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Jacques e i suoi quaderni 22

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Jacques e i suoi quaderni 22

Periodico semestrale, registrato presso il Tribunale di Pisa il 3 settembre 1983, n 16. Direttore responsabile: Enrico De Angelis Redazione: Marianne Hepp Numero 22, 1994 1994, Jacques e i suoi quaderni

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Jacques e i suoi quaderni ________________________________________________________

Loretta Lari

Commento a 40 Sonetti di Andreas Gryphius

1994 22

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Le traduzioni dei sonetti sono di Enrico De Angelis; esse sono gi state pubbli-cate per la maggior parte presso leditore Marsilio di Venezia (in Andreas Gry-phius, Notte lucente notte, 1993).

I testi tedeschi sono stati desunti dalle edizioni Rowohlt, Reclam e Niemeyer, secondo quanto indicato a p. 61 del presente volume.

Ringraziamo tutti codesti editori per aver gentilmente concesso le riprodu-zioni di testi e traduzioni.

Il libro stato concluso nel settembre 1992. La presente edizione (2010), identica nel testo, non coincide con la versione a stampa per la numerazione delle pagine e per lassenza delle tavole e del relativo indice delle illustrazioni.

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Indice Biografia 11

Bibliografia 47

Sonetti Libro I 59 I, 3 Vber die Geburt JEsu 62 Nascita di Ges 63

I, 6 An den gecreutzigten JEsu 64 A Ges crocifisso 65

I, 8 Es ist alles Eitel 66 Tutto vanit 67 VANITAS VANITATUM ET OMNIA VANITAS 68-69

I, 9 Thrnen in schwerer Kranckheit 70 Lacrime in grave malattia 71

I, 10 Der Welt Wollust 72 Il piacere del mondo 73

I, 11 Menschliches Elende 74 Miseria umana 75

I, 21 An Eugenien 76 A Eugenia 77

I, 22 An Eugenien 78 A Eugenia 79

I, 23 Auff Herrn Joachimi Spechts Medici, Hochzeit 80 Per le nozze del medico Sig. Joachim Specht 81

I, 27 Thrnen des Vaterlandes / Anno 1636 82 Lacrime della patria, Anno 1636 83

I, 33 Vber die Gebaine der augegrabenen Philosetten 84 Sullo scheletro della riesumata Filosette 85

I, 34 An einen Vnschuldigen Leidenden 86 A un innocente in pena 87

I, 36 An die Sternen 88 Alle stelle 89

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I, 41 An Callirhoen 90 A Calliroe 91

I, 42 An Eugenien 92 A Eugenia 93

I, 43 Ebenbild unsers Lebens 94 Similitudine della nostra vita 95

I, 45 Thrnen in schwerer Kranckheit. A MDCXL 96 Lacrime in grave malattia, Anno 1640 97

I, 48 An sich selbst 98 A se stesso 99

I, 49 An die Welt 100 Al mondo 101

Sonetti Libro II 103 II, 1 Morgen Sonnet 104 Sonetto mattutino 105

II, 2 Mittag 106 Mezzod 107

II, 3 Abend 108 Sera 109

II, 4 Mitternacht 110 Mezzanotte 111

II, 6 Eisamkeit 112 Solitudine 113

II, 8 An Eugenien 114 A Eugenia 115

II, 10 Vberschrifft an dem Tempel der Sterbligkeit 116 Iscrizione sul tempo della mortalit 117

II, 13 Beschlu des XXIII. Jahrs 118 Conclusione del XXIII anno 119

II, 14 Beschlu des XXIV. Jahrs 120 Conclusione del XXIV anno 121

II, 15 Auff die letzte Nacht seines XXV. Jahrs. den II Octobr. St. Gregor 122 Per lultima notte del suo XXV anno, 2 ottobre, S. Gregorio 123

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II, 19 An H. Johan Christoph von Schnborn. Antwort / auff bersendete Sonnette 124 Al Sig. Johan Christoph von Schnborn. Risposta a sonetti inviategli 125

II, 21 Auff H. Ditterich Baums und Jungfr. Annae Mariae Gryphiae Hochzeit 126 Per le nozze del Sig. Ditterich Baum e della Sig.na Maria Gryphius 127

II, 23 Defecit in dolore vita mea! Psal. XXXI 128 Defecit in dolore vita mea! Salmo 31 129

II, 36 An den vortrefflichen Philosophum und Mathematicum PETRUM KRUGERUM. Vber den Tod seines Kindes Anno 1638 130 Alleccellente filosofo e matematico PETER KRUGER per la morte di suo figlio nellanno 1638 131

II, 40 An Cleandrum 132 A Cleandro 133

II, 41 Als Er aus Rom geschidn 134 Quando part da Roma 135

II, 46 Der Tod 136 La morte 137

II, 47 Das Letzte Gerichte 138 Il Giudizio universale 139

II, 48 Die Hlle 140 Linferno 141

II, 49 Ewige Freude der Auerwehlten 142 Gioia eterna degli eletti 143

II, 50 Elias 144 Elia 145

Stoicismo 147

Misticismo 159

Assolutismo 165

Sonetto 177

Metrica 185

Emblematica 195

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Repertorio di immagini 213

Retorica 225

Sugli elementi popolari 239

Sonetti di Lissa 241

Sullorganizzazione dei sonetti 249

Commento ai sonetti Libro I 261 I, 3 261

I, 6 267

I, 8 271

I, 9 277

I, 10 279

I, 11 283

I, 21, 22, 42; II, 8 Sonetti a Eugenia 291

I, 27 299

I, 36 303

I, 43 307

I, 45 313

I, 48 317

I, 49 319

Libro II 323 II, 1, 2, 3, 4 Sonetti delle ore del giorno 323

II, 6 335

II, 13, 14, 15 Sonetti autobiografici 349

II, 36 353

II, 46, 47, 48, 49 Quator novissima 363

II, 50 377

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Andreas

Gryphius

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Biografia Andreas Gryphius nasce il 2 ottobre 1616 a Glogau, in Slesia.

Il nome Gryphius la latinizzazione di Greif1. Uno dei primi biografi del poeta, Leubscher, cita trenta possessori di tale nome, a partire dal 1485. La linea di discendenza diretta aperta da Petrus Gryphius, pastore a Hringen in Turingia. Una possibile origine nobiliare, asserita da Christian, figlio di Andreas2, non trova secondo Flemming (Andreas Gryphius. Eine Monographie, p. 15) unesplicita conferma in indicazioni di parentela con omonimi nobili turingesi.

Nel 1560 a Marcus, figlio minore di Petrus Gryphius e pastore a Utle-ben, localit non lontana da Hringen, nasce Paul, il padre dellautore. Gi istitutore, riceve lincarico di pastore a Neusalz sullOder, in Slesia; nel 1585 si trasferisce a Steitsdorf e nel 1602 a Glogau, dove assume la carica di arcidiacono della chiesa luterana. Dopo la morte della prima moglie, Barbara Noak, e della seconda, Marie Emlich, dalle quali ha rispettivamente due e tre figli, sposa Anna Erhard, figlia di un ufficiale che aveva servito sotto il duca dAlba (lillustra generale spagnolo e fana-tico controriformista inviato da Filippo II nei Paesi Bassi come reggente dal 1567 al 1573). Dal matrimonio nascono tre figli: Christian, Caspar e Andreas.

Il 5 gennaio 1621 muore improvvisamente Paul Gryphius. La morte cade in un momento particolare dei disordini politici e confessionali che contraddistinguono la Guerra dei Trentanni. Glogau apparteneva al principato ereditario della corona di Boemia, in mano della casata dAsburgo dal 1526. Il rafforzamento della controriforma in Austria e anche in Slesia acuisce la tensione tra la popolazione e il potere sovrano: il 3 agosto 1616 si era gi avuto a Glogau un episodio di rivolta della maggioranza protestante contro il comandante cattolico della regione. La crisi finale si ha nel 1619 con lascesa al trono imperiale del fanatico con-troriformista Ferdinando, non riconosciuto dai Boemi che offrono la co-rona al calvinista Federico V, conte del Palatinato. Il giorno precedente la morte di Paul Gryphius, Federico V era giunto a Glogau, in fuga dopo la sconfitta nella battaglia della Montagna Bianca (8 novembre 1620), dove aveva perduto la corona di Boemia; requisito il patrimonio della chiesa locale si era quindi diretto verso nord. Presso i luterani di Glogau, che

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temevano la vendetta dellimperatore, scoppia il panico, acuito dalle mi-nacce da parte dei cattolici filoimperiali.

Andreas ricorda la morte del padre nella poesia In einer tdlichen Kranck-heit: Er fiel durch Gifft / das ihm ein falschen Freund gegeben / Der offt vor seinem Muth und hohen Geist erblast. Il termine Gifft non usato in senso proprio, bens nel generico significato di ostilit e potreb-be riferirsi alla situazione sopra descritta3.

Quando muore il padre, Andreas ha quattro anni; la vedova si risposa lanno successivo con Michael Eder, professore al ginnasio evangelico di Glogau, scuola che Andreas frequenta dalla primavera del 1622, predili-gendo tra gli insegnanti Jacob Rolle, stimato pedagogo e poeta.

Le vicende di guerra portano alla chiusura del ginnasio, sostituito dalla scuola dei gesuiti, inaugurata nel 1626. Deve essere consegnata anche la chiesa parrocchiale. Vana risulta la rivolta della maggioranza protestante dei cittadini: un reggimento di dragoni irrompe a Glogau il 28 ottobre 1628; restaurato con la forza il cattolicesimo e banditi dalla citt i pro-testanti che rifiutano di abiurare. Tra gli esiliati, costretti a lasciare i figli minori di quindici anni se maschi e tredici se femmine, anche Michael Edel. Il dodicenne Andreas, che aveva perduto il 21 marzo dello stesso anno anche la madre, rimane a Glogau con la sorellastra Anna. Nel no-vembre del 1629 raggiunge il patrigno a Driebitz, paese al confine polac-co tra Glogau e Fraustadt, e continua gli studi sotto la sua guida. Eder, che aveva ottenuto il grado di Magister di filosofia a Lipsia, da lungo tempo esercitava egregiamente la professione di insegnante. Autore di prediche funebri e di versi in latino e in tedesco, mostra una predilezione per il greco4; i suoi scritti rivelano inoltre che non si atteneva rigidamente al dogmatismo luterano.

Nel 1629 Eder si risposa con la diciottenne Maria Rimann, amante di musica e poesia. Le poesie sulla sua morte prematura, avvenuta nel 1637, e la dedica della prima raccolta di sonetti di Gryphius5, testimonia-no il rapporto di amicizia, la comprensione e la sensibilit che Andreas aveva trovato presso di lei.

Dal 1629 al 1631 sullo scenario di guerra si assiste ad alterni successi: dapprima il trionfo asburgico, che conduce allAtto di Restituzione ema-nato dallimperatore il 6 marzo del 1629 a sanzione del ritorno al cattoli-cesimo di tutta la Germania; quindi la serie di vittorie di Gustavo Adolfo di Svezia e dei principi riformati, culminate nella battaglia di Breitenfeld, il 16 settembre 1631. Nello stesso anno Andreas si avvia verso Grlitz, possedimento dellElettore di Sassonia, con lintento di riprendere gli

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studi regolari; costretto dagli eventi bellici ritorna per a Glogau dove trova un paesaggio desolante: il ginnasio evangelico era ormai chiuso da tre anni, un incendio aveva distrutto la citt e pi tardi era scoppiata an-che la peste. Lasciata la citt natale, Andreas si reca a Rckersdorf, in Franconia, dove il fratellastro Paul era pastore.

Nel frattempo Eder era stato chiamato come pastore a Fraustadt, citt di confine ma gi dominio polacco; nel ginnasio locale aveva assunto la carica di direttore e ispettore il maestro di Andreas Jacob Rolle. A Frau-stadt, non toccata dalle devastazioni della guerra, avevano trovato rifugio molti profughi e regnava una vivace vita spirituale. Andreas si iscrive al ginnasio il 3 giugno del 1632.

Fraustadt (1632-34) Il ginnasio di Fraustadt possedeva una struttura teatrale e le recite si te-nevano nella sala municipale. Andreas ricopre il ruolo principale dellAretino nella Areteugenia, una commedia didattica in latino del predi-catore e ispettore scolastico di Stettino Daniel Cramer (1568-1637).

In questepoca si afferma anche il talento poetico di Gryphius. Il 21 settembre 1633 inizia la sua prima opera poetica a noi nota: un poema epico in latino dal titolo Herodis furiae et Rachelis lachrymae, stampato lanno seguente a Glogau presso Wigand Funck. Comporre versi in latino era previsto dal compito scolastico e Andreas aveva gi scritto nel 1631 unelegia dedicata al patrigno, ma il poema di 1071 esametri che aveva ora prodotto rappresentava un impegno notevolmente maggiore. La ma-teria poetica tratta dal vangelo di Matteo (2, 13-18) e dalle Antichit giu-daiche di Giuseppe Flavio: il tema della strage degli innocenti era presente nelle rappresentazioni popolari tedesche e in alcune opere contempora-nee di Heinsius, Bidermann e Barlaeus6. Il motto sul frontespizio ripete le parole di Geremia (31, 15), citate anche dallevangelista: Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta desser consolata perch non sono pi; inoltre in relazione con le ul-time parole pronunciate dal padre di Gryphius. Le circostanze di tale morte e il parallelo esposto nella poesia dedicatoria tra la situazione della patria e il tema prescelto, contribuiscono a elevare lepisodio biblico a simbolo delle persecuzioni di guerra e di religione.

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Danzica (1634-36) Il 16 maggio 1634 Andreas parte, con alcuni compagni di studi, alla volta di Danzica, dove giunge il 23 giugno, per frequentare il famoso ginnasio accademico.

Danzica apparteneva al regno di Polonia; la casa regnante, cattolica sebbene discendente dagli svedesi Vasa, aveva concesso allantica citt anseatica la libert di professare la fede protestante e unampia autono-mia amministrativa. Il godimento di privilegi politici e il notevolissimo sviluppo economico avevano come conseguenza una fioritura delle arti e delle scienze. La popolazione era variamente composta, sia dal punto di vista delle nazionalit che delle religioni: alla maggioranza di luterani, ai calvinisti e ai cattolici, si affiancava un attivo gruppo di sette. Allinizio del XVII secolo la citt attrasse molti profughi provenienti dalla Slesia.

Andreas accettato al ginnasio il 26 luglio ed ospitato per le prime settimane dal rettore Johann Botsack. Per pagare liscrizione e la retta svolge lattivit di precettore, che gli consente di entrare in contatto con llite sociale e culturale della citt7. Frequenta anche le ricche e numero-se librerie di Danzica e probabilmente acquista qui le Tragoediae Sacrae del gesuita francese Nicolas Caussin, padre confessore di Luigi XIII. Nella vicina citt di Braunsberg, in territorio polacco, si tenevano spettacoli scolastici nel collegio dei gesuiti. Linteresse di Gryphius per le opere di poeti gesuiti lo induce a tradurre in alessandrini tedeschi il quinto epodo (Ad pedes Christi in cruce morientis Auctor provolutus)8 dal Libro degli Epodi del gesuita polacco Matthias Casimir Sarbiewski (1596-1640), predicatore di corte del re di Polonia Vladislav IV.

Il ginnasio di Danzica era sede di accese dispute confessionali. Il ret-tore Botsack, esponente di rilievo dei luterani e difensore dellortodossia, fu autore di numerosi scritti polemici. Professore di eloquenza era Jo-hann Mochinger, seguace della nuova teoria didattica del celebre pedago-gista Amos Comenio, di cui tradusse in tedesco la Janua linguarum reserata; era inoltre interessato alla riforma poetica tedesca e teneva uno scambio epistolare con Martin Opitz, la cui autorit letteraria era a Danzica indi-scussa. A testimonianza del clima culturale della citt la nuova edizione, nel 1634, presso Andreas Hnefeld, del Buch von der deutschen Poeterey di Opitz, apparso per la prima volta a Breslavia nel 1624. Dunque al pi tar-di a Danzica Gryphius viene a contatto con lopera di Opitz e proprio in questo periodo compie il passo decisivo dalla poesia in latino a quella in tedesco. A questepoca infatti risale una serie di sonetti in tedesco pub-

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blicati successivamente, nel 1637. Compone inoltre unopera in latino, apparsa nel 1635: il secondo poema su Erode, dal titolo Die Vindicis Impe-tus et Herodis Interitus, che ha per tema la fine del tiranno. Sempre a Dan-zica appare nel 1636 un poema in esametri dedicato a Georg Schnbor-ner (di cui tra breve): Parnassus Renovatus, che si inserisce nella tradizione della poesia encomiastica.

Un rapporto damicizia legava a Opitz anche un altro professore del ginnasio, il matematico e astronomo Peter Crger. Egli, che poteva van-tare la conoscenza delle opere di Copernico, Galilei e Keplero, dal 1615, con lo scritto De hipotetico systemate coeli, parteggiava per la tesi copernica-na. Tra i suoi allievi si distinsero famosi astronomi, come Johannes He-velius (1611-87). Crger esercita un forte influsso su Andreas, che mo-strer un duraturo interesse per la ricerca astronomica e ricorder il mae-stro elogiandolo in un sonetto9. Il rapporto damicizia non viene interrot-to dalla partenza di Gryphius da Danzica: ancora nel 1638 comporr una poesia in occasione della morte di un figlio di Crger10.

Freistadt (1636-38) Nel luglio del 1636 Andreas lascia Danzica richiamato a Fraustadt dal pa-trigno. Il 18 agosto si trasferisce nella casa di Georg von Schnbornen, in qualit di precettore dei suoi figli, occupazione procuratagli probabilmen-te dal fratellastro Paul, pastore a Freistadt.

Georg Schnbornen, apprezzato esperto di diritto e funzionario am-ministrativo, erudito e uomo di notevole cultura, coltivava anche un no-tevole interesse per la poesia. Nato a Freistadt nel 1579, aveva ottenuto il titolo accademico di dottore in entrambi i diritti, canonico e civile, alluniversit di Basilea ed era stato insignito della dignit di Poeta laure-atus a Helmestedt. Nella sua opera principale di lineamenti di scienza politica, Politicorum libri VII, si confronta con le tesi classiche, in partico-lare aristoteliche, ma anche con le teorie moderne di autori quali Bodin, Keckermann, Erenbergk, Arnisaeus e Patricius. Convinto sostenitore dellassolutismo monarchico, nellopera tratta dellorigine e dei limiti del potere assoluto e del rapporto del principe con i suoi sudditi. La carriera politica di Schnbornen si apre come Hofkanzler (cancelliere di corte) presso il conte calvinista Johann Georg von Hohenzollern; assume quin-di la carica di Syndicus degli Stati (loro rappresentante in questioni giuri-diche) nel principato di Glogau. Poich professava la fede luterana, dopo

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la discesa di Federico V costretto a ritirarsi nei suoi possedimenti di Freistadt. In seguito diviene Fiskal (avvocato pubblico) della Bassa Slesia e stretto collaboratore del Burggraf (comandante di piazza) Karl Hanni-bal von Dohna, presidente della Camera slesiana. Nel 1629 si converte al cattolicesimo e ne segue una rapida e brillante ascesa che culmina nella concessione del titolo nobiliare e della dignit di conte palatino imperiale. La conversione, tuttavia, espressamente richiesta dallimperatore, era sta-ta subita come costrizione e allepoca di cui stiamo trattando Schnbor-ner si era rivolto al pastore locale, Paul Gryphius, per unassistenza spiri-tuale.

Durante il soggiorno presso Schnborner, Andreas guadagna lamicizia dei figli Georg Friedrich e Johann Christoph, che resta a lungo suo fedele amico, e suscita lattenzione del padrone di casa che promuo-ve il suo sviluppo culturale attraverso molteplici incitamenti e conversa-zioni su le pi varie discipline. Una forte attrazione esercita su di lui an-che la vasta e preziosa biblioteca di Schnborner, come testimoniato dal sonetto In Bibliothecam Nobilis Amplissimi Domini Georgii Schonborneri (I, 14). La profonda esperienza sia umana che intellettuale vissuta in questo periodo decisiva per la maturazione di Andreas.

Il 2 febbraio 1637 muore a soli venticinque anni lamata matrigna Ma-ria Eder: in suo ricordo Gryphius compone una poesia in alessandrini te-deschi e una in esametri latini. Queste composizioni sono incluse nella prima raccolta di sonetti edita presso Wigand Funck a Lissa: Andreae Gryphii Sonnete11. Il volume comprende 31 sonetti; la poesia dedicatoria rivolta a quattro signore: la matrigna Maria, la sorellastra Anna, la cogna-ta, moglie di Paul e la moglie di Schnborner.

Nella notte tra l8 e il 9 luglio a Freistadt scoppia un furioso incen-dio12. Nel resoconto Fewrige Freystadt, Gryphius considera levento dalla prospettiva della generale caducit mondana e dellattuale devastazione della guerra; non ricusa la valenza di punizione divina, sebbene sostenga la causa naturale del disastro e la imputi allimprudenza, accusando i cit-tadini di scarso coraggio e discipline e criticando linsufficienza dei di-spositivi di sicurezza e la negligenza dei sorveglianti. Lo scritto in prosa introdotto da alcuni verso latini di Schnborner e concluso da una poesia in alessandrini. Nella prefazione, datata 22 settembre 1637, Gryphius tenta di prevenire eventuali attacchi e manifesta delle riserve verso la pubblicazione dellopera, consapevole del rischio che poteva rappresen-tare in unepoca di lotte politiche e religiose. Le ostilit manifestate con-tro lo scritto erano probabilmente alimentate anche dal fatto che Schn-

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borner, esposto alle critiche per la sua posizione confessionale, era con-siderato il promotore dellopera.

A quellepoca limperatore Ferdinando III dava nuovo impulso alla restaurazione cattolica, intimidendo le comunit protestanti e imponendo la chiusura delle chiese evangeliche. Paul Gryphius, allontanato dalla cit-t, trova riparo, insieme ad altri protestanti, presso i possedimenti di Schnborner. Il conte palatino viene pertanto a trovarsi in una situazione pericolosa e imbarazzante, diviso tra la fedelt nei confronti dellimperatore e la difesa dellantica fede.

Il 30 novembre Andreas riceve da Schnborner, in qualit di conte palatino imperiale, lalloro di Poeta laureatus: nella cerimonia di inve-stitura incoronato dalla figlia del suo mecenate, Elisabeth. Gli vengono conferiti inoltre la nomina di Magister di filosofia e il titolo nobiliare, del quale per non si servir mai.

Le condizioni di salute di Schnborner, sofferente da tempo di cuore e altri malanni di Melancholia Hypocondriaca, nel linguaggio dellepoca13 , peggiorano fino alla morte, avvenuta il 23 dicembre 1637. Limpressione di tale avvenimento resta indelebile in Andreas, che il 29 dicembre tiene lorazione funebre14 in onore del suo protettore e amico. Leida (1638-44) Nellestate del 1638 Gryphius accompagna i figli di Schnborner e un al-tro giovane nobile in Olanda, paese che, a causa dello stato di pace e di fiorente sviluppo scientifico e culturale, attraeva molti giovani tedeschi per il proseguimento degli studi. Tra coloro che provenivano dalla Slesia era anche Christian Hofmann von Hofmannswaldau, studente di giuri-sprudenza a Leida dal 1638: a questepoca risale linizio della lunga amici-zia con Gryphius.

Il 26 luglio Andreas si immatricola come studente di filosofia alluniversit di Leida, dove era allora rettore Constantinus LEmpereur. Fondata nel 1575, luniversit di Leida aveva rapidamente raggiunto una straordinaria fama15. Per quanto concerne la disciplina filosofica, linsegnamento conobbe una lunga stabilit e unit di ispirazione e di me-todo a partire dal 1628, sotto la guida di Burgersdijk che esercit la sua influenza su unintera generazione di allievi e impront con i suoi ma-nuali la propedeutica filosofica. Questo periodo di stabilit anticipa la cri-si cartesiana e segue la crisi del sinodo di Dodrecht (1619), che segn il

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trionfo dellortodossia calvinista con la definitiva condanna dellarminianesimo e il conseguente allontanamento di esponenti di pri-mo piano dalluniversit.

I princip direttivi dellinsegnamento di Burgersdijk sono la fedelt al testo aristotelico, lordine, il metodo e la concisione nello studio e nellesposizione dei problemi filosofici. I suoi manuali di logica, semplici e completi, orientati verso la pratica, ebbero un notevole e duraturo suc-cesso nellinsegnamento olandese della logica nel XVII secolo. Burger-sdijk, eletto rettore nel 1629, muore sei anni dopo; nella responsabilit dellinsegnamento filosofico gli succede Franois Du Ban fino al 1640. Professore straordinario di logica nominato Adrien Heereboord. Que-sti interviene criticamente nei confronti del progetto di regolamento dellinsegnamento filosofico elaborato nel 1641, per conto dei curatori delluniversit, da una commissione composta da LEmpereur, Trigland, Schotanus, Daniel Hensius, Du Ban e lo stesso Heereboord. Le sue o-biezioni sono rivolte contro il metodo di esplicazione testuale della logia aristotelica, preferendogli il metodo sistematico. Riprendendo le tesi di Burgersdijk e di Heckermann, insiste sulla non facile accessibilit del te-sto aristotelico per gli studenti e mette in rilievo la non sistematicit e completezza dellOrganon stesso. Nel nuovo programma vengono dunque accolte le obiezioni di Heereboord, a salvaguardia delleredit della ri-forma logica del suo maestro Burgersdijk. Il contributo pi originale di questultimo allo sviluppo dellaristotelismo universitario olandese indi-viduato da Dibon nel tentativo di liberarsi dalla neoscolastica spagnola e luterana, avvicinandosi con senso critico al testo aristotelico. Con Heere-boord, continuatore di questa linea, si entra nel periodo cartesiano, seb-bene ancora nello spirito di una conciliazione novantiqua tra laristotelismo e la nuova filosofia.

Gryphius, studente di filosofia, ha la possibilit di frequentare anche eccellenti seminari di diritto e di medicina. In campo medico veniva allo-ra emergendo lo studio dellanatomia. Proprio a Leida, nel 1639, fu pub-blicato il fondamentale scritto di Harvey sulla circolazione del sangue: questa edizione suscit molto pi scalpore rispetto alla prima apparsa a Francoforte nel 1628, di scarso impatto a causa dei concomitanti eventi bellici. Andreas si appassiona a tali studi, sotto la guida del professore Otto Heurnius, e partecipa a esercitazioni nelle sale anatomiche. Il suo interesse non rivolto esclusivamente alla propedeutica medica; le sue opere riveleranno in che misura la pratica chirurgica e anatomica gli ab-

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bia fornito materiale visivo a conferma della sua concezione religioso-filosofica della caducit dellesistenza umana e terrena.

A Leida Gryphius pu udire lezioni sulle pi disparate discipline e prender parte alle disputazioni, percependo numerosi stimoli intellettuali dalla vasta cerchia dei docenti.

Le opinioni politiche del professore di retorica Boxhorn suscitano la sua opposizione. Boxhorn riconduceva lorigine dello stato alla teoria contrattualistica da ricordare che a Leida si form anche Ugo Grozio e assicurava al popolo la sovranit reale contro quella soltanto persona-le e delegata del sovrano. Gryphius, allopposto, vicino alle tesi di Schnborner e ora a Leida di Salmasius, sostiene una concezione dello stato patriarcale e assolutistica come ordinamento imposto da Dio.

Gryphius instaura dunque un positivo rapporto personale con Clau-dius Salmasius, noto filologo e giurista, e ne apprezza, oltre alle opinioni politiche, le tesi di filosofia morale; nel 1640 Salmasius pubblica ledizione commentata dellEncheiridion di Epitteto, ritenuto allepoca la migliora introduzione a unetica cristiana. Linsegnamento di Salmasius insieme a quello di Heinsius era improntato nel segno dello stoicismo, ereditato dal magistero di Giusto Lipsio16. In Germania, a partire da O-pitz, lo stoicismo cristiano era unanimemente considerato la dottrina fi-losofica fondamentale, in relazione al suo sistema morale e alla conse-guente teoria degli affetti. In ambito olandese17 limpulso esercitato da Lipsio sugli studi di filosofia morale a Leida (soprattutto con lapparizione nel 1604 della Manuductio ad stoicam philosophiam) non intacc comunque profondamente le tradizione peripatetica. La fedelt alletica di Aristotele era connessa anche alla salvaguardia dellortodossia calvini-sta, professata dagli stessi Burgersdijk e Heereboord: la saggezza stoica, con il privilegiare luomo interiore, metteva infatti in pericolo lesigenza della trascendenza; per quanto lo stoicismo di Lipsio tendesse a divenire esclusivo, risultava inconciliabile con la dimensione confessionale. Linteresse per lo stoicismo significava in ogni caso preminenza della sa-pienza pratica sullindagine speculativa.

Sembra che Andreas abbia conosciuto personalmente anche Heinsius, curatore delle edizioni delle opere di Seneca, Terenzio, Virgilio, autore di scritti sul dramma, del Tragoediae constitutione liber e traduttore in latino del-la Poetica di Aristotele. Gryphius aveva letto con interesse anche gli scritti retorici di Gerhard Johann Voss, che allepoca era professore di storia ad Amsterdam; nellambito degli studi di retorica Voss completava le teorie aristoteliche con lapporto delle tesi del grammatico e letterato italiano

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Giulio Cesare Scaligero (1484-1558), autore del trattato di poetica e reto-rica Poetices libri septem, mentre la storia tendeva ad acquisire nella sua in-terpretazione lo statuto di scienza autonoma. A Leida lo studio storiogra-fico era attuato sulla base di un rigoroso esame critico delle fonti. Con analogo metodo critico si andava sviluppando nelle universit olandesi anche la moderna filologia.

Tra il 1639 e il 1643 Gryphius tiene una serie di seminari, cui era auto-rizzato quale Magister. I temi trattati nelle lezioni comprendono svariate discipline: metafisica, geografia, trigonometria, logica, fisiognomica, arte tragica, filosofia peripatetica e neoterica, astronomia, storia, poetica, chi-romantica, filosofia naturale con parte teoretica e matematica, anatomia (secondo lelenco trasmessoci da Stosch).

A Leida Gryphius amplia e approfondisce la sua conoscenza delle lin-gue, arrivando ad apprenderne undici. Numerose testimonianze si trova-no nelle sue opere: nelle citazioni impiega latino, greco ed ebraico, tradu-ce dallolandese, dal francese e dallitaliano; mostra di conoscere anche linglese, competenza assai insolita allora in Germania, ma accessibile in territorio olandese. Comprende infine lo svedese e il polacco, per i fre-quenti contatti avuti in Slesia. A Leida era presente anche linsegnamento di lingue orientali, antiche e moderne, affidato allorientalista Jacob Go-lius.

Numerose indicazioni presenti nelle successive opere di Gryphius ne testimoniano linteresse per letnologia fondata da Clver e insegnata a Leida e la geografia, interesse condiviso anche dai suoi contemporanei. A ci si aggiunge lattenzione rivolta verso la grande stagione pittorica olandese, il cui influsso avr vasta eco nei paesaggi lirici gryphiani, e in modo particolare nel sonetto Einsamkeit. Tra le arti figurative assume una significativa rilevanza lemblematica, in cui si congiungono estetica e monito morale, soprattutto di impronta stoica; vasta e importante fu la produzione di Otho va Veen (1556-1629), maestro di Rubens e amico di Lipsio e Heinsius.

Pochi mesi prima dellarrivo di Gryphius in Olanda, il 3 gennaio 1638 fu aperto ad Amsterdam un nuovo teatro, inaugurato con una rappresen-tazione del tragediografo nazionale Joost van den Vondel (1587-1679): il Gysbrecht van Amstel. Fino al 1643 circa il venti per cento delle produzioni teatrali rappresentate erano di Vondel; tra di esse Maeghden (1639) e i Ge-broeders (1641), tradotta da Gryphius in tedesco (Die Gibeoniter)18. Nella sua traduzione Gryphius si basa sulla prima versione del 1640 e la segue fedelmente, mantenendo in alcuni casi perfino espressioni olandesi. La

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materia biblica tratta dal secondo libro di Samuele, con alcune variazio-ni apportate da Vondel. Quanto persistente sia stato leffetto dellincontro di Gryphius con la drammaturgia olandese lo dimostra linflusso di due tarde opere di Vondel, Maria Stuart (1646) e i Leeuwenda-lers (1647), sul gi affermato autore teatrale. Altri drammaturghi olandesi che esercitarono un certo influsso su Gryphius furono Hooft, Brederoo e Jan Vos. A questo periodo di grande interesse per il teatro, ma di incer-ta datazione, risale anche la traduzione Bestndige Mutter, Oder Die Heilige Felicitas (pubblicata nel 1657), dalloriginale latino di Nicola Caussin, che ha per tema il martirio per la fede.

In ambiente olandese Gryphius trova nuovi spunti anche come autore lirico. La produzione poetica era per lo pi in latino e si distinguevano poeti come Barlaeus e lo stesso Heinsius. Loccasione di comporre versi offerta ad Andreas dalle vicende del fratello Paul, espulso da Freistadt e accolto a Crossen, in Sassonia; a lui dedica tre Acclamationes votivae in lati-no e una composizione di 68 alessandrini tedeschi che celebra il suo co-raggioso impegno per la fede. La notizia della morte prematura del pa-store, avvenuta il 21 novembre del 1640, lo colpisce duramente e a que-sto evento dedicher il sonetto Uber seines H. Brudern Grab (I, 50).

Nel 1639 appare a Leida unaltra raccolta di sonetti: Andreae Gryphii Philos. et Poet. Son- undt Feyertags Sonnete. Dei cento sonetti che compongo-no il volume, Krummacher ha dettagliatamente esposto i debiti verso la tradizione della Perikopenliteratur, la letteratura di parafrasi e commenti biblici, che vede come principali esponenti Heermann (Exercitium Pietatis, 1630, Schlie Glcklein, 1632), Arndt (Paradi Grtlein, 1612), Herberger (Hertz Postille, 1613). La raccolta suddivisa in due parti, rispettivamente di 65 e 35 sonetti, con dediche in latino a un nobile slesiano suo compa-gno di studi a Danzica, Johann Friedrich von Sack e allamico Jacob Res-sius; la seconda parte dedicata al nipote Paul. Chiudono il volume due poemi latini composti dai figli di Schnborner, suoi allievi. Pi tardi fu aggiunto il Beschlu Sonnet, che fa riferimento allincendio di Freistadt, alla morte di Schnborner e allespulsione di Paul Gryphius.

Quattro anni dopo la prima edizione dei Son- undt Feyertags Sonnete ap-pare Sonnete, Das erste Buch (1643). Il volume raccoglie 50 sonetti, 29 dei quali sono rielaborazioni dei Sonetti di Lissa19. A esso segue Oden, Das erste Buch (1643), in cui Gryphius sceglie come argomento delle sue odi pindariche temi biblici, a differenza di Opitz e Weckherlin che si limita-no, ligi al modello francese di Ronsard, a poesie encomiastiche.

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Sempre nel 1643 a Leida sono pubblicati i primi libri di epigrammi in latino e in tedesco: Epigrammatum liber I e Epigrammata, Das erste Buch. Il primo comprende 67 epigrammi di varia caratterizzazione stilistica, aperti da poesie di contenuto religioso; il secondo 100 poesie in alessandrini che censurano e deridono con seriet i vizi e i difetti dei contemporanei, sul modello di Marziale e John Owen, ma anche dietro impulso degli sle-siani Daniel Czepko e Angelus Silesius (Johannes Scheffler).

Francia (1644-45) Nel 1644, quando ancora in Germania imperversava la guerra, Andreas intraprende un viaggio in Francia, in compagnia di Wilhelm Schlegel, fi-glio di un ricco mercante di Stettino, e altri quattro giovani nobili. Il 3 lu-glio giungono a Parigi. Qui Andreas si interessa in modo particolare alla preziosa biblioteca del cardinale Richelieu morto, come noto, nel 1642 , accessibile ai visitatori nelle ore meridiane.

Non possediamo molte notizie circa la permanenza di Gryphius in Francia. Allepoca argomento prediletto di discussione erano Corneille e le sue opere. Gryphius sembra condividere le obiezioni rivolte al Poliuto (1643)20 e anche le critiche al Cid. Minore impressione suscitano in lui Pompeo (1643) e Rodoguna (1644).

Conosce anche le opere di Tristan lHermite, Marianne (1636), model-lo di opera classicista, norma del nuovo stile dellepoca, e La mort de Sen-que (1644). La sua attenzione tuttavia non particolarmente attratta dalle opere rigorosamente classiciste, quanto piuttosto dalle commedie, con la loro prontezza di spirito e raffinatezza mondana. Il perdurare di tale inte-resse testimoniato dalla traduzione nel 1661 del Berger extravagant di Thomas Corneille: Der Schwermende Schffer. Satyrisches Lust-Spiell, in ales-sandrini.

Una particolare predilezione inoltre rivolta al calvinista Guillame Du Bartas, autore dei canti de La Semaine, Ou la creation du Mond (1578), tra-sposizione in versi dei primi capitoli della Genesi. Lo lega allautore fran-cese non soltanto il comune apprezzamento per la poesia religiosa, ma anche la simpatia per il nobile ugonotto e per il suo rifiuto nei confronti del dispotico potere centralistico. Andreas mostra di parteggiare per il parlamento di Parigi nella sua ostinata difesa dellautonomia contro lo stato centralizzato voluto da Richelieu prima e da Mazarino poi. A tale proposito assume una particolare importanza la notizia di una visita di

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Gryphius a Ugo Grozio, che allepoca viveva a Parigi come ambasciatore svedese. Andreas ne apprezza i contributi teorici alla dottrina del diritto naturale e ammira in particolare lattivo impegno politico e il sincero at-teggiamento religioso del protestante. Ricorder la figura di Grozio, rin-novando la sua stima, nella prefazione al quarto libro delle Odi (1657).

Dopo linverno trascorso a Parigi, Andreas e i suoi compagni di viag-gio si recano a Angers, dove il 14 agosto dellanno precedente (1644) era giunta Maria Henrietta, moglie di Carlo I Stuart, in fuga dallInghilterra. Passano quindi lestate nella regione dei castelli della Loira, in territorio protestante, e sulla via di Marsiglia si dirigono infine in Italia.

Italia (1645-46) La compagnia si trattiene a Firenze per tutto linverno. Gryphius si inte-ressa dellattivit teatrale e operistica italiana. Traduce la commedia La balia di Girolamo Razzi21; nelle note che accompagnano una tragedia gryphiana, il Papinian, si accenna inoltre ad altre opere letterarie italiane, quale lo Hippocrito di Piero Aretino e il XII Canto dellInferno dantesco.

Al febbraio del 1646 datato larrivo a Roma. Il 1 marzo Andreas pu ammirare a Frascati la villa Aldobrandini. Il soggiorno a Roma e limpressione ricevuta dalla visita della citt e dei suoi monumenti te-stimoniato in un ciclo di sonetti; di particolare rilevanza per il significato spirituale e religioso e per lesperienza fondamentale della caducit, ap-paiono al poeta le catacombe22. A Roma Andreas conosce il padre gesui-ta Athanasius Kircher, studioso di vasta erudizione, e Borrhi, noto al-chimista e guaritore, chiamato pi tardi a Glogau in occasione di una ma-lattia della figlia di Gryphius. La visita a Roma segna il culmine, e anche il punto di svolta, degli anno di viaggio di Gryphius. Laddio alla citt e-spresso nel giustamente famoso sonetto Als Er aus Rom geschidn (II, 41).

In aprile, sulla via del ritorno, Andreas ripassa per Firenze, diretto a Bologna. La celebre universit bolognese non manca di esercitare una notevole impressione su Gryphius, che pi tardi vi ambienter la vicenda del dramma Cardenio und Celinde. Si dirige quindi verso Ferrara e raggiun-ge infine Venezia, dove il 9 maggio 1646 consegna personalmente al se-nato della Repubblica, riunito in udienza solenne, il suo poema epico in latino Olivetum, Libri tres, stampato a Firenze nello stesso anno e la cui dedica al senato veneziano datata Roma 13 febbraio 1646. Con questopera Gryphius conclude il percorso tematico dei suoi poemi latini

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dedicati ad alcune significative stazioni della vita terrena di Cristo, dalla stage degli innocenti al monte Uliveto23.

Allepoca Venezia si distingueva per la ricchezza dei suoi teatri; il pri-mo a essere costruito nel nuovo stile, provvisto di palchi e quinte, era stato il San Cassiano, allestito nel 1639. Alle musiche di Monteverdi e della sua scuola venivano offerte rilevanti innovazioni scenografiche: ra-pidi mutamenti di scene, macchinari vari, effetti pirotecnici e illumina-zioni artificiali. Dal 1640 operava come eccellente maestro di decorazioni Giacomo Torelli. Quale effetto abbia prodotto la conoscenza del teatro e dellopera italiana in Gryphius si pu valutare specialmente dalle sue produzioni pi tarde, le opere Verlibtes Gespenste e Piastus, dalluso delle rapide trasformazioni di scene nei suoi spettacoli teatrali e dalla caratte-rizzazione dei tipi, presenti soprattutto nello Horribilicribrifax, a riprova dei fecondi contatti avuti con la commedia dellarte.

La compagnie di viaggio rientrata in patria si scioglie a Strasburgo.

Strasburgo (1646-47) Gryphius trascorre a Strasburgo un felice periodo di pace, ora gi possi-bile in suolo tedesco. Il generale svedese Torsterson aveva sconfitto gli imperiali nel 1645 e si erano aperte le negoziazioni di pace. Lanno pre-cedente era iniziato il convegno di Mnster per trattare la pace con la Francia e gli altri contendenti e preparare la conclusiva pace di Vestfalia (1648). Veniva inoltre riconosciuta lindipendenza delle Province Unite olandesi, mentre vigevano maggiore moderazione e chiarezza nelle di-spute confessionali: la Guerra dei Trentanni, che aveva condizionato gran parte della vita di Gryphius, era giunta al termine.

A Strasburgo Gryphius incontra un compagno di studi dellepoca di Danzica, Georg Felhau, studente di teologia, che diverr nel 1647 pasto-re primarius alla Marienkirche di Danzica e al quale Andreas invier una poesia in occasione delle nozze, avvenute nel 1650.

Gryphius stabilisce rapporti amichevoli con i docenti delluniversit di Strasburgo. Convinzioni comuni e affinit spirituali favoriscono in parti-colare una stretta amicizia con lo storico Johann Heinrich Boecler, al quale, pi di ventanni dopo, affider come studente il figlio maggiore. Di Boecler Gryphius aveva apprezzato la dissertazione De Politicis Lipsianis (1642) che difendeva lassolutismo del potere sovrano, mentre nella Pro-grammatica Academica (1643) lo stesso autore aveva osteggiato il machia-

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vellismo della ragion di stato. Andreas inoltre attratto nella cerchia cul-turale che si stringeva attorno a Boecler, vivamente interessata alla poesia tedesca.

Il periodo di Strasburgo per Gryphius particolarmente fecondo: consegna al tipografo Caspar Dietzel due libri di odi e quattro di sonetti, oltre alla prima tragedia, Leo Armenius, la cui poesia dedicatoria in latino indirizzata a Wilhelm Schlegel datata novembre 1646. Nel frattempo erano stati rielaborati i Sonn- und Feiertagssonette ed erano previsti anche due libri di epigrammi tedeschi. La raccolta di opere non appare per presso Dietzel, caduto in difficolt finanziarie e perci costretto a non completare ledizione; bens pubblicata nel 1650, allinsaputa dellautore, a Francoforte presso Johann Htter24. Gi nel 1652 compari-r a Strasburgo una ristampa presso Johann Peter von der Heyden. E-sposte le vicende editoriali, opportuno un seppur breve cenno alle ope-re citate, composte o rielaborate nel periodo di Strasburgo.

Il secondo libro delle odi contiene 12 poesie di contenuto religioso, in di-verse forme metriche. Per quanto riguarda i sonetti, appare per la prima volta il Libro II, che comprende 50 sonetti, cos come il primo25. Dopo il 1646 Gryphius non pubblicher pi nessuna nuova raccolta di sonetti.

La prima opera teatrale, Leo Armenius26, ha per tema il regicidio, argo-mento allepoca oggetto di accese discussioni e polemiche; lazione am-bientata nel IX secolo: il generale bizantino Leo Armenius rovescia, nell813, limperatore Michele I e ascende al trono con il nome di Leone V; sette anni pi tardi subisce la stessa sorte a opera di una congiura ordi-ta dal suo generale Michele Balbus27. Per ladattamento della materia Gryphius fu stimolato dalla tragedia Leo Armenus del gesuita inglese Jo-seph Simon, divergendo in parte nellinterpretazione poich limita la va-lenza religiosa dei conflitti politici. Il dramma di Gryphius esemplifica i princip imprescindibili dellagire politico e il suo immoralismo, nel mec-canismo tragico della lotta per il potere di cui i tiranni ripetono le fasi da carnefici a vittime. Lascesa e la caduta, immagini del destino umano sog-getto alla volubilit della fortuna, divengono simbolo della caducit che coinvolge tutto ci che terreno. La figura del sovrano appare dunque vittima della fatalit e della vanitas. Nella prefazione Gryphius enuncia esplicitamente la caducit delle cose umane come tema della tragedia.

Lopera mostra evidenti debiti nei confronti della drammaturgia olan-dese, in particolare verso il Geeraerdt van Velsen di Hooft e il Gysbregt van Amstel di Vondel. I temi trattati rinviano, daltro canto, alla frequentazio-ne dei professori di Strasburgo; in particolare al dibattito sul tirannicidio,

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su cui erano intervenuti il giurista Georg Bick e Boecler. Gryphius mo-stra anche in questa sede di condividere le tesi assolutistiche di Boecler, rifiutando il tirannicidio in nome di una concezione della sovranit impo-sta per decreto divino quale garanzia dellordine sociale; appare inoltre accogliere anche la polemica contro unincondizionata accezione della ragion di stato. Lesperienza esegetica, di hermeneutica sacra, del pro-fessore di eloquenza Johann Dannhauer promuove invece lintenzione di Gryphius di far emergere nellagire storico una pi alta verit, conforme in ci anche alle norme della drammaturgia gesuitica, sebbene la visione di Gryphius sia fondata sulla concezione storico-politica, oltre che teolo-gica, di Lutero.

Catharina von Georgien Il 25 maggio 1647 Gryphius lascia Strasburgo diretto a Spira e Magonza; di qui prosegue verso Francoforte e Colonia e quindi prende la via del ritorno in Olanda. A Leida incontra Heinsius, Boxhorn e Salmasius, al quale consegna uno scritto di Boecler. Ad Amsterdam acquista una copia della Maria Stuart di Vondel, appena pubblicata.

Il 25 luglio raggiunge Stettino. Qui lavora alla tragedia Catharina von Georgien, Oder Bewhrete Bestndigkeit28. Si tratta di un dramma del martirio, ispirato a una vicenda contemporanea: nel 1624 lo sci Abbas di Persia aveva fatto torturare e uccidere, dopo anni di prigionia, la regina cristiana della Georgia, Caterina. La fonte cui Gryphius ricorre sono le Histoires tragiques de nostre temps di Claude Malingre, signore di Saint-Lazare, appar-se tra il 1635 e il 1641. Esercitano il loro influsso anche i drammi gesuiti sul martirio e le tragedie di Vondel Maria Stuart e Maeghden. Catharina in-carna compiutamente lideale del martire, che si sacrifica per la difesa del-la patria e della fede a imitazione della passione di Cristo. Nella fermezza mostrata dalla protagonista, e sottolineata nel titolo, sono riunite virt stoiche e cristiane in una conciliazione gi annunciata dalla letteratura pa-tristica e ripresa negli scritta di Lipsio. La costanza di Catharina non si basa tuttavia sulla atarassia stoica, bens sulla luterana libert del cristiano, responsabile solo di fronte alla propria coscienza. Catharina vincendo langoscia del mondo accetta consapevolmente di percorrere la via esem-plare tracciata dal Redentore. La sua azione un tendere al trionfo sulla caducit di questo mondo, in uno slancio dal tempo alleternit.

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Ritorno in patria Lasciata Stettino l8 novembre, Andreas raggiunge Fraustadt il 20. Qui ricopre ancora lincarico di pastore il patrigno Michael Eder, nel frattem-po risposatosi con Juliana Vechner e da due anni gravemente malato.

A Fraustadt Gryphius stringe amicizia con tre insegnanti del ginnasio: Johann Fabian Fechner, cui dedicher nel 1655 il Terzo Libro delle Odi29, Klesel e M.Abraham Lindner. Incerta una possibile occupazione dello stesso Gryphius nel ginnasio.

Andreas entra in contatto con Ephraim Heermann, vicerettore a Glo-gau e successivamente a Wohlau, nel ducato dei Piasti, autore di poesie doccasione e figlio del poeta Johann Heermann, morto nel 1647. Nella circostanza della riedizione delle Poetische Erquickstunden (1656) del padre, Gryphius gli invier una poesia encomiastica di 70 alessandrini.

Un profondo legame unisce Gryphius a Daniel Czepko30, autore degli epigrammi religiosi Sexcenta Monodisticha Sapientium (1647); condividevano anche limpegno per la difesa dei protestanti perseguitati della Slesia, Czepko in particolare per gli abitanti di Schweidnitz e Jauer, dove anchegli viveva. Lamicizia fra i due poeti dur fino alla morte di Czepko, nel 1660.

Al commerciante di Danzica Friedrich Ledel, Gryphius dedicher il IV Libro delle Odi. Questopera in latino appare come pubblicazione sin-gola nel 1652, col titolo Thrnen ber das Leiden Jesu Christi, per divenire, con rielaborazioni, Seiner Oden Das vierdte Buch, nelledizione del 1657. Tuttavia lopera annoverata fra le creazioni giovanili del poeta, risalente con ogni probabilit al 1635. La prefazione contiene rilevanti informa-zioni sulla poetica del Lied religioso seicentesco. Lopera composta di 19 brani che trattano la passione di Cristo. Evidenti e comprovati dallanalisi di Krummacher appaiono i debiti verso la tradizione della letteratura della passione, in particolare verso lopera di Bugenhagen am-piamente diffusa in territorio luterano.

Nel maggio del 1648 Gryphius rifiuta lofferta di una cattedra di ma-tematica alluniversit di Francoforte sullOder e la chiamata, lanno suc-cessivo, alluniversit di Heidelberg31; declina quindi anche linvito alluniversit di Upsala. La cattedra gli era stata promessa, in alcune lette-re, dallambasciatore svedese in Olanda Peter Trotzius, che aveva cono-sciuto Gryphius ad Amsterdam. Anche Boecler aveva lasciato Strasburgo per trasferirsi alluniversit di Upsala; nominato storiografo della corte reale svedese, intercede per Gryphius direttamente con il cancelliere Oxen-

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stierna. Tuttavia in seguito Boecler rientra a Strasburgo per assumere linsegnamento di storia.

Il 27 novembre 1648 Gryphius si fidanza con Rosina Deutschlnder, figlia di un distinto commerciante di Fraustadt. Il matrimonio si celebra il 12 gennaio dellanno seguente: per tale circostanza Gryphius compone unode (III, 11). Dal matrimonio nascono sette figli. Quattro, Konstan-tin, Theodor, Maria ed Elisabeth, muoiono in tenera et; Daniel trova la morte a Napoli a ventiquattro anni, nel 1687; Anna Rosina si ammala allet di cinque anni in modo inguaribile e muore a quarantaquattro anni in un ospedale a Breslavia; il figlio maggiore, Christian (1649-1706), cerca di emulare il padre come erudito e poeta. Diviene rettore del Magdale-nengymnasium di Breslavia e curatore delle opere edite e inedite del pa-dre di cui pubblica ledizione completa nel 1698; eredita inoltre la biblio-teca paterna.

Le opere teatrali Nel breve volgere di due anni e mezzo (1647-1650), dopo il ritorno in patria, Gryphius compone le tragedie Cardenio und Celinde e Carolus Stuardus e si cimenta nel genere della commedia con il Peter Squentz e lo Horribili-cribrifax.

Protagonisti della tragedia Cardenio und Celinde, Oder Unglcklich Verlie-bete (pubblicata nel 1657), sono due coppie di amanti: Cardenio e Celinde e Lysander e Olympia. La vicenda ambientata a Bologna. Dalla prefa-zione si ricava che Gryphius ha udito la storia in Italia; si pu ipotizzare che labbia anche letta nei Prodigi damore rappresentati in varie novelle dal dot-tore Montalbano, di B. Cialdini, pubblicati nel 1628 come traduzione della raccolta di novelle dello spagnolo J.P. de Montalvan, Sucessos y prodigios de amor (1624). La novella in questione reca il titolo: La fuera del desengao. Sempre nella prefazione Gryphius presenta due contrastanti forme di amore: quella casta e virtuosa di Olympia e quella passionale e disperata di Celinde. La contrapposizione non peraltro cos netta e i comporta-menti dei personaggi risultano pi complessi nel gioco di realt e appa-renza che sovrasta la vicenda.

Cardenio, studente alluniversit di Bologna, diviso dallamore per le due figure femminili e spinto a una serie di delitti. Lamata Olympia conquistata con disonesta astuzia da Lysander, ma in seguito la coppia si purifica in un amore virtuoso e coniugale. Cardenio e Celinde sono in-

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vece coinvolti in una passione sensuale e folle e per la loro conversione occorre lintervento esterno di potenze superiori. Nel quarto atto Carde-nio, inseguendo uno spettro in cui scorge le sembianze di Olympia, giun-ge in un cimitero: lombra si tramuta allora in un macabro scheletro. Nel-la stessa notte e nello stesso luogo sorprende Celinde a compiere un rito magico ed empio nel disperato tentativo di conquistare il suo amore, ed colto da orrore. Con effetto teatrale il Lustgarten si trasforma in un de-serto repellente di putrefazione e di morte. Lo smascheramento dellillusione e lincontro con la realt della morte e della caducit provo-cano la conversione di Cardenio, infine consapevole della fondamentale esperienza della vanit.

Nella tragedia Gryphius contravviene alcune norme imposte dalla poe-tica barocca; non ne rispetta luniforme elevatezza di stile, lazione drammatica non sfocia nellesito tragico e i suoi protagonisti, rappresen-tanti della piccola nobilt imborghesita, appartengono a un livello sociale troppo basso rispetto a quello prescritto dalla Stndeklausel, la regola della retorica classica che prevede la consonanza tra lelevatezza della ma-teria tragica e il ceto dei personaggi.

Laltra tragedia, Ermordete Majestt, Oder Carolus Stuardus Knig von Gro Britannien32, invece ispirata agli eventi della rivoluzione inglese. La guer-ra civile e lesecuzione capitale del re Carlo I Stuart, avvenuta il 30 gen-naio 1649, erano oggetto di accese discussioni in tutta Europa. Salmasius, tra gli altri, era intervenuto nel dibattito con la sua Defensio regia pro Carlo I (1649). Gryphius riprende il tema del regicidio gi affrontato nel Leo Ar-menius e, sostenendo la tesi dellorigine divina dellistituto monarchico e dellintangibilit del reggente, esalta la figura di Carlo come martire. Lintenzione espressamente politica dellopera, quale incitamento rivolto ai sovrani europei in favore di una reazione contro il regicidio gi invo-cata da Salmasius , dimostrata anche dallinvio dellopera al Grande Elettore del Brandeburgo, che fu lunico a rispondere allinvito di Ferdi-nando III a organizzare unazione punitiva, mai realizzata, a sostegno dellerede Carlo II, al fine di ripristinare la monarchia. La poesia dedica-toria al principe elettore del Brandeburgo, dell11 marzo 1650, prova il completamento della tragedia a quella data. Molte questioni restano altre-s sospese riguardo alla storia redazionale ed editoriale dellopera. La prima versione, risalente al 1650, fu pubblicata nelledizione del 1657, sebbene gi allora Gryphius fosse a conoscenza di alcune di quelle in-formazioni che porteranno alle importanti modifiche della seconda ver-sione, pubblicata solo nel 1663. Preoccupato di fornire una rappresenta-

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zione pi autentica possibile degli avvenimenti, Gryphius esamina varie ulteriori fonti33. Lopera di revisione inizia propriamente nel 1660; il ri-pristino della monarchia avvenuto in quellanno, in seguito anche alla morte di Cromwell (1658), e la punizione dei regicidi sono certamente motivi determinanti per la rielaborazione della tragedia. Nella nuova ver-sione muta in particolare, per rispetto di una maggiore precisione storica, il ruolo di Fairfax. La punizione dei congiurati conferma la tesi di una giustizia divina che appare ora rafforzata nel parallelo tra le sofferenze de re e la passione di Cristo. Il rifiuto di Carlo di essere liberato da cospira-tori a lui devoti e la dignit mostrata sul patibolo ne potenziano la figura di martire 34.

Lattenzione di Gryphius per le vicende del re inglese parzialmente da ascrivere ai rapporti personali instaurati con alcuni nobili parenti di Carlo I. Si ha certa notizia della sua conoscenza della principessa Elisa-betta, figlia di Federico V conte palatino del Reno e nipote di Carlo I. E-lisabetta, nata a Heidelberg nel 1618, e la madre, sorella del re inglese, avevano vissuto in esilio in Olanda dopo la sconfitta della Montagna Bianca, rientrando in patria soltanto nel 1650. Sappiamo da Leubscher che la principessa, culturalmente assai attiva e brillante noto il suo carteggio con Cartesio iniziato nel 1642, seguito da quello con Leibniz , aveva concesso spesso al poeta lonore di un colloquio. Rapporti perso-nali legano Gryphius anche alla zia di Elisabetta, la sorella di Federico V Elisabeth Charlotte del Palatinato (1597-1660), che si era stabilita nei suoi domini a Crossen. Suo figlio, il Grande Elettore del Brandeburgo, aveva offerto a Gryphius la cattedra alluniversit di Francoforte sullOder, mentre alluniversit di Heidelberg Andreas era stato chiamato dallElettore Palatino fratello della principessa Elisabeth. Gryphius, oltre ad aver inviato una copia del Carolus Stuardus al Grande Elettore, gli ave-va dedicato nel 1648 la seconda edizione del poema Olivetum, associando, nella dedica in distici latini, al nome del principe Federico Guglielmo quello della cugina Elisabeth. Alla contessa del Palatinato Gryphius invia anche la sua ultima tragedia Papinian, assieme a un epigramma, e le dedica il sonetto An die Durchl. Princein Elisabeth /Pflatz-Grfin am Rhein (Sonetti postumi, N. 46).

La produzione di commedie di Gryphius si apre con il Peter Squentz e lo Horribilicribrifax, le cui composizioni risalgono al periodo fra il novem-bre del 1647 e il maggio del 1650.

Absurda Comica, Oder Peter Squentz Schimpff-Spiel (pubblicata nel 1658) si basa, come riferisce lo stesso autore, su un lavoro di Daniel Schwenter

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che veniva rappresentato in Germania da commedianti itineranti. trat-tato lantico motivo di Piramo e Tisbe, gi apparso nello shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate (1595-96). Lepisodio degli artigiani, attori dilettanti che si cimentano nel recitare tale vicenda, era ne repertorio di commedianti inglesi che si esibivano in giro per lEuropa; sub quindi numerosi riadattamenti letterari. Nel testo di Gryphius gli attori dilettanti vengono derisi per la loro boria, ignoranza e avidit; la loro incapacit di distinguere fra realt e apparenza della rappresentazioni causa confusioni ed errori. fortemente accentuato anche il contrasto con il pubblico cul-turalmente elevato della corte reale davanti al quale si esibiscono. Oltre al monito morale, alcuni interpreti, tra cui Mannack (Andreas Gryphius, p. 89), giudicano di particolare rilevanza lintento politico-sociale della commedia. Lelemento pi notevole appare comunque labilit linguistica di Gryphius.

Nella prefazione al Peter Squentz annunciata come imminente la commedia Horribilicribrifax, Oder Wehlende Liebhaber (pubblicata bel 1663). Il soggetto concerne reduci vanagloriosi e ricorre ai modelli del Miles glo-riosus di Plauto e della commedia dellarte. Schlienger35 ha indicato come fonte diretta, sulla scorta di puntuali corrispondenze, Le bravure del Capi-tan Spavento (1607) di Francesco Andreini (1548-1624), direttore della compagnia dei Gelosi.

Il tema indicato nel sottotitolo: Wehlende Liebhaber. La ricerca dellamante costituisce il principio organizzativo nel rapido mutare delle scene e nellintreccio fabulistico di parallelismo e opposizioni. Lintenzione di Gryphius mostrare che la vera felicit si pu sperare so-lo rinunciando ad apparenze, menzogne e inganni e conservandosi co-stanti e fedeli al puro amore. I mezzi linguistici riflettono il contrasto tra il linguaggio delle rodomontate, dei boriosi discorsi senza senso e in-comprensibili, e le moderate espressioni sensate e precise dei personaggi positivi. Un certo rilievo assumono anche le implicazioni politico-sociali e la trattazione del ruolo del denaro. Lattivit politica Col ritorno in patria inizia per Gryphius anche lattivo impegno politico. Il 3 maggio 1650 assume ufficialmente la carica di Syndicus degli Stati di Glogau. La prospettiva di tale incarico contribuisce a giustificare il rifiuto delle cattedre universitarie che gli erano state precedentemente offerte.

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Capo spirituale degli Stati di Glogau era Hans Kaspar von Gerdoff, da tempo amico di Andreas che a lui dedica i Kirchhofsgedanken36. Esistono inoltre alcune testimonianze di collaborazioni poetiche: ad esempio in occasione della morte di Hans Christoph von Schweinitz (1651) e, pi tardi, per lopera Der Weicher Stein (di cui tra breve).

La carica di Syndicus comportava notevoli difficolt e preoccupazioni. Come consigliere giuridico degli Stati, Gryphius aveva il compito di tute-lare i diritti finanziari e i privilegi della comunit e soprattutto curare gli interessi e i costumi locali, difendendoli conto le prevaricazioni centrali-stiche. Nel sistema politico spettava alla Dieta regionale il potere di de-cretare tributi, approvare leggi, accogliere reclami e petizioni.

Gryphius assolve al suo incarico considerandolo un impegno morale e religioso pi che politico, nei termini della luterana vocazione, e cercando di emulare i successi di Schnborner che lo aveva preceduto nella stessa carica. Schnborner era anche autore di un Commentarium de jure Silesiae feudale; analogamente Gryphius compone i Glogauische Frstenthumbs Lan-des Privilegia aus den Originalen an tag gegeben Von Andrea Gryphio, pubblicati in Polonia nel 1653 per evitare lingerenza della censura. Si tratta di una raccolta di privilegi, statuti e indulti imperiali, regi e del principato, ema-nati dal 1490 al 1638 e redatti in latino, tedesco e ceco, di rilevante inte-resse storico e documentario quale testimonianza delle consuetudini feu-dali della regione e di alto valore politico come tutela dei suoi diritti e po-teri. La deliberazione per autorizzare la stampa del documento viene ap-provata dallassemblea degli Stati nella seduta del 13 dicembre 1652. La prefazione datata 19 dicembre e in ogni esemplare accluso un estratto del verbale della seduta sottoscritto da Gryphius. Il documento viene presentato allimperatore Ferdinando III nel 1654, ma omologato sol-tanto nel 1659 da Leopoldo I. Gryphius allega la lettera di convalida im-periale al volume e invia numerose copie alle varie autorit regionali e re-gie.

I quattordici anni di attivit politica procurano a Gryphius una stima generale. Come Syndicus di Glogau tenta unopera di mediazione tra le opposte fazioni e mantiene rapporti positivi, sulla base del rispetto per-sonale, anche con i rappresentanti cattolici imperiali; in particolare nei confronti del governatore asburgico discendente dallantica famiglia no-biliare slesiana dei conti Schaffgotsch, legati a Opitz da amicizia. Senza scadere nelladulazione cortigiana, Gryphius indirizza lepigramma dedi-catorio delledizione del 1663 delle sue opere al conte Johann Bernhard

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von Herberstein, dapprima Oberamtsrat (amministratore circondariale) e in seguito Landeshauptmann (amministratore provinciale) a Glogau.

I rapporti tra cattolici e protestanti erano tuttavia allepoca tuttaltro che pacifici. Per decreto imperiale erano state chiuse 650 chiese prote-stanti. Come atto di riconciliazione e strumento di pacificazione fu allora concessa la costruzione di tre sole Friedenskirchen in territorio slesia-no. La prima fu edificata nel 1652 proprio a Glogau e Gryphius, in quali-t di Syndicus e sostenitore della causa luterana, tenne un discorso per linaugurazione, contribuendo in tale occasione a incoraggiare la costru-zione delle altre due chiese a Jauer e a Schweidnitz.

Centro di attrazione per i fedeli protestanti e per la vita religiosa e let-teraria della Slesia divenne il ducato dei Piasti, che constava dei principati di Brieg, Liegnitz e Wohlau. I Piasti, che avevano da tempo concluso un accordo di successione con il Brandeburgo, erano uniti da legami dinasti-co-politici e culturali con gli altri principi medio-tedeschi.

La situazione politica e confessionale in Slesia era particolarmente ag-gravata dal rapporto di sudditanza nei confronti della casata dAsburgo. Il principato di Glogau, al pari di altri domini in cui si erano estinte le di-nastie legittime, era direttamente soggetto, in relazione di vassallaggio, al re di Boemia, corona che allepoca apparteneva allimperatore. A lui do-vevano essere presentate le istanze supreme in caso di controversie; alla corte di Vienna restava spazio soltanto per isolate azioni diplomatiche, condotte con successo ad esempio da Hofmannswaldau per Breslavia e pi tardi anche da Lohenstein. Al di l dei contrasti politici e religiosi, non veniva messa in discussione la devozione personale dei sudditi verso la maest imperiale, sancita da consacrazione divina. Non deve pertanto stupire che Gryphius abbia reso omaggio allimperatore Ferdinando IV per la sua incoronazione, avvenuta nel 1653, dedicandogli unopera mu-sicale [Singspiel]37 in tre atti, dal titolo Majuma, Freuden-Spiel, originaria-mente destinata alle celebrazioni per la pace. Il soggetto tratto dai Fasti di Ovidio: viene rappresentata allegoricamente la vittoria di Marte; nel ricorso al motivo dei fiori, desunto dalla emblematica contemporanea, Gryphius rinvia al tema della caducit38. Anche lincoronazione del suc-cessore Leopoldo I (1658) celebrata da Gryphius in unode. Il suo non appare un comportamento isolato: in quegli stessi anni la Confederazio-ne del Reno e la sua guida, il principe elettore di Magonza, proclamavano la loro fedelt allimperatore e allimpero.

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Ultime opere (1656-63) Nel 1656 Gryphius costretto a fuggire da Glogau con la famiglia per scampare allepidemia di peste e trova riparo presso Johann Christian von Schnborn. Allamico aveva dedicato nel 1646 il II Libro delle Odi e un sonetto in tedesco.

Al 1656 risalgono le due opere poetiche gi citate: Kirchhoffs-Gedancken e Der Weicher-Stein.

Il poemetto Gedancken uber den Kirchhoff una Ruhestdte der Verstorben composto da 50 strofe di otto versi. Il modello sono gli Enthusiasmi in Coe-meterio (in Lyricorum libri quatuor. Epodon liber unus, 1643) del gesuita Jacob Balde, dei quali Gryphius aveva tradotto due brani ora allegati ai suoi Kir-chhoffs-Gedancken assieme a una pi ampia traduzione di Johann Christoph von Schnborn. Nella seconda edizione del 1663 sar aggiunta anche la Rede aus seinem Grabe di Czepko, opera che aveva esercitato un notevole influsso su Gryphius. Nonostante limitazione degli Enthusiasmi, il poe-metto si rivela una personale elaborazione dellautore, come dimostra an-che il raffronto con unaltra fonte: la Todes-Schule di Johann Heermann. La contemplazione del cimitero e la dettagliata raffigurazione della de-composizione fisica, con lorrore e il disgusto che suscita tale vista, costi-tuiscono un momento fondamentale nellesperienza della caducit e nella meditazione stoico-cristiana sulla vanit.

La composizione del Weicher-Stein (pubblicato nel 1663) si avvale della collaborazione di tre diversi autori: Johann Christian von Gersdorff, Jo-hann Christian von Schnborn e Gryphius. Sulloccasione poetica che d origine alla gara letteraria, Gryphius annota nella prefazione la seguente scena: i tre amici, denominati Palamede (Gersdorff), Fontanus (Schn-born) e Meletomenus (Gryphius), dopo una discussione su gravi argo-menti, si ritrovano attorno a una pietra situata in un prato per una partita a carte. I nomi assegnati ai personaggi e la situazione descritta celano si-gnificati allegorici (che si approfondiranno nel seguito del commento ai sonetti).

Il periodo di tranquillit trascorso presso Schnborn rappresent una favorevole occasione per preparare una nuova, importante edizione delle opere di Gryphius, di cui tuttavia usc un solo libro. Nel 1657 appare: Andreae Gryphii Deutscher Gedichte Erster Teil, pubblicato a Breslavia. Le opere poetiche comprese nelledizione sono le raccolte dei 200 sonetti suddivisi in quattro libri, quattro libri di odi e i Kirchhofsgedanken; la pro-duzione drammatica rappresentata da Leo Armenius, Catharina von Geor-

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gien, Carolus Stuardus, Cardenio und Celinde; compaiono inoltre il testo per lopera musicale Majuma e la traduzione Felicitas.

Il 7 febbraio 1658 consentito a Gryphius di partecipare alla disse-zione di due mummie egizie, in possesso della Krausische Apotheke di Breslavia. Linteresse per tale materia da ricondurre alle esperienze di Leida e alla frequentazione del Theatrum anatomicum di quella univer-sit. Nel 1662 appare uno scritto in latino, Mumiae Wratislavienses, in cui Gryphius fornisce una precisa descrizione della mummia femminile da lui esaminata e si confronta con analoghe trattazioni di altri autori, in particolare lOedipus Aegyptiacus (1652-54) di Athanasius Kircher.

La partecipazione alla dissezione gli fu possibile grazie alla mediazione degli amici Hofmannswaldau e Lwenberg. Rime scherzose sono dedica-te da Gryphius alle nozze della figlia del senatore Burckhardt von L-wenberg (1662), membro del consiglio di Breslavia. Lamicizia con Chri-stian Hofmann von Hofmannswaldau, che data, come gi ricordato, dallepoca di Leida (1638), dura per tutta la vita di Gryphius. Allamico poeta dedica, tra laltro, sonetti consolatori per la morte della matrigna e di un figlio; mentre Hofmannswaldau compone un prologo in latino per la riedizione del Carolus Stuardus. Anche Hofmannswaldau apparteneva, dal 1646, al consiglio municipale di Breslavia.

A Breslavia si tenevano spettacoli teatrali allElisabeth- e al Magdale-num- Gymnasium. Gi nel 1652 gli studenti del ginnasio Elisabeth ave-vano rappresentato i Gibeoniter, rifacendosi direttamente al manoscritto. La prima pubblicazione di tale traduzione risale alledizione postuma del 1698; poich compaiono indicazioni di scena, non presenti nel testo di Vondel, e vi altres aggiunto un prologo e un epilogo, ne consegue che Gryphius stesso abbia adattato lopera per la rappresentazione. Si ha no-tizia anche di allestimenti di altre tragedie: Leo Armenius,Catharina von Georgien, Cardenio und Celinde e Felicitas. Solo del Carolus Stuardus mancano sufficienti informazioni.

Proprio su incoraggiamento dei senatori di Breslavia, Gryphius porta a compimento la sua ultima tragedia: Papinian, dedicandola, con unampia introduzione in latino, al Presidi ac senatoribus della citt, nel 1659. Gli studenti dellElisabeth-Gymnasium la rappresentarono il marted grasso del 1660.

Il motivo politico e il tema del martirio, gi presenti nelle precedenti tragedie, sono ripresi in Gromtiger Rechts-Gelehrter, Oder Sterbender Aemilius Paulus Papinianus. Lopera incentrata sulla figura del giurista romano Papiniano, esempio di retto agire politico e morale e vittima di Caracalla

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per aver rifiutato di giustificare il fratricidio commesso dallimperatore39. Nelle note allegate al testo, lo stesso Gryphius informa sui documenti consultati e menziona scritti di Dione Cassio, Erodiano ed Elio Spartiano.

Papiniano incarna la figura del saggio stoico: con fermezza difende la sua fedelt alla giustizia, condanna la decadenza della corte di Roma, ri-fiuta compromessi e anche il potere offertogli dallesercito mentre sta per scoppiare la ribellione contro limperatore e assiste impassibile perfino alla condanna a morte del figlio, sentenziata da Caracalla. Leroe della tragedia di Gryphius, che ancora una volta respinge lidea del regicidio, accetta la morte come martire. In questa accezione di martirio, come e-stremo sacrificio per la giustizia e non in nome della fede, poich calato in ambiente non cristiano, ma di chiara ascendenza stoica, si vista da una parte la secolarizzazione dellimmagine del martire, capace di salvarsi per virt propria in un orizzonte intramondano. Dallaltra, ancora una volta, la vicenda di Papiniano stata interpretata, nel solco della tradizio-ne stoico-patristica, quale prefigurazione cristologica, ed pertanto stata inserita nella dimensione trascendente dellazione redentiva40.

Rilevante anche la dimensione politica, allinterno della visione asso-lutistica del potere. Lattivo impegno politico di Gryphius in questi anni e linteresse dimostrato dai senatori di Breslavia per la sua ultima tragedia sono presumibilmente da porre in relazione con questo dibattuto aspetto dei rapporti tra sudditi e potere sovrano.

Alla fine delle note al Papinian, Gryphius annuncia unaltra tragedia (rimasta incompiuta41), concernente il duca slesiano Enrico II, figlio della duchessa Hedwig, venerata come patrona della Slesia. Argomento dellopera sarebbe dovuto essere leroica morte del duca a Wahlstadt, nel 1241, nel corso della lotta contro linvasione tartara in Europa.

Nel 1660 edita una raccolta di Kirchen Lieder, 17 traduzioni di antihi inni religiosi in latino e di una cantata tripartita. Lopera destinata a uso chiesastico.

I duchi di Brieg e Liegnitz Stretti rapporti uniscono Gryphius ai duchi di Brieg e Liegnitz. Per il ma-trimonio della principessa Elisabeth Maria Charlotte von Pflaz-Simmern con il duca Georg III di Brieg e Liegnitz, Gryphius compone la comme-dia mista Verlibtes Gespenste e Die Gelibte Dornrose42. Fu rappresentata il 10 ottobre 1660 a Glogau, in occasione delle celebrazioni in onore della

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sposa, in una sosta durante il viaggio da Crossen a Liegnitz. Lo spettaco-lo composto da una forma ridotta di opera musicale (Verlibtes Gespenste) e da una commedia farsesca (Die Gelibte Dornrose), il cui modello presu-mibilmente Die Leeuwendalers (1647) di Vondel43. La peculiarit delloperazione gryphiana consiste nel sapiente intreccio di commedia e opera cantata, attivato mediante la comune tematica damore e la serie di motivi, parallelismi e contrasti che ne derivano. Nei quattro atti delle due opere che si alternano, lelevato agire dei personaggi nobili e alto-borghesi si interseca con quello umile dei contadini, protagonisti dello Scherzspiel, in cui emergono anche elementi di poesia pastorale. Le figu-re di Dornrose e Kornblume si distaccano dalla tradizionale immagine letteraria del contadino e con il loro amore semplice e sincero appaiono anche pi convincenti dei convenzionali e languidi signori del Gesang-spiel. Con la creazione di questi personaggi, Gryphius introduce un ele-mento di novit nella tradizione della commedia tedesca. Grande abilit mostra in particolare a livello linguistico: allambiente nobiliare e borghe-se riserva luso dellalessandrino, mentre per i dialoghi dei contadini ri-corre al dialetto slesiano parlato nel territorio di Glogau. Anche in questa sede Dornrose si distingue con il suo chiaro e semplice altotedesco.

A Wohlau, nel 1655, si era tenuta la prima rappresentazione a corte della Catharina von Georgien; ideata per lo stesso palcoscenico nel 1660 lopera Piastus (pubblicata nelledizione del 1698), che celebra la nascita dellerede al ducato di Brieg-Liegnitz Georg Wilhelm. Il soggetto concer-ne la saga genealogica dellantica casata dei Piasti, signori del ducato. Gryphius attinge le notizie relative dalla Schlesischer Chronik vom Jahre 1625 di J. Schickfu. Era previsto anche un balletto finale, ma a noi non per-venuta neppure la musica della parte operistica.

In occasione del primo compleanno dellerede, Gryphius traduce in alessandrini tedeschi la commedia satirica di Thomas Corneille Le Berger extravagant, col titolo Der Schwermende Schffer, rappresentata il 29 settem-bre 1661 nella residenza principesca di Ohlau. Stampata in estratto a Brieg, compare in versione completa solo nel 1663.

I duchi slesiani erano stati nominati nel 1648 membri della societ let-teraria Fruchtbringende Gesellschaft, cui appartenevano la maggior parte dei principi mediotedeschi, tra cui lElettore Brandeburghese. La prima accademia tedesca fu fondata a Weimar nel 1617 per iniziativa del principe Ludwig von Anhalt-Kthen e della cerchia dei nobili turingesi che si raccoglievano attorno a lui, animati da interessi linguistici e lettera-ri. Uno dei loro principali obiettivi era il purismo, che condividevano con

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il modello italiano dellAccademia della Crusca. La rivendicazione dellautonomia lessicale dellalto-tedesco, depurato da prestiti stranieri, alludeva anche allintento politico di formare e consolidare una coscienza nazionale che si opponesse alla frammentazione territoriale tedesca, ag-gravata dalle lotte interne politico-confessionali.

La motivazione nazionalistica non imped comunque intensi contatti con la scena culturale europea. Linteresse per le grammatiche e le poeti-che di accademici italiani si manifest nella pubblicazione di alcuni origi-nali, stampati a Kthen; mentre, in particolare, uno dei primi soci, Die-derich von dem Werder (1584-1657), tradusse la Gerusalemme liberata [Gottfried von Bulljon, Oder Das Erlsete Jerusalem], conservando la divisione delle stanze. Lopera del Tasso, gi oggetto di discussione nelle accademie ita-liane, diviene per i letterati tedeschi un modello del genere epico, da as-similare in vista dellelaborazione di unautonoma codificazione formale. Le produzioni letterarie originali si limitano, invece, a singole opere ispi-rate alle direttive dellaccademia. Ad esempio, il trattato di Schottel Au-sfhrliche Arbeit von der Teutschen Haubtsprache (1663) risente chiaramente della legittimazione poetica e storica della lingua madre, obiettivo prima-rio nel programma della Fruchtbringende Gesellschaft.

Allinterno dellaccademia si svolgeva anche uninteressante discussio-ne teologica, avversa alla polemica confessionale. Il prendere le distanze dalle controversie contemporanee in tale materia conduce addirittura ad accogliere come soci i due teologi protestanti Andreae e Rist formalmen-te in qualit di poeti.

Facevano parte della societ in preminenza nobili, ma era ammesso laccesso di scrittori e letterari di estrazione borghese. Lideale culturale comune equiparava i membri al di l delle distinzioni di ceto, seppur non cancellate. Nel momento dauge, intorno agli anni Quaranta, sono anno-verati tra i soci importanti letterati e poeti borghesi come Buchner, Schottel, Harsdrffer, Zesen, oltre ai citati Andreae e Rist. Laccoglimento nellaccademia significava per loro un riconoscimento sociale e un pubblico apprezzamento delle loro opere. Gryphius vi fu ac-colto nel 1662, con il nome di der Unsterbliche, su proposta di Johann Wilhelm von Stubenberg. Gryphius lo aveva conosciuto tramite il nipote Paul Winkler e ne aveva stimato in modo particolare gli scritti edificanti, come il trattato sulla pace religiosa.

Alla duchessa di Brieg-Liegnitz Gryphius indirizza il sonetto di dedica delledizione completa delle sue opere apparsa nel 1663 a Breslavia: Freu-den- und Trauerspiele auch Oden und Sonette.

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Gli epigrammi e la traduzione da Baker Nel 1663 sono riuniti per la prima volta, in tre libri, anche gli epigrammi latini e tedeschi: Epigrammata, Oder Bey-Schrifften. Nella nuova versione il primo libro raccoglie quasi esclusivamente epigrammi di contenuto reli-gioso; oltre al celebre Uber Nicolai Copernici Bildt44, il secondo libro anno-vera anche gli epigrammi dedicati a Eugenia, figura femminile presente nei sonetti e che si soliti identificare con Elisabeth Schnborner45.

Sempre nel 1663 a Breslavia appare la traduzione dello scritto devo-zionale di Sir Richard Baker Meditations and Disquisitations upon the Lords Prayer (1636), con il titolo Frag-Stck und Betrachtungen ber Das Gebett des Herren. Nellintroduzione Gryphius esprime la sua soddisfazione per il reinsediamento sul trono inglese dello Stuart Carlo II, avvenuta nel 1660. Lopera dedicata a Maria, moglie di Hofmannswaldau, il quale aveva procurato a Gryphius una copia dellopera di Baker durante il suo viaggio in Inghilterra.

Questa lultima opera pubblicata da Gryphius. Nel corso di una se-duta del consiglio degli Stati di Glogau, il 16 luglio 1664, Gryphius muo-re improvvisamente per un colpo apoplettico. Opere postume Nel 1698, come si detto, Christian Gryphius cura ledizione completa delle opere del padre: Andreae Gryphii um ein merckliches vermehrte Teutsche Gedichte. Vi acclude anche una serie di scritti postumi e riferisce informa-zioni su altre opere incompiute o andate perdute (ulteriori notizia si pos-sono ricavare dal biografo Leubscher).

Per quanto riguarda la produzione lirica compresa nelledizione una serie di 71 sonetti inediti, la maggior parte dei quali risale agli anni suc-cessivi alla partenza di Gryphius da Strasburgo (1647), mentre altri data-no ancora allepoca di Leida.

Compaiono inoltre i Geistliche Lieder, 19 canti religiosi che rivelano unevidente imitazione del testo biblico e una chiara dipendenza dalla tradizione ecclesiastica; le raccolte Begrbnis Gedichte, che comprende la gi citata In einer tdlichen Kranckheit, e Vermischte Gedichte, poesie doccasione riunite per la prima volta da Christian nel 1698 sotto un tito-lo autonomo, mentre le poesie nuziali, Hochzeit Gedichte, costituiscono una raccolta a s stante. Alcune delle opere poetiche contenute

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nelledizione postuma erano gi state singolarmente pubblicate prima del 1698.

Unopera in prosa di notevole rilevanza, le Dissertationes Fumebres, oder Leich-Abdanckungen, stata raccolta e pubblicata solo dopo la morte dellautore, nel 1666; seguono ulteriori edizioni ampliate nel 1667, 1683 e 1698. La maggior parte dei discorsi era comunque apparsa in precedenza in edizioni singole. La raccolta ne comprende 14, datati dal dicembre 1637, in occasione della morte di Schnborner (Brunnen-Discurs), al marzo 1663, per Anna Knorr Grtlich46. Seguendo un procedimento usuale allepoca, Gryphius pone alla base dei suoi discorsi funebri un tema alle-gorico, connesso a qualche carattere del defunto (nome, blasone, profes-sione, destino personale); quindi estende il motivo a una serie di immagi-ni per lo pi ricavate dai libri di emblematica e il cui contenuto simbolico solitamente legato alla tradizione patristica. Secondo i primi biografi Stieff e Leubscher esistono numerosi altri discorsi tenuti da Gryphius, ma elaborati solo allo stadio di abbozzo e perci non pubblicati.

Stessa sorte sembra sia toccata anche ad altre opere. Oltre alla citata tragedia sul duca Enrico II, si ha notizia (da Leubscher) di unaltra trage-dia sulla caduta della famiglia di Saul, la cui stesura arrivava fino al quinto atto; Gryphius avrebbe inoltre lavorato a un dramma intitolato Ibrahim. Di una commedia, Die Fischer, furono distrutte le copie durante lincendio di Glogau nel 1657 e Christian afferma di possederne solo un confuso abbozzo. Perduto forse nelle fiamme di Glogau anche il poema latino Golgatha, che avrebbe cos concluso il ciclo sulla passione di Cristo. Leub-scher informa inoltre di altri scritti in latino rimasti incompiuti: Exercitatio-nes Theologico-Philologicae de Cruciatibus et Morte Salvatori, Schediasma de Judiciis Publicis sive Poenis Veterum, Annotata in Rosini et Dempsteri Antiquitates Romanas.

Ai primi anni di attivit poetica di Gryphius risale il lavoro a un libro, Meletomenus (nome che lautore stesso assumer nel Weicher Stein), citato nel sonetto Uberschrifft an dem Tempel der Sterblickheit / au A.Gryphii Mele-tomenus Ersten Buch (II, 10). In unaltra poesia (alla traduzione dellAriana di Richter, 1644) invece accennato il romanzo Eusebia, rimasto allo sta-dio di abbozzo e non pervenutoci. Leubscher d anche notizia di un progetto, incompiuto, di una storia delle guerre tedesche.

Perdute sono anche la dissertazione De igne non elemento47, concernente un motivo cosmologico, e le Dissertationes de Spectris, testo che presumi-bilmente ancora Hofmannswaldau possedeva, ma che gi a Christian era ignoto. Infine, il figlio di Gryphius e Leubscher manifestano lintenzione di pubblicare una autobiografia in latino di Gryphius, mai pervenutaci.

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Interessanti informazioni sono fornite dal Catalogus Bibliothecae Gryphianae, un esemplare del quale conservato nella biblioteca delluniversit a Wroclaw. Sebbene si possa affermare con sicurezza, sulla base della data di edizione, soltanto quali libri non possano essere di Gryphius, ma siano da attribuire allerede della biblioteca paterna Chri-stian, si ricavano tuttavia alcuni dati degni di nota. La parte prevalente dei libri in francese successiva al 1664, con leccezione della sezione dei Poe-tae, Comici per lo pi di provenienza anteriore; analogamente per i libri in italiano. Rilevante la percentuale dei testi politici precedenti al 1664, tra i quali appaiono opere di Machiavelli, Hobbes, Bodin e gli scrit-ti polemici antiasburgici di Philipp von Chemnitz. I libri olandesi mo-strano spesso coincidenze tra la data di edizione e lepoca del soggiorno di Gryphius in Olanda.

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Note Primi biografi di Gryphius:

Baltzer Siegmund von Stosch, Last- und Ehren- auch Daher immerbleibende Danck- und Denck- Seule / Bey vollbrachter Leich- Bestattung Des Weiland Wol-Edlen / Gro-Achtbarn und Hochgelehrten Herrn Andreae Gryphii, Des Frstenthums Glogau treugewesenen von vielen Jahren Syndici, In einer Abdanckungs-Sermon auffgerichtet von Baltzer Siegmund von Stosch, Leipzig 1665.

Johann Theodor Leubscher, De Claris Gryphiis Schediasma M. Joannis Theodori Leubscheri, Brigae Silesiorum 1702.

Christian Stieff, Andreae Gryphii Lebens-Lauff, in Schlesisches Historisches Laby-rinth, Brelau und Leipzig 1737.

1) In Polonia presente il nome Gryph.

2) In una lettera del giugno 1698 a Stief, citata da Flemming (Andreas Gryphius. Eine Monographie, pp. 15-16). Anche Szyrocki (Der junge Gryphius, p. 27) parla di probabili origini nobiliari.

3) Henri Plard, Sur la jeunesse dAndreas Gryphius, p. 37, ritiene una forzatura in-terpretativa la tesi di Szyrocki ( Der junge Gryphius, pp. 28-29) che fa risalire la morte dellarcidiacono a una crisi cardiaca provocata dagli attacchi e dalle ca-lunnie degli avversari politici. A riprova del suo giudizio Plard ricorda liscrizione tombale, riportata da Leubscher: Catharro suffocativo extin-ctus.

4) Citazioni e note in greco, presenti nelle prediche di eder, si ritroveranno an-che nelle orazioni funebri di Gryphius.

5) Vedi p.

6) Heinsius, Herodes Infanticida, 1632; Bidermann, Herodias; Barlaeus, Rachel plo-rans infanticidium Herodis, 1631. Vedi anche Marino, La strage degli innocenti, 1632.

7) Soprattutto quando ottiene il posto di precettore nella casa dellammiraglio della flotta polacca Alexander von Seton, cattolico e di origine scozzese; la moglie, che proveniva dalle Fiandre, era invece protestante.

8) Tale traduzione comparir come terzo sonetto nel primo volume di poesie tedesche pubblicato dallautore nel gennaio 1637, con il titolo An den ans Creutz auffgehenckten Heyland (versione successiva, presente nella selezione an-tologica: An dern gecreutzigten Jesum, I, 6).

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9) Nella I edizione di Lissa sonetto XV: An H.Petrum Crugerum Mathematicum.

10) Qui presentato al lettore (II, 36).

11) Dora in avanti citata come Sonetti di Lissa, vedi in seguito note relative.

12) da rilevare un certo disaccordo sulla datazione di questo evento; Fleming (p. 33) lo fa risalire al 1636, in Szyrocki compaiono entambe le date: 1636 in Der junge Gryphius, p. 116 e 1637 in Andreas Gryphius, sein Leben und Werk, p.26; Plard (Sur la jeunesse dAndreas Gryphius, p. 36) conferma lindicazione del 1637, ma pone a questa data anche larrivo di Gryphius da Schnborner. Infine Mannack (Andreas Gryphius, p. 7) colloca temporalmente larrivo a Freistadt nel 1636 e lincendio della citt nel 1637 (tesi qui accolta).

13) Vedi in seguito la trattazione del tema della malinconia, nel commento al sonetto Einsamkeit (II, 6).

14) Successivamente pubblicato come Brunnen-Discurs, v. opere postume.

15) Per le notizie relative alluniversit di Leida v. Paul Dibon, La philosophie ne-derlandaise au sicle dor, tomo I: Lenseignement philosophique dans les universits a lpoque prcartsienne (1575-1650), Elsevier Publishing Company, Paris, Am-sterdam, Londres, New York 1954, pp. 80-119.

16) Giusto Lipsio, nome latinizzato di Joost Lips (1547-1606), umanista e filo-sofo fiammingo, professore a Leida dal 1578 al 1591.

17) Dibon, op. cit., pp. 59-64.

18) Pubblicata nelledizione postuma del 1698 delle opere di Gryphius, a cura del figlio Christian, col titolo Die Sieben Brder, Oder Die Gibeoniter. Ci giunta notizia, tramite Christian, anche di un nuovo adattamento della materia, la-sciato per incompiuto dallautore e non pervenutoci.

19) Per una trattazione pi approfondita vedi capitolo specifico.

20) Nella prefazione al suo dramma Leo Armenius (1646) le esporr senza per menzionare esplicitamente autore e opera criticata.

21) Pubblicata nel 1663 col titolo Seugamme, Oder Untreues Haugesinde.

22) Vedi il sonetto II, 42 sui martiri cristiani: Uber die unter irrdischen Gruffte der heiligen Martyrer zu Rom. Browning (Towards a Determination of the Cyclic Structure of the Secular Sonnets of Andreas Gryphius) raggruppa I sonetti II, 39-42 in un sottociclo: Roma e il suo significato.

23) Un quarto poema, Golgotha, al quale Gryphius si riferisce nella prefazione al IV libro delle Odi, non ci pervenuto.

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24) Ledizione illegale, Andreas Gryphius Teutsche Reim-Gedichte, contiene: Leo Amenius, 2 libri di Odi, 3 libri di Sonetti (il III libro contiene 58 dei 65 Sonnta-gssonette), compresi 5 sonetti di altri autori e i Gedanken von der Ewigkeit di O-pitz.

25) Vedi in seguito capitolo specifico.

26) Prima edizione legittima: 1657. Il primo titolo (1650) recita: Ein Frsten-Mrderisches Trauer-Spiel genannt Leo Armenius; il secondo (1652): Leo Armenius, oder Jmmerlichen Frsten Mords; il titolo definitivo : Leo Armenius, oder