L’ INTEGRAZIONE EUROPEA Quanta strada abbiamo percorso?

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L’ INTEGRAZIONE EUROPEA Quanta strada abbiamo percorso?

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1945 – 1950All’indomani della II GM Ideologia prevalente Necessità di rifar partire l’economia Consenso e sostegno attivo degli Stati Uniti Questione della reintegrazione delle Germania

occidentale Assenza di interesse da parte della Gran Bretagna

Avvio di forme di cooperazione con l’ OECE ed il Consiglio d’Europa.

L’azione italiana è mirata ad ottenere pari considerazione dai vicini europei e dagli USA

1947 Inizio Guerra Fredda tra USA e URSS impone con urgenza la questione della difesa dell’Europa occidentale

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1950 -1960Lo slancio europeista1952 Comunità del Carbone e dell’Acciaio1954 anno del fallimento della Comunità europea di difesa e della Comunità Politica europea

1957 Trattati di Roma: EURATOM e Comunità Economica Europea

L’Italia guidata da De Gasperi è molto propositiva (CPE) e nei negoziati che hanno portato ai Trattati di Roma è riuscita a battersi per il raggiungimento di obiettivi di interesse nazionale

1952 Amministrazione Eisenhower1953 Muore Stalin1955 RFT nella NATO1960 Verso la costruzione del Muro di Berlino

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1960 – 1970Gli anni di De Gaulle Avvio della Politica Agricola Comune (PAC) e fusione

delle strutture delle comunità: semplificazione architettura europea

Veto francese su qualsiasi aspetto che avrebbe potuto rafforzare la Commissione e comportare una cessione di sovranità

Italia vive il periodo di boom economico, caratterizzatodal progresso materiale ed intensa migrazione da sud alnord del paese, oltre che all’estero.

1962 Crisi missilistica cubana1964 Guerra VietnamContinua la corsa agli armamenti tra USA e URSS

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1970 – 1980Il decennio tumultuoso Caduta delle tariffe doganali: commercio facilitato tra i

paesi europei Shock petroliferi e fenomeno della disoccupazione Anni dell’allargamento a GB, Irlanda e Danimarca, del

completamento di politiche esistenti e dell’approfondimento di nuovi ambiti d’intervento (es. Fondo regionale europeo)

Creazione di nuove istituzioni europee e trasformazione dell’Assemblea parlamentare in Parlamento elettivo

L’Italia vive anni di rallentamento economico e forte tensione

interna, culminata con la strage di Bologna del 1980 e dellafine del compromesso storico voluto da Berlinguer (PCI) eMoro (DC)

1968 Scoppio contestazione studentesca1970 Avvio Ostpolitik1972 Scandalo Watergate

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1980 – 1990Gli anni rampanti Forte rilancio del processo d’integrazione con la guida

alla Commissione di Jacques Delors dal 1984 Ingresso di Grecia, Spagna e Portogallo 1986 Atto unico Europeo: successo italiano Rafforzamento del mercato unico: cadono le barriere

non tariffarie – es. norme tecniche di produzione

Giulio Andreotti e Bettino Craxi guidano l’Italia neinegoziati che hanno condotto all’AUE e si battono per unavanzamento dell’integrazione in senso federale.Riescono ad ottenere una parziale vittoria, ma seguono aconsiderare la CE come una questione di high politics

1979 Ripresa delle ostilità USA-URSS fino al 1986 anno in cui è eletto Gorbaciov;Decennio dominato da R. Reagan e M. Thatcher

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1990 – 2000L’avvio di una nuova epoca Serie di trattati firmati a Maastricht, Amsterdam e Nizza, che

modernizzano il funzionamento e le istituzioni europee apportando importanti novità soprattutto in vista dell’allargamento a nuovi Paesi

Temi centrali del dibattito: creazione della moneta unica e concretizzazione dell’unione politica

Fallimento dell’azione europea nei Balcani Ingresso di Svezia, Finlandia ed Austria

La classe politica italiana è in parte travolta ed in parte distratta dallo

scoppio di tangentopoli e da una certa debolezza finanziaria edeconomica, dovuta al pesante debito pubblico, in crescita daldecennio precedente. Molto rilevante è stato il ruolo giocato daivertici economici del paese che hanno colto l’importanza della CEquale “vincolo esterno” per imporre al paese comportamentieconomici più virtuosi

1989 Crollo Muro di Berlino e disgregazione URSS1990 Riunificazione Tedesca1991 Inizio guerre nei Balcani

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2000 – oggiQuale futuro? Mutamento delle politiche europee dovuto all’allargamento: si

aggiungono13 nuovi Stati Membri Due fallimenti rilevanti: mancata ratifica della Costituzione

europea ed incapacità, ancora una volta, di dimostrarsi un’ Europa ad una sola voce nelle questioni di politica estera

Rilancio più “timido” del processo d’integrazione con il Trattato di Lisbona, in vigore dal 2009

Profonda crisi economica: dall’unione bancaria all’unione fiscale?

L’acceso dibattito politico nei temi di politica interna tra i nuovi partitiche si sono affermati ( Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord,Democratici di Sinistra, ecc. ) ha ridotto pesantemente il contributopolitico dell’Italia nel processo d’integrazione, che solo nei recenti treanni ha recuperato spazio e voce.

2001 Attacco terroristico negli Stati Uniti2004 Inizio guerra in Iraq2008 Inizio crisi finanziaria

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Bilancio e prospettive futureAspetti positivi: realizzazione del mercato unico; aumento del benessere generale; occasioni di mobilità per studenti e lavoratori; sana competizione tra stati membri

Aspetti critici: assenza di una leadership europea autorevole; difficile gestione dell’UE a 28; mutamento della percezione dell’opinione pubblica oggi più euroscettica – es. Proposta referendaria di Cameron nel 2017

Volgendo uno sguardo all’Italia possiamo affermare che non sia stata solo ai margini del processo d’integrazione, ma che neppure si sia posta costantemente a difesa del progetto europeista. Si è lasciata spesso condurre dagli altri paesi e in generale è a causa dell’instabilità interna che solo raramente è riuscita ad assumere obiettivi chiari e a raggiungerli

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Grazie per l’attenzione!

Letture consigliate:

La Cenerentola d’Europa? L’Italia e l’integrazione europea dal 1947 ad oggidi Antonio Varsori

Storia dell’Integrazione europeadi Mark Gilbert

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Enlargement: from six to 28 countries

1952

1973

1981

1986

1990

1995

2004

2007

2013