L E R IL TETTO · risolvere i problemi del degrado e dell’abusivismo. ... via Baroni e quartiere...

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Periodico ALER Milano - Azienda Lombarda Edilizia Residenziale - www.aler.mi.it - Anno 10 - numero 1 - Luglio 2008 - Milano - Spedizione in proprio IL TETTO Studenti, precari e anziani: in arrivo 1.300 nuovi alloggi. Zaffra: «Expo 2015? Non solo grattacieli» All’interno u l’Editoriale di Loris Zaffra C i sono realtà che ti fanno capire che merita impegnarsi e sognare perché, alla fine, qualcosa di buono viene sempre fuori. Sono i proget- ti giusti per contenuti e meto- di. Quelli che rispondono a un bisogno primario, la casa, che però non è l’unico. E Aler lo sa. Dettaglio non da poco poiché la qualità della vita dei cittadini dipende da un sistema di relazioni e di servizi che il contesto deve offrire. Vuol dire hou- sing sociale e una progettazione edilizia e urbanistica non speculativa, rispettosa degli standard di qualità, realmente integrata, pensata per ricomporre le frat- ture, riarmonizzare le discontinuità delle periferie e risolvere i problemi del degrado e dell’abusivismo. Impegno di una mission che Aler sintetizza nella rea- lizzazione di quartieri in cui vivere serenamente e di- gnitosamente. Come dire si scrive housing sociale, si legge dare una casa in un pezzo di città e non in un deserto di periferia. Sfida che il nuovo corso dell’Aler gioca a tutto campo aperti alle sinergie operative con enti pubblici e sog- getti privati, al dialogo con i cittadini e alla partecipa- zione e sapendo di operare per dare forma a una so- cietà in evoluzione. Aler ha già realizzato un cospi- cuo numero di alloggi destinati alle categorie meno forti economicamente, studenti fuori sede, lavorato- ri precari, anziani, giovani coppie e nuclei familiari. Progetti, questi, che si ritrovano all’interno dei prin- cipali programmi messi in atto da Aler su Milano e Provincia (Rsa, programma regionale per l’emergen- za abitativa, costruzioni a canone concordato, recu- pero dei sottotetti, locazioni temporanee, residenze universitarie e altre) per offrire una risposta mirata alle esigenze della domanda. Risposta che, giusto per dare qualche numero, si tra- duce in 127 alloggi per locazione a termine con fu- tura vendita, 67 alloggi di autocostruzione in affitto, 251 alloggi a canone moderato, 431 alloggi grazie al recupero dei sottotetti e, ancora, tre residenze sani- tarie (via Quarenghi, via Baroni e quartiere Stadera) per complessivi 385 posti letto. Ci sono poi cinque nuove residenze universitarie (Gratosoglio, Campus Martinitt, quartiere Mazzini, quartiere Stadera e quar- tiere Attendolo Sforza) che rendono disponibili qual- cosa come 926 posti letto e 426 alloggi. Che aggiun- gere? Aler mette insieme tutto, come tutta insieme è la vita, come tutta insieme la deve accogliere una cit- tà. E lo fa occupandosi delle persone, facendone un pezzo di città non solo per loro ma anche per loro. È la voglia di ottimismo, concretezza e voglia del fare che si respira negli uffici Aler di viale Romagna. In uno slogan? Expo 2015, non è solo grattacieli. Occupare una casa è un reato* che annulla la speranza di famiglie che da anni attendono un alloggio. A L E R OCCUPARE UNA CASA CANCELLA UN DIRITTO Presidente di Aler Costruire case è ancora la sfida di Aler L’EMERGENZA ABUSIVI È DI TUTTI ALER Milano ha attivato una linea telefonica per la segnalazione di casi di occupazione abusiva: 02-73922692 24 ore su 24 *Art. 633 del Codice Penale. Libro secondo. Titolo VIII. Capo I: Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con multa. STOP AL CARO BOLLETTA Riscaldamento scontato per gli inquilini Ë segue a pag. 10 Alzi la mano chi non vor- rebbe pagare qualche euro di meno sulle spese di ri- scaldamento di casa. Tutti, nessuno escluso. Una spe- ranza per tutti che però diventa certezza per gli in- quilini Aler... Nell’inserto Tutto quello che c’è da sapere sui canoni d’affitto L’intervista al sottosegretario Mario Mantovani «Stiamo costruendo una casa per tutti» a pagina 3 1908 - 2008 Da 100 anni realizziamo il futuro a pagina 11 L’intervista all’assessore Moioli «Restate a Milano, ci sarà da divertirsi» a pagina 9 Case occupate Aler sgombera il racket del piccone a pagina 6

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Periodico ALER Milano - Azienda Lombarda Edilizia Residenziale - www.aler.mi.it - Anno 10 - numero 1 - Luglio 2008 - Milano - Spedizione in proprio

I L T E T T OStudenti, precari e anziani: in arrivo 1.300 nuovi alloggi. Zaffra: «Expo 2015? Non solo grattacieli»

All’internou

l’Editorialedi Loris Zaffra

Ci sono realtà che ti fanno capire che merita impegnarsi e sognare perché, alla

fine, qualcosa di buono viene sempre fuori. Sono i proget-ti giusti per contenuti e meto-di. Quelli che rispondono a un bisogno primario, la casa, che però non è l’unico. E Aler lo

sa. Dettaglio non da poco poiché la qualità della vita dei cittadini dipende da un sistema di relazioni e di servizi che il contesto deve offrire. Vuol dire hou-sing sociale e una progettazione edilizia e urbanistica non speculativa, rispettosa degli standard di qualità, realmente integrata, pensata per ricomporre le frat-ture, riarmonizzare le discontinuità delle periferie e risolvere i problemi del degrado e dell’abusivismo. Impegno di una mission che Aler sintetizza nella rea-lizzazione di quartieri in cui vivere serenamente e di-gnitosamente. Come dire si scrive housing sociale, si legge dare una casa in un pezzo di città e non in un deserto di periferia.Sfida che il nuovo corso dell’Aler gioca a tutto campo aperti alle sinergie operative con enti pubblici e sog-getti privati, al dialogo con i cittadini e alla partecipa-zione e sapendo di operare per dare forma a una so-cietà in evoluzione. Aler ha già realizzato un cospi-cuo numero di alloggi destinati alle categorie meno forti economicamente, studenti fuori sede, lavorato-ri precari, anziani, giovani coppie e nuclei familiari. Progetti, questi, che si ritrovano all’interno dei prin-cipali programmi messi in atto da Aler su Milano e Provincia (Rsa, programma regionale per l’emergen-za abitativa, costruzioni a canone concordato, recu-pero dei sottotetti, locazioni temporanee, residenze universitarie e altre) per offrire una risposta mirata alle esigenze della domanda. Risposta che, giusto per dare qualche numero, si tra-duce in 127 alloggi per locazione a termine con fu-tura vendita, 67 alloggi di autocostruzione in affitto, 251 alloggi a canone moderato, 431 alloggi grazie al recupero dei sottotetti e, ancora, tre residenze sani-tarie (via Quarenghi, via Baroni e quartiere Stadera) per complessivi 385 posti letto. Ci sono poi cinque nuove residenze universitarie (Gratosoglio, Campus Martinitt, quartiere Mazzini, quartiere Stadera e quar-tiere Attendolo Sforza) che rendono disponibili qual-cosa come 926 posti letto e 426 alloggi. Che aggiun-gere? Aler mette insieme tutto, come tutta insieme è la vita, come tutta insieme la deve accogliere una cit-tà. E lo fa occupandosi delle persone, facendone un pezzo di città non solo per loro ma anche per loro. È la voglia di ottimismo, concretezza e voglia del fare che si respira negli uffici Aler di viale Romagna. In uno slogan? Expo 2015, non è solo grattacieli.

Occupare una casa è un reato* che annulla la speranzadi famiglie che da anniattendono un alloggio.

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ER

OCCUPARE UNA CASACANCELLA UN DIRITTO

Presidente di Aler

Costruire case è ancora la sfida di Aler

L’EMERGENZA ABUSIVI

È DI TUTTI

ALER Milano ha attivato una linea telefonicaper la segnalazione di casi di occupazione abusiva:

02-73922692 24 ore su 24*Art. 633 del Codice Penale. Libro secondo. Titolo VIII. Capo I: Chiunque invade

arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparlio di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa,

con la reclusione fino a due anni o con multa.

STOP AL CARO BOLLETTARiscaldamentoscontatoper gli inquilini

Ë

segue a pag. 10

Alzi la mano chi non vor-rebbe pagare qualche euro di meno sulle spese di ri-scaldamento di casa. Tutti, nessuno escluso. Una spe-ranza per tutti che però diventa certezza per gli in-quilini Aler...

Nell’inserto

Tutto quelloche c’è

da saperesui canonid’affitto

L’intervistaal sottosegretarioMario Mantovani

«Stiamo costruendo una casa per tutti»

a pagina 3

1908 - 2008

Da 100 annirealizziamo il futuro

a pagina 11

L’intervistaall’assessore Moioli

«Restate a Milano,ci sarà da divertirsi»

a pagina 9

Case occupate

Aler sgomberail racket del piccone

a pagina 6

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NOTIZIE DALL’ALER

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I cittadinihanno tante domande da fare.

ALER lo sa.

CALL CENTER 840.021.212*ALER risponde

Aler Milano ha attivato un servizio di Call Center per essere ancora più vicina ai suoi inquilini e a tutti i milanesi.Se avete segnalazioni di carattere tecnico-amministrativo, volete comunicare disservizi o semplicemente desiderate

ricevere delle informazioni, potete rivolgervi direttamente ai nostri operatori Ogni vostra richiesta sarà inoltrata ai settori competenti e agli uffici decentrati attraversouna procedura informatica che ci permetterà di fornirVi la più valida e rapida assistenza.

In vendita 173 alloggi

Sono 173 gli appartamenti che Aler mette in vendita in stabili, sia in Milano che in Provincia. L’ha deciso il Consiglio di Amministrazione dell’azienda che, a breve, dopo l’autorizzazione della Regione Lombardia pubblicherà i bandi di gara. Gli alloggi sono disponibili nei quartieri milanesi di Lorenteggio, Gallaratese, Comasina, Gratogoglio e, tra gli altri, anche a Baggio. Tra i comuni della provincia di Milano dove sarà effettuata la vendita segnaliamo Abbiategrasso, Legnano, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni. Alla gara – come previsto dalla legge - potranno partecipare cittadini italiani o di Stato membro dell’Unione Europea nonché stranieri in possesso del permesso di soggiorno, almeno biennale, che esercitano regolare attività lavorativa (subordinata o autonoma). Ciascun concorrente potrà aggiudicarsi un solo alloggio. Unitamente all’alloggio sarà venduto, se disponibile, anche il box o il posto auto. Il prezzo base d’asta è determinato mediante apposita perizia tecnica. I proventi della vendita saranno poi destinati al finanziamento delle azioni previste nel Patto per la riqualificazione e la sicurezza nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica che è stato sottoscritto lo scorso aprile tra Aler e Prefettura, Regione, Comune e Provincia di Milano. A questa alienazione ne seguiranno altre, di volta in volta che si renderanno disponibili alloggi.

L’opportunità di avere una casa di proprietà

Ecco il nuovo Consiglio d’AmministrazionePietroCerullo

Nato a Raven-na il 29 giugno 1936 - coniuga-to, con due figlie – Pietro Cerul-lo è docente di Diritto ed Eco-

nomia. Dal 1971 al 1979 è par-lamentare eletto nella VI e nella VII Legislatura (circoscrizione Bo-logna-Ravenna-Ferrara-Forlì). Nel 1993 diventa vicesindaco di Taran-to, con deleghe agli Affari genera-li, Istruzione e Attività organi colle-giali. Due anni dopo ritorna in Par-lamento dove tra l’altro diviene membro delle commissioni Difesa, Finanzia, Giustizia e Trasporti. Nel 1996 è responsabile della segre-teria dell’assessore regionale lom-bardo all’Artigianato e dal 1998 è nel cda del Copat. Nel 2001 of-fre la sua consulenza all’assessora-to all’Istruzione e Edilizia scolasti-ca della Provincia di Milano e dallo scorso anno è responsabile ammi-nistrativo della direzione “gestio-ne patrimonio da reddito” Asp Im-mes e Pat.

MarcoMastrandrea

Nato a Desio il 1 luglio 1974, Marco Mastran-drea dopo il con-seguimento del diploma di Geo-metra, collabo-

ra con lo studio di architettura Co-gliati nella progettazione di edifi-ci residenziali e impianti commer-ciali. Nel 1996 diventa assisten-te parlamentare e tre anni dopo, consulente della direzione genera-le Formazione e Lavoro della Re-gione Lombardia. In seguito, colla-bora sempre con la Regione Lom-bardia – direzione generale Infra-strutture e Mobilità - nell’attività di programmazione e raccordo con le altre Regioni sugli interventi previ-sti sul Demanio delle acque interne e di navigazione. Attualmente col-labora con le altre strutture regio-nali con mansione di dirigente. Dal 1998 è amministratore pubblico a Severo, dove dal 2002 ricopre an-che la carica di assessore allo Sport e Tempo libero.

EmilioBianchi

È nato a Turano Lodigiano, il 25 aprile del 1956. Dopo il diploma, si specializza nel settore tecni-co gestionale e

commerciale. Da sempre orientato verso i temi del governo locale, nel 1990 inizia la sua attività come amministratore pubblico a Settimo Milanese, comune di 18.700 abi-tanti della prima cintura dell’area Metropolitana Milanese. E negli anni ricopre diversi ruoli all’inter-no dell’amministrazione del Comu-ne: dal ’92 al ’95 è assessore con delega al Personale, trasporti, po-litiche sociali, e ricoprire anche la carica di Sindaco per due mandati, dal 1995 al 2004. Successivamen-te è stato assessore con delega alle Politiche dello sviluppo del territo-rio e organizzazione dell’ente. Dal 2006 è anche consigliere della Fon-dazione Fiera di Milano.

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Call Center ALER. Un numero, tante risposteLunedì/Giovedì 9:00-13:00/14:00-17:30Venerdì 9:00-13:00*la chiamata costa solo uno scatto alla risposta

AngeloGerosa

È nato a Sesto San Giovanni nel 1959, dove risiede ancora oggi e ricopre la carica di consigliere co-

munale. Da giovanissimo svolge attività di volontariato e dà vita all’Unione Inquilini ed alla Coope-rativa culturale Celes. È laureato in Storia all’Università di Bologna e nel 1996 partecipa alla costitu-zione dell’Associazione scientifica Audis (aree urbane dimesse) di cui è tutt’ora componente del Consiglio direttivo. Sempre sensibile ai temi dell’amministrazione pubblica, dal 1994 al 2002 è vice sindaco con delega all’Urbanistica ed alla Casa di Sesto San Giovanni. Nel febbraio 2005 la Provincia di Mi-lano lo nomina nel consiglio d’am-ministrazione dell’ALER Milano in rappresentanza dei comuni non capoluogo, nomina riconfermata nello scorso mese di maggio.

LorisZaffra

È nato il 12 ot-tobre 1947 a Casina (Reggio Emilia). Fre-quenta la fa-coltà di Econo-mia e commer-

cio all’Università Bocconi, conclu-dendo i suoi studi nel 1975, fino al 1985 è segretario Uil, prima mila-nese e poi lombardo. Dal 1987 è segretario regionale del Psi, dal 1990 al 1992, Loris Zaffra è asses-sore all’Edilizia popolare e privata al Comune di Milano. È stato nel consiglio d’amministrazione di Se-lect Italia spa e Vedior spa e anche presidente di Lombardia servizi spa e dal 2005 presidente di NorCom spa. Cariche che Loris Zaffra ha la-sciato nel maggio 2008 quando è stato nominato presidente di Aler Milano e di Federcasa Lombardia.

FilippoMusti

Nato a Volpa-ra (Pavia) il 2 agosto 1951, Filippo Musti, dopo il conse-guimento del diploma di Ge-

ometra esercita la libera professio-ne. Nel 1993 diventa vicepresiden-te dello Iacp della Provincia di Pa-via, di cui tre anni più tardi diven-ta presidente f.f. e successivamen-te, dopo esserne stato commissario straordinario, ne assume l’incarico – sino al marzo 2008 – di vicepre-sidente. Dal 2000 è vicepresiden-te di Asm Voghera spa e dal giu-gno 2006 è vicepresidente di Fe-dercasa.

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LA PAROLA ALLA POLITICA

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«I nuovi canoni d’affitto, agevolano i più poveri»L’assessore Mario Scotti: «La nuova legge mette finalmente

fine a canoni iniqui e ingiusti che non tenevano conto dell’ubicazione e dello stato di conservazione degli immobili»

C’è chi vi accusa però di aver aumentato i canoni del 300 per cento…“Guardi gli unici canoni che aumentano del 300 per cen-to sono quelli che passano da 6 a 20 euro. Oggi gli in-quilini che pagano 20 euro al mese di affitto sono ol-tre 4.000 e altre 5.000 fami-glie pagano tra 20 e 50 euro al mese.Quindi per nessun altro si può parlare di vera e propria stangata?“Complessivamente possia-mo dire che quasi la metà degli inquilini paga meno di 150 euro al mese. Certo poi ci sono aumenti più so-stenuti, ma tenga conto che tutti gli aumenti superiori a 100 euro al mese sono sta-ti graduati fino a cinque anni. A questo si aggiunga che almeno 7.000 famiglie dell’Aler di Milano avran-no una diminuzione del ca-none. Poi ci sono le spese condominiali, ma su quel-

Mario Scotti, assessore regionale alla Casa, par-tiamo subito da ciò che da mesi è sulla bocca di tutti, l’aumento dei ca-noni.“Anzitutto voglio sottolinea-re che abbiamo avuto il co-raggio, dopo 25 anni, di modificare una legge che per forza di cose non po-teva più andare bene. E lo abbiamo fatto incentrando la nuova norma sulla sop-portabilità del canone per l’inquilino e sulla sostenibi-lità economica del sistema”.Si spieghi meglio, asses-sore.“Il canone di locazione non può prescindere dalla reale situazione economica della famiglia e per questo abbia-mo introdotto come metro di calcolo l’Isee, l’unico che realmente riesce a fotogra-fare lo status degli inquilini. Con l’Isee infatti si conside-ra solo il reddito netto sen-za contare le tasse e le spe-se mediche. Inoltre vengo-no considerati, ma solo per una percentuale, il patrimo-nio mobiliare ed immobilia-re posseduto.

lo interveniamo con i con-tributi di solidarietà che preannuncio presto saran-no incrementati.Traduzione, grazie alla

nuova legge sui canoni è finito il tempo delle in-giustizie“Ci stiamo provando. In Lombardia sono ancora mi-

gliaia le famiglie che pur avendo i requisiti per avere una casa popolare pagano da 500 a 1000 euro al mese in affitto sul libero mercato. Certo la legge è perfettibi-le, per questo l’Osservatorio regionale sui canoni sta la-vorando insieme a Comuni, Sindacati e Aler per verifi-care se ci sono stati impat-ti eccessivi e quali misure possono essere adottate”.Come verranno spesi i nuovi introiti?“La nuova liquidità sarà usata solo ed esclusivamen-te per la riqualificazione del patrimonio esistente. Nes-suno intende far cassa. La legge prevede che le ALER e i Comuni adottino dei pia-ni di manutenzione per in-vestire maggiori risorse de-rivanti dai nuovi canoni”. Sempre rimanendo nel campo della nuova legge, avete dichiarato guerra agli abusivi, è così?“Da un censimento termi-

nato lo scorso 31 dicembre, nella provincia di Milano, 4.913 case Erp risultano oc-cupate abusivamente. Sono decisamente troppe. La leg-ge prevede l’adozione di un Piano per la messa in sicu-rezza degli alloggi occupa-ti abusivamente. Inoltre ab-biamo firmato insieme ad Aler con Prefettura, Questu-ra, Comune e Provincia di Milano un patto per la Lega-lità e la riqualificazione che prevede misure serie e deci-se di prevenzione, di sgom-bero e di accompagnamen-to di eventuali casi in stato di necessità”.Concludendo, cosa rima-ne da fare?“Nell’ultimo periodo ab-biamo fatto tanto, il Prerp ha stanziato 512 milioni di euro non solo per riqualifi-cazione e nuove costruzio-ni, ma anche per il sostegno nel pagamento degli affitti e per le giovani coppie che devono acquistare la prima casa. Per quel che riguarda i canoni continuiamo il mo-nitoraggio insieme all’Os-servatorio per verificare se sono necessari da subito in-terventi correttivi”.

Claudia Caselli

«Stiamocostruendouna casaa tutti»

Il sottosegretario Mario Mantovanispiega gli obiettivi e le azioni del

Piano Casa del governo Berlusconi

Senatore Mario Manto-vani, con l’insediamento del nuovo Governo, è stato nominato Sotto-segretario alle Infra-strutture e Trasporti, un incarico assolutamente prestigioso.«Sì, il Presidente del Con-siglio Silvio Berlusconi ha voluto affidarmi questo in-carico che mi ha consenti-to di aprire, in questi mesi, una nuova pagina del-la mia esperienza politica, con la possibilità di opera-re in un Ministero di ampio respiro per ciò che concer-ne il rilancio dell’economia e la ripresa del Paese».Dunque, una nuova sfi-da.«Direi una prova che richie-de grande impegno, so-prattutto in questo tempo in cui il Paese chiede a chi governa risposte vere ed immediate in relazione alle nuove esigenze emerse dal voto dello scorso aprile».Politiche abitative ed edilizia pubblica sono le deleghe che il Ministro Altero Matteoli le ha af-fidato. In sintesi, quali sono gli aspetti principa-li del nuovo Piano Casa?«Per parlare di Piano Casa dobbiamo risalire agli anni Cinquanta, quando l’allo-ra ministro Amintore Fan-fani comprese che, per ri-

lanciare l’economia italia-na nel periodo post belli-co, avrebbe dovuto dare impulso all’attività edili-zia consentendo alle fami-glie a basso reddito di di-ventare proprietarie del-le proprie abitazioni. Oggi sono ancora 4 milioni le fa-miglie che non dispongo-no di una casa in proprietà e il Presidente Silvio Berlu-sconi ha saputo reinterpre-tare questo bisogno sociale inserendo il Piano Casa tra i pilastri del proprio pro-gramma elettorale».Cosa occorre per dare concretezza al nuovo

Piano?«Occorre una nuova filo-sofia. Il nostro concetto di famiglia ci spinge a consi-derare la casa come luogo d’identità familiare, di cre-scita dei figli e di trasmis-sione dei valori. La casa as-sume un nuovo significato e va inserita in un conte-sto urbano diverso rispet-to all’attuale. La casa non è un’infrastruttura, ma un luogo di vita e di comunità. Pertanto bisogna ripensare al concetto di città, quin-di no alla cementificazione violenta, sì al rispetto della vita dei cittadini e dell’am-

biente».E gli enti che si occupa-no di edilizia pubblica cosa dovrebbero fare?«Gli enti che governano in materia di edilizia pubbli-ca debbono rispondere del proprio operato, assicuran-do assoluta trasparenza nei confronti di chi abita in al-loggi popolari e combatte-re l’evasione per chi non ri-spetta gli accordi contrat-tuali e tolleranza zero per i bilanci in passivo, anche perché dobbiamo assume-re la consapevolezza che il denaro pubblico merita at-tenzione e rispetto»

Dicevamo che il Popolo della Libertà, in campa-gna elettorale, ha posto il tema della casa come prioritario. Quali sono le azioni che il Governo intende portare avanti?«In campagna elettorale avevamo usato questo slo-gan: “Una casa per tutti”. Così dovrà essere, in modo da sostenere le famiglie italiane meno abbienti, in particolare i giovani, gli an-ziani e le persone con disa-bilità. Il PdL ha sintetizzato in questo modo gli obietti-vi da perseguire: un piano di riscatto concordato con

le Regioni a favore degli inquilini di alloggi pubbli-ci, ma con lo Stato che, a mio avviso, deve assume-re la funzione di regolato-re per dare senso alla spe-sa e al buon utilizzo del de-naro pubblico; la riduzione del costo dei mutui banca-ri delle famiglie; la gradua-le detassazione degli inve-stimenti in riscaldamento e difesa termica delle abi-tazioni e la stabilizzazione delle norme fiscali sui la-vori di ristrutturazione edi-lizia».Senatore, un’ultima do-manda, su un provvedi-mento che il Governo ha già licenziato: la cancel-lazione dell’Ici sulla pri-ma casa. Cosa ne pensa?«A mio avviso, il Governo, con l’approvazione del de-creto-legge contenente le misure per alleggerire il carico fiscale delle fami-glie, ha compiuto un pas-so in avanti indubbiamen-te significativo, se si consi-dera che il costo dell’ope-razione è di 2.500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010. In-sieme alla detassazione de-gli straordinari, l’abolizio-ne dell’Ici sulla prima casa rappresenta una boccata d’aria nuova per quei 23 milioni di proprietari di pri-ma casa».

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LA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE

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Esiste un problema casa. Anzi, la casa è uno dei temi più importanti per la socie-tà milanese. Problema che riguarda non solo la città di Milano, ma un’area più va-sta che può essere individuata con quella metropolitana. Lo dicono più soggetti so-ciali, certamente il volontariato, i sindacati, gli imprenditori, lo dicono anche sogget-ti istituzionali, com’è confermato dalle ini-ziative di diverse amministrazioni.Lo dimostrano le numerose occupazio-ni abusive di alloggi, che sono per lo più espressione di delinquenza, di pura arro-ganza e di disprezzo della legge, ma che sono anche il termometro di una necessi-tà abitativa oggettiva e non facilmente ri-solvibile. Sappiamo bene che non è un ar-gomento facile, anzi l’esperienza dimostra quanto sia arduo individuare le giuste e sostenibili soluzioni.Ma non parlarne è peggio. Si rischia così di eludere il tema, di far finta di non ve-derlo e di renderlo sempre più comples-so e difficile.Vanno affrontati nello stesso tempo i due momenti del problema: quello della prima accoglienza e quello della casa definitiva o stabile. In questi ultimi decenni infatti la questione abitativa si è significativamente trasformata, sono cresciute alcune forme di disagio, sono comparse nuove figure all’interno dei gruppi in situazioni di bisogno e si è estesa l’area del rischio abitativo e della vulnerabilità fino a toccare parti di popolazione non coinvolte in precedenza da questo problema. Sono cambiati i contratti di lavoro e le situazioni precarie e temporanee sono all’ordine del giorno per moltissime individui di ogni età. Rispondendo alle indicazioni e alla

Housing sociale,l’obiettivo di Aler

è molto piùdi una casa

Responsabilità che l’azienda di viale Romagna,in sinergia con enti pubblici e soggettiprivati, sintetizza nella realizzazione

di quartieri in cui vivere dignitosamente

programmazione della Regione Lombardia, ALER ha realizzato un cospicuo numero di alloggi operando in stretta sinergia con le Istituzioni per rispondere a questo nuovo fabbisogno casa in Milano e Provincia. I destinatari ai quali l’azienda si rivolge sono appunto tutte quelle categorie sociali meno forti economicamente e soggette a disagio abitativo e quelle fasce che, per la situazione sociale attuale, si trovano ad avere bisogno di alloggi temporanei ad un costo inferiore rispetto a quello di mercato. Si parla quindi di studenti fuori sede, lavoratori precari, anziani, giovani coppie, nuclei familiari con redditi ricadenti in determinati parametri. Numerose iniziative hanno preso piede in questi anni e svariate sono già sul punto di essere portate a termine, ognuna pen-sata e modellata in base alle esigenze so-ciali attuali. Per esempio il programma Sperimentale Recupero Sottotetti, finaliz-zato alla realizzazione di 431 alloggi distri-buiti tra Milano e Provincia. Per gli anziani 385 posti letto in tre nuove Residenze Sa-nitarie Assistenziali con centro diurno in-tegrato. Per i giovani, studenti, lavoratori a tempo determinato e per le coppie, diver-se possibilità di alloggi dignitosi e confor-tevoli a canoni “moderati” e “concordati” fuori ERP, che spesso sfruttano abitazio-ni già in possesso di Aler, da riportare ad uso abitativo.Con le esigenze della società in continuo cambiamento ci vuole una reazione, che sia duttile e concreta, che non resti im-preparata davanti al nuovo bisogno abita-tivo attuale e l’impegno di Aler nell’hou-sing sociale è il segnale che esiste una ri-sposta possibile.

destinatari:nuclei familiari soggetti a sfratto esecutivo o comprendenti soggetti disabili che occupano alloggi con barriere architettoniche, famiglie di nuova formazione, studenti universitari fuori sede, ad altri nuclei soggetti a disagio abitativototale alloggi:

recupero abitativo di 731 alloggi + 30 di nuova

costruzione

cos’è:strutture di supporto e assistenzaper anzianidestinatari:popolazione anzianatotale alloggi:

385 posti letto

RESIDENZESANITARIEASSISTENZIALI

PROGRAMMA REGIONALE PER L’EMERGENZA ABITATIVA

ËAffitticontro

l’emergenzacasa

Claudia Caselli

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LA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE

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cos’è:recupero di sottotetti del patrimonio edilizio Aler ad uso abitativo

destinatari:studenti universtari fuori sede, giovani coppie, giovani lavoratori a tempo determinatototale alloggi:

431 alloggi

cos’è:alloggi in affittoa canone piu’ alto di quello sociale ma inferiore a quellodi mercatodestinatari:nuclei familiari soggetti a sfratto esecutivo o comprendenti soggetti disabili che occupano alloggi con barriere architettoniche, famiglie di nuova formazione, studenti universitari fuori sedetotale alloggi:

247 alloggi

cos’è:iniziativa che offre la possibilita’ di riscattare, dopo otto anni di affitto, case nuove a prezzi piu’ bassi di circa 30% rispetto a quellidi mercato

destinatari:nuclei familiari soggetti a sfratto esecutivo o comprendenti soggetti disabili che occupano alloggi con barriere architettoniche, famiglie di nuova formazione (con un coniuge sotto i 30 anni), persone sole con minori o anziani a carico, cittadini con reddito (fuori erp), annuo lordo da 17.001 a 55.000 e.totale alloggi:

127 alloggi

cos’è:alloggi in affittoa canone piu’ altodi quello socialema inferiorea quello di mercatodestinatari:ceto medio, chi ha presentato domanda di alloggio di edilizia residenziale pubblica ma che, per la propria condizione economica, si colloca al di sopra del limite per ottenere un alloggio a canone socialetotale alloggi:

229 alloggi

cos’è:residenze per giovani con esigenze abitative di natura temporanea, che non possono avere accesso libero al libero mercato degli affitti destinatari:studenti universitari, stagisti, ricercatori, partecipanti a corsi di formazionetotale alloggi:

1.360 tra alloggie posti letto

cos’è:tipologia abitatativa temporanea per periodi che variano da tre mesi a tre anni assegnati con canone concordatodestinatari:studenti post-laurea fuori sede e lavoratori interinalitotale alloggi:

482 alloggi

NUOVECOSTRUZIONIA CANONECONCORDATO

PROGRAMMA SPERIMENTALESOTTOTETTI

PROGRAMMA REGIONALECASE A CANONEMODERATO

LOCAZIONEA TERMINECON PROPRIETÁDIFFERITA

LOCAZIONETEMPORANEA

RESIDENZEUNIVERSITARIE

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È LOTTA ALL’ABUSIVISMO

u 6

La scala E del palazzone in via Mar Jonio convertita in una casbah con tanto di scritte in arabo a «decorare» le pareti scrostate. Su per i gradini che portano in cima a questa specie di minare-to nel mezzo del quartie-re San Siro, una sola frase è in italiano, stentato, ma il senso si capisce benissimo: «Itali(ani) di merd(a)». L’in-quilino dell’ultimo piano vive in solaio, anzi sul pia-nerottolo. Per terra ha siste-mato materasso e coperte trovate nei cassonetti, la fi-nestra tappata col cartone, per armadio usa la por-ta che dà al terrazzo, per wc una bottiglia di plasti-ca. All’alba, la visita fuo-ri-programma: una squadra anti-abusivi dell’Aler decisa a metter fine all’occupazio-ne. Operazione filata perfi-no più liscia del previsto, con i carabinieri ad accom-pagnare in caserma un ma-ghrebino dopo averlo «invi-tato» a raccogliere in fretta i pochi effetti personali. Sotto gli occhi dei condo-mini «onesti», che dopo la

Una risposta concreta agli inqui-lini che chiedono di individuare e quindi sgomberare gli abusivi. E’ il patto per la legalità che Aler ha stipulato con le Istituzioni e in stretto raccordo con le forze dell’ordine.Un patto per la riqualificazione e la sicurezza nei quartieri Aler che non solo conferma la linea dura sugli abusivi – quella det-tata dalla legge regionale n.27 del 28 novembre 2007 - ma an-che rafforza le regole da seguire in caso di occupazioni abusive.

Case occupate,Aler sgombera

il racketdel piccone

È l’mpegno concreto di chi gestisceoltre 66mila alloggi pubblici.E che ogni giorno «misura»

lo stato di bisogno delle famigliegrazie agli strumenti messi a disposizione

della Regione Lombardia

segnalazione all’Azienda di Edilizia Residenziale Pub-blica un risultato l’hanno ottenuto subito. Stessa sod-disfazione poco più tardi

negli occhi di una signora affacciata al balcone dall’al-tra parte della città, quando nel cortile di via dei Tom-mei (Molise-Calvairate) en-

trano i tecnici Aler. «L’al-tra sera qualcuno ha rotto i sigilli del bilocale semin-terrato. Dobbiamo interve-nire prima che sia troppo

tardi». I poliziotti bussano alla lastra scardinata di fre-sco con piede di porco. Sul muro, scoperti, i fili elettri-ci deviati per rubare la cor-

rente. Sorpresa, ecco che s’affaccia una giovane don-na con due bimbi in brac-cio. Suo marito, un citta-dino egiziano, continua a

OCCUPAZIONI ABUSIVE 2008

GEN 2008

FEB 2008

MAR 2008

APR 2008

MAG 2008

6758568059

6554547757

24232

97%93%96%96%97%

Tentatividi occupazioni

abusive

N° alloggirecuperati

Occupazioniabusive

registrare

%

«Mano concreta ai cittadini one-sti, quelli costretti a subire l’ag-gressione delle occupazioni ille-gali» commenta Loris Zaffra, pre-sidente di Aler: «Un problema che Aler affronta con fermezza, in collaborazione con le Istitu-zioni, attraverso un’unità operati-va a tutela del patrimonio».Venti tutor della sicurezza che sono costante e continuo pun-to di riferimento per i residen-ti, con una presenza sette giorni su sette (dalle 8.00 alle 22.00), in grado di «giocare un ruolo chia-

ve nei processi di individuazio-ne e nella soluzione dei proble-mi, pure quelli spesso sottovalu-tati, che volentieri condizionano la qualità della vita di un quar-tiere».Annotazione del presidente Zaf-fra che il patto per la riqualifi-cazione e la sicurezza – firmato lo scorso 16 aprile in Prefettura – declina concretamente in azio-ni contro “un fenomeno sempre più preoccupante che da una parte minaccia la sicurezza de-gli inquilini e, dall’altra, rischia di

vanificare le attività di riqualifica-zione dei quartieri”. Il patto sot-toscritto dal prefetto Gian Valerio Lombardi - insieme all’assessore regionale alla Casa Mario Scotti, dal vicesindaco di Milano Riccar-do De Corato, dall’assessore pro-vinciale alle Politiche per l’abita-libità Daniela Gasparini e, anco-ra, dal questore Vincenzo Indol-fi oltreché dal presidente di Aler – innalza lo standard di sicurezza e di fruibilità del territorio e, det-taglio non secondario, «istituisce» all’articolo 7 «una cabina di re-

gia presso la Prefettura che, con periodicità semestrale, verifica l’avanzamento degli obiettivi».Certezza per gli inquilini Aler di poter vivere serenamente perché la battaglia contro l’abusivismo e l’illegalità è il presupposto es-senziale per restituire vivibilità e identità ai quartieri Aler.Ma, attenzione, il contrasto alla ghettizzazione è possibile anche con nuovi e efficienti servizi e un mix sociale che è da sempre leit motiv dell’Aler.

[GiSe]

Il patto Aler con i cittadini. È il progetto «Quartieri Sicuri»

Giuliano Sestini

AL

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È LOTTA ALL’ABUSIVISMO

t7

dormire. Quando gli agen-ti suonano la sveglia, capi-sce che è il caso di fare le valigie «spontaneamente». I piccoli, uno non avrà nem-

meno tre anni, scoppiano a piangere. Così l’ispezio-ne di routine si trasforma in piccola emergenza uma-nitaria. «Madre e figli, sem-

pre se lo vorranno, saran-no ospitati nell’immediato presso una struttura protet-ta. La situazione dell’uomo sarà valutata a parte, ma

pare abbia un lavoro, ve-dremo...». Intanto i fabbri si mettono all’opera per blin-dare di nuovo l’apparta-mento. «È fondamentale

provvedere all’assegnazio-ne dei locali sfitti in tempi brevi, altrimenti arriveran-no presto i prossimi dispe-rati», concordano tecnici e forze dell’ordine. «Accoglia-mo persone costrette dal racket a pagare cifre da ca-pogiro pur di entrare nelle case - testimonia la respon-sabile del dormitorio City Angels di via Esterle -. Ma tra loro c’è sempre grande omertà». Catena di sfruttamento co-stata ad Aler 500mila euro (nel 2007)in sgomberi e ri-parazioni: 680, infatti, sono stati gli allontanamenti ef-fettuati, pari all’85% del-le nuove occupazioni (680 sul totale di 2.883 del patri-monio Aler). «Sgomberi av-venuti in tempo reale» chio-sa Loris Zaffra, presidente dell’Aler: «Impegno con-creto di un’azienda pubbli-ca che gestisce oltre 66mila alloggi e che, ogni giorno, misura lo stato di bisogno delle famiglie grazie agli strumenti messi a disposi-zione dalla Regione Lom-bardia».

Basta abusivi nelle case po-polari. La Regione Lombar-dia sceglie la linea dura contro chi occupa gli allog-gi Aler senza averne diritto. E punta a difendere i dirit-ti di chi è in graduatoria re-golarmente e aspetta, ma-gari da anni, di ottenere un appartamento. Un pugno di ferro che si traduce in più controlli e più espulsioni. Non che finora non sia stato fatto nulla. Nel 2007, oltre 783 sfratti sono stati porta-ti a termine. Ma le famiglie abusive sono circa tremila e il lavoro da fare è anco-ra molto. Si calcola che le occupazioni abusive a Mila-no siano 2.854 (dal novem-bre 1989, data dell’ultima sanatoria). Numeri eleva-ti, conto i quali già da anni l’Aler combatte con un nu-cleo di vigilanza che tie-ne sott’occhio e interviene contro chi ha messo radici in case dove non potrebbe abitare. «Non siamo certo restati a guardare - spiega il presidente Aler, Loris Zaf-fra - ma abbiamo predispo-sto un valido dispositivo di controllo e contrasto del-le occupazioni abusive che aggiorna costantemente il tavolo interistituzionale composto da Regione, Co-mune, Provincia, Prefettura e Questura».

LINEA DURAStop abusivi,più sicurezzae socialità

1.382

SEGNALAZIONITELEFONICHE

846

INTERVENTIDI TUTORPER SFRATTIDI OCCUPAZIONIIN FLAGRANZA

783

ALLOGGIRECUPERATI(dati 2007)

Istituito nucleo di servizio

ispettivo a tutela del patrimonio

composto da 20 Tutor

Istituita linea telefonica dedicata

alle segnalazioni di occupazioni abusive

Nro 02 73922692 (24 ore su 24)

Avviata campagna di sensibilizzazione

in tutti quartieri Aler

Avviata installazione negli alloggi

in assegnazione di impianti di allarme

collegati con la centrale operativa di Aler

Avviato il Patto per la Sicurezza

in sinergia con la Regione Lombardia,

Prefettura e Forze dell'Ordine

Ësegnalazionimanutentivesegnalazionidi indisciplina dei titolaridegli alloggisegnalazionidi indisciplina degli occupanti abusivisegnalazionidi atti illecitisegnalazioni di cessioni abusive da partedei titolarisegnalazionidi avvicendamentotra occupanti abusivisegnalazioni di occupa-zioni degli spazi comunisegnalazionidi occupazioni abusive in alloggii cui titolari erano decedutisegnalazionidi subaffitto deiposti-letto da parte dei titolari degli alloggisegnalazioni di alloggi abbandonatisegnalazioni di ospitali-tà non autorizzatasegnalazionidi casi socialisegnalazioni riguardanti alloggi Fuori E.R.P.

362

541

328

278

177

38

122

102

90

171

159

57

25

Tutoral lavoro

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UN OCCHIO AGLI ANZIANI

u 8

Nonostante non si possa ancora parlare di vera e pro-pria estate, Milano è già pronta ad affrontare l’emergen-za caldo, offrendo in modo particolare agli anziani tanti nuovi servizi, fra cui 200 posti negli ospedali e un medi-co della Asl a disposizione. Ecco nel dettaglio cosa preve-de il piano. Anche quest’anno si sviluppa in due periodi. Dal 3 giugno al 23 luglio, in via De Amicis dieci operato-ri rispondono alle emergenze legate alle ondate di caldo o alle improvvise situazioni di disagio. In campo ci sono anche 152 custodi sociali e ai 361 portieri. Poi dal 24 lu-glio al 31 agosto la centrale operativa di via degli Angio-li vedrà la collaborazione di 70 operatori sociali con l’Asl, l’associazione di medici volontari, due cooperative socia-li, 11 associazioni di volontariato, 5 equipaggi comunali e 6 di Milano ristorazione, la Tim, e Milanosport.Il tutto per offrire consulenze e visite mediche domiciliari, accompagnamenti di anziani e disbrigo di commissioni, consegnare pasti a domicilio, offrire l’ingresso gratuito in piscina, organizzare pomeriggi al cinema e pizzate. All’iniziativa hanno aderito ancora una volta anche l’Atm con l’offerta di Radiobus per il trasporto in luoghi climatizzati, le farmacie per la consegna gra-tuita dei farmaci urgenti, l’Agis con l’organizzazio-ne di spettacoli cinematografici pomeridiani, parruc-chieri, pizzaioli, gelatai, l’Unione Artigiani, Apa Con-fartigianato, Epam, Centrale del latte.E poi ancora Sma, Esselunga, Coop e Standa per la distribuzione di buoni spesa gratuiti, le testate gior-nalistiche per le copie gratuite dei quotidiani e i ge-stori dei parchi per le visite guidate. Per avere informazioni sui servizi, tutti gratuiti, basta rivolgersi al numero verde 800.777.888

Non uscire all’aperto nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 17), bere almeno due litri di acqua o di the al giorno, indossare berretto e indumenti di fibre naturali, evitare l’esposizione diretta al sole e rinfrescare l’ambien-te in cui si soggiorna. Di più, cosa fare in caso di colpo di calore o se si soffre di pressione alta. Sono queste al-cune delle “dieci regole d’oro per affrontare il caldo esti-vo”, i consigli semplici ma efficaci che anche quest’anno la Regione Lombardia suggerisce alla popolazione (e in articolare ai più anziani) per affrontare in sicurezza la ca-lura estiva. Le regole sono contenute nell’opuscolo “Solo il bello del caldo”, realizzato in oltre 650.000 copie a cura dell’assessorato regionale alla Sanità della Regione Lom-bardia in collaborazione con quello alla Famiglia e Solida-rietà Sociale, disponibile nelle sedi di Asl, Aziende ospe-daliere, farmacie, ambulatori, medici di base, case di ripo-so e così via. Come già l’anno scorso, sarà anche il 118 di Milano a distribuire copie dell’opuscolo.

Costerà più di 1,3 milioni di euro il piano anti-zanzare mes-so a punto dal Comune di Milano per il 2008. La strategia elaborata a Milano prevede la collaborazione dell’Agenzia milanese per i servizi ambientali (Amsa), i cui operatori già a partire dallo scorso 18 febbraio hanno effettuato due cicli di trattamenti insetticidi contro le zanzare adulte che stava-no svernando presso 690 immobili comunali, mentre dal-lo scorso primo aprile hanno iniziato gli interventi per eli-minare le larve dai tombini stradali, dagli stabili comunali e dai 10 cimiteri di Milano. ‘I trattamenti sul verde pubbli-co saranno invece effettuati in caso di infestazione rilevata dalla rete di monitoraggio gestita dal Comune e, a secon-da del livello e dell’estensione dell’infestazione, saranno messi in campo un numero variabile di operatori’. Il Piano, inoltre, prevede lo spargimento di prodotti larvicidi a mez-zo di elicotteri su circa 2.500 ettari di risaie. La raccoman-dazione principale rimane comunque quella di evitare la raccolta di acqua piovana stagnante in sottovasi, recipienti,

serbatoi, fioriere, evaporatori dei caloriferi, vaschet-te di condensa dei condizionatori e canali di gronda. Un aiuto del tutto naturale in questa lotta impari arri-va dall’America Boreale, da dove è stata importata la Catambra, una pianta capace di neutralizzare (senza emettere odori) i fastidiosi insetti grazie a una sostan-za che contiene in misura quattro volte superiore ad ogni altro arbusto. L’area d’azione della repellenza è pari, dicono i vivaisti, al doppio della sua chioma che al massimo è di sei metri per tre di altezza. Buccina-sco, comune di 30.000 abitanti a sud di Milano, ha deciso di sperimentarla recintando un’area non lonta-na dalle nuove case Aler.Caro vecchio Autan, addio!

ARRIVAL’ESTATE

EMERGENZA CALDOMILANO NON CHIUDE PER FERIE

CONTRO L’AFADIECI REGOLE D’ORO

TASK FORCE DEL COMUNEÈ GUERRA ALLA “TIGRE”

RIEPILOGO RILEVAZIONIEFFETTUATEDAI PORTIERI SOCIALISUDDIVISIPER CASISTICHEPIÙ RICHIESTEDAGLI ANZIANI

TOTALE RICHIESTEINTERVENTIDAL 2002AL 31/12/2007

125.144

Richiestaaccompagnamentoper spesa

8.3886,71%

Richiesta spesae acquisto medicinali

27.88622,29%

Altre richieste

6.5175,20%

Richiesta compagnia

82.35365,80%

PASTI E ASSISTENZA A DOMICILIO

Pasti e assistenza a domicilio

Accompagnamento

per visite mediche

e per commissioni

Buoni spesa

Consulenza medica

Ricoveri urgenti

di buoni spesa gratuiti

i cittadini che si sono

rivolti al servizio

prestazioni erogate

quotidiani consegnati

pasti caldi

a domicilio

accompagnamenti

per commissioni

8.615 euro2.163

48.22422.73520.494

842

Il piano per il 2008 (sino al 31 agosto) I numeri dello scorso anno

Numero verde 800.777.888(tutti i giorni dalle 8 alle 20)

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UN OCCHIO AGLI ANZIANI

t9

«RESTATE a Milano,ci sarà da divertirsi»

L’assessore Moioli: «Palazzo Marino non dimenticagli anziani e potenzia l’assistenza con 28 centri ricreativi»

Assessore Mariolina Moioli, l’estate è alle por-te e si ripresentano alla porta i problemi di sem-pre. In particolare per quello che riguarda le fa-sce più deboli, gli anzia-ni in primis.«La politica che abbiamo adottato dal nostro inse-diamento e che stiamo por-tando avanti mette al cen-tro i bisogni della persona e della famiglia, nella con-sapevolezza che la coesio-ne sociale è di fondamen-tale importanza. Quindi il nostro piano di interven-ti, che si articola in diversi strumenti, si basa sulla stra-tegia del rafforzamento dei servizi sul territorio per avvicinarli di più ai diretti fruitori. Quindi largo ai ser-vizi decentrati, di prossimi-tà e a domicilio.»

Avete un’idea di quanti possano essere gli anzia-ni che potrebbero aver bisogno di questi servi-zi?«A Milano si contano 216mila cittadini over 70 e, di questi, 135mila hanno superato i 75 anni.»

Avete già presentato idee per quest’anno?«Proprio in questi giorni abbiamo il piano anticaldo 2008 (vedi box approfon-dimento), partito lo scor-so 3 giugno e attivo fino al 31 di agosto. Un piano innovativo e lungimiran-te che ci permetterà di es-sere costantemente in con-tatto con i nostri anziani. I nonni che resteranno in città saranno “coccolati” e aiutati in tutte le maniere possibili: pasti a domicilio, accompagnamento a visite, abbonamenti gratuiti a pi-scine e cinema, ma anche tanto altro.»

E per quanto riguarda i loro luoghi di ritrovo?«Sono stati climatizzati i 28 Centri socio ricreativi che offrono loro attività va-rie di intrattenimento e di svago.»

CUSTODI SOCIALIIN AZIONESi allarga e si consolida l’esperienza avviata con il progetto “Custodi socio-sanitari” che dal 2004 impegna tantissimi operatori nell’intercettare e ri-spondere ai bisogni degli anziani ultra settantacin-quelli che, vivono soli e in condizioni disagiate, nel-le case popolari, situate in quartieri particolarmen-te svantaggiati della città di Milano. Questo progetto, promosso da Regione Lombardia, e finanziato con 2 milioni di euro all’anno, ha mes-so in campo quasi 60 operatori con competenze di carattere sociale e sanitario. Ad essi si sono affian-cati 150 custodi sociali, le cui competenze sono in-vece prevalentemente di tipo socio assistenziale, che fanno parte del progetto “Custodia e portiera-to Sociale”, attivato dal Comune di Milano.Per migliorare il coordinamento tra Regione e Co-mune e dare continuità a questa esperienza i due enti hanno ora deciso di integrare i loro progetti, ampliando così la possibilità di presa in carico e di assistenza. La convenzione è stata poi allargata anche agli al-tri “attori” dell’iniziativa: Asl Città di Milano, Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) e la Jt In-ternational Italia srl, una società che sponsorizza con 600.000 euro il progetto che è programmato fino al giugno del 2010 e per la cui realizzazione la Regione Lombardia ha stanziato quasi 4 milio-ni e mezzo di euro. In base a questa convenzione il servizio verrà progressivamente esteso, dai quar-tieri di edilizia popolare delle Aler e del Comune di Milano a tutta la città di Milano, e coinvolgerà non solamente le persone anziane ma anche le al-tre persone che si trovano in condizioni di partico-lare fragilità, di degrado economico, sociale o cul-turale.La convenzione prevede, inoltre, di monitorare la situazione, attraverso anche la raccolta dei dati re-lativi alle persone coinvolte. Una miglior conoscen-za della realtà permetterà infatti di programmare meglio gli interventi di prevenzione.

l’intervista””

Le problematiche legate alla fragilità impongono una crescente consapevolezza dei livelli istituzionali, ciò coincide con l’offerta messa a punto in questi anni da Aler, un sostegno e una protezione rivolta ai nuclei familiari, che avvicini i più disagiati ai servizi territoriali, tramite figure sempre presenti negli stabili.L’intervento si concretizza attraverso l’azione di portieri, formati appositamente e insediati stabilmente nelle sedi individuate, e custodi sociali Aler, con il compito di attivarsi in prima persona e costruire una rete di sostegno per i residenti. L’integrazione dell’attività del custode sociale con il portiere Aler rappresenta il punto qualificante del progetto. Il portiere infatti, essendo una presenza continuativa e di riferimento per i residenti nello stabile, conosce perfettamente le dinamiche sociali che avvengono negli alloggi che “amministra”, è una figura di riferimento e soprattutto di fiducia per i residenti ed è quindi dettagliato e preciso nel segnalare le problematiche di cui viene a conoscenza, alla figura del custode sociale. A quel punto, il custode sociale, informato delle situazioni di crisi, entra in contatto diretto con la popolazione fragile, per ascoltarla e rispondere più concretamente alle esigenze individuate. Sarà premura del custode sociale prevenire fenomeni di solitudine ed emarginazione, fronteggiare situazioni di emergenza, sostenere famiglie in condizioni di disagio, portare la voce del bisogno del cittadino al servizio sociale o sanitario territoriale, orientare gli utenti, diventando un prezioso punto di riferimento e di aiuto tangibile.

Proseguirà l’iniziativa dei custodi sociali?«Anche quest’anno dispor-remo del loro imprescin-dibile servizio. Sono 152, pronti a rilevare i bisogni

delle persone a rischio ca-talogate nell’Anagrafe della Fragilità. L’Asl inoltre met-te a disposizione 200 po-sti letto per rispondere alle emergenze che ogni anno

capitano in modo partico-lare in questo periodo.»

Quali i risultati dell’ini-ziativa nell’anno 2007?«Cinema e pizza sono sta-

ti i servizi più richiesti la scorsa estate rispetto all’an-no precedente, con un au-mento del 486%. A segui-re, sono cresciute del 146% le richieste di accompa-

gnamento e del 103 quel-le di compagnia. Nel com-plesso, il Comune ha ero-gato 48.224 prestazioni in tre mesi, 6.300 in più del 2006.»

Quali in sintesi gli obiet-tivi?«L’estate in città è molto faticosa. Caldo e solitudi-ne possono provocare ma-lesseri inaspettati, e il ser-vizio è studiato proprio per prevenire. Gli anziani a rischio sono conosciu-ti dai servizi sociali e sono una realtà in ogni momen-to dell’anno»

GLI “ANGELI CUSTODI” DELL’ALER

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(...) Sì, avete letto bene: gli inquilini del-l’azienda di viale Romagna godranno di uno sconto sul riscaldamento. Un ri-sparmio che fa sempre bene per le pro-prie tasche. E che Aler traduce concre-tamente perché la qualità dell’ambiente è tema centrale per un’azienda pubbli-ca che guarda al futuro. L’obiettivo di coniugare lo sviluppo con la qualità dell’ambiente impone infatti un’accele-razione che responsabilmente si decli-na pure nella semplificazione di proce-dimenti amministrativi e nella promo-zione di misure legate dallo stesso filo conduttore. Quale? Il filo verde del ri-sparmio energetico. Un filo conduttore che in Aler è divenuto negli anni sem-pre più stringente. E gli esempi non mancano: dalla valorizzazione delle aree verdi dei nostri quartieri passando per la raccolta differenziata dei rifiuti e il risparmio energetico. Voce, quest’ul-tima, che significa non solo ridurre la bolletta energetica ma liberare risorse per altri scopi. E con questa «filosofia» Aler ha aderito alla convenzione per la fornitura di energia elettrica e servizi connessi stipulata tra Consip spa e Edi-son Energia spa. Sottoscrizione di una fornitura che contrattualmente dura dodici mesi, a partire dal primo luglio, e che per i nostri inquilini comporte-rà un risparmio sulla bolletta di circa il 15-20 per cento. La fornitura di elettri-cità e gas – collocandosi nell’ambito del “mercato libero dell’energia elettrica” – si tradurrà in un risparmio, mentre Aler preannuncia per la stagione 2006-2007 un conguaglio per il servizio di riscaldamento a favore della propria utenza. Gli inquilini dell’Aler avranno, nelle prossime fatturazioni, un accredi-to che varia da un minimo di 10euro ad un massimo di 150euro in funzione del tipo di centrale termica e dei contenuti specifici dei fabbricati.

TV Domanda, quanto consuma un televisore in «stand by»?Risposta: lo spreco è pari al 45 per cento. Significa che la tv spenta, ma con la spia rossa accesa, consuma quasi la metà di quando è in funzione. Suggerimento: collegate tuttigli elettrodomestici dotati di funzionamento stand-by (televisore, hi-fi, computer) a delle prese multiple dotate di interruttore. Chiudendo l’interruttore spegnerete tutte le apparecchiature elettriche che altrimenti rimarrebbero sempre accese.

LAVATRICE E LAVASTOVIGLIEAltro microcomportamento consigliato riguarda l’uso della lavatrice e della lavastoviglie. Sono responsabili di circa il 17 per cento del costo della bolletta. E concretamente un gesto quotidiano (consigliato al massimo due volte alla settimana) è lavare la biancheria a bassa temperatura, massimo 60 gradi, poiché i detersivi sono efficaci anche a basse temperature.

SCALDABAGNOParticolare attenzione merita, poi, l’uso dello scaldabagno elettrico che è responsabiledi circa il 20 per cento del costo della bolletta. Il suo buono utilizzo rappresenta il modo meno più efficiente di scaldare l’acqua e se non possiamo ridurne i consumi sostituendolocon i collettori solari o con una caldaia a gas, beh non resta che accenderlo solo primadi utilizzare l’acqua calda, magari anche grazie a un timer (concentrando l’accensionenelle ore notturne e per non più di otto ore), e non regolare mai il termostato a temperature superiori ai 50 gradi. Dettaglio, tenerlo nel luogo più caldo della casa e, se possibile,preferire la doccia al bagno.

FRIGORIFEROConsiglio per frigorifero e congelatore: entrambi vanno tenuti nel luogo più freddo della cucina. E mai disporli vicino a boiler e forni. Rispetto al totale del consumo elettrico domestico, frigorifero e congelatore sono responsabili del 18 per cento del costo della bolletta e essendo accesi 24 ore su 24 anche piccoli accorgimenti possono avere effetti benefici sulla bolletta. Come sa ogni massaia, non si introducono cibi caldi nel frigorifero che si sbrina appenail ghiaccio supera 5 millimetri e, infine, il termostato dev’essere regolato non oltre 4 gradi.

LAMPADINEQualche altro euro si può pure risparmiare da una migliore razionalizzazione dell’illuminazione domestica, che rappresenta il 15 per cento della bolletta. Considerazione generale. Le lampade a incandescenza - meno efficienti e meno durature - hanno un costo di esercizio decisamente alto. Vanno usate in ambienti dove la luce non rimane accesa a lungo e dove viene accesa e spenta spesso, ad esempio le cantine e i ripostigli. Quelle alogene vanno usate con attenzione: solo dove vi sia poca disponibilità di spazio e necessità di fasci luminosi concentrati.

RISCALDAMENTOLo scontoè servito

1

23

4

5

Ësegue dalla prima

u 10A

LE

R

RISPARMIO ENERGETICO

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DALL’IACPM ALL’ALER (1908 - 2008)

t11

1907-1945: DALLE ORIGINI ALLE GUERRE. Era il 1907 quando nel Quartiere Ripamonti sorgevano le prime case dell’edilizia popolare, che rispondevano alla domanda delle classi popolari e dell’incremento della popolazione. Gli alloggi sono semplici e a basso costo ma con elementi di forte modernità, come i servizi interni e l’acqua corrente e tutta una serie di spazi comuni a servizio: la scuola materna, l’ambulatorio antitubercolare e dei lavatoi. Questi sono gli anni di lavoro dello I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari) nome originario dell’Ente dal 1908, ribattezzato Istituto per le Case Economiche nel 1923, e nuovamente durante il fascismo con il nome con Istituto Fascista Autonomo per le Case Popolari. Tanti nomi ma sempre lo stesso obbiettivo: dare un tetto sotto il quale permettere di abitare e dove poter fornire servizi per i cittadini (asili nido, biblioteche, scuole preparatorie…). L’attività procedeva ininterrotta, sostenendo le fasce di popolazione che più avevano subito la crisi degli anni Trenta e intensificando i lavori durante i momenti della ricostruzione nel Dopoguerra.

ANNI ‘50: IL DOPOGUERRA E L’INDUSTRIALIZZAZIONE. Sono gli anni della ripresa e della svolta, dal concetto di edilizia popolare si passa a quello di edilizia civile. È la fase della pianificazione totale, che porta alla costruzione di quartieri autosufficienti, primo tra tutti il Quartiere Varesine. Nel 1946 avviene ancora una trasformazione in Istituto Autonomo Case Popolari di Milano (IACPM), che gestisce l’opera di ricostruzione ed imposta i nuovi quartieri. Nel 1951, ha inizio il primo grande flusso migratorio, al quale seguono interventi edilizi di notevoli dimensioni (il quartiere residenziale Ina-Casa Harar di via Dessiè Harar). L’intento è quello di ricreare nelle nuove costruzioni un ambiente simile a quello di origine, con case a shiera, grandi portici, piccoli archi, seguendo questa linea, vengono costruiti i quartieri Fulvio Testi, Lorenteggio e Barzoni. L’attività edilizia residenziale pubblica si intensifica notevolmente nel corso degli anni Cinquanta , durante i quali viene costruito il primo quartiere autosufficiente Comasina, progettato in base alla zonizzazione dei servizi e a un attento esame dei percorsi, è strutturato in 4 unità residenziali raggruppate intorno a un nucleo civico, con negozi, asilo e centro sociale. È di questi anni la realizzazione da parte dello Iacp di Milano della centrale termoelettrica, tra le più grandi d‘Europa.

Agli inizi del Novecento Mi-lano contava 600mila abi-tanti. Gli alloggi erano pic-coli, malsani, sovraffollati, e per venire incontro alle tan-te richieste delle famiglie servivano nuovi edifici che fossero abitabili ma a basso costo. Tante le richieste e una sola la risposta: creare un ente pubblico che offris-se in proprietà o in locazio-ne alloggi igienici e a buon mercato alle classi meno abbienti. A questo scopo nel 1908 nacque l’Istitu-to per le case popolari ed economiche di Milano, og-gi Aler: il primo esperimen-to di municipalizzazione in materia di edilizia popola-re attuato dal Comune, e l’unico in grado di forni-re una soluzione concreta all’emergenza “casa”. Da lì a poco furono costruiti i quartieri Lulli, Lombardia,

Da 100 anni realizziamo il futuroAl via le celebrazioni per un secolo di edilizia residenziale e pubblica a Milano e Provincia

Cialdini e Niguarda, cui se-guirono negli anni Venti al-tri ventotto nuovi quartieri (Vittoria, Genova, Magenta, Tiepolo, Pascoli, Monza…): dalle “case a riscatto” de-stinate ai ceti borghesi per una futura cessione in pro-prietà, alle “case popolari” in semplice affitto, fino alle “ultrapopolari” per i più po-veri. Da allora Milano è cre-sciuta superando il milione di abitanti, e lo storico Isti-tuto autonomo per le case popolari (Iacp) ha ceduto il passo a un’azienda dinami-ca e moderna: Aler (Azien-da lombarda di edilizia re-sidenziale) che quest’anno compie cento anni di attivi-

Prima di essere la storia di un ente, quella di Aler è la storia della nostra città dagli inizi del Novecento e soprattutto quella dei suoi cittadini che hanno abitato dall’inizio del secolo che abitano tuttora nelle case popolari. Vicende che hanno segna-to la vita meneghina, ma anche quella dell’azienda, che da sempre si è adattata e plasmata sulle esigenze di una società in continuo cambiamento. A partire dagli inizi del ventesimo se-

tegrazione, dall’ambiente alla sicurezza. «La casa è un bisogno primario – spie-ga Loris Zaffra, presidente di Aler Milano – ma non è l’unico. Il benessere dei cit-tadini dipende dal sistema di relazioni e di servizi che

il contesto può e deve offrire: spazi e supporto per la fami-glia, la for-mazione, il lavoro e l’in-

tegrazione». È per questo che l’azienda da anni rea-lizza programmi di housing sociale e progetti a soste-gno alle categorie più de-

rare i servizi e le tempisti-che. La Regione Lombardia per far questo ha già stan-ziato 512 milioni di euro per il triennio 2007-2009, che significa tremila nuo-vi alloggi: «Un’opportuni-tà – commenta Zaffra - per affrontare problematiche nuove, come le case per le giovani coppie o per i lavo-ratori precari». Un omaggio al passato e uno sguardo al futuro. Il centenario di Aler significa proprio questo: celebrare una parte della città e dell’immaginario col-lettivo, ma anche guardare avanti. Fino al 2015: «Aler crede che lo sviluppo di Milano debba essere legato all’identità del territorio, per cui accoglie la sfida dell’Ex-po, affrancando ai grattacie-li i propri quartieri, simbolo della nostra tradizione».

tà. Cento anni, una mission: realizzare quartieri in cui vi-vere serenamente e dignito-samente. Nata ufficialmente nel 1996, Aler gestisce oggi oltre 66mila alloggi di pro-prietà, di cui 41mila solo nel capoluogo (e i rima-nenti in altri 158 comuni) garantendo un tetto a 140mila per-sone. Nume-ri che hanno fatto di Aler una tra le più grandi immo-biliari d’Europa, capace di rispondere a domande dif-ferenziate: dall’abitazione ai servizi, dalla socialità all’in-

boli (donne, anziani, malati psichiatrici, extra-comunita-ri), come il custode socia-le, il centro di accoglienza femminile o il quartiere di Gratosoglio creato in col-laborazione con la Caritas ambrosiana. Ma la mission di Aler non si esaurisce qui. Tra gli obiettivi rientrano anche la riqualificazione delle periferie e dell’am-biente, gli interventi contro il degrado e contro le occu-pazioni abusive. «Iacp-Aler. Da cento anni realizziamo il futuro», così recita lo slo-gan. E pensando al futuro, Aler si è impegnata a creare una rete con le altre istitu-zioni pubbliche per miglio-

colo, con le semplici case operaie. A seguire dalle piccole uni-tà immobiliari degli anni Trenta ai più grandi quartieri della ricostruzione durante il dopoguerra. Negli anni Cinquanta le grandi aree per gli immigrati e nel decennio seguente i grandi quartieri articolati. Nel corso degli anni esigenze sempre dif-ferenti che hanno trovato Aler pronta e propositiva nel risol-vere le diverse sfaccettature dell’emergenza casa.

1960-1996: DAL BOOM AL PERIODO DELLA STAGNAZIONE. Gli anni Sessanta sono caratterizzati dal rilevante boom demografico, in contrasto con la sostanziale arretratezza delle abitazioni. Cambia così la morfologia dei quartieri: da complessi autosufficienti costituiti da edifici chiusi, a strutture sviluppate su grandi spazi e integrate nel complesso urbano. Ad esempio il quartiere Feltre (1957-1960). Dello stesso periodo sono i quartieri Gratosoglio (1963-1971), il Sant’Ambrogio e Monte Rotondo (1964-1965), il Gallaratese G2 e il San Leonardo (1964-1974) che completano il complesso Gallaratese.Con l’inizio degli anni Settanta, l’arresto del flusso migratorio e l’entrata in vigore della Legge 865/71, che toglie l’autonomia imprenditoriale all’Istituto, si apre una fase di stagnazione. La fine degli anni Settanta caratterizza le costruzioni dell’Istituto da torri tipo, fino a 60 metri d’altezza, 4-5 alloggi per ognuno dei 20 piani previsti. Sono realizzate nei quartieri Ca Granda, Sella Nuova, Piemonte, Moncucco e Trenno. Contemporaneamente ha il via il piano di recupero del centro storico, coordinato insieme al Comune di Milano, che ha visto la ristrutturazione di Corso Garibaldi, Piazza Santo Stefano, via Scaldasole, Ticinese e Corso XXII Marzo. Il piano di recupero prosegue con l’eliminazione di alcune vecchie abitazioni sostituite dai nuovi quartieri Moncucco, via Zama, Cascina Anna, via Forze Armate, Vialba e Primaticcio.

DAL ’90 AD OGGI: la nascita dell’Aler. La crisi iniziata negli anni Settanta, dovuta principalmente all’esaurimento dell’unica fonte di finanziamento cioè i fondi Gescal, sembrava protrarsi senza fine. Lo sblocco risolutivo era invece alle porte, nel 1996, la Legge Regionale n. 13/96, trasforma l’Istituto in Azienda Lombarda Edilizia Residenziale (Aler), passando da finalizzazione di tipo assistenziale ad azienda con obiettivi economici. Con la trasformazione l’Aler si impega da subito nella riqualificazione di quartieri nei loro aspetti edilizi, ambientali e sociali, proseguendo nello storico ruolo di operatore nell’edilizia sociale, affiancandogli quello di Azienda, che come tale può porsi sfide di maggiore livello tale da calarsi con successo nel libero mercato. Su un piano rinnovato, ma sempre attenti ai bisogni e alle necessità contingenti, nascono il portierato sociale, i tutor contro la lotta all’abusivismo, l’housing sociale, tutte iniziative che guardano con occhio razionale e pratico a quello che è oggi il bisogno abitativo su Milano e Provincia.

Valentina Terruzzi

La città si trasforma: dall’abbandono al valore

AL

ER

Page 12: L E R IL TETTO · risolvere i problemi del degrado e dell’abusivismo. ... via Baroni e quartiere Stadera) per complessivi 385 posti letto. Ci sono poi ... (Pavia) il 2 agosto 1951,

IL TETTOu

Si ringrazia il personale dell’Alerper la collaborazionenella scelta dei testi

e del materiale fotografico

Centralino ALEREmergenze

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Periodico Aler Milano,Azienda lombardaedilizia residenzialeAnno 10 numero 1Registrato pressoil tribunale di Milanoin data 19/3/1999al n° 178Direzione e redazioneViale Romagna, 2620133 milanoTel. 02/73922648Fax 02/70107122Direttore responsabileLoris ZaffraCoordinamento editorialeGianandrea ZagatoSegreteria di redazioneAnna BubbicoClaudia CaselliDelfina TebeoAngela Buontempo

Distribuito gratuitamente in 90.000 copie agli utenti Aler di Milano e ProvinciaProgetto graficoMauro BrolisStampaArti Grafiche AlpineVia Luigi Belotti 14Busto Arsizio

Scrivete le vostre lettere alla redazione del periodico“Il Tetto”UFFICIO DI PRESIDENZA ALERVIALE ROMAGNA 26, 20133 MILANORubrica dedicata alle lettere inviate dai lettori che possono essere di comune interesse per gli utenti delle nostre case. Alle più significative verrà data risposta.

La Redazione

...c’è posta per me

Sono 486 gli alloggi attualmente inagibili che a breve saranno interessati da un profondo in-tervento di ripristino. L’investimento previsto di 24.460.663,76 euro rientra nelle proposte am-messe dalla Regione Lombardia. Programma straordinario di Erp che, come previsto dalla legge 222 del 30 novembre 2007, assicura al-loggi a canone sociale prioritamente a soggetti sottoposti a procedure esecutive di sfratto. Nel dettaglio la Direzione Manutenzione di Aler ha organizzato tre diverse fasi d’intervento per l’esecuzione dei lavoriFASE PRIMASono stati appaltati 12 lotti per un importo pari a 4.131.500 euro per 120 unità di cui 80 nel Comune di Milano e 40 dislocate in Provincia. Per tutti e 120 gli alloggi sono stati già redatti i progetti e già presentati nei Comuni di com-petenza.FASE SECONDASono stati predisposti 9 capitolati d’appalto (190 alloggi) per un importo complessivo pari a 6.705.000 euro, con il sistema della licitazione privata semplificata, per i quali le gare saranno esperite entro la prima decade di luglio.FASE TERZAIn elaborazione ulteriori progetti capitolati spe-ciali d’appalto per il rimanente importo.

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Alloggi

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settembre 2009

Caro Presidente,non ne posso più del disagio che la mia famiglia subisce a causa della precaria situazione alloggiativa. Ho già presentato regolare richiesta di assegnazione di una casa in edilizia residenziale pubblica. Che posso fare ancora? Quanto tempo dovrò, dovremo attendere?Luigi Spaventa

Caro Luigi, l’assegnazione di un alloggio di Erp è un procedimento amministrativo di esclusiva competenza dei Comuni. L’amministrazione comunale di Milano ha peraltro indetto il bando per l’assegnazione di alloggi e Aler ne ha raccolto – dal 27 marzo al 30 maggio 2008 – le domande di partecipazione. Il prossimo bando si aprirà ai primi di settembre. Credo che a Te e a quanti come Te sono costretti a subire una situazione di disagio così pesante e preoccupante bisogna offrire risposte concrete e garanzie per il futuro. Un impegno che Aler ha già preso, come potrai leggere in queste stesse pagine.

Cara Aler,lo stabile al civico 18 di via Bruzzesi è invaso da scarafaggi, che provocanoun disturbo di natura igienico-sanitaria oltrechè un danno psicologicoa me e agli inquilini. Non si può risolvere questo problema?

Una ditta ha già effettuato una deblatizzazione straordinaria nei giorni scorsi. Ricordiamo che il servizio di pulizia, sanificazione, derattizzazione e deblatizzazione delle parti comuni degli stabili Aler è gestito direttamente dagli Inquilini tramite la gestione autonoma. Comunque, gli uffici dell’Azienda sono sempre a disposizione degli Inquilini.

Caro Presidente,resiedo in via Baroni e da due anni e mezzo chiedo il cambio alloggio. Ho una pensione d’invalidità oltre che quella di reversibilità di mio marito. Il mio attuale alloggio è di tre locali mentre vorrei una casa di due locali, a pian terreno e nel quartiere Chiesa Rossa. Ci posso contare?Manuela C.

La sua richiesta è già stata ritenuta ammissibile. Aler però non può offrirle un alloggio idoneo – con superficie non inferiore a 45 mq – posto al piano rialzato o primo piano nel quartiere da Lei indicato. Peraltro, ha già detto no a un alloggio sempre in via Baroni perché ritenuta “zona di non suo gradimento”. Le consigliamo di rivolgersi all’amministrazione utenza (02.73922678-73922347) dove potrà valutare insieme la possibilità di ampliare le zone di sua preferenza.

C’è posta per te...0273921

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