Nascita o parto?

La fatica delle

montagne russe

o la felicità della

giostra?

L’altalena

emotiva della

maternita’ Interventi integrati di

prevenzione e cura dei

disturbi affettivi post partum

Paola Giovanna

Vizziello

Fondazione IRCCS

Ospedale Maggiore

Policlinico MI

29 gennaio 2012

CAMPOSAMPIERO

Un modello di ricerca ….. riguardo a:

• correlazione tra nascita/parto e relazione analitica

• costrutto mente/corpo

• funzione ’’tempo’’

• nuove culture/nuovi pazienti/ nuovi stili di vita

• correlazione tra narcisismo sano e narcisismo fragile nell’ ‘’area gravidanza/parto’’e nella nuova cultura

• melanconia e lutto nella separazione

• bisogno richiesta desiderio

costrutto mente/corpo

• L’unità mente/corpo è forte nel ‘parto/nascita’ adesa in modo stringente alla funzione ‘tempo’.

• Il corpo che prende forma è soprattutto un corpo che dovrebbe essere pensato

• Il corpo che genera è soprattutto un corpo che dovrebbe essere dedicato

• Il corpo generato dovrebbe essere il contenuto di un contenitore che è allo stesso tempo oggetto ma anche soggetto di sviluppo e di trasformazione, transito dal passato al nuovo, strettamente collocato nel presente

• I protagonisti della relazione sono pensabili come individui e come ‘’unicum’’

Mente e

corpo

funzione ’’tempo’’

• Assistiamo ad uno spostamento radicale delle nostre possibilità di osservazione in epoche precocissime dell’inizio della vita

• Abbiamo trasferito il ‘’pre’’, invisibile, nell’ ‘’ora’’, visibile: …..prematurità….

• Programmiamo ‘le attese’: ….parti programmati, PMA…

• Tutto avviene ‘’in velocità’’: essere md in corsa e di corsa, rimettersi in forma in reve dopo il parto, adultizzare precocemente…, la vita TGV di Luce Des Aulniers

Network ‘vascolare’extracorporeo, una placenta extrauterina

nuove culture/nuovi pazienti/ nuovi stili di vita…….

Le tecnologia configura una cibernetica che pare garantire il controllo di spazio, tempo, ruoli e deleghe: le videocamere in PPN, le tate sostituti materni, i nidi nelle aziende, le paternità contrattuali, figli di due madri senza padre,….

Onnipotenze malate che custodiscono segreti (PMA, malattie genetiche) e nutrono, troppo spesso, falsi Sé o Sé alterati.

Le novità ormai datate…

• I figli delle macchine (G.M.Fava Vizziello)

• I bambini dati per morti (D. Brun)

• i bambini che vengono dal freddo (PMA, M. Vigneri)

• I bambini trapiantati

• I bambini con Malattie Rare

• …………………………….

Uomo e macchina, confusione dei ruoli

correlazione tra narcisismo sano e narcisismo fragile nell’ ‘’area gravidanza/parto’’

-In molte nuove madri si notano crescenti

difficoltà a staccarsi da Sé e trasferire parti dell’investimento libidico da sé all’oggetto

-Paura e rabbia provocate dalla rinuncia e dalla pazienza richieste dalla gravidanza e dalla maternità, portano a sviluppo di stati di malinconia che incrinano l’onnipotenza sana o aggravano l’onnipotenza malata.

Difficoltà a ‘decodificare il bisogno se manca distanza e c’è la paura di perdita di sè

• Brown Bellugi parla dell’importanza della madre nel decodificare e chiarificare le espressioni del bambino attraverso la sua espansione e riproduzione, precisate e arricchite di significati e direzionalità di obiettivi

• Si tratta di Adattamento linguistico

• Il Motherese di Newport (‘76)

• Il Baby Talk di Ferguson (‘64)

• Holding di Winnicott (‘58)

• Rêverie di Bion (‘63)

• La separazione del parto/nascita configura più una malinconia che un lutto: pare infatti più facile incontrare ‘’il senso di perdita di parti di sé che non dell’oggetto stesso’’. (Freud)

‘’l’investimento oggettuale si dimostrò scarsamente resistente e fu sospeso, ma la libido, divenuta libera non fu spostata su un altro oggetto, bensì riportata nell’Io. … fu utilizzata per instaurare un’identificazione dell’Io con l’oggetto abbandonato. L’ombra dell’oggetto (vedi anche Bollas….) cadde così sull’Io…..In questo modo la perdita dell’oggetto si era trasformata in una perdita dell’Io,…’’

‘’Secondo una calzante osservazione di Otto Rank questa contraddizione sembra rinviare al fatto che la scelta oggettuale si è attuata su basi narcisistiche , per cui l’investimento oggettuale può regredire al narcisismo se gli si fanno innanzi delle difficoltà’’ Freud, Lutto e Melanconia.

melanconia e lutto nella separazione……………..

bisogno richiesta desiderio

Bisogno del bambino……..

• Winnicott, in ‘Dalla pediatria alla psicoanalisi’ ci informa che prima del bisogno della madre il bambino ha bisogno del bisogno.

• Il bisogno deve essere interpretato, ne deve essere decodificata la richiesta perché questa traghetti il bisogno verso il desiderio e la sua allucinazione, verso la sua simbolizzazione.

Bisogno, richiesta,desiderio di maternità.

Fornari….

….configura lo statuto dell’anima come statuto di verità’poiché si ancora in un altro mondo e rappresenta la soddisfazione totale del bisogno, garantito dal radicamento del feto nella madre: ’’ Da quando i gameti si incontrano nel concepimento adiacente all’atto di amore, la vita del feto si sviluppa radicandosi nella madre come la vita della pianta si sviluppa radicandosi nella terra ’’ (Fornari, 2005)

Bisogno della madre…

• La madre ha necessità di sopravvivere al concepimento e alla maternità: in questo assunto è compreso il senso della vita e della morte, il senso della passionalità e della curiosità per il proprio potenziale creativo e il desiderio della sua saturazione, senza che la colpa per la separazione dal bambino e la paura di annientamento, prendano il sopravvento generando melanconia e vergogna.

Winnicott ci parla della madre che sopravvive all’istinto della sessualità e della distruttività e diventa così oggetto/soggettivo a sé stante, identificabile anche attraverso l’oggetto transizionale che rappresenta la prima possibilità di ‘’non-me’’, per il bambino.

Fornari ha studiato a lungo l’ambivalenza della madre, il conflitto tra sé e l’altro, la messa alla prova del sentimento di sé, del desiderio di esistere e di accogliere la sfida dell’essere creativi, il dovere della sopravvivenza per sé e per l’altro che mette a dura prova il narcisismo personale e ribalta gli obiettivi e gli investimenti libidici. Il padre protegge dalla colpa, dagli istinti distruttivi, dalla paranoia primaria, libera il parto dall’aggressività.

‘’Dal successo del processo di

attivazione del codice materno

(Fornari), accoglienza e cura,

dipende la relazione

madre/bambino, la capacità di

identificarsi con i suoi bisogni

per un efficace accudimento’’

Arousal D.Stern

‘la forza fondamentale alla base di ogni

attività mentale e corporea’

.accorda qualità dinamiche all’esperienza

.originata e organizzata sita nel tronco

encefalico

.è la forza per l’inizio, l’intensità e la durata

di tutto ciò che facciamo

.è la motivazione

.è la base del comportamento

Attaccamento: Balint

Il grasping, l’appoggio,

l’aggrappamento

Holding :Giannakoulas

provvede alla continuità,

di spazio e tempo, in cui

regressione

dipendenza può permettere un

riavvio di dei

processi maturativi e dei rapporti

oggettuali

interni arrestati o congelati.

‘Md suffic. buona’Winnicott

‘Persona devota’

Green

B.no responsivo

ambiente

Holding Reverie Arousal

Regolazione Attaccamento

Tornando al titolo… Parto/nascita… Mai niente di nuovo….

• Soubieux e Soulé, 2007 ‘’Psichiatrie Fetale’’:

Gravidanza e maternità

Sostegno narcisistico o prendersi cura dell’altro?

Parto o nascita?

Generatrice o avere un figlio?

Contenitore o contenuto?

Utero o reverie?

la difficoltà di stabilire confini… l’etica…

Un racconto chassidim…

• ‘’mio nonno era paralitico. Un giorno gli chiesero di raccontare la storia del suo maestro, il grande Baal Shem: allora raccontò come il santo Baal Shem, mentre pregava, avesse l’abitudine di saltare e di ballare. Mio nonno si alzò e raccontò; la storia lo eccitò a tal punto da mostrare, saltando e ballando, come avesse agito il suo maestro. Da quel momento egli fu guarito. Questo è il modo di raccontare storie’, da un racconto chassidim di M Buber(!979).

Una favola dei fratelli Grimm… Gli Gnomi

‘A una madre gli gnomi avevano tolto il bambino in culla e ci avevano messo un mostriciattolo, con un testone e due occhi bovini che non faceva che bere e mangiare. Disperata, la madre andò a chiedere consiglio alla vicina. Questa le disse di portare il mostro in cucina vicino al focolare , accendere il fuoco e far bollire l’acqua in due gusci d’uovo: così l’avrebbe fatto ridere e, se rideva, tutto era finito. La donna fece quel che la vicina le aveva detto. Quando mise sul fuoco i gusci d’uovo pieni d’acqua, disse quell’occhio bovino:

E si mise a ridere. Mentre rideva, sopravvenne una folla di gnomi, portavano il bambino vero, lo misero vicino al focolare, e ripresero il mostro.’

Sono per mia sfortuna Vecchio come la luna Ma ancor non vidi alcuno Nei gusci far cucina.

infatti…. la vita inizia molto presto, così come la memoria di quelle esperienze.

• il corpo manifesta presenza di movimento fin dalla 5°/6° settimana di

gestazione: memoria implicita di quel movimento stabilisce i primi nuclei di quelle che saranno le reazioni e le caratteristiche della precoce intersoggetività o del ri-conoscimento

• le funzioni dell’individuo presenti fin dalla vita fetale si basano su uno stretto interscambio

• intorno alla 20° sett. e.g., appare una precoce attività pontina con inizio di sonno attivo simile al sonno REM del cervello maturo (Mancia, 2007)

• quel precoce interscambio tra le memorie del feto, quelle della madre, le caratteristiche della nuova relazione e quelle che dopo la nascita il contesto fornirà, rappresentano in nuce, la dinamicità della relazione e le caratteristiche fondanti della plasticità neuronale.

• Marion Milner sottolinea l’importanza di un ambiente che facilita la continuità tra le prime memorie corporee precoci e le esperienze successive

Il contatto, l’intersoggettività, la plasticità

E se la madre….non risponde…., se è presente una cecità emotiva, visiva, uditiva, un’anedonia,come nella depressione e nello stress materno… … una difficoltà di uscita dal fisiologico stato illusorio di onnipotenza delle ultime fasi della gravidanza?

• La percezione dell’arousal che accorda qualità dinamiche all’esperienza non è né percepito né regolato

• La continuità e la costanza del sé non è più garantita (D.Stern)

• Vi è un grave pregiudizio per la costruzione del senso di esistere (D: Vallino) e l’integrazione del sé.

La regola e il contenimento

Stress per madre e feto

Mente e corpo emergerebbero da subito come un unicum superando la concettualizzazione del bebè come soggetto psicosomatico: lo sviluppo lo porterà ad un’identificazione più consapevole dei confini del proprio e dell’altrui corpo ma l’identità vedrà comunque simultaneamente presenti la mente e il corpo al lavoro per tutta la vita (Bucci, Solano)

Ma se le cose non funzionano……….

Depressione, rabbia, fatica, angoscia, rappresentano per madre e bambino eventi stressanti e lo dimostra l’elevato livello di cortisolo ematico negli ultimi mesi della gravidanza.

il caos prende il sopravvento e saltano i sistemi di regolazione

L’eccezione, la sindattilia

Malformazioni….

Pazienza, tempo, tempo dei confini, contenimento al servizio dell’integrazione

• la madre sufficientemente buona ri-conosce la necessità di confini e di contenimento del bambino nello stato di bisogno assoluto.

• Pazienza e tempo e senso del confine sono qualità inscritte nella madre così come rappresentano strumenti nella terapia.

• Winnicott era pienamente consapevole dell’implacabile ingratitudine del paziente (o del bambino con la madre) allo stadio della regressione al bisogno e alla dipendenza assoluta…

La dipendenza, il sostegno

Esiti a breve, media e lunga distanza…

• Il rischio è di non tollerare la relazione, l’intersoggettivo, il campo bi-personale…..

• e non si approda al simbolico

• Vediamo sempre più gravi disturbi della regolazione: sonno , alimentazione, ipercinesie e iperattività, enuresi ed encopresi protratte negli anni

• Bambini impauriti, depressi e anedonici spesso trascurati perché ‘tranquilli’

• Simmetrie genitori/figli che acuiscono la paura e la fragilità del sé e il ricorso a strategie di acquisto di para-onnipotenze

• madri (e padri) sconfitti o convinti che una scuola per genitori o un sostegno alla genitorialità possa renderli finalmente competenti capaci di ‘apprendere’ il mestiere…

La simmetria, la regola e l’asimmetria in natura….

Quindi….

- impegno sulla famiglia

- impegno sui momenti transizionali dell’individuo e della famiglia anche nella fisiologia, attraverso l’osservazione nelle agenzie educative e di salute pubblica e soprattutto nei luoghi di maggiore complessità

-impegno sulle agenzie del contesto e sulle fasi critiche dello sviluppo (agenzie educative, agenzie ‘di sollievo’, epoche di transizione dello sviluppo e verso l’età adulta)

.impegno sul network, nell’ottica dell’attuale società intesa come sistema e sul suo funzionamento per processi

Il network

Quindi…

‘’Un ambiente sufficientemente buono, che fornisca un holding attendibile, sosterrà lo sviluppo emozionale secondo lo schema originario, il Sé potenziale, con i propri ritmi e i propri modi, che comporta l’integrarsi diventando una persona, con la capacità di affrontare la realtà ed elaborare ulteriormente la propria attitudine alla fantasia, all’illusione, all’immaginazione, alla sublimazione e alla creatività: cioè trovare la capacità di usare simboli e metafore’’ Giannakoulas, 2010