IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO · ti cerco, signore, mia speranza. ebrei 13,15-17.20-21; sal 22;...

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Ger 1,4-5.17-19; Sal 70 (71); 1 Cor 12,31-13,13; Lc 4,21-30 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi udite». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naaman, il Siro». Parola del Signore 100 PREGHIERA SULLA TAVOLA Tu sei il Figlio di Dio, noi siamo tuoi fratelli. Rendi il nostro cuore docile per avvertire sempre la tua presenza in mezzo a noi, Signore di ogni tenerezza e bellezza! IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 03 febbraio IV settimana del Salterio

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Ger 1,4-5.17-19; Sal 70 (71); 1 Cor 12,31-13,13; Lc 4,21-30

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi siè compiuta questa Scrittura che voi udite». Tutti gli davanotestimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia cheuscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio diGiuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citeretequesto proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamoudito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”».Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accettonella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove inIsraele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni esei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessunadi esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone.C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo;ma nessuno di loro fu purificato, se non Naaman, il Siro».

Parola del Signore

100

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Tu sei il Figlio di Dio, noi siamo

tuoi fratelli. Rendi il nostro cuore

docile per avvertire sempre la tua

presenza in mezzo a noi, Signore

di ogni tenerezza e bellezza!

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO03 febbraio

IV settimana del Salterio

PER MEDITARESuccede oggi fra noi la stessa cosa che successequel giorno a Cafarnao: Dio prende la parola e lasua parola appare come parola nuova, diversadalle nostre, incredibilmente grande, tale darestare aldilà dello scorrere del tempo.Incredibilmente grande, ma chinata sull’uomoe desiderosa di liberarlo dalla cecità che gliimpedisce di riconoscere il Messia. Gesù è il voltodi quel Padre che ci vuole abbracciare come figli,ma il nostro cuore è preoccupato solo di incon-trare un Dio potente e liberatore. Oggi, come aCafarnao, accettiamo che la parola di Dio ci liberidai nostri falsi idoli e dalle nostre false giustiziee chiediamole la forza di conservare più ildolcemente possibile nell’unità il mondo checi è stato messo nelle mani.

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APPUNTA

MEN

TI - Festa della Presentazione al Tempio - Giornata per la vita

- Ore 15.00: Corso battesimi

- Ore 15.00: Incontro genitori sacramenti (4)

IN DIOCESI:- Corso diocesano per adolescenti animatori d’oratorio

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MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

S. Agata

lunedì 04 febbraio martedì 05 febbraio mercoledì 06 febbraio

Ebrei 12,1-4; Sal 21; Mc 5, 21-43

Dal Vangelo secondo MarcoVENNE UNO DEI CAPI DELLA SINAGOGA,DI NOME GIÀIRO, IL QUALE, COME LO

VIDE, GLI SI GETTÒ AI PIEDI E LO SUP-PLICÒ CON INSISTENZA: «LA MIA FIGLIO-LETTA STA MORENDO ». GESÙ PRESE LA

MANO DELLA BAMBINA E LE DISSE: «TA-LITÀ KUM», CHE SIGNIFICA: «FANCIULLA,IO TI DICO: ÀLZATI!». E SUBITO LA FAN-CIULLA SI ALZÒ E CAMMINAVA.

PensieroLa guerra cancella il primo e fondamen-tale dei diritti quello di vivere. E i dirittio sono di tutti o sono soltanto privilegidi qualcuno. Gino Strada

PreghieraLa gloria di Dio è l’uomo vivente.

Ebrei 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6

Dal Vangelo secondo MarcoMOLTI, ASCOLTANDO, RIMANEVANO

STUPITI E DICEVANO: «DA DOVE GLI

VENGONO QUESTE COSE? NON È COSTUI

IL FALEGNAME?». ED ERA PER LORO

MOTIVO DI SCANDALO. MA GESÙ DISSE

LORO: «UN PROFETA NON È DISPREZ-ZATO SE NON NELLA SUA PATRIA,TRA I SUOI PARENTI E IN CASA SUA».

PensieroLa pace è un abbraccio di serenità efelicità.La pace è come il sorriso di unbambino che ti accende il cuore. Anonimo

PreghieraIl Signore è buono e grande nell’amore.

S. Paolo Miki e compagni

IVSETTIM

ANAORD

INARIO

-IV

Settim

anade

lsalterio

Ebrei 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20

Dal Vangelo secondo MarcoVISTO GESÙ DA LONTANO, L’UOMO

POSSEDUTO DA UNO SPIRITO IMPURO.ACCORSE, GLI SI GETTÒ AI PIEDI E,URLANDO A GRAN VOCE, DISSE: «CHE

VUOI DA ME, GESÙ, FIGLIO DEL DIO

ALTISSIMO? TI SCONGIURO, IN NOME

DI DIO, NON TORMENTARMI!». GLI

DICEVA INFATTI: «ESCI, SPIRITO IMPURO,DA QUEST’UOMO!».

PensieroLa più grande disgrazia che vi possa capi-tare è di non essere utili a nessuno e che lavostra vita non serva a niente. Raul Follereau

PreghieraLa tua presenza Signore, ci colmadi gioia.

FFEE

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- Confessioni ragazzi San Giuseppe e Comonte

- Ore 20.45 in oratorio: Incontro catechistizone (cammino di Quaresima)

- Ore 20.45: Corso Cresimandi Adulti (4)

- Confessioni ragazzi Paderno

- Ore 20.45: Consiglio Caritas

- Confessioni ragazzi zona Serena

IN DIOCESI:- Scuola della Parola

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

S. Girolamo EmilianiS. Giuseppina Bakhita

giovedì 07 febbraio venerdì 08 febbraio sabato 09 febbraio

Ebrei 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29

Dal Vangelo secondo MarcoIL RE ERODE SENTÌ PARLARE DI GESÙ,PERCHÉ IL SUO NOME ERA DIVENTATO

FAMOSO. SI DICEVA: «GIOVANNI IL

BATTISTA È RISORTO DAI MORTI E PER

QUESTO HA IL POTERE DI FARE PRO-DIGI». ALTRI INVECE DICEVANO: «È

ELIA». ALTRI ANCORA DICEVANO: «È UN

PROFETA, COME UNO DEI PROFETI».

Pensiero L'umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all'umanità.John Fitzgerald Kennedy

Preghiera Ti cerco, Signore, mia speranza.

Ebrei 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34

Dal Vangelo secondo MarcoGLI APOSTOLI SI RIUNIRONO ATTORNO

A GESÙ E GLI RIFERIRONO TUTTO

QUELLO CHE AVEVANO FATTO E QUELLO

CHE AVEVANO INSEGNATO. ED EGLI

DISSE LORO: «VENITE IN DISPARTE, VOI SOLI, IN UN LUOGO DESERTO, E RIPOSATEVI UN PO’». ERANO INFATTI

MOLTI QUELLI CHE ANDAVANO

E VENIVANO E NON AVEVANO NEANCHE

IL TEMPO DI MANGIARE.

Pensiero La pace è per il mondo quello che il lievito è per la pasta. Talmud

Preghiera Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

IV SETTIMANA ORD

INARIO - IV Settim

ana de

l salterio

Ebrei 12,18-19.21-24;Sal 47; Mc 6,7-13

Dal Vangelo secondo MarcoCHIAMÒ A SÉ I DODICI E PRESE A

MANDARLI A DUE A DUE E DAVA LORO

POTERE SUGLI SPIRITI IMPURI. E ORDINÒ

LORO DI NON PRENDERE PER IL VIAGGIO

NIENT’ALTRO CHE UN BASTONE: NÉ

PANE, NÉ SACCA, NÉ DENARO NELLA

CINTURA; MA DI CALZARE SANDALI E

DI NON PORTARE DUE TUNICHE.

PensieroLa pace non è assenza di guerra: è unavirtù, uno stato d'animo, una disposi-zione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia. Baruch Spinoza

PreghieraAbbiamo conosciuto Signore, la tua misericordia.

FFEE

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- Confessioni ragazzi zona Luce

- Catechesi adulti (14)

- Ore 20.45: Gruppi di ascolto nelle case (5)

- Veglia Diocesana per la Pace

- Ore 20.45: Corso Fidanzati in oratorio (5)

- Ore 18.00: Lectio divina a Comonte

IN DIOCESI:

- Incontri vocazionali giovani

- Scuola animatori biblici

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Is 6, 1-8; Sal 137 (138); 1 Cor 15, 1-11; Lc 5, 1-11

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo Gesù salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folledalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e nonabbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e leloro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore».Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore diuomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Parola del Signore

104

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Signore, benedici il cibo

che stiamo per prendere

e fa che non manchi

a nessun bambino del mondo.

Amen.

10 febbraioI settimana del Salterio

PER MEDITARESi rimane perplessi di fronte all'entusiasmo concui i discepoli decidono di seguire Gesù. Essi lo incontrano, lo ascoltano, sentono nascere la speranza che sia Lui a fare della loro terra il Regnodi Dio e decidono di seguirlo. Con gioia rispondonoa Gesù che li interpella e li fa suoi discepoli, primi custodi della notizia che Dio abita nel nostromondo. Rimaniamo perplessi perchè invece noi,che pure incontriamo e ascoltiamo Gesù attra-verso la Chiesa, siamo esitanti e abbiamo molteobiezioni al fatto che valga la pena costruire la comunità dei cristiani. I discepoli hanno incontrato

Gesù e non sono più stati capaci di guardare la vita senzal'aiuto del suo sguardo. Lo stesso dovrebbe essere per noi: la Chiesa ha custodito per secoli la memoria di Gesù e se noilì lo abbiamo incontrato davvero, non possiamo più nonamare la Chiesa, non farci carico con gioia dell'annuncio della Verità che salva ogni uomo.

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APPUNTA

MEN

TI - Giornata mondiale del malato

- Ore 15.30: S. Messa con gli Ammalati a Paderno presieduta dal Vescovo Francesco

- Ore 15.00: Corso battesimi

IN DIOCESI: Incontri vocazionali giovani

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TIlunedì 11 febbraio martedì 12 febbraio

Genesi 1, 20-2,4a; Sal 8; Mc 7, 1-13

Dal Vangelo secondo Marco ED EGLI RISPOSE LORO: «BENE HA

PROFETATO ISAIA DI VOI, IPOCRITI,COME STA SCRITTO: QUESTO POPOLO

MI ONORA CON LE LABBRA, MA IL SUO

CUORE È LONTANO DA ME. INVANO MI

RENDONO CULTO, INSEGNANDO DOT-TRINE CHE SONO PRECETTI DI UOMINI.TRASCURANDO IL COMANDAMENTO

DI DIO, VOI OSSERVATE LA TRADIZIONE

DEGLI UOMINI».

Pensiero Fa più rumore un albero che cade cheuna foresta che cresce. Lao Tze

Preghiera Come sono grandi le tue opere, Signore.

Beata Maria Vergine di Lourdes

V SETTIM

ANA ORD

INARIO - I Settim

ana de

l salterio

Genesi 1, 1-19; Sal 103; Mc 6, 53-56.

Dal Vangelo secondo Marco COMPIUTA LA TRAVERSATA FINO A TERRA,GIUNSERO A GENÈZARET E APPRODA-RONO. SCESI DALLA BARCA, LA GENTE

SUBITO LO RICONOBBE E, ACCORRENDO

DA TUTTA QUELLA REGIONE, COMINCIA-RONO A PORTARGLI SULLE BARELLE

I MALATI, DOVUNQUE UDIVANO CHE

EGLI SI TROVASSE.

Pensiero È possibile odiare qualcuno quando sappiamo che Dio abita in tutti? Mahatma Ghandi

Preghiera Gioisce il Signore per tutte le sue creature.

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- Ore 20.45: Corso Cresimandi Adulti (5)

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TTEEMMPPOO DDII QQUUAARREESSIIMMAA

Ci è rimasto di sicuro qualcosa delle abitudini religiose della Quaresima: le “ceneri” non sono state del

tutto dimenticate; e nemmeno i “piccoli sacrifici” di non fumare e di non mangiar dolci. Non sono cose da

buttare via: se mai sono da riscoprire e da rimotivare come gesti che iscrivono nel nostro corpo i cammini

della penitenza e della conversione. Il digiuno per esempio - e comunque il sacrificio del mangiare inutile

e ingordo - aiuta a controllare i desideri disordinati; apre il cuore nell' attesa di qualcos'altro che deve

venire; rende più attenti agli altri e soprattutto ai poveri; predispone alla condivisione e alla solidarietà.

Questi gesti di sobrietà ci aiutano appunto a renderci attenti alla Parola di Dio, a ciò che Dio viene a darci

con la sua Pasqua. Ci rendiamo leggeri e pronti per un cammino; per un itinerario fatto

di ascolto della Parola di Dio, di preghiera, di gesti di carità e che ci porta a conoscere

e a entrare sempre più nel mistero di Gesù Cristo. La comunità ci sorregge e ci aiuta.

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APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

TTEEMMPPOO DDII QQUUAARREESSIIMMAA

Gl 2,12-18; Sal 50 (51); 2 Cor 5,20–6,2; Mt 6,1-6.16-18

Dal Vangelo secondo Matteo

«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davantiagli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti nonavrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore

MeditaAmico che leggi: buona Quaresima! Oggi iniziano i 40 giorni di deserto,giorni che ogni anno i cristiani si dedicano, nel segno della verità e dellascoperta di se stessi, giorni utili a riscoprire la solidarietà verso i fratelli.Ricordati: siamo polvere che Dio trasfigura e illumina.

PregaPietà di noi, Signore, nel tuo grande amore cancella il nostro peccatoe donaci di iniziare col cuore leggero la palestra della quaresima.

MERCOLEDÌ DELLE CENERI 13 febbraio

Tempo di Quaresima

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APPUNTA

MEN

TI

- LE SACRE CENERI:solenne inizio della Quaresima(Astinenza e digiuno)

- Imposizione delle Ceneri durante le S. Messe(orario feriale) in tutte le zone

- Ore 20.45: in chiesa parrocchiale S.Messa con imposizione delle ceneri

APPUNTA

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APPUNTA

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APPUNTA

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TI

TEMPO

DI Q

UARE

SIMA

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SS. Cirillo e Metodio, Patroni d’Europa

Is 58,1-9a; Sal 50; Mt 9,14-15

Dal Vangelo secondo MatteoGESÙ DISSE: «POSSONO FORSE GLI INVI-TATI A NOZZE ESSERE IN LUTTO MENTRE

LO SPOSO È CON LORO? VERRANNO

PERÒ I GIORNI QUANDO LO SPOSO SARÀ

LORO TOLTO E ALLORA DIGIUNERANNO».

Medita La pratica del digiuno è - purtroppo -una pratica dimenticata e guardata conun certo sospetto dal nostro mondo incapace di rinunce. L'importante, è lo stile, il richiamo, la tensione verso lo sposo. Tutto ciò che ci può ricordarequesta tensione è bene accetto agliocchi di Dio...

venerdì 15 febbraio sabato 16 febbraio

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Is 58,9b-14; Sal 85; Lc 5,27-32

Dal Vangelo secondo LucaI FARISEI E I LORO SCRIBI MORMORA-VANO E DICEVANO AI SUOI DISCEPOLI:«PERCHÉ MANGIATE E BEVETE CON I

PUBBLICANI E I PECCATORI?». GESÙ RI-SPOSE: «NON SONO I SANI CHE HANNO

BISOGNO DEL MEDICO, MA I MALATI; IO

NON SONO VENUTO A CHIAMARE I GIU-STI, MA I PECCATORI A CONVERTIRSI».

Medita Dio ci viene a stanare per offrirci amore,questo Dio che soffre come un amanteferito quando non viene ricambiato, è lìche mi aspetta. Per quanto tempo fuggi-remo l'unica cosa che davvero ci puòrendere felici?

giovedì 14 febbraio

Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25

Dal Vangelo secondo Luca«SE QUALCUNO VUOL VENIRE DIETRO

A ME, RINNEGHI SE STESSO, PRENDA LA

SUA CROCE OGNI GIORNO E MI SEGUA.CHI VORRÀ SALVARE LA PROPRIA VITA,LA PERDERÀ, MA CHI PERDERÀ LA

PROPRIA VITA PER ME, LA SALVERÀ».

Medita Gesù ci invita in Quaresima a riscoprireche egli è tutto, l'assoluto, la pienezza,l'amore, ogni desiderio e ogni anelitocolmato. Ci sfida a scoprire che in unmondo in cui tutti parlano di auto-realiz-zazione l'unica cosa che conta è quelladi perdere la propria vita per amore.

- Quaresimale - Scuola di Preghiera in Seminario

- Veglia diocesana di preghiera per i fidanzatia Paderno con il Vescovo

- Ore 20.45: Via Crucis

- Uscita Voce

Dt 26,4-10; Sal 90 (91): Rm 10,8-13; Lc 4,1-13

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal

Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta

giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni,

ma quando furono terminati, ebbe fame.

Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa

pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non

di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli

mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò

tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data

e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione

dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto:

“Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Parola del Signore

I DOMENICA DI QUARESIMA

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

O Cristo, icona della maestosa

gloria del Padre, volto

dell'amore, degnati di farci

salire alla tua presenza sul

santo monte della preghiera.

112

17 febbraioI settimana del Salterio

PER MEDITAREGesù nel deserto è tentato: prova la tentazione del possedere, del dominare,dell'apparire. Sono le tentazioni di ogni uomo che, sospinto dal suo desiderioinfinito, cerca di costruire la sua vita, intessendo rapporti con le cose e con glialtri. La tentazione di ogni uomo è quella di prendere i sassi e trasformarli su-bito in pane, di mangiare tutto, di volere tutto e subito, perciò di stabilire conl'altro un rapporto di forza, di dominio, di prepotenza, di prestigio, rinnegandocosì la vocazione d'amore. In questa esperienza della tentazione, Gesù rivela al-l'uomo il modo di fare l'uomo. Qual’è la via che ci insegna Gesù? Occorre chel'uomo sappia prima morire. No - si dice a Satana -, non voglio che queste pie-tre diventino subito pane. Mangerò solo dopo aver ascoltato la Parola di Dio.Essa dice che il pane lo devi dare tu, donando il tuo corpo agli altri. Devi in qual-che modo morire, staccarti dalla tua vita, perderla e riceverla dalle mani di Dio.Allora avrai un mondo fraterno, e un pane umano.

APPUNTA

MEN

TI

113

- Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie

- Ore 15.00: Corso battesimi

- Ore 20.45: Chiesa Beato Giovanni XXIII preghiera ecumenica di Taizé

APPUNTA

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APPUNTA

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APPUNTA

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I SETTIMANA DI Q

UARE

SIMA - I Settim

ana de

l salterio

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AAIIOOIs 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15

Dal Vangelo secondo Matteo«VOI DUNQUE PREGATE COSÌ: PADRE

NOSTRO CHE SEI NEI CIELI, SIA SANTIFI-CATO IL TUO NOME; VENGA IL TUO

REGNO; SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ,COME IN CIELO COSÌ IN TERRA. DACCI

OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO, E

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME

NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBI-TORI, E NON CI INDURRE IN TENTA-ZIONE, MA LIBERACI DAL MALE».

Medita La preghiera è il polmone che ci per-mette di restare in profonda comunionecol Signore e con noi stessi, lo sguardoche rivolgiamo verso Dio per cogliere ilsenso profondo della nostra vita.

martedì 19 febbraio mercoledì 20 febbraio

114

Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32

Dal Vangelo secondo LucaMENTRE LE FOLLE SI ACCALCAVANO, GESÙ

COMINCIÒ A DIRE: « QUELLI DI NÌNIVE

SORGERANNO NEL GIUDIZIO INSIEME

CON QUESTA GENERAZIONE E LA CON-DANNERANNO; PERCHÉ ESSI ALLA PREDI-CAZIONE DI GIONA SI CONVERTIRONO.ED ECCO, BEN PIÙ DI GIONA C'È QUI».

Medita Non c'è nessuno più difficile da conver-tire di un presunto pio credente checrede di credere. Monito bruciante pernoi, ascoltatori della parola, per non abituarci mai al messaggio del Signore.

lunedì 18 febbraio

Lv 19,1-2.11-18; Sal 18; Mt 25,31-46

Dal Vangelo secondo Matteo

«VENITE, BENEDETTI DEL PADRE MIO,RICEVETE IN EREDITÀ IL REGNO PREPA-RATO PER VOI FIN DALLA FONDAZIONE

DEL MONDO. OGNI VOLTA CHE AVETE

FATTO QUESTE COSE A UNO DI QUESTI

MIEI FRATELLI PIÙ PICCOLI, L'AVETE

FATTO A ME. E SE NE ANDRANNO, QUE-STI AL SUPPLIZIO ETERNO, E I GIUSTI

ALLA VITA ETERNA».

Medita Siamo chiamati a riconoscere il volto delSignore proprio nei piccoli e negli ultimi:cerchiamo di vivere consapevolmenteogni nostra scelta, ogni nostro incontro,ogni nostra parola.

- Anniversario di mons. Ferdinando Cortinovis

- Ore 20.45: Santa messa in suffragio di tuttii sacerdoti defunti della parrocchia

- Ore 20.45: Corso Cresimandi Adulti (6)

APPUNTA

MEN

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APPUNTA

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APPUNTA

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I SETTIMANA DI Q

UARE

SIMA - I Settim

ana de

l salterio

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Cattedra di S. Pietro, ApostoloS. Pier Damiani S. Policarpo

Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26

Dal Vangelo secondo Matteo«AVETE INTESO CHE FU DETTO AGLI AN-TICHI: NON UCCIDERE; CHI AVRÀ UC-CISO SARÀ SOTTOPOSTO A GIUDIZIO. MA

IO VI DICO: CHIUNQUE SI ADIRA CON IL

PROPRIO FRATELLO, SARÀ SOTTOPOSTO A

GIUDIZIO. CHI POI DICE AL FRATELLO:STUPIDO, SARÀ SOTTOPOSTO AL SINE-DRIO; E CHI GLI DICE: PAZZO, SARÀ SOT-TOPOSTO AL FUOCO DELLA GEENNA».

Medita Possiamo diventare figli del perdono edella riconciliazione poiché perdonati ericonciliati nel profondo; siamo capacidel gesto inaudito e profetico del per-dono non per un nostro sforzo ma comecontagio di un dono ricevuto.

venerdì 22 febbraio sabato 23 febbraio

115

Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48

Dal Vangelo secondo Matteo«AVETE INTESO CHE FU DETTO: AMERAI

IL TUO PROSSIMO E ODIERAI IL TUO

NEMICO; MA IO VI DICO: AMATE I VO-STRI NEMICI E PREGATE PER I VOSTRI

PERSECUTORI, PERCHÉ SIATE FIGLI DEL

PADRE VOSTRO CELESTE, CHE FA SOR-GERE IL SUO SOLE SOPRA I MALVAGI E

SOPRA I BUONI, E FA PIOVERE SOPRA I

GIUSTI E SOPRA GLI INGIUSTI».

Medita Il cristiano nell’amore è chiamato a superare la logica del dare e del ricevere,la logica della spontaneità, della sensa-zione, per approdare alla logica ben piùradicale del vangelo.

giovedì 21 febbraio

Est 4,17; Sal 137; Mt 7,7-12

Dal Vangelo secondo Matteo«CHIEDETE E VI SARÀ DATO; CERCATE E

TROVERETE; BUSSATE E VI SARÀ APERTO;PERCHÉ CHIUNQUE CHIEDE RICEVE, E

CHI CERCA TROVA E A CHI BUSSA SARÀ

APERTO. TUTTO QUANTO VOLETE CHE

GLI UOMINI FACCIANO A VOI, ANCHE

VOI FATELO A LORO».

Medita È un rapporto di fiducia e di passionequello che si viene a creare tra Dio e noi,rapporto di chi davvero mette nelle manila sua vita, sapendo che qualunque cosaaccadrà, Dio Padre conosce e interviene.

- Quaresimale - Ore 20.45: Corso Fidanzati in oratorio (7)

- Ore 20.45: Via Crucis

Gn 15,5-12.17-18; Sal 26 (27); Fil 3,17–4,1; Lc 9,28b-36

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e

Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo

volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e

sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui:

erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del

suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro

e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando

si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano

con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù:

«Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una

per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che

diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua

ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì

una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».

Parola del Signore

II DOMENICA DI QUARESIMA

116

24 febbraioII settimana del Salterio

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Quale follia d'amore ancor

oggi ti spinge, Padre buono

,

a consegnare il tuo Figlio ne

lle

nostre mani, che sai capaci

di violenza!

PER MEDITARE I discepoli stanno esprimendo un mistero che è nel cuore di Gesù e che lotrasfigura; essi hanno intuito che la lieta notizia della tenerezza, della mi-sericordia di Dio annunciata ai poveri è quest'uomo. Il Regno di Dio è lì. E chilo scopre è portato subito a costruire una tenda e a dire: “È bello starequi”. Perchè lì è nel cuore della vita e non se ne stacca più. Ma c'è di più.Questo splendore è all'opera soprattutto là dove il fallimento, la fragilità, laviolenza, la morte dell'uomo sembrerebbero nasconderlo, cancellarlo. Gesùsta annunciando che morirà. Mosè ed Elia, i profeti presenti alla trasfigu-razione, di che parlano? I profeti parlano del fatto che il Figlio dell'uomosarà “consegnato agli anziani” e ucciso. Per chi crede in questa forza na-scosta che brilla nella trasfigurazione, lo sguardo sul mondo cambia. Il cri-stianesimo, infatti, è annuncio di trasfigurazione: è umile, pazienteaccettazione della fragilità umana, è attenzione a chi resta indietro, a chi èfuori, a chi soffre, a chi viene offeso, calpestato, ucciso; nella fiducia, ap-punto, che l'amore di Dio tocca anche nell'abisso della morte la povertà del-l'uomo. E a partire da qui nasce per ogni uomo la possibile trasfigurazione:la resurrezione segreta che sta incominciando già da adesso.

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117

- Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie

- Ore 15.00 in oratorio: Ritiro Genitori bambini I confessione

IN DIOCESI:

- Scuola di preghiera adulti casa di ritiri a Botta

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lunedì 25 febbraio martedì 26 febbraio mercoledì 27 febbraio

II SETTIM

ANA DI Q

UARE

SIMA - II Settim

ana de

l salterio

118

Is 1,10.16-20; Sal 49; Mt 23,1-12

Dal Vangelo secondo Matteo«SIATE MISERICORDIOSI, COME È MISE-RICORDIOSO IL PADRE VOSTRO. NON

GIUDICATE E NON SARETE GIUDICATI;NON CONDANNATE E NON SARETE

CONDANNATI; PERDONATE E VI SARÀ

PERDONATO, DATE E VI SARÀ DATO».

Per meditare Dio guarda col cuore alla nostra fragilità,Dio vede al di là delle apparenze, Dioscruta nel profondo e capisce. L'atteg-giamento da imitare è proprio quella didare amore perché riceviamo amore.Che il Signore ci conceda davvero di es-sere secondo il suo cuore.

Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28

Dal Vangelo secondo Matteo«ECCO, NOI STIAMO SALENDO A GERU-SALEMME E IL FIGLIO DELL'UOMO SARÀCONSEGNATO AI SOMMI SACERDOTI EAGLI SCRIBI, CHE LO CONDANNERANNOA MORTE E LO CONSEGNERANNO AI PA-GANI PERCHÉ SIA SCHERNITO E FLAGEL-LATO E CROCIFISSO; MA IL TERZOGIORNO RISUSCITERÀ».

Per meditare “Diventare piccoli” è l’atteggiamentocontrario a quello degli uomini, assetatidi potenza e di grandezza. Gesù si èfatto piccolo fino alla morte di croce.Tutti ci saremmo aspettati che il Figlio diDio sarebbe venuto per essere servito eper far morire i peccatori. E invece no. Èvenuto per servire e per dare la vita in ri-scatto per tutti.

Dn 9,4b-10; Sal 78; Lc 6,36-38

Dal Vangelo secondo LucaDALLA NUBE USCÌ UNA VOCE, CHE DI-CEVA: «QUESTI È IL FIGLIO MIO,L'ELETTO; ASCOLTATELO». APPENA LA

VOCE CESSÒ, GESÙ RESTÒ SOLO. I DI-SCEPOLI TACQUERO E IN QUEI GIORNI

NON RIFERIRONO A NESSUNO CIÒ CHE

AVEVANO VISTO.

Per meditare La trasfigurazione svela il mistero diGesù. Egli è il Figlio del Padre, l’eletto. IlPadre ordina a tutti: "Ascoltatelo!".L’obbedienza a “Gesù solo” è il culminedel racconto. Ora sappiamo chi è Gesù eperché lo dobbiamo ascoltare.

FFEE

BBBBRR

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- Ore 20.45 in oratorio: Incontro catechisti parallele

- Ore 20.45: Corso Cresimandi Adulti (7)

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II SETT

IMANA DI Q

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SIMA - II Settim

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l salterio

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AARR

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Gn 37,3-28; Sal 104; Mt 21, 33-43. 45

Dal Vangelo secondo MatteoGESÙ DISSE LORO: « LA PIETRA CHE I

COSTRUTTORI HANNO SCARTATA È DI-VENTATA TESTATA D'ANGOLO;DAL SI-GNORE È STATO FATTO QUESTO ED È

MIRABILE AGLI OCCHI NOSTRI? VI SARÀ

TOLTO IL REGNO DI DIO E SARÀ DATO A

UN POPOLO CHE LO FARÀ FRUTTIFICARE».

Medita Fin dall’inizio la parabola ha richiamatola nostra attenzione sui frutti. I frutti delregno di Dio coincidono con la fedeltànell’amore attivo, che è la sintesi dellavolontà di Dio. Alla fine il giudizio sarà in base ai frutti dell’amore fedele e attivoe non sull’appartenenza a Israele o alla Chiesa.

venerdì 01 marzo sabato 02 marzo

119

Mic 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32

Dal Vangelo secondo LucaIL FIGLIO MAGGIORE SI ARRABBIÒ, E NON VOLEVA ENTRARE. IL PADRE AL-LORA USCÌ A PREGARLO. MA LUI RISPOSE

A SUO PADRE: ECCO, IO TI SERVO DA

TANTI ANNI; ORA CHE QUESTO TUO

FIGLIO CHE HA DIVORATO I TUOI AVERI

CON LE PROSTITUTE È TORNATO, PER

LUI HAI AMMAZZATO IL VITELLO GRASSO”.

Medita La verità è proprio ancora qui: si può starecol Padre senza vederlo, puoi lavorare conlui senza gioirne, puoi lasciare che la tuafede diventi ossequio rispettoso senza che ti faccia esplodere il cuore di gioia.

giovedì 28 febbraio

Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31

Dal Vangelo secondo LucaC'ERA UN UOMO RICCO, CHE VESTIVA

DI PORPORA E DI BISSO E TUTTI I

GIORNI BANCHETTAVA LAUTAMENTE. UN

MENDICANTE, DI NOME LAZZARO, GIA-CEVA ALLA SUA PORTA, COPERTO DI PIA-GHE, BRAMOSO DI SFAMARSI DI QUELLO

CHE CADEVA DALLA MENSA DEL RICCO.

Medita Dio conosce per nome il povero Lazzaromentre non ha nome il ricco epulone che -peraltro - non viene descritto come partico-larmente malvagio. Il senso della parabola,la parola chiave, a me pare, è: "abisso".

Quaresimale - Ore 20.45: Corso Fidanzati in oratorio (8)

- Ore 20.45: Via Crucis

Es 3,1-15; Sal 102 (103); 1 Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei,

il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.

Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei,

per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più

colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi

convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa

parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna

e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo:

Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma

non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?

Ma quello gli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché

gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se por-

terà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai».

Parola del Signore

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Da tutti i tatticismi, dai compro-

messi, dalle eccessive distinzio

ni

che rischiano di spazzare via

la

verità, liberaci, o Signore!

120

III DOMENICA DI QUARESIMA 03 marzo

III settimana del Salterio

PER MEDITAREIl tempo è breve. Non è quella storia infinita di cui si può disporre a piaci mento. Le cose precipitano. È momento di crisi e di decisioni.Non puoi stare ingenuamente nell'illusione che tutto dura indefinitamente e le disgrazie che succedono sono solo un caso sfortu-nato, oggetto di cronaca curiosa. “In quel tempo” - ma come è simile al nostro! - vengono a dire a Gesù che Pilato ha fatto massacrarealcuni uomini e anche che il crollo di una torre ha ucciso diciotto persone.Sembrano le notizie di un nostro telegiornale: quelle che riempiono le nostrechiacchiere e mantengono la nostra distrazione. Gesù non è certo insensi-bile a queste disgrazie. Ma egli ha davanti agli occhi l'immensa disgrazia cheincombe sul mondo. Egli conosce la fragilità della vita di ogni uomo, il preci-pizio nel quale sta scivolando l'esistenza superficiale che non capisce il mo-mento fuggente, pieno del regalo del Regno. Per Lui anche tutti gli altri sonominacciati. Tutti noi nella misura in cui viviamo da distratti, da peccatori,siamo minacciati. Su ciascuno di noi incombe la minaccia delle spade di Pi-lato; su ciascuno di noi può precipitare la torre. Il fico sterile ha abusato finoall'estremo della pazienza del padrone: gli si dà ancora una grazia - l'ultima- che non ha meritato.

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- Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie

- Prime confessioni

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lunedì 04 marzo martedì 05 marzo mercoledì 06 marzo

S. Casimiro

III SETTIMANA DI Q

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SIMA - III Se

ttim

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l salterio

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Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35

Dal Vangelo secondo MatteoALLORA PIETRO GLI SI AVVICINÒ E GLI

DISSE: «SIGNORE, QUANTE VOLTE

DOVRÒ PERDONARE AL MIO FRATELLO,SE PECCA CONTRO DI ME? FINO A SETTE

VOLTE?». E GESÙ GLI RISPOSE: «NON TI

DICO FINO A SETTE, MA FINO A SET-TANTA VOLTE SETTE.

Per meditare L'atteggiamento del perdono lo matu-riamo nella consapevolezza del nostro li-mite. Se sapessimo, se capissimo diquanto amore il Signore è capace di col-marci! Se prendessimo più sul serio que-sta pagina del Vangelo! Se riuscissimo acostruire delle comunità di perdonati!

Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19

Dal Vangelo secondo Matteo«CHI DUNQUE TRASGREDIRÀ UNO SOLO

DI QUESTI PRECETTI, ANCHE MINIMI, E

INSEGNERÀ AGLI UOMINI A FARE AL-TRETTANTO, SARÀ CONSIDERATO MI-NIMO NEL REGNO DEI CIELI. CHI

INVECE LI OSSERVERÀ E LI INSEGNERÀ

AGLI UOMINI, SARÀ CONSIDERATO

GRANDE NEL REGNO DEI CIELI».

Per meditare Gesù, amici, non è venuto a cambiareuna virgola dell'alleanza con Israele, mala porta a compimento. Gesù ci aiuta acapire il senso delle “regole” che nellanostra religione ci viene chiesto di rispet-tare. Senza questo orizzonte la regola èun vuoto formalismo.

2 Re 5,1-15a; Sal 41–42; Lc 4,24-30

Dal Vangelo secondo LucaALL'UDIRE QUESTE COSE, TUTTI NELLA

SINAGOGA FURONO PIENI DI SDEGNO;SI LEVARONO, LO CACCIARONO FUORI

DELLA CITTÀ E LO CONDUSSERO FIN SUL

CIGLIO DEL MONTE SUL QUALE LA LORO

CITTÀ ERA SITUATA, PER GETTARLO GIÙ

DAL PRECIPIZIO. MA EGLI, PASSANDO IN

MEZZO A LORO, SE NE ANDÒ.

Per meditare Animo, amici, la quaresima serve soprat-tutto a disincagliare noi cristiani di anticadata, a ridare smalto e freschezza allanostra fede stanca e ripetitiva e se que-sto significa mettere in discussione qual-che nostra certezza, pazienza, purchécon verità, arriviamo liberi ad accoglierel'annuncio della Pasqua.

MMAA

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- Ore 20.45 in oratorio: Incontro catechisti plenaria (Il Triduo Pasquale)

- Ore 20.45: Corso Cresimandi Adulti (8)

- Ore 20.45: Consiglio Caritas

APPUNTA

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III SET

TIMANA DI Q

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SIMA - III Se

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l salterio

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S. Giovanni di DioSS. Perpetua e Felicita S. Francesca Romana

Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28b-34

Dal Vangelo secondo Marco«QUAL È IL PRIMO DI TUTTI I COMAN-DAMENTI?». GESÙ RISPOSE: «IL PRIMO

È: ASCOLTA, ISRAELE! IL SIGNORE NO-STRO DIO È L’UNICO SIGNORE; AMERAI

IL SIGNORE TUO DIO CON TUTTO IL

TUO CUORE E CON TUTTA LA TUA

ANIMA, CON TUTTA LA TUA MENTE E

CON TUTTA LA TUA FORZA. IL SECONDO

È QUESTO: AMERAI IL TUO PROSSIMO

COME TE STESSO».

Medita L’amore verso Dio e verso la creatura diDio: l’umanità. Niente altro. Non una pa-rola di più; sarebbe superflua.

venerdì 08 marzo sabato 09 marzo

123

Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14

Dal Vangelo secondo MarcoGESÙ DISSE «DUE UOMINI SALIRONO

AL TEMPIO A PREGARE: UNO ERA FARISEO

E L'ALTRO PUBBLICANO. IL PUBBLICANO

INVECE, FERMATOSI A DISTANZA, NON

OSAVA NEMMENO ALZARE GLI OCCHI

AL CIELO, MA SI BATTEVA IL PETTO

DICENDO: O DIO, ABBI PIETÀ DI ME

PECCATORE».

Medita Ecco una buona battaglia per il disce-polo: l'equilibrio in se stesso: senza trovare colpevoli "fuori", senza auto le-sionismo depressivo. Consapevole dellapropria fragilità e della propria gran-dezza, perdonato che sa perdonare, pacificato che sa pacificare.

giovedì 07 marzo

Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23

Dal Vangelo secondo LucaALTRI POI, PER METTERLO ALLA PROVA,GLI DOMANDAVANO UN SEGNO DAL

CIELO. GESÙ CONOSCENDO I LORO PEN-SIERI, DISSE: « SE IO SCACCIO I DEMÒNI

CON IL DITO DI DIO, È DUNQUE

GIUNTO A VOI IL REGNO DI DIO. CHI

NON È CON ME, È CONTRO DI ME; E CHI

NON RACCOGLIE CON ME, DISPERDE».

Medita Gesù spoglia satana di tutte le sue armi,che sono quelle dell’avere, del potere edell’apparire, quando muore, spogliatodi tutto, sulla croce. In questo modo re-stituisce all’uomo ciò che il demonio gliaveva tolto: la sua vera identità di imma-gine di Dio e la sua realtà di figlio di Dio.

- Esercizi Spirituali diocesani giovani

- Ore 20.45: Corso Fidanzati in oratorio (9)

- Ore 20.45: Via Crucis

- Esercizi Spirituali diocesani giovani

- Ore 18.00: Lectio Divina a Comonte

IN DIOCESI:- Incontri vocazionali Giovani

- Quaresimale

Gs 5,9a.10-12; Sal 33 (34); 2 Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormora-vano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomoaveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta. Edegli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì perun paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, soprag-giunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al ser-vizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe volutosaziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: Quantisalariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andròda mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come unodei tuoi salariati. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lon-tano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettòal collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato verso il Cielo e da-vanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Ma il padredisse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare,mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso,ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio eramorto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

Parola del Signore

IV DOMENICA DI QUARESIMA

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Come i due figli della parabola,

Signore, abbiamo falsato il tuo

volto: abbi pietà di noi, Sign

ore.

124

10 marzoIV settimana del Salterio

PER MEDITARE

La più commovente e mirabile parabola del Vangelo è la parabola del padre del figliolprodigo e del suo fratello maggiore. La personalità e il destino dei due figli servonoinfatti solo a mettere in luce il cuore del padre. Mai Gesù è riuscito a descrivere il Padre dei cieli in termini così impressionanti e vivi.Il mirabile è già all'inizio del gesto con il quale il padre esaudisce l'ingrata richiestadel figlio che domanda la sua parte. Il padre dà con amore e con rispetto supremo ciòche gli viene violentemente strappato. L'eredità che Dio dà a noi suoi figli predatoriè la nostra esistenza, la nostra libertà, la nostra intelligenza. Che noi sprechiamo edilapidiamo tutto questo; e cadiamo nella miseria; e che la miseria ci conduca a ri-flettere, non è cosa straordinaria. Straordinario è il Padre che ci segue continua-mente con lo sguardo; straordinarie sono la sua compassione, la sua accoglienzaesuberante e festosa. Straordinario è anche che al figlio meschino e geloso il Padrenon abbia una parola dura da dire, ma la semplice parola che riconosce l'incrollabilitàdell'amore. Questo racconto estasiato di Gesù - questa glorificazione del Padre - non

fa mai apparire Gesù stesso. Egli altro non è che la Parola che rac-conta la riconciliazione; l'Essere riconciliato nel quale la Parola sinasconde. La più commovente e mirabile parabola del Vangelo è laparabola del padre del figliol prodigo e del suo fratello maggiore.

125

APPUNTA

MEN

TI

- Giornata della carità

- Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie

- Prime confessioni

IN DIOCESI:- Esercizi Spirituali diocesani giovani

- Incontri vocazionali Giovani

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lunedì 11 marzo martedì 12 marzo mercoledì 13 marzo

IV SETTIMANA DI Q

UARE

SIMA - IV Se

ttim

ana de

l salterio

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Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-16

Dal Vangelo secondo GiovanniGESÙ VEDENDOLO DISTESO E, SAPENDO CHE

DA MOLTO TEMPO STAVA COSÌ, GLI DISSE:«VUOI GUARIRE?». GLI RISPOSE IL MALATO:«SIGNORE, IO NON HO NESSUNO CHE MI

IMMERGA NELLA PISCINA QUANDO L'ACQUA

SI AGITA. GESÙ GLI DISSE: «ALZATI, PRENDI

IL TUO LETTUCCIO E CAMMINA». E SUL-L'ISTANTE QUELL'UOMO GUARÌ.

Per meditare Vuoi guarire? Sei disposto a cambiare vita, amettere del tuo? Quaresima è occasione dicambiamento, non tanto devota penitenza,quaresima è finalmente l'occasione di conver-tire il nostro cuore. Ma solo se lo vogliamodavvero...

Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30

Dal Vangelo secondo GiovanniGESÙ DISSE: «CHI ASCOLTA LA MIA PAROLA E

CREDE A COLUI CHE MI HA MANDATO, HA

LA VITA ETERNA E NON VA INCONTRO AL

GIUDIZIO, MA È PASSATO DALLA MORTE ALLA

VITA. IN VERITÀ, IN VERITÀ VI DICO: È VE-NUTO IL MOMENTO, ED È QUESTO, IN CUI I

MORTI UDRANNO LA VOCE DEL FIGLIO DI

DIO, E QUELLI CHE L'AVRANNO ASCOLTATA,VIVRANNO».

Per meditare Gesù in più di un'occasione ha agito e par-lato identificandosi con Dio, cosa tanto piùsconcertante perché avvenuta in seno ad unpopolo che faceva dell'unicità e dell'alteritàdi Dio la propria gelosa peculiarità. Gesù,grande uomo. Gesù, vero Dio.

Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54

Dal Vangelo secondo GiovanniIL FUNZIONARIO DEL RE INSISTETTE: «SI-GNORE, SCENDI PRIMA CHE IL MIO BAM-BINO MUOIA». GESÙ GLI RISPONDE: «VA’,TUO FIGLIO VIVE». QUELL'UOMO CREDETTE

ALLA PAROLA CHE GLI AVEVA DETTO GESÙ E

SI MISE IN CAMMINO. PROPRIO MENTRE

SCENDEVA, GLI VENNERO INCONTRO I SERVI

A DIRGLI: «TUO FIGLIO VIVE!».

Per meditare Dedichiamo la nostra giornata al Signore, di-ciamogli che il suo volto ci ha cambiato lavita, diciamoglielo, sosteniamo il nostro Dioche - come a Betania - cerca amici con cuiconfidarsi. Umanissimo Dio questo Dio cheviene incoraggiato, umanissimo Dio questoDio che crede nell'uomo.

MMAA

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- Ore 20.45 in oratorio: Incontro catechisti zone (Il Triduo Pasquale)

- Ore 20.45: Corso Cresimandi Adulti (9)

- Ore 20.45: Consiglio Pastorale Parrocchiale in zona San Giuseppe

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IV SET

TIMANA DI Q

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SIMA - IV Se

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Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30

Dal Vangelo secondo GiovanniGESÙ MENTRE INSEGNAVA NEL TEMPIO,ESCLAMÒ: «CERTO, VOI MI CONOSCETE E SA-PETE DI DOVE SONO. EPPURE IO NON SONO

VENUTO DA ME E CHI MI HA MANDATO È

VERITIERO, E VOI NON LO CONOSCETE. IO

PERÒ LO CONOSCO, PERCHÉ VENGO DA LUI

ED EGLI MI HA MANDATO». ALLORA CERCA-RONO DI ARRESTARLO, MA NESSUNO RIUSCÌ

A METTERGLI LE MANI ADDOSSO, PERCHÉ

NON ERA ANCORA GIUNTA LA SUA ORA.

Medita Viviamo con autenticità la nostra apparte-nenza al Maestro, rendendo ragione dellanostra speranza. Con la preghiera e la sem-plicità di vita, con l'amore e il perdono il Si-gnore ci chiede oggi di essere suoi testimoni.

venerdì 15 marzo sabato 16 marzo

127

Ger 11,18-20; Sal 7; Gv 7,40-53

Dal Vangelo secondo Giovanni«MAI UN UOMO HA PARLATO COME PARLA

QUEST'UOMO!». MA I FARISEI REPLICARONO

LORO: «FORSE VI SIETE LASCIATI INGANNARE

ANCHE VOI? DISSE ALLORA NICODÈMO, UNO

DI LORO, CHE ERA VENUTO PRECEDENTE-MENTE DA GESÙ: «LA NOSTRA LEGGE GIU-DICA FORSE UN UOMO PRIMA DI AVERLO

ASCOLTATO E DI SAPERE CIÒ CHE FA?».

Medita Gesù è segno di contraddizione. Al culminedella disputa con i farisei interviene il saggioNicodèmo. Ancora oggi nel mondo la domanda su Gesù è ancora aperta: Chi sei tu Gesù?

giovedì 14 marzo

Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47

Dal Vangelo secondo GiovanniGESÙ DISSE: «LE OPERE CHE IL PADRE MI HA

DATO DA COMPIERE, QUELLE STESSE OPERE

CHE IO STO FACENDO, TESTIMONIANO DI

ME CHE IL PADRE MI HA MANDATO. E

ANCHE IL PADRE, CHE MI HA MANDATO, HA

DATO TESTIMONIANZA DI ME. MA VOI NON

AVETE MAI ASCOLTATO LA SUA VOCE NÉ

AVETE MAI VISTO IL SUO VOLTO, E LA SUA PA-ROLA NON RIMANE IN VOI; INFATTI NON

CREDETE A COLUI CHE EGLI HA MANDATO».

Medita C’è tanta amarezza, tristezza, oggi, nelle parole di Gesù. Il senso di fallimento che rag-giungerà il suo culmine sulla croce. Dio, uma nis-simo Dio. Resta vicino alle nostre fatiche!

- Quaresimale - Ore 20.45: Corso Fidanzati in oratorio (10)

- Ore 20.45: Via Crucis

IN DIOCESI:- Scuola di Preghiera in Seminario

- Cresime Adulti

IN DIOCESI:

- Ritiro impegnati nel socio-politico e nel mondo del lavoro

Is 43,16-21; Sal 125 (126); Fil 3,8-14; Gv 8,1-11

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò

di nuovo nel Tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise

a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa

in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata

sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di

lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Ma Gesù si chinò e si mise

a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’in-

terrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti

per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva

per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, comin-

ciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in

mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno

ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù

disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore

V DOMENICA DI QUARESIMA

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Signore, abbi pietà di noi

peccatori. Donaci la tua pace

e fa’ che siamo sempre gene-

rosi con tutti i nostri fratelli.

128

17 marzoI settimana del Salterio

PER MEDITAREChi di noi può giudicare un altro? Il cuore dell'uomo è sempre un mistero. Maanche quando apparisse chiaramente ciò che c'è nel cuore dell'altro, chi di noiè così innocente da sentirsi autorizzato ad emettere una sentenza sull'altro?Solo Dio può giudicare: perchè lui solo è innocente. E fortunatamente il suogiudizio è sempre perdono e misericordia. “In quel tempo” alcuni uomini dellalegge, giusti e dabbene, portano in giudizio una donna colta in flagrante pec-cato; ma di fronte a Gesù vengono smascherati nella loro meschina pretesa.In realtà per il Vangelo sono dei peccatori che accusano un altro peccatore.Gesù scrive in terra, come assente. Due volte soltanto rompe il silenzio: laprima volta per accomunare accusatori e accusata in un'unica comunità dicolpa; la seconda volta per dichiarare il perdono. Rispetto alle meschine pa-role di chi accusa, il silenzio di Gesù apre orizzonti immensi. Ogni accusa difronte a quel silenzio deve tacere perchè Dio “ha racchiuso tutti gli uomininella disobbedienza” non per punirli come vorrebbero gliaccusatori, ma per “fare a tutti misericordia”. Se nessunopuò condannare la donna è perchè Gesù ha sofferto pertutti, al fine di acquistare per tutti la grazia del perdono.

129

APPUNTA

MEN

TI - Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie

- Prime confessioni

- Ore 10.00: Battesimi

- Ore 20.45: Chiesa Beato Giovanni XXIII preghiera ecumenica di Taizé

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

lunedì 18 marzo martedì 19 marzo mercoledì 20 marzo

S. Giuseppe, sposo della B.V. MariaS. Cirillo di Gerusalemme

V SETTIM

ANA DI Q

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SIMA - I Settim

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l salterio

130

2Sam 7,4-16; Sal 88; Rm 4,13-22; Lc 2,41-51

Dal Vangelo secondo LucaGESÙ RISPOSE: «PERCHÉ MI CERCAVATE?NON SAPEVATE CHE IO DEVO OCCUPARMI

DELLE COSE DEL PADRE MIO?». MA ESSI NON

COMPRESERO LE SUE PAROLE. PARTÌ DUNQUE

CON LORO E TORNÒ A NAZARET E STAVA

LORO SOTTOMESSO. E GESÙ CRESCEVA IN SA-PIENZA, ETÀ E GRAZIA DAVANTI A DIO E AGLI

UOMINI.

Per meditare Non deve meravigliare che Maria e Giuseppe”non compresero le sue parole”. Il camminodella rivelazione è ancora lungo. Per tutto ilresto dell’adolescenza e della giovinezza diGesù Luca non ha nulla di straordinario dasegnalarci all’infuori della sua umile sottomis-sione ai genitori.

Dn 3,14-20.46.50.91-92.95; C Dn 3,52-56; Gv 8,31-42

Dal Vangelo secondo GiovanniGLI RISPOSERO: «IL NOSTRO PADRE È

ABRAMO». RISPOSE GESÙ: «SE SIETE FIGLI DI

ABRAMO, FATE LE OPERE DI ABRAMO! SE DIO

FOSSE VOSTRO PADRE, CERTO MI AMERESTE,PERCHÉ DA DIO SONO USCITO E VENGO;NON SONO VENUTO DA ME STESSO, MA

LUI MI HA MANDATO».

Per meditare Gesù, con coraggio, ci svela che solo la suaParola ci porta alla libertà, che solo seguendolui riusciremo ad essere liberi. Liberi peramare, liberi per donare la nostra vita, nonper giocarla in un istinto egoistico che ci distoglie dal vero senso della vita.

Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal 22; Gv 8,1-11

Dal Vangelo secondo Giovanni«CHI DI VOI È SENZA PECCATO, SCAGLI PER

PRIMO LA PIETRA CONTRO DI LEI». QUELLI,UDITO CIÒ, SE NE ANDARONO UNO PER

UNO, COMINCIANDO DAI PIÙ ANZIANI FINO

AGLI ULTIMI. RIMASE SOLO GESÙ CON LA

DONNA LÀ IN MEZZO. ALZATOSI ALLORA

GESÙ LE DISSE: «DONNA, DOVE SONO? NES-SUNO TI HA CONDANNATA?». ED ESSA RI-SPOSE: «NESSUNO, SIGNORE». E GESÙ LE

DISSE: «NEANCH'IO TI CONDANNO; VA’ E

D'ORA IN POI NON PECCARE PIÙ».

Per meditare Dio non giudica. Ci giudicano la vita, la so-cietà, il datore di lavoro, noi stessi. Tutti ci giu-dicano, Dio no. Dio ama, e basta. E questadonna viene liberata. Salvata dalla lapidazione,viene ora salvata dalla sua fragilità. Anche leiviene invitata a guardare oltre ciò che pensavaessere la soluzione ai suoi problemi.

MMAA

RRZZ

OO

- Confessioni ragazzi san Giuseppe e Comonte

- Ore 20.45 in oratorio: Incontro catechisti parallele (Il Triduo Pasquale)

- Confessioni ragazzi Paderno - Confessioni ragazzi zona Serena

- Ore 15.00: Preparazione alla Pasqua per Adulti in chiesa parrocchiale

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

V SETT

IMANA DI Q

UARE

SIMA - I Settim

ana de

l salterio

MMAA

RRZZ

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S. Turibio de Mongrovejo

Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42

Dal Vangelo secondo GiovanniCERCAVANO ALLORA DI PRENDERLO DI

NUOVO, MA EGLI SFUGGÌ DALLE LORO MANI.RITORNÒ QUINDI AL DI LÀ DEL GIORDANO,NEL LUOGO DOVE PRIMA GIOVANNI BATTEZ-ZAVA, E QUI SI FERMÒ. MOLTI ANDARONO

DA LUI E DICEVANO: «GIOVANNI NON HA

FATTO NESSUN SEGNO, MA TUTTO QUELLO

CHE GIOVANNI HA DETTO DI COSTUI ERA

VERO». E IN QUEL LUOGO MOLTI CREDET-TERO IN LUI.

Medita La grande settimana è ormai alle porte: che ilSignore ci accordi un cuore che sappia inte-nerirsi davanti a questo tempo che è il cuoredella storia, l'inizio della nostra fede, il nutri-mento della nostra speranza...

venerdì 22 marzo sabato 23 marzo

131

Ez 37,21-28; C Ger 31,10-12b.13; Gv 11,45-56

Dal Vangelo secondo GiovanniCAIFA, SOMMO SACERDOTE, DISSE LORO:«NON CONSIDERATE COME SIA MEGLIO CHE

MUOIA UN SOLO UOMO PER IL POPOLO E

NON PERISCA LA NAZIONE INTERA?». DA

QUEL GIORNO DECISERO DI UCCIDERLO.GESÙ PERTANTO NON SI FACEVA PIÙ VEDERE

IN PUBBLICO TRA I GIUDEI.

Medita È andata. Decisione presa, condanna senten-ziata. Il Sinedrio si è pronunciato e Caifa con-ferma la fama che lo circonda, e che la storiaci restituisce, di uomo cinico e avido, attac-cato al suo ruolo e al suo potere. Tragicomicaprofezia del Sommo sacerdote: davvero Gesùmorirà per dare la vita a tutto il popolo!

giovedì 21 marzo

Gn 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59

Dal Vangelo secondo GiovanniRISPOSE GESÙ: « ABRAMO, VOSTRO PADRE,ESULTÒ NELLA SPERANZA DI

VEDERE IL MIO GIORNO; LO VIDE E SE NE

RALLEGRÒ». GLI DISSERO ALLORA

I GIUDEI: «NON HAI ANCORA CINQUAN-T'ANNI E HAI VISTO ABRAMO?». RISPOSE

LORO GESÙ: «IN VERITÀ, IN

VERITÀ VI DICO: PRIMA CHE ABRAMO FOSSE,IO SONO». ALLORA RACCOLSERO PIETRE PER

SCAGLIARLE CONTRO DI LUI; MA GESÙ SI

NASCOSE E USCÌ DAL TEMPIO.

Medita Quell’affermazione: prima che Abramo fosse,io sono, è un pugno nello stomaco, una pro-vocazione: "Io sono" in ebraico "Yawhé", ilnome stesso di Dio, l'impronunciabile nomedi Dio. Ebbene Gesù se lo attribuisce. Siamodi nuovo di fronte alla vera identità di Gesù.

- Confessioni ragazzi zona Luce

- Ore 15.00: Preparazione alla Pasqua per Adultiin chiesa parrocchiale

- Quaresimale

- Ore 15.00: Preparazione alla Pasqua per Adulti e confessioni in chiesa parrocchiale

- Ore 20.45: Via Crucis

- Uscita Voce

- Pasqua dell’ammalato e dell’anzianoin chiesa parrocchiale

Is 50,4-7; Sal 21 (22); Fil 2,6-11; Lc 22,14-23,56

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Geru-salemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il montedetto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggiodi fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vidomanda: Perché lo slegate? risponderete così: Il Signore ne ha bisogno». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto.Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sle-gate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo con-dussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecerosalire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sullastrada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quandotutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio agran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.

Parola del Signore

DOMENICA DELLE PALME

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

La tua Passione, che oggi ce

le-

briamo, ci aiuti a non dimenticare

mai coloro che ancora soffron

o.

Saziaci di Te, Signore.

132

24 marzoII settimana del Salterio

L'iniziale gesto gioioso ricorda l'accoglienza festosa riservata aGesù da alcuni amici e seguaci che un po' ingenuamente, come deibambini, gli inscenano un piccolo trionfo: “Osanna al figlio di Da-vide”. Con quest'umile figlio del falegname entra finalmente lapace messianica nella città santa. I maestri e i dottori della reli-gione sono scandalizzati di questa ingenuità; e sperano che Gesù,come ha fatto altre volte, smorzerà gli entusiasmi di quegli inge-nui. Invece no; stavolta Gesù sorprendentemente non si oppone e sembra anzi incoraggiare i discepoli. Hanno ragione loro. Hanno ragione i “bambini”. Occorre far festa. Anche se si avvici-nano i giorni del terrore e del lutto, non bisogna spegnere le gridadi quella piccola inconsapevole festa. Il cammino della passione è il prolungamento di quell'ingresso festoso nella città. AI termine,la mattina di Pasqua, sarà ritrovata integra e senza più minacce lagioia che i discepoli avevano presagito la “domenica delle Palme”.

PER MEDITARE

APPUNTA

MEN

TI

133

Memoria dei Missionari martiri- Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie- Ore 15.00: Corso Battesimi- Ore 16.00: Battesimi

IN DIOCESI:- Scuola di preghiera per adulti casa di esercizi a Botta- Veglia diocesana per la GMG

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

APPUNTA

MEN

TI

lunedì 25 marzo martedì 26 marzo mercoledì 27 marzo

Annunciazione del Signore

SETTIM

ANA SANTA

- II Settim

ana de

l salterio

134

Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38

Dal Vangelo secondo GiovanniGESÙ SI COMMOSSE PROFONDAMENTE E

DICHIARÒ: «IN VERITÀ, IN VERITÀ VI DICO:UNO DI VOI MI TRADIRÀ». GIUDA PRESO IL

BOCCONE, SUBITO USCÌ. ED ERA NOTTE.QUANDO EGLI FU USCITO, GESÙ DISSE: «FI-GLIOLI, ANCORA PER POCO SONO CON VOI».PIETRO DISSE: «DARÒ LA MIA VITA PER TE!».RISPOSE GESÙ: «NON CANTERÀ IL GALLO,PRIMA CHE TU NON M'ABBIA RINNEGATO

TRE VOLTE».

Per meditare Notte tragica, notte di tradimenti, notte di la-crime e rimorsi. Notte del dono dell’Eucari-stia, notte della lavanda dei piedi, notted’amore. Notte tragica. Notte divina.

Is 50,4-9a; Sal 68; Mt 26,14-25

Dal Vangelo secondo MatteoALLORA UNO DEI DODICI, CHIAMATO GIUDA

ISCARIOTA, ANDÒ DAI SOMMI SACERDOTI E

DISSE: «QUANTO MI VOLETE DARE PERCHÉ

IO VE LO CONSEGNI?». E QUELLI GLI FISSA-RONO TRENTA MONETE D'ARGENTO. GIUDA,IL TRADITORE, DISSE: «RABBÌ, SONO FORSE

IO?». GLI RISPOSE: «TU L'HAI DETTO».

Per meditare Povero Giuda! Chissà cos'avrà pensato difare! Chissà cosa sperava di ottenere conquel gesto. Monito per tutti noi: non bastaaver conosciuto il Signore, averlo seguito,avere lasciato tutto per diventare suoi disce-poli; l'avversario ci è accanto, ci può trarretragicamente in inganno.

Is 7,10-14; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38

Dal Vangelo secondo LucaLE RISPOSE L'ANGELO: «LO SPIRITO SANTO

SCENDERÀ SU DI TE, SU TE STENDERÀ LA SUA

OMBRA LA POTENZA DELL'ALTISSIMO. COLUI

CHE NASCERÀ SARÀ DUNQUE SANTO E CHIA-MATO FIGLIO DI DIO: NULLA È IMPOSSIBILE A

DIO». ALLORA MARIA DISSE: «ECCOMI, SONO

LA SERVA DEL SIGNORE, AVVENGA DI ME

QUELLO CHE HAI DETTO».

Per meditare La piccola adolescente Maryam Dio sceglie ea lei chiede di diventare la porta d'ingressoper Dio nel mondo, tutto lì. Dio sceglie Naza-reth e, a Nazareth, sceglie Maria. E a Naza-reth, per trent'anni, Dio si nasconde nellaquotidianità più semplice: bambino, adole-scente, giovane falegname, come suo padre.Quanto parla questo assordante silenzio!

MMAA

RRZZ

OO

- 20.45: Celebrazione penitenziali comunitaria

135

CENA DEL SIGNORE

Es 12,1-8.11-14; Sal 115 (116); 1 Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questomondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nellemani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versòdell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli conl’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questigli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, nonsolo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Quando ebbe lavato loro ipiedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quelloche ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene,perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi avoi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio,infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Parola del Signore136

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Aiutami Signore a riconoscerti

nel pane spezzato incarnato

nel

gesto della lavanda dei pied

i.

28 marzoGiovedi Santo

PER MEDITAREPer Gesù è finita, ormai lo sa, han deciso di eliminarlo. Anchelui, come ogni uomo che sperimenta il morire, vede un mondospegnersi, ha paura, piange, si dispera, eppure lo fa di frontealla luce dell'immensa casa del Regno. Ma questa luce non loporta fuori dal mondo, ne’ gli rende estranei gli amici che sonoi discepoli, che siamo noi. Da molte settimane sta pensando acoloro che sta lasciando soli, in pieno smarrimento. Dio sa chel'uomo è solo. E sta pensando a un regalo indicibile, a una sorpresa divina. Venuta la sera, Gesù si raccoglie con i suoi inuna stanza per celebrare la Pasqua. Durante la cena benediceil pane, lo spezza, lo distribuisce agli amici, pronunciando pa-role inattese, incredibili: “Questo è il mio corpo dato per voi”.Gesù consegna per sempre all'uomo di tutti i tempi e di tutti imondi il segno di una vita donata, di una vita che si dà libera-mente, totalmente per amore. Poi Gesù prende l'acqua, l'asciu-gatoio e lava i piedi dei suoi amici. Quell'abbraccio di Dio aipiedi dell'uomo sarebbe rimasto nel mondo il segno dell'incre-dibile tenerezza di Dio e insieme della speranza di ogni uomo,anche del più povero, dell'ultimo.

137

APPUNTA

MEN

TI- Santa Messa del Crisma in Cattedrale- Esercizi Spirituali diocesani per 18/20enni- Ore 08.00: Lodi in chiesa parrocchiale- Ore 17.30: nelle zone Santa Messa nella cena del Signore

per i ragazzi del catechismo- Ore 20.45: S. Messa nella Cena del Signore- Adorazione notturna

�PASSIONE DEL SIGNORE�29 marzoVenerdì Santo

Is 52,13–53,12; Sal 30 (31); Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42

Dal Vangelo secondo Giovanni

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di

sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il disce-

polo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo

figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da

quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo,

Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si

compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso

pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di

aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla

bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È com-

piuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Parola del Signore

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Notte tragica, notte di tradim

enti,

notte di lacrime e rimorsi. Notte

del dono dell’Eucaristia, notte

della

lavanda dei piedi, notte d’am

ore.

Notte tragica. Notte divina.

138

PER MEDITAREI cristiani di tutto il mondo e di ogni tempo il Venerdì Santo si trovano tuttiin questo gesto radicale: baciare un corpo morto che noi diciamo essere ilcorpo di Dio. C'è in questo bacio il desiderio che qualcuno ascolti la nostrafatica di vivere e insieme anche il desiderio di prendere in braccio qualcunoche si lasci consolare senza reagire. Ma il gesto ci chiede qualcosa di piùprofondo, ci chiede di mutare atteggiamento interiore: riuscire a chiamare“papà” colui che è morto. Riuscire nel silenzio di Dio a lanciare un grido di fiducia, proprio quando Dio non c'è, quando non appare come colui che dà le cose buone, quando non parla, non risponde. Di più: continuare a correrequando è ancora buio; vivere con amore, non sottraendoci alle responsabi-lità, cercando l'incontro là dove l'incontro sembra non esserci. E infine tenere con noi il Cristo morto, questa immensa compassione di Dio per l'uomo,

vuol dire conservare la speranza per chi non l'ha, vuol direlasciar fiorire in noi la fraternità, diventare uomini del rispetto e della passione per l'uomo, uomini della vitaumilmente data fino in fondo, uomini capaci di giocaretutto, mente, cuore, energia, lasciando spazio all'altro, lo spazio di fare l'uomo.

139

APPUNTA

MEN

TI

- Esercizi Spirituali diocesani per 18/20enni - Ore 08.00: Lodi- TURNI DI ADORAZIONE PER I RAGAZZI NELLE DIVERSE ZONE:

- Ore 10.00 - 10.30: II e III elementare- Ore 10.30 - 11.00: IV e V elementare- Ore 11.00 - 11.30: I e II media- Ore 11.30 - 12.00: III media e Adolescenti

- Ore 15.00: Azione Liturgica- Ore 20.45: Memoria della Passione e processione

SABATO SANTO30 marzoVeglia Pasquale

Dn 7,13-14; Sal 92 (93); Ap 1,5-8; Lc 24, 1-12

Dal Vangelo secondo Luca

Il primo giorno della settimana, al mattino presto [ledonne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromiche avevano preparato. Trovarono che la pietra era statarimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo delSignore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini pre-sentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, maquelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Nonè qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Gali-lea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in manoai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricorda-rono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto que-sto agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna eMaria madre di Giacomo. Pietro si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi,vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Parola del Signore

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Grazie per il perdono magnanimo

fiorito proprio sul legno del

tuo

atroce supplizio. Grazie, Sig

nore

Gesù, perché sempre rimani

tra noi con il tuo sangue pre

zioso.

140

PER MEDITAREAndiamo incontro al Risorto facendoci aiutare da tre amici:Abramo, Mosè, Ezechiele. Abramo è l'uomo che i credentihanno riconosciuto come “padre della vita”. È colui che si iden-tifica con la voglia di vivere. Basa tutta la vita sul possederela terra e accetta per tutta la vita di spostarsi, di cercarla, dinon averla. Per tutta la vita aspetta il figlio e, quando lo ri-ceve, accetta di perderlo. Accettare di perdere ciò che si amae non smettere di amare ciò che si sta perdendo. Riuscire adamare la vita, spendendola con generosità, pur sapendo cheessa sta morendo: è la forza di vivere che Abramo ci inse-gna. Mosè, il fondatore del popolo d' Israele, l'uomo che, abi-tato dal senso della dignità umana, della libertà e dellasperanza degli uomini che si mettono insieme, riesce a tra-smettere quanto ha dentro ad un popolo intero. Riuscire aguardare agli uomini come popolo, ad appassionarsi all'uomouniversale e alla casa che abita che è il mondo, è fede nelRegno, è fede nel mondo, è fiducia nel fatto che la vita vaspesa per formare dell'umanità un popolo.

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APPUNTA

MEN

TI Esercizi Spirituali diocesani per 18/20enni

- Ore 08.00: Lodi

- Confessioni: al mattino anche nelle zone,dalle 15.00 alle 19.00 in Chiesa parrocchiale

- Ore 20.45: Veglia Pasquale (con Battesimi)

Cinquanta giorni. È talmente grande la sorpresa della Pasqua che non basta un giorno, ne’ una settimana, masolo cinquanta giorni sembrano essere sufficienti ad esprimere tutta la gioia e la speranza che abbiamo incuore. Cinquanta giorni eppure sono un unico giorno di festa, un'unica domenica di Pasqua, ogni giorno vissutocon la stessa intensità, con lo stesso entusiasmo. Questo è il giorno che ha fatto il Signore. Rallegratevi ed esul-tate, alleluia! È il tempo in cui il canto dell’alleluia risuona nelle assemblee e in ogni cuore. Questo canto ènuovo perché durante la Quaresima lo abbiamo un po' dimenticato, messo da parte. Anche così la liturgiaeduca il nostro cuore a stupirsi e a rinnovarsi. Tutto è nuovo nel tempo di Pasqua: le vesti sono bianche, sono levesti del Risorto, le letture ci invitano a seguire la Chiesa che sta nascendo tra i discepoli guidati dallo Spirito eci dicono di guardare oltre il tempo, oltre il contingente. L’acqua è nuova, come pure la fiamma che consuma ilcero acceso nella veglia; i fiori sono freschi, donati dalla primavera che ci accompagna. Il pane e il vino dellamensa sono il centro rinnovato della nostra assemblea: la cena del giovedì santo e il digiuno del venerdì cihanno mostrato che la vita nuova che ci dona Gesù nasce proprio da un pezzetto di pane con-diviso. Durante il tempo di Pasqua non si può digiunare, la festa è nel mangiare insieme,nel dare fiducia alla vita che ci viene affidata. Alla fine delle otto settimane: la Pentecoste,festa dello Spirito donato da Cristo ai discepoli. Una festa per ricordare che la promessa diuna vita nuova non ha fine, il pegno che abbiamo ricevuto è lo Spirito che guida i nostripassi anche nella fatica e nella monotonia, che ci sostiene nel dolore, che ci dona consola-zione, che è compagno nello scorrere del tempo di tutti i giorni.

TTEEMMPPOO DDII PPAASSQQUUAA

142

TTEEMMPPOO DDII PPAASSQQUUAA

RISURREZIONE DEL SIGNORE 31 marzo

Domenica di Pasqua

At 10,34-43; Sal 117 (118); Col 3,1-4; Gv 20,1-9

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al

sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la

pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che

Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e

non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro

discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano

insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse

più veloce di Pietro e giunse per primo al sepol-

cro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto

anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò

i teli posati là e il sudario. Allora entrò anche l’altro discepolo,

che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Parola del Signore

PREGHIERA

SULLA TAVOLA

Fa che dimenticando i nostri

sentimenti, noi ci lasciamo inva-

dere da quella pienezza di S

pirito

Santo che tu, o Signore, Dio

con

noi, Dio per noi, diffondi ne

lla

Risurrezione di tuo Figlio.

144

PER MEDITAREOggi il Vangelo ci invita nel giardino della resurrezione con la Maddalena. Questadonna si reca al sepolcro “il primo giorno della settimana”, “di primo mattino”; sidovrebbe dire: questa donna da sempre aspettava, dall'inizio cercava il Signore.Non si può trovare il Risorto se non nell'attesa, se non nella veglia: il primo giornodella settimana, di primo mattino, per un cuore che vigila, il Signore è lì, è Risorto.Eppure la pietra è tolta, la tomba è vuota. Il Signore, che la Maddalena voleva lì ac-canto, non c'è. E Maria è angosciata: “Hanno preso il mio Signore e non so dove l'-hanno messo”; “l'ho cercato, ma non l'ho trovato” (Cantico). Il Signore risorto nonè più tra i vivi: non ha più carne, non ha più mani. La Maddalena che vuoi toccareil corpo è delusa: non c'è più, è assente. Eppure, appena si gira, l'Assente è lì: il cu-stode del giardino, il custode del mondo. Per chi vigila nella fede, il mondo, il giar-dino, non è senza Dio; Dio è lì, per chi lo vede: basta stare nel giardino, basta vivere,esserci, stare con forza nella vita, stare con fiducia nella creazione e il Custode delgiardino è lì. Anzi, non sei più neppure tu a cercarlo, ma è lui che ti dice: “Chi cer-chi?”. Era già lì. È Dio che ha cercato l'uomo prima. Non è la Maddalena che trovaGesù, è Gesù che si fa incontrare. E a questa donna che vorrebbe riabbracciarei piedi di Gesù e averi o per sè nel giardino chiuso, il Signore si sottrae: “Non mitoccare”; “lo ti aspetto in Galilea. Va' a dirlo ai fratelli”: la rimanda nel mondo acercarlo, ad annunciare il suo Regno, a scoprire nella vita di ogni giorno, nella fa-tica di fare del mondo un giardino, che Dio è lì come il Custode del giardino.

145

APPUNTA

MEN

TI

- Laboratorio liturgico per i ragazzi delle elementari e medie

Ore 15.30: Vespri solenni in chiesa parrocchiale