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SCUOLA Tante cattedre vuote e supplenti introvabili Lo sfogo del preside: «Ha risposto uno su 30» IL FURTO Nomade a processo pena ridotta in appello Paolo Calia TREVISO TREVISO - (Ro) Un anno e 4 mesi di reclusione: è la condanna che i giudici d’appello, accolto in parte il ricorso dell’av- vocato difensore Andrea Zambon, hanno inflitto al nomade 53enne Stjepan Baricevic, di Treviso, al quale in primo grado erano stati inflitti 28 mesi. L’uomo era chiamato a rispondere di furto aggravato. «Andremo in Cassazione - ha spiegato l’avvocato Zam- bon - perché ci sono i margini per incassare una piena assoluzione». Il 4 marzo 2015 il nomade venne "inchiodato" dalla ronda privata organizzata dai soci di una ditta di Paese per impedire che l’azienda venisse sistematicamente razziata. Poi chiamarono i carabinieri e lo fecero arrestare. L’ACCOGLIENZA Accordo fra enti coordinati dal prefetto. Iniziativa pilota a livello nazionale Lingua e lavoro: profughi a scuola Firmato il protocollo sui corsi di formazione per favorire l’accesso al mondo produttivo TREVISO - «Abbiamo cattedre ancora vuote. Stiamo continuando a chiamare insegnanti per coprire anche questi posti. Ma non si presenta nessuno. Evidentemente in giro non c'è tutta questa crisi e questo bisogno di lavorare». Si sfoga così Antonio Chiarparin (nella foto), preside dell'istituto comprensivo Stefanini di Treviso e reggente di quello di Carbonera. In tutto gestisce ben 13 plessi. Come in tutte le scuole, la ripresa delle lezioni non è stata semplice: tra trasferimenti, immissioni in ruolo in ritardo e graduatorie esaurite, il puzzle delle cattedre deve ancora essere completato con la nomina dei supplenti. Alle Stefanini manca- va in particolare un insegnante di matematica. Merce sempre più ra- ra. «Abbiamo contattato 35 inse- gnanti - rivela il dirigente - pensava- mo di poter fare una selezione. Invece se n'è presentato solamente uno. E per fortuna». Gli altri non hanno nemmeno risposto. A Carbo- nera va ancora peggio. «Cerchiamo un insegnante per una cattedra di italiano, oltre a uno spezzone d'ora- rio - spiega Chiarparin - abbiamo contattato una quarantina di docen- ti, ma non si è fatto avanti nessuno. Zero. Ma allora io dico: dove sono tutti gli insegnanti che protestano perché non trovano una cattedra?». Adesso cosa si fa? «Continuiamo a cercare - risponde - ormai siamo al punto di dover passare in rassegna anche le lettere che aspiranti insegnanti portano direttamente nelle scuole». Un problema condiviso da tutti gli istituti. E non l'unico. Dopo la definizione degli organici, ancora in corso e mai così complicata, le scuole della Marca rischiano di perdere una cinquantina di prof già nomina- ti. «Sono quelli che hanno conseguito il diploma magistra- le entro il 2001/2 e che hanno fatto ricorso contro l'esclusione dalle graduatorie - fa il punto Teresa Merotto della Cisl-Scuola - al momento sono stati ammessi con riserva. Ma il Tar deve ancora entrare nel merito. Se arriverà una sentenza a loro sfavorevole, dovranno lasciare il posto. Ad oggi, le cose stanno così». Poi potrebbero rientrare come supplenti, certo. Come dopo- tutto capita ai docenti «bocciati» al concorsone per l'immissione in ruolo. Ma questo non fa che evidenziare una volta di più il caos in cui è precipitata la scuola. Mauro Favaro Dare la possibilità ai richie- denti asilo di costruirsi un percorso formativo importan- te, in grado di fornire la preparazione e gli strumenti adeguati per rispondere alle esigenze del mercato del lavo- ro. Questo è l'obiettivo del protocollo "Insieme per l'Ac- coglienza" firmato ieri pome- riggio in Prefettura e forte- mente voluto dal prefetto Laura Lega. Lo strumento adottato è importante per due motivi: è il primo nel suo genere in Italia e, soprattut- to, perché vede la partecipa- zione di tutti i protagonisti dell'accoglienza e della for- mazione. Si va dalla Provin- cia alla Caritas a tutte le cooperative che gestiscono le strutture trevigiane per ri- chiedenti asilo. Ma ci sono anche la Direzione Territoria- le del Lavoro, l'Inps, l'Inail, l'Ufficio Scolastico Provincia- le, l'Associazione Comuni Marca Trevigiana, il CPIA di Treviso, il Cobis. Tutti enti che possono garantire un con- tributo fondamentale sia per l'organizzazione di corsi for- mazione, sia per dare al ri- chiedente asilo in attesa di conoscere il suo futuro un'istruzione in grado di far- gli da bussola se dovesse ottenere il permesso di rima- nere in Italia. Sono tre i cardini del pro- getto: servizi di assistenza linguistica ed educazione ci- vica; percorsi di formazione con orientamento lavorativo; formazione in materia di sicu- rezza del lavoro. In poche parole: ai migranti verrà data la possibilità di imparare un lavoro, l'italiano assieme alle basi del nostro ordinamento e i principi per svolgere la propria professione senza correre particolari rischi. E tutti i corsi che seguirà ver- ranno certificati in un libret- to personale dove segnare i corsi seguiti e i risultati otte- nuti. «Se poi al richiedente asilo dovesse essere riconosciuto il diritto di rimanere nel nostro Paese - sottolineano dal palazzo di Piazza dei Signori - avrà gli strumenti per orientarsi sul mercato del lavoro e una professionali- tà vera da spendere. Ovvia- mente tutti i corsi che verran- no organizzato saranno su base volontaria, nessuno ver- obbligato a partecipare. Però saranno un grossa occa- sione per non stare con le mani in mano e imparare qualcosa. Se poi invece il richiedente asilo dovesse es- sere costretto a tornare nel suo Paese, ci tornerebbe co- munque con un baglio cultu- rale e di abilità da spendere per il proprio futuro». Treviso REGISTA Il prefetto Laura Lega ha voluto dar vita al protocollo per favorire l’integrazione dei migranti TV V Giovedì 22 settembre 2016 (C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 212.171.58.66

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SCUOLA

Tante cattedre vuotee supplenti introvabiliLo sfogo del preside: «Ha risposto uno su 30»

IL FURTO

Nomade a processopena ridotta in appello

Paolo CaliaTREVISO

TREVISO - (Ro) Un anno e 4 mesi direclusione: è la condanna che i giudicid’appello, accolto in parte il ricorso dell’av-vocato difensore Andrea Zambon, hannoinflitto al nomade 53enne Stjepan Baricevic,di Treviso, al quale in primo grado eranostati inflitti 28 mesi. L’uomo era chiamato arispondere di furto aggravato. «Andremo inCassazione - ha spiegato l’avvocato Zam-bon - perché ci sono i margini per incassareuna piena assoluzione». Il 4 marzo 2015 ilnomade venne "inchiodato" dalla rondaprivata organizzata dai soci di una ditta diPaese per impedire che l’azienda venissesistematicamente razziata. Poi chiamaronoi carabinieri e lo fecero arrestare.

L’ACCOGLIENZA Accordo fra enti coordinati dal prefetto. Iniziativa pilota a livello nazionale

Lingua e lavoro: profughi a scuolaFirmato il protocollo sui corsi di formazione per favorire l’accesso al mondo produttivo

TREVISO - «Abbiamo cattedre ancora vuote. Stiamocontinuando a chiamare insegnanti per coprire anchequesti posti. Ma non si presenta nessuno. Evidentementein giro non c'è tutta questa crisi e questo bisogno dilavorare». Si sfoga così Antonio Chiarparin (nella foto),preside dell'istituto comprensivo Stefanini di Treviso ereggente di quello di Carbonera. In tutto gestisce ben 13plessi. Come in tutte le scuole, la ripresa delle lezioni nonè stata semplice: tra trasferimenti, immissioni in ruolo in

ritardo e graduatorie esaurite, ilpuzzle delle cattedre deve ancoraessere completato con la nominadei supplenti. Alle Stefanini manca-va in particolare un insegnante dimatematica. Merce sempre più ra-ra. «Abbiamo contattato 35 inse-gnanti - rivela il dirigente - pensava-mo di poter fare una selezione.Invece se n'è presentato solamenteuno. E per fortuna». Gli altri nonhanno nemmeno risposto. A Carbo-nera va ancora peggio. «Cerchiamoun insegnante per una cattedra diitaliano, oltre a uno spezzone d'ora-rio - spiega Chiarparin - abbiamocontattato una quarantina di docen-ti, ma non si è fatto avanti nessuno.

Zero. Ma allora io dico: dove sono tutti gli insegnanti cheprotestano perché non trovano una cattedra?». Adessocosa si fa? «Continuiamo a cercare - risponde - ormaisiamo al punto di dover passare in rassegna anche lelettere che aspiranti insegnanti portano direttamentenelle scuole». Un problema condiviso da tutti gli istituti.E non l'unico. Dopo la definizione degli organici, ancorain corso e mai così complicata, le scuole della Marcarischiano di perdere una cinquantina di prof già nomina-ti. «Sono quelli che hanno conseguito il diploma magistra-le entro il 2001/2 e che hanno fatto ricorso control'esclusione dalle graduatorie - fa il punto Teresa Merottodella Cisl-Scuola - al momento sono stati ammessi conriserva. Ma il Tar deve ancora entrare nel merito. Searriverà una sentenza a loro sfavorevole, dovrannolasciare il posto. Ad oggi, le cose stanno così». Poipotrebbero rientrare come supplenti, certo. Come dopo-tutto capita ai docenti «bocciati» al concorsone perl'immissione in ruolo. Ma questo non fa che evidenziareuna volta di più il caos in cui è precipitata la scuola.

Mauro Favaro

Dare la possibilità ai richie-denti asilo di costruirsi unpercorso formativo importan-te, in grado di fornire lapreparazione e gli strumentiadeguati per rispondere alleesigenze del mercato del lavo-ro. Questo è l'obiettivo delprotocollo "Insieme per l'Ac-coglienza" firmato ieri pome-riggio in Prefettura e forte-mente voluto dal prefettoLaura Lega. Lo strumentoadottato è importante perdue motivi: è il primo nel suogenere in Italia e, soprattut-to, perché vede la partecipa-zione di tutti i protagonisti

dell'accoglienza e della for-mazione. Si va dalla Provin-cia alla Caritas a tutte lecooperative che gestiscono lestrutture trevigiane per ri-chiedenti asilo. Ma ci sonoanche la Direzione Territoria-le del Lavoro, l'Inps, l'Inail,l'Ufficio Scolastico Provincia-le, l'Associazione ComuniMarca Trevigiana, il CPIA diTreviso, il Cobis. Tutti entiche possono garantire un con-tributo fondamentale sia perl'organizzazione di corsi for-mazione, sia per dare al ri-chiedente asilo in attesa diconoscere il suo futuroun'istruzione in grado di far-gli da bussola se dovesseottenere il permesso di rima-

nere in Italia.Sono tre i cardini del pro-

getto: servizi di assistenzalinguistica ed educazione ci-vica; percorsi di formazionecon orientamento lavorativo;formazione in materia di sicu-rezza del lavoro. In pocheparole: ai migranti verrà datala possibilità di imparare unlavoro, l'italiano assieme alle

basi del nostro ordinamentoe i principi per svolgere lapropria professione senzacorrere particolari rischi. Etutti i corsi che seguirà ver-ranno certificati in un libret-to personale dove segnare icorsi seguiti e i risultati otte-nuti.

«Se poi al richiedente asilodovesse essere riconosciuto

il diritto di rimanere nelnostro Paese - sottolineanodal palazzo di Piazza deiSignori - avrà gli strumentiper orientarsi sul mercatodel lavoro e una professionali-tà vera da spendere. Ovvia-mente tutti i corsi che verran-no organizzato saranno subase volontaria, nessuno ver-rà obbligato a partecipare.Però saranno un grossa occa-sione per non stare con lemani in mano e impararequalcosa. Se poi invece ilrichiedente asilo dovesse es-sere costretto a tornare nelsuo Paese, ci tornerebbe co-munque con un baglio cultu-rale e di abilità da spendereper il proprio futuro».

Treviso

REGISTAIl prefettoLaura Legaha volutodar vitaal protocolloper favorirel’integrazionedei migranti

TV VGiovedì 22 settembre 2016

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La pista continua in via XV luglioTreviso- Ostiglia più vicina

LA CICLABILE

EMERGENTI

I riformisti alla Lega«Alleati affidabili»Sernagiotto e Fava guardano a Ca’ Sugana

«È una sentenza che grida ven-detta di fronte a Dio. Chinellatoè stato infangato con accusefalse e inesistenti. Credo, ormai,che ci sia un disegno diabolico:fare fuori tutti quelli che stannoattorno a Gentilini». Torna afarsi a dir poco teso il rapportotra Giancarlo Gentilini e la Le-ga. L'espulsione di Enrico Chi-nellato, ex segretario di circo-scrizione e "gentiliniano" dellaprima ora, ratificata anche dalladirezione federale a Milano, èun colpo molto duro per loSceriffo. Non che si aspettassequalcosa di diverso ma il segna-le arrivato è chiaro: nessunapietà per chi esce dai ranghi.

Gentilini, a ogni modo, non sifa impressionare. E non indie-treggia: «Hanno voluto colpireuna persona che mi sta vicino.

Ricordo a tutti che Chinellato hacontribuito a fondare la Lega aTreviso. Sia chiaro - dice - iodalla Lega non me ne vado erimarrò sempre leghista. Mi de-vono mandarevia loro. E poila Lista Genti-lini non mori-rà. Anzi. È untutt'uno con laLega e tale ri-marrà. E pre-tendo che ven-ga consultataper ogni deci-sione impor-tante». Maquesta parità,annusando unpò l'aria chetira al K3, nonci sarà mai. La linea tracciatadai vertici è molto chiara: leciviche d'appoggio non hannoalcuna autorità. E a Treviso si è

fatto anche un passo in più: èstato chiesto ai tesserati leghistidi uscire dalla Lista Gentilini edentrare in quella ufficiale delCarroccio a Palazzo dei Trecen-to. Invito, per non dire ordine,diretto essenzialmente a Giusep-pe Basso che ha risposto con unsecco no. E adesso potrebbeessere lui il prossimo bersagliodi azioni disciplinari. A Gentili-ni, invece, nessuno ha chiestoniente. E lui provoca: «Facciouna domanda a Da Re, Gobbo eCoin - premette - : perché nonpropongono anche l'espulsionedi Gentilini per alto tradimento?Perché non lo fanno invece dicolpire solo chi mi sta attorno?Questa nuova Lega, che rispettoperché ogni fase storica ha i suoiprotagonisti, non ha ancora capi-to che se eliminano tutto quelloche mi circonda devono elimina-re anche il popolo. La gente misostiene ancora».

IL CASO Lo sceriffo: «Sempre fedele». Ma mette alcuni paletti

L’amico Chinellato fatto fuori dal partito e Basso in bilico

TREVISO - (P. Cal.) Dopoviale Montegrappa tocca avia XV luglio. I lavori dellapista ciclabile non si ferma-no come, del resto, era ab-bondantemente annunciato.Il cantiere si è spostato sullavicina via per arrivare finoalla stazioncina di Santi Qua-ranta e congiugersi quindicon di via Bernardi. Il pro-getto, in un prossimo futuro,dovrebbe poi essere comple-tato dall'ultimo miglio dellaOstiglia, quando mai si farà.Intanto non si placano lepolemiche che travolgonoanche il nuovo tratto di lavo-

ri. Vittore Trabucco, resi-dente sempre molto attentoa quanto accade in quellaparte di città, non perdeoccasione per segnalare tut-ti gli intoppi possibili. E

sulla sua pagina Facebookscrive: «Intanto la nostranon-finita ciclopedosmarts'allunga in viale XV Luglio,cancellando un'ottantina diposti auto, compresi 2 stalliper disabili, per raggiunge-re la stazioncina di SS Qua-ranta e, attraverso il vicinosottopasso, la sorellina divia Bernardi. E qua fine,visto che dell'Ultimo migliodell'Ostiglia, quello per in-tenderci che, correndo sulsedime storico arriverebbealla summenzionata stazio-

ne, l'attuale giunta e consi-glio comunale proprio nonne vogliono sapere. Chissàche contenti, intanto, sonogli abitanti dell'Eden, soprat-tutto chi, di quei 2 stallispeciali, ha un bisogno quoti-diano».

Il progetto della ciclabileperò viene difeso da CàSugana, che invita a portarepazienza e a non dare giudi-zi affrettati: la sosta, in zonaEden, verrà riorganizzataper non creare ulteriori disa-gi ai residenti.

ALTRI TEMPIGiancarlo

Gentilinied Enrico

Chinellato:il fedelissimodello sceriffo

adessoèdefinitivamente

fuoridalpartito

Paolo CaliaTREVISO

Treviso

NEL MIRINOGiuseppe

Bassonon lascia

la lista Genty

GALVANIZZATII Riformisti

di Sernagiotto,Fava e Padrin

soddisfattidei risultati

del votoin Provincia

AVANTI TUTTASi lavorasulla pistacliabileche da vialeMontegrappaproseguelungovia XV Luglio

LA PRIMA TAPPAL’ex stazione

di Ss Quaranta

TREVISO - (P. Cal.) «Queste elezioni provinciali,in cui abbiamo raccolto una settantina di voti davari amministratori, ci hanno detto che possiamovalere il 13%». Roberto Fava, coordinatore provin-ciale dei Conservatori riformisti, sottolinea il datocon grande enfasi. E va anche oltre: «Valiamotanto quanto Forza Italia che però esiste da 25anni». Il centrodestra trevigiano, insomma, devefare spazio a un nuovo movimento che reclamaattenzione e considerazione. E che ha le idee benchiare su dove stare e dove andare: «Anche per leprossime amministrative la Lega può contare suun alleato affidabile come abbiamo dimostrato alleProvinciali. E forse siamo molto più affidabili ditanti altri. Ma il centrodestra funziona se va avantiunito. E teniamo conto di un dato: su 9 consiglieriprovinciali eletti solo 5 sono della Lega. Noicomunque ci stiamo preparando anche per leprossime elezioni amministrative portando avantiun lavoro di consolidamento nel territorio. Inquesti giorni stiamo nominando i coordinatori neicomuni mentre a Treviso abbiamo avviato unlavoro appoggiandoci ad alcuni giovani. Stiamoelaborando tempi e spunti per la città e, appenapronti, li proporremo».

Anche in città, in vista della contesa per il 2018,l'obiettivo è quello di entrare a far parte di unasolida alleanza attorno alla Lega per puntare allariconquista di Cà Sugana.Il punto di riferimentodei Conservatori Riformisti nella Marca rimanel'europarlamentare Remo Sernagiotto che sta orga-nizzando il grande appuntamento di Cortina, dal 23al 25 settembre, dove spiegare programmi evisioni. L'obiettivo è sempre lo stesso: costruire lagrande casa dei riformatori italiani. «Una casa -spiega Sernagiotto - aperta a tutti. Anzi: senzaporte. Dove si potrà entrare liberamente ma ancheuscire. L'obiettivo di Cortina è quello di scrivereuna nuova storia del Centrodestra: il punto dipartenza è la Convenzione Blu che fissa chiare lepriorità del nostro gruppo come il no netto alreferendum, l'istituzione di primarie all'america-na, le rinegoziazione degli accordi con Bruxelles».

Lista Genty intoccabile«Non morirà mai»

VI TV Giovedì 22 settembre 2016

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Anziani malati fra i terremotatiin 350 marciano all’alba per loro

GIORNATADELL’ALZHEIMER

PROGETTO BENESSERE

Caccia al tesoro nelle piazze600 ragazzi invadono il centro

Mauro FavaroTREVISO

TREVISO - Studenti, scuole, Alpini, Lions e associazioni insiemeai ragazzi dei centri disabili. Sono i protagonisti della nuovaedizione di «Qwert in Piazza». Oggi pomeriggio ci sarà ilmomento clou del progetto sviluppato dall'Usl per promuovereil benessere dei ragazzi delle medie. Alle 15 oltre 600 giovaniinvaderanno il centro per l'appuntamento con la caccia altesoro che prevede 3 percorsi e 9 tappe. Gli animatori sarannogli Alpini di Treviso, i disabili e gli operatori di 4 Ceod, unarappresentanza di collaboratori scolastici, gli Scout d'Europa, icreativi del Treviso Comic Book Festival, l'associazione TrevisoSotterranea e i Lions Club Treviso Sile. Dopo la caccia tutti iragazzi si riuniranno in Piazza dei Signori per le premiazioni eper raccontare la loro esperienza sulle attività svolte.

STORIE DI DOWN Prima degli esami visite accurate e adesso è libero di muoversi in auto

Guidare: Francesco corona il sognoVentunenne disabile diplomato all’alberghiero di Vittorio Veneto conquista la patente

TREVISO - (mf) Prima l'Usl di Pieveguidata da Gianantonio Dei Tos, poi Trevi-so con Giorgio Roberti e dietro Asolo conBortolo Simoni. È la classifica delle azien-de sanitarie che emerge dalla valutazionedella giunta Zaia sull'operato dei direttorigenerali. I voti si riferiscono allo scorsoanno. «Le valutazioni - spiega la Regione -sono sul raggiungimento degli obiettiviriferiti alla garanzia dei livelli essenziali

di assistenza nel rispetto dei vincoli dibilancio». In testa c'è Pieve con 66,05punti, segue Treviso con 58,20 e chiudeAsolo con 55,25. La classifica definitivaprenderà forma sommando le valutazionidella giunta (75%) con quelle delle confe-renze dei sindaci (20%) e della commissio-ne sanità del consiglio regionale (5%). Leconferenze dei sindaci sono in linea: 20punti a Pieve, 20 ad Asolo e 19 a Treviso.

TREVISO - (mf) Oltre 350persone in marcia conl'Israa per gli anziani malatidi demenza residenti nel cen-tro Italia colpito dal terremo-to. È accaduto all'alba di ieri,in occasione della Giornatamondiale dell'Alzheimer. Sisono ritrovate alle 6 in piaz-zale Burchiellati e un'oradopo, concluso il giro delcentro, hanno fatto colazionenel chiostro dell'Umberto I.Una levataccia per una buo-na causa. «Meraviglioso -spiega il presidente LuigiCaldato - praticamente metàdei partecipanti non avevarapporti diretti con l'Israa.

Si sono aggregati attraversoil passaparola. E così nonsolo hanno dato il loro contri-buto, ma hanno anche potutoconoscere una realtà comela nostra, che è aperta a tutti.Lo ripeterò sempre: non cisono più ospizi, ma residen-ze per anziani che si integra-no appieno con la città». Lasolidarietà non si è conclusacon la passeggiata. Alle 13nelle strutture di borgo Maz-zini è stato servito un pranzocon pasta all'Amatriciana.Assieme alle autorità, c'era-no anche molti abitanti del

borgo. La giornata si è chiu-sa con l'evento serale:«Frammenti di luci e suoni -Una cena per ricordare, unacena per ricostruire». All'ini-zio i posti disponibili erano150, poi saliti a 160. E allafine si sono dovute bloccarele iscrizioni. Un successo.Tutte le offerte raccolte ver-ranno devolute all'associazio-ne Alzheimer Uniti Italia esaranno vincolate allo svilup-po di progetti a favore dellepersone con demenza resi-denti nelle zone terremotate.

Ha conquistato il diploma e si èda poco messo in tasca anche lapatente. La determinazione diFrancesco Polesello, 21enne consindrome di Down, sembra pro-prio non conoscere confini. Abi-ta con la famiglia a Brugnera, inprovincia di Pordenone, ma daanni frequenta la Marca. Lapassione per la cucina l'ha porta-to a studiare all'alberghiero Bel-trame di Vittorio Veneto, sezio-ne enogastronomia. Qui, l'estatescorsa, ha superato l'esame dimaturità con il voto di 82 sucento. Non si tratta dell'attestatoche viene spesso rilasciato astudenti con disabilità. France-sco, pur supportato, ha seguito ilnormale percorso di studi fino aconquistare il diploma. E adessopunta addirittura all'università.Prima, però, ha superato unaltro esame: quello della paten-te per l'auto. «Guidare è semprestato il suo sogno - raccontaSergio Silvestre, presidente diCoorDown, coordinamento na-zionale delle associazioni dellepersone con sindrome di Down,che l'ha visto centrare tutti gliobiettivi - ha sempre girato pri-ma in bici e poi in motorino. Eraquindi abituato ad andare per lastrada. La famiglia non ha avutodubbi e ha acconsentito cheaffrontasse la sfida della paten-

te». Prima di potersi cimentarecon gli esami, il giovane si èsottoposto a tutta una serie divisite mediche. Controlli incal-zanti e precisi dai quali è uscitala conferma che Francesco hatutti i requisiti per sedersi alposto di guida. Di seguito è statopromosso prima nella teoria epoi nella pratica. Adesso mostracon orgoglio la sua patente ed èlibero di muoversi in auto, dasolo, senza limitazioni, per anda-re dove vuole. A cominciare

dalla palestra dove da anni prati-ca ginnastica artistica acrobati-ca. La forma di sindrome diDown a Mosaico (solo alcunecellule hanno un cromosoma inpiù) non gli ha mai impedito dicoltivare i propri sogni. E ilCoorDown ora l'ha scelto perlanciare la Giornata nazionaledelle persone con sindrome diDown del 9 ottobre. «Raccontia-mo questa e altre storie non soloper applaudire Francesco o altri- conclude Silvestre - ma soprat-tutto per combattere i pregiudi-zi. Non tutti possono raggiunge-re certi obiettivi, bisogna essereonesti, ma a tutti vanno date leopportunità per provarci».

Treviso

LA COLAZIONETuttii partecipantiriunitinel chiostrodell’Umberto Ial rientrodallacamminataall’albaSi sonoritrovatiin oltre 350

AL TRAGUARDOFrancesco Polesello, 21 anni,

mostra con orgoglio la patentearrivata dopo il diploma

Gianantonio

Dei Tos

LE PAGELLE DELLA SANITÀ Positiva la gestione delle Usl nel 2015

Ex dg promossi: Dei Tos in testa

SIBILLA 29enne, commessa, cm 170, lunghi capelli neri peso forma. Anche se tengo molto al mio aspetto, sono semplice e alla mano, faccio fatica a fare nuove conoscenze poichè piuttosto riservata. Tel. 392 9602430

VALERIA 39enne senza figli cm 172 filiforme. Tra carriera e famiglia, scelgo sempre la famiglia e gli affetti. Sensibile, discreta molto riservata. Cerco solida relazione Tel. 328 1464948

CATERINA 45enne senza figli cm 175 bionda occhi azzurri, ex indossatrice. Estroversa, positiva, sono un libero aperto, non nascondo nulla. Cerco relazione duratura e convivenza Tel. 329 3308050

ELENA 70enne cm 170 castana occhi celesti, snella. Indipendente, vitale, amante cucina e casa. La solitudine è brutta, cerco un signore con il quale farsi compagnia e valutare anche una convivenza Tel. 340 3664773

CELIBE 35enne, farmacista, amo tutti gli animali, soprattutto i cavalli, infatti pratico equitazione. Cerco una lei senza figli, scopo amicizia e poi si vedrà Tel. 349 089349

EDOARDO commercialista 50enne, divorziato figli grandi. Ha la patente nautica, amo il mare. Cerca una donna di buona cultura pronta ad una bella storia d’amore. Tel. 393 6941340

PIERGIORGIO 65enne professionista ancora in attività, vedovo. Cerco una signora semplice, che desideri fare le cose con calma. Sono romantico e quindi non ho mai cercato relazioni occasionali. Tel. 329 3308050

MORENO 75enne vedovo, professio-nista pensionato. Appassionato viag-gi ed è un hobby che vorrei condivi-dere con la mia compagna. Corretto, di “vecchio stile”, giovanile. Rif. I0740 Tel. 340 3664773

TV VIIGiovedì 22 settembre 2016

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Orti urbani:«Qui non si vive più»La protesta dei residenti arriva all’Usl: «Resti vegetali a cielo aperto: invasi da odori e insetti»

IL SINDACO

«Controlliincessantima è tuttoin regola»

L’ACCORDO

La coop Solidarietàall’ex area Bessegato:trasloco entro l’anno

PROTEZIONE CIVILE

Inaugurata con l’esercitazionela piazzola per l’elisoccorso

La protesta contro gli orti urba-ni di via Dei Soster arrivaall'Usl 8. Ma intanto il sindacoannuncia: «Li intitolerò a Bac-chiega». Ieri mattina, una rap-presentanza dei cittadini resi-denti a ridosso degli orti urbanidi via Dei Soster ha espresso, inun colloquio con un funzionariodell'Ufficio Igiene dell'Usl, tut-to il proprio disagio per lasituazione dell'area. I residentihanno ricevuto l'invito a forma-lizzare le proprie lamentele inuna lettera cui dovrebbe segui-re un sopralluogo dell'Usl. «Ilproblema -dice Roberta, porta-voce del gruppo- è che tuttiquei resti vegetali a cielo aper-to (solo in parte coperti da untelo, ndr) non possono stare.Non fa bene alla salute. Fra

l'altro agli orti arrivano pure leramaglie provenienti da altriluoghi». E prosegue. «Da quan-do sono stati attivati, la nostravita è radicalmente cambiata ele nostre proprietà deprezzate.Una volta, quello era uno spa-zio verde in cui i nonni andava-no con i bimbi. Ora è tuttochiuso, ci sono odori legatianche al letame portato su indi-cazione dell'amministrazione,moscerini e strani insetti. Pernon parlare dell'enorme quanti-tà di cimici. Il peggio è che dalpunto di vista urbanisticoquell'area non aveva tale desti-nazione: lì gli orti non doveva-no stare». Ma non solo. «Lospirito dell'intervento sarebbequello di aiutare chi ha difficol-tà economiche, ma in realtà gliassegnatari non sono certo per-sone povere, anzi. Non manche-rebbero poi spazi coltivati abu-

sivamente. Il Comune, inoltre,ha speso allo scopo molti soldipubblici». Ma il sindaco MarzioFavero non indietreggia di unpasso. «Sono stati effettuati ri-petuti controlli da vigili e Uffi-cio ecologia -dice- tutto appareregolare. Ho chiesto di incon-trare i rappresentanti degli or-tolani e dei residenti che nonvogliono gli orti, ma questiultimi hanno rifiutato l'incon-tro. La destinazione urbanisti-ca comprende anche questoutilizzo: del resto ovunque sista diffondendo la moda degliorti urbani, tali perché previstiin città, persino sui terrazzi esui grattacieli. A favore si sonoespressi due consigli e per meprevale l'interesse pubblico peril quale ha dato battaglianell'amministrazione preceden-te alla mia Flavio Bacchiega,cui intendo intitolare gli orti».

Montebelluna

LA POLEMICA In via Tripoli ripresi i lavori. I commercianti: «Nessuno sapeva»

Ruspe a sorpresa davanti ai negozi

DISAGIGli orti urbani

di via Dei Sosteral centro

delle protestedei residenti

MONTEBELLUNA - (L.Bon) L'elisoccorso della Protezione civilestrappa applausi. La realizzazione di un salvataggio prezioso,nella piazzola di atterraggio della Protezione civile, hapermesso di inaugurare, sul campo, la nuova piazzola,realizzata grazie all'accordo con Casa di Riposo e Usl 8. Si ètrattato dell'ennesimo riconoscimento per l'attività delnucleo, che ha anche partecipato nei giorni scorsi all'adde-stramento congiunto fra Suem 118 e tutti i posti mediciaccreditati con la sala operativa del 118 che si è svoltoqualche giorno fa in tutta la provincia. Le attività diaddestramento hanno rappresentato un'importante occasio-ne per testare sia l'operatività delle Usl che quella dei postimedici in vista della prossima adunata Alpini 2017.

MONTEBELLUNA -(L.Bon) La-vori "a sorpresa" in via Tripoli: èpolemica. L'avvio dei lavori disistemazione della laterale dicorso Mazzini, nella quale appro-derà il porfido, è accompagnatodalle polemiche. E non per ilavori in sè, ma per la mancanzadi informazione che, secondoqualche addetto ai lavori, avreb-be finito per danneggiare com-mercianti e residenti. Tantoche, senza alcun preavviso, icommercianti si sarebbero tro-vati le ruspe davanti ai negozi.«Ore 15.20 -scrive il titolare diun'attività commerciale nellavia esternando tutta la propriarabbia- arrivo per aprire il nego-zio come ogni pomeriggio etrovo un'inaspettata sorpresa:via Tripoli completamente occu-pata da ruspe e camion in vista

della riqualificazione dell'areapedonale». E il commerciantecommenta: «Dico io, ci stanno lariqualificazione urbana e il deco-

ro cittadino, ma il Comune nonsi è interessato ad affiggere gliavvisi dei lavori 48 ore primaprevisti dalla legge e per di piùnon ha informato né residenti nécoloro che lavorano nella via». Ela cosa non è, ovviamente, stataindolore. «Trattandosi di unavia pedonale -spiega però ilsindaco Marzio Favero- l'inter-vento non comporta modifichealla viabilità e di conseguenzanon è previsto che l'ente informii diretti interessati, né è stataemessa un'ordinanza. La cosaera comunque nota, forse non ilgiorno d'inizio. In molti si eranolamentati perchè solo in metàvia c'era una nuova pavimenta-zione. Se preferiscono asfalforattoppato e marciapiedi nonaccessibili ai disabili lo dicano».

MONTEBELLUNA - (L.Bon) Cooperativa "Solida-rietà" all'ex Area Bessega-to entro fine anno. Sonostati firmati ieri in munici-pio i due contratti di como-dato d'uso per l'immobile

dove saranno ospitate laCooperativa sociale Soli-darietà e l'associazioneAmici della Solidarietà,che gestisce la raccolta dieccedenze alimentari enel 2015 ha raccolto 1576tonnellate di materiale aiu-tando ben 21.804 personein difficoltà.

L'operazione è stata con-cordata con la Cooperati-va qualche mese fa, dopola decisione di intervenirea Villa Pisani, dove attual-mente è ospitata (nellafoto). Entrambi i contrattidureranno vent'anni. Ol-tre allo stabile che saràutilizzato come sede del

centro diurno, alla Coope-rativa viene concesso an-che l'uso esclusivodell'area a verde attrezza-to di 1.520 metri quadrati,e non esclusivo dell'areascoperta di 1.600 metriquadrati e dell'area di ma-novra e parcheggi di 1.340metri quadrati.

All'associazione Amicidella Solidarietà, invece,oltre alla porzione internadestinata a uso magazzinoper deposito di eccedenzealimentari, viene conces-so anche l'uso non esclusi-vo dell'area di manovra eparcheggi di 1.340 metriquadrati. Gli altri due ma-gazzini, una volta riadatta-ti, saranno a disposizionedel Comune.

«Nel frattempo -dice ilsindaco Marzio Favero-stiamo lavorando per arri-vare a un risultato altret-tanto soddisfacente con lacooperativa Vita e Lavo-ro».

La presidente della coo-perativa Sara Mascarinappare soddisfatta, datoche il tutto «rappresentaun'opportunità di crescitae permetterà non solo didare continuità a quantogià facciamo, ma di utiliz-zare spazi più confortevolie più idonei alle personesvantaggiate e alla gestio-ne delle eccedenze».

L’AVVIO dei lavori (foto Guarini)

Laura BonMONTEBELLUNA

TV XVGiovedì 22 settembre 2016

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