CCOMUNITÀ PARROCCHIALEOMUNITÀ PARROCCHIALE SS. Andrea ... · Luca Barbagallo Domenico Gianasso...

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COMUNITÀ PARROCCHIALE COMUNITÀ PARROCCHIALE S. Andrea Apostolo S. Andrea Apostolo CASTELNUOVO DON BOSCO CASTELNUOVO DON BOSCO PASQUA DI RISURREZIONE 2013 PASQUA DI RISURREZIONE 2013

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COMUNITÀ PARROCCHIALECOMUNITÀ PARROCCHIALE

S. Andrea ApostoloS. Andrea Apostolo

CASTELNUOVO DON BOSCOCASTELNUOVO DON BOSCO

PA S Q UA D I R I S U R R E Z I O N E 2 0 1 3PA S Q UA D I R I S U R R E Z I O N E 2 0 1 3

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SOMMARIO

20 Soggiorno Valle d’ Aosta22 Pedaliamo Insieme23 Pellegrinaggi 201325 Prima Comunione/ Prima Confessione26 Sacramenti27 I Nostri lutti29 Angolo della Natura30 Notizie dal comune

3 Caro Papa Francesco4 Papa Francesco7 Parole del Parroco9 Perchè suonano le campane10 Due avvenimenti storici11 È la Pasqua del Signore12 Caritas Parrocchiale14 Strenna 201318 Estate Ragazzi 2013

Don Edoardo: 380 3603935 - 380 3603935 - Don Hubert: 335 1609618 335 1609618

Sito:Sito: www.parrocchia.eu - Email: Email: [email protected] foto di Papa Francesco fornite per gentile concessione dell’ Osservatore Romano

REDAZIONE:Don Edoardo SerraDon Hubert GeelenSuore Missionarie della ConsolataLidia OcchienaCarlo RolandiLuca BarbagalloDomenico GianassoPaola Longo

Anno 2013 N. 1 Pasqua 2013

Confessioni Colle Don BoscoFeriale6,30-8,00 – 9,30-11,30 – 15,00-17,30 (ora legale). Festivo8,00-12,00 – 15,00-19,00 (ora legale). Chiesa dei Santi CastelnovesiGiovedì 9.30 - 11.30Festivo domenica durante le Sante Messe

ORARIO SANTE MESSE: (ora legale)Festive e PrefestiveFestive e Prefestiveore 7,30 SS. Castelnovesiore 8,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 9,00 Sant’Andreaore 9,30 Colle Don Bosco - Basilicaore 10,00 Casa di Riposo S. Giuseppeore 11,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 11,00 SS. Castelnovesiore 17,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 18,00 SS. Castelnovesiore 18,15 Colle Don Bosco - Basilica

Feriali Feriali ore 7,00 Sant’Andreaore 7,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 8,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 11,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 17,00 Colle Don Bosco - Basilicaore 18,00 Presso la Cappella delle Suore

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Caro Papa FrancescoCaro Papa Francesco

Caro Papa Francesco

Caro Papa Francesco

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Ecco alcuni pensieri che ci sono nati spontaneamente al momento dell’elezione del nuovo papa, quando lo abbiamo visto così semplice ed ancorato a Gesù ed alla sua Mamma.Lo abbiamo sentito subito uno di noi, con la spiritualità dei nostri santi, della no-stra terra e poi abbiamo saputo che la sua famiglia ha avuto origine proprio qui a Castelnuovo Don Bosco, trasferita nell’ Astigiano poco distante e poi da Torino in Argentina.

Caro papa Francesco, ci sei subito piaciuto, il tuo sorriso ci ha fatto sen-tire a casa nella Chiesa che tu come successore di Pietro e vescovo di Roma presiedi nell’amore.Ci hai invitato a pregare per il papa emerito Benedetto, con la semplice preghiera del Padre Nostro che ci fa fi gli e fratelli anche se di diverse cul-ture e nazionalità. Abbiamo pregato Maria e invocato insieme lo Spirito Santo. Piazza san Pietro gremita, così come ogni famiglia davanti al te-leschermo si è unita in una preghiera corale. Poi ci hai invitato a pregare il Padre perché ti benedicesse e hai pregato con noi con la semplicità del santo di cui hai voluto portare il nome e dei nostri santi. Un silenzio orante profondo ed intenso ha sostituito le urla di gioia in piazza come nelle nostre abitazioni. Ringraziamo il Signore per il dono che ha voluto farci con la tua elezione in questo preciso e delicato momento. Siamo certi che ci aiuterai a camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edifi care la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifi sso. E così la Chiesa tutta e la nostra parrocchia in particolare camminerà verso il paradiso.

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Papa Francesco

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Papa FrancescoPapa Francesco

BIOGRAFIA

Papa Francesco (in latino Franci-scus, nato Jorge Mario Bergoglio; Buenos Aires, 17 dicembre 1936) è dal 13 marzo 2013 il 266º vescovo di Roma e papa della Chiesa cat-tolica, 8º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d’Italia, oltre agli altri titoli propri del ro-mano pontefice. Di nazionalità argentina e ap-partenente alla congregazione re-ligiosa della Compagnia di Gesù, è il primo pontefice di questo or-dine religioso eletto al soglio di Pietro, nonché il primo proveniente dal continente americano. È il primo papa dopo undici secoli, dai tempi di papa Lando, ad adottare un nome mai utilizzato da un predecessore (se si esclude Giovanni Paolo I, il quale unì i nomi dei suoi due immediati predecessori Giovanni XXIII e Paolo VI).

Nato in una famiglia di origini astigiane, è il quarto dei cinque figli di Mario, funzionario delle ferrovie salpato nel 1928 dal porto di Genova per cercare fortuna a Buenos Aires, e di Regina Maria Sivori, una casalinga con sangue piemontese e genovese.

Decide di entrare nel seminario di Villa De-voto e l’11 marzo 1958 comincia il suo novi-ziato nella Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tor-nando a Buenos Aires in seguito, per laurearsi in fi losofi a nel 1960. Dal 1964 insegna per tre

anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires.

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Riceve l’ordinazione presbiterale il 13 dicembre 1969 per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo di Córdoba Ramón José Castellano.

Dopo altre esperienze di insegnamento e la nomina a superiore pro-vinciale dell’Argentina (dal 31 luglio 1973 al 1979) è rettore della Facoltà di teologia e fi losofi a a San Miguel. Nel 1986 si reca in Ger-mania per il completa-mento del dottorato.

Ritornato in patria diventa direttore spirituale e confessore della chiesa della Compagnia di Gesù di Córdoba.

Il 20 maggio 1992 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires. Riceve la consacrazione episcopale il 27 giugno 1992 per l’imposizione delle mani del cardinale Antonio Quarracino, arcivescovo di Buenos Aires. Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Succede alla medesima sede il 28 febbraio 1998, a seguito della morte del cardinale Antonio Quarracino. Diventa così primate d’Argentina. Dal 6 novembre dello stesso anno è anche ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina.

Il 21 febbraio 2001 Giovanni Paolo II, tenendo un concistoro ordinario pubblico per la creazione di quarantadue nuovi cardinali e la pubblica-zione dei due cardinali riservati in pectore nel concistoro del 21 feb-braio 1998, lo crea car-dinale del titolo di San Roberto Bellarmino.

Dal 2005 al 2011 è a capo della Conferenza Episcopale Argentina.

Papa FrancescoPapa Francesco

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Parole del ParrocoParole del Parroco

Parole del ParrocoParole del Parroco

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EGHERTE! È RISORTO!

Questo è l’annuncio strabiliante che gli apostoli si sono detti l’un l’altro in quel giorno di Pasqua!

Prima increduli e meravigliati poi rinvigoriti dalla conferma dell’incontro con il Risorto, hanno portato quest’annuncio fi no ai confi ni del mondo.Questa parola, “EGHERTE”, è il lieto annuncio, il Vangelo, la sintesi di tutte le belle notizie che Dio ha rivelato nell’Antico e nel Nuovo Testamento.La vita degli Apostoli, la vita dei loro cari e di tutti coloro che hanno creduto in quell’annuncio, è stata modifi cata radicalmente. E non poteva non essere così!Anche per noi accettare quel “fatto” fa sì che tutto cambi, si trasformi: Il male, la malattia, la soff erenza, la morte diventano preludio di vita, felicità e gioia.Per l’uomo odierno tante sono le ragioni per accogliere questa notizia come vera, ossia, come un “fatto” storico realmente accaduto. Nella ricerca delle ra-gioni di quest’accoglienza ogni essere umano deve investire tutte le proprie energie e capacità: intelligenza, ragione, volontà, sentimenti, desideri, forze vitali, lasciandosi guidare dall’obiettivo di perseguire il vero, il bello, il giusto. Tale evento ci chiede soprattutto prontezza nel convertirci e lasciare che tutte le certezze di prima diventino nulla di fronte alla realtà accaduta. Dio, da parte sua ci off re sempre la sua luce e la sua Grazia.Tra le molte ragioni per accettare la testimonianza degli Apostoli c’ è la te-stimonianza di tanti martiri: non si può aff rontare la morte, in mezzo ai più crudeli tormenti e torture, per aff ermare un “fatto”, se non si è profondamenti convinti della verità di esso!

Cosa comporta l’accettazione di questa notizia?Una conversione, un ribaltamento radicale della nostra vita che porta con sé innanzitutto: la speranza e l’ottimismo. San Paolo, dopo la sua conversione ha scritto nella sua lettera ai romani: “Se Dio è con noi chi sarà contro di noi?” Paolo, per sopportare quello che ha soff erto doveva realmente avere visto Gesù vivo e credere quindi nella risurrezione del Signore e come conseguenza alla sua.Santa Teresa d’Avila ha scritto “ Niente ti turbi, niente ti spaventi, chi ha Dio nulla gli manca, tutto passa, solo Dio resta, solo Dio basta”. Quest’ottimismo è presente nella nostra parrocchia; ha nutrito i nostri santi e li ha proiettati nell’azione. I nostri santi sono la punta di un iceberg… il corpo dell’iceberg siamo noi, quindi anche noi siamo capaci di ottimismo e di quella speranza che non delude ed è per sempre…Don Bosco diceva: “Un pezzo di paradiso aggiusta tutto”.

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L’ ottimismo ci induce a diventare come Gesù, morire per risorgere con Lui. Morire alle nostre passioni, ai nostri vizi, alle nostre malattie spirituali. E que-sto avviene attraverso un costante continuo lavoro spirituale.

Nella nostra chiesa parrocchiale, nella magni-fi ca e grandiosa tela ovale dell’abside, opera di Vittorio Amedeo Rapous, è rappresenta la pron-tezza della risposta di sant’Andrea alla chiamata di Gesù. Il dipinto è incorniciato da una prezio-so lavoro di intaglio di Ignazio Perrucca, che mette in risalto in modo meraviglioso che per raggiungere la vittoria, rappresentata dalla coro-na di alloro sopra la cornice, dobbiamo passare attraverso la croce rappresentata da due legni incrociati ad X, (la croce di Sant’Andrea).

Stiamo vivendo un periodo, pieno di diffi col-tà, di incognite, di nebbia e fumo. Ogni tanto spunta qualche speranza nuova che poi vediamo purtroppo, inesorabilmente spegnersi. Anche la più bella ed effi ciente orga-nizzazione è guidata da uomini e donne, che come tutti, hanno delle malattie spirituali che inevitabilmente si intrecciano con quel meraviglioso progetto che Dio ha per loro e lo contaminano. La storia ci insegna che la fragilità della nostra umanità off usca la grandezza della nostra chiamata ad essere fi gli di Dio. Dobbiamo quindi, anche se la parola ci suona dura, continuare a mortifi care ciò che c’è di male in noi. È necessario quindi tenere alta la guardia con la pra-tica continua e costante dell’esame di coscienza e la confessione sacramentale. I nostri santi si confessavano tutte le settimane, pur essendo santi, proprio perché la santità svela maggiormente i propri limiti. I nostri santi hanno fatto grandi cose, perché erano grandi; non è stata la grandezza delle loro opere a farli grandi, sono diventati grandi con l’impegno continuo e costante nella costruzione di se stessi secondo il progetto di Dio.

Così con questa fede e speranza nel cuore ci costruiamo nella carità, nell’amo-re; con l’aiuto di Dio e dei fratelli camminiamo verso il Paradiso dove esiste solo l’ Amore che è Dio.

Auguri di una Santa Pasqua di Risurrezione.

Don Edoardo

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Perchè suonano le campane

Perchè suonano le campane

Perchè suonano le campanePerchè suonano le campane

PERCHÈ SUONANO LE CAMPANE

Abbiamo sentito suonare la campana dei defunti ogni venerdì alle ore 15:00, la quale continuerà a diff ondere i suoi mesti rintocchi i venerdì futuri, a ricordo della passione e crocifi ssione di nostro Signore Gesù Cristo.Ho avvertito pertanto il dovere di rileggere il capitolo del Catechismo della Chiesa cattolica relativo alla morte di ogni uomo. Quando ciò acca-drà la nostra anima ha abbandonato il corpo ed ha appreso il giudizio di Dio che le assegna il Purgatorio, il Paradiso o l’Inferno.Gesù Cristo al suo ritorno in terra confermerà questo giudizio, risusci-tando il corpo di tutti i morti che si rincongiungerà alla propria anima.Qualcuno dirà: “lo sapevo già” altri diranno che non l’hanno mai sentito prima, altri non ci crederanno.L’ augurio della Pasqua della redazione del Bollettino ai lettori è quello di riaccendere in se stessi il fuoco della speranza in Dio creatore del cielo della terra e nel Figlio Gesù Cristo che è stato crocifi sso per amore e per la salvezza di tutti gli uomini.La campana dei defunti non suona solo per dare l’addio a un nostro con-cittadino, ma per un arrivederci in Cielo. È la stessa campana che annun-cia festosamente con le altre con la “Baudetta” la Pasqua di Risurrezione 2013.Le campane suonano anche per la nostra Risurezzione preceduta e assi-curata da quella di Gesù Cristo.È un concerto sublime di vita eterna.

Lidia Occhiena

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Due avvenimenti storiciDue avvenimenti storici

DUE AVVENIMENTI STORICIDUE AVVENIMENTI STORICI

Desideriamo esprimere tutto il nostro aff etto a Papa Benedetto XVI per la soff erta decisione presa a causa dell’ età avanzata e dei gravi problemi di salute. A Lui vada soprattutto la nostra stima per la “Perizia” con cui ha retto il Pontifi cato anche in momenti diffi cili.Preghiamo perchè il Conclave si svolga nella meditazione e nell’ ascolto dello Spirito Santo ivi presente.

Lidia Occhiena

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È È la Pasqua del Signorela Pasqua del Signore

È È la Pasqua del Signorela Pasqua del Signore

Mercoledì Santo (27 Marzo)Mercoledì Santo (27 Marzo)Ore 9:45 confessioni al San Giuseppe

Ore 21:00 Chiesa Santi Castelnovesi Liturgia Penitenziale con confes-sioni per tutti

Triduo Pasquale Triduo Pasquale

Giovedì Santo (28 Marzo)Giovedì Santo (28 Marzo)Confessioni 9:30 - 11:30/15:30 - 18:30

Ore 21:00 Celebrazione Eucaristica con lavanda dei piedi, segue l’ Adorazione

Venerdì Santo (29 Marzo)Venerdì Santo (29 Marzo)Passione del SignorePassione del Signore

Adorazione fi no alle ore 12:00 (animata dai vari gruppi)Confessioni 9:30 - 11:30/15:30 - 18:30

Ore 21:00 Celebrazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo

Sabato Santo (30 Marzo)Sabato Santo (30 Marzo)Veglia PasqualeVeglia Pasquale

Adorazione del mistero della Croce fi no alle ore 12:00 (animata dai vari gruppi)

ore 21:00 Solenne Veglia Pasquale con la celebrazione della Santa Messa.

Al termine Auguri di Pasqua

Domenica di Pasqua di Risurrezione (31 Marzo)Domenica di Pasqua di Risurrezione (31 Marzo)Orario Festivo delle Sante Messe

Lunedì dell’Lunedì dell’ Angelo (1 Aprile)Angelo (1 Aprile)Santa Messa Ore 09:00 a Sant’Andrea e alle ore 11:00 e 18:00 ai

Santi Castelnovesi

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Caritas ParrocchialeCaritas Parrocchiale

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La Caritas Diocesana così ha definito la situazione attuale: “pensava-mo che sarebbe passata in fretta. Invece ci accorgiamo che la crisi ha preso stabile dimora in mezzo a noi. Ce lo dice l’intuito. Ce lo dice la crescita dei numeri di persone e famiglie che si trovano a dover fare i conti della serva per poter arrivare a fine mese. Ma sarebbe una grave superficialità pensare che questa crisi sia solo un fatto econo-mico e finanziario. E’ molto di più: è fenomeno che investe anche i modelli di uomo e società, di sviluppo ed etica, che abbiamo vissuto nei decenni passati”

Di fronte a questa situazione ci siamo domandati se esiste una so-luzione. Sì certo una soluzione c’è e ce l’ha donata il nostro Vescovo quando ci ricordò che si chiama: FRATERNITFRATERNITÀÀ.

Una Fraternità che la impariamo “alla scuola dei Santi della nostra Chiesa ed è il frutto della nostra FEDE che la dobbiamo rendere con-creta attraverso un rinnovato impegno di FRATERNITFRATERNITÀÀ”. La fedeltà alla PAROLA e al “sì” della fede non ci lascia tranquilli e ci chiede di aumentare il passo e di moltiplicare ancora i segni del nostro essere testimoni del dono di amore ricevuto dal Cielo. Perché è proprio da questo che ci riconosceranno: se ci ameremo gli uni gli altri.”

E Benedetto XVl scrisse: “la fede senza la Carità non porta frutto e la Carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dub-bio. Fede e carità si esigono a vicenda, così l’una permette all’altra di attuare il suo cammino”

Allora anche noi abbiamo cercato di “aumentare il passo, ci siamo messi alle porte delle nostre Chiese e abbiamo chiesto collaborazio-ne agli uomini e donne di buona volontà, abbiamo cercato di met-terci in ascolto, abbiamo cercato nuove vie per esprimere la nostra FRATERNITFRATERNITÀÀ.

A dicembre 2012, alle porte delle nostre chiese abbiamo raccolto Euro 4.103,21Euro 4.103,21, a febbraio 2013 accogliendo l’appello del nostro Ve-scovo per una mobilitazione straordinaria contro gli sfratti abbiamo raccolto Euro 3.106.90Euro 3.106.90. Inoltre abbiamo ricevuto offerte per un valore di Euro 1.040,33.Euro 1.040,33.

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Caritas ParrocchialeCaritas Parrocchiale

Caritas Parrocchiale

Caritas Parrocchiale

Nel corso di questi mesi abbiamo così utilizzato quanto la PROVVI-PROVVI-DENZADENZA ha messo a disposizione:

• Pagamento di affitti e spese condominiali Euro 2.040,00 – acquisto cibo Euro 1.004,10 - per bollette luce, gas metano, acqua Euro 864,95 – Assicurazione Euro 360,00 – benzina Euro 110,00 - consulenza Euro 180,00 - beneficienza Euro 242,00 – Viaggi Euro 200,00 prestito Euro 300,00 – medicine Euro 110,00.

Continuiamo a condividere centinaia di pacchi di viveri, vestiario, abbiamo dato “vita” ad un centro di ascolto”: ogni giovedì mattina dalle 10 alle 12 - in un’aula dell’Oratorio - Stefania é disponibile per accogliere le necessità di chiunque, per ascoltarci; ci siamo “gemella-ti” con il centro “Beato Pier Giorgio Frassati “ di Chieri che hanno iniziato a condividere con noi cibo proveniente dai supermercati di Chieri e siamo disponibili per affrontare il problema sfratti.

Riconoscenti alla PROVVIDENZAPROVVIDENZA, con ogni membro della nostra Comunità Parrocchiale, ci mettiamo in ginocchio e preghiamo il Si-gnore perché “il cammino di comunione si intensifichi di giorno in giorno, non per essere più efficienti ma seguire l’unico nostro PA-STORE come un solo gregge, preoccupato soprattutto dei più picco-li, dei più poveri, di chi é più fragile.”

I membri Caritas

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Strenna del Rettor Maggiore dei SalesianiStrenna del Rettor Maggiore dei Salesiani

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Roma, 31 Dicembre 2012 – 1 Gennaio 2013Il secondo anno di questo triennio di preparazione al bicentenario della nascita di Don Bosco sarà focalizzato sulla sua pedagogia. Nell’anno 2012 abbiamo centrato l’attenzione sulla sua storia e abbiamo cercato di comprendere meglio come tutta la sua vita è stata segnata dalla predilezione per i giovani. Per questo scopo egli consegnò tutte le sue energie, proprio perché percepì che questa era la missione che Dio gli affi dava.Nel 2013 il nostro obiettivo sarà quello di approfondire la sua proposta educativa: ciò che Don Bosco ha inteso off rire ai giovani e il metodo che egli utilizzò per aprire le porte del loro cuore, per conquistare la loro confi denza, per plasmare robuste per-sonalità, dal punto di vista umano e cristiano. Concretamente, vogliamo avvicinarci a Don Bosco educatore. Si tratta dunque di approfondire ed aggiornare il Sistema Preventivo. Ecco il tema della Strenna 2013.

ALLA RISCOPERTA DEL SISTEMA PREVENTIVORipensando l’esperienza educativa di Don Bosco, siamo chiamati a riviverla oggi con fedeltà. Certo siamo tutti convinti che, per certe sue particolari espressioni e interpretazioni, il suo Sistema Preventivo appare decisamente “datato”, in quanto legato ad un mondo che non esiste più. Tante sono state infatti le “rivoluzioni” a livello pedagogico, psicologico, religioso, politico, culturale, fi losofi co, tecnologi-co, demografi co, che si sono succedute lungo il secolo XX. Come è noto, e come troviamo scritto nella Carta d’Identità della Famiglia Sale-siana il Sistema Preventivo è un’ esperienza spirituale ed educativa che si fonda su ragione, religione ed amorevolezza.In particolare desidero suggerire tre prospettive, analizzando più in profondità la prima.1. Il rilancio del “onesto cittadino” e del “buon cristiano”1. Il rilancio del “onesto cittadino” e del “buon cristiano”In riferimento al “onesto cittadino”, ci si impone una rifl essione profondaChiediamoci: la Congregazione Salesiana, la Famiglia Salesiana, le nostre Ispetto-rie, gruppi e case stanno facendo tutto il possibile in tale direzione? La loro solida-rietà con la gioventù è solo atto di aff etto, gesto di donazione, o anche contributo di competenza, risposta razionale, adeguata e pertinente ai bisogni dei giovani e delle classi sociali più deboli?E altrettanto si dovrebbe dire del rilancio del “buon cristiano”. Don Bosco, “bru-ciato” dallo zelo per le anime, ha compreso l’ambiguità e la pericolosità della situazione, ne ha contestato i presupposti, ha trovato forme nuove di opporsi al male con le scarse risorse (culturali, economiche…) di cui disponeva.Si tratta di svelare e aiutare a vivere consapevolmente la vocazione di uomo, laverità della persona. E proprio in questo i credenti possono dare il loro con tributo più pregiato.

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Strenna del Rettor Maggiore dei SalesianiStrenna del Rettor Maggiore dei Salesiani

Strenna 2013Strenna 2013

In Cristo la verità della persona, che la ragione coglie in modo iniziale, trova la sua illuminazione totale. Gesù Cristo, con le sue parole ma soprattutto in forza della sua esistenza umano-divina, in cui si manifesta la coscienza di Figlio di Dio, apre la persona alla piena comprensione di sé e del proprio destino.2. Il ritorno ai giovani con maggior qualifi cazione2. Il ritorno ai giovani con maggior qualifi cazioneIl vero salesiano non diserta il campo giovanile. Salesiano è colui che dei giovani ha una conoscenza vitale: il suo cuore pulsa là dove pulsa quello dei giovani. Il Sa-lesiano vive e lavora per loro, si impegna per rispondere alle loro necessità e ai loro problemi; essi sono il senso della sua vita: lavoro, scuola, aff ettività, tempo libero. Salesiano è chi dei giovani ha anche una conoscenza teorica ed esistenziale, che gli permette di scoprire i loro veri bisogni, di creare una pastorale giovanile adeguata alle necessità dei tempi.3. Una educazione di cuore3. Una educazione di cuoreLa vita di Don Bosco risulta tutta un tessuto di rapporti interpersonali con gio-vani e adulti, da cui nasce anche l’arricchimento suo personale. Mille episodi ed espressioni, come «Lasciate che ve lo dica e niuno si off enda: voi siete tutti ladri; lo dico e lo ripeto: voi mi avete preso tutto […] mi rimaneva ancora questo povero cuore, di cui già mi avevate rubati gli aff etti per intero […] hanno preso possesso di tutto questo cuore, cui nulla più è rimasto se non un vivo desiderio di amarvi nel Signore», indicano la simbiosi, la modernità, l’attualità al di là delle note eti-chette: preventivo, amorevolezza, carità. L’impossessarsi del cuore, in Don Bosco, è una espressione analogica e simbolica. I ragazzi penetravano il cuore di Don Bosco, vi si ritrovavano, vi si arricchivano, ne godevano. Oggi certo le modalità del rapporto interpersonale sono diverse: società pluralistica, globalità delle forme di conoscenza, internet, viaggi, ecc.

IMPEGNI CONCRETI PER LA FAMIGLIA SALESIANAA partire dalla conoscenza della pedagogia di Don Bosco, e alla luce delle rifl es-sioni sopra sviluppate i grandi punti di riferimento e gli impegni della Strenna del 2013 per la Famiglia Salesiana sono i seguenti.1. Il ‘vangelo della gioia’.1. Il ‘vangelo della gioia’.Alla scuola di Don Bosco, l’appartenente alla Famiglia Salesiana coltiva dentro di sé alcuni atteggiamenti che favoriscono la gioia e la comunicano agli altri.a) La fi ducia nella vittoria del bene: «In ogni giovane, anche il più disgraziato – scrive Don Bosco –, c’ è un punto accessibile al bene, e dovere primo dell’educatore è di cercare questo punto, questa corda sensibile del cuore, e di trarne profi tto».b) L’ apprezzamento dei valori umani: Il discepolo/a di Don Bosco coglie i valori del mondo e rifi uta di gemere sul proprio tempo: ritiene tutto ciò che è buono, specie se gradito ai giovani e alla gente (cf.Cost SDB 17).c) L’ educazione alle gioie quotidiane: occorre un paziente sforzo di educazione per imparare, o imparare nuovamente, a gustare, con semplicità, le molteplici gioie umane che il Creatore mette ogni giorno sul nostro cammino.

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Poiché si affi da totalmente al «Dio della gioia» e testimonia in opere e in parole il «Vangelo della gioia», il discepolo e la discepola di Don Bosco sono sempre lieti. Diff ondono questa gioia e sanno educare alla letizia della vita cristiana e al senso della festa, memori dell’ appello di san Paolo: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4).2. La pedagogia della bontà. 2. La pedagogia della bontà. “L’ amorevolezza di Don Bosco è, senza dubbio, un tratto caratteristico della sua metodologia pedagogica ritenuto valido anche oggi, sia nei contesti ancora cristia-ni sia in quelli dove vivono giovani appartenenti ad altre religioni.Non è però riducibile solo a un principio pedagogico, ma va riconosciuta come elemento essenziale della nostra spiritualità.Da qui la convinzione che la spiritualità apostolica della Famiglia Salesiana si ca-ratterizza non per un amore genericamente inteso, ma per la capacità di amare e di farsi amare”.3. L’educazione è cosa del cuore.3. L’educazione è cosa del cuore. “L’ amore di Don Bosco per questi giovani era fatto di gesti concreti e opportuni. Egli si interessava di tutta la loro vita, riconoscendone i bisogni più urgenti e in-tuendo quelli più nascosti. Aff ermare che il suo cuore era donato interamente ai giovani, signifi ca dire che tutta la sua persona, intelligenza, cuore, volontà, forza fi sica, tutto il suo essere era orientato a fare loro del bene, a promuoverne la cre-scita integrale, a desiderarne la salvezza eterna. Essere uomo di cuore, per Don Bosco, signifi cava quindi essere tutto consacrato al bene dei suoi giovani e donare loro tutte le proprie energie, fi n l’ultimo respiro!”4. La formazione dell’onesto cittadino e del buon cristiano.4. La formazione dell’onesto cittadino e del buon cristiano.“Formare «buoni cristiani e onesti cittadini» è intenzionalità più volte espressa da Don Bosco per indicare tutto ciò di cui i giovani necessitano per vivere con pienezza la loro esistenza umana e cristiana: vestito, vitto, alloggio, lavoro, studio e tempo libero; gioia, amicizia; fede operosa, grazia di Dio, cammino di santifi ca-zione; partecipazione, dinamismo, in¬serimento sociale ed ecclesiale. L’esperienza educativa gli suggerì un progetto ed un particolare stile di intervento, da lui stesso condensati nel Sistema preventivo, che «si ap¬poggia tutto sopra la ragione, la religione, e sopra l’amorevolezza».5. Umanesimo salesiano.5. Umanesimo salesiano.“Per Don Bosco signifi cava valorizzare tutto il positivo radicato nella vita delle persone, nelle realtà create, negli eventi della storia. Ciò lo portava a cogliere gli autentici valori presenti nel mondo, specie se graditi ai giovani; a inserirsi nel fl us-so della cultura e dello sviluppo umano del proprio tempo, stimolando il bene e rifi utandosi di gemere sui mali; a ricercare con saggezza la cooperazione di molti, convinto che ciascuno ha dei doni che vanno scoperti, riconosciuti e valorizzati; a credere nella forza dell’educazione che sostiene la crescita del giovane e lo incorag-

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gia a diventare onesto cittadino e buon cristiano; ad affi darsi sempre e comunque alla provvidenza di Dio, percepito e amato come Padre”.6. Sistema Preventivo e Diritti Umani.6. Sistema Preventivo e Diritti Umani.Per questo, per la salvezza integrale dei giovani, il vangelo e il nostro carisma oggi ci chiedono di percorrere anche la strada dei diritti umani; si tratta di una via e di un linguaggio nuovi che non possiamo trascurare. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per la salvezza dei giovani; oggi non ci sarebbe possibile guardare negli occhi un bambino se non ci facessimo promotori anche dei suoi diritti.

CONCLUSIONEIn eff etti, lo stile educativo praticato a Valdocco, e oggi diff uso in tutto il mon-do, ha le sue radici nella fanciullezza di Don Bosco caratterizzata dall’ambiente contadino austero e forte dei Becchi e, soprattutto, dalle persone che gli erano accanto. Don Bosco ebbe a dire: “Mi si domanda come educo i ragazzi. Io li tiro su come mia madre tirava su noi in famiglia. Di più non so”.• Una presenza attiva. L’assistenza salesiana non è semplice azione di sor-

veglianza; è una presenza che fa sentire al ragazzo di essere amato; che condivide con lui il gusto di lavorare e di crescere insieme, rendendolo protagonista.

• Il lavoro quotidiano. Edotto dall’esperienza del lavoro contadino nei campi dei Becchi e dei Moglia, Don Bosco amava dire ai suoi ragazzi: “Un ragazzo pigro sarà sempre un somaro”, “Chi non si abitua al lavoro in tempo di gioventù, per lo più sarà sempre un poltrone sino alla vec-chiaia”. A Valdocco era stigmatizzata la pigrizia e il lavoro si alternava con la preghiera, il gioco, e l’apprendimento.

• Il senso di Dio. Mamma Margherita fu per Giovannino anche una cate-chista: lo preparò al sacramento della confessione e alla prima comunione e, soprattutto, gli insegnò a saper leggere la presenza di Dio nel quotidiano, nel creato, nelle vicende belle e tristi della vita.

• La ragione come sinonimo di dialogo. La saggezza contadina dava al termine “ragioniamo” diverse valenze; veniva usata per dialogare, per spiegarsi, per arrivare ad una decisione in comune, presa senza che uno volesse imporre il proprio punto di vista. Don Bosco fece in seguito del termine “ragione” una delle colonne portanti del suo metodo educativo. In questa prospettiva il dialogo tra Domenico Savio e Don Bosco è un vero e proprio patto educativo che guidò il giovane santo ad un impegno: “Dunque io sono la stoff a; lei ne sia il sarto; dunque mi prenda con sé e farà un bel abito per il Signore”.

Roma, 31 Dicembre 2012 – 1 Gennaio 2013Don Pascual Chávez V., SDB

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Estate Ragazzi 2013Estate Ragazzi 2013

ESTATE RAGAZZI CASTELNUOVO DON BOSCO

Da Mercoledì 12/06/13 a Domenica 16/06/13 solo pomeriggioL’ estate ragazzi inizierà il 17 Giugno e terminerà il 19 Luglio 2013

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Soggiorno Pracharbon Val d’AyasSoggiorno Pracharbon Val d’Ayas

SOGGIORNO 2013 IN VAL D’ AOSTA (1500m)

Inizio soggiorno Lunedì 22 Luglio 201322 Luglio 2013 - Fine Domenica 28 Luglio 201328 Luglio 2013

Festa in Montagna 28 Luglio 2013 - Festa in Montagna 28 Luglio 2013 - Invitata tutta la Parrocchia

È richiesto, quando possibile, un contributo di 70€ a ragazzo/a (il resto la Provvidenza...)

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Soggiorno Pracharbon Val d’Ayas

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Pedaliamo InsiemePedaliamo Insieme

PROGETTO GIRO 2013

30/07/2013 Colle - Trnava pullman (viaggio di giorno) 1068 31 Trnava - visita e preparazione01/08/2013 Trnava - Bratislava 9802 Trnava - Velehrad (s. Cirillo e Metodio 10203 Velehrad - Zilina 13604 Zilina - (Krasno) Oravsha Polhora 9305 Oravsha Polhora - Namestovo (lago - bagno) Oravsha Polhora 3006 Oravsha Polhora - Osviecim 7407 Osviecim visita lagher08 Osviecim - Wadowice (visita casa GP II) - Krakow 7509 Krakow - Czestochowa 11710 Czestochowa visita11 Czestochowa - Nysa 14612 Nysa - Hradec Kralove 14013 Hradec Kralove - Praha 10714 Praha (visita) - Trnava (Brno visita allo Spilberg) pullman 34515 Trnava Festa dell’Assunta insieme (saluti) 16 Trnava - Colle pullman (viaggio di giorno) 1068

totale in bici 1118 totale in bici 1118 totale per il pullman 3599 totale per il pullman 3599

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Pellegrinaggi 2013Pellegrinaggi 2013

Pellegrinaggi 2013Pellegrinaggi 2013

PELLEGRINAGGI ANNO DELLA FEDEPELLEGRINAGGI ANNO DELLA FEDE

LA PARROCCHIA S. AN-LA PARROCCHIA S. AN-DREA APOSTOLO E LA BA-DREA APOSTOLO E LA BA-SILICA DON BOSCO DI CA-SILICA DON BOSCO DI CA-STELNUOVO DON BOSCO STELNUOVO DON BOSCO organizzano un pellegrinaggio organizzano un pellegrinaggio in Polonia dal 26 al 31 agosto in Polonia dal 26 al 31 agosto 2013 nei luoghi di papa Wojtyla.2013 nei luoghi di papa Wojtyla.Il programma comprende la vi-sita a Kraków, a Wieliczka (mi-niera di sale), a Wadowice (paese

natale di papa Wojtila), a Oświęcim (Auschwitz), a Częstochowa. Al ri-torno sosta a Vienna con visita.Chi desidera iscriversi, avere informazioni oppure avere il programma dettagliato, è pregato di passare presso gli uffi ci della parrocchia di Ca-stelnuovo Don Bosco, oppure di contattare la medesima tramite mail [email protected]. Ci si può anche rivolgere al rettore della Basilica Don Bosco al Colle, di persona o tramite mail [email protected].

ISCRIZIONI ENTRO IL 14 APRILE 2013ISCRIZIONI ENTRO IL 14 APRILE 2013

LA PARROCCHIA S. ANDREA LA PARROCCHIA S. ANDREA APOSTOLO DI CASTELNUO-APOSTOLO DI CASTELNUO-VO DON BOSCO organizza VO DON BOSCO organizza un pellegrinaggio e incontro un pellegrinaggio e incontro con Papa Francesco a Roma il con Papa Francesco a Roma il 18/19/20 ottobre 2013.18/19/20 ottobre 2013.Il programma comprende una S. Messa per il gruppo all’altare della Tomba di S. Pietro nelle Grotte Vati-cane, la visita guidata alla Basilica di S. Pietro, ai Giardini Vaticani ed ai Musei Vaticani fi no alla Cappella Sistina, la visita alle Catacombe di S. Callisto,una visita al centro Roma e sabato sera un giro a piedi in Roma by night.

ISCRIZIONI ENTRO IL 30 APRILE 2013ISCRIZIONI ENTRO IL 30 APRILE 2013

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Pellegrinaggi 2013Pellegrinaggi 2013

PELLEGRINAGGI PELLEGRINAGGI DI UN GIORNODI UN GIORNO01/06/2013: pellegri-01/06/2013: pellegri-naggio al Santuario naggio al Santuario della Madonna di Ca-della Madonna di Ca-ravaggio (BG)ravaggio (BG)

ISCRIZIONI ENTRO ISCRIZIONI ENTRO IL 30 APRILE 2013IL 30 APRILE 2013

03/08/2013: pellegrinag-03/08/2013: pellegrinag-gio al lago d’Orta ed Iso-gio al lago d’Orta ed Iso-la di S. Giuliola di S. Giulio

ISCRIZIONI ENTRO IL ISCRIZIONI ENTRO IL 30/06/201330/06/2013

14/12/2013: pellegrinaggio natalizio adatto agli adulti, ai giovani ed ai 14/12/2013: pellegrinaggio natalizio adatto agli adulti, ai giovani ed ai bambini perché andremo a visitare un bel Santuario Mariano e poi ci bambini perché andremo a visitare un bel Santuario Mariano e poi ci trasferiremo…“nel magico Paese di Natale”.trasferiremo…“nel magico Paese di Natale”.

Chi desidera iscriversi o avere informazioni oppure avere i pro-grammi dettagliati, è pregato di passare presso gli uffici della par-rocchia di Castelnuovo Don Bosco, oppure di contattare tramite mail [email protected]

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Prima Comunione/Prima ConfessionePrima Comunione/Prima Confessione

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Le bambine e i bambini che Domenica 12 Maggio 2013 riceveranno il Le bambine e i bambini che Domenica 12 Maggio 2013 riceveranno il Sacramento della prima Comunione:Sacramento della prima Comunione:

Le bambine e i bambini che Domenica 19 Maggio 2013 riceveranno il Le bambine e i bambini che Domenica 19 Maggio 2013 riceveranno il Sacramento della prima Confessione:Sacramento della prima Confessione:

Ambrosino GiuliaAzzinaro EugenioBertola Barbara RebeccaCacucci GiadaCampana Deborah GretaCannizzaro LorenzoCarpignano ElenaCiao EdoardoDel Ponte Maria Sole

D’ovidio LeonardoFornaca IlariaOstino ValentinaQuaglia Matilde OlgaRuffi nengo AndreaScaglia AdelaideSpigolon GabrieleTurolla GiuliaMazzillo Danilo

Agagliate AntonioAndreas Anna KrisztinaBaravalle FedericaBiasin Serena FrancescaCafasso TommasoDestefanis DanielaDossola IreneFilipello IvanFioraso Lorenzo MarcelloFogliato GiuliaFontana AlessiaGarelli Chiara

Gionco MatteoLagrasta MattiaLorenzon RiccardoMarchisio GiacomoMardegan LorenzoMarin RebeccaMusso IlariaNovello EdoardoOliva ValentinaPinna DesireèQuaglia Sofi aRosso Arianna

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SacramentiSacramenti

BATTESIMI

MATRIMONI

Gabriele Andriano 30 dicembre 2012

Ronco Luca e Fassio Sara 31-12-2012Sacr

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Beatrice e Sofi a Villata si congratulano per la laurea in “Scienze dell’ Educazione e della Formazione” conseguita ad Aprile dalla loro mamma Daniela Gusmatti.

Auguri Dottoressa, siamo fi eri di te!

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I Nostri LuttiI Nostri Lutti

TIEPPO MARIO TULLIO 23/09/1923-07/12/2012CAGLIERO GIOVANNI 04/01/2013-23/11/1923BERTAGNA GIACOMO 06/10/1920-08/01/2013PILLONE RINALDO 11/12/1927-16/01/2013ZORZI LUCIA 13/09/1921-13/02/2013GRABBI PRIMO 20/04/1931-15/02/2013ESTERINO CESARE 22/03/1943-03/03/2013MARZANO RITA 01/01/1929-23/12/2012PEIRA CARMELINA 14/07/1922-01/02/2013

Giovanni Cagliero Giacomo Bertagna

Rinaldo Pillone Lucia Zorzi

I Nostri Lutti

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AVVISO:

Tutte le persone che desiderano pubblicare sul Bollettino Parrocchiale le foto del Battesimo, del Matrimonio, o di qualunque altro avvenimento compatibil-mente con lo spazio a disposizione, possono farle avere in parrocchia tramite

e-mail o cartacee.e-mail o cartacee.

Primo Grabbi

Rita Marzano

Cesare Esterino

Peira Carmelina

I Nostri LuttiI Nostri Lutti

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Chi frequenta le nostre colline avrà sicura-mente udito un veloce tamburellare su legni secchi, si tratta dei nostri picchi, quello verde ed il rosso maggiore, che segnalano in questo modo il loro territorio. E questo inizia mol-to presto, già in pieno inverno. Il loro volo ondulato è inconfondibile ma sono uccelli elusivi ed osservarli sugli alberi non è molto agevole; la loro presenza sovente è segnalata dai colpi di becco sul legno per la ricerca del cibo, sono solo loro a fare questi rumori.Si posano in verticale appoggiandosi alle penne della coda che sono molto indurite ed aggrappandosi con le robuste zampe, munite di due dita rivolte in avanti e due all’indietro. Con ciò si muovono molto agilmente sugli al-beri, sempre alla ricerca di insetti e loro larve;

con un becco durissimo sono in grado di incidere il legno. Un’ altra caratteristica dei picchi è la lingua molto lunga e mobile, ottima per esplorare le gallerie degli insetti. Ma il picchio verde nella stagione estiva è soprattutto un mangiatore di formiche. Personalmente mi è capitato varie volte, camminando nei prati, di ve-derlo scappare da terra e, non conoscendo ancora queste sue abitudini, mi stupi-vo molto; cosa ci fa un picchio per terra? Naturalmente il suo apparato digerente è in grado di neutralizzare l’acido formico delle sue prede.Per la nidifi cazione i picchi si scavano delle cavità nel legno non troppo duro con un caratteristico foro di ingresso circolare, la cova delle uova è compito delle femmine, ma i maschi le sostituiscono quando queste vanno alla ricerca del cibo.I picchi non emettono un vero e proprio canto ma dei versi che sono caratteristici per le specie; quello del picchio verde, nelle nostre zone, è interpretato come un pianto ed è quindi stato denominato “piuns” in dialetto. Ma da altre parti, sem-pre lo stesso verso, è interpretato invece come una sonora risata. Tuttavia ciò che mette d’accordo è che è un bell’uccello, verde con la calotta rossa; ma ancora più bello è il picchio rosso maggiore, variegato di nero, bianco e rosso.Perché il picchio rosso è denominato maggiore? Perché esistono anche il mezza-no ed il minore. Quest’ultimo potrebbe anche essere presente da noi, ma perso-nalmente non l’ho mai visto. Recentemente è stato segnalato, invece, il picchio nero nelle estese fasce boschive della collina di Torino, come Casalborgone e Bo-sco del Vaj, quindi potrebbe benissimo arrivare anche verso Albugnano e Berza-no. Un bel picchio e grande come una cornacchia, inconfondibile.Naturalmente i picchi sono sempre stati uccelli protetti in quanto divoratori dei tarli del legno, ma chi avrebbe il coraggio di cacciare degli uccelli così curiosi e simpatici?

Domenico

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Notizie dal ComuneNotizie dal Comune

FISCALITA’ LOCALE Il 2013 si è aperto con una grave crisi economica e occupazionale oltrechè socia-le e di valori. Lo Stato e la Regione non disporranno piu’ di trasferimenti fi nan-ziari ai Comuni. Anzi saranno i Comuni che dovranno diventare “esattori” per conto dello Stato. Le uniche entrate dei Comuni, compresi quelli medio-piccoli, saranno le tasse comunali o para – comunali: come IMU, Addizionale IRPEF e la nuova TARES (Tassa Rifi uti e Servizi). Per poter garantire i servizi essenziali quali scuole, manutenzione strade, servizi sociali, cimiteri, stipendi al persona-le comunale, anche il nostro Comune dovrà aumentare le tasse locali già assai pesanti. Ma il dilemma è: o garantire i servizi, o eliminarli. Nei prossimi due mesi l’Amministrazione Comunale dovrà decidere come adeguare le tasse per sostenere il bilancio di previsione 2013 che dovrebbe essere approvato secondo la legge entro il prossimo 30 Giugno 2013 salvo ulteriori proroghe.

PATTO DI STABILITA’Sempre in materia di bilancio e di gestione delle fi nanze comunali, anche il nostro Comune - tra 1.000 e 5.000 abitanti, è divenuto soggetto al Patto di Stabilità Finanziario come previsto dal trattato Europeo, che prevede una rigi-da programmazione fi nanziaria e che già è applicato da qualche anno a carico dei comuni piu’ grandi, da 5.000 abitanti in su. Si tratta di gestire con grande oculatezza e parsimonia le fi nanze del Comune, programmando gli impegni di spesa e le liquidazioni di cassa. Insomma bloccando di fatto la realizzazione di opere pubbliche ed investimenti, e limitando al massimo la spesa corrente. Sono comunque vietate assunzioni di personale e nuovi mutui.

ABBANDONO RIFIUTI E’ veramente sconsolante passare per le nostre strade o percorrere la tangen-ziale di Buttigliera piuttosto che la strada regionale per Asti: abbandono di rifi uti ovunque. Pare sia lo sport più comune dei cittadini, che spesso dalla propria autovettura, gettano sacchi e immondizie varie lungo i margini delle strade. La scarsa educazione ambientale, la poca cura del bene pubblico, l’as-senza di senso civico sono rappresentate al meglio nelle nostre vie e strade pubbliche! Peccato! L’ augurio sarebbe quello di diventare veramente cittadini Europei ma serve tanta, tantissima responsabilità civica!

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Notizie dal ComuneNotizie dal Comune

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ATTRAVERSAMENTO PEDONALE RIALZATO IN VIA MARCONISarà realizzato un’ attraversamento pedonale in via Marconi fronte scalinata di accesso su piazza don Bosco. Importo lavori: 2.900 € Iva compresa. I lavori saranno eseguiti dalla ditta Ungano Giuseppe di Buttigliera d’Asti.

CIMITERO COMUNALE DEL CAPOLUOGO Sono pressoché ultimati i lavori per la costruzione di un nuovo lotto di loculi presso il cimitero del capoluogo: 32 loculi e 62 ossari. Il costo complessivo dell’opera è stato di €. 41.853,00. La ditta esecutrice è stata: ‘Lastella Sistemi’ di Lastella Luigi di Castiglione Torinese.

CASETTA DEGLI ALPINI DI PIAZZA DON BOSCO Sono stati appaltati i lavori di ristrutturazione della casetta degli Alpini di piazza don Bosco, dove ha sede il Gruppo Alpini. I locali saranno anche destinati a centro di ag-gregazione sociale, educativa e culturale con laboratorio didattico. I lavori sono fi nan-ziati in parte dal GAL Basso Monferrato e dal Comune. L’impresa appaltatrice vinci-trice: ditta Riccobono Aldo di Chieri (To) con ribasso 26% su importo a base d’asta di €. 53.826,00 – si è aggiudicata l’opera per un importo contrattuale di €. 42.431,00.

MERCATINO DELL’ ANTICO E DELL’USATO IL 25 APRILE Giovedì 25 Aprile si tiene il consueto mercatino dell’antico e dell’usato nelle vie e piazze di Castelnuovo. Vi partecipano circa 200 espositori. E’ gestito dal Comune in collabo-razione con la Pro Loco Castelnuovo.

PASSEGGIATA DI DOMENICO SAVIO Il 25 Aprile nel pomeriggio, con partenza alle 14,30 dal piazzale S.Sebastiano a Mon-donio – si tiene la passeggiata sui sentieri di S.Domenico Savio, che da Mondonio, passando per la valle del rio Fissole, risalgono fi no alla casetta del Santo in frazione Morialdo presso la Chiesa di San Pietro. La passeggiata è organizzata dall’associazione Biblioteca San Domenico Savio.

BUONA PASQUA !!!

I Consiglieri Comunali:I Consiglieri Comunali: Lorenzo Gianasso, Maria Molino, Luciana Savio, Franco Bava, Bruno Bertagna, Luigi Freisa, Silvio Musso, Romano Del mastro,

Aldo Giacomo Musso, Berniero Ciao, Paolo Bava, Marco GragliaGli Assessori Comunali:Gli Assessori Comunali: Luisa Redini, Andrea Cafasso, Marco Musso

Il Vice Sindaco:Il Vice Sindaco: Antonio Rago – Il Sindaco:Il Sindaco: Giorgio Musso

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COMUNITÀ PARROCCHIALE

S. Andrea Apostolo

« Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave « Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fi ne del mondo, ma siamo qui. siano andati a prenderlo quasi alla fi ne del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il suo vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per nostro vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. »lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. »

(Il primo messaggio pubblico di Papa Francesco)(Il primo messaggio pubblico di Papa Francesco)