IVIGLIA - ABAO · 2015. 10. 7. · Conte, Fiorello e Coro. Fiorello, con lanterna nelle mani,...

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IL BARBIERE DI SIVIGLIA 202 - ABAO-OLBE Il momento dell’azione è sul terminare della notte. La scena rappresenta una piazza della città di Siviglia. A sinistra è la casa di Bartolo, con ringhiera praticabile circondata da gelosia che deve aprirsi e chiudersi a suo tempo con chiave. Scena Prima Conte, Fiorello e Coro. Fiorello, con lanterna nelle mani, introducendo sulla scena vari Suonatori di strumenti. Indi il Conte avvolto in un mantello. FIORELLO (avanzandosi con cautela) Piano, pianissimo, senza parlar, tutti con me venite qua. CORO Piano, pianissimo, eccoci qua. FIORELLO Tutto è silenzio; nessun qui sta che i nostri canti possa turbar. CONTE (sottovoce) Fiorello... Olà... FIORELLO Signor, son qua. CONTE Ebben... gli amici?... FIORELLO Son pronti già. CONTE Bravi, bravissimi, fate silenzio; piano, pianissimo, senza parlar. CORO Piano, pianissimo, senza parlar. FIORELLO Senza parlar, venite qua. (I Suonatori accordano gl’istromenti, e il Conte canta accompagnato da essi.) CONTE Ecco, ridente in cielo spunta la bella aurora, e tu non sorgi ancora e puoi dormir così? Sorgi, mia dolce speme, vieni, bell’idol mio; rendi men crudo, oh Dio, lo stral che mi ferì. Oh sorte! già veggo quel caro sembiante; quest’anima amante ottenne pietà. El momento de la acción es al término de la noche. La escena representa una plaza de la ciudad de Sevilla. A la izquierda está la casa de Bartolo, con balcón practicable, rodeado de celosía, que debe abrirse y cerrarse, a su debido tiempo, con llave. Escena Primera El Conde, Fiorello y Coro. Fiorello, con un farolillo en las manos, introduciendo en la escena a varios músicos. Después el Conde envuelto en una capa. FIORELLO (avanzando con cautela) Despacio, muy despacio, sin hablar, todos conmigo venid aquí. CORO Despacio, muy despacio, henos aquí. FIORELLO Todo es silencio; nadie hay aquí que nuestros cantos pueda turbar. CONDE (en voz baja) Fiorello... Eh... FIORELLO Señor, estoy aquí. CONDE Bien... ¿y los amigos?... FIORELLO Ya están preparados. CONDE Bien, muy bien, guardad silencio; despacio, muy despacio, sin hablar. CORO Despacio, muy despacio, sin hablar. FIORELLO Sin hablar, venid aquí. (Los músicos afinan los instrumentos y el Conde canta acompañado por ellos.) CONDE He aquí, que riente en el cielo despunta la bella aurora, ¿y tú no te levantas aún y puedes dormir así? Levántate, mi dulce esperanza, ven, bello ídolo mío; haz menos cruel, oh Dios, el dardo que me hirió. ¡Oh suerte! ya veo ese querido semblante; esta alma amante obtiene piedad. Oh istante d’amore! Felice momento! Oh dolce contento che eguale non ha! (Si fa giorno a poco a poco.) Ehi, Fiorello?... FIORELLO Mio signore... CONTE Di’, la vedi?... FIORELLO Signor no. CONTE Ah, ch’è vana ogni speranza! FIORELLO Signor Conte, il giorno avanza. CONTE Ah! che penso! che farò? Tutto è vano... Buona gente! CORO (sottovoce) Mio signore. CONTE Avanti, avanti. (dà la borsa a Fiorello, il quale distribuisce denari a tutti) Più di suoni, più di canti io bisogno ormai non ho. FIORELLO Buona notte a tutti quanti, più di voi che far non so. (I Suonatori circondano il Conte ringraziandolo e baciandogli la mano e il vestito. Egli, indispettito per lo strepito che fanno, li va cacciando. Lo stesso fa anche Fiorello.) CORO Mille grazie, mio signore, del favore, dell’onore. Ah, di tanta cortesia obbligati in verità. (Oh, che incontro fortunato! È un signor di qualità.) CONTE Basta, basta, non parlate... Ma non serve, non gridate... Maledetti, andate via... Ah, canaglia, via di qua. Tutto quanto il vicinato questo chiasso sveglierà. Maledetti, via di qua! FIORELLO Zitti, zitti... che rumore!... Ma che onore? che favore!... Maledetti, andate via... Ah, canaglia, via di qua! Ve’, che chiasso indiavolato! Ah, che rabbia che mi fa! Ah, canaglia, via di qua! (I suonatori partono.) ¡Oh instante de amor! ¡Feliz momento! ¡Oh dulce contento que no tiene igual! (Se hace de día poco a poco.) Eh, ¿Fiorello?... FIORELLO Mi señor... CONDE Di, ¿la ves?... FIORELLO No, señor. CONDE ¡Ah, toda esperanza es vana! FIORELLO Señor Conde, el día avanza. CONDE ¡Ah, qué pienso! ¿Qué haré? Todo es vano... ¡buena gente! CORO (en voz baja) Mi señor... CONDE Adelante, adelante. (entrega la bolsa a Fiorello, que distribuye el dinero entre todos) De más sonidos, de más cantos ya no tengo necesidad. FIORELLO Buenas noches a todos, más que vosotros, no sé qué hacer. (Los músicos rodean al Conde dándole las gracias y besándole la mano y el traje. Él, despechado por el ruido que hacen, los va despidiendo. Lo mismo hace también Fiorello) CORO Muchas gracias, mi señor, por el favor, por el honor. Ah, por tanta cortesía agradecidos de verdad. (¡Oh, qué encuentro afortunado! Es un señor de categoría.) CONDE Basta, basta, no habléis... Pero si no importa, no gritéis... Malditos, marchaos... Ah, canalla, largo de aquí. A todo el vecindario despertará este ruido. ¡Malditos, largo de aquí! FIORELLO Silencio, silencio... ¡Qué alboroto!... Pero ¿qué honor? ¡Qué favor!... Malditos, marchaos... ¡Ah, canalla, largo de aquí! ¡Mira, qué bullicio endemoniado! ¡Ah, qué rabia me da! ¡Ah, canalla, largo de aquí! (Los músicos salen.) ATTO PRIMO ACTO PRIMERO

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il barbiere di siviglia

202 - ABAO-OLBE

Il momento dell’azione è sul terminare della notte. La scena rappresenta una piazza della città di Siviglia.A sinistra è la casa di Bartolo, con ringhiera praticabile circondata da gelosia che deve aprirsi e chiudersi a suo tempo con chiave.

Scena PrimaConte, Fiorello e Coro.Fiorello, con lanterna nelle mani, introducendo sulla scena vari Suonatori di strumenti. Indi il Conte avvoltoin un mantello.

FIORELLO(avanzandosi con cautela)Piano, pianissimo,senza parlar,tutti con mevenite qua.

COROPiano, pianissimo,eccoci qua.

FIORELLOTutto è silenzio;nessun qui stache i nostri cantipossa turbar.

CONTE(sottovoce)Fiorello... Olà...

FIORELLOSignor, son qua.

CONTEEbben... gli amici?...

FIORELLOSon pronti già.

CONTEBravi, bravissimi,fate silenzio;piano, pianissimo,senza parlar.

COROPiano, pianissimo,senza parlar.

FIORELLOSenza parlar,venite qua.

(I Suonatori accordano gl’istromenti, e il Conte canta accompagnato da essi.)

CONTEEcco, ridente in cielospunta la bella aurora,e tu non sorgi ancorae puoi dormir così?Sorgi, mia dolce speme,vieni, bell’idol mio;rendi men crudo, oh Dio,lo stral che mi ferì.Oh sorte! già veggoquel caro sembiante;quest’anima amanteottenne pietà.

El momento de la acción es al término de la noche. La escena representa una plaza de la ciudad de Sevilla.A la izquierda está la casa de Bartolo, con balcón practicable, rodeado de celosía, que debe abrirse y cerrarse,a su debido tiempo, con llave.

Escena PrimeraEl Conde, Fiorello y Coro.Fiorello, con un farolillo en las manos, introduciendo en la escena a varios músicos. Después el Conde envueltoen una capa.

FIORELLO(avanzando con cautela)Despacio, muy despacio,sin hablar,todos conmigovenid aquí.

CORODespacio, muy despacio,henos aquí.

FIORELLOTodo es silencio;nadie hay aquíque nuestros cantospueda turbar.

CONDE(en voz baja)Fiorello... Eh...

FIORELLOSeñor, estoy aquí.

CONDEBien... ¿y los amigos?...

FIORELLOYa están preparados.

CONDEBien, muy bien,guardad silencio;despacio, muy despacio,sin hablar.

CORODespacio, muy despacio,sin hablar.

FIORELLOSin hablar,venid aquí.

(Los músicos afinan los instrumentos y el Conde canta acompañado por ellos.)

CONDEHe aquí, que riente en el cielodespunta la bella aurora,¿y tú no te levantas aúny puedes dormir así?Levántate, mi dulce esperanza,ven, bello ídolo mío;haz menos cruel, oh Dios,el dardo que me hirió.¡Oh suerte! ya veoese querido semblante;esta alma amanteobtiene piedad.

Oh istante d’amore!Felice momento!Oh dolce contentoche eguale non ha!(Si fa giorno a poco a poco.)Ehi, Fiorello?...

FIORELLOMio signore...

CONTEDi’, la vedi?...

FIORELLOSignor no.

CONTEAh, ch’è vana ogni speranza!

FIORELLOSignor Conte, il giorno avanza.

CONTEAh! che penso! che farò?Tutto è vano... Buona gente!

CORO(sottovoce)Mio signore.

CONTEAvanti, avanti.(dà la borsa a Fiorello, il quale distribuisce denari a tutti)Più di suoni, più di cantiio bisogno ormai non ho.

FIORELLOBuona notte a tutti quanti,più di voi che far non so.

(I Suonatori circondano il Conte ringraziandolo e baciandogli la mano e il vestito. Egli, indispettito per lo strepito che fanno, li va cacciando. Lo stesso fa anche Fiorello.)

COROMille grazie, mio signore,del favore, dell’onore.Ah, di tanta cortesiaobbligati in verità.(Oh, che incontro fortunato!È un signor di qualità.)

CONTEBasta, basta, non parlate...Ma non serve, non gridate...Maledetti, andate via...Ah, canaglia, via di qua.Tutto quanto il vicinatoquesto chiasso sveglierà.Maledetti, via di qua!

FIORELLOZitti, zitti... che rumore!...Ma che onore? che favore!...Maledetti, andate via... Ah, canaglia, via di qua!Ve’, che chiasso indiavolato!Ah, che rabbia che mi fa!Ah, canaglia, via di qua!

(I suonatori partono.)

¡Oh instante de amor!¡Feliz momento!¡Oh dulce contentoque no tiene igual!(Se hace de día poco a poco.)Eh, ¿Fiorello?...

FIORELLOMi señor...

CONDEDi, ¿la ves?...

FIORELLONo, señor.

CONDE¡Ah, toda esperanza es vana!

FIORELLOSeñor Conde, el día avanza.

CONDE¡Ah, qué pienso! ¿Qué haré?Todo es vano... ¡buena gente!

CORO(en voz baja)Mi señor...

CONDEAdelante, adelante.(entrega la bolsa a Fiorello, que distribuye el dinero entre todos)De más sonidos, de más cantosya no tengo necesidad.

FIORELLOBuenas noches a todos,más que vosotros, no sé qué hacer.

(Los músicos rodean al Conde dándole las gracias y besándole la mano y el traje. Él, despechado por el ruido que hacen, los va despidiendo. Lo mismo hace también Fiorello)

COROMuchas gracias, mi señor,por el favor, por el honor.Ah, por tanta cortesíaagradecidos de verdad.(¡Oh, qué encuentro afortunado!Es un señor de categoría.)

CONDEBasta, basta, no habléis...Pero si no importa, no gritéis...Malditos, marchaos...Ah, canalla, largo de aquí.A todo el vecindariodespertará este ruido.¡Malditos, largo de aquí!

FIORELLOSilencio, silencio... ¡Qué alboroto!...Pero ¿qué honor? ¡Qué favor!...Malditos, marchaos...¡Ah, canalla, largo de aquí!¡Mira, qué bullicio endemoniado!¡Ah, qué rabia me da!¡Ah, canalla, largo de aquí!

(Los músicos salen.)

atto PRiMo acto PRiMERo

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il barbiere di siviglia 203

CONTEGente indiscreta!...

FIORELLOAh, quasicon quel chiasso importunotutto quanto il quartiere han risvegliato.Alfin sono partiti!...

CONTE(guardando verso la ringhiera)(E non si vede!È inutile sperar.(passeggia riflettendo)Eppur qui voglioaspettar di vederla. Ogni mattinaella su quel balconea prender fresco viene sull’aurora.Proviamo.) Olà, tu ancoraritirati, Fiorel.

FIORELLOVado. Là in fondoattenderò suoi ordini.

(Si ritira.)

CONTECon leise parlar mi riesce,non voglio testimoni. Che a quest’oraio tutti i giorni qui vengo per leidev’essersi avveduta. Oh vedi, amorea un uomo del mio rangocome l’ha fatta bella! Eppure, eppure!Oh! dev’essere mia sposa!...(Si sente da lontano venire Figaro cantando.)Chi è mai quest’importuno?...Lasciamolo passar; sotto quegli archi,non veduto, vedrò quanto bisogna;già l’alba appare e amornon si vergogna.

(Si nasconde sotto il portico.)

Scena SecondaFigaro con chitarra appesa al collo, e detto.

FIGAROLargo al factotumdella città.Presto a bottega,che l’alba è già.Ah, che bel vivere,che bel piacereper un barbieredi qualità!Ah, bravo Figaro!Bravo, bravissimo;fortunatissimoper verità!Pronto a far tutto,la notte e il giornosempre d’intorno,in giro sta.Miglior cuccagnaper un barbiere,vita più nobile,no, non si dà.Rasori e pettini,lancette e forbici,al mio comandotutto qui sta.V’è la risorsa,

CONDE¡Gente indiscreta!...

FIORELLOAh, casi,con ese bullicio inoportuno,han despertado a todo el barrio.¡Por fin se han marchado!...

CONDE(mirando hacia el balcón)(¡Y no se la ve!Es inútil esperar.(pasea reflexionando)Sin embargo, quieroesperar aquí a verla. Todas las mañanasella a ese balcón,sale con la aurora a tomar el fresco.Probemos.) Eh, retíratetú también, Fiorello.

FIORELLOVoy. Allí en el fondoesperaré sus órdenes.

(Se retira.)

CONDESi con ellaconsigo hablar,no quiero testigos. Que a esta horatodos los días vengo aquí por ella,debo verla. ¡Oh, mira, amor,a un hombre de mi rangocómo la ha hecho buena! ¡Sin embargo, sin embargo!¡Oh, debe ser mi esposa!...(Se oye venir a lo lejos a Fígaro cantando.)¿Quién es este inoportuno?...Dejémosle pasar; bajo esos arcos,sin ser visto, veré cuanto sea necesario;el alba ya asoma y el amorno se avergüenza.

(Se esconde bajo el pórtico.)

Escena SegundaFígaro, con guitarra colgada del cuello, y dicho.

FÍGAROPaso al factótumde la ciudad.Raudo a la tienda,que ya ha amanecido.¡Ah, qué buena vida,qué bonito placerpara un barberode categoría!¡Ah, bien, Fígaro!¡Bien, muy bien;afortunadísimoen verdad!Dispuesto a hacer todo,de noche y de díasiempre en derredor,por ahí está.Mejor chollopara un barbero,vida más noble,no, no la hay.Navajas y peines,lancetas y tijeras,a mi ordentodo está aquí.Está el recurso,

poi, del mestierecolla donnetta...col cavaliere...Ah, che bel vivere,che bel piacereper un barbieredi qualità!Tutti mi chiedono,tutti mi vogliono,donne, ragazzi,vecchi, fanciulle:Qua la parrucca...Presto la barba...Qua la sanguigna...Presto il biglietto...Figaro... Figaro...Son qua, son qua.Ahimè, che furia!Ahimè, che folla!Uno alla volta,per carità!Figaro... Figaro...Son qua, son qua.Figaro qua, Figaro là,Figaro su, Figaro giù.Pronto prontissimoson come il fulmine:sono il factotumdella città.Ah, bravo Figaro!bravo, bravissimo;a te fortuna non mancherà.

FIGAROAh, ah! che bella vita!Faticar poco, divertirsi assai,e in tasca sempre aver qualche doblone,gran frutto della mia riputazione.Ecco qua: senza Figaronon si accasa in Siviglia una ragazza;a me la vedovellaricorre pel marito: io, colla scusadel pettine di giorno,della chitarra col favor la notte,a tutti onestamente,non fo per dir, m’adatto a far piacere,oh che vita, che vita! Oh che mestiere!Orsù, presto a bottega...

CONTE(avanzandosi)(È desso, o pur m’inganno?)

FIGARO(scorgendo il Conte)(Chi sarà mai costui?)

CONTE(Oh, è lui senz’altro!)Figaro!...

FIGAROMio padrone...(riconoscendo il Conte)Oh, chi veggo!... Eccellenza!...

CONTEZitto, zitto, prudenza!Qui non son conosciuto,né vo’ farmi conoscere. Per questoho le mie gran ragioni.

FIGAROIntendo, intendo,la lascio in libertà.

después, del trabajocon la damita...con el caballero...¡Ah, qué buena vida,qué bonito placerpara un barberode categoría!Todos me requieren,todos me quieren,mujeres, muchachos,viejos, mozas:Aquí la peluca...deprisa, la barba...Aquí la sanguina...deprisa la carta...Fígaro... Fígaro...Estoy aquí, estoy aquí.¡Ay de mí, qué furia!¡Ay de mí, qué locura!¡Uno a la vez,por caridad!Fígaro... Fígaro...Estoy aquí, estoy aquí.Fígaro aquí, Fígaro allá,Fígaro arriba, Fígaro abajo.Raudo, muy raudosoy como el rayo:soy el factótumde la ciudad.¡Ah, bien, Fígaro!bien, muy bien;la fortuna no te abandonará.

FÍGARO¡Ja, ja! ¡Qué buena vida!Trabajar poco, divertirse mucho,y en el bolsillo tener siempre algúndoblón, gran fruto de mi reputación.He aquí que, sin Fígaro,no se casa en Sevilla una muchacha.A mí la viudarecurre para buscar marido: yo, con laexcusa del peine por el día,de la guitarra con el favor de la noche,a todos, honestamente, no lodigo por decir, me adapto por complacer,¡oh qué vida, qué vida! ¡Oh qué oficio!Vamos, presto a la tienda...

CONDE(adelantándose)(¿Es él, o acaso me engaño?)

FÍGARO(advirtiendo al Conde)(¿Quién será ése?)

CONDE(¡Oh, es él, sin duda!)¡Fígaro!...

FÍGAROMi señor...(reconociendo al Conde)¡Oh, a quién veo!... ¡Excelencia!...

CONDE¡Silencio, silencio, prudencia!Aquí no me conocen,ni quiero que me conozcan. Para estotengo mis buenas razones.

FÍGAROEntiendo, entiendo,os dejo en libertad.

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il barbiere di siviglia

204 - ABAO-OLBE

CONTENo.

FIGAROChe serve?

CONTENo, dico: resta qua;forse ai disegni mieinon giungi inopportuno... Ma cospetto,dimmi un po’, buona lana,come ti trovo qua?... poter del mondo!Ti veggo grasso, e tondo...

FIGAROLa miseria, signore!

CONTEAh birbo!

FIGAROGrazie.

CONTEHai messo ancor giudizio?

FIGAROOh! e come. Ed ella,come in Siviglia?

CONTEOr te lo spiego. Al Pradovidi un fior di bellezza, una fanciullafiglia d’un certo medico barbogioche qua da pochi dì s’è stabilito.Io, di questa invaghito,lasciai patria e parenti, e qua men venni.E qui la notte e il giornopasso girando a que’ balconi intorno.

FIGAROA que’ balconi?... un medico?...Oh cospetto!Siete ben fortunato;sui maccheroni il cacio v’è cascato.

CONTECome?

FIGAROCerto. Là dentroio son barbiere, parrucchier, chirurgo,botanico, spezial, veterinario,il faccendier di casa.

CONTEOh che sorte!

FIGARONon basta. La ragazzafiglia non è del medico. È soltantola sua pupilla!

CONTEOh, che consolazione!

FIGAROPerciò... Zitto!...

CONTECos’è?

FIGAROS’apre il balcone.

(Si ritirano sotto il portico.)

CONDENo.

FÍGARO¿Qué deseáis?

CONDENo, digo, quédate aquí;quizá para mis planesno seas inoportuno... Pero caramba,dime, granuja,¿cómo te encuentro aquí?... ¡Poder delmundo! Te veo gordo y redondo...

FÍGARO¡La miseria, señor!

CONDE¡Ah bribón!

FÍGAROGracias.

CONDE¿Ya has sentado la cabeza?

FÍGARO¡Oh!, y cómo. Y vos,¿cómo en Sevilla?

CONDEAhora te lo explico. En el Pradovi a una flor de belleza, una muchachahija de un cierto médico chocho quehace unos días se ha establecido aquí.Yo, cautivado por ella,dejé patria y parientes, y aquí me vine.Y aquí, por la noche y por el día,paso rondando en torno a esos balcones.

FÍGARO¿A esos balcones?... ¿un médico?...¡Oh caramba!Sois muy afortunado;os vengo como anillo al dedo.

CONDE¿Cómo?

FÍGAROCierto. Ahí dentrosoy barbero, peluquero, cirujano,botánico, farmacéutico, veterinario,el factótum de la casa.

CONDE¡Oh qué suerte!

FÍGAROY aún hay más. La mozano es hija del médico. ¡Solamente essu pupila!

CONDE¡Oh, qué consuelo!

FÍGAROSin embargo... ¡Silencio!...

CONDE¿Qué pasa?

FÍGAROSe abre el balcón.

(Se retiran bajo el pórtico.)

Scena TerzaRosina, indi Bartolo sulla ringhiera, e detti.

ROSINA(dal balcone, guardando per la piazza)Non è venuto ancora. Forse...

CONTE(uscendo dal portico)Oh, mia vita!mio nume! mio tesoro!Vi veggo alfine, alfine...

ROSINA(estraendo un biglietto)(Oh, che vergogna!Vorrei dargli il biglietto...)

BARTOLO(apparendo al balcone)Ebben, ragazza?(il Conte si ritira in fretta)I tempo è buono. Cos’è quella carta?

ROSINANiente, niente, signor: son le paroledell’aria dell’Inutil Precauzione.

CONTE(a Figaro)Ma brava... dell’Inutil Precauzione...

FIGARO(al Conte)Che furba!

BARTOLOCos’è questaInutil precauzione?...

ROSINAOh, bella! è il titolodel nuovo dramma in musica.

BARTOLOUn dramma! Bella cosa!Sarà al solitoun dramma semiserio,un lungo, malinconico, noioso,poetico strambotto!Barbaro gusto! secolo corrotto!

ROSINA(si lascia cadere la carta in strada)Oh, me meschina! l’aria m’è caduta.(a Bartolo)Raccoglietela presto.

BARTOLOVado, vado.

(Si ritira.)

ROSINA(verso il Conte)Ps... Ps...

CONTEHo inteso.

(Raccoglie il foglio.)

ROSINAPresto.

Escena TerceraRosina, luego Bartolo en el balcón y dichos.

ROSINA(desde el balcón, mirando por la plaza)Aún no ha venido. Quizá...

CONDE(saliendo del pórtico)¡Oh vida mía!¡Mi diosa! ¡Mi tesoro!Por fin te veo, por fin...

ROSINA(sacando una nota)(¡Oh, qué vergüenza!Quisiera darle la nota...)

BARTOLO(apareciendo en el balcón)¿Y bien, muchacha?(el Conde se retira deprisa)Hace buen tiempo. ¿Qué es ese papel?

ROSINANada, nada, señor, es el textodel aria de «La precaución inútil».

CONDE(a Fígaro)Ah, bien... de «La precaución inútil»...

FÍGARO(al Conde)¡Qué astuta!

BARTOLO¿Qué es ésa«Precaución inútil»?

ROSINA¡Oh, bueno!, es el títulodel nuevo drama en música.

BARTOLO¡Un drama! ¡Bonita cosa!Será, como de costumbre,un drama semi-serio,un largo, melancólico, aburrido,poético estrambote!¡Bárbaro gusto! ¡Siglo corrupto!

ROSINA(dejando caer la nota)¡Oh, tonta de mí! El aria se me ha caído.(a Bartolo)Recogedla enseguida.

BARTOLOVoy, voy.

(Se retira.)

ROSINA(hacia el Conde)Pst... Pst...

CONDEHe comprendido.

(Recoge el papel.)

ROSINADeprisa.

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il barbiere di siviglia 205

CONTENon temete.

(Si nasconde.)

BARTOLO(uscendo sulla via, cercando)Son qua. Dov’è?

ROSINAAh, il vento l’ha portata via.(additando in lontananza)Guardate.

BARTOLOIo non la veggo...Eh, signorina... non vorrei... (Cospetto!Costei m’avesse preso!...)In casa, in casa,animo, su! A chi dico?...In casa, presto.

ROSINAVado, vado. Che furia!...

BARTOLOQuel balconeio voglio far murare...Dentro, dico.

ROSINAAh, che vita da crepare!

(Rientra. Bartolo anch’essorientra in casa.)

Scena QuartaConte e Figaro, indi Bartolo.

CONTEPovera disgraziata!Il suo stato infelicesempre più m’interessa.

FIGAROPresto, presto:vediamo cosa scrive.

CONTEAppunto. Leggi.

FIGARO(legge il biglietto)«Le vostre assidue premurehanno eccitata la mia curiosità.Il mio tutore è per uscir di casa;appena si sarà allontanato,procurate con qualche mezzo ingegnosod’indicarmi il vostro nome,il vostro stato e le vostre intenzioni.Io non posso giammaicomparire al balconesenza l’indivisibile compagniadel mio tiranno.Siate però certo che tuttoè disposta a fare,per rompere le sue catene,la sventurata Rosina.»

CONTESì, sì, le romperà. Su, dimmi un poco:che razza d’uomo è questo suo tutore?

CONDENo temas.

(Se esconde.)

BARTOLO(saliendo a la calle)Aquí estoy. ¿Dónde esta?

ROSINAAh, el vientose la ha llevado.(indicando a lo lejos)Mirad.

BARTOLONo la veo...Eh, señorita... no quisiera... (¡Caramba!¡Y si ésta me la hubiera pegado!...)¡A casa, a casa,ánimo, vamos! ¿A quien hablo?...A casa, deprisa.

ROSINAVoy, voy. ¡Qué furia!...

BARTOLOEse balcónvoy a hacer que lo tapien...Adentro, digo.

ROSINA¡Ah, qué vida ésta!

(Entra. Bartolo entra tambiénen casa.)

Escena CuartaEl Conde y Fígaro, después Bartolo.

CONDE¡Pobre desgraciada!Su infeliz estadome interesa cada vez más.

FÍGARODeprisa, deprisa:veamos lo que escribe.

CONDEEso es. Lee.

FÍGARO(lee la nota)«Vuestras asiduas atencioneshan despertado mi curiosidad.Mi tutor está a punto de salir de casa;en cuanto se haya alejado,procurad, mediante algún medio inge-nioso, indicarme vuestro nombre,vuestra condición y vuestras intenciones.No puedo asomarmejamás al balcónsin la indivisible compañíade mi tirano.Pero estad seguro de que todoestá dispuesta a hacer,para romper sus cadenas,la desventurada Rosina.»

CONDESí, sí, las romperá. Vamos, dime:¿qué clase de hombre es ese tutor suyo?

FIGAROÈ un vecchio indemoniatoavaro, sospettoso, brontolone...Avrà cent’anni indossoe vuol fare il galante: indovinate?Per mangiare a Rosinatutta l’eredità s’è fitto in capodi volerla sposare. Aiuto!

CONTEChe?

FIGAROS’apre la porta.

(Si ritirano in fretta. Bartolo esce di casa.)

BARTOLO(parlando verso la porta)Fra momenti io torno;non aprite a nessuno. Se don Basiliovenisse a ricercarmi, che m’aspetti.(chiude la porta di casa, tirandola dietro di sé)(Le mie nozze con lei meglio è affrettare.Sì, dentr’oggi finir vo’ quest’affare.)

(Parte.)

CONTE(fuori con Figaro)Dentr’oggi le sue nozze con Rosina!Ah, vecchio rimbambito! Ma dimmior tu! chi è questo don Basilio?...

FIGAROÈ un solenne imbroglion di matrimoni,un collo torto, un vero disperato,sempre senza un quattrino...Già, è maestro di musica;insegna alla ragazza.

CONTEBene, bene;tutto giova saper.

FIGAROOra pensatedella bella Rosinaa soddisfar le brame.

CONTEIl nome mionon le vo’ dir né il grado; assicurarmivo’ pria ch’ella ami me,me solo al mondo,non le ricchezze e i titolidel Conte d’Almaviva. Ah, tu potresti...

FIGAROIo?... no, signore; voi stessodovete...

CONTEIo stesso? e come?

FIGAROZi... Zitto: Eccoci a tiro,osservate: perbacco, non mi sbaglio.Dietro la gelosia sta la ragazza;presto, presto all’assalto, niun ci vede.In una canzonetta,così, alla buona, il tuttospiegatele, signor.

FÍGAROEs un viejo endemoniado,avaro, receloso, gruñón...tendrá cien años en el cuerpoy quiere dárselas de galante. ¿Adivináis?Para aprovecharse de Rosina,de toda su herencia, se le ha metido en lacabeza casarse con ella. ¡Auxilio!

CONDE¿Qué?

FÍGAROSe abre la puerta.

(Se retiran deprisa. Bartolo sale de casa.)

BARTOLO(hablando hacia la puerta)Vuelvo dentro de un momento;no abras a nadie. Si don Basilioviniera a buscarme, que me espere.(cierra la puerta, tirando de ella tras de sí)(Es mejor apresurar mi boda con ella. Sí,quiero terminar este asunto hoy mismo.)

(Parte.)

CONDE(fuera con Fígaro)¡Hoy mismo su boda con Rosina!¡Ah, viejo chocho! Pero dime,¿quién es ese don Basilio?...

FÍGAROEs un solemne fullero de matrimonios,un pobre diablo, un verdaderodesesperado, siempre sin un cuatrín...Por cierto, es maestro de música;enseña a la muchacha.

CONDEBien, bien;todo hay que saberlo.

FÍGAROAhora pensaden satisfacer los deseosde la hermosa Rosina.

CONDENo quierodecirle mi nombre, ni mi rango; antesquiero asegurarme de que me ama,sólo a mí en el mundo,no las riquezas y los títulosdel Conde de Almaviva. Ah, tú podrías...

FÍGARO¿Yo?... no, señor; vos mismodebéis...

CONDE¿Yo mismo? ¿Y cómo?

FÍGAROSi... Silencio. Aquí estamos a tiro,observad: pardiez, no me equivoco.La muchacha está detrás de la celosía;deprisa, deprisa, al asalto, nadie nos ve.En un cancioncilla,así, a la buena, explicadletodo, señor.

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il barbiere di siviglia

206 - ABAO-OLBE

CONTEUna canzone?

FIGAROCerto. Ecco la chitarra;presto, andiamo.

CONTEMa io...

FIGAROOh che pazienza!

CONTEEbben, proviamo.Se il mio nome saper voi bramate,dal mio labbro il mio nome ascoltate.Io son Lindoroche fido v’adoro,che sposa vi bramo,che a nome vi chiamo,di voi sempre parlando cosìdall’aurora al tramonto del dì.

ROSINA(dentro la casa)Segui, o caro; deh, segui così!

FIGAROSentite?... Ah! che vi pare?

CONTEOh, me felice!

FIGARODa bravo, a voi, seguite.

CONTEL’amoroso e sincero Lindoro,non può darvi, mia cara, un tesoro.Ricco non sono,ma un core vi dono,un’anima amanteche fida e costanteper voi sola sospira cosìdall’aurora al tramonto del dì.

ROSINAL’amorosa e sincera Rosinadel suo core a Lindo...

(Si ritira dal balcone.)

CONTEOh cielo!

FIGARONella stanzaconvien dir che qualcuno entrato sia.Ella si è ritirata.

CONTE(con enfasi)Ah cospettone!Io già deliro... avvampo!...Oh, ad ogni costovederla io voglio... Vo’ parlarle...Ah, tu, tu mi devi aiutar.

FIGAROIh, ih, che furia!Sì, sì, v’aiuterò.

CONDE¿Una canción?

FÍGAROClaro. Aquí está la guitarra;deprisa, vamos.

CONDEPero yo...

FÍGARO¡Oh qué paciencia!

CONDEMuy bien, probemos.Si mi nombre deseas saber,de mis labios escucha mi nombre.Soy Lindoroque fiel te adoro,que por esposa te deseo,que en mi nombre te llamo,hablando de ti siempre asídesde la aurora hasta el ocaso del día.

ROSINA(dentro de la casa)Sigue, oh querido; ¡ah, sigue así!

FÍGARO¿Oís?... ¡Ah!, ¿qué os parece?

CONDE¡Oh, feliz de mí!

FÍGAROEso es, vamos, seguid.

CONDEEl amoroso y sincero Lindoro,no puede darte, querida mía, un tesoro.No soy rico,pero te doy un corazón,un alma amanteque fiel y constantesólo por ti así suspiradesde la aurora hasta el ocaso del día.

ROSINALa amorosa y sincera Rosinade su corazón a Lindo...

(Se retira del balcón.)

CONDE¡Oh cielo!

FÍGAROEn la habitaciónparece que haya entrado alguien.Ella se ha retirado.

CONDE(con énfasis)¡Ah caramba!¡Ya deliro... ardo!...Oh, a toda costaquiero verla... Quiero hablarle...Ah, tú, tú tienes que ayudarme.

FÍGARO¡Ji, ji, qué furia!Sí, sí, os ayudaré.

CONTEDa bravo: entr’oggivo’ che tu m’introduca in quella casa.Dimmi, come farai?... via!... del tuo spiritovediam qualche prodezza.

FIGARODel mio spirito!...Bene... vedrò... ma in oggi...

CONTEEh via! t’intendo.Va là, non dubitar; di tue fatichelargo compenso avrai.

FIGARODavver?

CONTEParola.

FIGARODunque, oro a discrezione?

CONTEOro a bizzeffe.Animo, via.

FIGAROSon pronto. Ah, non sapetei simpatici effetti prodigiosiche, ad appagare il mio signor Lindoro,produce in me la dolce idea dell’oro.All’idea di quel metalloportentoso, onnipossente,un vulcano la mia menteincomincia a diventar.

CONTESu, vediam di quel metalloqualche effetto sorprendente,del vulcan della tua mentequalche mostro singolar.

FIGAROVoi dovreste travestirvi,per esempio... da soldato.

CONTEDa soldato?

FIGAROSì, signore.

CONTEDa soldato? e che si fa?

FIGAROOggi arriva un reggimento.

CONTESì, è mio amico il colonnello.

FIGAROVa benon.

CONTEEppoi?

FIGAROCospetto!Dell’alloggio col bigliettoquella porta s’aprirà.Che ne dite, mio signore?Non vi par? Non l’ho trovata?

CONDEEso es: hoy mismoquiero que me introduzcas en esa casa.Dime, ¿cómo lo harás?... ¡vamos!...veamos alguna proeza de tu espíritu.

FÍGARO¡De mi espíritu!...Bien... veré... pero hoy mismo...

CONDE¡Vamos!, te entiendo.Venga, no lo dudes; por tus esfuerzostendrás generosa retribución.

FÍGARO¿De verdad?

CONDEPalabra.

FÍGAROEntonces, ¿oro a discreción?

CONDEOro a montones.Ánimo, vamos.

FÍGAROEstoy dispuesto. Ah, no sabéislos simpáticos efectos prodigiososque, para complacer a mi señor Lindoro,produce en mí la dulce idea del oro.A la idea de ese metalportentoso, omnipotente,mi mente en un volcáncomienza a convertirse.

CONDEBien, veamos, algún efectosorprendente de ese metal,del volcán de tu mentealgún prodigio singular.

FÍGARODeberéis disfrazaros,por ejemplo... de soldado.

CONDE¿De soldado?

FÍGAROSí, señor.

CONDE¿De soldado? ¿Y cómo lo hacemos?

FÍGAROHoy llega un regimiento.

CONDESí, su coronel es amigo mío.

FÍGAROEstupendo.

CONDE¿Y luego?

FÍGARO¡Caramba!Con la boleta del alojamientose abrirá esa puerta.¿Qué me decís, mi señor?¿No os parece? ¿No lo he encontrado?

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il barbiere di siviglia 207

CONTE E FIGAROChe invenzione prelibata!Bravo, bravo in verità!Bella, bella in verità!

FIGAROPiano, piano... un’altra idea!...Veda l’oro cosa fa.Ubbriaco... sì, ubbriaco,mio signor, si fingerà.

CONTEUbbriaco?...

FIGAROSì, signore.

CONTEUbbriaco?... Ma perché?

FIGARO(imitando moderatamente i moti d’un ubbriaco)Perché d’un ch’è poco in sé,che dal vino casca già,il tutor, credete a me,il tutor si fiderà.

CONTE E FIGAROChe invenzione prelibata!Bravo, bravo in verità!Bella, bella in verità!

CONTEDunque?

FIGAROAll’opra.

CONTEAndiamo.

FIGARODa bravo.

CONTEVado...Oh, il meglio mi scordavo!Dimmi un po’, la tua bottega,per trovarti, dove sta?

FIGAROLa bottega?... Non si sbaglia;guardi bene; eccola là.(additando fra le quinte)Numero quindici a mano manca,quattro gradini, facciata bianca,cinque parrucche nella vetrina,sopra un cartello «Pomata fina»,mostra in azzurro alla moderna,v’è per insegna una lanterna...Là senza fallo mi troverà.

CONTEHo ben capito...

FIGAROOr vada presto.

CONTETu guarda bene...

FIGAROIo penso al resto.

CONTEDi te mi fido...

CONDE Y FÍGARO¡Qué exquisita invención!¡Bien, muy bien en verdad!¡Buena, buena en verdad!

FÍGARODespacio, despacio... ¡otra idea!...Ved lo que hace el oro.Borracho... sí, borracho,se fingirá mi señor.

CONDE¿Borracho?...

FÍGAROSí, señor.

CONDE¿Borracho?... Pero ¿por qué?

FÍGARO(imitando moderadamente las palabras de un borracho)Porque de uno que no está muy en suscabales, que ya está que se cae a causadel vino, el tutor, creedme,el tutor se fiará.

CONDE Y FÍGARO¡Qué exquisita invención!¡Bien, muy bien en verdad!¡Buena, buena en verdad!

CONDE¿Entonces?

FÍGAROA la tarea.

CONDEVamos.

FÍGAROEso es.

CONDEVoy...¡Oh, me olvidaba de lo mejor!Dime, tu tienda,para encontrarte, ¿dónde está?

FÍGARO¿La tienda?... No hay pérdida;mirad bien; está allí.(señalando entre bastidores)Número quince a mano izquierda,cuatro escalones, fachada blanca,cinco pelucas en el escaparate,sobre un cartel «Pomada fina»,exposición en azul a la moderna,tiene por enseña un farolillo...allí sin falta me encontrará.

CONDEHe comprendido bien...

FÍGAROAhora id deprisa.

CONDETú mira bien...

FÍGAROYo pienso en el resto.

CONDEDe ti me fío...

FIGAROColà l’attendo.

CONTEMio caro Figaro...

FIGAROIntendo, intendo.

CONTEPorterò meco...

FIGAROLa borsa piena.

CONTESì, quel che vuoi, ma il resto poi...

FIGAROOh non si dubiti, che bene andrà.

CONTEAh, che d’amorela fiamma io sento,nunzia di giubiloe di contento!D’ardore insolitoquest’alma accende,e di me stessomaggior mi fa.Ecco propiziache in sen mi scende,e di me stessomaggior mi fa.

FIGARODelle moneteil suon già sento!Già viene l’oro,viene l’argento;eccolo, eccolo,che in tasca scende,delle moneteil suon già sento!D’ardore insolitoquest’alma accende;e di me stessomaggior mi fa.

(Figaro entra in casa di Bartolo, il Conte parte.)

ScenaFiorello solo.

FIORELLO(entrando)Evviva il mio padrone!Due ore, ritto in piè, là come un palomi fa aspettare e poimi pianta e se ne va. Corpo di Bacco!Brutta cosa servireun padron come questo,nobile, giovinotto e innamorato;questa vita, cospetto!è un gran tormento!Ah, durarla così non me la sento!

(Parte.)

Camera nella casa di don Bartolo, con quattro porte. Di prospetto la finestra con gelosia, come nella scena prima. A destra uno scrittoio.

FÍGAROAllí os espero.

CONDEMi querido Fígaro...

FÍGAROEntiendo, entiendo.

CONDELlevaré conmigo...

FÍGAROLa bolsa llena.

CONDESí, lo que quieras, pero el resto luego...

FÍGAROOh, no lo dudéis, que irá bien.

CONDE¡Ah, que la llamade amor siento,mensajera de júbiloy de contento!¡De insólito ardorse enciende esta alma mía,y mi serhace más grande.He aquí que, propicia,desciende a mi pecho,y mi serhace más grande.

FÍGARO¡De las monedasya oigo el sonido!Ya llega el oro,llega la plata.¡Aquí está, aquí está,que desciende al bolsillo,de las monedasya oigo el sonido!De insólito ardorse enciende esta alma mía;y mi serhace más grande.

(Fígaro entra en casa de Bartolo, el Conde parte.)

EscenaFiorello solo.

FIORELLO(entrando)¡Viva mi amo!Dos horas ahí de pie, tieso como un palome hace esperar y luegome planta y se va. ¡Recórcholis!Fea cosa servira un amo como éste,noble, mozo y enamorado.¡Esta vida, caramba,es un gran tormento!¡Ah, no puedo seguir soportándola!

(Parte.)

Estancia en la casa de don Bartolo, con cuatro puertas. De frente la ventana con celosía, como en la escena primera. A la derecha un escritorio.

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il barbiere di siviglia

208 - ABAO-OLBE

Scena QuintaRosina con lettera in mano. ROSINA(con una lettera in mano)Una voce poco faqui nel cor mi risuonò;il mio cor ferito è già,e Lindor fu che il piagò.Sì, Lindoro mio sarà;lo giurai, la vincerò.Il tutor ricuserà,io l’ingegno aguzzerò.Alla fin s’accheteràe contenta io resterò...Sì, Lindoro mio sarà;lo giurai, la vincerò.Io sono docile, son rispettosa,sono ubbidiente, dolce, amorosa;mi lascio reggere, mi fo guidar.Ma se mi toccano dov’è il mio debole,sarò una vipera e cento trappoleprima di cedere farò giocar.

Sì, sì, la vincerò. Potessi almenomandargli questa lettera. Ma come?Di nessun qui mi fido;il tutore ha cent’occhi... basta, basta;sigilliamola intanto.(Va allo scrittoio e suggella la lettera.)Con Figaro, il barbier, dalla finestradiscorrer l’ho veduto più d’un’ora;Figaro è un galantuomo,un giovin di buon core...Chi sa ch’ei non protegga il nostro amore!

Scena SestaFigaro, e detta.

FIGAROOh buon dì, signorina!

ROSINABuon giorno, signor Figaro.

FIGAROEbbene, che si fa?

ROSINASi muor di noia.

FIGAROOh diavolo! Possibile!Un ragazza bella e spiritosa...

ROSINAAh, ah, mi fate ridere!Che mi serve lo spirito,che giova la bellezza,se chiusa io sempre sto fra quattro mura,che mi par d’esserproprio in sepoltura?...

FIGAROIn sepoltura?... ohibò!(chiamandola a parte)Sentite, io voglio...

ROSINAEcco il tutor.

FIGARODavvero?

Escena QuintaRosina con una carta en la mano.

ROSINA(con una carta en la mano)Una voz, hace poco,aquí en mi corazón resonó;mi corazón está ya herido,y fue Lindoro quien lo apenó.Sí, Lindoro será mío;lo he jurado, venceré.Mi tutor rehusará,yo aguzaré mi ingenio.Al final se conformaráy yo me quedaré contenta...Sí, Lindoro será mío;lo he jurado, venceré.Soy dócil, soy respetuosa,soy obediente, dulce, amorosa;me dejo llevar, me hago guiar.Pero si me tocan en mi punto débil,seré una víbora y cien trampastenderé antes de ceder.

Sí, sí, venceré. Si al menos pudieseenviarle esta carta. Pero ¿cómo?Aquí no me fío de nadie;el tutor tiene cien ojos... basta, basta;sellémosla entre tanto.(Va al escritorio y sella la carta.)Con Fígaro, el barbero, lo he visto charlarpor la ventana más de una hora.Fígaro es un hombre de bien,un joven de buen corazón... ¡Quiénsabe si no protegerá nuestro amor!

Escena SextaFígaro y dicha.

FÍGARO¡Oh buenos días, señorita!

ROSINABuenos días, señor Fígaro.

FÍGAROBueno, ¿qué hacéis?

ROSINAMorirme de aburrimiento.

FÍGARO¡Oh diablo! ¡Es posible!Una moza guapa y graciosa...

ROSINA¡Ja, ja, me hacéis reír!¿Para qué me sirve la gracia,para qué vale la belleza, si estoyencerrada siempre entre cuatro paredes,que me parece estar,justamente, sepultada?...

FÍGARO¿Sepultada?... ¡Vaya!(llamándola aparte)Escuchad, quiero...

ROSINAAquí está mi tutor.

FÍGARO¿De verdad?

ROSINACerto, certo; è il suo passo...

FIGAROSalva, salva! fra pococi rivedremo: ho a dirvi qualche cosa.

ROSINAE ancor io, signor Figaro.

FIGAROBravissima.Vado.

(Si nasconde nella prima porta a sinistra, poi tratto tratto si fa vedere.)

ROSINAQuanto è garbato!

Scena SettimaBartolo, Rosina, indi Berta e Ambrogio.

BARTOLOAh, disgraziato Figaro!Ah, indegno! ah, maledetto!ah, scellerato!

ROSINA(Ecco qua: sempre grida.)

BARTOLOMa si può dar di peggio!Uno spedale ha fatto di tutta la famigliaa forza d’oppio, sangue e stranutiglia.Signorina, il barbierelo vedeste?

ROSINAPerché?

BARTOLOPerché lo vo’ sapere.

ROSINAForse anch’egli v’adombra?

BARTOLOE perché no?

ROSINAEbben, ve lo dirò. Sì, l’ho veduto,gli ho parlato, mi piace, m’è simpaticoil suo discorso, il suo gioviale aspetto...(Crepa di rabbia, vecchio maledetto.)

(Parte.)

BARTOLOVedete che grazietta!Più l’amo, e più mi sprezza la briccona.Certo, certo è il barbiereche la mette in malizia.Chi sa cosa le ha detto!Chi sa! Or lo saprò.Ehi, Berta! Ambrogio!

BERTA(entrando e starnutendo)Eccì!...

(Entra Ambrogio sbadigliando.)

AMBROGIOAh! che comanda?

ROSINASeguro, seguro; son sus pasos...

FÍGAROHuid, huid; dentro de poco volveremosa vernos: tengo que deciros algo.

ROSINAY yo también, señor Fígaro.

FÍGAROMuy bien.Me voy.

(Se esconde en la primera puerta de la izquierda, luego, de pronto, se deja ver.)

ROSINA¡Qué amable es!

Escena SéptimaBartolo, Rosina, luego Berta y Ambrogio.

BARTOLO¡Ah, desgraciado Fígaro!¡Ah, indigno! ¡Ah, maldito!¡Ah, bellaco!

ROSINA(Aquí está: siempre gritando.)

BARTOLO¡Pero podría ser mucho peor!Un hospital ha hecho de todo el servicioa fuerza de opio, sangre y estornuta-torios. Señorita, el barbero,¿lo habéis visto?

ROSINA¿Por qué?

BARTOLOPorque lo quiero saber.

ROSINA¿Acaso también él os ofende?

BARTOLO¿Y por qué no?

ROSINABueno, os lo diré. Sí, lo he visto,he hablado con él, me gusta, me essimpática su charla, su juvenil aspecto...(Revienta de rabia, viejo maldito.)

(Parte.)

BARTOLO¡Mirad qué encanto! Cuanto másla amo, más me desprecia la bribona.Seguro, seguro que es el barberoquien la hace ser maliciosa.¡Quién sabe lo que le habrá dicho!¡Quién sabe! Ahora lo sabré.¡Eh, Berta, Ambrogio!

BERTA(entrando y estornudando)¡Achís!...

(Entra Ambrogio bostezando.)

AMBROGIO¡Aaah! ¿Qué ordenáis?

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il barbiere di siviglia 209

BARTOLO(a Berta)Dimmi...

BERTAEccì!...

BARTOLOIl barbiereparlato ha con Rosina?

BERTAEccì!...

BARTOLO(ad Ambrogio)Rispondialmen tu, babbuino!

AMBROGIO(sbadigliando)Ah, ah!

BARTOLOChe pazienza!

AMBROGIOAh, ah! che sonno!

BARTOLOEbben?...

BERTAVenne, ma io...

BARTOLORosina...

AMBROGIOAh!

BERTAEccì!...

BARTOLOChe serve! Eccoli qua, son mezzo morti.Andate.

AMBROGIOAh!

BERTAEccì!...

BARTOLOEh, il diavol che vi porti!

(Berta e Ambrogio partono.)

Scena OttavaBartolo, indi don Basilio.

BARTOLOAh! barbiere d’inferno...Tu me la pagherai... Qua, don Basilio;giungete a tempo! Oh! Io voglio,per forza o per amor, dentro domanisposar la mia Rosina.Avete inteso?

BASILIO(dopo molte riverenze)Eh, voi dite benissimoe appunto io qui veniva ad avvisarvi...(chiamando a parte)Ma segretezza!... È giuntoil Conte d’Almaviva.

BARTOLO(a Berta)Dime...

BERTA¡Achís!...

BARTOLO¿El barberoha hablado con Rosina?

BERTA¡Achís!...

BARTOLO(a Ambrogio)¡Respondeal menos tú, idiota!

AMBROGIO(bostezando)¡Aaaah, aaaah!

BARTOLO¡Qué paciencia!

AMBROGIO¡Aaaah, aaaah! ¡Qué sueño!

BARTOLO¿Y bien?...

BERTAVino, pero yo...

BARTOLORosina...

AMBROGIO¡Aaaah!

BERTA¡Achís!...

BARTOLO¡De qué sirve! Aquí están, mediomuertos. Marchaos.

AMBROGIO¡Aaaah!

BERTA¡Achís!...

BARTOLO¡Ah, que el diablo se os lleve!

(Berta y Ambrogio parten.)

Escena OctavaBartolo, después don Basilio.

BARTOLO¡Ah! Barbero del infierno...Me las pagarás... ¡Vaya, don Basilio,llegáis a tiempo! ¡Oh! Quiero,por la fuerza o por amor, casarmemañana con mi Rosina.¿Habéis entendido?

BASILIO(tras muchas reverencias)Ah, decís muy bien y precisamentevenía yo aquí para avisaros...(llamando aparte)¡Pero secreto!... Ha llegadoel Conde de Almaviva.

BARTOLOChi? L’incognito amantedella Rosina?

BASILIOAppuntoquello.

BARTOLOOh diavolo!Ah, qui ci vuol rimedio!

BASILIOCerto; ma... alla sordina.

BARTOLOSarebbe a dir?...

BASILIOCosì, con buona graziabisogna principiarea inventar qualche favolache al pubblico lo metta in mala vista,che comparir lo facciaun uomo infame, un’anima perduta...Io, io vi servirò: fra quattro giorni,credete a me, Basilio ve lo giura,noi lo farem sloggiar da queste mura.

BARTOLOE voi credete?

BASILIOOh certo! È il mio sistema.E non sbaglia.

BARTOLOE vorreste?Ma una calunnia...

BASILIOAh, dunquela calunnia cos’è voi non sapete?

BARTOLONo, davvero.

BASILIONo? Uditemi e tacete.

La calunnia è un venticello,un’auretta assai gentileche insensibile, sottile,leggermente, dolcemente,incomincia a sussurrar.Piano piano, terra terra,sottovoce, sibilando,va scorrendo, va ronzando;nelle orecchie della gentes’introduce destramente,e le teste ed i cervellifa stordire e fa gonfiar.Dalla bocca fuori uscendolo schiamazzo va crescendo,prende forza a poco a poco,vola già di loco in loco;sembra il tuono, la tempestache nel sen della forestava fischiando, brontolandoe ti fa d’orror gelar.Alla fin trabocca e scoppia,si propaga, si raddoppiae produce un’esplosionecome un colpo di cannone,un tremuoto, un temporale,

BARTOLO¿Quién? ¿El amante desconocidode Rosina?

BASILIOPrecisamenteése.

BARTOLO¡Oh diablos!¡Ah, aquí se requiere poner remedio!

BASILIOCierto; pero... con sordina.

BARTOLO¿Es decir?...

BASILIOAsí, con buena graciaes preciso empezara inventar alguna fábulaque para el público dé mala imagen,que le haga parecerun hombre infame, un alma perdida...Yo, yo os serviré: dentro de cuatro días,creedme, Basilio os lo jura,lo haremos desalojar de estas paredes.

BARTOLO¿Vos creéis?

BASILIO¡Oh seguro! Es mi sistema.Y no falla.

BARTOLO¿Y vos quisierais?Pues una calumnia...

BASILIOAh, entoncesuna calumnia, ¿no sabéis lo que es?

BARTOLONo, de verdad.

BASILIO¿No? Escuchad y callad.

La calumnia es un vientecillo,un airecillo muy delicadoque insensible, sutil,ligeramente, dulcemente,comienza a susurrar.Despacio, despacio, a ras de suelo,en voz baja, silbando,va fluyendo, va bullendo;en los oídos de la gentese introduce diestramente,y a las testas y los cerebroshace aturdir y hace crecer.De la boca va saliendo,el alboroto va creciendo,toma fuerza poco a poco,vuela ya de un lugar a otro;parece el trueno, la tempestadque en el seno del bosqueva silbando, rugiendoy te hace helar de horror.Al final rebosa y estalla,se propaga, se redoblay produce una explosióncomo un disparo de cañón,un terremoto, un temporal,

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il barbiere di siviglia

210 - ABAO-OLBE

un tumulto generale,che fa l’aria rimbombar.E il meschino calunniato,avvilito, calpestato,sotto il pubblico flagelloper gran sorte va a crepar.

Ah! che ne dite?

BARTOLOEh! sarà ver, ma intantosi perde tempo e qui stringe il bisogno.No: vo’ fare a mio modo:in mia camera andiam.Voglio che insiemeil contratto di nozze ora stendiamo.Quando sarà mia moglie,da questi zerbinotti innamoratimetterla in salvo sarà pensier mio.

BASILIO(Vengan denari:al resto son qua io.)

(Entrano nella prima camera a destra.)

Scena NonaFigaro uscendo con precauzione,indi Rosina.

FIGAROMa bravi! ma benone!Ho inteso tutto. Evviva il buon dottore!Povero babbuino!Tua sposa?... Eh via!Pulisciti il bocchino.Or che stanno là chiusi,procuriam di parlare alla ragazza.Eccola appunto.

ROSINA(entrando)Ebbene, signor Figaro?

FIGAROGran cose, signorina.

ROSINASì, davvero?

FIGAROMangerem dei confetti.

ROSINACome sarebbe a dir?

FIGAROSarebbe a dire,che il vostro bel tutore ha stabilitoesser dentro doman vostro marito.

ROSINAEh, via!

FIGAROOh, ve lo giuro;a stender il contrattocol maestro di musicalà dentro or s’è serrato.

ROSINASì? oh, l’ha sbagliata affé!Povero sciocco! L’avrà a far con me.Ma dite, signor Figaro,voi poco fa sotto le mie finestreparlavate a un signore...

un tumulto general,que hace retumbar el aire.Y el desdichado, calumniado,envilecido, pisoteado,bajo el azote públicopor toda suerte va a reventar.

¡Ah!, ¿qué decís?

BARTOLO¡Oh!, será verdad, pero entre tantoperdemos el tiempo y aquí apremia lanecesidad. No: voy a obrar a mi modo:vamos a mi habitación.Quiero que juntos extendamos ahorael contrato de matrimonio.Cuando sea mi esposa,de esos petimetres enamoradosserá mi propósito ponerla a salvo.

BASILIO(Venga dinero:para el resto aquí estoy yo.)

(Entran en la primera estancia de la derecha.)

Escena NonaFígaro saliendo con precaución,después Rosina.

FÍGARO¡Bien! ¡Pero que muy bien!Lo he oído todo. ¡Viva el buen doctor!¡Pobre idiota!¿Tu esposa?... ¡Vamos!Lávate la boquita.Ahora que están ahí encerrados,procuremos hablar con la muchacha.Aquí está, precisamente.

ROSINA(entrando)¿Y bien, señor Fígaro?

FÍGAROGrandes cosas, señorita.

ROSINA¿Sí, de verdad?

FÍGAROCelebraremos boda.

ROSINA¿Cómo decís?

FÍGAROQuiero decirque vuestro buen tutor ha decididoser mañana vuestro marido.

ROSINA¡Vamos!

FÍGAROOh, os lo juro;para extender el contrato,con el maestro de música,se ha encerrado ahora ahí dentro.

ROSINA¿Sí? ¡Oh, se equivoca, a fe!¡Pobre tonto! Se las verá conmigo.Mas decid, señor Fígaro,vos, hace poco, bajo mis ventanashablabais con un señor...

FIGAROAh, un mio cugino,un bravo giovinotto; buona testa,ottimo cuor; qui vennei suoi studi a compiree il poverin cerca di far fortuna.

ROSINAFortuna? eh, la farà.

FIGAROOh, ne dubito assai: in confidenzaha un gran difetto addosso.

ROSINAUn gran difetto?...

FIGAROAh, grande:è innamorato morto.

ROSINASì, davvero?Quel giovane, vedete,m’interessa moltissimo.

FIGAROPer Bacco!

ROSINANon mi credete?

FIGAROOh sì!

ROSINAE la sua bella,dite, abita lontano?

FIGAROOh no!... cioé...Qui!... due passi...

ROSINAMa è bella?

FIGAROOh, bella assai!Eccovi il suo ritratto in due parole:grassotta, genialotta,capello nero, guancia porporina,occhio che parla, mano che innamora...

ROSINAE il nome?...

FIGAROAh, il nome ancora?Il nome... Ah, che bel nome!Si chiama...

ROSINAEbben?... si chiama?...

FIGAROPoverina!...Si chiama... erre... o... ro... rosi... Rosina.

ROSINADunque io son... tu non m’inganni?...Dunque io son la fortunata!...(Già me l’ero immaginata:lo sapevo pria di te.)

FÍGAROAh, un primo mío,un buen mozo; buena cabeza,óptimo corazón; viene aquípara cursar sus estudiosy el pobrecillo busca hacer fortuna.

ROSINA¿Fortuna? Ah, la hará.

FÍGAROOh, lo dudo mucho. En confianza,tiene un gran defecto en el cuerpo.

ROSINA¿Un gran defecto?...

FÍGAROAh, grande:está enamorado de muerte.

ROSINA¿Sí, de verdad?Ese joven, ved,me interesa muchísimo.

FÍGARO¡Pardiez!

ROSINA¿No me creéis?

FÍGARO¡Oh sí!

ROSINA¿Y su amada,decid, vive lejos?

FÍGARO¡Oh, no!... o sea...¡aquí!... A dos pasos...

ROSINA¿Pero es bonita?

FÍGARO¡Oh, muy bonita!He aquí su retrato en dos palabras:apetitosa, simpaticona,cabello negro, mejillas purpurina,ojos que hablan, mano que enamora...

ROSINA¿Y su nombre?...

FÍGAROAh, ¿su nombre también?Su nombre... ¡Ah, qué bonito nombre!Se llama...

ROSINA¿Y bien?... ¿Se llama?...

FÍGARO¡Pobrecilla!...Se llama... erre... o... ro... rosi... Rosina.

ROSINAEntonces soy yo... ¿no me engañas?...¡Entonces soy yo la afortunada!...(Ya me lo había imaginado:lo sabía antes que tú.)

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il barbiere di siviglia 211

FIGARODi Lindoro il vago oggettosiete voi, bella Rosina.(Oh, che volpe sopraffina,ma l’avrà da far con me.)

ROSINASenti, senti... ma a Lindoroper parlar come si fa?

FIGAROZitto, zitto, qui Lindoroper parlarvi or or sarà.

ROSINAPer parlarmi?... Bravo! bravo!Venga pur, ma con prudenza;io già moro d’impazienza!Ma che tarda? ma che fa?

FIGAROEgli attende qualche segno,poverin, del vostro affetto;sol due righe di bigliettogli mandate, e qui verrà.Che ne dite?

ROSINANon vorrei...

FIGAROSu, coraggio.

ROSINANon saprei...

FIGAROSol due righe...

ROSINAMi vergogno...

FIGAROMa di che? di che?... si sa!(andando allo scrittoio)Presto, presto; qua il biglietto.

ROSINA(richiamandolo, cava dalla tasca il biglietto e glielo dà)Un biglietto?... eccolo qua.

FIGARO(attonito)Già era scritto? Ve’, che bestia!Il maestro faccio a lei!

ROSINAFortunati affetti miei!Io comincio a respirar.Ah, tu solo, amor, tu seiche mi devi consolar!

FIGAROAh, che in cattedra costeidi malizia può dettar.Donne, donne, eterni Dei,chi vi arriva a indovinar?

ROSINASenti, senti... ma Lindoro...

FIGAROQui verrà.A momenti per parlarvi qui sarà.

FÍGAROLa encantadora amada de Lindorosois vos, bella Rosina.(Oh, qué astuta refinada,pero se las tendrá que ver conmigo.)

ROSINAEscucha, escucha... pero para hablarcon Lindoro, ¿cómo lo hacemos?

FÍGAROSilencio, silencio, Lindoro, para hablarcon vos, estará aquí en de un momento.

ROSINA¿Para hablar conmigo?... ¡Bien! ¡Bien!Que venga, pues, pero con prudencia;¡ya me muero de impaciencia!¿Pero por qué tarda? ¿Pero qué hace?

FÍGAROEspera alguna señal,pobrecillo, de vuestro amor;enviadle sólo dos líneasen una nota, y vendrá aquí.¿Qué decís?

ROSINANo quisiera...

FÍGAROVamos, valor.

ROSINANo sabría...

FÍGAROSólo dos líneas...

ROSINAMe da vergüenza...

FÍGARO¿Pero por qué? ¿Por qué?... ¡Ya sabe!(yendo al escritorio)Deprisa, deprisa; aquí la nota.

ROSINA(llamándolo de nuevo, saca del bolsillo la nota y se la da)¿Una nota?... Aquí está.

FÍGARO(atónito)¿Ya estaba escrita? ¡Ah, qué idiota!¡Y yo me las doy de maestro suyo!

ROSINA¡Afortunados amores míos!Comienzo a respirar.¡Ah, sólo tú, amor, eresquien me debe consolar!

FÍGAROAh, que cátedra,en malicia puede sentar ésta.Mujeres, mujeres, eternos dioses,¿quién llega a entenderos?

ROSINAEscucha, escucha... pero Lindoro...

FÍGAROVendrá aquí. En breveestará aquí para hablar con vos.

ROSINAVenga pur, ma con prudenza.

FIGAROZitto, zitto, qui verrà.

ROSINAFortunati affetti miei!Io comincio a respirar.Ah, tu solo, amor, tu seiche mi devi consolar!

FIGAROAh, che in cattedra costeidi malizia può dettar.Donne, donne, eterni Dei,chi vi arriva a indovinar?

(Figaro parte.)

Scena DecimaRosina, indi Bartolo.

ROSINAOra mi sento meglio.Questo Figaro è un bravo giovinotto.

BARTOLO(entrando)Insomma, colle buone,potrei sapere dalla mia Rosinache venne a far colui questa mattina?

ROSINAFigaro? Non so nulla.

BARTOLOTi parlò?

ROSINAMi parlò.

BARTOLOChe ti diceva?

ROSINAOh! mi parlò di certe bagattelle...Del figurin di Francia,del mal della sua figlia Marcellina...

BARTOLODavvero?... Ed io scommetto...che portò la risposta al tuo biglietto.

ROSINAQual biglietto?

BARTOLOChe serve!L’arietta dell’«Inutil Precauzione»che ti caddestaman giù dal balcone.Vi fate rossa?... (Avessi indovinato!)Che vuol dir questo ditocosì sporco d’inchiostro?

ROSINASporco? oh, nulla.Io me l’avea scottatoe coll’inchiostro or or l’ho medicato.

BARTOLO(Diavolo!) E questi fogli...Or son cinque... eran sei.

ROSINAPues que venga, pero con prudencia.

FÍGAROChitón, chitón, aquí vendrá.

ROSINA¡Afortunados amores míos!Comienzo a respirar.¡Ah, sólo tú, amor, eresquien me debe consolar!

FÍGAROAh, que cátedraen malicia puede sentar ésta.Mujeres, mujeres, eternos dioses,¿quién llega a entenderos?

(Fígaro parte.)

Escena DécimaRosina, después Bartolo.

ROSINAAhora me siento mejor.Este Fígaro es un diligente mozo.

BARTOLO(entrando)En fin, por las buenas,¿podría saber por mi Rosinaqué ha venido a hacer ése esta mañana?

ROSINA¿Fígaro? No sé nada.

BARTOLO¿Habló contigo?

ROSINAHabló conmigo.

BARTOLO¿Qué te dijo?

ROSINA¡Oh! me habló de ciertas bagatelas...Del figurín de Francia,de la enfermedad de su hija Marcellina.

BARTOLO¿De verdad?... Y me apuesto...a que se llevó la respuesta a tu nota.

ROSINA¿Qué nota?

BARTOLO¡Cuál va a ser!¡La arieta de «La Precaución Inútil»que se te cayóesta mañana por el balcón.¿Te sonrojas?... (¡Lo hubiese adivinado!)¿Qué quiere decir este dedomanchado así de tinta?

ROSINA¿Manchado? Oh, nada.Me lo he quemadoy con la tinta acabo de curármelo.

BARTOLO(¡Diablo!) Y estas hojas de papel...Ahora hay cinco... había seis.

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il barbiere di siviglia

212 - ABAO-OLBE

ROSINAQue’ fogli?... è vero.D’uno mi son servitaa mandar dei confetti a Marcellina.

BARTOLOBravissima! E la pennaperché fu temperata?

ROSINA(Maledetto!) La penna?...Per disegnare un fiore sul tamburo.

BARTOLOUn fiore?

ROSINAUn fiore.

BARTOLOUn fiore!Ah! fraschetta!

ROSINADavver.

BARTOLOZitto!

ROSINACredete...

BARTOLOBasta così.

ROSINASignor...

BARTOLONon più... tacete.

A un dottor della mia sortequeste scuse, signorina?Vi consiglio, mia carina,un po’ meglio a imposturar.I confetti alla ragazza?Il ricamo sul tamburo?Vi scottaste: eh via! eh via!Ci vuol altro, figlia mia,per potermi corbellar.Perché manca là quel foglio?Vo’ saper cotesto imbroglio.Sono inutili le smorfie;ferma là, non mi toccate!Figlia mia, non lo speratech’io mi lasci infinocchiar.Via, carina, confessate;son disposto a perdonar.Non parlate? Vi ostinate?So ben io quel che ho da far.Signorina, un’altra voltaquando Bartolo andrà fuori,la consegna ai servitoria suo modo far saprà.Ah, non servono le smorfie,faccia pur la gatta morta.Cospetton! per quella portanemmen l’aria entrar potrà.E Rosina innocentina,sconsolata, disperata,in sua camera serratafin ch’io voglio star dovrà.

(Parte.)

ROSINA¿Esas hojas de papel?... Es verdad.Me he servido de unapara mandar caramelos a Marcellina.

BARTOLO¡Muy bien! ¿Y la plumapor qué ha sido afilada?

ROSINA(¡Maldito!) ¿La pluma?... Paradibujar una flor en el tambor de bordar.

BARTOLO¿Una flor?

ROSINAUna flor.

BARTOLO¡Una flor!¡Ah! ¡Casquivana!

ROSINADe verdad.

BARTOLO¡Calla!

ROSINACreed...

BARTOLOYa basta.

ROSINASeñor...

BARTOLOBasta... cállate.

¿A un doctor de mi condiciónestas excusas, señorita?Os aconsejo, querida mía,que mintáis un poco mejor.¿Los caramelos para la muchacha?¿El bordado en el tambor?Os quemasteis: ¡vamos! ¡vamos!Se necesita otra cosa, hija mía,para poderme engañar.¿Por qué falta ahí esa hoja de papel?Quiero saber de este lío.Las muecas son inútiles;¡quieta ahí, no me toquéis!Hija mía, no esperéisque me deje embaucar.Vamos, querida, confesad;estoy dispuesto a perdonar.¿No habláis? ¿Os obstináis?Sé muy bien lo que he de hacer.Señorita, otra vez,cuando Bartolo salga,la consigna a los criadossabrá dar a su modo.Ah, no sirven las muecas,aunque os hagáis la mosquita muerta.¡Caramba! por esa puertani siquiera el aire podrá entrar.Y la inocentina Rosina,desconsolada, desesperada,en su habitación encerradadeberá estar hasta que yo quiera.

(Parte.)

Scena UndicesimaRosina, sola.

ROSINABrontola quanto vuoi,chiudi porte e finestre. Io me ne rido:già di noi femminealla più marmottaper aguzzar l’ingegnoe far la spiritosa, tutto a un tratto,basta chiuderla a chiavee il colpo è fatto.

(Parte.)

Scena DodicesimaBerta, poi il Conte.

BERTA(entrando)Finora in questa camerami parve di sentir un mormorio;sarà stato il tutor. Colla pupillanon ha un’ora di ben...Queste ragazzenon la voglion capir...(Si ode picchiare.)Battono.

CONTE(di dentro)Aprite.

BERTAVengo... Eccì!... ancora dura;quel tabacco m’ha posto in sepoltura.

(Corre ad aprire.)

Scena TredicesimaIl Conte travestito da soldato di cavalleria, indi Bartolo.

CONTEEhi, di casa!... buona gente!Ehi, di casa!... niun mi sente!

BARTOLO(entrando)Chi è costui?... che brutta faccia!È ubbriaco! chi sarà?

CONTEEhi, di casa!... maledetti!

BARTOLOCosa vuol, signor soldato?

CONTE(vedendo Bartolo, cerca in tasca)Ah! sì... sì... bene obbligato.

BARTOLO(Qui costui che mai vorrà?)

CONTESiete voi... Aspetta un poco...Siete voi... dottor Balordo?

BARTOLOChe balordo?

CONTE(leggendo)Ah, ah, Bertoldo?

Escena UndécimaRosina, sola.

ROSINARefunfuña cuanto quieras,cierra puertas y ventanas. Me río de ello.A nosotras las mujeres,hasta la más lerda,para aguzar el ingenioy hacerse la graciosa, todo de una vez,basta encerrarla con llavey el golpe está dado.

(Parte.)

Escena DuodécimaBerta, luego el Conde.

BERTA(entrando)Hace un momento en esta habitaciónme pareció oír un murmullo;habrá sido el tutor. Con su pupilano tiene una hora de paz...Estas muchachasno quieren entenderlo...(Llaman a la puerta.)Llaman.

CONDE(desde dentro)Abrid.

BERTAVoy... ¡Achís!... todavía me dura.Ese tabaco me ha llevado a la sepultura.

(Corre a abrir.)

Escena Décimo-terceraEl Conde disfrazado de soldado de caballería, después Bartolo.

CONDE¡Ah de la casa!... ¡Buena gente!¡Ah de la casa!... ¡Nadie me oye!

BARTOLO(entrando)¿Quién es ése?... ¡Qué fea cara!¡Está borracho! ¿Quién será?

CONDE¡Ah de la casa!... ¡Malditos!

BARTOLO¿Qué queréis, señor soldado?

CONDE(viendo a Bartolo, busca en el bolsillo)¡Ah!, sí... sí... muy agradecido.

BARTOLO(¿Qué querrá éste aquí?)

CONDESois vos... Espera un poco...Sois vos... ¿el doctor Majadero?

BARTOLO¿Qué majadero?

CONDE(leyendo)Eh, eh, ¿Juan lanas?

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il barbiere di siviglia 213

BARTOLOChe Bertoldo? Eh, andate al diavolo!Dottor Bartolo.

CONTEAh, bravissimo;dottor Barbaro; benissimo;già v’è poca differenza.(Non si vede! che impazienza!Quanto tarda! dove sta?)

BARTOLO(Io già perdo la pazienza,qui prudenza ci vorrà.)

CONTEDunque voi... siete dottore?

BARTOLOSon dottore... sì, signore.

CONTEAh, benissimo; un abbraccio,qua, collega.

BARTOLOIndietro!

CONTE(lo abbraccia per forza)Qua.Sono anch’io dottor per cento,maniscalco al reggimento.(presentando il biglietto)Dell’alloggio sul bigliettoosservate, eccolo qua.

BARTOLO(Dalla rabbia e dal dispettoio già crepo in verità.Ah, ch’io fo, se mi ci metto,qualche gran bestialità!)

(Legge il biglietto.)

CONTE(Ah, venisse il caro oggettodella mia felicità!Vieni, vieni; il tuo dilettopien d’amor t’attende qua.)

Scena QuattordicesimaRosina e detti.

ROSINAD’ascoltar qua m’è sembratoun insolito rumore...(Si arresta vedendo Bartolo.)Un soldato ed il tutore!Cosa mai faranno qua?

(Si avanza pian piano.)

CONTE(È Rosina; or son contento.)

ROSINA(Ei mi guarda, e s’avvicina.)

CONTE(piano a Rosina)Son Lindoro.

ROSINA(Oh ciel! che sento!Ah, giudizio, per pietà!)

BARTOLO¿Qué Juan lanas? ¡Vamos, idos al diablo!Doctor Bartolo.

CONDEAh, muy bien;doctor bárbaro; estupendo;hay poca diferencia.(¡No se la ve! ¡Qué impaciencia!¡Cuánto tarda! ¿Dónde está?)

BARTOLO(Ya pierdo la paciencia,aquí se va a necesitar prudencia.)

CONDEEntonces vos... ¿sois médico?

BARTOLOSoy médico... sí, señor.

CONDEAh, estupendo; un abrazo,venga, colega.

BARTOLO¡Atrás!

CONDE(lo abraza a la fuerza)Venga.Yo también soy médico,herrador en el regimiento.(presentando la carta)Lo del alojamiento, vedloen la carta, aquí está.

BARTOLO(De rabia y de despechoya reviento, en verdad.¡Ah, que si me empeño, hagoalguna gran barbaridad!

(Lee la carta.)

CONDE(¡Ah, si viniese mi querida amadade mi felicidad!Ven, ven; tu amadolleno de amor aquí te espera.)

Escena Décimo-cuartaRosina y dichos.

ROSINAMe ha parecido oír aquíun ruido insólito...(Se detiene al ver a Bartolo.)¡Un soldado y el tutor!¿Qué harán aquí?

(Avanza muy despacio.)

CONDE(Es Rosina; ahora estoy contento.)

ROSINA(Me está mirando y se acerca.)

CONDE(en voz baja a Rosina)Soy Lindoro.

ROSINA(¡Oh cielo! ¡Qué oigo!¡Ah, prudencia, por piedad!)

BARTOLO(viendo a Rosina)Señorita, ¿qué buscáis?Deprisa, deprisa, marchaos.

ROSINAMe voy, me voy, no gritéis.

BARTOLODeprisa, deprisa, largo de aquí...

CONDEEh, muchacha, yo también voy.

BARTOLO¿A dónde, a dónde señor mío?

CONDE¡Al cuartel, oh, ésta es buena!

BARTOLO¿Al cuartel?... ¡Qué tontería!

CONDE¡Querida!

ROSINA¡Auxilio!

BARTOLO¡Eh, caramba!

CONDE(a Bartolo, encaminándose hacia las habitaciones)Entonces voy a...

BARTOLO(reteniéndolo)Oh, no, señor,no puede alojarse aquí.

CONDE¿Cómo? ¿Cómo?

BARTOLOEh, no hay réplica posible:tengo la cédula de dispensa.

CONDE(irritado)¿La cédula?

BARTOLOSeñor mío,un momento y se la mostraré.

(Va al escritorio.)

CONDE(a Rosina)Ah, si no puedo quedarme aquí,ah, tomad...

ROSINA¡Ay de mí, nos mira!¡Prudencia!

CONDE Y ROSINA(Un centenar de inquietudes sientoencima. Ah, no puedo soportarlo más.)

BARTOLO(vedendo Rosina)Signorina, che cercate?Presto, presto, andate via.

ROSINAVado, vado, non gridate.

BARTOLOPresto, presto, via di qua...

CONTEEhi, ragazza, vengo anch’io.

BARTOLODove, dove, signor mio?

CONTEIn caserma, oh, questa è bella!

BARTOLOIn caserma?.. . bagattella!

CONTECara!

ROSINAAiuto!

BARTOLOOlà, cospetto!

CONTE(a Bartolo, incamminandosi verso le camere)Dunque vado...

BARTOLO(trattenendolo)Oh, no, signore,qui d’alloggio non può star.

CONTECome? Come?

BARTOLOEh, non v’è replica:ho il brevetto d’esenzione.

CONTE(adirato)Il brevetto?

BARTOLOMio padrone,un momento e il mostrerò.

(Va allo scrittoio.)

CONTE(a Rosina)Ah, se qui restar non posso,deh, prendete...

ROSINAOhimè, ci guarda!Prudenza!

CONTE E ROSINA(Cento smanie io sento addosso.Ah, più reggere non so.)

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il barbiere di siviglia

214 - ABAO-OLBE

BARTOLO(cercando nello scrittoio)(Ah, trovarlo ancor non posso;ma sì, sì, lo troverò.)(venendo avanti con una pergamena)Ecco qui.(legge)«Con la presenteil Dottor Bartolo, etcetera,esentiamo...»

CONTE(con un rovescio di mano manda in aria la pergamena)Eh, andate al diavolo!Non mi state più a seccar.

BARTOLOCosa fa, signor mio caro?

CONTEZitto là, Dottor somaro.Il mio alloggio è qui fissato,e in alloggio qui vo’ star.

BARTOLOVuol restar?

CONTERestar, sicuro.

BARTOLO(prendendo un bastone)Oh, son stufo, mio padrone;presto fuori, o un buon bastonelo farà di qua sloggiar.

CONTE(serio)Dunque lei... lei vuol battaglia?Ben! Battaglia le vo’ dar.Bella cosa è una battaglia!Ve la voglio qui mostrar.(avvicinandosi amichevolmente a Bartolo)Osservate!... questo è il fosso...L’inimico voi sarete...(gli dà una spinta)Attenzion...(Giù il fazzoletto.)(piano a Rosina alla quale si avvicina porgendole la lettera)E gli amici stan di qua.Attenzione!...

(Coglie il momento in cui Bartolo l’osserva meno attentamente. Lascia cadere il biglietto e Rosina vi fa cadere sopra il fazzoletto.)

BARTOLOFerma, ferma!

CONTE(rivolgendosi e fingendo accorgersi della lettera, che raccoglie)Che cos’è?... ah!

BARTOLO(avvedendosene)Vo’ vedere.

CONTESì, se fosse una ricetta!Ma un biglietto... è mio dovere...Mi dovete perdonar.

(Fa una riverenza a Rosina e le dà il biglietto e il fazzoletto.)

BARTOLO(buscando en el escritorio)(Ah, todavía no la encuentro;pero sí, sí, la encontraré.)(yendo al frente con un pergamino)Aquí está.(lee)«Por la presenteal doctor Bartolo, etcétera,dispensamos...»

CONDE(con un revés manda por el aire el pergamino)¡Eh, idos al diablo!No me fastidiéis más.

BARTOLO¿Qué hace, estimado señor mío?

CONDESilencio ahí, doctor borrico.Mi alojamiento está fijado aquí,y voy a alojarme aquí.

BARTOLO¿Queréis quedaros?

CONDEQuedarme, sí, claro.

BARTOLO(cogiendo un bastón)Oh, estoy harto, señor mío;deprisa, fuera, o un buen bastónle desalojará de aquí.

CONDE(serio)Entonces vos... ¿queréis batalla?¡Bien! Batalla os voy a dar.¡Bonita cosa es una batalla!Aquí os la voy a mostrar.(acercándose amistosamente a Bartolo)¡Observad!... Esto es el foso...Vos seréis el enemigo...(le da un empujón)Atención...(Al suelo el pañuelo.)(en voz baja a Rosina a la que se acerca tendiéndole la carta)Y los amigos están aquí.¡Atención!...

(Aprovecha el momento en que Bartolo le observa menos atentamente. Deja caer la carta y Rosina deja caer encima el pañuelo)

BARTOLO¡Alto, alto!

CONDE(volviéndose y fingiendo advertir la carta, que recoge)¿Qué es?... ¡Ah!

BARTOLO(percibiéndolo)Quiero ver eso.

CONDE¡Sí, si fuese una receta!Pero una carta... es mi deber...debéis perdonarme.

(Hace una reverencia a Rosina y le entrega la carta y el pañuelo.)

ROSINAGrazie, grazie!

(Scambia la lettera con altro foglietto.)

BARTOLOGrazie un corno!(a Rosina)Qua quel foglio; impertinente!A chi dico? Presto qua.

CONTEVuol battaglia?Attenzion... ih!... ah!

ROSINAMa quel foglio che chiedeteper azzardo m’è cascato;è la lista del bucato.

(Entrano da una parte Basilio con carte in mano, dall’altra Berta.)

BARTOLOAh, fraschetta! Presto qua.(le strappa il foglio con violenza)Ah, che vedo! ho preso abbaglio!È la lista, son di stucco!

BERTAIl barbiere... quanta gente!

BARTOLOAh, son proprio un mammalucco!Oh, che gran bestialità!

ROSINA E CONTE(Bravo, bravo il mammaluccoche nel sacco entrato è già.)

BERTA(Non capisco, son di stucco;qualche imbroglio qui ci sta.)

ROSINA(piangendo)Ecco qua!... sempre un’istoria;sempre oppressa e maltrattata;ah, che vita disperata!Non la so più sopportar.

BARTOLO(avvicinandosele)Ah, Rosina... poverina...

CONTE(minacciando e afferrandoloper un braccio)Tu vien qua, cosa le hai fatto?

BARTOLOAh, fermate... niente affatto...

CONTE(cavando la sciabola)Ah, canaglia, traditore!

ROSINA, BERTA, BARTOLO, BASILIO(trattenendolo)Via, fermatevi, signore.

CONTEIo ti voglio subissar!

ROSINA, BERTA, BARTOLO, BASILIOGente! Aiuto, soccorretemi / soccorretelo!)

ROSINA¡Gracias, gracias!

(Cambia la carta por otro papel.)

BARTOLO¡Gracias un cuerno!(a Rosina)Venga ese papel; ¡impertinente!¿A quién se lo digo? Aquí deprisa.

CONDE¿Queréis batalla?Atención... ¡ih!... ¡ah!

ROSINAPero si el papel que pedísse me ha caído por casualidad;es la lista de la colada.

(Entran por una parte Basilio con cartas en la mano, por la otra Berta.)

BARTOLO¡Ah, casquivana! Aquí deprisa.(le arrebata el papel con violencia)¡Ah, qué veo! ¡Me he equivocado!¡Es la lista, me quedo de piedra!

BERTAEl barbero... ¡Cuánta gente!

BARTOLO¡Ah, soy verdaderamente un mama-rracho! ¡Oh, qué gran barbaridad!

ROSINA Y CONDE(Bien, bien por el mamarrachoque en el saco ya ha caído.)

BERTA(No entiendo, me quedo de piedra;aquí hay algún lío.)

ROSINA(llorando)¡Vaya!... siempre una historia;siempre sometida y maltratada.¡Ah, qué vida desesperada!No puedo soportarla más.

BARTOLO(acercándosele)Ah, Rosina... pobrecilla...

CONDE(amenazando y aferrándolopor el brazo)Tú ven aquí, ¿qué le has hecho?

BARTOLOAh, deteneos... nada en absoluto...

CONDE(desenvainando el sable)¡Ah, canalla, traidor!

ROSINA, BERTA, BARTOLO, BASILIO(conteniéndolo)Vamos, deteneos, señor.

CONDE¡Voy a clavártelo!

ROSINA, BERTA, BARTOLO, BASILIO¡Gente! ¡Auxilio, socorredme / socórranlo!)

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il barbiere di siviglia 215

ROSINAMa chetatevi!

CONTELasciatemi!

ROSINA, BERTA, BARTOLO, BASILIOGente! aiuto, per pietà!

Scena QuindicesimaFigaro entrando col bacile sotto il braccio, e detti.

FIGAROAlto là!Che cosa accadde,signori miei?Che chiasso è questo?Eterni Dei!Già sulla stradaa questo strepitos’è radunatamezza città.(piano al Conte)Signor, giudizio,per carità.

BARTOLO(additando il Conte)Quest’è un birbante...

CONTE(additando Bartolo)Quest’è un briccone...

BARTOLOAh, disgraziato!...

CONTE(minacciando colla sciabola)Ah, maledetto!...

FIGARO(alzando il bacile e minacciandoil Conte)Signor soldato,porti rispetto,o questo fusto,corpo del diavolo,or la creanzale insegnerà.(piano al Conte)Signore, giudizio,per carità.

CONTE(a Bartolo)Brutto scimmiotto!...

BARTOLO(al Conte)Birbo malnato!

ROSINA, BERTA, FIGARO, BASILIO(a Bartolo)Zitto, dottore...

BARTOLOVoglio gridare...

ROSINA, BERTA, FIGARO, BASILIO(al Conte)Fermo, signore...

ROSINA¡Tranquilizaos!

CONDE¡Dejadme!

ROSINA, BERTA, BARTOLO, BASILIO¡Gente! ¡Auxilio, por piedad!

Escena Décimo-quintaFígaro entrando con la bacía bajo el brazo, y dichos.

FÍGARO¡Alto ahí!¿Qué sucede,señores míos?¿Qué alboroto es éste?¡Dioses eternos!En la calle,ante este alboroto,se ha reunidomedia ciudad.(en voz baja al Conde)Señor, prudencia,por caridad.

BARTOLO(indicando al Conde)Éste es un sinvergüenza...

CONDE(indicando a Bartolo)Éste es un bribón...

BARTOLO¡Ah, desgraciado!...

CONDE(amenazando con el sable)¡Ah, maldito!...

FÍGARO(levantando la bacía y amenazandoal Conde)Señor soldado,muestre respeto,o este recipiente,cuerpo del diablo,ahora mismo os enseñaráeducación.(en voz baja al Conde)Señor, prudencia,por caridad.

CONDE(a Bartolo)¡Monicaco feo!...

BARTOLO(al Conde)¡Granuja malnacido!

ROSINA, BERTA, FÍGARO, BASILIO(a Bartolo)Silencio, doctor...

BARTOLOQuiero gritar...

ROSINA, BERTA, FÍGARO, BASILIO(al Conde)Alto, señor...

CONDEQuiero matar...

ROSINA, BERTA, FÍGARO, BASILIOGuardad silencio,por caridad.

CONDENo, quiero matarlo,no hay piedad.

(Se oye llamar con violencia a la puerta de la calle.)

ROSINA, BERTA, FÍGAROSilencio, que llaman...

ROSINA, BERTA, CONDE, FÍGARO, BARTOLO, BASILIO¿Quién será?

BARTOLO¿Quién es?

OFICIAL¡Hola!

CORO(desde dentro)¡La autoridad!Abran aquí.

ROSINA, BERTA, CONDE, FÍGARO, BARTOLO, BASILIO¡La autoridad! ¡Oh diablos!...

FÍGARO Y BASILIO¡Buena la habéis armado!

CONDE Y BARTOLONada de miedo.Vengan aquí.

ROSINA, BERTA, CONDE, FÍGARO, BARTOLO, BASILIOEsta aventura,ah, ¿cómo diablosterminará?

Escena Décimo-sextaUn oficial con soldados, y dichos.

CORODeténganse todos. Que nadie se mueva.Señores míos, ¿qué pasa?Este escándalo, ¿a qué viene?La razón de inmediato.

BARTOLOEste animal de soldado,señor mío, me ha maltratado.

FÍGAROYo vine aquí, señor mío,para apaciguar este alboroto.

BERTA Y BASILIOHace un ruido del infierno,habla siempre de matar.

CONDEEn alojo ese bribónno quiso aceptarme aquí.

CONTEVoglio ammazzare...

ROSINA, BERTA, FIGARO, BASILIOFate silenzio,per carità.

CONTENo, voglio ucciderlo,non v’è pietà.

(Si ode bussare con violenza alla porta di strada.)

ROSINA, BERTA, FIGAROZitti, che battono...

ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO, BASILIOChi mai sarà?

BARTOLOChi è?

UFFICIALEOlà!

CORO(di dentro)La forza!Aprite qua.

ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO, BASILIOLa forza! Oh diavolo!...

FIGARO E BASILIOL’avete fatta!

CONTE E BARTOLONiente paura.Venga pur qua.

ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO, BASILIOQuest’avventura,ah, come diavolomai finirà?

Scena SedicesimaUn ufficiale con soldati, e detti.

COROFermi tutti. Niun si mova.Miei signori, che si fa?Questo chiasso d’onde è nato?La cagione presto qua.

BARTOLOQuesta bestia di soldato,mio signor, m’ha maltrattato.

FIGAROIo qua venni, mio signore,questo chiasso ad acquetare.

BERTA E BASILIOFa un inferno di rumore,parla sempre d’ammazzare.

CONTEIn alloggio quel bricconenon mi volle qui accettare.

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il barbiere di siviglia

216 - ABAO-OLBE

ROSINAPerdonate, poverino,tutto effetto fu del vino.

UFFICIALEHo inteso.(al Conte)Galantuom, siete in arresto.Fuori presto,via di qua.

(I soldati si muovono per circondare il Conte.)

CONTEIo in arresto?Fermi, olà.

(Con gesto autorevole trattiene i soldati, che si arrestano. Egli chiama a sé l’Ufficiale, gli dà a leggere un foglio: l’Ufficiale resta sorpreso, vuol fargli un inchino, e il Conte lo trattiene. L’Ufficiale fa cenno ai soldati che si ritirano indietro, e anch’egli fa lo stesso. Quadro di stupore.)

BARTOLO, ROSINA, BASILIO E BERTAFreddo / Fredda ed immobilecome una statua,fiato non restamida respirar.

CONTEFreddo ed immobilecome una statua,fiato non restaglida respirar.

FIGARO(ridendo)Guarda don Bartolo!Sembra una statua!Ah ah! dal rideresto per crepar!

BARTOLO(all’Ufficiale)Ma, signor...

COROZitto tu!

BARTOLOMa un dottor...

COROOh, non più!

BARTOLOMa se lei...

CORONon parlar.

BARTOLOMa vorrei...

CORONon gridar.

BERTA, BARTOLO, BASILIOMa se noi...

ROSINAPerdonadle, pobrecillo,todo fue efecto del vino.

OFICIALComprendo.(al Conde)Hombre de bien, estáis bajo arresto.Fuera enseguida,fuera de aquí.

(Los soldados se mueven para rodear al Conde.)

CONDE¿Yo bajo arresto?Alto ahí.

(Con gesto autoritario contiene a los soldados, que se detienen. Llama al Oficial, le da a leer un papel: el Oficial se queda sorprendido, quiere hacerle una reverencia pero el Conde le detiene. El Oficial indica a los soldados que se retiren, y él también hace lo mismo. Cuadro de estupor.)

BARTOLO, ROSINA, BASILIO Y BERTAFrío / Fría e inmóvilcomo una estatua,no me queda alientopara respirar.

CONDEFrío e inmóvilcomo una estatua,no les queda alientopara respirar.

FÍGARO(riendo)¡Mira a don Bartolo!¡Parece una estatua!¡Ja, ja! ¡De la risavoy a reventar!

BARTOLO(al Oficial)Pero, señor...

CORO¡Silencio, tú!

BARTOLOPero un doctor...

CORO¡Oh, basta!

BARTOLOPero si vos...

CORONo hable.

BARTOLOPero quisiera...

CORONo grite.

BERTA, BARTOLO, BASILIOPero si nosotros...

COROZitti voi.

BERTA, BARTOLO, BASILIOMa se poi...

COROPensiam noi.Vada ognun pe’ fatti suoi,si finisca d’altercar.

BARTOLOMa sentite...

BERTA, BARTOLO, BASILIOZitto su!Zitto giù!

BARTOLOMa ascoltate...

BERTA, BARTOLO, BASILIOZitto qua!Zitto là!

ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO, BASILIOMi par d’esser con la testain un’orrida fucina,dove cresce e mai non restadelle incudini sonorel’importuno strepitar.Alternando questo e quellopesantissimo martellofa con barbara armoniamuri e volte rimbombar.E il cervello, poverello,già stordito, sbalordito,non ragiona, si confonde,si riduce ad impazzar.

FINE DELL’ATTO PRIMO

COROSilencio ustedes.

BERTA, BARTOLO, BASILIOPero si luego...

COROPensamos nosotros.Que cada uno vaya a sus asuntos,terminen de pelear.

BARTOLOPero escuchen...

BERTA, BARTOLO, BASILIO¡Silencio arriba!¡Silencio abajo!

BARTOLOPero escuchen...

BERTA, BARTOLO, BASILIO¡Silencio aquí!¡Silencio allá!

ROSINA, BERTA, CONDE, FÍGARO, BARTOLO, BASILIOMe parece estar con la cabezaen una horrible fragua,donde crece y nunca mengua,de los yunques sonoros,el inoportuno golpear.Alternando esto y aquello,pesadísimo martillocon bárbara armonía, haceretumbar muros y bóvedas.Y el cerebro, pobrecillo,ya aturdido, trastornado,no razona, se confunde,se reduce a enloquecer.

FIN DELACTO PRIMERO

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il barbiere di siviglia 217

Camera ad uso di studio in casa di Bartolo con sedia ed un pianoforte con varie carte di musica.

Scena PrimaBartolo, solo.

BARTOLOMa vedi il mio destino! Quel soldato,per quanto abbia cercato,niun lo conosce in tutto il reggimento.Io dubito... eh, cospetto!Che dubitar? Scommettoche dal Conte Almavivaè stato qui spedito quel signoread esplorar della Rosina il core.Nemmen in casa propriasicuri si può star! Ma io...(Battono.)Chi batte?Ehi, chi è di là... Battono, non sentite?In casa io son; non v’è timore, aprite.

Scena SecondaIl Conte, vestito da maestro di musica,e detto.

CONTEPace e gioia sia con voi.

BARTOLOMille grazie, non s’incomodi.

CONTEGioia e pace per mill’anni.

BARTOLOObbligato in verità.(Questo volto non m’è ignoto,non ravviso... non ricordo...ma quel volto... ma quell’abito...non capisco... chi sarà?)

CONTE(Ah, se un colpo è andato a vuotoa gabbar questo balordo,un novel travestimentopiù propizio a me sarà.)Gioia e pace, pace e gioia!

BARTOLOHo capito. (Oh! ciel! che noia!)

CONTEGioia e pace, ben di core.

BARTOLOBasta, basta, per pietà!(Ma che perfido destino!Ma che barbara giornata!Tutti quanti a me davanti!Che crudel fatalità!)

CONTE(Il vecchion non mi conosce:oh, mia sorte fortunata!Ah, mio ben! fra pochi istantiparlerem con libertà!)

BARTOLOInsomma, mio signore,chi è lei, si può sapere?

Habitación usada como estudio en casa de Bartolo con sillas y un piano con varias partituras.

Escena PrimeraBartolo, solo.

BARTOLO¡Pero mira mi destino! Ese soldado,por mucho que lo haya buscado,nadie lo conoce en todo el regimiento.Dudo... ¡eh, caramba!¿Para qué dudar? Apuestoque el Conde Almavivaha enviado aquí a ese señorpara explorar el corazón de Rosina.¡Ni siquiera en casa propiase puede estar seguro! Pero yo...(Llaman.)¿Quién llama?Eh, quién está ahí... Llaman, ¿no oís?Estoy en casa; no hay temor, abrid.

Escena SegundaEl Conde, vestido de maestro de música,y dicho.

CONDEPaz y alegría sean con vos.

BARTOLOMuchas gracias, no se moleste.

CONDEAlegría y paz por muchos años.

BARTOLOAgradecido de verdad.(Este rostro no me es desconocido,no reconozco... no recuerdo...pero ese rostro... pero esa ropa...no entiendo... ¿quién será?)

CONDE(Ah, si un golpe se ha malogradopara embaucar a este majadero,un nuevo disfrazme será más propicio.)¡Alegría y paz, paz y alegría!

BARTOLOHe entendido. (¡Oh cielo! ¡Qué pesado!)

CONDEAlegría y paz, de corazón.

BARTOLO¡Basta, basta, por piedad!(¡Pero qué pérfido destino!¡Pero qué bárbara jornada!¡Todos enfrentados a mí!¡Qué cruel fatalidad!)

CONDE(El viejarrón no me conoce:¡oh, afortunada suerte la mía!¡Ah, mi bien! ¡Dentro de pocos instanteshablaremos con libertad!)

BARTOLOEn resumen, señor mío,¿quién sois, se puede saber?

CONDEDon Alonso,profesor de música y discípulode don Basilio.

BARTOLO¿Y bien?

CONDEDon Basilio estáenfermo, el pobrecillo, y en su lugar...

BARTOLO(disponiéndose a salir)¿Está enfermo? Corro a verlo...

CONDE(reteniéndolo)Despacio, despacio.No es una enfermedad tan grave.

BARTOLO(No me fío de éste.)Vamos, vamos.

CONDEPero señor....

BARTOLO(brusco)¿Qué pasa?

CONDE(llevándolo aparte y en voz baja)Quería deciros...

BARTOLOHablad fuerte.

CONDE(en voz baja)Pero...

BARTOLO(indignado)Fuerte, os digo.

CONDE(indignado también él y levantandola voz)Muy bien, como queráis,pero vais a saber quién es don Alonso.(disponiéndose a salir)Voy donde el Conde de Almaviva...

BARTOLO(reteniéndolo con dulzura)Bajo, bajo.Decid, decid, os escucho.

CONDE(en voz alta e indignado)El Conde...

BARTOLOBajo, por caridad.

CONDE(calmándose)Esta mañanaen la misma fondaestaba alojado conmigo, y en mis manoscayó esta carta por casualidad(mostrando una carta)dirigida a él por vuestra pupila.

CONTEDon Alonso,professore di musica ed allievodi don Basilio.

BARTOLOEbbene?

CONTEDon Basiliosta male, il poverino, ed in sua vece...

BARTOLO(in atto di partire)Sta mal? Corro a vederlo...

CONTE(trattenendolo)Piano, piano.Non è mal così grave.

BARTOLO(Di costui non mi fido.)Andiamo, andiamo.

CONTEMa signore....

BARTOLO(brusco)Che c’è?

CONTE(tirandolo a parte e sottovoce)Voleva dirvi...

BARTOLOParlate forte.

CONTE(sottovoce)Ma...

BARTOLO(sdegnato)Forte, vi dico.

CONTE(sdegnato anch’esso e alzandola voce)Ebben, come volete,ma chi sia don Alonso apprenderete.(in atto di partire)Vo dal Conte di Almaviva...

BARTOLO(trattenendolo con dolcezza)Piano, piano.Dite, dite, v’ascolto.

CONTE(a voce alta e sdegnato)Il Conte...

BARTOLOPiano, per carità.

CONTE(calmandosi)Stamanenella stessa locandaera meco d’alloggio, ed in mie maniper caso capitò questo biglietto(mostrando un biglietto)della vostra pupilla a lui diretto.

atto SEcoNDo acto SEGUNDo

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il barbiere di siviglia

218 - ABAO-OLBE

BARTOLO(prendendo il biglietto e guardandolo)Che vedo!... è sua scrittura!...

CONTEDon Basilionulla sa di quel foglio:ed io, per luivenendo a dar lezione alla ragazza,volea farmene un merito con voi...perché... con quel biglietto...(mendicando un ripiego con qualche imbarazzo)si potrebbe...

BARTOLOChe cosa?

CONTEVi dirò...s’io potessi parlare alla ragazza,io creder... verbigrazia... le fareiche me lo die’ del Conte un’altra amante,prova significanteche il Conte di Rosina si fa gioco.E perciò...

BARTOLOPiano un poco. Una calunnia!...Oh bravo! Degno e vero scolar di don Basilio!(lo abbraccia, e mette in tascail biglietto)Io saprò come meritaricompensar sì bel suggerimento.Vo a chiamar la ragazza;poiché tanto per me v’interessate,mi raccomando a voi.

CONTENon dubitate.(Bartolo entra nella cameradi Rosina.)L’affare del bigliettodalla bocca m’è uscito non volendo.Ma come far? Senza d’un tal ripiegomi toccava andar viacome un baggiano.Il mio disegno a leiora paleserò; s’ella acconsente,io son felice appieno.Eccola. Ah, il cor sentobalzarmi in seno.

Scena TerzaBartolo conducendo Rosina, e detto.

BARTOLOVenite, signorina. Don Alonso,che qui vedete, or vi darà lezione.

ROSINA(vedendo il Conte)Ah!...

BARTOLOCos’è stato?

ROSINAÈ un granchio al piede.

CONTEOh nulla:sedete a me vicin, bella fanciulla.Se non vi spiace, un poco di lezione,di don Basilio invece, vi darò.

BARTOLO(cogiendo la carta y mirándola)¡Qué veo!... ¡Es su letra!...

CONDEDon Basiliono sabe nada de este papel,y yo, viniendo en su lugara dar la lección a la muchacha,quería hacer méritos con vos...porque... con esa carta...(solicitando un recurso con algún embarazo)se podría...

BARTOLO¿Qué?

CONDEOs lo diré...si yo pudiese hablar con la muchacha,le haría... por ejemplo... creerque me la dio otra amante del Conde,prueba significativade que el Conde se burla de Rosina.Y por eso...

BARTOLODespacio. ¡Una calumnia!...¡Oh bien! ¡Digno y auténtico alumno de don Basilio!(lo abraza, y se mete la cartaen el bolsillo)Sabré, como se merece,recompensar tan buena sugerencia.Voy a llamar a la muchacha;ya que tanto por mí os interesáis,me encomiendo a vos.

CONDENo lo dudéis.(Bartolo entra en la habitaciónde Rosina.)El asunto de la cartame ha salido de la boca sin querer.¿Pero cómo hacer? Sin un pretextosemejante me hubieran puesto en la callecomo a un idiota.Mi plan revelaréahora a ella; si consiente,seré completamente feliz.Aquí está. Ah, siento el corazónsaltarme en el pecho.

Escena TerceraBartolo conduciendo a Rosina, y dicho.

BARTOLOVenid, señorita. Don Alonso,a quien aquí veis, os dará ahora lección.

ROSINA(viendo al Conde)¡Ah!...

BARTOLO¿Qué ha pasado?

ROSINAUn calambre en el pie.

CONDEOh, no es nada,sentaos junto a mí, hermosa muchacha.Si no os desagrada, un poco de lección,en lugar de don Basilio, voy a daros.

ROSINAOh, con mio gran piacer la prenderò.

CONTEChe volete cantare?

ROSINAIo canto, se le aggrada,il rondò dell’«Inutil Precauzione».

BARTOLOE sempre, sempre in boccal’«Inutil Precauzione»!

ROSINAIo ve l’ho detto:è il titolo dell’opera novella.

BARTOLOOr bene, intesi; andiamo.

ROSINAEccolo qua.

CONTEDa brava, incominciamo.

(Il Conte siede al pianoforte e Rosina canta accompagnata dal Conte; Bartolo siede ed ascolta.)

ROSINAContro un cor che accende amoredi verace, invitto ardore,s’arma invan poter tirannodi rigor, di crudeltà.D’ogni assalto vincitoresempre amor trionferà.(Bartolo s’addormenta.)Ah Lindoro, mio tesoro,se sapessi... se vedessi...Questo cane di tutore,ah, che rabbia che mi fa!Caro, a te mi raccomando,tu mi salva, per pietà.

CONTENon temer, ti rassicura;sorte amica a noi sarà.

ROSINADunque spero?...

CONTEA me t’affida.

ROSINAE il mio cor?

CONTEGiubilerà.

(Bartolo si va risvegliando.)

ROSINACara immagine ridente,dolce idea d’un lieto amore,tu m’accendi in petto il core,tu mi porti a delirar.

CONTEBella voce! Bravissima!

ROSINAOh! mille grazie!

ROSINAOh, la tomaré con gran placer.

CONDE¿Qué queréis cantar?

ROSINACantaré, si os agrada,el rondó de «La Precaución Inútil».

BARTOLO¡Y siempre, siempre en boca«La Precaución Inútil»!

ROSINAYa os lo he dicho:es el título de la nueva ópera.

BARTOLOEstá bien, lo he entendido; vamos.

ROSINAAquí está.

CONDEMuy bien, comencemos.

(El Conde se sienta al piano y Rosina canta acompañada por el Conde; Bartolo se sienta y escucha.)

ROSINAContra un corazón que inspira amorde veraz, invicto ardor,en vano se arma el poder tiranode rigor, de crueldad.De todo asalto vencedortriunfará siempre el amor.(Bartolo se adormece.)¡Ah Lindoro, mi tesoro,si supieses... si vieses!¡Este perro de tutor,ah, qué rabia me hace sentir!¡Querido, a ti me encomiendo,sálvame, por piedad.

CONDENo temas, tranquilízate;la suerte será nuestra amiga.

ROSINA¿Entonces confío?...

CONDEConfía en mí.

ROSINA¿Y mi corazón?

CONDEExultará.

(Bartolo se va despertando.)

ROSINAQuerida imagen alegre,dulce idea de un dichoso amor,me enciendes el corazón en el pecho,me llevas al delirio.

CONDE¡Bonita voz! ¡Muy bien!

ROSINA¡Oh, muchas gracias!

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il barbiere di siviglia 219

BARTOLOCerto, bella voce,ma quest’aria, cospetto! è assai noiosa;la musica a’ miei tempi era altra cosa.Ah! quando, per esempio,cantava Caffarielloquell’aria portentosa... la, ra, la...(provandosi di rintracciare il motivo)Sentite, don Alonso: eccola qua.

Quando mi sei vicina,amabile Rosina...(con vezzo verso Rosina)l’aria dicea Giannina,ma io dico Rosina...Il cor mi brilla in petto,mi balla il minuetto...

(Entra Figaro col bacile sotto il braccio, e si pone dietro Bartolo imitando il canto con caricatura.)

BARTOLO(avvedendosi di Figaro)Bravo, signor barbiere,ma bravo!

FIGAROEh, niente affatto:scusi, son debolezze.

BARTOLOEbben, guidoneche vieni a fare?

FIGAROOh bella!Vengo a farvi la barba: oggi vi tocca.

BARTOLOOggi non voglio.

FIGAROOggi non vuol? Domaninon potrò io.

BARTOLOPerché?

FIGAROPerché ho da fare(lascia sul tavolino il bacile, e cava un libro di memoria)a tutti gli Ufficialidel nuovo reggimento, barba e testa...alla marchesa Andronicail biondo parrucchin coi maroné...al contino Bombéil ciuffo a campanile...purgante all’avvocato Bernardoneche ieri s’ammalò d’indigestione...e poi... e poi... che serve?(riponendo in tasca il libro)Doman non posso.

BARTOLOOrsù, meno parole.Oggi non vo’ far barba.

FIGARONo? Cospetto!...Guardate che avventori!Vengo stamane: in casa v’è l’inferno;ritorno dopo pranzo:(contraffacendolo)

BARTOLOCierto, bonita voz, peroesta aria, ¡caramba! es muy aburrida.La música, en mis tiempos, era otra cosa.¡Ah! cuando, por ejemplo,cantaba Caffarielloaquella aria portentosa, la, ra, la...(intentando hallar el motivo)Escuche, don Alonso: aquí está.

Cuando de mí estás cerca,encantadora Rosina...(con zalamería, hacia Rosina)el aria decía Giannina,pero yo digo Rosina...el corazón me brilla en el pecho,me baila el minueto...

(Entra Fígaro con la bacía bajo el brazo y se sitúa detrás de Bartolo imitando su canto caricaturescamente.)

BARTOLO(advirtiendo a Fígaro)¡Bien, señor barbero,bien!

FÍGAROBah, nada en absoluto:disculpad, son debilidades.

BARTOLOMuy bien, entonces aquí¿qué vienes a hacer?

FÍGARO¡Oh vaya!Vengo a afeitaros: os toca hoy.

BARTOLOHoy no quiero.

FÍGARO¿Hoy no queréis?... Mañanano podré yo.

BARTOLO¿Por qué?

FÍGAROPorque tengo que afeitar,(deja sobre la mesita la bacía y saca un libro de notas)a todos los oficialesdel nuevo regimiento, barba y cabeza...a la marquesa Andrónicala peluca rubia con los tirabuzones...al condesito Bombéel tupé en campanil...purgante al abogado Bernardoneque ayer enfermó de indigestión...y además... y además... ¿qué importa?(metiéndose en el bolsillo el libro)Mañana no puedo.

BARTOLOVamos, menos palabras.Hoy no quiero afeitarme.

FÍGARO¿No? ¡Caramba!...¡Miren qué clientes!Vengo esta mañana: un infierno en lacasa... regreso después del almuerzo:(remedándolo)

hoy no quiero.¿Pero cómo? ¿Me habéis tomadopor algún barbero de pueblo?Llamad entonces a otro, yo me voy.

(Recoge la bacía disponiéndose a salir.)

BARTOLO(¿Qué importa?... Como quiera.¡Mira qué capricho!)Ve a la habitación a coger la lencería.(Se quita del cinturón un manojo de llaves para dárselo a Fígaro, luego lo retira.)No, voy yo mismo.

(Entra.)

FÍGARO(Ah, si llega a darme en manoel manojo de las llaves,ya lo tenía ganado.)(a Rosina)Decid: ¿no está entre esasla llave que abre esa celosía?

ROSINASí, cierto; es la más nueva.

BARTOLO(entrando de nuevo)(¡Ah, voy listodejando aquí a este diablo de barbero!)(dando las llaves a Fígaro)Ánimo, ve tú mismo.Pasado el pasillo, en el armariolo encontrarás todo.Cuidado, no toques nada.

FÍGAROEh, que no soy tonto.(¡Alegraos!) Voy y vuelvo.(El golpe está hecho.)

(Entra.)

BARTOLO(al Conde)Es ese bribón que ha llevadola carta de Rosina al Conde...

CONDEMe parece un timador de primera clase.

BARTOLOBah, a mí no me la pega...(Se oye desde dentro un gran ruido como de vajilla que se rompe.)¡Oh, desgraciado de mí!

ROSINA¡Ah, qué ruido!

BARTOLO¡Oh, qué bribón!Ya me lo decía el corazón.

(Entra.)

CONDE(a Rosina)Ese Fígaro es un gran hombre;ahora que estamos solos,dime, oh querida: ¿os alegráis de unirvuestro destino al mío?¡Franqueza!...

oggi non voglio.Ma che? M’avete presoper un qualche barbier da contadini?Chiamate pur un altro, io me ne vado.

(Riprende il bacile in atto di partire.)

BARTOLO(Che serve?... a modo suo.Vedi che fantasia!)Va in camera a pigliar la biancheria.(Si cava dalla cintola un mazzo di chiavi per darle a Figaro, indi le ritira.)No, vado io stesso.

(Entra.)

FIGARO(Ah, se mi dava in manoil mazzo delle chiavi,ero a cavallo.)(a Rosina)Dite: non è fra quellela chiave che apre quella gelosia?

ROSINASì, certo; è la più nuova.

BARTOLO(rientrando)(Ah, son pur buonoa lasciar qua quel diavolo di barbiere!)(dando le chiavi a Figaro)Animo, va’ tu stesso.Passato il corridor, sopra l’armadioil tutto troverai.Bada, non toccar nulla.

FIGAROEh, non son matto.(Allegri!) Vado e torno.(Il colpo è fatto.)

(Entra.)

BARTOLO(al Conte)È quel briccon, che al Conteha portato il biglietto di Rosina...

CONTEMi sembra un imbroglion di prima sfera.

BARTOLOEh, a me non me la ficca...(Si sente di dentro un gran rumore come di vasellame che si spezza.)Oh, disgraziato me!

ROSINAAh, che rumore!

BARTOLOOh, che briccon!Me lo diceva il core.

(Entra.)

CONTE(a Rosina)Quel Figaro è un grand’uomo;or che siam soli,ditemi, o cara: il vostro al mio destinod’unir siete contenta?Franchezza!...

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il barbiere di siviglia

220 - ABAO-OLBE

ROSINA(con entusiasmo)Ah, mio Lindoro,altro io non bramo...

(Si ricompone vedendo rientrar Bartolo e Figaro.)

CONTEEbben?

BARTOLOTutto mi ha rotto;sei piatti, otto bicchieri, una terrina.

FIGARO(mostrando di soppiatto al Conte la chiave della gelosia che avrà rubata dal mazzo)Vedete che gran cosa! Ad una chiavese io non mi attaccavaper fortuna,per quel maledettissimocorridor così oscuro,spezzato mi sarei la testa al muro.Tiene ogni stanza al buio,e poi... e poi...

BARTOLOOh, non più.

FIGARODunque andiam.(al Conte e Rosina)Giudizio.

BARTOLOA noi.

(Si dispone per sedere e farsi radere. In quella entra Basilio.)

Scena QuartaDon Basilio e detti.

ROSINA(Don Basilio!)

CONTE(Cosa veggo!)

FIGARO(Quale intoppo!)

BARTOLOCome qua?

BASILIOServitor di tutti quanti.

BARTOLO(Che vuol dir tal novità?)

ROSINA(Ah, di noi che mai sarà?)

CONTE E FIGARO(Qui franchezza ci vorrà.)

BARTOLODon Basilio, come state?

BASILIO(stupito)Come sto?...

ROSINA(con entusiasmo)Ah, mi Lindoro,no deseo otra cosa...

(Se recompone al ver regresar a Bartolo y Fígaro.)

CONDE¿Y bien?

BARTOLOMe ha roto todo;seis platos, ocho vasos, una escudilla.

FÍGARO(mostrando a escondidas al Conde la llave de la celosía que ha robado del manojo)¡Ved qué gran cosa! Si una llaveno se me hubiese enganchadopor casualidad,por culpa de ese mil veces malditopasillo tan oscuro, me hubieraroto la cabeza contra la pared.Tiene todas las habitaciones a oscuras,y además...

BARTOLOOh, basta.

FÍGAROEntonces vamos.(al Conde y a Rosina)Prudencia.

BARTOLOVamos.

(Se dispone a sentarse para que le afeiten. En éstas entra Basilio.)

Escena CuartaDon Basilio y dichos.

ROSINA(¡Don Basilio!)

CONDE(¡Qué veo!)

FÍGARO(¡Qué obstáculo!)

BARTOLO¿Cómo por aquí?

BASILIOServidor de ustedes.

BARTOLO(¿Qué quiere decir esta novedad?)

ROSINA(Ah, ¿qué será de nosotros?)

CONDE Y FÍGARO(Aquí se va a necesitar desfachatez.)

BARTOLODon Basilio, ¿cómo estáis?

BASILIO(asombrado)¿Cómo estoy?...

FIGARO(interrompendo)Or che s’aspetta?Questa barba benedettala facciamo sì o no?

BARTOLO(a Figaro)Ora vengo.(a Basilio)E il curiale?...

BASILIO(stupito)Il curiale?...

CONTE(interrompendo, a Basilio)Io gli ho narratoche già tutto è combinato.(a Bartolo)Non è ver?...

BARTOLOSì, tutto io so.

BASILIOMa, don Bartolo, spiegatevi...

CONTE(a Bartolo, interrompendolo)Ehi, dottore, una parola.(a Basilio)Don Basilio, son da voi.(a Bartolo)Ascoltate un poco qua,son da voi, son da voi,ascoltate un poco qua.Fate un po’ ch’ei vada via,ch’ei ci scopra ho gran timore:della lettera, signore,ei l’affare ancor non sa.

BARTOLO(piano al Conte)Dite bene, mio signore;or lo mando via di qua.

ROSINA(Io mi sento il cor tremar!)

FIGARO(piano a Rosina)Non vi state a disperar.

BASILIO(Ah, qui certo v’è un pasticcio;non l’arrivo a indovinar.)

CONTE(a Basilio)Colla febbre, don Basilio,chi v’insegna a passeggiar?...

(Figaro ascoltando con attenzione si prepara a secondare il Conte.)

BASILIO(stupito)Colla febbre?...

CONTEE che vi pare?...Siete giallo come un morto.

BASILIOSon giallo come un morto?

FÍGARO(interrumpiendo)¿Ahora a qué esperamos?Esta bendita barba¿la afeitamos sí o no?

BARTOLO(a Fígaro)¡Ahora vengo!(a Basilio)¿Y el hombre de leyes?...

BASILIO(asombrado)¿El hombre de leyes?...

CONDE(interrumpiendo, a Basilio)Le he contadoque ya está todo concertado.(a Bartolo)¿No es verdad?...

BARTOLOSí, lo sé todo.

BASILIOPero, don Bartolo, explicaos...

CONDE(a Bartolo, interrumpiéndolo)Eh, doctor, una palabra.(a Basilio)Don Basilio, ahora estoy con vos.(a Bartolo)Escuchadme un momento,estoy con vos, estoy con vos,escuchadme un momento.Haga que se marche, tengomucho miedo de que nos descubra.El asunto de la carta,señor, él todavía no lo conoce.

BARTOLO(en voz baja al Conde)Decís bien, señor mío;ahora lo mando fuera de aquí.

ROSINA(¡Siento que el corazón me tiembla!)

FÍGARO(en voz baja a Rosina)No desesperéis.

BASILIO(Ah, seguro que aquí hay un enredo;no llego a adivinarlo.)

CONDE(a Basilio)Con la fiebre, don Basilio,¿quién le manda salir a pasear?...

(Fígaro, escuchando con atención, se prepara para secundar al Conde.)

BASILIO(asombrado)¿Con la fiebre?...

CONDE¿Qué os parece?...Estáis pálido como un muerto.

BASILIO¿Estoy pálido como un muerto?

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il barbiere di siviglia 221

FIGARO(tastando il polso a Basilio)Bagattella!Cospetton!... Che tremarella!...Questa è febbre scarlattina!

BASILIOScarlattina?

CONTE(dà a Basilio una borsa di soppiatto)Via, prendete medicina,non vi state a rovinar.

FIGAROPresto, presto, andate a letto.

CONTEVoi paura inver mi fate.

ROSINADice bene, andate a letto.

ROSINA, CONTE, FIGARO, BARTOLOPresto, andate a riposar.

BASILIO(Una borsa!... Andate a letto!...Ma che tutti sian d’accordo!)

ROSINA, CONTE, FIGARO, BARTOLOPresto a letto.

BASILIOEh, non son sordo.Non mi faccio più pregar.

FIGAROChe color!...

CONTEChe brutta cera!...

BASILIOBrutta cera?...

CONTE, FIGARO E BARTOLOOh, brutta assai!

BASILIODunque vado...

ROSINA, CONTE, FIGARO, BARTOLOVada, vada!Buona sera, mio signore,presto, andate via di qua.(Maledetto seccatore!)Pace, sonno e sanità.

BASILIOBuona sera... ben di core...poi diman si parlerà.Non gridate, ho inteso già.

(Parte.)

FIGAROOrsù, signor don Bartolo.

BARTOLOSon qua.(Bartolo siede e Figaro gli cinge al collo un asciugatoio disponendosi a fargli la barba; durante l’operazione Figaro va coprendo i due amanti.)Stringi. Bravissimo.

FÍGARO(tomando el pulso a Basilio)¡Tonterías!¡Caramba!... ¡Qué temblequera!...¡Esto es fiebre escarlatina!

BASILIO¿Escarlatina?

CONDE(da a Basilio una bolsa a escondidas)Vamos, tomad una medicina,no vayáis a desplomaros.

FÍGARODeprisa, deprisa, id a acostaros.

CONDEMe dais miedo de verdad.

ROSINADice bien, id a acostaros.

ROSINA, CONDE, FÍGARO, BARTOLODeprisa, id a descansar.

BASILIO(¡Una bolsa!... ¡Id a acostaros!...¡Parece que estén todos de acuerdo!)

ROSINA, CONDE, FÍGARO, BARTOLODeprisa a la cama.

BASILIOEh, no soy sordo.No me hago más de rogar.

FÍGARO¡Qué color!...

CONDE¡Qué mala cara!...

BASILIO¿Mala cara?...

CONDE, FÍGARO Y BARTOLO¡Oh, muy mala!

BASILIOEntonces me voy...

ROSINA, CONDE, FÍGARO, BARTOLO¡Vaya, vaya!Buenas noches, señor mío,deprisa, marchaos de aquí.(¡Maldito pelmazo!)Paz, sueño y salud.

BASILIOBuenas noches... con Dios...ya hablaremos mañana.No griten, ya lo he entendido.

(Parte.)

FÍGAROVamos, señor don Bartolo.

BARTOLOAquí estoy.(Bartolo se sienta y Fígaro le pone al cuello una toalla disponiéndose a afeitarle; durante la operación Fígaro va tapando a los dos amantes.)Aprieta. Muy bien.

CONDERosina, ah, escuchadme.

ROSINAOs escucho; aquí estoy.

(Se sientan fingiendo estudiar música.)

CONDE(a Rosina, con cautela)A medianoche en puntoestaremos aquí para recogeros:ahora que tenemos la llaveno hay de qué dudar.

FÍGARO(distrayendo a Bartolo)¡Ay! ¡Ay!

BARTOLO¿Qué ha pasado?

FÍGARO¡Algo en el ojo!Mirad... no toquéis...soplad, por piedad

ROSINAA medianoche en punto,alma mí, te espero.Ya apresuro el momentoque me unirá a ti.

(Bartolo se levanta y se acercaa los amantes.)

CONDEAhora quiero advertiros,querida, de que vuestra carta,para que mi disfrazno fuese inútil...

BARTOLO(estallando)¿Su disfraz?...¡Ah, ah! ¡Bien, muy bien!¡Pero muy bien en verdad!¡Bribones, granujas!Ah, todos vosotroshabéis juradohacerme reventar.Vamos, fuera, canallas,voy a mataros.De rabia, de desdénme siento reventar.

ROSINA, CONDE Y FÍGAROLa cabeza os da vueltas,pero silencio, doctor,la cabeza os da vueltas,hacéis que se rían de vos.Callad, callad,es inútil gritar.(El amigo delira,ya estamos de acuerdo,el amigo delira,no hay nada que objetar.)

(Parten, menos Bartolo.)

CONTERosina, deh, ascoltatemi.

ROSINAVi ascolto; eccomi qua.

(Siedono fingendo studiar musica.)

CONTE(a Rosina, con cautela)A mezzanotte in puntoa prendervi qui siamo:or che la chiave abbiamonon v’è da dubitar.

FIGARO(distraendo Bartolo)Ahi! ahi!

BARTOLOChe cos’è stato?

FIGAROUn non so che nell’occhio!Guardate... non toccate...soffiate per pietà.

ROSINAA mezzanotte in punto,anima mia, t’aspetto.Io già l’istante affrettoche a te mi stringerà.

(Bartolo si alza e si avvicinaagli amanti.)

CONTEOra avvertir vi voglio,cara, che il vostro foglio,perché non fosse inutileil mio travestimento...

BARTOLO(scattando)Il suo travestimento?...Ah, ah! bravi, bravissimo!Ma bravi in verità!Bricconi, birbanti!Ah, voi tutti quantiavete giuratodi farmi crepar.Su, fuori, furfanti,vi voglio accoppar.Di rabbia, di sdegnomi sento crepar.

ROSINA, CONTE E FIGAROLa testa vi gira,ma zitto, dottore,la testa vi gira,vi fate burlar.Tacete, tacete,non serve gridar.(L’amico delira,Intesi già siamo,l’amico delira,non v’è a replicar.)

(Partono, meno Bartolo.)

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il barbiere di siviglia

222 - ABAO-OLBE

Scena QuintaBartolo solo, poi Ambrogio,indi Berta.

BARTOLOAh! disgraziato me!...ma come! ed ionon mi accorsi di nulla!Ah! Don Basiliosa certo qualcosa.Ehi!... chi è di là?Chi è di là?...(comparisce Ambrogio)Senti, Ambrogio:Corri da don Basilio qui rimpetto;digli ch’io qua l’aspetto,che venga immantinente,che ho gran cose da dirglie ch’io non vadoperché... perché... perchého di gran ragioni.Va subito.(Ambrogio parte ed entra Berta; a Berta:)Di guardiatu piantati alla porta, e poi... no, no...(Non me ne fido.) Io stesso ci starò.

(Parte.)

Scena SestaBerta, sola.

BERTAChe vecchio sospettoso! Vada puree ci stia finché crepi...Sempre gridi e tumulti in questa casa;si litiga, si piange, si minaccia...Non v’è un’ora di pacecon questo vecchio avaro e brontolone!Oh, che casa!... Oh, che casain confusione!

Il vecchiotto cerca moglie,vuol marito la ragazza;quello freme, questa è pazza.Tutti e due son da legar.Ma che cosa è questo amoreche fa tutti delirar?Egli è un male universale,una smania, un pizzicore,un solletico, un tormento.Poverina, anch’io lo sento,né so come finirà.Oh! vecchiaia maledetta!Sei da tutti disprezzatae vecchietta disperatami convien così crepar.

(Parte.)

Camera con grigliacome nel primo atto.

Scena SettimaBartolo e don Basilio.

BARTOLO(introducendo Don Basilio)Dunque voi don Alonso,non conoscete affatto?

BASILIOAffatto.

Escena QuintaBartolo solo, luego Ambrogio,luego Berta. BARTOLO¡Ah! ¡desgraciado de mí!...¡pero cómo! ¡y yoque no me di cuenta de nada!¡Ah! Don Basilioseguro que sabe algo.¡Eh!... ¿Quién está ahí?¿Quién está ahí?...(comparece Ambrogio)Escucha, Ambrogio:corre donde don Basilio aquí enfrente,dile que le espero aquí,que venga inmediatamente,que tengo algo importante que decirley que no voy yoporque... porque... porque tengo importantes razones.Ve deprisa.(Ambrogio sale y entra Berta; a Berta:)Plántate de guardiaen la puerta, y luego... no, no...(No me fío.) Me quedaré yo mismo.

(Parte.)

Escena SextaBerta, sola.

BERTA¡Qué viejo desconfiado! Pues que vayay se quede hasta que reviente...Siempre gritos y tumultos en esta casa;se litiga, se llora, se amenaza...¡No hay un momento de pazcon este viejo avaro y gruñón!¡Oh, qué casa!... ¡Oh, qué caosde casa!

El viejales busca esposa,quiere marido la muchacha;aquél se estremece, ésta está loca.Los dos están para que los aten.¿Pero qué es este amorque a todos hace delirar?Es una enfermedad universal,un desasosiego, un picor,un cosquilleo, un tormento.Pobrecilla, también yo lo siento,no sé cómo terminará.¡Oh vejez maldita!Por todos eres despreciaday viejucha desesperadamás me vale reventar así.

(Parte.)

Habitación con rejacomo en el primer acto.

Escena SéptimaBartolo y don Basilio.

BARTOLO(introduciendo a don Basilio)¿Entonces vos, no conocéisa don Alonso en absoluto?

BASILIOEn absoluto.

BARTOLOAh, certo!Il Conte lo mandò. Qualche gran tramaqui si prepara.

BASILIOIo poidico che quell’amicoera il Conte in persona.

BARTOLOIl Conte?...

BASILIOIl Conte.(La borsa parla chiaro.)

BARTOLOSia chi si vuole... amico, dal notarovo’ in questo punto andare;in questa serastipular di mie nozze io vo’ il contratto.

BASILIOIl notar? siete matto?Piove a torrenti, e poiquesta sera il notaroè impegnato con Figaro;il barbiere marita sua nipote.

BARTOLOUna nipote?Che nipote? Il barbierenon ha nipoti...Ah, qui v’è qualche imbroglio.Questa notte i bricconime la voglion far; presto, il notaroqua venga sull’istante...(gli dà una chiave)Ecco la chiave del portone: andate,presto, per carità.

BASILIONon temete; in due saltiio torno qua.

(Parte.)

Scena OttavaBartolo, indi Rosina.

BARTOLOPer forza o per amoreRosina avrà da cedere. Cospetto!...Mi viene un’altra idea. Questo biglietto(cava dalla tasca il biglietto datogli dal Conte)che scrisse la ragazza ad Almavivapotria servir... Che colpo da maestro!Don Alonso, il briccone,senza volerlo mi diè l’armi in mano.Ehi, Rosina, Rosina, avanti, avanti;(Rosina dalle sue camere entra senza parlare)del vostro amante io vi vo’ dar novella.Povera sciagurata! In veritàcollocaste assai bene il vostro affetto!Del vostro amor sappiatech’ei si fa gioco in sen d’un’altra amante.Ecco la prova.

(Le dà il biglietto.)

ROSINA(con doloroso stupore)(Oh cielo! il mio biglietto!)

BARTOLO¡Ah, claro!Lo enviaría el Conde. Alguna gran intrigase prepara aquí.

BASILIOYo ademásdigo que ese amigoera el Conde en persona.

BARTOLO¿El Conde?...

BASILIOEl Conde.(La bolsa habla claro.)

BARTOLOSea quien quiera... amigo, donde elnotario voy a ir en este momento;esta misma nochevoy a estipular el contrato de mi boda.

BASILIO¿El notario? ¿Estáis loco?Llueve a torrentes, y ademásesta noche el notarioestá comprometido con Fígaro.El barbero casa a su sobrina.

BARTOLO¿Una sobrina?¿Qué sobrina? El barberono tiene sobrinos...Ah, aquí hay algún enredo.Esta noche los bribonesme la quieren jugar; deprisa, el notario,que venga aquí al momento...(le da una llave)Aquí está la llave del portal, id,deprisa, por caridad.

BASILIONo temáis; en dos saltosestoy aquí de vuelta.

(Parte.)

Escena OctavaBartolo, después Rosina.

BARTOLOPor la fuerza o por amorRosina habrá de ceder. ¡Caramba!...Se me ocurre otra idea. Esta carta(saca del bolsillo la carta que le diera el Conde)que escribió la muchacha a Almavivapodría servir... ¡Qué golpe de maestro!Don Alonso, el bribón, sinquererlo me puso las armas en la mano.Eh, Rosina, Rosina, adelante, adelante;(Rosina, saliendo de sus aposentos, entra sin hablar)quiero daros noticias de vuestro amante.¡Pobre desdichada! ¡En verdadvendisteis muy bien vuestro amor!De vuestro amor sabedque él se burla en brazos de otra amante.He aquí la prueba.

(Le entrega la carta.)

ROSINA(con doloroso estupor)(¡Oh cielo! ¡Mi carta!)

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il barbiere di siviglia 223

BARTOLODon Alonso e il barbierecongiuran contro voi; non vi fidate.Nelle braccia del Conte d’Almavivavi vogliono condurre...

ROSINA(In braccio a un altro!Che mai sento... Ah, Lindoro!...ah, traditore!Ah sì!... vendetta! e vegga,vegga quell’empio chi è Rosina.)Dite... signore, di sposarmivoi bramavate...

BARTOLOE il voglio.

ROSINAEbben, si faccia!Io... son contenta!... ma all’istante.Udite: a mezzanotte qui sarà l’indegnocon Figaro il barbier; con lui fuggireper sposarlo io voleva...

BARTOLOAh, scellerati!Corro a sbarrar la porta...

ROSINAAh, mio signore!Entran per la finestra. Hanno la chiave.

BARTOLONon mi muovo di qui.Ma... e se fossero armati?... Figlia mia,poiché tu sei sì bene illuminatafacciam così. Chiuditi a chiavein camera, io vo a chiamar la forza;dirò che son due ladri, e come tali,corpo di Bacco! l’avrem da vedere!Figlia, chiuditi presto; io vado via.

(Parte.)

ROSINAQuanto, quanto è crudel la sorte mia!

(Parte.)

(Scoppia un temporale. Dalla finestra di prospetto si vedono frequenti lampi, e si sente il rumore del tuono. Sulla fine del temporale si vede dal di fuori aprirsi la gelosia, ed entrano uno dopo l’altro Figaro ed il Conte avvolti in mantelli e bagnati dalla pioggia. Figaro avrà in mano una lanterna.)

Scena NonaIl Conte e Figaro, indi Rosina.

FIGAROAlfin, eccoci qua.

CONTEFigaro, dammi man. Poter del mondo!Che tempo indiavolato!

FIGAROTempo da innamorati.

CONTEEhi, fammi lume.(Figaro accende i lumi.)Dove sarà Rosina?

BARTOLODon Alonso y el barberoconspiran contra vos; no os fiéis.A los brazos del Conde de Almavivaos quieren conducir...

ROSINA(¡A los brazos de otro!Qué oigo... ¡Ah, Lindoro!...¡Ah, traidor!¡Ah, sí!... ¡Venganza!, y que vea,que vea ese impío quién es Rosina.)Decid... señor, vos deseabaiscasaros conmigo.

BARTOLOY sigo queriéndolo.

ROSINA¡Muy bien, hágase!¡Yo... estoy contenta!... pero al instante.Oíd: a medianoche estará aquí el indignocon Fígaro el barbero; quería huirpara casarme con él...

BARTOLO¡Ah, bellacos!Corro a atrancar la puerta...

ROSINA¡Ah, mi señor!Entrarán por la ventana. Tienen la llave.

BARTOLONo me muevo de aquí.Pero... ¿y si estuvieran armados?... Hijamía, ya que estás tan bien informadahagamos así. Enciérrate con llave en lahabitación, yo voy a llamar a la autoridad;diré que son dos ladrones, y como tales,¡pardiez!, ¡nos las veremos con ellos!Hija, enciérrate enseguida; yo me marcho

(Parte.)

ROSINA¡Cuánto, cuán cruel es mi suerte!

(Parte.)

(Estalla una tormenta. Por la ventana de enfrente se ven frecuentes rayos y se oye el estampido del trueno. Al final de la tormenta se ve desde fuera abrirse la celosía y entran uno tras otro Fígaro y el Conde envueltos en capas y empapados por la lluvia. Fígaro tendrá en la mano un farolillo.)

Escena NonaEl Conde y Fígaro, después Rosina.

FÍGAROPor fin, aquí estamos.

CONDEFígaro, dame la mano. ¡Poder del mundo!¡Qué tiempo endemoniado!

FÍGAROTiempo de enamorados.

CONDEEh, alúmbrame.(Fígaro enciende las luces.)¿Dónde estará Rosina?

FÍGARO(espiando)Ahora veremos...Aquí está, precisamente.

CONDE(con transporte)¡Ah, mi tesoro!...

ROSINA(rechazándolo)Atrás,alma malvada; aquí, vine solamentepara reparar la afrentade mi necia credulidad, para demostrartequién soy y qué amante te hasperdido, alma indigna y desagradecida.

CONDE(sorprendido)Me quedo de piedra.

FÍGARO(sorprendido)No entiendo nada.

CONDEPero, por piedad...

ROSINACalla. Fingiste amorpara venderme a los deseosde ese vil Conde Almaviva tuyo...

CONDE(con alegría)¿Al Conde?¡Ah, estás equivocada!... ¡Oh, feliz yo!... Pues con amor verdaderoamas a Lindoro... responde...

ROSINA¡Ah, sí!... ¡Te amé, desgraciadamente!

CONDEAh, no es horade esconderse más, alma mía; reconoce(se arrodilla tirando la capa, que recoge Fígaro)a aquél que tanto tiemposiguió tus pasos, que por ti suspira,que suya te quiere; mira, oh mi tesoro,soy Almaviva, no soy Lindoro.

ROSINA(estupefacta, con alegría)(¡Ah, qué golpe inesperado!¿Él mismo? ¡Oh cielo, qué oigo!De sorpresa y de alegríaestoy próxima a enloquecer.)

FÍGARO(Se han quedado sin aliento:ahora se mueren de alegría.¡Mira, mira mi talentoqué buen golpe supo dar!)

CONDE(¡Qué triunfo inesperado!¡Feliz de mí! ¡Oh bonito momento!¡Ah!, de amor y de alegríaestoy próximo a enloquecer.)

ROSINA¡Mi señor!... pero tú... pero yo...

FIGARO(spiando)Ora vedremo...Eccola appunto.

CONTE(con trasporto)Ah, mio tesoro!...

ROSINA(respingendolo)Indietro,anima scellerata! io qui di miastolta credulità venni soltantoa riparar lo scorno, a dimostrartiqual sono, e quale amanteperdesti, anima indegna e sconoscente.

CONTE(sorpreso)Io son di sasso.

FIGARO(sorpreso)Io non capisco niente.

CONTEMa per pietà...

ROSINATaci. Fingesti amoreper vendermi alle vogliedi quel tuo vil Conte Almaviva...

CONTE(con gioia)Al Conte?Ah, sei delusa!... oh, me felice!... Adunque tu di verace amoreami Lindor... rispondi...

ROSINAAh, sì!... t’amai purtroppo!

CONTEAh, non è tempodi più celarsi, anima mia; ravvisa(s’inginocchia gettando il mantello che viene raccolto da Figaro)colui che sì gran temposeguì tue tracce, che per te sospira,che sua ti vuole; mira, o mio tesoro,Almaviva son io, non son Lindoro.

ROSINA(stupefatta, con gioia)(Ah! qual colpo inaspettato!Egli stesso? o ciel, che sento!Di sorpresa e di contentoson vicina a delirar.)

FIGARO(Son rimasti senza fiato:ora muoion di contento.Guarda, guarda il mio talentoche bel colpo seppe far!)

CONTE(Qual trionfo inaspettato!Me felice! oh bel momento!Ah! d’amore e di contentoson vicino a delirar.)

ROSINAMio signor!... ma voi... ma io...

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il barbiere di siviglia

224 - ABAO-OLBE

CONTEAh, non più, non più, ben mio.Il bel nome di mia sposa,idol mio, t’attende già.

ROSINAIl bel nome di tua sposaoh, qual gioia al cor mi dà!

CONTESei contenta?

ROSINAAh! mio signore!

ROSINA E CONTEDolce nodo avventuratoche fai paghi i miei desiri!Alla fin de’ miei martiritu sentisti, amor, pietà.

FIGAROPresto, andiamo, vi sbrigate;via, lasciate quei sospiri.Se si tarda, i miei raggirifanno fiasco in verità.(guardando fuori del balcone)Ah! cospetto! che ho veduto!Alla porta una lanterna...due persone!... che si fa?

CONTEHai veduto due persone?

FIGAROSì, signore.

ROSINA, CONTE E FIGAROChe si fa?Zitti, zitti, piano, piano,non facciamo confusione;per la scala del balconepresto andiamo via di qua.

FIGARO(con angoscia)Ah, disgraziati noi!come si fa?

CONTEChe avvenne mai?

FIGAROLa scala...

CONTEEbben?

FIGAROLa scala non c’è più.

CONTE(sorpreso)Che dici?

FIGAROChi mai l’avrà levata?...

CONTEQuale inciampo crudel!

ROSINA(con dolore)Me sventurata!

CONDEAh, basta, basta, bien mío.El bello nombre de mi esposa,ídolo mío, ya te espera.

ROSINA¡El bello nombre de tu esposaoh, qué alegría en el corazón me da!

CONDE¿Estás contenta?

ROSINA¡Ah, mi señor!

ROSINA Y CONDE¡Dulce vínculo venturosoque satisfaces mis deseos!En el final de mis sufrimientossentiste, amor, piedad.

FÍGARODeprisa, vamos, apresuraos;vamos, dejad esos suspiros.Si nos demoramos, mis enredosfracasarán en verdad.(mirando por el balcón)¡Ah! ¡caramba! ¡Qué he visto!¡En la puerta un farolillo...dos personas!... ¿Qué hacer?

CONDE¿Has visto a dos personas?

FÍGAROSí, señor.

ROSINA, CONDE Y FÍGARO¿Qué hacer?Callados, callados, despacio, despacio,no mostremos confusión;por la escala del balcónenseguida nos iremos de aquí.

FÍGARO(con angustia)¡Ah, desgraciados de nosotros!¿Qué hacer?

CONDE¿Qué sucede?

FÍGAROLa escala...

CONDE¿Y bien?

FÍGAROLa escala ya no está.

CONDE(sorprendido)¿Qué dices?

FÍGARO¿Quién la habrá quitado?...

CONDE¡Qué tropiezo cruel!

ROSINA(con dolor)¡Desventurada de mí!

FIGAROZitti... zitti... sento gente.Ora ci siamo.Signor mio, che si fa?

CONTEMia Rosina, coraggio.

(Si avvolge nel mantello.)

FIGAROEccoli qua.

(Si ritirano verso una delle quinte.)

Scena DecimaDon Basilio con lanterna in mano,introducendo un Notarocon carte.

BASILIO(chiamando alla quinta opposta)Don Bartolo, don Bartolo...

FIGARO(accennando al Conte)Don Basilio.

CONTEE quell’altro?

FIGAROVe’, ve’, il nostro notaro. Allegramente.Lasciate fare a me. Signor Notaro:(Basilio e il Notaro si rivolgono e restano sorpresi. Il Notaro si avvicinaa Figaro.)dovevate in mia casastipular questa serail contratto di nozzefra il Conte d’Almaviva e mia nipote.Gli sposi, eccoli qua. Avete indossola scrittura?(Il Notaro cava la scrittura.)Benissimo.

BASILIOMa piano.Don Bartolo... dov’è?

CONTE(chiamando a parte Basilio, cavandosiun anello dal dito, e additandoglidi tacere)Ehi, don Basilio,quest’anello è per voi.

BASILIOMa io...

CONTE(cavando una pistola)Per voivi son ancor due palle nel cervellose v’opponete...

BASILIO(prende l’anello)Oibò, prendo l’anello.Chi firma?

CONTE E ROSINAEccoci qua.

(Sottoscrivono.)

FÍGAROCallad... callad... oigo gente.Ahora estamos.Señor mío, ¿qué hacemos?

CONDERosina mía, valor.

(Se envuelve en la capa.)

FÍGAROAquí están.

(Se retiran hacia uno de los bastidores.)

Escena DécimaDon Basilio con un farol en la mano, introduciendo a un Notariocon documentos.

BASILIO(llamando hacia el bastidor opuesto)Don Bartolo, don Bartolo...

FÍGARO(indicando al Conde)Don Basilio.

CONDE¿Y ese otro?

FÍGAROAh, ah, nuestro notario. Alegría.Dejadme hacer a mí. Señor Notario,(Basilio y el Notario se vuelven y se quedan sorprendidos. El Notario se acercaa Fígaro)en mi casa debíaisestipular esta nocheel contrato de matrimonioentre el Conde de Almaviva y mi sobrina.Aquí están los novios. ¿Traéisla escritura?(El Notario saca la escritura.)Muy bien.

BASILIOPero en voz baja.Don Bartolo... ¿dónde está?

CONDE(llamando aparte a Basilio, sacándoseun anillo del dedo e indicándoleque guarde silencio)Eh, don Basilio,este anillo es para vos.

BASILIOPero yo...

CONDE(sacando una pistola)Para vosson también dos balas en el cerebrosi os oponéis...

BASILIO(coge el anillo)Vaya, cojo el anillo.¿Quién firma?

CONDE Y ROSINAAquí estamos.

(Firman.)

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il barbiere di siviglia 225

CONTESon testimoniFigaro e don Basilio.Essa è mia sposa.

FIGARO E BASILIOEvviva!

CONTEOh, mio contento!

ROSINAOh, sospirata mia felicità!

FIGAROEvviva!

(Nell’atto che il Conte bacia la mano a Rosina, Figaro abbraccia goffamente Basilio, ed entrano don Bartolo e un Ufficiale con Soldati.)

Scena UndicesimaBartolo, un Ufficiale con Soldati,e detti.

BARTOLO(additando Figaro ed il Conte all’Ufficiale ed ai soldati, e slanciandosi contro Figaro)Fermi tutti. Eccoli qua.

UFFICIALEColle buone, signor.

BARTOLOSignor, son ladri.Arrestate, arrestate.

UFFICIALEMio signore,il suo nome?

CONTEIl mio nomeè quel d’un uom d’onor.Lo sposo io sono di questa.

BARTOLOEh, andate al diavolo! Rosinaesser deve mia sposa... non è vero?

ROSINAIo sua sposa?Oh, nemmeno per pensiero.

BARTOLOCome? Come, fraschetta?Son tradito.(additando il Conte)Arrestate, vi dico,è un ladro.

FIGAROOr or l’accoppo.

BARTOLOÈ un furfante, è un briccon.

UFFICIALE(al Conte)Signore...

CONTEIndietro!

CONDESon testigosFígaro y don Basilio.Ella es mi esposa.

FÍGARO Y BASILIO¡Viva!

CONDE¡Oh, qué alegría la mía!

ROSINA¡Oh, suspirada felicidad mía!

FÍGARO¡Viva!

(En el momento en que el Conde besa la mano a Rosina, Fígaro abraza desgarbadamente a Basilio y entran don Bartolo y un Oficial con soldados.)

Escena UndécimaBartolo, un Oficial con Soldados,y dichos.

BARTOLO(indicando a Fígaro y al Conde al Oficial y a los soldados y abalanzándose contra Fígaro)Alto todos. Aquí están.

OFICIALCon buenas maneras, señor.

BARTOLOSeñor, son ladrones.Prendedlos, prendedlos.

OFICIALMi señor,¿su nombre?

CONDEMi nombrees el de un hombre de honor.Soy el esposo de ésta.

BARTOLO¡Eh, idos al diablo! Rosinadebe ser mi esposa... ¿no es verdad?

ROSINA¿Yo su esposa?Oh, ni pensarlo.

BARTOLO¿Cómo? ¿Cómo, casquivana?Soy traicionado.(indicando al Conde)Prendedlo, os digo,es un ladrón.

FÍGAROAhora mismo lo mato.

BARTOLOEs un granuja, es un bribón.

OFICIAL(al Conde)Señor...

CONDE¡Atrás!

OFICIAL(con impaciencia)¿Su nombre?

CONDEAtrás digo,atrás...

OFICIAL¡Eh, señor mío! Baje ese tono.¿Quién sois vos?

CONDE(descubriéndose)Soy el Conde de Almaviva.

BARTOLO¡El Conde! ¡Ah, qué oigo!¡Pero caramba!...

CONDETranquilízate, te esmeras en vano,te resistes en vano. De tus rigoresinsensatos ha llegado el último instante.(toma el contrato de matrimonio de las manos del notario y se lo da al alcalde)Frente al mundodeclaro en voz altaa ésta mi esposa.(a Rosina)Nuestra unión, oh querida,es obra de amor, Amor,que te hizo mi consorte...me unirá a ti hasta la muerte.Respira ahora: en brazos de tu fielesposo, ven, ven a disfrutarde una suerte más dichosa.

BARTOLOPero yo...

CONDECalla...

BASILIOPero vos...

CONDEAh, cállate.Deja de resistirte más,no afrontes mi desdén.Queda destruido el juego indignode tanta crueldad.De la beldad doliente,de un inocente amor,tu avaro furorya no triunfará más.Y tú, infeliz víctimade un culpable poder tirano,arrebatada al yugo bárbaro,convierte en placer la inquietud,y en el seno de un fiel esposogoza en libertad.(al Alcalde y a sus secuaces)Queridos amigos...

CORONo temáis.

CONDEEsta unión...

UFFICIALE(con impazienza)Il nome?

CONTEIndietro, dico,indietro...

UFFICIALEEhi, mio signor! basso quel tono.Chi è lei?

CONTE(scoprendosi)Il Conte d’Almaviva io sono.

BARTOLOIl Conte! Ah, che mai sento!Ma cospetto!...

CONTET’accheta; invan t’adopri,resisti invan. De’ tuoi rigori insanigiunse l’ultimo istante.(toglie la scrittura di nozze dalle mani del notaro, e la dà all’alcalde)In faccia al mondoio dichiaro altamentecostei mia sposa.(a Rosina)Il nostro nodo, o cara,opra è d’amore. Amore,che ti fé mia consorte,a te mi stringerà fino alla morte.Respira omai: del fido sposoin braccio, vieni, vieni a godersorte più lieta.

BARTOLOMa io...

CONTETaci...

BASILIOMa voi...

CONTEOlà, t’accheta.Cessa di più resistere,non cimentar mio sdegno.Spezzato è il gioco indegnodi tanta crudeltà.Della beltà dolente,d’un innocente amorel’avaro tuo furorepiù non trionferà.E tu, infelice vittimad’un reo poter tiranno,sottratta al giogo barbaro,cangia in piacer l’affannoe in sen d’un fido sposogioisci in libertà.(all’Alcalde, ed a’ suoi seguaci)Cari amici...

CORONon temete.

CONTEQuesto nodo...

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il barbiere di siviglia

226 - ABAO-OLBE

CORONon si scioglie,sempre a lei vi stringerà.

(Il Notaro presenta a Bartolo la scrittura. Egli la legge dando segni di dispetto.)

CONTEAh, il più lieto, il più feliceè il mio cor de’ cori amanti;non fuggite, o lieti istantidella mia felicità.

COROAnnodar due cori amantiè piacer che egual non ha.

BARTOLOInsomma, io ho tutti i torti...

FIGAROEh, purtroppo è così!

BARTOLO(a Basilio)Ma tu, briccone,tu pur tradirmie far da testimonio!...

BASILIOAh, don Bartolo mio, quel signor Contecerte ragioni ha in tasca, certiargomenti a cui non si risponde.

BARTOLOEd io, bestia solenne,per meglio assicurare il matrimonio,io portai via la scala dal balcone.

FIGAROEcco che faun’«Inutil Precauzione».

BARTOLOMa... e la dote?... io non posso...

CONTEEh, via; di doteio bisogno non ho: va, te la dono.

FIGAROAh, ah! ridete adesso?Bravissimo, don Bartolo,ho veduto alla fin rasserenarsiquel vostro ceffo amaro e furibondo.Eh, i bricconi han fortunain questo mondo.

ROSINADunque, signor don Bartolo?

BARTOLOSì... sì... ho capito tutto.

CONTEEbben, dottore?

BARTOLOSì... sì... che serve?quel ch’è fatto è fatto.Andate pur, che il ciel vi benedica.

FIGAROBravo, bravo, un abbraccio;venite qua, dottore.

CORONo se deshace,a ella siempre os unirá.

(El Notario presenta a Bartolo el contrato. Él lo lee dando muestras de despecho.)

CONDEAh, el más dichoso, el más felizde los corazones amantes es mi corazón.No huyáis, oh dichosos instantesde mi felicidad.

COROAnudar dos corazones amanteses un placer que no tiene igual.

BARTOLOEn definitiva, yo tengo toda la culpa...

FÍGARO¡Ah, desgraciadamente así es!

BARTOLO(a Basilio)¡Pero tú, bribón,traicionarme también túy hacer de testigo!...

BASILIOAh, don Bartolo mío, ese señor Condetiene ciertas razones en el bolsillo, ciertosargumentos a los que no se replica.

BARTOLOY yo, bruto solemne,para asegurar mejor el matrimonio,quité la escala del balcón.

FÍGAROHe aquí que tomauna «Precaución Inútil».

BARTOLOPero... ¿y la dote?... Yo no puedo...

CONDEVamos; como doteno necesito nada: te la regalo.

FÍGARO¡Ja, ja! ¿Ahora os reís?Muy bien, don Bartolo,he visto por fin tranquilizarseesa jeta amarga y furibunda vuestra.Ah, los bribones tienen suerteen este mundo.

ROSINA¿Entonces, señor don Bartolo?

BARTOLOSí... sí... he entendido todo.

CONDE¿Y bien, doctor?

BARTOLOSí... sí... ¿Qué importa?Lo hecho, hecho está.Id pues, que el cielo os bendiga.

FÍGAROBien, bien, un abrazo;venid aquí, doctor.

ROSINAAh, noi felici!

CONTEOh, fortunato amore!

FIGARODi sì felice innestoserbiam memoria eterna;io smorzo la lanterna;qui più non ho che far.

(Smorza la lanterna.)

COROAmore e fede eternasi vegga in voi regnar.

ROSINACostò sospiri e piantiun sì felice istante:alfin quest’alma amantecomincia a respirar.

CONTEDell’umile Lindorola fiamma a te fu accetta;più bel destin t’aspetta;su, vieni a giubilar.

COROAmore e fede eternasi vegga in voi regnar.

FINE

ROSINA¡Ah, dichosos nosotros!

CONDE¡Oh, afortunado amor!

FÍGARODe tan feliz uniónguardemos recuerdo eterno.Yo apago el farol;aquí nada más tengo que hacer.

(Apaga el farol.)

COROAmor y fe eternase vea reinar entre vosotros.

ROSINAHa costado suspiros y llantostan feliz instante:por fin esta alma amantecomienza a respirar.

CONDEDel humilde Lindorosu pasión fue por ti aceptada;te espera un destino más bello,vamos, ven a disfrutar.

COROAmor y fe eternase vea reinar entre vosotros.

FIN