L’ Arco e la Freccia · Il sole tornerà perché la sua funzione continua, come il vento smuove...

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Giornalino dell’Istituto Comprensivo “G. Dezza” Anno Undicesimo, numero 1 Dicembre 2013 L’Arco e... ...la Freccia VIA KAIRÓS turo lo riporta al suo passato, quando il cielo era sempre più blu, le stelle fonte di sogni e la vita gioia di esistere. Voi miei cari ragazzi percepite il clima del dissenso, l’af- fanno del timore, il grido del cuore perché l’attesa di una carezza nel frenetico volteggiare dei piedi sfugge agli occhi di chi vede solo il dubbio del domani. Il sole tornerà perché la sua funzione continua, come il vento smuove le foglie così il vostro coraggio sarà pron- to a rimuovere ciò che l’inverno ha gelato. Per scaldare delle guance basta una mano accostata alla pietra che resiste, per incidere un sorriso che il tempo non potrà più cancellare. A volte ciò che è semplice non lo vediamo perché dipin- giamo le mura delle complicazioni, quello che si vede noi pensiamo che è quello che c’è e quello che non si vede sembra che non c’è però a volte quello che sembra che c’è non esiste e quello che non si vede invece esiste. In questo Natale chiudiamo gli occhi per sentire il fruscio dell’animo che spinge verso l’altro. Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualco- sa, il mio amico Mario un giorno mi disse: Non è arrivare in alto, il dramma della vita, ma sapere volare anche senza ali. Tutto è valutato dal punto di vista del benessere mate- riale, e questo deruba l’uomo del suo proprio valore. Il più delle volte non servono trattati per riflettere ma elementare ingenuità per scovare nella profondità di una notte, perché non esiste notte tanto lunga che im- pedisca al sole di risorgere. Buone feste, buone vacanze e auguri di Natale dal Grillo! Passano gli anni, scorrono i fiumi, il tempo vola e la storia si ripete… Il vostro amatissimo Grillo non perde la via, perché lascia sempre la scia e torna nuovamente su queste pagine, dove il bianco foglio comincia a prender colore, con fau- ste parole che il cuore vorrà trasmettere. L’incanto della vita mi conduce al vostro ascolto dove il mio stornello vorrebbe arricchire il sorriso che si spegne al gravoso pensiero dell’incertezza, quell’oscurità che luce scarta priva di reazione. Dicembre è il mese di chiusura, del rendiconto, le imma- gini di un anno si intersecano costruendo un grafico di percentuali. La conclusione per fortuna si riversa nel Na- tale, festa del voler bene. Non dobbiamo dimenticare di rispecchiarci nell’altro che necessita semplicemente di cure, di un gesto, uno sguar- do, una parola, un centesimo, un’amicizia, una famiglia, un tetto, una pagnotta. Dedicare parte del nostro presente a chi ormai non ha fu- LA CASTAGNATA: FESTA DEI NONNI GIROTONDO INTORNO AL MONDO INSEGNANTI A CONFRONTO AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI

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Giornalino dell’IstitutoComprensivo “G. Dezza”

Anno Undicesimo, numero 1Dicembre 2013

L’Arco e... ...la Freccia

VIA KAIRÓS

turo lo riporta al suo passato, quando il cielo era sempre più blu, le stelle fonte di sogni e la vita gioia di esistere.Voi miei cari ragazzi percepite il clima del dissenso, l’af-fanno del timore, il grido del cuore perché l’attesa di una carezza nel frenetico volteggiare dei piedi sfugge agli occhi di chi vede solo il dubbio del domani. Il sole tornerà perché la sua funzione continua, come il vento smuove le foglie così il vostro coraggio sarà pron-to a rimuovere ciò che l’inverno ha gelato. Per scaldare delle guance basta una mano accostata alla pietra che resiste, per incidere un sorriso che il tempo non potrà più cancellare.A volte ciò che è semplice non lo vediamo perché dipin-giamo le mura delle complicazioni, quello che si vede noi pensiamo che è quello che c’è e quello che non si vede sembra che non c’è però a volte quello che sembra che c’è non esiste e quello che non si vede invece esiste. In questo Natale chiudiamo gli occhi per sentire il fruscio dell’animo che spinge verso l’altro.

Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualco-sa, il mio amico Mario un giorno mi disse: Non è arrivare in alto, il dramma della vita, ma sapere volare anche senza ali.

Tutto è valutato dal punto di vista del benessere mate-riale, e questo deruba l’uomo del suo proprio valore.Il più delle volte non servono trattati per riflettere ma elementare ingenuità per scovare nella profondità di una notte, perché non esiste notte tanto lunga che im-pedisca al sole di risorgere.

Buone feste, buone vacanze e auguri di Natale dal Grillo!

Passano gli anni, scorrono i fiumi, il tempo vola e la storia si ripete…Il vostro amatissimo Grillo non perde la via, perché lascia sempre la scia e torna nuovamente su queste pagine, dove il bianco foglio comincia a prender colore, con fau-ste parole che il cuore vorrà trasmettere.L’incanto della vita mi conduce al vostro ascolto dove il mio stornello vorrebbe arricchire il sorriso che si spegne al gravoso pensiero dell’incertezza, quell’oscurità che luce scarta priva di reazione.

Dicembre è il mese di chiusura, del rendiconto, le imma-gini di un anno si intersecano costruendo un grafico di percentuali. La conclusione per fortuna si riversa nel Na-tale, festa del voler bene.Non dobbiamo dimenticare di rispecchiarci nell’altro che necessita semplicemente di cure, di un gesto, uno sguar-do, una parola, un centesimo, un’amicizia, una famiglia, un tetto, una pagnotta.Dedicare parte del nostro presente a chi ormai non ha fu-

LA CASTAGNATA: FESTA DEI NONNI

GIROTONDO INTORNO AL MONDO

INSEGNANTI A CONFRONTO

AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI

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L’Arco e... Scuola dell’...la Freccia INFANZIA

CESARIS

Quest’anno tutti noi bambini della scuola dell’infanzia “Cesaris” stiamo viag-giando per il mondo!!! Stiamo scoprendo che tra le persone ci sono tante differenze ma anche tante cose speciali che tutti portiamo nel cuore, al di là dei paesi da dove veniamo…

GIROTONDO...INTORNO AL MONDO!!!

Stiamo ascoltando anche tante storie africane (perché ora stiamo facendo qui la nostra tappa del giro del mondo), qualcuna raccontata proprio dal-le mamme provenienti dal Marocco e dall’Egitto, e stiamo scoprendo che, anche se sono ambientate in luoghi lontani e hanno protagonisti diversi dalla

nostra Cenerentola o dalla nostra Biancaneve, i signifi-cati che ci vogliono trasmettere sono gli stessi delle no-stre fiabe e dei nostri racconti.

Qui vi facciamo vedere un po’ dei nostri disegni e dei nostri lavori…

ANZIA

FACCIAMO UN GIROTONDOTONDO E GIOCONDO!

FACCIAMO UN GIROTONDOTONDO E GIOCONDO!

PRENDIAMOCI PER MANOE GIRIAMO!

PRENDIAMOCI PER MANOE CANTIAMO!

FACCIAMO UN GIRAMONDONOI BAMBINI DEL MONDO!PELLE CHIARA, PELLA SCURA

TUTTI UNITI NELL’AVVENTU-RA!

DELLA SCUOLA DEI PICCINI TUTTI UGUALI NOI BAMBINI.

FACCIAMO UN GIROTONDOTONDO E GIOCONDO!

FACCIAMO UN GIROTONDOTONDO E GIOCONDO!

PRENDIAMOCI PER MANOE GIRIAMO!

PRENDIAMOCI PER MANOE CANTIAMO!

GIRA GIRA E TUTTI GIU’ PER TERRA!VIVA LA PACE E ABBASSO LA GUER-

RA!

GIRA GIRAMONDO

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BEA... pecorella curiosaC’era una volta una pecorella di nome Bea. Era vivace, tanto cu-riosa e aveva una grandissima volgia di avventura.

Segui la stella! È una parola! Bea però non si perse di animo e si avviò trotterellan-do lungo il sentiero. Cammina cammina incontrò una ragazza che stava pascolan-do le sue oche, “Dove vai così di fretta?”, le chiese la piccola guardiana delle oche.

“Vado a cercare il presepe”, rispose Bea. “E’ la strada giusta?”“Certo che è la strada giusta!”, disse la ragazza. “Se mi aiuti a raccogliere le uova, verrò con te e ci faremo compagnia!” Detto fatto. Poi le due ripresero il sentiero.

Cammina cammina, incontrarono un venditore di cal-darroste: “Dove andate così di fretta?”, chiese a Bea e alla piccola guardiana delle oche.“Andiamo a cercare il presepe”, risposero le due. “Sai dirci se questa è la strada giusta?”“Certo che è la strada giusta!” disse l’uomo. “Se mi aiutate a togliere le castagne dal fuoco e a matterle nel sacco, verrò con voi e ci faremo com-pagnia!” Detto fatto, Bea e la guar-diana delle oche si diedero un gran daffare, e i tre ripresero il sentiero.

Cammina cammina, incontrarono un vecchio falegname.“Dove andate così di fretta?”, chiese. “Andiamo a cercare il presepe”, risposero i tre. “Sai dirci se questa è la strada giusta?”“Certo che è la strada giusta!” disse l’uomo.

Cammina cammina, incontrarono un pastore, poi una vecchina che filava la lana, poi una donna con il grembiule che andava al pozzo a prendere l’ac-qua... Ogni volta si ripeteva la stes-sa storia.Infine incontrarono un bue: “Dove andate tutti quanti così di fretta?”, chiese a Bea e ai suoi nuovi amici. “Andiamo a cercare il presepe”, ri-sposero loro. “Sai dirci se questa è

All’improvviso nella notte buia buia spuntò una splendida stella, con una lunga luminosa coda.“E’ la cometa! È la cometa!”, gridarono tutti; poi iniziarono a seguirla.In men che non si dica giunsero davanti a una grotta. Dentro c’erano solo Giuseppe e Maria e il falegname depose tra loro la culla appena costruita. Anche gli atri sistemarono davanti alla grotta i propri doni.

“Se mi aiutate a costruire questa culla, verrò con voi e ci faremo com-pagnia!”Detto fatto, Bea, la guardiana delle oche e il venditore di caldarroste si diedero un gran daffare: piantando chiodi, incollando assi e, quando la culla fu finita, i quattro ripresero il sentiero.

la strada giusta?” “Certo che è la strada giusta!” disse il bue. “Se mi aiutate a cercare l’asino, verrò con voi e ci faremo buona compa-gnia!”Detto fatto, si diedero tutti un gran daffare: chi cercava l’asino di qua, chi di là, chi guardava dietro al pagliaio, chi dentro al pozzo... Alla fine lo trovarono che dormiva vicino al fienile. “Sveglati! È quasi mezzanotte!” gli gridò il bue. L’asino si svegliò, si stiracchiò e assieme agli altri, riprese il sentiero.

Poi la cometa si appoggiò in cima alla grotta, il bue e l’asinello si accucciarono vicino alla culla, la guardiana accompagnò le oche nel laghetto, e il venditore di caldarroste accese il suo fuoco poco lontano. Il falegname decise di far compa-gnia alla vecchina che filava la lana e la donna col grembiule se ne andò vicino al pozzo...Bea si sistemò vicino alla grotta. Ben presto giunse mezzanotte e una musica dolce si diffuse nell’aria. La pecorella sollevò stupita il suo musetto: dalla culla il bimbo le sorrise.

Un giorno verso Natale, la nonna le narrò una vecchissima magica storia, che parlava di un bimbo, nato tanti anni pri-ma, in una terra lontana. Quel bimbo, di nome Gesù, era davvero speciale visto che ancor oggi nel mondo si fa una bellissima festa per ricordare la sua nascita. Bea non riusci-va a trattenere la curiosità: “ Che cos’è un presepe?” chiese.

“È un modo per rappresentare il posto dov’è nato Gesù”, spiegò nonna pecora. “Ci sono i pastori, la capanna, la stella, il bue, l’asinello, Giuseppe, Maria, moltissime pecore...”.“Moltissime pecore?” la interruppe Bea. “Ci sono anche le pecore?” “Certamente!”, rispose la nonna. “Allora ci voglio andare anch’io!”, concluse la pecorella. “Da che parte si va?” “Segui la stella”, le consigliò la nonna, e riprese placida a brucare.

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L’Arco e... Scuola dell’...la Freccia INFANZIA

CAMPANIA

E’ importante per noi proporre attività che facilitino la relazio-ne e la conoscenza degli am-

bienti in cui i bambini vivono, la scuola, il quartiere, la città.Vivere la scuola significa fare delle esperienze che aiutino i bambini a confrontarsi con il mondo, a ri-flettere su ciò che li circonda scoprendo nuovi signi-ficati e valori.Attraverso l’esperienza scolastica i bambini impara-no ad accogliere, aiutare, condividere, ed intreccia-no una rete di relazioni in cui ciascuno viene accol-to.Abbiamo voluto perciò proporre per il progetto ac-coglienza il racconto de “IL PICCOLO PRINCIPE” che parla del valore dell’amicizia.

Il racconto ha permesso ai bambini di relazionarsi in vario modo con i vari personaggi che rappresentano i diversi aspetti del carattere umano di cui il Piccolo Principe ha saputo cogliere il senso profondo dan-do particolare significato a valori quali: l’amicizia, la spontaneità, la semplicità, l’immaginazione e l’ingenuità tipica dei bambini, ma spesso dimenti-cata dagli adulti.

La narrazione, resa opportunamente lineare per una più immediata percezione da parte dei bambini, ha messo man mano in evidenza vari e strani personaggi, ha evo-cato luoghi sconosciuti, ma ha soprattutto offerto spunti di riflessione mettendola a confronto con il vissuto espe-rienziale dei bambini stessi.

Si è quindi passati ad ampliare il racconto che, uscito

In viaggio con il Piccolo Principe...

Ogni sezione ha realizzato un piccolo principe sul suo asteroide circondato dai bambini

Le insegnanti della scuola dell’infanzia “L’aquilone” per questo anno scolastico hanno scel-to di programmare l’attività scolastica seguendo il filo conduttore “SE CONOSCO SO”.

dal suo testo originario, si prolunga ed intreccia nella realtà quotidiana vissuta dai bambini. Il piccolo principe ha accompagnato così i bambini nell’esplorazione dei loro asteroidi: la famiglia, dove ha imparato da mamma e papà il linguaggio dell’amore; la scuola, dove impara a stare insieme, si apre alla socializzazione, alla scoper-ta, all’apprendimento; infine allarga lo sguardo al pae-se, dove scopre di essere un piccolo cittadino che vive nel rispetto delle regole, patrimonio comune di tutti.

La rappresentazione di tutto il lavoro ha dato ai bambini l’occasione di sperimentare, oltre al pia-cere di aver rielaborato la storia, anche di presen-tarla mettendo in gioco la loro emozionalità, il piacere di divertirsi ed essere prota-gonisti.

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COMITATO GENITORIAnche quest’anno il comitato genitori infanzia Campania organizza degli eventi per i bambini. Abbiamo cominciato con la festa “Bentor-nati –Benvenuti” con una buonissima merenda e tanti giochi.

La prossima festa per i bambini sarà il giorno 14 Dicembre, tutti i bambini sono invitati nella palestra della scuola per partecipare a tanti bellissimi giochi. Una bella occasione per lo scambio d’auguri!!! PARTECIPATE NUMEROSI ALLA SOTTOSCRIZIONE A PREMI!

L’importanza della famiglia ed in particolare l’amore speciale che i nonni donano ai loro piccoli, vengono ricordati subito dopo l’apertura dell’an-no scolastico, in occasione della castagnata.Il 22 ottobre i bambini e le insegnanti della scuola dell’infanzia “l’aquilo-ne” hanno accolto, in un salone appositamente addobbato, i nonni can-tando vivaci canzoncine e recitando una semplice filastrocca.

La castagnata: FESTA DEI NONNI

Dopo i meritati applausi la gradita merenda: delle buonissime castagne!!!I nipotini hanno fatto conoscere la scuola e la loro aula ai nonni, che ci auguriamo porteranno nei loro cuori il ricordo di un pomeriggio davvero pieno di gioia ed emozioni per tutti.

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L’Arco e... Scuola...la Freccia PRIMARIA

I miei compagni sono intel-ligenti perchè usano le loro

menti,i miei compagni sono generosi

a volte un po’ permalosi,mi piace stare con loro

perchè l’amicizia vale più dell’oro.

Gaia N., 4^B

I miei compagni

Gli alunni delle classi prime, nel mese di ottobre, hanno visitato il Parco delle Noci che li aspetterà anche nelle prossime stagioni in-sieme alla Dott.ssa Mandarini.

Ecco alcuni disegni realizzati dagli alunni di 1^D

AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI

C’era una volta l’alieno Spiro.Un giorno, mentre gironzolava nello spazio, un mete-orite lo colpì e Spiro precipitò sulla Terra, in una fabbri-

Gli alberi cambiano colore

Cespugli e canne intorno allo stagno

La fioritura dei settembrini e gli ultimi voli di farfalle

L’alieno e la ranocchia pelosaInventiamo una fiaba:

ca di mascarpone. Era finito proprio in un pentolone pieno di mascarpone bianco.Uscì da lì tutto spaventato e si trovò davanti il malefico robot Monster. Il robot lo colpì con la sua pistola laser magica e lo trasformò in un rospo bianco.Spiro incontrò una ranocchia pelosa che gli chiese: - Perché sei tutto bianco?L’alieno rispose: - Monster mi ha fatto una magia.Allora la rana lo baciò e Spiro ritornò alieno e la rana si trasfor-mò in principessa.Tornarono sul loro pianeta e vissero feli-ci e contenti.

Classe 2^C

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La scuola è un grande edificio dove si impara, si conosco-no nuovi compagni e ci si diverte.A scuola si studiano molte MATERIE. Le nostre materie preferite sono: SCIENZE, MATEMATICA, STORIA e ITALIANO.

Dopo l’interrogazione di SCIENZE, a vol-te maestra Monica Tosini ci fa vedere un video corrispondente all’ argomento stu-diato a casa.

SCIENZE non ci piace solo per questo, ma perchè noi tro-viamo la materia interessantissimissima!!!

In MATEMATICA abbiamo da poco incominciato le FRA-ZIONI!!!LE FRAZIONI ci piacciono un sacco!!!Entrambe abbiamo già preso DIECI in una delle prime schede delle FRAZIONI!!!

STORIA, per noi, è una materia che da molta emozione e soddisfazione dopo averla studiata!!!Quest’anno, in STORIA, stiamo studiando i popoli del passato e le loro scoperte!!!Noi vorremmo vivere come gli uomini primitivi, con le loro abitudini, le loro invenzioni...Inoltre, quando studiamo I SUMERI O GLI EGIZI ci sembra di vivere dove vivevano loro!!!

ITALIANO ci fa conoscere tante storie interessanti, impariamo le regole della nostra lingua e a scrivere testi ricchi di

La scuola!!!

Una bella esperienzaVenerdì 27 settembre siamo andati, con la nostra classe e con le altre seconde, al Castello di Gropparello.Appena siamo arrivati ci siamo travestiti da soldati, con la spada.Poi con il cavaliere Rodolfo abbiamo combattuto contro l’orco e la strega. Ab-biamo vinto e siamo diventati cavalieri.

Nel pomeriggio, con il cavaliere Bianco, siamo entrati nel bosco incantato e lì abbiamo incontrato: il boscaio-lo, il pellegrino e il minatore Ubaldo che ci ha regalato la pietrina magica per sconfiggere la strega. In seguito abbiamo incontrato anche la maga, il folletto, la strega e la fata.Dopo abbiamo visitato le stanze del castello insieme alla serva Elsa. Tutte queste persone parlavano in modo stra-no, parlavano medievale!A noi questa gita è piaciuta tanto e ci siamo proprio di-vertiti.

Classe 2^C

informazioni.La scuola è meravigliosa, fantastica, emozionante, inte-ressante e decisamente bellissima.Siamo contentissime di essere in una scuola come la no-stra con delle maestre eccezionali ed eccellenti!!!

Le nostre maestre sono: MAESTRA CECILIA (matematica e scienze), MAESTRA MARY (storia e italiano), MAESTRA MONICA E MAESTRA AGATA (sostegno), MAESTRA ANNA (inglese), MAESTRA LORENA (religione).

Noi adoriamo questa scuola perchè ci aiuta a diven-tare grandi!!!

Chiara e Matilde,4^B

AUGURI MAESTRA CECILIA

Da poco sei diventata nonna… e che NONNA!Vogliamo condividere questa immensa gioia

augurando al meraviglioso nipotino tanto bene. Sarà un magico Natale.

CIAO MAESTRA, NOI ORA TI IMMAGINIAMO COSI’...

Le tue colleghe ed i tuoi alunni di 4B e 1C

Ilaria, 1C

UN DONODa quando sono mamma, se ho un dubbio, un’insicurezza in più di

un’occasione ritorno a quando ero piccola anch’io, e ripenso con attenzione

a com’era il mio mondo, dentro e fuori, di bambinae mi sembra così di riuscire ad essere ai miei bimbi più vicina.

E ogni volta che penso alla mia vita, al mio passatoritrovo ancora qui tutte le cose che da piccola ho imparato:

sono le cose che non dimentico facilmenteperché sono ancora impresse nel cuore, negli occhi e nella mente.

E tra i miei ricordi importanti, più vividi e più carici sono proprio gli anni delle Scuole Elementari!

Non so dirvi perché ma le poesie, le nozioni, le regole e le dateche ancora ricordo sono quelle che a scuola mi sono state regala-

te…

Lo so bambini che è difficile immaginare la scuola come un donoSembra che sia la solita predica, o che io voglia darmi un tono!

Non parlo certo del classico regalo, come quello di Nataledesiderato, tanto atteso, avvolto in una carta speciale.

Eppure è molto più prezioso: è continuo e quotidiano, sempre in crescendo

E’ ciò che danno le vostre maestre, tutte diverse, spiegando, sgridan-do, sorridendo

Ci pensate? Loro sono con voi quasi ogni giorno solo per “dare”:

Vi danno ciò che sanno e cos’ è questo se non sinonimo di donare?Prendete a piene mani, scartate questi doni originali, usate le

informazioni,...

La mamma di Tommaso e Camilla Rossetti

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L’Arco e... Scuola...la Freccia SECONDARIA

Mi chiamo Giovanni Lisariali e insegno lettere alla scuola media “Crillonde”; sono l’insegnante per-

fetto! Sono alto, snello, i miei capelli sono castani e corti e ho occhi d’incanto: sono di un color azzurro intenso. Amo scherzare con i ragazzi, sono comprensivo nei loro confronti e li sup-porto. Faccio solo due verifiche all’an-

no: una il primo quadrimestre e una il secondo su un argomento a piacere.

Le mie verifiche sono sempre “vero o falso” in modo da non dare brutti voti ai ragazzi. Faccio molte interroga-zioni avvisando in tempo i miei alunni in modo che si possano preparare perchè devono essere valutati, così da poter dare voti sempre sopra il sei per premiare il loro impegno. Ho scelto di fare questo lavoro perchè mi piace aiutare la fascia debole della società.

Mia sorella invece si chiama Dolores Wong ed è tutto il contrario di me. Infatti abbia-mo la madre uguale ma il padre no. L’ho sempre odiata da quando ero piccolo perchè essendo più anziana di me aveva più privilegi. È completamente diversa da me sia fisica-mente che caratterialmente. È grassa e bas-sa, ha i capelli crespi, color marrone tendente al giallo e corti, ha occhi grigi e piccoli infatti non vede in fondo al cuore. Si veste sempre di rosa e non dolce. Interroga tutti i giorni a “tappeto” anche nelle materie previste per altri giorni. Fa tantissime verifiche a sorpresa tanto che adesso non lo sono più. Mette i voti in base alla simpatia e anche moltissime note sul registro senza dare un preavviso non previsto dal regolamento scolastico presente sul diario degli alunni. Assegna tantissimi compiti a casa, molti dei quali sono ricerche o espressioni difficilissime lunghe chilometri.Ogni lezione dà venti pagine o più per il giorno dopo non spiegandole tutte e si lamenta se i ragazzi vanno da lei chiedendole se sia possibile rispiegarle perchè non le hanno comprese. Non accetta mai i consigli di classe, scrive lettere alle famiglie e note agli alunni. Spero per i suoi poveri pargoletti che a Natale diventi più buona e dolce come i suoi vestiti rosa da caramella gommosa.

Isabella P., Alice Z., Laura M., Arianna A., 3^A

Insegnanti a confronto

Mercoledì 23 ottobre: apparentemente una giornata come tutte le altre, ma per noi fu il giorno in cui la classe 3^D dis-se addio alla sua amata aula per trasferirsi nel laboratorio di musica.

Tutto ciò perché, durante l’ora di storia, tra una guerra di trincea e una disfatta tedesca, il nostro compagno Gabriele si accorse di una perdita d’acqua piovana dal soffitto.

All’inizio ci piaceva l’idea di “cambiare un po’”, ma con il passare dei giorni, si è rivelato un vero incubo: a partire

dall’assenza di un proiettore e di una LIM per arrivare ai banchi troppo bassi e stretti e al continuo spostamento da un aula all’altra per non impedirne l’uso agli altri corsi. Ci piacerebbe se il comune intervenisse per migliorare le nostre condizioni, favorendo un ambiente ideale all’ap-prendimento garantito a tutti i ragazzi e le ragazze che godono del diritto all’istruzione e che quindi dovrebbero avere un luogo di studio adatto e disporre di strumenti utili all’insegnamento.

In poche parole, RIVOGLIAMO LA NOSTRA AMATA CLAS-SE e gradiremmo che questo accada al più presto per agevolarci e per ritornare alla “normalità” che in questo momento ci manca.

In conclusione, chiediamo collaborazione a tutte le per-sone disponibili e che potrebbero, in qualche modo, aiu-tarci.

Sabrina C., Giorgia B., Federico A., Luca V., 3^D

Addio...........CLASSE!!!

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Mi presento, mi chiamo Mattia Marco e sono uno studente fuoricorso di Giurisprudenza. Amo viaggiare e conoscere gente, paradossalmente anche isolarmi nei miei pensieri proiettando diverse ipotesi su me stesso basato su i se e i ma.

Ho scoperto una chat italiana a segui-to di uno stiramento muscolare, così per caso e così per gioco. Ignaro che al di là di una semplice facciata web e parole che scorrono, potesse rivelarsi un mondo talmente complesso da es-sere considerato un fenomeno socio-

comportamentale. Impossibilitato ad uscire, la mancanza di contatti con persone cominciava ad ammattirmi. Perché definire la chat “fenomeno socio-comportamenta-le”? Perché all’interno di essa osservi una miriade di per-sonalità come sono e come in parte vorrebbero essere. Da desideri sessuali a turbe sentimentali, da problemi lavora-tivi a semplici momenti di noia da uccidere attraverso il passatempo della chat. Sottile è però la linea tra finzione e realtà, laddove un singolo sbaglio può turbarti seriamen-te.Un giorno mentre ero collegato in particolar modo mi colpì un user, Lady90, con cui chattai per 3 notti di fila anche sino alle 6 del mattino. Ero come stregato. Alle sue spalle una storia triste, perdita dei genitori a 18 anni e sa-crifici per mantenersi. Turbe sentimentali, realizzazione e voglia di lottare. Qualche foto carina, mai confermata da una visione in cam (ovviamente rotta) e mai ascoltata la voce. Era ciò che ho sempre cercato: una ragazza dolce, carina, dotata d’intelletto e forza d’animo nonché valori. Alla vigilia dell’incontro scompare, nessun contatto. Non conosco il motivo della sparizione.. Paura? Si sarà descrit-ta per ciò che non era? Magari era un uomo? Ma la chat può essere molto pericolosa, in essa parecchi molestatori e ragazze con voglia di scoprire... Ma la cosa che più mi ha inquietato sono profili di pedofili che a volte si aggirano scambiandosi per ragazzi o ragazzine di 10-15 anni. Non poche sono state le richieste di aiuto fatte nei miei confronti da ragazzine che dichiaravano di essere mole-state e minacciate. A volte vengo scambiato per un admin, cosa che non sono. Utenti che dichiarano di essere degli hacker, di rubare foto dai pc delle vittime e di rovinare la loro vita. A tal riguardo ricordo il fenomeno di una ragazza canade-se di nome Amanda Todd arrivata al suicidio a seguito del-la circolazione sul web di sue immagini nude. Immagini mandate dalla stessa Amanda ad un utente conosciuto in chat e di cui credeva esserne innamorata. Documentatevi a tal riguardo e state molto attenti: dietro una tastiera, tutti possono essere tutto. Ma non giocate con la circo-lazione della vostra immagine, potrebbe ritorcersi a voi contro.

Mattia Marco “Anubi”

Che cos’è cambiato nella scuola italiana negli ultimi 15 anni?A questa domanda non c’è un’unica risposta!Mi chiamo Scuola Italiana; per certa gente sono cambiata molto, per altri molto poco.Ho come amici gli studenti e come vicini di casa gli insegnanti, ma la mia dirigente è la Preside.Io sono un’opportunità di lavoro per gli insegnanti e il futuro dei ragazzi. Offro dei progetti molto inte-ressanti come ad esempio il corso di Latino, Infor-matica, Robotica, il KET, il Giornalino. Magari il mio aspetto esteriore non è dei migliori, ma i miei amici “alunni” mi rendono fantastica. Vivo momenti di debolezza ma cerco di resistere a tagli e crolli. Ho subito un cambiamento radicale con l’ap-proccio della tecnologia.

Ho visto con i miei occhi, che le diversità possono essere occasioni, non ostacoli.I miei ambienti non sono adeguati come vorrei, ho dei muri con delle piaghe che bramano la vivacità con varianti cromatiche.La mia palestra è adeguata ad accogliere persone. Ho dei canestri, delle porte da calcetto e un soffitto malinconico che sgancia un pò di cipria.Gli spogliatoi non sono adeguati. Molti ritagli del-la mia struttura non sono sempre visitati come ad esempio la biblioteca e la mensa.Possiedo una pista d’atletica ed un campo da calcio poco utilizzato dai miei amici. Mi manca un posteg-gio bici; la mie aule sono piccole e i ragazzi vivono come sardine in scatola. I miei bagni non sono del tutto utilizzabili e le fine-stre di ultima generazione sono rotte o poco adatte per un edificio come il mio.Sono allegra e sorridente, e accolgo lo studente per un futuro promettente.Amo i libri e la cultura evitando la bocciatura con un pizzico di paura.

CHAT: codename Anubi WELCOME TO MY SCHOOL

Giorgio R. e Daniele V., 3^C

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La RedazioneResponsabili progetto:Corona Lina - Rota don GB

Comitato di Redazione:DOCENTIDe Pietro MariangelaLembo Nunzio Marzani CarmenRaimondi Paola

ALUNNIAnelli Arianna, Arioli Federico, Beltramini Giorgia, Busetti Stefano, Criscione Sabrina, Falco Francesca, Mazzoletti Lorenzo, Me-nicatti Laura, Monteverde Martina, Panara Isabella, Reali Giorgio, Verdelli Luca, Veranoli Daniele, Zaggia Alice.

La redazione ha pri-vilegiato la pubbli-cazione del materiale prodotto dagli alunni, rispettandolo quanto più possibile nella for-ma consegnata.

Ciao mi chiamo Italo detto lo “Sciallato”, sono un ragazzo di 13 anni e frequento l’Istituto Comprensivo Dezza di Mele-gnano. Mi piace vestirmi con la tuta e una felpa, di solito della “Duff” o dell’ “Abercrom-bie”. Ho i capelli rasati ai lati e folti sopra o effetto punte di “coltello” con il gel o la cera. Sono alto circa 170 cm, e ho una

corporatura robusta. Mi piace portare una collana rapper e un polsino. Ho due cellulari: un IPhone e un Galaxy S, avuti in regalo dai miei genitori.Sono un ragazzo fin troppo vivace e dal ca-rattere un pò testardo. Molti Prof sono simpa-tici e comprensivi, altri manifestano sintomi di apatia, eccetto quelli che fanno le battute, però li rispettiamo. Come tutti i ragazzi la mia materia preferita è scienze motorie, mentre odio letteratura. Mi piace ascoltare musica Rap e Reggae, i miei cantanti preferiti sono Eminem, Lil Way-ne e Bob Marley. Otre alla musica un’altra mia passione è il calcio, che pratico dopo la scuo-la. Mi alleno con impegno perchè da grande voglio diventare un calciatore e credo che la maggior parte dei ragazzi abbia il mio stesso sogno. Sono estroverso in apperenza ma ri-servato, l’amicizia è il mio obiettivo per sen-tirmi apprezzato.

Mi chiamo Sandra detta la “Salamandra”, ho 13 anni compagna di classe dello “Sciallato”.

La Dirigente e la Redazione

augurano a tutti voi un

sereno Natale

e un felice Anno Nuovo!

Mi piace essere sempre in ordine con i miei jeans o leggins abbinati con una maglietta colorata e una felpa piena di scritte. Anche i capelli devono esse-re sempre in ordine, per questo li pettino molto e sto attenta alle doppie punte; mi piace renderli lisci, piastrati. Sono abbastanza alta, più o meno 166 cm. Sono snella ma promettente. Porto quasi sempre una collana e tanti braccialetti e non può mancare l’anello. Il mio cellulare è un IPhone, mentre mia so-rella ha un Samsung; lo utilizzo spesso per scaricare giochi o per chattare su Whatsapp o Facebook. Sono molto vivace, non mi piace studiare ma ho lo stesso buoni voti. Per me i Prof sono tutti uguali e simpatici a modo loro. Le mie materie preferite sono le lingue, mentre odio matematica, storia e scienze

motorie. Sul cellulare ho molte canzoni straniere di cantanti rap o pop, per esem-pio Macklemore. Le mie passioni sono la danza hip hop, danza classica e ginnastica artistica. Il mio sogno è diventare una ballerina. Amo la vita, il sorriso e le persone cordiali.

Lorenzo M. e Stefano B., 3^A e 3^C

Bella raga