L aVer it¿ · bro si intitola G o ttl a n d , Ç una storia della Repubblica Ceca e racconta, tra...
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LaVer itàAnno III - Numero 49 www.laverita.info - Euro 1,30O Quid est veritas? O
QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO Martedì 27 febbraio 2018
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IL RITORNO DEL PROFESSORE (E DEI SUOI)
TUTTI GLI AMICI DITTATORI DI PRODIL’ex premier finisce nel Russiagate. I giornali sorvolano, lui smentisce e si prepara a un ruolo da protagonista dal 5 marzoMortadella ha un lungo trascorso di rapporti eccellenti con Paesi non proprio democratici: Cina, Iran, Kazakistan, Libia...
Toh, Claudio Costamagna presiede la Cdp ed è nel consiglio di una società in affari con Cdpdi FRANCESCO BONAZZI
n Il profumo della libertà, sì, certo. Maanche l’odore dei soldi, delle mediazio-ni, delle consulenze, delle lezioni, (...)
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«RESTO PURE SE PERDO»
SOGNA L’OPASUL CAV,RENZI FINIRÀCOME FINIdi MAURIZIO BELPIETRO
n R a s s e g n i a-moci: non se nevuole andare.Dopo aver giura-to che avrebbelasciato la politi-
ca qualora fosse stato scon-fitto al referendum, ora Mat-teo Renzi promette che nonfarà le valigie nemmeno incaso di batosta alle prossimeelezioni. «Nessun passo in-dietro», ha scandito ieri du-rante un’intervista a Sky Tg24. Anzi, mentre impazza iltam tam su un Pd pericolosa-mente vicino a quota 20 percento, il segretario (...)
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«Voglio un figlio, ma senza impegno»Si chiama cogenitorialità: ci si accorda online per «fare» un bambino e non avere relazioni
di CARLO PIANO
n Per avere un figlio non c’èbisogno di sposarsi, ma nep-pure di convivere, né di starecon qualcuno. Il Web offreuna soluzione per qualsiasidesiderio. L’ultima frontieraè quella di un bebè in «multi-proprietà», un po’ come lecase di vacanza. I «cogenito-ri» si accordano per condivi-dere responsabilità emotive,educative e finanziarie. Maognuno resta a casa sua econtinua la vita di sempre.Ecco come funziona.
a pagina 10
Crediti marci:s p a z zatu raper le banchema tesoriper i broker
DAVIDE SERRA E GLI NPL
FABIO PAVESI a pagina 15
GATTUSO, CUTRONE E CALABRIA
Lo volevano ricco, cinese e di lussoIl Milan vince da operaio «terrone»di CARLO TARALLO
n È un Milan a trazione me-ridionale quello che con lagestione Gattuso ha risuc-chiato 11 punti all’Inter e staviaggiando a ritmi da Cham-pions. C’è Ringhio, certo,forte del sodalizio con il ds
Mirabelli, anche lui dellaprovincia di Cosenza, e poiCutrone e Donnarumma,ragazzi del Sud. E un altrogiovane che è bresciano docma di cognome è quasi unpredestinato, e fa Calabria.La Cina sembra lontana.
a pagina 21SOCIALISTA Gianni Pittella
LE ACCUSE A GIANNI PITTELLA, CANDIDATO IN ASPETTATIVA
Il disastro dell’Ema diventa una faida a sinistradi ALESSANDRO DA ROLD
n Aver perso lasede dell’A ge n-zia europea delfarmaco per unsorteggio, già diper sé era uno
smacco. Ma la tragedia (di im-magine) ora diventa farsa.Colpa delle accuse di mene-freghismo che la sinistra lan-cia al dem Gianni Pittella. Ca-pogruppo all’Europarl amen-to, in aspettativa per farsi lacampagna elettorale in Italia.
a pagina 7
n Messico en uv o le, can-t ava m o l t ianni fa EnzoJannacci. Ilrefrain fini-
va con «che voglia di pian-gere ho». Sì, a veder bene,non ci resta che piangereperché andiamo in crisiper una non notizia: d’in-verno nevica! Basta unadecina di centimetri dicoltre bianca per manda-re in tilt il nodo (...)
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L’ARRIVO DI BURIAN
Roma da pazziper la neve,
treni in delirioAd Amatrice
il vero dramma
di CARLO CAMBI
Salvini scandalizzaperché osa direche la fede c’entradi LUIGI NEGRI
n Io ritengo che la di-stinzione invalicabilefra la dimensione reli-giosa dell’esistenza e ladimensione politica siaun dato acquisito, sia
nella coscienza cattolica sia in quellalaica. Pertanto non mi sembra cor-retto implicare la dimensione dellafede all’interno della dimensione po-litica nei suoi contenuti, nelle suedinamiche e nei suoi obiettivi.
D’altra parte non posso non rileva-re che lo scandalo sollevato dalla (...)
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Agli amici cattolicichiedo realismo:non disperdete votidi MASSIMO GANDOLFINI
n Discernimento: fa-coltà di formulare ungiudizio o di scegliereun determinato com-portamento, in confor-mità con le esigenze
della situazione storica da affronta-re. Discernere è, quindi, operazionerazionale che - partendo da principifondamentali ed inalienabili - portaa scegliere la migliore condotta sto-rica possibile con l’obbiettivo chequei principi e valori possano affer-marsi o, almeno, essere (...)
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Poco islamica:a Macerata
la nuova Hina,mass acrata
da suo padreFABIO AMENDOLARA e
FRANCESCO BORGONOVOa pagina 11
CLAUDIO ANTONELLIa pagina 2
LaVer ità4 MARTEDÌ27 FEBBRAIO 2018
ZDOMENICA ALLE URNE
Catenaccio del Pd sul pass autoper la «sicurezza» di madame RenziLa moglie dell’ex premier ha il permesso per girare in centro storico a Firenze. La Prefettura smentiscedi averlo sollecitato al Comune e i consiglieri dem non danno risposte: «Abbiamo una città da governare»di CHRISTIAN CAMPIGLI
n L’intricata vi-cenda del passauto istituziona-le usato da Ag ne-se Landini, mo-glie dell’ex pre-
m ie r Matteo Renzi, per circo-lare liberamente in tutta Fi-renze, entrare nella Ztl (la zo-na a traffico limitato che deli-mita l’ingresso nel centro sto-rico, patrimonioUnesco), nelle cor-sie preferenziali ri-servate ai mezzipubblici e parcheg-giare gratuitamen-te in ogni angolodella città, si arric-chisce di una nuovapuntata. La denun-cia dei consiglieri di Fratellid’Italia, Giovanni Donzelli eFrancesco Torselli, è appro-data ieri nel consiglio comu-nale del capoluogo toscano.Durante il question time, Tor -s el l i ha chiesto alla maggio-ranza che appoggia il sindacodel Pd Dario Nardella ( s to r ic obraccio destro di Renzi), di ri-ferire, nel dettaglio, le circo-stanze - numero di protocollocompreso - che avrebberoportato l’a mmin istrazio nepubblica a seguire le indica-
zioni della Prefettura riguar-do le esigenze «di sicurezza»che avrebbero giustificato lamisura nei confronti della fa-miglia del segretario demo-cratico. «Dopo la denuncia diquello che io ritengo un privi-legio, sulla stampa sono ap-parse varie versioni sui motiviche hanno portato il munici-pio a concedere questo passstraordinario per motivi di si-curezza. Tra i vari virgolettati
ve ne era uno attribuito al Co-mune di Firenze, secondo ilquale il permesso sarebbe sta-to dato su indicazioni dellaPrefettura. Chiedo in questasede», è intervenuto To r s el l i ,«di conoscere il numero diprotocollo con il quale la Pre-fettura ci ha formalizzato talerichiesta». L’assessore alla Si-curezza urbana, Feder icoGianassi, ha risposto ironiz-zando: «Mentre la nostramaggioranza era impegnatanel cercare di governare al
meglio la città, ci sono consi-glieri che hanno tempo perpoter pedinare la moglie del-l’ex premier. A volte figure co-me quella di un segretario na-zionale di un partito, che tral’altro appoggia l’attuale go-verno nazionale, meritanoparticolare attenzione. E sor-prende che un consigliere del-l’esperienza di To rs el l i noncapisca questo elementarepassaggio. Il Comune di Firen-
ze sulla base delleinformazioni e del-le notizie che ottie-ne da fonti attendi-bili avanza una ri-chiesta in relazio-ne ai temi di sicu-rezza». Una rispo-sta piccata, applau-dita con convinzio-
ne da tutti i consiglieri demo-cratici presenti in aula. Dueminuti di intervento espressiin politichese stretto, che pe-rò non risolvono i dubbi. L’e-sponente di Fratelli d’Ita l i as’infuria: «Altro che fake ne-ws, finalmente chiarezza èstata fatta: non esiste alcunanota scritta della Prefetturacon la quale sia fatta richiesta,per motivi di sicurezza, d’unpass per accedere alle aree pe-donali del centro di Firenze, eparcheggiare gratuitamente,
da concedersi alla moglie delsegretario nazionale del Pd,Matteo Renzi. Si tratta solo, sifa per dire, di una concessionevoluta dal sindaco Dario Nar-d el l a . La concessione di un ve-ro e proprio privilegio. In con-siglio comunale», concludeTo r s el l i , «ho chiesto al sinda-co di fornire il numero di pro-tocollo della nota con la qualela Prefettura avrebbe richie-sto la concessione del pass al-
la moglie di Renzi, ma questonumero non è saltato fuori.Segno che il Comune, quandoha parlato di richiesta avanza-ta dalla Prefettura, ha menti-to, così come ha mentito oggi,quando ha affermato che Mat -teo Renzi gode degli stessi di-ritti degli altri residenti». Èbene ricordare che la Prefet-tura, già nei giorni scorsi, hasmentito con decisione le vociuscite su alcuni quotidiani lo-
cali, che attribuivano al pre-fetto la responsabilità di quelpass istituzionale. «Noi non loabbiamo mai chiesto». Nume-rosi consiglieri della maggio-ranza hanno cercato di mini-mizzare la denuncia di Tor -s el l i , sostenendo la teoria delbenaltrismo. Ovvero che vi so-no problemi decisamente piùimportanti sui quali dibatteree che tutta questa polemica ècreata ad arte in vista delleelezioni. Eppure era proprio ilsegretario democratico che,nel 2010, scriveva in un postciò che pensava sui privilegiautomobilistici: «Ora vado inconferenza stampa a raccon-tare come cambiano ztl e zcs(zona con controllo di sosta,n d r). Con un’avvertenza: fare-mo una lotta vera ai furbettidel permessino...». Pensierolodevole, che però sembra es-sere oggi mutato. Radical-m e nte.
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di PAOLO NORI
n Sto rileggendoun libro di unoscrittore polaccoche ha un nomei m p ro nu n c i abi-le, S zcz yg iel , il li-
bro si intitola G o ttl a n d , è unastoria della Repubblica Ceca eracconta, tra le altre, la vicen-da di uno scrittore che si chia-ma Eduard Kirchberger, epubblica romanzi pieni di«fantasmi, mostri, streghe,banditi e assassini»; poi, dopoche, in Repubblica Ceca, era-no stati vietati i romanzi diquesto tipo, questi libri eranostati ribattezzati «scarti» e sulportone della biblioteca Civi-ca di Praga era comparso uncartello che diceva: «Cari let-tori, siamo sicuri che appro-verete la nostra decisione dinon dare più in prestito gliscarti (romanzi rosa, d’avven -tura, polizieschi) . Non compi-late quindi moduli di richiestae non chiedeteceli», dopo cheera successo così, Kirchber-ger si fa chiamare Karel Fa-bian, e con questo pseudoni-mo scrive «storie di operai,partigiani, comunisti, e nemi-ci del popolo».
E, in questa sua nuova ve-ste, si sente in diritto di daredei consigli al Partito, all’uni -co Partito esistente allora inRepubblica Ceca, tra i quali
questo: «Bisogna insegnare ilcomunismo dai pulpiti, colVangelo in mano».
E c c o, Matteo Salvini, a Mi-lano, l’altro giorno, dal pulpi-to del suo comizio in piazzaDuomo, ha insegnato il leghi-smo col Vangelo e la Costitu-zione in mano, e è un leghismoche io, devo dire, faccio faticaa capire, perché è diverso dalleghismo cui sono abituato io,quello di Bossi, che era, percome lo capivo io, un leghismoda romanzi rosa, d’av ve ntu ra ,polizieschi, un leghismo set-tentrionale, con un messaggiodiscutibile, forse, io non locondividevo, ma molto chia-ro: il nord sarebbe bene che si
liberasse dalla zavorra delsud .
E era un leghismo che è fini-to anche per colpa, semplifi-cando, del familismo, dei pa-sticci contabili che coinvolge-vano anche i famigliari del lea-d e r, Umberto Bossi, ai qualierano stati concessi dei privi-legi quanto meno discutibili.
Per trovare una via d’u s c i tada questa situazione, per farepulizia, la Lega ha deciso diaffidarsi a Matteo Salvini c h e,quando ancora si chiamavaKirchberger, se così si può di-re, da parlamentare europeoaveva assunto come assisten-te, con uno stipendio di 12.750euro al mese, Franco Bossi,
fratello di Umberto, che, se lemie informazioni sono giuste,aveva all’epoca la licenza me-dia e gestiva un negozio di au-toricambi a Fagnano Olona.
E, da Kirchberger, a un fe-sta della lega del 2009, Sa lv i n iaveva dato il via al celebre coro«Senti che puzza, scappanoanche i cani, stanno arrivan-do i napoletani, o colerosi, ter-remotati, con il sapone non visiete mai lavati», mentre ades-so, da Fabian, ha tolto Nord dalnome Lega Nord, e ha giurato,«come fanno i presidenti delConsiglio che hanno ottenutol’incarico», sul Vangelo e sullaCostituzione, e ha promessoche «da oggi - con Sa lv i n i pre -
mier - cominciano 10 anni dicostruzione, di bellezza, di ri-spetto, di lavoro e di onestà, daNord a Sud, nel nome dell’au -tonomia, delle lingue, dei pro-fumi, delle bellezze che sonogli ottomila comuni che com-pongono questo paese».
Ecco a me sembra che la ca-ratteristica di questo Salvini-Fabian, di questo nuovo Salvi -ni, di questo Salvini 2.0, siache tiene dentro un po’ tutt o ;l’altro giorno, in piazza Duo-mo, per esempio, ha aperto alsud e contemporaneamenteha citato, come genio, Gian -franco Miglio, il teorico dellasecessione, e insieme a lui Pa -s ol i n i , e insieme a Pa s ol i n i Be -nedetto Croce, in un miscu-glio che a me ricorda i discorsidi Matteo Renzi, del quale cioccuperemo domani, che hafondato una scuola di partitoche si chiama Scuola Pier Pao-lo Pasolini e che, nei suoi co-mizi elettorali, fa vedere duevideo, uno di Totò , l’altro diBarack Obama.
Devo dire che, anche se nonle capisco, le strategie di Salvi -ni e di Renzi sono, probabil-mente, al passo coi tempi.
Per arrivare a casa mia, dueestati fa, c’era un cartellonepubblicitario grande dove c’e-rano le pubblicità di grandiconcerti, e c’era la pubblicitàdel concerto dei Pooh, e primac’era stata la pubblicità del
SACRO Matteo Salvini, leader della Lega Nord, nel comizio di Milano ha mostrato il Vangelo [LaPresse]
Candidati d’au to r e Salviniha aperto un libro nuovoperò la sua è storia vecchia
LAICISMO ANTICATTOLICO
Inutile scandalizzarsi, fede e politica sono legateSegue dalla prima pagina
di LUIGI NEGRIArcivescovo emeritodi Ferrara e Comacchio
(...) posizione di Matteo Salvi-ni - che, durante il comizio diMilano, ha stretto fra le maniun Vangelo e un rosario - nonsia tanto per questa possibilestrumentalizzazione della fe-de, ma consiste nel fatto che
egli ha parlato della fede comedi un fattore che la politica de-ve tenere in considerazione,così come la fede deve tenerconto della politica. Mi sem-bra che lo scandalo sia statodeterminato dal fatto che unuomo politico abbia fatto rife-rimento alla fede come di-mensione essenziale della vi-ta e della sua dimensione poli-tica. La distinzione è reale, mala irrelazione e l’indisponibi -
lità a stabilire la relazione tral’esperienza della fede e la di-mensione politica costituiscela quintessenza di quel laici-smo anticattolico che ormai èdominante nella mentalitàcomune. Per questo c’è unaspetto del dibattito che misembra particolarmente in-teressante per tutti coloro cheaffrontano la realtà, anchepolitica, senza pregiudizi.
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concerto di B a g l io n i e Moran -di, e quella del concerto di Li -ga bue; colpito da questa cosa,ero andato a controllare, ave-vo scoperto che i concerti piùvisti nel 2016 erano stati diLaura Pausini, dei Pooh, di Ba -g l io n i e M o ra n d i , di L i ga bue,di Vasco Rossi, di Jova n otti edi Eros Ramazzotti.
E mi era venuto da pensareche se me l’avessero detto nel’96, vent’anni prima, che ven-t’anni dopo i concerti più vistisarebbero stati quelli di L au raPau s i n i , dei Pooh, di B a g l io n ie M o ra n d i , di L i ga bue, di Va -sco Rossi, di Jova n otti e diEros Ramazzotti, io avrei pen-sato che doveva succederequalcosa di strano, perchésuccedesse una cosa del gene-re, tipo uno sciopero degli ar-chivisti alla voce musica leg-ge ra .
Ecco, uno sciopero alla vocepolitica, alle prossime elezio-ni, porterebbe forse alla vitto-ria di Matteo Salvini o di Mat -teo Renzi, che anche se sonovisti come portatori del nuo-vo, rottamatori, hanno candi-d ato Umberto Bossi e P ie rFerdinando Casini, cioè queiromanzi pieni di «fantasmi,mostri, streghe, banditi e as-sassini», che qualcuno pensa-va non si potessero neanchepiù prendere in prestito nellebi b l iote c h e.
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PREDICHE Il post di Renzi sui furbetti del pass, nel 2010