rappresentano luoghi dotati di forte identità ed elevata accessibilità, luoghi di riconoscimento della comunità e di socialità, ma anche spesso di degrado ambientale, tensioni e conflitti.

Il Progetto parte da questi luoghi d'interazione per ricreare le condizioni di una "compresenza compatibile" tra gli abitanti stessi, tra abitanti ed attività commerciali e produttive dell'area, e tra abitanti e servizi pubblici territoriali. I cortili sono quindi intesi come:

• luogo della cittadinanza attiva, in cui favorire il senso di appartenenza, cura e rispetto per le case e i loro abitanti;

• luogo dell'interazione sociale, in cui valorizzare e rafforzare le reti sociali, vecchie e nuove forme di socialità;

• occasione di sviluppo economico e culturale, in cui offrire opportunità d'insediamento di attività commerciali e produttive, nonché di animazione culturale, aperte anche a realtà esterne alle case e al quartiere.

In concreto, la linea d'intervento si propone di agire su diversi fronti, ossia attraverso attività di:

• accompagnamento agli interventi di ristrutturazione delle case popolari che verranno svolti dall'Azienda Territoriale per la Casa (ATC) (esterni al programma URBAN);

• accompagnamento alla costituzione di comitati inquilini e di forme di autogestione per una buona e trasparente gestione dei servizi di manutenzione ordinaria ("amministrazione partecipata dei condomini");

• coordinamento degli interventi dei servizi territoriali della divisione Assistenza del Comune, dell'ASL2 e delle associazioni di volontariato.

Si prevede la creazione di uno spazio destinato a sportello, informazione, formazione, incontro, animazione da aprire in uno o più cortili, usando ex negozi o altri spazi dismessi di proprietà pubblica.

3.2.b. Prevenzione nuove droghe

Questa linea d'intervento, proposta dall'ASL2, si pone come l'obiettivo di intervenire su una fascia di disagio giovanile, legata all'uso, occasionale o regolare, delle cosiddette "nuove droghe". Si tratta di un fenomeno meno visibile e spesso trascurato dalle funzioni attualmente offerte dai servizi socio-sanitari esistenti. La linea si pone come obiettivi di:

• operare sul territorio in modo da giungere all’osservazione dei soggetti che hanno manifestato problemi (di disagio sociale, psicologico o fisico) nell’utilizzo di nuove droghe;

• sviluppare una rete d’informazione per operatori e utilizzatori di nuove droghe che permetta una diffusione di conoscenze scientifiche sull’argomento;

106

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• sviluppare delle modalità di procedure per l’accoglienza, il monitoraggio, il trattamento, parallelamente alla popolazione già trattata presso il Ser.T;

• contattare gli operatori e le strutture che agiscono sul territorio in grado di agganciare utilizzando metodologie più opportune i giovani che utilizzano queste sostanze o che manifestano problematiche nell’ambito delle dipendenze da gioco.

Il progetto prevede un lavoro di aggancio e contatto dei giovani, inizialmente in luoghi selezionati quali ad esempio ambulatori dei medici di famiglia, pronto soccorso, discoteche e luoghi di ritrovo.

Si prevede di sviluppare all’interno del servizio percorsi di accoglienza e di trattamento per queste forme di dipendenza accanto ai tradizionali percorsi per tossicodipendenti da oppiacei ed alcolisti.

Verrà inoltre istruito un percorso di formazione per i medici di base, per operatori che operano in reparti di emergenza e per operatori che avranno il compito da un lato di agganciare gli utilizzatori di sostanze non oppiacee e dall’altro lato di interagire con gli operatori sanitari formati ad hoc.

3.2.c. Riparazione del danno

La linea d'intervento individua un progetto denominato "Finestra Rotta" che è centrato sulla nozione di riparazione dei danni (materiali e morali) provocati dai comportamenti distruttivi, aggressivi e violenti, reati, comportamenti incivili, aggressioni e prevaricazioni. Il nome richiama una teoria americana su cui si è fondata la cosiddetta strategia della “tolleranza zero” e sulla quale si può, egualmente, fondare una diversa visione, fondata sul diritto alla riparazione: “che intanto qualcuno ripari la finestra e poi si vedrà”.

Le riparazioni che in questo servizio troveranno risposta sono quelle urgenti ed utili a ripristinare il più rapidamente possibile una ripresa di vita ordinaria per la vittime in attesa di successive azioni (assicurative e/o giudiziarie) affrontino nell’interezza il problema della compensazione dovuta.

Gli interventi previsti si concretizzano nella realizzazione di un luogo in cui andare per trovare:

• accoglienza, riconoscimento, consulenza e competenza e ritrovare dignità;

• accoglienza umana ed emotiva e forme di accompagnamento psicologico nei percorsi di elaborazione del lutto, di consolazione e di ritorno alla convivenza (attività individuali e di gruppo);

• interventi di riparazione materiale di oggetti, case, locali ecc., di riparazione sanitaria di ferite (accompagnamento), indispensabili alle vittime per riprendere la quotidianità della vita.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

22 – Integrazione sociale

107

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

98 Urban servizi 1 Alle persone

98 Urban servizi 1 Alle persone

98 Urban servizi 1 Alle persone

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono l’ASL 2 , associazioni e imprese del terzo settore e i residenti nell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino, Divisione Servizi Socio-assistenziali, Circoscrizione 2)

3.2.a. Progetto cortili

Il "Progetto Cortili" verrà affidato in tutto o in parte attraverso la modalità attuativa 4 (bando di gara predisposto dall'Autorità di Gestione). Potranno essere realizzati uno o più bandi per attività di natura diversa, connessi però alla logica unica della linea. Sarà inoltre possibile attivare la modalità 3 (contributo) per piccoli progetti presentati da associazioni, enti non profit, comitati di quartiere o di inquilini.

Alla definizione puntuale dei contenuti del progetto e del principale bando di gara sarà invitata a partecipare l'Azienda Territoriale per la Casa (ATC), che agirà in qualità di partner di progetto. L'obiettivo è infatti quello di stabilire delle modalità innovative, delle best practice nella gestione delle situazioni difficili nei complessi di case popolari, purtroppo molto diffuse.

3.2.b. Prevenzione nuove droghe

La linea d'intervento verrà affidata tramite modalità attuativa 2 (vedere sez. 1.4), ed in particolare tramite atto di convenzionamento tra Comune, quale Autorità di Gestione del Programma, e ASL2. La convenzione potrà essere specifica per il progetto o unica anche per le altre azioni svolte dall'ASL2 in qualità di partner del programma URBAN. Sarà valutata la possibilità di un coinvolgimento della Circoscrizione 2. La convenzione dovrà definire:

108

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

3.2.c. Riparazione del danno

La linea d'intervento verrà attuata ed affidata ad un soggetto secondo la modalità 3 (contributo) o 4 (bando di gara), in relazione all'entità finanziaria e alle caratteristiche proprie dell'intervento.

In ogni caso sarà stipulato un atto di convenzionamento tra Comune e soggetto beneficiario a cui potrà partecipare anche il soggetto privato Compagnia di San Paolo, che si è dimostrato particolarmente interessato alla realizzazione e co-progettazione dei contenuti di quest'azione.

II4 - Fasi attuative

Per tutte le azioni previste dalla misura le fasi attuative verranno puntualmente definite in fase di co-progettazione con l'Autorità di gestione e/o di presentazione delle idee-progetto.

II5 - Criteri di selezione

3.2.a. Progetto cortili

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• piano di lavoro;

• fattibilità tecnica (per la predisposizione di eventuali spazi d'uso comune e sportelli);

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

Criteri di priorità:

• misurabilità, osservabilità degli impatti;

• grado d'integrazione dei progetti con altri progetti sociali URBAN (in particolare nella stessa misura 3.2, nella 3.3 e soprattutto nella 3.1) nonché i progetti d'intervento fisico URBAN e dell'ATC;

• capacità e strategia di coordinamento tra soggetto proponente e servizi pubblici territoriali che agiscono nell'ambito d'intervento;

• adozione di metodologie appropriate di coinvolgimento attivo, partecipazione e animazione degli abitanti.

109

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

3.2.b. Prevenzione nuove droghe

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• piano di lavoro e fattibilità;

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

Criteri di priorità:

• adozione di metodologie d'intervento appropriate ed efficaci;

• grado d'integrazione con le strategie di lungo periodo del servizio sanitario locale in materia di prevenzione e trattamento delle tossicodipendenze;

• grado d'integrazione dei progetti con altri progetti URBAN (in particolare nella stessa misura 3.2, la 3.1 e la 3.3, nonché la 2.4);

• sostenibilità e replicabilità degli interventi.

3.2.c. Riparazione del danno

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• piano di lavoro;

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

Criteri di priorità:

• adozione di metodologie d'intervento appropriate ed efficaci, soprattutto per quanto riguarda la capacità di coinvolgimento delle popolazione locale;

• fattibilità tecnica e finanziaria, competenze nella riparazione concreta di oggetti, beni pubblici e privati danneggiati o vandalizzati;

• grado d'integrazione dei progetti con altri progetti URBAN (in particolare nella stessa misura 3.2, la 3.1 e la 3.3, nonché la 2.4);

• sostenibilità e replicabilità degli interventi.

II6 - Normativa di riferimento

Legge 8/11/2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali

110

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per locazione di edifici in cui svolgere le funzioni previste;

• spese per allestimento degli spazi destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici ed altre attrezzature;

• spese per acquisizione di consulenze per la realizzazione di studi e ricerche;

• spese per attività di accoglienza, informazione, animazione;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 41,38% 38,69% 1,34% 1,34% 0,00% 17,24% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 50,00% 46,75% 1,62% 1,62% 0,00% 100,00%

Misura 3.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 3.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

111

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 762.940,45 631.399,30 315.699,89 315.699,41 295.179,14 10.260,15 10.260,12 - 131.541,15

Misura 3.2 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura 3.2 è strettamente correlata con la misura 3.1 si veda perciò quanto enunciato in termini di coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario per tale misura.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

La misura 3.2 è strettamente correlata con la misura 3.1 si veda perciò quanto enunciato in termini di coerenza con le politiche comunitarie per tale misura.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. interventi sperimentazione servizi 3

Indicatori di risultato Pop. servita da enti socio-sanitari e assistenziali creati e potenziati/pop. residente Indicatori di impatto

grado di soddisfazione degli utenti degli enti socio-sanitari e assistenziali creati e potenziati

112

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 3.3 – MIGLIORAMENTO DELLE CONOSCENZE PER L’INTEGRAZIONE

SOCIALE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione

I2 - Obiettivi strategici

La misura 3.3 prevede lo sviluppo di interventi di ricerca e formazione mirati a comprendere le caratteristiche dei fenomeni di disagio ed esclusione sociale, le modalità d'intervento ed il livello di efficacia dei servizi esistenti, nell'ottica di suggerire e sperimentare direzioni per il cambiamento formativo, istituzionale e professionale per quanto riguarda i servizi e gli operatori nell'area. La misura parte dalla constatazione che le situazioni di disagio grave e non manifesto, e di multiproblematicità (sovrapposizione di più tematiche di disagio sociale e sanitario all'interno delle singole famiglie e caseggiati) presenti nell'area costituiscono una particolare sfida per i servizi socio-sanitari dell'area e gli operatori quotidianamente impegnati.

La misura non intende quindi sopperire a mancanze nel livello dei servizi forniti, peraltro quantitativamente adeguati, ma riflettere sulle specifiche condizioni sociali dell'area e sperimentare in termini di razionalizzazione ed integrazione delle azioni dei servizi esistenti. il programma URBAN offre in questo senso un'importante opportunità per avanzare proposte di innovazione, che mantengano però i servizi negli ambiti dei bilanci comunque previsti dalla Regione e dal Comune e proseguano oltre la vita del programma stesso. Gli interventi di ricerca e formazione saranno quindi limitati nel tempo, per un ristretto numero di operatori dell’ASL 2, dei servizi socio-assistenziali ed educativi del Comune, delle cooperative e associazioni del terzo settore, da impiegare nell’ambito delle azioni di lotta all’emarginazione e all’esclusione sociale prefigurate nella logica complessiva dell’asse 3, ed in coordinamento specifico con altri progetti delle misure 3.1 e 3.2.

I3 - Linee d’intervento

La misura 3.3. include due linee d’intervento:

• 3.3.a. Ricerche sull’esclusione sociale e sui servizi

• 3.3.b. Formazione operatori socio-sanitari del quartiere

3.3.a. Ricerche sull’esclusione sociale e sui servizi

La linea d'intervento è rivolta alla ricerca scientifica e partecipata dei fenomeni legati all'esclusione sociale, alla riduzione delle difficoltà di accesso da parte degli utenti e coordinamento da parte dei servizi socio-sanitari in relazioni alle attività attualmente svolte. Comprende due attività:

113

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• estensione del Progetto Sheffield;

• ricerca sulla domanda ed offerta sanitaria di base.

Estensione del Progetto Sheffield

Questa attività prosegue ed integra il lavoro di ricerca denominato Sheffield/Creating spaces svolto attraverso una rete di collaborazioni universitarie europee (Torino, Sheffield, Bradford). Quest'estensione del progetto si occuperà di applicarne concretamente i risultati. Partendo dal modello di banca dati condivisa messo a punto nel corso della prima fase, si provvederà alla messa in rete informatica dei servizi territoriali pubblici che intervengono in situazioni di disagio sociale (Servizi socio assistenziali, servizi abitativi, servizi sanitari, Azienda Territoriale per la Casa), con due obiettivi:

• miglioramento della comunicazione e della tempestività, efficienza ed efficacia degli interventi che richiedono la partecipazione concreta di più servizi;

• miglioramento della capacità di analisi capillare delle situazione e problematiche legate al disagio, con possibilità di utilizzo di dette informazioni, opportunamente studiate in collaborazione con l’Università, per un feed-back, da parte degli enti politico-amministrativi (assessori comunali, provinciali, regionali) al fine della messa a punto di politiche sociali e di strategie di intervento sul territorio.

Ricerca sulla domanda ed offerta sanitaria di base

Il lavoro di ricerca sarà rivolto ad approfondire le caratteristiche e problematiche legate alla domanda e all'offerta in ambito sanitario per la zona del Progetto URBAN. Recentemente è stato infatti messo in luce come, da un lato, i bisogni sanitari di base nell'area URBAN non arrivino sempre a determinare domande esplicite, a livello di quelle "attese" per un'area simile. Molto spesso vi arrivano solo in situazioni di emergenza che richiedono l'appoggio dei servizi legati alla tossicodipendenza o l'obbligo istituzionale a farsi seguire da personale specializzato (ad es. Tribunale dei Minori).

D'altro canto, è stato anche evidenziato come nell'area vi sia un numero di studi medici di Base inferiore rispetto a quello "atteso" in relazione alla diffusione degli stessi sul territorio del Distretto 1 di riferimento. Il dato è maggiormente rimarcato per la scarsa presenza di studi di Medici di Medicina Generale per gli adulti rispetto ai quelli di Pediatri di Libera Scelta. Il dato evidenzia un "disagio" anche da parte dell'offerta di servizio sanitario nelle proprie scelte di localizzazione e permanenza, le cui ragioni devono essere comprese ed affrontate.

3.3.b. Formazione operatori socio-sanitari del quartiere

114

La definizione di questo progetto parte dalla constatazione della presenza nel quartiere di una serie di bisogni sociali e sanitari della popolazione locale non soddisfatti, e dalla difficoltà di fare emergere questa domanda e metterla in contatto con i servizi esistenti, soprattutto nelle fasi iniziali di emersione dei problemi. Si ritiene infatti che i bisogni della popolazione, in particolare in aree disagiate, non generino domande esplicite ai servizi sociali e sanitari, sia per fattori connessi alla tipologia della popolazione ed al suo livello socioculturale, sia per una difficoltà da parte dei Medici dell’assistenza sanitaria di primo livello di farsi promotori nell’esplicitazione di tali domande.

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

La linea si rivolge quindi alla formazione degli operatori socio-sanitari (infermieri, educatori, assistenti sociali) dei Servizi sanitari territoriali (D.S.M., Ser.T., S.A.S.T., D.M.I.), dei servizi sociali comunali, nonché eventualmente di alcuni operatori del privato non-profit al fine di migliorare le loro capacità di intervento per quanto riguarda:

• progetti specifici, anche in URBAN (come i progetti nelle linee 2.4.1 e 3.3.a), in cui si richieda agli operatori di impegnarsi in compiti nuovi che richiedono competenze sulle metodologie e sulle pratiche dell’intervento in rete, la rilevazione dei dati utili, le strategie di lotta contro l’esclusione sociale e la discriminazione;

• strategie di sostegno agli utenti nel loro mantenimento/reinserimento nel luogo di appartenenza, reperimento di risorse materiali (casa, lavoro) e immateriali (reperire e frequentare gruppi organizzati di socializzazione, corsi scolastici e di formazione, ecc),

L'obiettivo è quello ci creare negli operatori competenze nella capacità di “lettura del territorio” in termini di risorse e di occasioni di salute, ponendosi quali “mediatori e agenti di sviluppo locale”, superando l’attuale tendenza all’apporto unidirezionale di competenze sanitarie volte ad affrontare la malattia.

URBAN costituisce in quest'ottica l'occasione per sperimentare un diverso modello d'intervento, avviando la creazione di figure professionali sanitarie di territorio, nel caso specifico "dedicate alla zona URBAN", in grado di dialogare con figure professionali più specializzate e altri osservatori privilegiati (parroci, insegnanti, volontari, organizzazioni del privato sociale, ecc.).

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

22 – Integrazione sociale

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

94 Urban dispositivi qualificazione sistema di governo

1 Creazione sviluppo reti partenariati

94 Urban dispositivi qualificazione sistema di governo

3 Orientamento consulenza formazione

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

115

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono l’ASL 2 ed altri servizi socio-sanitari, Università ed enti di formazione, ricerca ed elaborazione dati, operatori sociali del territorio, associazioni e imprese del terzo settore ed i residenti nell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino Torino, Circoscrizione 2)

3.3.a. Ricerche sull’esclusione sociale e sui servizi

Le azioni ricomprese in questa linea d'intervento saranno attuate secondo la Modalità 2 (vedere sez. 1.4), ossia attraverso la stipula di convenzioni tra Autorità di Gestione e soggetti attuatori, quali: ASL2, Consorzio per il Sistema Informativo Piemonte (CSI), Università di Torino (Dipartimento di Scienze Sociali) ed eventuali altri soggetti pubblici che si propongano come soggetti attuatori delle idee-progetto avanzate.

Le convenzioni dovranno definire:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto e di eventuali altri attori;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

Alla firma della convezione dovrà essere preceduta una fase di ricerca e progettazione partenariale mirata a predisporre un quadro preciso di integrazione logica degli interventi di ricerca previsti in questa linea con quelli di formazione previsti nella 3.3.b e in generale con i diversi progetti sul tema dell'innovazione dei servizi socio-sanitari proposti in URBAN (misure 2.4, 3.1 e 3.2).

Nel caso del Progetto Sheffield questo elemento di co-progettazione sarà ancora più evidente dalla presenza di uno Steering Group in affiancamento allo svolgimento del progetto, che potrà coinvolgere diversi servizi pubblici, potenziali beneficiari della proposta di messa in rete delle loro banche dati (quali l'Azienda Territoriale per la Casa, l'INPS, ecc.)

3.3.b. Formazione operatori socio-sanitari del quartiere

Questa linea d'intervento sarà attuata secondo la Modalità 2 (vedere sez. 1.4), ossia attraverso la stipula di una convenzione tra Autorità di Gestione e ASL2, quale soggetto proponente. La convenzione potrà essere unica o integrare anche altri azioni proposte dall'ASL2 all'interno del programma.

La convenzione definirà:

• i rapporti tra i firmatari;

116

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• il ruolo dei partner del progetto e di eventuali altri attori;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

Alla firma della convezione dovrà essere preceduta una fase di ricerca e progettazione partenariale mirata a predisporre un quadro preciso di integrazione logica degli interventi di ricerca previsti in questa linea con quelli di formazione previsti nella 3.3.b e in generale con i diversi progetti sul tema dell'innovazione dei servizi socio-sanitari proposti in URBAN (misure 2.4, 3.1 e 3.2).

II4 - Fasi attuative

3.3.a. Ricerche sull’esclusione sociale e sui servizi

Estensione Progetto Sheffield

Il progetto Sheffield sarà articolato nelle seguenti fasi:

• progettazione della ricerca;

• studio delle banche dati esistenti, eventuali aggiornamenti e dotazione di attrezzature informatiche;

• allineamento delle banche dati: definizione dei requisiti utente per la consultazione delle informazioni da condividere, armonizzazione delle banche dati, eventuali attività formative con gli operatori interessati;

• sperimentazione: realizzazione di un’interfaccia Intranet per la consultazione dei dati tra i diversi contesti, elaborazione sperimentale dei dati, attività formative con gli operatori; studio delle modalità di integrazione della banca dati con l’organizzazione dei servizi a livello territoriale;

• realizzazione del sistema di banca dati e monitoraggio;

• valutazione ed elaborazione di un rapporto per gli enti pubblici coinvolti.

Ricerca sulla domanda ed offerta sanitaria di base

Il percorso metodologico prevede l'affiancamento di una ricerca desk con il confronto diretto con i Medici dell'area e il contatto di soggetti locali che necessitano specifici interventi sanitari, strutturato in diverse fasi:

• contatto/informazione con i Medici di base dell'area per incentivare la collaborazione con il personale dedicato ed il gruppo di lavoro;

• ricerca per l'individuazione di situazioni necessitanti un intervento specifico tramite coinvolgimento dei Medici di base, osservatori privilegiati e altri servizi dell'ASL;

• contatto dei nuclei familiari individuati, finalizzato a creare un rapporto di fiducia con la famiglia e con l'ambiente sociale in cui essa vive, per facilitare l'esplicitazione di domande successive;

117

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• valutazione dell'intervento.

3.3.b. Formazione operatori socio-sanitari del quartiere

Metodologicamente la linea d'intervento prevede:

• progettazione del corso, contatti con i docenti, definizione dettagliata dei programmi e dei tempi, produzione di materiale informativo;

• pubblicizzazione dell’iniziativa nei Servizi sociali e sanitari interessati, bando per l'iscrizione, analisi delle motivazioni, selezione allievi (ripetuto per tre annualità);

• messa in opera dell'attività annuale di formazione, ripetuta per tre annualità;

• valutazione e redazione di un rapporto finale e raccomandazioni.

II5 - Criteri di selezione

3.3.a. Ricerche sull’esclusione sociale e sui servizi

Estensione Progetto Sheffield

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• piano di lavoro della ricerca e delle attività;

• competenze tecniche, informatiche e scientifiche del soggetto o dei soggetti attuatori associati.

Criteri di priorità:

• adozione delle linee-guida emerse dalla fase di co-progettazione, o modalità di relazione con lo Steering Group di ricerca;

• impatto in termini di coinvolgimento di aggiornamento e messa in rete delle banche dati dei diversi servizi coinvolti;

• grado d'integrazione dei progetti con le altre azioni di rilievo nelle misure 2.4, 3.1, 3.2 e 3.3;

• sostenibilità e replicabilità degli interventi.

Ricerca sulla domanda ed offerta sanitaria di base

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità finanziaria;

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

118

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Criteri di priorità:

• adozione delle linee-guida emerse dalla fase di co-progettazione, o modalità di relazione con eventuale Steering Group di ricerca;

• livello qualitativo di progettazione della ricerca e delle attività;

• impatto in termini di coinvolgimento di Medici e utenti;

• grado d'integrazione dei progetti con le altre azioni di rilievo nelle misure 2.4, 3.1, 3.2 e 3.3.

3.3.b. Formazione operatori socio-sanitari del quartiere

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità finanziaria;

• chiara identificazione e quantificazione dei target in linea con gli obiettivi della linea d'intervento.

Criteri di priorità:

• adozione delle linee-guida emerse dalla fase di co-progettazione;

• impatto formativo;

• grado di coinvolgimento di operatori provenienti da diversi settori (sanitario, sociale, terzo settore);

• impatto in termini di cambiamento istituzionale atteso;

• grado d'integrazione dei progetti con le altre azioni di rilievo nelle misure 2.4, 3.1, 3.2 e 3.3.

II6 - Normativa di riferimento

Legge 8/11/2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali

Legge regionale 13 aprile 1995, n. 63 Disciplina delle attività di formazione e orientamento professionale

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

119

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per locazione di edifici in cui svolgere le funzioni previste;

• spese per allestimento degli spazi destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per acquisizione di consulenze per la realizzazione di studi e ricerche;

• spese per attività di accoglienza, informazione, animazione;

• spese per attività di formazione;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 68 del 12 gennaio 2001 per misure di formazione che costituiscono aiuti di stato ai sensi degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 39,82% 40,00% 5,00% 5,00% 0,00% 10,18% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 44,33% 44,53% 5,57% 5,57% 0,00% 100,00%

Misura 3.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 3.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 294.196,72 264.245,86 117.148,21 147.097,65 117.678,32 14.708,77 14.710,56 - 29.950,86

Misura 3.3 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura 3.3 prevede azioni di formazione di operatori da impiegare nell’ambito delle misure 3.1 e 3.2 si veda perciò quanto enunciato in termini di coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario per tale misura.

120

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

La misura 3.3 prevede azioni di formazione di operatori da impiegare nell’ambito delle misure 3.1 e 3.2 si veda perciò quanto enunciato in termini di coerenza con le politiche comunitarie per tale misura.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. progetti creazione sviluppo reti partenariati 3

Indicatori di risultato N. di operatori formati/n. operatori impiegati nell’ambito delle azioni di integrazione sociale previste nell’asse Indicatori di impatto

grado di soddisfazione degli utenti degli enti socio-sanitari e assistenziali creati e potenziati

121

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 3.4 – SVILUPPO E PROMOZIONE DELL’OFFERTA CULTURALE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione

I2 - Obiettivi strategici

La misura 3.4 è finalizzata ad ampliare e qualificare le occasioni di produzione e fruizione culturale del quartiere affinché diventino momenti di aggregazione e di rafforzamento dell’identità, contribuendo così al processo di trasformazione economica e sociale dell’area. Le attività previste si configurano come innovative, di ampio respiro e mirate a coinvolgere e mobilitare la popolazione locale (scuole, anziani, donne, categorie svantaggiate, ecc.). Esse intendono inoltre lasciare tracce concrete sul territorio, attraverso:

• l’aumento in numero e varietà delle opportunità offerte agli abitanti in termini di crescita culturale;

• l’ampliamento delle competenze ed interessi culturali degli abitanti, anche al fine di creare nuove possibilità occupazionali ed imprenditoriali;

• il rafforzamento dell’identità culturale dei luoghi attraverso la raccolta di materiale documentale, l’informazione e la formazione.

In particolare sono previsti:

• interventi di educazione alla territorialità e alla partecipazione sociale per le scuole materne, elementari, medie e superiori attraverso percorsi di ricerca storica sul quartiere, formazione per gli insegnanti, produzione di materiale divulgativo e realizzazione di un centro di documentazione;

• laboratori musicali e di scrittura rivolti alle scuole e agli abitanti del quartiere;

• rassegne teatrali e musicali;

• eventi teatrali, manifestazioni, produzione di materiale cinematografico sulla storia del quartiere.

I3 - Linee d’intervento

La misura 3.4 si articola su tre linee d’intervento:

• 3.4.a. Attività teatrali nel/sul quartiere

• 3.4.b. Attività di recupero della storia e della memoria

• 3.4.c. Spettacoli, video, eventi, rassegne

122

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

3.4.a. Attività teatrali nel/sul quartiere

La linea d'intervento ha come obiettivo la promozione e produzione di un teatro di impegno civile e sociale, innovazione dei linguaggi, memoria storica, uso di spazi insoliti o alternativi, legandosi strettamente alle tematiche del programma di riqualificazione URBAN e delle periferie industriali. Il teatro viene inteso come un'attività d'interpretazione delle modalità di trasformazione fisica e sociale dell'area, ma anche come un'occasione di promozione della centralità artistica e culturale dell'area di Mirafiori. Il teatro diventa modalità per costruire eventi con i cittadini, nella loro storia e nel loro habitat, dentro ai vecchi e nuovi spazi; diventa un progetto di costruzione di un "orgoglio del vivere il territorio".

Nell'ottica di dare vita ad un'unica programmazione coerente e visibile, in grado di predisporre spettacoli ad elevata qualità e professionalità, di richiamo cittadino e regionale, l'insieme delle attività di questa linea viene affidato alla capacità di programmazione di un'unica, importante realtà del quartiere, Assemblea Teatro. La compagnia opera nel quartiere Mirafiori e nell’area periferica limitrofa sin dal 1971. Dal 1992, dopo averlo completamente ristrutturato e restituito alla città, la Compagnia gestisce il Teatro Agnelli, una sala teatrale di media dimensione, collocata nel territorio in oggetto.

La linea prevede la creazione di un progetto teatrale mirato a:

• sviluppare le potenzialità di produzione teatrale del quartiere, sulla base di quanto svolto negli anni passati, ma anche formando e costruendo nuove figure e occasioni occupazionali per i residenti nell'area in ambito culturale;

• collaborare con scrittori, musicisti, pittori e altri, tutti di livello nazionale ed internazionale le specificità storiche, sociali e urbane del quartiere stesso per spettacoli fruibili dal grande pubblico del territorio;

• valorizzare gli spazi e gli edifici dell'area, soprattutto in relazione ai progetti di URBAN (piazze e strade recuperate, cortili delle case popolari, Casa del Quotidiano, insediamenti sportivi, ecc.) attraverso la collocazione di performance realizzate ad hoc.

3.4.b. Attività con le scuole sulla storia e la memoria

La linea è rivolta all'educazione alla territorialità e alla partecipazione sociale, attraverso un percorso di ricerca storica sul quartiere nel ‘900. Il progetto di ricerca e didattica è stato elaborato e proposto dalle scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori del quartiere e potrà essere utilmente affiancato da attività di sostegno scientifico e consulenza per la predisposizione di materiale documentario ed modalità di archiviazione da parte dell'Università di Torino e dell'Archivio Storico di Torino.

Gli obiettivi sono:

• sviluppare il senso di appartenenza ad un luogo inteso come sua conoscenza;

• sviluppare il senso di appartenenza alla storia del luogo;

• sviluppare le capacità di ricerca all'interno di un territorio;

• rendere visibili e utilizzabili i risultati delle ricerche e le competenze acquisite.

Il progetto prevede le seguenti azioni:

123

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• corso di formazione per gli insegnanti delle scuole del quartiere per acquisire strumenti e metodologie di ricerca;

• attività annuali di ricerca e didattica nelle classi delle scuole del quartiere sul tema della ricostruzione storica, differenziate secondo il livello scolastico;

• utilizzo di diversi linguaggi espressivi per descrivere i risultati: produzione di testi scritti, sceneggiature teatrali, cd-rom, costruzione sito internet, ecc;

• creazione di un centro di documentazione sulla storia e la memoria del quartiere, localizzato possibilmente nella Chiesetta in via Gaidano.

3.4.c. Spettacoli, video, eventi, rassegne

Questa linea d'intervento si pone come opportunità per la produzione diffusa di attività culturali e del tempo libero da parte di piccole realtà locali e cittadine, già strutturate in forme associative (associazioni e privato sociale) o informali (gruppi e comitati di giovani, anziani, donne; residenti, studenti, lavoratori, ecc.). Gli interventi finanziati dal programma dovranno essere intesi come attività prodotte e distribuite nell'area URBAN per l'area URBAN, coinvolgendo spazi, luoghi, tematiche ed abitanti del quartiere, anche in connessione ad altri progetti del programma. Quanto più possibile, si dovrà trattare di interventi che contribuiscono a:

• dare centralità all'area da un punto di vista delle attività culturali e del tempo libero giovanili, offrendo performance visive ed artistiche, incontri, eventi e rassegne che attirino non solo gli abitanti del quartiere ma anche del resto della città (rafforzamento dell’identità verso l'esterno);

• usare e promuovere gli spazi ed edifici del quartiere come luoghi in cui vivere, lavorare, passare il proprio tempo libero, praticare attività all'aperto, incontrare gli amici, ecc (socializzazione, aggregazione e rafforzamento dell’identità verso l'interno).

L'obiettivo è quello di fornire anche un'opportunità d'incubazione per piccole attività amatoriali nel quartiere con possibilità future di sviluppo occupazionale, legate ad esempio ai diversi generi musicali e teatrali, al video, alla produzione di artigianato artistico, alla pratica di attività tradizionali ed innovative nello sport e nel tempo libero.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

354 - Valorizzazione beni culturali

124

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

69 Aree urbane - Inv. Immateriali promozione patrimonio culturale

3 Eventi espositivi/mostre

69 Aree urbane - Inv. Immateriali promozione patrimonio culturale

4 Manifestazioni

69 Aree urbane - Inv. Immateriali promozione patrimonio culturale

5 Interventi catalogazione/ricognizione patrimonio

69 Aree urbane - Inv. Immateriali promozione patrimonio culturale

6 Prodotti multimediali

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono gli istituti scolastici, le associazioni culturali e i residenti dell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino, Circoscrizione 2)

3.4.a. Attività teatrali nel/sul quartiere

La linea d'intervento verrà attuata secondo la modalità 2 (convenzione). Il soggetto beneficiario è stato in questo caso individuato nella Compagnia Assemblea Teatro, che sola nell'area URBAN tra quelle esistenti, è in grado di fornire una programmazione teatrale di livello professionale riconosciuto che accompagni le trasformazioni del quartiere. Il radicamento nell'area del soggetto e della sua struttura fisica di riferimento (teatro Agnelli), il proprio curriculum tematico d'impegno sociale e rilettura del contesto locale, insieme alle modalità di produzione e programmazione degli interventi che verranno concordate con il Comitato per accompagnare la realizzazione del programma URBAN, costituiscono un'adeguata garanzia della localizzazione dei benefici in area URBAN. La Compagnia è, fin dalle fasi di progettazione dell'intervento URBAN, soggetto attivo del partenariato locale nella definizione di un programma culturale nell'area fondato sulle arti performative.

Tra Comune e Compagnia verrà stipulata una convenzione, che definirà:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

125

• i loro compiti e le loro responsabilità;

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

A questo atto di convenzionamento tra Comune e soggetto beneficiario potrà, se ritenuto opportuno, partecipare anche il soggetto privato Compagnia di San Paolo, che si è dimostrato particolarmente interessato alla realizzazione e co-progettazione dei contenuti di quest'azione.

3.4.b. Attività con le scuole sulla storia e la memoria

La linea d'intervento verrà attuata secondo la modalità 3 (vedere sez. 1.4), ossia attraverso un contributo finanziario attribuito alle scuole che hanno avanzato l'idea-progetto e ne sosterranno direttamente l'attuazione.

3.4.c. Spettacoli, video, eventi, rassegne

La linea d'intervento prevede due diverse modalità attuative (vedere sez. 1.4): la modalità 3 (contributo) e la modalità 4 (bando di gara). In entrambi i caso verranno stabilite le caratteristiche delle associazioni e gruppi che potranno accedere ai finanziamenti e i criteri puntuali di valutazione.

II4 - Fasi attuative

3.4.a. Attività teatrali nel/sul quartiere

Il soggetto affidatario definirà, in fase di elaborazione del piano di lavoro, un programma logico ed articolato di attività formative e performative, che si connettano ai tempi del Programma URBAN ed alle allocazioni finanziarie.

3.4.b. Attività con le scuole sulla storia e la memoria

A grandi linee, è ipotizzabile che il programma di lavoro con le scuole del quartiere preveda le seguenti fasi:

• ricognizione degli interessi, delle proposte e dei referenti nelle varie scuole del territorio (indicativamente: 5 classi elementari con due insegnanti impiegati, 3 classi nella scuola media con un insegnante impiegato e 3 classi nella scuola superiore con un insegnante impiegato);

• individuazione delle fonti documentaristiche da impiegare nei percorsi, catalogazione e riproduzione;

• programmazione didattica dei percorsi con differenziazione di gradualità e contenuti secondo i vari ordini di scuole;

• interventi di ricerca laboratoriale nelle classi individuate;

• rielaborazione e traduzione scritta e teatrale del materiale prodotto;

• traduzione di contenuti relativi al territorio in storie animate e giochi per la scuola materna;

• pubblicizzazione e divulgazione del lavoro svolto con mostra e spettacolo teatrale, anche in collaborazione con le realtà teatrali del quartiere.

126

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

La tempistica di un eventuale intervento di raccolta, archiviazione e creazione di un centro di documentazione dovrà essere distintamente definita.

3.4.c. Spettacoli, video, eventi, rassegne

La linea raggrupperà diversi piccoli interventi, per i quali i proponenti, in fase di presentazione delle proposte, dovranno indicare le fasi attuative ed i tempi di realizzazione.

II5 - Criteri di selezione

3.4.a. Attività teatrali nel/sul quartiere

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità finanziaria.

Criteri di priorità:

• qualità della programmazione tematica ed artistica, anche in relazione ai contenuti del programma URBAN;

• grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti l'area, uso di luoghi ed edifici del quartiere;

• grado di coinvolgimento della popolazione locale e degli attori sociali ed economici del quartiere.

3.4.b. Attività con le scuole sulla storia e la memoria

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità finanziaria;

• fattibilità amministrativa;

• fattibilità tecnica (per quello che riguarda l'eventuale creazione di un centro di documentazione, mostre, ecc.).

Criteri di priorità:

• qualità della programmazione di attività culturale e formative;

• impatto educativo-formativo;

• capacità di coinvolgimento del partenariato economico e sociale, e anche di soggetti culturali esterni quali l'Archivio storico e l'Università;

127

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti l'area, uso di luoghi ed edifici del quartiere;

• grado di coinvolgimento della popolazione locale.

3.4.c. Spettacoli, video, eventi, rassegne

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità finanziaria;

• fattibilità amministrativa (ad es. autorizzazioni, permessi);

• fattibilità tecnica (ad es. per l'uso di spazi ed edifici pubblici, sicurezza).

Criteri di priorità:

• qualità e contenuti dell'idea-progetto;

• presentazione delle proposte da parte di abitanti, studenti o persone che lavorano nel quartiere;

• localizzazione e grado di visibilità nell'area degli interventi artistici e culturali proposti;

• sinergia con altre proposte culturali nel programma URBAN o di altra natura;

• sostenibilità, ripetibilità, replicabilità della proposta.

II6 - Normativa di riferimento

Decreto-legge 29 marzo 1995, n.97 convertito, con modificazioni, dalla L. 30 maggio 1995, n. 203 Riordino delle funzioni in materia di turismo, spettacolo e sport

D.P.R. 21 aprile 1994, n. 394, Regolamento recante semplificazione dei procedimenti dì concessione di contributi a favore di attività teatrali di prosa, cinematografiche, musicali e di danza, circensi e di spettacolo viaggiante, nonché dei procedimenti di autorizzazione per l'esercizio di attività circensi e per parchi di divertimento

Legge 7 dicembre 2000, n. 383, Disciplina delle associazioni di promozione sociale

Legge regionale 30 maggio 1980 n. 68, Norme per la promozione delle attività del teatro di prosa

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 31 luglio 2001, n. 10, Regolamento degli interventi a sostegno delle attività'teatrali di cui alla legge regionale 30 maggio 1980 n. 68

Legge regionale 28 agosto 1978, n. 58, Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali

Legge regionale 3 settembre 1984, n. 49, Norme per l'erogazione di contributi regionali ad Enti, Istituti, Fondazioni e Associazioni di rilievo regionale

Legge regionale 3 aprile 1995, n. 48, Valorizzazione e promozione dell'associazionismo

128

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per l'acquisizione o locazione temporanea di edifici in cui svolgere le funzioni previste;

• spese per la ristrutturazione degli edifici acquisiti;

• spese per allestimento degli spazi destinati alle funzioni previste dalla misura;

• spese per acquisizione ed installazione di sistemi informatici;

• spese per acquisizione di consulenze per la realizzazione di studi e ricerche;

• spese per eventi e manifestazioni di carattere artistico e culturale;

• spese per la preparazione e realizzazione di materiale video, multimediale, performance teatrali, ecc.;

• spese per attività di educazione scolastica extra-curriculare, formazione;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate ai progetti.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 29,25% 18,00% 1,37% 1,37% 0,00% 50,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 58,50% 36,00% 2,75% 2,75% 0,00% 100,00%

Misura 3.4 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 3.4 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

129

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 803.049,28 401.523,45 234.892,44 166.631,01 144.548,59 11.040,65 11.041,77 - 401.525,83

Misura 3.4 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

Le azioni ricomprese nella misura 3.4 puntano al rafforzamento e alla riappropriazione da parte dei cittadini dell’identità storico-culturale del quartiere in coerenza con i seguenti obiettivi specifici:

• promuovere attività culturali legate allo sviluppo di comunità;

• promuovere attività culturali e artistiche di livello e visibilità cittadina, nazionale ed europea.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

La misura si pone in coerenza con le politiche di sviluppo locale e di promozione della parità, integrazione sociale e rinnovamento nelle aree urbane enunciate nell’ambito del Quadro d’azione per uno sviluppo urbano sostenibile nell’Unione europea. La promozione delle pari opportunità avverrà attraverso un’adeguata valorizzazione e coinvolgimento delle figure femminili nell’ambito delle iniziative di carattere artistico e culturale.

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. manifestazioni 45

Indicatori di risultato Incremento nella partecipazione alle iniziative di carattere artistico e culturale Indicatori di impatto

Grado di soddisfazione degli utenti delle iniziative di carattere artistico e culturale

130

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 3.5 – INTERVENTI DI ARTE PUBBLICA PARTECIPATA

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione

I2 - Obiettivi strategici

La misura 3.5 si pone la finalità di promuovere la riappropriazione degli spazi urbani da parte dei residenti dell’area URBAN ed il rafforzamento dell’identità dei luoghi attraverso alcuni interventi di arte pubblica partecipata. Mirafiori Nord si propone come la prima sperimentazione italiana di un modello di intervento analogo già attuato in Francia e in Belgio.

In concreto, la misura prevede un’attività di progettazione, gestione e realizzazione di un modello d’intervento sul territorio di Mirafiori Nord attraverso l’arte contemporanea. La finalità è di attivare e recepire una domanda d’arte, di qualità della vita e di recupero urbano attraverso una partecipazione diretta dei cittadini (comitati spontanei, assemblee di condominio, associazioni, gruppi di amici, scuole, artigiani, commercianti, strutture socio-sanitarie), in qualità di "committenti" della concezione dell'intervento artistico pubblico. Alcuni mediatori culturali assisteranno il processo, ponendosi come interfaccia tra la committenza pubblica e gli artisti chiamati a progettare le opere, verificando la fattibilità delle opere e l’impatto artistico e sociale. Il Comune assicurerà la realizzazione concreta dei progetti d’arte pubblica che emergeranno da questo percorso.

I3 - Linee d’intervento

La misura 3.5 prevede due linee d’intervento, tra loro logicamente e operativamente connesse:

• 3.5.a. Nuovi Committenti a Mirafiori Nord

• 3.5.b. Realizzazione delle opere d’arte nel quartiere

3.5.a. Nuovi Committenti a Mirafiori Nord

La linea prevede la realizzazione di un modello d'intervento nel campo dell'arte pubblica già attuato in Francia e Belgio e incentrato sul rapporto tra tre poli: Committenti (i cittadini), Mediatori Culturali e Artisti. I cittadini, in forma di rappresentanze, associazioni, comitati, sono invitati ed accompagnati ad esprimere una domanda per un’opera d’arte pubblica, segnalano un sito specifico per la sua realizzazione e, attraverso il dialogo con il mediatore, giungono a formulare un incarico di committenza per l’artista. I cittadini committenti si assumono di fronte alla comunità la responsabilità dell’inserimento dell’opera nel territorio e, coadiuvati dai mediatori, della sua cura e della sua promozione.

131

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

3.5.b. Realizzazione delle opere d’arte nel quartiere

In questa linea d'intervento si ipotizza la realizzazione materiale di 4 o più opere di arte pubblica da localizzare permanentemente in area URBAN, realizzate attraverso un cantiere aperto e partecipato e seguendo i progetti emersi dalla linea 3.1.a. Tali opere saranno collocate in ambiti significativi del quartiere, come segnalato dagli abitanti-committenti e connesse agli interventi di trasformazione fisica nell'area previste soprattutto nella misura 1.1.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

352 – Risanamento di aree urbane

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

67 Riqualificazione urbana 2 Arredo urbano

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono Fondazioni culturali e residenti dell’area URBAN.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino, Settore Arredo Urbano)

3.5.a. Nuovi Committenti a Mirafiori Nord

Il Comitato di gestione URBAN II, a Fondazione Olivetti, e - tramite essa - la Compagnia di San Paolo e la Cassa di Risparmio di Torino, intendono sostenere la realizzazione del Progetto Nuovi Committenti e definire la fattibilità e le modalità attuative in coerenza e rispondenza con le necessità d'integrazione sostanziale, procedurale e temporale al programma URBAN e degli obiettivi della misura.

Il Comitato di gestione indicherà e stipulerà modalità attuative (2, 3 o 4, vedere sez. 1.4) e criteri di selezione, nonché atti di convenzionamento o di altra natura, nelle forme ritenute opportune, con la

132

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Fondazione Olivetti, quale soggetto ideatore, organizzatore del processo attuativo e finanziatore, e con il soggetto/i soggetti incaricati dell'attuazione operativa del progetto. I documenti concordati tra le parti dovranno definire:

• i rapporti tra i firmatari;

• il ruolo dei partner del progetto;

• i loro compiti e le loro responsabilità;

• una sintetica illustrazione del piano di lavoro;

• gli aspetti economici e amministrativi.

3.5.b. Realizzazione delle opere d’arte nel quartiere

Gli interventi ricompresi nelle seconda linea d'intervento verranno realizzati secondo la modalità attuativa 1 (vedere sez. 1.4). Ciò significa che l'Autorità di Gestione procederà alle diverse fasi necessarie alla progettazione definitiva, affidamento lavori e realizzazione previste secondo la normativa nazionale. In particolare però, data la natura e gli obiettivi dell'intervento, bisognerà tenere conto della necessità di non considerare le opere d'arte come lavori pubblici convenzionali, ma di integrare il contributo degli artisti e dei "Committenti" (cittadini ed organizzazioni) in fase di realizzazione. Inoltre non si tratterà sempre ed in tutti i casi di lavori architettonici, ma spesso di natura artigianale. A questa integrazione contribuirà anche il settore che si occupa di arredo urbano del Comune.

II4 - Fasi attuative

3.5.a. Nuovi Committenti a Mirafiori Nord

• studio di fattibilità;

• ricerca sul territorio attraverso interviste al fine di individuare e/o sollecitare la domanda d’arte dei cittadini. Produzione di un rapporto e materiale divulgativo;

• individuazioni siti per la realizzazione delle committenze reali e individuazioni artisti; individuazione "comitati di committenti";

• verifica della fattibilità delle opere.

3.5.b. Realizzazione delle opere d’arte nel quartiere

• progetti esecutivi degli artisti;

• affidamento incarichi di esecuzione lavori (artigianali, architettonici);

• realizzazione delle opere come cantiere aperto e partecipato;

• presentazione delle opere e delle modalità di fruizione;

• produzione di un rapporto/catalogo che documenti l’intero progetto e le opere realizzate.

133

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

II5 - Criteri di selezione

3.5.a. Nuovi Committenti a Mirafiori Nord

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• coordinamento ed integrazione con gli altri interventi di trasformazione fisica, economica e sociale previsti nel programma URBAN e nell'area;

• capacità di favorire l'ascolto ed il coinvolgimento attivo di abitanti, organizzazioni pubbliche, private e di volontariato (anche informali - gruppi di cittadini e comitati di quartiere) a livello di area URBAN.

Criteri di priorità:

• qualità progettuale dell'intervento, validità ed innovatività delle metodologie adottate per progettare e realizzare gli interventi;

• fattibilità tecnica delle opere;

• fattibilità ed adeguatezza del piano temporale, della scelta delle localizzazioni e di tutti gli aspetti organizzativi legati alla partecipazione, progettazione e realizzazione;

• capacità di promozione e visibilità del progetto (metodologia, artisti coinvolti e qualità delle opere prodotte) in ambito cittadino, nazionale ed europeo.

3.5.b. Realizzazione delle opere d’arte nel quartiere

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e delle linee d'intervento;

• fattibilità amministrativa (i tempi di cantierabilità e quindi di impegnabilità e di spendibilità delle relative risorse);

• fattibilità finanziaria;

• fattibilità tecnica;

• grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti l'area.

Criteri di priorità:

• coerenza ed adesione alla filosofia d'intervento della linea 3.5.a;

• capacità progettuali e realizzative in relazione ad opere di arte pubblica;

• capacità di coordinamento progettuale e organizzativo con gli altri interventi su edifici e spazi pubblici in area URBAN, nonché con progetti sociali ed economici;

134

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• impatto sulla sostenibilità ambientale;

• grado di coinvolgimento della popolazione locale;

• grado di coinvolgimento del partenariato economico e sociale.

II6 - Normativa di riferimento

Legge regionale 21 marzo 1984, n. 18 Legge generale in materia di opere e lavori pubblici e s.m.i.

Comune di Torino, Regolamento Edilizio Approvato con deliberazione della Giunta Municipale in data 17 Giugno 1922 e s.m.i.

Comune di Torino, REGOLAMENTO C. O. S. A. P. Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 21 Dicembre 1998 e s.m.i.

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L 193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per tutta la misura sono previste le seguenti spese:

• spese per acquisizione di consulenze;

• spese per progettazione e attuazione delle attività di partecipazione;

• spese per la realizzazione e la posa delle opere di arte pubblica;

• spese per attività di comunicazione, promozione ed informazione legate al progetto.

Gli aiuti di Stato concessi a titolo di questa misura saranno conformi al Reg. (CE) n. 69 del 12 gennaio 2001 riguardo l’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis.

135

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 47,56% 28,06% 2,51% 2,51% 0,00% 19,35% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 58,97% 34,80% 3,12% 3,11% 0,00% 100,00%

Misura 3.5 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 3.5 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 1.034.689,01 834.427,50 492.086,45 342.341,05 290.356,58 25.992,73 25.991,74 - 200.261,51

Misura 3.5 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

La misura 3.5 prevede la realizzazione di opere di arte pubblica attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva di gruppi di cittadini. La realizzazione di tali opere contribuisce da un lato al rafforzamento del senso di comunità, dall’altro restituisce visibilità e proietta un’immagine positiva del quartiere verso l’esterno in coerenza con i seguenti obiettivi specifici dell’asse:

• promuovere attività culturali legate allo sviluppo di comunità;

• promuovere attività culturali e artistiche di livello e visibilità cittadina, nazionale ed europea.

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Le azioni previste dalla misura si inquadrano in un complesso di interventi volti a restituire qualità all’ambiente urbano. Il processo di costruzione “dal basso” di un ambiente di vita più vicino alle esigenze e aspirazioni dei residenti si pone in linea con le politiche comunitarie e i principi dello sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano.

136

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. interventi riqualificazione arredo urbano 4

Indicatori di risultato Incremento nella partecipazione alle iniziative di carattere artistico e culturale Indicatori di impatto

Grado di soddisfazione degli utenti delle iniziative di carattere artistico e culturale

137

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 4.1 – ASSISTENZA TECNICA LOCALE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 4 – Assistenza tecnica

I2 - Obiettivi strategici

Obiettivo generale della misura 4.1 è promuovere azioni finalizzate all’attuazione efficace ed efficiente del Programma e a garantire un utilizzo ottimale delle risorse per il conseguimento degli obiettivi prefissati. Si tratta delle attività connesse alla preparazione, alla gestione, alla sorveglianza, alla valutazione e al controllo dell’intervento e delle operazioni.

La responsabilità ultima dell’assistenza tecnica è affidata all’Autorità di gestione che potrà indicare le modalità di coinvolgimento della struttura tecnica di supporto ed eventuali altre strutture tecniche esterne al Comitato.

I3 - Linee d’intervento

La misura 4.1 è articolata in due sottomisure (linee d’intervento) relative a:

• azioni eleggibili assoggettate al limite del 5% del contributo totale FESR (Norma n. 11 Reg. (CE) 1685/2000);

• altre azioni di accompagnamento al programma e di miglioramento della gestione urbana non soggette a tale limite.

Le due sottomisure sono rispettivamente denominate:

• 4.1.a. Attività di gestione, esecuzione, sorveglianza e controllo

• 4.1.b. Azioni di accompagnamento e miglioramento della gestione urbana

4.1.a. Attività di gestione, esecuzione, sorveglianza e controllo

L’obiettivo specifico di questa sottomisura è sostenere la realizzazione delle strutture e delle procedure volte ad assicurare il coordinamento del Programma e il corretto svolgimento delle attività da esso prefigurate.

Alfine di creare il quadro di riferimento più adatto a garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Programma e l’utilizzo ottimale delle risorse si prevedono le seguenti attività:

- organizzazione dei meccanismi locali di gestione: creazione dell’Ufficio Urban (sia in Comune che in loco), costituzione del Comitato di Gestione, coordinamento ed assistenza al Forum per lo Sviluppo Locale, alle strutture di coordinamento, rapporti con i partners, gli attuatori degli interventi, i soggetti locali ed istituzionali;

138

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

- selezione e approvazione dei progetti: preparazione bandi di gara per la selezione dei progetti, selezione dei progetti da ammettere a finanziamento, convenzioni con gli enti attuatori, autorizzazione all’erogazione dei pagamenti;

- supporto alla fattibilità: approfondimenti tematici/gestionali su singoli interventi/insiemi d’interventi;

- gestione delle risorse finanziarie a livello locale;

- attività di sorveglianza e controllo sui progetti;

- preparazione dei Comitati di Sorveglianza e dei rapporti annuali di attuazione, rapporto finale e attività di riprogrammazione.

4.1.b. Azioni di accompagnamento e miglioramento della gestione urbana

Nell’ambito di questa sottomisura sono finanziate alcune azioni di accompagnamento all’attività di assistenza tecnica locale che non sono assoggettate al limite del 5%. In particolare si tratta di predisporre sistemi informatici necessari alle attività di gestione, sorveglianza e monitoraggio, promuovere studi, strutture d’avanguardia, attività di messa in rete e di scambio di conoscenze a livello nazionale e internazionale, finalizzate al miglioramento della gestione urbana con particolare attenzione ai temi dell’integrazione sociale e dello sviluppo sostenibile.

Si individuano le categorie di attività che rientrano nella competenza specifica:

- acquisizione e allestimento di sistemi informatizzati per la gestione, la sorveglianza e il monitoraggio;

- promozione studi e strutture d’avanguardia in materia di gestione urbana e di incontri e seminari utili all’implementazione del Programma;

- attività di valutazione a livello locale;

- scambio di esperienze e buone pratiche;

- altre azioni di accompagnamento non soggette al limite del 5%.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

411 – Preparazione, realizzazione, sorveglianza, pubblicità

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

75 Strumenti attuazione programmi operativi

1 Monitoraggio

75 Strumenti attuazione programmi operativi

2 Assistenza tecnica

75 Strumenti attuazione programmi operativi

3 Pubblicità

75 Strumenti attuazione programmi operativi

4 Controllo

139

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatario della misura è il Comune di Torino.

II3 - Procedure attuative (responsabile di misura: Comitato URBAN II Torino)

A livello operativo l’Autorità di Gestione si avvarrà delle strutture tecniche interne alla Pubblica Amministrazione e di personale specificatamente assunto o distaccato per assolvere alle funzioni previste nella presente misura. Per alcune azioni potrà avvalersi del contributo di soggetti esterni individuati tramite procedure di evidenza pubblica o di assegnazione di incarichi di consulenza nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale.

II4 - Fasi attuative

Il cronoprogramma delle fasi attuative sarà definito nel dettaglio dalla struttura gestionale in sede di avvio del Programma in coerenza con l’iter e le scadenze prefissate dal Reg. (CE) 1260/1999 (impegni di bilancio, presentazione delle domande di pagamento, rapporti annuali di esecuzione, ecc.).

II5 - Criteri di selezione

Criteri di ammissibilità:

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi del PIC;

• rispondenza e coerenza con gli obiettivi della misura e della linea d'intervento;

Criteri di priorità:

• qualità dell’offerta tecnica in termini di contenuto, metodologia proposta, organizzazione delle diverse fasi di attività;

• offerta economica;

• consistenza della struttura organizzativa e capacità di assicurare lo svolgimento dell’incarico;

• consolidata esperienza nell’ambito delle attività di assistenza alla programmazione, gestione e valutazione di programmi comunitari;

• consolidata esperienza nell’ambito delle attività di assistenza alla programmazione gestione e valutazione di programmi nazionali riqualificazione urbana;

140

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• composizione del gruppo di lavoro caratterizzata dalle competenze tecniche adeguate e dall’interdisciplinarietà;

• conoscenza dell’ambito di intervento.

II6 - Normativa di riferimento

Decreto legislativo 24 luglio 1992 n.358, Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture

Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 157, Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare le spese ammissibili sono quelle normate dall’art. 11 del Reg. (CE) 1685/2000.

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 40,19% 35,26% 12,28% 12,28% 0,00% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 40,19% 35,26% 12,28% 12,28% 0,00% 100,00%

Misura 4.1 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 4.1 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

141

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 963.556,00 963.556,00 387.211,00 576.345,00 339.715,00 118.315,00 118.315,00 - -

Misura 4.1 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

Non applicabile

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Non applicabile

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

N. contratti per attività di assistenza tecnica 3

Indicatori di risultato Rispetto della tempistica di avanzamento dei progetti Rispetto delle previsioni di spesa Indicatori di impatto

Efficacia del Programma in termini di progetti, risultati e flussi finanziari

142

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 4.2 – ASSISTENZA TECNICA CENTRALE

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 4 – Assistenza tecnica

I2 - Obiettivi strategici

Obiettivo generale della presente misura è fornire alle Amministrazioni pubbliche locali coinvolte nell’attuazione del Programma URBAN II il supporto tecnico necessario a realizzare la programmazione concordata, nel rispetto dei tempi e delle modalità previste e a diffondere, a livello locale, la cultura di gestione dei programmi comunitari.

L’insieme delle attività cofinanziate nell'ambito di questa misura sarà gestito dal Ministero delle infrastrutture. Il Comune interessato potrà chiedere specifici interventi in suo favore a valere in particolare per quelle attività aventi carattere sussidiario e/o integrativo rispetto a quanto da esse già previsto nell'ambito del singolo programma locale, e a quanto il Comune stesso potrà comunque realizzare per la gestione del programma.

L’Amministrazione centrale armonizza l’attività di monitoraggio e di elaborazione dei dati sulla base degli elementi concordati con le Amministrazioni locali, tenendo conto delle procedure e dei sistemi informatici del monitoraggio nazionale effettuato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Si prevedono attività di: promozione, avvio, razionalizzazione delle procedure attuative ed amministrative, coordinamento delle informazioni necessarie all’attuazione delle misure e alle attività del Comitato di Sorveglianza; avvio, gestione e predisposizione della strumentazione per l’attività di monitoraggio centrale, individuazione di parametri omogenei per l’attività di valutazione dei programmi Urban II, attività di rendicontazione, di controllo sulla documentazione e sugli atti contabili, nonché coordinamento dell’attività di diffusione e scambio delle buone pratiche tra città coinvolte nelle politiche urbane integrate.

I3 - Linee d’intervento

L’attività di assistenza tecnica va ripartita in due gruppi di azioni in conformità con quanto previsto dalla Norma n. 11 del Regolamento (CE) n. 1685/2000. Si costituiscono in questo modo tre sottomisure la prima delle quali ricade fra le azioni soggette al limite del 5% del contributo del FESR, mentre le altre due sottomisure riguardano quelle azioni non soggette a tale limite. Le sottomisure sono denominate:

• 4.2.a. Gestione, attuazione e sorveglianza

• 4.2.b. Miglioramento delle conoscenze

143

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• 4.2.c. Valutazione

4.2.a. Gestione, attuazione e sorveglianza

L’obiettivo specifico di questa sottomisura è contribuire al miglioramento delle attività di gestione, sorveglianza e controllo della programmazione prevista. Nell’attività di controllo e di sorveglianza degli interventi finanziati e dei risultati raggiunti rispetto alle risorse mobilitate, l’Amministrazione comunale sarà coadiuvata dal Ministero delle infrastrutture il quale svolgerà attività di assistenza tecnica a supporto dell’Amministrazione comunale.

L’attività di assistenza tecnica è finalizzata ad assicurare alla Amministrazione locale il supporto tecnico-finanziario, giuridico e amministrativo, al fine di coadiuvare la stessa nei problemi di attuazione e di sorveglianza dei Programmi.

L’attività di monitoraggio centrale è diretta ad assicurare la vigilanza ed il controllo sullo stato di attuazione degli interventi; a fornire delle relazioni sullo stato di attuazione, la raccolta dei dati inviati dalla Amministrazione comunale sullo stato di avanzamento del Programma, nonché a fornire gli elementi necessari alla predisposizione delle procedure amministrative per l’eventuale riprogrammazione e modifica degli interventi.

Tale attività è finalizzata, tra l’altro, alla trasmissione dei dati al sistema di monitoraggio centrale MONIT 2000 predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, quale banca dati del sistema nazionale degli interventi cofinanziati dai Fondi Strutturali.

L’attività di controllo è diretta a verificare che gli interventi siano gestiti conformemente alla normativa comunitaria pertinente e che i fondi siano utilizzati conformante a principi di sana gestione finanziaria (ex. Art. 38 Reg (CE) n. 1260/99 e Artt. 10-11 Reg. (CE).n. 438/01.

Si individuano di seguito le categorie di attività che rientrano nella competenza specifica:

a) Assistenza alla programmazione, all’attuazione, alla rendicontazione e al coordinamento dei Comitati di Sorveglianza.

- Attività di coordinamento e prima assistenza e informazione alle richieste provenienti dalle Amministrazioni comunali finalizzate a facilitare l’attuazione delle misure previste nel Programma; organizzazione e predisposizione di documenti anche necessari allo svolgimento delle riunioni tecniche; preparazione di cronogrammi utili al rispetto della tempistica prevista per gli adempimenti di competenza delle amministrazioni locali; indicazioni per la preparazione dei Comitati di Sorveglianza e riunioni preparatorie;

- Attività di consulenza qualificata come la fornitura di pareri sottoscritti dall’esperto di settore su quesiti e problematiche inerenti l’attuazione dei PIC URBAN II richiesti dalle Amministrazioni, con particolare riferimento a: normativa comunitaria e nazionale, contabilità, politiche di formazione, politiche sociali, tematiche ambientali, innovazione tecnologica, modalità di affidamento dei lavori e dei servizi, aspetti normativi connessi all’organizzazione delle strutture di gestione preposte all’attuazione dei PIC; formulazione di eventuali modificazioni normative e organizzative, a livello settoriale e locale, al fine di agevolare la migliore attuazione degli interventi comunitari;

144

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

b) Monitoraggio fisico e finanziario.

- Collaborazione con le attività di assistenza tecnica svolte in sede locale al fine di garantire un flusso costante di informazioni tra le amministrazioni centrali e locali interessate.

- Formulazione di una pista di controllo a livello centrale e del coordinamento delle piste di controllo da attivare a livello locale; verifiche sullo stato di avanzamento dei progetti e sulla correttezza delle procedure contabili e amministrative, da svolgersi presso le amministrazioni locali.

- Supporto l’attività del personale delle amministrazioni locali durante le prime fasi di avvio del programma MONIT 2000.

- Elaborazione dei dati provenienti dalle dieci Amministrazioni comunali al fine di garantire trimestralmente il flusso dei dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze;

- Predisposizione di una banca dati di monitoraggio nella quale far confluire informazioni qualitative e quantitative relative ai Programmi delle dieci città. Tale banca dati deve essere in grado di esportare i dati in formato compatibile con MONIT 2000, deve contenere informazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal software MONIT 2000, nonché dialogare con il sistema di monitoraggio dei programmi urbani in essere presso l’Amministrazione centrale.

- Predisposizione di una griglia di indicatori per i dieci programmi ad integrazione di quanto già individuato da ciascuna Amministrazione comunale e contenuto nel programma MONIT 2000, nonché individuare una serie di indicatori sintetici comuni ai dieci Programmi che informatizzino ed elaborino i dati di criticità contenuti nei dieci Programmi e la loro evoluzione (elaborati, report, grafici e tabelle).

c) Controllo finanziario;

- Attività di controllo in loco e revisioni contabili; verifiche sullo stato di avanzamento dei progetti e sulla correttezza delle procedure contabili e amministrative, da svolgersi presso le amministrazioni locali;

- Supporto all’applicazione del Regolamento 438/01;

- Verifica della corretta applicazione delle piste di controllo attivate a livello locale;

- Attivazione dei controlli a campione (5%) attraverso l’aggiudicazione del servizio a un soggetto terzo nel rispetto del Regolamento (CE) n. 438/01

4.2.b. Miglioramento delle conoscenze

Obiettivo specifico è il miglioramento e l’approfondimento delle informazioni riguardanti sia l’attuazione che i contenuti dei programmi, in modo da garantire un efficiente e condivisa attività integrativa e di supporto all’azione di comunicazione delle Amministrazioni comunali e un proficuo scambio delle esperienze delle politiche urbane a livello nazione ed internazionale.

I gruppi di azioni di questa sottomisura sono ascrivibili alle azioni non soggette al limite del 5% del costo complessivo ammissibile, ai sensi del Reg. (CE) n. 1685/2000.

- Diffusione dei dati tra tutte le città partecipanti ad URBAN II, anche attraverso l’individuazione di metodologie, tecniche e strumenti adeguati;

145

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

- Diffusione alle amministrazioni comunali delle metodologie di programmazione, attuazione e valutazione dei Programmi urbani comunitari finalizzata all’ottenimento di un quadro di riferimento per l’applicazione alla programmazione sostenibile delle politiche di sviluppo urbano;

- Stimolare il coinvolgimento dei soggetti privati sia in termini di progettazione e concorso finanziario alla programmazione e realizzazione degli interventi comunitari e di sviluppo urbano;

- Sviluppo di una rete di collaborazione esterna per la diffusione della comunicazione con il partenariato istituzionale, economico e sociale;

- Informare l'opinione pubblica a livello nazionale sul ruolo svolto dall'Unione europea e dagli Stati membri nella realizzazione degli interventi e sui risultati effettivamente conseguiti.

Per lo svolgimento delle attività di comunicazione verranno prevalentemente utilizzati mezzi di comunicazione di massa (stampa, radio, televisione) quali strumenti per diffondere le informazioni riguardanti gli interventi strutturali cofinanziati dall’Unione, predisponendo una linea editoriale unitaria e riconoscibile;

Nell’attuazione delle attività previste nella misura si cercherà di correlare ed integrare le azioni tra loro, cosicché il piano di comunicazione risulti unitario, coerente ed efficace.

Al fine di allargare ed approfondire l’acquisizione e la diffusione dell’informazione verranno utilizzati anche altri mezzi d’informazione e comunicazione, quali ad esempio pagine Web, pubblicazioni cartacee ed altro, in modo da consentire una informazione costante ed esauriente sull’andamento degli interventi durante tutto il periodo di programmazione, nonchè a fornire informazioni riguardanti l’attuazione, la gestione, la sorveglianza e la valutazione degli interventi dei Fondi Strutturali.

Si individuano di seguito i principali strumenti previsti per l’attività di comunicazione:

a. Promozione studi, pubblicità, informatizzazione e diffusione del coordinamento centrale;

b. Organizzazione e partecipazione a seminari ed incontri a carattere tecnico e amministrativo promossi a livello nazionale ed internazionale;

c. Acquisizione di documentazione e strumenti di supporto per un costante aggiornamento delle informazioni;

d. Gestione rete internet; integrazione delle pagine web dei siti comunali riguardanti l’iniziativa URBAN con il sito del Ministero delle Infrastrutture; il sito ministeriale svolgerà, tra l’altro, la funzione di costante aggiornamento del materiale disponibile e di eventuali “eventi” riguardanti i Programmi;

e. Gestione della pubblicazione URBAN (aut. Tribunale di Roma n. 219 dell’08/06/2001) e diffusione della stessa a livello nazionale. Ciascuna Città partecipante al Programma potrà utilizzare uno spazio in tale pubblicazione per informare periodicamente in merito all’attuazione degli interventi.

f. Promozione di altre eventuali attività e/o strumenti di supporto ad una migliore gestione ed ad una maggiore diffusione dei risultati.

g. Partecipazione alle attività del tavolo permanente per la diffusione della “cultura” del partenariato al quale partecipano Amministrazioni centrali, enti locali, la rete delle città URBAN I e le città

146

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

URBAN II. Il tavolo permanente è anche punto di raccolta e di scambio dati delle politiche urbane nazionali ed europee.

4.2.c. Valutazione

L’obiettivo specifico di questa sottomisura è contribuire al miglioramento della programmazione e attuazione prevista, valutare l’efficacia del Programma e l’impatto rispetto agli obbiettivi da esso prefissati, nonché fornire strumenti di supporto al processo decisionale e alla gestione operativa, attraverso i rapporti di valutazione nonché attraverso prodotti progressi formulati durante la vita del Programma. Tra i principali obiettivi inoltre si può individuare la formulazione di pareri e proposte da sottoporre al Comitato di Sorveglianza e/o all’ autorità di gestione, per l’adozione di eventuali misure correttive.

Si individuano di seguito le categorie di attività che rientrano nella competenza specifica:

a. Attività finalizzata alla redazione del rapporto di valutabilità dei rapporti intermedi, alla preparazione della valutazione ex post, anche attraverso un confronto metodologico e continuo con amministrazioni centrali e locali e soggetti interessati all’attuazione del Programma.

b. Istituzione e coordinamento di uno Steering Group di Valutazione che prevede la partecipazione dei rappresentanti dei dieci Programmi URBAN II.

c. Incontri necessari alla attività di valutazione tra responsabili della valutazione e gli attori locali anche per la trasmissione del valore aggiunto del metodo e del senso della valutazione.

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

411 – Preparazione, realizzazione, sorveglianza, pubblicità (4.2.a)

413 – Studi (4.2.b)

412 – Valutazione (4.2.c)

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

75 Strumenti attuazione programmi operativi

1 Monitoraggio

75 Strumenti attuazione programmi operativi

2 Assistenza tecnica

75 Strumenti attuazione programmi operativi

3 Pubblicità

75 Strumenti attuazione programmi operativi

4 Controllo

76 Valutazione dei programmi operativi 1 Valutazione dei programmi operativi

147

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Ministero delle Infrastrutture

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono il Comune di Torino, amministrazioni locali e centrali, operatori del settore e comuni cittadini

II3 - Procedure attuative (responsabile della misura: Ministero delle Infrastrutture)

Per l’espletamento delle attività della misura si prevedono di utilizzare procedure ristrette e procedure ad evidenza pubblica, nonché affidamento di incarichi per consulenze secondo la specificità della tipologia delle azioni da intraprendere. Si procederà secondo i riferimenti normativi sottocitati.

II4 - Normativa di riferimento

Il Ministero delle Infrastrutture si adopererà per predisporre i servizi relativi all’attività della misura in modo conforme a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1260/99 per quanto attiene alle attività degli interventi dei fondi strutturali, a quanto stabilito dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 in materia di spese ammissibili, nonché a quanto disposto dalla normativa nazionale in materia, in particolare da quanto stabilito nel R.D. del 18/11/23 n. 2440, Dlgs 157/95 e succ. mod., Legge n. 109/94 e succ. mod.; D.P.R. 20/08/2001 n. 384, D.P.R. 338/94.

Per l’attività di comunicazione, in particolare sarà svolta in modo conforme a quanto stabilito nell’art. 6 “Modalità di allestimento del materiale informativo e pubblicitario” del Regolamento (CE) n. 1159/2000 del 30.05.2000, concernente le azioni di informazione e pubblicità ad opera degli Stati membri sugli interventi dei Fondi Strutturali” pubblicato sulla GUCE serie L n. 130/30 del 31.05.2000.

II5 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per le spese ammissibili della presente misura si farà riferimento all’art. 11 del Reg. (CE) 1685/2000.

148

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 40,15% 35,21% 12,32% 12,32% 0,00% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 40,15% 35,21% 12,32% 12,32% 0,00% 100,00%

Misura 4.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 4.2 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 454.800,00 454.800,00 182.602,00 272.198,00 160.121,00 56.038,00 56.039,00 - -

Misura 4.2 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

Non applicabile

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Non applicabile

149

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

IV3 - Il sistema degli indicatori

Indicatori di realizzazione fisica

n. servizi attivati n. consulenze n. controlli attivati n. sopralluoghi effettuati n. ore formative presso Amministrazioni comunali ed eventuali strutture di supporto a livello locale n. rapporti di monitoraggio n. indicatori comuni per i 10 programmi n. studi prodotti n. partecipazioni a seminari, convegni, incontri a carattere tecnico ed eventuale documentazione prodotta (dispense, relazioni, ecc.) n. prodotti pubblicitari e informativi n. pubblicazioni n. pagine web n. manuali, vademecum, altre eventuale documentazione di supporto n. rapporti di valutazione n. incontri e seminari

150

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

MISURA 4.3 – INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE E PUBBLICITÀ

Sezione I - Identificazione e descrizione della misura

I1 - Asse prioritario di riferimento

Asse 4 – Assistenza tecnica

I2 - Obiettivi strategici

L’obiettivo di questa misura è la realizzazione delle azioni previste dal Piano di Comunicazione allegato al presente Complemento di Programmazione. In conformità con quanto previsto dagli artt. 18, 34 e 46 del Regolamento (CE) N. 1260/1999 e dal Regolamento (CE) N. 1159/2000 della Commissione del 30 maggio 2000 concernente le azioni d’informazione e pubblicità affidate agli Stati membri nell’ambito dei Fondi strutturali sono previste attività riguardanti:

- l’informazione in primo luogo verso i beneficiari finali, e quindi alle amministrazioni e agli enti pubblici, ai privati, alle associazioni di categoria e alle organizzazioni non governative, sulle possibilità offerte dagli interventi promossi;

- l’informazione all’opinione pubblica sul ruolo svolto dalla Comunità Europea;

- lo scambio di conoscenze con le altre realtà nazionali ed internazionali impegnate in interventi di riqualificazione urbana e di sviluppo locale partecipato.

Si individuano le categorie di attività che rientrano nella competenza specifica:

a) Sviluppo e attuazione del Piano di Comunicazione

b) Organizzazione e partecipazione a seminari, incontri, manifestazioni per la pubblicità e la divulgazione del Programma

c) Promozione di altre eventuali attività e/o strumenti di supporto ad una maggiore diffusione dei risultati

I3 - Linee d’intervento

La misura 4.3 è articolata secondo tre sottomisure (linee d’intervento) tra loro fortemente interrelate:

• 4.3.a. Informazione diffusa

• 4.3.b. Promozione

• 4.3.c. Diffusione dei risultati

151

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Le sottomisure concorrono a diverso titolo al raggiungimento degli obiettivi specifici individuati dal Piano di Comunicazione come descritto nella seguente tabella

Sottomisure Obiettivi specifici 4.3.a 4.3.b 4.3.c

Sensibilizzare e informare in modo diffuso l’opinione pubblica sul Programma cofinanziato con i Fondi strutturali attraverso l’utilizzo delle diverse forme di comunicazione X

Informare i potenziali beneficiari sulle possibilità offerte dagli interventi attraverso l’indicazione delle modalità di attuazione, delle procedure, dei criteri di selezione e di valutazione, dei referenti interni alla pubblica amministrazione

X

Sviluppare una rete di collaborazione con il partenariato istituzionale, economico e sociale da coinvolgere nell’attuazione delle azioni di informazione e comunicazione X X

Assicurare la corretta informazione sui lavori del Comitato di sorveglianza, sull’andamento degli interventi, sui risultati conseguiti dal Programma X X

Evidenziare l’impatto socio-economico determinato dagli interventi cofinanziati dall’Unione Europea X

Evidenziare l’impatto in termini di tutela e miglioramento dell’ambiente, sviluppo delle pari opportunità e della società dell’informazione X

Realizzare un efficiente sistema di comunicazione tra i soggetti interni alla pubblica amministrazione coinvolti nel Programma X X X

Promuovere il rafforzamento dell’identità locale e l’immagine del quartiere attraverso la diffusione dei risultati positivi dell’intervento X

Promuovere lo scambio di esperienze tra le diverse realtà territoriali impegnate in iniziative di riqualificazione urbana sostenibile X

Il raggiungimento di tali obiettivi sarà garantito attraverso l’implementazione della strategia di informazione e comunicazione delineata dal Piano e che a titolo esemplificativo potrà avvalersi delle seguenti modalità di azione:

- Immagine coordinata

- Campagna promozionale

- Stand in occasione di eventi

- Sportello URBAN

- Newsletter

- Sito Internet e mailing list

- Intranet/extranet

- Prodotti multimediali

- Eventi

- Conferenze stampa, informazione sui mass-media

- Pubblicazioni

- Studi e consulenze

152

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Strategie di comunicazione specifiche e caratterizzate dall’utilizzo di differenti strumenti informativi potranno inoltre essere elaborate e attuate in relazione ad interventi di particolare rilevanza per il Programma e che sono connotati dall’integrazione di azioni di diversa natura

I4 - Tipologia di azioni

Classificazione UE

415 – Informazione ai cittadini

Classificazione Nazionale

Cod Progetto

Descr. Progetto Cod Sottoprogetto

Descr. Sottoprogetto

78 Siti/reti informative 8 Altri settori (riqualificazione urbana) 79 Manifestazioni/eventi 7 Altri settori (riqualificazione urbana) 80 Audiovisivi/materiale 7 Altri settori (riqualificazione urbana)

Sezione II – Procedure per l’attuazione della misura

II1 - Beneficiari finali

Beneficiario finale della misura è il Comune di Torino.

II2 - Soggetti destinatari

Destinatari della misura sono tutti i cittadini, prevalentemente i residenti nell’area bersaglio.

II3 - Procedure attuative (responsabile della misura: Servizio Centrale Comunicazione)

Il Regolamento 1260/1999 assegna all’Autorità di Gestione il compito di assicurare l’informazione sul Programma. Per il coordinamento e il controllo delle azioni previste dal Piano sarà dunque nominato un responsabile della comunicazione. Tale nomina avverrà nell’ambito della prima riunione del Comitato di Sorveglianza.

153

A livello operativo l’Autorità di Gestione potrà avvalersi delle strutture tecniche interne alla Pubblica Amministrazione e/o del contributo di soggetti esterni individuati tramite procedure di evidenza pubblica o attraverso l’assegnazione di incarichi assegnazione di incarichi di consulenza nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale. Prevedibilmente l’individuazione dell’immagine coordinata, le notizie sullo stato di avanzamento del Programma, gli eventi e gli scambi con altre realtà saranno gestiti direttamente dall’amministrazione, mentre la campagna pubblicitaria e promozionale e la redazione di documenti e studi sui risultati dell’iniziativa potranno essere affidati a soggetti esterni.

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

L’attuazione delle misure di informazione e comunicazione rispetterà le disposizioni contenute nel Reg. (CE) 1159/2000. In particolare, nella predisposizione del materiale informativo e pubblicitario si farà riferimento al punto 6 “Modalità di allestimento del materiale informativo e pubblicitario” del predetto Regolamento.

II4 - Fasi attuative

Il seguente cronoprogramma descrive gli ambiti temporali in cui si concentrano con maggiore intensità le azioni di informazione e comunicazione relative alle tre sottomisure. Nell’ambito della progettazione esecutiva le singole azioni verranno quantificate e collocate temporalmente all’interno del periodo di programmazione.

Linee di intervento 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Informazione diffusa

Promozione finalizzata al coinvolgimento

Diffusione dei risultati

II5 - Criteri di selezione

La selezione di eventuali soggetti esterni che affiancheranno le strutture comunali nell’implementazione delle azioni di informazione e comunicazione avverrà sulla base di criteri relativi al livello di competenza e professionalità maturati nell’ambito della comunicazione pubblica e istituzionale.

II6 - Normativa di riferimento

Legge 7 giugno 2000, n. 150, Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni

Decreto legislativo 24 luglio 1992, n.358, Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture

Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 157, Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi

II7 - Spese ammissibili

Le spese ammissibili per le diverse tipologie d'azione sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento.

Per l'individuazione delle voci di spesa eleggibili al cofinanziamento comunitario si fa inoltre riferimento al Reg. (CE) 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12/7/1999, pubblicato sul G.U.C.E n. L 213 del 13/8/1999 sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Reg. (CE)

154

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1685/2000 della Commissione del 28/7/2000, pubblicato sulla G.U.C.E n. L193 del 29/7/2000, recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali.

In particolare per le spese ammissibili della presente misura si farà riferimento all’art. 11 del Reg. (CE) 1685/2000.

Nessun aiuto di stato ai sensi dell’art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa misura.

Sezione III - Quadro finanziario della misura

III1 - Tasso di partecipazione del FESR

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro Privati TotaleMisura 42,98% 31,67% 12,68% 12,68% 0,00% 0,00% 100,00%

FESR Nazionale Regionale Comunale Altro TotaleMisura 42,98% 31,67% 12,68% 12,68% 0,00% 100,00%

Misura 4.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese ammissibili

Misura 4.3 - Tasso di partecipazione sul totale spese pubbliche

III2 - Piano finanziario

Partecipazione Comunitaria

FESR Totale Nazionale Regionale Comunale Altro

TOT. 341.284,00 341.284,00 146.674,00 194.610,00 108.078,00 43.266,00 43.266,00 - -

Misura 4.3 - Piano finanziario indicativo

Partecipazione Pubblica Nazionale

Spesa Pubblica

PrivatiTotale Costi Pubblici

Ammissibili

Totale Costi Ammissibili

Sezione IV - Valutazione ex ante

IV1 - Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario

Non applicabile

IV2 - Coerenza con le politiche comunitarie

Non applicabile

IV3 - Il sistema degli indicatori

155

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Indicatori di realizzazione fisica Valore obiettivo

Popolazione di riferimento N. siti N. manifestazioni ed eventi N. prodotti informativi

18

20

Indicatori di risultato Pop. raggiunta da attività informative/pop. residente N. contatti sito internet N. partecipanti convegni, seminari Indicatori di impatto

Livello di conoscenza del programma da parte dell’opinione pubblica Efficacia del Programma in termini di progetti, risultati e flussi finanziari

156

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

ALLEGATO 1 – STATUTO DEL COMITATO DI GESTIONE

157

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Settore Periferie n.mecc. 2001-08932/70

CITTA’ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL

(Proposta dalla G.C. del 30.10.2001)

OGGETTO: PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA URBAN II (2000-2006). COSTITUZIONE DEL COMITATO DI GESTIONE. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.

Proposta del Vicesindaco Calgaro.

Urban II è una misura comunitaria destinata a rafforzare le politiche urbane dell’Unione Europea, con la quale viene premiata la progettualità delle città, la loro visione strategica dello sviluppo, la loro capacità di costruire un partenariato locale in grado di sostenere e accompagnare sia il processo di progettazione, sia la concreta realizzazione di programmi di rigenerazione urbana.

La Città di Torino con deliberazione della Giunta Comunale del 18 settembre 2000 n. mecc. 08122/01, avente per oggetto: “Programma di Iniziativa Comunitaria Urban II 2000-2006 – progetto di candidatura sull’area di Mirafiori Nord “oltre la città fabbrica”, ha approvato la proposta di candidatura al Ministero delle Infrastrutture a cui competeva la scelta delle 10 città italiane da ammettere al finanziamento. Inoltre, con deliberazione del Consiglio Comunale del 5 marzo 2001 n. mecc. 01183/70 avente per oggetto: “Programma di Iniziativa Comunitaria Urban II 2000-2006: presa d'atto del progetto presentato sull'area 'Mirafiori Nord - oltre la citta' fabbrica' e della graduatoria nazionale che lo inserisce nei progetti finanziabili dalla U.E." prendeva atto dell’avvenuta selezione e dell’ammissione della città al finanziamento europeo.

L’area prescelta, nella quale risiedono circa 25.000 abitanti, è caratterizzata dalla presenza di situazioni di disagio ed emarginazione che richiedono interventi di stimolo tesi sia a migliorare le condizioni di vita generali della popolazione, sia a consolidare la rete dei servizi nelle zone dove la concentrazione di problemi di natura sociale e di degrado fisico è maggiore.

158

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

A Mirafiori Nord, infatti, coesistono insieme a zone residenziali tradizionali, aree in cui si è concentrata una quota importante del patrimonio abitativo pubblico della Città. Il Comune, l’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC) e lo Stato possiedono ad oggi 1.904 unità abitative, che rappresentano il 20% circa delle abitazioni di Mirafiori Nord, contro una media cittadina del 6%. All’interno di questi edifici di edilizia pubblica, la percentuale dei nuclei familiari in carico ai Servizi socio-assistenziali corrisponde al 31%, mentre la percentuale dei minori seguiti è del 46%.

Gli obiettivi e gli assi prioritari del Progetto Mirafiori Nord.

In coerenza con le finalità espresse dal D.M. 7 luglio 2000 “Programmi di iniziativa comunitaria concernenti la rivitalizzazione economica e sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile – URBAN II”, il programma intende promuovere l’elaborazione e l’attuazione di strategie particolarmente innovative ai fini della rivitalizzazione economica e sociale sostenibile dell’ambito urbano di intervento e favorire lo sviluppo e lo scambio di conoscenze ed esperienze sulla rigenerazione e lo sviluppo urbano nell’Unione Europea.

Il progetto mira a superare l’impasse in cui si trova il quartiere: un quartiere immobile, che non si auto-rappresenta in modo organizzato, non diviene consapevole o “grida” il proprio malessere e disagio, non vede le opportunità che esistono, né cerca quelle legate a settori in crescita dell’economia, della cultura, dello sviluppo di comunità e non promuove e gestisce in modo attivo il proprio cambiamento.

L’obiettivo del lavoro svolto finora dal Comune, dalla Circoscrizione e da tutte le parti sociali, economiche e culturali coinvolte, e che s’intende proseguire con questo progetto, è realizzare concretamente un modello ancora in parte sperimentale di riqualificazione urbana di una parte di città, emblematica nel suo carattere di periferia legata alla fabbrica fordista, in lento, ma inesorabile degrado sociale e fisico, per la quale occorre riscrivere un patto di cittadinanza.

In coerenza con il regolamento generale (CE) N. 1260/1999 sui Fondi Strutturali e con le linee guida espresse dalla Commissione Europea in relazione ai Programmi di Iniziativa Comunitaria URBAN II, sono stati individuati tre assi prioritari in cui articolare gli interventi:

ASSE 1 – RECUPERO FISICO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE L’asse 1 parte dalla considerazione delle caratteristiche fisiche, negative e positive,

del quartiere: forte degrado ambientale, scarsa omogeneità/insularità urbanistica, edilizia pubblica in degrado, ampia dotazione di verde e impianti sportivi da riqualificare, vocazione ambientale locale emersa più volte nel corso della predisposizione del progetto, anche in relazione ad un nuovo progetto d’identità del quartiere. Le principali azioni guida riguardano il rifacimento di Piazza Livio Bianco, degli assi di corso Tazzoli e via Dina/Gaidano, il raggiungimento della quota del 50% della raccolta differenziata, la costruzione di un elettrodotto interrato in sostituzione di una linea aerea.

ASSE 2 – INFRASTRUTTURE E CONOSCENZE PER LO SVILUPPO ECONOMICO L’asse 2 risponde all’esigenza di potenziare e promuovere le attività economiche e il

livello occupazionale nel quartiere tramite:

159

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

− il sostegno e l’ammodernamento delle attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio già insediate,

− l’attrazione e l’avvio di nuove attività in grado di creare opportunità occupazionali durevoli, in diversi settori economici - settori tradizionalmente già insediati nell’area, ma soggetti a processi di de-industrializzazione,

− l’incentivazione di nuovi settori ad alta intensità di manodopera e campi innovativi ad alto valore aggiunto; Si intende inoltre aggredire il problema della disoccupazione di lunga durata e il

ridotto livello di imprenditorialità degli operatori, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per quello che riguarda la disoccupazione di breve durata e in particolare le fasce deboli nel mondo del lavoro (donne, immigrati, giovani poco qualificati o lavoratori anziani con necessità di riqualificarsi). Insieme ad interventi tradizionali di stimolo alla formazione ed alla ricerca del lavoro di disoccupati è prevista la costituzione di incubatori di nuove imprese nel settore dell’ Information and Communication Tecnology, dell’e-commerce e della produzione artistica associata al recupero di oggetti usati.

ASSE 3 – INTEGRAZIONE SOCIALE E LOTTA ALL’ESCLUSIONE L’asse 3 comprende una pluralità di azioni mirate alla promozione della cittadinanza

per tutti, a combattere le emergenze sociali del quartiere, a migliorare la gestione dei servizi esistenti in relazione ai problemi socio-sanitari connessi allo squilibrio demografico (popolazione anziana), microcriminalità, disabilità fisiche e psichiche, tossicodipendenza, disoccupazione di lunga durata, inserimento sociale degli immigrati, ecc.

Le azioni previste saranno tese a rafforzare i servizi esistenti, migliorarne significativamente l’impatto, dare visibilità ai problemi e agli interventi attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli abitanti.

Il programma comporta un costo totale ammissibile di 28.424.900 euro, di cui 26.818.820 euro di costo pubblico totale e 1.606.080 euro di finanziamenti privati. I finanziamenti pubblici sono costituti da: 10.730.000 euro di FESR, 9.390.000 euro di Fondo di Rotazione nazionale e 6.698.820 euro di finanziamenti locali, corrispondenti rispettivamente alle quote di 40%, 35% e 25% come da indicazione di Bando per area non obiettivo 1. La quota locale è a sua volta composta da finanziamenti comunali (1.810.370 euro, 27,5%), regionali (1.810.367 euro, 27,5%) e altri finanziamenti pubblici locali (3.078.083 euro, 45%). Tra i finanziamenti locali già disponibili per azioni in area Urban non ancora avviate si segnalano: 1.936.713 euro da parte del Consorzio per il Sistema Informativo per il progetto LISEM (misura 2.1), 516.417 euro per la raccolta differenziata dell’AMIAT (misura 1.2) e 474.624 euro per l’interramento dell’elettrodotto da parte dell’AEM (misura 1.3). Al Programma presentato alla UE ne è stato affiancato uno complementare della Città, come richiesto dal bando di concorso Ministeriale, comportante interventi per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro finanziati tramite fondi comunali, regionali e privati.

La dimensione partecipativa nella fase di realizzazione del Progetto

La dimensione partecipativa e comunicativa rappresenta un elemento di fondamentale importanza all’interno del percorso di candidatura e costruzione del programma, in quanto la partecipazione della comunità locale costituisce garanzia di un

160

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

effettivo radicamento e, conseguentemente, di una maggiore efficacia delle azioni proposte. La Città sta già sperimentando forme di coinvolgimento del territorio nella gestione di programmi complessi di rigenerazione urbana. Un esempio significativo è rappresentato dall’Agenzia per lo Sviluppo di Via Arquata, titolare della conduzione e realizzazione del programma di integrazione delle azioni sociali relativo al Contratto di Quartiere. La costruzione di tale modello trova i suoi riferimenti normativi negli articoli 3 e 10 dello Statuto della Città di Torino e nella deliberazione del Consiglio Comunale n. mecc. 2000/5914/70 del 24 luglio 2000 avente per oggetto Accordo di Programma, ai sensi della L. 8/6/90 n. 142 per l’attuazione del Programma di Recupero Urbano “Contratto di Quartiere ambito di via Arquata”. Approvazione, tramite la quale viene riconosciuto un ruolo determinante alle realtà locali ed alle Circoscrizioni sul cui territorio tali interventi sono situati.

In riferimento alla conduzione di azioni conseguenti all’attuazione di misure europee occorre anche considerare i positivi risultati ottenuti tramite il modello gestionale applicato alla conduzione del PPU “The Gate” sull’area di porta Palazzo, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 1/12/97 n. mecc. 1997/07819 avente per oggetto: Progetto Pilota Urbano “Porta Palazzo – vivere, non solo transitare” ai sensi dell’art. 10 FESR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Costituzione del Comitato “Progetto Porta Palazzo.

La dimensione partecipativa è quindi considerata un fattore strategico per il successo dei programmi complessi di rigenerazione urbana e si ritiene vada sostenuta anche nella fase gestionale del PIC Urban II.

Considerate le esperienze avviate, il modello di conduzione del programma più adatto a tale esigenza è stato individuato nella forma del Comitato di Scopo (ex art. 39 cc.), in quanto soggetto gestore aperto alla partecipazione ad alla corresponsabilità delle parti pubbliche e private cointeressate. Si propone, quindi, la costituzione di un Comitato denominato COMITATO URBAN II, così come strutturato e regolamentato dallo Statuto allegato al presente provvedimento, a cui la Città di Torino, quale Autorità di Gestione deleghi la concreta realizzazione delle azioni contenute nell’articolazione per assi e misure approvata dall’Unione Europea.

La Città di Torino, titolare dell’intervento nei confronti dell’Unione Europea in quanto autorità di gestione, intende allargare la partecipazione al Comitato di Gestione del PIC Urban II ai seguenti soggetti: − alla Circoscrizione 2 quale rappresentante istituzionale dell’area interessata ed in

particolare in riferimento a quanto disciplinato dalla citata deliberazione 2000/5914/70;

− all’Agenzia Territoriale per la Casa in quanto titolare degli interventi complementari di risanamento del patrimonio abitativo pubblico;

− all’Associazione Torino Internazionale, in rappresentanza delle realtà socio-economiche, istituzionali e private, ad essa aderenti e quale soggetto interessato a seguire fattivamente lo sviluppo di Urban II, in stretto coordinamento con il Piano Strategico della Città di Torino;

− al Forum per lo sviluppo locale, a cui aderiscono le realtà locali associate in varia forma, cointeressate alla realizzazione di Urban II. Gli articoli 8 e 10 dello Statuto del Comitato Urban II, allegato, disciplinano la

formazione del Consiglio Direttivo sulla base di quanto precedentemente espresso, garantendo quindi un intrinseco collegamento con il territorio, a livello locale e cittadino. Lo Statuto stabilisce anche, all’art. 12, modalità integrate di conduzione del Programma, prevedendo la costituzione di appositi gruppi di lavoro tematici a cui potranno partecipare,

161

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

insieme agli enti a cui sarà affidata la realizzazione delle azioni, anche le realtà che intenderanno seguirne e accompagnarne lo sviluppo a puro titolo di partecipazione. E’ inoltre previsto, all’art. 13, una modalità di rapporto continuativa tra il Comitato e il Forum per lo sviluppo locale, organismo a cui potranno partecipare, secondo modalità disciplinate dal Consiglio Circoscrizionale, le associazioni ed i gruppi spontanei che intenderanno seguire da vicino lo svolgimento del PIC Urban II. Con questo modello si intende dare alla misura europea un valore aggiunto, non solo con riferimento al periodo di programmazione 2000-2006, ma in un ottica più ampia di costruzione di un capitale sociale capace di proseguire nell’azione di sviluppo anche al termine dell’iniziativa comunitaria.

Al Comitato verranno trasferite dal Comune le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi indicati nell'art.4 dello Statuto allegato. Il conferimento di personale, attrezzature, locali o quanto altro sarà necessario al suo funzionamento sarà regolato da apposite convenzioni tra l’Amministrazione e il Comitato stesso.

Rimarranno in capo e sotto la responsabilità delle competenti divisioni e servizi centrali comunali la realizzazione delle opere previste dal Programma Comunitario e da quello complementare e le eventuali acquisizioni patrimoniali. In ogni caso per tutte le azioni che interesseranno le varie articolazioni della struttura comunale, ancorché da queste proposte e condotte e inserite nel programma comunitario, occorrerà garantire, tramite opportuni provvedimenti della Giunta Comunale e del Direttore Generale, un efficace coordinamento, tramite l’inserimento degli obiettivi corrispondenti nel PEG annuale di ciascuna divisione o servizio centrale

Al Comitato potranno configurarsi con appositi provvedimenti attribuzioni più estese di quelle inizialmente previste dal Progetto, conformemente a quanto previsto dall’art. 4 dello Statuto allegato al presente Provvedimento.

Tutto ciò premesso

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono: favorevole sulla regolarità tecnica; favorevole sulla regolarità contabile; Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

162

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1. di approvare la costituzione, secondo quanto espresso in narrativa, del Comitato URBAN II, secondo lo schema di Statuto unito al presente provvedimento (all. n. 1)

2. di dare mandato al Sindaco o suo delegato di firmare l’atto costitutivo relativo, con facoltà di apportare allo Statuto quelle variazioni di ordine formale che in tale sede si renderanno necessarie;

3. di rinviare a successivi provvedimenti di competenza dirigenziale l’accertamento dei contributi comunitari, ministeriali e regionali e gli impegni di spesa relativi ai trasferimenti al comitato dei fondi necessari per la realizzazione degli interventi previsti dal programma;

4. di rinviare, altresì, a successivi provvedimenti l’approvazione di convenzioni tra l’Amministrazione ed il Comitato in ordine all’impiego di personale e strumenti dell’amministrazione comunale necessari al funzionamento del comitato stesso;

5. di assumere a carico della città, in capo al settore competente, le spese di rogito;

6. di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267.

Il Vicesindaco

Dr. Marco Calgaro

Il Direttore Servizio Centrale Affari Istituzionali

Dr. Sandro Maggia

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica

Il Dirigente del Settore Periferie

Arch. Giovanni Magnano

163

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile

Il Direttore Finanziario

Dr. Domenico Pizzala

164

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

STATUTO DEL COMITATO "Urban II"

Art. 1 – DENOMINAZIONE

Dal Comune di Torino, con sede in Piazza Palazzo di Città n.1;

Dall'Associazione "Torino Internazionale", con sede in Piazza Palazzo di Città n.1;

Dall'"Agenzia territoriale per la casa", con sede in Corso Dante 14;

viene costituito un comitato denominato "Comitato Urban II"

Art. 2 – SEDE

Il Comitato ha sede in Torino, Piazza Palazzo di Città n.1

Il Consiglio Direttivo delibera circa l’apertura in Torino di uffici amministrativi e di rappresentanza.

Art. 3 – DURATA

La durata del Comitato è fissata fino al 31.12.2008 e può essere prorogata dal Consiglio Direttivo al solo fine di espletare eventuali adempimenti formali connessi con la conclusione del PIC.

Art. 4 – FINALITÀ

4.1 Il Comitato ha, senza fini di lucro, lo scopo di contribuire alla riqualificazione socio-ambientale ed alla rivitalizzazione socio-economica dell’area di Torino - Mirafiori Nord, attraverso lo sviluppo di un approccio integrato e di una strategia di intervento articolata in tre assi prioritari:

Asse 1 – Recupero fisico e sostenibilità ambientale – Affronta il tema della riqualificazione, del degrado e delle azioni a favore dello sviluppo sostenibile in coerenza con gli strumenti di programmazione regionale e locale ponendo attenzione alle problematiche del riutilizzo plurifunzionale ed ecocompatibile degli spazi, della mobilità, dei rifiuti e di un utilizzo razionale delle risorse;

Asse 2 – Infrastrutture e conoscenza per lo sviluppo economico – Prevede le misure finalizzate all’integrazione lavorativa dei disoccupati e allo sviluppo di nuova imprenditorialità, con particolare attenzione alla promozione delle pari opportunità e ai giovani;

165

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Asse 3 – Integrazione sociale e lotta all’esclusione – Riprende i contenuti del documento della Commissione Europea relativo alle “Iniziative locali di sviluppo e occupazione” per ciò che riguarda le nuove possibilità di occupazione e sviluppo locale in relazione alle esigenze della società negli ambiti dei servizi legati al miglioramento della vita quotidiana, della qualità della vita, del tempo libero, dell’ambiente e delle risorse culturali.

4.2 Il Comitato, in particolare, cura il coordinamento e la realizzazione, nei tempi e nei modi richiesti dall’Unione Europea, delle azioni e degli interventi sull’area di Torino – Mirafiori Nord previsti dal Progetto di Iniziativa Comunitaria "Urban II", denominato negli atti ufficiali “Mirafiori Nord, Oltre la città fabbrica”.

4.3 Il Comitato cura altresì il coordinamento e la realizzazione di ogni altra iniziativa purché coerente con le finalità previste dal progetto, relativamente all’area di Torino – Mirafiori Nord approvate dal Consiglio Direttivo su segnalazione dell’Amministrazione Comunale o di altri membri del Comitato.

Per il raggiungimento dei propri scopi il Comitato si avvale di una struttura tecnica coordinata dal Direttore, della collaborazione di tutte le Divisioni ed i Servizi centrali Comunali di volta in volta interessati, degli uffici della Circoscrizione; il Comitato promuove altresì la collaborazione alla realizzazione del progetto degli attori economici e delle parti sociali interessate.

L’attribuzione al Comitato di personale della Città di Torino e di altri enti partecipanti è oggetto di apposita convenzione tra il Comitato e gli Enti stessi.

Art.5 BENI E RISORSE

Art. 5.1 – PATRIMONIO

Il patrimonio del Comitato è costituito:

- dai beni mobili ed immobili utilizzati per il raggiungimento delle finalità di cui all'art.4;

- da lasciti e donazioni di soggetti privati.

Art. 5.2 FONTI DI FINANZIAMENTO

Sono fonti di finanziamento del Comitato:

166

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

- i trasferimenti da parte del Comune di Torino sulla base dei finanziamenti previsti dal Programma di Intervento Comunitario Urban II;

- i finanziamenti già erogati o ancora da erogare da parte della Regione Piemonte;

- altri finanziamenti erogati o che potranno venire erogati da parte dell'Unione Europea o da altri enti pubblici o privati.

Art. 5.3 BENI ED ATTREZZATURE

Il Comitato si avvarrà altresì per il suo funzionamento di beni ed attrezzature che saranno resi disponibili attraverso apposite convenzioni dal Comune di Torino, dagli enti pubblici indicati nell'art. 5.2 o dagli Enti promotori.

Art. 6 – ORGANI

Sono organi del Comitato:

a) il Consiglio Direttivo;

b) il Presidente;

c) il Direttore;

d) il Forum per lo Sviluppo;

e) il Collegio dei Revisori dei Conti.

Art. 7 – ESERCIZIO

L’esercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno a cominciare dal 1° gennaio 2002.

Art. 8 – CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è composto da un massimo di 15 membri che durano in carica , salvo revoca o dimissioni, per l’intera durata del Comitato.

Il Comune di Torino nomina 4 membri (tra gli assessori competenti per materia o loro delegati); la Circoscrizione nomina 2 membri (Presidente e un consigliere di circoscrizione); l’Agenzia Territoriale per la casa nomina un membro; l’Associazione Torino Internazionale nomina 3 membri; il Forum per lo sviluppo locale può nominare un suo rappresentante.

167

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Ogni Consigliere può essere revocato e sostituito in qualsiasi momento dall’ente che lo ha nominato.

Le cariche sono gratuite, fatto salvo il rimborso delle spese.

Art. 9 – POTERI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione del Comitato ed in particolare:

- approva e realizza i programmi di attività per il raggiungimento degli scopi statutari;

- approva il bilancio preventivo;

- approva il conto consuntivo;

- provvede all’eventuale assunzione del personale, determinandone qualifiche e trattamento economico;

- coopta altri Consiglieri;

- accetta i contributi, le donazioni, i lasciti ed effettua gli acquisti e le alienazioni dei beni;

- approva il regolamento per il funzionamento del Comitato;

- delibera lo scioglimento e la proroga del Comitato;

- provvede a qualsiasi altro atto necessario od utile per le finalità istituzionali del Comitato, anche se qui non espressamente previsto.

Art. 10 – FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

1- Il Consiglio Direttivo è convocato e presieduto dal Presidente ogniqualvolta questi lo ritenga necessario o ne sia stata fatta richiesta motivata da almeno la metà dei suoi membri e, comunque, almeno due volte l’anno.

2- Per la validità delle deliberazioni del Consiglio occorre la presenza della maggioranza dei membri nominati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.

3- In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente.

4- Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza dei due terzi dei presenti l’eventuale assunzione, su richiesta dell’Amministrazione Comunale o di altro membro del Comitato, di compiti e finalità ulteriori rispetto a quelli previsti dal progetto “Mirafiori Nord, Oltre la città fabbrica”.

168

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

5- Il Consiglio delibera con la presenza dei 2/3 dei nominati ed il voto favorevole dei 2/3 dei presenti la proroga o lo scioglimento del Comitato e l'aumento o la riduzione del numero dei consiglieri.

6- Le deliberazioni sono fatte constare dal verbale delle riunioni del Consiglio Direttivo redatto dal Direttore, quale Segretario del Consiglio, che lo sottoscrive unitamente al Presidente.

Art. 11 – PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE

Il Presidente ed il vicepresidente sono nominati dal Sindaco della Città di Torino tra i rappresentanti della città o della Circoscrizione 2. Essi potranno essere revocati dal Sindaco in qualsiasi momento.

Il Presidente rappresenta il Comitato sia nei confronti dei terzi che in giudizio.

Il Presidente è responsabile della messa in atto dei piani di attività deliberati dal Consiglio Direttivo per il raggiungimento delle finalità del Comitato.

Il Presidente, con firma congiunta a quella del Direttore, ha il potere di eseguire tutte le operazioni bancarie del Comitato e sottoscrivere le rendicontazioni periodiche richieste dall’Unione Europea per l’erogazione di finanziamenti e da trasmettere alla Città di Torino per gli adempimenti necessari.

Il Presidente, inoltre, può adottare ogni tipo di provvedimento che giudica urgente, con l’obbligo di riferirne al Consiglio Direttivo nella prima riunione successiva da convocarsi entro 30 giorni dalla data di adozione del provvedimento.

In caso di impedimento, assenza, revoca o dimissioni del Presidente ne fa le veci il Vicepresidente.

Art. 12 – DIRETTORE

Il Direttore viene nominato dal Presidente ed è il responsabile della direzione e della corretta esecuzione delle attività del Comitato.

Il Direttore:

- ha il compito della gestione amministrativa e della tenuta dei libri sociali del Comitato;

- redige come segretario i verbali delle riunioni del Comitato Direttivo alle quali partecipa senza diritto di voto;

- predispone i piani di attività, il bilancio preventivo ed il conto consuntivo che vengono presentati al Consiglio Direttivo per l’approvazione;

169

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

- coordina la struttura tecnica, il personale tecnico eventualmente messo a disposizione del Comitato dagli Enti partecipanti, nonché i professionisti esterni di cui il Comitato si avvale per lo svolgimento della propria attività;

- coordina altresì i gruppi di lavoro tematici con funzioni di coordinamento progettuale e gestionale composti dai titolari di azioni che hanno stipulato convenzioni con il Comitato, nonché dagli operatori locali pubblici e privati via via interessati;

- con firma congiunta a quella del Presidente, ha il potere di eseguire tutte le operazioni bancarie del Comitato e di disporre e sottoscrivere le rendicontazioni periodiche richieste dall’Unione Europea per l’erogazione del finanziamento da trasmettere alla Città di Torino per gli adempimenti necessari.

Art. 13 – FORUM PER LO SVILUPPO

Il forum per lo sviluppo è composto da rappresentanti di associazioni, enti, società ed altri organismi del mondo economico, culturale, sociale e del volontariato che siano l’espressione di interessi relativi all’area di Torino – Mirafiori Nord e che richiedano formalmente di essere coinvolti nelle attività del Comitato, secondo i criteri di partecipazione che verranno stabiliti dal Consiglio di Circoscrizione.

Il forum per lo sviluppo viene periodicamente informato sull'attività del Comitato ed esprime proposte e suggerimenti per lo svolgimento delle attività in apposite riunioni, per le quali il Comitato renderà disponibili i locali ed i servizi di segreteria.

Art. 14 – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre membri effettivi nominati dalla Città di Torino fra gli iscritti nel ruolo dei Revisori dei Conti; i suoi membri durano in carica tre anni e sono rieleggibili.

Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di controllare la gestione amministrativa del Comitato, esprimendo, con relazione scritta, i propri pareri sul bilancio consuntivo.

I Revisori dei Conti possono assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo.

Articolo 14 bis - POTERI DI INDIRIZZO E CONTROLLO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

In applicazione dell’art. 28 comma 3 dello Statuto della Città di Torino è garantito all’Amministrazione comunale l’accesso ai verbali delle riunioni e agli atti deliberativi del

170

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Consiglio Direttivo. All’amministrazione comunale è altresì riconosciuta la facoltà di richiedere periodiche relazioni sullo stato di avanzamento del PIC.

In applicazione dell’art. 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino sarà trasmessa ai capigruppo consiliari copia del rapporto annuale di esecuzione che il Comune di Torino, quale autorità di gestione, è tenuto ad inviare alla Commissione Europea secondo quanto disposto dall’art. 34 del Regolamento CE 1260/99.

Art. 15 - COMITATO DI SORVEGLIANZA

Con il presente articolo si dà atto che in osservanza dell'art.35 del regolamento 1260/99/CE sarà istituito, con delibera della Giunta Comunale di Torino, il Comitato di Sorveglianza, il quale, pur non essendo organo del Comitato, svolgerà importanti funzioni di controllo di quest’ultimo.

Il Comitato di Sorveglianza è composto da:

rappresentanti del Comune di Torino tra i quali figurerà l’assessore con delega alle periferie;

un rappresentante della Regione Piemonte;

uno o più rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quale Autorità di pagamento e degli altri Ministeri interessati ;

una rappresentanza della Commissione Europea diretta dal rappresentante della DG capofila per l'intervento relativo;

un rappresentante della Fondazione bancaria San Paolo;

rappresentanti locali delle forze economiche, sociali, del terzo settore e delle associazioni attive nel campo della protezione ambientale, scelti sulla base di criteri di autorevolezza e “disinteresse” nei confronti dell’attuazione del programma;

un rappresentante del CSI-Piemonte.

Nell’ambito delle proprie attività il Comitato di Sorveglianza, attraverso l’analisi e la valutazione delle informazioni relative allo stato di attuazione, verifica l’opportunità di adottare le necessarie azioni (ivi comprese le proposte di revoca del Presidente del Vicepresidente e dei membri del Consiglio Direttivo) definite con l’Autorità di Gestione del programma per assicurare un efficiente, efficace e completo utilizzo delle risorse anche attraverso opportune riprogrammazioni secondo le procedure che saranno definite dal regolamento interno del Comitato di Sorveglianza.

171

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

Art. 16 – SCIOGLIMENTO

In ogni caso di scioglimento del Comitato, il patrimonio residuo, dopo la proporzionale restituzione all’Unione Europea ed alla Città di Torino dei contributi versati, è devoluto dal Consiglio Direttivo ad enti che perseguono finalità analoghe nell’ambito territoriale di riferimento del progetto.

Art. 17 – RICONOSCIMENTO

Il Comitato persegue le proprie finalità esclusivamente nell’ambito della Regione Piemonte.

Il Presidente dispone di tutti i poteri necessari per lo svolgimento delle pratiche necessarie al fine di ottenere dall'Ente Regione Piemonte il riconoscimento della personalità giuridica del Comitato.

Art. 18 – DISPOSIZIONI FINALI

Per tutto quanto non previsto nel presente statuto si fa riferimento ai principi generali del diritto ed alle norme di legge in materia.

172

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

ALLEGATO 2 – PIANO DI COMUNICAZIONE

173

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

1 L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE

La necessità di affiancare al Complemento di Programmazione un piano delle azioni di comunicazione è espressamente individuata dal Regolamento (CE) N. 1159/2000 in attuazione dell’art. 46 del Regolamento (CE) N. 1260/1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali.

Al di là dell’esigenza di soddisfare un adempimento normativo, negli ultimi anni è stata posta sempre maggiore attenzione, sia a livello europeo, sia a livello nazionale e locale, al tema della comunicazione come elemento strategico per il successo delle politiche di sviluppo intraprese dalle diverse amministrazioni e finanziate con risorse comunitarie, statali, regionali e locali.

Un passo importante in questa direzione è rappresentato dalla pubblicazione del “Libro verde sull’informazione del settore pubblico nella società dell’informazione. L'informazione del settore pubblico: una risorsa fondamentale per l'Europa” (COM(98) 585). In questo documento si sono evidenziati alcuni fattori di criticità nel ruolo del settore pubblico europeo nella Società dell'Informazione, con l’obiettivo di avviare una discussione tra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti e di individuare strategie di azione comuni. Il dibattito sui temi sollevati dal Libro Verde ha condotto all’elaborazione e all’emanazione del Reg. 1159/2000.

A livello nazionale è stata recentemente approvata la L. 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni” che sancisce le finalità, gli ambiti di applicazione, gli strumenti e le strutture atti a garantire un corretto sistema di informazione e comunicazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni italiane.

Un particolare impulso ad affrontare il tema dell’accesso dei cittadini alle informazioni riguardanti l’attività istituzionale ai diversi livelli di governo proviene dallo sviluppo delle nuove tecnologie. Questo tema e più in generale quello della diffusione delle nuove tecnologie è oggetto di numerose iniziative a livello europeo, nazionale e locale. Si segnala l’iniziativa e-Europe e il successivo e-Europe 2002 Action Plan che mirano all’ampia diffusione dell’utilizzo delle reti telematiche da parte della popolazione, delle imprese e delle amministrazioni, attraverso un processo di sostegno all’innovazione, rispetto della concorrenza economica e rafforzamento della coesione sociale. Tale iniziativa ha prodotto a livello nazionale il “Rapporto sullo Sviluppo della Società dell’Informazione - e-Italia” curato dal Forum sulla Società dell’Informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’approfondimento sull’utilizzo delle moderne tecnologie dell’information and communication technology nel processo di ammodernamento della Amministrazione del Paese è contenuto nel Piano di Azione di e-government elaborato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai vari documenti attuativi di livello regionale.

In relazione agli interventi di riqualificazione di aree urbane in crisi, l’amministrazione torinese si è distinta per alcune iniziative pilota che proprio nelle attività di comunicazione e partecipazione dei cittadini hanno trovato elementi di innovazione e successo. Si citano ad esempio i Piani di Accompagnamento Sociale (PAS) messi in atto per affiancare e facilitare la realizzazione di tre Programmi di Riqualificazione Urbana e indirizzati al raggiungimento dei seguenti risultati:

174

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

• attuazione di campagne di informazione e comunicazione sugli interventi di riqualificazione previsti;

• iniziative di progettazione partecipata rivolte all’individuazione delle esigenze degli abitanti;

• mediazione dei conflitti generati da alcune scelte di intervento;

• cooperazione con gli attori locali e sostegno alle realtà operanti nella zona di intervento;

• sperimentazione di forme innovative di interazione tra cittadini e amministrazione.

2 IL QUADRO NORMATIVO

Il quadro di riferimento normativo è costituito da:

• Regolamento (CE) N. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali

- Art. 18, par. 3, lett. d)

- Art. 34, par. 1, lett h)

- Art. 46

• Regolamento (CE) N. 1159/2000 della Commissione del 30 maggio 2000 concernente le azioni d’informazione e pubblicità affidate agli Stati membri nell’ambito dei Fondi strutturali.

In particolare l’articolo 46 del Reg. 1260/1999 assegna all’Autorità di Gestione la responsabilità di assicurare la pubblicizzazione dell’intervento e l’informazione verso i potenziali beneficiari, le parti sociali interessate e l’opinione pubblica in generale.

Le norme relative a tali azioni sono specificate dal Reg. 1159/2000. In esso si individua nel piano delle azioni di comunicazione, da inserire nell’ambito del complemento di programmazione, lo strumento adatto per presentare gli interventi di carattere informativo e pubblicitario. Il piano deve necessariamente individuare:

• gli obiettivi delle azioni e il pubblico cui sono rivolte;

• i contenuti e la strategia delle azioni di comunicazione e informazione;

• il bilancio di previsione;

• i servizi amministrativi o gli organismi competenti per la loro esecuzione;

• i criteri seguiti per la valutazione delle azioni realizzate.

175

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

3 STRATEGIA, OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

3.1 Strategia

Le azioni di informazione e comunicazione hanno il fine ultimo di garantire la massima trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche e il loro completo ed efficace utilizzo attraverso il coinvolgimento dei diversi soggetti interessati dall’intervento. La strategia del Piano di Comunicazione si fonda su alcuni obiettivi generali e specifici, sull’individuazione di categorie di destinatari dell’azione informativa ed è articolata su linee di intervento e singole azioni nel seguito descritte.

Si ritiene inoltre che la ridotta dimensione dell’area di intervento consenta di far succedere ad una prima fase di diffusione e promozione dell’iniziativa una seconda in cui le attività di comunicazione siano maggiormente orientate allo sviluppo di una dimensione partecipativa e di accompagnamento sociale degli interventi. Tali attività da alcuni anni sperimentate con successo dall’amministrazione torinese, potranno sia aumentare l’efficacia e i benefici degli interventi prefigurati nell’ambito delle diverse misure, sia costituire un valore aggiunto misurabile in aumento della capacità endogena di sviluppo locale, miglioramento del livello di partecipazione alla vita pubblica, rafforzamento dell’identità locale. A tal fine, particolare attenzione sarà dedicata alle modalità di coinvolgimento dei partner pubblici e privati nelle azioni di informazione e comunicazione come garanzia per una più estesa e capillare diffusione della conoscenza sul Programma.

3.2 Obiettivi generali

Il Piano di Comunicazione fonda la sua azione sui seguenti obiettivi generali:

• informare i potenziali beneficiari finali, nonché

- le autorità regionali e locali e le altre autorità pubbliche competenti,

- le organizzazioni professionali e gli ambienti economici,

- le parti economiche e sociali,

- le organizzazioni non governative, in particolare gli organismi per la promozione delle pari opportunità e quelli che operano per la tutela e il miglioramento dell’ambiente,

- gli operatori o i promotori dei progetti

sulle possibilità offerte dagli interventi congiuntamente dall’Unione Europea e dagli Stati membri, in modo da garantirne la trasparenza;

• informare l’opinione pubblica sul ruolo svolto dall’Unione Europea, in collaborazione con gli Stati membri, in favore dell’intervento e sui risultati ottenuti da quest’ultimo.

A questi due obiettivi direttamente risalenti al Reg. (CE) 1159/2000, si aggiunge l’intenzione di promuovere l’attivazione di risorse locali nel processo comunicativo attraverso l’individuazione e il coinvolgimento di soggetti di particolare rilevanza, sia perché implicati nell’attuazione di azioni chiave

176

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

A.

B.

C.

nell’ambito del Programma, sia in base all’elevato grado di radicamento nel tessuto economico e/o sociale dell’area bersaglio.

3.3 Obiettivi Specifici

1. sensibilizzare e informare in modo diffuso l’opinione pubblica sul Programma cofinanziato con i Fondi strutturali attraverso l’utilizzo delle diverse forme di comunicazione

2. informare i potenziali beneficiari sulle possibilità offerte dagli interventi attraverso l’indicazione delle modalità di attuazione, delle procedure, dei criteri di selezione e di valutazione, dei referenti interni alla pubblica amministrazione

3. sviluppare una rete di collaborazione con il partenariato istituzionale, economico e sociale da coinvolgere nell’attuazione delle azioni di informazione e comunicazione

4. assicurare la corretta informazione sui lavori del Comitato di sorveglianza, sull’andamento degli interventi, sui risultati conseguiti dal Programma

5. evidenziare l’impatto socio-economico determinato dagli interventi cofinanziati dall’Unione Europea

6. evidenziare l’impatto in termini di tutela e miglioramento dell’ambiente, sviluppo delle pari opportunità e della società dell’informazione

7. realizzare un efficiente sistema di comunicazione tra i soggetti interni alla pubblica amministrazione coinvolti nel Programma

8. promuovere il rafforzamento dell’identità locale e l’immagine del quartiere attraverso la diffusione dei risultati positivi dell’intervento

9. promuovere lo scambio di esperienze tra le diverse realtà territoriali impegnate in iniziative di riqualificazione urbana sostenibile

4 IL TARGET

Il target del Piano di Comunicazione, costituito dai destinatari delle azioni di informazione e comunicazione, comprende le seguenti tipologie di soggetti:

destinatari finali degli interventi;

potenziali beneficiari e promotori di specifiche azioni contenute nel programma;

operatori della Pubblica Amministrazione, altre istituzioni pubbliche e private.

Destinatari finali degli interventi sono tutti i cittadini che vivono e lavorano nell’area bersaglio e che potranno beneficiare degli effetti positivi generati dalla realizzazione del Programma. Nell’ambito di

177

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

I.

II.

III.

questa categoria potrà essere operata una ulteriore segmentazione, orientata verso particolari tipologie di destinatari quali: donne, giovani, anziani, extracomunitari, disoccupati, ecc.

La seconda categoria di destinatari delle azioni di comunicazione raggruppa i potenziali beneficiari di specifiche misure o azioni del PIC, ad esempio le piccole e medie imprese localizzate nell’area, e i soggetti promotori di interventi quali l’Università, istituti e centri di ricerca, le realtà scolastiche del quartiere, associazioni di categoria e del terzo settore, ecc.

L’ultima categoria comprende in primo luogo amministratori, dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione torinese a vario titolo coinvolti nell’attuazione del Programma, ma anche operatori di enti pubblici e privati a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, interessati alle tematiche relative alla riqualificazione sostenibile di aree urbane degradate.

5 LINEE DI INTERVENTO E AZIONI PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE

5.1 Linee di intervento

Gli obiettivi generali e specifici del Piano di Comunicazione saranno perseguiti attraverso la predisposizione e attuazione di azioni di informazione e comunicazione articolate intorno alle seguenti linee di intervento:

informazione diffusa sulle finalità del Programma, il contenuto e lo stato di avanzamento delle azioni, i lavori del Comitato di Sorveglianza e il ruolo svolto dalla Comunità Europea in favore dell’intervento;

promozione finalizzata al coinvolgimento di soggetti economici e sociali nell’elaborazione e attuazione degli interventi e all’informazione verso i potenziali beneficiari sulle possibilità offerte dal Programma, i meccanismi di attuazione, le procedure e i criteri di selezione per beneficiare delle iniziative;

diffusione dei risultati con particolare attenzione all’evidenziazione degli impatti generati in termini di sviluppo socio-economico, miglioramento dell’ambiente e delle pari opportunità, sviluppo della Società dell’Informazione; attività di scambio di esperienze con operatori pubblici e privati coinvolti in interventi di riqualificazione sostenibile di aree urbane in crisi.

Strategie di comunicazione specifiche e caratterizzate dall’utilizzo di differenti strumenti informativi potranno inoltre essere elaborate e attuate in relazione ad interventi di particolare rilevanza per il Programma e che sono connotati dall’integrazione di azioni di diversa natura (la riqualificazione dei due assi stradali, la Casa del Quotidiano, il Laboratorio per lo Sviluppo Economico di Mirafiori).

178

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

5.2 Tipologie di Azioni

L’attuazione delle misure di informazione e comunicazione rispetterà le disposizioni contenute nel Reg. (CE) 1159/2000. In particolare, nella predisposizione del materiale informativo e pubblicitario si farà riferimento al punto 6 “Modalità di allestimento del materiale informativo e pubblicitario” del predetto Regolamento. Nel seguito si elencano le principali tipologie di azioni che saranno utilizzate nell’implementazione della strategia di informazione e comunicazione del Programma.

5.2.1 Immagine coordinata

La definizione di un’immagine coordinata attraverso la predisposizione di un logo e di una linea grafica unitaria per tutti i prodotti informativi e pubblicitari rende immediatamente riconoscibili gli interventi ricompresi nell’iniziativa. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla diffusione e all’utilizzo di tale immagine presso i soggetti attuatori diversi dalle strutture tecniche di gestione del Programma (Uffici comunali, soggetti detentori di servizi pubblici, Università e scuole, ecc.).

5.2.2 Campagna promozionale

L’obiettivo della campagna promozionale, da effettuarsi contestualmente alle fasi iniziali dell’iniziativa, consiste nel diffondere presso il più ampio numero di destinatari le informazioni riguardanti le finalità, le principali iniziative e le modalità di partecipazione al Programma. La campagna che potrà utilizzare i mezzi di comunicazione di massa, l’affissione di manifesti, il volantinaggio, l’installazione di totem informativi e di presidi territoriali mobili (infobus), dovrà inoltre orientare gli utenti verso gli altri canali informativi e di approfondimento sui contenuti dell’iniziativa previsti dal presente Piano.

5.2.3 Stand in occasione di eventi

L’allestimento di stand informativi in occasione di eventi pubblici organizzati sia all’interno dell’area bersaglio sia nell’ambito di manifestazioni riguardanti il tema della riqualificazione urbana sostenibile rappresentano occasioni da cogliere per perseguire gli obiettivi di informazione diffusa, scambio di esperienze e rafforzamento dell’immagine del quartiere.

5.2.4 Sportello URBAN

L’apertura di uno sportello URBAN e l’eventuale compresenza di un ufficio decentrato dell’amministrazione costituiscono uno strumento efficace per assistere i potenziali beneficiari nell’espletazione delle misure necessarie all’attivazione delle risorse e per soddisfare la domanda da parte dei cittadini di informazioni e di approfondimenti sui contenuti e sull’avanzamento degli interventi.

5.2.5 Newsletter

La pubblicazione e diffusione di una newsletter periodica in coincidenza delle principali fasi di attuazione del Programma rappresenta un utile mezzo per informare i destinatari sullo stato di avanzamento, sui risultati di volta in volta acquisiti, sugli altri eventi programmati in seno all’attività di comunicazione.

179

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

5.2.6 Sito Internet e mailing list

L’immediatezza dell’informazione garantita dall’utilizzo delle nuove tecnologie fa sì che la costruzione di un sito Internet dedicato all’Iniziativa Comunitaria rappresenti uno strumento indispensabile per consentire ai destinatari dell’azione comunicativa di ricevere informazioni aggiornate sullo stato di attuazione del Programma. Il forte orientamento di alcune misure verso il tema dello sviluppo della Società dell’Informazione potrà produrre positive integrazioni tra singole azioni e la strategia di comunicazione complessiva. Attualmente sono già attive alcune pagine di presentazione all’interno del sito del Progetto Speciale Periferie. Tali informazioni dovranno essere arricchite e aggiornate con frequenza almeno mensile e presumibilmente raccolte in un sito dedicato. Dovranno inoltre comprendere informazioni generali riguardanti l’Unione Europea ed evidenziare il ruolo che essa svolge in favore dell’intervento. Infine attraverso il sito sarà possibile iscriversi ad una mailing list elettronica di aggiornamento periodico sull’iniziativa, richiedere informazioni specifiche e documentazione.

5.2.7 Intranet/extranet

L’utilizzo della rete intranet/extranet tra i diversi uffici comunali e i partner esterni pubblici e privati coinvolti nell’iniziativa potrà garantire un efficiente e rapido scambio delle informazioni necessarie al coordinamento e alla gestione delle diverse iniziative. Gli Enti pubblici piemontesi su questo fronte possono già fare affidamento sulla Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionali (RUPAR) recentemente costituita.

5.2.8 Prodotti multimediali

La produzione e diffusione di materiale multimediale (cd-rom, videocassette) relativo a specifiche azioni o al programma nel suo complesso possono contribuire alla diffusione dei risultati degli interventi e a promuovere l’immagine del quartiere verso l’esterno.

5.2.9 Eventi

L’organizzazione di eventi quali manifestazioni, convegni, seminari, feste di quartiere, rappresenta un’utile occasione di diffusione dei risultati degli interventi sia verso i destinatari dell’iniziativa sia in termini di scambio di esperienze con altre realtà impegnate in programmi di riqualificazione urbana sostenibile.

5.2.10 Conferenze stampa, informazione sui mass-media

Il ricorso a momenti di comunicazione istituzionale e all’uso dei mezzi di comunicazione di massa, oltre che nell’ambito della campagna promozionale iniziale, potrà essere utile per sottolineare particolari fasi del processo di attuazione del Programma e il raggiungimento di risultati relativi a singole azioni o all’iniziativa nel suo complesso.

5.2.11 Pubblicazioni

La pubblicazione di libri, ricerche, articoli su riviste specializzate, rappresenta lo strumento principale per diffondere la conoscenza sui risultati conseguiti dall’iniziativa nel suo complesso e in termini di impatto socio-economico, miglioramento dell’ambiente urbano, sviluppo delle pari opportunità e della Società dell’Informazione. Tali pubblicazione potranno inoltre contribuire al dibattito sulla

180

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

riqualificazione urbana sostenibile, mettendo in luce le difficoltà incontrate e i fattori di successo dell’iniziativa.

5.2.12 Studi e consulenze

Nell’ambito delle attività di comunicazione potranno essere redatti studi di settore o attivate consulenze specifiche a supporto dell’azione amministrativa. In tal senso potrà essere proficuo stringere collaborazioni con l’Università attraverso l’avvio di progetti di ricerca dedicati ad URBAN o tramite l’elaborazione di tesi di laurea che analizzino il percorso e l’esito dell’iniziativa.

Nella tabella seguente vengono poste in relazione le diverse tipologie di azione con le linee di intervento, gli obiettivi specifici e i destinatari delle azioni di informazione e comunicazione. Questa articolazione non deve essere considerata rigidamente in quanto si auspica una positiva interazione tra azioni e linee di intervento nel raggiungimento degli obiettivi generali e specifici posti alla base del Piano di Comunicazione.

Azioni Linee di intervento Obiettivi specifici Destinatari

Immagine coordinata I, II, III 1-8 A, B, C

Campagna promozionale I 1 A

Stand in occasione di eventi I 1, 8, 9 A, C

Sportello URBAN II 2 B

Newsletter I, III 1, 2, 4, 8 A, C

Sito Internet e mailing list I 1, 2, 4, 9 A, B, C

Intranet/extranet II 3, 7 B, C

Prodotti multimediali III 5, 6, 8, 9 A, C

Eventi I, III 5, 6, 8, 9 A, C

Conferenze stampa, informazione sui mass-media II, III 1, 2, 4 A, B

Pubblicazioni III 5, 6, 8, 9 C

Studi e consulenze III 5, 6, 8, 9 C

6 MODALITÀ’ DI ATTUAZIONE E DI VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE

6.1 Soggetti attuatori

Il Regolamento 1260/1999 assegna all’Autorità di Gestione il compito di assicurare l’informazione sul Programma. Per il coordinamento e il controllo delle azioni previste dal Piano sarà dunque nominato un responsabile della comunicazione. Tale nomina così come previsto al punto 7.5.1 Trasparenza,

181

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

pubblicità e comunicazione del Programma avverrà nell’ambito della prima riunione del Comitato di Sorveglianza.

A livello operativo l’Autorità di Gestione potrà avvalersi delle strutture tecniche interne alla Pubblica Amministrazione e/o del contributo di soggetti esterni individuati tramite procedure di evidenza pubblica. Prevedibilmente l’individuazione dell’immagine coordinata, le notizie sullo stato di avanzamento del Programma, gli eventi e gli scambi con altre realtà saranno gestiti direttamente dall’amministrazione, mentre la campagna pubblicitaria e promozionale e la redazione di documenti e studi sui risultati dell’iniziativa potranno essere affidati a soggetti esterni.

6.2 Partenariato e collaborazioni

Il coinvolgimento di altri attori pubblici e privati nell’ambito delle attività informative è ritenuto di fondamentale importanza ai fini del raggiungimento degli obiettivi e del successo della strategia di comunicazione. A tal proposito è già possibile individuare alcuni attori privilegiati il cui ruolo potrà determinare un aumento dell’efficacia delle iniziative di informazione.

6.2.1 Forum per lo Sviluppo Locale

Il Forum per lo Sviluppo Locale quale espressione delle diverse forze sociali ed economiche del quartiere e in virtù del rapporto diretto con la struttura gestionale del PIC URBAN, rappresenta una risorsa indispensabile per agevolare lo scambio di informazioni tra l’Amministrazione e i destinatari dell’Iniziativa.

6.2.2 AMIAT

L’azione dell’AMIAT volta a conseguire un aumento nella percentuale di raccolta differenziata prevede la realizzazione di una massiccia campagna di comunicazione verso tutti i residenti dell’area bersaglio. Tale iniziativa può costituire un’occasione per raggiungere un ampio numero di destinatari e per diffondere materiale informativo riguardante il Programma nel suo complesso.

6.2.3 Realtà scolastiche locali

Il coinvolgimento di numerose realtà scolastiche locali nell’ambito di alcuni interventi finanziati da URBAN può condurre all’inserimento nelle attività didattiche di percorsi di avvicinamento e conoscenza dell’Unione Europea e del ruolo svolto da essa nel sostenimento delle iniziative di riqualificazione urbana sostenibile.

6.3 Cronoprogramma delle attività

Il seguente cronoprogramma descrive gli ambiti temporali in cui si concentrano con maggiore intensità le azioni di informazione e comunicazione relative alle tre linee di intervento precedentemente

182

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

individuate. Nell’ambito della progettazione esecutiva le singole azioni verranno quantificate e collocate temporalmente all’interno del periodo di programmazione.

Linee di intervento 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Informazione diffusa

Promozione finalizzata al coinvolgimento

Diffusione dei risultati

6.4 Attività di valutazione

Le azioni di informazione e comunicazione previste dal Piano verranno sottoposte a valutazione nell’ambito dell’attività di valutazione stessa prevista per il PIC URBAN nel suo complesso. La valutazione è tesa ad analizzare i cambiamenti nel livello di conoscenza dei cittadini. Dovranno quindi essere valutati, attraverso l'adozione di opportune metodologie di ricerca e indicatori: l'efficacia degli strumenti utilizzati nel conseguire i risultati attesi; il livello d'informazione raggiunto a seconda dei target, il "livello di assorbimento" delle conoscenze e il "livello di soddisfazione delle stesse".

Al responsabile della comunicazione è affidato il monitoraggio continuo delle azioni informative che saranno quantificate sulla base del seguente elenco di indicatori di realizzazione:

• n. punti informativi fissi e mobili

• n. presenze eventi esterni

• n. ore di apertura sportello informativo

• n. newsletter

• n. siti Internet

• n. prodotti multimediali

• n. convegni e seminari

• n. manifestazioni locali

• n. passaggi su mezzi di informazione

• n. pubblicazioni

Sarà inoltre valutata l’efficacia della strategia comunicativa attraverso la rilevazione del numero di destinatari raggiunti tramite sondaggi statistici e in relazione a specifiche azioni informative (presenza ad eventi, contatti internet e telefonici, utenti dei punti informativi).

183

PIC URBAN II Mirafiori Nord, Torino - Complemento di Programmazione Maggio 2007

184

7 BILANCIO DI PREVISIONE

Le risorse necessarie all’attuazione del Piano di Comunicazione attingono alla disponibilità della misura 4.3 Informazione, comunicazione, pubblicità e ammontano per l’intero periodo di programmazione 2000-2006 a circa 230.000 €, pari allo 0,8% del costo totale ammissibile del programma.

La distribuzione delle risorse verrà formulata definitivamente nell’ambito della progettazione esecutiva delle azioni di informazione e comunicazione. Indicativamente si prevede una ripartizione equa tra le diverse linee di intervento individuate e una distribuzione temporale dei costi che assume i valori più elevati in corrispondenza dell’inizio e della fine dell’intervento e a seguito dell’attività di valutazione intermedia.