ITINERARIO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI RELIGIONE ATTRAVERSO IL LABORATORIO DIDATTICO a.s. 2013 -...
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ITINERARIO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI RELIGIONE
ATTRAVERSO IL LABORATORIO DIDATTICOa.s. 2013 - 2014
ITINERARIO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI RELIGIONE
ATTRAVERSO IL LABORATORIO DIDATTICOa.s. 2013 - 2014
DIOCESI DI ALBANO Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica
a cura della Prof.ssa Sistilia Tozzi
Il Laboratorio Il Laboratorio DidatticoDidattico
IL LABORATORIODIDATTICO
Che cos’è
Per “laboratorio didattico” si intende un’esperienza formativa nella quale gli IdR, guidati da un referente-moderatore, lavorano insieme per programmare, realizzare e verificare processi di insegnamento/apprendimento in IRC.
Per “laboratorio didattico” si intende un’esperienza formativa nella quale gli IdR, guidati da un referente-moderatore, lavorano insieme per programmare, realizzare e verificare processi di insegnamento/apprendimento in IRC.
Con il modello del laboratorio si vuole rispondere a una duplice esigenza:1.l’approfondimento da parte degli IdR dei contenuti delle Indicazioni Nazionali
2. il perfezionamento delle loro abilità metodologico-professionali.
Con il modello del laboratorio si vuole rispondere a una duplice esigenza:1.l’approfondimento da parte degli IdR dei contenuti delle Indicazioni Nazionali
2. il perfezionamento delle loro abilità metodologico-professionali.
IL LABORATORIODIDATTICO
Il fine
Il fine generale del laboratorio viene raggiuntomediante:• l’elaborazione di progetti didattici nella pro- spettiva delle Nuove Indicazioni Nazionali• il confronto/collaborazione operativa con i colleghi;• l’impegno ad operare una riflessione critica sul proprio vissuto didattico personale;• l’acquisizione di nuovi repertori concettuali ed operativi richiesti dalla scuola dell’autonomia e dal lavoro di raccordo con altre discipline. .
Il fine generale del laboratorio viene raggiuntomediante:• l’elaborazione di progetti didattici nella pro- spettiva delle Nuove Indicazioni Nazionali• il confronto/collaborazione operativa con i colleghi;• l’impegno ad operare una riflessione critica sul proprio vissuto didattico personale;• l’acquisizione di nuovi repertori concettuali ed operativi richiesti dalla scuola dell’autonomia e dal lavoro di raccordo con altre discipline. .
IL LABORATORIODIDATTICO
In questa attività di laboratorio ogni partecipante è nel contempo “docente” e“discente” : offre agli altri il contributo della propria esperienza e creatività e daessi apprende modalità operative nuove.
In questa attività di laboratorio ogni partecipante è nel contempo “docente” e“discente” : offre agli altri il contributo della propria esperienza e creatività e daessi apprende modalità operative nuove.
IL LABORATORIODIDATTICO
L’attività di laboratoriorichiede la presenza
di alcuni ruoli,la scansione di un preciso itinerario,
oltre alla disponibilitàdi adeguati
materialie ambienti.
IL LABORATORIODIDATTICO
UN COORDINATOREdel laboratorio cheguida i referenti, controlla l’andamento degli incontri, i prodotti realizzati, consiglianell’affrontare e risolvere i problemi che volta per volta si presentano lungo ilcammino.
UN COORDINATOREdel laboratorio cheguida i referenti, controlla l’andamento degli incontri, i prodotti realizzati, consiglianell’affrontare e risolvere i problemi che volta per volta si presentano lungo ilcammino.
IL LABORATORIODIDATTICO
I referenti e i componenti affiatati tra loro e con il Coordinatore del laboratorio, col quale intrattengono un rapporto costante di progettazione e di verifica.
I referenti e i componenti affiatati tra loro e con il Coordinatore del laboratorio, col quale intrattengono un rapporto costante di progettazione e di verifica.
IL LABORATORIODIDATTICO
UN GRUPPO DI INSEGNANTI dello stesso grado scolastico, nel numeroottimale di 6 / 8 partecipanti, più il Referente
UN GRUPPO DI INSEGNANTI dello stesso grado scolastico, nel numeroottimale di 6 / 8 partecipanti, più il Referente
IL LABORATORIODIDATTICO
ESPERTI che intervengono per offrire aipartecipanti un contributo mirato. Sarannoscelti tenendo conto prevalentemente delleimplicanze interdisciplinari dell’argomentoda affrontare, dei prerequisiti degli alunni, della realtà territoriale. Si tenga comunquepresente che i veri “esperti” della mediazio-ne didattica sono i docenti stessi; l’esperto non può sostituirsi ad essi e dettare ciò che si deve e si può fare a scuola.
ESPERTI che intervengono per offrire aipartecipanti un contributo mirato. Sarannoscelti tenendo conto prevalentemente delleimplicanze interdisciplinari dell’argomentoda affrontare, dei prerequisiti degli alunni, della realtà territoriale. Si tenga comunquepresente che i veri “esperti” della mediazio-ne didattica sono i docenti stessi; l’esperto non può sostituirsi ad essi e dettare ciò che si deve e si può fare a scuola.
IL LABORATORIODIDATTICO
PER INIZIARE
E’ opportuno che il gruppo dedichi un tempo adeguato allo studio delle NuoveIndicazioni Nazionali per il curricolo relative al grado scolastico in cui si opera.
Nello stesso incontro si potrà definire il programma annuale, prestando particolare attenzione a coniugare in modo organico la successione delle UA. Il percorso dovrà prevedere fin dall’inizio, per ogni UA anche l’indicazione delle ore effettive che si intende dedicare ai singoli argomenti.
IL LABORATORIODIDATTICO
Definizione del numero degli incontri di laboratorio e loro articolazione.
E’ opportuno fissare il calendario degli incontri da organizzare nel corso dell’an no: sono auspicabili da 5 a 8, di almeno due ore ciascuno. Gli incontri saranno comunque gestiti con la necessaria elasticità organizzativa.
IL LABORATORIODIDATTICO
Per valutare l’esperienza di laboratorioAl termine del percorso dei nostri Laboratori è opportuno porsi delle domandeper verificare sia il prodotto complessivo sia l’attività svolta.Una serie di domande ci aiuterà allo scopo. Anche i Referenti potranno riflettere sull’operato del Laboratorio che hanno guidato:
1.Il Laboratorio ha effettivamente aiutato a sviluppare una mentalità di ricerca e di perfezionamento della professionalità docente, al fine di un IRC ben integrato nella scuola?
2. All’interno del gruppo laboratoriale ci si è impegnati al fine di instaurare un rapporto collaborativo, cercando di superare le difficoltà caratteriali di ciascuno nella consapevolezza di essere nella scuola educatori professionisti nell’interesse più alto
che è quello della formazione degli alunni che ci vengono affidati?
LA RELAZIONE VIRTUALE SOSTITUTIVA
DI QUELLA REALE
IL LABORATORIODIDATTICO
3. Eventualmente che cosa ha “danneggiato” il normale svolgimento o la collaborazione tra i docenti?
4. La partecipazione all’attività laboratoriale è stata avvertita come momento fondamentale di formazione per vivere il proprio servizio nella scuola da cristiani chiamati a portare la testimonianza del Signore Risorto nella gioia che deriva dal servire Cristo e la Chiesa?
IL LABORATORIODIDATTICO
5. Gli obiettivi fissati nel Piano Formativo riguardante la tematica da sviluppare (La Relazione Virtuale sostitutiva di quella reale) sono risultati specifici, pertinenti, ossia non vaghi, non generici?
6. Infine, gli elaborati prodotti hanno raggiunto l’obiettivo che consisteva: nell’individuare percorsi educativi-didattici per avvicinare gli alunni a un corretto e intelligente uso dei media?
IL LABORATORIODIDATTICO
L’elaborazione e la raccolta di percorsi prodotti, nella prospettiva interdisciplinare, interculturale, interreligiosa offrirà all’IRC un grande respiro culturale e formativo, oltre a rafforzarnel’impianto disciplinare.
Il Coordinatore dei laboratori organizzerà un centro dati per raccogliere tutti gli elaborati prodotti dai vari laboratori, utilizzando gli strumenti informatici. L’archivio che si formerà potrà * essere utile ai docenti della Diocesi, * servire per scambi con altri Docenti, scuole, Diocesi, via internet.