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Newsletter di informazione assicurativa – N. 11 - 15 aprile 2008 Unità Comunicazione e Relazioni Esterne Via Mantova, 67 - 38100 Trento - Tel. 0461 891884 - 891710 www.gruppoitas.it - [email protected] I.P pag. 1 di 2 Previdenza complementare e lavoratrici donne Considerazioni e consigli sul perché scegliere PensPlan Plurifonds Giorgio Tanas, esperto in previdenza complementare ci illustra nel dettaglio gli aspetti più convincenti dell’adesione al fondo pensione aperto PensPlan Plurifonds da parte delle lavoratrici donne. L’adesione a PensPlan Plurifonds è utile e conveniente per tutti. Per le donne, lo è di più. Loro, infatti, in quanto donne, hanno specifiche ragioni per iscriversi ad un fondo pensione. Vediamole insieme. Pensione più bassa. Generalmente, le donne maturano una pensione di base più bassa rispetto agli uomini. Spesso, infatti, il dedicarsi alla cura, alla famiglia fa sì che le donne comincino a svolgere l’attività lavorativa, dipendente o autonoma, più tardi rispetto agli uomi- ni. Senza contare che, frequentemente, le donne lavorano in modo discontinuo o part-time o, addirittura, lasciano l’impie- go o la professione prima degli uomini. Non raro, è il caso di donne nella cui vita lavorativa si abbiano a verificare tutte le situazioni limitative ora descritte. Da ciò deriva, per la stragrande maggioranza delle donne, la ma- turazione di pensioni di base più basse – spesso sensibilmente più basse – rispetto agli uomini. A fronte di minori pensioni attese nel regime obbligatorio, assume maggior rilevanza la possibilità di poter contare anche su di una rendita complementare erogata dal Fondo pensione PensPlan Plurifonds. Il “computo contributivo” delle pensioni di base comporta, in genere, per le donne, una dimi- nuzione della pensione di base maggiore che per gli uomini. Dunque, una vita lavorativa “meno re- golare” rispetto a quella degli uomini, lo scarto negativo nell’importo pensionistico maturato - causato dal computo contributi- vo della pensione di base – determinano, per le donne, una incidenza maggiore rispetto agli uomini. Va ricordato, infatti, che dal 1° gennaio 1996, le pensioni erogate dal sistema obbligatorio sono conteggiate non più con il sistema retributivo (cioè sulla base delle ultime retribuzioni o degli ultimi redditi da lavoro autonomo), ma sulla base dei contributi effettivamente versati. Solo le lavoratrici ed i lavoratori che, al 31 dicembre 1995, avevano versato complessivamente agli enti previdenziali almeno 18 anni di contribuzioni restano interamente nel sistema retributivo. Per chi ha iniziato la propria attività nel 1996, dunque, il computo della pensione sarà interamente contributivo. Se invece gli anni lavorati prima del 1996 sono in- feriori a 18, la pensione verrà conteggia- ta con un sistema misto: retributivo fino al 31 dicembre 1995 e successivamente contributivo. Quanto minori sono gli anni di lavoro precedenti al 1996, tanto maggiore sarà la diminuzione del- la pensione di base maturata nel regime obbligatorio e tanto più importante risulterà l’integrazione della pensione complementare di PensPlan Plurifonds. Con il trascorrere degli anni, diverrà sempre più rilevante il numero delle pensioni in parte o totalmente contributive maturate dalle donne. Oggi circa il 95% delle pensioni nel regime obbligatorio viene calcolato con il sistema contributivo. Già nel 2014, le pensioni miste saran- no il 10% e circa altrettante le pensioni computate interamente con il sistema contributivo. Nel 2050, le pensioni contributive saran- no il 70% del totale, quelle miste il 30% e le pensioni retributive saranno pressocchè scomparse. Il sistema contributivo porterà progressivamente alla riduzione del deficit degli enti previdenziali, ma comporterà diminuzioni della pensione percepita sempre più rilevanti. Si stima che il rappor- to tra salario medio e pensione media calerà progressivamente, passando dal 60% attuale fino al 40-35%.

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Newsletter di informazione assicurativa – N. 11 - 15 aprile 2008

Unità Comunicazione e Relazioni EsterneVia Mantova, 67 - 38100 Trento - Tel. 0461 891884 - 891710

www.gruppoitas.it - [email protected]

I.P

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Previdenza complementare e lavoratrici donneConsiderazioni e consigli sul perché scegliere PensPlan PlurifondsGiorgio Tanas, esperto in previdenza complementare ci illustra nel dettaglio gli aspetti più convincenti dell’adesione al fondo pensione aperto PensPlan Plurifonds da parte delle lavoratrici donne.

L’adesione a PensPlan Plurifonds è utile e conveniente per tutti. Per le donne, lo è di più. Loro, infatti, in quanto donne, hanno specifiche ragioni per iscriversi ad un fondo pensione. Vediamole insieme.

Pensione più bassa.Generalmente, le donne maturano una pensione di base più bassa rispetto agli uomini.Spesso, infatti, il dedicarsi alla cura, alla famiglia fa sì che le donne comincino a svolgere l’attività lavorativa, dipendente o autonoma, più tardi rispetto agli uomi-ni. Senza contare che, frequentemente, le donne lavorano in modo discontinuo o part-time o, addirittura, lasciano l’impie-go o la professione prima degli uomini. Non raro, è il caso di donne nella cui vita lavorativa si abbiano a verificare tutte le situazioni limitative ora descritte.Da ciò deriva, per la stragrande maggioranza delle donne, la ma-turazione di pensioni di base più basse – spesso sensibilmente più basse – rispetto agli uomini.A fronte di minori pensioni attese nel regime obbligatorio, assume maggior rilevanza la possibilità di poter contare anche su di una rendita complementare erogata dal Fondo pensione PensPlan Plurifonds.

Il “computo contributivo” delle pensioni di base comporta, in genere, per le donne, una dimi-nuzione della pensione di base maggiore che per gli uomini.Dunque, una vita lavorativa “meno re-golare” rispetto a quella degli uomini, lo scarto negativo nell’importo pensionistico maturato - causato dal computo contributi-vo della pensione di base – determinano, per le donne, una incidenza maggiore rispetto agli uomini.

Va ricordato, infatti, che dal 1° gennaio 1996, le pensioni erogate dal sistema obbligatorio sono conteggiate non più con il sistema retributivo (cioè sulla base delle ultime retribuzioni o degli ultimi redditi da lavoro autonomo), ma sulla base dei contributi effettivamente versati. Solo le lavoratrici ed i lavoratori che, al 31 dicembre 1995, avevano versato complessivamente agli enti previdenziali

almeno 18 anni di contribuzioni restano interamente nel sistema retributivo. Per chi ha iniziato la propria attività nel 1996, dunque, il computo della pensione sarà interamente contributivo. Se invece gli anni lavorati prima del 1996 sono in-feriori a 18, la pensione verrà conteggia-ta con un sistema misto: retributivo fino al 31 dicembre 1995 e successivamente contributivo.Quanto minori sono gli anni di lavoro precedenti al 1996, tanto maggiore sarà la diminuzione del-la pensione di base maturata nel regime obbligatorio e tanto più importante risulterà l’integrazione della pensione complementare di PensPlan Plurifonds.

Con il trascorrere degli anni, diverrà sempre più rilevante il numero delle pensioni in parte o totalmente contributive maturate dalle donne. Oggi circa il 95% delle pensioni nel regime obbligatorio viene calcolato con il sistema contributivo.Già nel 2014, le pensioni miste saran-no il 10% e circa altrettante le pensioni computate interamente con il sistema contributivo.Nel 2050, le pensioni contributive saran-no il 70% del totale, quelle miste il 30% e le pensioni retributive saranno pressocchè scomparse.Il sistema contributivo porterà progressivamente alla riduzione del deficit degli enti previdenziali, ma comporterà diminuzioni della pensione percepita sempre più rilevanti. Si stima che il rappor-to tra salario medio e pensione media calerà progressivamente, passando dal 60% attuale fino al 40-35%.

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Una lavoratrice autonoma residente a Trento, nata nel 1949.Ad oggi, la pensione mista maturata da questa lavoratrice nel regime obbliga-torio è pari ad euro 584,89 mensili. La quota retributiva di tale trattamento è pari ad € 406,13, mentre la quota contributi-va ammonta ad € 174,75.Se fosse calcolata interamente con il sistema contributivo, anche per gli anni precedenti al 1996, la pensione com-plessiva calerebbe ad € 419,06: una diminuzione del 28%. L’esempio rende chiaramente quanto incida negativamente, già oggi, la quota di pensione compu-tata con il sistema contributivo. Va sottolineato che, per il futuro, la quota retributiva è destinata a di-minuire tanto più quanto più tardi è stata avviata l’attività lavorati-va, fino ad annullarsi per chi ha iniziato dopo il 1° gennaio 1996.

I vantaggi di PensPlan Pluri-fonds per gli aderenti-donna:1. Le donne maturano il diritto alle prestazioni di PensPlan Pluri-fonds prima degli uomini.PensPlan Plurifonds può, a norma di leg-ge, erogare le prestazioni, dal momento in cui l’aderente ha maturato i requisiti

per la pensione nel regime obbligatorio.L’età prescritta per il pensionamento di vecchiaia è di 60 anni per le donne e di 65 per gli uomini.Quindi le donne potranno ricevere le prestazioni di PensPlan Pluri-fonds 5 anni prima degli uomini.

2. Sgravi fiscali: se le donne aderenti a PensPlan Plurifonds non lavorano, in qualità di dipen-denti o di autonome, i versamenti nella loro posizione in PensPlan Plurifonds possono essere dedot-ti dalla persona cui esse sono a carico fiscale.La legge consente che possano essere dedotti dall’imponibile IRPEF i contributi versati a PensPlan Plurifonds, entro il limite massimo di € 5.164,57 annui.La deduzione è ammessa anche per i familiari a carico fiscale. Unica condizio-ne è il rispetto del limite di € 5.164,57 annui, comprensivo dei versamenti propri e dei familiari a carico.Quindi se la donna aderente a PensPlan Plurifonds non lavora, lo sgravio fiscale relativo ai suoi versamenti può essere beneficiato dal marito o dal genitore cui essa è a carico fiscale.

Un esempio

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“Sono i più giovani che hannomaggior bisogno della previdenzacomplementare, ma sono ancoratroppo pochi coloro che hannoaderito ai fondi pensione. In Trentinola situazione va decisamente meglio,ma resta comunque difficile“smuovere” una realtà che permotivi economici (i giovani hannopochi soldi) e psicologici (sono,appunto giovani) fa fatica a rendere“previdenti sul futuro”.

Questa premessa è stata l’argomentoportante di un recente convegno svoltosi aTrento in tema di previdenza complementareal quale ha partecipato in qualità di relatoreGiorgio Tanas. ITASinforma ha chiesto aTanas, Consulente previdenziale del GruppoITAS, di tracciare una panoramica delleproblematiche che i giovani lavoratori sitroveranno ad affrontare nel loro futuroprevidenziale, con particolare riferimentoai vantaggi correlati alla sottoscrizione delfondo pensione aperto PensPlan Plurifonds.

È molto importante – ed incide sensibilmente sul risultato finale – che l'iscrizione avvengaappena iniziata l'attività lavorativa. Infatti PensPlan Plurifonds, come tutti i Fondipensione e diversamente dalle gestioni previdenziali obbligatorie, attua una gestionepatrimoniale, finalizzata a conseguire rendite che vanno ad accrescere laposizione degli aderenti. Quindi, a parità di versamenti complessivi, maturerà uncapitale finale più consistente – e quindi pensioni complementari più elevate – chi si èiscritto prima. La differenza, versando gli stessi importi, sarà tanto maggiorequanto più lontana nel tempo è stata l'iscrizione.Se ad esempio verso 1.000 euro per 40 anni ed il rendimento medio annuo è del 3%, almomento della prestazione avrò accumulato un capitale di euro 77.663,30.Se gli stessi 40.000 euro risultassero da 8 versamenti annui di euro 5.000, il capitalefinale, sempre con un rendimento medio del 3%, sarebbe quasi dimezzato: euro 45.795,53.Quindi, se i giovani non avranno l'accortezza di iniziare le contribuzioni a PensPlanPlurifonds non appena possibile, rischieranno di dover effettuare, negli anni a venire,versamenti contributivi molto più elevati per ricavarne prestazioni inferiori.

L’iscrizione al fondo pensione.

I giovani e la previdenza complementare.Giorgio Tanas, esperto in previdenza complementare lancia un “sos-giovani” sul tema pensione integrativa

Newsletter di informazione assicurativa – n.5 del 27 febbraio 2008

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Media Relations and Corporate CommunicationVia Mantova, 67 - 38100 Trento - Tel. 0461 891845 - 891710

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I.P

Giorgio Tanas, laureato in giurisprudenzaall’Università degli studi di Milano nel1977, è esperto in previdenzacomplementare.Ha contribuito all’ideazione erealizzazione del progetto della RegioneTrentino Alto Adige per il sostegno aiFondi pensione a carattere territorialeregionale (L. R. 27 febbraio 1997, n. 3).Dal 16 febbraio 1998 al 31 dicembre2004, di seguito, Direttore Generale eSegretario Generale del Centrum PensPlanSpA, società di servizi previdenziali istituitain base alla legge regionale n. 3/1997.Attualmente svolge libera attività diconsulenza previdenziale edamministrativa a favore di privati, studiprofessionali, enti ed istituzioni pubblichee private, società di assicurazione,associazioni.ITASinforma ospiterà nel corso del 2008alcuni suoi interventi su vari temiriguardanti la previdenza complementaree, nello specifico, il fondo pensione apertoPensPlan Plurifonds.

I giovani hanno necessità di costruirsi una pensione complementare perchè quella di basenon sarà loro sufficiente per una vita attiva e decorosa, dopo la cessazione dal lavoro.Dal 1° gennaio 1996, le pensioni del sistema obbligatorio vengono computate con ilsistema contributivo, cioè sulla base dei contributi effettivamente versati. Le pensioni maturatesaranno molto inferiori rispetto alle ultime retribuzioni od ai redditi da lavoro autonomo:si stima che per i lavoratori dipendenti le pensioni si aggireranno intorno al 40-45%dell'ultimo stipendio ed ancora inferiori saranno per gli autonomi. Per gli anni lavorativifino a tutto il 1995, invece, la relativa quota di pensione sarà conteggiata sulla base delsistema retributivo.Dal nuovo computo contributivo delle pensioni sono dunque penalizzati in particolare igiovani. Chi non vorrà trovarsi in situazioni di difficoltà, se non di stenti economici, durantela vecchiaia, deve aderire a PensPlan Plurifonds, in modo da poter contare anche su unapensione complementare in aggiunta a quella di base.

L’adesione a PensPlan Plurifonds:utile e conveniente per tutti, particolarmente per i giovani.

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Detassazione delle contribuzioni

Nella fase di contribuzione, i versamenti a Penslan Plurifonds non sono assoggettati a IRPEFfino al limite annuo di euro 5.164,57 (conteggiando, per i dipendenti, contributi contrattualie volontari del datore di lavoro e del lavoratore, ma non il TFR e – per gli autonomi – tuttii versamenti effettuati nell'anno).

Quindi il costo reale delle contribuzioni è molto inferiore agli importi effettivamente conferitial Fondo, con vantaggio crescente al crescere del reddito complessivo dell'aderente.

Le prestazioni, sia in capitale che in rendita,maturate con riferimento alle contribuzioniconferite a PensPlan Plurifonds a decorreredal 2007, sono assoggettate ad impostaseparata (non cumulate quindi agli altriredditi) con l'aliquota massima del 15%.Tale aliquota è diminuita dello 0,30%all'anno per ogni anno di partecipazionesuccessivo al 15°, fino all'aliquota minimadel 9%.Tale modalità di tassazione delle prestazionifavorisce i giovani, in misura tanto maggiore

quanto precedente è la data dell'iscrizionea PensPlan Plurifonds, rispetto all'età delpensionamento.Se ad esempio - al momento di erogazionedella prestazione in capitale - il montantesarà stato maturato con versamenticomplessivi pari ad euro 40.000 (il montantesarà comunque maggiore, perchè non sonoassoggettati ad imposta al momento dellaprestazione i rendimenti della gestionepatrimoniale), l'erogazione al nettod'imposta all'aderente sarà di:

Esempio detassazione:

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per 1.000 euro versati a PensPlan Plurifonds,i costi reali, tenuto conto del risparmio fiscalecon le aliquote attualmente in vigore, sono:- euro 770 per redditi fino a euro 15.000;- euro 730 per redditi fino a euro 28.000- euro 620 per redditi fino a euro 55.000;- euro 590 per redditi fino a euro 75.000;- euro 570 per redditi oltre euro 75.000.

Detassazione ulteriore, oltre il limite massimo, riservataai giovani

I giovani che hanno iniziato la propria attività lavorativa successivamenteal 1° gennaio 2007 e che avranno versato nei primi 5 anni dopo l'adesione a PensPlanPlurifonds importi inferiori al limite di euro 5.164,57, potranno beneficiare – dal 6° al 25°anno di partecipazione – della detassazione oltre detto limite dei versamenti corrispondentiagli importi mancanti nei primi 5 anni, comunque fino ad euro 2.582,29 ogni anno.

È un’ulteriore opportunità fornita ai giovani, che consente di beneficiare in ogni caso delrisparmio fiscale fino a euro 5.164,57 relativamente ai primi 5 anni di adesione al Fondopensione.

Detassazione dellecontribuzioni perfamiliari a carico

Si presenta sostanzialmente esoprattutto indirizzata ai giovanianche la possibilità didetassazione dei versamenticontributivi per familiarifiscalmente a carico ed iscritti aPensPlan Plurifonds.

Se quindi una persona contribuisce peri figli (ma anche il coniuge o altrifamiliari) con reddito annuo inferioread euro 2.840,51, potrà dedurre dalreddito proprio tali importi, comunquenel limite complessivo di euro 5.164,57e computando in detto limite anche icontributi per la propria posizione.Qualora il familiare abbia redditi propri,la detassazione si applica prima suquesti ultimi e – per la differenza – sulreddito del capofamiglia.

Tassazione inferiore dellerendite della gestionepatrimoniale

Durante la permanenza in PensPlanPlurifonds, la tassazione delle renditedella gestione patrimoniale del Fondoè assoggettata all'aliquota d'impostaannua dell'11%, mentre le rendite dellegestioni finanziarie sono tassate conl'aliquota del 12,5%.

Bassa tassazione delle prestazioni

euro 34.000 fino a 15 anni dall'adesione;

euro 34.600 dopo 20 anni dall'adesione;

euro 35.800 dopo 30 anni dall'adesione;

euro 36.400 dopo 35 o più anni dall'adesione

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Anticipazioni

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per 1.000 euro versati a PensPlan Plurifonds,i costi reali, tenuto conto del risparmio fiscalecon le aliquote attualmente in vigore, sono:- euro 770 per redditi fino a euro 15.000;- euro 730 per redditi fino a euro 28.000- euro 620 per redditi fino a euro 55.000;- euro 590 per redditi fino a euro 75.000;- euro 570 per redditi oltre euro 75.000.

Gli aderenti a PensPlan Plurifonds possonochiedere anticipazioni del capitale maturatonella propria posizione:

- fino al 75% per acquisto o ristrutturazionedella prima casa per sé o per i figli, dopoalmeno 8 anni di adesione;

- fino al 75% per gravi motivi di salute,senza limiti di tempo;

- fino al 30% per qualsiasi esigenzapersonale, dopo almeno 8 anni diadesione.

La maturazione del periodo minimo di

permanenza vale una volta per tutte, quindiè poi consentita la richiesta ancheimmediatamente successiva di anticipazioniper motivi diversi. In ogni caso, leanticipazioni non possono superarecomplessivamente il 75% del capitale.

Prestazioni

Al momento della maturazione del dirittoalle prestazioni – precisamente all'età di60 anni per le donne e di 65 anni per gliuomini con almeno 5 anni di partecipazioneal Fondo – PensPlan Plurifonds potrà, arichiesta degli interessati, corrispondere finoal 50% del montante accumulato in un'unicaerogazione, mentre la parte rimanente saràconvertita in rendita periodica.

Tale possibilità si presenta particolarmentefavorevole soprattutto per i giovani cheaderiranno tempestivamente. Essi infattiprevedibilmente avranno accumulato unmontante consistente al momento delpensionamento e potranno, se interessati,godere sia di una pensione complementareche di un capitale in unica soluzione.

Per chi invece dovesse ritrovarsi, al momentodel pensionamento, con una posizionepersonale non molto elevata, è consentitoricevere in capitale anche il 100% di quantoaccumulato: ciò solo nell’ipotesi chetrasformando il 70% del capitale accumulatoin rendita periodica, il risultato sia un importoinferiore al 50% dell’assegno sociale (peril 2008 fissato in 395,59 euro).