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LA CIVETTA I CITTADINI DI SAN LORENZO HANNO VOGLIA DI SALVARE LA EX STAZIONE FERROVIARIA? E IL COMUNE? La stazione sta per essere venduta ai privati. Perché salvare la ex stazione e l’ex scalo merci? perché ci servono i parcheggi pubblici perché ci servono spazi per i giovani perché ci servono spazi per gli anziani perché un paese non può farsi spogliare della propria storia Lo sapete che nella vendita il Comune non rica- va nulla, ma anzi consente ad Area 24 di pagarsi i suoi debiti ? Lo sapete che la stazione e tutto il resto sono sta- ti pagati in gran parte con i fondi del Casino di Sanremo quota ante-riparto e cioè con soldi di tutti? NOTIZIE COMMENTI CURIOSITÀ DA SAN LORENZO AL MARE AGOSTO 2009 ANNO 1 - N° 1 PAG 1 [email protected] SOMMARIO PAG 2 -PER INIZIARE -UN DOVEROSO RIN- GRAZIAMENTO PAG 3 LA NOSTRA PROPOSTA PER LA STAZIONE PAG 4 UNA RIFLESSIONE SU AREA 24 PAG 5 STORIE LOCALI - IL SA- NATORIO PAG 6 RISPOSTE SORPREN- DENTI PAG 7 DAI CITTADINI PAG 8 SPIGOLATURE PAG 9 2 GIUGNO 1252 PAG 10 DOMANDE E RISPOSTE Un questionario per capire me- glio San Lorenzo in ultima di copertina PASSEGGIARE PER SAN LORENZO

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LA CIVETTA I CITTADINI DI SAN LORENZO HANNO VOGLIA DI SALVARE LA EX STAZIONE FERROVIARIA? E IL COMUNE?

La stazione sta per essere venduta ai privati. Perché salvare la ex stazione e l’ex scalo merci?

✦ perché ci servono i parcheggi pubblici

✦ perché ci servono spazi per i giovani

✦ perché ci servono spazi per gli anziani

✦ perché un paese non può farsi spogliare della

propria storia

Lo sapete che nella vendita il Comune non rica-

va nulla, ma anzi consente ad Area 24 di pagarsi

i suoi debiti ?

Lo sapete che la stazione e tutto il resto sono sta-

ti pagati in gran parte con i fondi del Casino di

Sanremo quota ante-riparto e cioè con soldi di

tutti?

NOTIZIE COMMENTI CURIOSITÀ DA SAN LORENZO AL MARE AGOSTO 2009 ANNO 1 - N° 1

PAG 1 [email protected]

SOMMARIO

PAG 2-PER INIZIARE-UN DOVEROSO RIN-GRAZIAMENTO

PAG 3 LA NOSTRA PROPOSTA PER LA STAZIONE

PAG 4UNA RIFLESSIONE SU AREA 24

PAG 5STORIE LOCALI - IL SA-NATORIO

PAG 6RISPOSTE SORPREN-DENTI

PAG 7DAI CITTADINI PAG 8SPIGOLATURE

PAG 92 GIUGNO 1252

PAG 10DOMANDE E RISPOSTEUn questionario per capire me-glio San Lorenzo

in ultima di copertinaPASSEGGIARE PER SAN LORENZO

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Un ringraziamento doverosoGrazie per averci votati

Abbiamo evitato il solito manifesto di rin-

graziamento per tutti coloro che hanno avuto

fiducia in noi alle ultime elezioni perché ritene-

vamo più utile far loro sapere attraverso questo

bollettino, prima di tutto, che, nonostante la

sconfitta, abbiamo mantenuto intatti i principi e

le idee che erano alla base della nostra proposta.

Non mancheremo di portare avanti le idee che

avevamo espresso nel nostro programma. Alcu-

ne cose non potremo farle ovviamente poiché

sono appannaggio di chi amministra, ma altre

potranno comunque essere portate avanti e que-

sto è l’impegno che assumiamo. Se qualcosa di

quello che facciamo o faremo non sarà di vostro

gradimento fatecelo sapere e cercheremo di

spiegarci o di cambiare rotta.

La civetta è un uccello notturno che possiede una vista acutissima: a non tutti è simpatica, ma in passato è stata simbolo della stessa Ragione.

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PAG 2 [email protected]

PER INIZIARE

Aiuteremo a mantenere la trasparenza

Ci presentiamo: siamo i componenti del-

la Lista Civica “L’identità per il futuro”

sconfitti alle recenti elezioni. Il nostro compi-

to è dunque quello tipico delle minoranze in

ogni democrazia. La maggioranza ha pro-

messo di amministrare con trasparenza, sia-

mo ovviamente d’accordo con loro e ci im-

pegneremo ad aiutarli tenendo informati i

cittadini.

Questo bollettino è uno degli strumenti

che abbiamo individuato per portare avanti

meglio il compito che siamo dati. Qui, alme-

no in cadenza semestrale troverete tutte le

notizie che riguardano San Lorenzo, l’attività

amministrativa, le curiosità. Uno spazio cer-

cheremo di darlo anche alla cultura locale.

Questo strumento però può, se solo

lo volete, diventare anche vostro poiché

saremo lieti di pubblicare le vostre opi-

nioni anche se saranno contrarie alle

nostre, sia in forma scritta, sia prendendo

spunto dalle cose che vorrete segnalarci.

Il nostro punto di vista è quello di perso-

ne che hanno davvero a cuore le sorti del no-

stro territorio e, in questo senso, non man-

cheremo di fare proposte ascoltando volen-

tieri anche il vostro punto di vista.

Se lo vorrete potrete ricevere il bollettino

anche via e-mail in formato PDF, vi basterà

inviare alla nostra casella di posta elettronica

il vostro indirizzo.

Speriamo sinceramente, con questa e con

le altre iniziative che porteremo avanti, di

essere utili al paese.

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Consiglio Comunale del 21/7/09

Il Consiglio Comunale del 21 luglio scorso è servito per portare a conoscenza i consiglieri di un buon numero di variazioni al bilancio. Al di la di alcune cose che sembravano sfuggire anche all’Amministra-zione, ci fa piacere segnalare che sono stati stanziati dei soldi per la pulizia del torrente e per attività a favore degli anziani. Abbiamo chiesto i progetti e speriamo di aver presto maggiori dettagli per potervi informare in modo più completo.

Le nostre interpellanze/la stazione

Il sindaco ha poi risposto a due nostre interpellanze che riguardavano la stazione e l’Aurelia. L’interpel-lanza sulla Stazione tendeva a conoscere lo stato dei rapporti con Area 24 e la posizione del Comune cir-ca l’acquisto della Stazione. Visti anche i successivi sviluppi che sono ampiamente riferiti in questo nu-mero del giornale, vorremmo solo ricordare che ci è stato risposto che:• la stazione è stata venduta al Gruppo Cozzi Paro-

di;• il Comune non ha neppure risposto alla richiesta

di esercitare la prelazione a cui pure ha diritto;• il Comune non ha i soldi per acquisire. La discussione è stata accesa e il gruppo di opposi-zione ha lungamente e appassionatamente ribattuto alle tesi della maggioranza. Tuttavia, solo alcuni giorni dopo è uscito sul giornale la notizia che Area 24 mette in vendita la stazione e concede tempo fino

al prossimo 10 settembre per presentare eventuali offerte.

La proposta del nostro gruppo

Viste le novità, il gruppo “L’identità per il futuro” ha chiesto una nuova ed urgente convocazione del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la modifica delle norme di piano regolatore riguardanti la stazione. In sostanza proponiamo di stabilire che almeno il 30% (sarebbe meglio il totale) degli edifici e delle aree siano dichiarati di pubblica utilità per realizzarvi parcheggi pubblici e spazi per giovani, anziani e un piccolo punto informazioni. La nostra proposta si basa su alcuni dati macroscopici desumi-bili dal bando pubblicato da Area 24 e che ciascuno può vedere sul sito della società:• le incredibili differenze di prezzo che vi sono tra i

vari immobili posti in vendita;• la mancanza della stazione di Sanremo tra quelle

poste in vendita e che risulta già di proprietà di quel comune;

• la posizione del Comune di Ospedaletti che ha fatto ricorso contro le procedure stanti le ‘promes-se’ non mantenute di Area 24;

• La presenza, nella stazione di Arma di un museo che rimarrà chiunque sia il compratore;

• le gravi accuse mosse recentemente ad Area 24 da parte del consigliere regionale Bonello e finite su tutti i giornali, per non dire di quanto a suo tempo affermato dall’Assessore Berruti;

• la singolarità delle procedure adottate che appaio-no poco consone per una società a prevalente ca-pitale pubblico.

In caso mancassero i soldi ci impegniamo a collaborare per trovarli e le possibilità ci so-no tutte. Esercitiamo il diritto di prelazione.

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Ancora sulla stazione

LA NOSTRA PROPOSTA PER LA STAZIONE:

• intervenire subito con una delibera di Consiglio Comunale modificando in parte la destinazione urbanistica della zona;

• inserire almeno il 30% di utilizzo pubblico delle strutture;

• ridiscutere con la Regione e Area 24 e con il privato eventualmente interessato l’inse-rimento di spazi per anziani e giovani.

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Una riflessione su Area 24Non è raro sentir dire che Area 24 ha espropriato il

nostro territorio imponendo scelte e portando avanti pro-getti non del tutto condivisi almeno dalle Amministrazioni Comunali. Ma chi è Area 24? La società Area 24 è una

società di diritto privato (SPA) il cui capitale è però quasi totalmente pubblico: 43% è infatti appannaggio della Regione Liguria attraverso la sua finanziaria, il 43% è del

Comune di Sanremo, il 14% è di Banca CARIGE. A cosa

serve Area 24? La società si definisce ‘di scopo’ in quanto la sua ragione d’essere è quella di realizzare la pista cicla-bile e di effettuare interventi volti a migliorare e qualifica-re il turismo del ponente ligure.

Area 24 nasce dopo che la Regione Liguria, in questo delegata dai comuni interessati, ha acquisito le aree e gli immobili che un tempo erano proprietà delle Ferrovie. La

nascita di Area 24 è evidentemente legata alla necessità di avere un unico soggetto in grado di realizzare la pista ci- clabile e la scelta di fare, con capitali pubblici, una società

privata dipende dalla maggiore libertà rispetto ai vincoli legislativi in cui incorre il pubblico.

Tutto bene, apparentemente, ma si sa dalle idee si deve passare alla pratica e qui le luci troppo spesso si

sommano alle ombre. Va certo riconosciuto ad Area 24 lo sforzo che - magari in ritardo rispetto alle affermazioni iniziali - ha fatto per costruire la pista ciclabile in oggi a

buon punto e che rappresenta certamente un’opportunità di grande livello. Meno bene però è apparso il percorso utilizzato per arrivare fin qui: gli appalti, ad esempio sono

stati assegnati con percentuali di sconto, a quel che è dato sapere, piuttosto anomale. Infatti le ditte che hanno par-tecipato hanno offerto sconti di circa il 50% sull’importo stabilito. E questo è successo per ben due volte sia per il

tratto San Lorenzo - Santo Stefano che per quello Riva Ligure - Ospedaletti. Banditi tra l’altro in tempi diversi. Come mai sconti così eclatanti? Forse errori progettuali?

E i soldi risparmiati sono stati reimpiegati? E se si, dove?

Queste domande sottolineano un altro dei punti proble-matici di Area 24: pur essendo infatti una società formal-mente privata, il suo capitale è pubblico, ma di quel che avviene dei suoi conti si conosce davvero poco. La cosa

riveste un certo interesse perché, a detta del suo Presiden-te, Area 24 ha un passivo piuttosto rilevante a quanto pare dovuto alla mancata realizzazione degli impegni

presi dai soci pubblici. Com’è la situazione? Chi sarà chiamato a colmare il deficit?

E, a proposito di trasparenza, può Area

24 alienare immobili a privati senza co-involgere i Comuni al cui servizio, alme-no in teoria è nata? Si può vendere sta-zioni, terreni, caselli, aggiudicare servizi

senza consultarsi con i Comuni e senza dare priorità agli interessi locali? Nella situazione attuale l’unico comune che

appare tutelato è Sanremo che ha una folta rappresentanza in consiglio di am-ministrazione. Sanremo, va detto, ha

fatto valere la quota ante-riparto del Ca-sinò (dieci miliardi di lire in anni lontani) nella trattativa che la Regione portò

avanti con le ferrovie.

Cos’è Area 24?

Come impiega i soldi?

Perché si vende le stazioni?

Perché a Sanremo la stazione è rima-

sta del Comune e altrove no?

I soldi però non bastavano e dovette aggiungere una

somma la Banca CARIGE che, non a caso, possiede una quota di minoranza delle azioni di Area 24. I soldi della quota ante-riparto però sono non solo di Sanremo, ma di tutti i comuni sia pure con percentuali diverse. Può una

società a capitale pubblico che detiene un bene in gran parte pagato con fondi pubblici, che fa lavori con soldi pubblici, stabilire di vendere a privati e a prezzi non si sa

come formati, pezzi di storia locale, opportunità impor-tanti per le popolazioni, zone utili allo sviluppo non solo economico del ponente ligure? Può una società privata a

capitale pubblico in cui dovrebbero comandare la Regio-ne ed il Comune di Sanremo fare si che la stazione di Sanremo resti in proprietà dello stesso comune e vendersi le altre a privati? Sono domande che attendono risposta

da Area 24, ma anche dai Comuni interessati.

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Storie locali - il sanatorioUna storia recente e dimenticata

Chi si ricorda ancora del sanatorio? Qualcuno dovrebbe pur esserci perché la gente di questi luoghi a quelle strutture deve molto. Con il termine ‘sana-torio’ si intende un grande progetto realizzato tra gli anni venti e trenta del ‘900 in piena era fascista. Il sacrosanto biasimo per quell’epoca che oggi viene purtroppo rivalutata dimenticando ciò che significò davvero, ha avuto anche l’effetto, in questo caso, di gettare l’acqua sporca con il bambino dentro. Il pro-getto nasceva dalla necessità di curare la TBC pol-monare ed ossea in tempi in cui i medicinali erano del tutto inefficaci e il contagio preoccupava. L’unico modo per curare e limitare la diffusione della tuber-colosi era dunque procedere ad isolare i malati in luoghi particolarmente salubri (sole, iodio) e dar loro da mangiare cibi genuini in misura abbondante, giacché la debolezza indotta da diete troppo povere era tra gli elementi che favorivano la malattia. Nasce così, probabilmente anche per la presenza di ammi-nistratori locali lungimiranti e oggi dimenticati, uno dei progetti di talassoterapia ante - litteram più inte-ressanti. Il progetto consentì infatti di costruire due grandi nosocomi, Barellai e Novaro, dedicati rispet-tivamente alla patologia ossea e polmonare. Gli edi-fici vennero progettati specificamente per andare incontro al sole ed al mare. Ma, stanti anche i tempi lunghi di degenza, ci si preoccupò anche della quali-tà della vita dei malati in tutti i sensi: vennero co-

struiti due parchi all’italiana che, sia pure in uno stato di decadenza vergognosa, è tutt’oggi possibile vedere. Vennero espropriati quasi 450 mila mq. di terreni per realizzare un’azienda agricola a ciclo in-tegrale per la produzione di ortaggi, frutta, grano. In una zona venne inoltre realizzato un piccolo centro zootecnico che forniva carne fresca. Nei poderi ven-nero costruite case per i contadini. Vista la dimen-

sione dei nuovi nosocomi fu necessario agire anche sui trasporti: nacque così l’attuale stazione di

Foto: vedute del giardino del Novaro

San Lorenzo al mare (con la doppia intitolazione a Cipressa poiché l’ammi-nistratore locale oculato proveniva da quel paese), lo scalo merci dove oggi c’è il parcheggio e lo spostamento della fer-rovia. L’attuale galleria in cui transita la pista ciclabile fu costruita in modo da ospitare il doppio binario e spostare il tracciato sotto terra in modo da non disturbare i degenti. La ferrovia, in pre-cedenza passava per quel sottile traccia-to che ancora oggi si può percorrere a piedi e che parte da San Lorenzo per arrivare appunto all’edificio del Barellai. Come si intuisce una grande e positiva trasformazione del territorio per scopi di utilità sociale estremamente impor-tanti. Nei due nosocomi, nelle campa-gne dell’azienda e nelle attività com-plementari lavorarono intere generazio-

ni di persone provenienti dai Comuni di San Lorenzo, Costarainera, Cipressa, Pietrabruna, Civezza. Ogni famiglia, in allora, aveva almeno un membro in qualche modo coinvolto nelle attività legate al progetto del sanatorio, questo almeno dopo che fu vinta l’iniziale ritrosia che si prova nel venire a contatto con una malattia terribile e, in molti casi, mortale.

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E oggi? Oggi di quel grande progetto rimane il ricordo ammantato di vergogna. Dei due nosocomi uno, il Barellai, situato sulla via Aurelia, è rimasto a vocazione sanitaria e svolge un buon ruolo. Il Nova-ro ed il parco all’italiana sono attualmente abbando-nati a se stessi e in rovina dopo essere stati cartola-rizzati dalla Regione per poter pagare i debiti della sanità (specie quella genovese!). La stazione di San Lorenzo sembra essa stessa essere stata venduta ai privati insieme all’ex scalo merci dal quale gli stessi privati, probabilmente, ricaveranno un parcheggio, anch’esso privato. Un bell’esempio insomma in cui si dimostrano le doti da cicala della nostra società e si dimostra altresì la miopia della Regione, della Provincia, dei Comuni interessati. Quasi nessuno infatti, mentre si stava smembrando il patrimonio che qui si è cercato di ricordare, ha alzato una voce per impedire lo scempio. I pochi che hanno cercato di ricordare che questa era una di quelle situazioni in cui si potevano concretizzare le tante parole sullo sviluppo sostenibile, così care ai politici di ogni mar-ca, è rimasto desolatamente solo.

Lo sapevate?San Lorenzo è inseguito da leg-gende un po’ particolari.

Secondo una antichissima leggenda San Lorenzo sarebbe stata fondata da tre malandrini. Un detto fran-cese non facilmente databile conferma questa poco simpatica origine, esso recita: “Saint Laurent quinze

habitants, sept volueurs, huit brigants”. Facilmente traducibile: San Lorenzo quindici abitanti, sette ladri, otto briganti”. Un passato apparentemente molto

oscuro e poco raccomandabile. La cosa si spiega meglio se si pensa che, intorno all’anno 1000, la zona dove oggi sorge il paese era stata probabilmente teatro di

razzie da parte dei Pirati di Frassineto. Questi pirati non sono da confondersi con i “saraceni” che ripete-ranno le loro discutibili imprese nella seconda metà del ‘500, ma probabilmente scelsero questi luoghi per la

presenza di acqua dolce e per la inesistente difesa. Cer-to la loro presenza non rendeva raccomandabili i nostri lidi.

Risposte sorprendentiLO SPOSTAMENTO DELL’AURELIA PRIMA O POI ARRIVERÀ O ALMENO COSÌ PARE

Nell’ultimo consiglio Comunale si è parlato an-che dello spostamento della via Aurelia. Il gruppo di minoranza ha ricordato al sindaco come questa sto-ria sia davvero vecchia essendo la pratica iniziata nel lontano 2004. Già da allora vi erano infatti disponi-bili sia il progetto, sia buona parte dei quattrini e l’impegno della Provincia a finanziare lo spostamen-to della corsia lato mare sul vecchio terzo binario.

Poi non si sa bene cosa è successo: il Sindaco sostiene che si aspettano altri 200 mila euro dalla Stato e che tale somma non è ancora arrivata, ma che arriverà. La Provincia dunque non appalta i la-vori perché aspetta questi soldi, o almeno così pare. Il Comune, pur avendo appaltato il proprio pezzo (l’ampliamento del marciapiede a lato del centro storico) non può fare i lavori. Su tutto c’è poi la que-stione di un muro che, se abbiamo ben compreso, dovrebbe essere fatto da coloro che hanno acquistato la stazione e l’ex scalo merci e di cui si è parlato in prima pagina.

La situazione insomma non sembra vicina a ri-solversi e non pare che il Comune abbia molta voce in capitolo. Gli spazi del Comune anzi si stanno re-stringendo. Si era partiti parlando di un unica sta-zione appaltante, il Comune, appunto. Oggi le sta-zioni appaltanti sono almeno due (Comune e Pro-vincia) e poi bisogna considerare l’intervento privato per il muro cui si è appena accennato.

Dallo stato devono arrivare ancora 200 mila euro che, se arriveranno e quando arriveranno do-vranno essere impiegati per pagare gli aumenti dei costi nel frattempo intervenuti e quindi saranno in gran parte uno spreco di risorse oltre che di tempo.

Peraltro, a sentire il Sindaco, non sappiamo an-cora di quanto questi costi possono essere aumentati nel frattempo.

Insomma, un’opera che era partita nel 2004 chissà quando e se vedrà la luce. La cosa non è bella perché riguarda un aspetto importante della vita del paese, ma anche l’incolumità di molti automobilisti che transitano per l’Aurelia. E’ sorprendente che diversi Enti pubblici non siano riusciti a mettersi d’accordo per portare avanti quello che si poteva e siano infine riusciti a complicare ancora di più le cose mettendoci di mezzo pure un privato.

Complimenti.

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Nonostante questo sia il primo numero abbiamo ricevuto dei suggerimenti da due concittadini e da un turista e, volentieri, pub-blichiamo la loro opinione.

La tassa della spazzaturaLa vorrei diversa

Una signora di San Lorenzo, da poco residente in paese, ci ha interpellati per sapere qualcosa in più sulla tassa della spazzatura. Le abbiamo spiegato che, a San Lorenzo tale tassa viene pagata sulla base dei metri quadrati dell’abitazione. Il suo punto di vista, peraltro è diverso e chiede perché la tassa non venga fatta pagare sulla effettiva produzione di rifiuti e, quindi sulla base dell’effettivo numero di residenti in una determinata abitazione poiché, continua la nostra gentile signora, chi è da solo e ha una casa grande viene inevitabilmen-te penalizzato. Questo il suo punto di vista che merita comunque una spiegazio-ne.Noi come gruppo avremmo le idee chiare in proposito, ma ci sembra giusto che a rispondere sia l’Amministrazione che ne ha la maggiore responsabilità. Siamo sicuri che avremo una risposta.

La pensilina Perché sul lato mare non c’è?

Un altro nostro concittadino ci ha posto un quesito che giriamo nuovamente alla Amministrazio-ne. La sua domanda, posta con fare robusto e, anzi con la richie-sta di proporla all’interno del Consiglio Comunale, riguarda la mancanza di una pensilina sul lato dell’Aurelia di fronte al Mu-nicipio dove peraltro già c’è il portico. Il nostro concittadino ritiene tuttavia che il portico non basta e che occorre posizionare una pensilina analoga a quella che già era stata posizionata sul lato opposto. Ci vorrebbe infine un po’ più di pulizia e, anche nella pensilina che già c’è an-drebbe inserita una panchina più comoda ed utile di quella esisten-te.

All’amministrazione far sapere le sue intenzioni, noi ci limitiamo a dire che anche le altre pensiline del Comune avrebbero bisogno di un po’ di manu-tenzione.

Odori sgradevoliPerché nel sottopasso e dintorni si sente spesso puzza di fo-gnatura?

Questa domanda ci è stata posta da un turista, ma in verità, questa lamentela è piuttosto ricorrente. Per quanto a nostra conoscenza abbiamo spiegato che il 90% del-le fognature di San Lorenzo tran-sita nel sottopasso di via Vignasse e che, ad esse si aggiungono le fognature di Civezza e di parte di Costarainera. Il problema è però fastidioso davvero e anche i nostri nasi si sono incontrati con olezzi che talvolta sono davvero insop-portabili. Una soluzione sicura-mente c’è e siamo convinti che la nostra amministrazione la trove-rà e risolverà il problema.

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DAI CITTADINILa Civetta è a vostra disposizione scrive-teci o fateci sapere in qualunque modo il vostro punto di vista e noi ne parle-remo.

Spazio libero per le vostre do-mande, osservazioni, idee ecc.

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Yachthing

Alcune massaie stendevano il bucato sulla riva del mare nel paese di S. Lorenzo a mare.Francesca, guardate: che cosa vi pare che sia?O Signore! Non mi sbaglio: son due uomini, paiono morti. La lingua non mancava loro e nemmeno la voce: fecero accor-rere gente. Venne qualche orto-lano che lavorava li intorno, ven-ne l’impiegato postale , accorsero anche le guardie di finanza che hanno appunto l’incarico di spiar il mare. Che fare? Alcuni si gettarono nell’acqua. L’impegno si accrebbe quando a gli avanzi di vestiti si accorsero che si trat-tava di signori. Il postino li afferrò fortemente e li tirò al lido in mezzo a una folla di persone che ingrossava sempre più e che era curiosa di vedere. Il vecchio aveva nel dito un grosso anello con un dia-mante: cominciarono allora le gare per metter avanti a chi spettava il merito del salvataggio.La prima a vederlo sono stata io, diceva la vecchia Angelina.

E io ho conosciuto subito che si trattava di annegati.

Un giovanotto che a tempo perso faceva il corrispondente a un giornale di Genova volle crea-re l’opinione pubblica, facendovi stampare una corrispondenza in cui si attribuiva con poetici colori ogni merito alla figlia di Marghe-rita, ma nessuno in paese ci cre-dette e tutti risero a vedere come sono bene informati i migliori giornali. Ma lasciando queste, che sono le note del colore locale, veniamo alla sostanza. All’avvicinarsi della costa e precisamente quando sentì terra sotto i suoi piedi il naufrago alzò gli occhi al cielo e si lasciò andare forse pensandosi interamente salvo: ma pur ci sarebbe stato ancora pericolo e grave di annegar tutti e due per-ché completamente fuor di sensi. L’esser stati veduti e soccorsi - sebbene non ci fu in questo biso-gno d’atti d’eroismo - fu la prov-videnza per loro che li strappò alla morte. Una guardia di finan-za sapeva le regole di igiene per annegati e i soccorsi, che furono applicati con efficacia.

Quella bocca tutta ingom-brata dalla barba parve sorridere e balbettar qualche altra parola, forse una preghiera. Il giovane stentò di più a ri-tornare in sé dalla grand’acqua che aveva bevuta e che metteva fuori serenamente, ma a forza di movimenti, fregagioni, aperse gli occhi anch’esso e vide tutte quelle facce buone e curiose so-pra di lui. Parve ricordare qual-che cosa di triste e li richiuse. Il vecchio parlava con il gruppo che lo circondava:Che paese e ?San Lorenzo.E quella chiesa ? La Parrocchia,rispose uno Santa Maria Maddalena, disse un altro che credeva d’aver capito l’intimo pensiero. Provvisoriamente furono vestiti con abiti della finanza, poi fu telegrafato a Genova e arrivò ogni ben di Dio. Il giorno dopo arrivò la madre dei giovani, esterrefatta dell’incompleta noti-zia e poté abbracciare un figlio

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SPIGOLATUREDON PAOLO LINGUEGLIA

Chi si ricorda di Don Paolo Lingueglia? Pochi, forse troppo pochi. Don Paolo è nato a San Lorenzo a metà circa dell’ottocento. I pochi anziani che lo ricordano, narrano che, emigrato a Parma, tornava ogni anno per qualche giorno di vacanza: nelle sue prediche non man-cava mai di ricordare Santa Maria Maddalena, per lui e per il paese “una santa amica”Don Paolo ha scritto romanzi e racconti. Vi proponia-mo un pezzetto di un suo racconto: “Yachthing” che è anche l’unico in cui lui parla di San Lorenzo. E’ la storia di un naufragio sulle nostre coste.

Foto a lato: La chiesa di San Lorenzo nel 1914 all’epoca di don Paolo

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mentre il cuore andava dietro l’altro preda delle onde. Riparti-rono dopo cinque o sei giorni per Genova. Le speranze di grandi ric-chezze che avevano un istante brillato alla fantasia di tutti quei buoni terrazzani furono inte-rissimamente deluse e convenne rassegnarcisi. Unica memoria lasciata dalla famiglia fu una messa cantata d’anniversario in perpetuo, che è detta nel villaggio la Messa degli annegati.

Io l’ho sentita e anche aiutata a cantare questa messa e m’ha fatta una certa impressione indefini-bile. La chiesa nella circostanza è quasi spopolata. Si capisce, ognuno aiuta e suffraga i suoi morti e questi pel paese son quasi degli estranei: tuttavia quando la campana suona a raccolta in minore, la gente del paese si ri-chiama alla mente la lugubre avventura. Nando , compare Giastè, Tonio l’ortolano, il sacrestano e suo figlio cantano del loro me-glio, mentre il parroco all’altare recita le sue orazioni: Absolve Domino animas omnium fidelium defunctorum ab omni vinculo delictorum ........ Qualche buona donna solita ad assistere ogni giorno alla S. Messa si nota qua e là nei ban-chi.

Dal racconto “Yachthing” Libreria Fiac-cadori, Parma - 1909.

La storia di una data

2 giugno 1252Molti si chiedono il significato di una data che indica la passeggia-ta a mare di San Lorenzo. Il 2 giugno 1252 è una data impor-tante per il nostro piccolo borgo. In quella data, infatti si riunì il parlamento della vicina Porto Maurizio (attuale Imperia) per deliberare l’invio di cinque fami-glie a colonizzare la sponda orientale del torrente San Loren-zo. Di queste cinque famiglie ci sono stati tramandati i nomi: Caboto, Clerico, Falomo, Bubeo, Adrito. Per aver accettato di trasferisi in un luogo certo meno agevole del capoluogo, queste

famiglie furono esentate da ogni imposta per dieci anni con il pat-to che rimanessero fedeli nei se-coli a Porto Maurizio. Perché il parlamento di Porto Maurizio sentì questa necessità? Probabil-mente per proteggersi dalle mire espansionistiche dei benedettini di Villaregia (attuali Santo Stefa-no e Riva Ligure) che stavano provocando un sacco di guai ai signori di Lengueglia sulla spon-da occidentale del torrente.

Se volete saperne di più, scriveteci e saremo lieti di rispondervi.

NOTIZIE COMMENTI CURIOSITÀ DA SAN LORENZO AL MARE AGOSTO 2009 ANNO 1 - N° 1

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Com’è davvero San Lorenzo? Un questionario per capire di più come ci vediamo e come ci vedono

Sono residente Sono: Età:

Si F meno di 25

No M meno di 50

meno di 70

meno di 100 e più

Le fa piacere che a San Lorenzo le spiagge libere sia-no la maggioranza?

Si

No

Le spiagge di San Lorenzo, in rapporto anche ai servi-zi offerti e alla sicurezza degli utilizzatori sono:

Ottime

Buone

Insufficienti

I servizi generali del paese (acqua, strade, fognature,

ecc.) sono:

Buoni

Sufficienti

Scarsi

Lo svago, gli impianti sportivi, le occasioni di socia-

lizzare sono:

Ottime

Buone

insufficienti

I costi dei servizi (tassa spazzature, ICI, canone acqua

ecc.) sono, rispetto ai servizi resi:

Adeguati

Tropo cari

Il paese è sufficientemente pulito?

Si

No

I servizi del Comune ( misurare la cortesia, l’efficacia,

i tempi di risposta, l’utilità tenendo conto di tutti i servizi offerti) sono:

Ottimi

Buoni

Insufficienti

Per i residenti: abbandonerebbe San Lorenzo?

Si

No

Per i non residenti: tornerebbe a San Lorenzo?

Si

No

La vecchia stazione ferroviaria può essere venduta ai privati, Lei è d’accordo:

Si

No

In ogni caso cosa ritiene si debba fare della ex sta-

zione ferroviaria?

una casa di riposo per anziani

un albergo

un ostello per giovani e/o ciclisti

un edificio per servizi pubblici

altro

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I parcheggi pubblici di San Lorenzo sono:

adeguati

insufficienti

Le informazioni turistiche sono

adeguate

inadeguate

La rete distributiva e commerciale di San Lorenzo é

(si può dare più di una risposta)

adeguata

non adeguata

i prezzi sono buoni

i prezzi sono eccessivi

il rapporto con il cliente è buono

il rapporto con il cliente dovrebbe migliorare

I servizi turistici sono:

adeguati

non adeguati

i prezzi sono buoni

i prezzi sono eccessivi

il rapporto con il cliente è buono

il rapporto con il cliente dovrebbe migliorare

C’è uno o più esercenti, commercianti, operatori turi-

stici che si sente di voler segnalare per cortesia, pro-

fessionalità, simpatia?

In questo spazio Le chiediamo di commentare meglio,

se lo desidera, i suoi giudizi. Oppure di segnalare

punti che non sono compresi nelle domande. Grazie per la collaborazione che ci avete offerto. Le Vostra

risposte ci permetteranno di fare meglio il nostro

lavoro. Sui prossimi numeri verrà dato conto delle risposte e le stesse saranno messe in contraddittorio

con i responsabili dei diversi settori interessati.

Il questionario può essere spedito a La civetta Casella Postale n° 22 - 18017 San Lorenzo

al mare t oppure consegnato ad uno dei redattori di questo numero i cui nomi si trovano in ul-

tima pagina

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Passeggiare per San Lorenzo

Il paese di Santa Maria MaddalenaIl giorno 13 AGOSTO alle ore 17,00 appuntamento in piazza della Chiesa per chi è interessato a fare un giro turistico alla scoperta della storia, delle leggende, dell’arte e delle curiosità di San Lorenzo al mare.

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LA CIVETTABollettino del gruppo consiglia-re “L’identità per il futuro”

San Lorenzo al mare

Indirizzo mail:

[email protected]

Indirizzo postale:

La civetta - Cp: n° 22

18017 San Lorenzo al mare

A questo numero hanno parte-cipato:

Franco Bianchi, Pino Cichero, Flavio Perrone, Daniele Re, Cri-stina Banaudo, Caramellino Marina, Salvatore Lombardo