PROF. ADRIO SAVINI

L

IL BAMBINO IL BAMBINO IMMIGRATOIMMIGRATO

DEFINIZIONE DEL FENOMENO MIGRATORIO

LLa migrazione è il trasferimento permanente o temporaneo di gruppi di persone in un paese diverso da quello di origine; dal punto di vista del luogo di destinazione il fenomeno prende il nome di IMMIGRAZIONE.

DDal punto di vista del luogo di origine si parla invece di EMIGRAZIONE.

TERMINOLOGIA DELLA MIGRAZIONE

Straniero: Nel contesto dell’Unione Europea, si intende la persona che non ha la cittadinanza di nessuno degli Stati membri dell’Unione. Nel contesto internazionale invece indica la persona che si trova nel territorio di uno Stato del quale non ha la cittadinanza (per nascita o per acquisizione). L’uso di questo termine aiuta nella distinzione generica tra cittadini e non-cittadini.

Extracomunitario: Qualsiasi persona provenga da un paese diverso dal nostro, oltrepassando la definizione precisa di “non appartenente alla Comunità europea”. Il termine “non comunitario” è da preferirsi ad “extracomunitario” e indica la persona non in possesso della nazionalità di uno Stato membro.

Immigrato: Il termine è solitamente usato per indicare quei casi in cui la decisione di migrare è presa in totale libertà dell’individuo per ragioni di “convenienza personale”, in assenza di qualunque fattore esterno che può determinare una pressione sul singolo.

IL TERMINE “IMMIGRATO”

Il termine IMMIGRATO si riferisce agli individui e ai loro familiari che si spostano in un’altra regione o in un altro paese per migliorare le loro condizioni materiali o sociali e di conseguenza migliorare la prospettiva di vita per se stessi o per la loro famiglia.

QQuesto termine «rimanda ad un progetto di insediamento, a breve o medio termine e, soprattutto, integra il concetto di migrazione, ossia di spostamento, di sradicamento, di cambiamento» (FAVARO G., COLOMBO T., I bambini della nostalgia,1993).

CAUSE DELLA MIGRAZIONE

Motivazioni economiche (per sfuggire alla povertà e alle malattie, per cercare migliori condizioni di vita);

Lavoro (per trovare un impiego); Motivazioni politiche (dittature, persecuzioni,

oppressioni,guerre, genocidi....); Motivi religiosi (impossibilità di praticare il proprio culto

religioso); Disastri naturali (terremoti, tsunami, carestie...); Motivazioni personali (fidanzamento con un partner

residente in un altro paese, scelta ideologica...); Motivi di tipo sentimentale (riunificazione familiare); Motivi di tipo criminale (per sfuggire alla giustizia del

proprio paese, per evitare l’arresto...).

Scenario socio-sanitario delle migrazioniAspetti storici

In cento anni di storiadell’emigrazione sono uscitidall’Italia più di 27 milionidi italiani.

Nel primo decennio del ‘900Erano in media 600.000 italianiche espatriavano ogni anno.

La cifra record si è registratanel 1913 con quasi 900.000 individui.

Scenario socio-sanitario delle migrazioni Aspetti storiciAspetti storici

Attualmente ci sono nel mondo circa 4 milioni di italiania tutti gli effetti

e con tutti i dirittie sono quasi 60

milionile persone di origine

italiana

• eterogeneo• dinamico• in evoluzione• strutturale• necessario

Parole chiaveParole chiavedell’immigrazione

è un fenomeno

CLASSIFICAZIONE DEL PROCESSO MIGRATORIO

SPAZIO TEMPO FORMA GIUSTIZIA RAGIONI

Migrazioniinterne

Temporanee Individuale Regolare Migrazioniforzate

Migrazioni esterneIntracontinentaliExtracontinentali

Definitive Familiare Irregolare Migrazioni volontarie

Collettive Clandestino

Popolazione totale:Secondo l’Istat gli stranieri residenti in Italia, quindi con regolare permesso di soggiorno, al 1° gennaio 2011 sono 4.570.317.

Ai residenti si aggiungono circa 400.000 persone regolarmente soggiornanti ma non ancora registrate in anagrafe e oltre 500.000 immigrati irregolari.

Bambini: Secondo la Caritas su 4.570.317 residenti di origine straniera la misurazione quantitativa dei minori di età ammonta a circa 994.000, dei quali oltre 650.000 sono nati in Italia.

Popolazione totale:Secondo l’Istat gli stranieri residenti in Italia, quindi con regolare permesso di soggiorno, al 1° gennaio 2011 sono 4.570.317.

Ai residenti si aggiungono circa 400.000 persone regolarmente soggiornanti ma non ancora registrate in anagrafe e oltre 500.000 immigrati irregolari.

Bambini: Secondo la Caritas su 4.570.317 residenti di origine straniera la misurazione quantitativa dei minori di età ammonta a circa 994.000, dei quali oltre 650.000 sono nati in Italia.

Popolazione totale:Secondo l’Istat gli stranieri residenti in Italia, quindi con regolare permesso di soggiorno, al 1° gennaio 2011 sono 4.570.317.

Ai residenti si aggiungono circa 400.000 persone regolarmente soggiornanti ma non ancora registrate in anagrafe e oltre 500.000 immigrati irregolari.

Bambini: Secondo la Caritas su 4.570.317 residenti di origine straniera la misurazione quantitativa dei minori di età ammonta a circa 994.000, dei quali oltre 650.000 sono nati in Italia.

Popolazione totale:Secondo l’Istat gli stranieri residenti in Italia, quindi con regolare permesso di soggiorno, al 1° gennaio 2011 sono 4.570.317.

Ai residenti si aggiungono circa 400.000 persone regolarmente soggiornanti ma non ancora registrate in anagrafe e oltre 500.000 immigrati irregolari.

Bambini: Secondo la Caritas su 4.570.317 residenti di origine straniera la misurazione quantitativa dei minori di età ammonta a circa 994.000, dei quali oltre 650.000 sono nati in Italia.

DATI IMMIGRAZIONE

Popolazione totale:Secondo l’Istat gli stranieri residenti in Italia, quindi con regolare permesso di soggiorno, al 1° gennaio 2011 sono 4.570.317.

Ai residenti si aggiungono circa 400.000 persone regolarmente soggiornanti ma non ancora registrate in anagrafe e oltre 500.000 immigrati irregolari.

Bambini: Secondo la Caritas su 4.570.317 residenti di origine straniera la misurazione quantitativa dei minori di età ammonta a circa 994.000, dei quali oltre 650.000 sono nati in Italia.

GLI STRANIERI NEL LAZION

Nel Lazio, secondo il Dossier Caritas/Migrantes, le persone di cittadinanza estera residenti alla fine del 2010 risultano 542.688, considerando anche gli immigrati che, pur regolarmente presenti, non sono iscritti nelle anagrafi comunali.

LLa componente straniera nel Lazio accoglie una molteplicità di provenienze estere, tra le nazionalità regolarmente presenti risalta quella dei romeni (48,3%), seguono ucraini (8,9%), marocchini (8,1%), albanesi (7,5%), polacchi (3,6%), tunisini (2,8%) e macedoni (2,6%).

STIMA ISTAT RESIDENTI STRANIERI IN ITALIA

Ripartizione territoriale al 1° gennaio 2010

Circa 4,3 milioniCirca 4,3 milioniregolarmente presentiregolarmente presenti

circa il 7,1%circa il 7,1%sulla popolazione residentesulla popolazione residente

dati inizio 2009circa 50,1% femminecirca 50,1% femminecirca 22,2% minoricirca 22,2% minori

circa 862.000 di cui 519.000nati in Italia

(60,2% dei minori, 13,3% stranieri)

72.472 nascite in Italia 2008

53.696 acquisizioni di 53.696 acquisizioni di cittadinanzacittadinanza

Quasi 190 paesi di provenienza3,7%

25,1%

9,0%

27,0%35,2%

2,1%

8,3%

2,5%

9,1%8,6% Lazio

8,0%

STIMA ISTAT RESIDENTI STRANIERI IN ITALIA

Ripartizione territoriale al 1° gennaio 2009Circa 4,3 milioniCirca 4,3 milioni

regolarmente presentiregolarmente presenticirca il 7,1%circa il 7,1%

sulla popolazione residentesulla popolazione residente

dati inizio 2009circa 50,1% femminecirca 50,1% femminecirca 22,2% minoricirca 22,2% minori

circa 862.000 di cui 519.000nati in Italia

(60,2% dei minori, 13,3% stranieri)

72.472 nascite in Italia 2008

53.696 acquisizioni di cittadinanza53.696 acquisizioni di cittadinanza

Quasi 190 paesi di provenienza

Viterbo7,6%51,9% donne19,8% minori

MUSULMANI

CATTOLICI

EBREI

ORIENTALI

ORTODOSSIPROTESTANTI

19902001

32,2

29,2

23,4

5,5

0,9

35,4

0,3

6,4

21,3

34,2

APPARTENENZA RELIGIOSA

Fonte: Dossier Statistico Immigrazione Caritas / Migrantes

2007

19,5

31,4

0,2

4,8

31,8CRISTIANI 57,6 50,5 52,7

Gli immigrati incidono sul Pil per il 9,7%

Contributo degli immigratiContributo degli immigrati* Ricchezza “prodotta”:

134 miliardi di euro nel 2007 (Unioncamere)* Versamenti contributivi all’Inps: 7 miliardi di euro (ricerca Dossier)

* Gettito fiscale: almeno 3,2 miliardi di euro (4%) (ricerca Dossier)

Spese sociali per immigratiSpese sociali per immigrati* Il 2,5% delle spese totali,

pari a circa la metà del gettito da loro assicurato (Banca Italia)

Immigrazione non equivale a criminalitàImmigrazione non equivale a criminalitàUna recente ricerca del Dossiercon l’agenzia Redattore Socialeha portato a concludere:

1. Circa l’emergenza criminalità,il livello delle denunceè lo stesso del 1991;

2. Aumento della pop. straniera e aumento della criminalità non vanno di pari passo;2001-2005 Aumento della popolazione straniera: 101% Aumento della criminalità: 46%

3. Gli immigrati regolari hanno un tasso di criminalità

simile a quello degli italiani.

Immigrazione non equivale a criminalitàImmigrazione non equivale a criminalità

LAZIO. Tolti i reati contro la normativa su ingresso e soggiorno, gli immigrati hanno un tasso di criminalità quasi uguale a quello degli italiani

anzi, nel 2008, in provincia di Roma la criminalità è diminuita del 15,3% nonostante la popolazione straniera residente sia aumentata

L’immigrazione è un fenomeno complesso e la complessità è legata alla nostra conoscenza.

E’ possibile analizzarlo e trovare forme di

“governo” nei vari suoi aspetti.

Le semplificazioni sono frutto di ignoranza o

atteggiamenti ideologizzati.

BAMBINI IMMIGRATI BAMBINI IMMIGRATI

In Italia, 1 abitante su 14 (7,2%) è di cittadinanza straniera e presenta un'età media più bassa di quella italiana. L’età media degli stranieri è di 31 anni, contro i 43 degli italiani. Tra i cittadini stranieri gli ultrasessantacinquenni sono solo il 2%.

Più di un quinto della popolazione straniera è costituito da minori: 862.453 presenze. Le cosiddette seconde generazioni, nuovi nati da entrambi i genitori stranieri, sono il 13,3% del totale degli stranieri.

Dal punto di vista giuridico, i bambini nati in Italia da entrambi genitori stranieri sono considerati anche’essi stranieri fino al compimento della maggiore età, pur essendo italiani de facto, dal momento che il loro percorso di crescita e di socializzazione, di acquisizione linguistica e di acculturazione avviene entro gli spazi educativi del paese di accoglienza. Successivamente al compimento del 18esimo anno possono richiedere la cittadinanza. Con l’emergere delle seconde generazioni diviene rilevante il problema del riconoscimento, giuridico e sociale della loro presenza.

Minori stranieri nati in ItaliaMinori stranieri nati in Italia

2009: 94.000 nascite da madri straniere16,5% sul totale (erano 29.000 nel 1999, 92.000 nel 2009)Circa 74.100 da entrambi genitori stranieri

Circa 1.000.000 di minori di cui 700.000 nati in Italia

Attualmente

IL BAMBINO IMMIGRATO

I minori di età non stranieri sono: I bambini adottati che acquisiscono la cittadinanza, nel

caso fossero di nazionalità straniera, nel momento in cui diviene definitivo il processo di adozione;

Figli di un genitore italiano indipendentemente dal luogo di nascita;

Figli di ignoti trovati nel territorio dello Stato italiano.

I minori di età stranieri sono coloro: Di nazionalità straniera in stato di affidamento preadottivo

o in affidamento; Nati in Italia da genitori stranieri; Entrati in Italia con uno o entrambi i genitori; Entrati mediante il ricongiungimento familiare.

I MINORI STRANIERI

“ACCOMPAGNATI”: Minori affidati con provvedimento formale a parenti entro il terzo grado e regolarmente soggiornanti;

“NON ACCOMPAGNATI”: coloro che si trovano in Italia privi dei genitori o altri adulti legalmente responsabili della loro assistenza o rappresentanza.

Bambini che emigrano con la famiglia di

origine

Bambini che emigrano da soli

NEONATIINFANZIALATENZAADOLESCENZA

ADOTTATIAFFIDATI A FAMIGLIE O ISTITUTI

DIRITTI RICONOSCIUTI AI MINORI STRANIERI IN ITALIA

TTutti i minori stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno, hanno il diritto di:

♦ Istruzione;

♦ Assistenza sanitaria;

♦ Lavoro.

Ai minori stranieri non accompagnati si applicano le norme previste dalla legge italiana in materia di assistenza e protezione dei minori. In particolare:

♦ Collocamento in un luogo sicuro;

♦ L’apertura della tutela per il minore;

♦ L’affidamento del minore;

♦ Non espulsione;

♦ Permesso di soggiorno;

♦ Asilo.

EFFETTI DIVERSI DELLA MIGRAZIONE NEI BAMBINI

♦ Nati in Italia da genitori regolari;♦ Bambini immigrati con i genitorinell’infanzia;♦ Bambini immigrati con i genitorinell’adolescenza;♦ Figli di genitori irregolari o clandestini;♦ Figli di rifugiati;♦ Nomadi o Zingari.

IL BAMBINO IMMIGRATO NELLA SCUOLA

LL’integrazione del minore immigrato avviene maggiormente attraverso la scuola, poiché essa riesce ad avvicinare i coetanei stranieri alla cultura ospitante attraverso la quotidianità, il relazionarsi, lo studiare e il giocare insieme.

LL’integrazione scolastica infatti significa poter lasciare liberi i bambini di essere portatori della propria cultura di origine e di aprirsi a nuove culture senza impedimenti, né familiari né sociali.

PROBLEMI DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Difficoltà di ordine economico, psicologico, affettivo;

Precarietà del progetto migratorio; Gli atteggiamenti dei genitori; Difficoltà linguistiche; Diffusa condizione di analfabetismo o bassa

scolarizzazione; Sistema scolastico e strutture assistenziali ed

educative.

GLI STATI DELL’ESSERE

SENSO DI ESTRANEITA’ SOLITUDINE PERDITA NOSTALGIA COLPA VERGOGNA SEPARAZIONE DOLORE DEGRADAZIONE DELLA LINGUA E DEI VALORI SENSO DI INFERIORITA’ PERDITA DI IDENTITA’E ASSENZA DI RADICI AMAREZZA SOSPETTO PREGIUDIZIO TENDENZA A DIVENTARE CAPRO ESPIATORIO

IDENTITA’ VULNERABILE DEI BAMBINI IMMIGRATI

Situazioni di difficoltà che richiedono interventi individualizzati;

Bisogni, disagi, situazioni di rischio e risorse diverse;

Relazioni con i coetanei;

OBIETTIVI

LL’obiettivo di un educatore che si rapporta a questa problematica è quello di comprendere le cause delle difficoltà dei minori di età immigrati e le modalità di aiuto, riconoscendo l’importanza di distinguere ad esempio fra difficoltà di apprendimento, connesse a problematiche comportamentali, e veri disturbi dell’apprendimento.

SCOPERTA DELLE UGUAGLIANZE E DELLE DIFFERENZE

Il riconoscimento e la valorizzazione dell’unicità identitaria: ciascun individuo, in quanto persona, è unico, ha la sua personalità, la sua storia, le sue preferenze;

Il riconoscimento e la valorizzazione dell’identità culturale: ciascun individuo, in quanto persona, appartiene a diversi gruppi (nazionale, sociale, religioso ed altro) ognuno caratterizzato da propri valori specifici;

Il riconoscimento e la valorizzazione dell’universalità: ciascun individuo, in quanto persona, ha gli stessi diritti e sente di appartenere all’intero gruppo umano.

SCOPERTA DELLE CULTURE ATTRAVERSO:

Il riconoscimento che i modelli della cultura occidentale non possono essere ritenuti valori assoluti;

Il riconoscimento che i valori che danno senso alla vita e i diritti che la orientano non sono tutti nella nostra cultura e neppure tutti nelle culture degli altri.

DIFFERENZA TRA:

o Bambino adottato: accettato

o Bambino immigrato: non accettato

INTERVENTO EDUCATIVO

AAffinchè un intervento educativo siaefficace necessita di alcuni requisiti: Unicità della persona; Considerare la persona nella sua

globalità; La relazione.

INTERVENTO EDUCATIVO

MMezzi per poter pianificare un interventoeducativo: Accoglienza e integrazione; Osservazione; Comunicazione; Lavoro di equipe e di collaborazione con il

territorio;

PREVENZIONE

MEDIAZIONE CULTURALE

FORMAZIONE DEGLI

OPERATORI SOCIALI SULLE

TEMATICHE DELLA

MIGRAZIONE

ATTIVAZIONE SUL

TERRITORIO DI AMBULATORI

MULTICULTURALI PER LA

VALUTAZIONE DEL RISCHIO EVOLUTIVO IN BAMBINI ED

ADOLESCENTI IMMIGRATI

NORMATIVE

- 1981 Primo censimento ISTAT degli stranieri in Italia: 321.000 presenze

- 1986 Varata la prima legge in materia (L. 943 del 30.12.1986): garantire ai lavoratori extracomunitari gli stessi diritti dei lavoratori italiani

- 1990 emanata la legge Martelli: sanatoria per quelli che si trovavano già nel territorio italiano, vennero regolarizzati circa 200.000 stranieri provenienti soprattutto dal Nordafrica

- 1991 prima immigrazione di massa dall'Albania: 625.000 stranieri in Italia

- 1996 924.500 stranieri

- 1998 la legge Turco-Napolitano istituisce per la prima volta in Italia i centri di permanenza temporanea

- 2001 presenti in Italia 1.334.889 stranieri: le comunità maggiormente rappresentate erano quella marocchina (180.103 persone) e albanese (173.064)

- 2002 la legge Bossi-Fini prevede la possibilità dell'espulsione immediata dei clandestini da parte della forza pubblica

- 2007 con l'ingresso della Romania nell'Unione Europea la comunità rumena passa da 342.000 a 625.000 persone rappresentando la principale comunità straniera in Italia. Seguono le comunità albanese, marocchina, cinese ed ucraina.

NORMATIVE

- 2008 3.891.295 stranieri in Italia, si arriva a circa 4.330.000 includendo anche le presenze regolari non ancora registrate in anagrafe.

Continua a prevalere la presenza di origine europea.

Nel 2008 sono state 36.951 le persone sbarcate sulle coste italiane, 17.880 i rimpatri forzati, 10.539 gli stranieri transitati nei centri di identificazione ed espulsione e 6.358 quelli respinti alle frontiere.

- 2009 Pacchetto sicurezza:

introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale in Italia, punito con una multa compresa tra i 5mila e i 10mila euro.

Previste espulsioni più veloci: si potranno accompagnare i clandestini alla frontiera anche prima che arrivi la convalida da parte di un giudice. (il testo andrà a colpire anche gli “overstayers”, cioè coloro che si trattengono in Italia dopo la scadenza del visto, ad esempio per turismo.)

Carcere per favoreggiamento per il datore di lavoro che ha alle dipendenze un immigrato privo di documenti.

Tre anni di reclusione e la confisca della casa per chi dà alloggio a pagamento a immigrati irregolari.

Gli sportelli di money transfer devono fotocopiare il permesso di soggiorno dei loro clienti e segnalare alla polizia quelli che non lo hanno, pena il ritiro della licenza.

L’accesso alla cittadinanza avrà un costo di 200 euro. Non sarà più automatica l’acquisizione della cittadinanza per chi sposa un cittadino italiano. La cittadinanza potrà essere ottenuta solo dopo 2 anni dal matrimonio.

NORMATIVE

Un genitore potrà raggiungere il figlio minorenne in Italia solo se quest’ultimo è già regolarmente presente con l’altro genitore.

Ritirato il provvedimento della Lega che prevedeva il pagamento delle cure mediche per gli immigrati; per quelli irregolari non sarà obbligatoria la segnalazione da parte del medico.

Ci si potrà iscrivere all’anagrafe solo dopo la verifica da parte del Comune delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile adibito a tal fine.

Introdotta una tassa sul rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. Prevista la possibilità di diniego a tale permesso in caso di condanna per reati gravi.

Previsti una pena da uno a sei anni per chi usa visti o permessi contraffatti e l’arresto fino a un anno e l’ammenda fino a duemila euro per chi rifiuta di mostrare i documenti alle autorità.

Chi chiede il permesso di soggiorno dovrà firmare un “accordo d’integrazione” a crediti (il cosiddetto permesso a punti) impegnandosi a raggiungere precisi “obiettivi d’integrazione” entro la scadenza del permesso. La perdita dei crediti comporterà la revoca del soggiorno e l’espulsione.

Previsto un test d’italiano per il rilascio della carta di soggiorno.

Prolungato da due a sei mesi il tempo massimo di permanenza nei centri d’espulsione

DAL RACCONTO DI UN IMMIGRATO(adottato a 2 anni)

Mi hanno raccontato che ero Ucraino, ma non me ne ero accorto

Poi dovevo diventare italiano, ma non ci sono riuscito

Ora a 25 anni dovrei diventare di nuovo Ucraino,ma non so come fare

e sopratuttonon so chi sono

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