IV Serie 1961 Fascicolo I-II (gennaio-giugno)

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- La ripresa fotografica è stata proseguita prevalente- mente con apparecchi di formato 18 X 24 e 13 X 18, ma si è migliorata e resa più moderna la dotazione di obbiettivi, si è data via via sempre maggior cura alla stampa e - ove consigliabile - si è ricorso ad apparecchi di piccolo formato fra i più moderni. Nell'ambito del Gabinetto fotografico nazionale è sorta - per opera del dr. Adamesteanu -l'Aerofototecaj ma dell'attività di essa riferirà prossimamente su questo Bollettino lo stesso dr. Adamesteanuj trattasi di un orga- nismo troppo importante e con suoi particolari intenti scientifici, di cui non può parlarsi qui incidentalmente. Ed ecco, senza nessuna pretesa di compiutezza, un elen- co delle riprese fotografiche maggiori e più organiche fatte in questi ultimi cinque anni, su soggetti o complessi che maggiormente ci sembra possano interessare gli studiosi. Mostre: Mostra didattica Leonardesca - fotografie n. 84. Mostra del Seicento Europeo - n. 350. Mostra dello Swerts e dei Bamboccianti - n. 12I. Il Settecento a Roma - n. goo. L'Italia vista dai pittori Francesi del XVIII e XIX sec., Ig61 - n. 340. I Francesi a Roma (Pal. Braschi, Ig61) - n. 150. Mostra dei disegni di Ingres, Ig58 - n. go. Mostra degli incisori Francesi dell'Ottocento - n. Igo. Mostra dell'opera grafica di Kokoschka - n. 70. Mostra di Apollinaire, Ig60 - n. 59. Mostra di Severini, Ig61 - n. 160. Disegni di Sant'Elia (Mostra del Futurismo) - n. 230. Pittori della scuola Romana (VIII Quadriennale Ro- mana) - n. 100. Mostra dell'Arte Giapponese - n. 225. Mostra dell' Arte Indiana - n. 200. Musei e raccolte di Arte classica: Museo di Paestum - n. 160. Museo Archeologico di Ancona - n. 50. Foro Romano - n. 150. Quirinale - Sculture classiche - n. 50. Villa Adriana - n. 75. Scavi di Ostia - n. 560. Museo dell'Alto Medioevo (Necropoli di Castel Trosino e Nocera Umbra) - n.200. LIBRI RICEVUTI BLANCHE R. BRowN, Ptolemaic Paintings and Mosaics and the Alexandrian Style (Monographs on Archaeology and Fine Arts, VI), Cambridge, Mass., Ig57. Il libro si propone di render ragione del termine di .. stile alessandrino" , generalmente usato per l'arte pit- torica di Alessandria ma senza che siano chiari nè il vero contenuto della parola nè le ragioni, letterarie o archeolo- giche che siano, che ne hanno dato origine. Una prima parte del libro è dedicata all'illustrazione del rinvenimento di una vasta tomba, detta .. dei Soldati" , contenente un Roma - Chiese: S. Maria sopra Minerva - Cappella Carafa - n. 300. S. Maria della Pace, dipinti - n. 80. S. Agostino - n. 40. S. Pietro in Vincoli - Monumento di Giulio II - n·4°. Oratorio del Gonfalone - n. 42. S. Maria del Popolo - Varie - n.70. S. Maria del Popolo - Cappella Chigi - n. 70. Sant'Ignazio - Affreschi - n. 20. Trinità dei Monti - Affreschi - n.80. S. Maria del Priorato - n. 100. Scala Santa - n. 60. S. Luigi dei Francesi - Cappella di S. Cecilia - n. 50. S. Carlo al Corso - n. 40. Roma - Palazzi: Palazzo Sacchetti - Affreschi - n. I go. Palazzo Salviati alla Lungara - n. 30. Palazzo Ruggieri - n. 20. Palazzo Rospigliosi - Affreschi - n. 60. Palazzo Chigi (interni e decorazioni) - n. 50. Galleria Borghese - Decorazioni ed affreschi - n. Igo. Villa Massimo - n. 35. Musei e Raccolte d'Arte romane: Galleria Capitolina - n. 240. Gallerie - Collezioni e Palazzi Doria - n. 600. Galleria Borghese - n. 50. Museo di Palazzo Venezia - n. go. Collezione d'Armi OdescaIchi - n. 800. Museo d'Arti Decorative - n. 70. Museo di Arte Orientale - n. 750. Salerno - Paliotto eburneo - n. 70. Rieti - Museo - n. 70. Bologna - Pinacoteca - n. 240. Messina - Museo Nazionale - n. 360. Urbino - Palazzo Ducale: bassorilievi di armi e trofei, varie - n. go. Vicenza - Palazzi e decorazioni relative - n. 200. Sardegna - Architetture e opere d'Arte varia - n. 220. Sicilia - Architetture e sculture varie - n. 300. centinaio di loculi, sei dei quali erano ancora chiusi da la- stre dipinte, passate in proprietà del Metropolitan Museum di New York. La seconda e maggior parte del libro com- prende uno studio di tutte le classi di materiali a noi con- servati che rappresentano la pittura o il mosaico di età ellenistica ad Alessandria, a cominciare appunto dalle lastre della tomba" dei Soldati" e di altre tombe consimili e delle affini stele funerarie delle necropoli alessandrine, continuando con altre più ambiziose pitture murali di tombe, come il pannello con cavalieri galoppanti e donne ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte

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La ripresa fotografica è stata proseguita prevalente­mente con apparecchi di formato 18 X 24 e 13 X 18, ma si è migliorata e resa più moderna la dotazione di obbiettivi, si è data via via sempre maggior cura alla stampa e - ove consigliabile - si è ricorso ad apparecchi di piccolo formato fra i più moderni.

Nell'ambito del Gabinetto fotografico nazionale è sorta - per opera del dr. Adamesteanu -l'Aerofototecaj ma dell'attività di essa riferirà prossimamente su questo Bollettino lo stesso dr. Adamesteanuj trattasi di un orga­nismo troppo importante e con suoi particolari intenti scientifici, di cui non può parlarsi qui incidentalmente.

Ed ecco, senza nessuna pretesa di compiutezza, un elen­co delle riprese fotografiche maggiori e più organiche fatte in questi ultimi cinque anni, su soggetti o complessi che maggiormente ci sembra possano interessare gli studiosi.

Mostre:

Mostra didattica Leonardesca - fotografie n. 84. Mostra del Seicento Europeo - n. 350. Mostra dello Swerts e dei Bamboccianti - n. 12I. Il Settecento a Roma - n. goo. L'Italia vista dai pittori Francesi del XVIII e XIX

sec., Ig61 - n. 340. I Francesi a Roma (Pal. Braschi, Ig61) - n. 150. Mostra dei disegni di Ingres, Ig58 - n. go. Mostra degli incisori Francesi dell'Ottocento - n. Igo. Mostra dell'opera grafica di Kokoschka - n. 70. Mostra di Apollinaire, Ig60 - n. 59. Mostra di Severini, Ig61 - n. 160. Disegni di Sant'Elia (Mostra del Futurismo) - n. 230. Pittori della scuola Romana (VIII Quadriennale Ro-

mana) - n. 100. Mostra dell'Arte Giapponese - n. 225. Mostra dell' Arte Indiana - n. 200.

Musei e raccolte di Arte classica:

Museo di Paestum - n. 160. Museo Archeologico di Ancona - n. 50. Foro Romano - n. 150. Quirinale - Sculture classiche - n. 50. Villa Adriana - n. 75. Scavi di Ostia - n. 560. Museo dell'Alto Medioevo (Necropoli di Castel Trosino

e Nocera Umbra) - n.200.

LIBRI RICEVUTI

BLANCHE R. BRowN, Ptolemaic Paintings and Mosaics and the Alexandrian Style (Monographs on Archaeology and Fine Arts, VI), Cambridge, Mass., Ig57.

Il libro si propone di render ragione del termine di .. stile alessandrino" , generalmente usato per l'arte pit­torica di Alessandria ma senza che siano chiari nè il vero contenuto della parola nè le ragioni, letterarie o archeolo­giche che siano, che ne hanno dato origine. Una prima parte del libro è dedicata all'illustrazione del rinvenimento di una vasta tomba, detta .. dei Soldati" , contenente un

Roma - Chiese:

S. Maria sopra Minerva - Cappella Carafa - n. 300. S. Maria della Pace, dipinti - n. 80. S. Agostino - n. 40. S. Pietro in Vincoli - Monumento di Giulio II -

n·4°. Oratorio del Gonfalone - n. 42. S. Maria del Popolo - Varie - n.70. S. Maria del Popolo - Cappella Chigi - n. 70. Sant'Ignazio - Affreschi - n. 20. Trinità dei Monti - Affreschi - n.80. S. Maria del Priorato - n. 100. Scala Santa - n. 60. S. Luigi dei Francesi - Cappella di S. Cecilia - n. 50. S. Carlo al Corso - n. 40.

Roma - Palazzi:

Palazzo Sacchetti - Affreschi - n. I go. Palazzo Salviati alla Lungara - n. 30. Palazzo Ruggieri - n. 20. Palazzo Rospigliosi - Affreschi - n. 60. Palazzo Chigi (interni e decorazioni) - n. 50. Galleria Borghese - Decorazioni ed affreschi - n. Igo. Villa Massimo - n. 35.

Musei e Raccolte d'Arte romane:

Galleria Capitolina - n. 240. Gallerie - Collezioni e Palazzi Doria - n. 600. Galleria Borghese - n. 50. Museo di Palazzo Venezia - n. go. Collezione d'Armi OdescaIchi - n. 800. Museo d'Arti Decorative - n. 70. Museo di Arte Orientale - n. 750.

Salerno - Paliotto eburneo - n. 70. Rieti - Museo - n. 70. Bologna - Pinacoteca - n. 240. Messina - Museo Nazionale - n. 360. Urbino - Palazzo Ducale: bassorilievi di armi e trofei,

varie - n. go. Vicenza - Palazzi e decorazioni relative - n. 200.

Sardegna - Architetture e opere d'Arte varia - n. 220. Sicilia - Architetture e sculture varie - n. 300.

centinaio di loculi, sei dei quali erano ancora chiusi da la­stre dipinte, passate in proprietà del Metropolitan Museum di New York. La seconda e maggior parte del libro com­prende uno studio di tutte le classi di materiali a noi con­servati che rappresentano la pittura o il mosaico di età ellenistica ad Alessandria, a cominciare appunto dalle lastre della tomba" dei Soldati" e di altre tombe consimili e delle affini stele funerarie delle necropoli alessandrine, continuando con altre più ambiziose pitture murali di tombe, come il pannello con cavalieri galoppanti e donne

©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte

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offerenti dalla tomba I di Mustafà Pashà e le pitture dalla Necropoli di Anfusci, e poi con le pitture sui vasi di Hadra, e coi mosaici , sia a ciottoli sia a tessere. La valutazione artistica e la datazione di ognuno dei monumenti conser­vateci è minuZlosamente perseguita e inquadrata mediante il confronto con tutti gli altri monumenti consimili a noi conosciuti, non solo nel mondo alessandrino e nel più vasto quadro del mondo ellenistico in genere, ma in tutte le regioni del mondo antico. Particolarmente accurato ed esauriente è lo studio dei pavimenti musivi e il loro raf­fronto illustrato coi mosaici di Pergamo, di Delo e di Pom­pei. Forse la datazione dei più antichi documenti di que­st'arte, sia quelli di Alessandria che gli altri, risulta un po' troppo alta, essendo eccessivamente valutato il termine di costruzione degli edifici pergameni in cui si sono trovati due di essi, senza prendere in considerazione la possibilità che i mosaici - tutt'altro che generalmente usati per deco­razione di pavimenti in questa iniziale fase di creazione del tessellatum - appartengano a un momento posteriore di vita delle case stesse.

Comunque l'interesse maggiore risulta al libro diret­tamente e naturalmente da questi coscienziosi e minuziosi confronti di tutto quanto ci è rimasto dell'arte alessandrina coi monumenti contemporanei dell'intero mondo elle­nistico circostante; sono precisamente le conclusioni rac­colte nella terza parte dell'opera, che risponde al quesito " Cos' è lo stile alessandrino?". Nel mondo ellenistico sono addidati esempi di tutti i quattro stili in cui è stata suddivisa l'evoluzione della pittura alessandrina, la quale non presenta per essi né documenti di eccezionale interesse nè delle particolarità stilistiche di primaria im­portanza. La generalmente ripetuta affermazione dell'in­venzione ad Alessandria della pittura paesistica non ha consistenza documentaria, né trova una conferma letteraria nel passo che la attribuirebbe a Demetrio il Topografo; altrettanto inconsistente è la attribuzione alla Scuola ales­sandrina della creazione dell' "impressionismo" ; il vago concetto di una" poesia spaziale " peculiare all'arte ales­sandrina, non è poi dovuta neppure a tradizione letteraria antica, ma alla speculazione di Teodoro Schreiber. Na­turalmente vi sono state differenziazioni locali per ogni provincia nel vasto quadro dell'arte e della pittura elle­nistica, ma gli scarsi e non molto rappresentativi monu­menti conservatici non possono forse sopperire alla valu­tazione esatta del contributo individuale della scuola di Alessandria.

Un serio metodo critico, acume comparativo, esauriente bibliografia ed eccellenti illustrazioni costituiscono i pregi essenziali e l'indiscussa utilità dell'opera. D . LEVI

Raccolta Vinciana, fase. XVIII, Milano - Castello Sfor­zesco, 1960.

Non è nostra abitudine dar notizia delle riviste che na­scono (o che rinascono) nel nostro campo. Se non mi in­ganno ciò si è fatto solo per il supplemento periodico della

(825II32) Istituto Poligrafico dello Stato P . V .

Revue de l'Art dedicato ai restauri. Ma di Raccolta Vin­ciana desideriamo dar qui un cenno, perchè gli studi vin­ciani ci stanno troppo a cuore e vorremmo che il lavoro filologico, storico, storico-artistico, storico-scientifico che si svolge intorno a Leonardo passi quanto meno inosser­vato è possibile.

È stata una grossa fatica trarre Leonardo dalle nebbie dell'estetismo tra 1'8 e '90"0 alla luce storica in cui oggi si collega; ed è lavoro che dovrà essere ancora perseguito, a lungo, chè innumerevoli problemi volgono su di lui, o si annodano a lui in modi importanti, chè egli è, in fondo, il più ricco documento della sua epoca.

E questa fatica è avvenuta in gran parte per merito della Raccolta Vinciana di Milano e della Commissione Vin­ciana di Roma. La Raccolta Vinciana, associazione privata di studiosi milanesi, aveva una buona biblioteca specializ­zata (nelle bibliografia di E. Verga sono segnate con un R maiuscoletto le opere che possedeva) e pubblicava gli Annuari d'ugual nome, che, alla 2 & guerra mondiale, erano giunti al XV-XVI volume. La Commissione Vinciana ha pubblicato il grande corpus dei disegni, a cura di A. Venturi, i codici Arundel e Forster, il codice A, B del­l'lnstitut de France, ha raccolto le fotografie ed eseguito le trascrizioni per gli altri (C-M), materiale preziosissimo che sta ora rinchiuso in due stanze dell'ex-pastificio Pan­tanella a Bocca della Verità, attendendo la mano di chi lo riporti alla luce.

Ma a Milano si è sentita ben presto l'esigenza di dare un nuovo aspetto giuridico alla Raccolta Vinciana, e di riprendere l'attività interrotta dalla guerra.

Già nel 1954 uscì il XVII volume dell'Annuario, il primo cioè del dopo-guerra, a cura di Francesco Flora, di Ettore Mazzali e Angelo Maria Raggi , con saggi interessantissimi, la bibliografia vinciana dal ' 39 al '53, un abbondante complesso di recensioni, un notiziario assai fiCCO.

Avremmo dovuto darne qui subito un cenno, ma si tardò, si peritò e insomma si attese che Raccolta Vinciana facesse altro passo, con un altro volume.

E questo è uscito solo nell' estate dello scorso anno; ed ora non abbiamo più motivi di timori per la pubblicazione.

Il Comune di Milano l'appoggia efficientemente e uffi­cialmente, Anna Maria Brizio, chiamata nel 1957 dall'Uni­versità di Torino a quella di Milano, dà a questa pubblica­zione la sua opera di una eccezionale competenza e di una ammirevole tenacia (ben 20 sue recensioni attentis­sime e di pieno impegno in solo questo volume l), alla bibliografia diligentissima, fatica soprattutto di Alberto Lorenzi, collaborano Kiite Steinitz dalla lontana Los Angeles e Renzo Cianchi da Vinci ; insomma tutto ci fa pensare che questo utilissimo e complesso strumento per i nostri studi abbia ripreso la sua funzione e la sua vita; ad multos annoso

Speriamo di poter fra non molto scrivere della Commissione Vinciana e dell' edizione dei codici di Leonardo.

altrettanto Nazionale

g. C.

Direttore responsabile: BRUNO MOLAJOLI

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