La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

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La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti A cura di Prof. Enrico Bracci INSEGNAMENTO DI CONTABILITA’ E BILANCI DELLA PA

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La contabilità pubblica armonizzata:

principi e strumenti

A cura di

Prof. Enrico Bracci

INSEGNAMENTO DI

CONTABILITA’ E BILANCI DELLA PA

Page 2: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Legge 5/5/2009 n. 42

Delega al Governo in materia di FEDERALISMO FISCALE

La nuova contabilità pubblica armonizzata nelle

Regioni, Province autonome ed Enti Locali

Contiene i principi direttivi che devono ispirare i successivi decreti delegati, tra i quali:

adozione di:

regole contabili uniformi

un comune piano dei conti integrato

comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi coerenti con la

classificazione economica e funzionale individuata dagli appositi regolamenti

comunitari

un sistema e schemi di contabilità economico-patrimoniale ispirati a comuni

criteri di contabilizzazione

uno schema comune di bilancio consolidato con le aziende, società o altri

organismi controllati

definizione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti

ai programmi del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni ai

diversi enti territoriali

raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali con

quelli adottati in ambito europeo ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi 2

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Decreto legislativo 23/6/2011 n. 118

Disposizioni in materia di ARMONIZZAZIONE dei sistemi contabili e degli schemi di

bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi

Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi

di bilancio: i principi contabili

Titolo I – Principi contabili generali e applicati per regioni/province autonome ed enti locali

Titolo II – Principi contabili generali e applicati per il settore sanitario

Titolo III – Disposizioni finali e transitorie (sperimentazione)

GLI STRUMENTI

dell’armonizzazione dei sistemi contabili

1) Sistemi e principi contabili uniformi

2) Piano dei conti integrato

3) Schemi di bilancio comuni

4) Bilancio consolidato con aziende, società, organismi controllati (rinvio)3

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ARCONET (armonizzazione contabile degli enti

territoriali): i principi

- Principi contabili generali

- Principio contabile applicato della programmazione

- Principio contabile applicato della contabilità finanziaria

- Principio contabile applicato della contabilità economico-patrimoniale

- Principio contabile applicato del bilancio consolidato

Sito Arconet:

http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e_government/amministrazioni_pubbliche/arconet/

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Principi contabili generali

Annualità

I documenti del sistema di bilancio devono essere predisposti a cadenza annuale e si

riferiscono ad un periodo di gestione, che coincide con l’anno solare.

Unità

Il complesso delle entrate finanzia indistintamente quello delle uscite, salvo diversa

disposizione normativa

Universalità

Il sistema di bilancio deve ricomprendere tutte le operazioni ed i relativi valori finanziari,

economici e patrimoniali, riconducibili all’ente locale, al fine di presentare una

rappresentazione veritiera e corretta dell’andamento dell’ente.

Integrità

Nel bilancio di previsione e nel rendiconto non vi devono essere compensazioni di

partite. È vietato iscrivere le entrate al netto delle spese sostenute per la loro riscossione

e, parimenti, di registrare le spese ridotte delle correlate entrate.

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Page 6: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità

E’ necessario rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e

finanziaria dell’ente ed il risultato economico dell'esercizio.

Significatività e rilevanza

Per essere utile, un’informazione deve essere significativa per le esigenze informative

connesse al processo decisionale degli utilizzatori.

Flessibilità

All’interno del sistema del bilancio di previsione è prevista la possibilità di modificare i

documenti contabili di programmazione e previsione per fronteggiare circostanze

imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare durante la gestione.

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Principi contabili generali

Page 7: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Congruità

Consiste nella verifica dell’adeguatezza dei mezzi disponibili rispetto ai fini stabiliti,

valutata in relazione agli obiettivi programmati e agli andamenti storici, e con riguardo

anche al riflesso sugli impegni pluriennali

Prudenza

Nei documenti preventivi, comporta l’iscrizione delle sole componenti positive che

ragionevolmente saranno disponibili nel periodo amministrativo considerato, mentre le

componenti negative sono limitate alle sole voci degli impegni sostenibili e direttamente

collegate alle risorse previste.

In sede di rendicontazione, le componenti positive non realizzate non devono essere

contabilizzate mentre tutte le componenti negative devono essere contabilizzate, anche se

non sono definitivamente realizzate.

Coerenza

Occorre assicurare un nesso logico e conseguente tra la programmazione, la previsione,

gli atti di gestione e la rendicontazione.

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Principi contabili generali

Page 8: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Continuità e costanza

Continuità nell’applicazione dei principi contabili e di valutazione, di consentire la

comparabilità delle valutazioni tra i documenti contabili.

Comparabilità e verificabilità

Il cambiamento di criteri di valutazione deve rappresentare un’eccezione nel tempo,

opportunamente descritta e documentata in apposite relazioni.

Inoltre, tutte le informazioni fornite dal sistema di bilancio devono essere verificabili

attraverso la ricostruzione del procedimento valutativo seguito.

Neutralità o imparzialità

La redazione dei documenti contabili si fonda su principi contabili indipendenti ed imparziali

verso tutti i destinatari, senza favorire gli interessi o le esigenze di gruppi particolari.

L’imparzialità contabile va intesa come l’applicazione competente e tecnicamente corretta

del processo di formazione dei documenti che compongono il sistema di bilancio.

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Principi contabili generali

Page 9: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Pubblicità

Il sistema di bilancio assolve una funzione informativa nei confronti degli utilizzatori dei

documenti contabili.

Equilibrio di bilancio

L’equilibrio di bilancio è inteso come pareggio finanziario (= pareggio complessivo tra

entrate e spese, di competenza e di cassa), economico e patrimoniale.

Prevalenza della sostanza sulla forma

Le operazioni ed i fatti accaduti durante l’esercizio devono essere rilevati contabilmente

secondo la loro natura finanziaria, economica e patrimoniale, in conformità alla loro

sostanza e non solo secondo le regole e le norme vigenti che ne disciplinano la

contabilizzazione formale.

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Principi contabili generali

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Competenza economica

Per il principio della competenza economica l'effetto delle operazioni, delle attività

amministrative svolte durante l’esercizio e degli altri eventi deve essere rilevato

contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e

non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari.

Competenza finanziaria c.d. «Potenziata»

L’allegato 1 allo schema di DPCM dispone che:

<< (…) Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno

luogo a entrate e spese per l’ente, devono essere registrate nelle scritture contabili

quando l’obbligazione è perfezionata, con imputazione all’esercizio in cui l’obbligazione

viene a scadenza.

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Principi contabili generali

Page 11: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

IL PIANO INTEGRATO DEI

CONTI E SCHEMI DI BILANCIO

COMUNI

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INSEGNAMENTO DI

CONTABILITA’ E BILANCI DELLA PA

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L’adozione di un piano dei conti integrato è finalizzato a consentire:

- il consolidamento ed il monitoraggio dei conti pubblici

- il miglioramento della raccordabilità dei conti delle P.A. con il sistema

europeo dei conti nazionali

Il piano dei conti integrato è costituito dall’elenco:

- delle articolazioni delle unità elementari del bilancio finanziario

- dei conti economico-patrimoniali.

Il piano dei conti integrato

PIANO DEI CONTI FINANZIARIO: ad ogni prenotazione/impegno, liquidazione,

accertamento, ecc... dovrà essere associato il corrispondente codice del piano dei conti

integrato.

PIANO DEI CONTI ECONOMICO-PATRIMONIALE: il codice di conto dovrà essere

attribuito in sede di liquidazione della spesa e di accertamento dell’entrata.

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Page 13: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

La classificazione della spesa

Livello Descrizione

Missioni Funzioni e gli obiettivi strategici

Programmi Aggregati omogenei di attività

Titoli Natura della spesa

Macro-aggregati Componente economica

Capitoli/Articoli Suddivisione dei macroaggregati

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Page 14: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Schemi di bilancio comuni:

esempio Missioni-Programmi

Missioni Programmi

01. Servizi Istituzionali, generali

e di gestione

0101 Organi istituzionali

0102 Segreteria generale

---

02. Giustizia 0201 Uffici Giudiziari

0202 Casa Circondariale

0203 Politica regionale giustizia

03. Ordine Pubblico e sicurezza 0301 Polizia locale e amministrativa

0302 Sistema integrato sicurezza

0303 Politica regionale unitaria

04. Istruzione e diritto allo studio 0401 Istruzione prescolastica

0402 altri ordini di istruzione

0403 Edilizia scolastica (solo per le

regioni)

---

--- -14

Page 15: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

SCHEMI DI BILANCIO: struttura e piano dei conti USCITE

MissioniMissioni

ProgrammiProgrammi

TitoliTitoli

Macro-

aggregati

Macro-

aggregati

CapitoliCapitoli

ArticoloArticolo

Bil

an

cio

Dec

isio

nale

Bil

an

cio

Dec

isio

nale

Bil

an

cio

Gest

ion

ale

Bil

an

cio

Gest

ion

ale

Pia

no d

ei c

on

ti

inte

grato

Pia

no d

ei c

on

ti

inte

grato

I Livello

II Livello

III Livello non

denominato

IV Livello

V Livello

Es. Spese correnti

Es. Redditi lavoro dipendente

Es. Retribuzioni Lorde

Es. Retribuzioni in denaro

Es. Stipendi personale T.Ind.

NB: i primi 4

livelli sono

obbligatori

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Page 16: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

SCHEMI DI BILANCIO: esempio codifica uscite

Livello Voce Codice Denominazione

I Spese correnti U.1.00.00.00.000 Titolo

II Redditi da lavoro

dipendente

U.1.01.00.00.000 Macroaggregato

III Retribuzione lorda U.1.01.01.00.000 Non denominato

IV Retribuzione in denaro U.1.01.01.01.000 Capitolo

V Voci stipendiali

corrisposte al personale

a tempo indeterminato

U.1.01.01.01.002 Articolo

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Page 17: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

La classificazione della entrata

Livello Descrizione

Titoli Fonte di provenienza

Tipologie Natura dell’entrata

Categorie Oggetto dell’entrata

Capitoli/Articoli Individuazione componente economica

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Page 18: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

SCHEMI DI BILANCIO : struttura e piano dei conti ENTRATE

TipologieTipologie

CategorieCategorie

CapitoliCapitoli

ArticoloArticolo

Bil

an

cio

Dec

isio

nale

Bil

an

cio

Dec

isio

nale

Bil

an

cio

Gest

ion

ale

Bil

an

cio

Gest

ion

ale

Pia

no d

ei c

on

ti

inte

grato

Pia

no d

ei c

on

ti

inte

grato

II Livello

III Livello

IV Livello

V Livello

Es. Tributi

Es. Imposte e tasse

Es. IMU

Es. IMU riscossa seguito di

attività ordinaria di gestione

NB: i primi 4

livelli sono

obbligatori

TitoliTitoli I Livello

Es. Entrate correnti

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Page 19: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

SCHEMI DI BILANCIO:

esempio codifica entrate

UN ESEMPIO PIANO DEI CONTI INTEGRATO: ENTRATA

E 1.01.01.06.001 Imposta municipale propria riscossa a seguito

dell’attività ordinaria di gestione

Livello Voce Codice Denominazione

I Entrate correnti E 1.00.00.00.000 Titolo

II Tributi E 1.01.00.00.000 Tipologia

III Imposte, tasse e

proventi assimilati

E 1.01.01.00.000 Categoria

IV (livello

minimo

articolazione

per allegato

al bilancio)

Imposta municipale

propria

E 1.01.01.06.000 Capitolo

V Imposta municipale

propria riscossa a

seguito dell’attività

ordinaria di gestione

E 1.01.01.06.001 Articolo

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Page 20: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Piano dei conti finanziario: in sintesi

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Il piano dei conti: MODULO FINANZIARIO

MACRO Livelli Voce COD E I Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa E.1.00.00.00.000

E I Trasferimenti correnti E.2.00.00.00.000

E I Entrate extratributarie E.3.00.00.00.000

E I Entrate in conto capitale E.4.00.00.00.000

E I Entrate da riduzione di attività finanziarie E.5.00.00.00.000

E I Accensione Prestiti E.6.00.00.00.000

E I Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere E.7.00.00.00.000

E I Premi di emissione di titoli emessi dall'amministrazione E.8.00.00.00.000

E I Entrate per conto terzi e partite di giro E.9.00.00.00.000

U I Spese correnti U.1.00.00.00.000

U I Spese in conto capitale U.2.00.00.00.000

U I Spese per incremento attività finanziarie U.3.00.00.00.000

U I Rimborso Prestiti U.4.00.00.00.000

U I Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere U.5.00.00.00.000

U I Scarti di emissione di titoli emessi dall'amministrazione U.6.00.00.00.000

U I Uscite per conto terzi e partite di giro U.7.00.00.00.000

9 titoli per le entrate

7 titoli per le uscite

La differenza tra entrate e uscite consiste nello spacchettamento delle entrate correnti in tre diversi titoli:

1) entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

2) trasferimenti correnti

3) extratributarie

La costruzione del piano si è sviluppata secondo una logica che avvicina le regole italiane a quelle internazionali.

Il Piano finanziario è composto da oltre 3.800 voci. 20

Page 21: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Piano dei conti economico: in sintesi

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Page 22: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Piano dei conti patrimoniale: in sintesi

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Il piano dei conti: STATO PATRIMONIALE

1 Attivo 1.1 Crediti verso soci e partecipanti

1.1.1 Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti

1.1.2 Crediti verso Amministrazioni per versamenti di fondo di dotazione ancora dovuto

1.2 Immobilizzazioni

1.2.1 Immobilizzazioni immateriali

1.2.2 Immobilizzazioni materiali

1.2.3 Immobilizzazioni finanziarie

1.3 Attivo circolante

1.3.1 Rimanenze

1.3.2 Crediti

1.3.3 Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

1.3.4 Disponibilità liquide

1.4 Ratei e risconti

1.4.1 Ratei attivi

1.4.2 Risconti attivi

2 Passivo 2.1 Patrimonio netto

2.1.1 Capitale

2.1.2 Riserve

2.1.3 Fondo di dotazione

2.1.4 Risultato economico dell'esercizio

2.2 Fondi per rischi e oneri

2.2.1 Fondi per trattamento di quiescenza

2.2.2 Fondi per imposte

2.2.3 Fondo ammortamento

2.2.9 Altri fondi per rischi ed oneri

2.2.4 Fondo per svalutazione crediti

2.3 Fondo per trattamento fine rapporto

2.3.1 Fondo per trattamento fine rapporto

2.4 Debiti

2.4.1 Debiti da finanziamento

2.4.2 Debiti verso fornitori

2.4.3 Debiti per trasferimenti e contributi

2.4.4 Acconti ricevuti

2.4.5 Altri debiti

2.5 Ratei e risconti

2.5.1 Ratei passivi

2.5.2 Risconti passivi

3 Conti d’ordine 3.1 Impegni, beni di terzi e garanzie

3.1.1 Impegni

3.1.2 Beni

3.1.3 Garanzie

Il modulo patrimoniale del piano dei conti si articola su sei livelli di dettaglio.

Lo schema in esempio, aggregato, rappresenta solo i primi tre livelli.

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Page 23: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

La transazione elementare

• È una codifica finalizzata a garantire la tracciabilità di tutte le

operazioni gestionali e la movimentazione delle voci del piano

integrato dei conti.

• «ogni evento o azione che determina la creazione, trasformazione,

scambio, trasferimento o estinzione di valori economici, patrimoniali e

finanziari (debiti e crediti) che si origina dall’interazione tra differenti

soggetti, e avviene per mutuo accordo o per atto unilaterale

dell’amministrazione pubblica» (Principio applicato 4/2).

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Page 24: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

La transazione elementare

È composta da:

- Codice funzionale per missioni e programmi (solo per le spese)

- Codice economico attribuito alle articolazioni del piano dei

conti integrato

- Codice identificativo della classificazione Cofog (classification

of functions of government) al secondo livello per le spese

- Codice identificato delle transazioni dell’Unione Europea

- Codice SIOPE

- Codice unico di progetto (CUP), identificativo del progetto di

investimento pubblico

- Codice identificativo dell’entrata

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Page 25: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Focus: Sistema Informativo sulle

Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE)

• è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti

effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce

dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca

d'Italia e l'ISTAT (ex. art 28 l. n. 289/2002)

• È uno strumento per il monitoraggio dei conti pubblici, attraverso la

rilevazione in tempo reale del fabbisogno delle amministrazioni

pubbliche, ai fini della verifica delle regole previste dall'ordinamento

comunitario

• Si applica a Enti Locali, Regioni, Consorzi pubblici, CCIAA,

Università/Enti di Ricerca, Strutture sanitarie, enti di previdenza, enti

gestori di parchi e aree marine.

• Dal 2017 è in sperimentazione SIOPE+ che prevede

l’informatizzazione degli ordinativi di incasso secondo standard e

modelli AgID

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Page 26: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Focus: SIOPE+

• SIOPE+ è la nuova infrastruttura che intermedia il colloquio tra

pubbliche amministrazioni e banche tesoriere

• Permette di migliorare la qualità dei dati per il monitoraggio della

spesa pubblica e per rilevare i tempi di pagamento delle Pubbliche

Amministrazioni nei confronti delle imprese fornitrici.

• Consente la completa dematerializzazione dei flussi informativi

scambiati tra amministrazioni e tesorieri e la standardizzazione del

protocollo e delle modalità di colloquio potranno.

• Le Amministrazioni Pubbliche sono tenute a ordinare incassi e

pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente

ordinativi informatici emessi secondo lo standard definito dall'Agenzia

per l'Italia Digitale (AgID) e trasmessi attraverso l'infrastruttura

SIOPE+.

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Page 27: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

LA CONTABILITÀ PUBBLICA:

REGOLE DI TENUTA

27

INSEGNAMENTO DI

CONTABILITA’ E BILANCI DELLA PA

Page 28: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

SPESA

PREVISIONE

DI SPESA

PRENOTAZIONE

IMPEGNO

LIQUIDAZIONE

ORDINAZIONE

PAGAMENTO

ENTRATA

PREVISIONE

DI ENTRATA

ACCERTAMENTO

RISCOSSIONE

VERSAMENTO

31/12/n

Dall’1/1/n+1

Al 31/12/n+1

LO

GIC

A A

UT

OR

IZZ

AT

OR

IA

28

Le fasi dell’entrata e della spesa

Page 29: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

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L’accertamento (art. 179 tuel)

l’accertamento: momento in cui si perfeziona il diritto di credito relativo alla

riscossione e si imputa contabilmente all’esercizio finanziario nel quale il diritto di

credito viene a scadenza. Ciò implica

– verifica dell’esistenza del credito;

– l’esistenza del titolo giuridico atto a comprovarlo;

– l’individuazione del debitore,

– la quantificazione della somma da incassare;

– la fissazione della data di scadenza del credito;

– la verifica della documentazione di prova degli elementi precedenti.

– È esclusa la possibilità di accertamento nel bilancio di competenza di entrate future.

– Momenti di accertamento (esempi):

– Tributi = emissione ruoli

– Trasferimenti = comunicazione dei dati identificativi dell’atto di impregno

– Sanzioni/multe = Cassa

Page 30: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

30

La riscossione (art. 180 tuel)

• la riscossione, si manifesta con il materiale introito della somma da parte del

tesoriere dell’ente o di altri incaricati dall’ente. La riscossione prevede la

predisposizione di un “ordinativo di incasso” che contiene i seguenti elementi.

– L’indicazione del debitore;

– l’ammontare della somma da riscuotere;

– la causale;

– gli eventuali vincoli di destinazione delle somme;

– l’indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita

l’entrata, distintamente per residui o competenza;

– la codifica;

– il numero progressivo;

– l’esercizio finanziario e la data di emissione;

– la codifica SIOPE

– I codici di transazione elementare

Page 31: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

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Il versamento (art. 181 tuel)

Il versamento, consiste nel trasferimento delle somme riscosse nelle

casse dell’ente.

• Gli incaricati alla riscossione, interni ed esterni, versano al

tesoriere le somme riscosse nei tempi e modi fissati dalla legge o

da accordi.

Page 32: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

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L’impegno (art. 183 tuel)

L’impegno, è una obbligazione giuridicamente perfezionata relativa ad un

pagamento da effettuare per la quale sono noti:

– la somma da pagare,

– il soggetto creditore,

– la causale e ragione del debito,

– Genera un vincolo sulle previsione di bilancio nell’esercizio finanziario in cui

l’obbligazione passiva viene a scadenza.

– L’approvazione del bilancio si costituisce l’impegno sui relativi stanziamenti per

le spese di personale, le rate di ammortamento dei mutui/prestiti e per i contratti

di somministrazione relativi a prestazioni continuative.

– È facoltà effettuare prenotazioni di impegno per provvedimenti in itinere, salvo

il loro perfezionamento entro l’esercizio.

– Gli impegni assunti dai responsabili di servizio sono esecutivi dopo il visto di

regolarità contabile del servizio finanziario.

Page 33: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

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La liquidazione (art. 184 tuel)

la liquidazione:

determina la somma certa da liquidare da pagare al creditore nei

limiti dell’impegno assunto, dopo avere eseguito i necessari

controlli di riscontro.

Essa compete all’ufficio che ha data esecuzione al provvedimento

di spesa ed è sottoscritta dal responsabile del servizio.

Infine, è trasmessa al responsabile finanziario per i controlli

Page 34: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

34

L’ordinazione e pagamento (art. 185 tuel)

• L’ordinazione, consiste nella disposizione impartita al tesoriere mediante il

mandato di pagamento. Il mandato è sottoscritto dal dipendente individuato

all’interno dell’organizzazione. Il servizio finanziario provvede al successivo

controllo di conformità. Nel mandato sono previsti i seguenti elementi:

– il numero progressivo;

– la data di emissione;

– l’intervento o il capitolo per i servizi in conto terzi;

– la codifica di bilancio, il codice della transazione elementare e SIOPE;

– l’indicazione del creditore;

– l’ammontare della somma dovuta, la scadenza e modalità di

pagamento;

– la causale e gli estremi dell’atto esecutivo che legittima l’erogazione;

– il rispetto di eventuali vincoli di destinazione.

• Il pagamento, sarà compito del tesoriere provvedere al pagamento.

Page 35: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

I residui (art. 189 e 190)

I residui, rispettivamente attivi e passivi, possono essere assimilati a crediti e

debiti.

RESIDUI ATTIVI: somme accertate e non riscosse entro il termine

dell’esercizio.

NB: nel caso le entrate accertate siano maggiori di quelle previste si avranno

delle «Economie di entrata»

ENTRATE PREVISTE

ENTRATE ACCERTATE

ENTRATE RISCOSSE

RESIDUI ATTIVI

DISECONOMIE DI ENTRATE

35

Page 36: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

I residui (art. 189 e 190)

• RESIDUI PASSIVI: somme impegnate e non pagate durante l’esercizio.

La cancellazione di un residuo passivo ritenuto non dovuto comporta un’economia di spesa.

Economia di spesa è anche il minor valore delle spese impegnate rispetto a quelle previste.

NB: le «diseconomie di spesa» non sono ammissibili

SPESE PREVISTE SPESE

IMPEGNATE

SPESE LIQUIDATE

SPESE ORDINATE/ PAGATE

RESIDUI PASSIVI

ECONOMIE DI SPESA

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Page 37: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

ENTRATA

PREVISIONE

DI ENTRATA250

ACCERTAMENTO 200

RISCOSSIONE 180

VERSAMENTO 180

SPESA

PREVISIONE

DI SPESA250

PRENOTAZIONE 200

IMPEGNO 200

LIQUIDAZIONE 200

ORDINAZIONE 170

PAGAMENTO 170

Diseconomia

di

entrata

Economia

di

spesa

residuo

attivo

residuo

passivo

37

Page 38: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

38

Economie e diseconomie di bilancio

Entrate Uscite

Economie Accertamenti superiori agli

stanziamenti definitivi

Impegni inferiori agli

stanziamenti definitivi

Competenza

Diseconomie Accertamenti inferiori agli

stanziamenti definitivi

Non ammesse

Economie Maggiori residui attivi Minori residui passivi Residui

Diseconomie Minori residui attivi Non ammesse

Page 39: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Le ricognizione annuale dei residui

Il mantenimento a bilancio dei residui è subordinata alla verifica annuale della sussistenza dei criteri obbligazione giuridica ed esigibilità.

La ricognizione annuale può portare a:

- Mantenimento del residuo se già esigibile (salvo avvenuta prescrizione)

- Riaccertamento che si traduce nello stralcio

- Reimputazione nel caso di esigibilità rinviata ad esercizi futuri

39

Page 40: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Principio della competenza finanziaria potenziata

Tutti gli accertamenti e gli impegni devono essere registrati nelle scritturecontabili nel momento in cui l’obbligazione è giuridicamente perfezionata,con imputazione all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza.

In particolare:• il momento di registrazione in CO.FI. delle entrate è quello

dell’accertamento; l’accertamento va imputato all’esercizio in cuil’obbligazione attiva viene a scadenza e il credito diventa esigibile.

• il momento di registrazione in CO.FI. delle spese è l’impegno; l’impegnova imputato all’esercizio in cui l’obbligazione passiva viene a scadenza.

Le spese impegnate la cui obbligazione passiva è venuta in scadenzanell’esercizio di competenza e non ancora pagate generano RESIDUIPASSIVI

Le spese impegnate, ma la cui obbligazione andrà in scadenza negliesercizi successivi, confluiranno nel FONDO PLURIENNALEVINCOLATO 40

Page 41: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

IL FONDO

PLURIENNALE VINCOLATO

(F.P.V.)

41

INSEGNAMENTO DI

CONTABILITA’ E BILANCI DELLA PA

Page 42: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

• Il "fondo pluriennale vincolato", essenziale per garantire

l'applicazione del principio della "competenza finanziaria

potenziata" e conseguentemente del criterio dell'esigibilità, è,

secondo la definizione data dal nuovo principio applicato 4/2, al

punto 5.4:

• «un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate»

destinate

dell'ente

al finanziamento di obbligazioni già

impegnate, ma esigibili in

passive

esercizisuccessivi a quello in cui è accertata l'entrata".

Il fondo pluriennale vincolato: definizione

Page 43: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

La spesa deve essere stata impegnata (a seguito di obbligazione

giuridica perfezionata) e imputata secondo esigibilità.

Solo in questo momento, se la spesa è finanziata da entrate

vincolate o destinate, si forma il fondo pluriennale vincolato.

Il fondo pluriennale vincolato: costituzione

Le entrate vincolate destinate alla copertura di spese impegnate e imputate agli esercizi successivi sono rappresentate

nel fondo pluriennale vincolato.

Page 44: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

F.P.V. Spesa è determinato da un importo pari:

• Alle spese che si prevede di impegnare nel corso del primo anno

considerato nel bilancio, con imputazione agli esercizi successivi.

Per questa parte del Fondo la copertura è garantita dalle entrate che

si prevede di accertare nell’esercizio.

• Alle spese già impegnate negli esercizi precedenti con

imputazione agli esercizi successivi. Per questa parte del Fondo la

copertura è garantita dalla quota di F.P.V. iscritta nella parte Entrata

Il fondo pluriennale vincolato

44

Page 45: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Il fondo pluriennale vincolato: costituzione

PRENOTAZIONEDI

IMPEGNO

Al 31/12/t0:

Perfezionamento obbligazione giuridica

avvenuto Registrazione impegno

Imputazione secondo esigibilità

Al 31/12/t0:

Perfezionamento obbligazione giuridica

non avvenuto

Prenotazione cancellata

Economia di bilancio

Residuo passivo se

esigibile in t0

FPV se esigibile in t1 o successivi

Page 46: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Come mantenere il vincolo di destinazione delle entrate per

quelle spese finanziate da entrate a specifica destinazione?

L’imputazione secondo esigibilità ha bisogno di un istituto

contabile che permetta di mantenere il vincolo di destinazione delle

entrate che finanziano specifici progetti di spesa.

Il fondo pluriennale vincolato: costituzione

Entrate vincolate/destinateagli investimenti

Accertate e imputate nell’anno X

Accantonate al fpv

Spesa finanziata con le entrate vincolate/destinate

Imputata secondoesigibilità negli

esercizi x, x+1, x+2, …

Coperte con il fpv

Page 47: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Eccezioni: spesa di investimento

i quadri economici delle spese di investimento, i quali possono essere

finanziati dal fondo pluriennale vincolato, anche in assenza di

obbligazioni giuridiche perfezionate per alcune o per tutte le voci del

quadro economico se :

1. l’intervenuta approvazione del progetto di investimento, a prescindere

dall’avvio delle procedure di affidamento dei lavori, presenta alcune

spese del quadro economico già impegnate.

2. La costituzione del fondo pluriennale vincolato per

l’intero quadro economico progettuale è consentita solo in

presenza di impegni assunti

giuridicamente perfezionate, imputate secondo

sulla base di obbligazioni

esigibilità,

ancorché relativi solo ad alcune spese del quadro economico

progettuale, escluse le spese di progettazione.

Il fondo pluriennale vincolato: costituzione

Page 48: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fondo pluriennale vincolato

• Ricordiamo che il fondo pluriennale vincolato deve includereesclusivamente risorse vincolate già accertate destinate alfinanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, maesigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.

• Per i soli lavori pubblici, è consentito attivare il fondo pluriennalevincolato anche senza l’aggiudicazione, purché ricorra una dellecondizioni di cui al punto 5.4 del principio contabile applicatosulla contabilità finanziaria (procedure di affidamento attivate enon concluse, quadri tecnici-economici parzialmente impegnati, alnetto delle spese di progettazione).

• Tali condizioni devono essersi verificate entro il 31 dicembre!

4848

Page 49: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Quadro economico: esempioLavori:

Importo lavori a base d’asta Oneri per la sicurezza

Somme a disposizione dell’amministrazione:

1) Rilievi, accertamenti e indagini• Indagini geologiche• Rilievi del sito

2) Allacciamenti ai pubblici servizi

3) Acquisizione aree

4) Spese tecniche:•Progettazione•Direzione lavori•Contabilità•Coordinamento sicurezza•Frazionamenti

5) Spese per attività di consulenza e supporto

6) Spese per commissioni aggiudicatrici

7) Spese per pubblicità

8) Spese per analisi e collaudi•Analisi di laboratorio

•Collaudo statico•Collaudo amministrativo

TOTALE COMPLESSIVO

Page 50: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

SPESE DI INVESTIMENTO: ECONOMIE SU QUADRO ECONOMICO

• A seguito dell’aggiudicazione definitiva della gara, le spese contenute nel

quadro economico dell’opera prenotate, ancorché non impegnate,

continuano ad essere finanziate dal fondo pluriennale vincolato,

• gli eventuali ribassi di asta, costituiscono economie di bilancio e

confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione a

meno che, nel frattempo, sia intervenuta formale rideterminazione del

quadro economico progettuale da parte dell’organo competente che

incrementa le spese del quadro economico dell’opera finanziandole con

le economie registrate in sede di aggiudicazione

18

Il fondo pluriennale vincolato: costituzione

Page 51: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

• Sia al bilancio di previsione che al rendiconto deve essere

allegato un prospetto che evidenzia la composizione del Fpv

per missioni e programmi.

• È assolutamente necessario che, in occasione della

costituzione del Fpv, gli enti abbiano collegato gli impegni

reimputati alla loro fonte di finanziamento (accertamenti o

Fpv).

• Solo in questo modo, sarà “tracciare” la successiva dinamica

del Fpv.

Il fondo pluriennale vincolato

51

Page 52: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

52

Esercizio 1) Rilevazioni gestionali (SPESE CORRENTI)

• Il Comune intende acquistare dei toner per stampanti in dotazione al ConsiglioComunale per un importo pari ad € 2.500, pertanto inserisce tale importo nel bilanciopreventivo N+1.

• ANNO N+1: viene assunto l’impegno in data 31/10/N+1. Il 15/11/N+1 arriva soloparte del toner (per € 1.500) con relativa fattura, con liquidazione il 1/12/N+1 epagamento il 6/12/N+1 (per € 1.500).

• ANNO N+2: a causa di ritardi, la parte restante della fornitura, accompagnata dallarelativa fattura, avviene il 10/05/N+2 (per € 1.000), con liquidazione nella stessagiornata del 10/05/N+2 e pagamento in data 22/05/N+2 (per € 1.000).

-Nella Contabilità pre-armonizzazione, il 31/10/N+1 viene registrato e imputatonell’esercizio N+1 l’impegno giuridico per l’obbligazione giuridicamente perfezionata(valore € 2.500). A fine esercizio N+1 si registra un residuo passivo di € 1.000.

-Nella Contabilità Armonizzata, il 31/10/N+1 viene registrato l’impegno giuridicoperché l’obbligazione è giuridicamente perfezionata; tuttavia, l’imputazionedell’impegno avviene solo per € 1.500 nell’esercizio N+1 e per € 1.000 nell’esercizioN+2. L’importo di € 1.000 non costituisce residuo passivo nell’esercizio N+1 perché ilrelativo impegno a tale data non è esigibile per il suddetto importo e deve essererettificato.

Page 53: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Entrata Importo Spesa Importo

Anno N+1

31/10/N+1 Impegno giuridico 2.500

1/12/N+1 Liquidazione 1.500

6/12/N+1 Ordinazione/Pagamento 1.500

31/12/N+1 Fondo pluriennale vincolato da impiegare (spese correnti): quindi l’impegno giuridico è esigibile solo per 1.500

1.000

Totale 2.500

Anno N+2

31/12/N+1 (BP N+2)Fondo pluriennale vincolato finanziato

1.000 10/05/N+2 Impegno esigibile 1.000

10/05/N+2 Liquidazione 1.000

22/05/N+2 Ordinazione/Pagamento 1.000

Totale 1.000 Totale 1.000

Schema logico di funzionamento del Fondo Pluriennale Vincolato per spese correnti

POST armonizzazioneAcquisto toner

53

Page 54: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

54

Esercizio 2) Rilevazioni gestionali (SPESE in C/CAPITALE)

Il Comune intende realizzare una nuova piscina. A tal fine, a fronte di una previsionedi spesa pari ad € 1.000.000, accende in data 5/1/N+1 un mutuo di entità pari, concontestuale riscossione e versamento.

-In data 1/10/N+1 la ditta appaltatrice invia la fattura relativa alla prima tranche deilavori, di importo pari ad € 300.000. La liquidazione avviene in data 15/10/N+1,mentre ordinazione e pagamento avvengono in data 20/10/N+1.

-Nel corso dei due anni successivi i lavori proseguono, ed in data 3/10/N+2 giungela fattura relativa alla seconda tranche (€ 600.000);

-La terza fattura a saldo (€ 100.000) giunge in data 28/10/N+3.

-(per gli anni N+2 e N+3 si supponga per semplicità che impegno, liquidazione e pagamentocoincidano).

Page 55: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Entrata Importo Spesa Importo

Anno N+1

Accertamento per Mutuo piscina

1.000.000 Impegno per Prima tranche lavori piscina

300.000

Fondo pluriennale vincolato da impiegare (sp. in C/Capitale)

700.000

Totale 1.000.000 Totale 1.000.000

Anno N+2

Fondo pluriennale vincolato finanziato piscina

700.000 Impegno per Seconda tranche lavori piscina

600.000

Fondo pluriennale vincolato da impiegare (sp. in C/Capitale)

100.000

Totale 700.000 Totale 700.000

Anno N+3

Fondo pluriennale vincolato finanziato piscina

100.000 Impegno per Terza tranche lavori piscina

100.000

Totale 100.000 Totale 100.000

Schema logico di funzionamento del FPV nel triennio

POST armonizzazioneRealizzazione piscina comunale

55

Page 56: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Lato Entrata anno N+1

Data Operazione Importo

31/12/N Previsione 1.000.000

5/1/N+1 Accertamento 1.000.000

5/1/N+1 Riscossione 1.000.000

5/1/N+1 Versamento 1.000.000

Lato Spesa anno N+1

Data Operazione Importo

31/12/N Previsione 1.000.000

1/10/N+1 Impegno 300.000

15/10/N+1 Liquidazione 300.000

20/10/N+1 Ordinazione 300.000

20/10/N+1 Pagamento 300.000

31/12/N+1 FPV da impiegare 700.00056

Page 57: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Lato Entrata anno N+2

Data Operazione Importo

31/12/N+1 Previsione 700.000 (FPV finanziato)

Lato Spesa anno N+2

Data Operazione Importo

31/12/N+1 Previsione 700.000

3/10/N+2 Impegno 600.000

3/10/N+2 Liquidazione 600.000

3/10/N+2 Ordinazione 600.000

3/10/N+2 Pagamento 600.000

31/12/N+2 FPV da impiegare 100.000 57

Page 58: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Lato Entrata anno N+3

Data Operazione Importo

31/12/N+2 Previsione 100.000 (FPV finanziato)

Lato Spesa anno N+3

Data Operazione Importo

31/12/N+2 Previsione 100.000

28/10/N+3 Impegno 100.000

28/10/N+3 Liquidazione 100.000

28/10/N+3 Ordinazione 100.000

28/10/N+3 Pagamento 100.00058

Page 59: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

IL FONDO

CREDITI DI DUBBIA

ESIGIBILITA’

(F.C.D.E.)

59

INSEGNAMENTO DI

CONTABILITA’ E BILANCI DELLA PA

Page 60: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Il fondo crediti di dubbia esigibilità rappresenta un fondo rischi (Principio contabile

della prudenza), diretto ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità, previste ed

accertate nel corso dell’esercizio, possano finanziare delle spese esigibili nel corso

del medesimo esercizio.

Non richiedono l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità:

• i crediti da altre amministrazioni pubbliche,

• i crediti assistiti da fidejussione,

• le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi sono accertate per cassa,

• Altre entrate accertate per cassa (es. sanzioni codice della strada, proventi da

lotta evasione, oneri di urbanizzazioni).

Fondo crediti di dubbia esigibilita’

60

Page 61: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

L’ammontare del F.C.D.E. è determinato in considerazione:

• della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si

prevede si formeranno nell’esercizio;

• della loro natura;

• dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi

precedenti.

Fondo crediti di dubbia esigibilita’

61

Page 62: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Prospetto dimostrativo della quantificazione, da presentare a livello di

TIPOLOGIA di entrata

E’ facoltà dell’Ente determinare il F.C.D.E. anche ad un livello di

Piano dei conti inferiore (singolo Capitolo di Entrata), ma la

quantificazione va rendicontata a livello di tipologia sulla base

dell’apposito prospetto

L‘ENTE E’ LIBERO di individuare quali siano le entrate di

dubbia esigibilità, su cui quantificare il Fondo, distinguendole da

quelle certe, e motivando la scelta.

Fondo crediti di dubbia esigibilita’

62

Page 63: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

RIFERIMENTO AL QUINQUENNIO PRECEDENTE

Si considerano gli esercizi chiusi al momento della predisposizione del

bilancio

quindi, ai fini della quantificazione del F.C.D.E.

sul bilancio di previsione 2021, QUINQUENNIO 2015-2019

INDIVIDUATA LA % DI NON RISCOSSO SUL QUINQUENNIO, si

applica la stessa alle 3 annualità considerate dal bilancio di previsione

Fondo crediti di dubbia esigibilita’

63

Page 64: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Scompaiono

gli incassi residui

totali

Principali novità per il bilancio 2021-2023

Viene meno

calcolare le medie

ponderate per il

calcolo della %

Non è prevista la

% di abbattimento

ammessa fino al

2020

Nel calcolo dei dati storici del

quinquennio precedente:

Page 65: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Calcolo FCDE: Fasi

Fase 1Individuare all’interno del bilancio le entrate che possono dar luogo a

crediti di dubbia e difficile esazione

Fase 4 Calcolare, per ciascuna entrata di cui al punto 1 la % storica di riscossione

Fase 5 Determinare la percentuale di accantonamento al FCDE

Fase 6 Determinare la quota da accantonare al FCDE

Fase 2 Individuare il grado di analisi

Fase 3 Individuare il quinquennio di riferimento e i relativi dati

Page 66: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Entrate di dubbia esigibilità

ENTRATE TRIBUTARIE

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

ENTRATE IN C. CAPITALE

Non sono Entrate di dubbia esigibilità

1)i crediti vantati verso altre amministrazioni pubbliche;

2)le concessioni di crediti;

3)i crediti assistiti da fidejussione;

4)le entrate tributarie stimate per un importo non

superiore a quello pubblicato dal Dipartimento delle

finanze sul portale per il federalismo;

5)i tributi riscossi per conto di altri enti;

6)le entrate tributarie che sono accertate per cassa

Fase 1: Quali entrate

L’ accantonamento al FCDE deve essere obbligatoriamente disposto

su tutte le entrate di dubbia e difficile esazione, intendendosi per tali

quelle su cui esiste il rischio che non giungano a riscossione.

Altre entrate diverse da quelle sopra indicate - che l’ente ritiene di escludere dal

calcolo del FCDE in quanto ritenute non a rischio devono essere indicate nella

nota integrativa al bilancio, con illustrazione della relativa motivazione.

Page 67: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fase 2: Livello di analisi

L’ordinamento demanda al responsabile finanziario la scelta in ordine al grado

di analisi delle entrate da assumere per il calcolo del FCDE scegliendo tra:

1.Tipologia;

2.Categoria;

3.Capitoli.

Sicuramente un dettaglio maggiore consente di calcolare il FCDE in maniera

più aderente all’andamento delle riscossioni riferite alla specifica entrata.

Effettuare il calcolo su una intera tipologia di entrata, aumentando il volume di

riscossioni per effetto dell’inclusioni di voci che sono integralmente riscosse, può

condurre ad una riduzione della percentuale di accantonamento. Non è in ogni

caso possibile assumere l’intero titolo.

Page 68: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

La scelta del capitolo/codice di piano dei conti finanziario per il calcolo

del FCDE consente di:

•effettuare un accantonamento maggiormente aderente al grado di

esigibilità dell’entrata. Esso quindi è da preferire rispetto al calcolo sulla

tipologia.

•Il grado prescelto deve rimanere invariato sia per il calcolo della media

delle riscossioni che per il calcolo del FCDE sulle previsioni di entrata.

•imputare«correttamente» il fondo allavoce di credito nello stato

patrimoniale

Fase 2: Livello di analisi

Page 69: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati

69

Per il calcolo della media di riferimento, per il bilancio di previsione 2021 è possibile optare per

le seguenti modalità:

Opzione 1

incassi di competenza es. X

Accertamenti esercizio X

Opzione 2:

incassi di competenza es. X + incassi esercizio X+1 in c/residui X

Accertamenti esercizio X

Nel caso dell’opzione 2, il quinquennio di riferimento per il calcolo della media slitta di un anno

indietro.

Per gli anni pre-armonizzazione contabile la media di riscossione si determinava nel seguente

modo:

incassi di competenza es. X + incassi in c/residui es. X

Accertamenti esercizio X

Page 70: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Il principio parla di “ultimi cinque esercizi”. Sotto il profilo letterale non vi sono

dubbi nel dover includere anche l’esercizio immediatamente precedente a quello di

riferimento del bilancio.

Quindi, ad esempio, per il bilancio 2021, il quinquennio valido sarebbe il 2016-

2020. Ma per gli enti che approvano il bilancio entro il 31 dicembre, i dati

dell’esercizio immediatamente precedente non sono definitivi e quindi è

impensabile che possano costituire la base per la determinazione di un calcolo

che inciderà sul triennio successivo.

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati

Soluzione più corretta: ultimi cinque esercizi rendicontati alla data di approvazione

del bilancio. In questo modo non importa se il bilancio si approva prima o dopo il

31/12 e il calcolo è neutro sui 5 anni.

Page 71: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Arconet, richiamando la sua FAQ 25/2017, è di un’idea diversa ovvero quella di

utilizzare anche i dati di anni non ancora rendicontati e quindi, per il bilancio 2021-

2023, utilizzando l’opzione +1, il quinquennio sarebbe 2015-2019 con il 2019 che

utilizza anche gli incassi a residuo nel 2020 rispetto alla competenza 2019.

Nel caso di non utilizzo dell’opzione +1, il quinquennio sarebbe 2016-2020 e

quindi con un 2020 in corso (se il bilancio viene elaborato prima del 31/12) oppure

comunque non rendicontato (se il bilancio viene elaborato nel 2021 prima del

rendiconto).

Soluzione più corretta: ultimi cinque esercizi rendicontati alla data di approvazione

del bilancio. In questo modo non importa se il bilancio si approva prima o dopo il

31/12

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati

Page 72: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

In sintesi per il bilancio di previsione 2021:

a)se il bilancio viene elaboratoprima dell’approvazione

del rendiconto 2020 (o comunque con il riaccertamento dei residui già

terminato/deliberato), di considerare come quinquennio di riferimento

2015-2019 che, nel caso di opzione +1 2014-2018;

b)se il bilancio viene dopo l’approvazione del rendiconto 2020 (o

comunque con il

terminato/deliberato), di

riaccertamento

considerare

dei residui già

come quinquennio di

riferimento 2016-2020 che, nel caso di opzione +1 2015-2019

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati

Page 73: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

DEROGA 1

gli enti che negli ultimi tre esercizi hanno formalmente attivato un processo di

accelerazione della propria capacità di riscossione possono calcolare il fondo

crediti di dubbia esigibilità facendo riferimento ai risultati di tali tre esercizi”.

Qualora l’ente intenda avvalersi di tale facoltà, dovrà specificarlo nella nota integrativa al

bilancio, precisando le misure adottate ed i risultati raggiunti.

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati

Page 74: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

DEROGA 2

Per le entrate di nuova istituzione, per le quali l’ente non dispone di dati storici sui

quali calcolare la media delle riscossioni, il primo accantonamento al FCDE è

effettuato sulla base di una stima prudenziale dell’ente.

Non è possibile non effettuare alcun tipo di accantonamento.

A decorrere dall’anno successivo, la quantificazione è effettuata con il criterio generale

riferito agli anni precedenti.

E’ auspicabile, ai fini della valutazione in esame, fare riferimento ad entrate similari.

Caso tipico è quello della tassa sui rifiuti (Tari) e prima della Tares (presente nel solo

anno 2013). Trattandosi di entrate in tutto e per tutto simile alla tassa sui rifiuti

presente fino all’anno 2012 compreso, non appare contrario contrastante con i principi

utilizzare i dati storici della Tarsu.

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati

Page 75: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fase 3: Individuare il quinquennio di riferimento e i

relativi dati: impatto COVID-19

Art. 107-bis. DL 18/2020 – (Scaglionamento di avvisi di pagamento e norme

sulle entrate locali)

A decorrere dal rendiconto 2020 e dal bilancio di previsione 2021 gli enti di

cui all’articolo 2 del decreto legislativo 2 giugno 2011, n. 118, possono calcolare il

fondo crediti di dubbia esigibilità delle entrate dei titoli 1 e 3 accantonato nel

risultato di amministrazione o stanziato nel bilancio di previsione calcolando la

percentuale di riscossione del quinquennio precedente con i dati del 2019 in

luogo di quelli del 2020

Page 76: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fase 4: Calcolare la % da applicare al fondo

La scelta del metodo di calcolo è demandata alla discrezione dell’ente. Nulla vieta che

l’ente scelga metodi differenti a seconda dell’entrata presa in considerazione. E’ bene

tuttavia dare conto del metodo scelto e delle relative motivazioni nella nota integrativa.

L’ente può modificare da un anno all’altro il metodo di calcolo, come anche il grado di

analisi dell’entrata, motivando tale scelta.

Dal 2021, gli enti devono calcolare la % di riscossione solamente utilizzando la

media semplice. E’ possibile utilizzare: 1) la media tra totale incassato e totale

accertato; 2) la media dei rapporti annui

1)Faccio prima la somma di tutti i numeratori INCASSI(A) e di tutti i denominatori

ACCERTAMENTI(B) e poi rapporto A/B

2)Faccio prima il rapporto INCASSI(A) e ACCERTAMENTI(B) per ciascun anno e trovo

la % poi faccio la media delle % così ricavate.

Page 77: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

77

• In precedenza la media poteva anche essere calcolata secondo la seguente

modalità

– rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i

seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in

ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli

accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli

incassi;

– media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun

anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel

biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio;

Fase 4: Calcolare la % da applicare al fondo

Page 78: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fase 5: Determinare la percentuale di

accantonamento al FCDE

Una volta calcolata la media delle riscossioni secondo l’unico metodo della media

semplice, è possibile individuare, quale complemento a 100, la percentuale per il

calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità.

Esempio: se la % di riscossione è pari all’80%, la percentuale di calcolo del FCDE

sarà pari a:

1 – 0,80 = 0,20

Ovvero

20%

Page 79: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fase 6: Determinare la quota da accantonare al FCDE

A questo punto, dopo aver stabilito la percentuale per il calcolo del FCDE, è

possibile quantificare per ogni singola entrata l’accantonamento minimo, ottenuto

applicando detta percentuale alle entrate previste in bilancio per ciascuna annualità

del triennio.

IMPORTO FCDE = PREVISIONE DI ENTRATA X % DI ACCANTONAMENTO

Nota bene:

a)l’importo determinato secondo il calcolo previsto dai principi contabili che

corrisponde all’importo minimo;

b)l’importo effettivamente accantonato nel bilancio di previsione, che non può essere

inferiore all’importo di cui alla precedente lettera a) ma può benissimo essere

superiore a tale soglia minima: nel caso va motivato in nota integrativa.

Page 80: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fondo crediti di dubbia esigibilità: esempio

80

• Se per le entrate riguardanti “Proventi da famiglie derivanti dall’attività di

controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”, nel quinquennio

precedente la percentuale media di incasso è stata del 55%.

• La quota del fondo crediti di dubbia esigibilità riguardante tale entrata è

determinato applicando la percentuale del 45% (100 – 55) all’importo degli

stanziamenti riguardanti i “Proventi da famiglie derivanti dall’attività di

controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”.

Page 81: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Determinate le % di NON RISCOSSO sulle singole Tipologie di

Entrata, e quantificati quindi i singoli importi da accantonare a

complemento

LA SOMMA di tutte le singole voci

determina

Il F.C.D.E. MINIMO richiesto dalla norma

da monitorarsi nel corso dell’esercizio in base all’andamento, almeno

in sede di verifica degli equilibri e di assestamento.

Fondo crediti di dubbia esigibilita’

81

Page 82: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fondo crediti di dubbia esigibilità: esempio

(continua)

82

In sede di previsione

• Lo stanziamento del capitolo riguardante i proventi derivanti dalle sanzioni per

violazione al codice della strada è 1.000.

• Nel quinquennio precedente le riscossioni sono state pari al 55% dell’accertato.

Conseguentemente l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità

dell’esercizio è 450 (1.000 x 45%).

In sede di assestamento

• Si verifica che lo stanziamento non è stato variato, mentre gli accertamenti sono

pari a 1.200 e gli incassi in c/competenza sono pari a 500.

• L’ente deve procedere all’adeguamento degli stanziamenti almeno agli accertamenti

• Si calcola il rapporto tra gli incassi e gli accertamenti (500/1.200 pari a 41,7%), e si

confronta il conseguente complemento a 100, pari a 58,3%, con la percentuale

utilizzata per il bilancio di previsione ai fini del calcolo del fondo crediti di dubbia

esigibilità (pari al 45%).

• Considerato che l’andamento degli incassi nel corso dell’anno non consente di

migliorare la percentuale di accantonamento al fondo, si conserva la percentuale del

45%, applicandola all’importo di 1.200. L’importo del fondo crediti cui è

necessario adeguarsi è 540.

Page 83: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fondo crediti di dubbia esigibilità: esempio

(continua)

83

In sede di variazione di bilancio

• Il 31 agosto, si decide di incrementare lo stanziamento del capitolo

relativo alle entrate derivanti dalle sanzioni per violazione al codice

della strada e di portarlo a 2.400. A tale data gli accertamenti sono pari

a 2.000 e gli incassi sono pari a 1.500.

• Si calcola il rapporto tra gli incassi e lo stanziamento (1.500/2.400 pari

al 62,5%) e il correlato complemento a 100 pari a 37,5% che risulta

inferiore alla percentuale del 45% applicata in sede di bilancio.

• Si ridetermina pertanto la percentuale da adottare per il calcolo del

fondo crediti di dubbia esigibilità, pari al 37,5%, da applicare a 2400

(l’importo maggiore tra lo stanziato e l’accertamento) e si individua

l’importo cui il fondo crediti di dubbia esigibilità deve essere adeguato

(pari a 2.400 x 37,5% = 900).

• Infine si incrementa il fondo crediti di dubbia esigibilità di 360 (pari

alla differenza tra 900 e 540).

Page 84: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fondo crediti di dubbia esigibilità: esempio

(continua)

84

In sede di variazione di bilancio

• Il 30 novembre, in occasione dell’ultima variazione di bilancio, si verifica che,

per il capitolo delle entrate derivanti dalle sanzioni per violazione al codice

della strada, gli accertamenti sono pari a 2.200 e gli incassi sono pari a 2.000.

• Si calcola il rapporto tra gli incassi e lo stanziamento (2.000/2.200 pari al

83,3%) e il correlato complemento a 100, pari al 16,7%, che si confronta con la

percentuale del fondo crediti di dubbia esigibilità del 37,5% applicata in

bilancio e, di conseguenza è possibile ridurre la percentuale da utilizzare per

calcolare il fondo crediti di dubbia esigibilità.

• A tal fine si applica tale percentuale, pari al 16,7% a 2.400 (l’importo

maggiore tra lo stanziato e l’accertamento) e si individua l’importo cui il

fondo crediti di dubbia esigibilità deve essere adeguato (pari a 2.400 x

16,6%=401).

• Risulta possibile ridurre di 499 lo stanziamento del fondo crediti di dubbia

esigibilità (pari alla differenza tra 900 e 401).

Page 85: La contabilità pubblica armonizzata: principi e strumenti

Fondo crediti di dubbia esigibilità: esempio

(riepilogo)

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Stanziamento Accertato Incassato % fondo F.do Crediti

di dubbia

esigibilità

Bilancio

previsione 1.000 45% 450

Assestamento 1.000 1.200 500 45% 540

Agosto 2.400 2.000 1.500 37,5% 900

Ottobre 2.400 2.200 2.000 16,7% 401