Jesi Oggi n. 3 - Giugno 2013

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Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93) Conti pubblici seri, credibili e rigorosi SBARCANO I CROCERISTI Accordo con MSC Viaggi e Costa Crociere p. 17 PISTE CICLABILI PROVIAMOCI Per la prima volta un progetto condiviso per percorsi dedicati p. 14 PIANO DI OPERE PUBBLICHE PER RIQUALIFICARE LA CITTà Gli interventi di manutenzione su strade, scuole e verde restano le priorità assolute p. 7 Jesi Oggi anno XXI n. 2 / Giugno 2013 felcini SHOES • FASHION • BAGS [email protected] Alle famiglie di Jesi p. 4

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Jesi città europa dello sport 2014

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Periodico del COMUNE DI JESIDirettore responsabile: FRANCESCO CHERUBINIIn redazione: Simone BrunoriDirezione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srlRegistrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93)

Conti pubbliciseri, credibilie rigorosi

SBARCANOI CROCERISTI

Accordo con MSC Viaggi e Costa Crociere

p. 17

PISTE CICLABILIPROVIAMOCI

Per la prima volta un progetto condivisoper percorsi dedicati

p. 14

PIANO DI OPERE PUBBLICHE PER RIQUALIFICARE LA CITTà

Gli interventi di manutenzionesu strade, scuole e verde restano le priorità assolute

p. 7

JesiOggianno XXI n. 2 / Giugno 2013

felciniSHOES • FASHION • BAGS

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Alle famiglie di Jesi

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L’esempio

È la citazione che ho inserito, esatta-mente un anno fa, nel discorso di inse-diamento a Sindaco di questa Città. Non l’ho ripresa per il solo gusto di arric-chire un discorso ufficiale. Ma perché fortemente convinto di queste parole e soprattutto dell’autorevolezza di chi le aveva pronunciate. È la stessa citazione che ho riproposto pochi giorni fa in occasione della Festa della Repubblica. Perché in quel voto del 2 Giugno 1946 - e nella Costitu-zione che ne è la naturale conseguenza - è insito il concetto di scelta. Di una scelta civica, di una scelta etica, di una scelta morale. Di una scelta di impegno. Quell’impegno che mi sono assunto da-vanti ai cittadini avendo ben chiaro un concetto: la politica, l’amministrazione, l’assunzione di responsabilità in seno a qualsiasi organismo di rappresentanza richiede un necessario compromesso.Sta a noi dare forma e contenuto a que-sto compromesso. E soprattutto decli-narlo nella maniera migliore. Come hanno fatto i nostri padri costituenti: uomini e donne che uscivano dalla dit-tatura nazifascista, che provenivano da schieramenti diversi, che hanno co-struito la Carta costituzionale con una approfondita mediazione. Un compro-messo nei valori. Un compromesso di sensibilità. Oggi avverto - per la responsabilità che mi è stata assegnata dai cittadini - il do-vere di restituire al valore più nobile il concetto di compromesso. E di contra-

stare in ogni sede qualsiasi azione che si traduce in un compromesso su interessi di parte, di lobby, di gruppi. Perché se è di questo che si tratta, quella libera scelta che richiamavo come base della politica, dell’amministrazione, della responsabilità in organismi di rap-presentanza, ebbene quella scelta non sarà comunque libera, non sarà proiet-tata nell’interesse generale. Ecco perché non mi stanco mai di indi-rizzare le mie aspettative affinché chi è chiamato a qualunque ruolo di rilevan-za pubblica abbia come stella cometa il bene collettivo, la competenza, l’one-stà, le doti morali che sappiano coniu-gare armonicamente autorità ed autore-volezza.E quanto di attualità c’è in quel moni-to di Pacifico Carotti. Quanto di vero, quanto di profondo! L’ho sperimentato entrando in politica, io che la politica non l’avevo mai fatta prima e mai avrei pensato di farla fino a poco tempo fa. Incontrando certamente amministratori e personalità di alto pro-filo, donne e uomini animati da profon-di convincimenti morali, da senso del dovere, da impegno civile. Ma trovando anche soggetti animati da interessi di parte, fin anche legittimi, ma incompa-tibili con il ruolo che ricoprono. Con i quali non può esserci né dialogo né tan-tomeno compromesso: perché si tratta di fare una scelta netta e precisa.Per questi motivi ho avvertito fino in fondo il peso della responsabilità mo-

rale nel consegnare una copia della Costituzione Italiana ai diciottenni il 2 Giugno. Sono loro il nostro futuro. Sono loro chiamati a continuare la no-stra strada. Sono loro a cui affidiamo una società che abbiamo ricevuto dai nostri padri e che abbiamo il dovere di migliorarla. Anche a costo di sacrifici, anche a costo di impegnare tempo ed energie che avremmo potuto tranquilla-mente dedicare alla famiglia, al lavoro, al tempo libero. Se non li indirizziamo noi, le nostre famiglie, la scuola, il mondo dell’asso-ciazionismo verso l’idea di una scelta matura, civile, consapevole, capace di esaltarne le rispettive personalità all’in-terno di valori e di etica, allora abbiamo sbagliato tutto. E in questo particolare momento della vita del nostro Paese, dove crescono povertà e diseguaglianze, serve in chi amministra un supplemento di respon-sabilità, serve compiere il proprio do-vere fino in fondo, sfuggendo a facili scorciatoie, sfuggendo alla demagogia e alle illusioni. Serve, in una parola, dare l’esempio.

Il SindacoMassimo Bacci

www.facebook.com/massimobaccisindaco

“Occorre che ritorni in auge la scuola del dovere, o meglio quella del servire, in modo da far ritornare cristallina l’opera dei pubblici amministratori. Io vorrei che coloro che la coscienza pulita non hanno si appartino dal dirigere la cosa pubblica, perché gli amministratori pubblici dovrebbero essere rigorosamente obiettivi con tutti”.

Pacifico Carotti, Sindaco della Liberazione

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Lo Stato taglia drasticamente i fondi al Comune nel 2013. Ed il Comune risponde in controtendenza, senza riversare sui cittadini il costo sociale: niente aumenti, ma anzi riduzioni di tariffe, piena tutela delle fasce più deboli, lotta agli sprechi e all’evasione, sostegno a famiglie ed imprese

Di fronte ad uno Stato che continua a tagliare le risorse agli enti locali, la ri-sposta dell’Amministrazione comuna-le è in assoluta controtendenza: niente inasprimenti dei tributi, alcuni dei quali saranno anzi ridotti, niente tagli al so-ciale perché le richieste aumentano e si amplia la fascia di popolazione in difficoltà, niente trucchi contabili con alienazioni od oneri di urbanizzazione utilizzati per riequilibrare i conti anzi-ché destinarli ad investimenti. Piuttosto un’azione incisiva per abbatte-re la spesa con tagli agli sprechi pubblici, una lotta all’evasione ancora più efficace centralizzando il controllo oggi affida-to ad una galassia di uffici, l’assenza di ulteriori mutui per ridurre sensibilmente l’indebitamento del Comune e di conse-guenza le rate mutuo da pagare. Ed in un contesto così ben definito ci saranno an-che le risorse per sostenere le garanzie al credito delle imprese, oggi soffocate dal-le banche che hanno chiuso i rubinetti, ma anche per agevolare l’edilizia - vero motore dell’economia - permettendo alle

CONTI PUBBLICIseri, credibili, rigorosi

famiglie e alle imprese di beneficiare di forti sconti negli oneri legati a ristruttu-razioni e recuperi di abitazioni ed attività produttive, oltre ad un fondo di solidarie-tà per le fasce protette.È un bilancio chiaro, preciso e rigoroso quello approvato dal Consiglio comuna-le, che non fa salti nel buio ma program-ma l’attività amministrativa nel corso del 2013 in maniera puntuale, prevedendo anche un piano triennale di opere pub-bliche compatibile, sostenibile finanzia-riamente ed orientato alle manutenzioni di strade e verde, scuole, strutture sociali ed impianti sportivi, cimitero. Perché la

filosofia di fondo resta inequivocabile: la città del futuro si immagina mettendo a posto l’esistente, riqualificando e valo-rizzando i luoghi di vita, di lavoro, di stu-dio, di svago. E lo si fa con un bilancio sano che, come ripetuto fin dall’inizio dell’attività di questa Amministrazione comunale, è la base per qualsiasi pro-grammazione futura.Il sindaco Massimo Bacci lo ha ribadi-to in Consiglio comunale: “Chi va in giro dicendo che per rimettere a posto Jesi dopo lunghi anni di incuria bastano pochi mesi, vende fumo. Serve, invero, una programmazione seria e metico-

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losa, all’interno di una organizzazione comunale che deve migliorarsi in ef-ficienza ed efficacia, mettendosi essa stessa a servizio del cittadino”. Concetti già anticipati al personale comunale in occasione del primo anno dall’elezio-ne a primo cittadino: “Al personale ho chiesto un deciso cambio di passo: il Comune deve essere da traino per la città, dopo che per troppo tempo si è avuta la netta percezione che sia stato un freno. In questo momento dramma-tico per l’economia, il lavoro, i redditi, l’emergenza sociale, il Comune - inteso nel suo complesso di amministratori, dipendenti e collaboratori - deve assu-mersi la responsabilità di andare oltre il normale lavoro e di “sorprendere” per la qualità dei servizi. È una questione di rispetto verso la Comunità, oltre che un motivo di orgoglio per chi lavora nella struttura pubblica”.Su questo “cambio di passo” il sin-daco conta molto. Anche perché solo abbattendo inefficienze e sprechi ed ottimizzando le risorse, si potranno gestire fondi disponibili che scendono dai 36 milioni del 2012 ai 34,8 milioni di quest’anno, a cui si aggiunge l’in-cognita Imu sulla prima casa e sui ter-reni e fabbricati agricoli. Perché poi il Governo può farsi bello quanto vuole nell’abolirla, ma non può “impiccare”

i Comuni non trovando altre risorse da restituir loro, fatto questo che per Jesi significa altri 1,2 milioni di euro.In questo scenario, dal punto di vista organizzativo, sarà portato a compi-mento il progetto di “un ufficio” che gestirà unitariamente le entrate di na-tura patrimoniale, che allo stato attuale sono distribuite in troppi singoli uffici, sulla base delle varie aree di compe-tenza. Tale progetto, preliminarmente, consente un sicuro miglioramento nei tempi di riscossione delle varie entrate comunali. Inoltre permette l’ottenimen-to di una più efficiente, efficace e con-trollata gestione degli incassi, la possi-bilità di ottenere risparmi a seguito delle economie di scala che si produrranno e, soprattutto, consente ai dipendenti del Comune, impegnati nell’erogazione dei singoli servizi, di svolgere le loro fun-zioni liberi dalla predetta mansione a

tutto vantaggio della qualità del loro la-voro e del conseguente soddisfacimento delle richieste dei cittadini.Continuerà inoltre l’attività di rinego-ziazione dei contratti di appalto vigen-ti ritenuti troppo onerosi e, nel caso in cui sarà praticabile, verranno riportati all’interno dell’ente quei servizi che lo stesso è in grado di svolgere ottimizzan-do, pertanto, la spesa interna.Il contratto di finanza derivata (i cosiddet-ti Swap) dovrà essere costantemente mo-nitorato e, se possibile, rescisso alle mi-gliori condizioni per il Comune. Le spese di gestione della struttura saranno ridotte attraverso piani di razionalizzazione tesi a migliorare l’efficienza e l’efficacia di tutti i servizi. Destano infine preoccupa-zioni i contenziosi legali che si trascinano nel tempo e che potrebbero presto sfocia-re in sentenze economicamente negative per il bilancio del Comune.

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Interventi edilizi, taglio netto agli oneri

È stata presentata come una misura che può contribuire al “rilancio delle attivi-tà edilizie e la ripresa delle attività eco-nomiche”. Si tratta del taglio netto alla monetizzazione dei cosiddetti standard urbanistici, uno dei contributi richiesti dal Comune ogni qual volta un privato realizzi interventi che comportano l’au-mento del carico urbanistico mediante costruzioni o ristrutturazioni per parti-colari variazioni d’usoUn ribasso che riguarda sia il nuovo, sia soprattutto recuperi ed ampliamenti, in particolare per il centro storico e nei borghi rimasti esclusi dal Piano Casa. Ma è una riduzione che interessa in ma-niera sensibile anche gli spazi destinati ad attività produttive e al terziario. Ed infatti al taglio lineare del 15% di tut-te le tariffe per interventi edilizi diretti, si aggiunge un ulteriore taglio aggiun-tivo del 50% per il recupero su edifici della città storica (centro e borghi) e per le attività economiche laddove si inter-venga con ampliamenti su insediamenti esistenti in zone della città a prevalente

In molti casi più che dimezzata la monetizzazione degli standard urbanistici

presenza produttiva. Al 15% si aggiunge invece un ulteriore 25% di taglio delle tariffe per recupero dell’esistente in zone prevalentemente residenziali. “I 33 euro richiesti per ogni metro qua-dro di Superficie Utile Lorda (Sul) di edifici destinati ad attività economiche - spiega l’assessore all’urbanistica Mario Bucci - col taglio del 65% diventano 14 euro a metro quadro in caso di am-pliamento e 28 per una nuova costruzio-ne, col taglio del 15%. Una variazione d’uso o ristrutturazione in centro storico costerà 22 euro a metro quadro e non più 51. Per una ipotetica ricostruzione nei borghi, ad esempio, 100 metri qua-dri residenziali costerebbero 4 mila euro e non più 9.300 di oneri accessori”. L’idea di una revisione al ribasso delle tariffe era già stata avviata dall’Ammi-nistrazione comunale, ma il taglio è sta-to reso più corposo con “l’obiettivo di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente sia in centro storico che per le attività produttive, sperando di poter in qualche modo contribuire ad innescare un processo economico virtuoso. La situazione del settore è talmente stagnante che il Comune, più che incassare meno con il taglio, spera di riuscire a stimolare una piccola ripre-sa che porterebbe per altro alle casse comunali più del nulla che oggi si pro-spetta, in una fase in cui c’è perfino chi richiede la restituzione degli oneri già versati, perché non riesce più costruire dopo aver già affrontato le spese per le pratiche”. Gli uffici comunali registrano infatti un nettissimo calo dell’attività edilizia, anche se non del lavoro: segnalato un blocco per quel che riguarda le nuove costruzioni, ma si assiste ad una certa vivacità sul fronte di trasformazioni ed interventi di piccola entità.

“Una riduzione lineare del 15% di tutte le tariffe. In aggiunta: un ulteriore abbattimento del 50% per il recupero di edifici nella città storica e per gli ampliamenti delle attività produttive, uno sconto del 25% per il recupero dell’esistente in zone residenziali

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Il nuovo piano delleOPErE PUBBLIChEInterventi mirati per una piena riqualificazione

Con l’approvazione del Piano delle opere pubbliche, il primo di questa legi-slatura, prende il via l’iter che la nuova Amministrazione comunale svilupperà per dare le risposte agli impegni assunti con il programma di mandato. Il Piano, a valenza triennale, è caratterizzato da scelte volte ad una piena riqualificazio-ne della città, con particolare riferimen-to alle manutenzioni. E dunque priorità saranno date a strade, marciapiedi, ver-de pubblico, edilizia scolastica, impian-ti sportivi, cimiteri cittadini. Previsti anche alcuni ampliamenti di tronconi stradali per migliorare la viabilità. Tutte le opere, per la prima volta, non saranno finanziate da mutui, ma da proventi che deriveranno da oneri di urbanizzazione, alienazioni, appalto parcheggi e, per quel che concerne i cimiteri, dalla vendita dei loculi, oltre a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari, ma anche privati. Ecco gli interventi previsti.

MOBILITà e VIABILITàManutenzione strade e marciapie-di - Rappresenta una delle principali criticità e a tale voce saranno destinate la maggior parte delle risorse visto che strade e marciapiedi di numerose vie urbane ed extraurbane si presentano in pessime condizioni.Ampliamenti stradali - Si realizzerà il collegamento tra via Puccini e viale del Lavoro superando l’Erbarella, si proce-derà agli ampliamenti di via Campolun-go con definizione dell’asse stradale di collegamento tra le parti ovest e nord della città, e di via del Verziere con re-alizzazione del nuovo tratto in variante di collegamento con via Ricci definendo così l’asse stradale di collegamento tra

le parti ovest e sud della città.Segnaletica - Il miglioramento della sicurezza è legato sicuramente ad una segnaletica leggibile, congruente con l’ambito stradale e coerente con l’am-biente circostante. Adeguandola ad una segnaletica di informazione turistica dei principali poli attrattivi, culturali e spor-tivi, ma anche infrastrutturali.Impianti di risalita - Nella parte bas-sa di via Mazzini (altezza Torrione) e in costa Mezzalancia (scalette della mor-te) si propone di realizzare una serie di scale mobili di lunghezza diversa tra loro che dovranno superare il dislivello, con sensore di attivazione all’avvicina-mento dell’utente, copertura leggera e trasparente e sistema di telecamere per il controllo.Piste ciclabili - Con l’approvazione del progetto del piano delle piste ciclabili si comincerà a collegare gli attuali tronco-ni di piste ciclabili presenti in città per

un primo percorso continuo. Area Porta Valle e parcheggi viale della Vittoria - Si prevede la riorganiz-zazione degli spazi destinati a parcheg-gio in via Porta Valle e in Viale della Vittoria. Nella prima zona si propone di attuare un progetto urbano di trasfor-mazione, valorizzando le aree destinate a verde ed istituendo un parcheggio a raso, con superficie polivalente di circa 6 mila mq. Le aree verdi attrezzate per gli usi collettivi aumenteranno notevol-mente. Per il viale della Vittoria si pre-vede la ripresa della pavimentazione in asfalto ormai logora in più punti. Videosorveglianza - Saranno realizzati impianti di videosorveglianza in corri-spondenza di incroci, rotatorie e parti sensibili della città.

RIQUALIFICAZIONE URBANAPavimentazione di corso Matteotti - Sostenuti da un contributo ministeriale

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di riqualificazione urbana ed edilizia sociale, saranno realizzati i lavori di pa-vimentazione di corso Matteotti, piazza Pergolesi, piazza Colocci e la ristruttu-razione di 7 alloggi abitativi in via San Pietro Martire.Completamento contratto di quartie-re - Si completeranno le ultime opere del contratto di quartiere “Abitare il centro antico” con la ristrutturazione delle ex carceri e la riqualificazione del chiostro dell’ex chiesa di Sant’Agostino.

ARREDO URBANO E VERDE PUBBLICOGiardini pubblici Viale Cavallotti - L’area del parco pubblico costituisce la struttura portante del verde attrezzato nella città: un’area di grande fruibilità inserita in un contesto dominato dalla residenza. È prevista l’installazione di strutture gioco diversificate per ado-lescenti e bambini e la posa di nuove panchine e di cestini porta-rifiuti diffe-renziati. È inoltre necessario procedere, nella parte storica (zona antistadio) ad una manutenzione straordinaria com-plessiva (camminamenti, gazebo stori-ci, nuove essenze arboree).Arredo urbano in città e nei parchi - All’interno del nucleo urbano si rende necessario provvedere all’installazione di nuovi elementi di arredo al fine di

rendere la città più accogliente e vivibi-le: nuove panchine, fioriere, cestini per rifiuti, rastrelliere per biciclette, giochi per i parchi pubblici e alla riqualifica-zione di tutti i bagni pubblici ricadenti all’interno del territorio comunale. La scelta degli elementi di arredo urbano verrà effettuata in modo da potersi in-serire in maniera armonica nella zona in cui dovranno ricadere.Pavimentazioni in centro - Il trascor-rere del tempo e l’usura hanno causato un deterioramento delle pavimentazioni in blocchi di arenaria delle vie del cen-tro storico medioevale che hanno subito distacchi e dissesti e dei selciatiFiume Esino - In programma gli in-terventi di manutenzione straordinaria dell’alveo al fine di ridurre il rischio idrogeologico a salvaguardia dei beni pubblici e della pubblica incolumità.

SERVIZI CIMITERIALINuovo cimitero - Si prevedono l’eli-minazione delle infiltrazioni d’acqua piovana provenienti dai tetti e dalle pa-vimentazioni dei ballatoi, il ripristino delle strutture in cemento armato, l’in-stallazione di pannelli frangivento nella piramide, la realizzazione dell’impianto di illuminazione della chiesa, la realiz-zazione del nuovo ossario e cinerario, la realizzazione di nuovi loculi.

Cimitero monumentale - Anche in questo caso sono previste opere di ma-nutenzione straordinaria, oltre al rifa-cimento degli impianti della luce voti-va, la realizzazione di nuovi loculi ove possibile e il recupero di altri loculi per fine concessione. Nell’intera area del cimitero è inoltre in programma la si-stemazione del parcheggio e la realiz-zazione di un nuovo tronco stradale, in maniera tale da evitare l’attraversamen-to dell’area cimiteriale per chi deve rag-giungere la zona di Santa Lucia. Cimiteri rurali di S.Maria del Colle, Mazzangrugno e Tabano - Agli inter-venti di manutenzione si aggiungeranno il ripristino di alcuni tratti del muro di cinta e la sistemazione delle aree ver-di, oltre al rifacimento degli impianti di luce votiva.

EDIFICI SCOLASTICIComplesso scolastico San Francesco - L’intervento interesserà la scuola media Lorenzini, l’elementare Collodi, i locali segreteria, la palestra e riguarderanno l’impermeabilizzazione delle copertu-re, la sistemazione dell’area esterna con relativa recinzione e la ristrutturazione integrale dei servizi igienici a servizio della palestra, creando spogliatoi sepa-rati fra ragazzi e ragazze.Scuole secondarie di I° grado - Inte-

Inseriti nel Piano delle opere pub-bliche sono anche alcuni interventi di valenza pubblica ma che saranno realizzati da privati che hanno chiesto l’autorizzazione al Comune. Le risorse impegnate non saranno pertanto del Comune, piuttosto verranno investite da soggetti pri-vati. Non essendo lavori in capo al Comune, ovviamente la loro realiz-zazione, ancorché contemplata nel Piano triennale delle opere pub-bliche, è legata agli eventuali tempi di programmazione previsti dal soggetto privato. Ecco di cosa si tratta. Parcheggio interrato alle Conce -

L’intervento prevede la realizzazione di parcheggi interrati ed il rifacimento dell’area sosta a livello di superficie. Parcheggio interrato Carducci - L’intervento prevede la realizzazione di parcheggi interrati sotto il Carducci con entrata delle auto da viale Papa Giovanni XXIII e uscita meccanizzata che collegherà via Carducci a viale della Vittoria.Parcheggio interrato ed a raso in via S.Francesco - Anche in questo caso l’intervento prevede la realizzazione di parcheggi interrati ed il rifacimento dell’area sosta a livello di superficie.Cittadella dello sport - L’intervento

prende in considerazione la realizzazione di più impianti sportivi da realizzare nell’area del Palasport-Polisportivo Cardinaletti.Tempio crematorio - A fronte di una crescente richiesta di cremazioni che ad oggi possono essere eseguite solo in località molto distanti (San Benedetto del Tronto o Perugia), si ritiene, nel rispetto delle libere volontà di ciascun cittadino, di valutare l’ipotesi della realizzazione di un tempio crematorio al cimitero. Il Comune procederà ad uno studio di fattibilità, poi sarà il soggetto privato a garantirne la realizzazione e la gestione.

Gli interventi pubblici proposti dai privati

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ressa una serie di interventi da mettere in atto per la manutenzione delle coper-ture, la sostituzione degli infissi, il com-pletamento degli impianti antincendio e la loro modifica in base a sopravvenu-te necessità nonché la sistemazione di aree esterne, il cablaggio delle reti dati all’interno degli edifici stessi, iniziando dalle quattro scuole medie in cui tale in-frastruttura è divenuta obbligatoria. Gli interventi saranno spalmati nei tre anni previsti dal programma.Nuove sezioni di scuola materna - La scuola per l’infanzia “Anna Frank” si trova al margine di viale del Lavoro in una zona periferica della città, inserita in un’ampia zona verde che condivi-de, distante poche decine di metri, con l’edificio che ospita l’asilo nido “Oasi”. La recente crescita del limitrofo quar-tiere Smia rende necessario l’amplia-mento della scuola in ragione di due nuove sezioni. Recupero ex scuola materna - asilo nido Aquilone - L’asilo nido “Aquilo-ne” fu chiuso nel 2003 a seguito degli

esiti delle verifiche di vulnerabilità si-smica, promosse dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia del 2002. Sarà recuperato grazie anche a contributi della Regione e di Cariverona. Nuovo centro Maschiamonte - Il cen-tro socio-educativo-riabilitativo “Ma-schiamonte” è attualmente collocato all’interno di alcuni locali siti al piano terra di uno stabile in via San Giusep-pe che non garantiscono le condizioni ottimali per la cura e la socializzazione degli ospiti: pertanto, si è deciso di re-alizzare una nuova struttura su un uni-co piano, di circa 250 mq, oltre a uno spazio porticato di altri 45 mq, a fronte dei 197 mq della struttura esistente.

IMPIANTI SPORTIVIPalazzetto della Scherma - Sono ne-cessari interventi di manutenzione stra-ordinaria della copertura, interessata da infiltrazioni d’acqua ed opere generali di riqualificazione e conservazione del-le aree esterne e delle murature, oltre l’eliminazione di elementi impiantisti-

ci invasivi. Si prevede inoltre la nuova tinteggiatura esterna intervenendo in modo ricercato e particolare cosi da ca-ratterizzare il nostro impianto sportivo estremamente significativo per lo sport jesino e per tutta la Città.Palasport e Cardinaletti - Il palazzetto dello sport, sebbene si trovi in discreto stato di manutenzione, è soggetto a pun-tuali e ripetuti fenomeni di infiltrazione d’acqua. Necessita quindi di un esteso intervento di ripresa e sostituzione del manto della copertura. Da sistemare an-che gli spogliatoi del Cardinaletti, men-tre è necessario ampliare ed ottimizzare gli spazi destinati a parcheggio per pub-blico ed atleti.Palestre Asiago, Carbonari, Collodi e Federico II - Sono palestre dislocate nel territorio comunale, annesse ad edi-fici scolastici e destinate anche all’at-tività extrascolastica. Gli interventi necessari riguardano la manutenzione dei servizi igienici e delle coperture, il rifacimento della pavimentazione, la tinteggiatura.

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E NEI PARCHI ARRIVANO I CHIOSCHI STAGIONALI

Potranno presto essere installati chioschi stagionali nei parchi pubblici dove poter somministrare alimenti e bevande e svolgere attività culturali e ricreative. La Giunta comunale ha infatti deciso di pubblicare un bando per la raccolta di manifestazioni di interesse al fine di verificare eventuali adesioni di operatori per questo tipo di esercizio pubblico temporaneo e, nel caso, valutare come procedere alla assegnazione delle aree. È la prima volta che a Jesi si prova ad organizzare un servizio del genere, finora limitato ai giardini pubblici di viale Cavallotti. Si vuole in questo modo favorire l’aggregazione nei numerosi parchi con l’intento anche di riqualificarli e valorizzarli visto che tra le disposizioni previste, vi sarà la pulizia e l’arredo, la presenza di un bagno, la rigorosa regolamentazione di suoni e rumori. Da un primo esame della Giunta sono stati individuate

alcune aree che si prestano particolarmente a questo tipo di attività, come il parco del Ventaglio, il parco Mattei alla Smia, il parco del Cannocchiale, il Parco del Vallato, gli Orti Pace, ma proprio per capire quelle che potrebbero essere le richieste da parti di titolari di licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, si è scelta la strada di un bando pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse così da non evitare preclusioni. Sarà poi la stessa Giunta, anche sulla base delle aree verdi individuate dagli operatori, a valutare quelle che meglio si prestano per questo tipo di attività.La decisione nasce dalla richiesta presentata in Comune da parte di un operatore che ha di fatto gettato le premesse affinché gli uffici predisponessero una proposta da sottoporre alla Giunta con la quale regolamentare tale attività.

Una nuova opportunità per valorizzare e riqualificare le aree verdi della città

DEhOrS regole certe e pieno sostegnoRegole certe e pieno sostegno degli uffici comunali in tutto l’iter ammi-nistrativo per quegli esercizi pubbli-ci che intendono realizzare strutture temporanee all’aperto davanti ai propri locali. Lo ha deciso il Con-siglio comunale, su proposta della Giunta, approvando il nuovo rego-lamento sui cosiddetti “dehors”, termine che racchiude l’insieme de-gli elementi mobili (tavolini, sedie, ecc.) posti in modo funzionale per arredare lo spazio all’aperto annesso ad un locale di pubblico esercizio autoriz-zato alla somministrazione di bevande. I “dehors”, infatti, secondo l’Ammini-strazione comunale svolgono una po-sitiva funzione in termini di migliora-mento dell’offerta di servizi ai cittadini ed ai turisti, di aggregazione sociale, di rivitalizzazione della città. E dunque la loro presenza va incoraggiata pur nell’ambito di regole codificate che ne garantiscano la compatibilità con i luo-ghi ed il decoro pubblico. Con questo

Approvato il nuovo regolamento che incoraggia l’arredo di spazi all’aperto di bar e di pubblici esercizi

spirito è stato modificato il precedente regolamento, così da migliorare la di-sciplina per l’occupazione del suolo pubblico, conformemente ai principi generali di riqualificazione e valorizza-zione dell’ambiente cittadino.I “dehors” potranno essere aperti, de-limitati o coperti, sia stagionali che permanenti, privi di barriere architet-toniche, posizionati in maniera tale da non ostacolare né il transito pedonale né tanto meno quello veicolare. In particolare, con le modifiche introdot-

te, l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico è subordinata ad un nulla osta preventivo vincolante sulle caratteristiche dei manufatti stessi e degli arredi. Al fine di salvaguardarne i caratte-ri storico-architettonici, nelle aree ricadenti all’interno del centro sto-rico, è vietata la installazione di “dehors di tipo coperto” fino alla individuazione, da parte della Giun-ta, degli ambiti di divieto assoluto e

delle condizioni particolari per la instal-lazione dei “dehors” stessi.I “dehors” dovranno essere tenuti in or-dine, puliti e funzionali.All’interno dell’Area Servizi Tecnici del Comune è stato individuato un ap-posito ufficio come unico interlocutore con i titolari dei pubblici esercizi che intendono realizzare strutture tempora-nee all’aperto davanti ai propri locali o vogliano regolarizzare quelle già atti-ve. Numerose le nuove domande per-venute.

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IL MErCATO IN CENTrO TOrNA FINALMENTE UNITO

Con il mese di giugno gli ambulanti di via N.Sauro sono stati trasferiti in piaz-za Colocci. Dopo un lungo percorso partecipato per affrontare congiunta-mente le numerose problematiche di na-tura amministrativa e organizzativa, si è conclusa positivamente una questione presa subito di petto da parte dell’Am-ministrazione comunale con l’obiettivo di dare risposte certe agli ambulanti ed eliminare per ragioni di sicurezza e so-sta l’area assegnata alle bancarelle di fronte al mercato ortofrutticolo di via N.Sauro. In piazza Colocci, nei giorni di mercato del mercoledì e sabato, sono ora presenti dalle 13 alle 14 bancarelle, con dimen-sioni leggermente ridotte, ma comunque tali da poter consentire agli operatori di esporre nel miglior modo la propria mer-ce e soprattutto di accogliere tutti. “Si raggiunge un risultato importante - ha spiegato il consigliere delegato ai

mercati Marco Giam-paoletti - perché otte-nuto in forma condivisa e partecipata con gli stessi operatori e con le organizzazioni di cate-goria che ha permesso di superare le tante cri-ticità presenti che si tra-scinavano da tempo. Da parte di tutti vi è stata la massima collaborazione e disponibili-tà, nel comune intento di valorizzare al meglio il mercato ambulante nella parte storica della città, con ciò contribuendo anche a rafforzare l’afflusso dei citta-dini a beneficio dei negozi presenti in via Pergolesi. Si tratta, come abbiamo già avuto modo di ricordare, di un tra-sferimento temporaneo, in attesa della completa riorganizzazione del mercato ambulante che resterà comunque nel centro storico sia nella mattinata del

mercoledì sia in quel-la del sabato e rispetto alla quale l’approccio sarà sempre quello di una vera e concreta partecipazione”.Sempre con le orga-nizzazioni di categoria degli ambulanti si è cominciato ad affron-tare insieme anche

l’organizzazione delle fiere di San Set-timio di settembre. Dopo anni in cui la gestione era stata affidata ad una ditta privata, l’Amministrazione comunale ha deciso di riprendere in mano le fiere con l’obiettivo di coniugare al meglio le esigenze di operatori e pubblico, ma anche di ottimizzare al meglio le risor-se. Anche in questo caso si registra una positiva disponibilità delle associazioni, consapevoli che il percorso intrapreso potrà dare buoni risultati.

Gli ambulanti di via N.Sauro trasferiti in piazza Colocci

“ Un percorso condiviso con le associazionidi categoriaper risolverele criticità che erano stateevidenziatedagli operatorie dai cittadini

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Ottenuto al primo tentativo il prestigioso riconoscimento grazie a numeri di tutto rispetto: circa 120 società, oltre 17 mila tesserati, 30 impianti pubblici. Un successo di tutti

Jesi è “Città Europea dello Sport” 2014. Il prestigioso rico-noscimento è stato attribuito dall’Associazione capitali eu-ropee dello sport, l’organizzazione no-profit che, d’intesa con l’Unione europea ed il Coni, premia quei Comuni che dimostrano un impegno continuativo in questo settore e una politica innovativa nella promozione dell’esercizio fisico come divertimento, attività piacevole, spirito e sentimento di collettività, correttezza e rispetto, miglioramento della salute. La consegna ufficiale avverrà il prossimo 6 novembre a Bru-xelles nella sede del Parlamento Europeo. È un successo per l’intera Città, una straordinaria opportu-nità attraverso la quale organizzare, nel corso del prossimo anno, eventi sportivi di carattere internazionale, polarizzando su Jesi l’attenzione dello sport e dando credibilità e sostanza ai progetti che si svilupperanno per accedere a finanziamenti nazionali ed europei destinati all’impiantistica sportiva e alla promozione delle varie discipline.Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Massimo Bacci e dall’assessore allo sport Ugo Coltorti che hanno segui-to con grande attenzione l’intero iter della candidatura, metten-do nelle condizioni la Commissione apposi-tamente giunta a Jesi di prendere atto della straordinaria vocazione sportiva della città. “Ringraziamo la Commissione per aver pre-miato il nostro impegno - hanno detto - ma soprattutto l’impegno delle tante persone che con passione, sacrifici e spirito d’inizia-tiva consentono la pratica sportiva a miglia-ia di tesserati”.La richiesta della candidatura era stata for-malizzata lo scorso dicembre, a maggio è giunta in città l’apposita Commissione per verificare i requisiti. Ad accoglierla tre te-stimonial d’eccezione come la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca, l’ex portiere della Lazio e della Nazionale Luca Marche-giani, l’ex olimpionica ed oggi allenatrice di

CITTà EUrOPEAdello sport 2014

scherma Giovanna Trillini. Dalle tre punte di diamante dello sport jesino, ma anche da Valentina Vezzali fresca mamma per la seconda volta, il pieno sostegno per ottenere questo riconoscimento.La Commissione aveva avuto modo di visitare i principali impianti della città: palazzetto dello sport, polisportivo Cardi-naletti, palascherma, stadio comunale, piscina comunale e le attigue palestre Zannoni, campo da rugby, poligono di tiro e bocciodromo comunale. È seguito poi un incontro con le so-cietà sportive nel corso del quale sono stati illustrati i numeri che “certificano” la particolare propensione di Jesi allo sport: circa 120 società sportive, oltre 17 mila tesserati pari ad oltre il 40% della popolazione residente, 30 impianti pubblici, con una diffusa attività di base sostenuta dagli enti di promozione spor-tiva, con piena integrazione dei diversamente abili, con attività fisica che abbraccia tutte le generazioni dai nascituri alla quarta età, senza dimenticare il prestigio acquisito nello sport a livello mondiale a partire dalle olimpioniche del fioretto. La stessa Commissione aveva già lasciato capire, nella con-ferenza stampa di chiusura della visita, che Jesi aveva tutte le carte in regola, definendo “ottimo” il giudizio. In quell’occasione il sindaco Massimo Bacci aveva espresso un pensiero al compianto ex assessore Leonello Rocchetti che in lunghi decenni ha permesso che lo sport a Jesi potesse es-sere sostenuto con impianti ed attrezzature che sono oggi un fiore all’occhiello. Il sindaco ha ringraziato anche il Panath-lon per il sostegno all’iniziativa ed il past president nazionale, lo jesino Gianni Bambozzi che ha contribuito affinché la can-didatura di Jesi potesse essere presa in considerazione nella maniera migliore.

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“Si narra che San Floriano sconfisse il diavolo in una corsa, arrivando per primo a Jesi. Questo lo fa diventare il primo sportivo della Città”

Floriano è il nome della mascotte dello spirito sportivo di Jesi

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Il Comune ha costituito un gruppo di lavoro per individuare corsie riservate alle bici nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola Da associazioni dei ciclisti e ambientaliste un pieno sostegnoImmaginare una città dotata di piste ciclabili che consentano ai cittadini di pedalare in maniera sicura ed agevole, sia per raggiungere il posto di lavoro o la scuola, sia anche per le loro attività di svago e tempo libero. È il progetto a cui l’Amministrazione comunale sta la-vorando, con l’obiettivo di predisporre un Piano comunale della mobilità cicli-stica, vale a dire un insieme organico di azioni e di interventi volti a incremen-tare l’utilizzo della bici attraverso la re-alizzazione di percorsi dedicati, attività informative, promozionali e culturali. Un progetto impegnativo - visto che Jesi in questo campo è una città esor-diente - inserito nel programma di man-dato, rispetto al quale è stato costituito un apposito gruppo di lavoro di tecnici per elaborare una proposta da sottoporre alla Giunta comunale. In forza di ciò l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano ha chiamato a rac-colta i gruppi ciclistici e le associazioni ambientaliste per un primo incontro nel quale raccogliere idee e suggerimenti da chi abitualmente utilizza la bici e da chi è impegnato a sensibilizzare i cittadini su una mobilità rispettosa dell’ambiente. L’appuntamento ha visto una larga par-tecipazione, a dimostrazione di come la questione sia sentita in città, convinti tutti che, se anche la conformazione di Jesi con saliscendi potrebbe dissuadere verso l’uso della bicicletta, è viceversa questa del Piano una grande opportunità che va colta al volo, anzi con una forte spinta dal basso che possa sostenere ed incoraggiare la volontà dell’Ammini-strazione comunale. Di qui l’idea di illustrare una prima ipotesi progettuale sul sito internet del

Comune dove chiunque, attraverso una mail, può offrire il proprio contributo di idee. Le proposte ritenute meritevoli di attenzione saranno pubblicate così da permettere che gli stessi cittadini si espri-mano sulle varie valutazioni.Per l’elaborazione del Piano si prende le mosse dalla situazione attuale che vede nel Comune di Jesi alcuni spezzoni di pi-sta, frammentati, scollegati e difficilmen-te individuabili, oltre alle criticità legate alla pista ciclabile lungo il fiume Esino, che per il tratto che insiste nel Comune di Jesi è in cattivo stato di manutenzione ed alcuni punti sono interrotti. “Con il piano della viabilità ciclistica - spiega l’assessore Napolitano - voglia-mo individuare una rete gerarchica di collegamento tra le zone residenziali ed i punti di attrazione di rilevanza urba-na come il centro storico, le aree per lo sport, le scuole, i luoghi di lavoro signi-ficativi, la zona industriale, la stazione ferroviaria e quella delle autocorriere, inserendo anche la rivalutazione del-

la pista ciclabile del fiume. Un lavoro certamente impegnativo e che richiede tempi non brevi, da realizzare per stralci funzionali tenendo conto della tipologia delle strade e della mobilità pedonale esistente ed integrando la fase di piani-ficazione con il piano urbano del traffi-co al fine dell’intermodalità dei mezzi di trasporto”.Operativamente si interverrà inizial-mente per collegare i frammenti di piste ciclabili presenti. Dopodiché, con un progetto approvato che individua per-corsi e modalità di intervento, l’Ammi-nistrazione comunale, ogni qual volta metterà mano alla manutenzione di una strada dove è prevista la presenza di una pista ciclabile, ne dovrà tener conto e predisporre la relativa corsia riservata. Fondamentale risulterà anche l’azione di marketing e comunicazione per in-centivare la mobilità ciclistica, in parti-colare coinvolgendo e sensibilizzando i cittadini a cominciare dai più giovani. Del resto la crisi economica che si sta vi-vendo diventa paradossalmente una op-portunità per incidere sui cambiamenti e le abitudini relativi alla mobilità urba-na: motivazioni economiche (risparmio di benzina, ricerca di parcheggi, costi di gestione dell’auto, ecc.) possono tra-sformarsi in un cambiamento culturale profondo nel modo di vedere e vivere la città ed incidere sulle modalità di spo-stamento in essa. Ma non sfugge che la realizzazione del Piano delle piste ciclabili diventa anche una risposta strategica all’emergenza ambientale: meno auto e più biciclette significa ridurre l’inquinamento, oltre a favorire una attività fisica dagli indubbi benefici.

PISTE CICLABILI Costruiamo insieme il progetto

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L’impegno era sottoscritto nel program-ma di mandato: rilanciare la ricettività di Jesi anche sotto l’importante aspet-to del turismo sportivo, tenuto conto dei numerosi impianti presenti in città e del prestigio conquistato a livello in-ternazionale grazie agli ori olimpici del fioretto. Ed ecco già pronti per questa estate due appuntamenti destinati a sperimentare questo nuovo percorso e verificare sul campo le potenzialità di Jesi in questo settore: si tratta del Milan Junior Camp e del Summer Fencing Camp (Centri Estivi di Scherma).

MILAN JUNIOR CAMPÈ un’iniziativa già sperimentata con successo in altre città che approda per la prima volta a Jesi, grazie alla sinergia tra la Uisp di Urbino (gestore ed orga-nizzatore leader del Milan) e quella di Jesi che organizzerà l’evento interamen-te patrocinato dal Comune dal 14 al 20 luglio prossimi. Le vacanze estive uffi-ciali rossonere sono rivolte ai ragazzi/e dai 6 ai 16 anni. Insieme a loro saranno protagonisti assoluti il divertimento e il calcio, per crescere attraverso i valori dello sport.I corsi, che si svolgeranno presso il po-lisportivo ”Cardinaletti”, saranno tenuti

da allenatori altamente qualificati, facenti parte dello staff tecnico del set-tore giovanile del Milan (Baldo, Costacurta, Lupi) o ex giocatori di serie A professionisti (Raducioiu), compresi un preparatore dei portieri (Sebastiano Rossi) ed un preparatore atletico professionista.Sono previste due formule di partecipa-zione di 7 giorni, diverse tra loro: una, rivolta ai ragazzi/e dagli 8 ai 16 anni, è quella con il pernottamento in hotel. L’altra, diurna, il Day Camp, è indiriz-zata ai ragazzi/e dai 6 ai 16 anni. Info: 348 8027370 (Fausto Pagliaccia) - [email protected] www.milanjuinorcamp.comwww.camprossoneri.com.

SUMMER FENCING CLUBLa scelta della lingua inglese per questi centri estivi di scherma è voluta per-ché si tratta di una iniziativa non solo destinata ai ragazzi d’Italia, ma aperta a quelli di tutta europa dove la città di Jesi è unanimente riconosciuta la capi-tale del fioretto. L’iniziativa è proposta da Esitur-Crognaletti, l’agenzia di viag-gio che ha scelto anche la strada dell’in-coming oltre a quella dell’organizzazio-ne di gite in Italia e all’estero. I centri

Turismo sportivo battesimo di fuoco

estivi, in collaborazione con il Club Scherma Jesi ed il pieno sostegno delle olimpioniche del fioretto, si terranno in due distinti turni dal 18 al 31 agosto (30 ragazzi per turno). “Sette giorni e sei notti - spiega Daniele Crognaletti - per appassionati e sportivi dai dieci anni in su che potranno venire a Jesi, pernottare al Federico II, allenarsi per quattro ore al giorno, due di preparazione atletica e due in pedana, al palascherma con Gio-vanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e la preparatrice Annalisa Coltorti che ci hanno dato disponibili-tà. Nel pacchetto, anche la visita turi-stica della città, escursione alle grotte, a Senigallia, all’Eldorado di Apiro e a Mirabilandia. Stiamo ricevendo ap-prezzamenti da diversi paesi europei per questi centri estivi che coniugano il turismo e lo sport ad altissimi livel-li. La stessa federazione della Scherma inglese ha inserito questa iniziativa nel proprio sito istituzionale. Se dovesse funzionare, tutto il ricavato di questo primo anno andrà reinvestito nei lavori sul palascherma di Jesi”.

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Escursioni in città per i turisti che d’estate affollano la Spiaggia di Velluto e strutture ricettive di Seni-gallia. Dopo l’accordo siglato con le navi da crociera per far arrivare nella città federiciana i turisti che solcano i mari, una ulteriore novi-tà va ad arricchire l’offerta estiva: Esitur-Crognaletti propone e lancia le idee trovando la collaborazio-ne delle Amministrazioni di Jesi e Senigallia per lanciare un’offerta turistica all’ombra del Montirozzo: Verdicchio, Federico II, Pergolesi, Lorenzo Lotto e il centro storico. Si è cominciato con questo mese di giugno, col portare in città ogni mer-coledì mattina, giorno di mercato, per tutta l’estate, chi sta trascorrendo a Senigallia la sua vacanza al mare. “Sono felice di aver trovato tan-ta collaborazione” spiega Daniele Crognaletti, a capo dell’agenzia viaggi. Con Esitur, ci occupiamo da sempre non solo dei viaggi degli je-sini ma anche dell’incoming in città dal resto d’Italia e dell’estero. Jesi è totalmente saltata dal turismo, le presenze negli alberghi sono di chi viene per lavorare con le aziende del territorio ma ora, con la crisi, anche queste sono in calo. Occorre trovare altre vie e noi ce la mettiamo tutta. Inseriamo per la prima volta Jesi fra le mete in programma nei tour of-ferti ai turisti di Senigallia”.Dodici euro il costo per il turista,

sei euro il pacchetto per l’ingresso a musei, tea-tro ed Enoteca. I turisti partiranno da Senigallia alle 8 di ogni mercoledì e potranno godersi Jesi fino a mezzogiorno, ora della partenza per il ri-entro.

L’Amministrazione comunale ha rag-giunto un accordo con le due principali compagnie di navigazione dedite all’at-tività croceristica, la MSC Viaggi e la Costa Crociere, che da quest’anno pro-porranno tra i pacchetti a scelta per le escursioni a terra anche la città di Fede-rico II. L’escursione “Jesi Città dell’Im-peratore” è rivolta ai croceristi che, una volta attraccate le grandi navi al porto di Ancona, avranno l’opportunità di scegliere diverse mete, tra cui appunto la nostra città. Ovviamente all’interno delle navi vi sono dépliant informativi.Il pacchetto comprende una visita alla Pinacoteca Civica di Palazzo Pianet-ti, con la ricchissima collezione d’arte moderna caratterizzata dal gruppo delle opere di Lorenzo Lotto e al Teatro Per-golesi. Con una apposita guida che illu-strerà il centro storico, il giro terminerà all’Enoteca regionale dove i croceristi potranno degustare i vini del territorio e in particolare il Verdicchio dei Castelli di Jesi. A conclusione dell’itinerario di visita, i croceristi avranno del tempo libero da

dedicare allo shopping, in particolare nei negozi convenzionati dove potran-no usufruire di uno sconto. Il pacchetto di visita “Jesi Città dell’Imperatore” è già usufruibile sia per i croceristi del-la compagnia MSC Viaggi, che pos-sono visitare Jesi il sabato mattina, sia per i croceristi della compagnia Costa Crociere, che giungeranno in città la domenica mattina. L’intera operazione, che punta a inserire la città di Jesi tra le mete principali degli ospiti delle grandi navi da crociera che attraccano al por-to di Ancona fino al prossimo mese di ottobre, si avvale della collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini, dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, della Confcommercio di Jesi e dell’As-sociazione Jesi Centro, che riunisce i principali esercizi commerciali del cen-tro città. Insomma: una città di arte e storia mil-lenaria, circondata da splendide colline che danno uno dei vini bianchi più pre-giati al mondo, è pronta ad offrire un piacevole soggiorno all’insegna della cultura e del benessere.

Accordo con MSC Viaggi e Costa per l’escursione “Città dell’Imperatore”

LE CrOCIErE sbarcano anche a Jesi

E l’Esitur porta in città i turisti della Spiaggia di Velluto

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“Caffè Alzheimer”L’Azienda Servizi alla Persona “ASP Ambito 9”, che gestisce i servizi socio-assistenziali dei Comuni di Jesi e della Val-lesina, si è aggiudicata un finanziamento di 315 mila euro per l’adesione all’iniziativa Home Care Premium dell’Inps, ex Inpdap - Gestione Dipendenti Pubblici - che finanzia pro-getti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare. In una realtà di continua riduzione delle risorse da destinare alla spesa sociale (negli ultimi 5 anni i trasferimenti statali hanno subito una riduzione di oltre il 90%), il suddetto finanziamen-to assume fondamentale importanza per assicurare qualità e continuità dei servizi di assistenza domiciliare a persone non autosufficienti residenti nel territorio dei 21 Comuni soci dell’ASP Ambito 9 .L’Inps ex Inpdap - Gestione Dipendenti Pubblici - ha scelto di investire risorse economiche come “premio” a favore di chi si prende cura, a domicilio, dei familiari non autosufficienti. Il Progetto è finalizzato a fornire assistenza domiciliare ad una settantina di persone non autosufficienti, attraverso prestazioni e interventi, economici e di servizio, afferenti alla sfera socio-assistenziale, anche in un’ottica di prevenzione della non auto-sufficienza e del decadimento cognitivo.Hanno diritto alla prestazione i soggetti non autosufficienti dipendenti e pensionati pubblici iscritti al Fondo Credito, in quanto utenti della Gestione Dipendenti Pubblici o aderenti al Fondo, i loro coniugi conviventi, i familiari di primo grado (ge-nitori o figli) i giovani minorenni orfani di dipendenti o pensio-nati pubblici.L’Home Care Premium 2012 finanzia contributi economici per la copertura delle spese sostenute per l’assistenza domi-ciliare di persone non autosufficienti. Il contributo ricono-sciuto, rapportato al bisogno e alla capacità economica del beneficiario, potrà avere un importo massimo di 1.300 euro mensili e servizi di sostegno alla domiciliarità (servizio assi-stenza domiciliare, servizio sollievo, ausili e domotica, pasti a domicilio, servizio trasporto). Le domande potranno essere presentate fino al 30 settembre.

home Care Premium 2012 un “premio” per la cura

della non autosufficienza

Dal 22 maggio è operativo presso la residenza protet-ta “Vittorio Emanuele II”, in via Gramsci 95, il “Caffè Alzheimer” organizzato dall’ASP Ambito 9 in collabo-razione con le associazioni Alzheimer Marche Onlus di Ancona e Avulss di Jesi. Il “Caffè Alzheimer” rappresenta un momento di in-contro tra operatori, malati, familiari e persone inte-ressate al tema dell’Alzheimer. In particolare con il Caffè Alzheimer ci si propone di creare un’occasio-ne concreta per affiancare e sostenere le famiglie di soggetti malati di Alzheimer per alleggerirne il peso e per affrontare la malattia uscendo dalla solitudine e dall’isolamento sociale. Le famiglie, invitate agli in-contri del Caffè insieme al malato, vengono accolte in un ambiente informale da operatori esperti in materia di relazione e di comunicazione.Questo nuovo servizio dell’ASP Ambito 9 è rivolto a tutti i residenti nel Comune di Jesi e nei Comuni della Vallesina.Gli incontri si svolgono con cadenza quindicinale, pre-cisamente il mercoledì, dalle ore 17 alle ore 19, e si tengono all’interno del Centro Divertirsi Insieme ge-stito dall’Avulss presso la Residenza Protetta “Vittorio Emanuele II” di Jesi.L’iniziativa è curata in collaborazione con l’Associa-zione Alzheimer Marche Onlus nata nel 1995 su inizia-tiva di familiari di malati di Ancona con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di malati e familiari.

Per informazioniASP Ambito 9 - Area AnzianiVia Gramsci n.95. Tel. 0731/236911www.comune.jesi.an.it/ambito9 , www.inpdap.it

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“Cerco lavoro. Lo immagino. Lo trovo.” è lo slogan con cui il Comune invita i giovani tra i 18 e i 35 anni a partecipare a Jes!, un progetto che si propone di favo-rire l’occupazione giovanile valorizzan-do la creatività e lo spirito di impresa nei settori delle nuove tecnologie, dell’arti-gianato artistico, del design, della comu-nicazione.Finanziato dalla Regione Marche attra-verso il bando per la realizzazione di progetti in attuazione dell’intervento “I luoghi dell’animazione”, il progetto si sviluppa mediante una fase intensiva di formazione con workshop, seminari sulle nuove tecnologie, sull’artigianato, sulla

comunicazione, sulle opportunità di fare impresa attraverso i nuovi strumenti di fi-nanziamento e una fase di raccolta di pro-getti che saranno selezionati per indicare quelli meritevoli di un finanziamento uti-le per l’avvio.La sede principale è il complesso ar-chitettonico comunale costituito dallo Studio per le Arti della Stampa e dalla Chiesa di San Bernardo, in via Valle 3, dove è già funzionante un’agenzia aperta al pubblico dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 21. Info: www.jesplease.it

Carla MarinelliResponsabile Comunicazione Progetto Jes!

Progetto rivolto ai giovani fino a 35 anniper favorire l’occupazione innovativa

Cerco lavoro Lo immagino

Lo trovoSalvatore Pisconti, 50 anni, dirigen-te della Seda, è il nuovo presidente di Jesiservizi, società partecipata di-rettamente dal Comune. Nel consi-glio di amministrazione, così come previsto dalla legge, entrano a far parte anche due dipendenti comu-nali: il dirigente dell’Area Finanza Gianluca Della Bella e il respon-sabile dell’Ufficio Ambiente, Bar-bara Calcagni. Il nuovo consiglio di amministrazione sarà chiamato ad avviare quelle trasformazioni dell’assetto societario nel rispetto del mandato dell’assemblea dei soci e volto sia ad acquisire nuove attivi-tà, sia a dismetterne altre. Il sindaco Bacci ha ribadito gli impe-gni assunti dall’attuale coalizione di governo cittadino che, in materia di partecipate, punta ad una razionalizza-zione e ad una maggiore efficienza.

Salvatore Pisconti nuovo presidente

di Jesiservizi

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Ad un passo dal 65% di raccolta dif-ferenziata, così come richiesto dalla normativa nazionale. Jesi continua a compiere progressivi passi in avanti in materia di rifiuti, caratterizzandosi tra le città più virtuose. Ma si può e si deve fare ancora di più. Sia sotto il profilo della corretta raccolta, sia anche da un punto di vista di decoro urbano, con il giusto posizionamento dei cassonetti, specialmente nelle realtà condominiali. Proprio da queste premesse, ed a tutela delle migliaia di famiglie che effettuano il servizio in maniera corretta, l’Ammi-nistrazione comunale ha attivato due iniziative: la prima prevede l’entrata in azione anche a Jesi degli ispettori am-bientali, chiamati a vigilare sul corret-to utilizzo della raccolta differenziata.

rACCOLTA DIFFErENZIATAArrivano gli ispettori ambientali

La seconda è il controllo in città sul posizionamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, per contrastare la pessima abitudine di occupare coi cas-sonetti il suolo pubblico, invece di te-nerli all’interno delle aree private, in particolare nei condomini (almeno 150 situazioni anomale). I due ispettori ambientali, messi a di-sposizione dal Cir 33, il Consorzio tra

Comuni della provincia che si occupa della organizzazione dello smaltimen-to dei rifiuti, garantiranno una presenza settimanale a Jesi. A loro è riconosciuto lo status di pubblici ufficiali, ma ovvia-mente non hanno compiti di polizia ur-bana. Ovvero, non potranno sanzionare in prima persona, ma potranno segnala-re agli organi competenti ed alla polizia municipale le situazioni da sanzionare. Con queste azioni di prevenzione e con-trollo, unitamente ad una diffusa sensi-bilizzazione sulla corretta raccolta dif-ferenziata che vede coinvolte le scuole, Jesi come detto punta a superare il 65% di materiale avviato al recupero anziché in discarica. Nell’anno passato la per-centuale è stata di circa il 63% rispetto al 55% del 2011.

“ Controlli sul corretto smaltimento dei rifiutiIntanto sale ancorala percentuale del recupero: quasi il 65%

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Come ormai noto, dal 1° gennaio di quest’anno, con decisione del Governo centrale, la tassa rifiuti solidi urbani (la cosiddetta Tarsu) è sostituita da un nuovo tipo di imposta, denominata Tares, vale a dire tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Il nuovo tributo è composto da una parte relativa alla copertura dei costi relativi al servizio di raccolta e smalti-mento rifiuti e da una componente pari a 30 centesimi di euro a metro quadrato occupato, relativo a servizi vari, il cui gettito andrà completamente allo Stato.Da quest’anno pertanto gli importi ven-gono modificati. Per quanto riguarda le abitazioni si pagherà infatti sia in base

ai metri quadrati che agli occupanti dell’immobile. Per le utenze non dome-stiche il calcolo si basa su coefficienti di produttività di rifiuti diversi a seconda del tipo di attività svolta.Il versamento sarà effettuato in tre rate. Per le prime due (fine giugno e fine set-tembre) giungeranno a recapito i bol-lettini tramite Equitalia ed avranno un importo pari all’80% calcolato con le tariffe Tarsu dello scorso anno. La terza rata, con data da definirsi, sarà a conguaglio in base alle tariffe Tares deliberate dal Consiglio Comunale.Il nuovo calcolo, soprattutto per la quota statale di 30 centesimi a metro quadro,

farà sicuramente registrare un aumento rispetto al 2012, sia per le abitazioni che per le attività produttive.È bene precisare che la quota della Ta-res destinata al Comune è quella asso-lutamente obbligatoria per la copertura del costo del servizio di igiene urbana, andando la parte restante allo Stato. Va aggiunto anche che, grazie alla gestio-ne della raccolta affidata a Jesiservizi, il costo risulta decisamente inferiore rispetto a quello di gran parte dei Co-muni marchigiani di dimensioni simili alla nostra.

Saranno gli agricoltori a garantire la sicurezza di 115 chilometri di strade nel territorio comunale di Jesi. Amministrazione comunale e Coldiretti Ancona hanno sottoscritto una convenzione per la manutenzione della rete viaria extraurbana. L’accordo avrà la durata di tre anni ed è il primo del genere che viene perfezionato a Jesi. Spetterà a Coldiretti individuare le imprese agricole idonee ad eseguire le opere, che andranno dallo sfalcio dell’erba su tutta la rete extraurbana (e dunque 230 chilometri di margini stradali), alle potature di alberi a ridosso della sede stradale, al taglio dei rami pericolanti e soprattutto al costante monitoraggio affinché gli interventi vengano effettuati il prima possibile, avvalendosi di personale e mezzi uniformemente distribuiti sul territorio. Il tutto metterà in piena sicurezza le strade, consentendo al Comune di liberare risorse per migliorare le attività di manutenzione sulla rete cittadina.

Proprio per la loro diffusione capillare sul territorio, gli agricoltori della Coldiretti assicurano tra l’altro la massima tempestività negli interventi.Il costo dell’operazione è di 30 mila euro all’anno e porterà ad un risparmio netto di oltre 50 mila euro nel triennio rispetto alla spesa che l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto sostenere se avesse affidato i lavori a prezzi di mercato. L’accordo infatti permette di sfruttare un prezzo vantaggioso dovuto sia alle presenza di aziende agricole sul territorio sia al fatto che le stesse potranno sfruttare i momenti morti del proprio lavoro nei campi, gestendo dunque in piena autonomia l’appalto. La decisione di spalmare la convenzione su tre anni deriva dalla necessità di poter ammortizzare l’elevato impegno iniziale necessario per effettuare il primo intervento che dovrà interessare, oltre l’erba, arbusti e sterpaglie cresciuti a causa dell’incuria degli ultimi anni.

Affidata agli agricoltori la manutenzione di 115 km di strade

Scompare la TarsuArriva la TaresLa tassa rifiuti sostituita con il nuovo tributo: dovrà essere versato in 3 ratePrevisto un aumento di 30 centesimi al metro-quadratro che andrà allo Stato

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BANCA POPOLArE DI VICENZA arriva nelle Marche Presso la nuova filiale di Jesi servizi e prodotti per privati, famiglie e piccole e medie imprese

La filiale di Jesi, la prima nelle Marche, si colloca nel progetto di copertura capil-lare del territorio perseguito dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza, con lo scopo di divenire un solido punto di riferimento per famiglie e imprese, riservando un’at-tenzione particolare al be-nessere della collettività. Federico Frati, direttore della filiale, originario di Senigallia in provincia di Ancona, ha sviluppato si-gnificative competenze professionali in diversi Istituti bancari. In Banca Popola-re di Vicenza dal 2013, è affiancato da tre collaboratori: Alessio Solazzi, Nicoletta Nicolini e Giampaolo Mantini.Chiediamo a Federico Frati quali sono i punti di forza di Banca Popo-lare di Vicenza. «La nostra è una banca popolare, con un forte radicamento nei territori. Con oltre 690 punti vendita sul territorio nazio-nale, svolgiamo l’attività commerciale con particolare attenzione al sostegno di famiglie e imprese. La recente rior-ganizzazione territoriale del Gruppo ha consolidato ulteriormente il rapporto con le imprese del territorio: grazie alla tempestività nei tempi di risposta, l’of-ferta di servizi ad alto valore aggiunto e ad una grande capacità di “fare sistema” con gli operatori economici del territo-rio, Banca Popolare di Vicenza svolge un ruolo attivo e decisivo nel favorire la ripresa, l’innovazione e l’internaziona-lizzazione delle PMI italiane».è un momento delicato e difficile per l’economia. Cosa offre Banca Popola-

re di Vicenza a Jesi?«Siamo un Istituto solido e molto ben patrimonializzato, quindi continuere-mo a sostenere fortemente sia le azien-de che le famiglie. A dicembre 2012 il Gruppo BPVI ha registrato una cresci-ta degli impieghi del 2,4%, rispetto ad una decrescita del sistema dello 0,6%, a dimostrazione di come siamo rimasti a fianco sia degli imprenditori che dei privati. Grazie ai numerosi accordi con Enti Pubblici e operatori economici, la Banca ha perseguito un importante pro-gramma di sostegno alle PMI: dei circa 3 miliardi di euro di nuovi finanziamen-ti erogati, il 41% è stato destinato alle piccole e medie imprese».E per le famiglie?«L’Istituto mette a disposizione una no-tevole varietà di prodotti innovativi in grado di soddisfare le esigenze dei sin-goli segmenti di clientela. Alle famiglie, proponiamo i conti corrente denomina-ti “Semprepiu”, mentre per i giovani, abbiamo ideato il conto Feel Free, in grado di rispondere alle loro esigenze pratiche.

Abbiamo inoltre interessanti soluzioni ad alto rendimen-to per clienti già acquisiti e nuovi clienti sia in filiale che sul web». Cosa offre Banca Popolare di Vicenza alle imprese di Jesi?«Banca Popolare di Vicen-za mette a disposizione del-le PMI Semprepiù Impresa, un conto corrente completo e dinamico per gestire in modo semplice le necessi-tà bancarie delle aziende, e

che viene personalizzato con program-mi dedicati ai diversi settori: Professio-nisti, Commercianti, Piccole Aziende, Artigiani Agricoltori e Farmacisti. Pre-stiamo inoltre una particolare attenzio-ne alle start up.Ai numerosi esercizi commerciali la Banca dedica l’offerta Pos-sibile a con-dizioni particolarmente vantaggiose sul servizio Pos come, il servizio di anticipo su incassi che consente il finanziamento pari a tre mensilità di incassi medi tra-mite Pos».Molti prodotti e servizi, ma qual’è il vostro rapporto con i risparmiatori e gli imprenditori di Jesi?«Sono convinto che oggi, come un tem-po, venga premiato il rapporto persona-le e di fiducia. Oggi i direttori delle filia-li sono I’interlocutore privilegiato della nostra clientela, con poteri e deleghe per poter risolvere i problemi velocemente e direttamente proponendo soluzioni per-sonalizzate. Banca Popolare di Vicenza, fedele al suo essere vera banca popola-re, continua a mantenere un costante e concreto rapporto con il territorio».

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La Fondazione Pergolesi Spontini alla Fiera del Libro di Torino La Fondazione Pergolesi Spontini ha debuttato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2013. Ospite dello Stand della Regione Marche nel Padiglione 2 di Lingotto Fiere, lo scorso 18 maggio l’azienda culturale ha presentato i sei dvd delle opere di Giovanni Battista Pergolesi allestite a Jesi durante le Celebrazioni per i 300 anni della sua nascita, ed inoltre i primi due volumi “Stabat mater” e “La fenice sul rogo ovvero La morte di San Giuseppe” di Pergolesi a cura dell’Edizione Nazionale delle opere di G.B. Pergolesi, della Fondazione Pergolesi Spontini e dell’editore G. Ricordi & C. Con l’uscita dell’opera “Lo frate ‘nnamorato”, in dvd e blu-ray disc per la casa discografica Arthaus Musik, si è infatti completa la serie dei DVD dell’integrale delle opere del grande compositore allestite a Jesi tra il 2009 ed il 2011. Nei sei dvd sono raccolti i quattro drammi, le due commedie ed i due intermezzi di Pergolesi. Per l’etichetta tedesca Arthaus Musik, sono state pubblicate in dvd e blu-ray disc le opere “Lo frate ‘nnamorato”, “L’Olimpiade”, “La Salustia”, “Il Flaminio”, e “Il Prigionier Superbo” con l’intermezzo in due parti “La serva padrona”, con sottotitoli in inglese, francese, tedesco, spagnolo, coreano ed italiano. Completa la discografia delle Celebrazioni il dvd di “Adriano in Siria” con l’intermezzo in due parti “Livietta e Tracollo”, pubblicato dalla Opus Arte di Londra con sottotitoli in inglese, francese, tedesco, spagnolo ed italiano.

// Il cofanetto contenente i sei dvd con le opere di Giovanni Battista Pergolesi

Arriva a Jesi il terzo Premio Abbiati in due anni. La giuria dell’Associazione Italiana Critici Musicali, formata dai più noti ed autorevoli giornalisti nazio-nali, con il XXXII premio della critica musicale “Franco Abbiati” ha segnalato i migliori allestimenti, manifestazioni e protagonisti della scena nazionale nel 2012. Tra gli artisti premiati, ci sono il direttore tecnico della Fondazione Per-golesi Spontini, Benito Leonori, per la ricostruzione scenica del “Macbeth” (un allestimento jesino in coproduzio-ne con il Teatro C. Felice di Genova e il Teatro Lirico G. Verdi di Trieste), e Leo Muscato per la regia di tre opere li-riche tra cui la prima esecuzione in epo-ca moderna de “La Fuga in maschera” di Spontini allestita a Jesi in occasione della scorsa edizione del Festival Per-golesi Spontini e poi rappresentata nel 2013 nella stagione d’opera del Teatro San Carlo di Napoli. Una grande soddisfazione per l’azienda culturale jesina, che vede premiati due degli allestimenti d’opera realizzati nel 2012 (e costruiti a Jesi nel Laboratorio Scenografico della Fondazione) e che ha inoltre ottenuto l’ambito riconosci-mento anche nel 2011 grazie alle Cele-brazioni Pergolesiane. A Benito Leonori, direttore tecnico

della Fondazione e scenografo, è sta-to assegnato il Premio Speciale con la seguente motivazione: “Per la ricostru-zione dell’allestimento scenico di Josef Svoboda di Macbeth di Verdi, realizzata con perizia, tecniche e materiali moder-ni, adatti alle nuove apparecchiature di proiezione e di illuminazione: esemplare esempio di restauro teatrale finalizzato al recupero d’una testimonianza scenica storica altrimenti perduta, e commisura-to alle dimensioni e alla dotazione dei palcoscenici dei teatri di tradizione”. A Leo Muscato è stato assegnato il Pre-mio Abbiati alla Regia: “Con tre spet-tacoli molto diversi – scrive la Giuria dell’Associazione Italiana Critici Musi-cali - si è imposto con mano competente, originale e poetica: in Bohème a Mace-rata (Sferisterio Festival) ha colpito per la tenuta del linguaggio drammaturgico pucciniano, spostato nel clima giovane e fiducioso del Sessantotto parigino; in La fuga in maschera, rarità di Sponti-ni (Jesi Festival Pergolesi Spontini) ha giocato con leggerezza nel clima della commedia buffa; in Nabucco (Cagliari, Teatro Lirico) ha inventato con mezzi essenziali la tinta corale del dramma di Verdi”. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo il 26 maggio scorso al Tea-tro Donizetti di Bergamo.

Teatro, arriva a Jesi il terzo PrEMIO ABBIATI

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Sono le antenate delle moderne palline da tennis che testimoniano come a Jesi questo gioco fosse diffuso nel ‘600. recuperate nel pozzo del cortile di palazzo dello Signoria e dimenticate per secoli in un ripostiglio

Il merito è del noto giornalista Gianni Clerici e del suo articolo su due pagine de “la Repubblica” dell’aprile scorso che annunciava quella che lui ha definito una sensazionale scoperta a Palazzo Te di Mantova: il ritrovamento di 6 “balet-te”, ovvero 6 piccole palle di cuoio per il Giuoco della Rachetta, dai tempi del medioevo gioco antesignano del tennis moderno. Se ne aveva notizia attraverso un bassorilievo del 1300 e riproduzioni in qualche dipinto settecentesco, ma mai erano stati ritrovati esemplari autentici. Un articolo che ha fatto sobbalzare Lo-retta Mozzoni, da due anni in pensione dopo una vita trascorsa a dirigere la Pi-nacoteca civica. Di quelle “balette” lei ne aveva trovate ben 9 molti anni prima in un vecchio ripostiglio del quattrocen-tesco Palazzo della Signoria, ingenerosa dimora dopo che, nel 1936, furono re-cuperate dal pozzo del cortile, ripulito di tutto ciò che vie era stato gettato nei secoli, comprese ceramiche e vetri ro-mani.Credeva che fossero qualcosa di curio-so, non certo una rarità: di diametro di 4 centimetri, realizzate con cuoio cucito a mano e riempite di peli espansi di ani-

mali o anche di più leggiadri e leggeri capelli di donna, secondo il peso che si voleva dar loro. Alcune anche dipinte a mano, con una riproduzione di fiori. Clerici non si è avventurato a datare quelle viste a Mantova, la Mozzoni pro-prio per quei disegni dipinti azzarda che le “balette” di Jesi siano del ‘600, coeve al gioco del pallone, come ricordano gli archivi giudiziari relativamente ad un processo per omicidio durante una par-tita nella piazza del Duomo. Erano utilizzate - ovviamente dai nobi-li - nelle piazze principali per il Giuo-co della Rachetta o Giuoco di Balla o Baletta, oppure in spagnolo Pelota o ancora in francese Jeux de Paule, vale a dire “palmo”, come quello della mano, precedente l’invenzione della racchetta, strumento che esiste nei documenti ma mai ritrovato, sicuramente realizzato con corde di budello di animale. Una sola certezza: un gioco padre del tennis moderno che nell’800, con l’invenzione della gomma, mandò in soffitta (o nei pozzi) le “balette” con le comode palle arrivate ai giorni nostri. Giuoco non sport, perché, come ricorda la Mozzoni, “lo sport moderno è il gioco

del passato. Ecco perché si dice giocare a tennis, come anche giocare a calcio. Per restare a Jesi, patria del fioretto con le olimpioniche Trillini, Vezzali e Di Francisca, la scherma non era un gioco, ma uno strumento di attacco o difesa. Non si dice giocare a scherma, ma tirare di scherma”. Gioco e strumenti di attac-co o difesa, oggi felice sintesi di sport e storia nella città di Federico II.

LE “BALETTE” rITrOVATE

// Nelle tre foto, Loretta Mozzoni e l’assessore Luca Butini mostrano le “balette” ritrovate

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FESTE DELLA LIBERAzIONE E DELLA REPUBBLICA

I giovani e la memoria

Giovani sempre più protagonisti delle giornate in cui si celebrano solennità civili come la Festa della Liberazione o la Festa della Repubblica. Una precisa scelta, questa, che l’Amministrazione comunale ha intrapreso con l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi i valori fon-danti alla base di conquiste sociali e democratiche così rilevanti. Affidare la memoria alle più giovani generazioni, infatti, è la strada maestra affinché si possa rafforzare il senso di Comunità e rafforzare l’impegno civile di pace, so-lidarietà, giustizia sociale. E così, grazie alla straordinaria parteci-pazione degli alunni della scuola media “Lorenzini”, il 25 aprile scorso una ca-rovana di ragazze e ragazzi è partita in bicicletta da piazza della Repubblica per raggiungere i luoghi del territorio co-

munale che rappresentano i simboli della libertà dall’op-pressione nazifascista. L’ini-ziativa, dall’emblematico ti-tolo “La memoria va in bici”, ha suggellato una giornata che ha visto come relatrice ufficiale una giovane parti-giana, Lucrezia Boari, presi-dente dell’Anpi di Macerata e membro del consiglio na-zionale dell’associazione.Ed ancora una larga parte-cipazione di diciottenni ha caratterizzato la Festa della Repubblica del 2 Giugno, tradizionale occasione in cui il sindaco consegna una copia della Costituzione Italiana ai ragazzi che han-no raggiunto la maggiore età e dove è stata letta, con magistrale interpretazione

Piedibus, l’esempio che viene dai più piccoliFesta di fine anno in piazza della Repubblica per gli oltre 220 bambini del Piedibus che hanno raggiunto ogni giorno la propria scuola a piedi (e ritorno) grazie a genitori e volontari dall’Auser. Il progetto, che coinvolge le primarie, punta a incentivare l’attività motoria, promuovendo la cultura di una mobilità alternativa possibile, sostenibile e di rivalutazione del territorio comunale. Nel portare il saluto, il sindaco Massimo Bacci ha ringraziato dirigenti scolastici, insegnanti e tutti coloro che hanno accompagnano i bambini: “Un bell’esempio che viene dai più piccoli, una iniziativa che merita di essere sempre più sostenutata”.

di Milena Gregori della compagnia Tea-trotello il celebre discorso di Piero Ca-lamandrei agli studenti per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita associativa.

// Alcuni momenti della Festa del 25 Aprile e di quella del 2 Giugno

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rOBErTO MANCINI testimonial dei nuovi pulmini per disabili

Roberto Mancini è stato il graditissimo ospite della cerimonia di consegna dei due nuovi pulmini per disabili da parte della ditta Pmg al Comune di Jesi, mez-zi che sono stati interamente finanziati grazie alla generosa sensibilità di opera-tori economici della città.La partecipazione dell’ex allenatore del Manchester City, che ha accolto con molto piacere la richiesta indirizzatagli dal sindaco Massimo Bacci, non solo ha dato risalto alla meritoria iniziativa, ma è valsa anche a stimolo ed incoraggia-mento affinché questo importante pro-getto, che si rinnova da anni nella nostra città, possa proseguire nel tempo. È stato

pro-prio il “Mancio” a consegnare ai circa 70 operatori econo-mici della città la pergamena di ringra-ziamento, firmandone una ad una.I pulmini, che riporteranno nelle fiancate i loghi delle ditte aderenti all’iniziativa, sono appositamente attrezzati per con-

sentire l’accoglimento dei diversamente abili e saran-no utilizzati dagli autisti del Comune per il trasporto degli stessi nelle strutture sanitarie, nei luoghi di lavoro, nei centri di recupero, nelle varie attività a loro dedicate.Nel ringraziare gli operatori economici, il sindaco Massimo Bacci ha sottolineato la grande

valenza di questa iniziativa che permet-te al Comune di disporre di mezzi che con le sole risorse pubbliche sarebbe stato davvero problematico mettere a disposizione dei diversamente abili.

Finanziati grazie alla generosa disponibilità di circa 70 operatori economici

Stesse opportunità formative e una rete di servizi da destinare ai bambini da 0 a 3 anni. Questi gli obiettivi del corso di formazione che ha coinvolto oltre 120 educatrici e operatrici provenienti dai servizi per la prima infanzia pubblici e privati di Jesi e della Vallesina. L’iniziativa, promossa dal Comune di Jesi e dall’Ambito Sociale 9 era incentrata sul tema “L’Arte comincia dai bambini...2 (fare, disfare, sperimentare, comunicare, creare)”, attraverso un incontro e laboratori con la cooperativa sociale La Coccinella di Cles (Tn), già protagonista lo scorso anno di una analoga iniziativa. Nella due giorni si sono affrontate le tematiche legate all’uso del colore e dei materiali di riciclo, con un grande coinvolgimento ed entusiasmo da parte delle partecipanti che hanno avuto l’occasione sia di partecipare ad un percorso

formativo importante che ad un confronto-scambio tra educatrici con un bagaglio culturale e ambientale diverso. È stata dunque una ulteriore conferma per l’Amministrazione comunale sulla validità della modalità scelta, ormai dal 2009, per l’organizzazione dei percorsi formativi in collaborazione con l’Ambito Sociale 9.

Una rete di prima infanzia

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Un anno insieme, un anno di scelte. Que-sta la sintesi dell’attività fin qui svolta dalla nostra Amministrazione e dal nostro gruppo consiliare. Scelta è una parola tanto invoca-ta, spesso poco applicata in un contesto dove o non si sceglie o si sceglie sempre la strada più semplice e meno faticosa da percorrere, o meglio ancora la più conveniente.Le scelte portano ad ottenere qualcosa, ma implicano sicuramente anche una o qualche rinuncia, altrimenti non sarebbero tali e cer-tamente non sempre riescono ad acconten-tare tutti perché ognuno ha le sue priorità e perché siamo diversi.Nel nostro caso l’importante è orientare le scelte verso obiettivi che sappiano dare ri-sposte per il bene della città, atteggiamento

Il Bilancio 2013 è un bilancio finalmente… normale: c’è il realismo con cui si tengono in equilibrio entrate ed uscite, ci sono le banali azioni di buon senso volte a fare le economie che servono, mantenendo i servizi nonostan-te i tagli dei trasferimenti e l’aumento delle difficoltà delle famiglie. Sul fronte investi-menti è anche innovativo, perché punta sulle risorse dei privati, si spera, attirati da sane e trasparenti opportunità di business.Dall’opposizione solo critiche molto gene-riche, e nessun contributo. Dicono che non conterrebbe una “Visione per la città” né mi-sure in grado di “dare slancio alla ripresa”. E accusano amministrazione e maggioranza di essere troppo attenti a far quadrare i conti, dimenticando però che è così che si fa nel

oggi più che mai necessario per risollevarne le sorti, in una situazione particolare e gene-rale che a fronte di sprechi e di scelte spesso guidate da altro, finisce sempre per gravare sui cittadini, che dovrebbero essere i fruito-ri di servizi e non solo i sostenitori. In questo senso provvedimenti significativi sono stati:- approvazione bilancio consuntivo 2012 con un riequilibrio della gestione corrente ed un avanzo di amministrazione;- approvazione del bilancio preventivo 2013 e delle scelte programmatiche che hanno te-nuto fede anche in termini economici e fi-nanziari ai principi ispiratori e agli obiettivi posti con il programma di mandato:- riportare in equilibrio il bilancio comuna-le, mantenendo un’attenzione particolare per le fasce più deboli, soprattutto in un momento di congiuntura sfavorevole;- ridurre gli sprechi e razionalizzare la ge-stione al fine di impegnare le risorse di-sponibili, comprese le risorse umane sicu-ramente da valorizzare, nell’attuazione di progetti e programmi concreti.

mondo reale, nelle famiglie e nelle imprese, dove gli obiettivi e i budget devono neces-sariamente “incontrarsi” (e non su Marte) mediante il rigore delle politiche, l’ossessio-ne del controllo ed il risanamento organiz-zativo.Quanta confusione, quanta propaganda, e quanta malcelata stanchezza politica. Un modo vecchio di fare politica che ha fatto del-la ricerca del consenso il suo scopo ed il suo strumento, portandoci alla rovina.No, non è il Bilancio comunale che può dare slancio alla ripresa; e le Visioni, specie quan-do si guida, fanno solo andare a sbattere! Lo slancio alla ripresa lo si ottiene governando la pluralità dei soggetti economici, sociali e politici, concertando un modello di sviluppo condiviso fatto di una serie di scelte su cui non si può più temporeggiare; da quelle eco-nomiche e quelle relative alla spesa pubblica dove è necessario fare di più con meno, per liberare le risorse che servono a progettare il Futuro. Invece di improbabili visioni, un Comune deve far sentire la voce dei cittadini. Come per la recente vicenda Carisj, in cui non è ammesso cavarsela come ha provato a fare

Scelte fondamentali perché alla base di ogni orientamento in ogni settore. Come cittadini dobbiamo renderci conto che la superficie della città, con i manti stradali dissestati, le buche, l’erba alta, le piante da potare, il senso generale di stato di abban-dono che rischia di far perdere il decoro alla nostra città, sono i sintomi del male che c’è dentro e non si vede, o non si vuole vedere, all’esterno, ma che per primo va curato e guarito, se si vuole raggiungere un buono stato di salute e duraturo.Non ultima la nostra capacità di rimanere uniti anche nei momenti difficili, quando situazioni inaspettate mettono a dura prova, con la forza e la consapevolezza di chi ha condiviso un cammino e sa che c’è ancora molta strada da percorrere insieme, come gruppo consiliare e come Associazione: Je-Siamo, che ci sostiene e ci fa da ponte con i cittadini, che ci aiuta ad approfondire le te-matiche importanti e a proporre iniziative.

Gruppo ConsiliareJesiamo

il Pd, che ha giustificato con la libertà di mandato l’operato di alcuni suoi membri molto pesanti, responsabili di essersi alline-ati all’interno dell’Organo di Indirizzo della Fondazione e in contrasto con la stessa linea del partito alla cordata compassata che ha espresso in Alfio Bassotti il nuovo presiden-te. Sono ipocrisie inaccettabili!Spiace dirlo: cercare in un bilancio comuna-le le cose che non possono esserci è genuina contraffazione delle cose, è la confusione tra chi confonde la proverbiale pagliuzza con la trave nel proprio occhio e che continua ad avallare le politiche dissennate regionali dove si continua a osare di tutto, in Sanità (hanno appena fatto un’inutile gattopardiana manovra invece della riforma che serviva), Finanza, Ambiente ed Energie alternative tanto per citare le aree più disastrate.Patto x Jesi è fiero di aver approvato il bi-lancio di previsione 2013 di Jesi: rappresenta una buona sintesi tra ottimizzazione dei co-sti, miglioramento dei servizi, mantenimento del supporto alle persone, realizzazione degli investimenti: non era ovvio riuscirci.

Gruppo ConsiliarePatto per Jesi

LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

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Di solito, sui progetti che portiamo avan-ti, siamo usi tirare le somme e verificare concretamente quali obiettivi, di quelli posti, sono andati a buon fine. Insieme Civico, dopo un anno di Amministrazione Comunale, ha condiviso e contribuito a realizzare i dieci punti, riportati su alcuni volantini, e cioè: un Comune più vicino ai cittadini (con i nuovi orari di apertura de-gli Uffici), più snello nella struttura (con un risparmio per la riduzione dei dirigen-ti), più sano economicamente (con la di-minuzione del deficit e una maggiore lotta a sprechi ed evasioni), la riduzione delle tariffe mense, la creazione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito, meno vincoli ai negozi e più spazi all’aperto per i pubblici esercizi, misure per la mes-

Dopo un anno di lavoro l’amministrazio-ne può mostrarsi alla città per un primo bilancio caratterizzato da due aspetti fon-damentali: un inasprimento della pressio-ne fiscale accompagnato dal taglio pesan-te delle spese sociali e di manutenzione della città; il tutto in nome di un “rigore” dei conti che non fa altro che mettere an-cor più sotto tensione i cittadini stremati dalla crisi. Si fa presto a dire che i conti sono in or-dine quando i soldi vengono presi dalle tasche dei cittadini come è accaduto col consuntivo 2012, andato in attivo grazie all’aumento dell’IMU. E si possono an-che annunciare opere faraoniche come la famosa scala mobile quando poi ugual-

sa in sicurezza del nostro fiume, accordi per agevolare e sviluppare il turismo in città, agevolazioni alle imprese e un in-vestimento per avere scuole più sicure e, non ultimo, il coinvolgimento dei ragazzi per le celebrazioni della Liberazione.Ecco questi sono alcuni impegni che al 21 maggio 2013 sono stati concretizzati. E siamo convinti di essere sulla strada giusta per continuare a sviluppare proget-ti per avere una nuova Jesi. Insisteremo per migliorarla esteticamente, ma anche continuando a ricercare l’organizzazione più efficiente della macchina comunale, sempre nel rispetto e con la partecipazio-ne del maggior numero di cittadini.Nella continuità di tale spirito il nostro gruppo, dopo la mozione presentata dal consigliere Giampaoletti, e condivisa con altri gruppi di maggioranza, sta preparan-do un documento che verrà presentato alle commissioni e poi in Consiglio Co-munale concernente i Comitati di Quar-tiere. Secondo noi questo è lo strumento ideale per dare l’input a nuove iniziative, secondo il nostro motto “l’ascolto di tutti per decidere insieme”. Motto che ha ispi-

mente saranno pagate direttamente dai cittadini con l’aumento di 1000 parcheg-gi blu. Intanto l’erba cresce e le buche aumenta-no, come se bastasse dare la colpa a chi c’era prima di tanto degrado perché i cit-tadini non si accorgano che in un anno si sarebbe potuto fare qualcosa.La parola d’ordine è semplice: una bella cura dimagrante per il pubblico, quel che serve i cittadini se lo paghino! In altre pa-role meno spesa pubblica, meno welfare, più privatizzazione. E sulla stessa lun-ghezza d’onda spariranno le aziende pub-bliche che in questi anni sono cresciute ed hanno apportato benessere, sevizi ef-ficienti e addirittura bilanci in attivo ed eccellenze come per la carne biologica nelle nostre scuole.A nostro parere, però, amministrare bene non significa mettere al primo posto i conti, ma rendere servizi alla comunità. La crisi che stiamo vivendo dovrebbe im-porci di aumentare le spese sociali a so-stegno dei tanti bisognosi, di investire con iniziative mirate sul tessuto economico. Avremmo meglio visto in bilancio, piut-

rato tutti i nostri impegni, basti pensare alla nuova organizzazione del mercato che, dopo 26 mesi, ha riportare i banchi di via Nazario Sauro in piazza Colocci, nel cuore del centro storico. Sicuramente una vittoria di tutti, resa possibile dalla parte-cipazione delle Associazioni interessate, nonché di semplici cittadini.Siamo consapevoli che operare scelte è sempre difficile, specialmente quando si cambia qualcosa che è stato acquisito da tempo, ma dobbiamo pensare a 360 gradi per organizzare una nuova e più efficien-te città. Quando un anno fa il movimen-to Insieme Civico si è messo in gioco ed ha compiuto una scelta precisa per una città più vivibile per i nostri figli e nipo-ti, era ben conscio che il progetto fosse ambizioso, ma altrettanto sicuro che, con l’impegno e la volontà di tutti, fosse rea-lizzabile.

Gruppo ConsiliareInsieme Civico

tosto che la sua sparizione, un incremento del fondo di solidarietà per le famiglie che non arrivano a fine mese; avremmo soste-nuto col nostro voto agevolazioni fiscali particolari per chi fa impresa e soprattutto un piano di sviluppo di lungo termine che renda il nostro territorio più interessante agli investitori per i servizi offerti. La nostra vocazione industriale è il cuore pulsante della nostra comunità, c’è biso-gno di collaborare con le categorie, con i sindacati perché si faccia squadra per non disperdere questo tesoro. Il PD si è mes-so a disposizione per incentivare questo percorso, assumerà le proprie responsabi-lità per ciò che gli compete, spronando i propri rappresentanti quando necessario, facendo rete con gli altri comuni della Vallesina. Il nostro obiettivo è invertire la tendenza e tornare a far crescere il nostro territorio.

Gruppo ConsiliarePartito Democratico

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In merito al Bilancio previsionale 2013 approvato dalla maggioranza lo scorso 30 maggio, va fatta, a nostro avviso, in-nanzitutto una considerazione sul meto-do: la tanto decantata “partecipazione” deve ancora essere messa in pratica, an-che e soprattutto sul tema del Bilancio. Rendere i cittadini partecipi delle scelte non significa organizzare due incontri pubblici per dire: “Abbiamo deciso di fare questo, siete d’accordo?”. Le scel-te di Bilancio andrebbero direttamente stabilite e condivise insieme alla cittadi-nanza già dalla fase di ideazione, maga-ri avvalendosi dei famigerati (e ancora inesistenti) “comitati di quartiere”.

È da qualche mese che non si sente nomi-nare, o almeno con la stessa frequenza con cui eravamo abituati, il partito dell’Italia dei Valori, tanto da ingenerare il sospetto in molti che esso fosse scomparso dalla scena politica italiana.Effettivamente gli ultimi mesi per noi non sono stati facilissimi: dagli attacchi mediatici, ai tradimenti di tanti esponenti anche di livello medio-alto, a scelte elet-torali che non hanno premiato la nostra visibilità. Ma il partito, possiamo oramai dirlo tranquillamente, ha resistito a tutto ciò ed anzi ha approfittato di questo pe-riodo per di riflessione quasi obbligata per fare ordine al suo interno ed ora si appresta a ripartire con il Congresso di

Non c’è stato dato poi il tempo di di-scutere su eventuali criticità o possibili incongruenze tra le cifre riportate in Bi-lancio e quelle analizzate dai Revisori dei Conti che avevamo rilevato e sulle quali avremmo voluto poter chiedere delucidazioni anche agli uffici. Avere avuto la documentazione sul bilancio pochi giorni prima del Consiglio non ha permesso ai consiglieri questo tipo di interscambio con il Servizio. Per tale motivo, dopo aver accennato ad alcuni aspetti, senza per altro ricevere risposta, in Consiglio, vorremmo comunque pre-sentare tali osservazioni ai responsabili di competenza, per avere gli eventuali chiarimenti.Ritorna anche per quest’anno la prassi di sovrastimare in fase di previsionale il far cassa con le multe: previsti 900.000 euro per il 2013 quando il valore accer-tato per il 2012 è stato di circa 550.000 euro. Ma è davvero plausibile ipotizza-re un quasi raddoppio del gettito delle multe? Oppure anche quest’anno assi-steremo all’ennesimo “assestamento”

Roma di fine giugno.Durante questi mesi tuttavia il partito fondato da Antonio di Pietro non ha mai fatto mancare del tutto la sua voce ed il coraggio di lottare per avere un paese più legale e più vicino ai bisognosi sia a li-vello nazionale che periferico: il sito uffi-ciale del partito ha continuato a guardare ed esaminare l’evoluzione politica del nostro Paese in questi ultimi mesi, ed i nostri numerosi rappresentanti nelle isti-tuzioni hanno continuato a combattere le proprie battaglie per una società più lega-le e vicina ai bisognosi nei vari ordini di governo in cui sono presenti, dai piccoli Comuni al Parlamento Europeo.Anche nella nostra realtà cittadina il no-stro operato è stato costante: dalla raccol-ta di firme per i quattro referendum con i banchetti che hanno avuto un ottimo risconto nel mese di novembre, all’orga-nizzazione della campagna elettorale in-sieme con gli altri partiti di Rivoluzione Civile, all’attuale campagna di tessera-mento pubblicizzata con cartelloni nella città ed indicazione (in quelli posti sotto l’Arco del Magistrato e vicino l’Ufficio

dei conti a settembre, per prendere atto che quelli approvati oggi non sono re-alistici? Quanto al piano delle opere pubbliche, crediamo che la priorità vada alla ma-nutenzione della città. Jesi necessita urgentemente di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei marciapie-di e delle strade sia delle zone centrali che di quelle periferiche, di rinnova-mento (anche con fini di risparmio energetico) dell’illuminazione stradale, della costruzione di bagni e fontanelle pubbliche… La priorità dovrebbe anda-re a questo tipo di scelte, non alla rea-lizzazione di opere di dubbia utilità, ma dal nome roboante, come impianti di risalita meccanizzata sulle Scalette del-la Morte, parcheggi sotterranei al San Francesco o alle Conce oppure inqui-nanti “tempi crematori” per dar a Jesi il davvero poco invidiabile primato di polo dell’incenerimento di cadaveri!

Gruppo ConsiliareMoVimento 5 Stelle

Anagrafe) dei contatti telefonici a dispo-sizione per ogni tipo di informazione.Ne va tralasciata l’importante presenza dell’Idv nelle organizzazioni politiche della nostra zona, compreso il Consiglio Comunale dove il nostro Consigliere Rossano Spaccia si è posto in evidenza per la assidua presenza e la libertà politi-ca con cui si è sempre mosso.Essendo queste le premesse unitamente alle 14 mila adesioni alla campagna tes-seramento per il 2013, la speranza è che presto il nostro partito torni a ricoprire il ruolo che gli spetta nel panorama politico italiano.

Gruppo ConsiliareItalia dei Valori

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