La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti...

61
La bella morte La bella morte Staccare la spina o Staccare la spina o no? no? L’eutanasia nel mondo L’eutanasia nel mondo greco e greco e romano romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008

Transcript of La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti...

Page 1: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

La bella morteLa bella morteStaccare la spina o no?Staccare la spina o no?

L’eutanasia nel mondo L’eutanasia nel mondo greco e romano greco e romano

Simona MichelettiLaboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008

Page 2: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

La vita, se ti manca La vita, se ti manca il coraggio di il coraggio di morire, è una morire, è una

schiavitù schiavitù (Seneca)(Seneca)

Page 3: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

MotivazioneMotivazione

L’attualità dell’argomento giustifica la L’attualità dell’argomento giustifica la riflessione sulla libertà di morire nel mondo riflessione sulla libertà di morire nel mondo

antico.antico.

I casi di Terri Schiavo (2005), Piergiorgio I casi di Terri Schiavo (2005), Piergiorgio Welby (2006), Adolfo Baravaglio (2006), Welby (2006), Adolfo Baravaglio (2006), Giovanni Nuvoli (2007) e quello attuale e Giovanni Nuvoli (2007) e quello attuale e

molto discusso di Eluana Englaro stimolano molto discusso di Eluana Englaro stimolano il dibattito da parte dei giovani studenti sul il dibattito da parte dei giovani studenti sul

diritto a morire e sulla competenza dello diritto a morire e sulla competenza dello Stato a decidere in merito (laicità) Stato a decidere in merito (laicità)

Page 4: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Spesso dimentichiamo quanto i nostri antenati Spesso dimentichiamo quanto i nostri antenati fossero diversi da noi, sotto molti aspetti. A fossero diversi da noi, sotto molti aspetti. A

dimostrarlo è proprio questa tematica. dimostrarlo è proprio questa tematica.

Sul suicidio e l’eutanasia lo sguardo degli Sul suicidio e l’eutanasia lo sguardo degli antichi era molto diverso dal nostro. A antichi era molto diverso dal nostro. A

determinare il cambiamento è in primo luogo determinare il cambiamento è in primo luogo il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, in secondo luogo una motivazione di natura in secondo luogo una motivazione di natura tecnica: allora non vi erano né farmaci né tecnica: allora non vi erano né farmaci né macchine sofisticate capaci di prolungare macchine sofisticate capaci di prolungare

artificialmente la vita vegetativa. artificialmente la vita vegetativa.

Page 5: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Destinatari: III liceo Classico o V Liceo Destinatari: III liceo Classico o V Liceo ScientificoScientifico

Metodologia: lavoro interdisciplinare Metodologia: lavoro interdisciplinare con Italiano, Storia, Filosofia, Latino, Irccon Italiano, Storia, Filosofia, Latino, Irc

Verifiche: saggio breve (analisi di Verifiche: saggio breve (analisi di documenti, articoli di quotidiani, riviste, documenti, articoli di quotidiani, riviste, immagini)immagini)

Page 6: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

ObiettiviObiettivi

1) Conoscenza1) Conoscenza--conoscenza del pensiero degli antichi sul tema--conoscenza del pensiero degli antichi sul tema-conoscenza dei testi proposti -conoscenza dei testi proposti -conoscenza delle problematiche relative al suicidio -conoscenza delle problematiche relative al suicidio 2) Competenza 2) Competenza -potenziamento delle capacità di traduzione-potenziamento delle capacità di traduzione-acquisizione delle capacità di decodificare un testo-acquisizione delle capacità di decodificare un testo-capacità di operare collegamenti sottolineando e -capacità di operare collegamenti sottolineando e

spiegando le differenze tra testi della stessa spiegando le differenze tra testi della stessa cultura e di culture diversecultura e di culture diverse

-maggiore informazione sul problema nelle -maggiore informazione sul problema nelle dimensioni attualidimensioni attuali

Page 7: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

ContenutiContenuti

Doppio livello della “bella morte” Doppio livello della “bella morte” nel mondo antico:nel mondo antico:

SUICIDIO: suicidi di massa (morte di SUICIDIO: suicidi di massa (morte di popolazioni soccombenti) – suicidi di popolazioni soccombenti) – suicidi di filosofi (Epicuro, Zenone, Cleante, il cinico filosofi (Epicuro, Zenone, Cleante, il cinico Peregrino Proteo) – suicidio femminile Peregrino Proteo) – suicidio femminile come sacrificio volontario (Ifigenia, come sacrificio volontario (Ifigenia, Polissena, Macaria, Alcesti)Polissena, Macaria, Alcesti)

oppureoppure EUTANASIA: eutanasia politico- EUTANASIA: eutanasia politico-

sociale/eutanasia sociale/eutanasia esistenzialeesistenziale

Page 8: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

SuicidioSuicidio

Interroghiamo i testiInterroghiamo i testi

Page 9: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

la concezione del la concezione del suicidio dipende suicidio dipende dalla percezione dalla percezione

dell’aldilàdell’aldilà

Page 10: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Scarsa preoccupazione Scarsa preoccupazione nell’aldilà: non si nutrivano nell’aldilà: non si nutrivano

speranzesperanze ““Innocente fui procreato dai miei genitori, ed ora Innocente fui procreato dai miei genitori, ed ora

scendo infelice nell’Ade. Non ero nulla e fui scendo infelice nell’Ade. Non ero nulla e fui procreato, e tornerò ad essere nulla come prima. procreato, e tornerò ad essere nulla come prima. Nulla e poi nulla è la stirpe degli uominiNulla e poi nulla è la stirpe degli uomini”” (iscrizione funeraria greca (iscrizione funeraria greca Antologia PalatinaAntologia Palatina n.339)n.339)

““Chi sa se la vita terrena non sia propriamente una Chi sa se la vita terrena non sia propriamente una morte, e la morte una vitamorte, e la morte una vita?”( Euripide, frammento)?”( Euripide, frammento)

Democrito considerava il timore dell’aldilà, Democrito considerava il timore dell’aldilà, ““questa immagine mitica inventataquesta immagine mitica inventata” una delle tante ” una delle tante miserie della vita (Stobeo, ed. Meineke, vol.III )miserie della vita (Stobeo, ed. Meineke, vol.III )

Page 11: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

La frequenza dei suicidi dimostraLa frequenza dei suicidi dimostra

la scarsa diffusione della la scarsa diffusione della concezione pitagorica e orficaconcezione pitagorica e orfica

della metempsicosidella metempsicosi

Page 12: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

… … di Pitagoradi Pitagora

““E narrano che una volta E narrano che una volta Pitagora passava Pitagora passava

mentre un cane era mentre un cane era bastonato. Ne ebbe bastonato. Ne ebbe compassione e disse compassione e disse

queste parole”<Smetti, queste parole”<Smetti, non bastonarlo, perché non bastonarlo, perché è l’anima di un uomo è l’anima di un uomo

mio amico, l’ho mio amico, l’ho riconosciuta udendola riconosciuta udendola

gemere>”gemere>”Senofane, fr. 7 Diels-KranzSenofane, fr. 7 Diels-Kranz

““Dicono sia stato il Dicono sia stato il primo a rivelare che primo a rivelare che l’anima, secondo un l’anima, secondo un ciclo di necessità, si ciclo di necessità, si

leghi ora ad un essere leghi ora ad un essere vivente, ora ad un vivente, ora ad un

altro, ed il primo pure altro, ed il primo pure ad introdurre in ad introdurre in

Grecia misure e pesiGrecia misure e pesi””

Diogene Laerzio, Vita dei Diogene Laerzio, Vita dei filosofi, V, IIIfilosofi, V, III

Page 13: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Il suicidio non era Il suicidio non era considerato, considerato, nell’opinione nell’opinione popolare, una popolare, una

colpa contro gli colpa contro gli dei perché non dei perché non

dagli dei dagli dei si riceveva la vitasi riceveva la vita

Page 14: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Il suicidio non era un atto di codardia, ma di Il suicidio non era un atto di codardia, ma di coraggio.coraggio.

Non tutti i suicidi erano nobili: il giudizio sociale Non tutti i suicidi erano nobili: il giudizio sociale dipendeva dal mezzo. L’impiccagione, ad esempio, dipendeva dal mezzo. L’impiccagione, ad esempio, era disonorevole. Il dissanguamento era invece una era disonorevole. Il dissanguamento era invece una morte degna, come quella per inedia, con il veleno e morte degna, come quella per inedia, con il veleno e con il con il laqueumlaqueum, il laccio che, nascosto nelle vesti , il laccio che, nascosto nelle vesti consentiva di strangolarsi evitando l’infamia di consentiva di strangolarsi evitando l’infamia di morire uccisi. L’arma più nobile era la spada morire uccisi. L’arma più nobile era la spada simbolo virile per eccellenza. E se per caso un uomo simbolo virile per eccellenza. E se per caso un uomo esitava ad impugnarla, a ricordargli il suo dovere esitava ad impugnarla, a ricordargli il suo dovere era la moglie.era la moglie.

Vedi episodio di Arria, moglie di Cecina Peto (Plinio il Vedi episodio di Arria, moglie di Cecina Peto (Plinio il Giovane) Giovane)

Page 15: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Qualche Qualche testimonianzatestimonianza

Page 16: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Plinio il giovane Plinio il giovane Epistolario Epistolario III, 16III, 16

Praeclarum quidem illud eiusdem, ferrum Praeclarum quidem illud eiusdem, ferrum stringere, perfodere pectus, extrhere stringere, perfodere pectus, extrhere

pugionem, porrigere marito, addere vocem pugionem, porrigere marito, addere vocem immortalem ac paene divinam:immortalem ac paene divinam:

<Non dolet Pete>. <Non dolet Pete>.

Sed tamen ista facienti dicentique gloria et Sed tamen ista facienti dicentique gloria et aeternitas ante oculos erant; quo maius aeternitas ante oculos erant; quo maius

est, sine praemio aeternitatis, sine praemio est, sine praemio aeternitatis, sine praemio gloriae, abdere lacrimas, operire luctum, gloriae, abdere lacrimas, operire luctum,

amissoque filio matrem adhuc agereamissoque filio matrem adhuc agere..

Page 17: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

EpicuroEpicuro: l’uomo può uscire dalla scena anche : l’uomo può uscire dalla scena anche senza gravi motivi “senza gravi motivi “è un male vivere nella è un male vivere nella necessità, ma non c’è nessuna necessità di necessità, ma non c’è nessuna necessità di vivere nella necessità”vivere nella necessità”

(Sentenze vaticane 9)(Sentenze vaticane 9)

Epicuro insegnava che in caso di dolori Epicuro insegnava che in caso di dolori intollerabili si dovesse lasciare la vita come un intollerabili si dovesse lasciare la vita come un

teatro: egli stesso a 62 anni, malato, si teatro: egli stesso a 62 anni, malato, si immerse in una vasca di acqua bollente e immerse in una vasca di acqua bollente e

sorseggiando vino puro morì. Le sue ultime sorseggiando vino puro morì. Le sue ultime parole furono di gioia per la filosofia e di parole furono di gioia per la filosofia e di

preghiera agli amici perché ricordassero la sua preghiera agli amici perché ricordassero la sua dottrina.dottrina.

Page 18: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Secondo la filosofia stoica, specialmente quella Secondo la filosofia stoica, specialmente quella della terza fase, il saggio ha il diritto di della terza fase, il saggio ha il diritto di

anticipare la sua liberazione perché la morte è anticipare la sua liberazione perché la morte è spesso l’unica porta aperta verso la libertàspesso l’unica porta aperta verso la libertà

InIn Seneca Seneca: compare un duplice pensiero 1) la : compare un duplice pensiero 1) la difesa del principio stoico di potersi togliere la difesa del principio stoico di potersi togliere la vita in casi estremi 2) l’obbligo di continuare a vita in casi estremi 2) l’obbligo di continuare a vivere quando lo esige l’amore per i propri cari vivere quando lo esige l’amore per i propri cari

((Lettere a LucilioLettere a Lucilio))

LeopardiLeopardi, , Dialogo di Plotino e Porfirio Dialogo di Plotino e Porfirio abbraccia abbraccia le posizioni di Seneca: Plotino sostiene che per le posizioni di Seneca: Plotino sostiene che per riguardo ai propri cari non è giusto togliersi la riguardo ai propri cari non è giusto togliersi la

vita, Porfirio invece difende la scelta del vita, Porfirio invece difende la scelta del suicidio che ci affranca dai mali dell’esistenzasuicidio che ci affranca dai mali dell’esistenza

Page 19: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

““Porfirio:a me pare che la noia stessa nel Porfirio:a me pare che la noia stessa nel ritrovarsi privo di ogni speranza di stato o di ritrovarsi privo di ogni speranza di stato o di fortuna migliore sia causa a ingenerare il fortuna migliore sia causa a ingenerare il desiderio di finire la vita[…]desiderio di finire la vita[…]

Plotino: colui che si uccide non ha cura né Plotino: colui che si uccide non ha cura né pensiero alcuno degli altri, non cerca se non pensiero alcuno degli altri, non cerca se non l’utilità propria, si gitta, per così dire, dietro l’utilità propria, si gitta, per così dire, dietro alle spalle il suo prossimo e tutto il genere alle spalle il suo prossimo e tutto il genere umano”umano”

Leopardi, Operette morali, Leopardi, Operette morali, Dialogo di Plotino e Dialogo di Plotino e PorfirioPorfirio

Page 20: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Epitteto, che secondo lo stile socratico non scrisse niente, ma il Epitteto, che secondo lo stile socratico non scrisse niente, ma il cui insegnamento venne raccolto dal discepolo Arriano di cui insegnamento venne raccolto dal discepolo Arriano di

Nicomedia, teorizza Nicomedia, teorizza “ “ non sono i fatti in sé che turbano gli uomini, ma i non sono i fatti in sé che turbano gli uomini, ma i

giudizi che gli uomini formulano sui fatti. Per esempio la giudizi che gli uomini formulano sui fatti. Per esempio la morte non è nulla di terribile ( perché altrimenti sarebbe morte non è nulla di terribile ( perché altrimenti sarebbe

sembrato tale anche a Socrate) ma il giudizio che la sembrato tale anche a Socrate) ma il giudizio che la vuole terribile, ecco, questo è terribile. Di conseguenza vuole terribile, ecco, questo è terribile. Di conseguenza

quando subiamo un impedimento, siamo turbati o afflitti, quando subiamo un impedimento, siamo turbati o afflitti, non dobbiamo accusare nessun altro tranne noi, ossia i non dobbiamo accusare nessun altro tranne noi, ossia i nostri giudizi. Incolpare gli altri dei propri mali è tipico nostri giudizi. Incolpare gli altri dei propri mali è tipico

di chi non ha una educazione filosofica; chi l’ha di chi non ha una educazione filosofica; chi l’ha intrapresa incolpa se stesso; chi l’ha completata non intrapresa incolpa se stesso; chi l’ha completata non

incolpa né gli altri né se stessoincolpa né gli altri né se stesso” (” (Manuale, 5Manuale, 5)) “ “Uomini aspettate il segnale. Quando Dio lo vorrà, Uomini aspettate il segnale. Quando Dio lo vorrà, troverete rifugio presso di lui. Ma per ora rimanete nel troverete rifugio presso di lui. Ma per ora rimanete nel

posto che vi ha assegnato”.posto che vi ha assegnato”. (Diatribe, I, 16-17)(Diatribe, I, 16-17)

Page 21: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Tacito Tacito descrive la morte di Agricola (descrive la morte di Agricola (De De vita Iulii Agricolaevita Iulii Agricolae 43), di Seneca, di 43), di Seneca, di Trasea Peto, di Lucano, di Petronio Trasea Peto, di Lucano, di Petronio ((Annales Annales ))

Fannio, sotto Traiano, scrisse Fannio, sotto Traiano, scrisse De exito De exito illustrium virorumillustrium virorum

Valerio Massimo, Detti e fatti memorabili II,7Il senato svolge un’inchiesta su chi vuole Il senato svolge un’inchiesta su chi vuole

morire e offre il veleno a chi per fondati morire e offre il veleno a chi per fondati motivi ha deciso di suicidarsi.motivi ha deciso di suicidarsi.

Page 22: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

““Nella città di Marsiglia si custodisce Nella città di Marsiglia si custodisce pubblicamente un veleno preparato con la pubblicamente un veleno preparato con la cicuta, che viene offerto a chi davanti a cicuta, che viene offerto a chi davanti a Seicento dichiara il motivo per il quale Seicento dichiara il motivo per il quale intende darsi la morte. Prima si svolge intende darsi la morte. Prima si svolge

un’inchiesta, condotta con spirito di un’inchiesta, condotta con spirito di tolleranza, che non consente di uscire dalla tolleranza, che non consente di uscire dalla

vita alla leggera e offre a chi vuole vita alla leggera e offre a chi vuole andarsene per fondati motivi una rapida via andarsene per fondati motivi una rapida via di morte. Così quelli che hanno sperimentato di morte. Così quelli che hanno sperimentato

una fortuna o troppo avversa o troppo una fortuna o troppo avversa o troppo favorevole ( l’una e l’altra possono spingere favorevole ( l’una e l’altra possono spingere al suicidio, la prima nel timore che continui, al suicidio, la prima nel timore che continui,

la seconda nel timore che ci abbandoni) la seconda nel timore che ci abbandoni) hanno la possibilità di terminare la loro vita hanno la possibilità di terminare la loro vita

con una fine riconosciuta giusta”.con una fine riconosciuta giusta”.

Page 23: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Questa pratica non doveva essere un Questa pratica non doveva essere un unicum unicum se Valerio Massimo aggiunge: se Valerio Massimo aggiunge:

““quam consuetudinem Massiliensium non quam consuetudinem Massiliensium non in Gallia ortam sed ex Graecia in Gallia ortam sed ex Graecia

translatam inde existimo, quod illam translatam inde existimo, quod illam etiam in insula Cea servari animadverti etiam in insula Cea servari animadverti che questa consuetudine dei Marsigliesi che questa consuetudine dei Marsigliesi non abbia avuto origine in Gallia, ma vi non abbia avuto origine in Gallia, ma vi sia stata trasferita dalla Grecia, ritengo sia stata trasferita dalla Grecia, ritengo in base a quel che personalmente rilevaiin base a quel che personalmente rilevai

nell’isola di Ceo”nell’isola di Ceo”

Valerio Massimo, Detti e fatti memorabili II,7

Page 24: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Seneca Seneca De providentia De providentia cap.VI,7 apologia del cap.VI,7 apologia del

suicidiosuicidio “ “Ante omnia cavi ne quis vos teneret invitos; Ante omnia cavi ne quis vos teneret invitos;

patet patet exitusexitus: si pugnare non vultis, licet : si pugnare non vultis, licet fugere. Ideo ex omnibus rebus quas esse fugere. Ideo ex omnibus rebus quas esse vobis necessarias volui nihil feci facilius vobis necessarias volui nihil feci facilius quam mori. Prono quam mori. Prono animamanimam loco posui. loco posui.

Trahitur? Adtendite modo et videbitis quam Trahitur? Adtendite modo et videbitis quam brevis ad brevis ad libertatemlibertatem et quam expedita ducat et quam expedita ducat

via. Non tam longas in exitu vobis quam via. Non tam longas in exitu vobis quam intrantibus moras posui; alioqui magnum in intrantibus moras posui; alioqui magnum in vos regnum fortuna tenuisset, si homo tam vos regnum fortuna tenuisset, si homo tam

tarde moreretur quam nascitur”tarde moreretur quam nascitur”

Page 25: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

“ “ Prima di tutto ho provveduto a che alcuno non vi Prima di tutto ho provveduto a che alcuno non vi trattenesse contro voglia; la strada è aperta: se trattenesse contro voglia; la strada è aperta: se

non volete combattere, è lecito fuggire. Pertanto, non volete combattere, è lecito fuggire. Pertanto, tra tutte le cose che ho voluto che fossero per voi tra tutte le cose che ho voluto che fossero per voi

inevitabili, nulla ho reso più facile che morire. inevitabili, nulla ho reso più facile che morire. Ho posto l’anima su un piano inclinato. La vita si Ho posto l’anima su un piano inclinato. La vita si trascina? Fate soltanto un poco di attenzione e trascina? Fate soltanto un poco di attenzione e

vedrete quanto breve e quanto agevole sia la via vedrete quanto breve e quanto agevole sia la via che conduce alla libertà. Non ho stabilito attese che conduce alla libertà. Non ho stabilito attese

tanto lunghe nella vostra uscita dalla vita, tanto lunghe nella vostra uscita dalla vita, quanto quelle che occorrono per il vostro quanto quelle che occorrono per il vostro

ingresso; altrimenti la fortuna avrebbe avuto un ingresso; altrimenti la fortuna avrebbe avuto un grande potere su di voi, se l’uomo morisse tanto grande potere su di voi, se l’uomo morisse tanto lentamente quanto lentamente viene alla luce”lentamente quanto lentamente viene alla luce”

Page 26: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Seneca Seneca Lettere a LucilioLettere a Lucilio 70, dedicata 70, dedicata al tema della morte volontaria, al tema della morte volontaria, contiene una critica serrata a quegli contiene una critica serrata a quegli autori che hanno condannato il autori che hanno condannato il suicidiosuicidio

Seneca Seneca Lettere a Lucilio 104 3-4,Lettere a Lucilio 104 3-4, per per amore della moglie Paolina, il filosofo amore della moglie Paolina, il filosofo continua a voler vivere, seppur nella continua a voler vivere, seppur nella sofferenza, rinunciando al suicidiosofferenza, rinunciando al suicidio

Page 27: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Seneca, Seneca, Lettere a Lucilio, Lettere a Lucilio, 78,1-2, il 78,1-2, il filosofo da giovane, molto malato, filosofo da giovane, molto malato, colto dall’impulso di porre fine alla colto dall’impulso di porre fine alla vita, fu trattenuto dal pensiero del vita, fu trattenuto dal pensiero del vecchio padre che non avrebbe retto vecchio padre che non avrebbe retto al dolore.al dolore.

Page 28: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Tacito, Tacito, Annales XV, 60-64Annales XV, 60-64 La morte di Seneca: nell’anno 65 d.C. Seneca fu La morte di Seneca: nell’anno 65 d.C. Seneca fu

condannato a morte da Nerone che ormai odiava il condannato a morte da Nerone che ormai odiava il suo vecchio precettore sospettato di aver aderito suo vecchio precettore sospettato di aver aderito alla congiura dei Pisoni. Seneca preferì togliersi la alla congiura dei Pisoni. Seneca preferì togliersi la vita. vita.

La moglie tentò di condividere la sua sorte:La moglie tentò di condividere la sua sorte: “ “[…][…]Paolina rispose che anche lei aveva deciso di Paolina rispose che anche lei aveva deciso di

morire e chiese la mano del carneficemorire e chiese la mano del carnefice[… ][… ]Con un Con un solo colpo si tagliano le vene delle braccia. Seneca, solo colpo si tagliano le vene delle braccia. Seneca, poiché il suo corpo invecchiato e indebolito per la poiché il suo corpo invecchiato e indebolito per la

scarsa nutrizione non consentiva il rapido fluire del scarsa nutrizione non consentiva il rapido fluire del sangue, si fece aprire le vene anche delle gambe e sangue, si fece aprire le vene anche delle gambe e dei ginocchi. Straziato da crudeli dolori, per non dei ginocchi. Straziato da crudeli dolori, per non fiaccare il coraggio della moglie con le proprie fiaccare il coraggio della moglie con le proprie sofferenze e per non abbandonarsi egli stesso a sofferenze e per non abbandonarsi egli stesso a qualche debolezza vedendo i tormenti di lei, la qualche debolezza vedendo i tormenti di lei, la

persuase a ritirarsi in una altra stanza.persuase a ritirarsi in una altra stanza.

Page 29: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

E poiché anche negli ultimi istanti non gli E poiché anche negli ultimi istanti non gli venne meno l’eloquenza, chiamò gli scrivani e venne meno l’eloquenza, chiamò gli scrivani e

dettò molte paginedettò molte pagine[…] […] Seneca frattanto, Seneca frattanto, prolungandosi lentamente l’agonia, pregò prolungandosi lentamente l’agonia, pregò Anneo Stazio, suo vecchio amico e medico Anneo Stazio, suo vecchio amico e medico

valente, di versargli il veleno predisposto da valente, di versargli il veleno predisposto da tempo, quello con il quale si facevano perire gli tempo, quello con il quale si facevano perire gli Ateniesi condannati in un pubblico giudizio. Gli Ateniesi condannati in un pubblico giudizio. Gli fu portato e lo bevve invano, perché le membra fu portato e lo bevve invano, perché le membra

erano ormai fredde e il corpo refrattario alla erano ormai fredde e il corpo refrattario alla forza del veleno. Alla fine si fece immergere in forza del veleno. Alla fine si fece immergere in una vasca di acqua calda e spruzzando i servi una vasca di acqua calda e spruzzando i servi più vicini disse che offriva quella libagione a più vicini disse che offriva quella libagione a Giove Liberatore. Portato poi in un bagno a Giove Liberatore. Portato poi in un bagno a

vapore e soffocato dal caldo, fu cremato senza vapore e soffocato dal caldo, fu cremato senza un funerale solenne.un funerale solenne.””

Page 30: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Tacito: Tacito: ambitiosa mors,ambitiosa mors,ironia sui suicidi degli ironia sui suicidi degli oppositori all’imperooppositori all’impero

Annales VI,XXIX,1 Lo spavento del carnefice Annales VI,XXIX,1 Lo spavento del carnefice rendeva frequente questo tipo di morte[… ]i rendeva frequente questo tipo di morte[… ]i condannati a pena capitale non avevano diritto condannati a pena capitale non avevano diritto alla sepoltura e i loro beni venivano confiscati, alla sepoltura e i loro beni venivano confiscati, invece coloro che decidevano della loro sorte invece coloro che decidevano della loro sorte venivano seppelliti e i loro testamenti venivano seppelliti e i loro testamenti considerati validi.considerati validi.

C’era la volontà di sottrarsi ad una morte C’era la volontà di sottrarsi ad una morte sordida e disonorevole per mano del carnefice e sordida e disonorevole per mano del carnefice e allo scempio del cadavere; in età repubblicana allo scempio del cadavere; in età repubblicana per i personaggi di ceto elevato si ricorreva alla per i personaggi di ceto elevato si ricorreva alla pena dell’esilio in caso di gravi colpepena dell’esilio in caso di gravi colpe

Page 31: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Il diritto imperiale separò le pene Il diritto imperiale separò le pene squalificanti per gli squalificanti per gli humilioreshumiliores da quelle più da quelle più leggere dei leggere dei potentiorespotentiores

Imitazione della morte di Socrate narrata Imitazione della morte di Socrate narrata nel nel CritoneCritone e nel e nel FedoneFedone di Platone: di Platone:

1) veleno 1) veleno

2) conforto delle lacrime dei presenti2) conforto delle lacrime dei presenti

3) esortazione ad essere forte d’animo 3) esortazione ad essere forte d’animo

4) richiami alla saggezza 4) richiami alla saggezza

5) gravi ragionamenti di argomenti filosofici5) gravi ragionamenti di argomenti filosofici

6) osservazione asettica del venir meno delle 6) osservazione asettica del venir meno delle forze vitaliforze vitali

Page 32: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

La morte di Seneca presenta delle novità La morte di Seneca presenta delle novità rispetto alla morte di Socrate: rispetto alla morte di Socrate:

1) cosciente sacrificio della moglie Paolina in 1) cosciente sacrificio della moglie Paolina in armonia con le concezioni stoiche che armonia con le concezioni stoiche che volevano il matrimonio come comunione di volevano il matrimonio come comunione di vita tra marito e moglie e che giudicavano la vita tra marito e moglie e che giudicavano la donna libera di prendere decisioni autonome donna libera di prendere decisioni autonome

2) accanimento masochistico nel controllo della 2) accanimento masochistico nel controllo della sofferenza che rimanda a certo estremismo sofferenza che rimanda a certo estremismo di sette filosofiche (ad es., Cremuzio Cordo si di sette filosofiche (ad es., Cremuzio Cordo si chiuse in casa e si lasciò morire di fame)chiuse in casa e si lasciò morire di fame)

Page 33: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Una voce diversaUna voce diversa

Il pensiero cristianoIl pensiero cristiano

Page 34: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Agostino, Agostino, De civitate dei De civitate dei I, 17-27, I, 17-27, condanna l’omicidio e il suicidio condanna l’omicidio e il suicidio

““Il suicida è omicida e tanto più colpevole quanto Il suicida è omicida e tanto più colpevole quanto più è incolpevole nei confronti della motivazione più è incolpevole nei confronti della motivazione per cui ha pensato di uccidersi” (17)per cui ha pensato di uccidersi” (17)

Secondo il filosofo bisogna non commettere Secondo il filosofo bisogna non commettere suicidio-omicidio per vergogna, in quanto la suicidio-omicidio per vergogna, in quanto la

castità è nell’interiorità (confronto tra Lucrezia e castità è nell’interiorità (confronto tra Lucrezia e le donne cristiane che hanno subito violenza le donne cristiane che hanno subito violenza

durante il sacco di Roma)durante il sacco di Roma)Agostino ricorda la legge biblica “Agostino ricorda la legge biblica “Non Uccidere” Non Uccidere”

vuol direvuol dire né il tuo prossimo né te stesso “né il tuo prossimo né te stesso “Chi Chi uccide se stesso uccide un uomo”uccide se stesso uccide un uomo”

Page 35: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

“ “ Se si esamina la ragione, non si dovrà considerare Se si esamina la ragione, non si dovrà considerare neanche grandezza d’animo se qualcuno si uccide neanche grandezza d’animo se qualcuno si uccide

perché non è capace di sopportare le varie difficoltà perché non è capace di sopportare le varie difficoltà o i peccati altrui. Piuttosto si giudica come o i peccati altrui. Piuttosto si giudica come

carattere debole quello che non può tollerare la carattere debole quello che non può tollerare la difficile soggezione della propria sensibilità o la difficile soggezione della propria sensibilità o la

stolta opinione del volgo”stolta opinione del volgo”Chi si uccide per non cadere in mano nemica? Secondo Chi si uccide per non cadere in mano nemica? Secondo

Agostino Cristo consiglia a chi è perseguitato di fuggire di Agostino Cristo consiglia a chi è perseguitato di fuggire di città in città e non di uccidersi. Catone l’Uticense ha dato città in città e non di uccidersi. Catone l’Uticense ha dato prova di essere uomo debole piuttosto che forte perché prova di essere uomo debole piuttosto che forte perché

consigliò al figlio di affidarsi alla clemenza di Cesare. Quindi consigliò al figlio di affidarsi alla clemenza di Cesare. Quindi egli si è ucciso non perché considerasse disonorevole vivere egli si è ucciso non perché considerasse disonorevole vivere dopo la vittoria di Cesare ma perché si vergognò di essere dopo la vittoria di Cesare ma perché si vergognò di essere

perdonato da lui.perdonato da lui.Agostino sostiene che si può accettare il suicidio-omicidio se è Agostino sostiene che si può accettare il suicidio-omicidio se è

un atto di obbedienza, di ossequio alla pietà e non di un atto di obbedienza, di ossequio alla pietà e non di delinquenza (episodio di Sansone, di Abramo, di un soldato delinquenza (episodio di Sansone, di Abramo, di un soldato

che uccide) che uccide)

Page 36: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Una contraddizione?Una contraddizione?

I martiri cristiani scelgono la morte per I martiri cristiani scelgono la morte per testimoniare la loro fede: agli occhi dei testimoniare la loro fede: agli occhi dei credenti sono veri e propri eroi e il loro credenti sono veri e propri eroi e il loro sacrificio è paragonato alla passione di Cristo. sacrificio è paragonato alla passione di Cristo.

Acta martyrumActa martyrum: resoconti, basati sui verbali : resoconti, basati sui verbali autentici, dei processi e della morte dei martiri autentici, dei processi e della morte dei martiri cristianicristiani

Passio Perpetuae et Felicitatis Passio Perpetuae et Felicitatis che narra il che narra il processo, la prigionia e l’esecuzione di due processo, la prigionia e l’esecuzione di due donne di Cartagine sotto Settimio Severodonne di Cartagine sotto Settimio Severo

Page 37: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

EutanasiaEutanasia

Che cosa pensavano gli Che cosa pensavano gli antichi?antichi?

INTERROGHIAMO I TESTIINTERROGHIAMO I TESTI

Page 38: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Il Il termine ‘eutanasia’ compare per la prima volta termine ‘eutanasia’ compare per la prima volta in una lettera di Cicerone (in una lettera di Cicerone (Ad Atticum XVI,7,3Ad Atticum XVI,7,3))

Presente anche in Svetonio nella VPresente anche in Svetonio nella Vita di Augustoita di Augusto e e nelle nelle StorieStorie di Polibio (frammento libro 32 ) di Polibio (frammento libro 32 )

Fu introdotto nelle lingue moderne dal filosofo Fu introdotto nelle lingue moderne dal filosofo inglese Bacone in uno scritto (inglese Bacone in uno scritto (Progresso della Progresso della conoscenza)conoscenza) del 1605: “ del 1605: “Il compito del medico non Il compito del medico non è solo quello di guarire, ma anche di calmare i è solo quello di guarire, ma anche di calmare i dolori legati alla malattia e di procurare al malato, dolori legati alla malattia e di procurare al malato, quando non c’è più speranza, una morte dolce e quando non c’è più speranza, una morte dolce e tranquilla”tranquilla”

E’ assente nel filosofo l’idea di ‘dare la morte’; il E’ assente nel filosofo l’idea di ‘dare la morte’; il medico doveva rendere la morte naturale non medico doveva rendere la morte naturale non dolorosadolorosa

Solo nel sec.XIX compare la possibilità Solo nel sec.XIX compare la possibilità dell’intervento diretto del medico ( ‘uccisione per dell’intervento diretto del medico ( ‘uccisione per pietà’ o ‘omicidio del consenziente’)pietà’ o ‘omicidio del consenziente’)

Page 39: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

EUTANASIA SOCIALEEUTANASIA SOCIALE

Nel mondo antico era diffuso questo tipo di Nel mondo antico era diffuso questo tipo di eutanasia. La società sopprimeva o eutanasia. La società sopprimeva o

abbandonava alla propria sorte persone che abbandonava alla propria sorte persone che potessero risultare un peso per essa: potessero risultare un peso per essa:

esposizione dei nati specie se deformi o uso esposizione dei nati specie se deformi o uso della rupe Tarpea.della rupe Tarpea.

La soppressione di persone portatrici di La soppressione di persone portatrici di handicap (eugenia), al fine di purificare la handicap (eugenia), al fine di purificare la razza, trovava una giustificazione nel fatto razza, trovava una giustificazione nel fatto

che la vita dei singoli aveva un senso solo se che la vita dei singoli aveva un senso solo se utile alla vita della comunità cittadina utile alla vita della comunità cittadina

Page 40: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Dodici Tavole (IV, 1): “Dodici Tavole (IV, 1): “Subito eliminato unSubito eliminato un bambino mostruoso”bambino mostruoso”

Seneca, Seneca, De Ira (I,15,2)De Ira (I,15,2): “: “Soffochiamo i parti Soffochiamo i parti portentosi ed immergiamo nell’acqua anche i portentosi ed immergiamo nell’acqua anche i figli, se sono venuti alla luce storpi e figli, se sono venuti alla luce storpi e mostruosi; e non è ira ma ragione discernere mostruosi; e non è ira ma ragione discernere da ciò che è sano ciò che è inutile”da ciò che è sano ciò che è inutile”

PlutarcoPlutarco, Vita di Licurgo: , Vita di Licurgo: Il legislatore Il legislatore spartano avrebbe disposto spartano avrebbe disposto l’l’esposizioneesposizione obbligatoria dei neonati deformiobbligatoria dei neonati deformi

AristoteleAristotele (Politica III, 4) (Politica III, 4) raccomanda di non raccomanda di non allevare gli storpi e i allevare gli storpi e i nati malenati male

Page 41: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

A Roma il riconoscimento e l’accettazione A Roma il riconoscimento e l’accettazione dei neonati in seno alla famiglia, con dei neonati in seno alla famiglia, con

l’attribuzione del nome, avvenivano di l’attribuzione del nome, avvenivano di solito solo una settimana dopo la solito solo una settimana dopo la

nascita, quando, cioè, era possibile nascita, quando, cioè, era possibile avere qualche dato in più per capire di avere qualche dato in più per capire di

che tempra fosse il bambino.che tempra fosse il bambino.Il bambino rifiutato veniva esposto Il bambino rifiutato veniva esposto

davanti alla colonna detta “ del latte”, davanti alla colonna detta “ del latte”, pressopresso

il tempio della Pietàil tempio della Pietà

Page 42: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

EUTANASIA EUTANASIA esistenzialeesistenzialeLa La dolce mortedolce morte nel senso nel senso

modernomoderno

Page 43: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

IppocrateIppocrate è contrario alla eutanasia perché il è contrario alla eutanasia perché il medico deve aiutare a vivere e non a morire:medico deve aiutare a vivere e non a morire:

““Adopererò le mie cure per l’utilità dei malati Adopererò le mie cure per l’utilità dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e in secondo le mie forze e il mio giudizio, e in

nessun caso per arrecare loro danno o torto. nessun caso per arrecare loro danno o torto. Neppure se richiesto darò a qualcuno un Neppure se richiesto darò a qualcuno un

veleno mortale né lo prescriveròveleno mortale né lo prescriverò; ; ugualmente non darò mai a una donna un ugualmente non darò mai a una donna un

medicamento abortivo”medicamento abortivo” (Corpo ippocratico)(Corpo ippocratico)

Page 44: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Platone (Platone (De re publDe re publ. III,410 a) “. III,410 a) “Le arti mediche Le arti mediche cureranno quelli che siano naturalmente sani di cureranno quelli che siano naturalmente sani di

corpo e d’anima, quanto a quelli che non lo siano, corpo e d’anima, quanto a quelli che non lo siano, i medici lasceranno morire chi è fisicamente i medici lasceranno morire chi è fisicamente

malatomalato””PlatonePlatone ( De re publ. ( De re publ. III, 404 d): secondo il filosofo III, 404 d): secondo il filosofo

le persone malaticce non dovrebbero vivere le persone malaticce non dovrebbero vivere affatto, e in ogni caso non devono generare figli; affatto, e in ogni caso non devono generare figli; Asclepio ha insegnato l’arte della medicina per Asclepio ha insegnato l’arte della medicina per quelli cui si può portare aiuto in una malattia quelli cui si può portare aiuto in una malattia

momentanea, ma non lo ha fatto per conservare momentanea, ma non lo ha fatto per conservare dei corpi internamente invasi dal morbo a una dei corpi internamente invasi dal morbo a una

lunga e penosa vita, con opportuni salassi e lunga e penosa vita, con opportuni salassi e beveraggi; un uomo siffatto non dovrebbe beveraggi; un uomo siffatto non dovrebbe

ricevere cure mediche, dal momento che non è ricevere cure mediche, dal momento che non è più utile né a se stesso né allo stato.più utile né a se stesso né allo stato.

Page 45: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Svetonio, nella Svetonio, nella Vita di AugustoVita di Augusto 99,2, descrive gli ultimi 99,2, descrive gli ultimi momenti di vita dell’imperatore, trascorsi in momenti di vita dell’imperatore, trascorsi in

compagnia di amici, e con la preoccupazione compagnia di amici, e con la preoccupazione di di essere accettabile nell’aspettoessere accettabile nell’aspetto anche nel momento anche nel momento

estremo. Augusto chiede uno specchio e vuole che gli estremo. Augusto chiede uno specchio e vuole che gli si acconcino i capelli e le guance cascanti, per poi si acconcino i capelli e le guance cascanti, per poi spirare tra le braccia amorevoli della moglie Livia. spirare tra le braccia amorevoli della moglie Livia. Augusto muore come sempre aveva desiderato e si Augusto muore come sempre aveva desiderato e si

era augurato, muore dolcemente e senza soffrire. La era augurato, muore dolcemente e senza soffrire. La sua è stata una sua è stata una eutanasia, eutanasia, dicedice Svetonio: vecchio e Svetonio: vecchio e malato, l’imperatore chiude la commedia della vita malato, l’imperatore chiude la commedia della vita

con dignità e serenità.con dignità e serenità.In questo testo è interessante la menzione della In questo testo è interessante la menzione della dignità della dignità della

morte.morte. E’ assente qualsiasi riferimento alla induzione alla morte.E’ assente qualsiasi riferimento alla induzione alla morte.

Page 46: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

SENECA, SENECA, LETTERE MORALI A LUCILIOLETTERE MORALI A LUCILIO 77,5-9: 77,5-9: un esempio di suicidio assistito?un esempio di suicidio assistito?I concetti che, tra l’altro, emergono da questa lettera:I concetti che, tra l’altro, emergono da questa lettera:- La vita non è la cosa più importanteLa vita non è la cosa più importante- Importante è morire con dignitàImportante è morire con dignità- La morte come rimedio al disgusto per la vitaLa morte come rimedio al disgusto per la vita- Necessità di persone che aiutino a morire e che non Necessità di persone che aiutino a morire e che non

siano perseguibili se è certo che colui che muore lo siano perseguibili se è certo che colui che muore lo vuole veramente, secondo la convinzione che vale la vuole veramente, secondo la convinzione che vale la libertà di scelta e di decisione individuale.libertà di scelta e di decisione individuale.

Già per Orazio(Già per Orazio(Ep II,3,467) “invitum qui servat Ep II,3,467) “invitum qui servat idem facit occidenti” (chi salva uno che non vuole fa idem facit occidenti” (chi salva uno che non vuole fa lo stesso di chi lo ammazza).lo stesso di chi lo ammazza).

Page 47: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Seneca Seneca Lettera a LucilioLettera a Lucilio 77, 5-977, 5-9

““Tullio Marcellino, giovane tranquillo e precocemente Tullio Marcellino, giovane tranquillo e precocemente invecchiato, colpito da una malattia non inguaribile, invecchiato, colpito da una malattia non inguaribile,

ma lunga e fastidiosa e che richiedeva mille cure, ma lunga e fastidiosa e che richiedeva mille cure, cominciò a pensare alla morte. Riunì intorno a sé cominciò a pensare alla morte. Riunì intorno a sé parecchi amici. Quelli più pavidi gli davano quei parecchi amici. Quelli più pavidi gli davano quei consigli che[…] Marcellino non aveva bisogno di consigli che[…] Marcellino non aveva bisogno di consiglio, ma di aiuto: gli schiavi non volevano consiglio, ma di aiuto: gli schiavi non volevano

obbedire. Anzitutto il nostro amico obbedire. Anzitutto il nostro amico ( un seguace della ( un seguace della filosofia stoica)filosofia stoica) li rassicurò e li convinse che li rassicurò e li convinse che

correvano pericolo solo se era incerto se il padrone correvano pericolo solo se era incerto se il padrone avesse voluto morire: altrimenti era riprovevole tanto avesse voluto morire: altrimenti era riprovevole tanto

uccidere il padrone quanto impedire che si uccidere il padrone quanto impedire che si uccidesse. Marcellino non ebbe bisogno di unauccidesse. Marcellino non ebbe bisogno di una

Page 48: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

spada per uccidersi o di aprirsi le spada per uccidersi o di aprirsi le vene: digiunò per tre giorni, poi si vene: digiunò per tre giorni, poi si

fece mettere una tenda nella camera fece mettere una tenda nella camera da letto e si fece portare una vasca da letto e si fece portare una vasca da bagno nella quale rimase disteso da bagno nella quale rimase disteso a lungo. Dopo ripetute abluzioni di a lungo. Dopo ripetute abluzioni di acqua calda venne meno a poco a acqua calda venne meno a poco a

poco […]”poco […]”

Page 49: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Uno sguardo al mitoUno sguardo al mitoVirgilio nel IV libro dell’Virgilio nel IV libro dell’EneideEneide descrive con grande descrive con grande

pathospathos la fine della regina Didone, suicida per la fine della regina Didone, suicida per amore. Didone, decisa ormai a morire, si getta sulla amore. Didone, decisa ormai a morire, si getta sulla spada di Enea, il sangue sgorga abbondante, i sensi spada di Enea, il sangue sgorga abbondante, i sensi

vengono meno, ma la morte stenta a vengono meno, ma la morte stenta a sopraggiungere. Allora, Giunone, impietosita dal sopraggiungere. Allora, Giunone, impietosita dal

lungo patire e dal lungo patire e dal difficilis obitusdifficilis obitus, manda , manda dall’Olimpo Iride, “dall’Olimpo Iride, “perché liberasse la vita che perché liberasse la vita che

lottava e sciogliesse le giovani membralottava e sciogliesse le giovani membra”.”. Iride obbediente taglia il capello di Didone e tutto il Iride obbediente taglia il capello di Didone e tutto il

calore vitale fugge e si disperde nel vento.calore vitale fugge e si disperde nel vento. Didone, dunque, che aveva cercato la morte, Didone, dunque, che aveva cercato la morte,

compie il suo proposito con l’aiuto di altri.compie il suo proposito con l’aiuto di altri. Si rispetta la sua dignità interiore: morire Si rispetta la sua dignità interiore: morire

dignitosamente quando non è possibile dignitosamente quando non è possibile dignitosamente vivere.dignitosamente vivere.

Page 50: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

VirgilioVirgilio Eneide Eneide IV, vv. 693-705

““Tum Iuno omnipotens, longum miserata Tum Iuno omnipotens, longum miserata dolorem/difficilisque obitus, Irim demisit dolorem/difficilisque obitus, Irim demisit

Olympo,/quae luctantem animam nexosque Olympo,/quae luctantem animam nexosque resolveret artus./ nam, quia nec fato, merita resolveret artus./ nam, quia nec fato, merita

nec morte petibat,/ sed misera ante diem nec morte petibat,/ sed misera ante diem subitoque accensa furore,/nondum illi flavom subitoque accensa furore,/nondum illi flavom

Proserpina vertice crinem/ abstulerat Proserpina vertice crinem/ abstulerat Stygioque caput damnaverat Orco./ Ergo Iris Stygioque caput damnaverat Orco./ Ergo Iris

croceis per caelum roscida pinnis/ mille croceis per caelum roscida pinnis/ mille trahens varios adverso sole colores/devolat et trahens varios adverso sole colores/devolat et supra caput adstitit: Hunc ego Diti/ sacrum supra caput adstitit: Hunc ego Diti/ sacrum

iussa fero teque isto corpore solvo./ Sic ait et iussa fero teque isto corpore solvo./ Sic ait et dextra crinem secat:omnis et una/ dilapsus dextra crinem secat:omnis et una/ dilapsus

calor atque in ventos vita recessit”calor atque in ventos vita recessit”

Page 51: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Un caso di suicidio Un caso di suicidio raccontato raccontato

da un cristiano da un cristiano Il suicidio è peccato e dunque viene descritto a Il suicidio è peccato e dunque viene descritto a

tinte fosche, anche se accompagnato in questo tinte fosche, anche se accompagnato in questo caso dalla conversione. Nel cap. XLIX caso dalla conversione. Nel cap. XLIX De De

mortibus persecutorum mortibus persecutorum Lattanzio racconta la Lattanzio racconta la morte di Massimino Daia, persecutore dei morte di Massimino Daia, persecutore dei

cristiani che, sconfitto ad Adrianopoli nel 313 da cristiani che, sconfitto ad Adrianopoli nel 313 da Licinio, terrorizzato chiede perdono a Dio e Licinio, terrorizzato chiede perdono a Dio e

muore suicida a Tarso: muore suicida a Tarso: ““Poiché era bloccato da terra e dal mare e non Poiché era bloccato da terra e dal mare e non aveva nessuna speranza di trovare rifugio, per aveva nessuna speranza di trovare rifugio, per

l’angoscia e il terrore si rifugiò nella morte come l’angoscia e il terrore si rifugiò nella morte come rimedio dei mali che Dio gli aveva gettato rimedio dei mali che Dio gli aveva gettato

addosso. Ma prima si riempì di cibo e ingurgitò il addosso. Ma prima si riempì di cibo e ingurgitò il vino, come quelli che credono di farlo per vino, come quelli che credono di farlo per

l’ultima volta, e poi bevve il veleno.l’ultima volta, e poi bevve il veleno.

Page 52: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Perché lo stomaco era pieno non fece subito Perché lo stomaco era pieno non fece subito effetto, ma provocò un languore maligno effetto, ma provocò un languore maligno

simile a quello della peste, così che, simile a quello della peste, così che, prolungandosi la vita, soffrì più a lungo i prolungandosi la vita, soffrì più a lungo i tormenti. Ma poi il veleno cominciò ad tormenti. Ma poi il veleno cominciò ad

agire: la sua violenza gli bruciava i agire: la sua violenza gli bruciava i visceri, per il dolore insopportabile visceri, per il dolore insopportabile

impazzì, al punto che per quattro giorni, impazzì, al punto che per quattro giorni, sconvolto, divorò come un affamato la sconvolto, divorò come un affamato la

terra che raccoglieva con le mani. Quindi terra che raccoglieva con le mani. Quindi dopo molte e insostenibili sofferenze, dopo molte e insostenibili sofferenze,

picchiò la testa contro le pareti e gli occhi picchiò la testa contro le pareti e gli occhi schizzarono fuori dalle orbite. schizzarono fuori dalle orbite.

Diventato cieco cominciò a vedere Dio”Diventato cieco cominciò a vedere Dio”

Page 53: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Un cenno all’attualitàUn cenno all’attualità

La Chiesa cattolica nel documento firmato La Chiesa cattolica nel documento firmato dal cardinale Ratzinger (maggio 1980), dal cardinale Ratzinger (maggio 1980),

prefetto della Congregazione per la Dottrina prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede afferma il carattere sacro della della Fede afferma il carattere sacro della

vita dal suo concepimento alla morte vita dal suo concepimento alla morte naturale con la conseguente condanna naturale con la conseguente condanna

dell’omicidio, del suicidio e della eutanasiadell’omicidio, del suicidio e della eutanasia

Nel 2007 Benedetto XVI a Vienna ribadisce Nel 2007 Benedetto XVI a Vienna ribadisce che l’aborto non è un diritto naturale e che che l’aborto non è un diritto naturale e che non è accettabile un attivo aiuto a morirenon è accettabile un attivo aiuto a morire

Page 54: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Un caso emblematicoUn caso emblematico

Il giornalista Indro Montanelli poco Il giornalista Indro Montanelli poco prima di morire scrisse una serie di prima di morire scrisse una serie di articoli nei quali non contestava alla articoli nei quali non contestava alla Chiesa il diritto di restare fedele alla Chiesa il diritto di restare fedele alla

sua dottrina che condanna sua dottrina che condanna l’eutanasia. Non gli sembrava giusto, l’eutanasia. Non gli sembrava giusto, però, che imponesse il suo punto di però, che imponesse il suo punto di vista ai non credenti, agli agnostici, vista ai non credenti, agli agnostici, ai laici, ai seguaci di altre religioni.ai laici, ai seguaci di altre religioni.

Page 55: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Le sue parole...Le sue parole... Se cristiano vuol dire rifiutare l’eutanasia non Se cristiano vuol dire rifiutare l’eutanasia non

sono cristiano. Sono piuttosto pagano. I grandi sono cristiano. Sono piuttosto pagano. I grandi saggi dell’antichità dicevano: ‘punge, medice’, saggi dell’antichità dicevano: ‘punge, medice’, svenamisvenami

E’ il dolore morale che mi spaventa di più, la E’ il dolore morale che mi spaventa di più, la perdita della dignità dell’uomo, il venir meno perdita della dignità dell’uomo, il venir meno della volontà, dell’intelligenzadella volontà, dell’intelligenza

Quando un invalido non ha più forza di Quando un invalido non ha più forza di sopportare le sofferenze fisiche e morali, senza sopportare le sofferenze fisiche e morali, senza speranza di sollievo se non quello procurato speranza di sollievo se non quello procurato dagli analgesici, ha il diritto di esigere dal dagli analgesici, ha il diritto di esigere dal medico il mezzo per abbreviare questa Via Crucismedico il mezzo per abbreviare questa Via Crucis

Page 56: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Quella di Montanelli non vuol essere Quella di Montanelli non vuol essere ““l’affermazione al’affermazione a un diritto al suicidio un diritto al suicidio perché il suicidio non ha né diritti né doveri. perché il suicidio non ha né diritti né doveri. Di fronte ad esso ci sono solo due Di fronte ad esso ci sono solo due sentimenti: di pietà e di rispetto”sentimenti: di pietà e di rispetto”

““Non mi si portino gli argomenti sulla Non mi si portino gli argomenti sulla ‘sacralità della vita’… nessuno contesta il ‘sacralità della vita’… nessuno contesta il diritto di ognuno a disporre della propria diritto di ognuno a disporre della propria vita, non vedo perché gli si debba vita, non vedo perché gli si debba contestare il diritto a scegliere la propria contestare il diritto a scegliere la propria morte”morte”

Page 57: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Per finire…Per finire…

Il codice penale:Il codice penale:

Eutanasia assimilabile all’omicidio Eutanasia assimilabile all’omicidio volontario volontario

(art. 575)(art. 575)

Se si riesca a dimostrare il consenso del Se si riesca a dimostrare il consenso del malato le pene sono previste dall’art. malato le pene sono previste dall’art.

579 (omicidio del consenziente) e vanno 579 (omicidio del consenziente) e vanno da sei a quindici anni. da sei a quindici anni.

Anche il suicidio assistito è reato (580)Anche il suicidio assistito è reato (580)

Page 58: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

Per finire … Il caso Englaro/ Sentenza Per finire … Il caso Englaro/ Sentenza della Corte Suprema di Cassazione della Corte Suprema di Cassazione

Roma 11/11 2008Roma 11/11 2008La corte è pervenuta alla seguente conclusione: La corte è pervenuta alla seguente conclusione:

“ “ all’individuo che, prima di cadere nello stato di totale all’individuo che, prima di cadere nello stato di totale e assoluta incoscienza, tipico dello stato vegetativo e assoluta incoscienza, tipico dello stato vegetativo permanente, abbia manifestato in forma espressa o permanente, abbia manifestato in forma espressa o anche attraverso i propri convincimenti, il proprio anche attraverso i propri convincimenti, il proprio

stile di vita e i valori di riferimento, l’inaccettabilità stile di vita e i valori di riferimento, l’inaccettabilità per sé dell’idea di un corpo destinato, grazie a terapie per sé dell’idea di un corpo destinato, grazie a terapie mediche, a sopravvivere alla mente, l’ordinamento dà mediche, a sopravvivere alla mente, l’ordinamento dà la possibilità di far sentire la propria voce in merito la possibilità di far sentire la propria voce in merito alla disattivazione di quel trattamento attraverso il alla disattivazione di quel trattamento attraverso il

rappresentante legale”… rappresentante legale”… con la precisazione che il tutore, con la precisazione che il tutore, ““dovendo agire nell’esclusivo interesse dell’incapace dovendo agire nell’esclusivo interesse dell’incapace e non al posto dell’incapace né per l’incapace, ma con e non al posto dell’incapace né per l’incapace, ma con

l’incapace, quindi ricostruendo la presunta volontà l’incapace, quindi ricostruendo la presunta volontà del paziente incoscientedel paziente incosciente[…][…]

Page 59: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

““ove il malato giaccia da moltissimi anni (oltre ove il malato giaccia da moltissimi anni (oltre quindici), in stato vegetativo permanente, con quindici), in stato vegetativo permanente, con conseguente radicale incapacità di rapportarsi conseguente radicale incapacità di rapportarsi al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in vita mediante sondino nasogastrico che vita mediante sondino nasogastrico che provveda alla sua nutrizione e idratazione, su provveda alla sua nutrizione e idratazione, su richiesta del tutore che lo rappresenta, il richiesta del tutore che lo rappresenta, il giudice può autorizzare la disattivazione di tale giudice può autorizzare la disattivazione di tale presidio sanitario in presenza dei seguenti presidio sanitario in presenza dei seguenti presupposti[…]” presupposti[…]” : :

1) la condizione di stato vegetativo sia irreversibile 2) 1) la condizione di stato vegetativo sia irreversibile 2) tale istanza sia espressiva in base ad elementi derivati tale istanza sia espressiva in base ad elementi derivati dalla sua personalità, dai suoi convincimenti prima di dalla sua personalità, dai suoi convincimenti prima di cadere in stato di incoscienza.cadere in stato di incoscienza.

Page 60: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

““[…] […] pur essendo in grado di respirare pur essendo in grado di respirare spontaneamente e pur conservando spontaneamente e pur conservando funzioni cardiovascolari [funzioni cardiovascolari […]…] è è radicalmente incapace di vivere radicalmente incapace di vivere esperienze cognitive ed emotive e esperienze cognitive ed emotive e quindi di avere alcun controllo con quindi di avere alcun controllo con l’ambiente esternol’ambiente esterno[…]”[…]”

Page 61: La bella morte Staccare la spina o no? Leutanasia nel mondo greco e romano Simona Micheletti Laboratorio didattico di Antichistica, novembre 2008.

BibliografiaBibliografia

Oltre i testi di cultura latina e greca Oltre i testi di cultura latina e greca di cui sono state date indicazioni nel di cui sono state date indicazioni nel percorso ho consultato:percorso ho consultato:

A. Postiglione (a cura di) A. Postiglione (a cura di) Della bella Della bella mortemorte, Bur, 2008, Bur, 2008

J. Burckhardt, J. Burckhardt, Storia della civiltà grecaStoria della civiltà greca, , vol. I, Sansoni 1988vol. I, Sansoni 1988

E. Cantarella,E. Cantarella, I supplizi capitali in I supplizi capitali in Grecia e a RomaGrecia e a Roma, Rizzoli, 1991 , Rizzoli, 1991