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Buon compleanno Provincia Perché non c’è acqua APT, Natale in Provincia Mensile di informazione della Provincia Regionale di Enna Anno IV - N. 9 - Dicembre 2001 Sped. in a.p. art2 comma 20/c legge 662/96 filiale PT 94100 Enna

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Buon compleanno Provincia

Perché non c’è acqua

APT, Natale in Provincia

Mensile di informazionedella Provincia Regionale di EnnaAnno IV - N. 9 - Dicembre 2001Sped. in a.p. art2 comma 20/c legge 662/96filiale PT 94100 Enna

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Provincia Regionaledi EnnaBuone Feste

Il Presidente Galvagno,

la Giunta Provinciale,

il Consiglio Provinciale

e EnnaProvincia augurano

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Auguri 3

Buon compleanno Provincia 5

Un regalo con il cuore 8

Quota 38Viva le donne 9

Un istituto nuovo di zeccaa Piazza Armerina 10

La storia del presente 12

L’intesa è fatta 14

Da Enna a Firenze.Un piano tutto in rete 15

Progetti fotovoltaici,l’energia pulita 16

A Nicosiaun giardino antico 18

Discorso del Presidente 19

Foto click 23

Perché non c’è acqua 24

Emigrati, no grazie! 27

Si è insediato il nuovo PrefettoVisitate Palazzo Zuccaro 28

Una lunga notte ad Agira 29

Calendario APT 30

Spazio Autogestito 32

Brevi 33

Delibere 34

Utilità 38

Foto di copertinaProspero Galvagno

Direttore ResponsabileDaniela Accurso

RedazioneSilvana JannottaGiuseppe AmatoCarmelo Spitaleri

Hanno collaboratoLetizia Tedesco

Giovanna CancilleriLoredana Meli

Referenze fotograficheProspero Galvagno

Repertorio fotograficoOasi Editrice S.r.l.

Archivio Enna Provincia

Progetto GraficoMultigrafica Troinese del V. C. R. S.r.l.

Paolo La Vigna

ImpaginazionePaolo La Vigna

Fotolito e StampaMultigrafica Troinese del V. C. R. S.r.l.

Tel. 0935 657398Fax 0935 653438

Registrazione del tribunale di Enna n. 90del Registro Periodici Tribunale di Enna

© Copyright 2001Provincia Regionale di Enna

(tutti i diritti riservati)

SOMMARIOAnno IV - N. 9 - Dicembre 2001Foto di copertina: Palazzo del Governo - Enna

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Il 6 dicembre 2001

la Provincia di Enna

ha compiuto

il settantacinquesimo

anno.

Da quel lontano 1926, la strada per-corsa è stata lunga e non semprescorrevole: l'improvviso cambia-mento, la guerra, la ricostruzione, i

governi dell'equilibrio forzato, inuovi poteri e le grandi responsabi-lità attribuite dal processo di decen-tramento amministrativo che lo Sta-to ha messo in atto.Poco alla volta, passo dopo passo, laProvincia regionale ha modificato lesue funzioni, ha acquisito nuovecompetenze e un ritmo di attivitàsempre più accelerato. Ma voglia-mo, per un momento, riportarci conla mente a quel 6 dicembre 1926 pergustare l'atmosfera di sorpresa chevide la nascita di una nuova provin-

cia e ne contrassegnò i primi passi?"Oggi, su mia proposta, il Consigliodei Ministri ha elevato codestocomune alla dignità di capoluogo diprovincia. Sono sicuro che, con illavoro, colla disciplina e colla fedefascista, codesta popolazione si mo-strerà sempre meritevole della odie-rna decisione del governo fascista.Mussolini".In mezzo alla nebbia che, come sem-pre, avvolgeva il piccolo centro diCastrogiovanni, in un'atmosfera so-porosa come può essere quella crea-

75e

sim

o

5dicembre 2001

Buon compleanno Provinciadi Silvana Jannotta

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ta dalla luce grigiastra di un freddomattino del periodo invernale, ilquieto tran tran del poco appari-scente comune montano fu sconvol-to dall'inatteso arrivo del telegram-ma dell'allora Capo del Governo.La nebbia si squarciò e in un au-mento di decibel di rumore il mor-morio della notizia si diffuse tra i vi-coli ancora addormentati del picco-lo paese.Dall'incredulità dell'allora segreta-rio comunale, Alberto Fontanazza,si passò ad un clima saturo di elet-tricità, che vide, prima, la freneticaricerca di conferme e, poi, l'esalta-zione per la notizia. Era proprio ve-ro! Senza chiederlo, senza ambizio-ni, il paese di Castrogiovanni erastato scelto come capoluogo di pro-vincia!Perché proprio questo, quando co-muni più grossi come Caltagirone o

altrettanto autorevoli come Nicosiae Piazza Armerina, erano stati scar-tati?Le ipotesi furono e sono tante, e maipiù accertate: Caltagirone e PiazzaArmerina erano marcatamente cle-ricali, in mano ai fratelli Sturzo,l'uno, Luigi, fondatore del Partitopopolare e l'altro, Mario, arcivesco-vo di P. Armerina; a Nicosia gover-nava un'antica forza baronale, chemanteneva con vivacità il potere.Presenze queste che poco collima-vano con le istanze socialiste del pri-mo pensiero mussoliniano.Castrogiovanni era invece il paesedi Napoleone Colajanni, che avevalasciato una forte impronta nel ri-cordo di chi ne aveva conosciuto ilrigore morale e le tenaci lotte con-tro la corruzione parlamentare, e acui, forse, Mussolini volle fare unomaggio postumo, dato un presuntoorientamento favorevole al nascen-te fascismo, che l'illustre politicoavrebbe manifestato, o in ossequioall'identica radice socialista.O fu la posizione strategica del pic-colo centro, o l'assenza di mafia, ol'opportunità di porre fine alle lottecontadine che si erano particolar-mente diffuse nel territorio?Ognuno sceglierà l'ipotesi più con-

geniale al proprio vissuto, ma sulfatto storico nessuna incertezza: il 6dicembre 1926 Castrogiovanni di-ventò capoluogo di Provincia e ri-prese il suo antico nome romanocon il R.D. n.2050 del 27 ottobre1927. In un breve arco di tempo letrasformazioni sociali, economiche eurbanistiche, che erano immediata-mente iniziate, mutarono il volto delpiccolo centro, che abbandonò il suocarattere di paese agricolo e mine-rario. Vennero costruiti edifici, stra-de, l'albergo Belvedere e scuole;vennero bonificate zone malariche;sorsero gli uffici necessari alla nuo-va funzione e una nuova classe im-piegatizia sostituì a poco a poco leclassi tradizionali.Oggi, dopo settantacinque anni, an-che se il capoluogo attraversa unperiodo difficile per una molteplici-tà di problemi di complessa soluzio-ne, alcuni vecchi, altri nuovi, nonmanca nell'intero comprensorioprovinciale la voglia di fare e la ca-pacità di guardare al futuro! Nellepolitiche di indirizzo si avverte unacerta vitalità che può portare al re-cupero delle autentiche tradizionieconomiche: l'agricoltura, il turi-smo, l'attività estrattiva, la valoriz-zazione delle risorse artistiche e cul-

75esimo

6novembre 2001

PROGRAMMA

5 dicembreh 21.00 Chiesa Madre

Concerto Orchestra Sinfonica Siciliana

6 dicembreh 10.00 Interventi

On.le Rino ArdicaDott. Michele GalvagnoOn.le Totò CuffaroPresidente della Regione Siciliana

h 12.00 Galleria CivicaMostra documentaria:“Enna nel primotrentennio del Novecento”Presentazione a cura del Dott. Giuseppe Lo Iacono

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turali; insomma, un riordino com-plessivo del territorio, sia in terminidi infrastrutture che di risorse uma-ne.Era così che aveva immaginato En-na l'allora Capo del governo e sonoancora questi i grandi temi attorno acui il capoluogo di provincia deveragionare per ridarsi slancio e visibi-lità.I tempi sono maturi, le potenzialitàesistono e il popolo ennese potrà fi-nalmente dimostrare di essere all'al-tezza del compito affidatogli.

Luna, stelle e fiaccole planano suitetti di Enna.La festa è cominciata il 5 dicembre.Con gli autobus urbani tapezzati dallogo del 75esimo anniversario, con ilPalazzo della Provincia, sul quale èscesa la grande scritta che richiamal’evento, e con quelle figure aeree,che si spengono e si accendono co-me le luci dell’albero di Natale.

Sono sospese nell’aria e si riflettonosui monumenti del capoluogo. Larocca di Cerere, il castello di Lom-bardia, la torre di Federico e la chie-sa di Montesalvo sono stati prota-gonisti, anche loro, dell’evento. Uninno ai simboli, ma anche all’aria,una simbologia che si incontra e siscontra in un’atmosfera di coloriche si illuminano solo quando scen-de la sera.A curare la singolare scenografia,una compagnia francese, la Airvag,che si è ispirata alla land art, un mi-scuglio di arte moderna barocco, ric-co di stratagemmi che stanno tra lateatralità e il monumento, che utiliz-za luoghi già di per sé spettacolari,monumenti, ma anche scenari dellanatura e della storia, per realizzaredegli happening di grande impatto.Portavoce moderno di quest’arte è ilceco Christo, famoso per avere “im-pacchettato” vallate e beni archi-tettonici.In Italia, grande interprete di questacreazione futuristica è Valerio Festi,considerato un vero e proprio mae-stro della coreografia dei cieli. E’ alui che si rifanno la luna, le stelle, lefiaccole e il gigantesco cono che dal-la notte del 5 fino al 26 dicembrehanno “planato” sui tetti di Enna.

7dicembre 2001

Comepalcoscenicoil cielo

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Il presidente Galvagno ha regalato

5 carrozzine per disabili all’Unitalsi,

l’associazione che accompagna i

malati a Lourdes.

Cinque carrozzine per disabili. E’ questo il “regalo” delpresidente della Provincia, Galvagno, all’Unitalsi di En-na. Nel corso di un incontro tra i soci dell’associazionedi volontariato, che si è tenuto venerdì 30 novembrepresso la chiesa di Maria SS. Addolorata, la presidentedella sottosezione, Adriana Cianciolo Spagnolo, ha es-presso l’augurio che il mondo dei disabili e degli amma-lati possa sempre essere al centro dell’attenzione delleamministrazioni pubbliche.

Un regalo conil cuore

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tizi

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8dicembre 2001

LETTEREIN REDAZIONE

Egregio Signor Presidente,commossa per la sensibilità dimostrata nei con-fronti dell’associazione che rappresento, sento ilbisogno di ringraziarla a nome mio personale edel Consiglio tutto. Il contributo elargitoci haconsentito di dotare la sottosezione Unitalsianadi Enna di ben cinque carrozzine, indispensabiliper il trasporto dei nostri assistiti.In un mondo così distratto e frettoloso dovemolti parlano e parlano di aiuti al prossimo, disostegno dei bisognosi, di attenzione ai disabili,ma pochi in realtà si danno da fare, toccarecon mano che, grazie a Dio, c’è chi come Leipreferisce ai fatti, le parole, e si prodiga versogli “ultimi”, con generosità e sollecitudine, purtra i mille impegni e le molteplici richieste cuiè quotidianamente sottoposto, per la rilevantecarica che riveste, non può che riempire il cuo-re di consolazione e speranza. Speranza che agettare ponti di solidarietà e condivisione pergarantire anche a chi è in difficoltà un cammi-no libero e dignitoso non sia sempre e solo labuona volontà di pochi, ma saranno invece illavoro e l’impegno di tutti. E’ infatti, in questaprospettiva che il suo gesto va oltre il signifi-cato esteriore e assume un valore di una veratestimonianza. Esso è in vero la prova di comesia possibile coniugare insieme responsabilitàpubbliche e senso di umanità, impegno politicoe solidarietà. Non c’eravamo sbagliati rivolgen-doci a Lei, non abbiamo bussato invano!

Il Presidente,Adriana Cianciolo Spagnolo

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tizi

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9dicembre 2001

Sono i giovani che cominceranno a

lavorare da imprenditori, grazie al

Prestito d’onore.

Trentotto giovani del territorio ennese diventerannoimprenditori. Sviluppo Italia-Sicilia, a braccetto con laProvincia regionale, ha tenuto a battesimo l’avvio del-l’ultima fase del Prestito d’Onore. La misura di inter-vento che assegna, nell’ambito di una legge statale, la608, a giovani senza lavoro, un contributo di 50 milio-ni di lire, oltre ad una somma forfettaria di 10 milioniper il primo anno di attività, a quanti presentano unprogetto di lavoro autonomo. Dal 1997 al luglio del2001 sono stati in tutto 135 i nuovi managers che han-no scommesso solo sulla loro idea, senza inseguire lachimera del lavoro “fisso”. Dietro alle speranze di que-sti giovani si nasconde il lavoro paziente e meticolosodel IV settore dell’Ente, diretto da Luigi Scavuzzo, cheha dato spallate al muro d’indifferenza dei senza lavo-ro, fino ad accogliere le tantissime richieste e a farecomprendere che si può cominciare a parlare di lavo-ro, ma anche di guadagno, facendo leva sulle propriecapacità. E così si è registrato, nell’ultimo anno, unincremento del 140 per cento delle domande di am-missione al finanziamento. Positivo il commento delpresidente Galvagno: “Aiutiamo i giovani a superarela logica del posto fisso”. E da parte dell’assessore pro-vinciale alle attività produttive, Gagliardi arriva uninput agli aspiranti manager: “Non scoraggiatevi e nongettate la spugna alle prime difficoltà. Questa Pro-vincia regionale, insieme con la società Italia lavoro,vi sosterrà perché il vostro possa essere un esempioseguito da molti altri coetanei”. Per venire incontroalle difficoltà, ma anche alle richieste di chiarimenti,da lunedì prossimo è operativo lo sportello territoria-le di Sviluppo Italia Sicilia che avrà sede presso gli uffi-ci del IV settore di piazza Vittorio Emanuele, apertolunedì e mercoledì dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 15,30alle 17,30.

Viva le donne

Quota 38

Nella squadra di Galvagno unarappresentanza del gentil sesso.

Si chiama Ethel Consiglio, ha 26 anni, è nata e vive aPiazza Armerina. E’ l’ultima, in ordine di nomine, de-gli assessori provinciali, da poco designati dal presi-dente. Su di lei si sono accesi i riflettori della curiosità.Una donna in politica? E per di più tra gli ammini-stratori? E’ la prima volta nella storia dell’Ente cheuna rappresentante del “sesso debole”( si dice ancoracosì?) si siederà attorno al tavolo della Giunta. Tra lepari opportunità, e le discriminazioni tra sessi, resta difatto che in politica il monopolio è quasi esclusiva-mente maschile. Forse è per questo che un assessore“con i tacchi a spillo” fa rumore. A maggior ragione seè giovane, se è alta un metro e 70 e se ha i capelli acaschetto biondi. “Uscire dall’ombra”, per le donne, èquasi una sfida, che, oggi, però, viene maggiormentetollerata e anche apprezzata, dal pianeta maschile.L’assessore Consiglio, alla quale non abbiamo voluta-mente chiedere “come si sente a fare parte di unagiunta di soli uomini?”, è sposata, è iscritta alla facol-tà di giurisprudenza, fa parte del comitato direttivo diLegambiente e di una associazione di volontariato. Leabbiamo invece chiesto cosa farà, nell’immediato, conuna carica così impegnativa. “Dal 1995 sono in politi-ca - dice- e ho lavorato nel comitato Prodi. Cercheròdi rafforzare, anche con la mia presenza, il centro sini-stra e di impegnarmi perché l’Ulivo in questa provin-cia consolidi le sue radici e conquisti ancora maggiorefiducia da parte dell’elettorato”.Niente, dunque, discorsi “al femminile”, anche se l’as-sessore, forse, non sa che c’è chi ha sognato che il pote-re andasse all’altra metà del cielo. La voce autorevoledi Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la let-teratura, nei suoi libri ha sempre trattato le donnecome se fossero “il centro del mondo”.

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Ancora una scuola moderna e piena

di comfort realizzata dalla Provincia.

E’ intitolata a Matilde Quattrino , preside della scuola,l’istituto professionale per i servizi sociali. Realizzatadalla Provincia regionale, con una spesa che ammonta asette miliardi di lire, la struttura è “un altro fiore all’oc-chiello - sottolinea il presidente Galvagno - che va adaggiungersi all’elenco dei nuovi edifici scolastici disloca-ti in tutto il territorio di cui l’amministrazione provin-ciale è orgogliosa”. La scuola, difatti, è un moderno isti-tuto, progettato secondo gli standards più avanzati.“La nostra politica - ha aggiunto il presidente- punta sulbinomio sviluppo-istruzione. Non dobbiamo e non pos-siamo lasciarci scappare le intelligenze, ma dobbiamo

coltivare e fare crescere il senso di appartenenza a que-sto territorio da parte dei giovani che dovranno trovarenuove occasioni e nuovi sbocchi di lavoro proprio nellaloro terra di origine”. Il “modello scuola” deve essere unpunto di partenza per aprire un discorso proficuo desti-nati “ai nostri figli”. Anche il preside dell’istituto, Giu-seppe Balsamo, è orgoglioso della “nuova casa”.“L’Università di Catania, dopo avere visitato la scuola -fa sapere - ha confessato: questi laboratori ce li sognia-mo”. Una grande festa è stata l’occasione dell’inaugura-zione dell’edificio, progettato dagli ingegneri Di Vita eCassar. Non è mancata neanche la commozione, quandola professoressa Maria Pia Roccella ha ricordato la figu-ra della Quatrino. “ Non è riuscita a vedere realizzato ilsuo sogno - ha esordito -. La lunga carriera del capo diistituto inizia nel ’49 , quando cominciò ad insegnare.Dal ’66 al ’67 fu a capo dell’allora istituto professionale

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Un istitutonuovo di zecca aPiazza Armerina

10dicembre 2001

Da sinistra verso destra: il sindaco di Piazza Armerina, il prefetto diEnna, il presidente della Provincia e l’assessore al P.I. provinciale

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femminile ed ebbe l’intuizione di gestire la scuola conuna visione manageriale. Riuscì anche ad aprire , annes-so all’istituto, un asilo infantile e ad organizzare sfilate dimoda, con capi realizzati dalle stesse allieve, e mostre dipizzi e ricami, sempre a cura delle studentesse. Numerosianche i suoi riconoscimenti. La Quatrino ricevette, tragli altri, i complimenti dell’allora ministro all’industriaGiulio Andreotti. Una presenza, quella della presidescomparsa, che ha lasciato il segno. A lei, insegnanti ealunni hanno intitolato la targa posta all’interno dell’au-ditorium.

“Le ore dedicate allo studio non sono una inutile perdi-ta di tempo. Bisogna inculcare il concetto che la scuola èstudio, sacrificio e fatica, ma è anche un premio a quan-ti vogliono studiare. Questa Amministrazione non ha ilcompito di formare le coscienze, ma di aprire le menti adun nuovo approccio con il mondo del sapere che è fattoanche di spazi agevoli, di luoghi confortevoli dove tra-scorrere la maggiore parte della giornata e una grossafetta, quella più significativa, dell’esistenza. Non andia-mo a cercare grandi meriti, ma possiamo affermare chesi è sviluppato quello che chiameremo Modello Enna, unmix di intuito, di coraggio e tanta buona volontà. Se oggisi può parlare di istituti moderni con progettazioni piùavanzate, questo vuol dire avere previsto realtà che de-vono stare al passo con le vorticose innovazioni tecnolo-giche e progetti economici da spendere sul territorio, inmodo da coniare tre temi fondamentali dello studio: in-ternet, inglese e impresa. Nella nostra società i giovanisono sempre sotto esame, osservati dall’occhio impieto-so del progresso che avanza. Sta a noi, che rappresentia-mo le istituzioni, spianare la strada degli adulti del do-mani, investendo ancora maggiormente nelle risorseumane. Uno dei punti più dolenti della nostra società èla disoccupazione e l’emigrazione culturale. Vorremmo,invece, invertire la tendenza, e trattenere qui le nostreprofessionalità, cercando, con le nostre capacità talvoltapionieristiche, di metterci sullo stesso piano delle realtàprogredite ed avanzate del Nord”.

istruzione

Il presidenteGalvagno parlaagli studentiLa scuola si estende su 21 mila metri quadrati ed

è circondata dal verde. Oltre al parcheggio, èstato realizzato un modernissimo impianto dipubblica illuminazione. L’edificio si affaccia su unapiazza ed è alto tre piani. Le aule sono state con-cepite secondo una progettazione all’avanguar-dia. Una sala per le riunioni, una segreteria, ufficididattici e amministrativi, la presidenza, gli ufficiper collaboratori sono la cornice della strutturadove non mancano i laboratori di chimica, biolo-gia, informatica, sartoria, assistenza all’infanzia,per i portatori di handicap.

A sinistra: Maria Pia Roccella

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Gian Carlo Caselli

e Antonio Ingroia

hanno presentato

il loro libro.

Un’eredità davvero scomoda quelladi Gian Carlo Caselli e AntonioIngroia. Il libro dei due magistrati,curato dal giornalista Maurizio DeLuca e presentato a Sala Cerere loscorso mese, potrebbe non finire apagina 220: dovrebbe esserci la scrit-ta “continua” per annotare quelloche i due pm avranno sicuramenteda dire ancora, come testimoni

“della storia del presente”. Caselli,che è stato capo della procura diPalermo, e Ingroia, pubblico mini-stero, allievo di Falcone e di Borsel-lino, hanno preso spunto dal libro,edito dalla Feltrinelli, per parlare dimafia negli anni in cui Cosa Nostraera più forte del potere giudiziario.“Era il 1991/92 - ha ricordato il pro-curatore del pool di Palermo - ederavamo tutti consapevoli di affron-tare un periodo difficile e intricatoche poi, però, portò all’ergastolo no-mi eccellenti”.Caselli ha anche voluto parlare del-l’accanimento contro la magistratu-ra, “che non è critica nei nostri con-fronti. Quella ben venga”. Invece il

magistrato più odiato della casa del-le Libertà ha elencato gli epiteti sudi lui ed il suo “compagno” di scrit-tura” Antonio: “Siamo stati definitiassassini, farabutti, lestofanti,vendu-

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La storiadel presente

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ti ad una fazione politica”. Ma, si èchiesto il capo di eurojust, l’organi-smo che raggruppa i magistrati deiPaesi dell’U.E.: “La legge è o non èuguale per tutti? E allora se ci sonoi presupposti dell’azione penale, ipubblici ministeri devono lavora-re?”. Un discorso a parte per il casoAndreotti. Non ha voluto fare com-menti sulle sentenze, perché “le sen-tenze non si discutono”.A moderare l’incontro FrancescoViviano, inviato di mafia di Repub-blica, che ha chiesto ai due ospiti:“Da allora a oggi cos‘è cambiato? ”.Caselli, che si definisce un “inguari-bile ottimista”, ha risposto: “Credoche bisogna costruire oggi, e questo

è già un punto di partenza valido,per arrivare a domani”. Il magistra-to piemontese, prima di passare laparola a Ingroia, ha posto un inter-rogativo spinoso alla platea di SalaCerere: “La giustizia è giusta soloquando non si incrociano gli interes-si?”. Il pm palermitano, d’accordocon il suo collega, ha convenuto che“non è vero che non è cambiatonulla. Il pool Caselli è ripartito dadove erano arrivati Falcone eBorsellino”. Un messaggio di spe-ranza arriva infine dal procuratoreche ha diretto le inchieste più scot-tanti sulle Brigate rosse: “La mafia èforte, però non come nel ’92 e nel’93, gli anni delle stragi di Palermo”.

ospiti d’onore

13dicembre 2001

Look casual, ma raffinato. Caselli, avvolto nel suo cappotto nero con il baveroalzato, arriva per primo a Sala Cerere. Indossa jeans su una giacca scura, sottouna camicia bianca e i polsini d’oro. Si scusa, per questa sua “mise” troppo spor-tiva, ma nel volo da Bruxelles a Catania hanno dimenticato di imbarcare la suavaligia. Con il piglio e la precisione di uno che abita al Nord ammette che ha nelcuore quei sette anni a Palermo.“Come si fa a dimenticarli?”, dice con una inso-lita vena di malinconia. Caselli è considerato un piemontese “tosto”, ma a noi dàl’impressione di un uomo dalle battute pronte e oltremodo garbato. Ingroia,palermitano di nascita, non è stato solo il suo collega di indagini, di piste e diaccuse: è un suo amico che ha battuto tante volte giocando a tennis, che lo faingelosire spesso quando i suoi amici piemontesi, dopo avere letto il libro, glichiedono:“Facci conoscere Antonio”.Ognuno con la sua vita, questi uomini si sono trovati “accomunati da un insoli-to destino” che hanno voluto narrare per cercare di fare capire quello che nonsi legge sui giornali e non si vede in televisione .

La legge è o non è

uguale per tutti?

E allora se ci sono

i presupposti

dell’azione penale,

i pubblici ministeri

devono lavorare?

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Un accordo tra la Provincia

Regionale di Padova e quella di

Enna per un proficuo scambio

all’insegna del lavoro.

Raggiunta l’intesa tra la Provincia di Enna e la Provinciadi Padova. A suggellare l’accordo, la delegazione enne-se, di cui ha fatto parte, tra gli altri, l’assessore provin-ciale alle attività produttive, Nicola Gagliardi, che è tor-nato dal capoluogo veneto, lo scorso mese, con un baga-glio di buone notizie. “Siamo stati ricevuti - raccontaGagliardi - nell’ambito di un seminario, della durata ditre giorni, che aveva per oggetto proprio lo scambio eco-nomico tra le due città”. Da questo inedito “gemellag-gio” è scaturita l’intesa in base alla quale le impresevenete assumeranno giovani disoccupati ennesi e,nel contempo, prevederanno un piano di delocaliz-zazione delle loro industrie proprio nel territorioennese. Gli aiuti non mancheranno. In primalinea la Cna padovana, in stretta collaborazionecon quella ennese, e la Provincia regionale che,attraverso il suo vice presidente Mario Verza, haassicurato: “Coordineremo il programma dilavoro, coinvolgendo i nostri imprenditori perdare una risposta concreta ai problemi dell’occu-pazione che investono il territorio di Enna”. Glistessi managers di Padova sono stati incoraggiati adipotizzare un investimento fuori dal loro territoriograzie alla costo degli insediamenti ennesi (unquarto rispetto a quelli del Veneto), allasicurezza che vede Enna tra le 8 pro-vince italiane più tranquille ri-spetto alla criminalità e allaposizione strategica del ca-poluogo siciliano, maanche dell’isola, rispet-to al Nord Africa e alMedio Oriente.“L’interesse vivonei confronti delc a p o l u o g oennese- sotto-

linea Gagliardi- scaturisce anche da una indagine dellaCamera di Commercio secondo cui ammonta al 51,9 %la percentuale delle società padovane che non trovanomanodopera. La situazione più grave è nell ’industria(64 %), seguita dai servizi (30 %).” Alla domanda “qualisono le opportunità che Enna può offrire?”, Gagliardiha risposto: “La nostra ricchezza principale purtroppo èla disoccupazione. Questo significa che ci sono tantissimigiovani pronti e motivati a cogliere l’opportunità lavoro,impegnandosi con tutte le forze per garantire stabilità eprofessionalità. C’è da segnalare anche la felice posizio-ne geografica del capoluogo e la realtà universitaria cheoggi conta oltre 2 mila e 500 studenti”. A proposito discuola, nel corso dell’incontro, è emersa la possibilità di

coinvolgere gli istituti superiori e quelliprofessionali per sensibilizzarli

al progetto “mobilità” nelcapoluogo veneto.“Il confronto che è statoavviato continuerà neiprossimi mesi. Se dauna parte abbiamoverificato in loco leconcrete opportunitàdi occupazione – con-clude Gagliardi –, dal-l’altra abbiamo con-quistato la piena fidu-cia dei managers chefinalmente guardanoil nostro territoriocome un luogo menodistante dalle esigen-ze della classe impren-

ditoriale”.

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he

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L’intesa è fatta

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15novembre 2001

no

tizi

e

Il piano territoriale

Provinciale

detiene il primato

siciliano.

La Provincia Regionale è la primain Sicilia ad avere attivato un siste-ma informativo territoriale in Inter-net del proprio piano territoriale

provinciale. Navigando on line èpossibile visualizzare tutte le mappedel progetto.Chi si collega può interagire intempo reale con l’ufficio del pianodell’Ente, scegliendo gli argomentiche meglio interessano.Il progetto è frutto di una collabora-zione completamente gratuita conla sezione siciliana dell’associazionenazionale degli urbanisti e dei piani-ficatori territoriali e mira a fareconoscere all’esterno tutte le carat-teristiche del territorio.“Cliccando il sito web della provin-cia (www.provincia.enna.it) si acce-de ad un patrimonio informativoessenziale - spiega il vice presidentedella Provincia Salvatore Termine -che può essere riferimento utileanche ad altri enti”.A lavorare sul progetto telematicolo staff della Provincia, con i diri-

genti Longi e Colajanni, e l’urbani-sta Giuseppe Vitale ed il responsa-bile del Ced Lillo Bonanno, che hanno voluto impostare il piano territo-riale provinciale secondo uno studiopiù moderno e più avanzato.“Grazie all’accesso via Internet -aggiunge Termine - lo strumento dipianificazione territoriale, previstodalla legge regionale n. 9 del 1986,non è più concepito e conosciuto daisoli addetti ai lavori, ma diventacondiviso da tutti fin dalle primefasi”. Attraverso la Rete potrannoprevedersi nuovi sviluppi, crearsinuovi interessi e nuovi confronti.Il primato della Provincia, che èstata la prima in Sicilia a realizzareil progetto, è una nuova tappa diquello che costituirà successivamen-te il SITAEn ovvero il nodo provin-ciale del Sistema Informativo Re-gionale.

Da Enna a Firenze.Andata e ritorno

Due fratelli ritornano per

lavorare nella loro città.

Enna-Firenze, andata e ritorno. Due fratelli ennesi,Gianfilippo e Antonio Di Natale, hanno fatto le valigiealla volta di Firenze per studiare, “ma solo studiare”, epoi ritornare a casa per fare una scommessa: “Il lavoro èqui, e se non c’è, lo dobbiamo inventare”. Coraggio?Intraprendenza? Forse un mix di tutti e due gli stati d’a-nimo. Il fatto è che “dopo diversi anni trascorsi al Nordper eseguire numerosi progetti artistici e di immagineabbiamo deciso di investire ad Enna, con il nostro baga-glio un bagaglio di esperienza che, secondo noi, è davve-ro notevole”. Fanno un bel lavoro, anche se nuovo daqueste parti. Sono “architetti di eventi” e già si sono fatticonoscere ed apprezzare. Proprio alcuni mesi addietrohanno realizzato l’allestimento scenografico della festadell'Unità. Un piccolo trampolino per cercare altri pic-coli successi. Il loro lavoro sta nell’originalità dei mate-riali che usano. “Utilizziamo materiali poveri, per lo piùprovenienti dall’edilizia, ma che sono ricchi di contenu-ti”. Un esempio? Gli espositori per negozi realizzaticon reti elettrosaldate, oppure i pannelli di rete per solaiche, quasi per magia, si sono trasformati in separet.

Riciclare il materiale povero è la base di partenza perdare “sfogo” all’estro dei due designer che hanno com-preso appieno che ad Enna “non c’è più posto per lasperanza di un lavoro fisso dicono. Bisogna inventarsiqualcosa e parlare un nuovo linguaggio che coniughi illavoro con le nuove professionalità”.Basta specializzarsi in settori innovativi: è questo ilsegreto per non dire addio agli affetti e alle cose, e“soprattutto - concludono i due giovani - non pensare diessere emigrati con il cuore carico di nostalgia”.

Un pianotutto in

rete

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Curati dal responsabile del IV settore GiuseppeColajanni, i piani a cura dell’Ente Provincia sono stati iprimi ad essere spediti al Ministero ed i primi ad essereapprovati.

1. Istituto Tecnico Industriale “E.Maiorana”, PiazzaMarescalchi – Piazza Armerina2. Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri“A.Volta”,Viale V.Veneto – Nicosia3. Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri“E.Maiorana”,Via A.Moro – Troina4. Istituto Professionale di Stato e Servizi Sociali,ViaAlighieri - Centuripe

Su questi edifici verrà collocato un impianto fotovoltai-co, ciascuno di potenza pari a 19,8 kW, per i quali ilMinistero dell’Ambiente concederà alla Provincia Re-gionale di Enna un contributo complessivo di £.831.920.000.

Per il Presidente Galvagno, “l’importante risultato rag-giunto con il finanziamento del Ministero dell’Ambientedegli impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici dimo-stra l’efficienza del nostro settore tecnico, ma anche ilconcretizzarsi di un impegno politico dell’amministra-zione a favore dell’ambiente e del risparmio energetico.Vengono lasciati in eredità ai giovani studenti ed allacollettività ennese quattro impianti che potranno fun-zionare per i prossimi vent’anni solo grazie all’energiasolare, senza altra spesa per l’amministrazione.Un ottimo investimento che pone la Provincia di Ennaprima in Sicilia tra gli enti pubblici ad investire in questarisorsa.Su questa linea vogliamo continuare, sfruttando le altreopportunità che il Ministero dell’Ambiente ma anchel’Unione Europea ci offriranno, nell’ambito di un Pianoprovinciale per il risparmio energetico che vogliamopresto portare in discussione in Consiglio provinciale”.

Cos’è l’energia fotovoltaica?

LA TECNOLOGIA

Un dispositivo fotovoltaico è in grado di trasformaredirettamente la luce solare in energia elettrica, sfruttan-do il cosiddetto effetto fotoelettrico.L'effetto fotoelettrico è noto dalla fine dell'800 ma lasua spiegazione risale al 1905 ad opera di Albert Ein-stein che per questo motivo ottenne nel 1921 il premioNobel.Il principio di funzionamento si basa sulla proprietà chehanno alcuni materiali semiconduttori opportunamentetrattati come il silicio di fornire energia elettrica quandosono colpiti da radiazione solare. L’impianto fotovoltai-co è basato su moduli fotovoltaici (ciascuno di potenzatra i 30 e i 100 Wp, a tensione continua di 12 o 24 V) col-legati in serie o in parallelo. Ogni modulo è dotato di undiodo (un dispositivo che permette il passaggio dellacorrente in una sola direzione) per evitare che il modu-lo si trasformi da generatore a dissipatore di energia.Se si richiede corrente alternata (caso più comune), ènecessario inserire un'apparecchiatura detta inverter ingrado di trasformare la corrente continua in alternata.La tecnologia fotovoltaica è particolarmente adatta all’alimentazione di dispositivi per le telecomunicazioni,per il monitoraggio ambientale. Nei Paesi in via di svi-luppo questa tecnologia è usata soprattutto in alcunestrutture come scuole, ospedali dove l’alimentazioneelettrica è di primaria utilità sociale.

VANTAGGI

1. Le esigenze di manutenzione sono ridotte in quantonon ci sono parti meccaniche in movimento.2. Vengono eliminate le perdite di distribuzione dell’e-

svilu

pp

o

La ProvinciaRegionale diEnna la prima adavere approvatii progettifotovoltaici

16dicembre 2001

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sviluppo

17dicembre 2001

nergia elettrica perché vengono installati vicino all'uti-lizzatore finale.3. Non produce inquinamento di alcun genere (acustico,atmosferico, ecc.) durante il suo funzionamento.4. E' possibile prevedere la produzione annuale di ener-gia con un piccolo margine di errore, indipendentemen-te dalla variabilità di richiesta.5. La potenza dell'impianto può essere modificata inqualsiasi momento senza problemi.

Il rilancio del fotovoltaico in Italia

ed i programmi del Ministero dell’

Ambiente per i Comuni e le Province.

Nonostante un ritardo storico anche l’Italia sta final-mente entrando nel gruppo dei Paesi che consideranonecessario per lo sviluppo sostenibile l’uso sempre mag-giore delle fonti rinnovabili ed in particolare delle tec-nologie solari fotovoltaiche. Un settore, quello fotovol-taico, che a livello mondiale sta crescendo più rapida-mente degli altri: nel 2000 sono stati prodotti circa 290MW, per oltre il 40% coperto da industrie giapponese, il25% statunitensi ed il 21% europee. Questa crescitadovrebbe consentire una riduzione dei prezzi in grado digarantire in futuro una diffusione degli impianti senzaaiuti pubblici. L’Unione Europea ha fissato entro il 2003un obiettivo per il fotovoltaico pari ad 1 milione di siste-mi impiantati. Tra i paesi europei, la Germania, da sola,è avviata a garantire la metà della potenza prevista, gra-zie ai meccanismi di incentivazione. Anche in Olanda eSpagna le previsioni sono fortemente ottimistiche.A livello internazionale è ancora il Giappone al primoposto, con un obiettivo per il 2010 di 4800 MW, e conun’industria che punta alla leadership mondiale, comeha fatto la Danimarca nel settore eolico negli ultimi 20anni. Ma cominciano ad affacciarsi sullo scenario delfotovoltaico anche i Paesi del Terzo Mondo. Nel nostropaese quest’anno il Ministero dell’Ambiente ha lanciatoalcuni forti programmi di incentivazione nel settore.I Programmi hanno origine da un’idea maturata nel1997 dall’allora ministro Ronchi ed oggi, superati gliostacoli burocratici ed i vincoli di carattere fiscale e tec-nico, stanno realizzandosi con notevole successo edampia partecipazione sia degli enti pubblici che dei pri-vati. A curarne l’attuazione è il Servizio InquinamentoAtmosferico e Rischi industriali (SIAR) del Ministerodell’Ambiente e della Tutela del territorio. Direttoregenerale del Servizio è l’ingegnere Gianni Silvestrini, ilquale così riassume il rilancio del fotovoltaico:“Complessivamente gli incentivi del Ministero stanziati

nel 2000-2001 per il programma dei tetti solari attive-ranno investimenti per 160 miliardi di lire, con la realiz-zazione di 2500 impianti di piccola e media taglia, ed unapotenza installata di 10 MW (nel 2000 in Italia è statoinstallato solo 1 MW). Inoltre il programma vuole offri-re una occasione per rilanciare la ricerca nel settore, pervalorizzare il nostro tessuto imprenditoriale e rafforzar-lo per renderlo quindi competitivo in un contesto inter-nazionale in rapidissima evoluzione”.

Tutte le informazioni utili sui programmi ed i bandi sipossono trovare sul Sito del Ministero dell’Ambiente edella Tutela del territorio: www.minambiente.it., alSettore d’azione “Inquinamento atmosferico e rischiindustriali-Fonti rinnovabili”.

Il “sole” a scuolaRiguardo al Programma per Comuni e Province, larisposta al bando è stata estremamente favorevole: 582 iprogetti presentati, per un totale di 6600 kW e con unarichiesta di contributi pari a 69 miliardi di lire. Da sotto-lineare che il 60% dei progetti riguarda edifici scolasticie, per questo, si è ritenuto utile inserire un supportoinformativo e formativo per gli studenti (Programma “IlSole a scuola”) che coinvolgerà studenti e professori ditutte le regioni d’Italia in un percorso didattico sulrisparmio energetico e sull’uso delle fonti rinnovabili.La Commissione esaminatrice ha approvato oltre 200progetti, finanziati con i 20 miliardi previsti dal decreto,ma già sono state reperite le risorse aggiuntive perfinanziare, con il concorso al 50% delle Regioni, anchegli altri progetti.

L’energia Pulita

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soci

età

A Nicosia ungiardino antico

Al via i lavori

del parco urbano

nella zona

del Castello.

Sentieri nuovi si intrecce-ranno con le strade vec-chie. La storia di oggi ac-cende il ricordo di ieri.Il parco urbano sarà unricco giardino di piante efiori che sono nati lì, tra iruderi del Castello, ma chesono stati strappati via damani inesperte e che ades-so si riapproprieranno diquegli angoli lasciati perlungo tempo incustoditi etrascurati.I lavori per realizzare que-

sto giardino urbano, pro-gettati da alcuni professio-nisti dell’architettura delverde (Maurizio Severino,Rosa Termine, Viviana In-grasciotta, Francesco Sa-lamone, Giuseppe MariaAmato), sono stati conse-gnati dall’assessore provin-ciale all’ambiente Salva-tore Termine alla ditta cheha vinto l’ appalto.Quello spiazzo dimentica-to si trasformerà in unamacchia di verde intensoper ridare così al manierola sua giusta e significativapresenza.Finanziato con fondi pro-pri, sul progetto esecutivo,articolato in varie fasi eportato a termine attraver-so un lavoro di équipe,

l’Amministrazione provin-ciale ha provveduto a iden-tificare altri canali di finan-ziamento, riuscendo, conl’aiuto dell’onorevole Cri-safulli, a coprire l’interaopera e non solo uno stral-cio. Da oggi, l’area vedrà ilfervore degli operai, cheprovvederanno a ripulirel’intera zona dalle tantecostruzioni abusive che ladeturpano e metteranno aposto i resti dell’antico ca-stello e del complesso cata-combale postcostantinia-no, rara testimonianza diun giovanissimo cristiane-simo nella nostra provin-cia. Verranno poi sottopo-ste ad una attenta diagno-si tutte le essenze e le pian-te indigene come frassini,

lecci, roverelle, biancospi-ni, melograni, allori arre-deranno l’intera area. In-oltre: verrà ripavimentatauna piazza centrale delparco e anche la strada chelo attraversa interamente;saranno disegnati un sen-tiero vita, attrezzato per gliallenamenti degli sportivi,un sentiero storico, checonsentirà di visitare tutti iresti antichi e medievali edi godere dello splendidopanorama che spazia a tre-centosessanta gradi; saràapprontato un sentierotrekking con apposite fer-rate che consentiranno aipiù arditi di superare in-credibili dislivelli; la casaparco sarà una costruzionetardo ottocentesca.

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75e

sim

o

“L’orgoglio di essere cittadini del mondodetta il cammino per il riscatto di questa provincia

che affonda le radici nell’onestà,che coltiva la tolleranza e che vede crescere

il germoglio del progresso”.

Michele Galvagno

Discorso del Presidente Galvagno in occasione del 75° Anniversario di Enna Capoluogo di Provincia

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Eccellenze, Autorità, Signori Sindaci, Consiglieri,Signore e Signori, cari Studenti,

Ciò che oggi rievochiamo non è una data, ma un fatto e una serie di fatti chesi sono realizzati lungo l’arco di 75 anni.Quella che inizialmente è stata una delimitazione geografica, per una espres-sione puramente amministrativa, è divenuta nel tempo una identità, pazien-temente cercata, ricostruita ed oggi chiaramente evidente nel consorzio dicomuni che costituisce la provincia di Enna, le cui popolazioni sono di fattoaccomunate da secoli di lavori, sacrifici, ansie, speranze, sforzi condivisi.Un substrato fondamentalmente omogeneo formava già in antico questocuore della Sicilia nel quale settantacinque anni fa è stata disegnata la pro-vincia di Enna.Una terra davvero antica la nostra, se Diodoro fa risalire l’esistenza di Ennaa prima che sorgesse Siracusa, se Assoro era già abitata dai Siculi, se Cen-turipe era in pieno splendore tre secoli prima della nascita di Cristo.Una terra di vasti paesaggi dalla severa bellezza, costellata dalle vestigia chepersone comuni e grandi artisti hanno lasciato praticamente in ogni angolodella provincia, di cui sono testimonianze-simbolo i mosaici, unici al mondo,della Villa Romana di Piazza Armerina, l’imponenza del Castello di Lom-bardia di Enna, il fascino ineguagliabile della città di Morgantina in Aidone,solo per citarne alcuni.E’ questa, soprattutto, una terra generosa, non soltanto per ciò che essa hadato al Paese in questi quindici lustri attraverso il sacrificio dei suoi figli, maanche per ciò che ha saputo esprimere fin dal più lontano passato.Non dimentichiamo che proprio da questi altipiani del centro della Siciliapartì nel 135 a.C. la scintilla della prima guerra servile, primo significativosegno anticipatore di quel naturale anelito alla libertà, che successivamentecaratterizzerà tutti i popoli e i cittadini sottomessi.Né vanno dimenticate - in questo giorno nel quale l’essere insieme ci riem-pie d’orgoglio e ci fa ricordare le comuni radici - le numerose figure di inge-gno, che hanno illustrato con le loro opere e con il loro esempio la terra enne-se. E’ impossibile nominarli tutti. Mi limiterò a ricordarne alcuni:• lo storico Diodoro Siculo, di Agira, che ho appena citato;• il medico scienziato Gian Filippo Ingrassia, di Regalbuto, al quale si deve ilprimo codice sanitario e la fondazione stessa della medicina legale;• il missionario Girolamo De Angelis, di Enna, che nei primi del Seicentoraggiunse le allora lontanissime terre del Giappone per predicarvi ilCristianesimo;• l’insigne stratega Bartolomeo Varisano, che operò al servizio dellaRepubblica di Venezia;e tantissimi altri, tra i quali, in epoca più recente:• l’aidonese Filippo Cordova, esemplare figura di uomo di governo, che fu aTorino con Massimo D’Azeglio, e poi ministro delle finanze con BettinoRicasoli;• il diligentissimo storico Paolo Vetri;• l’illustre pittore suo omonimo, i cui affreschi sono meritatamente apprez-zati e celebri;• gli scrittori e poeti Nino Savarese di Enna, Francesco Lanza di Valguarnera,Vincenzo De Simone di Villarosa, Carmelo La Giglia di Nicosia, il cui versoin vernacolo è particolarmente schietto ed arguto.Nel panorama della cultura e dell’arte, con una statura del tutto peculiare sistaglia inoltre il musicista Francesco Paolo Neglia, più apprezzato all’esteroche in Italia; mentre nella difesa della patria e della libertà figurano in primopiano, tra molti altri, il generale Antonio Cascino di Piazza Armerina, meda-glia d’oro al valor militare nella Prima guerra mondiale, e i fratelli Di Dio,medaglia d’oro della Resistenza.Riservo, infine, l’ultimo posto di questa sintetica lista ad una grande figura diennese: Napoleone Colajanni, del quale peraltro è appena trascorso l’80° an-niversario della morte, mentre nel prossimo anno celebreremo degnamenteil 155° anniversario della nascita.In questa particolare ricorrenza mi è sembrato doveroso, oltre che utile,ricordare le persone che - per ciò che hanno compiuto in vita e per il mes-saggio di coerenza e di grandezza che continuano ad inviarci - fanno ormai

parte integrante della nostra storia viva e costituiscono, per ciò stesso, moti-vo di coesione e di incoraggiamento ad operare uniti secondo quelle idee equelle abilità che li hanno contraddistinti, superando ogni eventuale fattoredi divisione e di contrasto, che è normale si presenti in qualsiasi comunitàcaratterizzata da una lunga storia comune.La storia comune, dunque, come maestra di un lungo cammino da compiereancora insieme, verso obiettivi di sviluppo, verso un futuro migliore.E’ nostro preciso intendimento, infatti, connotare la ricorrenza del 75° anni-versario della nascita della provincia di Enna di momenti di riflessione, dioccasioni di analisi e di spunti di proiezioni verso il domani.Diversamente questa giornata non sfuggirebbe al cliché delle celebrazionirituali, ridondanti di esercizi retorici e di coreografie superflue. D’altra parte,la storia della provincia di Enna, seppure breve, ha attraversato un arco tem-porale, durante il quale si sono registrati in Italia e nel mondo modificazionisociali, economiche, politiche, tecnologiche di grandissimo rilievo.In questi settantacinque anni il volto di tante Nazioni è cambiato, in alcunicasi, più d’una volta, sono nati e caduti imperi, l’uomo è giunto sulla Luna, ilcomputer è diventato un oggetto di uso domestico, è caduto il muro diBerlino, è finita l’apartheid in Sudafrica, la telematica ha abolito le frontieree le distanze, sono nate nuove sensibilità verso l’ecologia e nei confronti dellepersone svantaggiate.In questo quadro è divenuto necessariamente diverso il ruolo delle province,e la nostra provincia non può essere considerata un’entità amministrativachiusa nel cuore di un’isola del Mediterraneo, ma assume essa stessa ledimensioni tipiche di ogni fenomeno globale.Allora, quale migliore occasione di un anniversario per guardare indietro, aciò che è stata ed è pian piano divenuta la provincia di Enna, riflettere sulpercorso storico e sull’evoluzione sociale, economica, culturale di questidecenni per riscoprire insieme - al di là del ruolo da ciascuno di noi ricoper-to - un sentimento di comune appartenenza, sufficientemente solido da darcil’orgoglio e la forza propulsiva necessaria a superare le difficoltà del presen-te e ad affrontare, con un forte spirito di rinascita, il futuro, il mondo del terzomillennio che è da poco cominciato.In questa ottica, non è certamente un’operazione oziosa e fine a se stessaritornare con la memoria (sia pure brevemente) al 6 Dicembre del 1926,quando ormai - a seguito di progressivi mutamenti fonetici - Enna si chia-mava da diversi secoli Castrogiovanni.La Provincia di Enna nacque insieme ad altre diciassette nuove province, aseguito della soppressione dei circondari. Essa ricomprendeva infatti i venticomuni facenti parte dell’ex circondario di Piazza Armerina (fino ad allorain provincia di Caltanissetta) e dell’ex circondario di Nicosia (che era statoparte della provincia di Catania).Non sono tuttora chiare le motivazioni che indussero il Governo ad indivi-duare in Enna il capoluogo della nuova provincia.Alcune scuole di pensiero ritengono che ciò si debba a particolari favorevo-li accoglienze che Mussolini pare avesse ricevuto in occasione di una suaincerta visita a Castrogiovanni, altri attribuiscono la scelta alle frequenti pre-stigiose ricorrenze che Enna registra nella storia romana antica; alcuni sto-rici infine propendono per l’ ipotesi secondo la quale la scelta di Enna vennedeterminata da una particolare esigenza di controllo della città da parte delgoverno dell’epoca, che fu possibile realizzare, per l’appunto, attraverso gliinsediamenti statali.Alla sua nascita, la nuova provincia contava poco meno di 227.000 abitanti.La sua economia era basata fondamentalmente sull’agricoltura e sulla zoo-tecnia, nel cui ambito erano occupati circa 46.000 addetti.Gran parte del territorio rurale era destinato a seminativi semplici, la rima-nente a colture arboree e a pascolo.Il raccolto granario faceva registrare una produzione di circa 800.000 quinta-li, in gran parte trasformato nei 90 mulini allora registrati.Anche la produzione zootecnica era ben poca cosa. Scarsi erano infatti gliallevamenti di mucche e maiali. Abbondavano, invece, le capre (animali dan-nosissimi per l’agricoltura), i muli ed i cavalli, che erano utilizzati principal-mente come mezzi di locomozione.La proprietà era ancora concentrata in vasti latifondi e nelle mani di una oli-garchia terriera refrattaria alle innovazioni e alle leggi del mercato.

20dicembre 2001

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21dicembre 2001

Ben pochi degli addetti coltivavano le terre di cui erano proprietari (circa il15%), gli altri erano braccianti agricoli (il 40%) o mezzadri (il 20%). IlFascismo, infatti, si era guardato bene dal dare attuazione alla legge Micheli,votata dalla Camera nel 1922, che prevedeva il diritto dello Stato di espro-priare qualsiasi parte incolta di una grande proprietà in cui fosse possibileattuare delle migliorie.Accanto all’Agricoltura la maggiore fonte di reddito e di occupazione erarappresentata dall’estrazione e dal commercio dello zolfo. In questo ramoproduttivo la Sicilia aveva un monopolio naturale di rilevanza mondiale. Lasola Provincia di Enna vantava, all’atto della sua costituzione, 94 miniere edil 29,3% dell’intera estrazione zolfifera siciliana.Il settore, che aveva raggiunto il massimo della produzione nei primissimianni del Novecento, lasciava tuttavia già intravedere gravi segnali di crisi acausa delle ricorrenti difficoltà di mercato causate dalla sostituzione dell’usoindustriale dello zolfo con le piriti, dall’agguerrita concorrenza degli zolfiamericani ottenuti con metodi estrattivi meno costosi, dalla concentrazionedi capitali stranieri nelle miniere di Spagna e Portogallo ed, infine, dalla disastrosa condizione dei trasporti terrestri e marittimi.Di fronte a questa situazione a nulla valse la nazionalizzazione delle minie-re, voluta da Mussolini nel 1927.Solo nel periodo che va dal 1904 al 1907 la produzione era diminuita di unterzo ed aveva contribuito pesantemente ad avviare un inarrestabile proces-so di emigrazione. La crisi del settore zolfifero, associata alle gravi difficoltàregistrate in agricoltura ed alla rivalutazione della Lira del 1926-29, seguitada una grande depressione, determinò, nel primo decennio di vita dellanuova Provincia, la emigrazione di oltre 10.000 abitanti, un notevole peggio-ramento delle condizioni di vita della popolazione ed una riduzione del red-dito pro-capite non pienamente reintegrato dalle rimesse degli emigrati. Leattività del terziario, unitariamente considerate, contribuivano alla costitu-zione del reddito per appena il 21% del totale.Gli indicatori più significativi per valutare la qualità della vita di allora ci par-lano di soli 147 posti-letto ospedalieri, di un tasso di analfabetismo nell’etàscolare (6-18 anni) pari al 33,4%, di abitazioni fornite di acqua corrente soloper il 17%, di elettricità solo per il 19%, di fognature solo per il 27%.Questo quadro, oltremodo sintetico, della realtà provinciale ennese del 1926,può costituire, sia pure convenzionalmente, un importante punto di riferi-mento da cui partire per valutare ed apprezzare le conquiste sociali raggiun-te, per riconoscere gli errori commessi ed i ritardi accumulati, traendone igiusti insegnamenti.Trasferendoci con un volo pindarico ai nostri giorni, cioè all’inizio del terzomillennio, all’immediata vigilia dell’introduzione dell’Euro, all’era dell’infor-matica e del Villaggio globale, ritroviamo una realtà provinciale enorme-mente cambiata nella sua struttura economica, sociale e culturale.Ritroviamo una provincia in cui la popolazione ha complessivamente rag-giunto, sia pure con qualche grave squilibrio, condizioni di vita e livelli dibenessere inimmaginabili nell’immediato dopoguerra e tuttavia ancora lon-tani dagli standards nazionali ed europei.Ritroviamo pure una provincia che, negli anni ‘80 e nei primi anni ‘90, tra-montata l’epoca della ricostruzione post-bellica, della realizzazione dellegrandi infrastrutture degli anni ’70 (autostrade, dighe ecc.), dell’interventopubblico straordinario in economia e dell’assistenzialismo, è stata caratteriz-zata da un netto arretramento dello sviluppo industriale, da una costante per-dita di tenuta del settore agricolo e da una rilevante espansione dei servizi.Espansione finanziariamente legata al circuito della spesa e non alla crescitadei settori produttivi.Ciò ha pertanto determinato un crescente divario tra beni prodotti e risorsefinanziarie disponibili, inducendo studiosi ed osservatori dei problemi meri-dionali a sottolineare il fatto che la distanza esistente tra il Nord e il Sud delPaese era in gran parte attribuibile, non tanto ai “divari di benessere”, quan-to ai “divari di produttività”, ascrivibili sia all’insufficiente ampliamentodella base produttiva, sia al minore assorbimento, rispetto alle zone più avan-zate, delle innovazioni tecnologiche.In questo senso appare appropriato interpretare l’evoluzione della nostrarealtà socio-economica come un processo di “modernizzazione senza svilup-po”, nel senso che l’espansione dei consumi, considerati come indicatori di

un più elevato benessere civile, non è stata affiancata da una analoga espan-sione dei fattori produttivi dello sviluppo economico.La situazione economica della Provincia di Enna, e quella delle aree internein genere, presenta, rispetto a quella regionale, connotazioni di maggiori crisie marginalità.Le perduranti difficoltà strutturali e l’assenza di concrete prospettive di svi-luppo hanno avuto disastrose conseguenze sul tessuto sociale, come dimo-strano i dati demografici ed occupazionali.La Provincia di Enna, che all’atto della propria costituzione contava, comeabbiamo visto, circa 227.000 abitanti e che aveva raggiunto nel 1951 le240.000 unità, ha oggi una popolazione di sole 180.000 unità e un tasso diemigrazione che continua a rimanere molto alto (nell’ultimo triennio si èassestato intorno alle 3.400 unità annue).In base a questi dati si può calcolare con una certa approssimazione che negliultimi cinquant’anni la provincia ha perduto circa un quarto della propriapopolazione; cioè un enorme patrimonio umano, una ricchezza in forza edintelligenza che è stata sradicata, spesso definitivamente, dalla propria terrae dai propri affetti per garantire a quelli che sono rimasti condizioni di vitaaccettabili.L’impoverimento demografico e la crisi occupazionale sono due facce dellamedesima medaglia. Nel 1974, il problema della disoccupazione investivacirca 9.000 unità. Oggi i dati forniti dall’Ufficio Provinciale del Lavoro ci par-lano di circa 48.000 persone iscritte nelle liste di collocamento (il 26% dellapopolazione residente) e di circa 40.000 occupati.Nell’ultimo decennio, per la prima volta nella storia della nostra provincia, ilnumero dei disoccupati ha superato il numero degli occupati. Un bel tristeprimato, che, forse, non ha eguali nel resto d’Italia.Il quadro del malessere sociale è dimostrato anche dalla presenza di circa45.500 pensionati, che usufruendo di 82.500 pensioni fanno di Enna la capi-tale italiana dei pensionati: 1.125 pensioni ogni 1.000 occupati.Fin qui i dati negativi dell’andamento economico e sociale della Provincia.Di fronte ad una situazione talmente sconfortante, la classe politica, le istitu-zioni e le forze economiche, imprenditoriali e sindacali della nostra Provinciahanno compreso negli ultimi anni che non era più possibile ripetere gli erro-ri del recente passato e abbandonarsi a lamentazioni ed a rivendicazioniassistenzialistiche.Occorreva, al contrario, sapere cogliere il diffuso bisogno della comunità edelle forze produttive di potere partecipare direttamente a nuove forme disviluppo locale non assistite ed effimere, ritrovando fiducia nella propriapotenzialità e nella propria capacità autopropulsiva.Questo è ciò che si sta cercando di fare negli ultimi anni ed i risultati comin-ciano a vedersi e a ripagare coloro che hanno creduto ed hanno lavorato perlo sviluppo endogeno del territorio.In questo bilancio positivo vanno sicuramente iscritti:• il Patto Territoriale, il primo in Italia, approvato nel 1996, già in gran parteattuato, che ha permesso investimenti per circa 120 miliardi, l’avvio di 22 nuoveiniziative imprenditoriali e l’occupazione aggiuntiva, a regime, di circa 400 per-sone;• l’ulteriore finanziamento del suddetto Patto, con i fondi del P.O.P. 94/99,pari a circa 22 miliardi di lire, per la realizzazione di altre 12 iniziativeimprenditoriali e l’assunzione a regime di 250 dipendenti;• l’approvazione del Patto Territoriale specializzato in agricoltura, che havisto il finanziamento di 69 aziende agricole per un totale di circa 43 miliar-di di investimenti;• il finanziamento con 5 bandi “Industria” della Legge 488/92 di 102 proget-ti per un totale di 439 miliardi di investimento e un incremento occupazio-nale di 2054 unità;• il considerevole aumento dei giovani che decidono di “fare impresa”, uti-lizzando le risorse del “prestito d’onore”;• i primi insediamenti di imprese esterne al territorio nell’area industriale diDittaino e in quella artigianale di Centuripe.Ciò ha determinato nell’ultimo biennio un “trend” di crescita e di dinamismoin controtendenza rispetto al passato che ci fa ben sperare per il futuro.Ecco alcuni dati salienti:• nel 1999 il tasso di sviluppo delle imprese ennesi è stato più elevato tra

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22dicembre 2001

quelli delle province dell’isola, con il 3,1% rispetto ad una media regionaledell’1,4 %; anche nel 2000 il tasso di sviluppo della provincia di Enna conti-nua ad evidenziare una sostenuta crescita demografica delle imprese, segnan-do il terzo posto tra le province siciliane ed il 20° posto fra tutte le provinceitaliane (Enna 2,2% - media Sicilia 1,2%);• nel report Sicilia del 2000 della Fondazione Curella, la graduatoria dell’in-dice di dinamismo tra le province siciliane vede Enna seconda dietro Ca-tania; la “performance” tiene conto di un mix di variabili: occupazione, pre-visione occupazionale, saldo nati/mortalità delle imprese, export;• nella graduatoria sulla creazione di nuove imprese nell’anno 2000 l’IstitutoTagliacarne pone Enna al 4° posto in Italia;• le imprese non attive sul totale delle imprese registrate, sono pari ad Ennaal 9% contro una media regionale del 14%;• nel 2000 la Sicilia ha registrato un incremento occupazionale dell’1,8% (inlinea con l’1,9% della media nazionale); l’incremento maggiore si è registra-to ad Enna con +5,1% (2000 nuove unità);• uno studio del Banco di Sicilia sull’andamento dell’economia siciliana nel-l’anno 2000 evidenzia nella nostra Provincia una diminuzione dei depositibancari del 5,1% ed un aumento dei prestiti di quasi il 10% : un significativosegnale di vitalità, in controtendenza rispetto al valore medio siciliano (- 2,9% di prestiti richiesti).A questi dati positivi e incoraggianti, in gran parte frutto della concertazionenegoziata tra le istituzioni e gli attori dello sviluppo locale, ben presto sipotranno aggiungere quelli che scaturiranno dall’utilizzo dei FondiStrutturali Comunitari 2000/2006 che sono stati assegnati alla Regione Siciliae che ammontano ad oltre 15.000 miliardi. Di questi il 50% è stato territo-rializzato.Le risorse assegnate alla provincia di Enna sono di oltre 500 miliardi. Buonaparte di queste risorse saranno destinate, con il Progetto Integrato Territorialedenominato “ Sinergie per competere”, al completamento e al potenziamentodelle aree industriali ed artigianali, ai servizi alle imprese, agli aiuti sul model-lo 488 e alla formazione professionale e, con l’altro P.I.T. denominato “Enna:turismo tra archeologia e natura”, alla valorizzazione dei beni culturali edambientali, sviluppando le infrastrutture recettive alberghiere ed extra-alber-ghiere per attrarre e trattenere flussi turistici indispensabili alla nostra econo-mia. Questo processo di crescita potrà essere accompagnato, assecondato erafforzato grazie alla splendida realtà che è oggi il Consorzio UniversitarioEnnese.Quella dell’Università costituisce ormai una realtà consolidata, una scom-messa che ha cominciato a prendere corpo nel momento in cui celebravamoil 70° anniversario della Provincia e che oggi, a distanza di cinque anni, appa-re vinta. La Provincia di Enna fu l’ultima, tra le province siciliane prive diAteneo, a varare un Consorzio universitario; oggi è la prima in assoluto perstrutture edilizie, per corsi di laurea, per numero di studenti iscritti e fre-quentanti, per unità di personale docente e di ricerca, per professionalitàdella struttura amministrativa.Non è un caso se poco più di un mese fa abbiamo potuto firmare con ilSindaco di Enna e il Presidente del Consorzio universitario una convenzionecon l’INAIL e la Regione mediante la quale vengono destinati oltre 100miliardi alla costruzione del Campus a Enna Bassa, che sarà consegnatoall’Università di Enna – che nel frattempo (ne siamo certi) avrà acquisito lapiena autonomia – entro i prossimi tre anni.Ci attendiamo un grande ritorno economico ed in termini di sviluppo socia-le ed occupazionale da questa realtà che ci viene invidiata dalle altre provin-ce e per la quale la Provincia di Enna è orgogliosa di avere dato il primoimpulso e di contribuire significativamente al suo successo.Questi obiettivi, ed altri appena delineati che non ho voluto citare per nonappesantire l’elenco, rischiano tuttavia di essere gli ultimi che la Provincia diEnna ha potuto prefigurarsi se la Regione - che negli ultimi anni ha trasferi-to per gli investimenti somme del tutto irrisorie (basti un dato: appena 14miliardi nel 2001 a fronte di 44 miliardi del 1988) - non modificherà drastica-mente la propria politica accentratrice e burocraticizzata. Una inversione dirotta potrà probabilmente avvenire soltanto in presenza di una mobilitazio-ne dei Comuni e delle Province della Sicilia, i quali dovranno rivendicare lapiena attuazione della legge n. 9 del 1986.

Peraltro, appare contraddittoria ed ormai arcaica una politica accentratricein una Regione, come quella Siciliana, fortemente caratterizzata in sensoautonomistico rispetto allo Stato. Senza dire che la Regione Siciliana haavuto l’occasione storica di anticipare quelle forme di federalismo recente-mente entrate a pieno titolo nella Costituzione e le riforme della pubblicaamministrazione per la semplificazione amministrativa.Intendo dire che, in ogni caso, gli anni che ci attendono - anche sotto il pro-filo istituzionale - saranno sicuramente molto diversi, e bisognerà in qualchemodo acquisire un più forte potere contrattuale nei confronti dei poteri cen-trali, al fine di incrementare le opportunità di sviluppo.A questo proposito, un aspetto non secondario della storia più recente diquesta provincia è quello risultato dalla riforma del meccanismo di elezionedel Parlamento nazionale e del Parlamento regionale. Pur in un contesto dif-ficile, la provincia di Enna ha potuto eleggere due deputati nazionali e duesenatori, riconfermando inoltre per intero la propria rappresentanza regio-nale. In questa legislatura, inoltre, la provincia di Enna registra due presti-giose vicepresidenze: quella dell’on.le Crisafulli al Parlamento regionale equella del senatore Lauria nella Commissione di vigilanza della Rai.Ma, accanto ai rappresentanti eletti, non dovrà mancare la partecipazione ela capacità di iniziativa di ciascun cittadino, poiché sicuramente ci attendonotempi nei quali le risorse esterne saranno sempre più limitate. Dovremo, per-tanto, sapere utilizzare al meglio le risorse di cui disponiamo: la risorsaambiente, la risorsa archeologia, la risorsa centralità geografica, la risorsaospitalità, la risorsa creatività e così via.Circa cinque anni fa - e non soltanto per ragioni turistiche - coniammo per laprovincia di Enna lo slogan “Il cuore segreto di Sicilia”. Ci è sembrato dipoter sintetizzare in questa espressione tutta la ricchezza del passato e tuttoil bisogno di slancio vitale di cui occorre munirsi per affrontare il futuro.Sappiamo, infatti, di dover contare molto sul “cuore”, cioè sul coraggio, sullecapacità autentiche di sorprendere e di meravigliare, che sono tratti tipicidella nostra gente.Mi sembra giusto anche ricordare che questa è una provincia tra le più sanesotto il profilo della convivenza civile con indicatori di criminalità tradizio-nalmente assai lontani da quelli che purtroppo caratterizzano altre aree dellaSicilia e del Paese.Tutto questo forse ha a che fare con la poca appetibilità dei livelli bassi di svi-luppo economico-finanziario che caratterizzano la provincia di Enna, ma cer-tamente la scarsa ricorrenza di delitti contro la persona e la bassa incidenzadel fenomeno mafioso non possono che essere apprezzati da tutti noi, ed anziassunti oggi e per il futuro come un fattore di civiltà tendenzialmente favo-revole al miglioramento anche delle condizioni economiche, e speriamo oc-cupazionali.Per questo nei tempi andati l’essere chiamati abitanti di una “provinciababba”, più che farci ritenere offesi, ci ha in fondo inorgogliti.Consentitemi di concludere questo mio contributo con un riferimento alsignificato dell’immagine che campeggia al centro del nostro gonfalone e checostituisce il simbolo della provincia di Enna.Si tratta - come tutti sanno - dell’immagine di Cerere, dea latina dell’agricol-tura, ma anche rappresentazione mitologica dell’alternarsi delle stagioni edei cicli vitali. I primi settantacinque anni della nostra provincia si sono svol-ti in contesti spesso tragici, segnati dalla guerra, dall’emorragia inarrestabiledell’emigrazione, ma pure da esperienze di sviluppo, anche se spesso di brevedurata. Secondo la teoria dei cicli, rappresentata dal mito di Cerere e diProserpina, dovrebbero ora risultare più favorevoli le condizioni per unrilancio della provincia.Ma al di là di ogni mito, noi sappiamo che le condizioni favorevoli non ven-gono da sole, ma vanno costruite, con un più profondo e concorde impegnoe soprattutto credendoci.Manifestazioni, come queste, più che utili, sono indispensabili, in quanto ciridanno il senso dell’identità comune, ci ricompattano non soltanto sulla basedi motivazioni radicate nel passato, ma soprattutto in vista di un futuromigliore, che sarà tale nella misura in cui sapremo lavorare insieme, con spi-rito di umiltà e con sinceri sentimenti di collaborazione, per una nuova, riccae sempre civile provincia di Enna.

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CON AFFETTO A BABBO NATALE(foto di Giovanna Armenio)

Se volete pubblicare le vostre foto,inviatele alla redazionedi EnnaProvincia,Piazza Garibaldi, 1 - 94100 Enna

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I rubinetti sono a secco

ormai da oltre un mese.

Per un territorio che non ha conosciuto cosa significhinon fare spreco di acqua, razionalizzare il consumo, con-siderare l’acqua come una risorsa, l’emergenza siccità èancora più pressante. Di fatto Zeus pluvio non è statocosì clemente con la Sicilia, e tantomeno con Enna: ago-sto e settembre, in genere mesi in cui tornano le pioggedopo l’estate, sono stati assolati e del tutto incapaci didissetare la terra. A questo scherzo della natura, si èaggiunta la critica situazione dell’invaso Sartori, comu-nemente conosciuto come diga dell’Ancipa, che si trovalungo il fiume Troina di Sopra, o Serravalle, al confinetra Enna e Messina. Il lago venne realizzato alla fine

degli anni ’40 proprio per garantire il fabbisogno idricoattraverso la conservazione delle fresche acque di unvasto bacino montano. Col passare degli anni, il lagoarrivò a fornire comuni di tutta l’isola, compresa la lon-tana provincia di Agrigento. L’anno scorso, a seguito diun provvedimento dell’Ufficio Nazionale di controllodelle dighe, venne decretato che per una lesione nelfronte diga in cemento armato la capacità dell’invasodoveva essere ridotta a pochi milioni di metri cubi, benal di sotto della capacità vera, con lo scarico, lungo ilfiume, delle acque invasate ma in eccedenza. Questaordinanza, alla quale non seguì una necessaria riduzionedei consumi, ha causato l’impoverimento del bacino cheoggi è praticamente vuoto. Novembre ha visto tornare lepiogge, ma non in quantità tale da ripristinare le riservee mettere fine alla sete.

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Perché nonc’è acqua

24dicembre 2001

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emergenze

25dicembre 2001

Jucci: prima dilasciare vi facciosapere

Il generale Jucci, allo scadere del

suo mandato, assicura gli ennesi.

La soluzione è qui, dietro l’angolo. La diga dell’Ancipaverrà risanata. Lo promette il commissario straordinarioper l’emergenza idrica in Sicilia, il generale AntonioJucci che si è battuto, dice, in modo efficace perché “ilproblema Ancipa venisse risolto con priorità”. Primaviene l’invaso e poi Blufi, assicura. Le previsioni di Juccisono rosee: “Tra due anni potrete addirittura venderel’acqua”. L’erogazione idrica è stata pianificata: il gene-rale, prima di salutare la Sicilia, il 31 dicembre, vuolelasciare le carte a posto per indire i lavori di bonificadella diga Cominelli vicino Butera e per sistemare ladiga Olivo. Nessuna ipotesi sulla diga Nicoletti: “Nonposso dire nulla perché non mi sono documentato”.

Ritorna, invece, sull’Ancipa il cui “lifting” si sarebbedovuto consumare sin dall’87. Ritardi e intoppi di ognigenere hanno portato alla situazione fino all’arrivo delgenerale, fedele al proverbio “Le promesse devono esse-re mantenute. E io le mantengo”.Si lascia andare ad una confessione, Jucci: “Vivo unasituazione che non auguro a nessuno.” E vuole lasciaregli Ennesi, ma anche i Siciliani, con una speranza: “Laquestione acqua non esiste.Quando saranno completate le dighe e quando sarannopercorribili le 4 autostrade idriche, dipenderà solo da chigestisce l’erogazione a livello territoriale ripristinare iserbatoi comunali e riattivare le condutture che ogginon sono buone. Se avrete le condotte funzionanti e seavrete operatori che conoscono il loro mestiere, vigarantisco che l’acqua scorrerà ogni giorno dai vostrirubinetti”.

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26dicembre 2001

emergemze

Il comune di Enna, servitosolo in parte dalla digaAncipa, si è messo allaricerca di nuove fonti idri-che. In maniera particolarela ASEN, azienda che gesti-sce l’erogazione, sta provve-dendo alla trivellazione didue nuovi pozzi in contradaBannata e Bannatella, luo-ghi che appartengono alterritorio comunale ennesepur essendo vicini alla cittàdi Piazza Armerina. Si èpure pensato di attingerealla falda del Lago di Per-gusa, di per sé gravementedepauperata anche da tri-vellazioni abusive. Lo sce-nario presenta un quadro atinte chiare e oscure.Da una parte l’attività fre-netica delle istituzioni chevogliono correre ai ripari,dall’altra la gente che si dàall’acquisto sfrenato di bi-doni, di serbatoi, che fa laprovvista di acqua, facendolunghe file davanti agli ab-beveratoi. Scene di inusuale“follia”, nuove e inedite perquesto panorama dove nonsi conosce la parola arsura.Una la domanda su tutte:che fare?Bisogna intanto imparare aconsiderare l’acqua comeun vero e proprio bene, evi-tandone gli sprechi e cono-scendone i pregi.Per fare unesempio banale basti direche ad Enna, come in altripaesi della Sicilia, si conti-nua ad utilizzare l’acquapotabilizzata, che ha un altocosto per lavorazioni “roz-ze” alle quali basterebbeacqua di qualità di granlunga inferiore, magari giàutilizzata. Lavaggi di auto,impianti di raffreddamento,lavori edili e industrie varienon hanno alcun bisogno diconcorrere alla sottrazionedel bene ai cittadini.Anche nelle case si può rea-lizzare, come già avviene da

tempo in terre molto menoassetate, una doppia retenella quale l’acqua utilizza-ta per lavorazioni poco “im-pattanti” torna in serbatoioper finire solo in un secondotempo negli sciaquoni.In più potrebbe anche esse-re arrivato il momento dimettere fine alla confusioneche regna nel campo delladistribuzione.Oggi in Sicilia assistiamo alparadosso della ricerca idri-ca forsennata da parte diogni comune, piccolo ogrande che sia, a volte senzail controllo della corrispon-denza delle fonti, con vere eproprie guerre dell’acqua.Proprio in provincia di Ennaun “caso: tra le case di Piaz-za Armerina,ci sono i pozzidell’acquedotto comunaledi Caltagirone che, invece,usa l’acqua della falda piaz-zese; mentre Piazza bevel’acqua dell’Ancipa.Dunque gli enti acquedotti-stici devono essere ridotti egli acquedotti essere messiin collegamento per con-sentire lo spostamento del-le risorse da dove esistono adove mancano.Nel territorio di Villarosasorge il Lago Morello, natoper i bisogni della minieraPasquasia, che è ancora pie-no e fa beffardamente l’oc-chiolino agli assetati cittadi-ni perché, non essendo col-legato, non può essere uti-lizzato.Bisogna quindi tornare adessere “sostenibili”, spreca-re di meno ed apprezzare dipiù l’acqua, che non a caso,è considerata sacra da tuttele religioni del mondo.

Giuseppe AmatoResponsabile provinciale

di Legambiente

Il panico dirimanereall’asciutto

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L’Associazione Charleroi

metà belga e metà siciliana.

Quanto ha pagato questa terra in risorse umane per nonaver saputo offrire ai suoi figli la dignità del lavoro! Equanto è stata impoverita economicamente, socialmen-te, culturalmente, la Sicilia! Prima verso il Nord d’Italiaoffrendo la forza lavoro per un’industrializzazione cheha arricchito quelle zone, impoverendo le sue; poi, versole miniere del Belgio e della Germania quando l’attivitàestrattiva, risorsa economica di questa terra, è stataabbandonata per interessi superiori; infine verso leAmeriche, dove forse è stato più facile inserirsi in uncrogiuolo di popoli, tutti legati dalla diaspora della sof-ferenza.Ma dove sono, che fanno questi profughi della miseria?Come vivono e quanto portano con sé dei colori, deisapori, degli odori di una terra bella ma maledetta?Da sempre sacca di emigrazione, la provincia di Ennaconta più abitanti nel resto del mondo che nel suo terri-torio. Ben 4.473 solo nella circoscrizione consolare diCharleroi, su un totale di 14.147 siciliani.Perché ci interessiamo di loro? Perché sono l’emblemadell’attaccamento alla loro terra e alle loro tradizioni.Hanno costituito un Comitato Trinacria, il cui PresidenteAngelo Lavore, di origine ennese, è particolarmente at-

tivo nel mantenere viva la tradizione siciliana e nel dif-fondere un’immagine della Sicilia diversa da quella deglistereotipi diffusi da certa letteratura e da certa cinema-tografia.No, la Sicilia non è solo la terra della mafia, della corru-zione, dell’indolenza! La Sicilia è fatta di tenaci lavora-tori, di intelligenze vivaci, di gente dal cuore aperto e diun’allegria che stupisce gli altri popoli.Orgogliosi della loro origine, essi si esprimono in un dia-letto che qui si è perso, per quel senso di inferiorità chei siciliani conservano nei confronti dei connazionali:essere siciliano nel resto d’Italia può essere un handicap,ma fuori no, perché i siciliani si fanno apprezzare per illoro carattere, il loro attaccamento alle tradizioni esoprattutto per la loro capacità lavorativa e lo spirito disacrificio che gli consente di accumulare, poco alla volta,i risparmi che verranno investiti in questa terra, per co-ronare il sogno di tutta una vita: tornare, avere una casa,costruita mattone dopo mattone, magari con le propriemani, durante il periodo estivo, quando i piccoli paesi siriempiono di emigrati, che ritornano a far vedere a quel-li che sono rimasti il cambiamento raggiunto.La Sicilia è presente in tutto il mondo, ma non per mar-keting turistico, che ancora deve essere concepito nellementi dei nostri rappresentanti regionali, ma per le testi-monianze vive che i suoi figli hanno diffuso ovunque.I sapori di questa terra ormai ce li invidiano tutti.Con una cena tipicamente siciliana il 29 Settembre èstata celebrata sempre a Charleroi la Festa Siciliana conoltre 600 partecipanti, tra cui il console generale d’ItaliaGerardo Girardi Crocini. È sicuramente un modo perritrovarsi: “Pour un soir, Charleroi a revêtu les couleursde la Sicile” (così comincia l’articolo de La nouvelleGazette, apparso il 27 ottobre 2001), ma è anche il modoper diffondere l’idea di una Sicilia laboriosa e generosa.Infatti, i proventi della serata sono stati devoluti in bene-ficenza a due associazioni, una siciliana ed una belga.Ma che cosa offre in cambio questa terra ai suoi figli pertutto ciò che essi fanno per lei? Nulla, nessun riconosci-mento, nessuna festa, ma solo il silenzio di una RegioneSicilia che preferisce dimenticare il bene ricevuto. Chivive in questa terra sa che le promesse elettorali, rivoltea chi deve esprimere il voto ( e i voti degli emigrati sonoimportanti), sono solo invenzioni, ma gli emigrati ci cre-dono e continuano a considerarsi soggetti di diritti cometutti gli altri lavoratori che, si sa, nella regione Siciliagodono anche di privilegi! Per questo, in un comunicatostampa del 3/10/2001, l’Associazione Trinacria chiedeespressamente al Presidente Cuffaro che venga instau-rato un ponte di dialogo con le associazioni di sicilianiresidenti all’estero, dichiarando la propria volontà adessere partecipe alla realizzazione di una SiciliaEuropea , in attesa che anche il Ponte sullo stretto diven-ti una realtà!

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27novembre 2001

Angelo Lavore presidente del Comitato Trinacria

Emigrati?No grazie.

di Silvana Jannotta

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28novembre 2001

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Signor Prefetto, è alla sua prima nomina?“Sì. Sono alla prima nomina e lavorerò con grandeimpegno in questo momento storico di trasformazioneper quanto riguarda lo snellimento dell’iter che mira adavvicinare i cittadini alle istituzioni. Lavoreremo ancheperché la Prefettura dia il massimo sostegno agli Entilocali”.Idee chiare , signor Prefetto.“Sì. Cerco di portare avanti la filosofia che si ispira almotto “Parlare con i fatti e procedere per obiettivi”.Una realtà, quella della prefettura, che mostrerà, dun-que, un volto nuovo,a quanto ci sembra di capire.“Sì. Occorre dare risposte concrete alle attese dellasocietà civile”.

Maurizio Maccari è il nuovo prefetto di Enna. Si èinsediato lo scorso 3 dicembre e succede al dotto-re Camillo Andreana, trasferitosi a Gorizia.Sposato, con due figli di 16 e 12 anni, nel ’71 è statoassegnato alla prefettura di Imperia, come funzio-nario. E’ stato poi trasferito a Roma presso il gabi-netto del Ministro degli Interni dove per 20 anni haavuto assegnati delicati compiti istituzionali. E’stato direttore dell’ufficio contenzioso della dire-zione generale del personale e dal ’98 al 2001 èstato vice direttore della scuola superiore dell’am-ministrazione dell’interno, organismo che ha ilcompito di formare il personale della carriera pre-fettizia.

Venite ad Agiraa visitarePalazzo Zuccaro

Si è insediato ilnuovo Prefetto

Inaugurato il palazzo nobiliare

per due secoli centro

della vita culturale agirina.

Palazzo Zuccaro apre le sue porte. Grazie ad un pro-getto curato dall’architetto Fabrizio Russo, in collabo-razione con l’architetto Silvana Bonaccorso, laProvincia ha “consegnato” ad Agira uno dei più anti-chi immobili che hanno segnato la vita sociale, cultu-rale e politica del paese di Diodoro siculo. La storiadel Palazzo è ricca: a cavallo tra il XV e il XVI secoloha visto ospiti personaggi famosi della storia di quel-l’epoca. Al centro dell’immobile c’è un bel salone, chesarà adibito a sala di rappresentanza, con una affresco,sapientemente restaurato, che vuole rappresentare,attraverso la mitologia latina, l’opulenza dei signorifeudatari e la fertilità della terra ennese.

il Prefetto di EnnaMaurizio Maccari

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La magia del presepe vivente.

La notte di Natale nessuno sta a casa. Il paese si dàappuntamento nella piazza principale per poi seguire ilpellegrinaggio fino alla grotta. La regia quest’anno èaffidata alla società CastelTour che allestisce uno scena-rio naturale, arricchendolo di suggestioni sacre. I viotto-li sono rischiarati dalle fiaccole, pastori , fabbri e conta-dini sono gli attori di questo presepe vivente che ognianno intonano un inno alla sacralità. Natale è una festasentita nel cuore dell’Isola, dove pulsano tradizioni, usi ecostumi. La cometa indica la via da seguire.Improvvisamente, come per un’arcana spiritualità, l’ariadiventa rarefatta e il silenzio scende come la sera, inter-rotto solamente dal suono dei canti religiosi, una melo-dia, sottovoce, come se non si volesse infrangere l’atmo-sfera veramente unica.E’ la tredicesima volta che viene allestito il presepe agi-rino. Anche per questa volta la regia è affidata all’operadi volontari che ormai sono divenuti abili maestri neldirigere un cast di protagonisti di uno scenario di gran-de effetto. Sono gli “Amici del presepe”, con a capo il

sacerdote Filippo Nasca che assegnano i “copioni” aoltre 100 “attori”. Uomini, donne e bambini seguono lascia della Cometa, accompagnati dagli zampognari.Questo è il Natale ad Agira: un nuovo modo di vivere lanotte della natività, lasciando le proprie case per sentir-si uniti, attorno al focolare della fede.

29novembre 2001

Una lunga nottead Agira

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Agira23 dicembre ore 19,00

Parrocchia AbbaziaGospel Tim Peterson Singers

Aidone20 dicembre ore 16,00Palazzo ComunaleMostra dolci natalizi23 dicembre ore 19,00

Chiesa S. AnnaConcerto lirico sinfoniconatalizio

4 gennaio ore 19,00Chiesa S.M. La CavaConcerto per organo

Assoro28 dicembre ore 19,00Sala ConsiliareGospel AmericanVoices of Praise

Barrafranca6 gennaio ore 19,00

Salone Chiesa MadreMelodie natalizie

Calascibetta28 dicembre ore 19,00

Chiesa Madre

Concerto di Natale5 gennaio ore 19,00Aula PolivalenteConcerto di !Natale

Catenanuova30 dicembre ore 19,00Chiesa MadreMelodie Natalizie

Centuripe24 dicembre ore 19,00Chiesa MadreGospel Tim Peterson Singers

Cerami28 dicembre ore 19,00Chiesa S. SebastianoSerenate italiane, concerto flauto-violino

Enna23 dicembre ore 19,00S. CataldoMostra dolci natalizi24 dicembre ore 19,00Mostra dolci natalizi

Gagliano C.to29 dicembre ore 19,00Chiesa S. GiuseppeSerenate italiane, concerto flauto-violino

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30dicembre 2001

Natale in Provincia

2 1Azienda Provinciale Turismo Enna

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appuntamenti

Leonforte23 dicembre ore 19,00Chiesa MadreConcerto di Natale

Nicosia30 dicembre ore 18,00Spettacolo itineranteSwingTime Band

Nissoria30 dicembre ore 19,00Parole e suoni della devozionepopolare - Coro polifonico

Piazza Armerina22 dicembre ore 19,00Santo StefanoMostra dolci natalizi22 dicembre ore 18,00Spettacolo itineranteA ballata du pasturi28 dicembre ore 19,00Sant’IgnazioGospel

Regalbuto5 gennaio ore 12,00Ex Collegio di MariaConcerto sinfonico natalizio

Sperlinga29 dicembre ore 12,00Salone EuropaQuadro Super in concerto

Troina28 dicembre ore 19,00Maria SS. del CarmeloConcerto lirico sinfonico2 gennaio ore 19,00Chiesa del CarmeloConcerto d’organo

Valguarnera30 dicembre ore 19,00Chiesa MadreGospel

Villarosa26 dicembre ore19,00Chiesa MadreParole e suonidella devozionepopolareCoro polifoni-co

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32dicembre 2001

Giustizia ogiustizialismo

Negli ultimi tempi le pole-miche intorno al tema dellagiustizia si sono manifestate

con tutta la loro prorompenza dimostrando che, aldilà delleopinioni di ciascuno, il tema è particolarmente sentito e coin-volge tutte le istituzioni ed i cittadini. Per cercare di analizza-re e sgombrare il campo da atteggiamenti strumentali, posi-zioni per partito preso ed interessi personali, occorre partiredal dato costituzionale, punto di riferimento necessario edimprescindibile per un corretto approccio alla questione.La nostra carta fondamentale si ispira al principio della sepa-razione dei poteri dello Stato, enunciato più volte ribaditoanche dal Presidente della Repubblica, sempre vigile nelrichiederne, da parti di tutti, il rispetto. Orbene, detto princi-pio rimanda ad un corretto e funzionale gioco di pesi e con-trappesi tra i poteri (esecutivo, legislativo e giurisdizionale),che garantisce la democrazia ed evita sovrapposizioni e con-trapposizioni. Tale principio negli ultimi anni è stato indub-biamente sconvolto, sull’onda di avvenimenti e movimentiche, mentre delegittimavano a furor di popolo una certa clas-se politica, intendevano contemporaneamente affermare esacramentare una funzione catartica e purificatrice dellasocietà, affidandola alla magistratura, in particolare quella deipubblici ministeri cui la gente, di fatto, aveva affidato il com-pito di rimuovere quella classe politica, per consentirne il rin-novamento complessivo e garantire che le nuove frontieredelle istituzioni pubbliche nazionali potessero meglio rispon-dere ai mutamenti della società. Nel frattempo la predettaclasse politica, forse per inedia, senso di onnipotenza ovigliacco ritirarsi verso nicchie di conservazione del poterepersonale, non capiva che in gioco non c’erano solo alcune frale più significative e brillanti figure di statisti del dopoguerra,né solamente la caduta delle due ideologie guida degli annidella prima repubblica (socialismo e cattolicesimo democrati-

co), bensì il ruolo stesso della politica, che sola è legittimatadal consenso popolare, il valore più sacro di una democrazia.Alcuni c.d. “pool” di magistrati, da Milano a Palermo, riten-nero autonomamente di assurgere a punto di riferimento difatto dell’azione amministrativa e legislativa, informando atale indirizzo la loro attività, pur sempre giurisdizionale e per-ciò limitata, per definizione, al perseguire e punire, non alprevenire e programmare. La carenza di politica si è fatta allalunga sentire e, oggi, quel consenso incondizionato per i magi-strati eroi, prima che essere scalfito dall’avvento di un gover-no che indubbiamente non ha mai fatto mistero di voler rifor-mare la giustizia, è caduto agli occhi del popolo, che ha capitocome la funzione demolitrice, da sola non è sufficiente agarantire lo sviluppo delle istituzioni democratiche e delpaese stesso. Si è, quindi, tornati alla politica, con regolediverse, in virtù delle quali ormai a tutti i livelli di ammini-strazione è accettato il principio della polarizzazione del con-fronto e della governabilità per un periodo sufficiente a farsviluppare un programma di governo a lunga scadenza.Quei “pool” di magistrati, resosi conto di aver fallito, non solonel metodo ma, tra l’altro, anche nel merito - posto che il lorofaticare per eliminare solo due dei tre partiti italiani di massaper far posto al terzo alla fine ha portato al potere ugualmen-te il sentimento moderato maggioritario da sempre nel Paese-, oggi scompostamente reagisce quando taluno, usando dellalegittimazione popolare, porta avanti, nel rispetto del dettatocostituzionale, i propri programmi in tema di organizzazionedella giustizia. Forse qualche ministro o sottosegretario harisposto al di sopra delle righe, in questo caso pagando di per-sona; tuttavia, la gente ha compreso che il vero obiettivo deimagistrati del pubblico ministero più attivi sul fronte delricambio della politica a suon di manette non era quello dimoralizzare la società pubblica (ruolo che pure ad essi ugual-mente non compete), bensì quello di acquisire in forma per-manente un potere di fatto sulla vita pubblica, di tal guisa dacondizionare le decisioni del potere esecutivo e, di fatto, scon-finare dai margini loro assegnati dalla Costituzione, oltretutto al costo di distorcere il processo penale e farlo diventa-re in alcuni casi una farsa, in altri commedia tragica, mafacendogli perdere quella che è la sua sola ed unica funzione:giudicare un cittadino, presunto innocente, con prove certe edoltre ogni ragionevole dubbio. Il sentimento popolare è cam-biato e quando si chiuderà definitivamente questa partita,allora veramente potremo affermare che l’eterna transizioneitaliana si è conclusa e la c.d. “seconda repubblica” ha vistodavvero la luce.

SPAZIOAUTOGESTITO

consiglio provinciale di enna

Giampiero CorteseCapogruppo Forza Italia

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33dicembre 2001

Provincia in breve

Il museo Alessi chiude?No, ci pensa laProvincia.La cooperativaDemetra che gestisceil museo Alessi nonavuto rinnovata la con-venzione per mancan-za di fondi. Il museo,che vanta una presti-giosa collezione numi-smatica di proprietàdel canonico Alessi, ègestito dalla cooperati-va Demetra. Noveunità impiegate atempo pieno chehanno visto, proprioalla vigila di Natale,vacillare il posto dilavoro.Tra le proteste accesedella cooperativa e levibrate recriminazioninei confronti del

Sindaco del capoluogoche fino a ieri hasostenuto economica-mente il museo, si èfatto spazio il presi-dente Galvagno che hastanziato 909 milionidi lire, una somma“necessario” a mante-nere in vita fino a fined’anno la struttura.Dopo? Il ventaglio diipotesi è ricco.Demetra potrebbeentrare a fare partedella Biennale diarcheologia, oppure,presidente della Pro-vincia e primo cittadi-no si siederanno attor-no al tavolo del con-fronto e insieme “tro-veranno un’intesa”, as-sicurano.

bre

vi

Rinnovato il consigliodi amministrazionedi Sicilia Ambiente.

Rinnovato il consiglio di amministrazione di Siciliaambiente, dopo la scadenza del triennale del mandato,così come prevede il codice civile. Secondo la procedu-ra, all’approvazione del terzo bilancio di previsione, vienea scadere il consiglio.I componenti vengono eletti così: 3 sono designati dalPresidente della provincia; 5 sono designati dai soci pub-blici, sulla scorta delle decisioni del Patto del sindacato(l’accordo interno tra i soggetti); 7 dal socio privato(Cosiam).Riconfermato alla guida della società, di cui fanno parte,tra gli altri, tutti i comuni dell’ennese e alcuni comuni sici-liani.Saro Agozzino già presidente della Provincia regionale eassessore provinciale.

La provinciastanzia 200 milioni di lirea favore dell’agricoltura.

Duecento milioni non sono tanti, ma non sono neanche pochi. Questa è lasomma che il presidente Galvagno, d’accordo con lo staff di assessori, hadestinato, istituendo un capitolo ad hoc, al settorezootecnico.All’assessore provinciale all’agricolturaSalvatore Giunta spetterà il compito di sentire isindaci e gli assessori comunali competenti, perfare il punto della situazione e predisporre unregolamento, in base al quale potranno erogarsi icontributi per l’acquisto dei foraggi.

Anche il museo, no!

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34dicembre 2001

318 Concorso di idee imprenditoriali finalizzato alla

gestione del bene denominato ex Parco delle Aquile.

319 Concessione contributo straordinario all’Associazione

Pubblica Assistenza Corpo Volontari Protezione Civile –

Enna.

320 Concessione contributo straordinario all’Associazione

Italiana per l’Assistenza agli spastici ( A.I.A.S. ) – ONLUS

– Sezione di Enna.

321 Concessione contributo finanziario finalizzato all’ac-

quisto di un personal computer ed accessori, nei confronti

della Sig.na Carrubba Marilena, per l’anno accademico

2001 / 2002.

322 Concessione contributo finanziario finalizzato all’ac-

quisto di sussidi didattici per l’anno scolastico 2001/2002

nei confronti della minore Crapanzano Filippa.

323 Conferma contributo alla Parrocchia SS. Salvatore di

Agira, per l’organizzazione della Pasqua 2001.

324 Concessione del contributo in concorso spese all’

Unione Italiana Sport per tutti ( UISP) – Comitato Pro-

vinciale di Enna, per l’organizzazione della manifestazione

denominata “Vivicittà”

325 Concessione del contributo in concorso spese all’

Unione Italiana Sport per tutti – Comitato Provinciale di

Enna, per organizzazione della manifestazione denomina-

ta “ VI° Trofeo Sicilia” (Sett. 2001 ).

326 Concessione del contributo in concorso spese al

Centro Ippico “Lo Sperone” di Enna, per l’organizzazione

del I° Raid dei Tre Laghi.

327 Concessione del contributo in concorso spese all’

Associazione Pro Loco di Centuripe.

328 Concessione del contributo in concorso spese al

Comune di Sperlinga per l’organizzazione dell’Estate

Sperlinghese 2001.

329 Concessione del contributo in concorso spese al

Comune di Sperlinga per l’organizzazione del “Carnevale

2001”.

330 Concessione del contributo in concorso spese al

Comune di Calascibetta per l’organizzazione delle manife-

stazioni dell’Estate Xibetana 2001.

de

libe

re

ELENCO DELLE DELIBERE ADOTTATE DALLA GIUNTA PROVINCIALE

provincia regionale di enna

303 Lavori di costruzione impianto sportivo polivalente al

coperto nel Comune di Leonforte.- Approvazione perizia

di variante e suppletiva.

304 Approvazione piano occupazionale anno 2001.

305 Programma di educazione ambientale per le Scuole

Medie Superiori Ennesi.- Anno scolastico 2001 – 2002 .-

306 Conferma contributo all’Arciconfraternita SS.

Sacramento di Leonforte, per l’organizzazione della mani-

festazione della settimana santa 2001.

307 Concessione contributo finanziario alla minore

Crapanzano Antonella, finalizzato all’acquisto di sussidi

didattici per l’anno scolastico 2001 / 2002.

308 Autorizzazione locazione immobile di proprietà della

ditta Plumari - Mancuso da adibire a sede dell’Istituto

Tecnico Commerciale per Geometri con annesso Liceo

Scientifico di Troina.

309 Approvazione schema di convenzione per conferi-

mento incarico a SVILUPPO ITALIA SICILIA S.P.A.

310 Lavori di manutenzione straordinaria lungo la R.T. di

Caltagirone in Regalbuto.- Riapprovazione progetto.-

Modifica ed integrazione deliberazione n° 543 del

15/12/2000.

311 Progetto lavori socialmente utili L.R. 85/95 –

Prosecuzione delle attività – Circolare Assessoriale n° 11 /

AG-I.

312 Progetto lavori socialmente utili–Prosecuzione delle

attività–Circolare Assessoriale n° 11 / AG-I.

313 Progetto lavori socialmente utili “ Pulizia SS.PP. “ –

Prosecuzione delle attività – Circolare Assessoriale n° 11

/ AG-I.

314 Approvazione programma per il 75° anniversario della

Provincia.

315 Approvazione criteri per la selezione riservata ai soggetti

L.S.U. per la copertura di n° 25 posti di Cantoniere (Cat.A).

317 Pagamento indennità occupazione immobile di proprietà

del Comune di Centuripe adibito a sede del Liceo Ginnasio .-

Periodo 01/01/1999 316 Pagamento indennità occupazione

immobile di proprietà del Sig. Vetri Francesco adibito a sede

dell’Istituto Tecnico Femminile di Piazza Armerina.

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35dicembre 2001

provincia regionale di enna

331 Concessione contributo in concorso spese alla

Confraternita “S. Sebastiano Martire” di Cerami.

332 Concessione del contributo in concorso spese al

Comune di Piazza Armerina per realizzazione concorso

interregionale del Teatro per ragazzi.

333 Concessione del contributo in concorso spese al

Laboratorio per l’Arte, la Cultura, l’Ambiente di Troina

per l’organizzazione della 4a Mostra fotografica “Essere è

amare”.

334 Concessione del contributo in concorso spese

all’Associazione Culturale Ricreativa Sportiva Sperlinga

di Sperlinga, per la presentazione e la pubblicazione di un

volume della collana “Conoscere il passato” – Sperlinga

25/08/2001.

335 Concessione del contributo in concorso spese alla

Confraternita Sant’Antonio Abate di Troina per l’organiz-

zazione della manifestazione del 50° anniversario della

celebrazione della festa di Sant’Antonio Abate.- Troina

8/15 Luglio 2001.

336 Lavori di forestazione di alcune zone del territorio

provinciale con finalità di tutela dell’ambiente e del pae-

saggio.- Approvazione quadro economico.

337 Concessione contributo straordinario per la realizza-

zione del progetto sperimentale “Attivazione di un semin-

ternato per disabili” al Consorzio Siciliano di Ria-

bilitazione centro di Enna.

338 Liceo Linguistico Provinciale di Enna.- Finanziamento

progetti extracurriculari.

339 Istituto Tecnico Commerciale di Troina.- Ulteriore

incremento spese di funzionamento per stipula contratti

pulizia straordinaria e trasloco della sezione del Liceo

Scientifico nei nuovi locali di via Berlinguer.

340 Affidamento servizio socio-assistenziale all’Ente

Nazionale Sordomuti ONLUS.

341 Istituto Professionale per i Servizi Sociali di Piazza

Armerina.- Finanziamento progetto extracurriculare.

342 Istituto Professionale per i Servizi Sociale di Piazza

Armerina .- Ulteriore incremento finanziario per inaugu-

razione nuovo edificio.

343 Concessione contributo in concorso spese al “Gruppo

Val d’Himera” di Pietraperzia , per la partecipazione ad un

Festival Internazionale del Folklore che si terrà in

Germania dal 6 al 9 Dicembre 2001.

344 Approvazione schema di convenzione tra la Provincia

Regionale di Enna e la Conphoebus S.P.A. sull’utilizzo

delle fonti energetiche alternative e rinnovabili.

345 Pubblicazione sulla rivista SIKANIA di due redazio-

nali e di una brochure sulle riserve naturali della Provincia

di Enna.

346 Copertura assicurativa.- Atto di indirizzo.

347 Modifica deliberazione della G.P. n° 315 del

21/11/2001: “Approvazione criteri per la selezione riserva-

ta ai soggetti L.S.U. per la copertura di n° 25 posti di

Cantoniere (Cat.A)”.

348 Liceo Linguistico Provinciale “Martin Luther King” di

Agira.- Finanziamento progetti extracurriculari.

349 Concessione contributo in concorso spese per la

gestione del Museo Alessi di Enna.

350 Concessione contributo ordinario anno 2001 alla

Società Consortile s.r.l. “Rocca di Cerere”.

351 Concessione contributo alla Parrocchia S. Antonio da

Padova in Agira, per restauro beni artistici.-Contestuale

approvazione convenzione.

352 Concessione contributo alla Parrocchia S.Giovanni

Battista in Sperlinga, per restauro crocifisso ligneo.-

Contestuale approvazione convenzione.

353 Concessione contributo in concorso spese all’Ente

Autodromo di Pergusa per l’organizzazione del 16° Rally

di Proserpina.

354 Concessione contributo in concorso spese all’Ente

Autodromo di Pergusa per l’organizzazione della 13a

Cronoscalata “Coppa Città di Centuripe” 2001.

355 Concessione contributo in concorso spese al Circolo

Nautico “Tre Laghi” di Enna per l’organizzazione del cam-

pionato regionale di velocità di canoa.

356 Concessione contributo in concorso spese al Circolo

Nautico “Tre Laghi” di Enna per l’organizzazione del XIV

trofeo “Lago Nicoletti” di sci nautico.

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36dicembre 2001

372 Concessione contributo straordinario all’Associazione

Volontari Italiani del Sangue (A.V.I.S.)-Sezione Comunale

“F. Tabbaro” di Pietraperzia.

373 Concessione contrib. in concorso spese al Comune di Val-

guarnera per l’organizzazione “dell’Estate Valguarnerese 2001”.

374 Concessione contributo straordinario all’Associazione di

Volontariato “S. Paolo” di Nicosia.-

375 Progetto culturale “L’insediamento Normanno in Sicilia –

Serlone, eroe di Cerami e Conte di Geraci”-Partecipazione

finanziaria anno 2001.-

376 Concessione contrib. straordinario per la realizzazione del

progetto sperimentale “Centro ricreativo per disabili psichici”

all’IPAB Casa della Fanciulla “Collegio di Maria” di Calascibetta.

377 Concessione contributo straordinario per la realizzazione

del progetto sperimentale “Centro accoglienza per disabili psi-

chici lievi” alle Associazioni Circolo Legambiente Volontariato

di Agira e A.N.F.F.A.S. di Agira.-

378 Festività natalizie.-Anticipazione all’Economo.-

379 Medicina sportiva.- Rinnovo convenzione con l’A.S.L. n°

4 di Enna.-

380 Conferimento incarico per la realizzazione del progetto

sperimentale “…Dieci…Cento…Mille ore di solidarietà” tre

idee per l’handicap alle Coop. Soc. ASMIDA e ISFAR di Enna.

381 Progetto di adeguamento alla L. 46/90 dell’impianto elet-

trico relativo alla Chiesa delle Anime Sante in Enna.-

382 Piano Esecutivo di Gestione anno 2001- Definitivo.-

383 Realizzazione n° 5 spettacoli musicali a favore degli stu-

denti frequentanti gli Istituti Scolastici di competenza.

384 Lavori di costruzione di quattro impianti di produzione di

energia elettrica con sistemi di pannelli fotovoltaici da realiz-

zare nei Comuni di Centuripe, Nicosia, Piazza Armerina.-

Approvazione progetto.-

385 Lavori per la funzionalizzazione, il completamento e l’a-

pertura della piscina comunale di Centuripe.- Approvazione

progetto.

386 Istituto Prof.le per l’Industria e l’Artigianato di Enna.

Ulteriore incremento spese di funzionamento Esercizio

Finanziario 2001.

de

libe

re

ELENCO DELLE DELIBERE ADOTTATE DALLA GIUNTA PROVINCIALE

provincia regionale di enna

357 Concessione contributo in concorso spese al Comune di

Piazza Armerina per l’organizzazione del Carnevale 2001.

358 Concessione contributo in concorso spese al Comune

di Piazza Armerina per l’organizzazione dell’Estate

Piazzese 2001.

359 Importo integrativo per lavori socialmente utili ai

sensi dell’art.8, comma2,del D.Lg.vo 468/97 per i lavorato-

ri prioritari di cui alle leggi regionali n° 85/95 e n° 24/96 ai

sensi dell’art.12, comma 10, della L.R. 85/95.

360 L.S.U. importo integrativo ai sensi dell’ art.8, comma2,

del D. Lgs.vo 01/12/1997, n° 468 “Pulizia strade provinciali”.

361 L.S.U. importo integrativo ai sensi dell’

art.8,comma2,del D. Lgs.vo 01/12/1997,n° 468 .

362 Rimborso spese legali al dipendente Dr. Luigi

Scavuzzo.

363 Individuazione inserzioni da realizzare.

364 Progetto 18a accoglienza 350 bambini provenienti dal-

l’ex Jugoslavia – Natale 2001 / 2002 – Adesione.

365 Conferma contributo in concorso spese al

C.I.S.I.–Informagiovani di Enna per la realizzazione di

manifestazioni socio-culturali.

366 Conferma contributo ordinario in concorso spese

all’Associazione Sportiva “Over 35” di Leonforte.-

Stagione sportiva 1999 / 2000.

367 Conferma contributo in concorso spese all’

Associazione Cuochi Ennesi di Enna per l’organizzazione

del VI concorso gastronomico “I piatti dell’ Ennese”.

368 Concessione contributo straordinario all’Unione

Nazionale Mutilati per Servizio (U.N.M.S.) – Sezione pro-

vinciale di Enna.

369 Concessione contributo alla Parrocchia S. Cataldo di

Gagliano Castelferrato per il restauro della Chiesa S. An-

tonio.- Contestuale approvazione schema di convenzione.

370 Concessione contributo al Convento Frati Minori

Cappuccini di Troina per gestione biblioteca.

371 Concessione contributo straordinario all’Associazione

Volontari Italiani del Sangue (A.V.I.S.)-Sezione provincia-

le di Enna.

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37dicembre 2001

provincia regionale di enna

81 Seduta deserta.

82 Lettura verbali 6, 7, 8 e 9 novembre 2001.

83 Approvazione Regolamento per la con-

cessione di contributi a sostegno della rea-

lizzazione e/o partecipazione a mostre,

fiere, rassegne del settore agricoltura e agri-

turismo.

84 Approvazione Regolamento per la con-

cessione ed erogazione di contributi in

conto capitale a favore delle imprese arti-

giane di primo impianto nel settore delle

produzioni di beni.

85 Approvazione Regolamento per la con-

cessione di contributi a sostegno della rea-

lizzazione e/o partecipazione a mostre,

fiere, rassegne del settore artigianale.

86 Situazione personale AAPIT.

87 Relazione del presidente della Provincia

su “nomina assessore Gaetano Giunta”.

88 Assestamento e variazione di Bilancio

Esercizio Finanziario 2001.

89 Settantacinquesimo Anniversario Pro-

vincia di Enna.

90 Seduta deserta.

91 Approvazione verbali seduta del 28/29

novembre 2001.

92 Mozioni, interrogazioni, interpellanze.

93 Gestione di servizi provinciali mediante

la società a prevalente capitale pubblico

Multiservizi S.p.A.

94 Concessione dei contributi in conto capi-

tale agli artigiani, richiesta modifica norma-

tiva regionale.

Provincia Regionale di EnnaElenco delle deliberazioni

adottate dal ConsiglioProvinciale

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6° Settore – Edilizia e Tutela AmbientaleDirigente Tecnico: Ing. Giuseppe ColaianniTel. 0935/521210 - Fax 0935/500429 - Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaSegreteria ed Autoparco Tel. 0935/521244-347Servizio Ambiente Tel. 0935/521289-290Servizio LL.PP. ed Appalti Tel. 0935/521215Servizio Manutenzione Edifici del Patrimonio Tel. 0935/521240Servizio Manutenzione Edifici Scolastici (Licei Scientifici ed Ist. Tecnici)Tel. 0935/521327-295Servizio Manutenzione Edifici Scolastici (Licei Classici e Magistrali)Tel. 0935/521214-305Ufficio Energia Tel. 0935/521225 Ufficio del Piano Territoriale Provinciale Tel. 0935/521241Email: [email protected] Provinciale di Protezione Civile Tel. 0935/505956 - Fax 0935/504455

1° Settore – Affari GeneraliVice Segretario Generale: Dr. Ignazio MonastraTel. 0935/521231 - Fax 0935/500429 Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaArchivio e Protocollo Tel. 0935/521238Gabinetto del Presidente Tel. 0935/521264Email: [email protected] del Presidente del Consiglio Tel. 0935/521284Email:[email protected] Centro Elaborazione Dati Tel. 0935/521339Email: [email protected] Centralino e Servizi Telefonici Tel. 0935/521111Servizio di Segreteria Tel. 0935/521211 Ufficio Affari Generali Tel. 0935/521211Ufficio Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica Tel. 0935/521358Ufficio Contenzioso Tel. 0935/521293Ufficio Contratti Tel. 0935/521254Ufficio Deliberazioni Tel. 0935/521335Ufficio Messo, Pubblicazioni e Notificazioni Tel. 0935/521328Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 0935/521227Email: [email protected] Stampa Tel. 0935/521325 - Fax 0935/500037Email: [email protected]

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Provincia Regionale di EnnaStruttura Organizzativa

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REDAZIONE ENNA PROVINCIA,C/O PROVINCIA REGIONALE DI

ENNA, PIAZZA GARIBALDI,94100 ENNA

4° Settore – Sviluppo EconomicoDirigente Amministrativo: Dr. Luigi ScavuzzoTel. 0935/521427 - Fax 0935/501024Email: [email protected] V. Emanuele, 24 - 94100 EnnaUfficio Agricoltura Tel. 0935/521443Ufficio Artigianato Tel. 0935/521423Ufficio Centro per l’ImpiegoTel. 0935/500827 - Fax 0935/505446Via Chiaramonte, 6 - 94100 EnnaAgenzia Enna SviluppoTel./Fax 0935/504747 Web: www.ennasviluppo.itEmail: [email protected] Europa e dell’ internazionalizzazione delle PMITel. 0935/521422-26876-502491 - Fax 0935/502493E-mail:[email protected]

5° Settore – ViabilitàDirigente Tecnico: Ing. Guido LongiTel. 0935/521213 - Fax 0935/500429Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Manutenzione Stradale Zona NordTel. 0935/521217Servizio Manutenzione Stradale Zona SudTel. 0935/521218Servizio Progettazione Opere StradaliTel. 0935/521221Servizio Espropriazioni Tel. 0935/521306

7° Settore – Socio CulturaleDirigente Amministrativo: Dr. Giuseppa GattoTel. 0935/521205 - Fax 0935/500202Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Beni Culturali Tel. 0935/521237Servizio Pubblica Istruzione Tel. 0935/521278Servizio Socio Assistenziale Tel. 0935/521344-341Servizio Sport, Turismo e Spettacolo Tel. 0935/521354

2° Settore – PersonaleDirigente Amministrativo: Dr. Ignazio MerlisennaTel. 0935/521400 - Fax 0935/521406Email: [email protected] V. Emanuele, 24 - 94100 EnnaServizio Atti Normativi, Selezione e Concorsi Tel. 0935/521402Servizio Gestione Economica del Personale Tel. 0935/521440Servizio Gestione Giuridica del Personale Tel. 0935/521434Ufficio Contenzioso del Personale Tel. 0935/521401

3° Settore – Economico FinanziarioDirigente Contabile:Rag. Alfredo RandazzoTel. 0935/521234 - Fax 0935/501299Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Bilancio e Conto ConsuntivoTel. 0935/521239Servizio Gestione Entrate e SpeseTel. 0935/521333Servizio Economato Tel. 0935/521271Servizio Gestione Finanziaria del PersonaleTel. 0935/521270Ufficio Tributi Tel. 0935/521265

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ANTONIO BARBERICostruzione e manutenzione infrastrutture,

Trasorti

VINCENZO BARBERASport, Patrimonio, Autoparco,

Innovazione Tecnologiche

NICOLA GAGLIARDIAttività Produttive, Formazione, Programmazione

GIOVANNI COMPOSTOPubblica Istruzione, Edilizia Scolastica,

Università, Unione Europea

SALVATORE PELLERONESolidarietà, Servizio Sociale, Volontariato

SALVATORE TERMINETerritorio, Ambiente, Piano Territoriale,

Parchi e Riserve

GAETANO GIUNTAAgricoltura, Ex Comunità Montane, Forestazione

ETHEL CONSIGLIOPolitiche Giovanili, Protezione Civile,

Pari Opportunità

E scende giù la nevefiocchi bianchi

cadon giù dal cielo.Silenzio attorno

tanta malinconia.E fiocca, fiocca ancora.

Alcune colombe volanoin cerca del nido

disorientate cercano,tutte imbiancate,

dove rifugiarsi.Ad un tratto uno schiamazzo,

son bambini che incappucciati fanno

palle di neve,come son felici,

spensieratied io che dietroi vetri guardo

mi sento anch’iobambina e vorrei tanto

giocar con lorofare pupazzi di neve

per poi vederli scioglieredal sole.

Maria Ruggeri-Enna

NevicaNevica

Provincia Regionale di Enna

MICHELE GALVAGNOPRESIDENTE

Personale-Sport-Beni CulturaliE-mail: [email protected]

SALVATORE TERMINE

VICE PRESIDENTETerritorio-Ambiente-Protezione Civile-Riserve

Matteo CarusoMassimo Di SeriAntonino Fazio

Giuseppe NaselloGiovanni PalermoClaudio Trovato

Giuseppe BarbagalloGiovanni Meri

Fortunato GattoGaetano AdamoAngelo Moceri

Antonino CastanoSigismondo Li VolsiAngelo Muratore

Caterina SeminaraLuciano GullottaSebastiano PruitiSalvatore RinaldoLorenzo GranataMassimo Greco

Giacomo La RosaFrancesco SpedaleGianpiero Cortese

Francesco Oliva

ASSESSORI

SALVATORE BEVILACQUA

PRESIDENTE

CONSIGLIO PROVINCIALE

CONSIGLIERI

Se volete pubblicare le vostre poesie, inviatele alla redazionedi EnnaProvincia, Piazza Garibaldi, 1- 94100 Enna

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