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I.T.I.S. “G. GALILEI” CONEGLIANO (TV) Via G. Galilei, 16 - 31015 Conegliano (TV) Tel.: 0438 61649 - Fax: 0438 450178 E-mail: [email protected] http://www.itisgalileiconegliano.gov.it ESAME DI STATO 2013/2014 CLASSE 5 a A/Meccanici DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CONTENUTO: RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI DOCENTE MATERIA FIRMA Gerlin Maria Vittorina LINGUA E LETTERE ITALIANE – STORIA Bucci Clementina LINGUA STRANIERA (INGLESE) Pradella Gian Paolo ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO Manoppella Maria Teresa MATEMATICA Zanardo Enzo MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Di Cara Nicola TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCIT. Manni Aldo Salvatore LAB. TECNOLOGIA MECCANICA E DPOI Marin Oscar Augusto DISEGNO, PROGETTAZ. ORGANIZZ. IND. Comazzetto Sandro SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTR. Gorza Diego LAB. SISTEMI ED AUTOMAZIONE IND. Dal Bianco Fernanda EDUCAZIONE FISICA Tolin Luigi RELIGIONE Conegliano, 15 Maggio 2014 Timbro della scuola Il Coordinatore della Classe: Il Segretario: Prof.ssa Gerlin Maria Vittorina Prof. Di Cara Nicola ………...……………..…………. .………..……….…………

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I.T.I.S. “G. GALILEI”

CONEGLIANO (TV)

Via G. Galilei, 16 - 31015 Conegliano (TV) Tel.: 0438 61649 - Fax: 0438 450178

E-mail: [email protected] http://www.itisgalileiconegliano.gov.it

ESAME DI STATO 2013/2014

CLASSE 5 a A/Meccanici

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CONTENUTO:

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI

DOCENTE MATERIA FIRMA

Gerlin Maria Vittorina LINGUA E LETTERE ITALIANE – STORIA

Bucci Clementina LINGUA STRANIERA (INGLESE) Pradella Gian Paolo ECONOMIA INDUSTRIALE ED

ELEMENTI DI DIRITTO

Manoppella Maria Teresa MATEMATICA Zanardo Enzo MECCANICA APPLICATA E

MACCHINE A FLUIDO

Di Cara Nicola TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCIT. Manni Aldo Salvatore LAB. TECNOLOGIA MECCANICA E DPOI Marin Oscar Augusto DISEGNO, PROGETTAZ. ORGANIZZ. IND. Comazzetto Sandro SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTR. Gorza Diego LAB. SISTEMI ED AUTOMAZIONE IND. Dal Bianco Fernanda EDUCAZIONE FISICA Tolin Luigi RELIGIONE Conegliano, 15 Maggio 2014 Timbro della scuola Il Coordinatore della Classe: Il Segretario: Prof.ssa Gerlin Maria Vittorina Prof. Di Cara Nicola ………...……………..…………. .………..……….…………

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INDICE

Pag. 1) Parte prima: informazioni di carattere generale 3

- Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell’Istituto 3 - Caratteri dell’Istituto connessi con la tipologia del territorio 4 - Storia della classe 5

- Variazioni nella composizione del C.d.C nel triennio 5 2) Parte seconda: le attività del Consiglio di Clas se 6

- Sintetica presentazione della classe 6 - Programmazione collegiale e sua realizzazione a cura del C.d.C. 6

- Obiettivi cognitivi trasversali raggiunti 7 - Metodologie adottate 7 - Criteri di valutazione e relativa tabella 8 - Attività significative programmate e realizzate dal C.d.C. 10

• Visite aziendali e viaggi d’istruzione • Orientamento • Temi d’interesse generale

10 11 11

- Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante 11 • Didattica per Competenze 11

- Relazione sull’attività pluridisciplinare - Simulazione effettuata in preparazione della terza prova scritta e criteri di

valutazione delle prove

16 17

3) Parte terza: le attività di competenza dei singo li docenti 23

- Relazioni finali

• Lingua e Lettere italiane 24 • Storia 28 • Lingua straniera (Inglese) 30 • Economia industriale ed Elementi di Diritto 32 • Matematica 34 • Meccanica applicata e Macchine a fluido 37 • Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni 43 • Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale 51 • Sistemi ed Automazione industriale 56 • Educazione fisica 60 • Religione 62

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PARTE PRIMA: INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

FINALITÀ ISTITUZIONALI CONNESSE CON LA TIPOLOGIA DELL’ISTITUTO

Obiettivo del curricolo é quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro.

Le caratteristiche generali di tale figura, secondo il D. I. 9/3/94, sono le seguenti: • versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; • ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a

problemi nuovi e di adattamento all’evoluzione della professione; • capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi. Nel settore meccanico, l’obiettivo si specifica nella formazione di un'accentuata

attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali ed aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate da organica preparazione scientifica nell’ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.

Per tali realtà, secondo il suddetto Decreto Interministeriale, il Perito Industriale per la Meccanica, nell’ambito del proprio livello operativo, deve:

a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una

formazione di base nel settore meccanico ed in particolare: • delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di

qualità dei materiali; • delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili; • dell’organizzazione e gestione della produzione industriale; • dei principi di funzionamento delle macchine a fluido; • delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.

b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in

termini sistemici, scegliendo in modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare deve avere capacità: • linguistico-espressive e logico-matematiche; • di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali; • di proporzionamento degli organi meccanici; • di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature; • di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la

movimentazione; • di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo

del processo i industriale.

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CARATTERI DELL’ISTITUTO CONNESSI CON LA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO

L’Istituto é ubicato in un territorio che vede presenti tutti i settori di una moderna economia e che è formato prevalentemente da aziende di dimensioni medio-piccole, caratterizzate per essersi sviluppate ed integrate nel territorio in sistemi produttivi:

• della Fabbricazione di macchine ed apparecchiature meccaniche, compresa l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione

• dello Sportsystem • del Legno Arredo • della Bioedilizia • dell’Enologia e del Vino • delle Attrezzature Alberghiere • del “Food Service Equipment” • della “Catena del Freddo”, con particolare riferimento alle produzioni di frigoriferi,

congelatori, ... • dell’occhialeria • ecc… La presenza nel territorio di un tessuto industriale così complesso e vasto ha offerto

l’opportunità di effettuare visite guidate, incontri, dibattiti, non solo orientati alla conseguente occasione di sbocco professionale ma anche alla conoscenza di importanti aspetti legati a processi tecnologici e prodotti innovativi che hanno completato la preparazione dei nostri allievi giunti al termine del loro corso di studi.

Complessa è inoltre la presenza nel territorio dell’associazionismo senza fini di lucro, che spazia dal ludico sportivo, al culturale, al sociale, quest’ultimo con presenze importanti di supporto ed aiuto, alla famiglia, agli anziani, all’handicap.

Tale complessità e varietà di interlocutori, ha permesso di aumentare le relazioni con questi attori sociali arricchendo, con visite aziendali, incontri, testimonianze, aspetti valoriali estremamente positivi per lo sviluppo culturale e sociale degli studenti.

I profili professionali/mansioni che gli allievi sono preparati a svolgere nelle

aziende presenti nel comprensorio riguardano: • fabbricazione e il montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di

lavorazione; • programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché l’analisi e la

valutazione dei costi; • dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali; • progettazione di elementi e semplici gruppi meccanici; • controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti; • utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di

produzione; • sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica; • sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC; • controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e

servizi di manutenzione; • sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente.

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STORIA DELLA CLASSE

La classe, che in 3^ era costituita da 26 allievi ed in 4^ da 21, è ora costituita da 15 studenti. Solo 4 allievi sono residenti nel Comune dove è ubicata la scuola, gli altri vi confluiscono giornalmente dai centri vicini con mezzi propri (scooter, automobile), autobus, corriere di linea o treno.

Quattro studenti hanno frequentato la 2^ classe in altri Istituti della provincia e sei hanno ripetuto negli anni precedenti (tre nel biennio, tre in 3^ AM).

Si tratta di allievi di diversa estrazione sociale, con interessi anche extrascolastici (molti svolgono attività sportiva, molti hanno degli hobby).

Gli studenti, che hanno scelto questa specializzazione autonomamente e con l’accordo dei genitori per l’interesse verso le varie materie e per le opportunità di lavoro che essa offre, nutrono aspettative nei riguardi della scuola, che deve essere capace di fornire loro un’istruzione adeguata per affrontare il mondo del lavoro ed il proseguimento degli studi universitari.

Quasi tutti gli studenti hanno la possibilità di utilizzare il mezzo informatico nell’attività didattica per la stesura di relazioni, ricerche, approfondimenti, recuperi on-line e nell’interazione con i docenti via mail. Ciò può contribuire anche al miglioramento del metodo di studio, che spesso non appare rielaborativo ma basato solamente sulla lettura degli appunti e del libro di testo, nonché ad aumentare il numero di ore giornaliere da dedicare allo studio che, non sempre, appare adeguato.

La classe, sin dal 3° anno, ha sperimentato una didattica per competenze. In tale ambito, gli studenti hanno svolto attività di guida presso le Mostre organizzate dal “Comitato Antica Fiera di S. Lucia” ed hanno partecipato, vincendo, al concorso “Scrivere il medioevo”.

Anche grazie a tale didattica, gli allievi hanno l’opportunità di acquisire competenze specifiche e crescita personale e di migliorare in autostima, socializzazione, capacità di lavorare in gruppo.

La maggior parte degli studenti ha esperienza di lavoro.

VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLAS SE NEL TRIENNIO

Discipline Curricolo

Anni

Corso

Classi

3a

(ore) 4a

(ore) 5a

(ore) Lingua e Lettere italiane 3° - 4° - 5° 3 3 * 3 Storia 3° - 4° - 5° 2 2 2 Lingua straniera (Inglese) 3° - 4° - 5° 3 3 2 * (1) Economia industriale ed Elem. di Diritto 4° - 5° - 2 2 Matematica 3° - 4° - 5° 4 3 3 Meccanica applicata e Macchine a fluido 3° - 4° - 5° 5 5 5 Tecnologia meccanica ed Esercitazioni 3° - 4° - 5° 4 5 5 Disegno, Proget. Organizzaz. Industriale 3° - 4° - 5° 4 4 5 Sistemi ed Automazione industriale 3° - 4° - 5° 5 3 3 Educazione Fisica 3° - 4° - 5° 2 2 2 Religione 3° - 4° - 5° 1 1 1

* anno in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all’anno precedente (1) Nell’ultimo mese di scuola la prof.ssa Tomasi Tiziana ha sostituito la prof.ssa Bucci Clementina, assente per motivi di salute.

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PARTE SECONDA: LE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE

SINTETICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe risulta complessivamente educata e rispettosa delle regole comportamentali, tuttavia è stato necessario stimolare e sollecitare spesso gli allievi per quanto riguarda la partecipazione alle attività didattiche. Lo studio domestico non è risultato sempre adeguato. Alcuni studenti evidenziano ancora lacune di base e difficoltà nel metodo di studio.

Il profitto è mediamente sufficiente. Alcuni allievi, dotati di buone capacità intellettive, si sono distinti per impegno, interesse e partecipazione conseguendo risultati più che discreti, qualche altro rimane a livelli modesti o per la preparazione lacunosa o per l’impegno discontinuo e non ha colmato le carenze evidenziate nel 1° periodo.

Alcuni allievi sono risultati vincitori del concorso “Scrivere il medioevo” organizzato dal comitato “Antica Fiera di S. Lucia di Piave”.

PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE

E SUA REALIZZAZIONE A CURA DEL C. d. C.

Gli obiettivi didattici che il Consiglio di Classe ha perseguito sono quelli prima

enunciati e definiti nel Profilo professionale del Perito meccanico.

a. Dal punto di vista relazionale lo studente è sta to stimolato a: • Instaurare un rapporto corretto ed equilibrato con i compagni ed i docenti; • Lavorare proficuamente in gruppo, discutendo le proposte in modo positivo,

collaborando e utilizzando i contributi altrui; • Partecipare attivamente alle lezioni; • Osservare le regole d'Istituto e di Classe come forma di rispetto degli altri e

consapevolezza dei problemi di una comunità organizzata. b. Dal punto di vista didattico allo studente è sta to richiesto di:

• Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando il lessico specifico delle varie discipline e adeguando il linguaggio alla situazione comunicativa;

• Avere conoscenza degli argomenti richiesti, sia dell’area tecnico-scientifica che di quella linguistico-letteraria;

• Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali, sapendolo riferire ed analizzare;

• Collegare argomenti della stessa disciplina e/o anche di discipline diverse; • Procedere in maniera autonoma nello studio e nelle esercitazioni, effettuando

scelte e prendendo decisioni opportune, dopo aver ricercato le necessarie informazioni;

• Sviluppare capacità di giudizio personale.

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OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI

Il C. d. C. ha perseguito i seguenti obiettivi cognitivi trasversali, per il conseguimento

dei quali ha adottato diverse strategie con gli allievi e coinvolgendo le famiglie. 1. Conoscenze

• Acquisire i contenuti essenziali delle discipline • Ricordare nel tempo le conoscenze acquisite • Riformulare i contenuti appresi, esprimendoli in modo orale e scritto

2. Competenze

• Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali • Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando linguaggio operativo specifico • Applicare le conoscenze acquisite per svolgere i compiti assegnati e risolvere

problemi significativi • Saper scegliere ed utilizzare gli strumenti, anche informatici • Svolgere e portare a termine in modo organizzato e autonomo i compiti

assegnati

3. Capacità • Analizzare e sintetizzare i contenuti disciplinari • Collegare ed integrare conoscenze e competenze acquisite in ambiti

disciplinari diversi • Argomentare una tesi utilizzando le proprie conoscenze

Obiettivi che la maggior parte degli allievi ha dimostrato di aver raggiunto, anche se

con livelli diversi.

Per gli Obiettivi di apprendimento specifici , si rimanda alle relazioni finali delle singole discipline.

METODOLOGIE ADOTTATE

Per il conseguimento degli obiettivi didattici, i singoli docenti hanno attuato le

strategie ritenute più idonee tra quelle definite all’interno dei gruppi disciplinari (lezione frontale e/o interattiva, problem solving …).

In particolare, per le discipline che prevedono l’uso del Laboratorio, seguendo le indicazioni didattiche del su menzionato D. I. 9/3/94, lo svolgimento del corso è stato attuato attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria, che sono stati immediatamente verificati in laboratorio, in modo tale da mantenere strettamente connesse l’acquisizione teorica e la verifica sperimentale, privilegiando, di volta in volta, a seconda dell’argomento trattato, il metodo deduttivo od il metodo induttivo.

In armonia con quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, il “Percorso formativo” è stato costituito da Moduli e da “Unità Didattiche”. Ogni Modulo risultava in se concluso, autosufficiente, capace di garantire gli obiettivi prefissati scelti seguendo le indicazioni del Profilo professionale.

Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica . Le lezioni sono state articolate in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo (lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il

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dialogo mediante l’uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari, nello stesso tempo educando gli studenti all’accettazione di un ordine disciplinare negli interventi e sviluppando la capacità di esprimersi in forma breve ed efficace.

Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono svolte nel triennio visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di osservare, verificare, confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come questo si strutturi in un contesto logico-operativo.

Per quanto riguarda l’orientamento , sono state realizzate specifiche attività per sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, del titolo professionale e del lavoro. Si sono dedicati momenti assembleari (non obbligatori) per la diffusione di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea universitari, delle attività lavorative e delle strutture della formazione professionale post-diploma, in modo che gli studenti abbiano consapevolezza di ciò che hanno scelto o stanno per scegliere e delle capacità necessarie per partecipare attivamente e con successo allo studio e al lavoro.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per quanto riguarda l’aspetto della valutazione , si possono sicuramente verificare e

anche "misurare" certe prestazioni tecniche: conoscenze possedute, capacità di risoluzione di problemi, tempi d'esecuzione, ecc. Occorre tuttavia essere consapevoli che obiettivo della scuola è anche una crescita più complessa dei giovani, che attiene alla sfera della personalità, della coscienza di sé e del mondo. Certi obiettivi e risultati del processo educativo si sottraggono a misurazioni obiettive e sono, certo, oggetto di valutazione della scuola ma in forme prevalentemente discorsive, relazionali e comportamentali.

Per questo, nella valutazione, il C. d. C. ha tenuto conto di vari elementi, tra i quali: • Partecipazione, intesa come: attenzione, puntualità nel mantenere gli impegni;

richieste di chiarimento e contributi personali alla lezione; disponibilità a collaborare; curiosità, motivazione; interesse, capacità di iniziativa personale.

• Impegno, inteso come: consapevolezza della necessità di applicazione intensa e rigorosa per ottenere validi risultati; frequenza, qualità e quantità dello studio a casa; disponibilità all'approfondimento personale; rispetto delle scadenze sia verso l'insegnante che verso i compagni.

• Metodo di studio, inteso come: capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro; comprendere i testi delle varie discipline e i loro linguaggi.

• Livello di effettivo apprendimento: conoscenze acquisite nelle singole discipline; comprensione (dire con parole proprie, interpretare, dimostrare, spiegare); capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione personale; capacità valutativa (individuazione delle priorità, autonomia di giudizio, ecc.).

• Progresso, inteso come cammino e crescita che lo studente è stato in grado di compiere rispetto ai livelli di partenza e che suggerisce anche le possibilità di ulteriore miglioramento.

• Problemi personali, difficoltà individuali, situazioni familiari particolari che possono incidere sulla qualità e quantità dello studio.

Con riferimento alle indicazioni collegiali inserite nel POF, per la corrispondenza tra

voti e livelli di apprendimento degli allievi si fa riferimento alla seguente tabella:

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VOTO

CONOSCENZE

Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso

l’apprendimento

ABILITÀ

Capacità di applicare conoscenze e di usare

knowhow per portare a termine

compiti e risolvere problemi 1-3

del tutto insufficiente

Conoscenze inesistenti o sporadiche ed

irrilevanti

Non sa applicare alcuna conoscenza.

4 gravemente insufficiente

Conoscenze scarse e incomplete, con gravi lacune in riferimento agli argomenti di base

Sa applicare solo occasionalmente le conoscenze

acquisite senza però inserirle in un contesto organico. Commette

gravi e frequenti errori.

5 insufficiente

Conoscenza generica, superficiale e/o

incompleta degli argomenti di base

Sa applicare in maniera approssimativa le

Conoscenze acquisite. Commette errori non gravi ed imperfezioni.

6 sufficiente

Conoscenza completa ma non approfondita

degli argomenti essenziali

Sa applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di

problemi non complessi

7 discreto

Conoscenza completa degli argomenti di

base delle discipline, con qualche

approfondimento

Sa applicare correttamente le conoscenze di base per risolvere problemi semplici e complessi.

8 buono

Conoscenza completa ed approfondita degli

argomenti di base delle discipline e di

altri argomenti

Sa applicare correttamente e con sicurezza le conoscenze

acquisite, risolvendo problemi anche complessi

9-10 ottimo

Conoscenza esauriente, articolata ed approfondita di tutti gli argomenti

delle discipline

Sa applicare correttamente ed in maniera autonoma le conoscenze acquisite,

risolvendo problemi complessi, con apporti personali anche

originali.

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ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE

VISITE AZIENDALI E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Nell’arco del triennio di studi, la classe ha svolto le seguenti visite d’istruzione a carattere tecnico:

• Acciaieria “ABS acciai” di Cargnacco (UD) (nell’ambito dell’Unità di

Apprendimento “Fabbricazione degli acciai”) • Fiera Macchine Utensili “Samumetal” (PN) • EICMA (MI) • Solar Expo (VR) • Nuova Trasmissione di Susegana (TV) (nell’ambito dell’UdA “Controllo degli

ingranaggi”) • Trattamenti termici “TTN Veneta” di Nervesa della Battaglia (TV) (nell’ambito

dell’UdA “Controllo degli ingranaggi”) Nel mese di Aprile del presente a. s. gli allievi hanno partecipato ad una conferenza

sulle “Nanotecnologie” tenuta nell’aula magna dell’Istituto dall’ing. Diego Basset, direttore scientifico di Veneto Nanotech. L’incontro ha costituito un’importante occasione per effettuare una panoramica generale sulle principali nanotecnologie applicate.

La classe, nel mese di Marzo del presente anno scolastico, ha effettuato un viaggio

di istruzione a Praga. La meta è stata ritenuta adatta per il conseguimento di obiettivi didattici ed educativi. Le visite sono state effettuate con l’ausilio di guide. L’esperienza vissuta dagli allievi è stata buona; hanno infatti dimostrato attenzione per gli aspetti storici, geografici ed economici del paese visitato. Il comportamento dei partecipanti durante il viaggio è stato corretto. Gli allievi hanno dimostrato interesse durante le visite guidate, rispettando gli orari programmati e gestendo il tempo libero in accordo con gli insegnanti. Non vi sono stati episodi negativi. La verifica del raggiungimento degli obiettivi è stata curata dai docenti accompagnatori, verificando in itinere l’attenzione prestata durante le visite guidate attraverso il dialogo con gli allievi nelle più disparate occasioni, nel comportamento e nell’atteggiamento.

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ORIENTAMENTO

Nell’ambito dell’orientamento, gli studenti hanno partecipato: • ad incontri autonomi di orientamento universitario • ad incontri con ex allievi che hanno proseguito gli studi e con ex allievi che hanno

scelto l’attività lavorativa. Gli studenti hanno in tali occasioni dimostrato molto interesse.

TEMI D’INTERESSE GENERALE

• Incontro con esperti per sensibilizzare sui pericoli collegati all’uso di droghe ed alcool

• Incontri sulla Sicurezza nel Lavoro, tenuti da tecnici dello S.P.I.S.A.L., sull’Antincendio, Protezione civile, Croce rossa

• Educazione alla legalità economica • Incontro Avis

• Laboratorio teatrale su Giuseppe Verdi in occasione della commemorazione del musicista nel bicentenario della nascita

• Laboratorio teatrale sulla prima guerra mondiale in occasione della commemorazione per il centenario dell’inizio della grande guerra

• Conferenza tenuta dal prof. Francesco Demattè sulla “Fine della seconda guerra mondiale” nell’ambito della “Giornata del ricordo”

• Fiera delle macchine utensili “Samumetal” di Pordenone • Progetto di educazione alla Salute. Incontro informativo su La donazione e il

trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 7 di Conegliano-Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute.

ESPERIENZE DI RICERCA, DI PROGETTO, DI AREA PROFESSIONALIZZANTE

Non sono state svolte nel presente anno scolastico attività di area di progetto e di Stages. Stages sono stati effettuati nel precedente a. s. E’ stata sperimentata su delibera del Collegio dei Docenti, nell’arco del triennio, una Didattica per Competenze.

Nell’ambito della disciplina “Sistemi ed automazione” è stata svolta inoltre un’attività pluridisciplinare, che ha coinvolto l’area tecnico-scientifica, illustrata nelle pagine seguenti.

Didattica per competenze

Nel triennio 2010/2013, la classe ha attuato il percorso formativo sviluppando anche

una didattica per competenze. Insieme alla consolidata programmazione modulare, il C. d. C. ha approntato una o più Unità di Apprendimento ad ampiezza massima (coinvolgimento della maggior parte dei docenti) ed Unità di Apprendimento disciplinari o ad ampiezza minima (d’area formativa o microdidattica).

In un lavoro per competenze, l’elemento centrale è quello di privilegiare l’azione, intesa come situazione di apprendimento reale ed attiva che consenta allo studente di

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porsi in relazione “vitale” con l’oggetto culturale da apprendere. Sono state allora introdotte nel percorso formativo esperienze significative, concrete, sfidanti, tali da suscitare interesse e sollecitare un apprendimento per scoperta e conquista personale. Situazioni di apprendimento attive, che il C. d. C. ha ritenute adatte ad un processo di apprendimento per scoperta, sono state le attività di laboratorio e quelle realizzate insieme ad enti-istituzioni-associazioni locali.

Tra le prime è da menzionare l’Unità di Apprendimento (UdA) relativa al “Controllo di ingranaggi”, realizzata nel triennio di studi in collaborazione con l’azienda “Nuova Trasmissione” di Susegana. In tale ambito, gli allievi hanno misurato e controllato il foro di 115 ingranaggi dopo aver effettuato la taratura degli strumenti utilizzati (nella classe terza), hanno misurato lo spessore dei denti degli ingranaggi (nella classe quarta) ed hanno controllato la durezza dello spessore nitrurato degli ingranaggi (nella classe quinta).

Tra le seconde ricordiamo l’UdA riguardante la “Attività di guida presso l’Antica Fiera di S. Lucia di Piave”.

In entrambe le Unità di Apprendimento sono state coinvolte varie discipline. Tramite l’UdA ogni allievo ha potuto conseguire le competenze di cittadinanza, degli

assi culturali e professionali previsti dal regolamento ministeriale. La “Didattica per Competenze” ha permesso allo stud ente di: • occuparsi di qualcosa • farlo con qualcuno • usare capacità personali e professionali per raggiungere un obiettivo chiave Le abilità trasversali attese sono state: • affrontare nuove problematiche e tentare la loro soluzione • cooperare • esecuzione di compiti • accuratezza nel lavoro • gestione della comunicazione • assunzione di responsabilità La “Didattica per Competenze” ha determinato una “c rescita” dello studente in quanto: • ha conferito sicurezza • ha affinato il senso critico • ha assicurato spazi per la collaborazione • ha valorizzato conoscenze, abilità e competenze specifiche

Con lo svolgimento di varie Unità di Apprendimento realizzate nel triennio, ci si è

prefisso di contribuire al raggiungimento delle seguenti competenze chiave europee/di cittadinanza :

• Comunicazione nella madrelingua • Competenza digitale • Imparare ad imparare • Progettare • Risolvere problemi La realizzazione nel triennio di varie UdA ha contribuito al conseguimento delle

seguenti competenze specifiche :

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- asse dei linguaggi (Italiano) : Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

- asse storico-socio-religioso (Storia e Religione) : Correlare la conoscenza

storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

- asse matematico (Matematica) : utilizzare le strategie del pensiero razionale negli

aspetti dialettici e algoritmici per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative e per dominare situazioni problematiche progettando e costruendo per esse modelli di spiegazione e di soluzione.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l‟ ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

- competenza professionale 1 (DPOI) : documentare, programmare ed organizzare

la produzione industriale. - competenza professionale 2 (Tecnologia meccanica) : individuare le proprietà

dei materiali, i relativi processi produttivi, i trattamenti, le lavorazioni. - competenza professionale 3 (Tecnologia meccanica) : misurare, elaborare e

valutare grandezze e caratteristiche con opportuna strumentazione. - competenza professionale 4 (Meccanica e macchine) : progettare, assemblare,

collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnica di varia natura.

Di seguito è descritta, nel format sviluppato da Rete Veneta, un esempio di Unità di

Apprendimento realizzate dagli allievi di questa classe in tutti e tre gli anni di corso. Si tratta dell’UdA relativa all’Antica Fiera di S. Lucia, nel cui ambito gli studenti hanno svolto attività di guida nel presente anno scolastico.

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UDA

UNITA’ DI APPRENDIMENTO n° 1 - Antica Fiera di S. Lucia di Piave (TV)

Denominazione

“Dare forma alle idee, l’università e le sue origini”

Prodotti

Testo di sintesi dei pannelli della mostra Attività di guida all’interno della mostra

Competenze mirate

Comuni/cittadinanza

professionali

Competenza chiave europea n. 1: Comunicazione nella madrelingua LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Abilità Conoscenze

Lingua e letteratura italiana Lingua Utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici; Sostenere conversazioni e colloqui su tematiche predefinite anche professionali; Raccogliere, selezionare ed utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici.

Lingua e letteratura italiana Lingua Lingua letteraria e linguaggi della scienza e della tecnologia; Tecniche della comunicazione; Fonti dell’informazione e della documentazione.

Utenti destinatari

Classe 5 AM: Istituto Tecnico - Settore tecnologico. Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia. Articolazione: Meccanica e meccatronica.

Italiano: Conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo e della frase complessa, lessico.

Fase di applicazione Ottobre - Novembre 2013.

Tempi

Italiano: 10 ore Oltre all’attività presso l’Antica Fiera di S. Lucia di P. ( 16 ore).

Esperienze attivate Attività di guida nell’ambito della mostra “ Sulle spalle dei giganti” presso l’Antica fiera di Santa Lucia di Piave.

Metodologia Lezione frontale, lavori di gruppo, lavoro singolo, simulazioni in classe e sul luogo della mostra.

Risorse umane

interne

esterne

Interne Docente di Italiano e Storia Docente di Tecnologia Meccanica Esterne Comitato Antica fiera di Santa Lucia di Piave

Strumenti Internet, Dizionario bilingue e monolingue, materiale cartaceo e diapositive forniti dagli organizzatori della mostra.

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UNITA’ DI APPRENDIMENTO n° 1 - Antica Fiera di S. Lucia di Piave (TV)

Valutazione

Attraverso apposite griglie saranno valutati il prodotto (completezza, correttezza, rispetto dei tempi, documentazione, presentazione), il processo (comprensione del compito, organizzazione, precisione e destrezza nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie, ricerca e gestione delle informazioni, relazione con i formatori e le altre figure adulte, collaborazioni con i compagni, creatività) e le riflessioni sull’esperienza (capacità comunicative ed espressive, uso del linguaggio tecnico-professionale, capacità di utilizzare conoscenze acquisite, autovalutazione). In particolare, i criteri di valutazione suddivisi per aree, sono i seguenti:

Relazionale, affettiva e motivazionale Comunicazione e socializzazione di esperienze e conoscenze Relazione con i formatori e le altre figure adulte Curiosità

Sociale, Pratica Rispetto dei tempi Cooperazione e disponibilità ad assumersi incarichi e a portarli a termine

Cognitiva Uso del linguaggio settoriale a livello scritto, orale e multimediale Completezza, pertinenza, organizzazione Capacità di trasferire le conoscenze acquisite Ricerca e rielaborazione delle informazioni

Della metacompetenza, del problem solving Consapevolezza riflessiva e critica Autovalutazione Creatività Autonomia

Metodi di valutazione: La valutazione dell’UdA è collegiale ed avverrà utilizzando una griglia predisposta dal CdC che riguarda il prodotto, il processo e le riflessioni, nonché una scheda di autovalutazione dello studente. Nella griglia sono inseriti indicatori che permettono in modo bilanciato di valutare tutte le dimensioni della competenza (cognitiva, relazionale-affettiva-motivazionale, pratico-sociale e metacognitiva). I punteggi ottenuti attraverso i descrittori, permettono di individuare sulle rubriche di competenza i livelli EQF e all’interno di questi ultimi i gradi (basilare, adeguato, eccellente) di conseguimento delle competenze mirate dall’UdA, il cui prodotto, pur non costituendo un “capolavoro”, contribuisce alla valutazione delle competenze su descritte. Ciò, insieme ai risultati di altre UdA consentirà alla fine del triennio che la certificazione delle competenze sia supportata da situazioni di apprendimento significative. La compilazione della griglia é fatta dal singolo docente che sceglierà gli indicatori che riguardano il suo ambito disciplinare dando luogo anche a voti nelle singole discipline coinvolte.

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Relazione sull’Attività pluridisciplinare Area disciplinare interessata: tecnico - scientifica Titolo del Lavoro: Progetto di automazione

Nel corso dell’a.s. 2013/2014, all’interno della disciplina “Sistemi ed automazione industriale”, un periodo di tempo è stato dedicato alla redazione di alcuni progetti di automazione.

I progetti, uno per ogni gruppo di lavoro, consistevano nel progettare un piccolo impianto per la risoluzione di un problema di automazione, in tutti i suoi aspetti: il dimensionamento meccanico, il disegno del complessivo e dei particolari esecutivi, la scelta dei materiali e dei cicli di lavorazione dei vari particolari, la sequenza delle operazioni previste e la progettazione dell’impianto elettro-pneumatico, la ricerca di particolari esistenti in commercio ed il loro inserimento nell’impianto, etc.

I gruppi di lavoro erano costituiti da 5 allievi ciascuno. Ogni progetto è stato raccolto in un fascicolo informatico comprendente relazioni,

descrizioni, calcoli, disegni e componenti. Inoltre è stata preparata una presentazione di ogni progetto.

Discipline interessate: Sistemi ed automazione industriale, Meccanica e macchine,

DPOI, Tecnologia Meccanica, Matematica, Lingua straniera. Conoscenze e strumenti necessari per disciplina : Meccanica e macchine argomenti: sollecitazioni meccaniche, diagrammi di

sollecitazione, resistenza meccanica, criteri di dimensionamento, trasmissione del moto, cinghie e pulegge, ruote dentate, frizioni, ecc.. Strumenti: libro di testo, manuali, riviste, PC per i calcoli.

Tecnologia Meccanica argomenti: parametri di taglio nelle lavorazioni per asportazione di truciolo, caratteristiche dei materiali, norme di sicurezza.

Strumenti: libro di testo, manuale. Dis. Progett.ne Org. Ind. argomenti: cicli di lavorazione, disegno dei componenti nelle

varie viste e complessivo, disegni con CAD e modellazione solida tridimensionale con SolidEdge. Strumenti: libro di testo, manuale, utilizzo di PC e programmi CAD.

Sistemi ed Autom. Ind. argomenti: schemi elettrici e meccanici per i dispositivi di

controllo e di sicurezza, analisi e studio problemi di automazione. Strumenti: libro di testo, cataloghi. Matematica argomenti: analisi lineari, derivate, equazioni differenziali,

composizioni di vettori ecc.. Strumenti: libro di testo

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Lingua straniera argomenti: ricerca delle informazioni e dei prodotti su Internet, descrizione in lingua inglese della procedura della lavorazione, predisposizione per stesura attività svolta.

Strumenti: libro di testo, dizionario. Competenze: saper vedere un problema nel suo complesso, affrontando e

risolvendo i problemi che possono presentarsi; saper determinare le sollecitazioni a cui è sottoposto un pezzo e saperlo dimensionare;

saper disegnare con CAD e modellatore solido saper scegliere i materiali adatti per ogni componente, saper scegliere il componente adatto all’uso tra quelli esistenti in commercio;

saper eseguire il ciclo di lavorazione; saper analizzare un problema e ricavare la sequenza delle operazioni; saper eseguire lo schema di un impianto elettrico.

Capacità : di organizzazione delle varie attività (progettuali, esecutive,

redazionali) e del gruppo e essere in grado di gestirle per portare il gruppo ad un risultato. di rielaborazione di concetti e conoscenze teoriche e pratiche.

di ricerca di componentistica standard nei negozi oppure in rete. di sintesi delle attività eseguite in una relazione. di presentazione del lavoro eseguito.

SIMULAZIONE EFFETTUATA IN PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

Durante l’anno scolastico, nelle varie discipline, sono state utilizzate, da parte dei docenti, prove di verifica con tipologie scelte tra quelle definite nel Regolamento degli Esami di stato. In particolare, le verifiche hanno cercato di evidenziare la capacità di comprensione delle domande, la conoscenza degli argomenti, lo sviluppo logico e la pertinenza delle risposte, la proprietà di linguaggio, la capacità di organizzazione, di collegamento e rielaborazione di un argomento.

In particolare, nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, sono state svolte simulazioni

della prima, seconda e terza prova. Per la terza prova è stata scelta la tipologia B. Il tempo assegnato è stato di tre ore, quattro le discipline coinvolte.

Di seguito sono indicati i quesiti delle discipline coinvolte nella terza prova scritta con relativa griglia di valutazione (utilizzata negli ultimi esami di stato).

Sono allegate anche le griglie di valutazione delle simulazioni della 1^ e della 2^ prova scritta (utilizzate sempre negli ultimi esami di stato).

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Materia n° 1: LINGUA INGLESE Quesito 1 The diesel engine (12 lines) Quesito 2 The history of the automobile (12 lines) Materia n° 2: MATEMATICA (7 righe per quesito)

Quesito 1: Stabilire se la seguente funzione: 2x

46xxy

2 ++= in [1 ; 3 ]

rispetta le ipotesi del teorema di Lagrange e, in caso affermativo, determinare l’ascissa del punto c nel quale si verifica la tesi del teorema .

Quesito 2: Determina i valori dei parametri a, b, d ∈ ℜ affinché la funzione: d2xbxaxf(x) 23 +++=

passi per il punto di coordinate ( 0; 1) ed abbia in x = 1 un flesso a tangente orizzontale. Quesito 3: Scrivere la “ formula ” di integrazione per parti e applicarla per calcolare il seguente

integrale indefinito ∫ ⋅ dxcosx3x)-(x2 Materia n° 3: SISTEMI E AUTOMAZIONE (7 righe per quesito) Quesito 1 Gestione sincrona e asincrona di un PLC Quesito 2 Input e Output di un PLC Quesito 3 Memorie di un PLC

Materia n° 4: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRI ALE

AZIENDA: COSTI E PROFITTI Per aumentare la capacità produttiva fino a 10.000 pezzi/anno un’azienda decide di acquistare/sostituire macchinari ed attrezzature per un valore di 300.000,00 Euro, ricorrendo ad un prestito decennale al tasso d’interesse fisso del 6%. All’uopo l’azienda vanta verso un’amministrazione comunale un credito di 75.000,00 Euro, con scadenza 36 mesi, che le viene anticipato dall’istituto di credito al tasso di sconto del 9%. Si conoscono i seguenti dati: ricavo unitario pari a 40,00 Euro/pezzo, costi variabili unitari pari a 12,00 Euro/pezzo (comprensivi di

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Cmpu = 5,00 Euro/pezzo per la materia prima), costi fissi pari a 140.000,00 Euro. La materia prima viene acquistata in 6 bimestri secondo la seguente tabella N Cmpu (Euro/pezzo) V (pezzo) Cmp (Euro) 1 4,80 2000 9600 2 3,30 4000 13200 3 5,20 6000 31200 4 6,20 8000 49600 5 4,10 10000 41000 6 6,20 12000 74400

QUESITI

1. CONTABILITA’ E COSTI

1.1. scrivere quali sono i documenti che l’azienda deve presentare per la “contabilità generale” e in quale documento e voce riporteresti le “proprietà immobiliari” ed i “crediti” (2 righe)

1.2. con quale criterio ed in quali tipo classificheresti i costi d’immagazzinamento (1 riga) 1.3. calcolare le quote d’ammortamento R annue e l’interesse I in caso di restituzione del

prestito mediante i metodo dell’interesse composto (3 righe) 1.4. calcolare il valore attuale del credito che l’azienda vanta e che viene anticipato dall’istituto

di credito (1 riga) 1.5. calcolare il valore aggiunto Wa ed il valore aggiunto percentuale Wp (2 righe)

2. ANDAMENTO COSTI-PRODUZIONE-UTILE

2.1. determinare l’equazione della retta Costo-Volume con il metodo del massimo e del minimo utilizzando il prospetto riportato (3 righe)

2.2. scrivere l’equazione dell’utile U in funzione del volume di produzione V (1 riga) 2.3. calcolare il volume di produzione di pareggio Vb (1 riga) 2.4. rappresentare graficamente in un piano (V; Ct/Ri) i costi totali, fissi ed i ricavi (grafico) 2.5. scrivere le 4 considerazioni più significative nel caso in cui il prezzo di vendita unitario del

prodotto diminuisca (3 righe)

3. CENTRI DI COSTO 3.1. cosa si intende per “centro di costo”? (3 righe) 3.2. quale criterio di ripartizione useresti per i costi relativi all’ammortamento macchine (1 riga)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

CANDIDATO _________________________ CLASSE 5^ AM MATERIE _________________________________________________________________

Conoscenza dell’argomento Punti

Nulla 0 Non conosce l’argomento

Gravemente insufficiente 1 Fornisce risposte frammentarie

Insufficiente 2 Fornisce risposte superficiali o incomplete

Sufficiente 3 Fornisce risposte adeguate

Buono 4 Coglie le informazioni esplicite ed opera qualche inferenza

Ottimo 5 Coglie le informazioni esplicite ed opera inferenze

Correttezza dei contenuti e coesione Punti

Nulla 0 I contenuti sono nulli

Gravemente insufficiente 1 Lo svolgimento presenta gravi e numerosi errori

Insufficiente 2 Lo svolgimento presenta numerosi errori non gravi

Sufficiente 3 Lo svolgimento è occasionalmente scorretto

Buono 4 Lo svolgimento è adeguato, con alcune incertezze

Ottimo 5 Lo svolgimento è corretto e completo in ogni sua parte

Appropriatezza nella esposizione e varietà lessicale Punti

Nulla 0 Non espone

Insufficiente 1 Esposizione inappropriata e lessico povero

Sufficiente 2 Esposizione appropriata con lessico corretto ma limitato

Buono/Ottimo 3 Esposizione appropriata, lessico corretto ampio pertinente

Organizzazione e coerenza dei contenuti Punti

Insufficiente 1 Non espone i contenuti o non li sa organizzare e li espone in modo

frammentario

Adeguato 2 Organizza i contenuti in modo completo

VALUTAZIONE

/15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

CANDIDATO _________________________ CLASSE 5^ AM MATERIA ______________________________

DESCRITTORI

Scarso Insufficiente Sufficiente Discreto

Buono/Ottimo

0 a 6 7 - 8 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

IND

ICA

TO

RI

1

Processo risolutivo:

sequenzialità, coerenza

logica, metodi, criteri e formule

appropriati

Errori grossolani d'impostazione, assenza quasi

totale di coerenza

Frammentazione del processo

risolutivo, incertezza della

procedura

Incertezze nel processo risolutivo

Processo risolutivo

coerente con presenze di

lievi incertezze

Sequenza logica completa e coerente,

procedimenti e formule

appropriati

0 a 6 7 - 8 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

2

Assunzioni e scelte:

attendibilità, giustificazione e motivazioni

Sporadiche giustificazioni non sempre

attendibili e/o motivate

Presenza di alcune scelte non

giustificate, presenza di motivazioni insufficienti

Qualche scelta non giustificata

e/o ben motivata

Scelte giustificate ma non sempre

motivate adeguatamente

Tutte le scelte sono giustificate

e motivate in modo attendibile

0 a 6 7 - 8 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

3

Risultati: attendibilità e

coerenza con le scelte effettuate

Assenza quasi completa di

risultati significativi e/o

attendibili

Attendibilità compromessa

dalle assunzioni fatte, molti

risultati incoerenti con le scelte

effettuate

Qualche risultato meno

significativo non attendibile

Qualche risultato minore non attendibile, ma per il resto giustificati dalle scelte effettuate

Tutti i risultati ottenuti sono

coerenti, attendibili e

giustificati dalle scelte effettuate

0 a 6 7 - 8 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

4 Completezza della soluzione

Svolgimento molto breve, assenza di

grafici, schemi e/o disegni

Completo ma con numerosi errori, scarsa presenza di grafici, schemi

e/o disegni

Svolgimento completo, con lievi mancanze

generali, presenza di

grafici e schemi

Svolgimento completo ma con qualche

carenza di tipo grafico

Tutte le richieste sono state soddisfatte

0 a 6 7 - 8 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

5 Unità di misura

Gravi e diffusi errori e/o

mancanza quasi totale di unità di

misura

Presenza di pochi gravi errori

nelle unità di misura e/o incompleta

scrittura delle unità di misura

Assenza di errori gravi, presenza di

lievi mancanze generali

Assenza di errori gravi e/o lievi, presenza

delle indicazioni di unità di misura più significative

Completo ed in generale accurato

0 a 6 7 - 8 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

Totale …………….

La valutazione finale è effettuata approssimando all'intero più vicino la media dei punti della prova.

VALUTAZIONE /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

CANDIDATO _________________________ CLASSE 5^ AM

Griglia di valutazione Nulla:

punti 0 Scarso: punti 1

Sufficiente: punti 2

Adeguata: punti 3

Rispetto della tipologia testuale

Organicità e coerenza della trattazione

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua

Conoscenza dell’argomento e aderenza alla traccia

Sviluppo critico delle questioni proposte e/o originalità dell’esposizione

VALUTAZIONE

/15

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PARTE TERZA: LE ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI SINGOLI DOCENTI

La parte terza del presente documento contiene le relazioni finali relative alle

discipline dell’ultimo anno di corso. Queste sono redatte indicando i seguenti elementi: • obiettivi disciplinari raggiunti (conoscenze, competenze, capacità) • contenuti disciplinari e tempi dedicati a ciascun argomento/modulo • metodi didattici (lezione frontale, interattiva, gruppi di lavoro …) • mezzi e strumenti (testo adottato, videocassette, strumenti multimediali …) • verifiche (tipologia delle prove effettuate) Di seguito sono riportate le Relazioni finali dei singoli docenti.

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LINGUA E LETTERE ITALIANE

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Gerlin Maria Vittorina

In relazione alla programmazione curriculare sono stati globalmente conseguiti i seguenti obiettivi: CONOSCENZE − Conoscenza dei principali movimenti culturali dalla fine dell’’800 alla prima metà del ‘900. − Conoscenza di alcuni grandi autori della letteratura italiana attraverso la lettura antologica delle

loro opere. COMPETENZE La classe, pur a livelli diversi da allievo ad allievo, ha dimostrato di saper: − realizzare una lettura diretta di testi letterari, rilevandone il significato complessivo e cogliendo

le principali caratteristiche formali − individuare attraverso i testi il pensiero dell’autore − inserire i vari autori nel contesto storico in cui hanno operato CAPACITÁ La classe, pur a livelli diversi da allievo ad allievo, ha dimostrato di saper: − collegare e confrontare autori diversi operanti nello stesso contesto storico − sostenere una discussione motivando il suo punto di vista − esprimersi in modo sufficientemente ordinato e corretto − costruire ragionamenti chiari e coerenti elaborando le proprie opinioni

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CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE - Giacomo Leopardi (biografia, il pensiero, pessimismo storico e cosmico) 8h testi: L’infinito A Silvia Dallo Zibaldone : Il giardino sofferente Indefinito e infinito La rimembranza Operette morali: Il dialogo della Natura e di un Islandese La ginestra vv.297-317 Quadro di riferimento dell’Italia postunitaria 2h La scapigliatura ( caratteri generali ) - Emilio Praga testi: Preludio Naturalismo francese (caratteri generali e origini dal positivismo) 2h − Emile Zola testi: da “Il romanzo sperimentale”: “Lo scrittore come operaio del progresso sociale” Il verismo italiano (caratteri generali e confronto col naturalismo francese) 12h − Verga (biografia) testi: Il primo progetto dei “Vinti”: classi sociali e lotta per la vita. Prefazione a L’amante di Gramigna Prefazione a “I Malavoglia”: i vinti e la fiumana del progresso. La conclusione de “I Malavoglia”: l’addio di ‘Ntoni da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo” da “Novelle rusticane: “ La roba” da Mastro don Gesualdo: la morte di Mastro don Gesualdo Decadentismo e Simbolismo (caratteri generali: individualismo, superomismo, estetismo ecc.) 7h − D’Annunzio (biografia) 9h testi: da “Il piacere”: capitolo I. (L’estetismo). da “ Le vergini delle rocce”: “Il programma politico”( Il superuomo) da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto” La prosa notturna ( cenni) − Pascoli (biografia) 9h testi: da “Il fanciullino”: “Una poetica decadente” da “Myricae” : “Novembre” “X Agosto” da “I canti di Castelvecchio”: “ Il gelsomino notturno” da “La grande proletaria si è mossa”: “Il nazionalismo pascoliano”

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− Svevo (biografia, la figura dell’inetto) 6h

testi: da “Una vita” “Le ali del gabbiano” “Senilità” (cenni) da “La coscienza di Zeno” Prefazione, “La morte del padre” − Pirandello (biografia, contrasto tra forma e vita, umorismo, relativismo conoscitivo) 9h

testi: da “Novelle per un anno”: “Il treno ha fischiato”

“La signora Frola e il sign. Ponza, suo genero” da “Il fu Mattia Pascal”: “La costruzione della nuova identità” da Uno, nessuno e centomila: “Pagina conclusiva” Il teatro: “ Enrico IV” (trama) Il Futurismo (caratteri generali) 4h − Marinetti testi: “Manifesto tecnico della letteratura futurista” “Manifesto del Futurismo” “ Bombardamento” L’Ermetismo (caratteri generali) 1h Ungaretti (biografia, caratteri generali della poetica) 5h testi: da “L’allegria”: “Veglia” “I fiumi” “San Martino del Carso” “Mattina” “Soldati” da “ Il dolore”: “Non gridate più”

− Montale (biografia, la poetica, il correlativo oggettivo) 5h testi: da “Ossi di seppia”: “Spesso il male di vivere ho incontrato” “Non chiederci la parola”

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METODOLOGIE

Gli argomenti sono stati trattati attraverso lezioni frontali e dialogate, letture di approfondimento, esercitazioni in classe e a casa. Discussioni ed esercizi di commento ad articoli di giornale hanno fornito materiale per la stesura di testi argomentativi oltre che occasioni per rafforzare le capacità espressive. Gli allievi sono stati abituati ad uno studio ragionato, non mnemonico o nozionistico, mirato a potenziare abilità di analisi, di sintesi e di critica anche attraverso percorsi interdisciplinari (letteratura- storia). Un certo numero di ore è stato utilizzato per il ripasso degli argomenti trattati e per il recupero di contenuti scarsamente acquisiti dagli allievi più fragili.

MATERIALI DIDATTICI Il testo in adozione è : Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, La letteratura,volumi 4,5,6, Casa editrice Paravia

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA − Verifiche orali − Prove scritte di diversa tipologia:

Analisi di testi letterari Articoli di giornale Saggi brevi Temi di argomento storico

Le prove e le verifiche effettuate sono depositate in segreteria.

CRITERI DI VALUTAZIONE Per i criteri di valutazione e per la corrispondenza tra voto e livello di apprendimento si fa riferimento alla tabella approvata dal Consiglio di classe. In particolare nella correzione degli elaborati scritti sono stati oggetto di valutazione: − Le conoscenze relative all’argomento considerato − L’efficacia espositiva − Il rispetto delle consegne − La correttezza morfosintattica, ortografica e lessicale − La capacità di costruire un discorso organico e coerente La valutazione quadrimestrale di ogni allievo tiene conto del grado di raggiungimento degli obiettivi, della partecipazione in classe, dell’impegno nello studio e del livello di partenza. Il Docente: Prof.ssa M. V. Gerlin

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STORIA

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Gerlin Maria Vittorina

In relazione alla programmazione curriculare sono stati globalmente conseguiti i seguenti obiettivi: CONOSCENZE − Conoscenza dei più significativi avvenimenti che hanno caratterizzato la storia dalla seconda

metà dell’Ottocento alla fine della seconda guerra mondiale sotto il profilo politico, storico e socioculturale

COMPETENZE La maggior parte degli allievi ha dimostrato di saper: − inquadrare un avvenimento nei suoi tratti essenziali − utilizzare alcuni importanti concetti e termini in relazione a specifici ambiti storico-culturali CAPACITA’ La maggior parte degli allievi ha dimostrato di essere in grado di: − considerare gli eventi storici nella loro complessità e nella interazione tra i fattori politici,

economici, sociali, culturali e religiosi. − rapportare gli eventi storici allo sviluppo della storia della letteratura

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE − I problemi dell’Italia unita (4h) - I governi della destra (4h) - I governi della Sinistra in Italia: politica interna e questione sociale (2h) - La politica estera della Sinistra e il colonialismo nell’età di Crispi (2h) - Società e cultura agli inizi del xx secolo: la “ belle epoque” (2h) - L’Europa e il mondo alla vigilia della guerra (1h)

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- L’età giolittiana (6h) - La prima guerra mondiale (5h) - La rivoluzione russa (2h) - La crisi dello Stato liberale in Italia e la nascita del fascismo (3h) - Il fascismo da movimento a regime (4h) - Gli Stati Uniti e la Germania nella grande crisi del dopoguerra (3h) - La Germania e l’Unione sovietica negli anni Trenta (3h) - La seconda guerra mondiale (8h) - La guerra fredda (3h)

METODOLOGIE La presentazione degli argomenti è stata fatta prevalentemente attraverso lezioni frontali e dialogate. Lo studio degli eventi storici è sempre stato condotto in relazione agli argomenti e agli autori della letteratura italiana. L’attività di recupero è stata svolta in orario curriculare attraverso lezioni di ripasso e con lezioni partecipate utili ad un maggior coinvolgimento degli allievi.

MATERIALI DIDATTICI Il testo in adozione è M. Palazzo, M .Bergese, Clio magazine, voll. 2B 3A, 3B , ed. La Scuola.

VERIFICHE - Interrogazioni orali - Questionari scritti a risposta aperta

CRITERI DI VALUTAZIONE Per i criteri di valutazione e per la corrispondenza voto-livello di apprendimento si fa riferimento alla tabella approvata dal Consiglio di classe. Il Docente: Prof.ssa M. V. Gerlin

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LINGUA STRANIERA (INGLESE)

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Bucci Clementina

Presentazione della classe: La 5^ AM è una classe formata da 15 allievi con caratteristiche che hanno differenziato due gruppi. Si sono distinti, in modo molto esiguo, alcuni allievi che nel corso del triennio si sono impegnati costantemente raggiungendo dei buoni risultati. La maggior parte della classe è riuscita ad ottenere risultati sufficienti impegnandosi saltuariamente nello studio. Conoscenze: Gli allievi, a livelli diversi conoscono:

• Il lessico specifico inerente agli argomenti trattati • Gli argomenti trattati

Competenze: Gli allievi sono in grado con preparazioni diverse:

• Di comprendere in maniera globale testi orali e scritti di media difficoltà e di carattere specifico

• Usare le strutture e le funzioni acquisite • Esprimersi oralmente in modo sufficientemente corretto • Dare definizioni e descrivere oggetti, strumenti e

argomenti usando un lessico appropriato. Capacità: La classe rivela buone capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione. Metodo: La metodologia si è basata sull’approccio comunicativo. Le quattro abilità sono

state sviluppate in modo graduale. Si è cercato di usare in classe la lingua straniera cercando di curare l’esposizione orale.

Materiale didattico: E’ stato usato il testo in dotazione arricchito da fotocopie tratte da

altre fonti e La grammatica. Tipi di verifiche: Sono state svolte prove scritte e verifiche orali, entrambe omogenee al

lavoro svolto in classe e a casa. In orale con riassunti e comprensioni di brani specifici. Nello scritto con definizioni, descrizioni e brevi relazioni

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Argomenti trattati (di microlingua) Modulo 1 :

What is Energy ? How Electricity is produced Wind Power Solar Energy Nuclear Power The Greenhouse Effect Dams Modulo 3 Machine Tools Cutting Tools Modulo 5 Who invented the Automobile ? The Fuel Engine ( 4-2 strokes ) The Diesel Engine Satellite Navigation System Modulo 6 The Computer The Main Components of the Computer Modulo 7 Robotics Industrial Robots Modulo 8 Cad , Cam Modulo 10 Workplace Safety Testo adottato: “Take the wheel again” Ilaria Piccioli , Ed. San ma rco

Il Docente: Prof.ssa Clementina Bucci

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ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO

RELAZIONE FINALE

Prof. Gian Paolo Pradella

Il programma è stato svolto cercando di raggiungere gli obiettivi realisticamente perseguibili nell'esiguo tempo a disposizione: due sole ore settimanali, per un totale di circa 60 ore nell’anno scolastico. Si è cercato di collegare gli istituti studiati a fattispecie concrete in modo da ottenere un migliore coinvolgimento e una più attiva partecipazione da parte degli studenti che hanno, mediamente, dimostrato sufficiente interesse per la disciplina anche se, a volte, senza la partecipazione attiva al dialogo educativo. Gli obiettivi fissati in sede di programmazione iniziale miravano a: • acquisire i contenuti specifici della disciplina (conoscenze); • decodificare, organizzare e rielaborare i contenuti degli argomenti di studio (competenze); • esporre in forma chiara i contenuti essenziali della disciplina utilizzando gli strumenti dell’analisi e

della sintesi (capacità). Nel corso dell’anno scolastico sono stati conseguiti i seguenti risultati: CONOSCENZE: L’allievo conosce, con diversi livelli di approfondimento, la nozione giuridica di imprenditore e di impresa, sa classificare e distinguere i vari tipi di imprenditori, conosce la nozione di contratto di società e i caratteri fondamentali dei vari tipi di società, conosce gli aspetti essenziali del contratto di lavoro subordinato e della legislazione sociale. Per quanto riguarda economia industriale sa che cosa si intende per attività economica e conosce la nozione di sistema azienda con la sua organizzazione, le varie operazioni e aree della gestione. Conosce inoltre l’impostazione per la rilevazione e contabilità aziendale che ha come obiettivo il Bilancio d’Esercizio e la sua analisi. Comprende quindi il significato di patrimonio, di costi e ricavi, per giungere ad una semplice analisi patrimoniale-finanziaria ed economica dell’azienda. Conosce per grandi linee la Break-even analysis e l’approccio ad una gestione aziendale programmata e controllata. COMPETENZE: Gli allievi sono, mediamente, in grado di interpretare la normativa civilistica e di cogliere le principali problematiche economico-aziendali. CAPACITA': La maggior parte degli allievi espone gli elementi essenziali della disciplina utilizzando un linguaggio giuridico-economico appropriato e sono in grado di risolvere semplici casi proposti.

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METODOLOGIE: Presentazione degli argomenti da trattare evidenziando, il più possibile, i collegamenti con la realtà (per stimolare curiosità ed interesse). Lezione frontale con coinvolgimento della classe e discussione guidata, chiarimenti degli eventuali quesiti o dubbi per consentire di cogliere l’essenza e la finalità degli argomenti oggetto di studio. MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo: “Diritto ed economia industriale” G. Baccelli – C. Robecchi , Ed. Scuola & Azienda; appunti dell'insegnante. TIPOLOGIE DI PROVE: Le verifiche formative sono state prevalentemente orali; quelle sommative sia orali che scritte. SVILUPPO TEMPORALE E INDICAZIONI SINTETICHE SUL PRO GRAMMA SVOLTO:

• SETTEMBRE: il rapporto di lavoro subordinato (cenni a: i collaboratori dell’imprenditore – lavoratori subordinati e lavoratori autonomi; i contratti di lavoro collettivi ed individuali; la cessazione del rapporto di lavoro);

• OTTOBRE: l’imprenditore; il piccolo imprenditore e l’imprenditore agricolo; l’imprenditore commerciale e lo statuto dell’imprenditore commerciale;

• NOVEMBRE: l'azienda e i segni distintivi; le creazioni dell’ingegno; le invenzioni; il know how; l’avviamento;

• DICEMBRE: le società in generale; il contratto di società e i diversi tipi di società; • GENNAIO: le società di persone e le società di capitali; • FEBBRAIO : le società di capitali S.p.a. e S.r.l. (in particolare per la società per azioni solo

il modello tradizionale di governance); • MARZO: il sistema azienda e la sua organizzazione; • APRILE : la gestione delle aziende; il bilancio d’esercizio; • MAGGIO: l’analisi del bilancio d’esercizio; la Break-even analysis; • GIUGNO: l’attività di programmazione e controllo.

Il Docente: Prof. Gian Paolo Pradella

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MATEMATICA

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa: Manoppella Maria Teresa

PROFILO FINALE DELLA CLASSE Gli allievi, durante le lezioni, hanno tenuto un comportamento generalmente corretto dimostrando attenzione e interesse verso le attività proposte. La partecipazione attiva, misurata attraverso interventi significativi e pertinenti, è stata però buona e costante solo per un ristretto gruppo di allievi ed è risultata mediamente accettabile per la rimanente parte della classe. Anche l’impegno domestico non sempre è stato adeguato ad eccezione di alcuni più motivati e interessati alla disciplina. Questi ultimi , con buoni risultati, hanno effettuato il percorso programmato in maniera autonoma e discretamente consapevole. Gli altri allievi hanno invece conseguito, alcuni, un profitto mediamente sufficiente e altri un profitto modesto dovuto a conoscenze incomplete o superficiali. Considerate le finalità generali del corso e la programmazione didattica personale, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gran parte degli allievi conosce gli argomenti fondamentali trattati nel corso dell’anno, almeno per quanto riguarda i contenuti minimi, ma molto diversificati si presentano il livello di assimilazione e il grado di approfondimento degli stessi. COMPETENZE Gli allievi, sia pure a diversi livelli di correttezza e completezza nel calcolo, sono in grado di applicare le conoscenze acquisite. Pochi di loro sanno esprimere le stesse utilizzando la terminologia e il simbolismo specifici della disciplina. CAPACITA’ In situazioni di media difficoltà gli allievi sanno operare semplici collegamenti tra i vari temi trattati e, sempre a diversi livelli, sono in grado di scegliere le strategie operative adeguate per risolvere esercizi e problemi in contesti non particolarmente articolati. Pochi sanno condurre in maniera autonoma la dimostrazione dei teoremi. Blocchi tematici 1. Calcolo differenziale e studio di funzioni 2. Calcolo integrale ed applicazioni Obiettivi raggiunti 1. Calcolo differenziale e studio di funzioni. La maggior parte degli allievi: � Sa calcolare gli asintoti di una funzione ed eseguire il calcolo differenziale. � Sa enunciare ed interpretare geometricamente i teoremi di Rolle e di Lagrange.

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� Sa riconoscere le forme indecise per calcolare limiti con la regola di De L’Hospital. � Sa calcolare massimi , minimi e flessi di una funzione e sa tracciarne il grafico. � Conosce il significato, anche geometrico, del differenziale di una funzione. � Sa risolvere semplici problemi di massimo e minimo. 2. Calcolo integrale ed applicazioni. La maggior parte degli allievi: � Conosce il concetto di primitiva di una funzione continua e sa determinare le primitive delle funzioni fondamentali. � Conosce il legame tra l’operatore differenziale e l’operatore integrale. � Conosce le proprietà dell'integrale indefinito. � Sa calcolare l’integrale indefinito di semplici funzioni con i metodi di scomposizione, di sostituzione e per parti. � Sa calcolare l’integrale indefinito di semplici funzioni fratte. � Conosce il significato geometrico dell’integrale definito. � Conosce e sa interpretare geometricamente le proprietà dell’integrale definito. � Sa enunciare e dimostrare il teorema della media e il teorema fondamentale del calcolo integrale. � Sa calcolare l’area della regione di piano compresa tra il grafico di una funzione continua, l’asse x, le rette x = a e x = b nei vari casi possibili. � Sa calcolare l’area della regione di piano limitata da grafici di funzioni continue. � Sa calcolare il volume di un solido di rotazione. � Sa calcolare semplici integrali impropri di primo e secondo tipo. Contenuti disciplinari (*) e tempi di realizzazione

1. Calcolo differenziale e studio di funzioni: � Calcolo della derivata di una funzione e della tangente al grafico di una funzione. (10h ) � Teorema di Rolle e di Lagrange: enunciato e dimostrazione. Teorema di De L’Hopital

(solo enunciato). Monotonia: massimi e minimi relativi. Concavità : flessi. (8h) � Studio completo di una funzione: funzioni fratte, esponenziali, logaritmiche e irrazionali. (16h) � Ricerca di massimo e di minimo assoluto: problemi di geometria classica e analitica. (8h) � Differenziale. (2h) 2. Calcolo integrale ed applicazioni: � Integrali indefiniti: definizione e proprietà.(2h) � Integrali immediati. (10h) � Metodi di integrazione indefinita: scomposizione, sostituzione e per parti. Integrazione delle funzioni fratte. (13h) � Integrale definito: definizione e proprietà. (5h) � Teorema della media: valore medio di una funzione e Teorema di Torricelli. Formula per il calcolo di un integrale definito.(3h) � Trapezoide: interpretazione geometrica dell’integrale definito. (2h) � Area della parte di piano delimitata da un contorno curvilineo. (7h) � Volume dei solidi di rotazione.(2h) � Integrazione impropria. (4h) (*) Per una descrizione più dettagliata dei contenuti disciplinari si fa riferimento al programma didattico depositato in segreteria . Scelte metodologiche Ogni nuovo argomento è stato: � preceduto dalla verifica dei prerequisiti necessari per un corretto approccio al medesimo; � presentato attraverso problemi; � svolto mediante lezioni frontali; � corredato da esercizi ed esempi atti a favorire nell’allievo un’adeguata conoscenza e

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comprensione dei concetti nuovi ; � recuperato e/o approfondito mediante esercitazioni guidate e mediante la correzione in classe

del lavoro domestico. Va precisato che, nel corso dello sviluppo dei blocchi tematici, la trattazione dei vari argomenti ha privilegiato l’aspetto applicativo piuttosto che quello teorico. 5. Strumenti, materiali ed esperienze Per lo sviluppo degli argomenti si è fatto costante riferimento al libro di testo: “ MATEMATICA VERDE “ – Bergamini, Trifone, Barozzi . Ed. Zanichelli. 6. Strumenti della valutazione Per controllare l’intero processo di apprendimento sono state predisposte periodiche verifiche scritte ed orali. Tipologie delle prove scritte utilizzate: � Prove tradizionali (risoluzione di esercizi e/o problemi). � Prove strutturate (quesiti a scelta multipla, vero o falso) per integrare le prove orali. � Simulazione 3^ prova . E’ stato consentito l’uso della calcolatrice scientifica durante le verifiche. 7. Criteri di valutazione La valutazione del profitto è stata fatta in base ai dati forniti dalle prove scritte ed orali. La corrispondenza fra voti e livelli di apprendimento degli allievi è stata determinata con riferimento alla griglia di valutazione del POF. Per le prove scritte, i quesiti, gli esercizi e i problemi sono stati strutturati in modo da attribuire a ciascuno un punteggio adeguato alle difficoltà presentate. Per la formulazione del voto gli indicatori sono stati: � Conoscenza. � Comprensione. � Applicazione. � Rielaborazione. � Uso corretto del simbolismo. Per le prove orali gli indicatori sono stati: � Conoscenza. � Coerenza dei ragionamenti. � Correttezza espositiva. La sufficienza si è inteso conseguita in presenza , da parte dell’allievo, di una conoscenza completa, anche se non approfondita, dei temi trattati e di una applicazione generalmente corretta o priva di gravi errori.

Il Docente: Prof.ssa Maria Teresa Manoppella

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MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

RELAZIONE FINALE

Prof. Zanardo Enzo

La classe, costituita da 15 allievi tutti provenienti dalla 4Am, ha percorso un iter formativo complessivamente regolare ed è arrivata all'esame di stato con una preparazione mediamente sufficiente, per qualche allievo ottima per qualche altro ai limiti della sufficienza. Il 5° anno di corso conclude sostanzialmente un iter formativo che si completa con l’applicazione di tutte le conoscenze acquisite durante il triennio ponendosi come obiettivi quelli di seguito elencati: 1. Conoscenza dei principi fondamentali che stanno alla base del funzionamento delle

macchine, della loro progettazione, della verifica e del controllo delle grandezze e delle misure;

2. Operare scelte personali sui parametri progettuali in funzione delle diverse

applicazioni, sapere valutare criticamente i risultati ottenuti, anche quelli di tipo sperimentale;

3. Favorire un approccio logico, critico e per quanto possibile professionale che

permetta un buon inserimento nel mondo del lavoro;

4. Avere sufficienti conoscenze e capacità che permettano anche il proseguimento degli studi universitari;

A tutt’oggi i periti industriali hanno la possibilità, previo tirocinio e superamento di un esame abilitante, di iscriversi ad un albo professionale e quindi di esercitare anche l’attività libero-professionale, questo comporta che il diplomato debba avere una buona conoscenza delle leggi relative alle discipline studiate ed una buona capacità applicativa delle stesse oltre che una sufficiente conoscenza della legislazione tecnica vigente. Analizzando la classe si fa notare che gli allievi provengono tutti dalla 4Am, alcuni presentano un curriculum sostanzialmente regolare e si sono dimostrati sufficientemente impegnati durante il percorso formativo, qualche elemento è stato di traino e di riferimento, altri invece non hanno reso come avrebbero potuto essenzialmente per mancanza di interesse, impegno, passione e continuità nello studio. Il programma svolto anche se con qualche difficoltà viste le poche ore settimanali a disposizione (4), fra l’altro ulteriormente ridotte negli ultimi due mesi (dal 7 Aprile al 7 Giugno per cambio orario imposto dal DS, è stato sostanzialmente quello previsto in fase di programmazione di inizio anno sia con riferimento alle finalità che agli obiettivi minimi da raggiungere. Quasi tutti gli argomenti sono stati trattati in modo organico e completo, qualche argomento invece è stato trattato con lo scopo di darne conoscenza ma non in modo approfondito. Il numero limitato di allievi teoricamente avrebbe dovuto significare

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maggiore resa scolastica invece ciò non si è verificato soprattutto per mancanza di impegno da parte di alcuni e per lacune pregresse maai colmate. FINALITA' ED OBIETTIVI DEL CORSO 1) Comprensione di alcuni semplici procedimenti tipici della disciplina. 2) Acquisizione di metodiche relative alla soluzione di problemi nuovi, agli aspetti

progettuali e tecnico costruttivi. 3) Comprensione del rapporto esistente tra i principi teorici della meccanica e delle

macchine e l’ambiente produttivo. 4) Valutazione delle potenzialità e conoscenza dei limiti di applicabilità delle leggi

studiate. 5) Realistiche capacità di applicazione dei principi teorici alle problematiche reali,

analisi critica delle soluzioni proposte e conoscenza dei loro limiti. 6) Abitudine alla ricerca di un riscontro pratico delle ipotesi risolutive proposte e delle

soluzioni adottate. Analisi corretta delle unità di misura. 7) Uso di un linguaggio appropriato e corretto sia sotto il profilo tecnico-scientifico che

nei rapporti con gli altri ed eventualmente con le istituzioni. MODULO UNICO DIVISO IN UNITA DIDATTICHE (MECCANICA – MACCHINE A FL.) 1. Parte (Meccanica): Si compone delle seguenti unità didattiche: Ripasso unità di misura ed argomenti fondamentali del 4° anno; Dimensionamento e verifica di semplici organi meccanici con compiti di trasmissione di forze, coppie, potenza ecc..; Meccanismo biella manovella, studio cinematico e dimensionamento meccanico; Bilanciamento statico e dinamico delle macchine, equilibramento di alberi; Trasmissione del moto con frizioni, piane, cilindriche, coniche ecc..; Trasmissione del moto con giunti rigidi, elastici, ruote dentate cilindriche a denti dritti ed elicoidali, ruote dentate coniche parametri funzionali, pignone e cremagliera, ruotismi ordinari e cenni su quelli epicicloidali; Trasmissione del moto con elementi deformabili quali cinghie piane, trapezoidali, multiVi, dentate ecc..; Recipienti in pressione in parete sottile, calcolo semplificato, considerazioni su quelli di grosso spessore; Cuscinetti a strisciamento radiali e assiali, lubrificazione ed asportazione del calore, criteri progettuali, dimensionamento, cuscinetti volventi, parametri funzionali e scelta; Velocità critiche flessionali e torsionali, importanza della conoscenza della prima velocità critica in funzione della valutazione della frequenza di risonanza, vibrazioni; Vibrazioni naturali del sistema massa-molla, sistema smorzato, calcolo pulsazione, frequenza, periodo, concetto di risonanza, considerazioni. Vibrazioni naturali del sistema albero-volano, calcolo pulsazione, frequenza, periodo, concetto di risonanza, considerazioni. Vibrazioni naturali del sistema albero- 2 volani, calcolo pulsazione, frequenza, periodo, determinazione posizione sezione nodale, concetto di risonanza, considerazioni. Organi di regolazione del moto, accumulatori di energia quali i volani a disco pieno, anulare, a razze, condizioni di lavoro a regime, transitori di avviamento e frenatura, sollecitazioni sulle razze e sulla corona; Regolatori tachimetrici di Watt, Porter, Hartung;

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Principi di funzionamento, caratteristiche e proporzionamento delle molle di flessione, ad uniforme resistenza, torsione, efficienza di una molla, lavoro di deformazione; Cenni sulla fatica, cicli di fatica, limite di fatica di un materiale, scelta della tensione ammissibile relativamente alla resistenza a fatica degli organi meccanici, confronto con tensioni statiche; Principali sistemi di collegamento fissi e smontabili quali bullonature, saldature, calettamenti a caldo e freddo, forzamenti, linguette, profili scanalati ecc..; Cenni sugli apparecchi di trasporto e/o sollevamento, inerzia di avviamento e frenatura; 2. Parte (Macchine a Fluido): Si compone delle seguenti unità didattiche: Ripasso unità di misura e teoria dei gas del 4° anno; Ripasso dei cicli termodinamici teorici e confronto con quelli reali, vedi ciclo Otto, Diesel, Sabathè, Bryton-Joule, Rankine, uso del diagramma di Mollier in T-S e H-S; Macchine frigorifere, pompe di calore, uso del diagramma p-h per fluidi frigorigeni; Macchine pneumofore, compressori volumetrici alternativi monostadio e pluristadio, calcolo rapporto compressione parziale, raffreddamento intermedio, ventilatori centrifughi ripasso triangoli di velocità; Impiego della sovralimentazione nei motori a C.I., compressori volumetrici e turbocompressori; Ripasso principi e leggi della trasmissione del calore per conduzione, convezione, irraggiamento, trasmissione in regime permanente e stazionario attraverso la parete monostrato e pluristrato calcolo Kg, trasmissione attraverso lo strato cilindrico, cenni sugli scambiatori di calore in equicorrente e controcorrente calcolo DTml; Combustibili e loro caratteristiche, reazioni di combustione, rapporto di dosatura, carburazione, prodotti della combustione, impieghi nei motori endo ed esotermici; La suddivisione in due moduli meccanica e macchine, anche se trattasi di argomenti della stessa disciplina di insegnamento, è stata ritenuta logica in quanto principi e formule di base sono, per natura degli argomenti stessi, diversi (fino a qualche anno fa erano due materie nettamente distinte). ASPETTI DIDATTICI L’insegnamento delle discipline meccanica e macchine a fluido ha come obiettivo fare maturare nei ragazzi una metodologia corretta e personale, fondata su buone conoscenze teoriche delle discipline e di applicazione delle stesse, permettere la comprensione e la fattiva soluzione di problematiche reali. Agli allievi viene inoltre richiesto di saper gestire le conoscenze e di possedere competenze e di sapere affrontare aggiornamenti autonomi. In particolare si tiene conto del carattere specialistico di alcune discipline, ma anche della valenza propedeutica che esse possono avere, si cercherà di favorire in particolare: � La comprensione dei procedimenti teorici. � L'acquisizione di contenuti relativi alle problematiche tecniche. � La comprensione delle teorie e loro applicazione logica. � La capacità di analizzare e sviluppare nelle situazioni reali le conoscenze acquisite,

saper usare un linguaggio appropriato, simbolicamente corretto e con le giuste unità di misura.

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� La capacità di proporre soluzioni autonome e realistiche dal punto di vista esecutivo. � La capacità di aggiornamento e di sviluppo autonomo. OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO � acquisire una conoscenza di base sufficientemente approfondita e articolata; � capacità di organizzare ed esporre un argomento nelle sue linee generali ed

essenziali; � capacità di scegliere ed utilizzare gli strumenti di lavoro e di misura in laboratorio; � saper valutare criticamente i dati elaborati; � capacità di soluzione dei problemi relativamente complessi anche non sequenziali; � capacità di elaborare correttamente dati sperimentali; � capacità di usare ed impostare unità di misura corrette nel sistema SI e loro confronto

con vecchio sistema tecnico ST e/o con altri; � capacità di progettare e dimensionare semplici organi di macchine; Si sono effettuate durante l’anno prove e verifiche sia orali che scritte su tutte le tematiche trattate per capire come e dove operare i recuperi eventuali. Le prove per il recupero di eventuali debiti formativi è stata concordata ed è stata di tipo scritto su argomenti generali comunemente svolti. Le modalità ed i tempi sempre concordati con gli allievi. Nei primi giorni dell'anno scolastico si è comunque provveduto ad un accertamento della preparazione degli allievi relativamente agli argomenti propedeutici, si è fatto un ripasso generale degli argomenti svolti l’anno precedente. Per quanto riguarda il livello minimo richiesto per la sufficienza dell’allievo si fa riferimento alla tabella sotto riportata: Conoscenza: completa anche se non approfondita degli argomenti fondamentali Comprensione: non commette errori nella soluzione di compiti ed esercizi semplici Applicazione: sa applicare in modo personale ed autonomo le conoscenze

acquisite senza commettere gravi errori Analisi: sa effettuare analisi semplici e coerenti Sintesi: sa sintetizzare le proprie conoscenze e le sa applicare in modo

autonomo e/o guidato Valutazione: sulla base della coerenza, correttezza, logica delle soluzioni e/o

risposte date METODI DI VERIFICA 1) Accertamenti scritti e/o orali, con le quali evidenziare le capacità di: � analisi e sintesi � rielaborazione personale � impostazione e soluzione di semplici problemi in forma autonoma e/o in gruppi di

lavoro � correttezza del linguaggio espositivo � correttezza nell’applicazione delle formule e delle unità di misura

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2) Prove scritte quali compiti in classe, compiti per casa, soluzione di esercizi anche coinvolgenti discipline affini.

CRITERI DI VALUTAZIONE Gli elementi e le abilità considerate per la valutazione degli allievi sono state: a. acquisizione delle conoscenze di base b. capacità di rielaborazione personale di un argomento studiato c. capacità di risoluzione di problemi simili a quelli proposti in classe d. capacità di risolvere problemi non sequenziali e. capacità di utilizzare in modo corretto le unità di misura f. capacità di approfondimento di un argomento sia in modo guidato che autonomo g. capacità di elaborare dati sperimentali h. capacità di sintesi espositiva i. capacità di applicare le conoscenze per analizzare dati e proporre soluzioni corrette e fattibili in problematiche nuove Il livello di preparazione dell’allievo viene ritenuto positivo se soddisfa, almeno, fino all’ottavo punto della griglia sopra riportata. Per la corrispondenza al voto in decimi vedi tabella a fine documento. CONSIDERAZIONI GENERALI Non tutti gli argomenti, soprattutto per motivi di tempo, sono stati svolti allo stesso modo, per taluni si sono fornite le basi per ulteriori sviluppi anche personali, per altri ritenuti fondamentali la trattazione è stata completa ed approfondita e per questi se ne è pretesa sia l'analisi che l'applicazione numerica. Si è sempre cercato comunque, nei limiti del possibile, di sviluppare le capacità critiche, espressive, intellettive e rielaborative personali. La metodologia didattica seguita è stata quella della discussione guidata con riferimento anche alla pratica applicazione. Si è sempre cercato di sensibilizzare gli allievi nella soluzione di problemi reali. I contatti con le famiglie sono stati sufficientemente numerosi sia con incontri settimanali sia con i ricevimenti generali e questo in tutto l’arco del triennio della specializzazione. In ogni caso sono sempre stati improntati sulla reciproca stima e fiducia ed accomunati sempre dalla volontà di dare soluzione ai problemi che si sono via presentati. Importante è stato il continuo confronto coi rappresentanti degli allievi e dei genitori nei vari C. di C.. La verifica degli allievi nel percorso di apprendimento è stata effettuata sulla base della programmazione annuale, su quanto concordato nell’ambito dei G.D. e nei C. di C., le valutazioni sono sempre state trasparenti e gli allievi sistematicamente coinvolti ed informati sul voto assegnato. Gli obiettivi didattici ai fini della valutazione hanno compreso oltre agli elementi cognitivi classici anche quelli non cognitivi come l'interesse, la partecipazione, l'impegno sia in classe che domestico, il rispetto dei tempi di consegna delle prove, l'interessamento e l'approfondimento extra scolastico, il rispetto per gli altri e per le cose comuni, la capacità di lavorare in gruppo. Il comportamento tenuto nel corso delle visite di istruzione è sempre stato soddisfacente e corretto.

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SUSSIDI DIDATTICI Libri di testo utilizzati e strumenti utilizzati: � Meccanica applicata alle macchine: Bombardieri (Vol. 1° - 2°- 3°)

� Macchine a fluido: Macchine Idrauliche,Termiche – Capitello (Vol. 1°-2°)

� Manuale del perito meccanico: Cremonese – Hoepli - Altri

� Altro: Testi tecnici, riviste di settore ecc.. � A disposizione della Commissione d'esame saranno messi, qualora necessario e/o

richiesti, esercizi svolti, prove scritte e/o grafiche sviluppate durante l'anno.

� Il programma effettivamente svolto, confrontato con quello di previsione di inizio anno, è stato letto in classe e controfirmato dai rappresentanti degli allievi.

� La programmazione personale di inizio anno.

CLASSE QUINTA MECCANICI – CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE DEL MODULO

VOTO

CONOSCENZE

COMPETENZE

CAPACITA’

1-3

Conoscenze assenti o scarse

Competenze assenti o insignificanti

Capacità non rilevabili

4

Conoscenza parziale e frammentaria degli argomenti essenziali

Scarse competenze nell’affrontare problemi semplici

Scarse capacità di orientamento nella disciplina

5

Conoscenza generica e superficiale degli argomenti essenziali

Competenze incerte nell’affrontare problemi anche elementari

Capacità superficiali di trasferimento delle conoscenze

6

Conoscenza completa ma non approfondita degli argomenti essenziali

Competenze adeguate ad affrontare problemi non complessi

Capacità di orientamento nella disciplina ma guidato

7

Conoscenza piena di tutti gli argomenti trattati

Competenze adeguate ad affrontare problemi in modo autonomo

Capacità di orientarsi nella disciplina e di effettuare qualche collegamento interdisciplinare

8

Conoscenza piena ed approfondita degli argomenti

Competenze adeguate a risolvere problemi nuovi

Buone capacità di collegamento interdisciplinare

9-10

Conoscenza completa, coordinata ed approfondita di tutti gli argomenti trattati

Competenza sicura per risolvere problemi nuovi con approfondimenti critici ed apporti originali

Ottime capacità di collegamento interdisciplinare con apporti critici personali

Il Docente: Prof. Enzo Zanardo

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TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI

RELAZIONE FINALE

Proff. Di Cara Nicola – Manni Aldo Salvatore

1) Obiettivi disciplinari raggiunti in termini di c onoscenza, abilità e competenze - conoscere le principali lavorazioni non convenzionali ed i meccanismi di

asportazione del materiale; - saper spiegare i principi di funzionamento su cui si basano le lavorazioni mediante

ultrasuoni, elettroerosione, laser e plasma; - conoscere i dati di lavorazione (materiale asportato, utensili, finitura ...) riguardanti

le suddette lavorazioni speciali; - conoscere le principali cause della corrosione; - saper spiegare la corrosione in ambiente umido (chimica ed elettrochimica), quella

a secco (dovuta a fumi presenti nell’aria e per ossidazione a caldo) e quella coatta (tensiocorrosione, correnti vaganti, intergranulare);

- conoscere i principali metodi di protezione dalla corrosione (rivestimento metallico di zincatura, verniciatura, protezione catodica);

- saper spiegare lo scopo delle prove sui materiali; - saper spiegare il significato di prova distruttiva e non distruttiva, prova meccanica e

tecnologica; - saper spiegare i concetti di durezza, resilienza, trazione e le relative modalità di

conduzione delle prove; - saper eseguire le prove di durezza e di resilienza; - saper fare considerazioni sui risultati ottenuti tramite le prove suddette, a seconda

del materiale, delle fratture ecc.; - saper spiegare le modalità di conduzione della prova di temprabilità; - saper spiegare il principio di funzionamento della prova non distruttiva mediante

ultrasuoni; - saper spiegare i principali metodi statistici di Controllo della Qualità (per variabili e

per attributi); - conoscere i principi della Qualità Totale; - saper spiegare i vantaggi delle Macchine Utensili a Controllo Numerico ed il loro

campo d’impiego; - conoscere i principali componenti delle MU/CN (guide, unità di governo, viti a

ricircolo di sfere, trasduttori); - saper spiegare i vari tipi di C. N. (punto-punto, parassiale, continuo), i sistemi ad

anello aperto e ad anello chiuso (schema a blocchi semplificato), la differenza tra quotatura incrementale ed assoluta, l’interpolazione;

- saper eseguire semplici programmi di lavorazione su Tornio CNC (programmazione manuale);

- saper realizzare semplici programmi di lavorazioni di spianatura, contornatura e foratura su Centro di lavoro e con interfacciamento CAD/CAM (programma Goelan per la programmazione automatica).

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2) Contenuti disciplinari e tempi I contenuti, che sono strumentali al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento,

sono stati scelti tra quelli ministeriali soddisfacendo ai criteri di validità, significatività, possibilità di apprendimento e d’interesse.

Non tutti gli argomenti scelti e trattati hanno avuto lo stesso peso: di alcuni gli allievi potevano avere soltanto conoscenza, di altri comprensione, di altri ancora si è pretesa l’analisi e l’applicazione.

Sono stati individuati 4 Moduli, divisi a loro volta in Unità Didattiche. I percorsi formativi scelti sono indicati nella “Mappa ” seguente. Successivamente è descritta la programmazione temporale .

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sss = Sospensione dell’attività didattica v = Verifiche sommative

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3) Metodi didattici, mezzi e strumenti Tenendo conto delle indicazioni ministeriali, lo svolgimento del corso é stato attuato

attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria verificati nel laboratorio e nei reparti di lavorazione, in modo tale da mantenere strettamente connesse l’acquisizione teorica e la verifica sperimentale.

Aspetti particolarmente importanti nel processo insegnamento-apprendimento sono stati:

a) gli aspetti cognitivi b) l’organizzazione del lavoro in classe c) la comunicazione didattica d) i sussidi e le attività integrative a) Per quanto riguarda gli aspetti cognitivi , a seconda dei casi, sono stati utilizzati il

Metodo Sequenziale, il Problem solving, il Brain-Storming. Le metodologie utilizzate sono state diversificate e/o combinate in maniera tale da

produrre un positivo precorso di apprendimento degli studenti. - Metodo sequenziale E’ stata organizzata la progressione didattica in fasi che sono state necessariamente

attraversate in un certo ordine. Oltre una sequenza logica dei contenuti, anche trascritta alla lavagna o mostrata

tramite lavagna luminosa attraverso una “mappa dei concetti” (per rendere “trasparente” il percorso didattico scelto e motivare quindi gli allievi), si è avuta una sequenza comportamentale ispirata ad un “impadronimento progressivo” che può essere riassunto nelle seguenti fasi: approccio, iniziazione, assimilazione, impiego, sviluppo.

- Problem solving E’ la metodologia utilizzata nelle Esercitazioni e nei lavori di gruppo, per individuare

ed attuare le azioni necessarie ad affrontare ed a risolvere un problema . L’applicazione del “Problem Solving” si è svolta secondo lo schema seguente: proposta del problema, ricerca della soluzione/strategia, realizzazione dell’attività, conclusioni.

Tale metodologia è stata utilizzata nel caso dell’esercitazione relativa alla durezza Vickers svolta nell’ambito della Didattica per Competenze.

- Brain-Storming Ha permesso di pervenire alla formalizzazione delle conoscenze (definizioni, concetti

...) mediante l’intervento individuale degli allievi che, a turno, indicavano elementi pertinenti con l’argomento oggetto della discussione.

Tale metodo di insegnamento “cooperativo” è stato utilizzato per sviluppare attività di classe ed atteggiamenti, in modo da rafforzare le abilità di collaborazione sociale degli studenti e favorire l’apprendimento reciproco.

b) Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro in classe , ci si è regolati in base

al tipo di metodo cognitivo scelto. Per lo più la classe é rimasta aggregata, ed è stata divisa in gruppi durante le ore di Laboratorio o di Esercitazione, nelle fasi di recupero e di approfondimento e nella stesura di relazioni. La presenza dei due docenti che operavano in contemporanea ha permesso tali alternative.

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Nel lavoro di gruppo, oltre che le abilità cognitive previste, sono state osservate e valutate anche le competenze sociali, cioè gli atteggiamenti comportamentali che sono stati messi in atto dagli studenti.

c) Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica . La lezione è stata

articolata in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo (lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il dialogo mediante l’uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari, utilizzando la “discussione guidata” come metodologia atta a far pervenire gli allievi alle conclusioni programmate (obiettivi), nello stesso tempo educando gli studenti all’accettazione di un ordine disciplinare negli interventi e sviluppando la capacità di esprimersi in forma breve ed efficace.

Durante la lezione si è cercato di creare interesse attivando la discussione guidata sui punti più importanti, ponendo domande precise per far si che gli allievi si focalizzassero su concetti particolari necessari alla elaborazione del materiale, facendo frequenti riferimenti con quanto già fatto. Per favorire la memorizzazione si sono utilizzate strategie quali la ripetizione del concetto, l’uso di rappresentazioni visive (disegni, schemi, distillati), il richiamo dei contenuti più importanti attraverso la discussione, la presa di appunti scritti e la possibilità di rivederli durante la lezione, il richiamo dei contenuti già conosciuti e/o le esperienze personali degli stessi allievi. Sono state effettuate pause nei momenti critici.

Un utile strumento, per docente ed allievi, si è rivelata la lavagna luminosa in quanto ha permesso all’insegnante un risparmio di tempo nell’esposizione degli argomenti grazie all’uso di lucidi già preparati, nonché una maggior chiarezza di apprendimento per gli allievi che avevano costantemente sott’occhio concetti e disegni che in quell’istante il docente stava spiegando e la possibilità di prendere appunti.

L’uso di “mappe concettuali”, di mappe causa - effetto, é stato utile al docente e agli allievi per relazionare idee a fatti o idee verso altre idee, strutturando un processo e pianificandolo come in un diagramma di flusso. L’allievo ha avuto così la possibilità di inquadrare sinteticamente i vari concetti ed ha imparato nel contempo a porli in una certa successione (immagini mentali), acquisendo così elementi che ne hanno migliorato senz’altro il metodo di studio e le capacità intellettive.

d) Non si è trascurata la validità formativa dei sussidi audiovisivi , mezzi di

comunicazione alternative alle tradizionali (libro di testo, insegnante) che hanno offerto la possibilità di presentare cose e ambienti difficilmente osservabili.

Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono effettuate nell’arco del triennio utili visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di osservare, verificare, confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come questo si strutturi in un contesto logico-operativo. Ciò anche nell’ambito della Didattica per Competenze sperimentata con questi allievi su delibera del Collegio dei Docenti. L’attività ha determinato, oltre che l’acquisizione di competenze chiave e specifiche, anche crescita personale degli studenti.

Il libro di testo cui si è fatto riferimento ha per titolo “Corso di Tecnologia

Meccanica”, autore é Giuseppe Grosso, editore é Bruno Mondadori. 4) Strumenti e Criteri di valutazione Durante lo svolgimento delle varie fasi di lavoro in cui sono stati divisi i Moduli, si

sono eseguite prove di verifica, definite formativo - intermedie, aventi lo scopo di fornire notizie per quanto riguarda sia l’apprendimento dello studente sia eventuali modifiche da

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apportare alla presentazione dei contenuti. Alla fine di ciascun Modulo è stata sempre attuata una verifica sommativa attraverso prove di accertamento opportunamente preparate.

Le verifiche effettuate sono state mirate al tipo di abilità - obiettivo dell’argomento trattato. Non si è ricorso solamente all’interrogazione, ma anche a prove di vario tipo, opportunamente strutturate, adatte al conseguimento di un determinato obiettivo. Meglio prove brevi e frequenti, come quesiti vero - falso o a scelta multipla, test a domanda aperta, questionari, che si sono alternate con le relazioni sulle prove di laboratorio.

Per le prove di verifica, che prevedevano la correttezza di più elementi prefissati, perché la misurazione fosse più oggettiva possibile, si è previsto un punteggio per ogni risposta corretta e frazioni di punteggio per ogni risposta corretta ma incompleta. Gli allievi si sono abituati così all’autovalutazione ed un eventuale voto negativo è stato accettato senza discussione in presenza di trasparenza.

In particolare, per quanto riguarda i compiti scritti opportunamente strutturati, i punteggi ottenuti dagli allievi sono stati riportati in una tabella a doppia entrata come la seguente.

Materia: .......................................... .................... - CLASSE: ............... Data: ................

Modulo n. .... - Verific a n. .... - GRIGLIA DI MISURAZIONE DELLA PROVA .........................................…………................

Numero dei Quesiti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. E T. V. Caratteristica

misurata

Punteggio N. NOME 1 …

T = Punteggio Totale E’ posto il punteggio massimo se la risposta è corretta; V = Voto E’ posto punteggio zero se la risposta è sbagliata o

non data; E = Numero di errori per allievo

E’ posto un punteggio dimezzato in caso di risposta parzialmente completa o corretta.

Nella pagina seguente sono indicate alcune tipologi e di prove svolte nel presente anno scolastico .

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Alla fine dell’Unità Didattica “Architettura delle MU/CN e Programmazione ”, agli allievi è stato somministrato un questionario, costituito da quesiti come quelli seguenti, ai quali si doveva dare risposta in forma breve ma esaustiva:

1) Quale risulta essere il campo di convenienza d’impiego delle Macchine Utensili a

Controllo Numerico ? 2) Qual è la differenza tra un Controllo di tipo Punto-Punto ed un Controllo di tipo

Continuo ? 3) Cosa è una “Vite a ricircolazione di sfere” ? 4) Spiega la differenza tra un sistema di controllo ad anello aperto ed uno ad anello

chiuso. 5) ……………………………………

La prova di verifica sommativa riguardante gli argomenti svolti nell’ambito delle

Lavorazioni non convenzionali comprensivi dell’Elettroerosione, degli Ultrasuoni e del Laser, consisteva in un Questionario (domande aperte e chiuse, a punteggio variabile) costituito da quesiti come quelli seguenti:

1) Spiega sinteticamente il significato di “Lavorazione non convenzionale o con Metodi

inconsueti”: 2) Spiega con tue parole il principio di funzionamento del Trapano ad ultrasuoni e

disegnane lo schema di funzionamento. 3) Nella Lavorazione mediante Ultrasuoni l’utensile può essere meno duro del materiale

da lavorare: VERO FALSO (Barrare la risposta esatta). 4) Spiega con tue parole il principio di funzionamento della macchina ad Elettroerosione a

tuffo. 5) …………………………

Quale prova di verifica riguardante la corrosione, si è fatto svolgere agli allievi un test

a risposta multipla con quesiti come i seguenti: 1) Quando un pezzo di zinco si trova a contatto con un pezzo di ferro in presenza di

una soluzione acida, si ha: a) lo zinco assume la funzione di anodo e si corrode, il ferro diviene catodo e non si

corrode � b) il ferro assume la funzione di anodo e si corrode, lo zinco diviene catodo e non si

corrode � c) sia lo zinco che il ferro si comportano anodicamente e si corrodono entrambi

� d) lo zinco assume la funzione di anodo e non si corrode, il ferro diviene catodo e si

corrode � 2) Nel caso di “Corrosione elettrochimica”, si ha la formazione di una pila galvanica tra

due metalli diversi, collegati tra loro ed in presenza di un elettrolita. Si ha allora: a) l’invio in soluzione di ioni positivi da parte del metallo più elettronegativo, che si corrode

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b) l’acquisto di ioni positivi da parte del metallo più elettronegativo, che si corrode � c) la perdita di elettroni da parte del metallo più elettropositivo, che si corrode

� d) l’acquisto di elettroni da parte del metallo più elettropositivo, che si corrode

� …………

Nell’ambito delle Esercitazioni svolte nel Laboratorio Tecnologico, gli allievi hanno

prodotto documentazione sottoposta a valutazione. In particolare, agli studenti sono state richieste relazioni scritte sulle prove svolte (Durezza Brinell, Durezza Vickers, Durezza Rockwell, Resilienza, Trazione, Temprabilità) e, nel caso del Controllo Numerico, i programmi effettuati per l’esecuzione delle lavorazioni (in manuale e con l’ausilio di programma CAD/CAM).

I Docenti:

Prof. Nicola Di Cara Prof. Aldo Salvatore Manni

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DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

RELAZIONE FINALE

Marin Oscar Augusto – Manni Aldo Salvatore

In relazione al progetto didattico educativo disciplinare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi:

1. CONOSCENZE La classe ha raggiunto mediamente un livello più che sufficiente di conoscenze ,

intese come: acquisizione di teorie, principi, concetti, termini, tematiche, argomenti, regole, procedure, metodi e tecniche applicative. In particolare:

• Normativa UNI fondamentale per il disegno tecnico; • Principali caratteristiche, funzionali e geometriche, dei principali organi meccanici; • Comandi e gestione di un applicativo software per il Cad 2D e 3D (Solid Edge); • Organizzazione della progettazione meccanica; • Tecnologie applicate alla produzione industriale; • Elementi standard per attrezzature componibili di lavorazione con asportazione di

truciolo; • Cicli di fabbricazione; • Azienda: funzioni e strutture principali e concetti generali di contabilità; • Andamento dei costi e profitti in funzione del volume di produzione in un’azienda –

lotto economico di produzione; • Elementi di statistica e previsione; • Logistica e gestione magazzini e trasporti interni; • Principali processi produttivi, costi e lay-out e degli impianti; • Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

2. COMPETENZE

Un gruppo di allievi ha raggiunto un buon livello e complessivamente un livello sufficiente di competenze , intese come: utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti e/o risolvere situazioni problematiche e/o produrre nuovi “oggetti”, che li mettono in grado di svolgere le seguenti mansioni:

• Lettura e realizzazione di elaborati grafici complessivi ed esecutivi, anche con Cad; • Individuazione degli elementi meccanici unificati presso manuali e normativa

unificata, • Parametri di taglio: individuazione dell’influenza sull’economia delle lavorazioni; • Individuazione degli utensili unificati in funzione del tipo di lavorazione; • Redazione di cicli di fabbricazione: relazione tecnica, cartellini di lavorazione e

foglio analisi delle operazioni; • Progettazione di semplici attrezzature componibili con elementi normalizzati; • Individuare le funzioni aziendali e lettura di organigrammi nelle sue varie tipologie; • Calcolo del lotto economico di produzione e della domanda critica; • Individuazione del processo produttivo e del piano e tipo di produzione;

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• Calcolo del lotto di approvvigionamento economico con sconti e dei principali fattori statistici e previsionali

• Tecniche di programmazione: applicazione Gantt e PERT a semplici casi; • Conoscenza dei principi basilari per la lettura della legislazione antinfortunistica.

3. CAPACITA’

Un gruppo di allievi ha raggiunto un discreto livello e complessivamente un livello appena sufficiente di capacità, intesa come: rielaborazione critica, significativa e responsabile di determinate conoscenze e competenze anche in relazione e in funzione di nuove acquisizioni, per affrontare situazioni problematiche, in particolare:

• Scelta degli elementi meccanici unificati adeguati presso manuali e normativa unificata,

• Scelta dei parametri di taglio ed utensili in funzione dell’economia delle lavorazioni; • Scelta, redazione ed analisi di semplici organigrammi nelle sue varie tipologie; • Semplici analisi economiche relative ai costi di produzione ed all’andamento dei

costi e dei profitti in funzione del volume di produzione; • Scelta del processo produttivo, piano e tipo di produzione e determinazione del

fabbisogno di materia prima. Individuazione del lay-out; • Dimensionamento e progettazione esecutiva di semplici organi meccanici. 4. METODOLOGIE 4.1. Lezione frontale anche interattiva 4.2. “Problem solving” 4.3. “Feed back” 4.4. Attività di recupero curricolari ed anche personalizzate; 4.5. Percorsi didattici guidati su problematiche di tipo progettuale; 4.6. Collaborazione in progetti interdisciplinari; 4.7. Lavoro di gruppo. 5. MATERIALI DIDATTICI

5.1. Testo in adozione: “DAL PROGETTO AL PRODOTTO” di L. Caligaris, S. Fava e

C. Tomasello della casa editrice PARAVIA Volume C; 5.2. Dispense messe a disposizione dal docente sul pannello ITIS 5.3. Manuale di Meccanica Ed. Hoepli; 5.4. Vademecum per disegnatori e tecnici Ed. Hoepli 5.5. Norme UNI disponibili c/o l’Ufficio Tecnico della Scuola; 5.6. Laboratorio DPOI per utilizzo di pacchetti software CAD: Personal Computer e

Stampanti 5.7. Aule a disposizione secondo l’orario stabilito: aula e laboratorio CAD 5.8. Dispense e cataloghi con elementi normalizzati per la progettazione di

attrezzature. 6. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

6.1. Interrogazioni scritte (del tipo a risposta breve o aperta) 6.2. Interrogazioni scritte di recupero (del tipo a risposta breve o aperta) 6.3. Esercitazioni di progetto per casa 6.4. Esercitazioni di progetto in classe e in laboratorio CAD

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7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Griglia di valutazione generale: Come griglia di valutazione generale è stata assunta, a riferimento dal Dipartimento di DPOI e dal sottoscritto, la griglia inserita nel POF ed approvata dal Collegio Docenti. La stessa fa riferimento agli obiettivi minimi già dichiarati nel progetto didattico educativo. Griglia di valutazione specifica La seguente griglia è stata assunta come riferimento dal sottoscritto, conformemente alla griglia inserita nel POF ed approvata dal Collegio Docenti. La stessa fa riferimento agli obiettivi minimi già dichiarati nel progetto didattico educativo.

Giudizio SCARSO INSUFFICIENTE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO/OTTIMOValutazione in decimi 1-4 5 6 7 8-10

1

Processo risolutivo: sequenzialità, coerenza, logica, metodo, criteri e formule appropriate

Errori grossolani d'impostazione, assenza quasi totale di coerenza

Frammentazione del processo risolutivo, incertezza della procedura

Incertezza nel processo risolutivo

Processo risolutivo coerente con presenza di lievi incertezze

Sequenza logica completa e coerente, procedimenti e formule appropriati

2

Assunzioni e scelte: attendibilità, giustificazioni e motivazioni

Assenti o sporadiche giustificazioni, non sempre attendibili e/o motivate

Presenza di alcune scelte non giustificate, presenza di motivazioni insufficienti

Qualche scelta non giustificata e/o ben motivata

Scelte giustificate ma non sempre motivate adeguatamente

Tutte le scelte sono giustificate e motivate in modo attendibile

3Risultati: attendibilità e coerenza con le scelte effettuate

Assenza quasi completa di risultati significativi e/o attendibili

Attendibilità inficiata dalle assunzioni fatte, molti risultati incoerenti con le scelte effettuate

Qualche risultato non completamente attendibile

Qualche risultato minore non attendibile, per il resto giustificati dalle scelte effettuate

Tutti i risultati ottenuti sono coerenti, attendibili e giustificati dalle scelte effettuate

4

Completezza della soluzione e ottemperanza alla traccia

Svolgimento molto ridotto, assenza di grafici, schemi e/o disegni

Completo ma con numerosi errori, scarsa presenza di grafici, schemi e/o disegni

Svolgimento completo, con lievi mancanze generali, presenza di grafici e schemi

Svolgimento completo ma con qualche carenza di tipo grafico e schemi

Tutte le richieste sono state soddisfatte

5 Unità di misura

Gravi e diffusi errori e/o mancanza quasi totale di unità di misura

Presenza di pochi gravi errori nelle unità di misura e/o incompleta scritture delle stesse

Assenza di errori gravi, presenza di lievi mancanze generali

Assenza di errori gravi e/o lievi, presenza delle unità di misura in tutti i risultati

Completo ed accurato

6

Disegni: applicazione delle regole del disegno tecnico, funzionalità, quote e designazioni

Errori grossolani, regole non applicate correttamente, gravi mancanze

Applicazione parziale delle regole, assenza di gravi errori

Applicazione delle regole, quote e designazioni, lievi mancanze

Applicazione delle regole, funzionalità garantita, quotatura e designazione adeguate

Completo, corretto e graficamente accurato

Alievo: DESCRITTORI

GRIGLIA

INDICATORI

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PROGRAMMA SVOLTO

1. MODULO 1

1.1. TEMPI E METODI

1.1.1. velocità di taglio, considerazioni di carattere economico, velocità di taglio di minimo costo, minimo tempo e massimo profitto

1.1.2. tempi e metodi nelle lavorazioni, metodi di rilevamento (cronotecnica, tempi standard e M.T.M.) tempo normale, operazione ed assegnato

1.2. MACCHINE OPERATRICI 1.2.1. condizioni di taglio, parametri di taglio e calcolo di forze, potenze e tempi

macchine per le macchine operatrici più importanti: tornio, fresatrice e trapano 1.3. UTENSILI

1.3.1. generalità e materiali 1.3.2. designazione degli utensili

1.4. SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 1.4.1. D. Lgs. 81/2008: le figure previste (lavoratore, DdL, MC, RLS, RSPP, ASPP),

le responsabilità, i rischi e la valutazione dei rischi, i documenti da produrre, gli Enti preposti al controllo

1.4.2. tipi di rischio: elettrico, movimentazione dei carichi, incendio, VDT, ergonomia, DPI, rumore, agenti fisici, chimici e biologici, microclima, macchine e Direttiva macchine (D. Lgs. 17/2010 e marcatura CE)

1.4.3. i colori della sicurezza ed i cartelli di sicurezza: prescrizione, pericolo e divieto

1.5. ATTREZZATURE DI FABBRICAZIONE E MONTAGGIO 1.5.1. generalità e classificazione, tipi di posizionamento, modalità di bloccaggio e

calcolo delle forze 1.5.2. elementi normalizzati componibili 1.5.3. attrezzature pneumatiche ed oleodinamiche 1.5.4. lavorazione delle lamiere: taglio, piegatura ed imbutitura 1.5.5. attrezzature per la lavorazione delle lamiere e stampi 1.5.6. disegno dei particolari esecutivi e complessivo di un’attrezzatura

1.6. CICLI DI LAVORAZIONE 1.6.1. generalità, dal disegno di progettazione al disegno di fabbricazione 1.6.2. criteri d’impostazione di un ciclo di lavorazione e relazione tecnica 1.6.3. cartellino del ciclo di lavorazione e fogli analisi operazioni. Esercizi

1.7. LABORATORIO 1.7.1. disegno 2D utilizzando AutoCad LT

2. MODULO 2

2.1. PRODOTTO, PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE

2.1.1. scelta del livello di automazione, piani di produzione: cosa, quando, quanto, come e dove produrre

2.1.2. tipi di produzione e tipi di processo produttivo 2.1.3. preventivazione dei costi 2.1.4. lotto economico di produzione anche con i tempi per l’attrezzaggio 2.1.5. lay-out degli impianti e tipi di lay-out

2.2. CONTABILITA’, COSTI-PROFITTI E CENTRI DI COSTO 2.2.1. la contabilità generale ed industriale

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2.2.2. costi e classificazione. Costi in funzione del tempo, modalità di restituzione di un prestito, quote di ammortamento, valore aggiunto e valore aggiunto percentuale

2.2.3. relazione tra costi e produzione: costi variabili e fissi, retta costo-volume, analisi costi-profitti, diagramma volume-costi-utile,volume di pareggio e B.E.P.

2.2.4. centri di costo: classificazione dei costi e dei centri di costo, esempio di ripartizione dei costi nei CdC

2.3. LOGISTICA, GESTIONE MAGAZZINI E TRASPORTI INTERNI 2.3.1. logistica e magazzini, le scorte: la loro gestione ed i costi 2.3.2. sistemi di approvvigionamento e lotto economico anche con sconti 2.3.3. trasporti interni: generalità e lay-out, indicazioni metodologiche su problemi

dei trasporti interni 2.3.4. rapporti azienda-fornitore-clienti: generalità

2.4. ANALISI STATISTICA E PREVISIONALE 2.4.1. elementi di statistica, distribuzioni statistiche e distribuzione normale (Gauss)

e diverse 2.4.2. tipi di previsione: media mobile, media esponenziale e media esponenziale

con correzione del trend 2.4.3. variazioni stagionali e casuali

2.5. TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE LINEARE E RETICOLARE 2.5.1. elementi di ricerca operativa: generalità, problemi di sequenzialità, delle code

e di programmazione 2.5.2. tecniche reticolari: il PERT e il diagramma di Gantt

2.6. LABORATORIO 2.6.1. disegno 3D utilizzando Solid Edge 2.6.2. uso di word processor e foglio elettronico (Microsoft Office)

I Docenti: Prof. Oscar Augusto Marin Prof. Aldo Salvatore Manni

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SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

RELAZIONE FINALE

Prof. Comazzetto Sandro - Prof. Gorza Diego

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: - Conoscenza dei principi di funzionamento dei principali componenti pneumatici. - Conoscenza della simbologia unificata per l’interpretazione degli schemi pneumatici ed

elettropneumatici. - Conoscenza dei principi di funzionamento dei sistemi di Controllo e Regolazione. - Conoscenza dell’architettura del PLC e di alcuni linguaggi di programmazione. - Conoscenza dei principi dell’automazione industriale. - Conoscenza delle caratteristiche essenziali dei Robot industriali. - Conoscenza dei principi di sicurezza delle macchine secondo la Direttiva Macchine (norma

CE), del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza) e delle normative specifiche per alcuni particolari settori (alimentari, esplosivi, etc.)

COMPETENZE: L’allievo è in grado di: - Progettare sequenze pneumatiche ed elettropneumatiche. - Fare semplici analisi funzionali di impianti automatici, individuando i sistemi a catena aperta

e chiusa per la loro regolazione. - Fare semplici analisi e valutazioni del rischio nelle macchine automatiche. CAPACITA’: - Valutare qualitativamente le prestazioni offerte dalle diverse tecnologie dell’automazione

(impianti pneumatici, elettropneumatici, logica cablata e logica programmabile). - Valutare qualitativamente l’impiego dei Robot e dell’Automazione in genere nella produzione

industriale.

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI 1. Impiantistica pneumatica ed elettropneumatica, sicurezza del macchinario 36 ore 2. Esecuzione di progetti di macchine automatiche 32 ore 3. Il controllore logico programmabile (PLC) 24 ore 4. Studio dei sistemi di controllo e regolazione 10 ore 5. Automazione flessibile nell'industria manifatturiera; il robot industriale 10 ore Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico 112 1 - IMPIANTISTICA PNEUMATICA ED ELETTRO PNEUMATICA Ripasso-approfondimento sulle principali tecniche di comando pneumatico ed

elettropneumatico Confronto fra le diverse tecnologie utilizzate in automazione e criteri di scelta Il Grafcet

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Il metodo delle Mappe di Karnaugh per la soluzione di sequenze di movimenti La sicurezza del macchinario Progettazione di macchine per l’esecuzione automatica di sequenze di movimenti, su specifica

di un ipotetico cliente, e con il coinvolgimento di altre discipline. 2 - AUTOMAZIONE DI SISTEMI DISCRETI MEDIANTE PLC Architettura dei PLC, schema funzionale a blocchi, cicli di scansione, parametri fondamentali

di un PLC, campi di applicazione dei PLC. Confronto fra logica cablata e logica programmabile, criteri di scelta. Programmazione del PLC: tipi di linguaggi; programmazione con linguaggio ladder;

programmazione con lista di istruzioni 3 - SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE Generalità e classificazione dei sistemi. Modelli; diagrammi a blocchi; algebra degli schemi a blocchi. Processi e automazione; controllo a catena aperta e a catena chiusa. Cenni sull’analisi dinamica dei sistemi: scopo dell’analisi dinamica; caratteristiche di un

sistema di controllo; ingressi tipici elementari; tipi di sistemi di controllo; tipi di regolatori ed esempi. I principali tipi di trasduttori ed attuatori: principio di funzionamento, caratteristiche ed impieghi

tipici. 4 - AUTOMAZIONE INDUSTRIALE E ROBOTICA Automazione rigida e flessibile. I sistemi FMS, FAS, CAD-CAE-CAM, il modello CIM. Architettura funzionale e tipologie costruttive dei robot. Prestazioni e impieghi tipici.

Classificazione dei robot. La parte operativa dei robot; i sensori robotici. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO E PROGETTI DI AUTOMAZI ONI - Soluzione di sequenze di movimenti (cicli) con segnali bloccanti, corse ripetute, corse

contemporanee e pause. - Verifica (simulazione del funzionamento) al computer, con programma FluidSim e con

Automation Studio, delle soluzioni sviluppate. - Realizzazione e prova pratica al banco di alcune delle soluzioni sviluppate (sia pneumatiche

che elettropneumatiche, sia a logica cablata che con PLC). - Esecuzione di progetti di automazione su specifica di un ipotetico cliente: analisi della

specifica; definizione dell'architettura della macchina e della sequenza di movimenti necessari per realizzare le operazioni richieste; descrizione simbolica e grafica della sequenza; analisi dei segnali; scelta della tecnologia e della tecnica di automazione; definizione delle equazioni logiche; stesura dello schema del circuito di potenza e di comando; dimensionamenti e scelta dei componenti; esecuzione disegni; valutazione delle prestazioni e dei costi; stesura documentazione.

METODI DIDATTICI Sono state adottate le seguenti metodologie: - lezione frontale dialogata; - metodo a scoperta; - proposizione di problemi reali e ricerca delle soluzioni; - svolgimento di numerosi esercizi, alcuni effettuati sotto la guida dell'insegnante, altri svolti in

modo autonomo dagli allievi, in gruppi o singolarmente; - realizzazione pratica (al pannello) delle soluzioni sviluppate; - progetti eseguiti dagli allievi (in piccoli gruppi) su specifica di un ipotetico cliente; - esposizione (da parte degli autori) dei progetti svolti con discussione delle scelte operate sia

con riguardo agli aspetti funzionali che di sicurezza.

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Nell'approccio ai vari argomenti si è cercato di limitare la parte più prettamente teorica ed analitica, privilegiando invece gli aspetti funzionali in rapporto al contesto di utilizzo; sono state evidenziate le analogie fra le diverse parti della disciplina, ed analizzati numerosi esempi applicativi.

La metodologia adottata mira ad aumentare il coinvolgimento degli allievi, a sviluppare la loro capacità di scelta, l'autonomia operativa, la capacità di lavorare in gruppo e la capacità di analisi critica.

Il dialogo educativo si è svolto secondo ritmi adeguati alle condizioni di partenza degli allievi e ai risultati progressivamente conseguiti; l'attività di recupero è stata svolta, secondo le necessità, in orario curricolare.

PROGETTO Durante l’a.s. è stato destinato un periodo di tempo per lo sviluppo di un progetto di

Automazione industriale che ha necessariamente coinvolto altre discipline: Disegno, perché è necessario produrre disegni (CAD) del complessivo e disegni esecutivi dei particolari e per la definizione delle tecniche di realizzazione, Meccanica, per il calcolo di dimensionamento di tutti i pezzi, Tecnologia meccanica, per la scelta dei materiali e per i procedimenti di realizzazione dei pezzi.

I progetti sono stati sviluppati in gruppi di 5 allievi con l’obiettivo di sviluppare l’autonomia e la consapevolezza nel lavoro e l’abitudine al lavoro di gruppo.

In quest’a.s. sono stati sviluppati 3 progetti: • impianto automatico di laminazione per pannelli in truciolare; • impianto automatico di confezionamento vasetti di sugo di pomodoro; • impianto automatico montaggio di pezzi su macchina utensile.

MEZZI E STRUMENTI

- Libri di testo: Antonelli Giovanni, Burbassi Roberto: Sistemi e automazione industriale, Feltrinelli Editore, Voll. 2-3

- Programmi FluidSim Festo e AUTOMATION STUDIO per il disegno e la verifica (simulazione del funzionamento) al computer dei circuiti pneumatici ed elettropneumatici.

- Pannello FESTO (e componentistica varia) per la realizzazione pratica di circuiti pneumatici ed elettropneumatici.

- PLC CGE-FANUC LOGICMASTER 90C. - Materiale audiovisivo FESTO, cataloghi e riviste del settore. - Internet.

VERIFICHE - Verifiche orali. - Accertamenti scritti. - Progetti di Impianti Pneumatici.

VALUTAZIONE Per la valutazione è stata utilizzata la tabella di seguito riportata, con la corrispondenza voto-

giudizio-livello di apprendimento.

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VOTO 10 - ECCELLENTE Ottima conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati, elevata capacità di rielaborazione critica, approfondimento autonomo e sintesi. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi nuovi, effettuando collegamenti interdisciplinari e fornendo apporti originali. VOTO 9 - OTTIMO Ottima conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati, discreta capacità di rielaborazione critica, approfondimento autonomo e sintesi. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi nuovi, effettuando collegamenti interdisciplinari. VOTO 8 - BUONO Buona conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati. Discreta capacità di sintesi e sufficiente capacità di rielaborazione critica e di approfondimento autonomo. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi tipici, effettuando collegamenti interdisciplinari. VOTO 7 - DISCRETO Discreta conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Sufficiente capacità di rielaborazione critica, di approfondimento autonomo e di sintesi. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi tipici, effettuando collegamenti interdisciplinari. VOTO 6 - SUFFICIENTE Sufficiente conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Sufficiente capacità di approfondimento autonomo e di sintesi. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi semplici, effettuando collegamenti interdisciplinari. VOTO 5 - INSUFFICIENTE Conoscenza superficiale e frammentaria dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Carenze di sintesi e scarsa capacità di analisi e di approfondimento autonomo. Difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e ad effettuare collegamenti interdisciplinari. VOTO 4 - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Conoscenza approssimativa e frammentaria dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Gravi carenze di sintesi ed incapacità di analisi e di approfondimento autonomo. Difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato. VOTO 3 - SCARSO Conoscenza approssimativa e limitata solo ad alcuni dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Incapacità di analisi autonoma e di sintesi. Gravi difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato. VOTO 2 - QUASI NULLO Conoscenza quasi nulle dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati; assoluta incapacità di orientarsi anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato. VOTO 1 - NULLO Nessuna conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati; assoluta incapacità di orientarsi anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.

I Docenti:

Prof. Sandro Comazzetto Prof. Diego Gorza

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EDUCAZIONE FISICA

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Dal Bianco Fernanda

OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI E COMPETENZE ACQUI SITE

Alla fine del corso di studi l’allievo deve essere in grado di: • Mantenere un’esercitazione per un tempo prolungato al fine di migliorare la resistenza in

relazione alle proprie capacità; • Aumentare gradualmente il carico di lavoro a livelli sub-massimali per sviluppare la forza

sia specifica che generale; • Compiere movimenti ciclici e aciclici nel più breve tempo possibile; • Realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali in forma

economica e coordinata; • Eseguire i fondamentali tecnici-tattici di almeno due discipline sportive di squadra e due

individuali ed elaborare un pensiero tattico-sportivo; • Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati; • Scoprire e orientare attitudini personali nei confronti delle attività sportive specifiche e

attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e/o tempo libero;

• Dimostrare di conoscere le norme elementari di primo soccorso e mettere in relazione il movimento con elementi di: fisiologia, anatomia, alimentazione.

• Conoscere i regolamenti delle principali attività sportive trattate nel corso dell’anno. • Guidare un riscaldamento finalizzato COMPETENZE Gli allievi hanno raggiunto una buona autonomia di lavoro (responsabilizzazione), sanno

riconoscere l’importanza psico-fisica del movimento e usano correttamente il linguaggio specifico. CAPACITÀ Gli allievi hanno consolidate e migliorate le loro capacità fisiche di forza, resistenza, velocità

ed mobilità. Sanno coordinare le loro azioni anche in situazioni variate e complesse. Sono capaci di affrontare situazioni problematiche personali ed interpersonali.

Utilizzano con consapevolezza e in situazioni mutevoli le proprie capacità fisiche e neuro-muscolari e le loro conoscenze. Hanno acquisito un pensiero tattico-sportivo. Sanno applicare abilità motorie nei diversi giochi di squadra.

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1 - CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

UNITÀ DIDATTICA PERIODO N° LEZIONI TEST MOTORI Sett./Ott 2

POTENZIAMENTO MUSCOLARE

Sett/Mar 7

VOLTEGGI Ott./Nov. 4 PREACROBATICA Dic./Gen. 6

PARALLELE Gen./Feb. 5 VOLTEGGI AL CAVALLO Dic./Gen. 4 TRAMPOLINO ELASTICO Dicembre 4

ATLETICA Mar./Apr. 8 SPORT DI SQUADRA Ott./Mag. 10

PERCORSI COORDINATIVI Dic. 2 TOTALE ORE DI LEZIONE AL 15 MAGGIO: 52 N.B. Durante la stessa ora di lezione si sono sviluppati spesso due argomenti diversi e gli

allievi hanno sempre dato un contributo personale allo svolgimento della lezione.

2 - METODOLOGIE: Si è utilizzata la lezione frontale dell'insegnante con spiegazione, motivazione del gesto

tecnico, dimostrazione. Il lavoro è stato individualizzato con interventi continui di verifica dell'insegnante anche individuali e con approfondimenti soggettivi. Si è utilizzata spesso l’assistenza diretta degli allievi si è privilegiato il lavoro a gruppi

3 - MATERIALI DIDATTICI: Le lezioni si sono tenute utilizzando la palestra e le attrezzature in essa disponibili, campi e

pedane esterne dell'Istituto.

4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA: La verifica del lavoro è stata continua con controllo, suggerimenti e correzioni del docente. Al

termine di ogni attività didattica è stato valutato il grado di apprendimento dell'argomento trattato attraverso una prova pratica.

Nei giudizi di valutazione quadrimestrale si sono considerati i miglioramenti ottenuti nelle varie competenze, la serietà e la partecipazione all'attività scolastica, l' impegno dimostrato e l’attenzione alle lezioni.

Il Docente: Prof.ssa Fernanda Dal Bianco

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I. R. C.

RELAZIONE FINALE

Prof. Tolin Luigi In relazione alle finalità generali del corso e alla programmazione curricolare, sono stati complessivamente conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: • Conoscenza generale dei principi della morale. • Conoscenza di alcune tematiche essenziali che caratterizzano la bioetica. • Conoscenza dei principi della dottrina sociale della Chiesa.

COMPETENZE: • Comprensione di termini fondamentali della morale. • Comprensione e rispetto delle diverse posizioni in materia religiosa e etica. • Analisi critica di alcune problematiche legate alla bioetica. • Lettura e analisi corretta e adeguata dei documenti proposti.

CAPACITA': • Cogliere gli aspetti caratterizzanti l’attuale questione morale. • Riconoscere i principi che stanno alla base dell’insegnamento morale della Chiesa e

confrontarli con la realtà attuale. • Confrontare il cristianesimo con altri sistemi di significato. • Riconoscere che la fede cristiana impegna il credente ad operare nella società per la

edificazione del bene comune e la promozione umana.

METODOLOGIE • Brevi lezioni frontali e discussione in classe. • Analisi dei contenuti proposti, in coppia o in piccoli gruppi. • Risposte/elaborati personali e/o di gruppo relativi a quesiti/tematiche scritte. • Lettura,analisi e commento di documenti significativi. • Visione filmati, analisi e dibattito.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Moduli Contenuti Ore1. Temi di etica e bioetica • La questione etico-morale

• L’obiezione di coscienza • La bioetica: definizione e campi di

indagine. • Alle origini della vita; la fecondazione

assistita; l’interruzione della gravidanza.

• La fine della vita; l’accanimento terapeutico e l’eutanasia.

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• La donazione di organi e tessuti • Il valore della vita umana nella

prospettiva cristiana • Religioni a confronto su alcuni temi

della bioetica 2. I giovani, gli affetti, la

famiglia. • Il valore positivo della sessualità • Il matrimonio nei progetti di un giovane • La proposta cristiana; il matrimonio nel

diritto canonico.

6

3. Le relazioni tra persone e popoli: la morale sociale

• L’insegnamento sociale della Chiesa • Il lavoro e la dignità umana • La vita economica • La salvaguardia del creato • Giustizia,solidarietà e pace

7

Totale ore: 28 P.S. Nell’ambito dei temi di bioetica, gli alunni hanno partecipato al progetto La donazione e il trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole. In preparazione all’incontro programmato con gli operatori dell’Ulss7 è stata dedicata una lezione di religione.

MATERIALI DIDATTICI • Testo in adozione: Sergio Bocchini, Religione e religioni. Moduli per l’insegnamento

della religione cattolica nella scuola superiore, vol.2°, triennio, E.D.B. • Fotocopie fornite dal docente. • Testi disponibili nella biblioteca dell'istituto. • Documenti biblici ed extrabiblici. • Articoli tratti da quotidiani o settimanali. • Schede personali. • Audiovisivi.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA • Interventi/risposte orali. • Elaborati scritti, questionari.

VALUTAZIONE Nei giudizi di valutazione si è tenuto conto del grado di raggiungimento degli obiettivi, della partecipazione in classe, dell’impegno nelle attività proposte. La griglia di valutazione utilizzata è quella riportata nel documento di programmazione iniziale della disciplina.

Il Docente:

Prof. Luigi Tolin