JOEVELLUTO - Picame · Ancora ragazzini iniziano a dipingere sui muri firmandosi NSN997. Alle...

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Illustration. Design. Lifestyle. ISSUE #1 SEPTEMBER 2008 FREE - WWW.PICAMEMAG.COM text: italian / english exclusive! JOEVELLUTO and much more...

Transcript of JOEVELLUTO - Picame · Ancora ragazzini iniziano a dipingere sui muri firmandosi NSN997. Alle...

Illustration. Design. Lifestyle.

ISSUE #1 SEPTEMBER 2008 FREE - WWW.PICAMEMAG.COMtext: italian / english

exclusive!

JOEVELLUTO and much more...

www.picamemag.comwww.myspace.com/picamemag

Young designers: Eat Pizza DesignFabio Catapano

NSN997Nuovo Stile Napoletano

AT GraphicsChewbacca in my best friend!

JeremivilleHuman design

JoeVellutoAdesign

You You ShopA concept store

ContaminationClaudio Coccoluto

Translations

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indexAhi!Sei stato pizzicato da Pìcame!

Non preoccuparti non è velenoso, non ancora per lo meno.Un progetto fresco e innovativo, nato dall’incontro di persone e di idee.Non ha centinaia di pagine perchè è elettronico e le parole superflue

non vi trovano spazio. Non vuole alleggerire il tuo portafoglio perché si scarica gratuitamente e liberamente da internet. È ricco di immagini, commenti,

interviste esclusive, novità. Nelle sue pagine trovano spazio importanti artisti ma anche giovani talenti che hanno voglia di emergere.

La redazione è formata da giovani designer che hanno poco tempo libero ma tanta voglia di dar spazio a nuove idee e lanciarsi in sempre

nuovi e stimolanti progetti.Pìcame ti stimola, non ti rilassa. Ti dà lo spunto, non la soluzione.

Pìcame ti pizzica... Ahi!

Ouch!Pìcame has pinched you!

Don’t worry, it’s not poisonous, not yet.A fresh and innovative project, born from the union of people and ideas.

As it is on-line it doesn’t have thousand of pages neiter will cost you as it is free and downloadable from the web. Pìcame is full of images, news and exclusive

interviews. Famous artists as young creatives will share the same pages. Young designers with basically nofree-time but a great will to communicate new

ideas and find sparkling projects are the editorial staff.Pìcame stirs you, it doesn’t relax you.

Pìcame bewitches you without giving you the antidote.Pìcame pinches you... ouch!

Fabio Catapano

Young designers

Eat Pizza Design

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Nuovo Stile NapoletanoNSN997

Sotto il nome in codice NSN997 lavora un collettivo di amici in molteplici ambiti dell’immagine. Ciò che li accomuna è la ricerca di stile.Ancora ragazzini iniziano a dipingere sui muri firmandosi NSN997. Alle origini c’è il linguaggio del writing. Capisaldi della loro crew sono: la rielaborazione delle radici culturali, l’essenzialità del tratto, l’espressività personale.Il lavoro partito dalla strada si è sviluppato attraverso l’illustrazione, la grafica, la carta stampata, internet e il vj set.

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Under the code name NSN997 work a group of friends who investigate the different aspect of visual and graphic design.The search of a style is what they share.They began as teenagers writing graffiti and signing them with the name NSN997. The graffiti experience will be the origin and the matrix of their way of expression together with the essentiality, the personal contribution and a new elaboration of the cultural roots.The original name born on the streets has de-veloped during the years through the illustration, the graphic design. Internet, publishing and vj set.

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AT Graphics è Andrea Tallone. Andrea adora i vecchi film di fanta-scienza, i mostri, le matite, i pennarelli, la sua moleskine, i fumetti e la fotografia analogica. il suo migliore amico è Chewbacca.Andrea Tallone aka AT Graphics.Andrea loves old science-fiction films, monsters, pencils, felt tips, his moleskine, comics and analogic photography.Chewbacca is his best friend

Chewbacca is my best friend!AT Graphics

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Jeremyville è un artista, un product designer e un uomo. Ha scritto e prodotto il primo libro al mondo dedicato ai toys intitolato Vinyl Will Kill edito da IdN. Ha partecipato ad una collettiva nel 2007 da Colette accanto ad artisti come KAWS, Fafi, Futura, Mike Mills e Takashi Murakami. Le sue opere sono state pubblicate in decine di libri dedicati al design.Jeremyville lavora con clienti del calibro di Converse, Rossignol, Colette, Coca Cola, MTV, Adidas, Red Bull, 55DSL e Beck.Vive diviso tra il suo studio a Sydney in Australia e quello di New York collezionando t-shirt rare e toys.[Translation at page 56]

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Definire JoeVelluto è un’impresa ardua. Uno studio a 360 gradi, una realtà complessa dove si incontrano linguaggi differenti, si sperimentano nuove espressioni e si contaminano stili diversi tra loro. Difficilmente classificabili in schemi rigidi o attraverso definizioni troppo formali, Andrea Maragno e Sonia Tasca collaborano dal 2001 in progetti che spaziano dal design industriale, all’art direction passando per la creazione di allestimenti per importanti eventi come il salone del Mobile di Milano e il Pitti di Firenze.JVLT è nato ufficialmente nel 2004, con Andrea e Sonia (soci co-fondatori). Oggi lo studio JVLT è un gruppo compatto che si avvale di collaboratori il cui denominatore comune è la passione per la progettazione. Tra questi Alessandro Busana – senior designer, ed Eddy Antonello - prototype designer.Una filosofia progettuale quella di JVLT a dir poco flessibile, a tratti provocatoria, spesso pungente ma mai banale.Picame li ha incontrati in esclusiva per farci raccontare dalla loro viva voce chi è JoeVelluto oggi e a quali nuovi progetti si sta attualmente dedicando.

It’s hard to find a definition for JoeVelluto. A studio heart and soul, a complex reality where different styles merge together and new ways of expressions are created and contaminated.Fixed parameters or formal definitions don’t suits well with JoeVelluto. Andrea Maragno and Sonia Tasca have collaborated since 2001 in a wide range of projects from industrial design to art direction as well as in the creation of exhibition settings on the occasion of fairs and events as the Milan Design Week and Pitti in Florence.JVTL was born officially in 2004 with Andrea and Sonia as associate co-founders. JVTL is today a close-knit group where people sharing the same passion for design collaborate and work together. Among them Alessandro Busana – senior designer and Eddy Antonello – prototype designer.A design philosophy that suits perfectly with the definition of flexible, sometimes provocative, most of the times biting but never banal.In an exclusive interview for Pìcame JoeVelluto tell us its story and the future projects it will be involved in. [Complete translations at page 56]

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Ritratto di JoeVelluto - A pitcure of JoeVelluto

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A partire dal vostro primo progetto, RosAria (2002) il rosario in pluri-ball usa e getta è apparso chiaro fin da subito che la vostra filosofia progettuale andava oltre una pura ricerca estetica o un semplice con-nubio di forma e funzione. quanto è importante l'aspetto comunicativo in un prodotto?La filosofia di JoeVelluto, ancor prima che esistesse JVLT stesso, è sempre stata rivolta al “senso” (comunicazio-ne) e all’inutilità (arte). Il design nella maggior parte dei casi produce ogget-ti inutili di cui il mondo è già saturo, andando ad aumentare il numero di “ostacoli”. È sicuramente più interes-sante produrre inutilità a scopi artistici e comunicativi che micro-funzionali. “UseLess is More!”.

Al giorno d'oggi la parola Design è spesso banalizzata, usata ed abusata con il risultato che il pub-blico spesso si trova a non saper più valutare e giudicare la qualità di un vero progetto. è possibile secondo te tornare a riscoprirne il vero significato? se si come?Sinceramente non mi interessa (ri)scoprire il vero significato della parola o del “mestiere” Design, anzi ritengo che il design, inteso in senso classico è un lavoro vecchio (non un vecchio mestiere).Chiunque oggi si può sentire un de-signer: basta sfogliare qualche rivista di settore, indossare gli abiti giusti, magari con qualche colore sgargiante

qua e la, citare a memoria il nome di qualche designer di fama internazio-nale ed il gioco è fatto.“I’m designER than you!”, “No, I’m the designEST!”.Del design (se così posso definirlo) mi attira il gusto dell’invenzione, non la forma. Amo l’Idea. Se per Munari il bello è la conseguenza del giusto, per me il bello è la conseguenza di una bella idea.Come sopra, JVLT è più vicino all’arte e alla comunicazione ed è per questo che non mi definisco un designer in senso stretto ma un’Adesigner; è solo una questione di una lettera: un pro-gettista con qualcosa in meno, però con qualcosa in più (una lettera!).

Spesso quando si parla di mestieri legati alla creatività, alcuni fanno

PIMP MY (IKEA) CHAIR è un kit di compo-nenti che permette di “pimpare” una comune sedia IKEA e renderla una sedia in perfetto stile “low-rider”.

RosAria è una corona del rosario usa e getta, realizzata mediante l’uso del multiball.

fatica ad inquadrarne il senso. Nel vostro caso per esempio, com'è una giornata tipo nello studio Joe-Velluto?La cosa bella di questo lavoro è pro-prio il fatto che ogni giorno è diverso da un altro, e questo è dovuto al fatto che un lavoro cosiddetto creativo com-porta impegni su più fronti: da lavori estremamente liberi ad altri gestionali, dalla costruzione di un prototipo alla conferenza con mille persone, al brac-cio di ferro con l’imprenditore che ha chiaramente visioni diverse dalle tue nello sviluppo di un progetto, ecc…

JoeVelluto è una realtà insolita nel panorama del design italiano, sche-matizzato e rigido che difficilmente vede di buon occhio le contamina-zioni tra arte, design e moda. Vi è mai capitato di esservi sentiti in-compresi?Anzi, direi che capita raramente di sentirci compresi. Chi sceglie JVLT non fa mai una scelta “pop”, non per questo però bisogna scendere a com-promessi: “perdere il lavoro è una scelta” come ha detto recentemente Toscani in un’intervista. Il compro-messo a lungo andare produce solo

risultati sterili a mio avviso. E’ impor-tante mantenere intatta la propria personalità e lavorare con passione condividendola con chi la può e la sa comprendere.

Ormai vicini al sesto anno di attivi-tà, quanto è cambiato JoeVelluto e quali nuovi progetti lo aspettano?L’anima generatrice e la forza creativa è sempre la stessa, è mutato il corpo: nel corso degli anni ci sono stati dei cambiamenti inevitabili sia di forma-zione che di coscienza. Il vissuto per-sonale e lavorativo portano a percor-rere nuove strade con nuove visioni e riflessioni.

La libertà intellettuale di questo mo-mento (ormai non siamo più giovanis-simi!) ci ha permesso di fare un analisi introspettiva, al punto di stendere un manifesto di progettazione, da me de-finito Adesign.Adesign è la progettazione di oggetti a scopo “inutile” ai fini della mera fun-zione pratica, ma che fanno ragionare sull’altro lato della loro funzione, quel-la del senso. A Novembre questo metodo proget-tuale si concretizzerà in una mostra, dove verrà presentata questa analisi.

Risposte di Andrea Maragno (co-fondatore e direttore creativo di JoeVelluto).

SAVER è un diffusore-doccia universale per bottiglie in PET, che può essere utilizzato in qualsiasi situazione outdoor.

FU***N’ PLATE è un piatto pensato per essere utilizzato in situazioni nelle quali si pasteggia in piedi. La caratteristica di Fu***n’ plate è la presenza di un foro centrale che permette di reggerlo con sicurezza con il dito medio.

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M.A.S.T., Modulo Abilitativo Sensoriale Transitivo è un nuovo modo di entrare in contatto con la materia, i volumi, la realtà.Un progetto ideato da JoeVelluto per Novabell, azienda leader nel set-tore delle superfici ceramiche di alta gamma, M.A.S.T. vuole essere una chiave di lettura alternativa, un diverso punto di vista dal quale guardare, vivere e sentire il prodotto ceramico. Un esperimento sensoriale lungo un percorso praticabile che sovverte il concetto di spazio, progettato per sollecitare eventi percettivi, dove si è attori e spettatori, dove si guarda, si tocca, si osserva e si è osservati.

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LA TUAPUBBLICITÀ

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Creazioni uniche in limited edition nate dai sogni e dai pensieri di giovani stilisti e designers. Un Concept Store con base nel centro di Torino, che presenta le collezioni di designers italiani e internazionali che hanno in comune sperimentazione, ironia ed ecletticità.Dietro tutto ciò si cela il furbo visino di Eleonora (la potete ammirare nella foto a destra), che ha rilasciato un’intervista in esclusiva per Pìcame Mag.

Exclusive creation, limited edition from the dreams and thoughts of young stylists and designers. A Concept Store in the centre of Turin where the Italian and international designers collection are displayed, all characterized by a will to experiment, irony and eclecticism. Behind all this there is the smart mind of Eleonora who has exclusively for Picame Mag answered to our questions.[Complete translation at page 58]

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Ciao Eleonora! Presentati ai lettori di Pìcame.PRRR PRRRRR Pizzicami baby!Sono Eleonora ho 23 anni, sono nata a Torino e le mie misure sono... un di-sastro! Dite che lo passo il provino per aspiranti veline?

Parlaci di You You Shop, di come è nato il progetto e di ciò che rappre-senta per te.Il mio negozio in realtà si chiama you e non youyou shop. Nel tempo la gente ha cominciato (e continua) a chiamarmi youyou e il negozio è diventato youyoushop... alla fine è piu orecchiabile e mi piace l’idea che, inconsapevolmente, il nome l’hanno deciso coloro che tutti i giorni, apprezzando ciò che vendo e il lavoro che faccio con i designer, comprano e rendono reale il mio piccolo mondo. Che dire, se non l avete ancora capi-to you è il mio castello, il mio mondo, dove racchiudo tutte le cose che mi piacciono con l’opzione che chiunque, entrandoci, può assaggiarne un pezzo e portarselo via.

In che modo vai alla ricerca dei gio-

vani designer che poi convolgi nel progetto You You?Inizialmente (2 anni fa circa) andavo qua e là per qualche fiera italiana e stavo ore (come adesso in ogni caso) davanti al computer sfogliando mille pagine nel web. Solo fino a pochi mesi fa le cose non erano alla portata di tutti come lo sono oggi, myspace era ancora poco co-nosciuto in italia e non c’era questo sovraffolamento di fashion blog dove puoi trovare tutto ciò che desideri divi-so persino per categorie.hihi.Oggi invece, crescendo e ampliando-mi, mi appoggio al web e a myspace e vado spesso all’estero. Anche se il metodo piu efficace rima-ne il passaparola. La gente sa che sono sempre alla ricerca di nuovi cre-ativi (spazio permettendo... ufff 20 mq sono pochiiiiiii), che spesso si presen-tano davanti alla mia porta con le loro creazioni.

Che importanza hanno per te Myspace e il web in generale?Sono fondamentali oggi. Il trucco sta nel sapere usare il mezzo e non farsi coinvolgere maniacalmente. Questo

mondo web che si è creato puo di-struggere davvero tutto... compresa la creatività di cui tanto è circondato. Comunque mi ha aiutato tantissimo nel crescere; ho aperto anche uno shop on line proprio perchè avevo molte richieste e volevo accontentare tutti.

Sono tempi duri per i giovani crea-tivi che vogliono emergere e farsi conoscere. Hai qualche consiglio da dare loro?Sono tempi duri per tutti, hai ragione, la concorrenza è troppa. Il mercato è

saturo e la domanda non è superiore all’offerta, ma vi assicuro che coloro che hanno davvero qualcosa da dire attraverso le loro creazioni possono farcela. Certo non è un lavoro facile si sa, ma bisogna credere in se stessi e prova-re. Io nel mio piccolo sono qua per aiutare chi si vuole fare avanti e dargli il giusto spazio, cosi come è stato dato a me anni fa quando avevo una linea di cose mie.

PS: non dimenticate una regola basi-lare: FREETOBEYOU!

You - Piazza Vittorio Veneto 12/f - Torino

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CONTAMINATIONCONTAMINATION

Ciao Claudio, benvenuto su Pìcame! L’estate 2008 sta volgendo al termi-ne, qual’è il bilancio della tua stagione lavorativa? E quali sono i tuoi pro-getti imminenti?Bilancio positivissimo; scena in forma e non così in crisi come si vuol far cre-dere, gente che ha voglia di musica (e intendo MUSICA) e anche qualche ridi-mensionamento di fenomeni mediatici un po’ sopravvalutati...

Com’è cambiato il mondo della club culture in Italia dal ‘90 ad oggi, trovi questo ambiente in buona salute?La club culture DEVE cambiare costantemente, guai non fosse così! Altra cosa è parlare dello stato di salute: abbiamo problemi strutturali, i nostri clubs sono per la maggior parte obsoleti tecnologicamente e anche rispetto alle nuove esigenze dei frequentatori ricalcano i vecchi schemi delle disco anni ‘80! Servi-rebbero nuove strutture per attivare nuove idee e nuovi impulsi.

Cosa ti affascina delle tendenze musicali di oggi?Ovviamente la libertà espressiva che la tecnologia ha definitivamente sdogana-to dalla musica accademica; c’è un mondo di musica e l’esploratore più accre-ditato alla scoperta delle nuove frontiere del suono è proprio il DJ/producer.

Tutti sanno della tua predilezione per il vinile, che è riuscito in qualche modo a sopravvivere agli ultimi 15 anni nonostante l’avvento dei cd pla-yers. Oggi però, con le nuove tecnologie (parliamo ad esempio di Traktor Scratch, Ableton Live, e altri softwares per mixare e creare musica), sem-bra sia arrivato davvero il momento dello scontro finale tra “old school” e

Una rubrica che parla di musica a 360 gradi. Musicisti e djs ci raccontano la loro esperienza. Su questo numero, in esclusiva per Pìcame, l’intervista a

Claudio Coccoluto

“new generation”. Come pensi andrà a finire?Non credo negli “scontri” ma negli “incontri”! Tutte le tecnologie sono integrabili ai percorsi creativi, vinile, laptop, zampogne... tutto!Personalmente credo che la tecnologia serva come surrogato del vinile. In tal caso preferisco quest’ultimo per la qualità del suono, per la teatralità del gesto e per motivi sentimentali!

Sappiamo che sei un appassionato del mondo di internet, cos’è che ti af-fascina di più? E visto che stiamo usando le pagine di un e-magazine per intervistarti, cosa ne pensi di questo nuovo modo di fare informazione digitale?Mi affascina la possibilità di percorrere in lungo e in largo le informazioni, an-che senza uno scopo definito... un po’ come quando si entrava in un negozio di dischi (di vinile) per una cosa e uscivi con tutt’altro acquisto. Mi preoccupa solo il coefficiente di verità delle notizie che spesso sono superficiali quanto parziali o strumentali, quando non addirittura false.. ma con un po’ di intuito si impara a “surfare” sulle onde giuste!

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WONKA Whitout Knormal Knowledge - www.myspace.com/wonkaswonka

Ovvero: come se ad andare a ballare fosse un alieno (che se anche nella sua città fra le stelle ci dovessero essere club fichissimi) sicuramente non avrebbe la stessa idea di musica dance che abbiam noi qui, sulla Terra.

Qui sulla Terra, i più intimiditi dalla novità bazzicano serate minimali (senza farsi scappare un sorriso, pena l'espul-sione).

I più convinti di dominare l'avanguardia militano in serate techno (anche se poi si lamentano che quella cassa del-la 808 non era equalizzata a dovere). I rimorchioni a caccia di culi strusciano i piedi con fare da boss, nei club hip hop, convinti di averlo più duro e lungo di tutti.

I rocker che amano la musica vera (non quella dei computer), si dimenano in pista convinti che il rock sia musica da ballare (se li vedesse Spyke Lee!!)

Poi ci sono tutti quelli che queste menate non se le fanno. Quelli che ascoltano la musica come gli pare, perchè gli pare e piace, perchè molto la scaricano e poco la comprano, perchè l'amico fidato gli passa i mixati della nuova star scoperta su un forum, uno che suona cose assurde, indefinibili, dritte, spezzate, hip hop, house... boh!Però di-vertenti, sempre. Bombette da club che ti fan venire voglia di alzare le braccia al cielo e ringraziare il dj e baciare la tipa che ti balla vicino!

Cose wonk... non definibili che però ti tirano sempre per i capelli e riportano le serate nei club alle feste che erano prima dell'oscurantismo crucco... quando era il "SI'" a scorrere nei club.

Queste sono le feste che prepara wonka (usando come consulente l'alieno di cui sopra)... E wonka ha come amici intimi (robba di condivisione di donne, droghe, dischi e mutande) i Crookers, i Bloody Beetroots, Congorock, Riva Starr, Busy P, Scuola Furano e tanti malati del casino che saran ben lieti di fare festa all'Amensia una volta al mese.

Ah, già... perchè all'Amnesia? Abbiam girato a sentire come suonano i club milanesi e alla fine abbiam scelto l'Amnesia. Perchè Wonka fa le feste e alle feste la musica si deve sentire bene e alta, molto bene e mooolto alta!

Tanto bene e alta da lasciarti sazio per un mese, fino al prossimo Wonka!A testimoniare il tutto...un mito= Mark cobra Snake www.thecobrasnake.com

.....ad iniziare questa avventura compagni di viaggio il nuovo marchioUNDER_SCORE.. da qui inizierà tutto!!!!! E ne sentirete parlare..

Next party WONKA 001, Giovedi 16 ottobre 2008!!

WONK THIS WAY!!!!

Reggio AIR FESTIVAL - 05.09.2008 - Campo Volo, Reggio Emilia - Italyinfo: www.myspace.com/reggioairfestival

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Project by: Pepper - www.pepperdesign.it

and Zancudo - www.zancudodesign.com

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Web and flash editing:Alberto Ferrari and Daniele Turio [[email protected]]

Copy, press office and translations: Michela Bado [[email protected]]

Reggio Air Festival, Stefano Borelli, Idriss D, Eleonora Carisi, JoeVelluto, Claudio Coccoluto, Ricky (Amnesia Milano), Andrea Tallone,

Martina Gamboni, Fabio Catapano, Nsn997, Ana Maria Mazilu.

Special thanks to:

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ISSUE#1 SEPT. 2008

Pìcame è un magazine elettronico. Non ne esiste una versione cartacea (almeno per ora).

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will thank you!

Page 26 - Jeremyville

Jeremyville is an artist, product de-signer and a human. He wrote and produced the first book in the world on designer toys called Vinyl Will Kill, published by IdN.He has been in a group show at Colette in 2007 alongside KAWS, Fafi, Futura, Mike Mills and Takashi Murakami. His art has been publi-shed in design books by IdN, Die Gestalten Verlag, All Rights Reser-ved, Victionary, MTV, Magma Boo-ks, Kidrobot, Faesthetic, Laurence King, Taschen and Pictoplasma.Jeremyville has worked with clients such as Converse, Rossignol, Co-lette, Coca Cola, MTV, Kidrobot, Refill, Graniph in Japan, Adio Sho-es, STRANGEco, Wooster Collec-tive, Super Rad Toys, Play Imagi-native, sketchel, Adidas, Tiger Beer and Tiger Translate, Artoyz in Paris, Domestic Vinyl in Paris, Corbis, Thunderdog, Red Bull, Pop Cling, 55DSL and Beck.He splits his time between studios in Sydney Australia and New York City collecting rare t-shirts, snea-kers, toys.

Page 34 - JoeVelluto

Starting from your first project Ro-sAria (2002) the disposable rosary made in pluriball, it has been clear that your design philosophy moved beyond the pure aesthetic research

or the simple union between form and function. How important is the communicative aspect in the design of products?The JoeVelluto philosophy, befo-re the creation of the same JVLT, has always been addressed to the “meaning”, and to the uselessness. Design tends to produce useless products the world is already full of, contributing to raise the numbers of “obstacles”. It’s more interesting to create useless objects with artistic and communicative purposes than micro–functional ones. “UseLess is More!”.

Nowadays the word Design is of-ten used in a wrong way becoming most of the time banal. As a result people gets enable to value and judge the quality of the projects. Do you think it will be possible to rediscover its real meaning? If yes, how?Sincerely I’m not interested in the rediscovery of the meaning of the word design as well as of its relative work, on the contrary I consider it from its classic definition an ancient profession and not an old job.Nowadays everyone could consider himself as a designer; it’s enough to flip through the pages of the ma-gazines, wear the right dresses with bright colours and to cite by heart the names of some International de-signers and you will be perfect!

“I’m designER than you!”, “No, I’m the designEST!”.

What really interest me about De-sign is the will to invent not the

translations shape created. I love the Idea. If for Munari beauty born from the right process for me it born from a good idea.As I have already said JVTL is clo-ser to art and communication than to design and this is the reason why I don’t consider myself as a designer but as and Adesigner, it’s only a matter of a single letter: a designer with something less ( the prefix a in Greek means less) but at the same time with something more (the letter A!)

Usually the people find it difficult to under stand the works related to creativity. In your case for example, how is a typical day in the JoeVellu-to’s studio?The most beautiful aspect of this work is that everyday is different from the day before and this is due to the fact that in a creative work you always have to face different situations: projects that leave you completely free, others who invol-ve a management process, from the creation of a prototype to give a lecture with thousand people as well as to arm wrestle with a mana-ger who obviously has a completely different point of view on the deve-lopment of a project, etc…

JoeVelluto is an unusual reality in the Italian design situation usual-ly fixed and a bit schematic that doesn’t look at the contamination between art, design and fashion fa-vourably. Has ever happens to you to feel a bit misunderstood?Well, it rarely happens that people understand us. Who decide to work

with JVLT doesn’t do a pop choice but not for this reason it is neces-sary to agree to compromises: “ to loose a work is a choice” as has recently said Toscani in an inter-view. In my opinion compromises in the long period only lead to poor results.The most important thing is to pre-serve one’s own personality and to work with passion, sharing it with you want and can understand it.

The sixth anniversary is almost near, how deeply is JoeVelluto changed and what are the next projects?The soul and the creative energy is always the same, the body has changed: during the years as na-turally happens, there have been changes in the team as well as in our consciousness.The life of everyone and the work experience has led changes and to start new way of look at things and thinking.The intellectual freedom we have nowadays ( we are no more so young as it could seems) has allow us to do an introspective analysis and to write the design manifesto I called Adesign.Adesign is the design of “useless” products from a practical point of view but able to make people think at their sense.In November this design approach will become true and real thanks to an exhibition that will present this method of analysis.

Answers by Andrea Maragno (Joe-Velluto creative director).

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Page 44 - You You Shop

Hi Eleonora. Introduce yourself to the Picame readers.PRRR PRRRRR Pinch me baby!My name is Eleonora, I’m 23 and I’m born in Turin. My size is…a complete disaster!Do you think I will pass the audition for the next Miss Italia?

Tell us something about You You Shop, how is the project born and what it means to you.The real name of the shop is you and not youyou shop but people started to call me youyou and the name has changed in youyoushop. Well, I like it and it is more easy to remember. I also like the idea that the name at the end has been cho-sen by the people that appreciate what I do that believe in my project and in the relationship I create with the designers contributing to make real my little world.You is my castle where I collect all the things I like and everyone ente-ring has the possibility to taste a bit of it.

How do you find the designers you involve in your project?At the beginning (2 years ago) I used to go in some Italian fairs and spent most of my time ( as I keep on doing) surfing the net; not long ago many things were not so acces-sible as they are today, myspace was quite unknown and there were less fashion blogs where today you can easily find everything you se-arch already divided in categories.Nowadays as my project keeps on

growing, I usually go abroad but I still use a lot myspace and the web. The most effective way is the word of mouth. People knows that I’m always searching for new creatives ( constantly fighting with my tiny space…only 20 m2 ) and most of the time they come to my door with their creations.

How important are for you Myspace and the web in general?They are fundamental. The most difficult thing is to learn to use it avoiding to become a slave or a maniac. The world wide web has the power to destroy everything, most of all the creativity. The web has helped me in many ways and I’m so grate-ful to it that I have also opened an on line shop to satisfy the requests from people far away.

These are hard times for young cre-atives that want to stand out and to get noticed. Do you have any sug-gestions?These are hard time for everyone and there is too much competition. The market is saturated and the demand isn’t higher than the sup-ply but all the people that really has to express something through their creations will got it. It’s not an easy job, everyone knows that, but it’s important to believe in oursel-ves and don’t get tired to try and try again. I’m here for helping who wants to be the next giving the pos-sibility was given to me when a cou-ple of years ago I had my own line.Ps: don’t forget a basic rule: FREE-TOBEYOU.

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