La campagna diventa amica dei migranti - Arnera€¦ · 13/03/2016  · Comune di San Giuliano...

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La campagna diventa amica dei migranti Aperto in via Aurelia il primo mercato agricolo gestito da profughi in attesa di permesso I PISA Il lavoro come strumento d'inte- grazione e di sviluppo del terri- torio. Ha aperto, a Pisa, il primo mercato agricolo in Italia dei mi- granti che, dopo essere fuggiti da fame e guerre, hanno trovato accoglienza sul nostro territorio e si sono dedicati ad un proget- to di agricoltura promosso dal Comune di San Giuliano Terme (dove sono ospitati i migranti), dalla Società della Salute, dalla cooperativa sociale Arnera e dall'associazione Orti pisani na- to con «d'obiettivo di rendere i migranti autonomi e indipen- denti insegnando loro le basi so- lide di un lavoro». 118 migranti, provenienti principalmente dal corno d'Africa, che hanno aderi- to al progetto si sono ritrovati al mercato di Campagna Amica della Coldiretti, dove hanno esposto e venduto le piante aro- matiche che hanno iniziato a coltivare la scorsa estate, dopo un percorso di formazione di in- troduzione alle tecniche agrico- le e di pratica nei circa 8.000 me- tri quadrati di terreni incolti o abbandonati messi a disposizio- ne dal Parco di San Rossore e da alcune aziende locali. «Sono sbarcato in Italia nel giugno 2014 - racconta il diciottenne Pa Wuyeh Njie, scappato dal Gambia perché perseguitato po- litico, come tutta la sua famiglia - e arrivato a Pisa un anno dopo. Lavoro da 7 mesi a questo pro- getto e quando avrò tutti i per- messi vorrei continuare a porta- re l'attività». Un progetto che ol- tre ad offrire una concreta op- portunità ai migranti favorisce il recupero di terreni abbandona- ti e di un'attività, l'agricoltura, snobbatanegli ultimi anni. «Una risposta importante per ques ti ragazzi e per l'agricoltura - sottolinea Fabrizio Filippi, pre- sidente della Coldiretti -: c'è ma- nodopera qualificata che forni- sce ausilio alle nostre imprese e rappresenta una grande oppor- tunità per questi ragazzi». I rica- vi delle vendite saranno proba- bilmente utilizzati per aprire un conto con Banca Etica per ogni singolo ragazzo, tutti tra i 18 e i 25 anni, come base economica per quando finiranno il percor- so di accoglienza. Una giornata, quella di ieri, che per Marco Cio- ni, presidente diAmera, deve es- sere un esempio «e servire per iniziare dei percorsi di acco- glienza concreta» in una Europa in cui i giovani che scappano dalle barbarie trovano altri muri da abbattere. «<Un progetto - ag- giunge Giuliano Meini, presi- dente di Ortipisani - che non porta via il lavoro a qualcuno, ma che anzi lo crea e recupera campi e terreni incolti e se- mi-abbandonati». Tante le per- sone che si sono avvicinate al banco dei migranti, che sono riusciti ad abbattere gli stereoti- pi di chi oggi è poco incline alle politiche di accoglienza. «Da quando si è presentata la que- stione "accoglienza" - spiega Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme, che ospita 157 migranti -, nella comunità si è manifestato un po' di malesse- re. Siamo riusciti ad abbattere questa barriera grazie a progetti innovativi che offrono anche opportunità future a questi ra- gazzi. Fare squadra - conclude il primo cittadino - è il modello vincente ed è l'unico modo per ottenere risultati. Molti miei col- leghi invece sono poco disposti ad accogliere per il timore di di- ventare impopolari, ma anche perché per farlo ci vuole corag- gio». Danilo Renzullo Sono 18 I giovani impiegati Polemico il sindaco di San Giuliano Sergio Di Maio: «Troppi colleghi non sono disponibili ad attuare progetti come questo»

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La campagnadiventa amicadei migrantiAperto in via Aurelia il primo mercato agricologestito da profughi in attesa di permesso

I PISA

Il lavoro come strumento d'inte-grazione e di sviluppo del terri-torio. Ha aperto, a Pisa, il primomercato agricolo in Italia dei mi-granti che, dopo essere fuggitida fame e guerre, hanno trovatoaccoglienza sul nostro territorioe si sono dedicati ad un proget-to di agricoltura promosso dalComune di San Giuliano Terme(dove sono ospitati i migranti),dalla Società della Salute, dallacooperativa sociale Arnera edall'associazione Orti pisani na-to con «d'obiettivo di rendere imigranti autonomi e indipen-denti insegnando loro le basi so-lide di un lavoro». 118 migranti,provenienti principalmente dalcorno d'Africa, che hanno aderi-to al progetto si sono ritrovati almercato di Campagna Amicadella Coldiretti, dove hannoesposto e venduto le piante aro-matiche che hanno iniziato acoltivare la scorsa estate, dopoun percorso di formazione di in-troduzione alle tecniche agrico-

le e di pratica nei circa 8.000 me-tri quadrati di terreni incolti oabbandonati messi a disposizio-ne dal Parco di San Rossore e daalcune aziende locali. «Sonosbarcato in Italia nel giugno2014 - racconta il diciottennePa Wuyeh Njie, scappato dalGambia perché perseguitato po-

litico, come tutta la sua famiglia- e arrivato a Pisa un anno dopo.Lavoro da 7 mesi a questo pro-getto e quando avrò tutti i per-messi vorrei continuare a porta-re l'attività». Un progetto che ol-tre ad offrire una concreta op-portunità ai migranti favorisce ilrecupero di terreni abbandona-ti e di un'attività, l'agricoltura,snobbatanegli ultimi anni.

«Una risposta importante perques ti ragazzi e per l'agricoltura- sottolinea Fabrizio Filippi, pre-sidente della Coldiretti -: c'è ma-nodopera qualificata che forni-sce ausilio alle nostre imprese erappresenta una grande oppor-tunità per questi ragazzi». I rica-vi delle vendite saranno proba-bilmente utilizzati per aprire unconto con Banca Etica per ognisingolo ragazzo, tutti tra i 18 e i25 anni, come base economicaper quando finiranno il percor-so di accoglienza. Una giornata,quella di ieri, che per Marco Cio-

ni, presidente diAmera, deve es-sere un esempio «e servire periniziare dei percorsi di acco-glienza concreta» in una Europain cui i giovani che scappanodalle barbarie trovano altri murida abbattere. «<Un progetto - ag-giunge Giuliano Meini, presi-dente di Ortipisani - che nonporta via il lavoro a qualcuno,ma che anzi lo crea e recuperacampi e terreni incolti e se-mi-abbandonati». Tante le per-sone che si sono avvicinate albanco dei migranti, che sonoriusciti ad abbattere gli stereoti-pi di chi oggi è poco incline allepolitiche di accoglienza. «Daquando si è presentata la que-stione "accoglienza" - spiegaSergio Di Maio, sindaco di SanGiuliano Terme, che ospita 157migranti -, nella comunità si èmanifestato un po' di malesse-re. Siamo riusciti ad abbatterequesta barriera grazie a progettiinnovativi che offrono ancheopportunità future a questi ra-gazzi. Fare squadra - conclude ilprimo cittadino - è il modellovincente ed è l'unico modo perottenere risultati. Molti miei col-leghi invece sono poco dispostiad accogliere per il timore di di-ventare impopolari, ma ancheperché per farlo ci vuole corag-gio».

Danilo Renzullo

Sono 18 I giovani

impiegatiPolemico il sindacodi San GiulianoSergio Di Maio: «Troppicolleghi non sonodisponibili ad attuareprogetti come questo»

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Il gruppo deglistranieri che hapartecipato alprogetto dellaSocietà dellaSalute, delComune di SanGiulianoTerme , di ortiPisani e dellacooperativaArnera(Fotoservizio di

Fabio Muzzi)

I responsabili del progetto di integrazione

Due stranieri al banco del mercatoCampagna Amica della Coldiretti

Unaveduta delsalone che invia AureliaNord ospita ilmercatoCampagnaAmica dellaColdiretti: è quiche ieri haavuto iniziol'avventura dei18 migrantidiventaticoltivatori dipiantinearomatiche

Uno dei giovanistranieri alleprese con lavenditadi unapiantinaaromatica:quello di Pisa èil primomercatoagricolo alivellonazionale cheimpiegamigranti inattesa d ipermesso