04/05/2013

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Francesco Matarrese

La Collusione di Coppia

* Lavorando con coppie sposate in crisi, fu tra i primi ad accorgersi checiascuno dei partner tendeva a forzare l'altro a comportarsi in modistereotipati e impoverenti. Egli si rese conto che i coniugi impiegavano ilprocesso di identificazione proiettiva per rendere esterno (coniugale) unconflitto interno, che ineluttabilmente si rivelava essere quello con unodei genitori (la cui rappresentazione oggettuale veniva scissa e proiettatasull'altro che veniva poi “pressato” a trasformarla in comportamento).

* Dicks propose che il formarsi di una coppia fosse dovuto al conflitto tra due esigenze:

� la necessità di elaborare relazioni oggettuali irrisolte

E

� quella semplicemente di ripeterle.

* In quest'ottica egli definì le relazioni affettive significative come “relazioni terapeutiche naturali”.

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*La scelta del partner deriva dalla ricerca di oggetti interiorizzati delpassato e viene effettuata per somiglianza o per differenza con ilgenitore di sesso opposto. Ogni relazione coniugale è il luogo in cui simanifestano le relazioni oggettuali irrisolte del passato, e ciòconsente ai due partner di scoprire parti della propria personalità finoad allora negate.

*La relazione di coppia può avere

� "ruolo evolutivo" e diventare il luogo in cui risolvere i propri problemi interiori, favorendo l'ulteriore differenziazione dei partner e

completando il distacco emotivo dalla famiglia d'origine

oppure

�"ruolo involutivo" avviando, attraverso l’attribuzione reciproca di sentimenti condivisi, un processo collusivo che ripete una modalità relazionale rigida e finalizzata a mantenere un senso di coesione del Sé.

* E’ una disposizione emotiva complessa, che integra:

•L’eccitazione sessuale trasformata in desiderio erotico per un’altrapersona;

•La tenerezza che deriva dall’integrazione delle rappresentazioni del Sée dell’oggetto investite in senso libidico e in senso aggressivo, con unapredominanza dell’amore sull’aggressività e con la tolleranza dellanormale ambivalenza che caratterizza ogni rapporto umano;

•Una identificazione con l’altro che comprende sia la reciprocaidentificazione genitale sia la profonda empatia con l’identità sessualeopposta;

•Una forma matura di idealizzazione insieme ad un profondoimpegno nei confronti dell’altro e della relazione;

•Il carattere passionale della relazione d’amore nei suoi treaspetti: la relazione sessuale, la relazione oggettuale e l’investimentosuperegoico sulla coppia.

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* La possibilità che una persona diventi capace di sviluppare formemature di amore è determinata dall'esistenza di due spinte emotive:

- la prima è una spinta regressiva verso la fusione con l’oggettoamato, alla ricerca impossibile dell’unità simbiotica nellarelazione ideale con la madre;- la seconda è una tendenza progressiva verso il consolidamentodelle differenze tra rappresentazioni ambivalenti del sé edell’oggetto e le rappresentazioni “completamente buone” e“completamente cattive” del Sé integrate in un concetto di Séstabile e dell’altro significativo che includono una chiaradifferenziazione dei ruoli sessuali, completando il processo diindividuazione.

* La ricerca di fusione simbiotica è implicata nella psicodinamica deldesiderio erotico. Stabilire una relazione intima con un oggettodifferenziato, integrato, «totale» è l’aspetto complementare dellacapacità di stabilire una relazione d’amore matura

* Il sentimento di tenerezza è espressione della capacità di preoccuparsidell'oggetto amato. La tenerezza esprime amore per l'altro ed è una conseguenza sublimatoria (riparativa) dell'aggressività verso l’oggetto amato

* Il neonato ad un certo momento inizia a fare esperienza della simultaneità di amore-odio nei confronti della madre, sperimentando “l'ambivalenza”. L'esperienza ripetuta di questo ciclo “allena” il neonato a tollerare l'ambivalenza facendo emergere il “preoccuparsi” inteso come “senso di responsabilità verso l'oggetto”.«La parola “preoccupazione” è usata per indicare l'aspetto positivo di un fenomeno il cui aspetto negativo è indicato dalla parola “senso di colpa”» (Winnicott, 1970).

* L’identificazione sessuale con il proprio ruolo sessuale e con quello complementare nel rapporto sessuale presuppone l’integrazione fra amore ed odio (tolleranza dell’ambivalenza: l’eccitazione sessuale si mescola con quella aggressiva)

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* L'identificazione genitale (Balint, 1948) nella relazione d'amore vuol direidentificarsi pienamente con l'altro senza perdere la propria identità:rappresenta la capacità di diventare un tutt'uno con l'altro sia in senso fisicoche emotivo (riattivazione delle radici biologiche dell'attaccamento umano).

* Kernberg sottolinea che l’idealizzazione normale costituisce un livelloavanzato di sviluppo: la moralità infantile si trasforma in un sentimento eticoadulto. L’idealizzazione così intesa, è una funzione della relazione d’amorematura, che stabilisce una continuità tra l’amore adolescenziale “romantico”e l’amore adulto.

* L’idealizzazione che si verifica nel contesto di relazioni oggettuali integrateo totali e la corrispondente capacità di sperimentare la colpa, lapreoccupazione e le tendenze riparative, faciliterà l’integrazione deldesiderio erotico sia con una visione idealizzata dell’oggetto d’amore checon la tenerezza.

* L’aspetto dinamico centrale della passione sessuale (e il suo culmine) èl’esperienza dell’orgasmo durante il rapporto, che implica un affetto primitivodi estasi, che richiede, per essere vissuto pienamente, un temporaneoabbandono dei confini del Sé.

* La capacità di amore passionale non deve essere “ingabbiata” solo come partedell’esperienza orgasmica: il desiderio di fondersi con la madre checaratterizzano la fase simbiotica della sviluppo infiltrano la ricerca di contattocorporeo, il desiderio di unire le superfici corporee. Vi è il superamento deiconfini in una sofisticata idealizzazione con l’oggetto amato che però deveconsentire di mantenere il senso di una propria identità separata

* La passione sessuale implica quindi che ci si consegni coraggiosamente alladesiderata unione con l’altro ideale, accettando i rischi dell’abbandono totaledi sé nella relazione con l’altro, nutrendo una speranza di poter ricevere e dareamore, contrastando il senso di colpa per la propria aggressività verso l’oggettoamato e la paura dei pericoli a essa connessi.

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* La passione sessuale, come aspetto permanente delle relazioni d’amore, hail compito d’intensificare, consolidare e rinnovare le relazioni d’amore pertutta la vita, e di mantenere l’eccitazione sessuale legandola all’interaesperienza umana della coppia. La capacità di rapporto sessuale ed orgasmoNON è l’equivalente di maturità sessuale ed emotiva (capacità di stabilirerelazioni oggettuali durature)

* Se il processo di crescita di un individuo (attraverso le varie fasi infantili eadolescenziali) si ferma ad uno dei primi stadi di sviluppo oggettuale,l'ambivalenza non verrà tollerata e la scissione interverrà a separare glielementi che caratterizzano il Sé e quelli che caratterizzano l‘Altro:la relazione appassirà.

* Se la relazione d'amore è basata sull'integrazione delle varierappresentazioni (buone e cattive) dell'altro, potrà procedere verso forme diamore sempre più mature caratterizzate da differenziazione e tolleranzadell’ ambivalenza: la relazione sarà con un oggetto totale e non parziale

* Ingaggio: quando una coppia si forma, i due si «scelgono». Dobbiamo chiederci se la scelta é all'insegna di un

compito evolutivo legato ai processi di individuazione/separazione e di monitoraggio affettivo reciproco oppure se é "la messa in atto" di una relazione interna che può desiderare di essere tranquillizzata tramite modalità regressive

La formazione di una nuova coppia dà l’opportunità di sperimentare modalitàd’ingaggio già appartenenti al proprio bagaglio esperenziale con l’illusione di poterprevedere le reazioni dell’altro ( vedi innamoramento)

*Monitoraggio Affettivo Reciproco: nel corso di una relazione significativa, inognuno dei due partner si forma un aspetto del sé complementare all'oggetto, ossiaquell'aspetto della rappresentazione del sé che si adatta con la rappresentazionedell'oggetto; questo adattamento deve essere considerato una combinazione dinamica(e non un adattamento reciproco statico: non è solo contenimento), continuo«allineamento» di motivazioni ed affetti e del senso di appartenenza che risentiràanche delle tappe elaborative interne del ciclo vitale. Se la funzione di monitoraggioaffettivo reciproco non è sufficiente a ripristinare ( in modo dinamico) il senso diintimità e fiducia, le modalità collusive si rafforzeranno bloccando la «naturaletendenza della coppia a riparare e prendersi cura di sé e dell’oggetto»

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* Il Senso del Noi: sta ad indicare che, accanto ai sentimenti didifferenziazione sempre messi in evidenza nella modellistica psicoanalitica,nella coppia è importante evidenziare il sentimento di continuità e diappartenenza, il legame di intimità con l’altro ed il sentimento di identitàdella coppia (complementare al sentimento d’identità individuale).E’ quel sentimento dinamico (che segue cioè i cambiamenti di coppia edindividuali) di riconoscersi ed essere riconosciuto, all’interno di un contestoaffettivo

* Uso dell‘Altro: dimensione fondamentale all'interno dei rapporti umani,definito anche 'uso della reciprocità nella relazione, "l'incastro di due

mondi interni" (Dicks 1967) o più recentemente da nei termini diun'attualizzazione della relazione di ruolo (Sandler, 1993) .

* L' uso dell’altro, può andare nella direzione di riparazione di una relazioneinterna disadattiva (disconferma delle proprie aspettative) o riproporre,per quanto dolorosa possa essere, una proposta inconscia di relazioneal fine di assicurarsi una "prevedibilità" che mantenga la coesione del sé.

* La sessualità con la sua carica di passionalità è una fortemotivazione all’ingaggio che salda il passato ed il futuro con unamodalità primitiva di comunicazione psiche-soma (intimità). Vengonoattivati canali di comunicazione «automatici» della dimensioneinterna con l’esterno nell’ambito della relazione, facendo emergerela motivazione all’attaccamento/accudimento

* Per mantenere una relazione stabile non si può prescindere dalsentimento di intimità fortemente ancorato al senso diappartenenza reciproco per il quale la sessualità è il canaleprivilegiato. Accanto al sentimento di intimità e comunanza,fondamentale è la consapevolezza di essere separati e diversidall’altro - senso di solitudine (Winnicott,1958)

* Complementarietà inconscia e complicità: opportunità di usarel’altro come estensione del sé. E’ un concetto dinamico che equivaleal senso dell’essere in due verso o contro il mondo e riguarda laprogettualità di coppia (membrana diadica – Dicks, 1967)

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*La coppia è definita da un confine immaginario che delimita unospazio interno, condiviso, esclusivo ed escludente, grazie al quale èpossibile distinguere il legame tra i due partner da tutti gli altrirapporti che entrambi intrattengono al di fuori dalla coppia

*La relazione di coppia è, dunque, un campo interpersonaleall’interno del quale si possono produrre intimità, comprensione,sostegno, complicità, passione permettendo la crescita personale el’accesso all’aspetto innovativo delle relazioni, oppure dare luogoa incomunicabilità, prevaricazioni, delusioni, violenze, provocandouna paralisi che impedisce l’evoluzione.

*Anche se in un rapporto di coppia non si può prescindere dalladimensione sessuale come elemento fondante, la diminuzionedell’attrazione fisica e il calo dell’interesse sessuale non sonocause che possano portare ad una crisi di coppia, ma nerappresentano piuttosto una conseguenza, una spia che si accendequando il rapporto è già in crisi.

1. Principio di delimitazione:

a. Verso l’esterno (extradiadici)

b. Verso l’interno (intradiadici)

I confini sia A che B devono essere netti ma permeabili (anche e soprattutto nei confronti dei figli e dei genitori)

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2. Comportamenti di difesa

regressivi (infantili) e progressivi (adulti)

Devono essere flessibili ed equamente distribuiti nella coppia e NON divisi in modo stereotipato e rigido (uno è il bambino l’altro l’adulto). La caratteristica di un rapporto di coppia sano è di avere la possibilità di poter parzialmente progredire e regredire in una continua oscillazione

3. L’equilibrio di valore

E’ importante che venga rispettato e sentito all’interno della coppia (ad es. la donna può sentirsi equivalente all’uomo anche se è quest’ultimo che fa carriera) anche se in generale vengono evitati i rapporti troppo

sbilanciati

*Tre parametri:

1. Il ciclo vitale («perché ora?»)

2. L’uso dell’altro e della relazione (legame di coppia come relazione terapeutica naturale)

3. Il tema inconscio condiviso(organizzazione collusiva della coppia)

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� Cosa ciascun coniuge rappresenta per l’altro e come ciascuno rappresenta se stesso in quel contesto (farsi cioè un’idea del modo in cui ciascuno usa l’altro e la relazione per mantenere il proprio assetto psichico):

* Monitoraggio affettivo reciproco

* Senso del NOI

* Costante relazionale negativa (motivazione inconscia ad ingaggiare l’altro ed utilizzarlo per controllare, attaccare, sbarazzarsi di parti del sé attraverso l’identificazione proiettiva)

� Fino a che punto il patto collusivo è stato funzionale per il prosieguo della crescita personale (costante relazionale positiva) o quanto è diventato una «gabbia» che impedisce la crescita del singolo e blocca la dinamica di coppia

*Frequenza una volta a settimana

*Prevede un'aderenza, il più possibile, alla logica psicoanalitica

� Contenimento e sospensione dell'azione.

In questo senso si differenzia dalla tecnica sistemica con le coppie sia perchénon ha come obiettivo il cambiamento delle regole interattive (ridondanzepragmatiche), sia perché non fa leva su prescrizioni, assegnazioni di compiti,ristrutturazioni esperenziali in seduta.

� Ascoltare, osservare e ricevere l'impatto dei problemi di coppia seguendo il principio dell'astinenza, evitando quindi di dare giudizi, rassicurazioni e soprattutto di schierarsi per l'uno o l'altro partner

L'atteggiamento mentale del terapeuta è improntato ad un "setting interno"di sospensione del giudizio e d’ascolto attento alle comunicazioni di entrambie permette di ridisegnare una "lettura" della dinamica affettiva della coppia.Privilegiare nell'ascolto le fantasie condivise nella coppia e le attribuzionireciproche di emozioni e affetti. Ogni discorso individuale viene ascoltatoprevalentemente in termini di coppia come appartenente ad un campointermedio inconsciamente condiviso (membrana diadica)

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� interpretazione: ha come "ingresso" quello rappresentazionale e comestrategia terapeutica la modificazione delle relazioni interne.L'uso dell'interpretazione riguarda sia la comprensione dei significatiprofondi "dietro" la narrazione di fatti del presente e del passato daparte dei due partner in seduta, sia fantasie o sogni che possonoessere portati (Lupinacci, 2004)

� comprensione del transfert e del controtransfert:i due coniugi vengono «portando già un loro transfert»: la relazione di coppia è già di per sé come una relazione transferale. In questa prospettiva si può ipotizzare che nel lavoro con le coppie esistano due livelli (Eiguer, 1996):

a) il transfert tra i due membri della coppia, o transfert di coppia

b) il transfert sul terapeuta (o coppia terapeutica)

� La co-presenza di questi due aspetti

a) il transfert tra i due membri della coppia, o transfert di coppia

b) il transfert sul terapeuta (o coppia terapeutica)

rende peculiare e particolarmente arduo il lavoro con le coppie rispetto al lavoro con pazienti singoli. Nel lavoro con le coppie può essere più difficile per un psicoanalista mantenere una "posizione separata" ed "equilibrata" (Morgan 2001): si corre sempre il rischio di cadere in una collusione con i due partner e in confusione su ciò che può sembrare giusto o ragionevole.

� Ciò rende particolarmente prezioso l'uso attento del controtransfert come capacità di riflettere su quello che sta accadendo mentre si é "dentro quello che sta accadendo".