LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove...

28
Centro Interuniversitario di Ricerca per la Pace l’Analisi e la mediazione dei Conflitti Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di Firenze Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna INFORM @ ZIONE LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER LO SVILUPPO NEWSLETTER DELLA COOPERAZIONE DECENTRATA TOSCANA Novembre 2009, n. 48 C.I.R.P.A.C IN QUESTO NUMERO: Useful Websites p.27 Eventi p.21 Documenti p.15 Bandi p. 9 Approfondimenti p. 2 In primo piano Il 26 dicembre 2004, come tutti ricordano, il terremoto più violento degli ultimi quarant’anni (grado 9,3 della scala Richter), originatosi su una faglia tra la placca Indo-Austra- liana e la placca di Burma, provocò un violento maremoto che si andò ad abbattere violentemente contro le coste dello Sri Lanka e – a distanza di poche ore – contro quelle di India, Indonesia, Thailandia e Somalia. Il primo aereo di soccorsi toscani, decollato proprio dall’ae- reoporto militare di Pisa con a bordo un gruppo di medici e infermieri toscani e un piccolo ospedale da campo, giunse in Sri Lanka il 27 dicembre, seguito dalla mobilitazione dell’in- tera comunità internazionale. Il volume “Sri Lanka, India – Azioni di sviluppo sostenibile in ottica di infanzia e genere nelle aree colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004” (cura di Chiara Benvenuti e Khaled Sghaier Hajlaoui, Pisa, Edizioni ETS, 2009) ricostruisce l’im- pegno della cooperazione toscana e in particolare le azioni svolte dalla rete coordinata dall’Istituzione Centro Nord-Sud in qualità di ente attuatore e formata da Amici dei Bambi- ni, Gruppo Umano di Solidarietà, Ucodep, Progetto Sviluppo CGIL Toscana e ASIA Onlus in collaborazione con i part- ner locali (Social Economic & Environmental Development Organization, Hambantota District Chamber of Commerce, National Craft Council, People’s Development Association, Department of Probation for Child Care Services, OBA-MA- MA Association). segue a p. 2 IN EVIDENZA: p. 9 Regione Toscana - Settore Attività Internazionali REDAZIONE La Newsleer è curata per conto del CIRPAC dalla Scuola Superiore Sant’Anna Coordinamento Scientifico: Prof. Andrea de Gury (Scuola Superiore Sant’Anna) Redazione: Andrea de Gury, Ilaria Dal Canto, Annarosa Mezzasalma (Scuola Superiore Sant’Anna) Alessandro Volpi, Alessandro Breccia, Chiara Macchi, Valentina Fei (Università di Pisa) Direore Responsabile: Francesco Ceccarelli (Ufficio Comunicazione Scuola Superiore Sant’Anna) Concept Grafico: Michele Gonnelli (Scuola Superiore Sant’Anna) SVILUPPO per lo AZIONI DI SVILUPPO SOSTENIBILE IN SRI LANKA E INDIA EUROPEAN REFUGEE FUND - “COMMUNITY ACTIONS” 2009 TOOLBOX ON THE RIGHT TO FOOD p.15 Pisa, 21-24 gennaio 2010 COMUNICARE LA COOPERA- ZIONE E LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE:III EDIZIONE p.25

Transcript of LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove...

Page 1: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

Centro Interuniversitario di Ricerca per la Pace l’Analisi e la mediazione dei Conflitti

Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di FirenzeUniversità di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna

INFO

RM

@Z

ION

ELA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER LO SVILUPPONEWSLETTER DELLA COOPERAZIONE DECENTRATA TOSCANA

Novembre 2009, n. 48

C.I.R.P.A.C

in questo numero:

Useful Websites p.27Eventi p.21 Documenti p.15Bandi p. 9Approfondimenti p. 2

In primo piano

Il 26 dicembre 2004, come tutti ricordano, il terremoto più violento degli ultimi quarant’anni (grado 9,3 della scala Richter), originatosi su una faglia tra la placca Indo-Austra-liana e la placca di Burma, provocò un violento maremoto che si andò ad abbattere violentemente contro le coste dello Sri Lanka e – a distanza di poche ore – contro quelle di India, Indonesia, Thailandia e Somalia.

Il primo aereo di soccorsi toscani, decollato proprio dall’ae-reoporto militare di Pisa con a bordo un gruppo di medici e infermieri toscani e un piccolo ospedale da campo, giunse in Sri Lanka il 27 dicembre, seguito dalla mobilitazione dell’in-tera comunità internazionale.

Il volume “Sri Lanka, India – Azioni di sviluppo sostenibile in ottica di infanzia e genere nelle aree colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004” (cura di Chiara Benvenuti e Khaled Sghaier Hajlaoui, Pisa, Edizioni ETS, 2009) ricostruisce l’im-pegno della cooperazione toscana e in particolare le azioni svolte dalla rete coordinata dall’Istituzione Centro Nord-Sud in qualità di ente attuatore e formata da Amici dei Bambi-ni, Gruppo Umano di Solidarietà, Ucodep, Progetto Sviluppo CGIL Toscana e ASIA Onlus in collaborazione con i part-ner locali (Social Economic & Environmental Development Organization, Hambantota District Chamber of Commerce, National Craft Council, People’s Development Association, Department of Probation for Child Care Services, OBA-MA-MA Association). segue a p. 2

in evidenza:

p. 9

Regione Toscana - Settore Attività Internazionali

redazioneLa Newsletter è curata per conto del CIRPAC dalla Scuola Superiore Sant’Anna Coordinamento Scientifico: Prof. Andrea de Guttry (Scuola Superiore Sant’Anna)Redazione: Andrea de Guttry, Ilaria Dal Canto, Annarosa Mezzasalma (Scuola Superiore Sant’Anna)Alessandro Volpi, Alessandro Breccia, Chiara Macchi, Valentina Fei (Università di Pisa)Direttore Responsabile: Francesco Ceccarelli (Ufficio Comunicazione Scuola Superiore Sant’Anna)Concept Grafico: Michele Gonnelli (Scuola Superiore Sant’Anna)

SVIL

UPP

Ope

r lo

AZIONI DI SVILUPPO SOSTENIBILE IN SRI LANKA E INDIA

EUROPEAN REFUGEE FUND - “COMMUNITY ACTIONS” 2009

TOOLBOX ON THE RIGHT TO FOOD p.15Pisa, 21-24 gennaio 2010COMUNICARE LA COOPERA-ZIONE E LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE:III EDIZIONE p.25

Page 2: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

2

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

Novembre 2009, n. 48

SRI LANKA, INDIA - AZIONI DI SVILUPPO SOSTENIBILE IN OTTICA DI INFANZIA E GENERE NELLE AREE COLPITE DALLO TSUNAMI DEL 26 DICEMBRE 2004

segue da p.1

L’intervento progettato è consistito in “Azioni di sviluppo sostenibile in ottica di infanzia e genere nelle aree col-pite dal maremoto” ed è stato concepito nell’ambito del “Tavolo di coordinamento per la cooperazione in Asia” della Regione Toscana, beneficiando di un finanziamento accordato nell’anno 2007. Le aree geografiche interessa-te dall’intervento sono la fascia costiera meridionale dello Sri Lanka e la provincia di Tamil Nadu in India, dove la devastazione causata dallo tsunami ha esacerbato le pre-esistenti criticità economiche e sociali. In Sri Lanka, ad esempio, un milione di persone sono state interessate da-gli effetti del disastro e le strutture dell’industria turistica sulle coste meridionali e orientali sono state spazzate via.

“La logica del sistema della Cooperazione Decentrata To-scana” – come spiega il presidente dell’“Istituzione Cen-tro Nord Sud” Silvia Pagnin – “è stata quella di concepire l’intervento di emergenza come il passo iniziale per intra-prendere un intervento di sviluppo di più ampio respiro, donando quindi continuità e valore ai rapporti stabiliti fra i diversi attori – enti territoriali, ONG e associazioni, sia toscane che locali”.

Chiara Benvenuti e Khaled Sghaier Hajlaoui ripercorrono, in questo volume, le tappe dell’impegno toscano nell’im-mediato post-tsunami e negli anni successivi, a partire dall’approvazione, a poche settimane dal disastro, della Legge regionale 13/ 2005, che ha disposto la creazione del Fondo regionale per gli interventi straordinari nei paesi del sud-est asiatico. Ciò ha permesso, spiegano, di av-viare una serie di interventi da realizzare “in accordo con quelli predisposti dal governo italiano” e ripartiti in 3 tipo-logie (soccorso immediato, superamento dell’emergenza materiale, ricostruzione materiale e sociale), avvalendosi dell’attività di coordinamento svolta dal Tavolo regionale Asia.

La Giunta Regionale ha poi approvato, nel febbraio 2005, il “Programma relativo alla individuazione degli interven-

ti”, che ha definito la localizzazione geografica, le aree tematiche prioritarie di intervento, le tipologie di azioni ammissibili, i beneficiari nonché le modalità di gestione e valutazione degli interventi. L’azione della Cooperazione Decentrata Toscana, a cui la delibera raccomandava “una particolare attenzione al dialogo costante con le autorità locali delle aree colpite”, si è concentrata su quattro aree specifiche, selezionate anche in base alla preesistenza di rapporti di cooperazione internazionale nonché alla pre-senza di comunità di immigrati in Toscana. In India è stato individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali era l’unica possibile alternativa agli aiuti dei governi nazionali stranieri, espressamente rifiutati dall’India. Sono stati poi individuati lo Sri Lanka (in Toscana è presente una comunità immigrata di 3 mila cingalesi), l’Indonesia e la Somalia.

A partire dal 2006, in concomitanza con i quattro pro-getti di emergenza realizzati in base alla Legge 13/2005, sono stati pianificati interventi nell’ambito del Tavolo di coordinamento regionale. Benvenuti e Hajlaoui rilevano come, in questa fase, siano però cominciate ad emerge-re le prime criticità relative all’intervento della comunità internazionale, le cui modalità hanno talvolta addirittura esacerbato i danni dello tsunami. Il meccanismo di attri-buzione degli aiuti in base alla quantità di beni distrutti dal maremoto ha ad esempio escluso automaticamente dalla compensazione i nullatenenti. Inoltre, spiegano gli auto-ri, “i sistemi locali non sono stati sufficientemente par-tecipativi e solidali da garantire che gli aiuti servissero a ridurre le disparità e di conseguenza la vulnerabilità delle popolazioni più povere”. Non sempre, dunque, si è colta l’emergenza come un’opportunità per spezzare il circolo vizioso della povertà.

Guardando a queste debolezze e dovendo intervenire in contesti in cui l’intera comunità internazionale era pre-sente con propri programmi e progetti, il meccanismo di coordinamento a livello regionale è stato concepito per evitare sovrapposizioni e massimizzare l’efficacia, anche in

di Chiara Macchi

APPROFONDIMENTO

Page 3: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

3

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

coerenza con l’approccio proposto dalla Commissio-ne Europea. L’obiettivo era quello di passare “dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione e dello sviluppo in un’ottica di lungo respiro”, e a questo scopo nel Piano Regionale per la cooperazione internazionale 2007-2010 la Toscana ha ridefinito gli obiettivi specifici della propria azione nell’area asiatica privilegiando gli interventi di svi-luppo locale sostenibile e di salvaguardia ambientale, le azioni tese a rafforzare le politiche di inclusione sociale e occupazionale in un’ottica di genere, le azioni a favore del-la coesione sociale e di prevenzione dei conflitti, nonché la promozione e la difesa dei diritti umani e civili.

Col documento di attuazione del 2007 del Piano Regionale sono stati stanziati 200 mila euro per i progetti d’iniziativa del Tavolo Asia, 140 mila dei quali destinati al progetto oggetto della pubblicazione, ovvero “Azioni di sviluppo so-stenibile in ottica di infanzia e genere nelle aree colpite dal maremoto”. Con tale intervento, spiega Pagnin, “ab-biamo inteso dare impulso ad azioni che promuovessero l’imprenditorialità giovanile e femminile e avviare percorsi di sostegno dedicati a minori vittime di abusi e a coloro che sono rimasti senza famiglia”. La continuità dal punto di vista operativo è assicurata anche per il 2009-2010, in quanto la priorità per le azioni nel Sud-est asiatico rimane quella di estendere l’accesso all’educazione primaria e alla formazione professionale per i giovani.

Nel volume, che presenta una sezione di approfondimento riguardante le problematiche finanziarie e geoeconomiche che interessano l’area in oggetto si illustrano nel dettaglio le azioni promosse nell’ambito del progetto, riportando i commenti e le valutazioni dei partner locali.

SUD EST ASIATICOFOTO: ISTITUZIONE CENTRO NORD SUD

Page 4: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

4

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

L’INDIA INVISIBILE: I TRIBALI DELLE PALANI HILLS

L’India non fa certo parte di quei “paesi dimenticati” ri-spetto ai quali governi, organizzazioni internazionali ed opinione pubblica internazionale dimostrano curiosità ed interesse pressoché marginali. Per motivazioni di caratte-re culturale, storico ed economico, le relazioni tra India e paesi occidentali si è mantentuta nei secoli molto intensa. Con riferimento agli ultimi decenni, questo è vero anche nell’ambito specifico della cooperazione internazionale, in cui l’India ha da sempre un ruolo centrale sia come pro-duttore di sapere scientifico sulle tematiche dello sviluppo che come paese beneficiario di molti progetti di coopera-zione. Tuttavia, alcuni frangenti della società indiana re-stano ancora oggi estremamente isolati sia culturalmente che rispetto alle dinamiche di cooperazione. Le popolazioni tribali dell’India rappresentano un chiaro esempio di tale isolamento, dalle cui cause possiamo trarre interesanti spunti per interventi di cooperazione internazionale.

In questo breve contributo ci concentriamo sulle popola-zioni tribali delle Palani Hills, in Tamil Nadu. Gli Adivasi – “abitanti originari” in sanscrito – della zona sono circa 9000, ed abitano in villaggi situati all’interno della fore-sta. La maggior parte dell’area è infatti coperta da foresta tropicale e sempreverde, la cui straordinaria fertilità e bio-diversità rappresentano gli elementi fondanti delle società tribali. Il rapporto tra i tribali e la foresta è simbiotico: tutti gli ambiti della vita tradizionale tribale – religione, alimen-tazione, medicina, economia – sono strettamente dipen-denti dalla biodiversità generata dalla foresta. La fertililtà della zona, tuttavia, rappresenta anche una della cause – forse la principale – dell’emarginazione dei tribali. Sin dal XVIII secolo, infatti, gli Adivasi hanno dovuto lottare con i proprietari terrieri della zona per la propria sopravvivenza e per quella della foresta. Nonostante la Forest Law del 1864 assicuri agli Adivasi indipendenza politica e possedi-menti di alcune aree della foresta, numerose concessioni sono state accordate a commercianti di legname sia sotto il dominio coloniale britannico che dopo l’indipendenza. Ciò nonostante, l’impatto più grave sul sistema di vita degli Adivasi lo hanno avuto le politiche di autosufficienza ali-mentare promosse dal governo Indiano a partire dal 1961 sotto la così detta “Rivoluzione Verde”. Queste politiche,

mirate a ridurre le importazioni di prodotti agricoli nel pa-ese, consistevano nella concessione di sussidi e proprie-tà terriera – generalmente espropriata agli insediamenti tribali – a emergenti attività agricole. In aggiunta, sono state create nella zona estese monocolture a scopo com-merciale, con un devastante effetto sull’ecosistema della foresta e quindi sul sistema di vita dei tribali. In particola-re, le nuove varietà coltivate hanno avuto due effetti: uno (diretto) relativo alla riduzione della biodiversità derivante dalla eliminazione della flora presente prima dello stabili-mento della monocoltura; un altro (indiretto) relativo alla drammatica riduzione della biodiversità a seguito dell’ina-ridimento e dell’inacidimento del suolo generato dalle nuo-ve varietà (perlopiù specie destinate al mercato del legno come l’eucalipto o il pino). Complessivamente, queste politiche hanno causato la di-struzione di circa il 30% della foresta delle Palani Hills, e, a causa della drastica riduzione dell’accesso alla biodi-versità – sia per la privatizzazione di molte terre che per la diminuzione di questa – ha reso la maggior parte degli Adivasi dipendenti dalle attività dei nuovi latifondisti, pres-so le quali essi hanno cominciato a lavorare in condizioni di schiavitù e povertà estrema. Con gli anni le rivolte dei tribali si sono fatte più forti. Nel 1992 numerosi villaggi tribali si sono uniti nel Palani Hills Tribal Liberation Mo-vement. Questo movimento ha avuto grande importanza per l’autodeterminazione dei tribali, incentrando la propria azione sulla creazione di un network nazionale dei movi-menti tribali, sull’organizzazione di manifestazioni, scioperi e proteste e sull’assistenza legale dei tribali. Nel 2000, è stata proclamata la National Campaign for Survival and Di-gnity, finalizzata a fermare i continui tentativi del governo di allontanare i tribali dalla foresta. Dopo sei anni caratte-rizzati da scontri violenti con le autorità, il parlamento ha adottato il Forest Right Act. Questo atto normativo vieta l’evacuazione coercitiva degli abitanti della foresta, e con-ferisce alle autorità del luogo la responsabilità di fornire beni e servizi di prima necessità agli Adivasi. Tra gli stati dell’India, il Tamil Nadu è stato il meno attivo nell’esecu-zione del Forest Right Act, probabilmente a causa degli in-teressi commerciali relativi alle Palani Hills. Sebbene infatti siano molti i programmi governativi di assistenza ai poveri

di Raian Divanbeigi

APPROFONDIMENTO: ASIA

Page 5: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

5

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

– microcredito, assistenza sanitaria, istruzione, fornitura di acque ed elettricità – gli insediamenti tribali ne sono sem-pre stati fortemente emarginati.

La Society for Integrated Development of Tribals (SIDT) è l’unica ONG dell’area che opera specificamente in aree tribali. Grazie alla cooperativa fiorentina LAMA (www.ldca.eu) abbiamo contattato SIDT e visitato numerosi villag-gi tribali dell’area. Quando, negli anni Ottanta, SIDT ha cominciato la propria attività, la maggior parte dei tribali vivevano all’interno dei latifondi in condiizone di schiavitù e dai quali spesso non avevano l’autorizzazione ad uscire. In questa prima fase SIDT ha stabilito una rete di con-tatti informali con i tribali e tra i tribali di latifondi diver-si. Progressivamente, molti Adivasi hanno preso cosienza della propria situazione ed hanno abbandonato i latifondi ritornando nei loro insediamenti originari. In questa fase le attività di SIDT si sono incentrate sul riconoscimento istituzionale dei nuovi insediamenti, indispensabile per l’accesso ai programmi governativi di assistenza. Tuttora, la certificazione delle comunità, il censimento dei tribali e la concessione delle schede elettorali rappresentano atti-vità chiave di SIDT nella zona. Altri importanti ambiti di intervento riguardano la sanità e l’istruzione. Per via della loro lontananza sia li ospedali che le scuole risultano spes-so inaccessibili ai tribali. Per quanto riguarda l’istruzione primaria, SIDT ha creato delle scuole parificate in nume-rosi villaggi tribali, mentre per livelli di istruzione superiori gestisce un ostello per studenti tribali in prossimità degli istituti pubblici. In ambito sanitario, invece, SIDT agisce su due fronti. Da un lato, promuove attività di sensibilizza-zione e prevenzione igenico-sanitaria inviando periodica-mente personale medico nei villaggi. Dall’altro, promuove la diffusione della medicina tribale legata all’uso di piante mediche reperibili nella foresta.

Nonostante la straordinaria importanza delle attività di SIDT, così come quelle del Palani Hills Tribal Liberation Mo-vement, per l’emancipazione dei tribali, questi sono ancora in larga misura dipendenti dal lavoro che svolgono nei lati-fondi con remunerazioni estremamente basse e domanda di lavoro volatile. La marcata dipendenza economica rap-presenta una problematica chiave la maggior parte delle popolazioni povere. Ciò che distingue la situazione degli Adivasi offendo interessanti spunti per interventi di coope-razione è il “monopolio conoscitivo” che questi detengono su gran parte delle attività legate all’uso dei prodotti della foresta. I tribali sono infatti gli unici in grado di ottenere dalla foresta numerose piante mediche, che regolarmen-te vengono acquistate sottoprezzo presso i vilaggi dagli agenti delle grandi multinazionali farmaceutiche che le

usano per ricavare i principi attivi dei propri farmaci. Gli Adivasi sono anche gli unici in grado di raccogliere il mie-le dai numerosi alveari presenti nella foresta, il prodotto più conosciuto della zona. Così come nel caso delle erbe mediche, gli indigeni ricevono una quota meno che mar-ginale del prezzo finale del miele che per la quasi totalità è intercettato dagli intermediari. In questo contesto, in-tevernti mirati alla formazione di consorzi produttivi per regolamentare le attività commerciali dei prodotti forestali e assicurare un’equa redistribuzione dei proventi possono valorizzare il sapere tribale legato alla foresta come via d’uscita dalla povertà per numerosi villaggi. Inoltre, con-siderando che le difficoltà legate alla commercializzazio-ne dei prodotti agricoli sono strettamente connesse alla totale assenza di rapporti tra i tribali e gli enti territoriali della zona, emerge un chiaro spazio di intervento per la cooperazione decentrata, in grado di relazionarsi con le istituzioni locali e di coinvolgerle nel processo di sviluppo delle popolazioni tribali.

SUD EST ASIATICOFOTO: ISTITUZIONE CENTRO NORD SUD

Page 6: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

6

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

I PROGETTI: ASIA

di Valentina Fei

CENTRO MULTISTAKEHOLDER PER LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE IN INDIA

ENTE Mani Tese , Social Awareness and Voluntary Education (SAVE) India

DURATA Tre anni 2009-2011

LOCALIZZAZIONE Tirupur, Tamil Nadu (India)

OBIETTIVI

Promuovere la Responsabilità Sociale d’Impresa nel settore tessile e dell’abbigliamento, istituendo un meccanismo di dialogo permanente attraverso una piattaforma multistakeholder che possa condurre ad una strategia innovativa e coerente di valu-tazione d’impatto sui diritti umani. Migliorare le condizioni sociali e ambientali della comunità locale di Tirupur a partire dal rispetto dei diritti fondamentali del lavoro del settore tessile attraverso il dialogo sociale con gli imprenditori, i sindacati, le organizzazioni delle società civile e le Istituzioni. Assicurare il diritto all’acqua con programmi d’azione specifici.

BENEFICIARI

Beneficiari diretti: lavoratori che partecipano ad attività di sensibilizzazione e ai corsi di formazione, membri dei sindacati locali, autorità locali, studenti e cittadini coinvolti nelle campagne per i diritti dei lavoratori ed il diritto all’acqua, attori e beneficiari degli studi d’impatto sui diritti umani ed imprenditori locali. Associazioni di imprenditori ed esportatori locali, stakeholders che partecipano alla Commissione Etica Regionale della Regione Toscana, 60 certificatori SA 8000 in India che partecipano ai corsi presso il Centro, enti certificatori SA 8000 in Italia, alcune associazioni di contadini che avranno l’oppor-tunità di partecipare al dialogo multistakeholder promosso dal centro. Beneficiari indiretti: comunità locale del distretto di Tirupur, stakeholders italiani coinvolti nella filiera di produzione del tessile, l’opinione pubblica indiana ed italiana destinataria dei risultati e dei documenti prodotti tramite l’azione.

PARTNER CGIL Toscana, Water Right Foundation, Provincia di Arezzo, Regione Toscana, Centro Nord Sud, Provincia di Prato, Regione Toscana –Programma Fabrica Ethica.

ATTIVITÀ

1) Attivazione di un Centro Multistakeholder permanente.2) Realizzazione di programmi di consultazione a livello statale sulla responsabilità sociale d’impresa.3) Realizzazione di seminari sulla RSI come strumento per mostrare la situazione di Tirupur.4) Organizzazione di una conferenza per i certificatori e realizzazione di un centro di consulenza legale per i lavoratori e di programmi per i sindacati (l’organizzazione di interventi tematici e seminari per permettere ai sindacati di rafforzare le competenze in diversi campi).5) Creazione di programmi di cambiamento della politica sociale e workshops sull’advocacy di livello nazionale.6) Realizzazione di una mappatura completa delle imprese italiane e toscane che sono collegate, attraverso processi di de-localizzazione o di fornitura, con la filiera del tessile a Tirupur.7) Consultazione sull’educazione ai diritti del lavoro e raccolta di documentazioni, pubblicazioni e successiva divulgazione di materiali.8) Realizzazione di studi di impatto sui diritti ambientali e sui diritti umani dell’industria del tessile e dell’abbigliamento per confrontare quelli che sono i meccanismi giuridici e normativi con le pratiche di miglioramento sociale dei lavoratori messe in atto dalle imprese.9) Realizzazione di incontri e programmi di consultazione multistakeholder sulle tematiche in questione.10) Azioni di advocacy e Campagne per il diritto all’acqua come diritto dell’uomo.

RISULTATI

- Consolidamento di una cultura della RSI nella filiera del tessile a Tirupur attraverso la struttura permanente rappresentata dal Centro e presenza di un punto di riferimento per le imprese italiane collegate alla filiera del tessile locale.- Promozione di una maggiore consapevolezza da parte degli stakeholders italiani, a partire dagli imprenditori toscani, ri-spetto alla filiera del tessile a Tirupur e maggiore attenzione rispetto all’impatto sociale e ambientale della delocalizzazione e della fornitura del tessile in India.- Rafforzamento delle rappresentanze dei lavoratori nella filiera del tessile e la formazione di un consorzio di lavoratori dell’in-dustria tessile e dell’abbigliamento per affrontare le questioni riguardanti i diritti dei lavoratori.- Promozione di un maggiore impegno degli imprenditori locali sugli aspetti sociali e ambientali della filiera e adozione di meccanismi concreti di RSI.- Promozione dei meccanismi di certificazione e sviluppo dell’aspetto preventivo nelle certificazioni.- Miglioramento delle condizioni ambientali del bacino del fiume Noyyal e dell’accesso alle risorse idriche per le comunità locali.

INFO: http://www.manitese.it/landing/

Page 7: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

7

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

AZIONI DI SVILUPPO SOSTENIBILE IN OTTICA DI INFANZIA E GENERE NELLE AREE COLPITE DAL MAREMOTO

ENTE Istituzione Centro Nord Sud (capofila), Associazione Amici dei Bambini Toscana, Gruppo Umana Solidarietà, Ucodep, Asia, Prosvil

DURATA 12 mesi

LOCALIZZAZIONE Sri Lanka (Panadura, Kalutara, Urawata, Galle, Unawatuna, Matara, Tangalle, Ranna, Hamb, Antotata e Batticaloa) e India (Kameshawarm, Keechankuppam, Vilunthamavadi)

OBIETTIVIContribuire al sostegno dell’inclusione sociale, dell’uguaglianza di genere e dell’infanzia in India e Sri Lanka, attraverso la riduzione del disagio sociale di bambini, giovani e donne mediante il sostegno psicosociale, la creazione di occasioni di lavoro e reti di auto-aiuto.

BENEFICIARI

Beneficiari diretti: i giovani che hanno seguito i corsi di formazione professionale; i bambini che risiedono nelle Welfare Homes; i minori accolti nell’HSCV (Human Solidarity Children Village); le donne affiliate alla Fishery Cooperative Society di Urawatta; le donne e le famiglie dei 12 villaggi della provincia di Tamilnadu. Beneficiari indiretti: le famiglie dei giovani disoc-cupati, alcuni operatori sociali e sanitari che hanno beneficiato della formazione e l’intera collettività delle aree selezionate in cui sono diminuiti i problemi legati all’emarginazione e disoccupazione.

PARTNER

In Italia: Comune di Viareggio, Provincia di Lucca, Consulta del volontariato di Massarosa, Comune di Castelnuovo Garfagna-na, Associazione Home X People X Home, Università degli Studi di Firenze, Provincia Massa Carrara, IISMAS Onlus, Progetto Sviluppo CGIL Toscana, OICS (Osservatorio interregionale sulla cooperazione allo sviluppo). Locali: Unawatuna Kids Club, SE-EDO Sri-Lanka, Department of Social Welfare-Eastern Province, Uba Mama Association, Ospedale Generale di Matara, OMS, Ministero della Sanità SriLanka, Hambantuta Discrict Chamber of Commerce, Urawatta Fishery Cooperative Society, National Craft Council, PDA People’s development Association.

ATTIVITÀ

1) Costruzione centro polifunzionale nel distretto di Hambantota. 2) Realizzazione di corsi di formazione (corsi di formazione per giovani falegnami, corsi di inglese, informatica, corsi sulla trasformazione alimentare, corso di avviamento alla micro-impresa accompagnati da corsi di sensibilizzazione riguardanti l’uguaglianza di genere e i diritti dei lavoratori;3) Sostegno all’imprenditorialità femminile nell’attività di filatura della fibra di cocco (creazione di cooperative, corsi di forma-zione, realizzazione di indagini di mercato, training specifici sulla produzione di manufatti, acquisto di macchinari, creazione di una rete di auto-aiuto, attività di commercializzazione dei prodotti); 4) Costituzione di self-help groups composti da donne nello stato indiano di Tamil Nadu: i gruppi divisi per settore (pesca, filiera agricola, filiera agroalimentare), hanno ricevuto formazione teorico-pratica nei rispettivi campi di azione e avviato attività economiche.5) Realizzazione di corsi di sostegno psicosociale per i minori affidati agli istituti e reintegrazione nelle famiglie attraverso un programma di supporto psicologico per i bambini istituzionalizzati, la creazione di sistemi di partecipazione dei bambini, corsi di formazione per assistenti socio sanitari, incontri di sensibilizzazione familiare.6) Sostegno alle attività del centro medico dello Human Solidarity Children Village (attività rivolte alla promozione del rispetto dei diritti dei minori e del recupero di casi particolari attraverso un approccio integrato): creazione e funzionamento di un network di protezione sociale, sviluppo di attività sanitarie, realizzazione di attività ludico-didattiche e attività di supporto psicologico.

RISULTATI

- Sviluppo economico della zona con la creazione di occasioni per dare ai giovani strumenti e possibilità di lavoro. - Diminuzione dell’immobilismo socio culturale grazie al miglioramento delle competenze professionali dei giovani ed alla riduzione del disagio economico dei giovani disoccupati.- Miglioramento della condizione delle donne attraverso la promozione di attività generatrici di reddito per le donne dei villaggi di Urawatta e Galagoda e promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la realizzazione di attività tradizionali effettuate impiegando materiali locali.- Miglioramento del benessere psico-sociale e medico dei minori.

INFO: “Sri-Lanka, India: Azioni di sviluppo sostenibile in ottica di infanzia e genere nelle aree colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004”, a cura di Chiara Benvenuti e Khaled Sghaier Hajlaoui, Pisa, Edizioni ETS, 2009.

Page 8: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

8

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione APPROFONDIMENTI

INSIEME PER UN FUTURO MIGLIORE: AZIONI CONTRO LO SFRUTTAMENTO MINORILE IN SRI LANKA

ENTE UCODEP (capofila), AIBI, ASIA, Centro Nord-Sud, Circondario Empolese Valdelsa, CNR di Pisa, Comune di Arezzo, Coopera-tiva Wipala

DURATA 24 mesi

LOCALIZZAZIONE Sri Lanka – Province di Galle e Colombo, Distretti di Hambantota, Galle, Matara, Kalutara, Colombo, Gampaha

OBIETTIVI

Miglioramento delle condizioni di vita dei giovani disagiati nelle aree sud–ovest dello Sri Lanka, attraverso l’applicazione di un approccio integrato che mira ad offrire nuove opportunità sociali, e economiche. Promuovere il supporto psicologico e la formazione professionale per l’inserimento e l’empowerment di giovani donne e uomini disagiate nelle province di Galle e Colombo.

BENEFICIARI

Beneficiari diretti: 40 adolescenti “istituzionalizzati”; 60 giovani disoccupati; 50 giovani donne formate sulla produzione di manufatti artigianali (già coinvolte nel precedente progetto); 2 assistenti sociali ed 8 probation officers, con competenze in campo psicologico; 8 manager d’istituto che verranno formati nell’organizzazione di servizi per i giovani prossimi all’uscita dall’istituto. Beneficiari indiretti: le famiglie delle giovani disoccupate, le famiglie a cui appartengono i giovani selezionati per la formazione ed inserimento al lavoro, l’intera collettività delle aree selezionate in cui diminuiranno i problemi legati all’emar-ginazione e disoccupazione.

PARTNERAibi, Asia, Centro Nord Sud, CNR di Pisa, Comune di Arezzo, Provincia di Prato, Circondario Empolese Valdelsa, Chamber of Commerce of Hambantota, Department Social Welfare ( Social Services probativo &Child Care Services) Western, Seedo, National Craft Council.

ATTIVITÀ

Il progetto si sviluppa in 3 campi di azione:1. Il primo riguarda le attività di formazione di personale qualificato sulla metodologia di lavoro attinente alla relazione di aiu-to e all’ identificazione del disagio giovanile, l’attivazione di una relazione di Auto aiuto individualizzata per la crescita sociale e professionale e l’attivazione di un servizio di sostegno all’inserimento lavorativo.2. Il secondo riguarda l’organizzazione e realizzazione di corsi di formazione nell’ambito della lavorazione della ceramica, di gioielli e dell’apprendimento della lingua inglese, il rafforzamento della cooperativa di Urawatta e Galagoda, l’organizzazione di un Centro di Artigianato per la realizzazione e la vendita dei prodotti artigianali ed identificazione di nuovi canali commer-ciali locali ed internazionali ed infine il supporto all’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani attraverso l’identificazione di servizi e personale specializzato. 3. Il terzo campo di azione prevede la realizzazione di un programma di interscambio tra una scuola superiore toscana ed un istituto di accoglienza in loco, l’ampliamento della rete toscana di supporto alle attività di progetto, l’identificazione di nuove proposte progettuali per ampliare le attività di progetto e l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sul territorio e coinvolgimento dei cittadini.

RISULTATI1) Definizione di percorsi pilota personalizzati di supporto psicologico e di inserimento nel mondo del lavoro.2) Sviluppo di attività produttive attraverso un network di partenariati locali.3) Organizzazione di una rete toscana di supporto ed interscambio alle attività di progetto.

INFO: http://www.ucodep.org/index.php

SRI LANKAFOTO: UCODEP

Page 9: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

9

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione BANDI

BANDO in EVIDENZA

TITOLO EUROPEAN REFUGEE FUND - “COMMUNITY ACTIONS” 2009

ENTE EROGATORE Commissione Europea

AREA GEOGRAFICA UE

OBIETTIVO Promuove la realizzazione di progetti transnazionali o di interesse comunitario nel settore della politica di asilo.

AZIONI

Potranno essere finanziati progetti riguardanti le seguenti priorità:- attuazione della normativa UE sulla prima fase del Sistema comune europeo in materia di asilo;- attività che facilitano la cooperazione pratica e collaborativa fra amministrazioni nazionali responsabili per l’asilo;- rafforzamento dei meccanismi di solidarietà tra Stati membri e assistenza a quegli Stati che si trovano ad affrontare situazioni di particolare pressione dei sistemi nazionali d’asilo;- promozione di buone pratiche e nuovi sviluppi in materia di reinsediamento negli Stati UE;- promozione di misure comuni per rispondere a esigenze specifiche di gruppi vulnerabili fra i richiedenti asilo e le persone beneficiarie di protezione internazionale;- nuove forme di cooperazione e di normativa comunitaria nel settore dell’asilo.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti autorità nazionali, regionali e locali, università, istituti di ricerca, ONG stabiliti negli Stati UE (escluso la Danimarca in quanto unico Stato membro che non partecipa al Fondo), nonché organizzazioni internazionali.

ENTITÀ CONTRIBUTOIl contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto e sarà com-preso tra un minimo di € 200.000 e un massimo di € 2.000.000 (per progetti presentati da un’autorità nazionale o dall’UNHCR) o di € 500.000 (per progetti presentati da altro soggetto ammissibile).

SCADENZA 30/11/09

FORMULARI E DOCUMENTI http://ec.europa.eu/justice_home/funding/refugee/funding_refugee_en.htm

BANDI

Page 10: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

10

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione BANDI

BANDO in EVIDENZA

TITOLO EIDHR / COUNTRY-BASED SUPPORT SCHEME (CBSS) SUDAN

ENTE EROGATORE Commissione Europea (Europe-Aid 129-074 /L/ACT/SD)

AREA GEOGRAFICA SUDAN

OBIETTIVO Rafforzare il ruolo della società civile nella promozione dei diritti umani, delle riforme demo-cratiche e della riconciliazione pacifica.

AZIONI

I progetti finanziati dovranno avere quali obiettivi specifici: - la promozione di un’agenda comune per i diritti umani e le riforme democratiche;- la promozione della rappresentanza e della partecipazione politica; - la promozione di iniziative tese a promuovere l’inclusione ed il pluralimo nella società civile.

Le azioni dovranno aver luogo in Sudan.

Le azioni devono avere una durata compresa tra i 15 ed i 24 mesi.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL CONTRIBUTO

Possono partecipare al bando: organizzazioni della società civile, centri universitari di ricerca, fondazioni politiche indipendenti, commissioni nazionali per la promozione dei diritti umani e organi parlamentari, agenzie private del settore non profit di uno Stato membro UE, di uno Stato SEE, del Sudan. Ogni soggetto proponente non può presentare più di un progetto.

ENTITÀ CONTRIBUTO

Sono messi a bando un totale di € 1.200.000 (Budget line 19.04.01).

Il contributo comunitario può coprire dal 50 al 95% delle spese ammissibili. Per ogni progetto potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 40.000 e un massimo di € 150.000.

SCADENZA 14/12/2009

FORMULARI E DOCUMENTI https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome

Page 11: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

11

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione BANDI

BANDO in EVIDENZA

TITOLOINVESTING IN PEOPLE - GOOD HEALTH FOR ALLENGAGING CIVIL SOCIETY ORGANISATIONS TO SUPPORT NATIONAL HEALTH WORKFORCE POLICIES, STRATEGIES, CAPACITY BUILDING AND SKILLS TRAN-SFER

ENTE EROGATORE Commissione Europea (EuropeAid/129196/C/ACT/Multi)

AREA GEOGRAFICA -

OBIETTIVO Sensibilizzare le organizzazioni della società civile e degli altri attori non statali sul tema della penuria di risorse umane nel settore della salute.

AZIONI

I progetti finanziati dovranno avere quali obiettivi specifici: - accrescere le capacità di sensibilizzare sul tema della penuria di risorse umane nel settore della salute tra gli operatori della società civile;- promuovere nterventi di sensibilizzazione ed azioni di formazione destinate ai responsabili ed agli attori del settore pubblico incaricati dell’elaborazione e dell’attuazione delle politich e dei programmi nel settore dellla salute; - promuovere la ricerca operativa nei seguenti ambiti: pianificazione egestione efficace del-le risorse umane; formazione e trasferimento di competenze; determinati socioeconomiche della penuria di risorse umane.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL CONTRIBUTO

Possono partecipare al bando attori non statali senza scopo di lucro di uno Stato membro UE 27, di un Paese candidato all’ingresso nell’UE, di uno Stato membro SEE, di uno degli Stati in via di sviluppo indicati nella lista OECD/DACL’azione svolta in partenariato sarà valutata positivamente ed è obbligatorio avere un partner in ogni Paese in via di sviluppo in cui si interviene.

ENTITÀ CONTRIBUTO

Sono messi a bando un totale di € 6.500.000 (Budget line 21.05.01.01).

Il contributo comunitario può coprire al massimo l’80% delle spese ammissibili. Per ogni progetto potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 300.000 e un massimo di € 1.500.000.

SCADENZA 08/01/2010

FORMULARI E DOCUMENTI https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome

Page 12: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

12

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione BANDI

BANDO in EVIDENZA

TITOLOEIDHR - COUNTRY BASED SUPPORT SCHEME SRI LANKA - STRENGTHE-NING THE ROLE OF CIVIL SOCIETY IN PROMOTING HUMAN RIGHTS AND DEMOCRATIC REFORM

ENTE EROGATORE Commissione Europea (EuropeAid/129-174/L/ACT/LK)

AREA GEOGRAFICA SRI LANKA

OBIETTIVOSostenere la società civile nello sviluppare maggiore coesione, attraverso la promozione di network e coalizioni, sui temi: tutela e promozione dei diritti umani, pluralismo politico, par-tecipazione e rappresentanza politica

AZIONI

I progetti finanziati dovranno avere quali obiettivi specifici: - la promozione della partnership e del networking tra gli operatori di ONG e organizzazioni comunitarie, nonché con altri stakeholders ritenuti rilevanti; - la promozione delle organizzazioni di rappresentanza locale.

I progetti dovranno in ogni caso focalizzarsi sulla tutela dei diritti dei bambini e delle donne e sulla promozione della risoluzione pacifica dei conflitti.

Le azioni dovranno aver luogo in Sri Lanka.

Le azioni devono avere una durata compresa tra i 12 ed i 36 mesi.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL CONTRIBUTO

Possono partecipare al bando: ONG, autorità locali, operatori non profit del settore privato, organizzazioni internazionali. Sarà valutata positivamente la presentazione del progetto da parte di un partenariato di soggetti (requisito non obbligatorio).

ENTITÀ CONTRIBUTO

Sono messi a bando un totale di € 582.000 (Budget line BGUE-B2009-19.040100-C1-AIDCO).

Il contributo comunitario può coprire dal 55 al 95% delle spese ammissibili. Per ogni progetto potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 50.000 e un massimo di € 200.000.

SCADENZA 08/02/2010

FORMULARI E DOCUMENTI https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome

Page 13: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

13

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione BANDI

BANDO in EVIDENZA

TITOLOEQUALITY BETWEEN WOMEN AND MENSTRENGTHENING THE CAPACITY OF NON-STATE ACTORS TO PROMOTE WOMEN’S RIGHTS AND GENDER EQUALITY

ENTE EROGATORE Commissione Europea (EuropeAid/129205/C/ACT/MULTI)

AREA GEOGRAFICA ALGERIA, EGITTO, GIORDANIA, ISRAELE, LIBANO, LIBIA, MAURITANIA, MAROCCO, SIRIA, TUNISIA, TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI

OBIETTIVOPromozione della parità di genere tra uomini e donne attraverso l’implementazione delle norme internazionali vigenti (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women -CEDAW- Istanbul Framework for Action).

AZIONI

Saranno finanziati i progetti tesi a:- ridurre gli stereotipi di genere e a promuovere la partecipazione ed il ruolo delle donne nella vita pubblica;- sostenere e monitorare l’implementazione dell’Istanbul Framework for Action;- sostenere e monitorare l’implementazione della CEDAW;- promuovere la partecipazione ed il ruolo delle donne per lo sviluppo locale.

Sarà data priorità ai progetti che coinvolgeranno attri non statali ed enti locali.Le azioni dovranno aver luogo nei territori oggetto del bando, una minima parte delle azioni potrà aver luogo in uno Stato membro UE o in Iran, Iraq o Yemen.

Le azioni devono avere una durata compresa tra i 12 ed i 36 mesi.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL CONTRIBUTO

Possono partecipare al bando: enti ed associazioni senza scopo di lucro di uno Stato membro UE, di uno Stato SEE, o di uno stato beneficiario del presente bando. I partner devono avere le stesse caratteristiche dei soggetti proponenti (possono essere tuttavia partner anche sog-getti di nazionalità irachena, iraniana e yemenita).

ENTITÀ CONTRIBUTO

Sono messi a bando un totale di € 4.300.000 (Budget line 21 05 01 04).

Il contributo comunitario può coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Per ogni progetto potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 200.000 e un massimo di € 800.000.

SCADENZA 08/02/2010

FORMULARI E DOCUMENTI https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome

Page 14: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

14

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana Novembre 2009, n. 48

TITOLO DESCRIZIONE SCADENZA LINK

ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI PRESSO LE ISTITUZIONI UE

Consentire ai funzionari delle amministrazioni degli Stati membri, che hanno esperienze e conoscenze pro-fessionali in materia di politiche europee, di realizzare un’esperienza lavorativa presso i servizi della Commis-sione.

01/12/2009 18 Posti

http://www.esteri.it/MAE/IT/Mini-stero/Servizi/Italiani/Opportunita/Nella_UE/Nelle_Istituzioni/Esperti-NazionaliDistaccati/Ricerca_Esperti-

NazDistaccati.htm

PATROCINI CESVOT 2009 PER INIZIATIVE CHE SI SVOLGONO DAL 1° GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2010

Attraverso questo servizio il Cesvot intende soste-nere le iniziative delle associazioni di volontaria-to volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della solidarietà attraverso incontri, convegni, se-minari, tavole rotonde e manifestazioni pubbliche.

15/11/2009 http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=742

EIDHR Country-Based Support Scheme – ERITREAReference: EuropeAid/129-014/L/ACT/ER

Sostenere le organizzazioni della società civi-le nella promozione di una cultura di tutela dei di-ritti umani, nella promozione di riforme pubbli-che in favore dei diritti umani e della democrazia.

30/11/2009https://webgate.ec.europa.eu/

europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome

CITTADINI DEL MON-DO…PER UNMONDO POSSIBILE!

Il concorso sul tema della cittadinanza attiva, pro-mosso dal VIS, rivolto ai ragazzi ed alle ragazze dai 18 ai 25 anni che sono invitati a condividere con i loro coetanei provenienti da tutto il mondo, cosa si-gnifica per loro essere cittadini responsabili ed attivi in gradodi costruire un mondo più equo e più giusto attraverso un video che presenti la loro opinione.

31/11/2009 www.donbosco-humanrights.org

BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI FORMAZIONE PER IL VOLONTARIATO

E’ uscito il Bando CESVOT 2010 per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato. I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato della Toscana.

03/12/2009 http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=8707

ASSISTENZA AL CREDITO PER LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Con questo progetto il Cesvot intende facilitare l’ac-cesso al credito alle associazioni di volontariato. 31/12/2009 http://www.cesvot.it/usr_view.php/

ID=5111

GIOVENTU’ IN AZIONE

Promuovere l’educazione non formale, la mobili-tà giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso scambi e attività di volontariato all’este-ro, l’apprendimento interculturale e le iniziati-ve dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni.

01/02/2010 Termine presentazione do-manda per iniziative nazio-nali ed europee

http://www.gioventuinazione.it/

UE - EUROSTARS - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NEL SETTORE DELLA RICERCA E SVILUPPO

Il programma Eurostars è volto a supportare PMI am-biziose ed innovative che operano sul mercato interna-zionale, con progetti di innovazione e ricerca transfron-talieri e attraverso la facilitazione del loro accesso alla consulenza e ai finanziamenti.

25/02/2010 http://www.eurostars-eureka.eu

ALTRI BANDI

sezione BANDI

Page 15: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

15

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione DOCUMENTI

DOCUMENTO in EVIDENZA

TITOLO METHODOLOGICAL TOOLBOX ON THE RIGHT TO FOOD

AUTORE FAO

DATA PUBBLICAZIONE Ottobre 2009

SOMMARIO

La FAO ha pubblicato un kit di strumenti metodologici sul “diritto al cibo”, per fornire ai gover-ni, alle istituzioni, alla società civile e agli altri soggetti coinvolti, una serie di efficaci strumenti da usare per far sì che il diritto ad un’adeguata alimentazione venga garantito come uno dei diritti fondamentali dell’uomo. La pubblicazione esce in un momento in cui moltissimi Paesi stanno tentando di inserire il diritto all’alimentazione nella loro legislazione, nei loro program-mi e nelle loro politiche nazionali. Essa potrà fornire delle utili linee guida ai responsabili politici ed a tutti gli altri soggetti interessati su come muoversi in questa direzione.

Il kit, preparato dal gruppo di lavoro della FAO sul diritto al cibo, è costituito da sei volumi che forniscono informazioni pratiche e linee guida dettagliate sui modi per integrare il diritto al cibo nelle legislazioni, nei programmi e nelle politiche nazionali. Esso fornisce anche un’as-sistenza di tipo operativo a coloro che cercano di monitorare il diritto ad un’alimentazione adeguata e di identificare e classificare i gruppi più vulnerabili. Contiene anche raccoman-dazioni sulla pianificazione, l’attuazione e il controllo dell’allocazione della spesa pubblica in questo campo.

I volumi forniscono informazioni pratiche su una serie di importanti temi quali:- l’introduzione del diritto al cibo nelle costituzioni e nelle legislazioni nazionali; - il monitoraggio del diritto ad un’alimentazione adeguata, indirizzato prevalentemente al per-sonale tecnico delle istituzioni del settore pubblico e delle organizzazioni della società civile responsabili della pianificazione e del controllo della sicurezza alimentare, dell’alimentazione e della povertà;- l’assistenza ai governi, alla società civile e agli altri soggetti coinvolti nella valutazione della situazione del diritto al cibo; - lo studio di come i bilanci statali affrontano il problema della realizzazione del diritto al cibo, offrendo un programma in 10 fasi per reclamare questo diritto a partire dall’analisi del bilancio statale.

Infine, il kit comprende anche un programma-quadro che aiuterà a rafforzare le capacità nazionali di rendere effettivo il diritto al cibo.

DOCUMENTO INTEGRALE http://www.fao.org/righttofood/publi_02_en.htm

FONTE FAO

DOCUMENTI

Page 16: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

16

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

DOCUMENTO in EVIDENZA

sezione DOCUMENTI

TITOLO PROMOTING GENDER EQUALITY IN HIV AND AIDS RESPONSES: MAKING AID MORE EFFECTIVE THROUGH TRACKING RESULTS

AUTORE UNIFEM

DATA PUBBLICAZIONE Ottobre 2009

SOMMARIO

Nonostante la maggioranza dei Paesi abbia politiche in materia di HIV a AIDS, non è chiaro fino a che punto i finanziamenti e gli aiuti attuali siano “efficaci” per migliorare la vita delle donne e promuovere l’uguaglianza di genere. Mentre i Paesi in via di sviluppo e i loro donatori concentrano l’assistenza allo sviluppo sui principi di assunzione di responsabilità nazionale e coordinamento, è fondamentale far sì che l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne siano punti centrali dell’agenda relativa all’efficacia degli aiuti in materia di HIV e AIDS.

L’UNIFEM e la Commissione Europea stanno cooperando per dare priorità alla questione dell’uguaglianza di genere nell’agenda degli aiuti e per avere un quadro più chiaro sull’effetto che i finanziamenti e le politiche in materia di HIV hanno sulla vita delle donne, concentran-dosi in particolare su come tali politiche possano porre fine alla violenza contro le donne e mi-gliorare l’accesso e i diritti all’assistenza medica in ambito sessuale e riproduttivo. Nel maggio 2008, l’UNIFEM e la Commissione Europea hanno organizzato una consultazione di esperti sul tema “Monitoraggio sull’Efficacia degli Aiuti legati all’Uguaglianza di Genere e all’HIV/AIDS”, per identificare e promuovere nuovi approcci nel pianificare, attuare e finanziare lo sviluppo nazionale volto a ottenere risultati concreti nel rafforzare il ruolo delle donne e ridurre l’HIV e l’AIDS tra le donne giovani e adulte. La pubblicazione, intitolata Promoting Gender Equality in HIV and AIDS Responses: Making Aid More Effective Through Tracking Results, presenta le conclusioni principali di tale consul-tazione; sottolinea la necessità di identificare i fattori determinanti strutturali, sociali e indivi-duali della disuguaglianza di genere e descrive le opportunità (individuate nella Dichiarazione di Parigi) per studiare meglio la connessione tra HIV, la violenza contro le donne e l’accesso e i diritti all’assistenza medica in ambito sessuale e riproduttivo. La pubblicazione evidenzia, inoltre, la necessità di creare indicatori globali sull’uguaglianza di genere finalizzati a valutare il progresso nel raggiungere gli obiettivi centrali e gli scopi individuati nella Dichiarazione di Intenti delle Nazioni Unite sull’HIV e AIDS.

DOCUMENTO INTEGRALE http://www.unifem.org/attachments/products/gender_equality_in_hiv_aids_responses.pdf

FONTE ONU ITALIA

Page 17: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

17

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

DOCUMENTO in EVIDENZA

sezione DOCUMENTI

TITOLO STRATEGIA DI ALLARGAMENTO E SFIDE PRINCIPALI PER IL PERIODO 2009-2010

AUTORE Commissione Europea

DATA PUBBLICAZIONE Ottobre 2009

SOMMARIO

Il quinto allargamento dell’UE ha contribuito a consolidare la democrazia e lo Stato di dirit-to in Europa, ha ampliato le opportunità economiche e ha rafforzato il peso dell’Unione di fronte a sfide globali come il cambiamento climatico, la competitività e la regolamentazione e la vigilanza dei mercati finanziari. Negli ultimi cinque anni, l’UE allargata ha dimostrato di poter agire all’unisono per affrontare le sfide importanti a cui si trova di fronte. Uno dei suoi strumenti più efficaci nel campo della politica estera è l’allargamento.

L’attuale processo di allargamento dell’UE si svolge in un contesto di profonda e diffusa re-cessione. La crisi ha colpito sia l’Unione che i Paesi interessati dall’allargamento. Nello stesso periodo, l’UE ha ricevuto tre nuove richieste di adesione da parte del Montenegro (dicembre 2008), dell’Albania (aprile 2009) e dell’Islanda (luglio 2009), a ulteriore dimostrazione della sua forza di attrazione e del suo ruolo nella promozione della stabilità, della sicurezza e della prosperità. I progressi in materia di riforme nei Paesi interessati dal processo di allargamento hanno consentito loro di passare a fasi successive del processo di adesione. I Paesi dei Balca-ni occidentali e la Turchia, in diversa misura, devono ancora impegnarsi in modo sostanziale per conformarsi ai criteri e alle condizioni stabiliti. Le riforme procedono spesso a rilento e sono ulteriormente ostacolate dalla crisi economica internazionale. In molti casi il processo di adesione è indebitamente influenzato da questioni bilaterali. Di fronte a queste sfide, la dire-zione da seguire continua a essere quella indicata dal consenso rinnovato sull’allargamento, raggiunto in occasione del Consiglio Europeo del dicembre 2006. Questa politica si fonda sui principi del consolidamento degli impegni, dell’equa e rigorosa condizionalità e della miglior comunicazione con i cittadini, associati alla capacità dell’UE di integrare nuovi membri. L’UE ha migliorato la qualità del processo di allargamento, in particolare attribuendo maggiore importanza, fin dalle prime fasi, allo Stato di diritto e al buon governo.

La presente comunicazione analizza i progressi compiuti dai Paesi coinvolti nel processo di allargamento e le sfide principali per il futuro, illustrando la strategia adottata dalla Com-missione per orientare e sostenere gli sforzi compiuti da tali paesi nei prossimi dodici mesi. Inoltre, in un documento di accompagnamento la Commissione delinea un percorso per il Kosovo, al fine di progredire verso la sua integrazione con l’UE in linea con la prospettiva europea della regione.

DOCUMENTO INTEGRALE http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2009:0533:FIN:IT:PDF

FONTE Commissione Europea

Page 18: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

18

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

DOCUMENTO in EVIDENZA

sezione DOCUMENTI

TITOLO FINANZIARIA 2010: CHE FINE HA FATTO LA COOPERAZIONE ALLO SVI-LUPPO?

AUTORE CINI - Coordinamento Italiano Network Internazionali

DATA PUBBLICAZIONE Ottobre 2009

SOMMARIO

“Che fine ha fatto la Cooperazione allo sviluppo” è il documento del CINI che analizza la Finanziaria 2010. Nonostante le rassicurazioni in sede G8, la Legge Finanziaria 2010 conferma l’azzeramento della Cooperazione allo Sviluppo. Sono infatti previsti solo 326 milioni di euro, in termini reali il valore più basso almeno negli ultimi 13 anni (dal 1996). Nonostante gli impegni e le dichiarazioni solenni dei leader mondiali, Italia in testa, con questa Finanziaria il nostro Paese ignora gli impegni presi in ambito internazionale ed europeo per la Cooperazione allo Sviluppo e la lotta alla povertà nel mondo, e lo fa nell’anno del G8 di cui ha avuto la presidenza.

Ci si allontana sempre di più dagli obiettivi di sviluppo del millennio. Lo strumento del 5x1000 è sparito da questa Finanziaria e non si hanno notizie neppure dei fondi del 5x1000 destinati dai contribuenti nel 2007. I fondi per i processi di integrazione e per le politiche migratorie sono praticamente azzerati.

DOCUMENTO INTEGRALE http://www.actionaid.it/filemanager/cms_actionaid/images/Cosa_facciamo_pdf/Governance_pdf/CINI_Finanziaria_2010.pdf

FONTE ActionAid

Page 19: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

19

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

DOCUMENTO in EVIDENZA

sezione DOCUMENTI

TITOLO DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE CARITAS - MIGRANTES 2009

AUTORE Caritas Italiana - Fondazione Migrantes - Caritas Diocesana di Roma

DATA PUBBLICAZIONE Ottobre 2009

SOMMARIO

Il volume è strutturato nelle seguenti parti: - Introduzione e scheda riepilogativa- Il contesto internazionale ed europeo- Gli stranieri presenti in Italia- L’inserimento socio-culturale- Il mondo del lavoro- I contesti regionali- I rifugiati e il sistema di accoglienza

Le 512 pagine si articolano in 50 capitoli a carattere nazionale, completati dai rapporti sulle singole regioni e da tabelle statistiche. Vengono aggiornati e commentati dati sui vari aspetti del fenomeno migratorio, con riferimento sia alla storia di singole collettività immigrate, sia a temi culturali, socio-economici e religiosi di carattere innovativo, oltre che alle recenti mo-difiche normative.

Lo slogan di quest’anno è “Immigrazione: conoscenza e solidarietà”. L’introduzione del volu-me si sofferma proprio sul binomio “conoscenza e solidarietà”. Secondo mons. Vittorio Nozza (Caritas Italiana), mons. Piergiorgio Saviola (Fon-dazione Migrantes) e mons. Enrico Feroci (Caritas di Roma) “anche se una più adeguata conoscenza non sempre garantisce un migliore atteggiamento, resta vero che la mancanza di conoscenza produce sempre seri danni. Per questo Caritas e Migrantes pubblicano i dati sull’immigrazione dal 1991, ritenendoli indispen-sabili per la riflessione e gli interventi”.

DOCUMENTO INTEGRALE http://s2ew.caritasitaliana.it/pls/caritasitaliana/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagi-na=1554

FONTE Caritas Italiana

Page 20: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

20

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

TITOLO DESCRIZIONE DOCUMENTO

FOOD INSECURITY IN THE WORLD 2009

In occasione del vertice mondiale sull’alimentazione la FAO ha pubblicato il Rapporto mondiale 2009 sul “The State of Food Insecurity in the World: Economic crises – impacts and lessons learned”.

ftp://ftp.fao.org/docrep/fao/012/i0876e/i0876e.pdf

RAPPORTO MONDIALE SUL RUOLO DELLE DONNE NELLO SVILUPPO 2009

Il Rapporto Mondiale sul Ruolo delle Donne nello Sviluppo 2009 è la pubblicazione più importante della Divisione delle Nazioni Unite per l’Avanzamento delle Donne che viene presentata al Secondo Comitato dell’Assemblea Generale ogni cinque anni. Il tema del Rapporto è “Il con-trollo delle donne sulle risorse economiche e il loro accesso alle risorse finanziarie, tra cui il microcredito”.

http://www.un.org/womenwatch/daw/public/WorldSurvey2009.pdf

PIANO D’AZIONE GLOBALE PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA POLMONITE

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) hanno lanciato un nuovo piano d’azione contro la polmonite, la principale causa di mortalità infantile. Secondo il Piano delle 9 milioni di morti infantili stimate nel 2007, circa il 20% (1.8 milioni) di queste è stato provocato dalla polmonite.

http://www.unicef.org/media/files/GAPP3_web.pdf

DARFUR: LE PROPOSTE DEI SAGGI DELL’UNIONE AFRICANA

Il 22 ottobre il gruppo di “saggi”dell’Unione Africana ha presentato le “Proposte per la pace e la riconciliazione in Darfur” al Consiglio di Si-curezza dell’ONU, alla fine di un lavoro iniziato nel marzo 2009. I saggi sono convinti che bisogna approcciare pace, giustizia e riconciliazione in modo coordinato. Inoltre per risolvere la crisi del Darfur occorre un accordo politico globale: nelle negoziazioni per arrivare a un tale accordo è indispensabile consultare tutti i darfuriani.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article32880

SOLUZIONI AFRICANE ALLA CRISI DEL PERSONALE SANITARIO

L’Africa Sub-Sahariana non riuscirà a raggiungere nessuno degli Obiettivi del Millennio, se i progressi continuano con l’attuale lentezza. La causa principale è nei sistemi sanitari deboli caratterizzati da scarsità di risorse umane ed infrastrutture. In questa pubblicazione di AMREF si cerca di dare soluzioni operative ai problemi che affliggono la sanità in Africa.

http://www.amref.it/doc_din/paper_cri-si_personale_sanitario.pdf

ALTRI DOCUMENTI

sezione DOCUMENTI

Page 21: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

21

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana Novembre 2009, n. 48

sezione EVENTI

EVENTO in EVIDENZA

TITOLO “RIPENSARE LE POLITICHE PER UMANIZZARE LO SVILUPPO”. INCONTRI CON GLI ENTI LOCALI DELLA TOSCANA

DATA 10, 12, 13 e 26 novembre 2009

LUOGO Firenze, Arezzo, Grosseto, Massa Carrara

NOTE

Gli incontri sono dedicati alla familiarizzazione degli Enti locali toscani con i temi e le meto-dologie dello Sviluppo Umano adottato dalle Nazioni Unite. Si tratta di un’occasione unica di rapido aggiornamento per amministratori e funzionari sui temi relativi al benessere, alle strategie globali dello Sviluppo Umano e alla definizione di indicatori capaci di orientare le politiche pubbliche a livello locale.

Nel corso degli incontri verrà presentato un quadro sintetico dell’approccio allo Sviluppo Umano e delle sue implicazioni sulle politiche degli Enti locali; seguiranno casi di studio che mostrano l’applicazione operativa dell’approccio al settore della cooperazione internazionale, dell’immigrazione, dei servizi sociali e della programmazione.

I seminari sono parte del progetto “Increasing the capacities of local administrators and officials in defining policies consistent with the Sustainable Human Development Approach” (UmanamENTE. Politiche per uno sviluppo umano sostenibile), realizzato con il contributo finanziario della Commissione Europea, Ufficio di cooperazione EuropeAid.

INFORMAZIONI http://www.ucodep.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1621&Itemid=487

FONTE UCODEP

EVENTI

Page 22: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

22

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana Novembre 2009, n. 48

EVENTO in EVIDENZA

sezione EVENTI

TITOLO IL VOLONTARIATO. LA RICERCA STRUMENTO PER SCEGLIERE IN EUROPA

DATA 12-13 novembre 2009

LUOGO Lucca

NOTE

“La ricerca come strumento per scegliere”: è questo il significato del convegno internazionale organizzato dal CNV a Lucca il 12 ed il 13 novenbre pv, insieme a Regione Toscana, CSVnet e Cesvot, in cui si raffronteranno realtà ed esperienze del volontariato europeo, sulla base di quanto emerso dalle ricerche promosse da SPES, il centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, sin dal 2003 e che oggi coinvolge ormai quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea, con un ruolo attivo di numerosi centri di supporto al volontariato sia italiani che europei.

Il CNV - che ha seguito con interesse questo percorso sin dal suo inizio e fa oggi parte del gruppo di ricerca - propone con questo convegno un momento di riflessione, per le istituzioni ed i volontari, in occasione della ricorrenza sia dell’avvio a Lucca, 20 anni fa, della costituzione del CEV (Centro Europeo del Volontariato), che dei 25 anni dialla nascita dello stesso CNV.

Lo studio, come anche il convegno, rispondono all’esigenza sia di superare talora pre-giudizi sulle diversità dei “volontariati” d’ Europa, sia di favorire un comune linguaggio basato su concetti chiave riferiti alla solidarietà e sussidiarietà, caratterizzanti la cultura europea dei vo-lontariati ed i suoi diversi ruoli “attesi” o realmente volti. In particolare, s’intende approfondi-re l’analisi dell’azione del volontariato nel costruire la coesione sociale, del quadro legislativo/normativo in cui opera nei diversi contesti sociali, delle diverse metodologie di misurazione dell’impatto sociale ed economico. Dall’analisi infatti emergono elementi che potranno costi-tuire la base delle scelte su cui sviluppare, in un percorso comune, nel rispetto delle nostre diversità le opportunità del 2011, Anno europeo del volontariato.

INFORMAZIONI http://www.centrovolontariato.net/iniziative/2009/volontariatoeuropa/

FONTE CNV

Page 23: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

23

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana Novembre 2009, n. 48

EVENTO in EVIDENZA

sezione EVENTI

TITOLOSCUOLA RESIDENZIALE PER GLI ENTI LOCALI: MIGRAZIONI, SVILUPPO UMANO ED ENTI LOCALI: VINCOLI ED OPPOR-TUNITÀ

DATA 9-12 dicembre 2009

LUOGO Arezzo, UCODEP – Centro di Documentazione Città di Arezzo

NOTE

Il tema della Scuola residenziale riguarda le politiche inclusive degli Enti locali nel campo delle migrazioni e dei cittadini stranieri. L’argomento è stato scelto per la concomitanza con la pubblicazione del Rapporto annuale sullo Sviluppo Umano 2009 dell’UNDP dedicato alle politiche globali sulle migrazioni. A livello locale le politiche di accoglienza e integrazione dei migranti rappresentano ormai un elemento qualificante anche nella prospettiva delle scelte e delle opportunità, nonché in quella del capitale umano e dei processi di empowerment che sono i principi caratterizzanti dell’approccio allo Sviluppo Umano.

Da questo punto di vista i migranti rappresentano sia una sfida operativa che un’opportunità politica per una società locale che voglia confrontarsi proattivamente con il globale. Infatti, il respiro internazionale del tema comporta necessariamente una lettura bifocale del ruolo degli Enti locali e delle comunità di origine dei migranti. In questo senso appaiono rilevanti gli ap-procci della cooperazione decentrata e le pratiche migliori che Enti locali e reti di associazioni hanno realizzato nel Nord e nel Sud del pianeta.

La Scuola è rivolta ad amministratori e funzionari degli Enti locali toscani che intendano approfondire gli aspetti teorici dell’approccio allo Sviluppo umano e le implicazioni operative sulle politiche a livello locale. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 novembre 2009.

La Scuola è parte del progetto “Increasing the capacities of local administrators and officials in defining policies consistent with the Sustainable Human Development approach” (Umana-mENTE. Politiche per uno sviluppo umano sostenibile), realizzato con il contributo finanziario della Commissione europea, Ufficio di cooperazione EuropeAid.

INFORMAZIONI

IL PIEGHEVOLEhttp://www.ucodep.org/images/stories/Italia/Italia_Iniziative/pieghevole_scuola_.pdf

LA SCHEDA DI ISCRIZIONEhttp://www.ucodep.org/images/stories/Italia/Italia_Iniziative/scheda_iscrizione_scuola_finale.doc

FONTE UCODEP

Page 24: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

24

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana Novembre 2009, n. 48

EVENTO in EVIDENZA

sezione EVENTI

TITOLO CORSO BASE DI FORMAZIONE PER OSSERVATORI ELETTORALI DI BREVE PERIODO

DATA 18-20 gennaio 2010

LUOGO Arezzo, UCODEP

NOTE

Il “Corso base di formazione per Osservatori Elettorali di Breve Periodo” è stato sviluppato nell’ambito del Progetto Eurosservatori.Alla realizzazione della presente iniziativa hanno con-tribuito i partner storici del Progetto (la Scuola Superiore Sant’Anna, UCODEP, l’Osservatorio sui Media di Pavia, l’Associazione di esperti elettorali Elex) insieme all’Associazione 4Change.

Scopo del Corso è formare personale civile italiano per ricoprire il ruolo e svolgere i compiti di osservatore di breve periodo nelle missioni di osservazione elettorale in ambito UE e OSCE/ODIHR in coordinamento con gli uffici competenti del Ministero degli Affari Esteri. L’intero corso ha finalità operative, con costante riferimento a casi concreti tratti da esperienze lavo-rative nel settore dell’osservazione elettorale.

Possono presentare domanda di ammissione al Corso i cittadini italiani: in possesso di laurea almeno di primo livello (o con titolo equivalente) in qualsiasi disciplina o in alternativa i pro-fessionisti con almeno 3 anni di esperienza lavorativa nel settore. Tali candidati devono altresì avere al proprio attivo: una conoscenza di livello avanzato della lingua inglese; non devono aver maturato esperienza di monitoraggio elettorale o al massimo possono aver partecipato ad una sola missione come osservatori di breve periodo (STOs) non devono aver partecipato a iniziative formative simili organizzate dal Progetto Eurosservatori o dai singoli partner del Progetto stesso negli ultimi due anni. Il numero massimo di partecipanti è fissato in 15, la scadenza iscrizioni è venerdì 11 dicembre 2009 (ore 12:00)

Il Corso sarà condotto da un team di docenti con riconosciuta esperienza nel campo del monitoraggio e assistenza tecnica elettorale. La parte relativa alla sicurezza personale sarà gestita da personale con background militare e con riconosciuta esperienza di missioni sul campo. L’attività didattica si baserà pertanto su metodologie formative interattive, quali la simulazione ed i giochi di ruolo.

Le lingue di lavoro sono l’italiano e l’inglese.

La partecipazione al Corso è gratuita. Le spese di vitto (eccetto il pranzo nei giorni di svolgi-mento delle lezioni che saranno offerti dal Progetto Eurosservatori), alloggio e viaggio sono a carico di ciascun partecipante.

INFORMAZIONI http://www.sssup.it/context.jsp?ID_LINK=8444&area=46

FONTE Scuola Superiore Sant’Anna

Page 25: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

25

INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana Novembre 2009, n. 48

EVENTO in EVIDENZA

sezione EVENTI

TITOLO COMUNICARE LA COOPERAZIONE E LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE: STRUMENTI OPERATIVI E BUONE PRATICHE - III EDIZIONE

DATA 21 -24 gennaio 2010

LUOGO Pisa

NOTE

Per gli attori istituzionali così come per il mondo del no profit impegnati nel campo della cooperazione, della solidarietà internazionale e della pace la divulgazione delle attività pro-mosse, la diffusione dei risultati raggiunti e la connessa attività di sensibilizzazione nei con-fronti di specifici target e della società civile in genere, sono divenuti oggi di fondamentale importanza. Una buona comunicazione è infatti strategica non solo per rendicontare, ma per progettare insieme il futuro e allargare la base delle risorse, sia umane che economiche in vista dell’azione politica.

L’obiettivo del Corso “Comunicare la Cooperazipne e la Solidarietà internazionale”, organiz-zato dalla Scuola Sant’Anna, è quello di accrescere la capacità degli operatori della coopera-zione internazionale allo sviluppo di comunicare/divulgare le attività promosse e diffondere i risultati raggiunti nel settore.

Coniugando aspetti teorici e pratici il Corso si propone di:- analizzare l’importanza e il ruolo della comunicazione nelle attività di cooperazione inter-nazionale;- offrire una panoramica sui principali mezzi di comunicazione e sul loro utilizzo;- presentare le metodologie di comunicazione utili per raggiungere target specifici;- analizzare gli elementi e le modalità di costruzione di una campagna di sensibilizzazione;- presentare alcune buone pratiche e casi studi nel settore della comunicazione in ambito di cooperazione internazionale.

La metodologia di apprendimento utilizzata all’interno del percorso formativo mira a favorire il passaggio dal sapere al saper fare attraverso l’alternarsi di lezioni frontali tradizionali, con simulazioni, team work ed esercitazioni.

Il Corso si rivolge a coloro che, a titolo personale o per esigenze professionali, sono impegnati nel settore della cooperazione e solidarietà internazionale e che sono interessati ad incre-mentare la loro capacità di comunicare le attività promosse e i risultati raggiunti nel settore.

Il numero massimo di partecipanti è stabilito in 25.La quota di iscrizione al Corso è fissata in 400,00 Euro. La deadline per la presentazione delle domande on-line è il 30 novembre 2009.

INFORMAZIONI http://www.sssup.it/comunicare

FONTE Scuola Superiore Sant’Anna

Page 26: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

26

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

TITOLO DESCRIZIONE LINK

PISA CITTÀ PER LA PACE E PER I DIRITTI UMANI

Al via la quarta edizione della manifestazione che interesserà la città di Pisa per tre settimane (2 novembre – 6 dicembre 2009) con eventi ideati a più voci da più di trenta associazioni e istituzioni in rete nel Laboratorio per la Pace.

http://pisainformaflash.comune.pisa.it/portal/it/notizie/dettaglio.

html?nId=3442

DIASPORA, PACE E SVILUPPO IN SOMALIA

Seminario organizzato dal CeSPI nell’ambito del Progetto DIASPEACE - 11 Novembre, 2009 - Centro Congressi Cavour, Sala Esquilino - Via Cavour, 50/A – Roma.

http://www.cespi.it/PROG-CONVE-GNI/SEMINARIO%20Diaspora,%20Somalia%203%20nov%2009.pdf

LA SFIDA DELLA FAME 2009 - Edizione 2009 del rapporto Global Hunger Index

Ministero degli Esteri - DGCS Sala Francesca Onofri - Piazzale della Far-nesina, 1 - 12 novembre 2009 ore 12.00 - 13.30. Alla presentazione del rapporto prenderanno parte: Elisabetta Belloni (Direttore Generale Dire-zione Generale Cooperazione allo Sviluppo - Ministero Affari Esteri), Arturo Alberti (Presidente di LINK2007), Vichi De Marchi (Portavoce per l’Italia - WFP) e Stefano Piziali (LINK2007).

http://www.link2007.org/assets/fi-les/documenti/Indice%20della%20

fame%202009.pdf

LA SOMALIA TRA CONFLITTO E RICOMPOSIZIONE SOCIALE

L’associazione IIDA Italia, in collaborazione con Zonafranca - Spazi intercul-turali Onlus, organizza il convegno “La Somalia tra conflitto e ricomposizione sociale. Democrazia, cooperazione, diritti umani, diaspora e attivismo fem-minile come azioni di nation building”, che avrà luogo venerdì 13 novembre 2009, dalle ore 15 alle 19, presso la Sala del Palazzo dell’Antico Macello di Po, in via Matteo Pescatore 7, Torino.

http://www.zonafrancaonlus.org/

VIII CONVEGNO INTERNAZIONALE L’AFRICA IN PIEDI. L’EUROPA CON L’AFRICA

Società civile e istituzioni locali dell’Africa e dell’Europa si confronteranno dal 13 al 15 novembre ad Ancona per progettare “nuove relazioni di giustizia”. Il Meeting e’ promosso da Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Coordinamento nazionale degli Enti Locali per e con l’Africa, Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Ancona, ChiAma L’Africa, CIPSI e Tavola della Pace.

http://www.chiamafrica.it/master/visualizza.asp?ID=1&spot=255&car

tella=centro&pagina=1

DIRITTI DEI BAMBINI: VENT’ANNI DI SUCCESSI

Lunedì 16 Novembre 2009 alle ore 17:30, presso il Centro Congressi Torino Incontra - Sala Einaudi in Via Nino Costa 8, Torino, il Cifa presenta la Tavola rotonda per celebrare il XX anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia: DIRITTI DEI BAMBINI: Vent’anni di successi?

http://www.cifaong.it/eventi.php

CONFERENZA MON-DIALE SCIENCE FOR PEACE

Il 20 e il 21 novembre 2009 è in programma a Milano la prima edizione della Conferenza Mondiale Science for Peace. In concomitanza con questo evento, si svolgerà una serie di iniziative collaterali volte a sensibilizzare il pubblico sui temi della pace e della guerra.

http://www.fondazioneveronesi.it/pagina.php?id=30&nome=Science

for Peace

IV CONFERENZA ITA-LIA-AMERICA LATINA E CARAIBI

L’integrazione latinoamericana sarà il tema centrale della IV edizione della conferenza, in programma a Milano il 2 e 3 dicembre prossimi (le precedenti si sono tenute a Milano – 2003 e 2005 – e a Roma nel 2007).

http://www.conferenzaitaliaameri-calatina.org

ALTRI EVENTI

sezione EVENTI

Page 27: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

27

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

sezione LINKS

INDIRIZZO WEB DESCRIZIONE

http://www.cospe.org/piudonna_intro/Home.html

CAMPAGNA COSPE: + DONNA - GUERRE CON LE DONNE PER I DIRITTI UMANI E LA PACE

http://www.climadigiustizia.it CAMPAGNA CREA UN CLIMA DI GIUSTIZIA

http://capacity4dev.ec.europa.eu CAPACITY4DEV.EU MAKING TECHNICAL COOPERATION MORE EFFECTIVE

http://www.crin.org CRIN CHILD RIGHTS INFORMATION NETWORK

http://www.gfmd2009.org GLOBAL FORUM ON MIGRATION & DEVELOPMENT 2009

http://www.mandasoldiacasa.it/ MANDA SOLDI A CASA

http://www.mmc2000.net/ MEDIA & MULTICULTURALITÀ

http://www.fao.org/wsfs/world-summit/en/ WORLD SUMMIT ON FOOD SECURITY

USEFUL WEBSITES

Page 28: LA COOPERAZIONE DEI TERRITORI: INFORM@ZIONE PER … · individuato lo stato del Tamil Nadu, dove erano già attivi interventi toscani e dove la cooperazione fra collettività locali

28

Novembre 2009, n. 48INFORM@ZIONE per lo SVILUPPO - Newsletter della Cooperazione Decentrata Toscana

COME CONSULTARE LA NEWSLETTER

CONTATTISCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

Dott.ssa Ilaria Dal Canto

Dott.ssa Annarosa Mezzasalma

TEL: 050 882673/79

E-MAIL: [email protected]

WEB SITE: http://www.sssup.it/newsviluppo

La Newsletter del Sistema Toscano della Cooperazione Decentrata è articolata in sezioni dedicate alla presentazione di informazioni ed approfondimenti utili per i soggetti toscani attivi, a vario titolo, nell’ambito delle politiche di cooperazio-ne decentrata e solidarietà internazionale.

La sezione APPROFONDIMENTI è dedicata a rotazione ad un’area geografica d’intervento della Regione Toscana (Africa, Mediterraneo, America Latina, Asia, Europa) e prevede l’approfondimento di temi particolarmente rilevanti per gli ope-ratori del Sistema Toscano inerenti le priorità indicate nel Programmi Operativi di Area Geografica. La sezione ospiterà anche approfondimenti relativi a iniziative speciali organizzate o promosse dalla Regione Toscana.

La sezione BANDI illustra alcuni tra bandi internazionali, europei, nazionali e regionali aperti più rilevanti per il sistema toscano e propone una carrellata di altri bandi aperti in una breve scheda nella quale sono brevemente descritti i termini dei bandi ed indicati i link web dove ricavare maggiori informazioni.

La sezione DOCUMENTI riporta le novità più importanti in tema di cooperazione illustrando alcuni rapporti, proposte, studi ad hoc ed indica poi altri documenti rilevanti in una breve scheda nella quale è indicato l’oggetto dei vari docu-menti ed il link web dove poterli consultare.

La sezione EVENTI segnala seminari, convegni, manifestazioni, mostre, rassegne, corsi di formazione volti ad approfon-dire i temi della cooperazione allo sviluppo. Gli eventi che possono più interessare gli operatori della cooperazione de-centrata toscana, nonché le iniziative promosse dagli stessi soggetti del Sistema Toscano sono illustrati più in dettaglio, gli altri eventi selezionali sono riportati in una scheda che ne da una brevissima descrizione e rinvia al sito web dove è possibile avere maggiori informazioni sui vari eventi.

La sezione LINKS seleziona, infine, i siti web più interessanti per chi lavora nel mondo della cooperazione.