La comunicazione efficace - Università degli Studi di Palermo · 2013-03-08 · della...
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La comunicazione efficace
Definizioni, modelli e relazioniDefinizioni, modelli e relazioni
dia cura diFrancesca RizzutoFrancesca Rizzuto
francesca rizzuto
Argomentig
Gli elementi costitutivi e i modellidella comunicazionedella comunicazione
Dalla comunicazione verticale allacomunicazione orizzontale: il ruolocomunicazione orizzontale: il ruolodei soggetti
francesca rizzuto
ArgomentiArgomenti
Tipi di inte a ione pe sonale eTipi di interazione: personale e mediata, quasi-mediata
Effetti ed efficacia dellaEffetti ed efficacia dellacomunicazione
Analisi della conversazioneAnalisi della conversazionefrancesca rizzuto
ArgomentiArgomenti
La comunicazione non verbale: usodei gesti e dello spaziodei gesti e dello spazio
l i bbli ffiParlare in pubblico efficacemente
La discomunicazione: ironia e men ognamenzogna
francesca rizzuto
Comunicazione
1. Rendo comune, notifico, unisco2. Partecipo, sono d’accordop
Mettere al corrente: coinvolgereMettere al corrente: coinvolgerequalcunoForte implicazione della dimensioneForte implicazione della dimensionevaloriale
francesca rizzuto
F i d l di i i______ ___ ________ __ ___________________ ___ ________ __ _____________Fattori del processo di comunicazione
contesto
messaggio destinatarioemittente
canalecanale
codice
francesca rizzuto
Il modello verticale di Lasswell(1948)(1948)
1- Chi dice? la fonte che produce il messaggio1- Chi dice? la fonte che produce il messaggio
2- Che cosa? il messaggiogg
3- Attraverso quale canale? il canale
4- A chi? il ricevente
5- Con quali effetti? le conseguenze
francesca rizzuto
Paradigma informazionale
Trasporto di informazioniTrasporto di informazioniTrasmissione di significatigUnidirezionalitàC tt l i i tCarattere monologico: ricevente
con un ruolo rigido e sempliceg palternanza dei ruoli
francesca rizzuto
P di l i lParadigma relazionalechi comunica con chi?
• Pratica dialogica con gli
i t l t i i ti iinterlocutori impegnati in senso
attivo Il significato nasce dallaattivo. Il significato nasce dalla
sistematica cooperazionep
interpretativa, dalla interazione
tra emittente e ricevente.francesca rizzuto
Eff tti d ffi i d llEffetti ed efficacia dellacomunicazione
Effetto: conseguenza (positiva,
ti ll )negativa, nulla)
Efficacia: capacità della fonte diEfficacia: capacità della fonte di
raggiungere gli obiettivi che si èraggiungere gli obiettivi che si è
postap
francesca rizzuto
Per essere efficaci...occorreuna relazione comunicativa
1. Focalizzarsi sul destinatario
una relazione comunicativa1. Focalizzarsi sul destinatario(sue caratteristiche, contesto di
fruizione del messaggio ascoltofruizione del messaggio, ascoltoattivo)
2 Costruire adeguatamente il2. Costruire adeguatamente ilmessaggio (chiaro, completo, sintetico preciso) e scelta delsintetico, preciso) e scelta del mezzo francesca rizzuto
Definizioni di comunicazione
1 Trasferimento di risorse1. Trasferimento di risorse2. Trasmissione di informazioni
per mezzo di veicoli di varianaturanatura
3. InfluenzaC di i i4. Condivisione
5. Relazione sociale
francesca rizzuto
Modello semiotico-informazionale di Eco
Fonte C Canale D DestinatarioFonte C
Codice Codice
Sottocodici Sottocodici
francesca rizzuto
La decodifica aberrante
Incomprensione o rifiuto del messaggio perIncomprensione o rifiuto del messaggio per assenza di codice
(il messaggio è segnale fisico non decodificato o(il messaggio è segnale fisico non decodificato o “rumore”)
francesca rizzuto
La decodifica aberrante
Incomprensione per disparità dei codiciIncomprensione per disparità dei codici (il codice dell’emittente non è ben compreso dal
destinatario)destinatario)??
francesca rizzuto
La decodifica aberrante_____________ ___ _________ ___ ____________ Incomprensione del messaggio per interferenze
circostanziali
La decodifica aberrante
______________ circostanziali
(il codice dell’emittente è(il codice dell’emittente è compreso dal destinatario ma è modellato sul proprio “orizzonte di attesa”))
francesca rizzuto
La decodifica aberrante
Rifi t d l i d l itti iRifiuto del messaggio per delegittimazione
dell’emittente: il codice dell’emittente èdell emittente: il codice dell emittente è
compreso dal destinatario ma il senso vienep
stravolto per motivi ideologici
francesca rizzuto
MODELLO DI SLAMA-CAZACU (1973)
CONTESTO TOTALE
CONTESTO IMPLICITO
CONTESTO ESPLICITO
Contesto verbale(Linguistico)
Contesto extralinguistico(Componenti ausiliari, gesti,( p , g ,
mimica)
francesca rizzuto
Tipi di interazione
1. Interazione faccia a faccia: compresenza, vari indizi simbolici, dialogica
2. Interazione mediata: separazione deicontesti, accessibilità estesa nellospazio e nel tempo, contrazione indizi
i b li i di l isimbolici, dialogica3. Quasi-interazione mediata:
i d i t tiseparazione dei contesti, non dialogica, vedere senza essere vistifrancesca rizzuto
Comunicazione “faccia a faccia”
In ogni situazione comunicativa “faccia
a faccia” vengono emessi segnali non
verbali che si integrano o sostituisconoverbali, che si integrano o sostituiscono
quelli linguistici all’interno di un flusso
“multi-codice” e “multi canale”
francesca rizzuto
Comunicazione “faccia a faccia”
è possibile distinguere tra:1. Piano del contenuto
Contenuti manifesti attraverso ilcanale verbale
2 Piano della relazione2. Piano della relazioneSignificati relazionali, uso dellamimica dei gesti e della distanzamimica, dei gesti e della distanza
francesca rizzuto
Analisi della conversazione
Risultato di una interazione fra due o
più individui orientati al raggiungimentopiù individui orientati al raggiungimento
di uno scopo
Pratica comunicativa complessa,
i bil fl ibilvariabile e flessibilefrancesca rizzuto
Analisi della conversazione 2
Grammatica: organizzazione
l i h i d dcomplessiva che risponde ad una
struttura definita socialmentestruttura definita, socialmente
condivisa e che segue precisico d sa e c e segue p ec s
standard culturali
francesca rizzuto
Fasi della conversazione
1. Fase di inizio: reciproca
id tifi i i i tidentificazione e riconoscimento
regole di saluto legate alla buonaregole di saluto legate alla buona
cortesia (vicini-estranei)co es a ( c es a e )
francesca rizzuto
Fasi della conversazione
2. Sviluppo di uno o più argomentiImpegno comunicativo diretto deiImpegno comunicativo diretto deipartecipantiProcessi interattivi di elaborazionecondivisa di significaticondivisa di significatiInerzia comunicativa e
bi t di tcambiamento di argomentofrancesca rizzuto
Fasi della conversazione
3 Chi3. Chiusura: presenza di coppie adiacentip ppsimmetricheripetizione simmetrica di frasi diripetizione simmetrica di frasi dicommiato per gestire il distaccopremesse per il prossimo incontro
francesca rizzuto
Avvicendamento dei turni
O i l t è bil d llOgni parlante è responsabile dellacostruzione del turno, inteso come l’unità minima di parole compresafra due segnali di intesa. Solo al gtermine l’ascoltatore può intervenireTurno: unità comunicativa (con dueTurno: unità comunicativa (con due attori)
francesca rizzuto
Punto di rilevanza transizionale(PRT)(PRT)
Il t fi l d l t ilIl punto finale del turno segna ilmomento temporale in cui puòavvenire uno scabmio di turno traparlante e ascoltatorep
Mi i i i d ll f iMinimizzazione della pausa fra iturni per garantire fluidità
francesca rizzuto
Regole culturali sui turni
C i d l tConservazione del turnoCessione del turnoRichiesta di turnoRifi t d l tRifiuto del turnoContinuità senza sovrapposizionippSilenzioEl ti b liElementi non verbali
francesca rizzuto
Etnografia della comunicazione(Hymes)(Hymes)
Analizzare l'uso della comunicazione nella
vita sociale-valore strategico del contesto
Competenza comunicativa: capacità che
il l t d d bil parlante deve possedere per ben
comunicarecomunicarefrancesca rizzuto
Comunicazione non verbaleComunicazione non verbale
VVoceRitmoRitmoContatto visivoGestualitàGestione dello spazioGestione dello spazioIl look come forma di espressioneIl look come forma di espressione
francesca rizzuto
Comunicazione non verbaleComunicazione non verbale
VVoceRitmoRitmoContatto visivoGestualitàGestione dello spazioGestione dello spazioIl look come forma di espressioneIl look come forma di espressione
francesca rizzuto
La voceLa voce
M if t t d l i ifi tManifesta parte del significato: possiamo udircip
Tono Volume (accento enfatico)Ritmo dell’eloquioRitmo dell eloquioPause piene (mhm,ehm,) e pause p ( , ,) pvuote
francesca rizzuto
La voceLa voce
Fattori biologici, sociali, di personalità,
psicologici transitori
Esprime le emozioni del parlante ma permetteEsprime le emozioni del parlante ma permette
all’ascoltatore di riconoscerne lo stato emotivo
(collera, ansia, paura)
francesca rizzuto
Il silenzio per comunicares e o pe co u ca e
Legato alla cultura e caratterizzato
dall’ambiguità: indizio di legami affettividall ambiguità: indizio di legami affettivi,
strumento di valutazione, funzione di
attivazione , barriera.
Regole del silenzio: non esporsi tra estranei o
subalternità socialesubalternità sociale.francesca rizzuto
La comunicazione non verbale: ilsistema cinesicosistema cinesico
C d i i ti d l lt d liComprende i movimenti del volto, degliocchi e del corpo, utili per manifestare: stati mentali (certezza, dubbio, confusione), esperienze emotive, ), p ,atteggiamenti interpersonali (diattrazione e di avvicinamento diattrazione e di avvicinamento, direpulsione, di indifferenza),
t i imetacomunicazionefrancesca rizzuto
Le espresioni facciali:messaggi per gli altrimessaggi per gli altri
1. Hanno un valore comunicativo e sociale: manifestano agli altri le intenzioni del soggettointenzioni del soggetto.
2. Non siamo mai veramente da soli: fi i t t l tfisicamente ma non mentalmente
3 Importanza del contesto3. Importanza del contestofrancesca rizzuto
L i i f i liLe espresioni facciali:il sorrisoil sorriso
M t i d ti i il iMostrare i denti in silenzio: non voglio aggredire, rassicurazioneg gg ,
19 configurazioni del sorriso: t i l t i bilspontaneo, simulato, miserabile
Promotore dell’affinità relazionalePromotore dell affinità relazionaleper simpatia, rappacificazione, per farsi scusare dopo una gaffe e regolatore del potere socialefrancesca rizzuto
Le espresioni facciali: lo sguardoLe espresioni facciali: lo sguardo
Confucio: “guarda le pupille di unaConfucio: guarda le pupille di unapersona, non può nascondere se t ”stessa”
Sguardo reciproco: primo passo per g p p p pqualsiasi interazione diretta
Serve per: inviare e raccogliereServe per: inviare e raccogliereinformazioni , avere il feedback,
l i t i i hi dregolare i turni, richiedere consenso, gestire la distanzafrancesca rizzuto
Funzioni della comunicazionenon verbalenon verbale
1. di relazione sociale2. espressiva3 di appoggio3. di appoggio4. regolatrice5. vicaria6. di dispersione espressivap p
francesca rizzuto
Linguaggio del corpo: i gestiLinguaggio del corpo: i gesti
A i i t i di t i itt ltAzioni motorie coordinate e circoscritte volte a
generare un significato e indirizzate ad ungenerare un significato e indirizzate ad un
interlocutore per raggiungere uno scopo
Parte integrante del discorso e non soltanto
abbellimento: modo spaziale di
rappresentazione simbolica (anche al telefono)rappresentazione simbolica (anche al telefono)
francesca rizzuto
Linguaggio del corpo: i gestiLinguaggio del corpo: i gesti
Gesticolazione: accompagna il parlare
Pantomima: imitazione di azioni o situazioni
Emblemi o simbolici: ok- codificati , a distanza
Gesti deittici: indice per indicareGesti deittici: indice- per indicare
Motori o percussioni: esprimono ansiaMotori o percussioni: esprimono ansia
francesca rizzuto
Linguaggio dei gestiLinguaggio dei gesti
Segni comportamentali culturalmenteSegni comportamentali culturalmente
elaboratielaborati
Valore sociale dei gesti: non si puòValore sociale dei gesti: non si può
stabilire un significato universale a un
gesto
francesca rizzuto
Prossemica: territorialità e uso sociale dello spaziouso sociale dello spazio
Le relazioni sociali condizionano la disposizione spazialeLa disposizione spaziale riflette le relazioni e orienta la comunicazione inrelazioni e orienta la comunicazione in una situazione dataLa stessa disposizione può correggereLa stessa disposizione può correggere, attivare o abolire le relazioni sociali
francesca rizzuto
T it iTerritorio
Area geografica che assume significati psicologici nel corso degli scambi comunicativi.
Pubblico o domestico: avvicinamento o distanziamento e riservatezzadistanziamento e riservatezza
Confini fisici, legali, psicologicifrancesca rizzuto
HALL: distanza spaziale e comunicativacomunicativa
1. DISTANZA INTIMA: (da 0 a 50 cm)
2. PERSONALE: (da 50 cm a 1 m)
3. SOCIALE: (da 1 m a 4 m)
4. PUBBLICA: (oltre i 4 m)4. PUBBLICA: (oltre i 4 m)francesca rizzuto
Aptica: le azioni di contatto corporeole azioni di contatto corporeo
T lt è tt i ti1. Toccare un altro è un atto comunicativo non verbale che influenza la natura e la qualità della relazione
2 Si manifesta un rapporto affettivo2. Si manifesta un rapporto affettivo positivo (supporto, appartenenza, affiliazione apprezzamento) o diaffiliazione, apprezzamento) o di dominanza, rituali (saluti e commiati)
francesca rizzuto
Aptica: le azioni di contatto corporeocorporeo
S di t tt i1. Sequenze di contatto reciproco: condivisione del significato, g ,supporto, parità
2 Contatto individuale:2. Contatto individuale: unidirezionale, potere/subalternità
francesca rizzuto
Effetti del contattoEffetti del contatto
Anche un leggero tocco sulbraccio può influenzare il nostrobraccio può influenzare il nostromodo di pensare e agire.Le persone sono più propensea: fornire aiuto dare confidenza ea: fornire aiuto, dare confidenza eadesione, credere il parlante leale
ie sincero.francesca rizzuto
La comunicazione efficaceLa comunicazione efficace
1. Ascolto
2. Interesse reciproco
3. Comprensione e accettazione
4. Modifica di un atteggiamento
francesca rizzuto
AscoltareAscoltare
Ri i f i i d l t i1. Ricevere informazioni da relatori2 Usare un livello di2. Usare un livello di
concentrazione appropriato3. Dimostrare attenzione 4 Incoraggiare la risposta4. Incoraggiare la risposta
francesca rizzuto
Ascoltare: i vantaggiAscoltare: i vantaggi
Ai t i l bl i1. Aiuta a risolvere problemi
1. Per controllare meglio la situazione
francesca rizzuto
I livelli di ascoltoI livelli di ascolto
A lt tà i t lli1. Ascolto a metà, a intervalli, passivop
2. Sentire solo suoni e parole, solo i t tii contenuti
3 Ascolto attivo: adottare ilo punto3. Ascolto attivo: adottare ilo punto di vista dell’altro
francesca rizzuto
5 regole per una comunicazione efficace
F li i l d ti t i1. Focalizzazione sul destinatario2 Chiarezza2. Chiarezza3. Concisione4. Concretezza
P li i5. Personalizzazione
francesca rizzuto
I muri dell’incomprensioneI muri dell incomprensione
C iti1. Criticare2. Insultare3. Fare una diagnosi
O di4. Ordinare5. Minacciare6. Fare la morale
D i7. Deviarefrancesca rizzuto
Discomunicazione
Gli aspetti impliciti e indiretti prevalgonoGli aspetti impliciti e indiretti prevalgono su quelli espliciti e diretti: emerge uno scarto rilevante tra il detto e il non dettoscarto rilevante tra il detto e il non detto. E’ un dire per non dire
Opacità intenzionale: copertura del messaggioMaggiore libertà dei partecipantiMaggiore libertà dei partecipanti
francesca rizzuto
Discomunicazione: l’ironia
Famiglia di processi discomunicativiFamiglia di processi discomunicativibasata sull’antifrasiInversione semantica tra il significato lessicale (manifesto) e il significato implicito (latente)arte di essere chiaro senza essere evidente: maschera che rivela
francesca rizzuto
Discomunicazione: tipi di ironia
Sarcastica: disprezzare il partner attraversoSarcastica: disprezzare il partner attraverso parole di elogio (blame by praise)Bonaria: elogiare criticando (praise byblame)Scherzosa-giocosa: battuta per sdrammatizzareSocratica: per mettere in discussione mode o dogmi senza sbilanciarsio dogmi senza sbilanciarsi
francesca rizzuto
La comunicazione menzognera
1 Falsità del contenuto1. Falsità del contenuto2. Consapevolezza di tale falsità3. Intenzione di ingannare
Differenze tra inganno, errore , finzione
francesca rizzuto
La menzogna
Atto comunicativo consapevole e deliberatoAtto comunicativo consapevole e deliberato di ingannare un altro che non è consapevole e che non desidera essereconsapevole e che non desidera essere ingannato
Falsità patologica, menzogne preparate, impreparate, bugie pedagogiche, innoentio convenzionali
francesca rizzuto
Quattro inganni
Incrociando i due fattori “volere che l’interlocutore creda il falso” e “non volerel interlocutore creda il falso e non volere che egli creda il vero”:
1. Omissione2 Occultamento2. Occultamento3. Falsificazione 4. Mascheramento
francesca rizzuto
Quattro inganni
1. Omissione: A omette di fornire informazionessenziali per gli scopi di Bessenziali per gli scopi di B
2. Occultamento: A nasconde informazioni rilevanti e offre informazioni divergenti orilevanti e offre informazioni divergenti o secondarie a B, anche se vere, per fargli assumere false credenzeassumere false credenze
francesca rizzuto
Quattro inganni
3. Falsificazione: A invia deliberatamente a Binformazioni che sa essere falseinformazioni che sa essere false.
4. Mascheramento: A cela informazioni importanti e pertinenti fornendoimportanti e pertinenti, fornendo informazioni false
francesca rizzuto
Stili comunicativi della menzogna
1. Ambiguità e prolissità: molti modificatori con valenza dubitativa (circa quasi uncon valenza dubitativa (circa, quasi, un po’), livellatori (tutti, nessuno), predicati
i t i i ( d ) f i l hepistemici (penso, credo), frasi lunghe e complesse per diluire la falsità e renderla meno identificabile, si disorienta il destinatariodestinatario
francesca rizzuto
Stili comunicativi della menzogna
2. Assertività ed evitamento ellittico:d ti d ti t i tt i fdavanti a destinatari sospettosi, forme reticenti per dire il minimo necessario, frasbrevi e incomplete
3 Impersonalizzazione: si dice per evitare d3. Impersonalizzazione: si dice per evitare dassumersi responsabilità
francesca rizzuto
Stili non verbali della menzogna
Non esiste un repertorio fissoA t tti ità t i i l i diAumento attività motoria: manipolazione di
oggetti, movimenti mani e piedi, cambi di postura, variabilità del tono della voce
ma anche forme di ipercontrollo con rigiditàma anche forme di ipercontrollo con rigidità, sguardo laterale,
francesca rizzuto
Comunicazione di massaComunicazione di massa
P d i i tit i li tProduzione istituzionalizzata e la diffusione generalizzata dila diffusione generalizzata di
merci simboliche attraverso lamerci simboliche attraverso la fissazione e la trasmissione di
contenuti simbolici
francesca rizzuto
Comunicazione mediata
Ambienti comunicativi inediti eAmbienti comunicativi inediti e di relazionidi relazioni
Repertori di risorse simbolicheRepertori di risorse simboliche
Media: da supporti a luoghiMedia: da supporti a luoghiesperenziali e relazionaliesperenziali e relazionali
francesca rizzuto
BibliografiaBibliografia
1. Anolli L., A cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2000
2. Colombo F., Atlante della comunicazione, Hoepli, Milano, 2005
3. De Fleur, M., Ball Rokeach, S.,Theories of Mass Communication, Longman, New York 1989 (trad.it.T i d ll i i i di Il M li B l 1995)Teorie delle comunicazioni di massa, Il Mulino, Bologna, 1995).
4. Giaccardi, C., La comunicazione interculturale, Il Mulino, Bologna, 2005
5. Giacomarra, M., Manipolare per comunicare. Lingua, mass media e costruzione di realtà, Palumbo,Palermo 1997Palermo,1997
6. Livolsi M., Manuale di sociologia della comunicazione, Laterza, Roma-Bari, 2000
7. Murialdi, P., Storia del giornalismo italiano. Dalle gazzette a Internet, Il Mulino, Bologna, 2006
Ri F Gi li d i L’i f i li i i I li P l b P l 20098. Rizzuto F., Giornalismo e democrazia. L’informazione politica in Italia, Palumbo, Palermo, 2009
Francesca Rizzuto
francesca rizzuto
francesca rizzuto
francesca rizzuto