Kokeshi Rebel Fest

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Rebel Kokeshi esprime perfettamente lo spirito del festival. L’evento racconta il Giappone tradizionale e la storia (le bambole kokeshi) e quello non convenzionale e la subcultura (Rebel) dal punto di vista degli artisti partecipanti. www.kokeshirebelfest.com “Giappone tra tradizione e trasgressione”

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Rebel Kokeshi esprime perfettamente lo spirito del festival. L’evento racconta il Giappone tradizionale e la storia (le bambole kokeshi) e quello non convenzionale e la subcultura (Rebel) dal punto di vista degli artisti partecipanti.

www.kokeshirebelfest.com

“Giappone tra tradizione e trasgressione”

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Kokeshi Rebel Fest è un evento sul mondo delle Arti e della Cultura giapponese, quest’anno alla sua seconda edizione. Dopo il felice esordio 2014 dedicato alle V isioni al femminile, la manifestazione si apre ad indagare uno dei temi più cari alla cultura orientale: Y in Yang, ovvero l’armonia degli opposti. Strutturato come un concorso che sfocia in un Festival, il K okeshi Rebel Fest è una manifestazione unica, in Italia e non solo, che vuole raccontare la passione per l’ampio Universo della Cultura e delle Arti giapponesi vista dal doppio angolo visuale, occidentale e orientale. Aperta, infatti, ad artisti e performer sia orientali sia occidentali, da voce a tutte le espressioni d’arte: sia quelle tradizionali e c onosciute sia quelle anticonvenzionali e b andite dalle Accademie. Un mondo raccontato dai diretti protagonisti così come dagli appassionati, proposto e sognato, narrato e rivissuto. Comunque scandagliato nel profondo e reso vivo e vissuto grazie alla magia della passione che ci restituisce un Giappone a tutto tondo, reale, vivo. Patria di leggende di cui sono intrise tutte le arti, il folclore, le regole, ma anche la “subcultura”, le arti bandite ma tollerate, i contenuti nascosti dietro la forma; della tradizione, del c o n f o r m i s m o ma anche del loro esatto contrario.

Il Giappone

vissuto e sognato

di un Festival ribelle

fra tradizione e

trasgressione

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Il Kokeshi Rebel Fest 2014 è stato il primo evento al femminile dedicato al mondo delle Arti e della Cultura giapponese. La manifestazione, la prima nel suo genere a Roma, ha voluto approfondire le Arti Orientali sia negli aspetti tradizionali sia in quelli anticonvenzionali, attraverso gli occhi delle artiste e performer (orientali ed occidentali) che ne hanno fatto parte.

L’Oriente e il Giappone in particolare, suscitano in noi occidentali un enorme interesse da diversi punti di vista. Quello che si è proposto il Kokeshi Rebel Fest è stato mostrare un Giappone reale, vivo, discordante; patria di leggende intrise in tutte le arti, del folclore, delle regole, ma anche della “subcultura”, delle arti bandite ma tollerate, dei contenuti nascosti dietro la forma; della tradizione, del conformismo ma anche del loro esatto contrario; tutte forme coesistenti in maniera anche contraddittoria ma assolutamente, meravigliosamente, naturalmente tutta giapponese.

All’interno di questa premessa il Kokeshi Rebel Fest 2014 ha voluto approfondire le Arti Orientali dal punto di vista femminile. Kokeshi Rebel Fest vuole raccontare un Giappone reale, vivo, spesso discordante in cui convivono e coesistono forme artistiche antiche e bandite interpretate da uno sguardo femminile. Simili a bambole di porcellana, timide e riservate, le donne giapponesi hanno vissuto per secoli all’ombra del marito. Pudiche e composte, venivano educate a diventare "buone mogli e madri assennate". Nella cultura tradizionale non manifestano apertamente i propri sentimenti magari esprimendo qualcosa mostrando contemporaneamente l'opinione opposta del cuore, come ci suggerisce l’antico proverbio giapponese Iya kaburi wo tate ni furu (Dire di no e contemporaneamente far segno di sì con la testa).Dopo la seconda guerra mondiale sono state messe allo stesso piano degli uomini

ma in realtà ancora oggi, pur essendo sempre più decise a conquistarsi nuovi spazi, per avere un ruolo nella società che non susciti scandalo, è bene che si fidanzino presto, si sposino e mettano al mondo un figlio e, se lavorano, sono costrette ad accettare contratti più flessibili e con possibilità di carriera ridotte rispetto all'uomo. Dolci, fragili, impareggiabilmente aggraziate come immobili bambole Kokeshi ma allo stesso tempo brillanti, passionali, ribelli, tenaci e spesso ben poco disposte alla sottomissione: le donne nipponiche sono l’espressione tangibile di una straordinaria d u p l i c i t à /c o n t ra d d i t t o r i e t à femminile. Tutto ciò non può che riflettersi nell’arte. L’obiettivo del Kokeshi Rebel Fest è proprio quello di portare alla luce questa realtà attraverso l'arte e mediante un filtro femminile: osservare e interpretare l’arte Orientale tradizionale e non tradizionale attraverso gli occhi di artiste e performer occidentali ed orientali.

LA PRIMA EDIZIONE:

TUTTA AL FEMMINILE

patria di leggende intrise in tutte le arti, del folclore, delle regole, ma anche della subcultura

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Le kokeshi sono delle famose bambole giapponesi in legno che risalgono al periodo Edo (1600-1868), (dalle kokeshi sembra siano derivate anche le matrioske russe).Nella cultura giapponese l’arte di creare bambole in legno ha origini antiche che si sono tramandate negli anni di generazione in generazione. Tradizionalmente gli artigiani le realizzavano levigando più volte il legno di ciliegio o di mizuki, intagliandolo e infine dipingendolo a mano con estrema attenzione ai dettagli. Le loro peculiarità sono di essere in kimono tradizionale e molto stilizzate. Pochi e delicati tratti per suggerire l’espressione del viso che tradizionalmente è sommesso, enigmatico e delicato, espressione di compostezza e femminilità; ed hanno come corpo una sfera per la testa e un ovale più o meno allungato per il dorso, senza né braccia né gambe.Secondo la tradizione era idea diffusa che il mizuki (l’albero dell’acqua) avesse delle proprietà ignifughe per cui le kokeshi erano considerate protettrici dagli incendi e in senso più generale bambole porta fortuna.Oggi sono molto diffuse come souvenir per i turisti ma sono anche spesso utilizzate come doni per una nascita o per un compleanno o per qualsiasi ricorrenza come oggetti di buon auspicio.

Rebel Kokeshi esprime perfettamente lo spirito del festival. L’evento racconta il Giappone tradizionale e la storia (le bambole kokeshi) e quello non convenzionale e la subcultura (Rebel) dal punto di vista delle artiste partecipanti.

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L’evento ha visto alternarsi di performance su palco, performance al centro della sala (cerimonia del te, shodo...), conferenze. Nei diversi spazi saranno allestite mostre fotografiche, mostre di manga (fumetti giapponesi), tavole pittoriche, dipinti, istallazioni. Video proiezioni. Dj set/musica.

Domenica 25 maggio dalle ore 15:00 sino a notte, presso lo spazio “Visiva – La città dell’Immagine” si è tenuto il Kokeshi Rebel Fest 2014, dedicato al mondo delle Arti e della Cultura giapponese.Installazioni, videoproiezioni, esposizioni scultoree, pittoriche e fotografiche hanno fatto da cornice a performance di artiste di fama internazionale che narrano il Giappone e le sue contraddizioni.Cerimonie giapponesi (cerimonia del tè, shodo, origami e ikebana), reading di haiku, spettacoli di musica tradizionale con i taiko, esibizione di shibari (antica forma artistica di legatura giapponese), spettacoli di danza butoh. Conferenze sul fenomeno Gothic Lolita e sull’irezumi (il tatuaggio tradizionale giapponese). Lavori di tatuatrici nazionali ed internazionali (il Rebel Kokeshi Art Group Show); il tutto abbinato a japanese food e dj set.Il Giappone, in cui il concetto di estetica è considerato una parte integrante della vita quotidiana, del folclore e delle regole, è anche patria di una sottocultura caratterizzata da arti bandite ma tollerate, da contenuti nascosti dietro forme iconografiche, dal perbenismo ma anche dal suo contrario, ha storicamente suscitato in noi occidentali un enorme interesse.Obiettivo del Kokeshi Rebel Fest è stato quello di rileggere gli aspetti tradizionali e quelli anticonvenzionali presenti nell’arte e nella cultura nipponica attraverso la figura femminile, poiché è in essa che si possono rintracciare gli aspetti dialettici di costrizione e trasgressività, di tradizione e mutamento.

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#VIDEO_2014

www.youtube.com/watch?v=0az4cd1rPVA

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Il Kokeshi Rebel Fest vuole in questa seconda edizione approfondire il concetto di y in-yang, l ’armonia degli opposti. L ’armonia, infatti, è alla base del concetto filosofico prima cinese e poi giapponese, dello y in e y ang, ovvero delle due polarità complementari, dove una parte può essere compresa solo in relazione al tutto. Y in e Y ang si creano a vicenda, possono essere distinti l’uno dall’altro ma non separabili, emblema di u n’armonia dinamica

LA SECONDA EDIZIONE:

L’ARMONIA DEGLI OPPOSTI

2015su cui si basa la visione orientale della vita, dell’arte e dell’estetica. Più ed oltre ad una teoria di contrapposizione degli opposti, quella dello y in e dello y ang è un pensiero che teorizza come l’insieme vada oltre il dualismo. Yin e Y ang sono dunque il maschile e il femminile, il bianco e il nero, il caldo e il freddo, l’azione e il riposo, il pieno e il vuoto ... Due entità che si compenetrano e dipendono l’uno dall’altro in un continuo movimento armonico restituendo una cosa in più: il tutto. Fra le specialità ammesse, ricordiamo: l a sezione Performance con le arti tradizionali e le arti dalla subcultura, le danze tradizionali

e moderne, il T aiko (tamburi tradizionali giapponesi), le Cerimonie tradizionali, la Musica; le opere con i lavori di pittura, fotografia, scultura e lavorazioni su materiali (materiali plastici, cartapesta etc), le installazioni, le video proiezioni, le creazioni sartoriali, le opere pittoriche di artisti del tatuaggio che quest’anno affronteranno il tema della paura in Giappone raffigurando le figure della leggenda e del folclore: y okai, b akemono e o ni . .. Il Festival prevede le seguenti sezioni: E sposizioni di dipinti a tema yin-yang, Esposizioni di dipinti a tema Giappone, Esposizioni di fotografie (stessi temi), Video proiezioni, Esposizioni di tavole pittoriche ad opera di artisti del tatuaggio (ai quali sarà riservata una sezione apposita), Manga, Performance di artisti che proporranno la loro visione del Giappone e del tema del festival (yin-yang), Ikebana, Cerimonia del te, Shodo, Arti marziali (da specificare), Performance di taiko. Sono inoltre previste conferenze e dibattiti.

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Online il bando per il Kokeshi Rebel Fest ‘15

Alla scoperta dello Yin e Yang

Alla scoperta dello Yin e YangE’ online il bando per partecipare al K okeshi Rebel Fest 2015, l’appuntamento internazionale dedicato al mondo delle Arti e della Cultura giapponese, quest’anno alla sua seconda edizione. Tema per il 2015 uno dei più cari alla cultura orientale: Y in Yang, ovvero L ’armonia degli opposti. La scadenza del bando è prevista per il

3 1 maggio 2015sul sito modulistica e modalità di partecipazione.

SCARICA LA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

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SCARICA LA DOMANDADI PARTECIPAZIONE

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Il concorso è aperto ad artisti orientali ed occidentali impegnati in tutte le principali discipline performantiche e figurative. F ra le specialità ammesse, ricordiamo: l a sezione Performance con le arti tradizionali e le arti dalla subcultura, le danze tradizionali e moderne, il T aiko (tamburi tradizionali giapponesi), le Cerimonie tradizionali, la Musica; le opere con i lavori di pittura, fotografia, scultura e lavorazioni su materiali (materiali plastici, cartapesta etc), le installazioni, le video proiezioni, le creazioni sartoriali, le opere pittoriche di artisti del tatuaggio. Il Festival prevede le seguenti sezioni: E sposizioni di dipinti a tema yin-yang, Esposizioni di dipinti a tema Giappone, Esposizioni di fotografie (stessi temi), Video proiezioni, Esposizioni di tavole pittoriche ad opera di artisti del tatuaggio, Manga, Performance di artisti che proporranno la loro visione del Giappone e del tema del festival (yin-yang), Ikebana, Cerimonia del te, Shodo, Arti marziali (da specificare), Performance di taiko. S ono inoltre previste conferenze e dibattiti.Strutturato come un concorso che sfocia in un Festival, il K okeshi Rebel Fest è una manifestazione unica, in Italia e non solo, che vuole raccontare la passione per l’ampio Universo della Cultura e delle Arti giapponesi vista dal doppio angolo visuale, occidentale e orientale. Aperta, infatti, ad artisti e performer sia orientali sia occidentali, da voce a tutte le espressioni d’arte: sia quelle t radizionali e conosciute sia quelle a nticonvenzionali e b andite dalle Accademie. Un mondo raccontato dai diretti protagonisti così come dagli appassionati, proposto e sognato, narrato e rivissuto.

Comunque scandagliato nel profondo e reso vivo e vissuto grazie alla magia della passione che ci restituisce un

Giappone a tutto tondo, reale, vivo. Patria di leggende di cui sono intrise tutte le arti, il folclore, le regole,

ma anche la “subcultura”, le arti bandite ma tollerate, i contenuti nascosti dietro la forma; della tradizione,

del conformismo ma anche del loro esatto contrario.All’interno di questa premessa il Kokeshi Rebel Fest

vuole in questa seconda edizione approfondire il concetto di y in-yang, l ’armonia degli opposti.

L ’armonia, infatti, è alla base del concetto filosofico prima cinese e poi giapponese, dello y in e yang,

ovvero delle due polarità complementari, dove una parte può essere compresa solo

in relazione al tutto. Y in e Y ang si creano a vicenda, possono essere distinti l’uno dall’altro

ma non separabili, emblema di u n’armonia dinamica su cui si basa la visione orientale

della vita, dell’arte e dell’estetica. Più ed oltre ad una teoria di contrapposizione

degli opposti, quella dello y in e dello yangè un pensiero che teorizza come

l’insieme vada oltre il dualismo.Yin e Y ang sono dunque il maschile

e il femminile, il bianco e il nero, il caldo e il freddo, l’azione e

il riposo, il pieno e il vuoto ... Due entità che si compenetrano

e dipendono l’uno dall’altro in un continuo movimento

armonico restituendo una cosa in più: il tutto.

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In attesa del SHOTCinque appuntamenti con il mondo delle Arti e della Cultura giapponese. Cinque performance, cinque SHOT dal Kokeshi Rebel Fest 2014 al palco dell’HulaHoop Club dove si alterneranno alcune performer che hanno preso parte alla prima edizione del Kokeshi Rebel Fest per rileggere le arti giapponesi e narrare il Giappone e le sue contraddizioni.

SHOT KOKESHI, in collaborazione con l’Hula Hoop Club, così come il Kokeshi Rebel Fest ripropone, sotto forma di piccoli assaggi artistici, gli aspetti tradizionali e quelli anticonvenzionali presenti nell’arte e nella cultura nipponica attraverso la figura femminile, poiché è in essa che si possono rintracciare gli aspetti dialettici di costrizione e trasgressività ma anche di tradizione e mutamento.

SHOT KOKESHI è un assaggio, un ricordo delle suggestioni e delle atmosfere create durante il primo Kokeshi.

23 Ottobre 2014 - Danza Butoh - Tiziana Cesarini27 Novembre 2014 - Performance - Nilde Mastrosimone22 Gennaio 2015 - Performance - Inanna Trillis26 febbraio 2015 - Performance - Sylvia di Ianni30 aprile 2015 - Performance - Madame Decadent

2015Dal Kokeshi Rebel Fest all’HulaHoop Club

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Giovedì 23 OTTOBRE 2014

TIZIANA CESARINI“PASSAGGI”

Le parole si fermano di fronte all’inesprimibile, il linguaggio va oltre. Non

si può non comunicare, ciò che fa la differenza è il come. Parlare a una

folla da dietro un palco fino a che non arriva la caduta. Il linguaggio si

spegne e sta a noi trovare una modalità nuova: il risveglio del corpo. Una

riflessione che riguarda il linguaggio dell’uomo, ma anche quello dell’arte,

alla perenne ricerca di esprimere ciò per cui le parole non bastano. Un

lavoro originale che offre l’occasione di ascoltare il theremin, strumento

poco noto. La particolarità di PASSAGGI consiste nello sfruttare

pienamente la sensibilità del theremin per attivarlo tramite i movimenti

del corpo che danza. Il tutto è unito alle suggestioni della musica live di

fisarmonica e tastiera.

Danza Butoh e theremin: Tiziana Cesarini

Fisarmonica e tastiera: Noemi Colitti

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PERFORMANCE INSTALALZIONE

“Nana korobi ya oki” – “sette cadute e otto alzate”

Questo famoso motto giapponese, incoraggia ad affrontare con

determinazione i momenti bui della vita umana, a rialzarsi ed a impegnarsi

per i propri ideali e principi, senza demoralizzarsi o

cedere allo scoramento.

Giovedì 27 NOVEMBRE 2014

NILDE MASTROSIMONE DE TROYLI

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PERFORMANCE

“RitorNO”

Innana Trillis affronta l’arte con uno spirito ludico dove la comunicazione

diventa scambio empatico con gli artisti e il pubblico. Ha partecipato ad

alcuni eventi organizzati dal curatore di MAD Museo d’Arte Diffusa Fabio

D’Achille (MAD Procoio 2011, MAD Donna 2012, Lievito 2012, MAD

Donna 2013), ha performato al Macro di Roma, alla Mole Vitelliana di

Ancona in occasione della collettiva “Sguardi sonori”, dedicata all’artista

scomparso Gino De Dominicis. Ha organizzato reading performati

presso il Museo d’arte bionica Polmone Pulsante (Ma petite puopèe,

Fluoralanalogico insieme al filosofo artista Marcello Maggi e al suo

gruppo).

Giovedì 22 GENNAIO 2015

INNANA TRILLIS

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PERFORMANCE

“Kokeshi Tale”

L’artista si contraddistingue per la capacità di dare forma alle sue visioni

identificandosi in figure femminili in un contesto di situazioni oniriche

immaginarie o suggerite dalla mitologia e dalla letteratura.

Giovedì 26 FEBBRAIO 2015

SYLVIA DI IANNI

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Giovedì 30 aprileOre 19:00 aperitivo

live performance di e con

Madame Decadentin

NIXNIXper tutta la serata dj set a cura di

De-Moniqueingresso 3 euro

SHOT

HulaHoop Clubin collaborazione con

Kokeshi Rebel Festpresenta

HulaHoop Club, Via L.F. De Magistris 91/93 (Roma)www.kokeshirebelfest.com HulaHoop

PERFORMANCE

“NIX - La costrizione dei gesti nei ruoli e nelle tradizioni”

La costrizione. Fisica. Mentale. Incanalare. Chiudere. Rendere immobili.

Ogni movimento tornerà al punto di partenza. Nessuna azione.

Solo tentativi.

Cosa succede però quando quei fili si spezzano?

Quando lo sguardo passerà dietro la maschera?

Lo spettatore si troverà immerso in una realtà fatta per altri occhi.

Occhi abituati al buio.

Occhi abituati ad osservare quella parte di noi stessi più segreta.

Giovedì 30 APRILE 2015

MADAME DECADENT

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3/4 OTTOBRE 2015

EX CARTIERA LATINAVIA APPIA ANTICA, 42- ROMA

“Giappone tra tradizione e trasgressione”

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La ex Cartiera Latina è uno di quei posti dove Roma senza sforzo sembra assomigliare a Berlino. Perchè questo luogo, dove per altro hanno sede gli uffici del Parco dell’Appia Antica, ha tante di quelle identità sovrapposte da riuscire a farle svanire, o meglio da alleggerirle, e questo è inusuale in una città dove le varie identità ed eredità storiche e culturali sono sempre ingombrantissime.

Potremmo dire che questa era una cartiera storica (chiusa nel 1986) e uno dei pochi esempi di Roma industriale. Ma anche che siamo all’interno di un parco e che qui passa il fiume Almone (divinità pagana), perfettamente visibile. Che è stata ristrutturata magnificamente e sembra di stare in Inghilterra, ma le sue sale hanno nomi giapponesi. Che qui si organizzano eventi musicali ma è la sede dei guardiaparco, che ci sono orti didattici e sale conferenze

moderne, ma siamo nella più importante via di accesso all’antica Roma.In questo spazio già nel 1061 si trattava la lana, lavorazione ripresa dai Cappuccini nel 1600, la successiva conversione a mulino arrivò nel 1800 e infine fabbrica di carta (dagli stracci) iniziò le attività nel 1912.Oggi invece ci passo quando c’è qualche evento culturale, e quando vedo uno spazio così moderno e ben

allestito nel cuore della antichissima via Appia sorrido e mi dico che anche a Roma le cose possono funzionare, specie se lontano dal centro polveroso e immutabile della città. Che poi da questo centro non siamo mica così lontani (3 km a piedi dal Circo Massimo), ma la magia dell’Appia è quella di farti sembrare distante da tutto.Non posso quindi darvi un motivo “importante” per venire qui (eccettuati gli eventi naturalmente),

ma consideratelo uno spazio polifunzionale a disposizione della vostra fantasia e del vostro umore. Se siete in zona e volete fare un pic nic, se volete guardare l’Almone da vicino, se siete interessati alla sparita Roma industriale, se vi va di portare i bambini in un luogo accessibile o di annusare i profumi dell’orto didattico, la cartiera vi aspetta a braccia aperte.

Marco MattioliROMADVISOR

www.parcoappiaantica.it

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EX CARTIERA LATINA

PARCO DELL’APPIA ANTICA

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Nasce in ambienti a sfondo f etish e la sua specialità sono le corde, le antiche legature giapponesi k inbaku che lei però ha interpretato e trasformato in un personalissimo f ashion bondage trovando alternative alla tradizione giapponese ortodossa tramite una decisa rimescolanza di generi e stili. Ideatrice e Art director di “ACcordaMenti” rassegna di arte performantive che nel 2015 arriverà alla sua 4° edizione; e ideatrice e art director ovviamente del Kokeshi Rebel Fest in collaborazione con l’orientalista e scrittrice Anna Livia Carella. Fra le sue performance più importanti, annoveriamo la partecipazione alle edizioni della rivista N ight Italia di Marco Fioramanti, T EN d i Roma in con Francesca Fini; S tay Queer Stay Rebel in occasione del Palermo pride 2014; E rchie Rock’nRoll Party; L adyfest; F emale Cut; I nteriora Horror Fest; L ondon Fetish Weekend; l’evento Alone in the dark 2; L egARTI, L ost&Found, Rom; F emal Extreme Body Art. Fra gli studiosi che si sono occupati del lavoro di Isabella Corda/DolcissimaBastarda vale la pena ricordare l’antropologa Desirèe Pangerc (all’interno del saggio P rigionia e liberazione del corpo: analisi antropologica di un tabù del XXI secolo, contenuto ne Il volo dell’Angelo - Pensare per immagini, a curadi Ferdinando Testa, Bonanno Editore 2011) e Vitaldo Conte (che dedica all’artista diverse pagine all’interno del suo volume P ulsional Gender Art, Avanguardia 21 Edizioni, 2011).Il suo lavoro è stato anche oggetto di studio di una tesi di Laurea dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

Si è laureata con il massimo dei voti più lode in Lingua e Letteratura Giapponese e Inglese. Ha approfondito i suoi studi all’estero dove ha lavorato e vissuto per lunghi periodi. Soprattutto è stata in Giappone dove ha studiato a fondo la cultura, la storia, l’arte del Sol Levante e dove torna appena ne ha tempo e possibilità.Ha al suo attivo diversi articoli sull’arte, la cultura nipponica e tiene conferenze sull’Oriente (tra cui presso Festival dell’Oriente di Carrara e di Roma, Vintage festival di Padova, Tattoo convention di Milano...).Autrice del libro sullo i rezumi (il tatuaggio tradizionale giapponese) dal titolo: I l Fuoco sulla Pelle, l’Arte del Tatuaggio Tradizionale Giapponese, pubblicato dalla Castelvecchi Editore nel 2011 .Insegna lingua e cultura giapponese e lingua e letteratura inglese; si occupa di comunicazione e content manager per un centro olistico; organizza eventi sull’Oriente; si sta specializzando nella tecnica giapponese dello s hiatsu. Seguendo le caratteristiche innate della sua anima, non smette mai di studiare, approfondire, ricercare.

Orientalista ed esperta culturale sul Giappone, scrittrice,

insegnante di lingue, s hiatsuka, mediatrice culturale.

In arte “DolcissimaBastarda”, bondager, Performer, rope stylist, Art Director.

www.dolcissimabastarda.com

ISABELLA CORDA ANNA LIVIA CARELLA

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