La Classe Non è Acqua

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Ciao, mi chiamo Capitan Splash e sono una goccia d’acqua! Seguimi e clicca sulle gocce che incontrerai nel tuo percorso …. Ti accompagneranno in un fantastico viaggio dentro il mio mondo …… quello dell’ACQUA!! I tasti che ti mostro ti aiuteranno a muoverti con facilità dentro il programma…. Inizi o Ultima pag. Prima pag. Successiv a Precedent e PRESENTAZION E

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Page 1: La Classe Non è Acqua

Ciao, mi chiamo Capitan Splash e sono una goccia

d’acqua!Seguimi e clicca sulle gocce

che incontrerai nel tuo percorso ….

Ti accompagneranno in un fantastico viaggio dentro il

mio mondo …… quello dell’ACQUA!!

I tasti che ti mostro ti aiuteranno a muoverti con facilità dentro il

programma….InizioUltima pag.

Prima pag.

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PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

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L’acqua è un elemento liquido diffuso in natura, composto da molecole formate da due parti di idrogeno e una di ossigeno. Ecco il suo simbolo:

L’acqua è un elemento liquido diffuso in natura, composto da molecole formate da due parti di idrogeno e una di ossigeno. Ecco il suo simbolo:

H²OH²O L’acqua è……L’acqua è……

TRASPARENTETRASPARENTE

INSAPOREINSAPORE INODOREINODORE

Page 3: La Classe Non è Acqua

L’acqua occupa la maggior parte del nostro pianeta…..L’acqua occupa la maggior parte del nostro pianeta…..

Page 4: La Classe Non è Acqua

L’acqua è presente in tutti gli esseri…L’acqua è presente in tutti gli esseri…

Page 5: La Classe Non è Acqua

Nella pioggiaNella pioggia

Nei fiumiNei fiumi

Nei laghiNei laghi

Nei mariNei mari

Page 6: La Classe Non è Acqua

Nel vaporeNel vapore

Nella nebbiaNella nebbia

Nelle nuvoleNelle nuvole

Page 7: La Classe Non è Acqua

Nella neveNella neve

Nel ghiaccioNel ghiaccio

Nella grandineNella grandine

Nella brinaNella brina

Page 8: La Classe Non è Acqua

La classe non è………

ACQUA!!!

ORIGINE della VITA

ENERGIA

RISPARMIO

IL CICLO

CIVILTÁ

FLUVIALI

POESIE e TESTI

USO

Page 9: La Classe Non è Acqua

Le prime forme di vita si sviluppano nel mare. Le acque si popolano molto lentamente di batteri, dai quali hanno origine tutti gli esseri viventi: alghe, meduse, ricci, molluschi, crostacei e pesci.

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Dall’acqua nascono muschi, felci e alcuni pesci si trasformano in anfibi. Dagli anfibi si formano piccoli e grandi rettili cioè i dinosauri.

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Con la scomparsa dei dinosauri compaiono i primi mammiferi fra cui le scimmie antropomorfe (simili all’uomo) e più tardi gli ominidi.

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Passano i millenni….. Nel Paleolitico l’uomo è nomade e l’acqua rappresenta un’importante fonte di vita perché….

Gli serve per dissetarsi.

È ricca di cibo…

Favorisce la caccia, poiché vicino all’acqua prolifica la vita.

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Trascorrono altri millenni e …….. l’uomo inizia a diventare sedentario, si unisce ad altri uomini e costruisce i primi villaggi. A volte le capanne, per protezione, vengono costruite nell’acqua.

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L’uomo diventa agricoltore e l’acqua è fondamentale per la vita poiché favorisce la coltivazione.

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Per questo non va sprecata!!!

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Con il nostro comportamento possiamo contribuire alla salvaguardia dell’acqua, diminuendo gli sprechi e i costi.

Page 17: La Classe Non è Acqua

Controlliamo l’impianto idrico: se un rubinetto gocciola possiamo sostituire la guarnizione e risparmiare circa

4 000 litri d’acqua.

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I nostri genitori possono lavare la macchina con il secchio e la spugna, così si risparmiano 130 litri circa a lavaggio.

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Lavare la frutta lasciandola in ammollo invece di sciacquarla sotto l’acqua corrente, può far risparmiare oltre 4 000 litri all’anno a famiglia.

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Quando laviamo i denti, impariamo ad aprire il rubinetto solo per sciacquarci la bocca e lo spazzolino.

Page 21: La Classe Non è Acqua

Per lavarci, facciamo la doccia e apriamo il rubinetto solo per sciacquarci, perché si possono risparmiare circa 150 litri a lavaggio.

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Non gettiamo rifiuti urbani nella tazza del bagno, perché quell’acqua torna nei fiumi e nei mari.

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Riutilizziamo l’acqua della pasta per lavare le stoviglie: è un ottimo sgrassatore e consente di limitare l’uso dei detersivi.

Page 24: La Classe Non è Acqua

PERCHÉ

QUELLA CHE INQUINIAMO OGGI È LA STESSA CHE BERREMO

DOMANI!!!

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L’acqua è molto importante per la nostra vita e la utilizziamo per …

BERE CUCINAREe

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LAVARCI e LAVARE

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IRRIGARE I CAMPI

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LAVORARE

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VIAGGIARE

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PRATICARE SPORT

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RILASSARSI

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FILASTROCCA sulla GITA

Alla fonte di Mompiano,si cammina piano piano.L’acqua riempie tante vaschee le gonfia come tasche.

È romano l’acquedotto,ci passa solo il nano Dotto.Molto stretto è il passaggio,non entrarci è molto saggio.

La centrale di Prevalle,è grande come una valle.Tutto il giorno è in funzione,e ci dà illuminazione.

A Vallio c’è una sorgente,frequentata da molta gente.È speciale l’acqua castelloe berla è sempre molto bello.

Classe 2^

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FILASTROCCA DELL’ACQUA

Acqua fresca di cascata,mi sono appena dissetata.Scende in fretta e nel fiume si getta.

Acqua calda e salata,per lavare l’insalata.È abbondante nel maree mi ci posso tuffare.

Acqua calma di lago,c’è l’incantesimo di un mago.Spesso fredda e tranquilla,Come l’argento scintilla.

Acqua di sorgente,mi apre la mente.Nasce sulle montagne,Per finire nelle campagne.

Classe 3^

Page 36: La Classe Non è Acqua

POESIA SULL’ACQUA

Fresca è l’acquache scorre dai ruscelli.Richiama la sete degli uccellie la loro gola risciacqua.

Acqua pulita, lucente come l’argento,spostata dal ventoe chiara come una margherita.

Acqua di sorgente,impetuosa sulla roccia scivoli,fresca formi tanti rivoli,scorri veloce come un serpente.

Classe 4^

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Il mare

Il mareÈ un’azzurra coperta,le velelenzuola nel vento.Io navigoverso ponente,la vitaè un’immensa scoperta.

Il mare si pettina

Si ara, si pettinasi struscia contro se stessoil mare pizzicato dall’aria,mordicchiatodal vento nella verde–azzurra pelle.

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Taci. Su le sogliedel bosco non odo

parole che diciumane; ma odo

parole più nuoveche parlano gocciole e foglie

lontane.Ascolta. Piove

dalle nuvole sparse.Piove su le tamericisalmastre ed arse,

piove sui piniscagliosi ed irti,piove su i mirti

divini,su le ginestre fulgenti

di fiori accolti,su i ginepri folti

di coccole aulenti,piove su i nostri volti

silvani,piove su le nostre mani

ignude,su i nostri vestimenti

leggeri,su i freschi pensieriche l'anima schiude

novella,su la favola bella

che ierit'illuse, che oggi m'illude,

o Ermione.

Taci. Su le sogliedel bosco non odo

parole che diciumane; ma odo

parole più nuoveche parlano gocciole e foglie

lontane.Ascolta. Piove

dalle nuvole sparse.Piove su le tamericisalmastre ed arse,

piove sui piniscagliosi ed irti,piove su i mirti

divini,su le ginestre fulgenti

di fiori accolti,su i ginepri folti

di coccole aulenti,piove su i nostri volti

silvani,piove su le nostre mani

ignude,su i nostri vestimenti

leggeri,su i freschi pensieriche l'anima schiude

novella,su la favola bella

che ierit'illuse, che oggi m'illude,

o Ermione.

Odi? La pioggia cadesu la solitaria

verduracon un crepitio che dura

e varia nell'aria secondo le frondepiù rade, men rade.Ascolta. Rispondeal pianto il canto

delle cicaleche il pianto australe

non impaura,né il ciel cinerino.

E il pinoha un suono, e il mirto

altro suono, e il gineproaltro ancora, stromenti

diversisotto innumerevoli dita.

E immensinoi siam nello spirito

silvestre,d'arborea vita viventi;

e il tuo volto ebroè molle di pioggiacome una foglia,e le tue chiomeauliscono come

le chiare ginestre,o creatura terrestre

che hai nomeErmione.

G. D’annunzio

Odi? La pioggia cadesu la solitaria

verduracon un crepitio che dura

e varia nell'aria secondo le frondepiù rade, men rade.Ascolta. Rispondeal pianto il canto

delle cicaleche il pianto australe

non impaura,né il ciel cinerino.

E il pinoha un suono, e il mirto

altro suono, e il gineproaltro ancora, stromenti

diversisotto innumerevoli dita.

E immensinoi siam nello spirito

silvestre,d'arborea vita viventi;

e il tuo volto ebroè molle di pioggiacome una foglia,e le tue chiomeauliscono come

le chiare ginestre,o creatura terrestre

che hai nomeErmione.

G. D’annunzio

Page 39: La Classe Non è Acqua

La nebbia agli irti colliPiovigginando sale,E sotto il maestrale

Urla e biancheggia il mar;Ma per le vie del borgo

Dal ribollir de’ tiniVa l’aspro odor de i vini

L’anime a rallegrar.Gira su’ ceppi accesi

Lo spiedo scoppiettando:Sta il cacciator fischiando

Su l’uscio a rimirarTra le rossastre nubiStormi d’uccelli neri,Com’ esuli pensieri,Nel vespero migrar.

G. Carducci

La nebbia agli irti colliPiovigginando sale,E sotto il maestrale

Urla e biancheggia il mar;Ma per le vie del borgo

Dal ribollir de’ tiniVa l’aspro odor de i vini

L’anime a rallegrar.Gira su’ ceppi accesi

Lo spiedo scoppiettando:Sta il cacciator fischiando

Su l’uscio a rimirarTra le rossastre nubiStormi d’uccelli neri,Com’ esuli pensieri,Nel vespero migrar.

G. Carducci

Page 40: La Classe Non è Acqua

Se si desidera conoscere le funzioni dell’acqua in provincia di Brescia, si può visitare la piccola centrale idroelettrica di Prevalle. Giunti sul posto una guida vi accompagnerà e vi spiegherà come l’acqua del fiume Chiese arriva alla centrale. Vi chiarirà le idee su come produce l’energia grazie al funzionamento delle turbine. Un altro posto importante è la fonte di Mompiano. Qui potrete visitare l’acquedotto romano e l’antica fonte longobarda, nella quale ci sono sette polle da cui entra l’acqua. Se invece vi interessa sapere come avviene l’imbottigliamento dell’acqua, potete andare a Vallio Terme; il direttore vi spiegherà ogni cosa. In questo luogo tranquillo il responsabile vi condurrà alle terme dove ci si può rilassare con massaggi e altre terapie utili anche per curare certe malattie. All’esterno, con una tesserina, si può bere questa particolare acqua termale ricca di bicarbonato, inoltre c’è uno spazio dove si può stare con la famiglia ad assistere a degli spettacoli interessanti.

Testo che vuole invitare alla visita di questi luoghi

Autori: Marco e Mattia - classe IV

Page 41: La Classe Non è Acqua

Martedì tredici maggio noi alunni delle classi 2^- 3^- 4^ siamo andati in gita in provincia di Brescia. Siamo partiti alle otto circa dalla località “Martinì”: durante il viaggio alcuni di noi ascoltavano della musica, altri chiacchieravano allegramente. La prima tappa è stata Prevalle: qui abbiamo visto una piccola centrale idroelettrica. La guida che ci accompagnava ci ha spiegato in che modo si puliscono le acque del fiume Chiese quando raggiungono le griglie di incanalamento e il percorso che seguono per trasformarsi in energia elettrica. Dopo la visita siamo ritornati al pullman per proseguire verso Mompiano. Ad attenderci c’era una guida che, dopo una breve spiegazione, ci ha condotti all’acquedotto romano e ci ha mostrato la fonte longobarda, nella quale si raccolgono le acque per la città di Brescia. Dopo l’incontro siamo andati in un parco per mangiare e giocare. Nel pomeriggio siamo ripartiti per Vallio Terme. Qui abbiamo visto come si imbottiglia l’acqua e ci è stato spiegato che le bibite gassate non fanno molto bene. Siamo entrati nell’officina: c’era una grande confusione per il rumore delle macchine; il responsabile però ci ha regalato due bottiglie di acqua ciascuno. Abbiamo continuato il percorso alle terme e visitato il centro benessere. Alla fine siamo ritornati sul pullman per iniziare il viaggio di ritorno. È stata una bella giornata e speriamo di rivivere quest’esperienza un’altra volta.

Una giornata particolareAutori: Claudio e Rubes – classe IV

Martedì tredici maggio noi alunni delle classi 2^- 3^- 4^ siamo andati in gita in provincia di Brescia. Siamo partiti alle otto circa dalla località “Martinì”: durante il viaggio alcuni di noi ascoltavano della musica, altri chiacchieravano allegramente. La prima tappa è stata Prevalle: qui abbiamo visto una piccola centrale idroelettrica. La guida che ci accompagnava ci ha spiegato in che modo si puliscono le acque del fiume Chiese quando raggiungono le griglie di incanalamento e il percorso che seguono per trasformarsi in energia elettrica. Dopo la visita siamo ritornati al pullman per proseguire verso Mompiano. Ad attenderci c’era una guida che, dopo una breve spiegazione, ci ha condotti all’acquedotto romano e ci ha mostrato la fonte longobarda, nella quale si raccolgono le acque per la città di Brescia. Dopo l’incontro siamo andati in un parco per mangiare e giocare. Nel pomeriggio siamo ripartiti per Vallio Terme. Qui abbiamo visto come si imbottiglia l’acqua e ci è stato spiegato che le bibite gassate non fanno molto bene. Siamo entrati nell’officina: c’era una grande confusione per il rumore delle macchine; il responsabile però ci ha regalato due bottiglie di acqua ciascuno. Abbiamo continuato il percorso alle terme e visitato il centro benessere. Alla fine siamo ritornati sul pullman per iniziare il viaggio di ritorno. È stata una bella giornata e speriamo di rivivere quest’esperienza un’altra volta.

Una giornata particolareAutori: Claudio e Rubes – classe IV

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Ieri è stata una giornata molto divertente, perché abbiamo visitato: la centrale idroelettrica di Prevalle, la fonte di Mompiano e le terme di Vallio. Arrivati a Prevalle una guida ci è venuta incontro e ci ha mostrato immediatamente in che modo il fiume Chiese raggiunge la centrale. L’acqua percorre circa tre chilometri e mezzo, passando attraverso delle griglie che la ripuliscono e la conducono verso delle tubature che la incanalano nell’edificio sottostante, in cui si trovano delle turbine e dei trasformatori che la tramutano in energia elettrica. Terminata la visita ci siamo diretti a Mompiano, dove ci attendeva il signor Luca. Ci ha spiegato il percorso dell’acqua quando funzionava l’acquedotto romano e ci ha mostrato una fonte molto bella, nella quale si raccolgono le acque per i bresciani. Alla fine del percorso ci siamo diretti verso un parco dove abbiamo pranzato e giocato. Nel pomeriggio siamo ripartiti per le terme di Vallio. Ad aspettarci c’era il direttore della fabbrica che produce l’acqua castello; ci ha spiegato come avvengono i processi d’imbottigliamento e ad ognuno di noi ha regalato due bottiglie d’acqua. Subito dopo ci ha condotti nel centro benessere e ci ha mostrato le apparecchiature per mantenere il corpo sano. Alla fine l’abbiamo ringraziato e siamo partiti per il rientro a casa.

Testo

Autori: Alberto e Sara – classe IV

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Qualche giorno fa mi è capitata un’avventura un po’ strana, poiché io e i miei amici volevamo provare la vecchia macchina volante di mio nonno. Siamo partiti di mattina ma, percorsi alcuni chilometri in mezzo alle nuvole, il motore ha cominciato a incepparsi: abbiamo iniziato a precipitare e io faticavo a tenere il controllo. Si scendeva sempre più velocemente finché siamo cascati in un fiume che finiva in grandi tubature che conducevano in una strana grotta. Un po’ scombussolati abbiamo iniziato ad esplorarla, camminando per un certo tratto. All’improvviso ci siamo ritrovati di fronte un grossissimo ragno affamato che tentava di catturarci con le sue ragnatele; siamo fuggiti immediatamente, ritrovando l’uscita e la nostra macchina. Era un po’ mal ridotta ma ripartì, permettendoci di giungere nei pressi di una fonte. Qui ci siamo rilassati e rifocillati prima di continuare il viaggio. Siamo ripartiti dopo qualche ora ma il motore della macchina, dopo qualche chilometro, ha ricominciato a singhiozzare, facendoci precipitare un’altra volta. Siamo finiti nel cortile di un castello stregato, abitato da un malvagio stregone che trasformava l’acqua in pozioni magiche per rendere le persone sue schiave. In un angolo ho visto un’ampolla che conteneva una pozione rimpicciolente. L’ho presa in fretta e l’ho lanciata contro il mago che è diventato microscopico. L’ho infilato in una bottiglia poi abbiamo liberato gli schiavi e siamo ripartiti. Siamo giunti a casa a notte fonda stanchi ma felici per l’avventura vissuta.

Testo fantasticoAutrice: Veronica – classe IV

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Nel IV millennio A.C. si verificò, nella bassa Mesopotamia, un tremendo cataclisma universale sotto forma di diluvio o di inondazione.

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Secondo gli storici lo provano le incrostazioni di fango che ricoprivano i ruderi della città di Ur. Tutti gli uomini della città morirono tranne Noè, la sua famiglia e ogni coppia di specie animale.

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Finito il diluvio l’Arca si fermò sul monte Ararat, Noè lasciò liberi gli animali e i suoi tre figli Sem, Cam e Jafet diedero origine a tutti i popoli.

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Una caratteristica che accomuna tutti i popoli è vivere nei pressi di un fiume, perché ….

Rende i raccolti abbondanti.

Il clima è più mite.

La vegetazione è rigogliosa.

Sono facilitati il commercio e le comunicazioni fra le genti.

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Ecco perché le prime civiltà si sono sviluppate e sono fiorite in prossimità dei grandi fiumi.

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La Mesopotamia, infatti, era situata fra i fiumi Tigri ed Eufrate: il terreno era molto fertile e soggetto ad inondazioni. I popoli, che la abitarono, vivevano dell’abbondanza dei raccolti e studiarono varie soluzioni per arginare e controllare le piene.

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Questo portò a grandi invenzioni come la ruota e la scrittura che migliorarono anche gli scambi e le comunicazioni.

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I fenici, che vivevano in un territorio poco fertile e produttivo, sfruttarono l’acqua per sviluppare il commercio con i popoli vicini e si arricchirono.

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Anche per gli egiziani il fiume era un indispensabile fonte di vita e lo veneravano come qualcosa di sacro.

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Contemporaneamente alle antiche civiltà del bacino Mediterraneo, nelle lontane regioni dell’Asia, fiorivano: la Civiltà Indiana che aveva come principale via di comunicazione il fiume Indo…..

Page 56: La Classe Non è Acqua

……. e la Civiltà Cinese che, grazie al limo rilasciato dalle acque del fiume Giallo, sviluppò le coltivazioni di: ortaggi, frutta miglio e riso.

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L’ acqua piovana può essere raccolta in grandi vasche artificiali che, di solito, vengono realizzate in alta montagna.

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L’acqua, contenuta nel bacino (ad una certa altezza dalla centrale idroelettrica), viene fatta cadere in una condotta forzata che la conduce nella centrale idroelettrica vera e propria dove fa girare una turbina.

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La turbina è accoppiata ad un alternatore che ruotando produce energia elettrica. La corrente viene inviata ad un trasformatore per essere “aggiustata”.

La turbina è accoppiata ad un alternatore che ruotando produce energia elettrica. La corrente viene inviata ad un trasformatore per essere “aggiustata”.

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La corrente elettrica così prodotta viene inviata attraverso un sistema di fili (elettrodotto) in ogni casa o ambiente di lavoro per essere utilizzata..

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Il ciclo dell’acqua inizia con Il ciclo dell’acqua inizia con l’evaporazione di: fiumi, laghi, mari e l’evaporazione di: fiumi, laghi, mari e oceani.oceani.

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L’acqua evapora anche dalle piante, dai prati e dalle foglie.

Page 66: La Classe Non è Acqua

Il vapore acqueo sale verso l’alto, raggiunge temperature più fredde e condensa dando origine alle nubi.

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Quando le nubi sono colme, l’acqua ricade sottoforma di precipitazioni piovose………..

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……. e nevose.

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A questo punto il ciclo è completo.

Evap

ora

zion

e

Pre

cip

itazio

ni

Condensazione