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Anno XXXIII Nr. 7 Novembre 2007 Fr. 5.– Periodico dell’Associazione Consumatrici della Svizzera italiana La borsa della spesa CASSE MALATI COME RISPARMIARE TEST: SCI, TRA SLALOM E MULTICONDITION DETERSIVI LAVASTOVIGLIE ANCORA TROPPI FOSFATI

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Anno XXXIII Nr. 7 Novembre 2007 Fr. 5.–

Periodico dell’Associazione Consumatrici della Svizzera italiana

La borsa della spesa

CASSE MALATICOME RISPARMIARE

TEST: SCI, TRA SLALOM E MULTICONDITION

DETERSIVI LAVASTOVIGLIEANCORA TROPPI FOSFATI

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n.7 Novembre 2007

Organo di informazione dell’AssociazioneCon su matrici della Svizzera Italiana

Esce 8 volte all’anno

E-MAIL: [email protected]

EDITORE: ACSI

REDATTRICE RESPONSABILE: Laura Bottani-Villa

IN REDAZIONE: Ivana Caldelari Magaton

CONCETTO GRAFICO:Marcello Coray

HANNO COLLABORATO

A QUESTO NUMERO:Mario JäggliLaura Regazzoni Meli Tatiana FerrariSilvano ToppiGiuseppe Valli

STAMPA:TBS, La Buona Stampa sa6963 Pregassona

TIRATURA: 9’500 copie

CARTA:Cyclus Print, riciclatabianca 80gm2

FOTO DI COPERTINA: Sci (FRC)

PRESIDENTE:Mario Jäggli

SEGRETARIA GENERALE:Laura Regazzoni Meli

SEGRETARIA

AMMINISTRATIVA:Fabrizia Sormani

SEDE:Stabile amministrativovia Polar 46, c.p.1656932 Breganzona tel. 091 922 97 55 fax 091 922 04 71 E-MAIL: [email protected]

Associazione consumatrici della Svizzera italiana

La borsa della spesaÈ il periodico d’informazione dell’As so -ciazione Con sumatrici della Sviz zeraItaliana (ACSI). La rivista è indipendente enon contiene nessun tipo di pubblicità,una precisa scelta dell’associazione che halo scopo di garantire la trasparenza,l’obiettività dei giudizi e il rifiuto di ogniforma di condizionamento. La riprodu-zione di articoli per scopi non pubblicitari èautorizzata, con l’indicazione della fonte el’invio di una copia giustificativa all’ACSI.

I test comparativisu beni di consumo, servizi pubblici e pri-vati, prodotti finanziari e assicurativi, ecc.sono l’altro elemento che contraddistin-gue il periodico: le regole e i metodi deitest comparativi svolti a livello europeosono coordinati dall’In ternational Con -sumer Research and Testing, un organi-smo indipendente che raggruppa leprincipali associazioni di consumatori.Sul piano nazionale, i test vengono coor-dinati e svolti in collaborazione con laFederazione romanda dei consumatori(FRC). Per queste ragioni, l’ACSI vietaespressamente la riproduzione ancheparziale degli articoli e dei risultati dei testper fini commerciali o pubblicitari.

L’ACSIè un’associazione senza scopo di lucrofondata nel 1974. L’associazione, in pie-na autonomia e indipendenza, si ponecome scopo l’informazione, la difesa e larappresentanza dei consumatori e delleconsumatrici presso produttori e fornito-ri di beni e servizi, enti o istituzioni pub-bliche.

I servizi dell’ACSI sono:– l’Infoconsumi– la Consulenza alimentare– la Consulenza casse malati– la Consulenza contabilità domestica– i Mercatini dell’usato– lo Scambio dell’usato.

La borsa della spesa

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La borsa della spesa

Editoriale Strada, farina, energia, importazioni... 3

La Posta Le seccature del porta a porta 4Protezione dati e abusi 5Bidonati nel giorno del matrimonio 5

Assicurazioni Premi casse malati 2008 6

Consumatori attenti Aiuto, mi è saltato il computer 9Ritardi nel recapito dei pacchi 15Manor, etichette incomplete 15Perché quei sacchetti verdi? 15Polvere del toner nociva 15Attenzione ai falsi sondaggi 25

Test Sci slalom e multicondition 10

Sotto la lente Libreria, online o supermercato? 16Nessuna privacy nelle buste 17del Cantone

L’intervista Argante Righetti presidente 18dell’Associazione per il servizio pubblico

Pubblicità Lepre in maschera e benzina al viagra 21Di quella pubblicità c’è poco 21da vantarsi

Ambiente Detersivi per lavastoviglie 22ancora troppi fosfati

Alimentazione McDonald’s annuncia cibo meno trash 23

Società Dal tutto gratis a qualche centesimo 24in più

Primo piano Il nostro futuro nel Nano universo 26

Salute I rischi di una cattiva umidificazione 29

Acsi Scambio dell’usato 30

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editoriale

Mario Jägglipresidente [email protected]

La borsa della spesa

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Anche se non era per nulla scontato, contro la V95abbiamo vinto. Con voi e i contadini, gli ambientalisti ealtre associazioni vicine alla natura. E con l’appoggio im-portante di alcuni partiti lungimiranti. Abbiamo vintocon pochi mezzi, contro il potente fronte dei “grossi”sindaci e delle agguerrite cerchie interessate. Ma ci ab-biamo creduto e ci abbiamo lavorato con creatività, im-pegno, entusiasmo, amicizia. Determinati a voler lascia-re alle nuove generazioni e all’agricoltura un Piano diMagadino intatto. La popolazione l’ha capito e ci ha se-guiti. Con i giovani e per i giovani. Li ho visti e ascoltati inun dibattito in un Liceo: rifiutano questo genere di svi-luppo che mira all’immediato e al tornaconto di certuni.Che da questa lezione si impari, specie quando si fannodelle scelte i cui effetti saranno loro a doverli gestire (osubire). Ora al Locarnese va data al più presto la stradache da anni rivendica tenendo rigorosamente conto del-le limitazioni implicite nel voto espresso dalla maggio-ranza dei ticinesi.

Il prezzo della farina aumenterà dal 12 al 17%, au-mento che inevitabilmente si ripercuoterà su tutti i suoiprodotti e ben oltre. A quanto pare sarebbe dovuto a unasituazione di diminuita produzione indigena di cerealipanificabili – da questo lato la Svizzera è sempre stataquasi autosufficiente – che ha costretto i mulini a impor-tare ca. 1/3 del fabbisogno nazionale dall’estero dove,per gli scarsi raccolti e non meglio specificate manovrespeculative, i prezzi hanno superato quelli del prodottoindigeno. E in questa situazione critica la Confedera -zione, sentite le cerchie economiche interessate, non hacomunque ritenuto di dover abbassare i dazi (23 Fr/q digrano importato = 23 cent/kg!) per cercare di compen-sare almeno in parte l’aumento, sgravando così le fami-glie. E’ inaccettabile che nei consessi dove si prendonoqueste decisioni vengano sistematicamente escluse leorganizzazioni dei consumatori.

Questo non è che uno meccanismi protezionisticiche fanno della Svizzera un paese caro. Una curiosità:lo sapevate che all’estero i nostri biscotti costano me-no per via delle sovvenzioni statali che vengono elar-gite ai produttori svizzeri per compensare gli effettidel maggior costo pagato per i cereali nostrani?Mettete ora in relazione dazi e sovvenzioni e capireteda dove vengono questi regali ai biscottai. Tutto soprale nostre teste.

Con la liberalizzazione del mercato elettrico la retead alta tensione per il trasporto a distanza dell’energiaresterà nelle mani dei produttori d’elettricità riuniti inSwissgrid. Grazie ad essa la preziosa energia idraulica(rinnovabile) prodotta nei cantoni alpini potrà continua-re ad essere venduta a caro prezzo anche all’estero, frut-tando lucrosi guadagni. Ebbene, in futuro il prezzo dellacorrente comprenderà un’aliquota per l’utilizzo della re-te ad alta tensione, indipendentemente dal fatto che noi,come i vallesani e i grigionesi dovremmo esserne esone-rati in quanto la corrente viene prodotta in loco. Perchéquindi farci pagare dei “pedaggi autostradali” quandoqueste “autostrade dell’elettricità” non le usiamo o leusiamo solo in parte? Nella tariffa, Swissgrid ci infileràanche l’ammortamento della rete (pare a tassi assai ele-vati), rete che abbiamo già pagato nel corso degli anni eche pagheremmo quindi per la seconda volta (sic).

In novembre Il Consiglio federale deciderà sulle mo-dalità di adozione unilaterale da parte della Svizzera delprincipio del Cassis de Dijon, da anni in vigore in tuttal’UE. Questa decisione, che è salutata dalle organizzazio-ni di consumatori, comporterà la rinuncia a certe prescri-zioni nazionali di natura non tariffaria che rappresentanodegli ostacoli tecnici all’importazione e alla commercializ-zazione di svariati beni, tra i quali le derrate alimentari. Seda un lato c’è da felicitarsi per questa apertura che va nel-la direzione di una riduzione generalizzata dei prezzi in-staurando un regime di maggior concorrenza, dall’altro lasua introduzione potrebbe comportare la perdita di qual-che “plus” che, attualmente, la legislazione svizzera offreai consumatori, in particolare per quanto attiene alcunedichiarazioni o prescrizioni in materia di derrate alimenta-ri. Come ad esempio l’indicazione del paese di produzio-ne, l’avvertimento della possibile presenza accidentale ditracce d’allergeni, la menzione “allevamento in batteria”per le uova, l’indicazione “bevanda alcolica dolce” e delrelativo tenore alcolico per gli alcopops, il divietod’utilizzo del colorante (allergenico) E102, ecc.

Si tratterà di vedere fino a che punto si spingerà ilConsiglio federale nel fare concessioni su queste diver-genze legislative. In particolare per quella decina di pun-ti sui quali le organizzazioni di consumatori insistono enon sono molto disposte a cedere. C’è da augurarsi chein questo ambito si trovi un ragionevole compromessoall’elvetica, a vantaggio di tutti.

Leggi la Borsa della Spesa online sul sito www.acsi.chinserendo il codice di novembre 2007: Z927P

Strada, farina, energia,importazioni...

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postaLa borsa della spesa

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Ho pranzato con un’amica al ristoranteCommercianti di Lugano e ho ordinato ilpiatto del giorno che costava 18 franchi. Ilcontorno previsto erano dei piselli e poi-ché non mi piacciono ho chiesto se erapossibile sostituirli con un altro contorno.Mi hanno proposto spinaci e ho accettato.La sorpresa l’ho avuto al momento di pa-gare il conto: questa sostituzione mi è co-stata ben 8 franchi. Mi sembra veramenteche si esageri e che non si perdal’occasione per spennare il cliente.

B.M.-Gorduno

Ha ragione: questo sovrapprezzo è davveroeccessivo. Avrebbero dovuto avvertirla!Di sicuro il ristorante Commercianti ha per-so un cliente e magari anche i clienti poten-ziali che leggendo questa lettera se ne sta-ranno alla larga.

L'avventura della signora Esther Stella(BdS 5.07) con le FFS è veramente ridicola,ridicola per le ferrovie naturalmente! Sono figlia di ferrovieri, fin da piccola hoimparato a considerare il treno, le ferro-vie, al servizio della comunità, a disposi-zione del pubblico. Ho sempre difeso le spese dellaConfederazione per questo mezzo di tra-sporto come necessarie e "sociali", ma misapete dire cosa c'è ancora di sociale incerte decisioni , in certi modi di agire diquesta "istituzione"? Sembra quasi che le ferrovie vogliano fa-vorire il trasporto su strada, è assurdo maquesta è un'impressione che hanno inmolti. Vogliamo fare il conto di quanto costa unavisita allo Zoo di Basilea con il treno peruna famiglia di quattro persone? Anchecon il metà prezzo è una bella spesa e inol-tre non tutti possono sborsare così facil-mente la somma per l'abbonamento a me-tà prezzo! Ma la ferrovia non ci appartieneun po'? Mi sembra proprio che dovremmo farqualcosa perchè si rifletta e si considerinoi viaggiatori non solo un numero statisti-co! Tutta la mia simpatia a Esther Stella, lasua protesta merita di essere sostenutaperchè non si senta Don Chisciotte controi mulini a vento!

S. T. email

Vorrei ancora una volta deplorare i modi divendita porta a porta di vari contratti; sta-volta si tratta di un'assicurazione ospeda-liera. Informazioni vaghe, richiesta inop-portuna di dati come numeri di conto ban-cari, data di nascita ecc... solo per, a dettadei distinti signori presentatisi alla nostraporta, spedire più tardi una proposta di as-sicurazione AIG Hospital Comfort.Però avrebbero voluto una firma sul foglio"proposta di assicurazione"! Ho ribaditoche per eventualmente trasmettermi mate-riale informativo, condizioni assicurative evia dicendo poteva bastare il mio nome,cognome, indirizzo. No?Purtroppo questi individui stanno passan-do le case del paese a tappeto e quantiavranno invece firmato questa proposta diassicurazione? Non se ne può più di questisistemi. Ho comunicato ai signori che semi serve una qualsiasi assicurazione (o al-tro) sarà compito mio guardarmi in giro ecercare quello che fa al caso mio.

A.F.-Gorduno

Capiamo il suo disappunto. Effettivamentenon se ne può più sia delle vendite porta aporta che delle vendite telefoniche. Per cer-care di combattere gli abusi nelle venditetelefoniche le organizzazioni consumeristehanno recentemente consegnato una peti-zione al Dipartimento federale di giustizia epolizia. Più difficile invece bloccare le vendi-

Una bella domenica d’agosto ci siamo re-cati per il pranzo al grotto “Al riposo ro-mantico“ sul bellissimo Monte Cominonelle Centovalli. Abbiamo consumato treporzioni e mezza di ravioli al burro e salvia,due bottiglie grandi di acqua minerale e trecaffè (due corretti grappa). Abbiamo pa-gato fr. 98.–. Che ve ne pare? Per non direpoi della scortesia della gerente (di linguatedesca) perché non ci eravamo intesi sulcondimento dei ravioli. Cordiali saluti egrazie per le preziose informazioni che tro-vo sul vostro utilissimo periodico.

R.R.-Bellinzona

Grazie, continuate a segnalarci i ristorantiche applicano prezzi eccessivi speculandosul turista di passaggio che, come nella let-tera a lato, si guarderà bene dal ritornare. E,in ogni caso, la scortesia è inaccettabile.

Per scriverea questa rubrica:

redazione BdSLa Borsa della Spesa

casella postale6932 Breganzona

[email protected]

Megaprezzial ristorante

Le seccaturedel porta a porta

te porta a porta. Noi ricordiamo ai consu-matori che per i contratti firmati a domicilioesiste il diritto di revoca di 7 giorni.Consigliamo inoltre di essere molto pru-denti e di avere il coraggio (come ha giu-stamente fatto lei) di opporre un secco ri-fiuto a chi ci vuole propinare, senza lasciar-ci il tempo di riflettere, assicurazioni, pro-dotti di pulizia, contratti per operatori tele-fonici,... e chi più ne ha più ne metta.

Sono figlia di ferrovieri

Lunedì 8 ottobre mi sono recato alMercatone di Manno, era in corso una li-quidazione totale della merce e ho acqui-stato diverse cose tra cui 3 confezioni da 4tubetti l’una di “Colla Galileo” per un co-sto di fr. 2.– la confezione. Questa mattinami serviva per riparare degli oggetti macon grande stupore ho constatato che i 12tubetti di colla erano vuoti. Scrivo questonon per il costo di 6 franchi ma perl’imbroglio subito e vi scrivo per far capireai consumatori che dietro le liquidazioni sipossono nascondere anche degli imbrogli.Purtroppo il Mercatone è chiuso per cessa-zione di attività pertanto non posso nem-meno sporgere reclamo.

F.G.-GiubiascoPurtroppo spesso ci lasciamo attirare dal-l’idea di fare un affare e restiamo doppia-mente fregati come in questo caso dovenon si può neppure reclamare.

Colla Mercatone, che fregatura

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postaLa borsa della spesa

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Ho ricevuto prima telefonicamente e poiper invio postale la pubblicità della cassamalati Swica. Il mio indirizzo le è stato for-nito dal Fitness Center che ho frequentatonegli scorsi mesi. La palestra può dare imiei dati a un’assicurazione malattia?

L. V.-LuganoIn vista delle votazioni, ho ricevuto unmail da un partito politico. Ritengo che unpartito che faccia ricorso allo “spam -ming” (tra l’altro criticando “l’invadenzadello stato”) sia particolarmente biasime-vole. Infatti, usare il mio indirizzo e-mailper della pubblicità denota scarsa consi-derazione delle regole (della legge?). Noncredete che sia importante propagandareun maggior rispetto dell’indirizzo e-mail(e del tempo altrui)?

S. G.-Losone Ecco due esempi di abusi nell’utilizzo di da-ti personali. Purtroppo la cultura della pro-tezione dei dati non si è ancora diffusa eepisodi come questi accadono frequente-mente. Dati sulla nostra persona sono me-morizzati ovunque, da autorità, casse ma-lati, datori di lavoro, istituti di credito, am-ministrazioni degli immobili, commerciantidi indirizzi. Per questi enti, i nostri dati per-sonali sono preziosi. Per questa ragione, èfondamentale diffondere il minor numerodi dati possibile quando si compilano for-mulari o quando è necessario rilasciare datisulla propria persona. Per quanto riguarda il primo caso, la pale-

stra non può cedere i suoi dati se lei non hadato il suo consenso scritto. I dati persona-li, infatti, possono essere trattati solo per loscopo indicato al momento della raccolta.Le consigliamo di protestare presso la pale-stra e di invitare la direzione a non fornire isuoi dati privati a terzi.Per quanto riguarda lo spam (detti pure in-vii spazzatura) sono un fenomeno legatoalla diffusione di internet e rappresentanouna vera violazione della sfera privata eun’usurpazione di tempo.

Anche il trattamento degli indirizzi diposta elettronica soggiace alla legislazionein materia di protezione dei dati. Secondol'art. 12 cpv. 3 della legge federale sullaprotezione dei dati (LPD, RS 235.1), questaelaborazione non rappresenta di regolauna lesione illecita della personalità, qualo-ra le persone interessate abbiano reso ac-cessibile il loro indirizzo e-mail senza vietar-ne espressamente il trattamento. Si parla diaccessibilità se l'indirizzo in questione vieneper esempio pubblicato su un proprio sitointernet. In tal caso, si può comunque rifiu-tare la pubblicità ed è la non osservanza diquesta disposizione che costituisce una le-sione della personalità.

L'acquisizione degli indirizzi da partedello spammer non è conforme alle dispo-sizioni se avviene all'insaputa e senza ilconsenso della persona interessata e que-sto viola la protezione dei dati. Ulteriori informazioni: www.edsb.ch

Protezione dati e abusi

Bidonatinel giorno del matrimonioNel mese di luglio ho stipulato un con-tratto con Jack Fornara di Lugano, titolaredella ditta “Limodream” per noleggiareuna Limousine da utilizzare il giorno dellenozze. Prezzo per un’ora, compresol’addobbo, fr. 300.–, pagati in anticipo. Ilgiorno del matrimonio, nonostante i ripe-tuti tentativi di contatto da parte nostra,del signor Fornara non c’era traccia e, ov-viamente, nemmeno della Limousine.Abbiamo dovuto trovare una soluzioneall’ultimo momento per recarmi in chiesacon i miei familiari. Ma intanto la giorna-ta è stata rovinata. Il giorno successivo abbiamo mandatouna raccomandata con cui chiedevamol’immediata restituzione della somma pa-gata in anticipo ma anche questa missivaè stata ignorata. Vi scrivo non tanto per

riavere i soldi che ormai diamo per persima per mettere in guardia altre persone eper consigliare di pagare solo a servizioultimato per evitare spiacevoli sorprese.

E.S.-Capolago

La risposta l’ha già data lei: è buona normapagare solo a servizio fornito con pienasoddisfazione del cliente. L’unica possibilità per recuperare quantogià pagato è fare un precetto esecutivo altitolare della ditta Giancarlo Fornara (dettoJack) che, a quanto pare, non si fa trovareperché oberato dai debiti. Di certo nessunopotrà ripagarla del danno morale provoca-to a lei e ai suoi familiari in una giornata co-sì importante.

Veri sconti o specchiettiper le allodole?Vorrei denunciare un caso che mi è succes-so a fine settembre. Ho ricevuto il volanti-no di COOP edile + hobby dove indicava-no chiaramente che su tutti i sanitari conbollino rosso veniva concesso il 50% disconto. Ero proprio alla ricerca di un lavan-dino per il mio bagno e allora mi sono reca-to al centro Coop di Castione ma dopo avercercato invano un articolo con il fatidicobollino rosso mi sono arreso. Il responsa-bile del reparto mi ha detto che la societàche si occupa dell’allestimento dei sanitariaveva già portato via il vecchio assorti-mento, che non poteva farci nulla e che perla data di inizio dell’offerta gli articoli era-no disponibili. L’offerta era valida dal 26settembre (giovedì) fino al 6 ottobre o finoa esaurimento delle scorte. Poiché lavorofuori dal Ticino, ho potuto recarmi al cen-tro Coop solo sabato ma se ricevo un’of-ferta valida 2 settimane mi auguro che an-che dopo 3 giorni qualche articolo sia an-cora presente. Mi era capitata già una cosasimile con un’offerta di Sunrise quindi misembra che queste promozioni siano spec-chietti per le allodole.

M. V.-Giubiasco

Con la formula “fino ad esaurimento dellescorte” i grandi magazzini si tutelano pro-prio da situazioni come queste. Certo nonsapremo mai quanti lavandini erano dispo-nibili con bollino rosso. Ma lo scopo di atti-rarla sul posto è stato raggiunto.

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assicurazioni

Premi casse malati La stangata è solo rinviata?

Lievi aumenti dei premi in Ticino peril 2008: il premio per gli adulti cre-sce mediamente dello 0,3%, quelloper i giovani fra i 18 e i 25 anni del-

lo 0,9%. Per i minorenni si registra addirit-tura una riduzione dell'1,7%. Aumento piùconsistente nei Grigioni (+ 1,4%) dove il li-vello dei premi è tuttavia nettamente piùbasso.

Come mostra la tabella riferita al can-ton Ticino (assicurazione di base, infortuniocompreso, franchigia minima) dietro gli au-menti medi si nascondono situazioni anchemolto diverse: i premi variano da cassa acassa, ma anche all'interno della stessa cas-sa malati (regioni di premio differenziate).Fra le casse meno care per gli adulti(Avanex, Intras, EGK, Sanitas e Assura) equelle più care (Visana, Innova e CMBBZurigo) ci sono un centinaio di franchi almese di differenza. Scarti notevoli ancheper i premi di giovani adulti e i minorenni.

Come risparmiare?Visto l'alto livello dei premi vale la pena

di considerare le possibilità di risparmio.

� Cambiamento di cassa malati: le no-tevoli differenze di premio che si registranofra una cassa malati e l'altra rendono spes-so elevato il margine di risparmio che si puòottenere cambiando assicuratore. È impor-tante valutare la composizione del proprionucleo famigliare e considerare la possibili-tà di ottimizzare i premi assicurando, adesempio, genitori e figli in due diverse cassemalati. Tenete però presente che il rapporto

con la propria cassa malati non è solo unaquestione di prezzo, anche il servizio è im-portante (velocità dei rimborsi, disponibilitàa fornire spiegazioni, lingua in cui vienescritta la corrispondenza,...). Se avete qual-che dubbio informatevi.

� Sussidio cantonale: verificate se avetediritto al contributo del cantone per la ridu-zione dei premi di cassa malati. A chi già ri-ceve il sussidio il formulario per la richiestaviene spedito automaticamente. I nuovi ri-chiedenti possono trovare i formulari pressole cancellerie comunali e devono inoltrare ladomanda entro il 31 dicembre.

� Rinuncia alla copertura infortuni: sesiete salariati e lavorate almeno 8 ore la set-timana il datore di lavoro deve provvederea assicurarvi per gli infortuni professionali enon professionali. Potete quindi rinunciarealla copertura "infortuni" della cassa mala-ti presentando una semplice dichiarazionescritta in cui figura che siete già assicurati.

� Franchigie opzionali: un buon modoper contenere i premi potrebbe essere lascelta di una franchigia opzionale invece diquella minima di 300 franchi. La scelta dellafranchigia ottimale dipende dai costi sanita-ri di ogni assicurato (difficilmente prevedi-bili).

In generale alle persone sane si consi-glia di scegliere la franchigia più alta (2'500franchi). Per chi invece ha spese sanitarieelevate (indicativamente superiori ai 2'000franchi all'anno) si consiglia di scegliere la

Buone notizie, ma...Buone notizie sul fronte delle casse mala-ti: per il 2008 gli assicurati ticinesi subi-ranno aumenti medi dei premi molto con-tenuti. E questo dopo la crescita di "solo"il 2% registrata nel 2007. Tutto bene dun-que? Non proprio se consideriamo alcunielementi fondamentali.� Pur se contenuti gli aumenti vanno arincarare uno dei premi medi cantonalipiù alti della Svizzera. In effetti se nel no-stro cantone il premio mensile per gliadulti raggiungerà i 370 franchi , aNidwaldo, per le stesse identiche presta-zioni, saranno sufficienti 219 franchi, 259nei Grigioni. Una bella differenza, dovutain gran parte al sovraconsumo di presta-zioni medico-sanitarie che si continua aregistrare in Ticino. � Gli assicuratori malattia hanno già mes-so le mani avanti e per il 2009 prospettanoil rischio di forti aumenti dei premi basan-dosi sul fatto che nei primi sei mesi del2007 i costi sarebbero aumentati, secondole prime stime, di oltre il 7 per cento. � Da anni le autorità cantonali ticinesi de-nunciano lo scollamento fra evoluzionedei premi e evoluzione dei costi sanitari.La trasparenza è ancora lontana in quantola legge lascia agli assicuratori un margineper "riversare" costi da un anno contabileall'altro. Permettendo così di mantenerele promesse di aumenti contenuti dei pre-mi lanciate ad arte prima della votazionepopolare sulla cassa malati unica e socia-le, respinta lo scorso anno.

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assicurazioniLa borsa della spesa

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Assicurazione malattia di base: premi mensili 2008Assicuratore Nºassicurati Adulti Giovani Minorenni

2006 19-25 anni 0-18 anni

Assicuratore Nº assicurati Adulti Giovani Minorenni2006 19-25 anni 0-18 anni

KK 57 1 358 377.00 320.50 105.60KK 57 2 358.00 304.30 100.30La Caisse Vaudoise 1 6’591 341.80 314.50 81.80La Caisse Vaudoise 2 323.80 297.90 77.50Mutuel 1 13’760 341.80 314.50 81.80Mutuel 2 323.80 297.90 77.50ÖKK Basilea 1 134 363.00 290.40 90.80*ÖKK Basilea 2 338.00 270.40 84.50*ÖKK Landquart 1 6’842 356.00 284.80 89.00*ÖKK Landquart 2 336.00 268.80 84.00*ÖKK Fribourg 1 48 363.00 290.40 90.80*ÖKK Fribourg 2 338.00 270.40 84.50*ÖKK Surselva 1 4 375.00 322.50 101.30ÖKK Surselva 2 360.00 309.60 97.20Panorama 1 1213 341.80 314.50 81.80Panorama 2 323.80 297.90 77.50Philos 1 130 345.80 318.20 81.80Philos 2 327.80 301.60 77.50Progres 1 8’475 367.00 311.90 99.00Progres 2 345.00 293.20 93.10Provita 1 86 363.00 326.70 94.40*Provita 2 338.00 304.20 87.90*Rhenusana 1 22 389.00 311.20 97.30*Rhenusana 2 373.00 298.40 93.30*Sana 24 1 9 363.20 290.60 91.00Sana 24 2 338.20 270.60 84.70Sana Top 1 – 363.00 326.70 90.80Sana Top 2 338.00 304.20 84.50Sanitas 1 12’545 357.00 267.80 89.30Sanitas 2 303.50 227.70 76.00Sansan 1 6’468 356.00 302.60 89.00Sansan 2 348.00 295.80 87.00Supra 1 12’232 360.30 360.30 85.50Supra 2 343.10 343.10 81.40Swica 1 17’608 374.90 281.20 93.80*Swica 2 357.90 268.50 89.50*Universa 1 9’041 341.80 314.50 81.80Universa 2 323.80 297.90 77.50Visana 1 15’602 428.10 299.70 94.30Visana 2 401.30 281.00 88.40Vivacare 1 – 363.20 290.60 91.00Vivacare 2 338.20 270.60 84.70Wincare 1 15’753 362.00 264.00 94.00Wincare 2 352.00 257.00 91.00Xundheit 1 133 368.20 302.00 92.10Xundheit 2 342.70 281.10 85.70

Aerosana 1 63 370.00 296.00 74.00Aerosana 2 354.00 283.20 70.80Agrisano 1 803 337.20 286.60 74.20*Agrisano 2 322.50 274.10 71.00*AMB 1 – 391.80 360.50 81.80AMB 2 370.80 341.20 77.40Aquilana 1 493 344.00 268.40 86.00Aquilana 2 318.00 248.10 79.50Arcosana 1 1’959 336.00 268.80 84.00Arcosana 2 319.00 255.20 79.80Assura 1 17’399 333.00 333.00 74.20*Assura 2 305.00 305.00 68.00*Atupri 1 13’626 348.00 261.00 90.50Atupri 2 326.00 244.50 84.80Auxilia 1 – 375.00 300.00 93.80Auxilia 2 345.00 276.00 86.30Avanex 1 86 329.00 279.60 65.80Avanex 2 303.00 257.50 60.60Avantis 1 6 363.80 334.70 81.80Avantis 2 338.80 311.70 76.20Avenir 1 1’309 341.80 314.50 81.80Avenir 2 323.80 297.90 77.50CM Troistorrents 1 5 370.80 341.20 81.80CM Troistorrents 2 349.80 321.90 77.20CMAR Dübendorf 1 – 393.00 334.00 110.00CMAR Dübendorf 2 368.00 312.80 103.00CMBB Zurigo 1 491 409.80 377.10 81.80CMBB Zurigo 2 399.80 367.90 79.80Concordia 1 13’721 383.80 305.60 93.00*Concordia 2 374.50 298.20 90.80*CSS 1 29’220 405.00 324.00 101.30CSS 2 361.00 288.80 90.30Easy Sana 1 14 371.80 342.10 81.80Easy Sana 2 349.80 321.90 77.00EGK Cassa della salute 1 5’928 330.00 297.00 92.40EGK Cassa della salute 2 320.00 288.00 89.60EOS Martigny 1 2 371.80 342.10 81.80EOS Martigny 2 349.80 321.90 77.00Firstcase Dübendorf 1 – 393.00 334.00 110.00Firstcase Dübendorf 2 368.00 312.80 103.00Fonction Publique 1 12 363.80 334.70 81.80Fonction Publique 2 338.80 311.70 76.20Fond. Natura Tavannes 1 – 371.80 342.10 81.80Fond. Natura Tavannes 2 349.80 321.90 77.00Galenos 1 255 363.00 281.20 92.10Galenos 2 338.00 264.00 86.40Helsana 1 63’048 407.00 325.60 89.50Helsana 2 371.00 296.80 81.60Hermes 1 2’486 370.80 341.20 81.80Hermes 2 352.80 324.60 77.80Hotela 1 640 393.00 314.00 110.00Hotela 2 370.00 296.00 103.60Innova 1 65 423.00 381.00 110.00Innova 2 398.00 359.00 104.00Intras 1 10’216 329.00 259.90 75.70*Intras 2 310.00 244.90 71.30*KK Ingenbohl 1 68 399.00 399.00 105.00KK Ingenbohl 2 398.00 398.00 105.00KK St. Moritz 1 50 368.50 339.10 86.80KK St. Moritz 2 346.50 318.80 81.60Klug 1 279 395.00 395.00 71.10Klug 2 370.00 370.00 66.60Kolping 1 1’335 398.00 324.40 87.00Kolping 2 357.00 291.00 76.00KPT (CPT) 1 28’728 354.90 284.00 88.80KPT (CPT) 2 330.20 264.20 82.60

Due regioni di premioLa LAMal prevede per ogni cassa malati la possibilità non solo di fissare premidifferenziati per ogni cantone, ma anche all’interno dello stesso cantone. Il Ticino è suddiviso in 2 regioni di premio.ZONA 1 (più cara):Mendrisiotto, Luganese, Locarnese (tranne i comuni della Zona 2),Bellinzonese (tranne i comuni della Zona 2).ZONA 2 (meno cara):Valle di Blenio, Leventina, Riviera, Valle MaggiaI seguenti comuni del Locarnese: Borgnone, Brione Verzasca, Briones/Minusio, Cavigliano, Corippo, Cugnasco, Frasco, Gerra Gamba rogno, GerraVerzasca, Gordola, Gresso, Intragna, Lavertezzo, Mergoscia, Mosogno,Palagnedra, Sonogno, Tegna, Vergeletto, Verscio, Vogorno, Onsernone.I seguenti comuni del Bellinzonese: Gnosca, Moleno, Preonzo.

* Premio ridotto:dal 3° figlio: Agrisano, Concordia, Intras, Ökk (eccetto Surselva), Provita,Rhenusana, Swica dal 2° figlio: Assura

Cifre verdi: le 3 CM meno care (per regione)Cifre rosse: le 3 CM più care (per regione)

(senza sussidio cantonale) – Infortunio compreso – Franchigia minima

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assicurazioni

franchigia minima obbligatoria. � Servizio militare: se dovete prestare

servizio militare, civile o di protezione civileper più di 60 giorni consecutivi potete so-spendere l'assicurazione obbligatoria inquanto siete già coperti dall'assicurazionemilitare.

� Limitazione della libera scelta delfornitore di prestazioni: in cambio dellarinuncia la libero accesso a tutti i medicioperanti in una determinata regione alcunecasse malati offrono sconti sui premi.L'ACSI consiglia in particolare di considera-re i sistemi Telmed (impegno a chiamareuna linea telefonica della propria cassa ma-lati prima di ogni visita medica) e medico difamiglia (prima di recarsi da uno specialistal'assicurato deve rivolgersi a un medico ge-nerico scelto in una lista definita dalla pro-pria cassa malati). Si tratta senza dubbio diproposte interessanti. Per evitare sorprese(vedi riquadrato) è tuttavia indispensabileaver capito bene le condizioni che bisognarispettare per beneficiare degli sconti e lesanzioni previste per chi viola le regole.

Disdetta entro fine novembreGli assicurati che intendono cambiare

cassa malati per l'assicurazione di base omodificare la franchigia devono annunciar-lo entro la fine di novembre. Attenzione: lalettera di disdetta o di modifica della fran-

chigia deve arrivare alla cassa malati entro il30 novembre, è quindi indispensabile spe-dirla qualche giorno prima della scadenza.

Assicurazioni complementariAccanto all'assicurazione di base ob-

bligatoria molti assicurati hanno scelto distipulare una o più assicurazioni comple-mentari. Anche per queste coperture vale lapena di valutare attentamente le possibilitàdi risparmio, chiedendosi innanzitutto sesono veramente necessarie e confrontandoprestazioni e prezzi offerti dai vari assicura-tori. Per queste coperture bisogna tuttaviaessere coscienti che (contrariamente aquanto accade per l'assicurazione obbliga-toria) non esiste il diritto al libero passaggioda una cassa malati all'altra. Gli assicuratorinon sono cioè obbligati a accettare qualsia-si assicurato faccia richiesta di adesione.

Se intendete mantenere una copertu-ra complementare (ad esempio quella perle degenze in camera semi-privata) ma vo-lete stipularla presso una nuova assicura-zione non date la disdetta prima di averavuto la conferma scritta che la nuova as-sicurazione vi accetti. Attenzione ai termi-ni di disdetta: generalmente 30 giorni sec'è stato un aumento di premio. Se non c'èaumento la disdetta può essere data soloper fine 2008 rispettando i termini previstidal contratto (3 mesi per la maggior partedelle casse malati).

Sono assicurato alla cassa malati Intrascon il modello "First call". Mi sono recatodal medico senza prima chiamare il servi-zio telefonico di consulenza Medgate. Hospedito alla cassa malati la fattura del me-dico per il rimborso e la cassa mi rispondeche mi pagherà solo la metà dell'importo.È giusto? (G.L.- Tesserete)

Da gennaio i miei genitori sono assicuratialla cassa malati CPT con il modellowin.doc. Al momento dell'adesione allacassa avevano chiesto un colloquio al con-sulente per avere spiegazioni sul modello,la richiesta è tuttavia stata negata.Quando mia madre ha chiesto il rimborsodi una fattura per cure prestate dal suo me-dico la cassa malati ha risposto che le ver-serà unicamente il 50%. Dopo uno sner-vante scambio di corrispondenza la CPT ciinforma che il mancato rimborso integraleè dovuto al fatto che mia madre non ha te-lefonato prima della visita alla consulenzatelefonica Medgate e al fatto che il medicointerpellato non figura nella lista CPT poi-ché considerato ineconomico. Cosa nepensate? (D.D.- Motto Blenio)

Le due lettere dimostrano come sia impor-tante capire esattamente le condizioni cheregolano i modelli assicurativi alternativiproposti dalle varie casse malati. Essendocoscienti che gli sconti sui premi vengonoconcessi proprio perché l'assicurato si im-pegna a rispettare le condizioni poste dal-l'assicuratore. Nei due casi le sanzioni ap-plicate sono previste nero su bianco dalleCondizioni generali di assicurazione chevengono automaticamente accettate sot-toscrivendo il contratto d'assicurazione. Ascoltando diverse testimonianze comequesta, l'ACSI ha ricavato l'impressioneche spesso i consulenti assicurativi dellevarie casse malati propongano questi mo-delli insistendo soprattutto sulla conve-nienza dei premi e poco sulle limitazioniche essi comportano. Nel caso della CPT lamancanza di informazione da parte del-l'assicuratore è stata lampante per cui ab-biamo consigliato al nostro socio di rivol-gersi all'ombudsman dell'assicurazionemalattia. In generale l'ACSI giudica positivamentequesti modelli alternativi a patto però chegli assicurati leggano attentamente lecondizioni da rispettare e le eventuali san-zioni. Sanzioni che, in genere, non posso-no essere definite sproporzionate rispettoalla "colpa" commessa dall'assicurato se sitiene conto che vengono concessi scontisui premi anche del 10-15%.

Per saperne di più

� Telefonate al servizio di consulenza riservato ai soci ACSI (tel. 091 922 97 55 – tasto 1) tutte le mattine dalle 10.30 alle 11.30.Chi non è socio può iscriversi al momento della consultazione.

� Visitate il sito dell'ACSI www.acsi.ch alla voce "assicurazionemalattia".

� Confrontate i premi online. Oltre a www.comparis.ch e al sitodell'Ufficio federale della sanità www.praemien.admin.ch (checontiene anche utili modelli di lettere) ci sono parecchi altri siti chepermettono un confronto fra i premi delle varie casse malati:www.bonus.ch, www.cassamalatisvizzera.ch, www.sparziel.ch,www.vergleichen.ch, www.vzonline.ch.

� Tenete presente che se intendete chiedere un'offerta online èmeglio che lo facciate direttamente alla cassa malati che vi interessae non tramite i siti indicati sopra. In effetti le casse malati paganoprovvigioni ai siti tramite i quali hanno ricevuto una richiesta diofferta. Provvigioni che fanno naturalmente lievitare i costiamministrativi degli assicuratori e quindi i premi. Anche la richiesta di un'offerta direttamente alla cassa malati hanaturalmente un costo amministrativo, esso risulta tuttavia minorerispetto alla provvigione.

Modelli alternativiAttenzione alle condizioni

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La borsa della spesa

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consumatori attenti

I consumatori devono sapere quanto gli costerà un prodotto oun servizio, prima di deciderne l’acquisto.

E non vogliono nemmeno trovarsi in situazioni imbarazzanti– come dal parrucchiere o dall’estetista – dove i diversitrattamenti possono alla fine presentare spiacevoli sorprese. Per poter scegliere bisogna prima conoscere il prezzo.

Rilanciamo il nostro appello: segnalateci i casi in cui i prezzi nonsono esposti. Abbiamo bisogno del vostro aiuto: solo così saremo più efficacinel far rispettare le norme previste.

Aiuto, mi è saltato il computer (e tutto quello che conteneva)

Èrovinosamente deceduto il miocomputer, trascinandosi nella tom-ba tutti i dati rigorosamente nonsalvati che avevo cumulato da an-

ni, compresi migliaia di mail tra il privatissi-mo e il quasi storico, documenti, informa-zioni, foto e immagini, che se ci penso miprende lo sconforto. Perché non mettete inguardia i poveri consumatori sprovveduticome me, che non considerano mail'evenienza di salvare i dati del computer?

Così ci scrive una consumatrice dispe-rata e noi raccogliamo subito l’invito ricor-dando anche che nel sito dell’ACSI(www.acsi.ch) si trova un ampio e detta-gliato capitolo dedicato alla sicurezza infor-matica. Ne riprendiamo qui alcuni punti re-lativi al salvataggio dei dati.

Fare regolarmente il salvataggiodei dati

Il salvataggio dei dati è forsel’operazione più importante per la sicurezzadelle nostre informazioni ma è anche quel-la più trascurata a livello domestico. Per de-finire il concetto del salvataggio dei datidobbiamo decidere i seguenti punti:

Su cosa fare il salvataggioOggi abbiamo a disposizione una

grande varietà di supporti. Si parte dall’eco-nomico – ma lento – CD o DVD monousoper arrivare al performante – ma caro – di-sco USB rimovibile. Tra i due estremi abbia-mo i dischi Zip, le chiavi USB ad alta capaci-tà, i CD e i DVD riscrivibili.

Che cosa salvareNon ci sono limiti al volume di dati da

salvare e questo dipende solo dai costi chevogliamo sostenere. Oggi è possibile salva-re solo i nostri dati su un CD o su un discoZip a costi molto contenuti oppure l’interocontenuto del disco su un disco USB concosti di qualche centinaia di franchi.

Come fare il salvataggio dei datiQuesto è il punto critico. Possiamo

fare delle copie su CD o DVD monouso earchiviarle ma questo non è molto praticoda fare tutti i giorni. Oppure possiamomantenere una copia dei nostri dati su unsupporto riscrivibile (disco USB) e sincro-nizzarli con regolarità con appositi pro-grammi.

Dove tenere il salvataggio dei dati

Per maggior garanzia dovrebbe esseretenuto in un luogo diverso e lontano da do-ve abbiamo il computer. Ad esempio unacopia di salvataggio dei dati su CD o DVDmonouso potrebbe essere portata in un al-tro stabile . Anche il salvataggio di un docu-mento durante la sua stesura rientra nellafilosofia del salvataggio dei dati. Una cadu-ta di corrente o il blocco del programma po-trebbero farci perdere ore di lavoro. Perquesto è utile fare copie del documento aintervelli regolari o forse meglio farlo fareautomaticamente dal computer impostan-do l’opzione di salvataggio automatico pre-sente in alcuni programmi come Word.

www.acsi.chsicurezza

informatica

Diteci dove non ci sono i prezzi!

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Nevicherà o no? I negozi di arti-coli sportivi e le stazioni sciisti-che sono in balia delle previsionimeteo. Sanno che se “l’oro

bianco” scende copioso prima di Natale, iconsumatori si precipiteranno a comprarele ultime novità. Ma davanti alla moltitudi-ne di marche, di modelli, di serie speciali,non è per nulla facile trovare gli sci giusti.

Da qualche anno a questa parte, i pro-duttori danno fondo alla loro inventiva perproporre novità rivolte ai vari gruppi di con-sumatori. Abbiamo così gli sci Racing,Slalom, Gigante, Free style, Free ride e unamoltitudine di altre definizioni sfornate da-gli specialisti di marketing.

L’ultima creazione alla moda è lo sciMulti-Condition: a ben guardare, però,proprio come gli All Mountain, gli AllTerrain o gli Allround, si tratta solo di unnuovo nome per degli sci passe-partoutche si adattano a ogni condizione. Questimodelli sono destinati alla stragrande mag-gioranza degli sciatori della domenica e inSvizzera rappresentano più dell’80% dellevendite.

Generalmente sono più larghi degli sci

Racing (molto più sportivi) e di conseguen-za più manovrabili in condizioni di neve pol-verosa. Un paradosso: anche se la pubblici-tà vanta lo spumeggiare della neve polvero-sa, è molto raro che gli sciatori “normali” visi avventurino.

Per quest’inverno 2007-2008, abbia-mo valutato 13 paia di sci Multi-Condition eli abbiamo paragonati al modello Slalom, lacategoria meno aggressiva degli sci di tipoRacing. Tutti i modelli provati rientrano nelsegmento più alto della gamma: costruzio-ne a sandwich e nucleo in legno, che garan-tiscono flessibilità e stabilità del materiale.

Le prove e le misurazioni di laboratoriohanno dimostrato la grande qualità e la re-sistenza generale di queste attrezzature. Lasola nota stonata riguarda quattro modelli(Rossignol Radical 8S Oversize, Elan SLXRace Fusion Pro, Kneissl Free e Elan Magfire12 Fusion) che hanno uno spessore delle la-mine giudicato insufficiente. Questo signi-fica che, dopo un certo utilizzo e l’affilatura,non resterà più molto per far presa sulla ne-ve o sul ghiaccio.

Un solo modello fa brutta figura,Rossignol Bandit B2. Il produttore non è riu-

scito a fornire per tempo l’ultimo modello esi è dovuto esaminare il modello dell’annoscorso. Questo però non basta a giustifica-re i cattivi risultati ottenuti in laboratorio,soprattutto nella prova di resistenza dellelamine allo strappo.

La trappola degli sci SlalomGli sciatori che hanno avuto la possibi-

lità di provare tutti i modelli Multi-Condition e Slalom, hanno plebiscitatoquesti ultimi. Persino il gruppo di sciatorioccasionali ha preferito gli sci più sportivi eimpegnativi. Il motivo dell’infatuazione èsemplice: gli Slalom offrono una migliorpresa delle lamine e questo si traduce inuna miglior sensazione di controllo.

“Questi Slalom offrono ottime presta-zioni,” spiega Laurent Aubert, specialistadella vendita di sci a Losanna. “Sono po-tenti, flessibili e curvano in poco spazio. Maattenzione: sono fisicamente più impegna-tivi. Alla fine della giornata, gli sciatori han-no la tendenza a derapare o ad andare drit-ti, e questi sci non perdonano. Si va facil-mente in rotazione, con conseguente ca-duta e rischio di lesioni al ginocchio. Li rac-

Attendendo la neve prepariamo gli sci

Per gli esperti forse anche i nuovi modelli non hanno più segreti. Per gli altri vale invece la pena dareun’occhiata al test prima di scegliere tra sci Slalom o Multi-Condition.

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test

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26 paia di sci (13 modelli Multi-Condition e13 modelli SL Race) sono stati provati sia inlaboratorio che sulla neve (ghiacciaio),nell’aprile 2007.

Prove tecnicheUn laboratorio specializzato ha misuratodiversi parametri, soprattutto la resistenzaagli urti. Dopo essere stati immagazzinati per12 ore a meno dieci gradi, gli sci sono statisollevati davanti e dietro con pesi diversi (50kg, poi 60 kg e infine 70 kg). Poi sono statilasciati cadere su una piastra d’acciaio equindi esaminati in cerca di eventualiincrinature.La resistenza delle lamine allo strappo è stataprovata a tre riprese per mezzo di un pendoloa impatto (peso e altezza definiti). La duratadelle lamine è stata stimata, misurandone lospessore in diversi punti degli sci.

Prove pratiche

Sciatori, maschi e femmine d’età compresatra 30 e 60 anni, sono stati divisi in duegruppi. Il primo era composto da sciatoriabituali, mentre il secondo da sciatorioccasionali.Tutti hanno dovuto compilare un questionarioche riguardava soprattutto il livello di presadelle lamine, la tenuta dello sci a seconda deltipo di neve, la dinamica, il comportamentonelle curve larghe e strette e il controllo deglisci a seconda della neve.

Come si è svolto il test

Consigli ACSI

- Provate gli sci prima dell’acquisto. A fine novembre, in genere, sono propostiweekend di prova; altrimenti, chiedete di noleggiare il modello che v’interessa.

- Mai sovrastimare le vostre capacità. Scegliete un modello adatto alle vostrecapacità sciistiche e alla vostra forma fisica.

- La lunghezza degli sci Multi-Conditiondev’essere uguale all’altezza dello sciatore(con una tolleranza di più o meno cinquecentimetri). Gli Slalom, invece, devono esserequindici centimetri più corti dello sciatore.

- La durata media di un paio di sci è di circa duestagioni, considerando 30 giornate di sci in unanno.

comando solo ai buoni, se non ottimi, scia-tori”.

E gli attacchi che ruolo hanno?Forse l’avete notato: si parla molto di

sci e poco di attacchi. In effetti, i produttorihanno deciso di bloccare il mercato e diproporre direttamente i loro attacchi.Ognuno propone le proprie piastre, i propribinari, i propri sistemi e si vanta di offrire unprodotto ad alta sicurezza perché realizza-to in simbiosi.

E il consumatore non ha scelta: ognivolta che rinnova l’attrezzatura, spende dipiù. Infatti, è diventato difficile, se non im-possibile, recuperare i vecchi attacchi e in-stallarli sul nuovo acquisto.

A parte qualche eccezione, gli sci cheabbiamo provato sono stati giudicati buo-ni. Ma il solo modo per farsi un’opinionevalida sugli sci più adatti alla vostra tecnicae corporatura, resta quello di provare dipersona il modello o i modelli che vi tenta-no. Privilegiate quindi i negozi specializzatiche vi offrono questa possibilità.

(TRADUZIONE TF)

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Marca

Modello

Caratteristiche

Test tecnico

(20%)

Test pratico

(80%)

HEAD

i Supershape SW SL Race

Lunghezza sci (cm) e raggio (m)

Peso con attacchi (kg)

Peso senza attacchi (kg)

Resistenza delle lamine

Durata delle lamine

Dinamica in curva stretta (30%)

Dinamica in curva larga(30%)

Su neve polverosa(20%)

Stabilità, confort en Schuss (8%)

Stabilità, confort in curva(12%)

1090.–

164/12,2

5,2

3,5

SALOMON

Racing SC Race

1198.–

163/13.8

5,8

3,2

VÖLKL

Racetiger SC

Titanium

1249.–

165/12

7,3

4,3

DYNASTAR

Omeglass

1090.–

163/13.5

5,6

3,0

STÖCKLI

Laser SC

1115.–

165/11,4

6,5

4,1

77.53 76.53 76.48 75.81 74.15

Molto buono

Buono

Soddisfacente

Poco soddisfacente

Insufficiente

Marca

Modello

Caratteristiche

Test tecnico

(20%)

Test pratico

(80%)

FISCHER

RX Cool Heat Multi-Condition

Lunghezza sci (cm) e raggio (m)

Peso con attacchi (kg)

Peso senza attacchi (kg)

Resistenza delle lamine

Durata delle lamine

Dinamica in curva stretta (30%)

Dinamica in curva larga(30%)

Su neve polverosa(20%)

Stabilità, confort in Schuss (8%)

Stabilità, confort in curva(12%)

889.–

174/17

7,3

4,2

K2

Apache Stryker

1190.–

170/14,5

5,7

4,0

SALOMON

x-wing Tornado

999.–

171/17

5,2

3,1

ATOMIC

Whiteout

1000.–

170/16

6,82

4,3

NORDICA

Hot Rod

Nitrous

1099.–

170/16

6,7

4,2

73.54 70.24

Prezzo indicativo con attacco originale (fr.)

Prezzo indicativo con attacco originale (fr.)

69.19 68.29 68.27

Il migliore del test Il preferito del test,ma riservato abuoni sciatori èHead iSupershape SW

GIUDIZIO GLOBALE (%)

GIUDIZIO GLOBALE (%)

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La borsa della spesa

13

test

1229.–

161/12

6,7

3,6

K2

Moto SL IBX

12.0

1090.–

163/12

6,6

2,9

ATOMIC

SL 10ib

73.41 72.92

1

166/12,5

6,4

3,2

KNEISSL

Red Star SC

969.–

165/13

6,1

3,5

FISCHER

RC4 Race SC

72.82 72.26

1100.–

162/13

5,88

3,9

NORDICA

Dobermann

Spitfire

1149.–

165/13,5

5,4

3,2

BLIZZARD

SRL IQ

Magnesium

71.72 64.90

1130.–

165/13

5,9

3,7

ROSSIGNOL

Radical 85

Oversize

1199.–

165/12

6,6

4,2

ELAN

SLX Race

Fusion Pro

58.71 57.30

1198.–

170/16,7

6,7

4,1

VÖLKL

AC 30 Titanium

970.–

171/14,6

6,0

3,9

HEAD

Monster iM 78

SW

1090.–

169/14

6,1

3,5

STÖCKLI

Rotor 76

1049.–

172/18

6,0

3,5

DYNASTAR

Legend 8000

999.–

172/17

5,8

3,6

BLIZZARD

IQon 7900

Magnum

1

175/17

6,2

3,2

KNEISSL

Free

1099.–

168/15,4

7,4

5,0

ELAN

Magfire 12

Fusion

1150.–

174/17

6,1

3,5

ROSSIGNOL

Bandit B2 74

46.33 2068.25 67.21 66.76 61.90 % 56.00 53.50

La scelta dell’ACSI Il miglior rapportoqualità-prezzo èassegnato a K2 ApacheStryker

1) Molto poco diffuso in Svizzera. Per questo motivo non è indicato il prezzo in franchi.

Prima di un acquistochiedi i test

all’acsi

BdS_nov_def.qxd:Griglia_BdS 29.10.2007 9:04 Pagina 13

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La borsa della spesa

14

test

“Non è facile trovare del buon materiale”

L’ultimo weekend di ottobre, iniziala Coppa del mondo di sci aSölden, in Austria. Per DidierCuche, che per tutta l’estate e

l’autunno ha testato materiale, è l’ora delleverità.

In cosa consistono le prove effet-tuate?

Lo scopo principale è capire se un cer-to modello, sviluppato in un certo modo,funziona bene, se lo sci ha un’ottima presasul ghiaccio, se il raggio di curvatura è buo-no e che cosa si può cambiare per miglio-rarlo.

Sono queste prove che ci permettonodi sapere se lo sci è troppo sciancrato o no.Nel primo caso, perderà in velocità.Cerchiamo di ottenere prestazioni sempre

migliori. Lavoriamo anche sull’abbinamen-to sci-attacchi, sulla piastra su cui appoggialo scarpone, sulla sua regolazione per unmiglior comfort interno. Tutti questi para-metri sono presi in considerazione. Trovarela regolazione ottimale è un vero rompica-po, un puzzle.

I risultati delle vostre ricerchesono applicati agli sci in venditanei negozi?

Non so molto dei segreti dei produtto-ri. La mia priorità è di trovare degli sci che mipermettano di massimizzare le prestazionidurante le gare. Ma è chiaro che per arriva-re a risultati concreti, bisogna provare mol-te soluzioni diverse. Alla fine, tutta que-st’esperienza si ripercuote sulle attrezzatu-re in commercio.

Pertanto, le ricerche finalizzatealle performance degli atleti sonodiverse da quelle per migliorare ilcomfort degli sciatori occasio-nali…

Le nostre ricerche non riguardano lavelocità, ma l’efficacia. Durante uno sla-lom, per esempio, lo sciatore arriva al mas-simo a 40 o 50 km/h e quindi si cerca la cur-va “pulita”, la presa delle lamine ideale checonsentono di completare il tracciato il piùrapidamente possibile. Se devo fare una ga-ra, ho gli stessi problemi di scelta di unosciatore dilettante. La differenza consistenel grado di difficoltà della discesa o nellapreparazione della pista, che talvolta èghiacciata.

C’è un paio di sci che le suscitaricordi particolari?

Ma certo: tutti quelli con cui ho vintodelle gare! E poi ce n’è uno che ricordo par-ticolarmente: un paio di Schwendener chei miei genitori mi hanno regalato quan-d’ero ragazzino a Bugnenets (NE). Con gliamici facevamo corse, salti, passaggi in fo-resta. E quegli sci erano super veloci, rapidi,eccezionali… fino a quando non ho fattoun bel salto e gli sci sono andati in millepezzi. Sono tornato a casa piangendo a di-rotto!

Quale consiglio può dare per sce -gliere gli sci giusti?

Oggi, scegliere degli sci non è un com-pito facile. Bisogna trovare un buon model-lo che sia adatto alla corporatura e alla tec-nica di chi lo usa.

Per divertirsi di più, consiglio di evitarequelli troppo lunghi. La cosa migliore è far-si consigliare da qualcuno che se ne intendeo partecipare alle offerte di prova.

E poi possiamo sentirci un po’come un Didier Cuche...

Assolutamente no! Sulle piste affollate,gli sciatori devono prendere coscienza dellavelocità, che spesso è sottostimata. Non èraro imbattersi in sciatori che sfrecciano a70-80 km/h: può essere pericoloso.Bisogna rendersi conto che questi sciatorirappresentano un pericolo per se stessi eper gli altri. Inoltre, non dimenticate di pen-sare anche a proteggere la testa.

(fonte FRC)

Lo svizzero Didier Cuche vincitore dell’ultima edizione della Coppa del mondo di discesa, di sci ne sa qualcosa!

Intervista a Didier Cuche

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La borsa della spesa

15

consumatori attenti

Una consumatrice ha segnalatoall’ACSI il ritardo da parte dellaPosta nella consegna di un pac-co contenente merce deperibile

da lei inviato alla figlia residente a Zurigo. Lamodalità di invio scelta è stata quella delle“Prestazioni complementari pacchi”, reca-pito per “signature” e “prioritario”: in que-sto modo pensava di tutelarsi da eventualiritardi nel recapito del pacco. Purtroppo co-sì non è stato. Il pacco è stato inviato loscorso 5 giugno alle ore 10.03 da Mendrisioe recapitato a Zurigo tre giorni dopo. Lamerce è giunta a destinazione deperita (tor-ta di compleanno, ciliegie e medicamentoper l’asma) e la figlia si è vista costretta adacquistare un nuovo medicamento e a get-tare la torta e le ciliegie.

La nostra socia ha richiesto a La Posta ilrisarcimento del danno che le è stato pu-tualmente negato. Purtroppo, le Condi -zioni generali (CG) dei “Servizi postali” nonlasciano spazio a dubbi. Nel caso di ritardonel recapito del pacco, anche se inviato “si-gnature” e “prioritario”, vi è un’esplicitaesclusione della responsabilità de La Posta.La nostra socia non ha dunque diritto ad al-cun risarcimento.

In effetti sebbene un articolo delle CGreciti che “La Posta risponde fino a un mas-simo di 1'500.– franchi di tutti i danni deri-vanti da danneggiamento, smarrimento orecapito non conforme di un pacco con le

Perché quei sacchettiverdi?

Che bisogno c’è di imballare certeverdure in sacchetti verdi se non quelladi ingannare il consumatore?. L’aveva -mo già scritto tempo fa su queste pa-gine interpellando anche il Laboratoriocantonale che aveva definito poco cor-retta la pratica di utilizzare sacchettiverdi per verdura verde (allo scopo diridurre le imperfezioni o la percezionedella colorazione gialla tipica dellamerce poco fresca). Allora consigliamoai consumatori di non acquistare fagio-lini o cavolini di Bruxelles imballati neisacchetti verdi e se trovano merce po-co fresca una volta aperta la confezio-ne di riportarla dove è stata acquistata.

Ritardi nel recapito dei pacchi:chi rispondedei danni?

prestazioni complementari “signature”,“in mani proprie” o “rimborso”, un altroarticolo prevede un’esplicita esclusione pereventuali ritardi.

Probabilmente La Posta non ha saputoconsigliare convenientemente la cliente inmerito alle sue esigenze (consegna il giornodopo del pacco contentente merce deperi-bile) oppure è stata la cliente a non spiegar-si bene fidandosi troppo della proverbialeefficienza de La Posta svizzera.

Leggendo le Condizioni Generali de LaPosta, l’ACSI è giunta alla conclusione che ilservizio confacente alle esigenze della suasocia fosse la modalità di invio “Swiss-Express Fragile” che risponde fino a unmassimo di 5'000.– franchi di tutti i dannidiretti derivanti da ritardo, danneggiamen-to, smarrimento o recapito non conforme.

Il consiglio è dunque quello di presen-tarsi allo sportello de La Posta illustrandol’esatta natura degli oggetti che si voglionoinviare nonché le proprie esigenze.

Al momento di inviare un pacco lamaggior parte dei consumatori non ha lettoo non legge le (lunghe) CG de La Posta e,non conoscendo tutti i suoi servizi ed in as-senza di una consulenza allo sportello, po-trebbe credere di aver fatto la scelta giustaquando in realtà non lo è.

KATYA SCHOBER-FOLETTI, AVV.CONSULENTE GIURIDICA ACSI

Manor,etichetteincomplete

Dopo la segnalazione di una social'ACSI ha chiesto negli scorsi giorni allaManor di Bellinzona di modificarel'etichetta di una bottiglietta di té freddo"Appunto" acquistato a metà settembrenel bar che si trova all'interno del negozio.

L'ACSI ha contestato a Manor chel'etichetta non é conforme alle disposizionidi legge in quanto mancano indicazioni im-portanti quali la lista degli ingredienti, il no-me del produttore, il paese di produzione.

Manor Bellinzona ha risposto che laproblematica è nota e che "la centrale staricercando una soluzione per ovviare a que-sta situazione", allegando pure una letteradella centrale in cui si afferma effettiva-mente che si sta "cercando una soluzioneper l'etichettatura dei prodotti venduti im-ballati" quali insalate, jogurt, frutta, panini,succhi, té freddi.

Peccato che la lettera inviata daBasilea a tutti i punti di vendita "Appunto"(bar, self-service, take away) sia datata 23febbraio 2007.

Per l'ACSI è inaccettabile che a unagrande azienda come Manor occorrano piùdi sei mesi per adeguarsi alle disposizioni dilegge. Ha quindi deciso di segnalare il casoal Laboratorio cantonale, autorità compe-tente per una corretta applicazione dellenorme sull'etichettatura delle derrate ali-mentari.

Le stampanti laser e le fotocopiatrici produ-cono non solo sostanze tossiche ma anchepolveri fini pericolose che possono causaretosse, mal di gola, raffreddore e, a lungotermine, anche l’asma. Inoltre è possibileche penetrino nel sistema sanguigno attra-verso i polmoni. La quantità delle polverisottili dipende in particolare dal tipo, dal-l’età e dallo stato di manutenzione degli ap-parecchi. A coloro che usano stampanti la-ser e fotocopiatrici la Suva consiglia di:� praticare una manutenzione regolare� non dirigere le bocchette di scarico del-l’aria verso le persone� aerare spesso i locali� non agitare né aprire la cartuccia � rimuovere residui del toner con un pannoumido.Tutte le stampanti laser e i toner testati su www.blauer-engel.de

Polvere del tonernociva

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La borsa della spesa

16

sotto la lente

Manor

Lugano

30.50

28.10

Mille splendidi solidi Hosseini KhaledEd. Piemme, 2007

Migros

Lugano

27.80

25.50La chiave segreta per l’universodi Hawking Stephen e LucyEd. Mondadori, 2007

LibreriaMelisaLugano

32.40

29.75

Libreria Il segnalibroLugano

32.40

29.80

Libreria Dietro l’angoloLugano

32.40

29.75

Libreria TaborelliBellinzona

31.50

28.90

Libreria CasagrandeBellinzona

33.–

30.50

In libreria o in negozio

Acquisto online

Mille splendidi solidi Hosseini KhaledEd. Piemme, 2007

La chiave segreta per l’universodi Hawking Stephen e LucyEd. Mondadori, 2007

www.melisa.chMelisa shop

fr. 32.40costi sped.1 fr. 6.15totale fr. 38.55

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* nd: non disponibile 1) se il valore d’acquistodel singolo ordine di librieffettuato via internet su-pera fr. 70.– non vengo-no fatturati costi di spedi-zione. Chi vive in Svizzeraha la possibilità di farsi in-viare la fattura.

www.billigbuch.chConfronto tra 17 shopsonline di libri

fr. 37.95 2

nd*

2) indichiamo solo l’offertamigliore, della citydisc.ch chenon fattura spese di spedizio-ne. Da buchaus. ch il libro costa meno (fr. 34.10) ma siaggiungono fr. 6.50 di porto.L’acquisto si effettua diretta-mente dal sito del negozioscelto. Solo in tedesco.

www.ibs.itInternet Bookshop Italia

euro 14.80fisso sped. euro 5.90+ 15% px di cop. euro 2.77totale 3 euro 23.47 (fr. 39.90)

euro 13.60fisso sped. euro 5.90+ 15% px di cop. euro 2.55totale 3 euro 22.05 (fr. 37.50)

3) entrambi i libri sono scontati del20% rispetto al prezzo di copertina.Alle spese fisse per la spedizione inSvizzera si aggiunge il 15% del prezzodi copertina (risp. euro 18.50 e 17.–).Per il corrispettivo prezzo in franchi abbiamo calcolato il cambio dell’1,70(di giovedì 10 ottobre).

Libreria, onlineo supermercato ?

Dove costa meno acquistare i libri? Per saperlo abbiamo fatto ungiro in alcune librerie e nei grandi magazzini che vendono anchelibri alla ricerca di due bestseller del momento (uno di narrativastraniera, l’altro per ragazzi). La ricerca è proseguita anche in in-

ternet, nel sito della Melisa (“Melisa shop aperto 24h su 24!”), nel portalesvizzero billigbuch.ch che confronta in pochi secondi i prezzi dei libri di 17online shops (che però è solo in lingua tedesca) e presso Internet Bookshop

La nostra inchiesta ci consente di dire che i libri costano menonei negozi che hanno anche un reparto libri. Comprare onlinepuò valere la pena per chi acquista diversi libri in un sol colpopoiché le spese di spedizione fanno lievitare i costi.

Carrefour

Canobbio

30.50

28.10

Libro

Libro

BdS_nov_def.qxd:Griglia_BdS 29.10.2007 9:04 Pagina 16

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Italia. In questi ultimi casi però bisogna farei conti (di regola) con le spese di spedizionee, a conti fatti, per singoli acquisti, il santonon vale la candela.

Il prezzo più contenuto per i due titoliche andavamo cercando è indubbiamentealla Migros, con una differenza di fr. 5.20 ri-spetto al prezzo più caro (LibreriaCasagrande) per il bestseller di Hosseini e difr. 5.– (di nuovo rispetto alla LibreriaCasagrande) sul libro per ragazzi.

Di regola, comunque, i libri costanomeno nei negozi che nelle librerie. Questonon è certamente una novità e verosimil-mente la differenza sta nel fatto che i gran-di negozi non “vivono” solo di libri e appli-cano tassi di cambio più favorevoli, rispettoalle librerie, sui prezzi dei libri stranieri. Valetuttavia la pena di sottolineare che la libre-ria svolge una funzione diversa da quella diun grande magazzino, la scelta è di regolamaggiore così come il servizio e la consu-lenza al riguardo delle pubblicazioni. Tuttociò è ben apprezzato e tenuto in considera-zione da parte dei consumatori, tant’è chele librerie in Ticino sono ben frequentate enon solo sotto Natale!

Un mercato libero ma del tuttoparticolare

Nella Svizzera italiana il sistema delprezzo imposto per i libri non è mai esistito(contrariamente alla Svizzera tedesca doveè stato abbattuto solo di recente) e il merca-to del libro non ha ostacoli alla libera con-correnza. Ma a giudicare da quanto rileva-to con i nostri due libri stranieri, ciò nonsembra particolarmente spinto nella zonadel Luganese. In particolare suona stranoconstatare che da Manor e Carrefour i prez-zi dei due libri sono uguali, così come sonoidentici nelle tre librerie più frequentate aLugano che applicano, tutte, un cambioeuro-franco di 1.75 (ottobre 2007).

La concorrenza è invece più evidentea Bellinzona: le due librerie visitate appli-cano tassi di cambio diversi e il prezzo fi-nale per il consumatore ticinese risultadunque diverso.

Il mercato del libro è comunque unmercato particolare. Si deve infatti tenerconto che circa l’80% dei libri venduti pro-viene dall’Italia e che gli editori d’oltre fron-tiera, stampando il prezzo sulla copertina,di fatto ne raccomandano il prezzo di ven-dita al pubblico. Ecco perché è soprattuttoattorno al tasso di cambio applicato cheruota il mercato del libro. Vi sono tuttaviaaltri fattori che entrano in gioco: le spese ditrasporto, lo sdoganamento e altro,e nonda ultimo l’aggiunta dell’IVA che però inSvizzera è ridotta (per volontà politica) soloal 2,4%.

Buone nuovesull’esposizione del prezzo in franchi

L’esposizione del prezzo in franchi suilibri stranieri è sempre stato il punto dolen-te delle librerie in Ticino e l’ACSI lo avevadenunciato a più riprese negli anni passati(chi ha seguito la BdS negli ultimi anni lo sabene). A qualche anno di distanza la situa-zione sembra ora finalmente migliorata.

Nel 2003, da un’inchiesta effettuatadalla BdS, su 13 librerie soltanto due ave-vano una situazione ottimale per il cliente,ossia l’indicazione del prezzo in franchi sututti i libri esposti; altre due pur non indi-cando il prezzo in moneta svizzera su tuttii libri avevano perlomeno adottato il siste-ma di esporre in modo visibile il tasso dicambio euro-franco applicato. E ciò nono-stante già allora l’Ordinanza sull’indica-zione dei prezzi imponesse anche ai libraila prezzatura chiara dei singoli prodotti invendita.

Nel nostro recente peregrinare tra li-brerie abbiamo valutato anche questoaspetto. Le librerie frequentate sono unnumero inferiore, ma soltanto una diqueste non si è ancora adeguata alle esi-genze imposte dall’Ordinanza federale,Il segnalibro a Lugano. Tutte le altre han-no finalmente trovato il modo di indicareil prezzo in franchi sui libri (chi conl’etichetta chi scrivendolo a matita). Perquanto riguarda i reparti libri dei grandimagazzini non vi è nulla di nuovo poichéi libri sono sempre stati correttamenteetichettati col prezzo.

Cosa direste se nella vostra buca-lettere trovaste una lettera conben evidenziato sulla busta, ac-

canto al vostro nome e indirizzo, la de-nominazione del mittente, “ServizioIncassi della Sezione pene e misure,6807 Taverne”? Non farebbe certamen-te piacere a nessuno sapere che il posti-no e chissà quale altro estraneo, ma an-che amici e parenti, siano (o possano es-sere) a conoscenza di un fatto del tuttopersonale. E soprattutto che ne è dellaprivacy e della protezione dei dati?

La segnalazione proviene da un so-cio che manifesta “malumore e delusio-ne circa le buste che il cantone usa e chepermettono a tutti di vedere l’inte -stazione e quindi fanno capire in modochiaro e lampante il contenuto dellastessa lettera” (richiesta di incasso a se-guito di una procedura penale, ndr).

L’ACSI non poteva che convenire,con l’intestatario della missiva, che que-sta prassi è alquanto discutibile e lesivadel diritto alla privacy e ha segnalato ilcaso al responsabile cantonale per laprotezione dei dati, Michele Albertini.

“Il problema è indubbiamente av-vertito e non concerne solo l’ambito del-l’esecuzione delle pene e delle misure -risponde Albertini all’ACSI dopo i neces-sari accertamenti - anche se questo set-tore è particolarmente delicato a motivodel fatto che i dati concernenti sanzionipenali e amministrative riconducibili aduna persona sono di natura sensibile aisensi dell’art. 4 cpv. 2 della legge canto-nale sula protezione dei dati personali(LPDP)”. E conclude sostenendo che iltema dell’indicazione del mittente sullebuste deve essere affrontato “global-mente all’interno dell’amministrazionecantonale”.

L’ACSI si augura che il problema ven-ga risolto al più presto poiché non è tolle-rabile che il diritto alla protezione dei datipersonali non sia applicato proprio dal-l’autorità cantonale. Restiamo in attesadei provvedimenti che saranno adottati.

Nessun rispetto della privacynelle buste intestatedel Cantone

Protezione dei dati

La borsa della spesa

17

sotto la lente

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La borsa della spesa

18

l’intervista

“Le impreseprivate gestitemeglio deglienti pubblici?Solo un luogocomune”

sce più deboli della popolazione, particolar-mente bisognose di servizi, e l’attenzionealle regioni periferiche che aspirano a unequilibrio territoriale. L’assunzione di unservizio pubblico da parte di un’aziendaprivata è sempre accompagnato dalla can-cellazione o dalla riduzione di prestazioni edalla diminuzione dei posti di lavoro.

La seconda ragione sta negli effettidella concorrenza. Almeno a media e a lun-ga scadenza la concorrenza riduce forte-mente il numero delle azienda attive in undeterminato settore e crea una enormeconcentrazione di potere in poche grandiaziende, che di questo potere fanno largouso nel loro esclusivo interesse. Si perde co-sì ogni vantaggio del cittadino relativamen-te ai prezzi, alla qualità, alla scelta.

Sono pertanto ampiamente giustifica-te in Svizzera le azioni miranti a conservarela responsabilità dei servizi pubblici a entipubblici, che garantiscono prestazioni diqualità a buone condizioni, senza alcunadiscriminazione, garantendo pure traspa-renza e controllo pubblico. Queste azionisono conciliabili con la doverosa ricerca delmiglioramento dell’organizzazione azien-dale per accrescere l’efficienza degli enti.

Cosa può dire riguardo alle tariffed’elettricità che molte aziende pubbli-che erogavano a prezzi eccessivi finoal recente intervento del Sorvegliantedei prezzi?

Vi sono aziende che sfruttano la lorodimensione o la loro particolare situazioneregionale per praticare una politica deiprezzi non corretta. Ma queste scelte nonsono una specificità di aziende pubbliche.Sono fatte anche da aziende private. Le cri-tiche alle tariffe dimostrano la necessità diorganismi di vigilanza a livello federale. E’uno degli interrogativi che dobbiamo porciin relazione ai possibili effetti della legge fe-derale sull’approvvigionamento elettrico,approvata dalle Camere il 23 marzo scorso.

Per quanto concerne il Ticino si può direche la politica tariffaria dell’Azienda elettricaticinese (AET) è in genere ragionevole. Lecritiche che l’associazione per la difesa delservizio pubblico ha rivolto e rivolge all’AETriguardano la mancanza di un piano opera-tivo a media e a lunga scadenza, l’avvio al-l’estero di operazioni con un alto margine dirischio, la mancanza di trasparenza e di ri-spetto del ruolo del Gran Consiglio.

Argante Righetti, a Faido, sotto la statua di Stefano Franscini, in unamanifestazioni per la difesa della scuola pubblica. (Foto: Tipress)

A livello internazionale, c’è la ten-denza a voler privatizzare i servizipubblici e a lasciare giocare la con-correnza, anche in ciò che era tradi-zionalmente statale, in nome diquel libero mercato che dovrebbegarantire ai consumatori prezzi piùvantaggiosi, miglior qualità e mag-gior scelta. Perché allora, presiden-te Righetti, andare controcorrente?

Effettivamente a livello internazionale halarga diffusione la tendenza a privatizzare iservizi pubblici o a esporre gli enti pubblicialla concorrenza delle aziende private. Leesperienze fatte sono però in genere nega-tive per almeno due ragioni.

La prima ragione sta nella natura stessadel servizio pubblico, che ha carattere uni-versale e pertanto deve fornire prestazioni atutti i cittadini indipendentemente dalla lo-ro condizione e dalla loro posizione sul terri-torio. L’azienda privata che si assume di par-tecipare a questo compito non ha le finalitàdi un ente pubblico. Lo scopo dell’aziendaprivata è quello di conseguire il massimoprofitto, e pertanto sono estranee alla suaattività l’attenzione alle esigenze delle fa-

È fondamentale la difesa e la promozionedel ruolo di tre enti pubblici di grandeimportanza: l’Azienda elettrica ticinese, la Banca dello Stato, l’Ente ospedalierocantonale. In questa intervista, ArganteRighetti, presidente dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP),spiega le ragioni che spingono asalvaguardare un servizio pubblico diqualità.

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Come giudica i risultati della privatiz-zazione della telefonia in Svizzera che,malgrado le difficoltà a districarsi nellagiungla delle tariffe, ha comunquecomportato per i consumatori un con-siderevole abbassamento dei prezzi(che rimangono comunque tra i più al-ti in Europa)?

Per un giudizio bisogna risalire alla si-tuazione che esisteva al tempo in cui opera-va l’azienda PTT, che abbracciava posta, te-legrafo e telefono. Le tariffe alte del serviziotelefonico servivano a tenere basse le tarif-fe del servizio postale, con il risultato di unequilibrio finanziario dell’azienda. La sepa-razione della telefonia dalla posta, con lacreazione di un’azienda per la telefonia, de-nominata prima Telecom e poi Swisscom,ha modificato la situazione.

L’azienda Swisscom ha potuto abbas-sare in misura considerevole le tariffe tele-foniche. I consumatori ne hanno beneficia-to. Purtroppo questi benefici sono stati an-nullati da una serie di operazioni con effettinegativi. Sono aumentate le tariffe del ser-vizio postale. Sono state ridotte le presta-zioni a favore degli utenti sia da parte diSwisscom sia da parte della Posta, con sop-pressione, riduzione, trasferimento di ufficie servizi. Queste scelte hanno gravementedanneggiato l’economia delle regioni peri-feriche, e in particolare del Ticino, con lasoppressione di un alto numero di posti dilavoro.

Dire servizi pubblici è dire monopoli.Prezzi amministrati quindi, spessogravati dai costi derivanti dalla minorefficienza dell’amministrazione o del-l’impresa pubblica rispetto all’impren-ditoria privata. Non è forse vero?

A livello cantonale non si è mai trattatodi monopoli. L’azienda elettrica cantonale ènata e opera in concorrenza con un alto nu-mero di aziende elettriche, alcune dellequali hanno una forza economica molto su-

periore. Lo stesso si può dire della Bancadello Stato. E in Ticino il settore ospedalieroprivato, con il 43% dei posti letto, è presen-te in misura tre volte superiore alla mediasvizzera, che è del 13%.

A livello federale un regime di mono-polio esisteva fino a pochi anni fa per la po-sta e la telefonia, unite nell’azienda PTT.Oggi Swisscom opera in regime di concor-renza senza restrizioni. Anche il servizio po-stale è stato progressivamente liberalizza-to, e il Consiglio federale ha già manifesta-to l’intenzione di sopprimere a breve sca-denza il monopolio residuo, quello relativoalle lettere fino a 100 grammi. Non credo alluogo comune secondo cui le imprese pri-vate sono meglio gestite degli enti pubblici.Gli enti pubblici con dirigenti capaci hannoun buon grado di efficienza che regge ilconfronto con le imprese private. Episodi dicarenza di gestione si riscontrano sia nelsettore pubblico sia nel settore privato. E ilgrado di efficienza degli enti pubblici puòessere migliorato con opportune misure or-ganizzative senza percorrere la strada dellaprivatizzazione.

Quali sono quindi secondo voi i serviziai cittadini che devono restare rigoro-samente pubblici e perché?

Lascio da parte, in un’elencazione deiservizi pubblici, quelli che vengono svoltidallo Stato, ai diversi livelli – Confe dera -zione, Cantoni, Comuni – con le proprietradizionali strutture politico-amministrati-ve. Sono molti. Ne cito soltanto uno, tra ipiù importanti: la scuola pubblica.

Indico invece alcuni servizi svolti da en-ti pubblici con personalità giuridica propria,staccati dall’amministrazione statale.Cantonalmente è fondamentale la difesa ela promozione del ruolo di tre enti pubblicidi grande importanza: l’Azienda elettrica ti-cinese (AET), la Banca dello Stato, l’Enteospedaliero cantonale.

L’AET è nata nel 1958 da una decisionepolitica tra le più importanti del secolo scor-so in Ticino. La decisione ha avviato il ricu-pero da parte del Cantone di un suo patri-monio naturale, le acque sfruttate per laproduzione di energia, e ha assegnato alCantone un ruolo attivo nella politica ener-getica.

La Banca dello Stato è nata nel 1915dopo il fallimento di alcune banche privateche ha avuto effetti disastrosi sull’economiaticinese. Ha lo scopo di favorire lo sviluppoeconomico del Cantone e di offrire al citta-dino la possibilità di investire in modo sicuroe redditizio i suoi risparmi.

L’Ente ospedaliero cantonale, creatonel 1982, ha ribaltato la precaria situazioneesistente allora in materia. Ha sviluppato unsettore pubblico forte e capace, miglioran-do costantemente l’offerta sanitaria per ri-spondere ai bisogni della popolazione nelrispetto di rigorosi criteri di gestione.

A livello federale fondamentale è la di-fesa del ruolo di tre aziende di grande im-portanza: le FFS, la Posta, Swisscom. Leoperazioni di smantellamento o di ridimen-sionamento di queste aziende hanno ab-

Perché l’ACSI difende il servizio pubblico

continua da pag. 20

L’ACSI è socia dell’ASP fin dal momento della sua fondazione e nesegue da vicino i lavori. Ai presidenti ACSI, d’altra parte, l’ASP hasempre concesso un posto in seno al proprio comitato. Questavicinanza è dovuta alla convinzione condivisa che, quanto aproduzione e erogazione dei più importanti beni e servizi primari- elettricità, gas, acqua potabile, smaltimento rifiuti, posta,radiotelevisione, scuole, sanità, ferrovie ecc. - per tutta una seriedi valide ragioni al cittadino-consumatore debba essere garantitala possibilità di fare capo a un servizio pubblico. Specie inSvizzera, dove si è sempre potuto usufruire di buone prestazioni.Nonostante questo suo orientamento, l’ACSI è comunqueattenta, critica e determinata a pretendere una gestionetrasparente ed efficiente delle imprese, aziende e enti pubbliciaffinché siano costantemente in grado di offrire a prezziequilibrati prestazioni di elevato standard tecnologico equalitativo.

Associazione per la difesa del servizio pubblicoPresidente: Argante RighettiSegretario: Graziano Pestoni6500 Bellinzonatel. 091 826 12 [email protected] annuale minima: fr. 20.–ccp 65-52282-6

� Info

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l’intervista

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l’intervista

L’ACSI migliora i servizi ai sociConsulenze tutti i giorni

www.acsi.chLibri di testoA settembre i budgetfamiliari sono messi a duraprova dall’acquisto dei libridi testo per i ragazzi chefrequentano le scuole mediesuperiori. Da sempre glistudenti si organizzanomettendo annunci all’albodella scuola o scambiandosiinformazioni tra di loro. L’ACSI ha pensato di offrirequesta possibilità anche sulsuo sito, nell’area riservataagli scambi, sotto la voce“Offro e cerco”

Grande novità per i servizi di consulenza dell’ACSI:rispondiamo alle vostre domande tutti i giorni dalle 10.30 alle 11.30, al numero telefonico del segretariato 091 922 97 55.

Giornalmente potete porre domandelegate ad acquisti, contratti, garanzie,casse malati, budget familiare,alimentazione e tutto quanto riguarda i consumi.

Per garantirvi questo migliore contatto,da alcuni giorni abbiamo introdotto unnuovo sistema telefonico a segreteriavocale con selezione dei numericorrispondenti ai servizi che si desideraraggiungere.

Oltre alla presenza giornaliera, il servizio infoconsumi è pure adisposizione il lunedì, dalle 14 alle 17 (tel. 091 923 53 23)la consulenza sull’alimentazione,il 1° e 3° giovedì del mese, dalle 14.30 - 17.30 (tel. 091 923 53 23).

bassato il livello delle prestazioni, creato di-sparità fra i cittadini, danneggiato le regio-ni periferiche, peggiorato il livello occupa-zionale. Ma si deve citare anche la Societàsvizzera di radiotelevisione, che garantisceil servizio pubblico nel settore, funzione es-senziale in un paese con pluralità di lingue edi culture.

Perché in Ticino è stato necessariocreare un’Associazione per la difesadel servizio pubblico? Non bastaval’azione dei partiti tradizionalmentestatalisti e quella dei sindacati?

Nel corso degli anni novanta le ten-denze alla privatizzazione, già forti a livellonazionale, hanno cominciato a manifestar-si anche in Ticino. E’ stata perciò avvertita lanecessità di costituire un’associazione perla difesa del servizio pubblico. L’associa -zione è nata dalla collaborazione di perso-ne con diverse visioni politiche unite peròdalla comune volontà di operare, come re-cita l’articolo 2 dello statuto, per difenderee promuovere gli enti che devono garantireil servizio pubblico. L’associazione è indi-pendente da partiti e da sindacati, ma coo-pera con tutte le forze politiche e sociali chesi impegnano, in linea generale o su singoliproblemi, in difesa del servizio pubblico.L’assemblea costitutiva dell’associazione siè svolta il 21 settembre 2000.

L’impegno prioritario dell’associazioneè stato dedicato ai temi cantonali, perl’immediatezza degli effetti delle decisionia livello cantonale e per gli spazi di influen-za che si aprono all’associazione cantonal-mente. L’associazione può considerare consoddisfazione l’azione sin qui svolta sui te-mi cantonali. Particolarmente rilevante èstata la battaglia combattuta con successocontro il messaggio del 16 gennaio 2001del Consiglio di Stato per la revisione dellalegge sull’AET. Il progetto prevedeva la tra-

sformazione dell’AET in società anonima,prevedeva la sua progressiva privatizzazio-ne, addirittura con semplice risoluzione delConsiglio di Stato fino alla misura del 50%,eliminava le norme sul mandato pubblicodell’azienda, la sottraeva al controllo delGran Consiglio. Quelle proposte, se accol-te, avrebbero fatto a pezzi le conquiste del-la svolta politica del 1958 in materia.

L’associazione ha partecipato all’azio-ne in difesa della struttura di ente esclusiva-mente pubblico e del mandato pubblicodella Banca dello Stato. La struttura e ilmandato sono stati confermati con la rifor-ma legislativa del 10 marzo 2003.

L’associazione ha energicamente dife-so l’Ente ospedaliero cantonale contrastan-do i tentativi per ridurne o alterarne la fun-zione. L’associazione non ha però trascura-to i problemi a livello federale. Ha affianca-to diverse azioni in difesa del servizio pub-blico delle aziende FFS, Posta e Swisscom.Ha sostenuto l’azione che ha portato al ri-getto, nella votazione popolare del 22 set-tembre 2002, della legge federale sul mer-cato dell’energia elettrica.

Che cosa, attualmente, è oggetto del-le vostre preoccupazioni?

I temi citati nelle risposte alle preceden-ti domande continuano a essere oggettodell’attenzione dell’associazione. Parti co -larmente forte è l’impegno in difesa dellanatura pubblica e della funzione pubblicadell’AET per il ruolo che svolge nell’approv-vigionamento energetico del Tici no. La cre-scente concorrenza esige un progressivorafforzamento dell’apparato produttivodell’azienda per garantire su tutto il territo-rio cantonale la fornitura sicura e a buonecondizioni di energia. Indispensabili sonoun’accresciuta vigilanza del Gran Consiglioe l’elaborazione da parte del Cantone di unpiano di misure a media e a lunga scadenza.

Recentemente è stata rilanciata la pro-posta di privatizzazione della Banca delloStato. Questa proposta deve essere com-battuta con la massima determinazione.

Deve essere ulteriormente difeso ilruolo degli ospedali pubblici, con particola-re attenzione alla prossima pianificazioneospedaliera cantonale e agli effetti della re-visione della legge federale sull’assicura-zione malattie (LAMal) attualmente al-l’esame del Parlamento.

A livello federale si impone sempre lacooperazione con le forze che contrastanomisure di privatizzazione e di riduzione delservizio pubblico delle FFS, della Posta e diSwisscom.

L.V. [email protected]

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pubblicità

Ipubblicitari l’avevano previsto : qui con l’ambiente non si può più rischiare. E’ come seavessero fiutato il Nobel a Gore. Meglio portarsi avanti, e allora ecco la svolta ecologi-ca. Solo che con auto e affini hanno un po’ esagerato. Ecco così il rombante annun-cio su un fondale che più verde non si può: più chilometri meno emissioni. C’è scritto solo così, basta. Non c’è da preoccuparsi per i chilometri percorsi, anzi è be-

ne esagerare, non badare ai risparmi: più chilometri mandi giù, meno emissioni rilasci. Pergiunta, motori puliti, prestazioni superiori: questo il concetto. Che non si esaurisce qui, cimancherebbe. Finora non ho ancora conosciuto persone che siano ragionevolmente ingrado di dire quale differenza vi sia tra una benzina e l’altra. Mica si può procedere aun’analisi organolettica! Benzina è, benzina rimane. Invece ecco che, come in una promo-zione commer-ciale da super-mercato, paghiuno e prendi tre:più strada, menoemissioni e per fi-nire in bellezzaprestazioni su-periori, come seesistesse il viagradella benzina.

Ultimate è ilnome del prodotto. Bp, che si vede piccolo piccolo, sarà per forza il nome dell’azienda pe-trolifera. Probabilmente si sarà resa conto di averla sparata un po’ troppo grossa col carbu-rante e pudicamente cerca di non farsi riconoscere immediatamente, anzi se possibile dipassare inosservata.

A proposito di spararle grosse, la Opel mette in primo piano un bel leprotto e gli forni-sce la mascherina. Anche lui respira male. Però vi è una questione di non poco conto: ri-schia di più dalle doppiette degli uomini o dalle emissioni dei motori? Io propendo per il ri-schio fucileria, ma non vorrei essere smentito. In ogni caso fa piacere che un’azienda si im-pegni per le vie respiratorie delle lepri. Come consumatori e utenti della lingua gradirem-mo però che la sensibilità si allargasse pure alla protezione della lingua italiana. L’aziendapremia lo smaltimento “con fino a 4700 franchi”. Quasi un ingorgo di preposizioni chesfianca la dizione. Poi ci sono le clausole, schiacciate in basso, per accedere a questo favo-

re, che cumulano un doppio effetto: ca-ratteri piccolissimi in modo da dissuadereil lettore e vincoli rompicapo per costrin-gerci a un passaggio esplicativo al gara-ge. Una volta lì, nella tana del leprotto, cipenserà il venditore.

In effetti tempi duri per i pubblicita-ri che devono spingere auto e benzine:esaurite le colline toscane e le locationsui campi innevati, ecco la carta verde. Larealtà è che l’unico contributo possibileall’ambiente è quello di usare menol’auto e di tenerla ferma. Ma questo nonlo si può scrivere, non lo si può pubbliciz-zare. Allora via con le seduzioni.Proviamo anche la lepre, non si sa mai!

Giuseppe Valli, [email protected]

La lepre in mascherae benzinaal viagra

Si vanta la British American TobaccoSwitzerland di non fare pubblicitàalle sigarette evitando i cartelloninelle vicinanze delle scuole perché

“I ragazzi non devono fumare; bisognadunque evitare che siano toccati dalla pub-blicità delle sigarette”.

British American Tobacco allora non èbene informata perché in Svizzera la leggevieta che si faccia pubblicità alle sigarette eai prodotti derivati dal tabacco destinati aigiovani di età inferiore a 18 anni. La pubbli-cità delle sigarette destinata a un pubblicogiovane è proibita in particolare:

� nei luoghi frequentati soprattuto dai gio-vani� nei giornali, riviste o altre pubblicazionidestinate soprattutto ai giovani� su materiale scolastico sui supporti pubblicitari gratuiti come T-shirt, cappellini, palloni, cc.� sui giochi� in occasioni come manifestazioni cultu-rali, sportive o altro, frequentate principal-mente dai giovani.

Di quellapubblicità c’è poco da vantarsi

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ambiente

Detersivi per lavastoviglieancora troppi fosfati

* NS: negozi specia-lizzati; GD: grandedistribuzione

La lotta contro l’eutrofizzazione deilaghi passa dal bando dei fosfati neidetersivi e nei detergenti che dalleacque di scarico finiscono nelle ac-

que di questi bacini. Dopo le grandi battagliedegli anni Settanta delle organizzazioni con-sumeriste e degli ambientalisti per salvare inostri laghi dall’eutrofizzazione, i fosfati neidetersivi per bucato sono stati definitivamen-te vietati in Svizzera nel 1986. Questo perònon è avvenuto per i prodotti per lavastovi-glie, per i quali la norma fissa dei limiti ma nonne vieta l’uso. Con la diffusione di questi de-tergenti nell’industria, nella ristorazione e nel-le economie private il problema dei fosfatinelle acque dei laghi torna d’attualità e conesso si torna a parlare di fosfati e soprattutto

di eutrofizzazione, ossia l’eccessiva prolifera-zione delle alghe nei laghi. Il tutto è ovvia-mente anche acuito dall’apporto di fosfatid’origine agricola e industriale.

In Ticino la situazione del lago di Lu gano,benché molto migliorata, non è ancora risolta,mentre per quel che riguarda il lago Maggioregli obiettivi delle concentrazioni di fosforo so-no stati raggiunti (da 35 a 10 microgrammi difosforo al litro). Gli apporti annuali di fosforonel Ceresio sono stati ridotti, negli ultimi de-cenni, da oltre 95 a 25 tonnellate nel bacinonord e da 155 a 39 tonnellate nel bacino sud:nonostante ciò il lago si trova ancora in unostato eutrofico e non si prevede un risanamen-to completo a breve termine (vedi i dati pubbli-cati su “L’ambiente in Ticino”, 2003).

Lo stesso problema si pone anche per illago Lemano. Uno studio del 2004 dellaCommissione internazionale per la protezio-ne delle acque del Lemano (CIPEL) indicavache ogni anno si riversavano nelle canalizza-zioni del bacino 182 tonnellate di fosfati chegli impianti di depurazione non riuscivano atrattare completamente: è così che 33 ton-nellate di fosfati finivano ancora ogni annonelle acque del Lemano contribuendo allaproliferazione delle alghe e all’asfissia delleacque. In quell’occasione la CIPEL aveva in-dagato sulla quantità di fosfati nei detersivisvizzeri e francesi. Tre anni fa su 27 prodottiper lavastoviglie venduti in Svizzera soltantodue erano privi di fosfati. E questi due prodot-ti non erano neppure reperibili nei grandi ma-

La presenza di fosfati nei prodotti per lavastoviglie è ancora troppo diffusa e ciò è naturalmente un male per leacque dei nostri laghi non ancora guariti dall’eutrofizzazione. La stragrande maggioranza dei prodotti incommercio contiene fosforo, solo 3 ne sono esenti. Due di questi si trovano nei negozi specializzati ma qualcosa sista (finalmente) muovendo anche sul fronte della grande distribuzione, anche se, per ora, solo Coop vendepastiglie per lavastoviglie senza fosfati.

Dati 2007

Le cifre indicano i grammi di fosfororilasciati nell’acquadi scarico per ognilavaggio. Più il valore è elevato maggiore èl’impatto negativoper la salute dei laghi. I valori di fisforomisurati nei prodotti sono messiin rapporto alle raccomandazioni di dosaggio chefigurano sull’im-ballaggio.Fonte:www.cipel.org

Marca Nome del prodotto Tipo Grammi di fosforo Disponibilità*rilasciati per ciclo di lavaggio (+/- 10 %)

COOP Tabs oecoplan Pastiglie 0.0 GD- senza fosfati

ECOVER Pastiglie ecologiche Pastiglie 0.0 NSper lavastoviglie

HELD Polvere per Polvere 0.0 NSlavastoviglie

Prix N.1 Pastiglie per Pastiglie 1.1 GDlavastoviglie

CARREFOUR Tabs 4 in 1 Pastiglie 1.2 GD

MIGROS M BUDGET Polvere 1.9 GDPolvere detergente

SINGONA Polvere per Polvere 1.9 GDlavastoviglie

CALGONIT Powerball Classic Pastiglie 2.0 GD- New extra power

COOP Foxomat tabs 2 strati Pastiglie 2.0 GD

DENNER Polvere per Polvere 2.0 GDlavastoviglie

SUN SUN Polvere Polvere 2.0 GD

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gazzini (i risultati sono stati ripresi dalla Borsadella Spesa nell’edizione 5.2004).

In questi anni le organizzazioni dei con-sumatori non hanno cessato di richiederel’eliminazione dei fosfati in questi prodotti(senza si può, lo dimostrano i prodotti che nesono esenti e lo hanno dimostrato i detersiviper bucato...) e in ogni caso una maggiorediffusione dei detersivi senza fosfati anchenella grande distribuzione.

Coop davanti alla MigrosA tre anni distanza e stimando poco alte-

rate le cifre indicate nel 2004, il CIPEL ha vo-luto rivedere la situazione nel mercato dei de-tergenti per lavastoviglie poiché laCommissione resta convinta che la soppres-sione dei fosfati in questi prodotti possa ave-re sostanziali benefici per le acque dei laghi.Non bisogna infatti trascurare il fatto che ladiffusione delle lavastoviglie nelle economie

domestiche ha ancora un’importante poten-zialità.

In tre anni l’offerta ecologica sul merca-to non è variata. Su 33 prodotti messi sotto lalente solo 3 sono esenti da fosfati, Ecover.Held e Tabs oecoplan di Coop. Quello che sipuò osservare con soddisfazione è che lagrande distribuzione si è chinata sul proble-ma. Coop ha messo sul mercato le pastiglieecologiche Tabs oecoplan, esenti da fosforo eMigros, pur non disponendo ancora di unprodotto analogo, indica che si sta adope-rando per portare anche sui suoi scaffali unprodotto ecologico, senza fosfati. E attenzio-ne: le pastiglie della M-Budget, pur non indi-cando in etichetta che contengono fosforo,in realtà ne contengono una discreta quanti-tà (vedi tabella).

Gli 11 prodotti meno inquinantiNella tabella sono riportati i risultati degli

11 prodotti che rilasciano meno fosfati per ci-clo di lavaggio. Tutti gli altri prodotti conten-gono dunque dosi maggiori di fosfati.

Cosa chiede l’ACSIIl terzo millennio è iniziato ormai da

qualche anno e ancora non siamo giunti a eli-minare del tutto l’immissione di fosfati nelleacque di scarico. Il tutto ha dell’incredibile.

L’ACSI chiede ai produttori un maggioresforzo, ai grandi magazzini di mettere a di-sposizione dei consumatori prodotti per lava-stoviglie senza fosfati (anche nelle piccolesuccursali) e raccomanda ai consumatori diprivilegiare questi prodotti. Ma tutto ciò sa-rebbe ovviamente agevolato se il legislatoresi decidesse, infine, a bandire i fosfati da tuttii prodotti che finiscono nelle acque...

OECOPLAN30 pezzifr. 5.80

ECOVER25 pezzifr. 7.80

HELD25 pezzifr. 10.80

M-Budget contiene fosfati anche sel’etichetta non li cita

Buone notizie – si fa per dire – dallaMcDonald’s Svizzera: approfittandodella visibilità dell’Olma, la fiera perl’agricoltura e l’alimentazione di SanGallo, ha annunciato che da subitotutti i suoi prodotti conterranno almassimo il 2% di acidi grassi trans.

Dopo aver contri-buito a rendere obesistatunitensi e, a poco apoco anche europei easiatici, la McDonald’ssta valutando seria-mente la possibilità diridurre il contenuto diacidi trans nei suoi pro-dotti impegnandosi adapplicare i valori limiteesemplari fissati in Danimarca.

Per friggere, l’azienda utilizzerà esclusi-vamente olio di colza svizzero. Grazie a unprogetto di ricerca durato alcuni anni e con-dotto in collaborazione con i fornitori di se-menze, l’istituto federale di ricerca,l’organizzazione d’impresa per il settore agri-colo Fenaco e l’industria degli oli, è stata svi-luppata una nuova pianta di colza che per-mette di rinunciare al passaggio di lavorazio-ne di indurimento parziale dei grassi, ridu-cendo notevolmente il contenuto di acidigrassi trans. Per lo sviluppo di questa pianta,denominata HOLL-Raps, sono state impie-gate esclusivamente metodologie tradizio-nali e nessuna tecnica genetica.

La Società Svizzera di Nutrizione si èespressa favorevolmente in merito all’impe-gno di McDonald’s. Questo non significa, se-condo noi, che hamburger e patatine frittepossano diventare un modello di alimentazio-ne sana e equilibrata. Senza contare gli aspet-ti etici e sociali del fast food (vedi BdS 1.07).

Cosa sono gli acidi grassi trans I grassi trans si trovano in parte nei gras-

si idrogenati, ma anche al naturale, nei latti-cini e nei grassi animali. Si formano in segui-to al parziale indurimento dei grassi, ai pro-cessi di frittura e deodorizzazione dei grassi. Igrassi trans possono innalzare i livelli di cole-sterolo nel sangue, costituendo un fattore dirischio per le malattie cardio-vascolari.

Anche Migros e Coop dichiarano di ri-durre se non eliminare completamente dailoro prodotti i grassi idrogenati.

McDonald’sannuncia cibomeno grasso

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ambiente

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società

Dal tutto gratisa qualche centesimo in più

L’esplosione del tutto gratis

Se c’è una tendenza sempre più impe-rante e sempre più accalappiatrice del cit-tadino-consumatore è proprio quella di farcredere che tutto ti si offre gratis o perlo-meno con estrema generosità. In realtà sicamuffano abilmente i costi che comun-que si pagheranno. Se sei preso da un nuo-vo megagalattico televisore al plasma e tidicono: non preoccuparti, non devi pagareora, pagherai nel 2008, stai pur certo chearriverà comunque la scadenza, che il tuopotere d’acquisto non sarà per niente cre-sciuto mentre il prezzo messo temporanea-mente a dimora frutterà qualche tornacon-to in più al generoso venditore che aumen-

ta la cifra d’affari, migliora la rotazione evi-tando l’invecchiamento accelerato del pro-dotto, fa posto nel magazzino, ricupereràgli interessi sul capitale. E tu avrai in casaun enorme schermo plasmatico che ti ri-chiamerà ogni sera uno strisciante debitoda saldare.

Si sta facendo un passo ancora più inlà: si può ottenere una cosa senza pagar-la. Dovrebbe significare che da qualcheparte qualcuno l’ha pagata per te. Si mol-tiplicano i giornali gratuiti. Se ti offrono ungiornale gratuito, sta pur certo che lo pa-gherai in pubblicità (una tassa occulta) e inlibertà (elevato condizionamento giornali-stico: immaginate dove finirebbe la liber-tà della Borsa della Spesa con la pubblicitàdei grandi empori!).

Da qualche tempo, in Gran Bretagna,è nato un nuovo operatore telefonico unpo’ diverso dagli altri. Si chiama Blyk,opera con Orange, i suoi clienti non paga-no più un soldo per telefonare o per invia-re messaggini. Dal telefonino gratuito(condizionato ad un abbonamento) si pas-sa quindi anche alla telefonata gratuita.Bisogna però accettare di ricevere un belpo’ di pubblicità via sms. Si sono scelti iclienti: dai 16 ai 24 anni.

Si è pure scelto chi paga: CocaCola,McDonald’s, Colgate... Si può dire: è comeper i giornali gratuiti. Con una differenza:certi prodotti buttati fuori dalla scuola asuon di milioni per salvaguardare la salu-te dei giovani (obesità, diabete, opacità ce-rebrale ecc.) rientrano prepotentementeda un’altra parte e in forma ancora piùpersonalizzata. Così gira l’economia.Quanta resistenza ci sarà ancora inSvizzera a questi espedienti?

Pseudo innovazioni ma profitti veri

Il nostro ministro Couchepin canta vit-toria e si appunta qualche medaglia per-ché i premi delle casse malati sono in frena-ta. Tutto da vedere: primo, se non c’entrinopiù gli artifici statistici dovuti al caso che nonalla gestione dei costi (v. l’effetto ritardatodell’introduzione del nuovo sistema di fat-turazione e gli scombussolamenti riportatida un anno all’altro); secondo, se l’effettomoderatore del ricorso alle riserve, accumu-late oltre misura nel 2006 (a un tasso del19% mentre il minimo legale è posto al13%), avrà effetto prolungato. Comunquegià si vedono lampi all’orizzonte che prean-nunciano aumenti a causa dell’evoluzioneineluttabile del costi della salute. Ma unacuriosità val la pena di rilevare.

Ci dicono che le casse malati rimborsa-no quasi 300 milioni di franchi di medica-menti (un medicamento prescritto fuori dal-l’ospedale su venti) che non portano nes-suna novità terapeutica. Sono cioè dellepseudo-innovazioni tramutate in veri bre-vetti che mantengono alti profitti. In altreparole, le case farmaceutiche padroneggia-no l’arte del brevettare (sino a 30 anni) unasostanza che ha esattamente lo stesso effet-to di un medicamento esistente, ma allaquale si è modificata di poco la sua struttu-ra molecolare. È quindi un’”innovazione”brevettabile poiché la sostanza appare co-me nuova, anche se gli effetti sono identicia quelle di altre sostanze già sul mercato mail cui brevetto sta per scadere o è scaduto.Chi dice nuovo brevetto, dice nuova prote-zione e possibilità di nuovi elevati profitti.Leggo che in Germania la società dei me-dici delle casse malati della Renania del

Si può dire che la curiosità è la dote del buonconsumatore: aver voglia di sapere cosa sta dietro le cose e scegliere diconseguenza. E poi, se la curiosità nonesistesse, si farebbe assaipoco per il bene proprio e degli altri. Ecco alcuni esempi trattidall’attualità che bendimostrano quanto sianecessario per iconsumatori porsi ladomanda: perché?

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società

Nord (KVNO) combatte duramente questo“trucco” e pubblica ogni anno una lista deimedicamenti pseudo-innovativi il cui prezzoè più elevato perché artificiosamente bre-vettati. Il quotidiano “Tages Anzeiger”, tem-po fa, (27.07.07) aveva già adattato quel-la lista alla Svizzera. Doveva servire daesempio e lezione. Si dimostra infatti che lecase farmaceutiche per difendere la legisla-zione sulla proprietà intellettuale sonopronte ad alchimie subdole non con lo sco-po di sostenere la ricerca, come vorrebberofarci intendere, ma piuttosto per protegge-re il proprio campicello fruttuoso. Si dimo-stra ancora che per contenere i costi dellasalute bisognerebbe cominciare anche daquesti fatti.

Dalla Variante 95 all’olio di colza

C’è una singolare contraddizione ap-parsa negli ultimi tempi: mentre sembravaquasi che l’agricoltura svizzera dovesse inparte ridimensionarsi, arretrare o chiuderebottega sotto la pressione della liberalizza-zione e della concorrenza, ecco che emer-ge, su piano universale, non solo per motivicontingenti, metereologici, ma per squilibriocrescente tra domanda e offerta di prodotti(dal cereale, al latte, alla carne), una situazio-ne in cui l’agricoltura svizzera, più costosa,sembra trovare ragion d’essere e vitalità

economica. Non siamo al ritorno del famosopiano Wahlen degli anni Quaranta ma a unprovvido segnale. Forse anche in questa ot-tica è apparsa più deleteria la rinuncia a unagran fetta di terrreno agricolo nella vicendadella votazione della Variante 95.

Un caso curioso può essere quello del-l’olio di colza. Nel XIX secolo era usato comecombustibile per le lampade perché gusto eodore lo rendevano improprio all’alimenta-zione. Nel 1940 la superficie coltivata a col-za in Svizzera era ridotta a 38 ettari. Oggisiamo a 20 mila ettari e le superfici coltivatesono aumentate del 20% dal 2000. Sonostate selezionate nuove varietà, private del-l’acido erucico che dava all’olio il gusto ama-ro. Come ogni anno la federazione svizzeradei produttori di cereali e gli oleifici si è ritro-vata ed è giunta a un’intesa sulle quantità daprodurre, le condizioni cui sottostare, loschema dei prezzi.

Con la filosofia economica dominantesi dirà: ecco un esempio di economia ingab-biata, amministrata, non liberalizzata e quin-di di prezzi imposti! I prezzi di trasformazio-ne e commercializzazione sono stati inveceridotti (3.5%). Forse anche perché le tasseall’importazione delle oleaginose hanno su-bito con lo scorso primo luglio un ulteriore ri-basso e anche i produttori di colza devonoadeguarsi. La colza è una coltura che ben siadegua ai nostri terreni e al nostro clima, è in-teressante per la salvaguardia dei nostri suo-li, ha prospettive interesssanti non solo perl’alimentazione e la salute (leggo che è il so-lo prodotto vegetale a contenere un acidopolinsaturo che ha un ruolo essenziale nellaregolazione delle funzioni cardiovascolari)ma anche nella possibile produzione ener-getica. E ciò che è pure rilevante, anche se di-menticato, nel dare ai nostri paesaggi e allenostre campagne nel periodo della fioriturabellezze incomparabili, da mozzafiato.

Qui, quasi in contrapposizione al discor-so del “tutto gratis”, entra allora il discorso diqualche centesimo in più accettato dal con-sumatore per la scelta tra l’olio importato equello che risponde invece alle esigenze del-la produzione svizzera o al marchio PER(prestazioni ecologiche richieste) applicatodai nostri agricoltori che garantisce assenzadi Ogm e utilizzazione di sementi certificate.

Insomma, se si deve diffidare del “tut-to gratis”, alle volte ci si deve anche oppor-re alla mitizzazione del minor prezzo. Perchéil minor prezzo nasconde spesso bruttureumane, devastazioni sociali e ambientali epure un imperdonabile minor valore ag-giunto al nostro paesaggio e alla qualità di vi-ta. Si potrebbe suggerire: consumatori uni-tevi, siate sempre curiosi, molto curiosi, per ilbene vostro e del prossimo.

SILVANO TOPPI, ECONOMISTA

Torniamo sulla vicenda della si-gnora che ha ricevuto, senzaaverle ordinate, delle moneteda collezione (nella foto), dalla

ditta Helvetisches Muenzkontor diKreuzlin gen per un totale di 115 franchi(vedi BdS 6.07) e lo facciamo per aggior-narvi su alcuni fatti di interesse generale.Dopo un’ulteriore corrispondenza inter-corsa con la ditta in questione, si è potutoappurare che l’invio della merce è stato

effettuato in seguito a un sondaggio alquale l’anziana signora avrebbe parteci-pato. Tuttavia, nonostante l’invito a volerfornire il testo del sondaggio compilatoper verificarne il contenuto, questa docu-mentazione - finora - non è stata messa adisposizione.Per evitare situazioni di questo tipo l’ACSIconsiglia:� evitate di rispondere a sondaggi chenon siano anonimi;� se lo fate (magari perché attirati daqualche omaggio), accertatevi che non visiano postille tramite le quali rischiate diimpegnarvi in qualcosa che non gradite;� conservate sempre una copia del son-daggio a cui avete risposto e se ricevetemerce che non avete ordinato vale laprassi indicata sulla BdS 6.07;� ricordiamo che in Svizzera è vietatol’obbligo di acquisto abbinato alla parte-cipazione a concorsi; e visto che la normanon cita i sondaggi, qualcuno potrebbeaggirare la legge mascherando i concorsiin sondaggi. La prudenza è d’obbligo.

Attenzione ai falsisondaggi

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Il nostro futuro nel Nanouniverso

La “Nanoscienza” è unnuovo ambito scientifico,che interessa ricercatori didiversa competenza (fisica,chimica, biologia, ...), voltoallo studio della materia alivello nanometrico.Grazie al recente sviluppodella microscopia e dellediverse tecniche diindagine, la materia rivelasorprendenti proprietàutilizzabili per creare nuovimateriali e processiinnovativi in innumerevolisettori.

La vernice dell’auto che non si graf-fia, i vetri che si puliscono da soli, ilcostume da bagno che permette dituffarsi in acqua e uscire asciutti,

imballaggi che cambiano colore quando ilcontenuto è andato a male. Ma anche me-dicinali innovativi più mirati e più funzionaliche aprono nuove prospettive nella curadelle malattie. Non sono sogni né fanta-scienza ma una realtà già a portata di con-sumatore.

Oggi nei «nanolaboratori» di tutto ilmondo – e la Svizzera fa parte delle nazionileader nello studio sulle nanotecnologie –lavorano migliaia di ricercatori e dalla nuo-va tecnologia ci si aspettano opportunitàsoprattutto a livello di informatica, medici-na e nuovi materiali. Il potenziale economi-co è grande come pure l’incertezza sui pos-

mente interessante per le possibili applica-zioni il ramo dei tessili (34 prodotti) seguitodagli articoli sportivi (33), dalla cosmetica(31), dalla cura del corpo (23) e dalla prote-zione solare (8).

Sono già molto diffuse le sigillature dioggetti d’uso con rivestimenti di un nano-metro. Riempiendo, per esempio, le cavitàmicroscopiche delle superfici di vetro, cera-mica, metallo o vernice con uno strato soli-do di nanoparticelle (per esempio di biossi-do di titanio) si ottiene una superficie estre-mamente liscia che fa scivolare via l’acqua eimpedisce alle particelle di sporco di aderi-re. Oggi esistono quindi finestre e facciateautopulenti, cabine della doccia senza mac-chie di calcare, piani di lavoro in acciaioinossidabile per la cucina a prova di impron-te. Un nano rivestimento può anche rende-

In questa crema viene reclamizzata come benefical’azione combinata di sostenze protettive della pelleActicalm2™, Biolactone™ e Triceramidi nano-incapsulati.

Nanoparticelle nelle pellicole alimentari o neicontenitori di plastica rendono gli imballaggi piùresistenti e meno permeabili al vapore acqueo.

Questi calzoncini da spiaggia o da piscina sonocaratterizzati da un tessuto di nylon trattato connanotecnologie ( Nano-Dry®) ch permette sia unarapida asciugatura sia uno schermo anti raggi UV.

sibili rischi. Per questo informare obiettiva-mente la popolazione è un compito fonda-mentale e irrinunciabile. In queste pagine vioffriamo una panoramica su questa nuovascienza e sui prodotti già reperibili in com-mercio indicando anche qual’è per il mo-mento la posizione dell’ACSI che vigileràanche in questo settore emergente e tuttoda regolamentare.

Tessili, rivestimenti, cosmeticiAttualmente sono oltre 200 i beni di

consumo nanotecnici. Più della metà diquesti (125) trova impiego nel compartosalute e fitness, seguito da elettronica ecomputer (30), casa e giardino (21) e ali-menti e bevande (19): nel settore dell’auto-mobile rientrano circa 10 prodotti.

Al momento si dimostra particolar-

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2Cosa chiede l’ACSI

1 Da subito: laddove per la messa in commercio dideterminati generi di prodotti è prevista per leggeun’autorizzazione, essere particolarmente attenti eseveri nel rilasciarla per quelli che contengono nanotecnologie.

2 Al più presto: obbligo di dichiarazione per tutto ciòche contiene nano-prodotti liberi.

3 Al più presto: introduzione del principio diprecauzione nelle leggi settoriali o addirittura nellacostituzione.

4 Da valutare: emanare nuove leggi ad hoc (tipoGenLex).

Il significato di "Nano"

La parola “nano” in ambito scientifico significa “un miliardesimo”.Un Nanometro (1nm = 10-9 m) corrisponde ad un miliardesimo dimetro.Un foglio di carta è spesso circa 100’000 nanometri, una proteinapuò misurare 10 nanometri, una molecola lineare formata da 10atomi misura 1 nanometro, un atomo mediamente misura 0,1 nano-metri.

re la vernice dell’automobile resistente aigraffi e proteggere le superfici metallichedalla ruggine.

Un nanostrato d’argento sul lato in-terno del frigorifero può agire contro i bat-teri e i funghi. Si ottiene lo stesso effettoanche con nanoparticelle d’argento inseri-te nelle fibre sintetiche di prodotti tessili,per esempio pantaloncini e magliette da ci-clista o calze da sport, allo scopo di inibirela crescita di batteri mentre si indossanoquesti capi contrastando così gli effetti delsudore. Si trovano pure saponi con nano-argento e lavatrici in cui, durante il lavag-gio, sono rilasciati ioni d’argento con loscopo di disinfettare il bucato.

In Germania è già stata sviluppata unapasta dentifricia per denti sensibili al caldoe al freddo.

In una crema per il viso, i fullereni (mo-lecole di carbonio) C60 aumentano la du-rata della conservazione facendo in modoche le molecole all’origine dell’irrancidi-mento delle sostanze grasse si depositinosulla superficie delle nanosfere di carbonio.

Da poco è tecnicamente possibile ri-vestire facciate, finestre, mobili, tappeti opareti del soggiorno con biossido di titanio.Per effetto della luce solare, questa tecnicapermette di eliminare lo sporco e le mac-chie di grasso, caffè e inchiostro.

Industria alimentareNanoparticelle di argilla, biossido di si-

licio, ossido di zinco o biossido di titanio in-serite nelle pellicole e nei contenitori di pla-stica rendono questi imballaggi più resi-stenti agli strappi e agli urti o ne riducono lapemeabilità al vapore acqueo, all’ossigenoe alle radiazioni UV. Se sono muniti di na-noparticelle d’argento, mediante lo scam-bio di ioni d’argento, è possibile ridurre laformazione di germi sulla superficie deiprodotti alimentari che contengono in mo-

Foto in alto a sinistra:

Mazzo di fiori nanotecnologico che ha vinto il primopremio al concorso di fotografia scientifica delDipartimento di Ingegneria dell'Universita' diCambridge nel 2004.La vincitrice e' Ghim Wei Ho, una studentessa innanotecnologia impegnata nella creazione di nuovimateriali con caratteristiche utili per applicazionipratiche. Nel corso del suo lavoro ha scattato unaserie di fotografie (prese con un microscopioelettronico a scansione) di nanostrutture "cresciute"da gocce di gallio su di una superfice di silicio che,oltre alle caratteristiche estetiche, posseggonoanche caratteristiche fisiche che le rendonointeressanti per nuove applicazioni pratiche qualivernici idrorepellenti e cellule solari ad alta efficienza.

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È ancora lontana dall’orizzonte – ma non per

questo irrealizzabile – la moltodiscussa pizza surgelata

con varie nanocapsule che,attivate nel forno a microonde a

seconda della potenzaselezionata, assumono un

sapore specifico: 400W per lamargherita, 800W per la

prosciutto e funghi e 1200W per la quattro stagioni!

Questo sci ha lamine in acciaio microcristalline eil trattamento superficiale è basato sullananotecnologia che riduce l'adesione della nevesulla superficie dello sci.

Nella crema MicroSun Baby FPS 30 Crème laprotezione dai raggi solari UVA e UBB è assicuratagrazie a dei micropigmenti che formano sulla pelleuna sottile pellicola, praticamente invisibile.

do da prolungarne la conservabilità. Un na-norivestimento interno delle bottiglie edelle lattine di birra può invece impedire laperdita di acido carbonico, prolungandoanche in questo caso la conservabilità delprodotto.

Nanoparticelle possono essere inseritedirettamente anche negli alimenti. Già oggisi avvolgono coloranti naturali, aromi e vi-tamine in nanocapsule da miscelare alle be-vande. In questo modo gli additivi si sciol-gono meglio nel liquido e l’organismo puòassorbirli e trasformarli più rapidamente.

Va detto che nel settore dell’alimenta-zione c’è una certa prudenza da parte delleaziende a lanciare “nanofood”a causa del-lo scetticismo che i consumatori dimostra-no di avere per le novità negli alimenti.

I dubbi, d’altro canto, sono più che le-gittimi dal momento che non si conosconoancora sufficientemente le reazioni chel’organismo può scatenare con l’ingestionedi nanoparticelle e gli effetti che potrebbeavere la loro dispersione nell’ambiente.

Le applicazioni medichedi diagnosi e di cura

Le possibilità nanotecnologiche sonooggetto di intense ricerche nella medicina.Per esempio, sono in fase di sviluppo appa-recchi che su una superficie di pochi centi-mentri quadrati racchiudono centinaia di ti-pi di molecole reagenti tali da poter analiz-zare in brevissimo tempo tutta una serie disostanze contente in una goccia di sangue.

Sono in preparazione anche “nanocri-stalli” che si accendono sotto l’azione diraggi UV. Unendo questi nanocristalli aglianticorpi che si formano nell’organismodurante un’infezione, i sintomi dell’infezio-ne sono identificabili in campioni di sangueo di urina già quando sono presenti inquantità minime.

Si mira a sviluppare non solo nanodia-gnostica ma anche nanomedicinali: strut-ture cave di nanodimensioni potrebbero di-ventare veicoli di trasporto di principi attivie essere inviate direttamente nel focolaiodella malattia. Una medicazione di questotipo avrebbe bisogno di una frazione delleattuali quantità di principo attivo.

Negli Stati Uniti si sta mettendo a pun-

to una nonocapsula che contiene celluleche rilasciano insulina: queste capsule cir-colerebbero continuamente nel sanguedelle persone diabetiche fornendo costan-temente l’insulina necessaria al paziente.Grandi speranze, naturalmente, sono postenella terapia dei tumori e alcune sperimen-tazioni hanno dato risultati positivi su cavieanimali.

Possibili rischi Nonostante le grandi potenzialità che

si intravedono, si sa ancora poco sugli effet-ti collaterali nocivi. La principale preoccu-pazione è che le nanoparticelle penetrino

nel corpo umano (e degli altri esseri viventi)e vi provochino dei danni. Dove le nanopar-ticelle sono saldamente fissate su un mate-riale di supporto, come le vernici per auto-mobili, i prodotti suscitano meno timori ri-spetto ai casi in cui nanoparticelle si muovo-no liberamente nell’ambiente. Queste par-ticelle libere possono essere inalate attra-verso i polmoni o assorbite attraverso lapelle o l’intestino. Pensiamo, in particolare,ai prodotti vicini al corpo, come i cosmetici,o i tessili o gli imballaggi dei prodotti ali-mentari.

Assenza di regolePer il momento le valutazioni dei “na-

norischi” sono ostacolate non solo dallamancanza di conoscenze tossicologiche maanche dalla mancanza di regole. Non si sanemmeno quali test siano opportuni né co-me realizzarli. Ciò fa sì che in alcuni luoghisiano immessi sul mercato prodotti conte-nenti nanoparticelle di sintesi senza che siabbia un’idea anche solo approssimativadei possibili rischi.

L’organizzazione ambientalista cana-dese ETC Group, l’anno scorso, ha lanciatoun appello a favore di una moratoria sia peri nanoprodotti sia per la ricerca nei labora-tori. Altre organizzazioni auspicano una ri-cerca più intensa sui rischi e sulla sicurezza.Anche il settore delle assicurazioni è interes-sato a ottenere maggiori conoscenze.Poiché la nanotecnologia rappresenta unatecnica completamente innovativa, la suaapplicazione e diffusione insieme con i po-tenziali rischi sono difficili da stimare.

� Ufficio federaledell’ambiente (UFSAM) www.umwelt-schweiz.ch

� Ufficio federale dellasanità pubblica (UFSP)www.bag.admin.ch

� Centro per lavalutazione delle sceltetecnologiche (TA-SWISS)www.ta-swiss.ch

Fonte: “Nano... e allora?”, publifocus“Le nanotecnologie e il loro significato per la salute e l’ambiente”, Ta-Swiss

Per saperne di più:

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salute

Èsoprattutto nelle giornate fredded’inverno che sorge il problema del-l’aria troppo secca nei locali abitativi.In quei giorni, arieggiando, si riduce

di molto l’umidità nei locali. Più bassa è la tem-peratura esterna, minore sarà l’umidità nei lo-cali e, con più frequenza si arieggiano i locali,più elevato sarà il grado di secchezza dell’aria.

Per un clima interno salubre e gradevolesi consiglia un’umidità dell’aria tra il 30 e il50%. Una riduzione del grado d’umidità net-tamente al di sotto del 30% per diversi giornipuò provocare disidratazione cutanea e dellemucose di occhi, naso e cavità orale, e provo-care senso di secchezza, irritazioni, congiunti-viti, eczemi e aumentare il rischio di raffredda-menti. Particolarmente a rischio sono le per-sone anziane, le persone con particolare sen-sibilità alle mucose e i portatori di lenti a con-tatto.

Non fidarsi delle sensazioniLa sensazione di secchezza dell’aria non

significa che l’umidità dell’aria sia effettiva-mente troppo bassa. Tale sensazione è anchecondizionata dalla presenza di polvere o di so-stanze irritanti. Un’aria polverosa nei localipuò disidratare la pelle e le mucose più rapida-mente e provocare irritazioni. Sostanze noci-ve, come la formaldeide, costituiscono un’ul-

Molto spesso si ricorre agli umidificatori quando l’aria degli ambientiinterni è ritenuta troppo secca. Questa sensazione è tuttavia soggettivae non di rado è dovuta ad altri fattori piuttosto che all’effettivasecchezza dell’aria. In questi casi, aumentando il grado di umidità, sirischia di peggiorare nettamente il clima dei locali interni con un’ariache risulta poi troppo umida. Le ripercussioni possono essere diverse:formazione di muffa e proliferazione di batteri e acari sulle pareti, sullefinestre, dietro i mobili, nei tappeti e all’interno dei materassi, conconseguenze nocive per la salute. L’acqua non fresca utilizzata in alcuniumidificatori può causare l’inquinamento diretto dell’aria con batteri,muffa e amebe. Si raccomanda pertanto l’impiego di umidificatoridell’aria nei locali abitativi solo in modo mirato e con la dovuta cautela.

teriore fonte di irritazione delle mucose. Lasensazione di secchezza può essere anche ac-centuata da una temperatura troppo elevata.

I rischi per la salute di un’ariatroppo umida

L’utilizzo di umidificatori può generarerapidamente un eccesso di umidità nell’abita-zione. Una situazione che si verifica spesso eche comporta un rischio non indifferente perla salute. In Svizzera, una casa su quattro pre-senta segni di eccessiva umidità, come la co-stante formazione di acqua di condensa suivetri delle finestre, le macchie di muffa sullepareti e le carte da parati che si scollano o ad-dirittura infestazioni di muffa ben visibile.L’alto grado di umidità favorisce la prolifera-zione degli acari.

Proliferazione degli acari Gli acari per riprodursi necessitano di un

grado di umidità non inferiore al 50%. Questiminuscoli parassiti, appartenenti alla famigliadegli aracnidi, sono presenti in ogni abitazionee si nutrono tra l’altro di scaglie cutanee uma-ne e animali. Vivono tra le fibre e nei tessuti,soprattutto di materassi, cuscini, coperte, pol-trone e tappeti, ma anche nelle gabbie di crice-ti, porcellini d’India e uccelli. Gli acari sono in-nocui e non trasmettono malattie. Ma insiemeai loro escrementi rilasciano anche importantiallergeni fastidiosi. All’incirca il 9% della popo-lazione adulta e il 12% dei bambini sono giàoggi sensibili agli allergeni degli acari. L’allergiaagli acari ha conosciuto una forte espansionenegli ultimi 50 anni. Si presume che una dellecause sia l’aumento della temperatura e del-l’umidità nelle abitazioni durante i mesi inver-nali. Riducendo l’umidità al 45%, gli acari nonpossono più riprodursi. Perciò un basso gradodi umidità contribuisce efficacemente alla ri-duzione della presenza di allergeni.

Infestazione di muffa Se per alcuni giorni o settimane il grado di

umidità supera il 50-60%, può formarsi dellamuffa sulle pareti esterne o in altri punti fred-di della casa. Particolarmente vulnerabili sonogli edifici con pareti male isolate o in cui vi so-no flussi ininterrotti di aria fredda.

I rischi igienici che comportal’utilizzo di umidificatori dell’aria

Non tutti gli umidificatori dell’aria sonoinnocui dal punto di vista igienico. Si racco-manda di non utilizzare apparecchi che fun-zionano secondo il principio della nebulizza-zione: l’acqua usata per umidificare può rapi-damente trasformarsi in terreno di coltura pergermi che, mediante il processo di nebulizza-zione, si diffondono nell’aria dei locali insiemea batteri, muffa. Gli umidificatori a ultrasuonisono in grado di uccidere i germi ma non di eli-minare quelli morti pericolosi per le personeallergiche. Da indagini svolte risulta tra l’altroche alcuni apparecchi non sono abbastanzaefficaci per eliminare i germi. L’impiego di ap-parecchi a vaporizzazione o a evaporazionenon provoca, di regola, la diffusione di micro-bi nell’aria, evitandone l’inquinamento. I con-tenitori d’acqua e gli evaporatori devono es-sere periodicamente puliti o sostituiti ondeevitare sgradevoli odori.

Non scaldare troppo i locali L’aria di locali eccessivamente riscaldati è

più secca di quella di locali con una temperatu-ra più bassa. Abbassando la temperatura a 20-21°C, aumenta la sensazione di benessere, sirisparmia energia e aumenta il grado di umidi-tà relativa. Nelle abitazioni di vecchi edifici ma-le isolate e con pareti fredde, una temperaturaleggermente più elevata contribuisce ad au-mentarne il senso di benessere di chi ci abita.Anche gli anziani o le persone che sono costret-te a rimanere a lungo sedute necessitano diuna temperatura più elevata per sentirsi bene.

I rischidi una cattivaumidificazione

Per una buona salute èimportante seguire questeraccomandazioni: � non fumare nei locali abitativi � non utilizzare troppe candele e nonlasciarle accese troppo a lungo;rinunciare ai diffusori di profumi perambienti � eliminare regolarmente la polvere:passare l’aspirapolvere a fondo, pulire lesuperfici lisce con un panno umido earieggiare bene dopo avere utilizzatol’aspirapolvere � arieggiare regolarmente creandocorrenti d’aria.

Consigli ACSI

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Bioggio, via Cademario, 091 605 69 03 martedì e mercoledì 14-17giovedì e venerdì 9-11

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I mercatini di Locarno e Mendrisio sono chiu-si durante le vacanze scolastiche. La sede diBioggio è chiusa solo per le feste di fine anno;durante le altre vacanze scolastiche consultate lasegreteria telefonica del mercatino. ABellinzona, il mercatino è aperto durante la set-timana delle vacanze autunnali mentre negli altriperiodi di vacanze scolastiche è aperto il venerdìdalle 14 alle 17 (solo vendita). Aperture straordi-narie sono segnalate tramite la stampa.

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acsi

Pomeriggio con le volontarie dello “Scambio dell’usato”

Dopo aver incontrato lo scorso an-no le responsabili e le volontariedei Mercatini ACSI, il pomeriggiodel 17 settembre al convento del-

le Agostiniane di Monte Carasso è stata lavolta di quelle attive nei centri di “Scambiodell’usato” (SU), nati nel 1999 per iniziativadell’ACSI e che sono diventati una realtà in23 comuni del Cantone e della Mesolcina.

Usufruendo di questo servizio gli abi-tanti dei comuni possono ricuperare oggettiancora utilizzabili e in buono stato destinatiall’incenerimento, prolungandone così la du-rata di vita, in sintonia con i principi dello svi-luppo sostenibile. Al centro SU di Giubiasco(nella foto), ad esempio, vengono ritiratedall’utenza ca. 24 tonnellate di oggetti inbuono stato su un totale di 30 (tasso medio diricupero: 80%)

Da un lato l’incontro è stato voluto perribadire il sostegno e l’interesse dei verticidell’ACSI verso questo utilissimo servizio.Dall’altro per prendere atto delle situazioni edelle difficoltà che le volontarie incontranonel loro lavoro.

Presenti una ventina di volontarie SU di10 comuni, dopo la presentazione e i ringra-ziamenti al neo designato consulente SUFranco Grassi già attivo da anni nel centro diGiubiasco, si è voluto fare il punto sulla situa-zione quanto a logistica dei centri e ai rappor-ti con i comuni serviti.

Dalla discussione è risultata una situa-zione più che soddisfacente quanto a colla-borazione con gli addetti comunali operantiin questo servizio. Per quanto riguarda la lo-gistica, da parte della metà dei centri SU pre-senti si lamenta l’assenza di una copertura aprotezione dalle intemperie (pioggia, neve).Uno stesso grado di insoddisfazione vale perlo scarso impegno da parte dei comuni nel-l’informare la popolazione riguardo al servi-zio. Scontento pressoché unanime invece èmanifestato per la totale assenza, salvo qual-

28 punti di scambio� Centri SU ACSI attivi in Ticino:

Cadenazzo, S.Antonino, Camorino, Giu -biasco, Monte Carasso, Sementina, Gu-do, Cugnasco, Gerra Verzasca, Laver-tezzo Piano, Magadino (per tutto ilGam ba rogno), Gor dola, Sonvico, Minu-sio, Ponte Capriasca, Croglio, Tesserete

�Promossi dall’ACSI ma oraautonomi: Agno, Cavigliano, Magliaso, Chiasso,Mendrisio, Morbio Inferiore

�Responsabile SU ACSI: Rosanna Tognini Braghetta Monte Carasso, 091 825 35 35

� Consulente-ispettore ACSI: Franco Grassi Giubiasco, 091 857 54 88Persone o Municipi interessati a organiz-zare nel proprio Comune un centro SUpossono prendere contatto con la re-sponsabile .

che lodevole eccezione, di un minimo di at-tenzione e riconoscenza per il lavoro svoltonei centri SU dai volontari ACSI. Per le situa-zioni più gravi l’ACSI prenderà contatto con imunicipi.

Si è pure discusso su altri punti che ri-guardano lo svolgimento del lavoro e i malin-tesi che sono sorti in qualche raro caso conl’utenza. Tenendo conto di quanto è scaturi-to dal vivace scambio di pareri si è quindi pro-posta una revisione del regolamento in mododa limitare al minimo le occasioni di bisticci.

Concludendo tengo a sottolinearel’ottima impressione di impegno, disponibili-tà, serietà e spirito d’adattamento (e di sacri-ficio) suscitatami dalle collaboratrici presenti,il cui lavoro a favore della comunità – va det-to – è totalmente volontario. A tutte loroesprimo la più viva gratitudine dell’ACSI.

MARIO JÄGGLI, PRESIDENTE ACSI

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desidero ricevere:� Schede: mangiare bene per vivere bene fr. 3.–� L’alimentazione equilibrata dei bambini (esaurito) gratis� La guida del bebè fr. 5.–� Imprenditori di cambiamento: Agenda 21 locale fr. 18.–� Schede: come risparmiare energia * fr. 4.–� Schede: perché separare i rifiuti? * fr. 4.–� Marchi per alimenti * fr. 25.–� Osare. Prospettive per un cambio di rotta fr. 15.–� I conti di casa (soci ACSI 12.-) * fr. 16.–� Piatti unici * fr. 7.–� Schede Internet * fr. 4.50� Tessili: per saperne di più fr. 6.–� Reclamare. Ma come? fr. 7.–� Medi-Minus (13 schede informative sui medicamenti) fr. 2.–� Micro-onde: per saperne di più fr. 8.–� Guida ai marchi alimentari (formato tessera) gratis� Guida alla luce (formato tessera) gratis� Guida ai marchi non alimentari (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto del pesce (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto del legno (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto degli elettrodomestici (formato tessera) gratis� Adesivo contro la pubblicità nella bucalettere fr. 1.40� 24 etichette per respingere la pubblicità indirizzata fr. 2.–� Penna ACSI “salvagente” fr. 3.–� La borsa per la spesa fr. 5.–

Per importi complessivi fino a fr. 15.– allegare il controvalore in francobolli da ct. 85 o da fr.1.–, fr. 2.– in francobolli per i costi di spedizione (rispettivamente fr. 3.50 per le pubblicazio-ni segnate da asterisco). Per importi superiori a fr. 15.– riceverete una polizza di versamen-to. Allegando un’etichetta autocollante col vostro indirizzo facilitate il nostro lavoro.

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Questi test sono a disposizionein lingua originale presso il segretariato ACSI

La borsa della spesaCroccantini per cani Set. 07Mascara waterproof Ago. 07Videoproiettori Giu. 07Navigatori GPS Mag. 07Produzione di PC, aspetti etici Mar. 07Fast food, aspetti etici Gen. 07Marchi alimentari Dic. 06Caffè, aspetti etici Nov. 06Gelati confezionati Set. 06Sviluppo foto: laboratori virtuali Ago. 06Case farmaceutiche Mag. 06Software per immagini digitali Mar. 06

FRC Magazine, LosannaAuricolari Bluetooth Ott. 07Telefonini Set. 07Videocamere Lug. 07App. foto ultracompatti Giu. 07Bilance pesa-persone Mag. 07Seggiolini per bicicletta Apr. 07Programmi antivirus Mar. 07Binocoli Ott. 06

Altro Consumo, MilanoOlio extravergine Ott. 07Computer portatili Lug. 07Seggiolini auto per bambini Giu. 07Aspirapolvere Giu. 07Monitor TFT da 19’’ Giu. 07Condizionatori a parete Mag. 07Ferri stiro con caldaia separata Mag. 07Stampanti laser e getto d’inchiostro Apr. 07Stampanti multifunzionali Mar. 07Trapani ad accumulatore Feb. 07Lettori portatili DVD Dic. 06Smacchiatori in polvere e liquidi Dic. 06Smartphone Ott. 06Forno microonde senza grill Ott. 06Batterie ricaricabili+caricatori Lug. 06Lavastoviglie Apr. 06

Test, BerlinoPneumatici invernali Ott. 07Materassi Ott. 07Lavatrici Set. 07Apparecchi foto digitali Set. 07Seggioloni per bambini Ago. 07Televisori LCD Ago. 07Minitelevisori portatili Lug. 07Lettori MP3 Lug. 07Termopompa Giu. 07Lettori Blu-ray e HD - DVD Giu 07Videocamere Mag. 07Mountainbike Mag. 07Pulitori a valore Apr. 07Apparecchi cottura a vapore Gen. 07Stepper e crosstrainer Gen. 07Asciugatrici Ott. 06Zaini per escursioni Set. 06

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La borsa della spesa

Se regali la BdSfai un regaloche dura un anno

Associazione consumatrici della Svizzera italiana

Anno XXXIII Nr. 7 Novembre 2007 Fr. 5.–

Periodico dell’Associazione Consumatrici della Svizzera italiana

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