La Competenza di Lettura · 2019. 6. 22. · La lettura è… L’attofisico di decodifica dei...
Transcript of La Competenza di Lettura · 2019. 6. 22. · La lettura è… L’attofisico di decodifica dei...
La Competenza di
LetturaRETE DI SCOPO IC “RADICE SANZIO AMMATURO” DI NAPOLI
FORMAZIONE DOCENTI AMBITO NAPOLI 14
DIDATTICA DELL’ITALIANO (CORSO 1)
Perché leggere?
L’acquisizione della competenza di lettura è un
fattore di
integrazione sociale
sviluppo e di promozione della persona
diffusione di valori
possibilità di partecipazione
La lettura è…
L’atto fisico di decodifica dei segni
L’insieme delle operazioni cognitivemesse in atto per la comprensione delsignificato
Un processo cognitivo che interessa piùfunzioni del cervello, dall’attenzione allefunzioni sensoriali, da operazioni diclassificazione e categorizzazione afunzioni mnestiche di vario tipo
Definizione di competenza
“La competenza si presenta come un costrutto sintetico, nel quale
confluiscono diversi contenuti di apprendimento – formale, non formale
ed informale – insieme a una varietà di fattori individuali che
attribuiscono alla competenza un carattere squisitamente personale”.
Linee Guida per la Certificazione delle competenze nel primo Ciclo di
istruzione - D.M. 742/2017
“La competenza si deve intendere come mobilizzazione e
orchestrazione di risorse cognitive, affettive e operative che
permettono di generare un’infinità di pratiche adatte a situazioni
sempre rinnovate; in questo modo conoscenze, abilità e atteggiamenti
interagiscono e si ricompongono nel concetto olistico di ‘competenza’
supportata dalla interazione sociale”.
Michele Pellerey, La valutazione delle competenze, 2002, IRRE Milano
La metafora dell’iceberg
La Literacy in lettura è…
“Capacità di comprendere e utilizzare testi
scritti, di riflettere su di essi e di engaging
with (impegnarsi con..) testi scritti, al fine di
raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le
proprie conoscenze e potenzialità e svolgere
un ruolo attivo nella società”
OCSE–PISA 2009
La Literacy in lettura: una
competenza in evoluzione
Le definizioni di lettura e di reading literacy sono
cambiate contestualmente ai cambiamenti avvenuti
nella società: questa non è più considerata come
un’abilità che si acquisisce unicamente nell’infanzia,
durante i primi anni di scuola, ma piuttosto come un
insieme di conoscenze, abilità e strategie in
continua evoluzione, che gli individui sviluppano nel
corso della vita in diverse situazioni e attraverso
l’interazione con i pari e con i gruppi più ampi di
cui fanno parte.
PISA (2003), it., p.110
Processi cognitivi coinvolti
La lettura attiva i seguenti processi:
Individuare informazioni
Comprendere il significato generale del testo
Sviluppare un’interpretazione
Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo
Riflettere sulla forma del testo e valutarla
Le competenze sottese alla
Lettura
Leggere è un processo complesso, a cui sono
sottese competenze diverse:
la competenza pragmatico-testuale;
la competenza lessicale;
la competenza grammaticale.
La Literacy in lettura: la
costruzione del significato.
La lettura è un processo fortemente attivo e interattivo, in cuiil lettore integra il testo con le proprie conoscenze, giungendocosì ad una reale costruzione del significato.
Quando si legge
si ricostruiscono le coordinate specifiche del contenuto deltesto e persino quelle generali della “cultura” che haprodotto quel testo;
si integra il “non detto” con il ricorso, oltreché alla propria“enciclopedia” personale, anche a eventuali porzioniprecedenti del testo stesso;
tenuto conto delle presupposizioni, si operano le corretteinferenze, compiendo una serie di operazioni che miranoalla comprensione.
La Literacy in lettura: la
costruzione del significato.
Il processo della lettura trascende sempre il piano
puramente linguistico, per addentrarsi nel terreno
delle conquiste cognitive e relazionali.
In altre parole, chi impara davvero a leggere si
abitua a fare un uso personale di ciò che ha
appreso. Egli attiva, cioè, non soltanto le nozioni
ma anche le competenze acquisite, mettendole a
frutto anche in contesti di esperienza del tutto
nuovi.
La competenza pragmatico-
testuale
La competenza pragmatico-testuale relativa alla lettura
consiste nella capacità di ricostruire, a partire dal
testo, dal contesto (o “situazione”) in cui esso è inserito
e dalle conoscenze “enciclopediche” del lettore,
l’insieme di significati che il testo veicola (il suo
senso), assieme al modo in cui essi sono veicolati: in
altri termini, l’organizzazione logico-concettuale e
formale del testo stesso, in rapporto comunque con il
contesto.
La competenza inferenziale
Il contenuto di un testo deve essere compreso non solo per
quello che dice a livello letterale, ma anche per quello che
consente di dedurre (inferire: operare deduzioni) sulla
base di indizi che o ci sono offerti dal testo o noi
recuperiamo facendo appello ai nostri schemi mentali e
alla nostra “enciclopedia”, ossia a tutte le nostre
conoscenze linguistiche, culturali, pragmatiche (relative
all’esperienza) depositate nella nostra memoria.
La competenza inferenziale
Inferenze linguistiche: le utilizziamo per
ricostruire frasi abbreviate o interrotte, oppure
informazioni lacunose
Inferenze cognitive o logiche: con queste
riusciamo a comprendere allusioni e riferimenti a
situazioni, fatti o a conoscenze che attingono alla
realtà personale.
Inferenze culturali: servono per comprendere
riferimenti a fatti, luoghi, personaggi o contenuti
che attingono alla realtà culturale (scientifica,
letteraria, di attualità).
La competenza lessicale
La competenza lessicale relativa alla lettura è la
conoscenza del significato di un vocabolo (o di
una espressione), o la capacità di ricostruirlo in
un determinato contesto e di riconoscere le
relazioni di significato tra vocaboli in vari punti
del testo.
È evidente che quanto più ampio e articolato è il
lessico attivo (usato anche nella produzione) e più
esteso quello passivo (solo ricettivo), tanto più
completa sarà la competenza lessicale di lettura e
più agevole risulterà anche interpretare
contestualmente le parole nuove.
La competenza grammaticaleLa competenza grammaticale può essere intesa in due
modi diversi:
una “grammatica implicita”, a cui tutti i parlanti di
una lingua materna fanno riferimento non solo per
produrre frasi ben formate, ma anche per
comprenderle;
una “grammatica esplicita” che lo studente
acquisisce gradualmente nei diversi livelli di scuola,
imparando a classificare e a nominare gli elementi
costitutivi del sistema linguistico e a formalizzare
“regole” di funzionamento del sistema linguistico.
Se la prima è “naturale”, essa tuttavia si rafforza e
si raffina negli anni attraverso un uso a mano a mano
più ampio, più specifico e più controllato delle
diverse varietà linguistiche, appreso grazie alla
scolarizzazione.
Scopi di lettura
scoprire di quale argomento e sottoargomenti
tratta il testo
cercare informazioni, dati specifici
capire in maniera approfondita i contenuti del
testo e il ragionamento dell'autore
capire in maniera approfondita come è
formalmente fatto il testo e valutarne gli aspetti
formali
riflettere sul testo e valutarne i contenuti
Modelli di lettura
Bottom-up Top-down
Processo induttivo dal basso
verso l’alto
Le informazioni sono raccolte
esclusivamente sulla base degli
input che vengono dal testo
Processo deduttivo
dall’alto verso il basso
La lettura è guidata da
schemi concettuali già
presenti nel lettore,
indipendenti dal testo, insiti
nelle aspettative e nei
meccanismi di inferenza del
lettore.
Integrazione dei due modelliLa comprensione del testo non è solo un semplice processo di
astrazione del significato dal testo, ma un processo dinamico di interazione tra le informazioni nuove fornite dal testo e le
conoscenze preesistenti del lettore.
Strategie di lettura
• Lettura ad alta voce, adeguatamente impostata, riguarda i testi letterari, in versi o in prosa
• Il suo scopo è quello di valorizzare il contenuto e gli aspetti formali del testo, coinvolgendo emotivamente gli ascoltatori
LETTURA ESPRESSIVA
• Mentale, silenziosa, fatta sfogliando velocemente le pagine, saltando le righe e muovendo rapidamente gli occhi
• È finalizzata a trovare velocemente un’informazione
LETTURA SELETTIVA
(SCANNING)
• Mentale, silenziosa, fatta scorrendo il testo con una certa velocità, soffermandosi solo sui punti più importanti di esso
• È finalizzata a cogliere il contenuto complessivo del testo
LETTURA GLOBALE
(SKIMMING)
Strategie di lettura
•Mentale, silenziosa, fatta concentrandosi sul testo e ad una velocità media, variabile a seconda delle difficoltà del testo
• Il suo scopo è capire a fondo un testo.
LETTURA ANALITICA (INTENSIVE READING)
•Mentale, silenziosa, fatta leggendo il testo integralmente, in modo lineare e sequenziale
• Il suo scopo è immergersi nel testo per comprenderlo, gustarlo, valutarlo in base all’interesse e al piacere che è in grado di suscitare
LETTURA ESTENSIVA (EXTENSIVE READING)
Come leggere?
Comprendere un testo significa interagire
con esso per costruire un significato prima,
durante e dopo la lettura, utilizzando le
conoscenze pregresse e le abilità e le
strategie necessarie ad una decodifica
efficace e consapevole del testo stesso.
Prima della lettura
Cattivi lettori
Riflettono su cosa sanno
già in merito
all’argomento.
Utilizzano le
caratteristiche del testo
(ad esempio le parole in
grassetto, i titoli, le
illustrazioni) per farsi
un’idea di cosa
leggeranno.
Buoni lettori
Incominciano a leggere
senza un obiettivo.
Non riflettono sulle
conoscenze che già
possiedono riguardo
all’argomento.
Mancano di motivazione
o interesse.
Durante la lettura
Cattivi lettori
Non leggono scorrevolmente.
Procedono nella lettura anche se non capiscono.
Hanno difficoltà a cogliere l’idea principale del testo e a distinguere i dettagli importanti da quelli secondari.
Non possiedono strategie per decodificare le parole nuove.
Non riconoscono le strutture del testo.
Non possiedono strategie per superare le difficoltà nella comprensione.
Buoni lettori
Leggono scorrevolmente.
Monitorano il processo verificando di comprendere i contenuti e utilizzando strategie per organizzare i concetti.
Identificano l’idea principale e i dettagli importanti.
Usano strategie per decodificare le parole che non conoscono.
Riconoscono e usano le strutture del testo per estrarre il significato dalla lettura.
Dopo la lettura
Cattivi lettori
Non riescono a
riassumere i punti.
Non usano strategie per
riflettere su quanto
hanno letto.
Non sono in grado di
esprimere un’opinione
sul testo.
Buoni lettori
Riassumono la lettura.
Riflettono sul contenuto.
Traggono delle conclusioni.
Il lettore competente è…
colui che è in grado di mettere in attoi diversi processi di lettura e diutilizzare i vari tipi di testo perraggiungere i propri scopi, svilupparele proprie conoscenze e le propriepotenzialità.
Questo livello di competenza di lettura dovrebbe essere raggiunto al termine
dei 10 anni di scolarità obbligatoria. La competenza del lettore di 11-12 anni
(prima classe della scuola secondaria di 1° grado) deve comunque essere un
significativo sottoinsieme della competenza di lettura “totale”, sia pure
esercitata su testi più semplici e appartenenti a una tipologia più limitata.
In sintesi…
Il lettore che resta passivo davanti al testo ha
poche speranze di trovarlo interessante;
Il lettore che ha poche conoscenze pregresse o
non le usa per fare previsione ha poche possibilità
di capire un testo;
Il lettore che ha incamerato e strutturato assai
poche conoscenze ha poche possibilità di farsene
di nuove.
Mario Ambel