1 Lezione La Dislessia evolutiva Geni e cultura · lettura -calcolo -ortografia -scrittura...
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La Dislessia evolutivatra
geni e cultura
Indiceby Sebastiano Lupo, 2020©
Copertina
La Dislessia evolutiva tra geni e culture
Definizioni correnti ed epidemiologia
Il modello neurobiologico
Le traiettorie evolutive dei soggetti dislessici
Il modello bio-psico-sociale complesso
Studi di genetica e cognitivo-comportamentale
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Fenomenologia della Dislessia evolutiva
DSA cosa sono?
Le definizioniDisturbi Specifici dell’Apprendimento DSA
riguardano un dominio specificolettura - calcolo - ortografia - scrittura
Capacità cognitive adeguateintelligenza generale nella norma
Assenza di patologie neurologiche e geneticheparalisi cerebrale - traumi cranici infantili - epilessia -
autismo - ADHDritardo mentale
disordini citogenetici: Down - Prader-Willi - Williams X-fragile
Assenza di deficit sensorialivista - udito - motori
Limitazione per le attività della vita quotidiana
DSA cosa sono?
Dislessia Difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura
Indici: Velocità in sill./sec o sec-/sill.Correttezza o numero di errori
Discalculia
Disortografia
Disgrafia
Disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e
dell’elaborazione dei numeriIndici: Velocità di elaborazione
Correttezza o numero di errori
Disturbo specifico di scrittura che si manifesta con una difficoltà nei processi linguistici di
transcodificaIndici: Correttezza e tipologie di errore
Indici: Parametri di scrittura
Disturbo specifico di scrittura che si manifesta con una difficoltà nella realizzazione grafica
Indici: Parametri di scrittura
DSA cosa sono?
Disturbo di Comprensione
del testo
Disturbo di Comprensione del testoÈ o non è un DSA?
poor reader o poor comprehendercapacità di cogliere il significato di un testo
Indipedenza della decodifica dalla comprensione
Esiste il problema? Sì
Lo si può operazionalizzare? Sì
È un DSA? Non c’è ancora accordo
Ha una fisionomia unitaria? No
Ha senso un intervento clinico? Sì
Modelli esplicativi di matrice psicodinamica
La NATURA PSICOAFFETTIVA :emozioni
ansiacattiva educazione
cattive relazioni interpersonaliconflitti parentali
disagio psico-emotivo per una personalità fragiledisturbi del comportamento
comportamenti oppositivi e provocatoricomportamenti disturbanti o di rifiuto
sottovalutazione
Modello clinico(non condiviso)
Modello neuropsicologico
(universalmente condiviso)
La NATURA NEUROBIOLOGICA :disturbo evolutivo
componente geneticaspecifico (anche se si può presentare in comorbilità) base neurobiologica (sede e funzionalità anotomo-
cerebrale)risultato dell’interazione tra fattori “biologici” e
“ambientali” diversa espressività del disturbo
eterogeneità dei profili neuropsicologici
Modelli esplicativi di matrice psicodinamica
Inquadramento nosografico
Diagnosi di fobia socialeInibizione affettiva e intellettiva
Disturbo psico-affettivo
Eziologia
Risultato
Domande
Accudimento disfunzionale Conflitti competitivi in famiglia
Cattiva relazione con gli insegnantiConflitti nel gruppo dei pari
Scambio delle CAUSE con gli EFFETTIPsicoterapia terapia impropria
Gli aspetti psico-affettivi, sono dunque:
CAUSE o EFFETTI del disturbo di lettura?
Epidemiologia
Dati epidemiologici
Mancanza di un osservatorio epidemiologico
3,6%(Curci, Ruggerini, 1991)
tra il 2,5% 3,5%(S. Soresi, 1993)(G. Levi, 1994)
(G. Stella, 2004)
tra il 2,5% 3,5%(G. Stella, 2004)
tra il 5% e il 10%(P. Tressoldi, 2001)
tra il 2,5% 3,5%(Studio ASP Verona)
Indice
Il modello biologico
IDAInternational
DyslexiaAssociation, 2003
NICHNational Institute of
Child Health
EDAEuropean Dyslexia
Association
[Rourke et. al., 1991]
IDAInternational
DyslexiaAssociation, 2003
NICHNational Institute of
Child Health
EDAEuropean Dyslexia
Association
[Rourke et. al., 1991]
Che cos’è
«Una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica.
Essa è caratterizzata dalla difficoltà nell’effettuare una lettura accurata e fluente e
da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica.
Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del
linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di
un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una
ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e delle conseguenze
generali».
Il modello biologico
Che cos’è
Esiste un sistema articolato e complesso di correlazioni anatomo-cliniche che spiegano la fenomenologia della
dislessia evolutiva.
Non DISLESSIA ma DISLESSIE
Il disturbo riguarda in maniera selettiva un dominio delimitato e settoriale dell’apprendimento e lascia intatte e
in sviluppo tipico le abilità afferenti ad altri domini
QI in norma
Il disturbo può presentarsi in comorbilità con altri, con l’ADHD, con disturbi di Ansia, con disturbi del
Comportamento
ORIGINE BIOLOGICAORIGINE BIOLOGICA
SPECIFICITÀ e DISCREPANZASPECIFICITÀ e DISCREPANZA
COMORBILITÀCOMORBILITÀ
Il modello biologico
[Rourke et. al., 1991][Rourke et. al., 1991]
Come si presenta
Criterio risposta positiva ad adattamenti pedagogici e
didattici preventivieziologia correlata a
fattori diversi di tipo educazionale
Response o resistance to instruction
raramente allo stato puropresenza di comorbilità in quadri
clinici complessi
DIFFICOLTÀDIFFICOLTÀ
DISTURBODISTURBO
Il modello biologico
[Rourke et. al., 1991][Rourke et. al., 1991]
Quadri clinici 33% casi di normalità
20-28% con iperattività
20-25% con sintomi internalizzanti
15-25% con sintomi esternalizzanti
15% con sintomatologia ansiosa
14% con lamentele somatiche
Il modello biologico
[Marino e Vanzin, 2000]
[Goldstein, 2007]
[Gagliano et. al., 2008]
[Marino e Vanzin, 2000]
[Goldstein, 2007]
[Gagliano et. al., 2008]
Quadri clinici 15% disturbo di attenzione e iperattività 11% disturbo dell’umore di tipo depressivo
Incidenza:doppia dei disturbi dell’umore
tripla del disturbi di ansia rispetto ai coetanei senza difficoltà di
lettura.
Un quinto dei casi si accompagna a disturbi dell’umore e dell’ansia, con tratti
di demoralizzazione, disistima, disagio psico-affettivo, inibizioni, somatizzazioni,
aggressività, oppositività, isolamento sociale, impotenza appresa, ecc.
Indice
Studi di genetica e approccio cognitivo-comportamentale
QuantitativeTrait Loci
QTL
QuantitativeTrait Loci
QTL
Studi di genetica
Studi di sui GEMELLI OMOZIGOTI ed ETEROZIGOTI
Analisi di linkageIl gene responsabile non è noto
ma se ne conosce la localizzazione cromosomica
Familiarità della dislessia evolutiva
Familiarità della dislessia evolutiva
Studi di genetica e approccio cognitivo-comportamentale
Loci di rischio e
suscettibilità
Loci di rischio e
suscettibilità
Studi di genetica
Familiarità della dislessia evolutivaFamiliarità della dislessia evolutiva
Studi di genetica e approccio cognitivo-comportamentale
Non loci di malattia
ma
Loci di rischio e
suscettibilità
Non loci di malattia
ma
Loci di rischio e
suscettibilità
Studi di genetica Cromosoma 6 - Cromosoma 15
DeFries et. al. [1978], Gayan [1999], Marino [2004]
Regione cromosomica 6p21-p22 Gene DYX2
Consapevolezza fonologicaDecodifica fonologicaDenominazione rapida
Lettura di paroleComprensione lessicaleCompetenza ortografica
DeFries et. al. [1978], Gayan [1999]
Familiarità della dislessia evolutivaFamiliarità della dislessia evolutiva
Sei fenotipiSei fenotipi
Studi di genetica e approccio cognitivo-comportamentale
Deficit di migrazione
neurale(Schumacher et. al.,
2007)
Processo di nascita e di
sviluppo delle cellule
Deficit di migrazione
neurale(Schumacher et. al.,
2007)
Processo di nascita e di
sviluppo delle cellule
Studi di genetica
(1) neurogenesi (2) migrazione(3) differenziamento cellulare
(4) sinaptogenesi(5) apoptosi (6) riarrangiamento sinaptico
Studi di genetica e approccio cognitivo-comportamentale
Indice
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Galaburda, [1979, 1985]
Galaburda, [1979, 1985]
Evidenze neuroanatomiche
(éktopos da “ek fuori” e “tópos luogo”:
agglomerati di neuroni o nidi di cellulein regioni cerebrali anomale dell’emisferodi sinistra (fronto-inferiori, temporalisuperiori, aree uditive e del linguaggio,sostanza bianca sottocorticale)
(dis-plasia, da “plásis formazione”:
loci minuti di alterazione dei tessuticerebrali corticali, soprattutto nei lobitemporali e parietali dell’emisfero disinistra
EctopieEctopie
DisplasieDisplasie
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Galaburda, [1979, 1985]
Galaburda, [1979, 1985]
Evidenze neuroanatomiche
Sostituzione del tipico pattern di girazione corticale con un numero eccessivo di giri che sono più piccoli, parzialmente fusi tra loro e
separati da solchi profondi, nelle aree associative uditive posteriori della corteccia
parietale e nelle aree linguistiche della circonvoluzione temporale superiore
BA 22 area di Wernicke
PolimicrogiriePolimicrogirie
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
RM che evidenzia la delimitazione del giro
Heschl e del planumtemporale di un
soggetto normale. Il giro di Heschl è etichettato in blu scuro a sinistra e
verde a destra. Il planum temporale è di colore azzurro a
sinistra e giallo a destra.
Si apprezza facilmente la
differente estensione delle due aree.
RM che evidenzia la delimitazione del giro
Heschl e del planumtemporale di un
soggetto normale. Il giro di Heschl è etichettato in blu scuro a sinistra e
verde a destra. Il planum temporale è di colore azzurro a
sinistra e giallo a destra.
Si apprezza facilmente la
differente estensione delle due aree.
Evidenze neuroanatomiche
Il planum temporaleIl planum temporale
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Asimmetria delPlanum
Temporale
Norman Geschwind[1960-69]
Misure effettuate su 100 adulti e 100
bambini
Asimmetria delPlanum
Temporale
Norman Geschwind[1960-69]
Misure effettuate su 100 adulti e 100
bambini
Evidenze neuroanatomiche
La regione sub-silviana, nella circonvoluzione superiore del lobo temporale, viene comunemente
denominata planum temporale. L’estensione di quest’area che coincide, solo in parte, con le aree
temporali linguistiche, è asimmetrica. Nell’emisfero di sinistra è mediamente più estesa
della omologa nell’emisfero di destra.
Asimmetria nel 65% dei cervelli umani, nell’11% l’asimmetria era rovesciata,
solo nel 24% precisa simmetria tra i due lobi
Il planum temporale di sinistra mediamente più grande dell’omologo destro
del 57% nei bambini e del 50% negli adulti.
Atipica asimmetria del planumtemporale
Atipica asimmetria del planumtemporale
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Geschwind[1960-69],
Galaburda, [1979, 1985]
Esame post-mortem
4 pazienti affetti da dislessia evolutiva
Geschwind[1960-69],
Galaburda, [1979, 1985]
Esame post-mortem
4 pazienti affetti da dislessia evolutiva
Evidenze neuroanatomiche
Aree del linguaggio, e specificatamente l’area di Wernicke BA 22, deputata alla comprensione del
linguaggio
il planum temporale dell’emisfero destro
aveva la medesima estensione dell’omologo di sinistra.
Ipotesi
Atipica asimmetria del planumtemporale
Atipica asimmetria del planumtemporale
correlazione statisticamente significativa tra lo sviluppo atipico del
planum temporale e la dislessia evolutiva
correlazione statisticamente significativa tra lo sviluppo atipico del
planum temporale e la dislessia evolutiva
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
[Paulesu et al.,2001]
Area di attivazione
un’area mista temporo-parietale,
che include l’area di Wernicke (BA 22)
nella circonvoluzione temporale superiore
e il giro sopramarginale (BA
40) e angolare (BA 39) nella
circonvoluzione parietale inferiore.
[Paulesu et al.,2001]
Area di attivazione
un’area mista temporo-parietale,
che include l’area di Wernicke (BA 22)
nella circonvoluzione temporale superiore
e il giro sopramarginale (BA
40) e angolare (BA 39) nella
circonvoluzione parietale inferiore.
Evidenze neurofunzionali
tre gruppi di lingua italiana, francese, inglese,mediante PET con misurazione del flusso
regionale cerebrale (rCBF), in condizioni di attivazione funzionale in compiti
di lettura.
Sistema temporo-parietale correlato alla:
processazione e all’analisi uditiva delle parole e ai processi di segmentazione fono-sillabica
nelle loro unità simboliche (sillabe e fonemi).
Network corticale che sarebbe il corrispettivo dell’area della forma visiva della parola.
Studio cross-culturaleStudio cross-culturale
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
area di Wernicke(BA 22)
il giro sopramarginale
(BA 40)
Il giro angolare (BA 39)
le aree uditive (BA 41 e 42)
area di Wernicke(BA 22)
il giro sopramarginale
(BA 40)
Il giro angolare (BA 39)
le aree uditive (BA 41 e 42)
Evidenze neurofunzionali
Studi di brain imagingStudi di brain imaging
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Evidenze neurofunzionali (2)
Una seconda area allocata in prossimità della giunzione temporo-occipitale inferiore (BA 37)
sarebbe responsabile della
precessazione visiva percezione delle lettere,
forma ortografica delle parole e pseudo-parole
(3)mentre una terza allocata nella circonvoluzione frontale anteriore, l’area di Broca (BA 44 e 45)
sarebbe responsabile dei
processi di pronuncia o articolatori
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Giunzione temporo-occipitale
BA 37processazione
visiva
Area articolatoria o
della produzioneBA 44 - 45
processi articolatori
Giunzione temporo-occipitale
BA 37processazione
visiva
Area articolatoria o
della produzioneBA 44 - 45
processi articolatori
Evidenze neurofunzionali
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Il triangolo della
Dislessia
Il triangolo della
Dislessia
Evidenze neurofunzionali
Area parieto-temporale BA 22 Wernicke BA 39 giro angolare
BA 40 giro sopramarginaleArea occipito-temporale
BA 37 giunzione temporo-occipitale Inferiore
Area frontale anterioreBA 44 e 45 di Broca
Evidenze neuroanatomiche e neurofunzionali
Attivazione cerebrale durante
compiti di lettura
ANormolettori
BSoggetti dislessici
CAree più attivate nei normolettori
Attivazione cerebrale durante
compiti di lettura
ANormolettori
BSoggetti dislessici
CAree più attivate nei normolettori
Evidenze neurofunzionali
Indice
Traiettorie evolutive
Incremento medio annuo
Normolettore0,5 sill./sec.
Dislessico0,3 sill./sec.
Effettosoffitto
3^ media
[Stella, Biondino, 2002]
Incremento medio annuo
Normolettore0,5 sill./sec.
Dislessico0,3 sill./sec.
Effettosoffitto
3^ media
[Stella, Biondino, 2002]
Andamento del disturbo
Differenzialeseconda primaria 2,1 vs 0,33 diff. 1,57
terza media 5,32 vs 2,27 diff. 3,05
Stabilità18 dislessici di grado severo
Terza media 17 severi e medio-lieve
Accuratezzaevolve verso profili di tipicità
Traiettorie evolutive
Prognosi del disturbo
Resistenza al trattamento
Impossibile guarigione
Prognosi del disturbo
Resistenza al trattamento
Impossibile guarigione
Andamento del disturbo
Soggetto con difficoltà di lettura
Soggetto con Dislessia evolutiva
000
001
002
003
004
005
006
2 elem. 3 elem. 4.elem. 5 elem. 1 media 2 media 3 media
Andamento delle VELOCITA' di lettura di BRANO e PAROLE
Brano normolettori Brano dislessici
Traiettorie evolutive
[Swanson et. al., 2009]
[Swanson et. al., 2009]
Andamento del disturbo
METANALISI
consapevolezza fonologica, lettura di parole e di non parole,
velocità di lettura, spelling di parole,
comprensione del testo, intelligenza verbale
effect size 0,80
effect size 0,63
I deficit permangono anche in età adulta
Capacità di lettura e componentiCapacità di lettura e componentiCapacità di lettura e componentiCapacità di lettura e componenti
Discrepanza capacità di lettura e QIDiscrepanza capacità di lettura e QI
Traiettorie evolutive
ovvero
Salutementale
eadattamento
sociale
ovvero
Salutementale
eadattamento
sociale
Prognosi psicopatologica
Un percorso di mezzo secolo
“il fallimento iniziale dello studente nell’apprendimento della lettura può avere enormi conseguenze in termini di
adattamento emotivo, tendenza alla delinquenza”
[Department of Health State United, 1969]
non esiste relazione causale ma una eterogeneità di approdi
[Spreen, 1979]
DSA e disadattamento: relazione possibile, ma non obbligata, mediata da fattori di vulnerabilità.
[Rourke e Fuerst, 1995]
Anni ‘60 relazione causaleAnni ‘60 relazione causale
Anni ‘80 non esiste relazione causaleAnni ‘80 non esiste relazione causale
Anni ’90 relazione possibile mediataAnni ’90 relazione possibile mediata
Traiettorie evolutive
ovvero
Salutementale
eadattamento
sociale
ovvero
Salutementale
eadattamento
sociale
Prognosi psicopatologica
Abbandono scolasticosei volte maggiore
Ideazione suicidaria/tentativi di suicidiotre volte maggiore
Indice
Il modello bio-psico-sociale complesso
S. Lupo,2014
S. Lupo,2014
Eziopatogenesi complessa
Le capacità di lettura sono un tratto multifattoriale determinato dall'azione di un
particolare assortimento di geni (loci di caratteri quantitativi) che sono importanti per
l'acquisizione delle sub-abilità di lettura
Le capacità di lettura sono un tratto multifattoriale determinato dall'azione di un
particolare assortimento di geni (loci di caratteri quantitativi) che sono importanti per
l'acquisizione delle sub-abilità di lettura
Il genotipo, interagendo con i fattori ambientali, è in grado di produrre variazioni quantitative delle abilità cognitive sottostanti
Il genotipo, interagendo con i fattori ambientali, è in grado di produrre variazioni quantitative delle abilità cognitive sottostanti
La disabilità di lettura avviene lungo un continuum e vi è una gradazione di rischio per diventare
dislessico, a seconda del particolare assortimento di sub-abilità di cui il bambino è
dotato e del grado di aiuti familiari e scolastici capitalizzati
La disabilità di lettura avviene lungo un continuum e vi è una gradazione di rischio per diventare
dislessico, a seconda del particolare assortimento di sub-abilità di cui il bambino è
dotato e del grado di aiuti familiari e scolastici capitalizzati
Il bambino costruisce in tal modo i suoi propri punti di forza cognitivi e compensa le sue
debolezze apprenditive
Il bambino costruisce in tal modo i suoi propri punti di forza cognitivi e compensa le sue
debolezze apprenditive
Il modello bio-psico-sociale complesso
Indice
Vulnerabilità biologica
Vulnerabilità psico-sociale
Fattori di protezione
Il modello bio-psico-sociale complesso
I fattoriI fattori
Vulnerabilità biologica
GenomaCromosoma 6 - Cromosoma 15
DeFries et. al. [1978], Gayan [1999], Marino et. al. [2004]
GenomaCromosoma 6 - Cromosoma 15
DeFries et. al. [1978], Gayan [1999], Marino et. al. [2004]
FamiliaritàSei fenotipi:
Regione cromosomica 6p21-p22 Gene DYX2Consapevolezza fonologica
Decodifica fonologicaDenominazione rapida
Lettura di paroleComprensione lessicaleCompetenza ortografica
DeFries et. al. [1978], Gayan [1999]
FamiliaritàSei fenotipi:
Regione cromosomica 6p21-p22 Gene DYX2Consapevolezza fonologica
Decodifica fonologicaDenominazione rapida
Lettura di paroleComprensione lessicaleCompetenza ortografica
DeFries et. al. [1978], Gayan [1999]
Anomalie strutturali e funzionaliEctopie – Displasie – PolimicrogirieAsimmetria del planum temporale
Danni neurologici minori in epoca parte o peri-natale
Anomalie strutturali e funzionaliEctopie – Displasie – PolimicrogirieAsimmetria del planum temporale
Danni neurologici minori in epoca parte o peri-natale
Eziopatogenesi
Il modello bio-psico-sociale complesso
Otticacognitivo-evolutiva
Teoriadell’Attaccamento
(Bowlby, 1969, 1973)
Tematicadell’evento
critico
(Crittenden, 1997)
Otticacognitivo-evolutiva
Teoriadell’Attaccamento
(Bowlby, 1969, 1973)
Tematicadell’evento
critico
(Crittenden, 1997)
Vulnerabilità psico-sociale
Mediazione culturale
La dislessia come evento critico:
Adattamento efficace Adattamento difensivo Tipo A Adattamento difensivo Tipo C
Comorbidità
Intensità, durata e giustapposizione di altri disturbi
Storia evolutiva del bambino e della famiglia
Parenting e attaccamentoFattori di rischio-psicosociale
Eziopatogenesi
Il modello bio-psico-sociale complesso
Mediazione culturale
(Ruggerini, 2004)
Mediazione culturale
(Ruggerini, 2004)
Vulnerabilità psico-sociale
genitori e bambino si confrontano con l’evento
comprendono la natura delle nuove difficoltà
sanno mettere in campo aiuti efficaci
modifica l’immagine di Sé:da bambino senza
a bambino con problemi risolvibili
sperimentano modelli relazionali positivi
rafforzano il loro modello di attaccamento sicuro Tipo B
la figura di attaccamento (madre) base sicura
Adattamento efficaceAdattamento efficace
Psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale complesso
Esiti possibili
Disturbi interiorizzanti
(Ansia, Depressione,
Disturbo ossessivo-
compulsivo)
(Ruggerini, 2004)
Esiti possibili
Disturbi interiorizzanti
(Ansia, Depressione,
Disturbo ossessivo-
compulsivo)
(Ruggerini, 2004)
Vulnerabilità psico-sociale
Tipo A Evitante o difeso
Immagine di Sé: tratto di imperfezione
sconfitta - compensazione - dipendenza affettiva
Carenza di integrazione cognitività/affettività:limita l’accesso alla memoria per immagini ed episodica
inibisce i ricordi spiacevoli locus of control interno
Inibisce i sentimenti negativi Inibisce i sentimenti di collera
Stati affettivi positivi iperbrillanti, esaltati, compensativiRitiro psicologico e chiusura in se stesso
Ipercontrollato ed obbediente - Relazioni distanziantiConcentra la propria attenzione sui giocattoli
Comportamento compulsivo
Adattamento difensivoAdattamento difensivo
Psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale complesso
Esiti possibili
Disturbi esteriorizzanti
(Disturbo oppositivo-
provocatorio,cella condotta)
(Ruggerini, 2004)
Esiti possibili
Disturbi esteriorizzanti
(Disturbo oppositivo-
provocatorio,cella condotta)
(Ruggerini, 2004)
Vulnerabilità psico-sociale
Strategia coercitiva per attrarre l’attenzione su di Sé
Carenza di integrazione affettività/cognitivitàFocalizzazione su immagini ed episodi infelici
Locus of control esterno
Manifestazioni affettive negative esagerate: collera, paura, desiderio di conforto
Esagerano le gratificazioni immediate
Aggessività, impazienza, iperattivitàComportamenti rischiosi
Disordini dell’alimentazione
Adattamento coercitivoAdattamento coercitivo
Psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale complesso
InterventoPsicologicoStrutturato
Psicoterapia
(Ruggerini, 2004)
InterventoPsicologicoStrutturato
Psicoterapia
(Ruggerini, 2004)
Vulnerabilità psico-sociale
raramente allo stato puropresenza di comorbilità in quadri
clinici complessi
33% casi di normalità20-28% con iperattività
20-25% con sintomatologia internalizzante15-25% con sintomatologia esternalizzante
15% con sintomatologia ansiosa14% con lamentele somatiche
[Rourke et. al., 1991]
ComorbilitàComorbilità
Il modello bio-psico-sociale complesso
Storia evolutivadel bambino
della famiglia
Fattori di rischio
psico-sociale
Psicoterapia
(Ruggerini, 2004)
Storia evolutivadel bambino
della famiglia
Fattori di rischio
psico-sociale
Psicoterapia
(Ruggerini, 2004)
Fattori di rischio
attaccamento insicuro o disorganizzatopattern emozionali: alta emotività espressa
(coinvolgimento emotivo ed ostilità)
perdita di uno o di entrambi i genitoridivorzi e separazioni
affidamento ed adozionesvantaggio culturale
svantaggio scolastico
Parenting disfunzionaleParenting disfunzionale
Problematiche di coppiaProblematiche di coppia
Patologia psichiatrica genitorialePatologia psichiatrica genitoriale
Rischio psico-socialeRischio psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale complesso
Clima familiare
Funzionale
R.B.I.Relative’s
BondingInstrument
(Lupo, 2012)
Clima familiare
Funzionale
R.B.I.Relative’s
BondingInstrument
(Lupo, 2012)
Fattori di rischio
Percezione della relazione con le figure di attaccamento e del clima familiare
Il modello bio-psico-sociale complesso
Percezionedell’adattamento
scolastico
Percezione discordante
fattore di rischio
(Ruggerini et al.,2004)
Percezionedell’adattamento
scolastico
Percezione discordante
fattore di rischio
(Ruggerini et al.,2004)
Fattori di rischio
Le linee di sviluppo mostrano una evidente discordanza tra l’autopercezione del bambino
e la percezione del genitore.La relazione del bambino con i propri significativi è
di scarsa sintonia e il parenting appare disfunzionale
Psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale complesso
Storia evolutivadel bambino
della famiglia
Fattori di rischio
psico-sociale
Psicoterapia
(Ruggerini, 2004)
Storia evolutivadel bambino
della famiglia
Fattori di rischio
psico-sociale
Psicoterapia
(Ruggerini, 2004)
Fattori di protezione
attaccamento sicuro Tipoclima familiare a bassa emotività espressa
intervento sui prerequisitiinterventi riabilitativi
Scuola-famiglia
Assenza di disturbi psichiatriciAssenza di disturbi psichiatrici
Parenting funzionaleParenting funzionale
Diagnosi precoceDiagnosi precoce
Trattamenti riabilitativiTrattamenti riabilitativi
Sostegno psicologico adeguatoSostegno psicologico adeguato
Sostegno funzionale di reteSostegno funzionale di rete
Il modello bio-psico-sociale complesso
Clima familiare
Funzionale
R.B.I.Relative’s
BondingInstrument
(Lupo, 2012)
Clima familiare
Funzionale
R.B.I.Relative’s
BondingInstrument
(Lupo, 2012)
Fattori di protezione
Percezione della relazione con le figure di attaccamento
Il modello bio-psico-sociale complesso
Percezionedell’adattamento
scolastico
Percezione congruente
Adattamento efficace
(Ruggerini et al.,2004)
Percezionedell’adattamento
scolastico
Percezione congruente
Adattamento efficace
(Ruggerini et al.,2004)
Fattori di protezione
Due parti: 1- 4 anni primaria, 5- 9 Momento della diagnosi (4 primaria)
Percezione del proprio vissuto nella scuola (curva blu)
Percezione dell’adattamento del proprio figlio (curva rosa)
Eziopatogenesi
Fenomenologia della dislessia
Fase di costruzione dell’abilità
Codice alfabetico e mappatura grafema-fonema
discriminazione visiva di grafemi / p / / q / / f / / v /
/ b / / d / / d / / t /
/ ce / / ge / / ci / / gi /
conversione grafemi-fonemi[ b ] / d / [ p ] / q /
[ sa ] / va / [ pa ] / ta /
analisi e sintesi sillabica e fonemicasale / sa / / le /
mare / m / / a / / r / / / e /
I tratti comuni
Fenomenologia della dislessia
Fase dell’automatizzazione dell’abilità
Errori visivi con scambio di fonemi/ figlio / / foglio / / volpe / / folpe / / foglio / / follo /
Errori semantici/ via / / strada /
/ pino / / albero // scrive / / leggere /
Errori morfologici/ scrivere / / scrive /
/ prendere / / prende /
Parole funzioni/ il / / li // al / / la /
/ questo / / quello /
Errori derivazionali/ andiamo / / andate /
I tratti comuni
Fenomenologia della dislessia
Fase dell’automatizzazione dell’abilità
Errori di sostituzione di parole funzione / cioè / / perciò /
/ poiché / / oppure / / chiunque / / qualcuno /
Errori semantici/ via / / strada /
/ pino / / albero // scrive / / leggere /
Errori morfologici/ scrivere / / scrive /
/ prendere / / prende /
Parole funzione/ il / / li // al / / la /
/ questo / / quello /
Errori derivazionali/ andiamo / / andate /
I tratti comuni
Fenomenologia della dislessia
Buona capacità di lettura di parole regolari e nonparolemigliore della capacità di lettura di parole irregolari
Buona capacità di lettura di parole senza contesto
/ mare / / tavola / / perno /
Presenza di errori derivazionali
/ vero / per verità // andiamo / per / andate /
/ correre / per / corriamo /
Incapacità ad assegnare il significato corretto a parole omofone non omografe
/ cera / per / c’ era // vera / per /v’era /
Errori di accentazione/ sabato / per / sàbato // sìllaba / per / sillaba /
/ makkina / per / ‘makkina /
Dislessia superficiale
Fenomenologia della dislessia
deficit di lettura di non parole con errori di
Omissioni/ pesce / / pese / / tavolo / / taolo /
Sostituzioni/ cesto / / gesto /
/ perciò / / perché /
Morfologici
/ dormo/ per / dormivo // credo / per / credevo /
/ entrano / per / entrando /
LessicalizzazioniSostituzione di una nonparola con parola
/ giornale / per / viornale // bambina / per / binamba /
/ bepre / per / lepre /
Dislessia fonologica
Caratteri
deficit di lettura delle nonparole
lettura di parole in norma
Indice